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C.c. Casalnuovo di Napoli - 25.08.2020
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PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE CRESCENZIO VISONE
PRESIDENTE. Consiglieri, prendiamo posto.
Procedo all’appello.
Visone Crescenzio (presente), Crispo Giuseppe (presente), Avallone Biagio (presente), Romano Carmine (assente), Brandi Giovanni (assente), Cerbone Christian (assente), Errichiello Salvatore (assente), Giuliano Antonio (presente), Guadagno Anna (presente), Luise Roberta (assente), Iorio Katia (presente), Marcianò Domenica (presente), Mozzillo Carmine (presente), Equestre Pasquale (presente), Pelliccia Maria (assente), Peluso Antonio (assente), Perna Claudio (presente), Perugino Walter (assente), Piscopo Luigi (presente), Sorrentino Silvio (assente), Romano Anna (presente), Sassone Salvatore (assente), Corcione Antonio (assente), Cafiero Rita (presente). Il Sindaco Massimo Pelliccia è presente.
Siamo 13 presenti, più il Sindaco. La seduta è valida.
Ordine del giorno
1) Approvazione verbali seduta precedente 30/06/2020.
2) Delibera giunta 89/2020 ratifica ‒ adattamento spazi e aule didattiche in conseguenza emergenza Covid.
3) Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2020 ai sensi degli art. 175 comma 8 e 113 del D.Lgs. n 267/2000.
4) Caruso Angelina ‒ Approvazione schema di transazione.
5) Presentazione documento unico di programmazione (DUP) 2021/2023.
6) Componente dell’organo di revisione economico finanziaria con funzioni di presidente ‒ nomina. 7) Immobile abusivo sito in Via Tito Livio, già Via Filichito, Contrada Canonica, foglio 4, particella 1208, acquisito e trascritto al patrimonio comunale. Atto di indirizzo finalizzato all’esistenza di prevalenti interessi pubblici, ai sensi del comma 5, articolo 31, DPR n. 380/2001
Approvazione verbali seduta precedente 30/06/2020
PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto n. 1), reca: «Approvazione verbali seduta precedente 30/06/2020».
La relazione istruttoria la diamo per letta.
Occorre, quindi, procedere all’approvazione dei verbali inerenti alla seduta del 30/06/2020, dal n. 24 al n. 30, delibera n. 7, già resi oggetto di pubblicazione nelle forme di legge.
Chi è favorevole? Mi sembra di vedere tutti. Chi è contrario? Giusto per controprova. Nessuno. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Delibera giunta 89/2020 ratifica ‒ adattamento spazi e aule didattiche in conseguenza emergenza Covid
PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto n. 2), reca: «Delibera giunta 89/2020 ratifica ‒ adattamento spazi e aule didattiche in conseguenza emergenza Covid».
Relaziona l’assessore Esposito.
Grazie, assessore.
SALVATORE ESPOSITO. Si tratta di ratificare una delibera che già abbiamo adottato in Giunta, la n. 89/2020, che ha ad oggetto una variazione al Programma triennale delle opere pubbliche e al Programma biennale per l’acquisizione dei servizi. Sono fondi che il Comune ha recepito per adeguare le strutture scolastiche e le aule didattiche in relazione all’emergenza Covid.
Abbiamo già provveduto alla delibera di Giunta. Per cui, se mi consentite di dare per letta la relazione istruttoria, propongo di passare all’approvazione.
PRESIDENTE. Se non ci sono interventi, passerei alla votazione. Chi è favorevole? Tutti. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole? Idem, come prima. Non facciamo la controprova, perché il risultato è lo stesso.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2020 ai sensi degli art. 175 comma 8 e 113 del D.Lgs. n 267/2000
PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto n. 3), reca: «Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2020 ai sensi degli art. 175 comma 8 e 113 del D.Lgs. n 267/2000».
Relaziona il Vice Sindaco, Stefano Coscia. Prego.
STEFANO COSCIA. Buonasera, consiglieri. Buonasera, Sindaco. Buonasera, Presidente.
Come ogni anno, andiamo ad approvare l’assestamento generale del bilancio e la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Avendo approvato il bilancio di previsione e avendo già predisposto il DUP, fatta la verifica presso i singoli uffici degli eventuali scostamenti che si sono rivelati negativi, possiamo portare in approvazione l’assestamento generale, che al 30 luglio 2020 risulta assestato. Il bilancio del Comune di Casalnuovo, quindi, risulta essere in equilibrio.
Se mi esentate dalla lettura della relazione istruttoria, vi propongo l’approvazione degli equilibri di bilancio per l’anno 2020.
PRESIDENTE. Il consigliere Crispo ha chiesto di non leggerla perché è passata per le Commissioni competenti.
STEFANO COSCIA. Ne approfitto anche per ringraziare il consigliere Mozzillo, Presidente della Commissione, per il lavoro fatto negli ultimi giorni per questo assestamento.
Grazie.
PRESIDENTE. Se non ci sono interventi, metterei in votazione la delibera. Non ci sono interventi.
Chi è a favore? Per controprova, chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Chi è a favore? Come prima.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Caruso Angelina ‒ Approvazione schema di transazione
PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto n. 4), reca: «Caruso Angelina ‒ Approvazione schema di transazione».
Relaziona l’assessore Nino Esposito.
Prego, assessore.
SALVATORE ESPOSITO. Si propone l’approvazione di questo schema di transazione che riguarda la vicenda Caruso. Si tratta di un debito già riconosciuto fuori bilancio per 4,7 milioni due anni fa. Oggi ci troviamo ad approvare uno schema di transazione in virtù del quale riusciremo a risolvere definitivamente il problema Caruso, corrispondendo la minor somma di 3,450 milioni.
Ci tenevo a precisare una cosa. Abbiamo sempre fatto opposizione alle varie richieste di pagamento della Caruso, non da ultimo anche ai pignoramenti che ci hanno bloccato per circa 7 milioni i conti presso la Tesoreria. Abbiamo sempre resistito, al di là del merito, anche in relazione all’esistenza di un errore materiale presente nella sentenza, che conteneva un’errata indicazione dell’indice ISTAT. Abbiamo, al secondo tentativo, ottenuto la correzione dell’errore, che ci ha consentito un ulteriore risparmio di 500.000 euro.
Oggi la Caruso si dichiara disponibile ad accettare un pagamento ridotto di ulteriori 750.000 euro. Abbiamo sottoposto la proposta avanzata dalla Caruso sia ai legali interni all’ente che ai legali che ci assistono nel contenzioso, i quali hanno reso il loro parere favorevole alla transazione. Allo stesso tempo, i revisori dei conti si sono dichiarati favorevoli all’ipotesi transattiva. In questa sede, quindi, approviamo lo schema di transazione che dovrà essere sottoscritto per formalizzare l’accordo.
Volevo solamente che fosse messo a verbale, per favore, Presidente, che la bozza contiene degli errori materiali che mi hanno rilevato gli uffici. In particolare, la data di nascita indicata è il 1927, mentre quella esatta è 24 settembre 1923. Allo stesso tempo, il codice fiscale della Caruso da indicare nella transazione è Como Roma Savona Napoli Livorno Napoli 23 Palermo 64 Domodossola 789 J.
Un ultimo appunto: c’è un refuso al quinto rigo della premessa, laddove in maniera amorfa rispetto al testo c’è la parola “Angelina”. Andrebbe eliminata.
Proporrei di dare per letta la delibera, se per voi va bene, e di approvare lo schema di transazione.
PRESIDENTE. Okay. Procediamo all’approvazione con la correzione ‒ comparirà dal verbale ‒ dei refusi, sostanzialmente, che facevano parte della delibera. Voteremo con queste correzioni.
Il consigliere Perna voleva intervenire. Prego, consigliere.
CLAUDIO PERNA. Buonasera a tutti.
Voglio semplicemente dire che, come al solito, chi aveva responsabilità ‒ o meno, ma questo lo deve appurare la Corte dei conti ‒ stasera qui non c’è. Ci siamo soltanto noi ad assumerci le responsabilità. Assumersi le responsabilità per un debito di 3,5 milioni non è cosa da poco, Presidente e signor Sindaco.
Stiamo facendo una cosa importante per la città. Abbiamo risolto un grosso problema che gravava sull’ente. La mia domanda è semplicemente questa. È chiaro che, dopo aver assunto da parte mia la responsabilità di votare 3,5 milioni, vorrei capire la colpa di chi è. Se qualcuno me lo spiega, perché ho voglia di capire di chi è la colpa. Mi interessa capire di chi è la colpa. Non è possibile. Noi stasera, qui, ci assumiamo la responsabilità, con un atto coraggioso, ancora di più del nostro Sindaco, di votare una transazione con la signora Caruso e con la parte in causa, ma la responsabilità di chi è? Gli eroi dove sono stasera? Siamo solo noi, come al solito. Ci assumiamo la responsabilità e andiamo avanti.
Semplicemente questo. Se qualcuno mi spiega, anche perché so che sono stati inviati tutti gli atti alla Corte dei conti, e vorrei sapere anche a che punto sono. Mi interessa. Io sono sempre un laureato in Giurisprudenza, fino a un anno e mezzo fa, quindi mi interessa saperlo.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Perna.
Prego, consigliere Mozzillo.
Per favore, i telefonini... (Interruzione fuori microfono) Possiamo stare alla mercé del consigliere Avallone? (Interruzione fuori microfono) Grazie, consigliere.
Consigliere Mozzillo, prego.
CARMINE MOZZILLO. Buonasera.
L’intervento del collega Perna mi è piaciuto, perché ha detto quello che pensavo pure io.
Claudio, sto parlando di te. [audio incomprensibile]. Per favore. [audio incomprensibile] campagna elettorale. Io lo spengo il telefono. Non mi servono [audio incomprensibile]. Detto questo, ti ricordo che noi stiamo votando la ratificazione.
Mi fai imbrogliare, Biagio. Per favore. Tre parole devo dire. Altrimenti non parlo, non fa niente.
Noi stiamo votando la ratificazione. Non mi ricordo: tu l’hai votato il debito fuori bilancio? Sì. Quindi, puoi parlare. Questa è solo la ratifica della modalità del pagamento.
Voglio ricordare una cosa. Tu ti sei dimenticato un passaggio. Io non mi dimentico. Il consigliere Romano ‒ è agli atti, quindi posso riferire le parole dette ‒ diceva che noi dovevamo chiedere il dissesto. O ve lo siete dimenticato tutti? Il pre-dissesto. Io non me lo sono dimenticato. A parte che non teneva contegno del nostro coraggio, perché ci è voluto coraggio. Pure il Sindaco ha aggiunto... (Interruzione fuori microfono) Coraggio. Coraggio, un po’ di fortuna, un po’ di bravura. [audio incomprensibile] Il coraggio noi abbiamo dimostrato di averlo sempre e abbiamo dimostrato che lo abbiamo chiuso, non abbiamo fatto il pre-dissesto [audio incomprensibile] abbiamo speso i soldi, e tutto a posto. Nessuno [audio incomprensibile].
Quando risposi al collega Romano, dissi: se sbaglieremo... Noi ci assumiamo questa responsabilità. Tu già ci stai scoraggiando. Invece noi ce la prendiamo a titolo gratuito, per il paese, però, non per te, perché non ti sei meritato niente. Si è visto, no? Poi disse: ma voi farete più danni del pre-dissesto facendo questa azione che state interpretando. E io dissi solo: abbi fede. Per semplificare. Avrei voluto vederlo qui per chiedere: ti è piaciuto come lo abbiamo chiuso? Non vogliamo l’applauso. Voi avete fatto i guai. Uno che sta da trent’anni e conosce bene la storia, come lui, come Peluso e come parecchi che stavano seduti al mio posto, stasera non ci sono [audio incomprensibile].
Questo è quello che volevo dire. Scusate. Do merito al Sindaco, però pure ai consiglieri, che ci hanno messo [audio incomprensibile] perché votati in Consiglio comunale. (Applausi)
PRESIDENTE. C’è qualcun altro che vuole intervenire? Consigliere Equestre, prego.
Registriamo l’ingresso, ovviamente, mentre c’era... (Interruzione fuori microfono) Consigliere Mozzillo, per cortesia. (Interruzione fuori microfono) Consigliere, è chiaro. Devo mettere a verbale l’ingresso del consigliere Cerbone, mentre lei stava parlando.
Prego, consigliere Equestre.
PASQUALE EQUESTRE. Buonasera a tutti.
Dopo due anni ci troviamo di nuovo a discutere della questione Caruso, ma alla luce di nuovi e importanti sviluppi. Ricordo ancora quando, nella seduta del 30 luglio 2018, dagli scranni dell’opposizione si elevavano le voci di protesta dei colleghi consiglieri dell’opposizione, che lamentavano la non corretta gestione del debito, generato, tra l’altro, da Amministrazioni passate e non da parte nostra.
Il consigliere Cerbone gridava a squarciagola, testuali parole: “I cittadini, inoltre, devono sapere che, a causa di questo risarcimento, l’Amministrazione sarà costretta a ridurre i servizi e ad aumentare le imposte. Ve lo dico io”. La consigliera Pelliccia faceva un in bocca al lupo a noi e alla città, prevedendo scenari futuristici catastrofici. Diceva: “I cittadini, inoltre, devono sapere che, a causa di questo risarcimento, l’Amministrazione sarà costretta a ridurre i servizi e ad aumentare le imposte. Ve lo dico io”. Il consigliere Romano, poi, consigliato forse da organi del partito a cui appartiene, aveva addirittura proposto il pre-dissesto, che lui stesso avrebbe eventualmente votato, adducendo svariati motivi. Anche egli prevedeva anni di sofferenza per i cittadini di Casalnuovo.
Già due anni fa abbiamo approvato il debito fuori bilancio della Caruso, ripeto e ricordo, generato da altre Amministrazioni, senza aumentare le tasse ai cittadini né tantomeno limitarne i servizi. Oggi ci si aspetta una soluzione di gran lunga migliore rispetto a quella già approvata l’altra volta. Spalmare questo debito in trent’anni ed eliminarlo totalmente con una transazione molto vantaggiosa per l’ente e chiudere, così, una vertenza definitivamente.
Chi ci ha guadagnato? Questo non lo sapremo mai. Almeno io. Non ho vissuto le vicende di allora. Ho letto gli atti, mi sono fatto un’idea. Sicuramente non ci ha guadagnato la città né i cittadini, che si erano affidati a persone per amministrare, ma a quanto si è visto non lo hanno fatto. Anzi.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Equestre. Bravo.
Se non ci sono altri interventi, non lo faccio spesso, due parole le voglio spendere, perché viene messo un punto all’ordine del giorno che sembra scritto così. Anche per sintetizzare i vari interventi. Il consigliere Perna ha ragione: ci assumiamo una grandissima responsabilità. Però, consigliere Perna, davanti ai danni fatti da questi sedicenti politici, io sono contento di prendermi la responsabilità per la città di Casalnuovo. Quindi, è d’obbligo il ringraziamento all’Amministrazione, agli assessori, al Sindaco e a noi consiglieri, che oggi ci mettiamo la faccia, per aver riassestato un po’ quello che poteva essere veramente un danno indescrivibile per la città di Casalnuovo.
Mi assumo la responsabilità di tutto quello che dirò da adesso in poi. La vicenda è torbida, è vero, ed è stata torbida dall’inizio. Ci sono nomi, cognomi, carte scritte, pignoramenti fatti alla Caruso. Ci sono cose strane, tecnici che hanno firmato una concessione pur sapendo di non poterla avere nel 2010. Siamo stati soggetti a una causa annosa per risarcimento danni. Chi ha firmato quegli atti, chi ha fatto quella famosa delibera del 2010, delle due l’una, o era un emerito incompetente e ha esposto la città a un danno veramente grave o lo ha fatto di proposito. In entrambi i casi è grave. L’unica cosa che mi viene da dire è che all’epoca questi soggetti si dichiaravano iper-competenti, gli scienziati del diritto amministrativo. Se erano gli scienziati del diritto amministrativo, vuol dire che erano competenti. A voi la conclusione dello scenario.
Consigliere Cerbone, prego.
CHRISTIAN CERBONE. Buonasera a tutti. Buonasera, pubblico.
Questo è l’ultimo Consiglio comunale. Il tema in oggetto è molto importante per la città. Il consigliere Equestre prima ha riferito uno stralcio di quello che ho detto. Non è proprio tutto lì quello che ho detto. Io ho detto anche altre cose. Ho detto che le responsabilità andavano ricercate e perseguite e che andavano trovati i colpevoli.
Sono d’accordo anche con quello che ha detto il consigliere Perna. Io sono diventato consigliere nel 2015. Questa annosa vicenda la eredito. È la prima volta che mi trovo a parlare di una cifra del genere da cittadino e poi da consigliere. Bisogna fare un’analisi abbastanza importante.
Voglio dire una cosa, Sindaco. Le parlo sinceramente. In quello che ho detto il 30 luglio 2018 parlavo, sì, di questo probabile aumento delle tariffe, dei tributi, e parlavo anche di una diminuzione dei servizi. In parte c’è stata. Entriamo nel merito della vicenda. Stamattina mi confrontavo anche con l’Avvocatura per capire alcuni passaggi. Premetto che non sono avvocato. Ho studiato in parte Giurisprudenza. Però mi affascina la materia. Dicevo: io non sono un giurista, però possiamo analizzare un attimino... Ho fatto una domanda così: per caso, avete cercato di capire almeno chi è il progettista della Caruso? Siete andati a vedere chi c’era dietro? Siete andati a vedere, per caso, questo avvocato Como da chi deriva? Perché non fate l’albero genealogico di questo avvocato? L’Avvocatura mi ha detto un dettaglio particolare. Ha detto che questi avvocati è come se conoscessero bene le dinamiche di Casalnuovo, le dinamiche amministrative a Casalnuovo.
La cosa mi ha fatto un attimo cambiare idea. Ho detto: perché non avete perseguito anche questa strada? Noi abbiamo perso tutto. Va bene. Tutto quello che dite voi. Però perché non andiamo fino in fondo? Andiamo fino in fondo. Come dissi anche l’altra volta, andiamo davanti ai tribunali, diamo le carte alla Corte dei conti. Lo state facendo. Mi fa piacere. C’è un “però”. Il 30 luglio 2018 erano 4,8 milioni. O 4,7? Oggi sono 3,7. Quindi, già lo scenario è diverso. (Interruzione fuori microfono) Aspetta. Non è che abbiamo risparmiato. (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Consiglieri, non lo interrompete, per favore.
CHRISTIAN CERBONE. C’è stato un lavoro da parte, forse, dell’Avvocatura sul...
Presidente, posso parlare?
Un lavoro sull’analisi dei dati ISTAT. Quindi, si è andati a correggere quella cosa, che è una cosa importante. E poi c’è stato un altro passaggio: la Caruso ci ha chiesto se provvedevamo immediatamente, entro il 30 agosto, a questo pagamento dilazionato in trent’anni. L’avremmo chiusa qua.
Comunque, al di là di tutto questo, questa è una situazione in cui mi sento anch’io di prendermi la responsabilità, Claudio. Io, però, parlo di metodo. Magari questa vicenda poteva essere trattata con più... (Interruzione fuori microfono)
PRESIDENTE. Consiglieri, per cortesia. (Interruzione fuori microfono) Consigliere Mozzillo, lei non è... (Interruzione fuori microfono)
Prego, consigliere Cerbone, continui. (Interruzione fuori microfono) Consigliere Mozzillo, però lui ha ascoltato lei. (Interruzione fuori microfono) Okay.
Prego, consigliere Cerbone. (Interruzione fuori microfono) Consigliere Cerbone, parli con me.
CHRISTIAN CERBONE. Io sto solo dicendo questo, magari con un metodo diverso, magari anche includendo l’opposizione. Potevamo fare qualche Capigruppo in più. Ricordo che abbiamo fatto una sola Capigruppo nel 2016. Sinceramente volevo capire qualcosa in più. Volevo essere investito un po’ di più. Solo per questo motivo si arrivò alla conclusione che, secondo me, si poteva dichiarare il pre-dissesto. Però era una cifra diversa.
Al di là di questo, parlo anche di metodo. Non mi ritrovo con il metodo, ma questo è un mio giudizio, è una mia opinione. Tutto qua.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Cerbone.
Il dialogo con l’opposizione c’è quando è collaborativo. Quando l’opposizione ti chiede di fare il pre-dissesto per me non c’è da interloquire.
INTERVENTO. Posso, Presidente?
PRESIDENTE. Prego.
INTERVENTO. Faccio la mia dichiarazione. Voglio partecipare con questa mia dichiarazione alla discussione.
Mi dispiace. Il consigliere Mozzillo forse fraintendeva quello che dicevo due anni fa e adesso. Intendo lasciare il Consiglio comunale dopo. Chiedo ‒ se lo può mettere a verbale ‒ che la mia presenza qui, remunerata, nel Consiglio venga ridata al fondo del Consiglio comunale o a qualche altro fondo. Non voglio percepire il gettone di presenza.
PRESIDENTE. Okay, consigliere.
Prego, consigliere Perna.
CLAUDIO PERNA. Voglio semplicemente dire a Christian che partiamo da questa sentenza con una sconfitta in Consiglio di Stato per 5,2-5,1 milioni. Quindi, noi stiamo andando a risparmiare stasera oltre 2 milioni di euro. Come si fa a non votarla? Questo lo voglio dire all’amico Christian Cerbone, anche perché siamo ormai a quindici giorni dal rinnovo del Consiglio comunale. Non si può non votare, per essere eroi di questa città, stasera, questo accordo transattivo con la famiglia Caruso e uscire finalmente da questo tumore che affligge tutta la cittadinanza, tutti i 48.600 cittadini di Casalnuovo, Christian. Dobbiamo avere coraggio. Dobbiamo votarlo. Tu devi prendere ‒ è il mio punto di vista, che lascia il tempo che trova ‒ le distanze da una parte dell’opposizione che ha governato con, da quello che mi ha detto il Presidente, ho sentito, una famosa delibera del 2010. Se dopo anche il Sindaco ci può illuminare in tal senso, perché mi interessa. Mi affascinano ‒ così come a te ‒ le questioni giuridiche. Noi non possiamo, stasera, non assumerci le responsabilità. Siamo i veri eroi di questa Amministrazione. Questo è l’atto più importante, secondo me, di tutti i cinque anni per la città. Stasera stiamo salvando Casalnuovo.
Termino qui. Invito, quindi, tutti quanti a votare favorevolmente...
PRESIDENTE. Grazie.
CLAUDIO PERNA. Invito tutti ad un atto di coraggio, però vorrei sentire il Sindaco. Presidente, mi perdoni, vorrei sentire il Sindaco, perché voglio sapere a che punto sono le indagini. Mi interessa troppo a che punto sono le indagini.
PRESIDENTE. Se il Sindaco lo riterrà opportuno, sicuramente interverrà. Sarebbe interessante, a valle del pagamento della transazione, seguire il flusso.
C’è qualcun altro che vuole intervenire? No.
Per dichiarazione di voto? Nessuno. Il Sindaco vuole intervenire per dichiarazione di voto.
SINDACO. Voglio essere breve. Sono le ore 19.58. Ti prego, Presidente, alle ore 20.05 di togliermi la parola.
PRESIDENTE. Okay.
SINDACO. Va bene? Grazie.
Qualcuno tra di voi, giustamente, segnalava che probabilmente questo è l’atto più qualificante, più importante dell’Amministrazione Pelliccia [...].
Ci siamo?
PRESIDENTE. C’è qualcuno che si diverte con il pulsante.
SINDACO. Forse, potenzialmente, ha ragione. Posso dire che non è il più qualificante, perché quello più qualificante è quando ci siamo dedicati ai più deboli, alle donne, ai bambini, alle famiglie, quando abbiamo fatto tante delibere per fare in modo che nessuno mai resti indietro, per dare la speranza alla città nei momenti particolari, l’emergenza Covid. Abbiamo fatto tantissimi atti qualificanti che mi onoro di portare come tante medagliette sulla spallina.
Sicuramente ci troviamo a votare un atto importantissimo. Probabilmente, parlare di lottizzazione Caruso, del debito di 5 milioni di euro è un qualcosa che può essere più dedicato per chi è addetto ai lavori. Magari la città non riesce a comprendere quanto è importante stare qui stasera e aver risolto una problematica che parte dal 1988, parte dalla richiesta di una lottizzazione a firma dei tecnici, sempre gli stessi. Qualcuno mi chiedeva i nomi, ma quelli sono semplici, sono da ricercare negli atti. Il tecnico della lottizzazione Caruso porta un cognome, quello di Orefice. Non lo dobbiamo nascondere a nessuno.
La lottizzazione parte da quel tempo, continua, ha delle vicissitudini strane, dei momenti anche bui, tristissimi. Parlo degli anni in cui veramente Casalnuovo era un territorio martoriato dalla speculazione edilizia, era un territorio in cui era difficile poter vedere il giusto, dare una prospettiva di futuro orgogliosa ai nostri cittadini, alla nostra città.
Qualcuno mi ha chiesto di trovare i responsabili. Non bisogna andare lontano. I responsabili sono ancora seduti in questo Consiglio comunale, e stasera sono assenti. Non lo diciamo noi. Lo dice il TAR. C’è una sentenza del TAR, che il Consiglio di Stato ha confermato in toto, dove si dice che in un momento topico della procedura c’è stata una delibera di Giunta del 2010, Sindaco Peluso, Peluso presente, Orefice Vice Sindaco, Orefice figlio, perché il presentatore del progetto è Orefice padre. Se vogliamo andare più a fondo, ancora oggi si trova un pignoramento non cancellato sul terreno a nome di Domenico Regge. È in atto un contenzioso tra Caruso e lo stesso tecnico, un contenzioso che proviene da tanto tempo, un contenzioso che, magari, si basa sulla parcella pagata, non pagata. Questo non lo so dire.
Le carte sono queste. Il TAR dice chiaramente che quella delibera di Giunta del 2010 era ‒ utilizzo un termine, magari, improprio ‒ illegittima, era sbagliata. Dice, sempre il TAR, che l’ordine di sospensione del progetto era sbagliato. Se, poi, vogliamo sapere chi è il presentatore, io ho sempre definito, e lo metto agli atti, l’architetto che ha firmato quel progetto nel 2010 e che firma anche carte strane in questi giorni, l’ho definito ‒ dicevo ‒ nemico della città. Mi dispiace che a tratti, magari, si era affezionato un poco ai Cinque Stelle, questo architetto nemico della città, però questo nemico della città continua... Oggi si è pure candidato. Mi verrebbe una battuta, ma è meglio non farla. Si è pure candidato. Non con i Cinque Stelle, quindi puoi stare tranquillo. Io l’ho definito “nemico della città” pubblicamente. In tutti gli atti in cui si tenta di danneggiare la città, l’urbanistica, l’edilizia o qualsiasi altra cosa, c’è sempre lo zampino di questo soggetto. Queste sono le carte.
Posso sfidare chiunque rispetto a quello che sto dicendo, perché sono gli atti. Posso dire con chiarezza che per la delibera di Giunta c’era Orefice Vice Sindaco, c’era Errichiello Vice Sindaco, c’era qualcun altro. Non posso fare l’elenco di tutti. Sono tutti consiglieri che siedono in questi banchi e che stasera ‒ credo sempre nella bontà delle persone ‒ potevano avere un pizzico di orgoglio, un po’ di amore per la città. Potevano almeno mettere una pezza a un errore fatto. La sentenza è chiara. Ci dice che, causa una delibera di Giunta del 2010 che non mette chiarezza rispetto a una procedura e un ordine di sospensione, la Caruso non è stata messa nelle condizioni per... Eccetera, eccetera.
La sentenza del TAR è chiara. La sentenza del Consiglio di Stato è altrettanto chiara. La sentenza di revisione della sentenza del Consiglio di Stato ha riconfermato tutte le carte. Stiamo ancora nella battaglia. Poi, se vogliamo chiacchierare e raccontare ‒ Presidente, mi deve sempre fermare ‒ la battaglia, lo ricordate, a un certo punto ci hanno pignorato i conti per 7 milioni di euro, rischiavamo di non pagare gli stipendi. Abbiamo lottato e abbiamo vinto davanti al tribunale di Nola sul pignoramento, sugli atti esecutivi. La Caruso con noi ha perso quattro cause. Se vogliamo parlare di avvocati, nella sentenza al TAR lo stesso avvocato veniva dalla passata Amministrazione. L’avvocato del Consiglio di Stato proveniva dalla passata Amministrazione.
È tutto un mondo che, purtroppo, ci porta oggi, però, a una cosa concreta. Prima pensavo di essere un uomo fortunato. Devo dire la verità. (Interruzione fuori microfono) È una qualità, chiaramente. Però mi sono convinto. Io sono bravo, non sono fortunato. Mi sono convinto. Perché avvengono nella vita una serie di combinazioni, di eventi che si allineano per fare in modo che io possa risolvere problemi trentennali, ventennali, decennali? Si allineano solo perché sono bravo, non perché sono fortunato. Magari avrò anche quest’altra qualità, però sistematicamente, adesso, rispetto a un debito di 5 milioni di euro, 4,8, che cosa abbiamo fatto?
Presidente, mi prendo un minuto di tempo. Solo un altro.
Rispetto a un debito, che cosa abbiamo fatto? Abbiamo richiesto la correzione di un errore materiale. Lo stesso giudice che ci aveva condannato nel 2016 ci ha rifiutato la correzione dell’errore materiale, ed era comunque ictu oculi. Così si dice.
Attraverso un altro contenzioso, che era di natura demolitoria, per un abuso edilizio, sempre della Caruso, ho avuto il coraggio di ricusare il giudice che aveva condannato il Comune al TAR e che aveva confermato di non voler correggere l’errore materiale. Il Sindaco di Casalnuovo di Napoli ha ricusato un giudice del TAR. E questo ci ha giocato. Nella richiesta di correzione successiva, questo stesso giudice ha fatto un passo indietro e non è voluto rientrare nel ragionamento. Per cui, alla seconda richiesta... Immaginate. Solo un pazzo, che si chiama Pelliccia, va di nuovo davanti allo stesso giudice, perché l’errore materiale va portato davanti allo stesso giudice, per due volte, dopo aver avuto una sentenza contro e dopo aver avuto un’ordinanza di non correzione materiale. Vado di nuovo, insisto, vado lì. Lui è ricusato, è all’ultima udienza. Ecco il pizzico di fortuna, la caparbietà. Lui è all’ultima udienza, quindi rinuncia. Il nuovo giudice guarda le carte e dice che l’errore materiale c’era. Un altro giudice, ma lo stesso giudice... Per chi non è avvezzo, noi parliamo del giudice del Tribunale competente. Un altro uomo, in questo caso una donna ‒ vero, avvocato Esposito? ‒ guarda la sentenza e ci corregge. (Interruzione fuori microfono) Come? (Interruzione fuori microfono) No. L’errore materiale al TAR.
La forza di chi insiste, di chi dice “io ho ragione” e sbatte la testa contro il muro rispetto a uno che... Annunziata. Anche lui. È un nome che posso dire. Un giudice che ha fatto un danno alla città. Al netto del danno, di quello che è successo con la sentenza, è un giudice. È il giudice Annunziata che si è incaponito rispetto a questo contenzioso, che non ha voluto nemmeno correggere. Un’altra donna ha visto le carte e ha detto: no, Annunziata ha sbagliato. Anzi, per non dire che Annunziata ha sbagliato, ha detto che le nuove ragioni proposte erano più idonee per giustificare l’errore. Due più due fa quattro e Annunziata insisteva che due più due non faceva quattro. Quest’altro giudice ha trovato un’altra filosofia per dire che due più due fa quattro. Quindi, abbiamo corretto e siamo scesi a 4,1 milioni. Una battaglia immane.
Come sapete ‒ e i Cinque Stelle potranno dire: vedi che è servito anche il Movimento 5 Stelle? ‒ c’è una legge che ci dà una possibilità. Si chiama “anticipazione di liquidità”. Noi possiamo chiedere a Cassa depositi e prestiti determinate somme che per fine anno dobbiamo restituire.
Quest’anno, a causa Covid ‒ il Covid, almeno alle casse comunali, posso dirlo, ha fatto bene ‒ l’anticipazione di liquidità che possiamo chiedere va restituita in trent’anni. I [audio incomprensibile] non li potevamo fare, però avendo il Governo Conte modificato un poco la regola, per cui l’anticipazione di liquidità che abbiamo chiesto quest’anno la restituiamo in trent’anni, chiaramente è arrivata l’occasione. Questa è fortuna? No. Io dico che è ancora caparbietà. Uno che insiste, battaglia. La guerra con la Caruso continua. E poi vi spiego anche perché.
Alla fine dei conti, abbiamo i soldi per pagare senza aumentare le tasse, senza diminuire i servizi. Anzi, le tasse le diminuiamo. E poi posso anche spiegare perché, perché abbiamo vinto un contenzioso con Ecologia Saba di un milione di euro. Adesso attiviamo la richiesta per una polizza, quindi incassiamo questi soldini.
Quindi, le tasse le diminuiamo, i servizi li abbiamo aumentati (vedi bonus bebè, vedi bonus baby-sitting, vedi asilo nido gratis, eccetera) e abbiamo questi soldi da restituire, che possono servire per pagare e chiudere questa transazione.
PRESIDENTE. Sindaco...
SINDACO. I cinque minuti sono passati abbondantemente.
PRESIDENTE. Sì, abbondantemente.
SINDACO. Per chiudere, paghiamo 3.450.000 euro, e li paghiamo in trent’anni. Questa è la prima storia. Poi abbiamo un contenzioso aperto, che resta aperto, con la Caruso. Sugli immobili, sul terreno, per tante considerazioni, abbiamo chiesto noi a lei altri soldini ‒ non sto qui a specificare ‒ di pagamento di IMU arretrati. Se un tribunale, come è giusto, ci riconosce le nostre ragioni... Presidente, non lo dovrei dire al microfono, però l’IMU che pagherebbe la Caruso sul terreno... (Interruzione fuori microfono) Ci paga le rate dei trent’anni. (Applausi) Qualcuno a casa mia direbbe che questo è calcio spettacolo. Vedete voi.
Buona serata a tutti.
PRESIDENTE. Grazie, Sindaco.
Se non c’è più nessuno per dichiarazione di voto, passerei alla votazione. Chi è favorevole? Avallone, Marcianò, Mozzillo, Guadagno, Visone, Cafiero, Equestre, il Sindaco. Sono 14 favorevoli. Chi è contrario? Cerbone è contrario. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio approva.
Pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Chi è a favore? Sempre 14, come prima. Chi è contrario? Uno, Cerbone. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio approva.
Presentazione documento unico di programmazione (DUP) 2021/2023
PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto n. 5), reca: «Presentazione documento unico di programmazione (DUP) 2021/2023».
Relaziona il Vice Sindaco Coscia. Prego.
STEFANO COSCIA. Questa sera, e sicuramente i consiglieri che hanno partecipato alla Commissione del consigliere Mozzillo già sono pienamente al corrente dell’attività svolta, presentiamo il Documento unico di programmazione per gli anni 2021-2024. L’approvazione di questo documento è necessaria per poter approvare il bilancio di previsione 2021-2024.
Ovviamente, questo rappresenta tutte le attività che verranno svolte dall’Amministrazione quest’anno, che ha avuto un profilo legato a ciò che già è stato fatto, che si è basato sulla tematica e sulla politica portata avanti da questa Amministrazione.
Pertanto, consapevole del fatto che voi avete già verificato il documento, vi invito ad approvarlo.
PRESIDENTE. Grazie, assessore Coscia. Spenga il microfono, cortesemente.
C’è qualcuno che vuole intervenire? Nessuno vuole intervenire. (Interruzione fuori microfono) No. È il quinto punto all’ordine del giorno. (Interruzione fuori microfono) Prego, consigliere Mozzillo. (Interruzione fuori microfono) Mi ha chiesto la parola, consigliere Mozzillo? Prego.
CARMINE MOZZILLO. Anche questo argomento è passato in Commissione.
Solo per informazione, senza alcun tipo di espressione in merito alla Commissione, questo è stato un anno particolare, anche per voi, assessore. Avete lavorato tanto. Sono dieci anni che faccio il consigliere, quasi undici, e non ho mai visto un anno con tanti argomenti finanziari come è avvenuto per il 2020. Tra variazioni e Covid, sei stato un po’ sfortunato, Vice, però te la sei cavata benissimo. (Applausi)
PRESIDENTE. Voglio ringraziare anche il consigliere Mozzillo, che in questi anni, con la Commissione bilancio, ci ha dato una grande mano per far comprendere i temi. (Applausi)
Se non ci sono altri interventi, passerei alla votazione. Chi è a favore? 12. Più il Sindaco, 13. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Nessuno.
Votiamo anche per l’immediata eseguibilità. Chi è a favore? Come prima: 12, più il Sindaco 13 voti a favore. Chi si astiene? Nessuno. Chi è contrario? Nessuno.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Componente dell’organo di revisione economico finanziaria con funzioni di presidente ‒ nomina
PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto n. 6), reca: «Componente dell’organo di revisione economico finanziaria con funzioni di presidente ‒ nomina».
Relaziona l’assessore Coscia. Prego.
STEFANO COSCIA. È venuto a scadere l’organo di revisione del Comune di Casalnuovo, che è stato in carica per un periodo di tre anni.
La nomina del Collegio dei revisori avviene in due fasi: una per sorteggio, dove vengono nominati i due componenti, ed è competenza della Prefettura, mentre la nomina del Presidente, con la legge di bilancio del 2019, è stata modificata ed è stato dato il potere al Consiglio comunale di eleggere il Presidente del Collegio dei revisori.
Questa Amministrazione ha provveduto a fare una procedura aperta per far candidare le persone, i commercialisti e i ragionieri, che potevano candidarsi con specifiche particolarità, cioè essere iscritti nell’albo tenuto presso il Ministero degli interni, dove si identificano i professionisti che hanno seguito un determinato percorso formativo, per cui possono assurgere alla carica di Presidente del Collegio dei revisori del Comune.
Pertanto, adesso passo la fascetta al Presidente per le attività di voto.
PRESIDENTE. Grazie, assessore.
Dobbiamo procedere alla votazione. Il consigliere Crispo mi chiede la parola. Prego, consigliere.
GIUSEPPE CRISPO. Buonasera, Presidente. Buonasera a tutti.
Presidente, chiedo se è possibile procedere alla votazione palese.
PRESIDENTE. Okay. Mettiamo agli atti la proposta e la votiamo perché il Consiglio si esprima sul tipo di votazione. Chi è a favore della proposta del consigliere Crispo? Tutti.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Viene approvata, quindi, la proposta del consigliere Crispo di effettuare la votazione in maniera palese.
C’è qualcuno che vuole intervenire? Altrimenti passiamo alla votazione. Prego, consigliere Crispo.
GIUSEPPE CRISPO. Presidente, vorrei fare una proposta di candidatura. Propongo il dottor Domenico Molisso.
PRESIDENTE. Okay. Recepiamo la candidatura proposta dal consigliere.
Ci sono altre candidature? Qualche altra proposta? Se non ci sono altre proposte, passiamo alla votazione con il solito sistema, a favore o contro, per la proposta della candidatura del dottor Domenico Molisso. Chi è a favore? Tutti i presenti. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio approva.
Il Consiglio comunale nomina alla carica di Presidente dell’organo dei revisori dei Conti il dottor Domenico Molisso.
Votiamo per l’immediata eseguibilità della nomina. Chi è a favore? Come sopra.
È immediatamente eseguibile anche questa delibera.
Immobile abusivo sito in Via Tito Livio, già Via Filichito, Contrada Canonica, foglio 4, particella 1208, acquisito e trascritto al patrimonio comunale. Atto di indirizzo finalizzato all’esistenza di prevalenti interessi pubblici, ai sensi del comma 5, articolo 31, DPR n. 380/2001
PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto n. 7), reca: «Immobile abusivo sito in Via Tito Livio, già Via Filichito, Contrada Canonica, foglio 4, particella 1208, acquisito e trascritto al patrimonio comunale. Atto di indirizzo finalizzato all’esistenza di prevalenti interessi pubblici, ai sensi del comma 5, articolo 31, DPR n. 380/2001».
Chi relaziona? L’assessore Esposito? (Interruzione fuori microfono) Okay. Relaziono io. Va bene.
Premesso che il Comune di Casalnuovo ha avviato il censimento degli immobili abusivi, acquisiti e trascritti al patrimonio comunale, effettuato a cura dell’Unità di Progetto, adempimenti consequenziali alle trascrizioni, provvedendo alla relazione dello stato di consistenza e specificando dimensioni, tipologia e prime indicazioni sulle condizioni di stabilità; che per ogni edificio abusivo censito è stata redatta una relazione di sopralluogo contenente il riepilogo degli atti amministrativi che hanno determinato l’acquisizione e la successiva trascrizione, con stesura di una scheda tipo AeDES predisposta dal Dipartimento della Protezione civile per il rilevamento del danno, per una prima valutazione sulle condizioni iniziali di stabilità dell’edificio in esame, il rilievo architettonico dell’edificio abusivo, con restituzione grafica, e il rilievo fotografico dell’edificio; che tra gli edifici abusivi, acquisiti e trascritti al patrimonio comunale, oggetto di censimento rientra l’immobile sito in Casalnuovo di Napoli in Via Tito Livio, già Via Filichito, Contrada Canonica, foglio 4, particella 1208, ex particella 1007, consistente in un capannone di tipo industriale occupante una superficie di circa 800 metri quadri, con altezza massima di circa 6 metri, di cui 3,50 realizzati in cemento armato e nella restante parte con struttura metallica; che per detto immobile veniva emessa ordinanza sindacale n. 193/1996, con la quale ne veniva ordinata la demolizione; che in data 05/06/1997 veniva accertata l’inottemperanza alla demolizione e contestualmente veniva acquisita di diritto al patrimonio comunale; che l’immobile veniva trascritto al patrimonio comunale in data 14/11/1998, registro generale 33263, registro particolare n. 25140, presso l’Agenzia delle entrate; che in data 05/11/2019 il Pastore Marcello D’Ambrosio, della Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Tavernanova, facendo riferimento ad una precedente istanza del 2014, richiedeva di poter utilizzare l’immobile sito in Via Tito Livio, nonché un terreno posto nelle vicinanze da adibire a parcheggio e oratorio per scopi religiosi, sociali e caritativi, al fine di realizzare una struttura a libera fruizione dei cittadini non a scopo di lucro, ma a beneficio di quelle fasce di persone più bisognose; che il comma 5 dell’articolo 31, DPR n. 380/2001, prevede che l’opera acquisita è demolita con ordinanza del dirigente o del responsabile del competente ufficio comunale, salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l’esistenza di prevalenti interessi pubblici e sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici ambientali; che il bene in oggetto è oggi inutilizzabile, in quanto si presenta allo stato grezzo e non è stato oggetto di alcun intervento da parte dell’Amministrazione comunale, e per questo il suo utilizzo necessiterebbe di verifiche strutturali e di necessari consequenziali lavori di adeguamento e completamento; che al fine di consentire al Servizio Urbanistico di predisporre le attestazioni in merito al contrasto o meno dell’opera con rilevanti interessi pubblici urbanistici o ambientali, con deliberazione n. 4 del 22/02/2017 il Consiglio comunale approvava le necessarie linee di indirizzo per la redazione di tali certificazioni.
Con riferimento a quanto sopra riportato, il sottoscritto dichiara sotto la propria responsabilità tecnica che [audio incomprensibile] fatti citati e le dichiarazioni in essa comprese sono complete, esaustive, vere ed autentiche, quindi redatte dal sottoscritto”. E lo sottoscrive. Ingegnere Antonio Giacco, responsabile del patrimonio.
“Letta la relazione e visto l’articolo 31, comma 5, del DPR n. 380/2001, considerato che la proposta avanzata dal Pastore Marcello D’Ambrosio della Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Tavernanova riveste carattere di pubblico interesse, in quanto la Chiesa intende svolgere la meritoria opera di assistenza alle persone bisognose, offrendo ricovero e supporto, anche materiale, ai poveri e ai senzatetto, si propone al Consiglio comunale di demandare all’Ufficio Urbanistica la verifica in merito al contrasto o meno dell’opera con rilevanti interessi pubblici urbanistici e ambientali, ai sensi della delibera di Consiglio comunale n. 4 del 22/02/2017 e al Settore Patrimonio gli adempimenti successivi alla suddetta certificazione”.
Io ho letto tutta la proposta, con la relazione istruttoria.
C’è qualcuno che vuole intervenire? Nessuno.
Consigliere Avallone, prego.
BIAGIO AVALLONE. Voglio solo ringraziare i consiglieri comunali e l’Amministrazione per questo atto, e anche la Chiesa Evangelica. Diamo a un’associazione religiosa che si occupa del prossimo un bene inutilizzato e sequestrato dalla camorra per fini umanistici.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Avallone.
C’è qualcun altro che vuole intervenire? No.
Per dichiarazione di voto? Nessuno.
Prima di passare alla votazione, mi corre l’obbligo ‒ se mi donate tre minuti del vostro tempo ‒ di ringraziarvi veramente tutti quanti, consiglieri di maggioranza, per l’apporto, il supporto, la vivacità, l’entusiasmo con cui mi avete supportato in questi anni. Ho fatto un’esperienza veramente fantastica, entusiasmante, con tutte le difficoltà che un civico consesso può contenere, può avere, si possono presentare. Comunque si è creata una sinergia tra i consiglieri di maggioranza e l’Ufficio di Presidenza, con il Sindaco, con gli assessori. Questa esperienza la auguro a chi ricoprirà questo ruolo dopo di me.
Avrei voluto ‒ consentitemi un pizzico di polemica ‒ ringraziare anche i consiglieri di opposizione, ma innanzitutto non sono presenti e, in secondo luogo, hanno reputato fare opposizione all’Ufficio di Presidenza invece di collaborare con l’Ufficio di Presidenza. Per cui, non mi sento di ringraziarli.
In più, voglio ringraziare la struttura, i dipendenti comunali del Settore Patrimonio, in particolare Angelo Giuliano, che oggi è tornato appositamente dalle vacanze per poterci supportare, e la società che ci supporta nella registrazione.
In particolare voglio ringraziare il Sindaco Massimo Pelliccia, secondo me è una cosa dovuta, perché ha saputo trasmettere in questi anni, in particolare ai consiglieri di maggioranza, quell’entusiasmo e quella gioia di affrontare le problematiche con un pizzico di leggerezza. Quella leggerezza ci infondeva, anche nei periodi più bui, proprio come la vicenda Caruso, la fiducia che solo una persona che non è capo, ma è leader di un gruppo di persone poteva infondere.
Contro i gufi, contro chi ci voleva male, siamo riusciti a portare a termine una Amministrazione in maniera più che brillante. Mi auguro che tanti di voi ‒ tutti ‒ siano rieletti per affrontare di nuovo con entusiasmo il completamento dei primi cinque anni di Amministrazione. I prossimi dovranno essere un completamento di quello che abbiamo messo in campo in questi primi cinque anni.
Grazie a tutti voi, veramente. Grazie. (Applausi)
Scusatemi per l’emozione.
Passiamo alla votazione. Chi è favorevole? 14. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Nessuno.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole? Sempre 13. Come prima.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Grazie a tutti. Buona serata.
La seduta è tolta.