Speaker : spk1
Allora, buongiorno, a tutti,
Passo immediatamente la parola al Segretario per l'appello.
Buongiorno, Dicillo Onofrio, sabbia, Pier Giuseppe.
La neve Maria Teresa.
Greco Alessia.
Carrieri Quintino.
Frascella, Roberta.
Guerrino, Francesco.
Roselli, Davide.
Damone, Alessandro.
De Santis Mina.
Leone Cristina.
Archivio Pamela.
Pupino, Mario.
Uno, due, tre, quattro, cinque,
Speaker : spk3
Sei, sì, scusate Sindaco, sia Pamela Archivio che Mario Pupillo mi hanno detto di essere impossibilitati a presenziare al Consiglio, quindi non l'hanno detto di comunicarlo.
Speaker : spk1
Okay,
Per quello che ci riguarda, invece, sia il consigliere, Savio che là.
Che l'assessore Greco sono completamente fuori zona non sono proprio a Carosino, quindi, insomma, anche loro.
Sono giustificati nella loro senza.
Come sapete, abbiamo dovuto convocare questo Consiglio comunale straordinario, urgente perché ormai.
Sempre più diciamo, si fa sempre più importante la.
La diatriba tra l'apertura della discarica Vergine tra la nuova riapertura della discarica Vergine.
Per quanto riguarda dei rifiuti,
Speciali non pericolosi, ovviamente si sono messi in moto tutti i meccanismi, sia dal punto di vista delle associazioni.
E sia dal punto di vista istituzionale. dopo una serie di incontri avuti presso la sala di Consiglio consi presso la Sala consiliare del Comune di Grottaglie, si è deciso di intraprendere nel più breve tempo possibile, insomma, quella che possa essere una strada univoca per tutti i Comuni, ovviamente ci sono Comuni che hanno aderito Comuni che stanno aderendo e come Comune di Carosino non abbiamo ovviamente esitato in atto un attimo ad aderire a quella che può essere una protesta istituzionale ma non solo perché sapete insomma che il 14 c'è anche una marcia.
Contro appunto l'apertura dell'isola vergine a.
A Lizzano. Io passo immediatamente la parola al vicesindaco, che ci legge un po' quello che è il dispositivo della delibera.
Consiglio comunale.
Speaker : spk3
Scusa Sindaco, il testo è lo stesso che circola perché a me ne avevano mandato uno.
Speaker : spk1
Il testo è un.
Testo in comunità, il testo e uno.
Speaker : spk2
Assessore la neve.
Il Consiglio comunale premesso che, con nota protocollo 22.843 2023 del 15 6 2023 il dirigente del settore pianificazione ed ambiente della provincia di Taranto, indirizzata, tra gli altri, al Sindaco del Comune di Taranto e il Comune di Taranto, settore urbanistica, Settore Ambiente e per conoscenza ai Sindaci dei Comuni di Fragagnano, Lizzano e Monteparano comunicava che è pubblicata sul sito web della provincia di Taranto la documentazione afferente l'istanza presentata da Ludlum S.r.l. Ed assunta a protocollo col numero 35.867 del 27 10 2022 di autorizzazione Integrata Ambientale relativa alla riattivazione di un'installazione di smaltimento rifiuti non pericolosi ippici 5.3 e 5.4, ubicata in località Palombara nel Comune di Ca' di Taranto, nonché l'avvio del relativo procedimento amministrativo.
Che dalla documentazione visionata si evince che l'hutu S.r.l. Ritiene tuttora valida la via ottenuta con determina dirigenziale numero 16 del 18 1 2005, il che non è accettabile, essendo evidente che lo stato dei luoghi dal 2005 ad oggi, dopo ben 18 anni, è sicuramente mutato profondamente e in peggio. Purtroppo, un esempio la messa in sicurezza del sito eseguita dalla stessa Ludlum e non ancora completata. Difatti, la relazione tecnica datata 10 2022 della stessa Ludlum allegata all'istanza di AIA, riporta, ad oggi è stata completata la maggior parte degli interventi di MISE Mitre previsti, rimozione del percolato stagnante dal 2014 copertura con telo in HDPE della vasca realizzazione della rete di captazione di biogas, eccetera. I principali interventi ancora in corso sono rilevanti del sistema di raccolta, trattamento e scarico delle acque meteoriche e dell'impianto combustione del biogas. Livellamento dei rifiuti in vasca spostamento incapsulamento dei rifiuti di vasca B. Quindi si chiede l'AIA senza averne anche completato i lavori né di messa in sicurezza, mise né quelli relativi alle misure di prevenzione Mitre, non essendo terminati, è presumibile che non esiste la documentazione che attesti l'esecuzione dei lavori a regola d'arte, anzi, sempre da detta relazione risulta che l'intervento sicuramente più importante risolutivo e lo spostamento dei rifiuti e l'impermeabilizzazione del fondo, in conformità del decreto legislativo numero 36 2003, ha aggiornato il decreto legislativo numero 121 2020 che consentirà la totale rimozione della possibile fonte del potenziale pericolo. Come si evince delle misure di prevenzione.
Che la determina dirigenziale numero 16 del 18 1 2005 riporta l'impianto nel suo complesso piattaforma di trattamento più discarica potrà accettare 350 400 tonnellate al giorno di rifiuti. Invece, la già richiamata relazione tecnica, datata 10 2022, indica che la capacità produttiva con codice ippici 5.4 è di 1.300 tonnellate al giorno di scarica, mentre con codice i PPC 5.3 e di 216 tonnellate al giorno trattamento.
E quindi con un passaggio giornaliero di rifiuti maggiore di circa 3,5 volte della compatibilità ambientale concessa nel 2005,
Allora il volume dei rifiuti conferiti in discarica necessitava di circa 40 camion al giorno, praticamente un camion ogni 36 minuti, 24 ore su 24, poca roba rispetto al flusso di rifiuti che sembrerebbe previsto per l'attuale richiesta di AIA, che più del triplo rispetto al 2005,
Questo significa circa 140 camion al giorno, praticamente un camion ogni 10,2 minuti, 24 ore su 24 con le stesse strade di allora sia come numero che come ampiezza, anche perché, oltre agli attuali due vasche A e B si prevede la costruzione di altre quattro vasche, il che significa che si allargherà enormemente il suolo occupato nel suo complesso. ci sarà un impatto ambientale devastante su tutta la zona della provincia di Taranto e un aumento esponenziale dell'usura delle strade provinciali e statali del traffico dell'inquinamento causato dai gas di scarico di questo esercito di camion che ogni giorno arriverà e andrà via sempre dallo stesso fazzoletto di terra.
Con tutte le conseguenze a danno della salute dei cittadini di Lizzano e della Provincia, ma anche delle migliaia di turisti che ignari verranno nelle nostre città delle nostre spiagge e che probabilmente non torneranno più a soggiornare. In queste zone.
A questo bisogna aggiungere che il fabbisogno idrico per la sola piattaforma polifunzionale del sito è prevista in 11.991 metri cubi, all'anno fonte tabella 6 della relazione, il che significa togliere tanta acqua tutta la zona che già ora non di rado risente della scarsità di acqua in alcuni periodi.
Non a caso, l'articolo 4 del Codice dell'ambiente stabilisce che la via alla finalità di assicurare che l'attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa, degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un'equa,
Distribuzione dei vantaggi connessi all'attività economica appare del tutto evidente che nessuna di queste condizioni previsti dalla legge sia stata rispettata sino a quando la discarica è stata in esercizio e, a fortiori, adesso, con l'aumento dei rifiuti previsti. si prospetta che arriveranno una montagna di rifiuti, e precisamente ben 1137500 tonnellate per una capienza complessiva pari a 2 milioni 288.000 tonnellate, considerate le 1150500 tonnellate di rifiuti già stoccate negli anni dal 2008 al 2013,
Che.
Speaker : spk1
La deliberazione della Giunta comunale di Fragagnano numero 87 del 27 6 2023 rileva che i gestori precedenti da Ludlum hanno operato in difformità con la via del 2005, in quanto è stata rilasciata per un progetto unitario impianto di trattamento più discarica mentre in realtà ha operato soltanto come discarica, pertanto l'impatto reale sull'ambiente, diverso da quello previsto dalla VIA del 2005, essendo venuti a mancare gli effetti positivi sull'ambiente derivanti dalla realizzazione dell'impianto di inertizzazione,
Ne consegue che, essendo difforme l'impianto in esercizio rispetto al progetto unitario per il quale è stato rilasciato alla via nel 2005, già allora avrebbe dovuto essere revocata l'AIA in autotutela, o almeno l'impresa, avrebbe dovuto chiedere una nuova via allo scadere di quella del 2005.
Che, ai sensi del decreto legislativo numero 36 2003 allegato 1.2 punto 1 la discarica può essere autorizzata solo se le caratteristiche del luogo per quanto riguarda le condizioni di cui sopra o le misure correttive da adottare indicano che non costituisca un grave rischio ambientale e per la salute umana e non pregiudichi le esigenze di tutela del patrimonio culturale del paesaggio.
In questo caso, la riapertura dell'impianto costituisce un grave rischio grave rischio ambientale e per la salute umana. In considerazione del innumerevoli segnalazioni inviate dai cittadini all'ARPA, al link dedicato, ma anche degli esposti inviati dall'associazione di volontariato attiva, Lizzano ONLUS alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Taranto e in ragione dei quali sono stati avviati due procedimenti penali, uno dei quali è ancora in corso.
La stessa norma sopra richiamata prevede per ciascun sito di ubicazione. Devono essere esaminate le condizioni locali di accettabilità dell'impianto nel contesto territoriale, a cominciare dalla distanza dai centri abitati.
Già la via del 2005 riportava che alcune abitazioni del Comune di Lizzano erano 2.150 metri dal sedime dell'impianto, mentre altre del Comune di Monteparano erano addirittura 2000 metri dall'impianto, ma oggi, con l'espansione urbana che si registra ovunque, quelle distanze si sono ulteriormente ridotte, diventando un ulteriore motivo per non riaprire la discarica. Salvo non ci si voglia assumere la responsabilità di eventuali danni cagionati alla salute dei cittadini, in primis quelli della zona, non solo il sedime della discarica è collocato in una zona di produzione di prodotti agricoli e agroalimentari.
E vi è la presenza di rilevanti i beni storici, artistici, archeologici e paesaggistici. Tutti elementi ineludibili espressamente previsti dal decreto legislativo numero 36 2003 che, se valutati correttamente, fanno ritenere che non sia.
Che non sia possibile rilasciare l'AIA, altrimenti, oltre alla popolazione e il territorio, verrebbe penalizzato in maniera devastante e questo significherebbe la fine per una serie di piccole e medie imprese agricole locali a partire da quelle vinicole.
Che l'odierna istanza di riattivazione dell'AIA presentata da Ludlum S.r.l. È basata su un assunto erroneo di una via valide sine die, un assurdo giuridico, in quanto una valutazione di impatto ambientale non può avere una validità infinita, in questo senso chiarisce la questione il Consiglio di Stato con la sentenza 3.937, del 19 6 2020, il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale non può avere una durata indefinita e che decorsa l'efficacia temporale che di almeno cinque anni. Il procedimento di VIA deve essere reiterato. Infatti, la via del 2005 ha fissato la sua scadenza in ogni caso non superiore a tre anni, avendo richiamato l'articolo 15, comma 3, della stessa legge regionale numero 11 2001,
Questa legge è rimasta in vigore sino a quando è stata pubblicata la legge regionale numero 4 del 12 2 2014, che ha sostituito l'articolo 15 ne consegue che la via del 2005, essendo rilasciata durante la vigenza della legge regionale numero 11 del 2001 di fatti è scaduta già nel lontano 2008 e da allora la via non è stata più rinnovata.
Tecnicamente non avrebbe più potuto operare in mancanza di via. In seguito la discarica extravergine è stata chiusa con decreto di sequestro preventivo datato 31 gennaio 2011 e quindi quando è intervenuta la legge regionale numero 4 del 12 2 2014 che ha sostituito l'articolo 15, la via era già scaduta da anni.
E la discarica era già chiusa.
Perché sotto sequestro per ordine della magistratura, non solo con la determinazione del dirigente numero 440 dell'1 4 2015 della provincia di Taranto, l'AIA è stata espressamente revocata sia per la località Palombara e sia per la Mendole, pertanto è del tutto evidente che oggi non si può comunque considerare ancora valida la via del 2005 mentre così come si sta chiedendo una nuova AIA analogamente si deve chiedere una nuova via.
Del resto, il sopra citato sequestro, disposto dalla magistratura, è riferito a un procedimento penale per quali il secondo troncone, ancora in corso per reati ancor più gravi rispetto a quelli contestati nel primo come quello di disastro ambientale e ciò impone maggiore ponderatezza nel rilascio delle autorizzazioni.
Dal 31 gennaio 2014, data del decreto di sequestro preventivo. E trascorso un lasso di tempo lunghissimo, durante il quale sono stati stoccati più di 1000000 di metri cubi di rifiuti sino al sequestro.
Poi il sito è rimasto sostanzialmente in abbandono per anni, sino a quando sono stati avviati i lavori, ma solo per la messa in sicurezza è evidente la necessità di una nuova via che consideri l'attuale stato dei luoghi e non quello relegati ad un passato che non esiste più essendo profondamente modificato l'intero sedime.
Del resto non è privo di pregio voler considerare che viene chiesta l'AIA fino a finalizzata alla riapertura di una discarica che ha creato così tanti problemi ambientali e di salute pubblica da far nascere ben due procedimenti penali.
Orbene, nel processo penale è ancora pendente, si sono costituiti parte civile, la Regione Puglia, la provincia di Taranto e il Comune di Lizzano Faggiano. Fragagnano.
Anche il Comune di Taranto, approvata costituirsi nel 2019, ma la costituzione di parte civile non è stata ammessa dal giudice per un problema meramente formale.
E del tutto evidente che la provincia di Taranto, che dovrà decidere sul rilascio dell'AIA, non può non tener conto che anche parte civile in un procedimento penale avente ad oggetto lo stesso martoriato territorio.
Considerato che la stessa nutum ammette che ad oggi è stata completata la maggior parte degli interventi di MISE Mitre previsti, quindi non tutti è evidente che per far piena luce sulla questione si dovrebbe attendere quantomeno la conclusione del processo penale e comunque il completamento almeno degli interventi di mise in vigore prima di assumere qualsivoglia determinazione sull'aia.
Non si può decidere di riaprire una discarica se i problemi ambientali presenti sino ad oggi non sono stati ancora risolti e quando persino i lavori della semplice messa in sicurezza non sono stati ancora completati.
Che la via del 2005 è stata richiesta dalla Vergine S.r.l. Sita in Calenzano, utilizzando la direttiva IP PC, con un'attività contraddistinta esclusivamente dal codice IP PC 5.4 tant'è che la già citata determinazione del dirigente numero 440 dell'1 4 2015 della provincia di Taranto, che ha revocato l'AIA, cita sodo, cita solo il codice IPI PC 5.4 sia per la località male, non è che per la Palombara con l'istanza in riferimento Ludlum chiede la riattivazione di un'installazione di smaltimento rifiuti non pericolosi, i PPC 5.3 e 5.4, cioè per due codice, non solo per il 5.4.
Non può pertanto essere ritenuta valida una via,
Oltre che per tutte le motivazioni già espresse, anche perché vergine S.r.l. Era so il soggetto richiedente della VIA del 2005 e allora fu concessa solo per il codice IPI PC 5.4 lode l'odierno richiedente dell'AIA invece Loudun S.r.l. Che ha chiesto la riattivazione per due codici IPC 5.3 e 5.4 è del tutto evidente che la via a suo tempo concessa era del tutto diversa, anche sotto il profilo formale, da quella precipuo per l'AIA, per la quale.
Speaker : spk2
È stato avviato il procedimento oggi.
Che la riapertura della discarica di te di che trattasi aggraverebbe ulteriormente la già pesante situazione ambientale in cui versa l'intera area jonica, che già subisce la presenza di numerosi impianti di trattamento e smaltimento rifiuti. che l'articolo 9 della Costituzione italiana sancisce che la Repubblica tutela l'ambiente e la biodiversità e gli ecosistemi anche nell'interesse delle future generazioni, e il successivo articolo 32, tutela la.
Salute come fondamentale diritto.
Dell'individuo e interesse della collettività, per cui rilasciare l'AIA richiesta da Loudun S.r.l. Costituisce una palese violazione del dettato costituzionale tutta su tutto sopra, quanto premesso con il seguente risultato di votazione, palesemente espresso con esito regolarmente accertate regole.
È proclamato dal Presidente si chiede di esprimere il proprio assoluto ferme di condizionato dissenso, l'ipotesi e ad ogni richiesta di riattivazione di un'installazione di smaltimento rifiuti non pericolosi, i PPC 5.3 e 5.4, ubicato in località Palombara nel Comune di Taranto, presentata da Ludlum S.r.l. Della provincia di Taranto di dare atto che questo territorio negli anni passati ha già subito un costante sfregio per la presenza della discarica gestita da Ludlum S.r.l. Dimostrando piena disponibilità al dialogo e perfino uno spirito, sacrificio che oggi invece impone agire per la salvaguardia dello stesso e delle nuove generazioni di dare mandato al Sindaco affinché rappresenti.
Rappresenti tale dissenso in ogni competente sede politica, tecnica ed istituzionale in genere.
Speaker : spk3
Okay.
Abbiamo letto un po' quello che il dispositivo della delibera che stiamo portando qui in Consiglio comunale,
Così come dicevo prima, è una delibera univoca per tutti, solo il Comune di Lizzano ha ritenuto opportuno portare delle modifiche perché ovviamente il territorio più.
Più interessato rispetto alla problematica,
Interventi in merito.
Consigliere Leone.
Speaker : spk1
Sì, ovviamente la questione, insomma, è molto più grande di noi.
E.
Noi possiamo o non possiamo far altro che ovviamente esprimere il nostro dissenso, partecipare a tutte le manifestazioni, però è bene che insomma, siccome il problema viene da lontano,
Riconoscere la responsabilità generale, un po' di tutti coloro che e in questa storia ci sono entrati e che forse avrebbero dovuto fare un po' di più ora sembra un po' retorica la mia ma quando si arriva a certi livelli.
Non possiamo far altro che fare un mea culpa ovviamente generale non è che mi riferisco in particolare a qualcuno,
Ben venga insomma, che le Amministrazioni comunali facciano sentire la propria voce, perché accanto ai cittadini è giusto che le Amministrazioni che poi sono.
Gli enti che praticamente rilasciano le autorizzazioni, predispongono tutta la documentazione necessaria. Quindi questa, come dire collaborazione e questa condivisione dell'esigenza di di di di opporsi alla alla riapertura, insomma, della discarica. E senz'altro vista positivamente, ma non ci dobbiamo fermare qui, dobbiamo continuare a ad agire a anche a modificare, non a nostro modo di intendere,
Il rapporto con con l'ambiente. Stiamo diventando la discarica d'Italia, non va bene, è vero che.
I rifiuti sono sono merce come tali. La la legge di considera, però.
Ci sono degli interessi ben maggiori che che dobbiamo note tutelare per i quali dobbiamo combattere. Mi auguro che a Lizzano. Insomma, domani siamo.
In tanti e che io penso che non verrà concessa l'AIA. Penso, insomma, che lo.
Lo pensiamo tutti che non non verrà per almeno per il momento autorizzata. Questa riapertura sono questioni tecniche che io non ovviamente non ho le competenze per valutare però, insomma, sarebbe veramente una insomma assurdo.
Vedere.
Autorizzarsi. La riapertura significa che protesteremo ancora e ancora di più nei limiti di insomma di quello che ci è consentito. È sempre nel rispetto della della legge, per cui faccio la mia dichiarazione di voto che.
È senz'altro favorevole.
Speaker : spk3
Altri interventi.
No,
Allora.
Noi, ovviamente, così come diceva il Consigliere Leone sin da subito ci siamo attivati dal punto di vista politico, io e il consigliere Guarini nonché delegato all'ambiente,
Lo dicevo prima, abbiamo partecipato e credo che quella sera fossimo tra i pochi Comuni ad essere presente insomma se non l'unico Comune, l'unico Comune ad essere presente oltre a Grottaglie Lizzano.
Chi c'era più eravamo in tre, quattro, insomma, non non di più e.
Però noi noi eravamo lì, abbiamo detto la nostra, siamo convinti che questo terremoto Tor territorio e ora che venga tutelato.
Non può essere, non può continuare a essere un territorio, ovviamente, come dire violentato in continuazione, abbiamo già un un mostro a pochi chilometri da noi che che l'Ilva su cui ormai.
Si dice tanto ma poi insomma consequenzialmente, si fa ben poco e non possiamo permettere ancora una volta che ne istituisce il nostro territorio venga presentato attraverso la riapertura della discarica Vergine. Ovviamente la politica ha dei limiti in questo, se non quello di ovviamente mettere in evidenza, ma non non abbiamo ovviamente il potere di impedire nulla, perché molti aspetti sono anche e soprattutto aspetti tecnici, e sono aspetti anche che vanno al di sopra di quelle che sono le nostre potenzialità. Ma ovviamente non faremo mancare il nostro apporto e il nostro supporto a tutte le iniziative che verranno messe in campo, così come già stiamo facendo oggi, condivideremo una delibera che è condivisa da una decina di comuni, della provincia di Taranto, non ancora da tutti. C'è un movimento che si sta creando intorno a questo problema,
Il 14 sale e 14 la marcia saremo lì impegnati a a Lizzano con la marcia. Ovviamente noi, il 14 come Comune, abbiamo tre impegni diversi. Tra abbiamo la marcia, abbiamo l'apertura del COGE e abbiamo una il saggio di pattinaggio allo stadio, ma ovviamente, essendo in in 8 9, faremo due per parte non mamma, non mancheremo da nessuna parte, ovviamente.
Io ci tengo a sta ad esserci personalmente a a Lizzano, perché credo che è importante che.
Che ci siano le istituzioni. Insomma, in prima persona voglio dire il Sindaco è bene che al quantomeno, insomma nella fase iniziale credo di essere presente e poi mi sposterò qui a Carosino per tutte le altre iniziative, ma la mia presenza e comunque in continuità poi rimarranno ai Consiglieri comunali. Gli Assessori realizzammo. Io poi sarò costretto a venire a Carosino. Ovviamente abbiamo invitato tutte le associazioni, anche oggi, a essere qui presenti a questo Consiglio comunale, perché lo riteniamo un Consiglio Comunale importante.
E quindi credo che non ci resta che condividere ovviamente questo dissenso nei confronti di un'ennesima.
Di un'ennesima violenza che potrebbe, diciamo, interessare il nostro territorio. Ovviamente per quello che mi riguarda, come Sindaco di questa comunità.
Farò tutto il possibile, insieme agli altri Sindaci con cui stiamo già lavorando, per opporci a tutto questo per quelle che sono le nostre competenze ovviamente però, insomma, sicuramente Carosino non farà mancare il suo supporto a tutte le iniziative, così come già abbiamo fatto da martedì 4 luglio.
Detto questo, se non ci sono altri interventi pongo a votazione il provvedimento di cui abbiamo parlato fino ad oggi.
E quindi istanza di autorizzazione integrata ambientale dell'articolo 29 ter del decreto legislativo. relativa alla riattivazione di un'installazione di smaltimento di rifiuti non pericolosi, ubicata in località Palombara nel Comune di Taranto, presentata da Ludlum S.r.l. Alla Provincia di Taranto voti favorevoli.
Rispetto al provvedimento.
Contrari.
Astenuti, nessuno,
Cioè l'immediata esecutività, non lo so all'unanimità immediata, esecutività che a questo provvedimento immediata esecutività rispetto al procedimento, voti favorevoli.
Contrari astenuti, nessuno ok, io ringrazio tutti voi per aver partecipato e ringrazio tutte le associazioni che hanno accettato il nostro invito, ringrazio anche coloro che ci stanno seguendo da casa e vi auguro una buona giornata, ovviamente,
Rispetto a questa problematica credo che dobbiamo trovare la massima unità possibile di tutte le forze sociali e politiche del territorio, buona giornata a tutti.