Di seguito una breve descrizione dei principali servizi disponibili:
Cliccando su “CC”, posizionato nell’angolo in basso a destra del video, potrai attivare o disattivare la visualizzazione dei sottotitoli.
Per ciascuna seduta sono disponibili:
- le trascrizioni integrali degli interventi;
- l’elenco degli interventi in ordine cronologico e degli argomento all’ordine del giorno trattati.
La mediateca è interamente esplorabile.
- Ricerca semplice per:
- Oratore: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio in cui uno o più degli oratori selezionati hanno effettuato interventi.
- Argomento all’ordine del giorno: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio durante le sono stati trattati all'ordine del giorno, gli argomenti desiderati.
- Data o periodo temporale: consente di selezionare le registrazioni di seduta svoltesi durante uno specifico arco temporale o una specifica data.
- Ricerca Avanzata: è possibile ricercare singole parole, nomi, frasi, argomenti trattatati durante le discussioni in Consiglio e ottenere come risultato tutte le registrazioni delle sedute durante le quali se ne è discusso, potendo riascoltare tutti i punti esatto in cui sono state pronunciate la parole di interesse.
CONTACT US
C.c. Abano Terme del 1.2.2024
FILE TYPE: Audio
Revision
Bene, cominciamo il Consiglio.
Saluto tutti buonasera, ringrazio il pubblico per la presenza.
Chiedo al dottor Brindisi di fare l'appello grazie.
Federico Barbierato, esente Giuseppe Bianchin, gente Giovanni Amato, Katia, Meggiolaro, Federico Donola AMAT casotto.
Disca assente Paolo bollino.
Alberto Renzo, Filippo Maragotto, Enrico piccolo Letizia, Segantin, Luigi Ciccarese,
Dichiara Martinati, Presidente,
Gennaro De Mare, Mirco Mazzucato, Santori, Franciosi e Michele Tomiolo sente.
Quindi siamo 13 13 presenti e 4 assenti fece.
Allora nomino scrutatori, Donolo Maragotto e Franciosi.
Allora, prima di cominciare, informo i Consiglieri che nelle rispettive cartella è stata inserita la comunicazione a firma del Segretario dottor Brindisi, in merito all'attività dell'ufficio controlli in termini ex articolo 8 del Regolamento comunale sui controlli interni di controllo successivo relativo agli atti del primo semestre 2013 giorni.
Loro.
Reputo.
Sto un po' più staccato.
Si sente meglio così imbocco, almeno.
Un problema che mi dice.
Grazie.
Insiste, passiamo alle interrogazioni interpellanze, allora la prima interpellanza presentata dal Consigliere Gennaro De Mare su modifica, posizionamento diretto accesso, Varco, Vespucci, prego Consiglieri buonasera a tutti.
Come è noto, l'area centrale di Abano Terme è delimitata da alcuni varchi di accesso che consentono il transito in zona ZTL ai soli utenti autorizzati perdite relativo attraversamento. Tali marchi sono presidiati da apposite telecamere che rilevano le infrazioni. Ho avuto modo di sollecitare in passato all'attenzione dell'Amministrazione comunale circa la criticità legata al varco numero 2 di via Vespucci, in particolare la circostanza che la telecamera di verifica degli accessi e il relativo divieto ai non autorizzati e posizionate in zona scarsamente visibile e soprattutto che immediatamente dopo di esse vi sia una zona di parcheggio anche per disabili, confonde gli automobilisti che spesso spesse volte incappano loro malgrado, nell'attraversamento, anche solo col fine di parcheggiare l'auto nelle immediate vicina o comunque solo per far manovra di retromarcia. In ogni caso, senza l'effettiva volontà di attraversamento del varco per accedere in zona pedonale o più volte più volte fatto presente che sarebbe sufficiente un arretramento nel divieto e della relativa telecamere di pochi metri, collocandola all'ingresso della zona pedonale e non all'ingresso del parcheggio, per evitare ogni pregiudizio subìto dagli ignari automobilisti. Prova di tale circostanza si è si è avuto dall'esito di un accesso agli atti. Ho guardato da questo gruppo consiliare in particolare dal collega Ciccarese. Si è appurato a dimostrazione è esemplificativa di tanto che negli ultimi 12 mesi, mentre gli accessi non autorizzati relative al varco numero 1 di Piazza Repubblica sono stati 332 gli accessi non autorizzati relativi al varco 2 di via Vespucci sono stati ben 2.305,
Ciò significa che il timore di accesso irregolare, dovute ad un errore di percezione degli utenti appare ben fondato.
Quindi interpello l'intera Giunta comunale, dare atto di quanto in premessa e a valutare se non sia opportuno, come richiesto dal sottoscritto, l'arretramento di alcuni metri del divieto di accesso e della telecamera collocate al varco numero 2 di via Vespucci, onde evitare pregiudizi degli utenti della strada agevolando in tal modo la percezione del relativo segnale di divieto grazie,
Risponde l'assessore, Alberto.
Grazie Presidente, buonasera, Consiglieri e tutti i cittadini presenti.
Approfitto per ricordare quali sono state le motivazioni. che hanno spinto alla precedente Amministrazione ad istituire la zona a traffico limitato, che sostanzialmente ricopre la zona che era già occupata dall'isola pedonale, ricordo che prima dell'entrata in funzione della ZTL, la zona pedonale era attraversata da migliaia di autovetture in qualsiasi giorno e in qualsiasi orario.
Producendo gravi rischi e pericoli a tutte le persone.
Che a piedi giornalmente frequentano la zona pedonale, quindi, le finalità dell'istituzione della ZTL è stata quella di aumentare la sicurezza di quanti giornalmente frequentano la zona pedonale, garantendo una migliore circolazione pedonale nel centro termale e di tutelare il patrimonio storico, artistico ed edilizia del territorio.
La zona a traffico limitato è stata istituita inizialmente con la delibera di Giunta comunale numero 6 del 15 gennaio 2018, poi successivamente è stato inoltrato con protocollo numero 21.682 del 18 giugno 2018, la documentazione agli uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Dipartimento del trasporti terrestri, Direzione generale motorizzazione e sicurezza del trasporto terrestre necessarie per ottenere l'autorizzazione all'esercizio degli impianti per la rilevazione degli accessi alle zone a traffico limitato,
A seguito delle prescrizioni impartite dagli uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti acquisita agli atti con protocollo in data 22 ottobre 2018 numero 36 1970, si è proceduto ad integrare LEP.
Nella precedente delibera di Giunta Comunale, recependo le prescrizioni con la delibera numero 210 del 22 ottobre 2018, tra le varie prescrizioni impartite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti vi era quella che imponeva al Comune di individuare una via di fuga per tutti gli ingressi della ZTL.
Che cosa costi, che cosa si intende per via di fuga, la via di fuga, si intende la possibilità che ha un autoveicolo o altri mezzi, una volta sopraggiunto nei pressi del varco di accesso alla ZTL, di avere la possibilità di cambiare la direzione di marcia senza dover fare retromarcia, nello specifico il varco 2 è stato posizionato nell'attuale posizione per consentire agli automezzi di scegliere un percorso alternativo alla ZTL, girando per la piazza cortesi e riprendendo la merce la marcia verso la via Vespucci con direzione via Alessandro Volta, senza dover fare retromarcia, come specificatamente chiesto dal Ministero.
Al fine del rilascio del nulla osta pervenuto successivamente, con atto del 13 dicembre 2018 numero 8.269,
In altre parole, se dovessimo arretrare il varco come da lei suggerito, consigliere De Mare, non permetteremo ai veicoli di avere una via di fuga e decadrebbe automaticamente l'autorizzazione che ha rilasciato a suo tempo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Per quanto riguarda i numeri degli accessi non autorizzati attraverso il varco, 2 da lei menzionato, che risultano superiori rispetto al varco uno.
Bisogna tener conto che il varco 2 risulta essere da un punto di vista di accessi molto più utilizzato rispetto al numero 1, ma anche molto più utilizzato rispetto anche a tutti gli altri varchi, ed è quindi fisiologico che risultano esserci più accessi irregolari, più accessi, più accessi irregolari e una proporzione. Posso anche affermare che, rispetto agli anni scorsi, nel varco numero 2, nonostante siano aumentati i transiti, sono progressivamente diminuite le sanzioni. Inoltre, il fatto che immediatamente dopo l'ingresso alla ZTL vi siano nel lato destro tre posti auto per disabili di gli unici parcheggi che ci sono sono tre posti auto per disabili non può dare adito a confusione, poiché i parcheggi per disabili devono essere utilizzati esclusivamente dalle autovetture che sono dotate di pass per disabili. Faccio presente che già da diversi anni il Comune di Abano Terme ha aderito al progetto ZTL network, attraverso il quale le autovetture che sono inserite in questo portale possono accedere alle aree ZTL dei Comuni aderenti senza dover. Comunicare ogni volta il proprio arrivo.
Per dare un'eventuale migliore e maggiore visibilità all'ingresso al varco 2 lo comunicherò agli uffici preposti che valuteranno se si possono essere dei miglioramenti per rendere maggiormente percettibile l'ingresso nella ZTL del varco numero 2 di via Vespucci, grazie.
Consigliere De male, io ringrazio all'ultima risposta perché, insomma 332 2.305, mi sembra che non è una cosa fisiologica, insomma, stiamo parlando quasi di otto volte, otto volte, tre per otto, 24, cioè otto volte di più, quindi il problema voi lo sapete che c'è e io la ringrazio che lei ha detto che cercherà di provvedere perché insomma 2.300 multe sono tante,
Grazie.
Passiamo alla seconda interpellanza presentata dal Consigliere Antonio Franciosi sul procedimento avviato dalla società templari per cambio di destinazione di un territorio agricolo risponde il Sindaco Barbierato.
Grazie Presidente.
Vengo al dunque allora, per fare questa interpellanza, signor Sindaco, avrei potuto, diciamo, un pur rimanendo nel medesimo oggetto, usare, diciamo, due stili diversi, uno magari più di attacco, e uno invece è più volto a comprendere le cose ho optato per questa seconda opzione perché non sono una di quelle persone perennemente in campagna elettorale. Ecco nonostante però proposito sia collaborativo, è chiaro che una qualche contraddizione che a me è parsa tale gliela esterne Rho e casomai mi correggerà lei.
Allora, senza riassumere di cosa si tratta, sappiamo, insomma, parliamo di quell'ampliamento richiesto dalla società Templari che prevede l'acquisizione è già avvenuta presumo, da parte della società di un'area attualmente classificata agricola adiacente all'insediamento attualmente esistente. Una trasformazione quindi di questa, evidentemente in zona agricola in da agricola, produttiva artigianale, direzionale quello che può essere per un ampliamento dello stabilimento, ampliamento su cui, come sempre in questi casi, abbiamo visto anche nel caso di albi, insomma sig. Tende a ingenerare una qualche confusione quando si parla della superficie coperta dalla realizzanda volumetria, ma si tende ad escludere poi quella che è la superficie coperta da piazzali ed altro va beh, al di là di quelli che sono i metri quadri di questo intervento.
Qual è la cosa che io notavo, signor Sindaco, allora noi ricordiamo ancora dalla precedente tornata elettorale, quindi quella del suo primo mandato, che lei, la coalizione che lo appoggiava allora, quanti l'appoggiano ancora in questo suo secondo mandato avevano fatto del consumo zero di suolo un po' una bandiera,
Premesso che la nostra posizione come Fratelli d'Italia non è così radicale nel consumo zero di suolo, noi ben conosciamo la situazione in Veneto, dove purtroppo il suolo è stato sperperato e come si prassi.
Questo termine qui siamo però dell'idea che attualmente il suolo debba essere usato con estrema cautela con estrema parsimonia, ecco, senza tuttavia svincolare la bandiera di consumo zero, però questa era la vostra,
Allora adesso ci si chiede quali possano essere le ragioni che in questo caso specifico consentano di mettere da parte questo consumo di suolo e quindi in qualche maniera direttive abbia il consumo di suolo zero. Però possono esserci delle eccezioni, perché mi interessa, perché naturalmente diventa un po' una linea guida per quella che può essere anche la classe imprenditoriale che qui intenderà investire sia essa locale o che proviene da fuori, nel senso che va bene delle ragioni evidenti a tutti, senza dubbio condivisibili. Ci sono, uno dice, se un'azienda amplia sul territorio, la propria sede preannuncia già o comunque lascia intendere, fa capire che ci sarà una ricaduta in termini occupazionali sul territorio, nuove assunzioni. Benissimo, tutti siamo d'accordo nel dire che cosa positiva, però, perché questo non rappresenti un precedente negativo, bisogna negativo, diciamo un precedente pericoloso. Bisogna capire cosa c'è di più, perché allora, se per ipotesi vado il paradosso arrivasse, Amazon, dice voglio fare uno di quei miei mega magazzini, ti assumo 200 persone in un colpo, ma in base a questo uno dice ti do qualche ettaro ed a del pericolo lo lo trasformiamo no, quindi, al di là del mio paradosso, però, è chiaro che bisogna capire qualche ragione in più, che non può essere solo la ricaduta positiva, anche perché lei aveva detto una cosa sempre nei suoi programmi della precedente di questa consiliatura, Sindaco che tra l'altro ho apprezzato in questa affermazione qua e cioè il territorio di Abano è molto importante, non solo come territorio dove insiste la cittadina, quindi col termalismo, con gli stabilimenti, ma anche come territorio che circonda la la cittadina, perché perché in qualche maniera crea una cesura a seconda delle direzioni, ma per esempio tra Abano e la periferia di Padova, tra Abano e Selvazzano, e quindi in qualche maniera un raccordo che che, che porta verso i Colli e sappiamo qual è.
Il valore dei Colli per noi, quindi, andando a chiudere, signor Sindaco, ecco volevo sapere innanzitutto se è cambiato qualcosa potrebbe anche essere cambiato e come rispetto a quella posizione piuttosto assoluta riguardo al consumo di suolo zero e in particolare se ci sono e quali sarebbero peculiarità tali in questa situazione che porterebbero a questa deroga. Ripeto che non siano le solite.
Ovvie i termini. In ricaduta, premetto anche un'altra ultima cosa me la si passi come battuta, ma siccome prevedo che già potrà essere sollevata da alcune, ecco per favore nelle risposte, non tanto lei Sindaco, che non è tipo da farne. Ecco, ma ecco, mi mi si lasci da parte il discorso che grazie a voi piazza mercato non si è più fatto il mega insediamento di prima, ma un supermercato più piccolo che si è ridotta la volumetria. Cioè parliamo dell'attuale, non di quello che è stato fatto per cortesia, grazie.
Prego, Sindaco.
Mi ero anche di menti buona sera a tutti ho dimenticato che siamo stati l'unica amministrazione in Italia a eliminare un centro commerciale in piazza Mercato e ha fatto bene a ricordarlo me l'ero già dimenticato, vi ricordo anche che non tutti votarono a favore.
Qualcuno si astenne per paura di prendersi i 3 milioni di richiesta di risarcimento danni, tornando al punto, io credo che questa operazione abbia sicuramente una sua complessità.
Abbia necessità di venire in Consiglio comunale, come sa fra poco ricordo che è in corso una valutazione di assoggettabilità alla VAS in Regione, per cui dobbiamo attendere necessariamente e la conclusione di questo procedimento e Regione, ricordo comunque che questo progetto,
Che abbiamo anche discusso in due conferenze di servizi pubbliche aperte a tutti in data inizio giugno e a novembre ha avuto già il parere favorevole della Provincia dell'USL dell'ARPAV, del Genio civile del Consorzio di bonifica,
E quindi ha già passato tutti quei livelli di controllo che servono anche a dare garanzie ai cittadini rispetto alla all'ampliamento previsto io credo che è vero, non bisogna di me, è inutile ricordare il passato, perché altrimenti dovremmo dire che anche in alcune operazioni abbiamo fatto molto di più di quello che dovevamo fare abbiamo eliminato 85 ettari di consumo di suolo già previsti, abbiamo quindi fatto parecchie operazioni,
Anche nei comparti centrali, che hanno ridotto del 60% quello che si poteva fare. Ho rifiutato la proposta di un centro logistico, un vuoto per pieno al primo ROC, che avrebbe avuto un impatto parecchio rilevante per l'area su questa tematica. Mi sento di dire che è una tematica che andrà affrontata e per non togliere la anche la competenza AIPA, i prossimi Consigli comunali. Credo che vada.
Ricordata brevemente la proposta alla necessità di ampliamento. Il fatto che l'azienda non aveva una possibilità di andare in zone diverse, che l'azienda avrebbe avuto grossi problemi di.
Di continuità, se questa proposta non fosse andata avanti, che l'azienda ha una operatività legata alla all'assemblaggio, non certo alla produzione, che questo progetto porterà un notevole miglioramento alla circolazione di quella via Cesare Battisti. Oggi, a mio avviso, ma non solo a mio avviso pericolosa in entrata e in uscita da da quella da quella da quell'area, il fatto che andremo a creare una ciclabilità insicurezza, una pista ciclabile e, come ho opera supplementare che l'azienda metterà a disposizione. Ma questo credo che sia tutte operazioni sulle quali andremo a discutere in Consiglio comunale e non vorrei togliere questa in questa competenza, perché altrimenti, in una mozione, non possiamo certo pensare di a di assolvere a tutte queste problematiche. Teniamo presente anche che in tutto lo studio che è stato fatto il tema della viabilità assume particolare importanza proprio per quello che vi ho detto.
Poco poco poco poco tempo fa, quindi, la l'ampliamento di questa azienda viene considerato un ampliamento che non impatta, se non per lo 0,6, sul complessivo suolo rispetto al precedente PRG e voi capite bene che questa operazione quindi ha un impatto veramente minimo, ma che ha dei controbilanciamenti positivi, a nostro avviso maggiori, perché è un progetto innovativo. Quando verrà spiegato, verrà spiegato senza le banalizzazioni che purtroppo sentiamo in questi giorni e invito tutti a venire, perché tra l'altro l'azienda ha un progetto veramente qualitativo che noi abbiamo valutato migliorare la situazione della zona. Non certo siamo qui a peggiorare le condizioni di accessibilità di traffico e quant'altro che abbiamo valutato. Quindi siamo abbastanza tranquilli anche nel dire che questa operazione, oltre a essere minimamente impattante per le cifre che vi ho detto sul territorio, rappresenta anche un un punto di eccellenza per la nostra città, stante il tipo di attività che verrà svolta lì e anche il tipo di proposta che avremo da valutare in Consiglio comunale che andrà a migliorare un po' tutto, un asse che oggi risulta molto pericoloso. Quindi mi limiterei a questo per non per evitare di anticipare o di discutere attraverso una mozione, quello che discuteremo in Consiglio comunale.
Consigliere Franciosi pre.
Grazie Presidente, signor Sindaco, la ringrazio della sua risposta. Ovviamente se ne parlerà in Consiglio comunale, anche perché, diversamente non si potrà fare, trattandosi di variante, non può essere a fare della sola Giunta. Mi limito a dire questo, però che lei cita l'esito positivo delle due Conferenze di servizi. Bene, ma noi sappiamo che la Conferenza dei servizi danno dei pareri, che sono tecnici, mentre invece la scelta di trasformare o meno il territorio è una scelta prettamente politica. Lei dice che impatta poco percentualmente 0 6% mi pare o comunque un numero molto basso. Noi sappiamo però che in Veneto lo scempio. È avvenuto non perché.
Con pochi colpi di mano è stato consentito chissà cosa, ma un'infinità di piccole trasformazioni come questa. Lei dice che l'azienda porterà dei benefici anche in termini di immagine. Sia è vero, però, se noi diciamo consumo zero, vuol dire che non prendiamo nemmeno in considerazione le cose positive di un'alternativa, perché possono essercene diverse. Da ultimo, la Conferenza dei Servizi ha dato l'okay anche dal punto di vista della Bibbia e viabilità. Adesso in questo a me lascia un po' perplesso, perché lei giustamente ha detto che oggi la situazione è pericolosa. È vero, perché i TIR accedono da un vicolo, una stradina piccolissima, escono in retromarcia, eccetera. Un'alternativa, però poteva essere in sede di redazione dello strumento urbanistico, una bollinatura che classifica come in zona impropria l'attività e quindi prevede anche quei vantaggi per l'azienda qualora la trasferisca altrove. Ne abbiamo parlato qualche Consiglio fa in tema di sicurezza di prevenzione, quando si parlava di autovelox. Bene, però la prevenzione è più importante ancora di altre fasi nella sicurezza. Sicuramente un ampliamento porterà un maggior traffico, la viabilità alternativa, e poi vado a chiudere e poi chiudo.
Signor Sindaco, si lei dice verrà fatta una sistemazione e tutto questo, però, potrebbe essere un motivo ulteriore per qualcun altro per chiedere un'ulteriore, perché se noi facciamo una viabilità alternativa fatta apposta per i camion, se arrivo io dico basta, vorrei mettere un'azienda, li assumo gente, ci sono anche già le strade per i camion ed ecco che allora un altro 0 6% e così si arriva a quel consumo di suolo però insomma vedremo le tappe successive grazie.
Signor Sindaco, sì.
In tema di dignità è uno dei temi centrali sui quali poi anche stiamo anche riflettendo su come migliorare ulteriormente l'ipotesi dell'azienda, perché probabilmente può essere ancora migliorata.
È un'azienda che adesso a fare il processo, a quello che potrà arrivare io non credo che sia questo il luogo e tenete presente che, se per luogo alternativo si intende che l'azienda deve andare via, davano e portar via e tutti i collaboratori che a me questa la considererei una perdita vista anche l'attività legata alla sostenibilità legata all'innovazione tecnologica che l'azienda che l'azienda svolge. Quindi è evidente che su questo pesa molto anche il e il tipo di attività che viene svolta, e anche l'impegno che l'azienda ha ufficializzato, che non è banale e che ci porta a pensare che ripeto, la mi. Il miglioramento avverrà in parecchi campi, soprattutto quello della viabilità.
Grazie, possiamo lottare interpellanza, presentata dal Consigliere De Gennaro De Mare sul ritardo nel rilascio delle carte d'identità dal consigliere Porrello.
Nei giorni scorsi, sollecitata da alcuni cittadini, ho fatto accesso, ho fatto accesso agli uffici comunali e chi è chiesto notizie in merito alle tempistiche ordinaria richiesta per il rilascio della carta d'identità? Ho appreso, a titolo esemplificativo, che la richiesta di una carta di indennità operata in questi giorni prevede un appuntamento per il relativo rilascio all'incirca verso de de dà alla fine del mese di aprile, quindi tre mesi abbondanti, in altre parole, e ciononostante una precedente interrogazione proposta da un altro consigliere in epoca risalente appare che i tempi di attesa per il rilascio di tale importante documento sia naturalmente di circa. Come già sottolineato tre mesi, non è dato in via comprendersi tali tempistica che al sottoscritte e agli utenti appare eccessiva, sia dovuta a ritardi nella gestione della relativa pratica o a carenze di dipendenti nell'organico degli uffici preposti, ritenendo che sia necessario porre rimedio a tale mancanza e, alla luce di tranne il sottoscritto, interpella la Giunta a dare atto di di quanto in premessa e da verificare la coerenza con i normali standard amministrativi dei tempi di attesa previsti per il rilascio della carta d'identità, dando conto se ciò sia dovuto a un normale iter procedurale procedurale o da a carenze di personale e in quest'ultimo casa la notizia ARCI circa le iniziative che l'Amministrazione intende assumere per porre rimedio al disservizio. Grazie.
Per rispondere all'Assessore colloquio.
Grazie buonasera a tutti.
Grazie consigliere De Mare per aver nuovamente posta all'attenzione questo tema. Per comprendere il problema del rilascio delle carte d'identità, che persiste nel nostro Comune, è necessario fare una premessa. La vocazione turistica del Comune di Abano Terme e la presenza nel nostro territorio, un importante per sito ospedaliero comportano una maggiore utenza che si riversa sui servizi, in quanto tutte le persone sia turistiche lavoratori che gravitano attorno all'interno del comparto turistico ospedaliero hanno il diritto di accedere all'ufficio anagrafe per il rilascio della carta d'identità. Soprattutto nel caso di furto e smarrimento obiettivo del servizio, è stato sino ad ora quello di preservare tali esigenze garantendo a tutti i richiedenti un appuntamento entro sette giorni in caso di urgenti necessità. Per quanto concerne invece la prenotazione tramite l'Agenda on line, i tempi di attesa variano arrivando a momenti di picco come da lei riscontrato.
Negli ultimi anni sono state individuate diverse azioni e strumenti per tentare di ridurre tali tempo, anche attraverso collaborazioni con personale di altri enti locali che in questa occasione vogliamo ringraziare. Tale intervento ci ha consentito di poterci avvalere della presenza di alcune ore settimanali di una persona che nel 2023 ha emesso, in aggiunta al servizio ordinario, ulteriori 500 carte di identità.
Gli sforzi messi in campo sono evidenti anche dal rapporto del Ministero dell'interno da cui si evince il trend delle carte d'identità emesse dal Comune di Abano Terme. Siamo passati infatti da 1.574 carte di identità del 2020, passando per 2.383 del 2021 al 2.603 del 2022, è arrivando infine alle 2.931 del 2020, tra registrando dunque un continuo aumento nel numero totale di carte d'identità rilasciate con un incremento nel periodo temporanei citato ti circa il 100%. L'aumento costante del numero di carta d'identità, purtroppo, non corrisponde a una rapida diminuzione del tempo di attesa, in quanto parallelamente assistiamo a un crescente numero di richieste per motivi appena esposti.
L'intenzione dell'Amministrazione è pertanto di attivare ulteriori strumenti, oltre a quelli già messi in atto, per provare ad aumentare ancora il numero di carta d'identità che possono essere messe ogni giorno in primis, è in atto una riorganizzazione del personale dell'ufficio che porterà a una revisione dei tempi di emissione, inoltre, si tenterà di intervenire con il software che gestisce l'azienda on line affinché nella nella mail di conferma dell'appuntamento vengano ricordate all'utente i documenti necessari da portare. Sovente capita che le persone non si presentino con tutta la documentazione e il materiale necessario. Il rilascio della carta d'identità, determinando in tal modo ritardi nel procedimento. Inoltre, si sta valutando anche la quantità di appuntamenti nei quali la persona, pur avendo prenotato, non si è presentata e non al dissesto disdetto. L'appuntamento con l'obiettivo di attivare altri strumenti per ridurre al minimo tale rischio.
Si auspica pertanto che tali azioni possano vedere nei mesi prossimi una riduzione del tempo di attesa nella prenotazione. L'Amministrazione e gli uffici. Sono comunque disponibile a valutare anche altre proposte per poter innalzare la risposta ai cittadini.
Consigliere De Mori magari un'assunzione un'altra assunzione, perché mi sembra che risulti che c'è mancanza di personale.
Prego Assessore, sì sì, come lei sta dicendo, all'assunzione del personale, è una cosa molto più complessa e non si può nell'immediato.
Ma mi sembra che una è andata in pensione, c'era qualcun altro non si si viene sostituita subito fatti, cioè la riorganizzazione, ecco il numero di persone in pianta organica che anche i due adesso ci son stati, c'è un pensionamento e ce ne sarà un'altra breve queste vengano vengono ripristinate grazie.
Passiamo alle delibere, la prima Regolamento procedimento amministrativo illustra il Segretario Generale, dottor Brindisi prego, dottor.
Un.
Andiamo ad adottare un provvedimento che è essenzialmente tecnico, nel 1990 voi avete avuto modo di verificare gli step, è stata emanata una una legge che dettava allora nuove norme in materia di procedimento amministrativo, la la legge al all'articolo 29, nell'ultima parte,
Dava comma 2 dava proprio le agli enti locali, la diciamo più che la Facoltà obbligava gli enti locali ad intervenire e emanando propri provvedimenti e nel comma 2 bis equiparava la disciplina in materia di procedimento ai livelli essenziali delle prestazioni e garantite dalla nostra Costituzione il motivo per il quale quindi interveniamo con con con tempestività sul nostro proprio sul nostro vecchio Regolamento è proprio questo, cioè diamo attuazione innanzitutto alle disposizioni costituzionali,
Abano aveva già normato il procedimento amministrativo nel 2007, il 18 settembre.
Lo ha poi modificato nel 2009, ma dalla delibera non risulta e è intervenuta poi il Comune poi è intervenuto nuovamente nel 2020 e il motivo di interventi così in fretta così frequenti è essenzialmente da un da ascriversi al fatto che la legge 241 del 90 del 90 è stata.
Oggetto di tantissimi pronunciamenti giurisprudenziali, per cui il legislatore negli anni ha adattato la normativa alle intervenute agli intervenuti orientamenti giurisprudenziali.
E noi interveniamo ancora, quindi, dopo pochi anni l'ultimo l'ultimo intervento del 2020, interveniamo ancora perché, oltre ai, oltre agli orientamenti giurisprudenziali che si sono consolidati, sono intervenute altre due disposizioni normative che hanno modificato nuovamente il il testo della 200.
Della 241, il decreto, il decreto del decreto legge 120 del due nel 2020 e il decreto Semplificazioni Bis, quindi il primo misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale e poi il decreto sempre Semplificazioni Bis recepiamo in sostanza nel nostro nel Regolamento che abbiamo proposto a alla prova al Consiglio comunale, recepiamo tutti i nuovi interventi normativi e in realtà non facciamo altro che adeguarci alle alle disposizioni intervenute. E gli uffici hanno preferito.
Redigere un nuovo testo per un motivo di, diciamo, di semplificazione e anche per dare per per avere una uno strumento normativo che fosse più che il più chiaro possibile. Vi dico solo che.
Vi dico solo qualche qualche modifica è intervenuto e che abbiamo recepito. Innanzitutto io lo abbiamo lo abbiamo. Abbiamo tenuto conto dell'entrata in vigore della del nuovo Codice dell'amministrazione digitale e abbiamo poi.
Recepito tutte le modifiche che sono intervenute con riguardo ai termini di conclusione dei procedimenti al potere sostitutivo. All'uso della telematica della telematica vi ho detto alla comunicazione agli interessati del domicilio digitale, agli uffici dove è possibile prendere prendere visione degli atti alla comunicazione dei motivi ostativi e dell'accoglimento della domanda ai al silenzio e inerzia tra pubbliche amministrazioni, alle autocertificazioni, ai benefici economici,
In ultimo, direi al silenzio assenso. Abbiamo poi previsto che sia siano i dirigenti a a individuare i procedimenti amministrativi, ad elencare i procedimenti amministrativi. La Giunta abbiamo dato alla Giunta la possibilità, non la possibilità e il più che possibilità. Abbiamo comodo.
HUB, l'abbiamo obbligata ad approvare l'elenco dei procedimenti amministrativi e abbiamo poi Previn previsto anche che la Giunta comunale debba individuare i soggetti ai quali attribuire il potere sostitutivo in caso del inerzia del responsabile di procedimento.
Non vi direi altro perché.
Non ci sono.
Informazioni più, diciamo più importanti nella lotta.
Sì, grazie ai Segretari.
Se ci sono interventi, prego.
Consigliere Amato, grazie Presidente.
Beh, come ci è stato spiegato in Commissione, in effetti sono sono modifiche che vanno a riscrivere un Regolamento per cui son dovuti dalla dal cambio, quest'estate in tutte le normative a partire da due da quando è nata la 2 4 1 del 90, per cui c'è poco da da da aggiungere a questo una cosa però vorrei aggiungere.
È una riflessione più che altro dottore, se me lo consente,
E che a volte?
Nei regolamenti si fa tanto riferimento alle procedure telematiche.
Fede, richiesta via telematica Hammad nei documenti via telematica, mandami cioè una serie di cose che non sono ancora alla portata di tutti, per cui io prendo per buono quello che la dottoressa ci ha spiegato in Conferenza Capigruppo che in effetti gli uffici comunque rimangono disponibili. Va bene ad accettare il cartaceo e a consiliare anche a persone che non sono addentro addentrati alla al sistema tecnico logico, dicevamo, per aiutarli a presentare tra le le istanze o a richiedere documenti o quant'altro. Ecco questo credo sia importante soprattutto soprattutto perché diciamo sempre che Abano Terme una città di anziani per cui gli anziani vanno aiutati. Grazie.
Presidente.
Non sarà sempre così, però vede dottore, è brutto quando ci si rivolge agli uffici pubblici e ti senti dire è, ma se qua no no, ma guarda, non va bene, se qua va bene, buongiorno, però devi prendere appuntamento e ma non c'è nessuno, no, non ho il Regolamento prevede che devi prendere appuntamento.
Non succede in Comuni ad Abano e, per carità, però, in altri Enti succede allora il cittadino rimane sfiduciato in quel momento l'impiegato dovrebbe dire farlo. La prossima volta prende appunto Memmo, visto che se qualche non c'è nessuno Dimmi che ti serve, cioè essere cordiali il più possibile mettere a proprio agio il cittadino che si trova si trova in difficoltà oppure, peggio ancora, quando chiedi appuntamento in qualche altro ente, ti danno l'appuntamento in video chiamata e dice ma scusa invito chiamati, come faccio, consegnati i documenti, se devo consegnare i documenti cartacei in più due chiamate, come faccio a consegnarvi, per cui sono quei piccoli problemi che andrebbero in qualche modo affrontati ed evitate ed evitare soprattutto il disagio che certi regolamenti possono creare poi ai cittadini meno addentrati nel sistema. Io son convinto che questo ad Abano non succederà. Sono convinto che gli impiegati di Abano metteranno in qualsiasi settore si trovino a proprio agio. I cittadini, però è una raccomandazione in più che facciamo questa sera. Grazie,
Altri interventi.
Prego Consigliere, grazie, penso che sarà effetto del mese bisestile dell'anno bisestile, perché non solo plaudo all'intervento del collega Amato, ma prendo anche spunto per raggiungere, ovviamente in ottica collaborativa, due parole. Sono giuste molto le osservazioni che che ha fatto il consigliere Amato. In effetti, più o meno tutti i regolamenti, ecco al di là adesso della modifica ci riguarda oggi sui procedimenti amministrativi. Prevedono sempre più ricorso allo strumento informatico. Purtroppo però ho notato lavorando io spesso con enti pubblici che si adeguano prima i regolamenti che non lo strumento informatico stesso perché, per esempio, anche già la scansione no scansionare un documento, quello che normalmente si dice scannerizzare, no, ecco, è una cosa che non è alla portata di tutti, non tutti hanno gli strumenti per farlo. Bisognerebbe sempre lasciare aperta una porta al cittadino, perché tanto non è solo quello, il più delle volte è quello anziano, insomma, che è rimasto un po' chiuso alle nuove tecnologie, ma può essere anche quello giovane non dotato di questi strumenti. I disservizi che ne possono derivare sono pesanti, per esempio, è proprio della settimana scorsa no, scadevano i termini per proporre una querela ed ottenere c'erano stati dei feriti molto gravi in un incidente stradale.
I verbali della Polizia locale. Che cosa accade che il Comune si è dotato di una nuova procedura per cui non prendi più appuntamento con l'Ufficio? Devi registrati telematicamente fare eccetera. Il sistema non funziona, il Comune ti dice sì, abbiamo chiamato la società informatica morale della favola, sono scaduti età, io adesso ho fatto una querela al buio, ma cioè ti scadono i tempi per proporre la querela. Per questi disservizi qua.
Quindi ci vuole una particolare attenzione da parte dell'Amministrazione, mi auguro, sono convinto che Abano ce l'avrà eco, ma perché poi queste cose che sono più facili da scrivere che non da realizzare, trovino anche un adeguato supporto, non solo mettendo anche del personale a disposizione ma anche creando strumenti tecnologici efficaci perché spesse volte non funzionano grazie,
Altri interventi.
Dichiarazioni di voto.
Passiamo alla votazione allora.
Chi è d'accordo alzi la mano, voti favorevoli?
Unanimità, grazie.
Il Consiglio approva.
No no.
Passiamo al secondo punto modifica all'articolo 11 del Regolamento del Museo Civico di Abano Terme, Villa accomuna, Roberto Bassi RAB, approvato con delibera del Consiglio comunale numero 37 del 2018, illustra l'Assessore all'Oca prego, Assessore sì, buona sera a tutti, allora questa modifica riguarda la composizione del Comitato Scientifico del Museo Villa bassi. È l'unica variazione che c'è stata e che al posto dell'Associazione Amici del Museo di Abano Terme, che si è sciolta da poco tempo, ci sarà un funzionario del Comune e che è un conservatore e che è una figura che non era presente all'apertura del museo e che ha competenze storiche del conservatore della nostra collezione permanente. Tutto il resto è rimasto invariato e vi ricordo che il comitato è una è a supporto della direzione del museo, è composto da cinque membri nominati dal Sindaco e sono designati come segue il Sindaco o un suo delegato Assessore alla cultura, il dirigente un dipendente inquadrato nell'area di funzionario. Ecco la variazione di cui vi parlavo, un rappresentante proposto dal concessionario affidatario degli interi o parziale, i servizi museali, un esperto proposto dal Dipartimento dei beni culturali dell'Università di Padova, con cui collaboriamo da da anni, e un esperto d'arte o museologia che, tramite una manifestazione d'interesse, si candidi e la cui candidatura viene valutata, la Commissione cultura, con votazione della maggioranza dei co dei componenti, il comitato scientifico dura in carica per tre anni. I membri ricoprono tale ruolo a titolo gratuito, senza gettone di presenza valutano ed emettono pareri obbligatori rispetto alle proposte di mostre, Ordinamento e allestimento della collezione permanente. Prestiti in uscita di beni culturali, convenzioni che riguardano il museo e proporre iniziative culturali volte alla valorizzazione della collezione del nostro museo. Grazie.
Grazie Assessore.
Interventi.
Consigliere Amato.
Grazie Presidente, ma va dottore fotografico, Trevisanello c'ha spiegato bene di cosa si trattava.
Soprattutto, a modifica dell'articolo 11 praticamente va cambiata la composizione del comitato e noi siamo perfettamente d'accordo.
E però sarebbe sbagliato, soffrirà limitarsi a votare soltanto una modifica del regolamento, senza dire un grazie proprio al Comitato, al gestore, all'assessore, a tutte le durato del due dell'Ufficio cultura che ci hanno consentito di veder crescere giorno dopo giorno tutta l'attività museale di Abano il 9 dicembre 2018 pochi dico pochi avrebbero scommesso su un'attività così ricca sarebbe stata quella del museo di Villa baffi si sono susseguiti eventi di altissimo livello,
Mostre di pittura, mostre di fotografia, si è parlato di libri, eventi all'aperto, una serie di manifestazioni che hanno fatto conoscere in un contesto molto più ampio, che era quello del territorio di Abano. L'attività del Museo della validità va bene di quella scelta politica che è stata fatta nel 2018 di istituire un museo debbano. Ecco valga la pena ricordarlo questo tutto questo questa sera che questa occasione, e ancora grazie a tutti quanti quelli che ci hanno lavorato e continueranno a lavorarci.
Grazie consigliere Amato, ci sono altri interventi.
Dichiarazioni di voto.
Bene, passiamo alla votazione allora favorevoli.
Unanimità, grazie.
Io, il Consiglio, il Consiglio approva.
Terza delibera approvazione dello schema di protocollo d'intesa da sottoscrivere con la Regione Veneto con la Provincia di Padova, con l'ente Parco Colli e con i Comuni del Parco Colli Euganei, per l'elaborazione di un documento strage strategico per il successivo fatti tematico dei Colli Euganei illustre Sindaco Barbierato,
Prego sì, qui viene prevista la possibilità di aderire a una un accordo, una convenzione,
Con la Regione Veneto, il Parco Colli la provincia di Padova,
E a e 15 Comuni compreso Abano per la.
Per la possibilità di arrivare alla redazione di un Piano di assetto del territorio intercomunale tematico che riguarda appunto i Colli Euganei e per il quale ci sono stati. Nel corso del 2023, alcuni incontri in Provincia al quale ha partecipato l'Assessore vanno in rappresentanza del nostro Comune.
Questo, in questo protocollo d'intesa che oggi viene sottoposta all'approvazione del Consiglio, fa sì che, intanto.
E vi sia l'accordo fra questi soggetti, quindi Regione Parco Colli provincia, i 15 Comuni per la redazione, intanto, di un documento strategico che è preliminare a l'eventuale redazione di un Piano di assetto del territorio intercomunale.
E questo protocollo d'intesa, quindi, naturalmente, fa seguito alla previsione della legge regionale 11 del 2004, che prevede la possibilità della redazione di piani di assetto del territorio intercomunali, con l'obiettivo di una pianificazione coordinata per ambiti omogenei, argomenti omogenei che sono quelli legati alla tematici cita dei Colli Euganei pertanto viene,
Suddivisa la spesa a metà fra la provincia di Padova e i Comuni che partecipano e il Comune di Abano Terme in particolare,
Ha la possibilità di aderire attraverso la somma di 5.777 euro per il documento pro e strategico e altrettanti per la eventuale futura redazione del PATI. Ecco, questo a mio avviso è un documento che ha il pregio di unire intanto tutte questi stakeholder e di a iniziare un procedimento di analisi dei punti di forza e di debolezza di tutta quest'area, che è un'area particolare che, ricordo, è la stessa area che a giugno probabilmente vedrà.
Il marchio Unesco sul tema biosfera e quindi è evidente che anche questo passaggio è un passaggio importante di sistema che ci consentirà di affrontare tematiche omogenee quali tematiche ambientali, paesaggistiche e culturali attraverso la condivisione con un numero di comuni e con la Regione Veneto. Il Parco Colli e la Provincia di rilevante interesse.
È evidente anche che all'interno di questa Documento strategico e della pianificazione che poi potrebbe arrivare, potrebbero nascere anche discusso il piano ambientale, che è del 98 e che quindi andrà sicuramente reso attuale rispetto a, ha la sua redazione, che ormai ha più di 26 anni, e al piano di utilizzo della risorsa termale e il port, che per la città di Abano, in particolare, è importantissimo perché regola l'utilizzo delle acque termali,
Grazie, signor Sindaco, ci sono interventi.
Consigliere d'Onofrio, prego.
Sì, grazie Presidente e buonasera a tutte e tutti intervengo per capire alcune cose, è meglio fare una considerazione a loro o ho letto che insomma, ci inseriamo in un percorso, diceva anche il nostro Sindaco Barbirato, in quanto sono avvenuti numerosi incontri tra i rappresentanti dei Comuni interessati la Provincia, l'Ente Parco Colli,
E la Regione Veneto già dal 2022 e questa sera capisco che dobbiamo decidere se continuare questo percorso e cominciare sviluppare il documento strategico che sarà il contenitore di idee, visioni dei vari enti interessati, e lo stesso il Sindaco dice proprio in Commissione che non è un documento prescrittivo e poi successivamente ci sarà il PATI,
Che andrà diciamo a concretizzare quello che è lo strumento strategico.
E ho capito che sarà un processo che continuerà e durerà anni, e mi chiedevo quando sarà nuovamente interessato il Consiglio comunale in questo processo, perché leggevo che nell'articolo 4.
Il PATI sarà adottato da parte dei Consigli comunali, invece dovremmo.
Passare in Consiglio comunale per quel che riguarda il piano strategico, non avevo capito questa cosa qua dopo, dopodiché.
Leggevo che il patti non a tutti i tematismi del PAT.
I patti è il Piano di assetto del territorio intercomunale, che quindi interessa tutti i 16 Comuni, il batte invece il nostro, quello comunale,
Eh, ma solo alcuni tematismi,
Tra i quali, ad esempio, leggo infrastrutture, mobilità e leggo sul protocollo e condivido le motivazioni che stanno alla base di questa scelta che ci si occupa solo di alcuni temi che è giusto condividere con le Amministrazioni vicine, perché riguardano aspetti che connettono più territori i Comuni limitrofi e mi chiedevo appunto,
Il PATI come andrà a interagire con tutti quegli strumenti urbanistici di sviluppo del territorio che già ci sono, perché siccome il nostro è l'ultimo Patti provincia, magari essendoci già alle altre esperienze, se si può capire meglio concretamente come interagisce questo piano con quelli come si interagirà il PATI con i piani che già abbiamo,
E appunto, sempre riprendendo le parole del Sindaco, c'è da capire poi, come tutto questo processo andrà a interagire con quello che è il Piano ambientale dei Colli Euganei, infatti, nel protocollo viene citato che tale piano, quindi il Piano ambientale dei Colli Euganei presenta un'impostazione disciplinare che risente del lungo lasso temporale trascorso si citava l'anno 1998 che il nostro anno di nascita fettine, per cui,
Mi veniva da sorridere e per tale motivo risulterebbe opportuno sottoporlo ad uno screening di sostenibilità e coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali per un suo eventuale aggiornamento.
Ovviamente capisco che questi aspetti saranno influenzati dal percorso del PATI che avverrà nei prossimi anni, e c'è ovviamente da un da considerare da stare attenti, perché magari alcuni lo considerano un uno strumento passato per dei motivi e altri per altri motivi magari opposti. Ecco grazie, se se lascio la parola al Sindaco, ai tecnici e sì, grazie del estrema grazie prima di lasciare la parola all'architetto Minozzi. Sostanzialmente, il documento strategico è un documento, come è stato ben detto, non prescrittivo. È un documento sul quale però la partecipazione e il coordinamento di tutti i lavori saranno fatti da un consulente che ha specializzato e quindi sarà pagato da tutti gli enti coinvolti.
Il documento strategico, non avendo valore prescrittivo, è evidente che affronterà certe tematiche con una logica diversa da quella normativa,
E sarà concluderà il suo percorso. Perché ho provato anche a vedere qui dice gli enti coinvolti provvederanno a prendere atto della conclusione delle attività di redazione del documento storia della del ciclo con proprio provvedimento. Io credo che torneremo in Consiglio comunale per questo aspetto, pur non essendo il documento cogente dal punto di vista normativo, ma credo che l'importanza e la strategicità di quello che andremo nei prossimi mesi a condividere con tutti gli altri Comuni porti necessariamente a tornare in Consiglio comunale.
Sulla parte nel PATI. Ricordo che perché ne avevamo parlato in Commissione qualche tempo fa, qualche giorno fa Abano uscì da un PATI.
E dell'area metropolitana dopo aver aderito a questo percorso uscì abbastanza sorprendentemente, sorprendentemente nel 2012, se non sbaglio, quindi,
Dopo aver fatto un lavoro di concertazione con altri 15 o 16 Comuni dell'area cintura urbana, compresa Padova, uscì dal PATI, e quindi fu l'unico Comune che non portò questo strumento. In in in approvazione in Consiglio comunale il PATI, è evidente che seguirà eventualmente anche e logicamente, le risultanze del documento strategico. Non è un un uno strumento che si conclude in un anno, è uno strumento molto complesso proprio perché ha un valore nei confronti degli strumenti urbanistici, tutte le città coinvolte. Quindi è evidente che, qualora si decida di andare a creare un PATI dell'area Terme Colli è sicuramente il processo sarà molto lungo lungo e abbastanza, anche non privo, non privo di difficoltà adesso naturalmente la c'è la parola all'architetto Minozzi, perché per la parte un po' più tecnica.
Grazie Sindaco buona sera a tutti, allora cerco.
Delle domande e spero di non dimenticare nulla di dare proprio poche indicazioni tecniche, allora, sul tema del del Consiglio comunale, allora, relativamente al documento strategico, è corretto quanto diceva il Sindaco e dovrà, trattandosi di tematiche di pianificazione, di scelte di pianificazione obbligatoriamente, a mio parere deve andare in Consiglio comunale su questa. Su questo tema ci siamo già espressi.
Un mesetto fa, quando ci siamo trovati con tutti i Comuni, con la Provincia, il Parco Colli. Ci siamo già espressi in tal senso, ritenendo, diversamente da quanto ci era stato proposto, perché la prima versione di questa convenzione c'era stata trasmessa perché andasse in Giunta, che anche questa convenzione fosse da sottoporre all'attenzione del Consiglio comunale e ci hanno dato ragione su questo. Quindi sicuramente andrà in Consiglio comunale il Piano Strategico, dopodiché il Piano di assetto del territorio intercomunale in adozione dovrà andare obbligatoriamente in Consiglio comunale, mentre invece le modalità di approvazione dello stesso, che queste sottendono all'articolo 15 della legge 11 e quindi in concertazione con la Regione, vanno in Conferenza di servizi, è ovvio che al termine del procedimento ci sarà un ultimo passaggio in Consiglio comunale di presa d'atto, di quelle che sono le risultanze, e questo so e, per quanto riguarda il Consiglio comunale.
Relativamente al documento strategico su cui con gli altri Comuni, si è discusso tantissimo il perché di questa scelta, che è un po' atipica perché non prevista strettamente dalla legge. 11, però fa un po' pari con quella che è stata la modalità di gestione degli strumenti di pianificazione del del nostro Comune, ovverosia far precedere gli atti di pianificazione da masterplan,
E questo ci è stato riconosciuto e molto probabilmente sarà il futuro del dell'urbanistica, ovverosia trattare argomenti complessivi, cioè di idee di argomenti politici I con uno strumento ancorché atipico, ma che consenta a tutti di esprimere le proprie idee per poter poi determinare quelle che sono le azioni su cui,
E poi da portare avanti in questo tavolo parteciperanno anche i componenti della Regione, perché partecipano i componenti della Regione. Perché, in base alle risultanze del documento strategico, si capirà anche come andare ad aggiornare le normative di cui faceva prima riferimento il Sindaco relative quindi al piano ambientale e Alport. Quindi, poiché quelle sono leggi regionali, è evidente che loro devono essere presenti al tavolo per poi, al termine dei lavori del Piano strategico, ognuno sappia come andare a modificare i propri strumenti. Mi spiego meglio per la parte normativa, aggirare la Regione per la parte del piano provinciale. Agire alla Provincia per la parte. Invece degli argomenti che si deciderà di affrontare nel PATI agiranno con c'è concertazione i SIN i Comuni, quali sono i temi che verranno trattati su nel nel PATI che si andrà successivamente eredità redigere, beh, quelli che saranno i reali temi verranno definiti nel Piano Strategico, però qua siamo in una situazione un po' particolare. Mi spiego meglio.
E i patti de dalla legge del 2004 e così con una grande intuizione, aveva deciso la Provincia all'interno del proprio piano provinciale, ovverosia dividendo il territorio in ambiti dove andare a redigere patti tematici, quei patti dovevano venire prima dei singoli PAT dei Comuni, perché dovevano andare a determinare alcune tematiche. Adesso i 15 Comuni, di fatto a parte, mi sembra Battaglia ed Arquà. Tutti hanno un Piano di assetto del territorio, quindi dovremmo andare ad interagire su tematiche di di confine. Quale può essere la la la viabilità, quale possono essere alla mobilità lenta, quali possono essere gli aspetti turistici? Sicuramente non si andranno a toccare le parti residenziali o altro, perché quelle sono peculiarità dei singoli Comuni, però la la precisione su quelli che saranno gli argomenti verrà meglio determinata dal Piano strategico.
Come.
Si colloca questo PATI, mi sembra sia l'ultimo punto con il PAT che di fatto oggi chiudiamo la procedura e allora.
È evidente che, essendo uno strumento leggermente superiore ma allo stesso livello del PAT, nel momento in cui noi lo andiamo a modificare andiamo a modificare anche in approvazione il contenuto del PAT, quindi, da quel punto di vista, laddove ci fossero dei temi su cui abbiamo già determinato qualcosa che li andiamo a modificare, l'approvazione del PAT comporterà l'automatica modifica anche del piano del SED chiedo scusa, l'approvazione del PAT intercomunale comporta per i temi in cui vengono trattati anche la modifica del Piano di assetto del territorio.
Grazie.
Ci sono altri interventi?
Il Consigliere Maragotto, prego e avete alzato contemporaneamente la mano vado per.
Buonasera a Maragotto, ed è stato la parola, va bene.
Allora, con un protocollo d'intesa tra Regione Provincia e Comuni aderenti al Parco Colli s'intende redigere un documento strategico che guiderà i Comuni verso un unico pensiero per la tutela del territorio e delle comunità che lo abitano. Tale documento darà coi suoi dati la possibilità a quanti ci vivono e lavorano, di creare sviluppo e il sostegno di che sviluppo sostenibile, senza intaccare la bellezza del territorio dei nostri colli a livello urbanistico, turistico, rurale. Verranno infatti tenute presente le potenzialità e le fragilità dei nostri Colli Euganei, a cui i 15 Comuni aderenti dovranno attenersi anche noi come Abano. Aderendo al protocollo potremmo avere delle linee guida assolutamente importanti per lo sviluppo e, soprattutto e per uno sviluppo turistico e per poter far parte e attiva nelle decisioni di sviluppo dei Colli Euganei che tanto a noi son cari e ai nostri turisti, per questo voteremo. Faremo favorevolmente a questo documento. Grazie.
Consigliere Maragotto, prego, grazie.
Buonasera, a tutti buonasera, anche che ci accompagna per piacere come cittadini attenti, ringrazio anche il consigliere Piccolo, che ha anticipato alcuni aspetti e per sua importante e sembrava dovesse essere un atto formale l'approvazione no di un accordo preliminare, un passo però noi anticipiamo siam votiamo favorevolmente a questa richiesta e lo facciamo anche convintamente perché è vero che si tratta di un documento,
Propedeutico. Abbiamo detto in Commissione un documento che prepara un cammino e il Sindaco ha anticipato e siamo sicuri. Sarà un cammino complesso, sarà un cammino difficile, Franco, meno che verrà sul al suo attorno al suo tavolo posizioni molto diverse. I Comuni hanno esigenze legittime, diverse, legittime, ma diverse. La Provincia vorrà coordinare la Presidente della Regione, è stato già detto, permetterà anche di ragionare su regolamenti che oggi fossero un po' superati e comunque sui quali noi dovremmo vigilare perché ricordava, voi Kurt per noi rappresenta un documento fondamentale per il nostro essere Comune. Primo luogo termale, però dicevamo, voteremo convintamente perché.
Ci riporta tutti i Comuni, la Provincia, la Regione e noi come Amministrazione, diavolo come, come odiavano attorno a un tavolo, a discutere di un territorio ampio, di un'area ampia e l'idea di pianificare l'intera area per una rigenerazione condivisa. Come si è detto, fissiamo l'idea che guarda avanti. Tra l'altro, possiamo anche essere fiduciosi che in questo Consiglio comunale stanno aumentando le sensibilità ambientali di tutti i Gruppi. Questo ci fa solo che piacere, quindi, probabilmente anche su questi temi troveremo l'appoggio di tanti che magari in passato hanno ci ha fatto scelte diverse, e penso sia importante sottolineare quello che il Sindaco ha detto con leggerezza, ma ritorniamo quando qualcuno aveva già avviato la Provincia in anni non sospetti. Un percorso per pianificare su scala sovracomunale Abano. Dopo aver partecipato a oltre 90 incontri di pianificazione. Aveva scelto deliberatamente rimanere isolata e noi no, implementato nel 2017. Cosa vuol dire incominciare soprattutto il Sindaco? In particolare, amministrare una città che era isolata e non dialogava con nessuno, né verso i Colli né verso la città, per cui questo documento, questo protocollo d'intesa, secondo me ci si avvia sulla strada giusta, con i passi che andavano fatti lentamente, e magari anche sarà l'occasione per ragionare sulla pianificazione non solo del territorio comunale, perché la bellezza del territorio lo diceva il consigliere Piccolo adesso e l'attenzione per l'area dedicata ai Colli Euganei è interessante per tutti, per noi che di cose ne abbiamo pochi per chi ha il territorio interamente nella all'interno del Parco, Colli, anche pagare di evitando che qualcuno scarichi volumetrie importanti ai confini di altre amministrazioni, tenendosi per sé gli onori e scaricando sugli altri oneri, questo, magari potrebbe essere un tavolo adatto per ragionarci insieme.
Grazie Consigliere.
Altri interventi.
Assessore.
Dichiarazioni di voto prego, Consigliere Sanciu, grazie Presidente, molto brevemente.
Faccio questa dichiarazione di voto perché intendo votare sì a questa delibera. Però, dopo aver sentito gli interventi, voglio chiarire che non è che voto sì, perché questa sia chissà quale particolare iniziativa di questa Amministrazione. Il PATI è uno strumento urbanistico previsto, come ricordava anche poco fa il Consigliere. Lo dico molto. In breve, serve ad evitare che ognuno, pianificando per sé ai margini periferici di un Comune, ti trovi lo stabilimento industriale, il Comune accanto ammesso magari l'asilo adesso banalizzo, ma è questo quindi il percorso passa attraverso per forza a questa redazione, in maniera enfatica, la chiamiamo Piano strategico, chiamiamola come vogliamo. È simile alla formazione di un PAT, essendo molti e sovrani tra virgolette. Gli enti coinvolti, e cioè i diversi Comuni che hanno un proprio strumento urbanistico a cui questo sarà sotto ordinato, diventa necessario prima a dire ragazzi, troviamoci per parlare un po' e capire cosa vogliamo fare e poi passiamo alla redazione del PATI vera e propria. Per questo voto a favore perché è un passo necessario per dotarci di uno strumento urbanistico previsto dalla legge, che non abbiamo che quasi tutti i Comuni hanno che è necessario avere. Ecco, grazie grazie Consigliere. Altre dichiarazioni di voto, consigliere Meggiolaro, prego buona sera a tutti. Il gruppo del Partito Democratico voterà a favore di questo quarto punto dell'ordine del giorno, perché riteniamo utile e necessaria la partecipazione all'iniziativa del nostro Comune, che porterà appunto,
Che vedrà quindi l'elaborazione del documento strategico e poi del PATI tematico dei Colli Euganei, perché per questa Amministrazione comunale la pianificazione strategica per lo sviluppo del territorio è un tema importante. L'idea di fondo è che a livello locale occorre saper leggere proprio territorio, selezionare le priorità di intervento sostenibili e quindi guidare intorno a queste disponibilità. Le risorse che ci sono, revisionando ed adattando alcune leggi regionali e strumenti predisposti intorno all'anno, tanto proprio in un'ottica di integrazione sistemica, le profonde trasformazioni di ordine economico e sociale in atto nella nostra società ci dicono che sicuramente questa è la strada maestra per programmare il rilancio di tutto il sistema economico al fine di concretizzare uno sviluppo sostenibile. Il treno ormai aveva preso e farà da capofila, appunto, la Provincia di Padova, con la viva speranza e nonostante tutte le difficoltà che programmando insieme si realizzi un percorso di confronto, di idee che tenga conto dell'interesse generale e della salvaguardia dei territori e delle comunità di riferimento e che i costi anche a carico del nostro Comune garantiscono le finalità che il piano propone,
Grazie.
Grazie Consigliere.
Altre dichiarazioni prego, consigliere.
Sì, grazie Presidente, buonasera a tutti, sì, io con sostanzialmente sottoscrivo quello che ha appena detto il consigliere, Francioso in realtà, a differenza di altre espressioni, come ho sentito quella del consigliere Maragotto, io magari sono meno fiducioso ma sono comunque altrettanto speranzoso in genere sono molto più realista e francamente, quando sento parlare di questi documenti che comunque non hanno nessuna efficacia cogente ma che sono comunque tutti i documenti programmatici di come dire lettere d'intenti, diciamo il realismo che mi porta,
Realismo che mi porta a pensare che quantomeno ci spero che possano avere un ri, quindi perché non provarci? Ecco quindi magari meno fiducioso, visto anche il comportamento di tutte le Amministrazioni, perché purtroppo è vero che tutte le amministrazioni ragionano forse con un retaggio quasi medievale, dove ognuno nel proprio territorio fa quello che vuole, quando in realtà sarebbe estremamente necessario che ci fosse questa apertura, questa questa relazione tra tutti gli enti, soprattutto quelli che sono che sono limitrofi. Francamente ho timore che, siccome tutti i Comuni hanno comunque già approvato il PAT, l'idea che con questo accordo intercomunale si possano poi andare a modificare all'interno del proprio territorio degli assetti che sono già stati faticosamente raggiunti. Diciamo, mi lascia perplesso, però l'idea di questo progetto di questo documento strategico, comunque, io non posso che condividerlo pienamente, anzi magari andasse fino in fondo e quindi magari queste mie perplessità spero veramente che a breve possono essere superate. Chiedo solo al Sindaco, magari che poi ci rappresenterà in questo progetto dibattersi, soprattutto nel documento strategico per quella parte del documento strategico che.
Sottolinea e sollecita l'importanza del coinvolgimento di tutti, soprattutto della collettività, perché il problema che stiamo affrontando in questi periodi lo abbiamo visto per altri Comuni e che la collettività, anche per propria colpa, non è sempre molto molto coinvolto in questi processi decisionali ecco, io confido che il Sindaco in questo documento strategico in questo accordo intercomunale,
Sì, si batta proprio per questo, per sollecitare qualunque tipo di strumento che possa comunque coinvolgere la collettività e per questo sono comunque favorevole a questa iniziativa, grazie.
Grazie Consigliere, altre dichiarazioni,
Passiamo alla votazione, chi è favorevole alzi la mano?
Unanimità, votiamo anche l'immediata eseguibilità, chi è favorevole unanimità, molte grazie il Consiglio approva.
Qui quarta delibera presa d'atto dell'approvazione del Piano di assetto del territorio con decreto del Presidente della provincia di Padova, numero 138 del 4 ottobre 2023 ed approvazione degli elaborati definitivi illustra il Sindaco Barbierato, prego sì, sì, questa è una presa d'atto che va votata, abbiamo anche discusso il 29 gennaio proprio.
Nella commissione consiliare territorio Ambiente sostanzialmente abbiamo il decreto del 4 ottobre del Presidente della Provincia che ufficializza all'approvazione del PAT, e quindi l'avvenuto adeguamento degli elaborati del PAT di aprono alle prescrizioni del decreto di approvazione e quindi della Provincia.
E in seguito a questo vengono elencati tutti i documenti che fanno parte integrante della delibera di approvazione del PAT che, se volete, io posso anche elencarvi la tavola dei vincoli della pianificazione territoriale, vincoli paesaggistici e pianificazione sul superiore tavola 0 1 a Tavola 0 1 B la carta dei vincoli e della pianificazione territoriale facili di rispetto ed elementi generatori la Tavola 0 1 c la carta dei vincoli e della pianificazione territoriale piano ambientale Parco dei Colli Euganei,
La tavola 0 2, la carta delle invarianti, la tavola 0 3, la carta delle fragilità tavola 0 4 carta della trasformabilità tavola 0 4.1 carta della trasformabilità mobilità lenta tavola 0 5 carta degli ambiti di urbanizzazione consolidata tavola 0 6 carta degli isolati tavola 0 7 carta della risorsa termale tavola 0 8 Carta dell'uso del suolo tavola 0 9 carta dei servizi ecosistemici tavola 10 Carta delle infrastrutture verdi tavola 11 Carta delle incompatibilità.
R 0 1 Norme di attuazione R 0 1 A repertorio degli isolati R zero, due relazioni di progetto R 0 2 A relazione dimensionamento R 0 3, relazione sintetica R 0 4, relazione agronomica R 0 4 A Carta dell'uso del suolo agricolo R 0 4 B Carta della SAU R 0 4 C carta del paesaggio agrario.
R 0 4 di carta delle componenti equo relazionali R 0 5 in relazione geologica R 0 5 1 banca dati stratigrafici R 0 5 2 relazione subsidenza era 0 5 a cartaceo litologica R 0 5 B carta idrogeologica R 0 5 ci carta geomorfologica R 0 5 di carta della compatibilità geologica R 0 6 valutazione di compatibilità idraulica R 0 6 a corografia R 0 6 B carta della rete idrografica R 0 6 C Carta dei bacini idrografici R 0 6 di carta della pericolosità idraulica R 0 7 rapporto ambientale allegato al rapporto ambientale R Zarotto rapporto ambientale, Sintesi non tecnica R 0 9 dichiarazione di non necessità di valutazione di incidenza ambientale R 10 in relazione banche dati e il quadro conoscitivo.
E con la presente proposta di delibera di demandare al dirigente del settore del governo del territorio gli adempimenti previsti in sede di attuazione del PAT, dal parere della Commissione per la VAS della Regione Veneto del 2 febbraio 2023 al dirigente sempre di effettuare eventuali correzioni che si rendessero necessarie per meri errori materiali successivamente accertati al dirigente di provvedere quale condizione per l'acquisizione dell'efficacia alla pubblicazione ai sensi dell'articolo 39, comma 1, lettera a, decreto legislativo 33 2013 del presente provvedimento e di elaborati tecnici sul sito internet del Comune di Abano Terme nell'apposito spazio di Amministrazione trasparente, sottosezione pianificazione e governo del territorio.
Grazie, signor Sindaco, sono interventi.
Consigliere Amato, prego, grazie Presidente.
Ma forse conveniva fare un'unica discussione anche col punto successivo, perché si somigliano talmente tanto.
Sarebbe stato forse più più completo e più capibile, ma addirittura però per il Patto lui adesso sta azienda voti che ha avuto soltanto una presa d'atto, la discussione si è già stata e la riflessione qual è che nel momento in cui abbiamo votato il PAT quella volta ancora mesi fa.
Qualcuno poteva dire, ma è uno strumento credibile, è un libro dei sogni.
No, non è tutto questo, perché in effetti poi il patto si è rotto. Proprio due strumenti credibile va bene facilmente realizzabile, tanto che tanto che noi il patto lo stiamo già vivendo perché lo stava vivendo con alcuni strumenti urbanistici che sono inseriti già del patto quadri, perdo il verde, il piano delle acque e alcuni master plan che erano stati presentati nel PAT tipo Abano civitas. Stiamo vedendo come effettivamente il giorno dopo giorno si va realizzando. Devo dire che quando è stato presentato la prima volta il PAT ed è stato presentato il il masterplan di Abano civitas, sinceramente ho pensato, ma cosa so stanno raccontando perché quando sentivo parlare di direttrici che dal Duomo quando over sul teatro vanno verso il museo, sembrava una cosa tutta campate in aria, invece adesso, guardando quello che si sta realizzando effettivamente, quello che diceva l'architetto progettista, è vero, perché se ci fermiamo e via Matteotti, guardiamo esattamente come stanno nascendo i viali viali alberati che.
Creano una un ricongiungimento tra Piazza del solo della pausa. Il Duomo, questo Teatro Polivalente vanno verso verso il museo, per cui devo dire che è un piano che si sta realizzando in modo molto, molto, molto fedele a quello che era il masterplan che abbiamo visto nel nel PAT, e così anche gli altri progetti, per cui non possiamo far altro che votare a favore a favore alla presa d'atto e poi magari qualche altra cosa lo diremo nel punto successivo. Grazie grazie. Consigliere, altri interventi,
Consigliere Maragotto, prego, grazie Presidente rapidissimo, beh, se quello di prima era un punto di partenza difficoltoso.
Come sottolineava il consigliere Ciccarese, difficile, condivido questo mi sembra un punto di arrivo, insomma, prendiamo atto che è un documento ha superato il vaglio dei gli strumenti, abbiamo recepito le prescrizioni che la Provincia ci ha mandato, l'abbiamo sentita elencate, è un percorso che si conclude con un documento che andavano mancava e che ha impedito anche di ragionare in termini generali su sul nostro territorio e penso che diventerà la cornice entro cui muoversi entro cui recepire anche tutte le varianti che in questi anni si sono susseguite, in una cornice che diventa un po' più ordinata e che ci permette anche di pianificare un con un po' di serenità il futuro di questa città.
Grazie.
Se ci sono altri interventi.
Dichiarazione di voto l'abbiamo già fatta.
Bene, passiamo alla votazione, allora io chiedo ai colleghi Consiglieri di votare questa delibera di presa d'atto, che contiene l'elenco dei documenti tecnici che sono stati adeguati ai nostri uffici, alle prescrizioni della Provincia.
Il Consiglio comunale ne accerta così l'avvenuto adempimento ed anche la chiusura di un percorso iniziato in questo Consiglio comunale con l'adozione del PAT, con delibera del Consiglio comunale numero 62 del 6 dicembre 2021.
Quindi i voti a favore prego.
Allora uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto voti favorevoli.
Contrari nessuno astenuti.
8 4 voti.
Il Consiglio approva.
Passiamo all'ultimo argomento illustrazione del documento del Sindaco funzionale all'avvio dell'iter di formazione del Piano degli interventi illustra il signor Sindaco.
Sì, farò una breve premessa nell'illustrazione delle linee generali del documento del Sindaco a voi sapete essere il primo documento propedeutico al Piano degli interventi viene denominato del Sindaco perché di norma coincide con la durata dei cinque anni dell'Amministrazione.
E devo premettere un ringraziamento, naturalmente.
In termini complessivi di lavoro per la redazione del PAT e anche per la per questo documento, ai nostri uffici in particolare che hanno operato dall'interno con molta, con molta professionalità, creando tutti quegli strumenti di pianificazione che mancavano nella nostra città, viene in mente il piano del verde per delle acque, il Biciplan e tanti strumenti che sono utili poi a rendere il nostro territorio sicuramente più sicuro.
E quindi all'architetto Minozzi all'urbanista, dottor piovana ad Anna Miglioraro ringraziamento per aver lavorato in sinergia con terre che è la società qui rappresentate stasera da architetto, Doardo a cui fra poco darò la parola per l'illustrazione un po' più tecnica del Piano del Sindaco cosiddetto questo Piano del Sindaco è un piano che,
E intende mettere al centro della dell'attenzione nei prossimi anni il tema della rigenerazione della nostra città, un tema che abbiamo percorso da dall'inizio, che oggi trova uno strumento adeguato e azioni coerenti che si svilupperanno nei prossimi anni, che avranno come centro il benessere come elemento di completo di,
È stato psicofisico in cui le persone si trovano nel nostro territorio, non solo come residenti, ma anche come turisti, nell'ambito della qualità, della, anche della qualità della proposta urbanistica nel piano della raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030, perché anche questo fa parte degli obiettivi e delle azioni che l'Amministrazione si è.
Impegnata a portare avanti nell'ambito della sostenibilità delle trasformazioni urbane e territoriali.
Che fanno parte tutti e di un ecosistema molto particolare, il nostro caratterizzato da una unicità della risorsa termale che vogliamo accompagnare, ma rispettandola e con una particolare attenzione ad alcune tematiche strategici strategiche, la residenza, anche qui il tema della rigenerazione, della riqualificazione, delle ottimizzazioni che riguardano la residenza. Ripeto sempre questo è un Comune che non vedrà una grandissima espansione in termini di abitanti, perché ha scelto di rimanere con un equilibrio che possa valorizzare la propria unicità termale, non cedendo a facili speculazioni e o valutazioni puramente immobiliari. Altro tema al centro dell'attenzione della nostra Amministrazione nei prossimi anni sarà il tema degli alberghi dismessi. Anche questi sono considerati elementi costitutivi della nostra città. Sono dei buchi neri che tutti noi vogliamo risolvere, che necessitano della collaborazione con i privati che ne sono i proprietari, ma anche la rigenerazione degli alberghi. Sono cinque sostanzialmente le aree che abbiamo individuato nel PAT, suscettibili di avere una rivisitazione, una riqualificazione attraverso accordi pubblico privati. Questo è un aspetto sul quale ci impegneremo molto, proprio perché siamo convinti che queste situazioni puntualmente descritte nel PAT, e che solo da adesso possono essere affrontate con uno strumento urbanistico che attendevamo da moltissimi anni, adesso è arrivato il momento anche di affrontarle con uno strumento azionabile l'accordo pubblico privato, nell'ottica di riconvertire, rigenerare queste strutture.
Il tema della salute anch'esso si svilupperà.
In questo territorio, non solo con la casa di comunità, che è stata confermata proprio qualche giorno fa, la realizzazione da parte dell'USL, qui vicino a via Prati, nella volontà dell'Amministrazione di mettere vicino alla casa di comunità un investimento del Comune per creare proprio un ambiente omogeneo dove concentrare tutta la sanità territoriale che, ricordo essere una sanità territoriale che sarà prevista non solo per i cittadini di Abano ma la casa di comunità avrà riferimento anche cittadini di Montegrotto e di Torreglia, ma anche la salute come elemento principale nella riqualificazione dell'albergo Magnolia che voi sapete essere stato acquistato e che.
Sarà abbattuto per la costruzione di una nuova struttura sanitaria.
Anche questa è un aspetto che darà valore al nostro territorio, che farà diventare il nostro territorio il centro di una eccellenza rispetto al tema della salute, che è perfettamente coerente con la nostra storia e col nostro DNA.
Il tema dell'accessibilità alla città che abbiamo affrontato con il Piano Urbano del Traffico, anch'esso il precedente Piano Urbano del Traffico, aveva qualcosa come 30 anni, se non ricordo neanche più, l'abbiamo voluto affrontare anche chi, con chiarezza e con una visione chiara, semplice ma adatta alla nostra città una rivisitazione dell'accesso al viale delle Terme una,
Completa e in sintonia con gli assi nord e sud e dei servizi che vogliamo offrire ai cittadini, con il potenziamento della mobilità lenta, con l'alleggerimento del TUEL del traffico di attraversamento, nell'ottica di rendere e di consolidare la vocazione internazionale che questa città finalmente ha ripreso dopo alcuni periodi non propriamente all'altezza,
Il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, anch'esso un elemento di pianificazione previsto che ci metterà anche qui impegnerà il Consiglio comunale nell'approvazione.
E quindi tutta una visione di città che si completa con l'inizio della riqualificazione dell'ex Caserma del primo rock, che continua con l'in, naturalmente con l'inizio dei lavori e l'avanzamento dei lavori di Abano civitas, sostanzialmente ripeto, un'ottica di valorizzazione di un territorio che finalmente è un territorio che è un territorio di riferimento per molti altri Comuni che son venuti qui a studiare, cosa abbiamo fatto in termini di pianificazione del PAT, abbiamo Comuni del Veneto, che ci chiedono di andare loro, spiegare cosa significa Henrie, cosa significa quindi restituire alla città tetti, verdi e verde anche in ipotesi di ristrutturazione siamo una fra le poche città in Italia ad averlo, quindi ci stiamo riprendendo quel ruolo che purtroppo era stato sciaguratamente perduta.
Io credo che adesso.
Questa diceva l'architetto Edoardo in Commissioni, questo è un piano di terza generazione, sì, lo è, è un piano che guarda anche agli obiettivi di ad di adattabilità di sostenibilità, che vengono poi resi concreti anche con strumenti di qualità innovativi e che fanno della nostra città una città moderna internazionale ora io chiedo all'architetto Odoardo se,
E naturalmente può venire e lo ringrazio a illustrare un po' le linee in cui si sviluppa questo documento, sapendo che poi la raccolta di contributi che avremo da parte degli stakeholder associazioni, cittadinanza, far sì che questo strumento poi possa come dire, approdare anche a un piano degli interventi che vedrà il confronto con la città perché è giusto ed è prevista la normativa e quindi è una delle finalità di questo di questo piano.
Viene. Ringrazio il signor Sindaco e ringrazio anche voi Consiglieri per l'attenzione che mi risolverete in questa breve e sintetica il più possibile illustrazione, non tanto del documento in sé stesso che avrete modo di di consultare dettagliatamente, essendo disponibile a breve nel sito del Comune, non tanto sui suoi contenuti programmatici che il Sindaco ha già sufficientemente enunciato.
Ma cercherò di raccontarvi qual è il significato di questa azione che stiamo compiendo stasera e poi tecnicamente, quali sono le azioni e le modalità con cui ci si rapporterà con questo nuovo strumento, che è il piano degli interventi, quello che stiamo facendo stasera è la prima volta di.
Un'azione che, per chi svolge un'attività politica, come voi si troverà a fare molte volte da oggi in poi,
N volte questo perché la logica della pianificazione operativa, cioè del Piano regolatore, è profondamente cambiata rispetto alla sua natura originale. No in cui il Piano Regolatore era l'evento del secolo che si faceva ogni tot anni, richiedeva anni di elaborazione e poi stava lì a siglare in maniera sulla pietra, come è scritto sulla pietra. Qual erano le azioni di trasformazione del territorio? Oggi l'aver sdoppiato, la pianificazione in PAT e PI vuol dire che noi abbiamo sopra i PAT, che è lo strumento di garanzia della continuità e della traiettoria di sviluppo urbanistico, di un Comune che detta le regole generali. Il Piano regolatore si muove dentro questa cornice e quindi, di volta in volta si fanno tutte le varianti che sono necessari e di volta in volta per per aggiornare questo strumento, per incorporare delle delle esperienze imprenditoriali, per garantire una manutenzione tra virgolette continua e quotidiana dello strumento urbanistico. Quindi, questa sera è soltanto la prima volta e in cui questo documento viene illustrato. Essendo il primo documento, allora torno indietro. Cos'è il documento del Sindaco e perché si chiama così. Il documento del Sindaco è un documento programmatico, sostanzialmente che deve contenere quali sono le azioni che si intendono, le variazioni che si intendono apportare al Piano degli interventi rispetto ai contenuti del PAT. Si chiama Documento del Sindaco perché nell'oli, nella testa del legislatore, era uno strumento che ogni Sindaco doveva predisporre all'inizio del proprio mandato.
Mettendo nero su bianco qual erano le azioni in termini urbanistici e di operatività territoriale, che avrebbe portato a termine e portato a terra nell'ambito del suo mandato.
Poi le cose non sono sempre così irregolari, quindi non è che all'inizio del mandato ogni Sindaco produce un documento, eccetera, perché le varianti, come si è visto poi nell'esperienza quotidiana, si succedono con una cronologia che non ha niente a che fare con i mandati amministrativi spesso iniziano con un mandato e finiscono dentro un altro in questo caso specifico, essendo il primo Piano degli interventi, il compito principale della dell'azione operativa era quello di aggiornare l'operatività del Piano regolatore, aggiornare l'operatività del Piano regolatore rendendo operativi e incorporando nello stesso quegli strumenti innovativi che sono stati creati,
Nell'ambito della redazione del PAT.
Sono strumenti importanti, parlo del repertorio degli isolati urbani, parlo della valutazione di tessuti consolidati, strumenti di analisi e di conoscenza e di misurazione della qualità della città che ci consentano, una volta incorporati e messi a regime dentro la disciplina del Piano degli interventi, di avere uno strumento di governo del territorio che si basa su dati certi si basa su caratterizzazioni ambientali e funzionali misurabili e quindi governabili.
Dico questo perché, se il se la proprietà principale di un piano prima di che succedessero molte cose dal punto di vista normativo era quella di pianificare, ovvero di assumere un'idea di territorio e di fissarla a una volta e per sempre oggi compito principale dello strumento è quello di governare una serie di processi che spesso dal punto di vista territoriale passano sopra la testa delle amministrazioni.
Perché ci sono recenti provvedimenti amministrativi per legge legislativi scusate che hanno introdotto in maniera strumentale, per esempio, il tema delle deroghe. Allora pensiamo alla Veneto. 20 e 50, quindi gli ampliamenti in deroga agli strumenti urbanistici che tendono se non governati attentamente, questi processi tendono a scardinare un'idea di densità, un'idea di tessuto, un'idea di di città che l'Amministrazione ha reso nel proprio Piano regolatore.
Penso ad altri strumenti di deroga quali SUAP, per esempio, anche questo è uno strumento che va governato, perché la sua applicazione non dipende dall'Amministrazione comunale, dipende da una Conferenza dei servizi, l'Amministrazione deve governare il come cioè quali sono le ricadute, le ricadute pubbliche collettive e sulla comunità di queste azioni.
Quindi queste sono alcune soltanto due, poi c'è tutto il tema degli accordi, il tema degli accordi che presuppone cosa che ci sia un'interlocuzione tra l'imprenditore o il cittadino e l'Amministrazione che convergono su un'idea di sviluppo territoriale,
Che nasce e che ha come fondamento strutturale una ricaduta pubbliche collettiva che sia manifesta, che sia formalmente attestata e via dicendo.
Ecco quindi che oggi la prima cosa che il primo obiettivo che ci si pone con questo strumento è di natura.
Tecnica, ma dovrebbe aiutare molto ad agevolarci nel governo di questo piano, che è una pentola che bolle in continuazione, quindi saremo chiamati quotidianamente ad esprimere un giudizio di valutazione, di coerenza, di compatibilità degli degli interventi che ci verranno proposti non più soltanto su questioni numeriche se sei metri cubi tornano se le distanze tornano se le altezze tornano ma su questioni di qualità del costruito e di ricadute del costruito sulla collettività e sulla città pubblica, proprio per questo questa cornice di riferimento è sostanzialmente contenuta nel PAT.
Abbiamo cercato proprio di restituire con il PAT una una metodologia anche di enunciazione di principi di obiettivi che sia molto nitida, molto chiara e che il docu primo Documento del Sindaco si fa carico un po' di sintetizzare perché è giusto anche avere una sorta di manuale, diciamo di riferimento sui quali sono gli obiettivi, le strategie che il Piano ha inserito e ha reso statuto di questa città e Statuto dello sviluppo di questa città perché rispetto a questi obiettivi e queste strategie verrà verificato il grado di coerenza delle proposte di trasformazione della città che arriveranno da oggi in poi, perché da oggi in poi, per esempio, si cominciano anche altro tema del documento del Sindaco. Si comincia a portare a terra una serie di questioni, una serie di azioni di sviluppo e di ripensamento del territorio che sono maturate durante il percorso di elaborazione del PAT, perché anche questa è stata una cosa molto interessante. Avere l'elaborazione di uno strumento strategico che nasce in contemporanea ad un pensiero di tipo.
Operativo e che ha assunto non non potendo nelle more di elaborazione del PAT, a assumere conformazione urbanistica.
Ha assunto la forma di uno strumento che è uno strumento programmatico fortemente comunicativo e anche molto utile ai fini della condivisione, che è lo strumento del masterplan.
Nelle more di elaborazione del PAT hanno preso forma alcuni master plan che hanno riguardato ambiti strategici che sono poi diventati ambiti di miglioramento della qualità urbana e territoriale nel PAT o ambiti di riqualificazione e riconversione. Ci troviamo oggi, quindi, nella perfetta corrispondenza perfetta nella nella, nell'ottima corrispondenza tra degli ambiti strategici che sono individuati nel PAT e che sono ambiti prioritari per questa città, che sono già dotati di una idea di sviluppo che è un'idea programmatico. Non è un'idea progettuale stabilizzata, che però oggi abbiamo la possibilità, con la Pro, con l'apertura, l'accensione del motore del primo Piano degli interventi di portare a terra. Quindi, oltre al questioni che riguardano la costruzione di questo strumento, proprio dal punto di vista della sua operatività, cioè il motore di questo piano, ecco che in parallelo, in parallelo, andranno messi a terra, nella forma dell'accordo, tutti quegli interventi che hanno avuto un'elaborazione nella fase di redazione del PAT e una formalizzazione nello strumento masterplan, che è uno strumento programmatico, però è uno strumento che ha i suoi contenuti e che per punti in tutto o in parte, verrà oggi ripreso e rivalutato in termini pianificatori che il. Vi sono sicuramente poi alcuni temi che riguardano anche qua degli strumenti programmatici che sono nati nella fase di elaborazione del PAT e che oggi, con il Piano degli interventi, possiamo incorporare e dargli conformità urbanistica. Che sono gli strumenti del Biciplan e gli strumenti del PUMS hanno dei contenuti in termini di mobilità ciclabile e hanno dei contenuti in termini di azione sulle infrastrutture. Tra penso per esempio alla famosa dorsale di servizi, che è un'azione messa in piedi dal PAT e sostanziata in termini funzionali in termini viabilistici dentro il PUMS che questa dorsale pratiche ciclopedonale, sostanzialmente che da nord a sud attraversa tutto il territorio sulla quale si incastrano tutte le strutture pubbliche. Quindi, ecco questo anche questo è un modo per agevolare poi l'attuazione dei singoli interventi, perché questi interventi sulla viabilità e sulla ciclabilità, nel momento in cui si sviluppano le project. Le progettazioni di dettaglio avranno già alla fase di conformazione urbanistica risolta.
E quindi questo ci consente in sostanza non solo di avere una di far battere, diciamo con precisione, gli interventi viabilistici e ciclabili con la pianificazione del territorio, ma anche di avere un'agevolazione in termini di velocità e di rapidità nell'elaborazione della progettazione definitiva.
Incorporare poi i temi della ciclabilità della viabilità, che sovrapporli nel Piano Regolatore vuol dire anche individuare tutta una serie di potenzialità che sono proprie di un rapporto che si può instaurare tra l'Amministrazione pubblica, il privato cittadino, in modo tale che quando c'è bisogno di una contropartita pubblica o quando si si deve valutare un accordo in base alla contropartita pubblica, sia chiaro anche l'obiettivo e il ritorno che si vuole avere anche in termini di miglioramento della viabilità, miglioramento delle piste ciclabili e quant'altro, sempre che in modo tale da anche da ottimizzare le risorse e ottimizzare anche la la contropartita pubblica. Relativamente ai singoli interventi. Il ci sono poi i temi di.
Di riorganizzazione,
Dell'apparato normativo per quanto riguarda il recepimento di alcuni strumenti che sono il credito edilizio alla perequazione e quant'altro, che sono tipici anche questi del governo del piano e servono proprio insieme agli accordi per agevolare l'attuazione di tutta una serie di interventi.
Ultima ma non ultima, la questione di una operatività della pianificazione urbanistica che si muove sul quotidiano, che a fronte dei grandi temi della città, le aree non risolte i buchi, né la viabilità, eccetera, ma che si deve necessariamente occupare anche dei dei bisogni quotidiani di Governo di ogni cittadino e gestione di un cittadino della propria della propria residenzialità. Ecco quindi che, nelle forme e nei modi che saranno ritenuti opportuni verranno anche valutate quelle che sono le varianti di manutenzione. Chiamiamo noi, quindi, piccoli aggiustamenti del Piano piccole Donnaz, azioni eccetera, quindi che arriveranno all'Amministrazione nella forma delle manifestazioni di interesse. Ecco, questo è in sostanza il primo Piano degli interventi, un piano degli interventi a misura, diciamo, di con la misura temporale che l'Amministrazione ha ritenuto adatta per portare a termine questo tipo di azioni.
Cui poi è fatto questo primo piano ne seguiranno probabilmente seguiranno molte altre varianti che si occuperanno poi di volta in volta ad una serie di temi ulteriori, però, insomma, l'Amministrazione ha ritenuto il Sindaco che nell'ambito del proprio mandato di essere in grado di portare a terra alcune questioni che sono sul campo da tempo nella forma dell'accordo e portare a terra la rigenerazione di questo strumento che diventerà la cabina di regia delle trasformazioni del territorio di portare a terra alcuni interventi di riqualificazione e di riconversione che riguardano gli alberghi dismessi o altri punti neri tra virgolette del territorio di portare a terra.
Alcuni interventi di miglioramento della viabilità urbana e della viabilità ciclabile che sono oggi dentro il quadro programmatico degli strumenti dei Biciplan e del PUMS, ecco, io mi fermo qua e ringrazio voi per la vostra attenzione, grazie.
Grazie, architetto, ci sono interventi.
Consigliere Piccolo prego.
In uno dei passaggi che abbiamo appena sentito, dell'assetto del territorio è riportato anche nel documento del Sindaco a livello urbanistico si parla anche di rigenerazione di alberghi ed edifici dismessi, sicuramente tra questi non possiamo dimenticare una delle ferite o buchi neri, come ha appena detto l'architetto più importanti della città.
Primo, perché si trova proprio nel centro del paese e parliamo del Kursaal secondo, perché è un bene pubblico in gestione alla Provincia che le inedite che ne detiene le sorti, abbiamo più volte portato in Consiglio il problema, ma per il momento non ci sono iniziative o per lo meno quello che noi sappiamo concrete per la risoluzione dello stesso,
Il problema e chiediamo nuovamente al signor Sindaco di portare la nostra voce in Provincia. Abano non può più aspettare, bisogna prendere assolutamente una decisione, costi quel che costi, la Provincia deve prendersi le proprie responsabilità. La città si sta muovendo nella giusta direzione. La città del benessere sta prendendo sempre più forma, tenendo presente la qualità dei servizi ai cittadini, il sociale, ambiente, cultura, turismo badavano si vive bene.
E e lo dimostra anche la grande richiesta immobiliare che in questi ultimi anni sta avendo un grande rilancio.
Col PAT ormai esecutivo e il piano dei lavori si potrà dare risposte importante anche alle giovani coppie in cerca di piccole abitazioni agli anziani, perché auspichiamo che qualche albergo dismesso, qualche buco nero possa rigenerarsi per poter accogliere i nostri cittadini anche negli ultimi anni di vita senza essere costretti a strutture distanti dai loro affetti e delle loro abitudini.
Chiediamo il massimo sforzo perché questo 2024 diventi un altro anno ricco di idee propositive e di problemi irrisolti.
Ringraziamo come gruppo il signor Sindaco, la Giunta, gli uffici per l'impegno costante svolto giornalmente. Grazie,
Ci sono altri interventi, consigliere Amato.
Grazie Presidente.
Ma abbiamo letto con attenzione il con la massima attenzione di un documento e vediamo che è perfettamente coerente con con il PAT e, essendo stato favorevoli con il patto fin dato da sua predisposizione, non possiamo fare diversamente per quanto riguarda il documento del Sindaco che stiamo trattando in questo momento devo dire che,
Forse andando un po' oltre quello che è il contenuto del documento vadano fatte alcune alcune riflessioni.
Riguarda ecco, partiamo, per esempio, dalla rigenerazione urbana,
Potevano sembrare chiacchiere e invece in realtà, ma soprattutto in quei, in quelle aree dove hanno fatto da stimolo questa legislatura, ma anche per per i privati, e non solo, ad esempio, quando si è cominciato a parlare di rigenerazione del primo ROC di tutta quella tutta quell'area intorno se era no sonnolenza enorme poi abbiamo visto che qualcosa ha cominciato a muoversi e la settimana scorsa è stata inaugurata la sede della Luigi nella stazione di Abano che probabilmente ha risentito è stata stimolata proprio anche da questa.
Voglia dell'Amministrazione di valorizzare tutta quella zona e quindi anche la le Ferrovie hanno voluto investire, va be'nel, rigenerare quella strada, quella quel quel, quella struttura che sicuramente sarà un un valore aggiunto. Devo dire a tutto quello che poi l'Amministrazione andrà a fare nella zona, sia all'interno dell'area Primo ROC sia da un'altra parte su viale Stazione con i parcheggi. E tutto il resto, per cui credo che ha fatto bene il Sindaco a stimolare proprio anche con questa forma di interventi, perché.
Quando si comincia a togliere.
E zone di degrado.
Sicuramente sa la volontà da parte del privato, ma anche da parte del pubblico, di fare qualcosa per migliorare la situazione.
E.
Parliamo, abbiamo parlato degli alberghi dismessi, sappiamo qual è la loro destinazione all'interno del PAT.
Qualcuna è stata scritta proprio all'interno del PAT, che riguarda il Salvagnini, e faccio riferimento a quello che diceva prima il consigliere Piccolo, dove, per esempio nella nella e un'eventuale riconversione del Salvagnini lì è stato scritto che anche bisognerebbe trovare il modo per individuare spazi per alloggi per giovani coppie e lo ricordo benissimo questo poi se,
Labano Civitas ne abbiamo parlato prima e.
Abano Oxfam quando si parla di Abano Spa, sembra che si debba parlare soltanto degli alberghi dismessi o della zona pedonale o delle fontane o di qualcos'altro, Abano spam e da zona molto molto più ampia e stranamente, nel momento in cui si è parlato di valorizzare tutta la zona, non a caso è ripartito anche il Teatro Pietro d'Abano, che sicuramente farà da traino a tutto quello che può sorgere intorno a quella zona, lì ci dispiace soltanto che,
L'ovvero, l'orologio, sia messo in vendita sul carro funebre che gira per per il Comune.
Che è una vergogna per la proprietà, innanzitutto perché ha preso questa iniziativa e non depone certamente bene nei confronti del del territorio e di quello che è stato, soprattutto per la città di Abano, l'hotel orologio ma.
Abano Spa.
Troviamo anche altre strutture.
Quella a cui si riferiva prima il consigliere Piccolo, il Kursaal, che da moltissimi anni, già se nell'abbandono e degrado noi di tanto in tanto apprendiamo dalla stampa Northern la tentennante della valutazione, ciò intanto s'affaccia, qualcuno disse costa troppo abbassato il prezzo, tanto per essere chiari e questo ogni volta sembra e come una una coltellata vera e proprio no nel petto.
Sapendo che quel degrado, la causato,
La Provincia di Padova anni addietro e la Provincia di Padova non si è mai assunta la responsabilità di porre rimedio. La Provincia di Padova ha venduto anche dei gioielli in quel contesto e Nanu non ha utilizzato 50 centesimi per far partire in modo da per ristrutturarlo e far partire almeno la parte della ristorazione che poteva fare potrebbe ancora fare da traino a tutto a tutto il resto. Abbiamo fatto bene però, nel PAT a scrivere e a rimarcare quella che è la destinazione del Kursaal, per cui credo che, mentre in altre,
Il da altri e in altre strutture si potrebbe parlare anche di cambio di destinazione. D'uso, quando parliamo di privati di alberghi e di altro, non credo si possa parlare di cambio di destinazione d'uso del Kursaal, lo abbiamo scritto nel PAT e credo che il Consiglio comunale debba rimarcare questa volontà qualora si presentasse la l'occasione per discuterne. Consumo del suolo io vedo a pagina a pagina 9,
Se lo leggiamo tutti i dati portati a pagina 9, vediamo dove vuole andare questa città.
Si parla di 80 ettari di risparmio sottratto al consumo del suolo, quindi sottratti alla nuova edificazione, si parla dei 40 chilometri di nuove piste ciclabili, si parla di 80 metri quadri di verde per abitante e così via, dicendo.
Va benissimo, signor Sindaco, credo che bisognerebbe fare di più in che senso no, perché 80 ettari sono pochi,
Ma?
Noi che siamo stati un po' gli addetti ai lavori sappiamo bene individuare dove sono questi 80 ettari sottratti alla edificazione. Dovremmo trovare il modo per fare delle schede un paio di schede per far capire ai cittadini proprio con un linguaggio molto molto elementare. Vorrei dire qual è la differenza tra il vecchio Piano regolatore e il PAT. Quindi abbiamo a sovrapporre e vediamo dove abbiamo sottratto gli 80 ettari di suolo alla edificazione. Questo proprio per far capire a tutti, va bene ed evitare quei luoghi comuni nelle chiacchierate che si fanno magari andando a comprare il giornale oppure davanti al bar. Va bene che il consumo di suolo età cavolata è una cosa che qualcuno si è inventato. Credo che proprio in onore della verità, ma proprio credo che sia doveroso rendere questo documento, questa parte di un documento più leggibile anche per tutti quanti i cittadini, per i non addetti ai lavori noi sappiamo come forse siamo in grado di spread di di spiegarlo, ma mostrare una scheda e dire consigliera privo è così e adesso o si sarà adesso sarà. Credo che sia la cosa.
Una cosa importante che faccia bene a tutti quanti andrebbe poi fatta una precisazione tra quelli che sono gli obiettivi del PAT, quindi sempre impatto di edificazione e quello che invece sta succedendo in giro, perché fiducia e ma avete risparmiato 80 ettari, però io credo che costruiscono ancora perché costruiscono ancora, allora lì bisogna continuare a dire che c'è un Piano casa della Regione che sta creando qualche problema, in parte si risparmia il solo impatto, però c'è un forte impatto sulla viabilità, sui marciapiedi, sulle fognature, tu una serie di cose e quindi far capire esattamente ai cittadini che quelli costruzioni che stanno facendo non fanno parte del patto ma fanno parte di un piano della Regione da cui non si può dare nessuna risposta. Bisogna dire soltanto, signorsì, ecco questa.
È una.
È una precisazione che andrebbe fatta anche quando si parla della mobilità urbana.
Mobilità che equivale poi alla parte, appare al Piano Urbano del Traffico, va benissimo e soprattutto siamo d'accordo con lei, signor Sindaco, quando in più occasioni ha detto e ha dichiarato che, per quanto riguarda la mobilità, per quanto riguarda il Piano della mobilità, per quanto riguarda il Piano Urbano del Traffico ci saranno delle sperimentazioni,
In questo caso sono necessarie, perché quando si comincia a parlare di sensi unici in qualsiasi posto della città, c'è sempre qualcosa che non va e bisogna far capire bene qual è il vantaggio di questi sensi unici o di questa modifica della viabilità e bisogna considerare che quando si vanno a modificare i sensi diversi di VIR di viabilità, se in quella zona c'è un asilo nido, se serve una casa di comunità, cioè se la scuola primaria più grande del Comune sempre nella scuola materna, cioè di una serie di strutture dove le persone dove i cittadini devono arrivarci quasi sempre in macchina e dalla devono ritornare indietro, io credo che a questo saprete sicuramente pensato e comunque apprezziamo il fatto che anche in questo nell'ambito della della mobilità ci saranno delle sperimentazioni e lui sarà una cosa a scatola chiusa, spreco, non mi prolungo oltre perché il film, presidente, già sta bussando sul campanello. Approfitto soltanto per fare gli auguri al dirigente del settore di governo del territorio al quale questa dedico. La delibera demandiamo importantissimi adempimenti per cui avrà tanto da lavorare. Lo ringrazio, lo ringraziamo. Anzi.
E sono particolarmente felice di questa sera di parlare di territorio perché non ve ne siete accorti, ma oggi ho proprio 56 anni di permanenza. Debbano terapia. Grazie.
Grazie, Consigliere, auguri R'hllor.
Consigliere remare prego,
Vorrei fare una domanda al Sindaco a tutti noi Consiglieri, metto pure in mezzo come è possibile che ad Albano.
Da una cittadina così bella 2 milioni e mezzo circa di turisti che nessuno riesce ad investire, a comprare il Kursaal, l'orologio, lo SPI Kiss, c'è locali storici al centro di Abano. Questa è una domanda che io mi pongo sempre e vorrei che pure voi mi desse una risposta, perché io non riesco a concepire questa cosa qua. Non credo che che nessuno abbia le potenzialità per fare un investimento di questo, il perché un posto così bello come Abano e abbiamo un Kursaal buttato, là, uno speaker che sta là buttato, che adesso ho sentito che lo danno pure a pochi soldi, basta che trovano qualcuno che faccia una proposta decente, un orologio, come già ho detto e ripetuto, opporre il consigliere Amato, buttato come vendita di bagni e cessi. Scusate il termine. Vorrei che pure voi mi desse una risposta, il perché.
Al centro posti strategici, nessuno voglia investire.
Se mi date una risposta, pure perché io non riesco a capirlo grazie.
Grazie consigliere del Mar, credo che sia molto difficile, comunque, rispondere a.
No, beh abbia, abbiamo davvero capito, ma se comunque lascio la parola al Sindaco vediamo se purtroppo non faccio nomi, non faccio miracoli e però cercherò di addentrarmi nella complessità della domanda.
Al Kursaal, perché è stato citato già da interventi che hanno preceduto questo estrazione e di degrado interno che probabilmente solo chi l'ha vista può capire, poi perché investitori che abbiamo portato si sono tirati indietro, la necessità di interventi molto importanti all'interno porta alla maggior con tutti gli investitori con quali abbiamo parlato e che avevamo incontrato cercando di stimolarne la la l'interesse a giudicare quell'operazione non economicamente sostenibile.
So anche dal consigliere provinciale che è stata fatta una stima nuova, che verrà, credo, pubblicata a breve rispetto al valore del Kursaal, proprio nel tentativo di andare a delineare una situazione che possa interessare di più rispetto alla situazione di oggi tema orologio, non piacciono neanche a me le vele che girano perché intanto non hanno a mio avviso grande utilità.
E secondo, segnalano anche la lontananza dal territorio e di chi è il proprietario, che è un fondo che probabilmente vuole disfarsi della del bene, che ha comprato in un pacchetto complessivo e quindi adotta delle delle strategie, a mio avviso abbastanza comiche, e perché non sono adeguate rispetto al bene che che che vogliono.
Eccedere.
Tenete presente che il il io ho visto un piano di recupero del fatto dall'Enpam, che non è più la proprietaria, dove sul Kursaal necessitano almeno 40 milioni, scusami, orologi, 40 milioni di investimento.
Sullo SPID chiesi, invece, mi permetto di dire che è una proprietà privata e forse lì sì, è abbastanza incomprensibile il questo succedersi di gestioni che hanno rimesso a nuovo l'immobile ma che si sono interrotte, e quindi questo effettivamente.
Rappresenta una anche per me è un'incomprensione, se non per il fatto che probabilmente anche i costi legati agli affitti ad Abano sono abbastanza importanti. Forse per alcune zone sono fermi ai periodi della Belle Epoque e i proprietari, non avendo un'emergenza economica, li tengono lì. Potrei elencarne che qualcun altro qui, proprio in viale delle Terme, che son immobili bellissimi per i quali la proprietà non ha necessità di vendere e quindi ha in mente una valutazione non attuale che scoraggia chiunque si avvicina a poter fare una trattativa perché persone ci sono, poi non si riesce a concludere. Ecco, questo è un po' un quadro dove effettivamente la proprietà privata, che non ha necessità, può rappresentare un ostacolo, perché naturalmente.
Lascia l'immobile inspiegabilmente vuoto,
Grazie, signor Sindaco, ci sono altri interventi, prego, consigliere Ciccarese, sì, grazie Presidente, in realtà intervengo solo così per giustificare, magari agli o al al all'udito di chi ascolterà questa registrazione di questo Consiglio un po' emotivo anche del del voto che esprimo e che ho espresso anche prima perché, come diceva giustamente il consigliere Amato, di fatto potevamo votare tutti e due gli ultimi argomenti insieme, perché sono due prese d'atto, quindi in realtà ne prendiamo atto e in particolare quest'ultima io mi asterrò come un fatto dal Presidente della Pro, dal Presidente, ma solo così per un motivo squisitamente formale, perché comunque è una presa d'atto, è chiaro che ne prendo atto.
Semplicemente per un motivo, in realtà, il patto e sappiamo che la cornice entro cui si sviluppa, diciamo, il progetto urbanistico della de della città.
I piani di intervento poi, sono in realtà la messa a terra concreta dei dei singoli interventi che l'Amministrazione va a fare, quello di cui abbiamo discusso oggi, anzi, abbiamo l'illustrazione che ci ha dato il Sindaco e l'architetto Edoardo in realtà è un po' la filosofia Documento programmatico un po' la filosofia che l'Amministrazione intende perseguire per poi realizzare questi interventi. Quindi, in realtà, è evidente che la nostra votazione, quindi la nostra valutazione politica, sarà sviluppata molto, meglio, molto più approfonditamente non in questa sede, perché è difficile contrastare un documento improntato al benessere della città, al alle piste ciclabili, allo sviluppo urbanistico coerente. È chiaro che è abbastanza difficile, oggi essere contrari. Naturalmente noi voteremo poi i singoli interventi quando di volta in volta saranno proposti dall'Amministrazione e mi hanno colpito l'altra sera le parole dell'architetto Edoardo quando diceva, a proposito di quello che sto affermando, che.
Con i piani di intervento. Con questa diciamo con questo documento programmatico allo scopo di rendere urbanisticamente coerenti le idee, idee di sviluppo urbanistico e questa sera ci aggiunge, con dati certi e caratterizzazioni misurabili, poi cosa avviene. Avviene per esempio che, come discuteremo abbondantemente la variante Templari che certamente non si inquadra in nessuno di questo schema. È questa quindi la valutazione politica. Non voglio anticipare nulla, ovviamente, ma la mia posizione della conoscono tutti però e questa è una valutazione politica che poi andremo a fare quando discuteremo del Piano degli interventi. Quindi in questo momento in questa sera prendo certamente atto dal punto di vista formale mi asterrò solo per.
Dare l'idea che la valutazione sarà fatta poi di volta in volta. Concludo facendo gli auguri per il 56 anni al consigliere Amato.
Grazie Consigliere.
Consigliere Maragotto, infatti il Presidente e come Gruppo politico o cittadini per cambiamento abbiamo sostenuto con decisione la visione del PAT e l'impostazione che dà al governo della città del territorio comunale in termini di azzeramento del consumo di suolo, di conservazione delle aree agricole, di aumento della qualità urbana e della sostenibilità ambientale.
Di riqualificazione e rivitalizzazione, in funzione delle caratteristiche di Abano Terme come città del benessere e del ben vivere. Nel documento del Sindaco si trova il primo passo attua attuativo lungo questa direzione e per dare concretezza operativa alle regioni del PAT, ed è un passo a nostro avviso coerente e coerente perché è frutto di confronto la parola che ritroviamo diverse volte già in fase di premessa confronto tra responsabilità politiche e professionalità diverse.
Coerente, perché è frutto anche di una visione politica chiara e responsabile, unire le 2 cose non è sempre facile e forte, ci pare l'idea della rigenerazione della città termale è stato giustamente ricordato, è un piano di terza generazione.
Terza generazione e a pagina 5 del documento si sintetizza bene cosa si intende uno strumento urbanistico, dove vengono incardinati una visione di città collettivamente condivisa,
Però si fanno propri gli obiettivi dell'Agenda ONU. Agenda 2030 si assume la città pubblica come trauma ordinatrice, si attrezzano dal punto di vista metodologico per governare in termini di ad attività, at tività, sostenibilità e reciprocità, le trasformazioni urbane e territoriali assumendo in termini operativi della disciplina dei servizi ecosistemici, esso parole che suonano bene e che trasferiscono bella idea di una città che vogliamo che immaginiamo.
Però si rappresenta che mentre si è definito e approvato il PAT, mentre vengono definiti con coerenza e lungimiranza e i documenti di indirizzo attuativo, della visione di vivibilità, di qualità, di rispetto e di sostenibilità ambientale del territorio, con progressiva accelerazione e crescente impatto ormai ampiamente percepito, la visione della quale tutti noi ci ritroviamo viene gravemente compromessa dagli interventi di rigenerazione urbana così chiamati consentiti dalla legge regionale 4 aprile 2019 numero 14 Veneto 2050,
Ormai nel nostro Comune si contano a decine le operazioni di demolizione di villette o case uni o plurifamiliari per ricostruire con notevoli ampliamenti palazzine condomini, decine di unità abitative, derogando da ogni standard di stili, altezze, spazi e distanze lo ricordava l'architetto Edoardo sono scelte che passano sopra le teste degli amministratori comunali che noi subiamo e che dobbiamo.
Con fatica a spiegare anche gli abitanti della città che vedono fare quello che noi non vogliamo fare e che noi subiamo leggo sono deroghe consentite dalla legge regionale 4 aprile 2019 Veneto 2050. Queste costruzioni si connotano per la esasperato utilizzo di volumetrie per la discutibile estetica e per il conseguente impatto negativo sulla vivibilità della città.
Impatto negativo in termini di incoerenza della loro scala volumetrica e dello stile edilizio rispetto agli altri edifici che caratterizzano le zone nelle quali sorgono, ma anche in termini di esiguità dello spazio scoperto, libero, dei pochi parcheggi e, appunto, delle ridottissime distanze dagli altri difficile alle strade, non occorre fare esempi in questa sede, ma le abbiamo presenti tutti.
Vista la gravità della situazione, si chiede che, così come il PAT ha disciplinato con specifica direttiva alcune incompatibilità riprese dal documento del Sindaco, vengono svolti con urgenza gli opportuni approfondimenti. Li stiamo facendo anche noi, anche consultandoci con alcuni esperti delle deroghe disciplinate dall'articolo 11 della legge regionale 14 2019. Questo al fine di poter inserire già nel documento del Sindaco, nei prossimi aggiornamenti del Piano interventi o in altro provvedimento proposto dal Consiglio, legittime limitazioni cautelative alle deroghe consentite dalla legge regionale 14 2019 e preservare la qualità e la vivibilità della città incoerente alla decisione del PAT e all'enunciate condivisa direttive del documento del Sindaco presentato. La settimana scorsa si sono riunite le città marittime Cavallino-Treporti, Jesolo Caorle, che hanno ricordato alla Regione e, agli ovvio da organi superiori che hanno una vita strana, la chiamano vita elastico. Non cita l'elastico con milioni di presente durante l'estate e città da 15 20.000 o anche meno abitanti durante l'inverno, e chiedono delle deroghe per tutelare questa loro essenza, cioè una città che vive momenti molto diversi, con problematiche molto diverse, scuole, la stagione, anche noi siamo un territorio specifico. Il territorio termale, che ha un termalismo di qualità che viene riconosciuto a livello europeo e che forse non può essere il territorio, non può essere trattato come un qualsiasi territorio della provincia di Padova o della Pianura Padana, per cui forse noi stiamo cercando di muoverci per attivarci. Chiediamo che il Consiglio al Sindaco a tutti i Consiglieri di percorrere la possibilità di fare pressioni alla Regione, pressioni legittime per li cautelare, il modo di intervenire nel territorio, perché i bei ragionamenti, che abbiamo affrontato e condiviso questa sera con l'architetto Edoardo e in sede di Commissione e sempre in questa maggioranza, non siano poi vanificati da chi dall'alto decide di derogare perché bisogna risponde alle esigenze. Mi viene da dire speculative di qualcuno e si bloccano poi.
Prospettive di sviluppo di ben vivere e di benessere che questa città ha sempre condiviso sulla quale si fonda,
Ci sono altri interventi, prego Consigliere Sanciu, grazie Presidente, onorevoli intervento, pensavo di fare una dichiarazione di voto, ma dopo aver sentito gli interventi dei colleghi, aggiungo giusto un paio di cose, no, allora innanzitutto premetto dal punto di vista così formale anch'io come il collega Ciccarese di cui faccio mie le considerazioni riguardo all'approvare una presa d'atto, insomma, mi asterrò, ma non è questo.
Il punto importante no sento adesso anche il collega ha sottolineato, prendendo spunto da un segno che aveva fatto l'architetto prima, questa normativa sovraordinata, insomma regionale, che ecco.
Belle le parole dell'architetto certo belle belle, anche difficili, nel senso che.
Il suo eloquio così forbito il riferimento a un sacco di cose, ecco.
Tra gli strumenti che formano lo strumento urbanistico, ecco, IP diventa il più concreto, no, quello alla fine attuativo, se noi ci mettiamo nei panni di un cittadino qualunque, che avesse ascoltato delle cose molto belle ma che noi tecnici comprendiamo bene ma che ha detto l'architetto non capirebbe bene a cosa serve questo PII.
Ma non è una critica, è assolutamente a quello che ha detto. Lei ha parlato da architetto, da urbanista, da pianificatore, ha parlato molto bene. Ecco però questo piano qui sfido anche.
Si presenti. Ecco, a ripetere esattamente cosa ha detto l'architetto non è facile. Al di là di questo, io credo che ci voglia concretezza. A questa volta mi asterrò, come hanno detto anche il collega Ciccarese. Aspetterò di vedere poi, nel concreto questo PII. In cosa si atteggia. Non andrò a scomodare la Regione col Piano casa, altre normative che ha fatto, con cui concordo anche Padova stanno distruggendo villette liberty, bellissime per fare questi schifosi Simi cubi. Prima gli facevano Bianchi adesso vanno di moda quasi funerari, gli fanno grigi scurissimi, tutti quei terrazzini di vetro, una schifezza unica, anche Padova non si sta riuscendo, va beh, però guardiamo cosa fa il Comune, allora dico bene, auguro le migliori sorti adesso a questo cammino che inizia adesso, con questa.
Mossa iniziale, no del Sindaco, a cui poi seguirà la redazione del PII, eccetera, però aspetterò per giudicarlo, perché adesso non è che voglio infilarmi facili polemiche, insomma, non sono da me, però, se guardiamo la prima slide, la riga numero 2, laddove c'era scritto benessere, consumo zero del territorio. Allora io penso che il cittadino di Abano prima di dire, ma perché la Regione consente di far questo possa dire perché voi che governate Abano questo consumo zero non lo attuate, perché c'è qualche eccezione, come quella di cui abbiamo parlato stasera in apertura ma ripeto, non è una sterile polemica, è solo per dire aspettiamo di vedere in che cosa si realizzerà, perché col.
La bella descrizione che ha fatto l'architetto, ma poi il contenuto concreto può essere di qualunque genere. Insomma, ecco, vediamo cosa porteremo terra realmente, perché talvolta lo puoi sparare a un fagiano ti casca in testa un Boeing 7 3 7 che ti che ti asfalto. Ecco, con questa battuta chiudo. Ecco preannuncio che mi asterrò grazie.
Grazie Consigliere.
Se qualcuno vuole fare dichiarazioni di voto, almeno quelli che non l'hanno fatta.
Consigliere Amato.
Grazie Presidente, ma se non sarà capito prima, allora ribadisco che noi siamo favorevoli alla presa d'atto, ovviamente no e.
Trattandosi del documento del Sindaco al Sindaco, vogliamo garantire innanzitutto la nostra presenza e la nostra fattiva collaborazione su quello che succederà da domani mattina in poi, per quanto riguarda questo documento, saremo molto attenti su questo e.
Laddove, se episodio, noi ci saremo, ci saremmo soprattutto per garantire il bene di questa città tabernae e garantire che tutti quanti i programmi che ci sia un re schizzati vadano in porto, grazie e buon lavoro Sindaco.
Grazie Consigliere.
Se non ci sono altri interventi, io passerei alla votazione.
Ebbene, i voti favorevoli.
3 3 6 7 8.
Contrari nessuno astenuti 4.
Grazie.
Ebbene, la, il Consiglio si chiude, io ringrazio tutti e auguro a tutti una buona serata.