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CC Clusone 23.12.2024 ore 09.00
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Iniziamo la seduta del Consiglio comunale del 23 dicembre 2024. Chiedo cortesemente al Segretario di fare l'appello.
Buongiorno Stabilini Massimo presente Bigoni Flavia, presente Balduzzi, Roberto presente Tonsi, Alessandra presente, Bastianelli, Luciano Barcella, Marta Callegari, Davide presente, giudici, Michela.
Giudici Bruno Luzzana, Antonella, presente o lini Paolo.
Assente Acerbis Veronica ha comunicato l'assenza e Fantoni Nadia ha comunicato l'assenza per la seduta, è valida.
Grazie Segretario, iniziamo forse il Sindaco, prego no, allora infatti di fare synth il Consiglio Comunale questura ha penalizzato l'intervento di alcuni Consiglieri, mi dispiace perché era un un Consiglio molto importante, visto che ci sono dei punti abbastanza è fondamentali che tracciano le linee del Po delle del territorio quindi chiedo magari la prossima volta di non farlo questure del Dandolo possibilità perché comunque qualcuno lavora grazie.
Ho fatto un giro di consultazioni con i Consiglieri, ecco, non avevamo visto che comunque poteva essere fattibile in via straordinaria.
Iniziamo la trattazione dei punti all'ordine del giorno. Punto numero 1, atto di avvio di un percorso di transizione energetica nel territorio comunale attraverso la partecipazione ad una comunità energetica rinnovabile, ai sensi del decreto legislativo numero 199 del 2021 e in attuazione della direttiva UE 2018 2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Prima di cedere la parola all'assessore Calegari, abbiamo in Aula il dottor Brignoli che Presidente della Fondazione sinergia verso poi capiremo cos'è la Fondazione sinergia che è che ringrazio per essere intervenuto a disposizione per chiarimenti e approfondimenti. Prego Assessore. Grazie Sindaco. Si oggi si completa e la prima parte di un percorso molto importante per il Comune di Clusone. Un percorso iniziato due anni fa circa l'obiettivo era quello di cogliere tutte le opportunità che mano a mano si presentavano al fine della costituzione di una comunità energetica rinnovabile. Nelle scorse settimane abbiamo ricevuto una proposta di adesione, da parte della Fondazione sinergia ACER, una fondazione.
Di partecipazione senza scopo di lucro costituita ad agosto 2024 tra 23 Comuni, con lo scopo, così come da loro statuto, di fornire benefici ambientali. Economici sociali alle comunità in cui opera e le comunità che rappresenta, promuovendo l'installazione di impianti a fonte rinnovabile.
Come ad esempio può essere quello di un impianto fotovoltaico e produrre consumare, immagazzinare, condividere, vendere l'energia elettrica rinnovabile, una comuni terre energetica all'interno che opera all'interno di Regione Lombardia, di cui fanno già parte 34 Comuni altri che sono in fase di adesione, oltre alla provincia di Bergamo, che ha aderito nelle scorse settimane con l'adesione del Comune di Clusone, entra a far parte anche la nostra cabina primaria. Chi si unisce alle 19 già presenti all'interno della della Fondazione stessa Comune di Clusone, aderisce come fondatore, con tutti i benefici che ne derivano. Questa questa operazione ha un costo di 1.500 euro, un costo iniziale e che servono questi soldi. Servono inizialmente a sostenere le spese di questa fondazione, ma come da piano economico-finanziario in futuro si auto sosterrà.
Ripeto il concetto di comunità energetica, che è principalmente quello di dello scambio di energia elettrica all'interno di un gruppo che si trova all'interno della stessa cabina primaria. Quindi c'è chi produce, c'è chi consuma, c'è, chi produce e consuma, che viene chiamato anche prosumer e per ogni kWh scambiato. All'interno di questo gruppo, lo Stato riconosce un incentivo. Questi incentivi vengono poi utilizzati e vengono come da da da Statuto di questa Fondazione, vengano suddivisi con delle percentuali e vengono dati quindi ai produttori, ai consumatori. Una certa percentuale viene tenuta anche per sostenere le spese della fondazione e una percentuale può essere utilizzate per scopi sociali e che mano a mano si possono identificare in questa dal dalla Fondazione. Insomma, come ha detto già il Sindaco, prima abbiamo presente il presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione, sinergia al dottor Brignoli, che anch'io ringrazio della sua presenza e se vuole specificare sicuramente meglio di come ho fatto io, il, il concetto di fondazione e la sua diciamo il suo percorso grazie.
Roba.
Intanto grazie e buongiorno a tutti e grazie per l'invito e per questa opportunità, come introdotto dal dal Sindaco e dall'Assessore, io sono il Presidente della Fondazione sinergia. Cerco di farla breve, anche perché ho visto che avete un ordine del giorno importante e poi il resto a disposizione, tutto il tempo che ritenete per chiarimenti e domande e faccio alcune precisazioni proprio rispetto alla natura giuridica della fondazione. Innanzitutto perché la fondazione è una fondazione di partecipazione, si è scelto questo tipo di di soggetto giuridico perché è quello che si è ritenuto migliore sia ai fini del rispetto del dei vincoli pubblicistici e quindi anche secondo diciamo, non è una giurisprudenza, però un orientamento ormai consolidato delle Sezioni regionali della Corte dei conti, sostanzialmente per la partecipazione degli enti locali, raccomandano la Fondazione per la costituzione delle comunità energetiche e perché garantisce, data la dimensione dell'iniziativa delle regole di bilancistiche fiscali che consentono una gestione oculata ordinata, ben fatta, avevamo potuto fare un'associazione riconosciuta, ma avremmo avuto poi dei problemi a gestire un'iniziativa di queste dimensioni con il bilancio di un'associazione. Quindi questo è il primo tema. Il secondo tema che ho in parte già accennato. Questa iniziativa interamente pubblica è pubblica perché sono pubblici i soci fondatori che sono i Comuni, tutti i Comuni che aderiscono, che hanno aderito e che aderiranno dal primo all'ultimo giorno di vita della Fondazione, sono soci fondatori.
Quindi i soci sono fondatori ormai il contro il, i Comuni sono i soci fondatori e quindi i soci sono pubblici, ma hanno anche il controllo, perché lo Statuto stabilisce due livelli di governance e su entrambi i livelli di governance. Il controllo resta pubblico, quello generale della Fondazione, con la nomina del CdA, i soci fondatori, quindi quelli pubblici, determinano i quattro quinti del CdA e quindi ne esercitano il controllo a livello invece locale di cabina. I soci pubblici fondatori determinano tre membri su cinque del comitato di configurazione e quindi, ancora una volta, il controllo quindi è pubblica, perché è fondatori, sono pubblici, è pubblica perché il controllo è dei pubblici ed è pubblica, perché gestisce.
Ha come scopo societario sociale quello digestive e dei contributi degli incentivi pubblici, che sono quelli del Gestore dei servizi energetici, poi lo schema incentivante delle comunità energetiche. Sostanzialmente la Fondazione riceve quanto si genera e lo distribuisce come se fosse un amministratore di condominio tra virgolette per banalizzarla per millesimi a tutti a tutti i partecipanti. Quindi questa è la ratio per cui è stata scelta questa questa forma giuridica o già introdotto. Quali sono i livelli di governance e aggiungo quanto è importante il livello del Comitato di configurazione per tre motivi. Il primo perché a non avere un livello locale si correrebbe un rischio Uniacque, ovvero tutti i Comuni della Provincia, tutti presenti pro pro capite pro quota e tutti che contano poco,
E con un livello di governance a livello locale viene garantito dalla finalità comuni comunità distiche della fondazione, ovvero una gestione dal dal basso su due aspetti fondamentali della vita della fondazione della comunità energetica, le modalità di riparto degli incentivi. Noi proponiamo uno schema-tipo, ma il Comitato di configurazione decide autonomamente se eseguirlo o come modificarlo il nostro schema-tipo e non più del 10% alle spese di gestione della Fondazione. Noi pensiamo. 10% era stato stabilito all'inizio su 23 Comuni soci con oggi Comune di Clusone stasera il Comune di euro 1, in provincia di Lecco, arriviamo a 45 46 e ce ne sono altri che arriveranno a già prenotati tra virgolette all'inizio di gennaio, quindi per un discorso di economie di scala, questo costo andrà via via riducendosi apro e chiudo una parentesi. Tutti gli organi di governance, il CdA, ma anche i comitati etico e scientifico operano tutti a titolo gratuito e stiamo lavorando proprio per tenere le le spese di gestione e di funzionamento a all'osso.
Quindi almeno il 10 per nome, non più del 10% alle spese di gestione della Fondazione. Questo peraltro garantisce che i Comuni aderiscono con 1.500 euro una tantum, e poi la la, la faccenda si sostenga per conto suo. Il 40% ai soci produttori, cioè chi ha fatto l'investimento e ha realizzato un impianto fotovoltaico di cui mette a disposizione l'energia e il 25% dei consumatori, cioè quelli che consumano l'energia prodotta da quelli che c'erano gli impianti fotovoltaici, facendo le somme avanzo un 25%. Noi abbiamo scritto che almeno il 25% andrà destinato ai progetti sociali, quindi nella cabina di Clusone si genera un certo valore di incentivi. Il 25% viene destinato sulla base sempre delle scelte del Comitato di configurazioni quindi dei Comuni. A quali progetti sociali destinarle? Li do l'azienda consortile, li do i servizi sociali,
In base al numero di abitanti dei Comuni, li do degli enti del terzo settore per dei progetti specifici. Insomma, a livello locale decidete quanto e come e quindi riusciamo a salvaguardare un meccanismo che parte dal basso e comunitario per dare un ordine di grandezza di che cosa vale questo 25%? Faccio una serie di semplificazioni tecniche perché se non sto qui a tediarvi, poi, se volete lo approfondiamo, ma ipotizzando di avere un gigawattora di energia condivisa nell'arco di un anno nella cabina,
Di Clusone. Il valore del contributo agli incentivi e ai progetti sociali corrisponde a 30.000 euro all'anno per 20 anni. 1 GWh è un numero che uno non sa dargli una dimensione e meno è qualcosa meno di quello che produce un campo fotovoltaico da 1 megawatt di potenza oppure 2 300 villette unifamiliari che mettono i pannelli sul tetto oppure una decina di aziende manifatturiere di aziende artigianali medie, quindi non è un numero che sembra grande, ma non è un numero grandissimo, quindi è un obiettivo.
Raggiungibile e superabile. Io credo, magari non nella cabina dell'Alta Val Brembana, dove sarà più difficile, però, insomma, a Clusone, siccome ce la si può cavare bene.
Quindi, ecco, questo è un po' le basi giuridiche e le modalità di funzionamento della della fondazione. Noi, dopo questo passaggio istituzionale, se deciderete di di approvare la l'adesione, vi chiederemo poi la disponibilità a gennaio per iniziare gli incontri con la popolazione, spiegare i meccanismi di funzionamento e quindi entrare poi nell'operatività. Dico solo due cose per chiudere la prima. Il sito è già operativo. Www punto fondazione sinergia punto it ci son già anche in moduli di adesione per i produttori, i consumatori e tutte le spiegazioni lo Statuto. Le FAQ c'è tutto.
E quindi se qualcuno vuole intanto cominciare a audaci e già lì l'altra cosa che è importante, che vale per magari non tanto per i cittadini del Comune di Clusone, perché inclusione più di 5.000 abitanti, però poi gli altri Comuni della cabina di Clusone che hanno meno di 5.000 abitanti, il 31 marzo scade il finanziamento PNRR per la realizzazione di impianti fotovoltaici che da inserire all'interno dell'Acea per partecipare. Serve che ci sia l'Acea. Voi oggi avete l'Acea, mettete a disposizione la c'è del territorio, chi vuole, perché questo bando è rivolto sia agli enti pubblici che i privati, alle famiglie, alle imprese può quindi da domani,
Aderire cioè fare richiesta di finanziamento. Questo è importante perché la scadenza del 31 marzo, quindi, ci si arriva alla svelta e anche spiegare questo sul territorio e lo dico anche agli amministratori. Anche i vostri colleghi dell'Altopiano può essere una cosa importante. Io vi ringrazio per l'attenzione e resto a disposizione per domande e quant'altro.
Grazie Presidente, lasciamo spazio agli interventi, consigliere Luzzana, buongiorno, la ringrazio per le sue partecipazioni, io volevo capire un attimino dallo Statuto un po' la governance, allora c'è il consiglio di amministrazione, che attualmente è composto da i soci promotori.
No, è stato costituito all'atto costitutivo, all'atto costitutivo non costituiti, i fondatori promotori e i fondatori promotori hanno scelto i cinque del consiglio di amministrazione, tra cui hanno avuto la pessima idea di scegliere anche il sottoscritto okay, e quindi per cinque anni questo sarà il per cinque anni salvo che non succeda qualche cosa questo Statuto il Consiglio nel momento in cui invece scade questo consiglio di amministrazione, anche i soci fondatori possono rientrare tutti con lo stesso potere, tutti con lo stesso potere assoluto, quindi è questo poi c'è il il discorso del collegio dei fondatori sì,
Che è allo giusto, allora mettiamo più nello specifico gli o gli organi, quali sono il Consiglio di Amministrazione e l'organo gestorio, c'è l'assemblea dei soci, questa è una fondazione di partecipazione e quindi ci sono soci fondatori, soci partecipanti in Assemblea. Ci sono i soci fondatori dei soci partecipanti, tutti i soci, nel collegio dei fondatori, ci sono solo i soci fondatori. Perché questa divisione? Perché la fa l'assemblea nomina un membro del CdA, il collegio dei fondatori 4.
Quindi c'è il collegio dei fondatori e poi abbiamo l'assemblea che è fondata, è formata da tutti, poi c'è il comitato scientifico, il Comitato etico, si sono due organismi consultivi, anche questi a titolo gratuito, e li abbiamo già costituiti, i nomi sono sul sito internet a mio avviso c'è un livello anche molto interessanti sia dal punto di vista appunto,
Per la parte sociale che per la parte scientifica. Tenete presente che nel CdA abbiamo due protettrici dell'Università di Bergamo, professor Sabani, e la professoressa Barigozzi e nel comitato scientifico abbiamo un'altra professoressa dell'Università di Bergamo, la professoressa genuflessi, un professore del del Politecnico e un professore del di player, che si occupa un nostro fisico per delle cose molto interessanti. Più altre figure che adesso non ho citato, ma non per sminuirla però, per dire, le persone che abbiamo coinvolto nel Comitato ETI del Comitato Etico fanno parte anche il presidente di ABF Pezzoni, il l'assessore ai servizi sociali del Comune di Bergamo, ma c'è la Messina e il direttore della Caritas,
Di Bergamo, tanto usate.
Di Clusone, ah, sì, io sapevo che a Padova questo era stato parroco Calolzio, pensavo fosse dalle parti di là.
Alla fine passano sempre tutti da Clusone prima o poi e quindi dicevo appunto ci sono questi due comitati che sono importanti, magari non tanto in questa fase di avvio, però a regime, cioè io mi immagino che questa Fondazione nasce per rispondere a delle criticità ambientali per cui si fa il meccanismo del delle comunità energetiche per creare dei benefici economici con questo schema delle comunità energetiche e per ritornare al territorio delle risorse per il sociale. Quindi, se io mi immagino quando questa cosa sarà a regime tra uno o due anni diciamo questa Fondazione nasce come Fondazione ambientale, ma diventa soprattutto una fondazione sociale che si occupa, sulla base delle indicazioni dei Comuni di finanziarie, tutta una serie di progettualità a scopo sociale sul sul territorio e nel fare questo fa anche un'attività di, diciamo, disseminazione della cultura e della transizione energetica sulla cittadinanza per favorire la partecipazione. Quindi, in questo senso il comitato etico il comitato scientifico diventano importanti, perché aiuteranno e guideranno l'attività di formazione per i cittadini sul territorio e danno indicazioni utili per la gestione dei progetti sociali che si potranno realizzare in tutte le cammino. Invece i comitati di configurazioni, quanti se ne creeranno uno per ciascuna cabina che decideremo di attivare, diceva l'assessore che con Clusone siamo arrivati a 20 stasera con uno arriveremo 21, io poi a un certo punto tireremo anche una riga, perché i diciamo che i fenomeni, le economie di scala, poi ad un punto di rottura cioè non è elastico all'infinito, quindi avere una scala aiuta a ridurre dei costi, non deve neanche essere eccessiva, perché altrimenti richiede un'ulteriore crescita. Però sicuramente noi siamo partiti sul territorio della provincia di Bergamo, della provincia di Lecco, stanno entrando anche alcuni comuni della Brianza monzese.
Quindi quel numero di cabine a cui arriveremo non ve lo so dire però a un certo punto, poi questa crescita andrà anche fermate, come abbiam discusso con Regione Lombardia, a mettere a disposizione questo modello di anche di tutte le altre realtà che vorranno fuori dalla provincia di Bergamo di Lecco di Monza, realizzare delle iniziative simili, quindi i comitati di configurazioni se ne crea uno per ciascuna cabina. Quando si attiva una cabina, quando entra un Comune, il primo Comune che entra in una cabina attivo, la cabina e vado a cercare i Comuni contermini della cabina per dirgli voi siete interessati a entrare sì o no, perché prima di costituire il Comitato dalla cabina vorrei essere sicuro di non aver lasciato fuori nessuno. Se vuoi entrare, ci aspettiamo se non vuole entrare. Facciamo noi e ti ringraziamo quindi il Comitato di configurazione. Nel caso di Clusone.
In base a quello che saranno le scelte dei dei Comuni qui intorno e dei tempi che ci saranno per la risposta dei cittadini, andremo a costituire lo secondo me ragionevolmente da maggio in poi tra febbraio e aprile.
Ciascuno e ciascuna cabina, i partecipanti sempre pubblici o entreranno a far parte anche no. No, lo Statuto prevede che i pubblici sono i fondatori. I partecipanti sono i privati privato, in qualunque forma e nei limiti previsti dalla normativa, quindi le piccola piccola media impresa agli enti del terzo settore, le i privati.
Le associazioni, non le grandi imprese, non i soggetti che di mestiere vendono l'energia elettrica, questi impianti, quei quelli che hanno gli impianti, si quelli che producono e quelli che consuma, insomma diciamo tutti tranne la grande impresa, proprio per essere Sandro esprimono fanno, si fanno una serie di.
Mettono degli obiettivi, cioè questi a raggiungono questo 30.000 euro. È lì che si decide come destinarli nel Comitato ce ne saranno tra scelti dai sindaci e due scelti da dei partecipanti e in quella sede si deciderà ogni ogni anno che come mai i criteri di dei all'interno dei comitati configurazioni saranno comunque piuttosto omogenei fra tutti i comitati oppure uno può dire A e l'altro Z perché poi qua dice il nostro Statuto estremamente federalista e quindi ciascuno di fatto può decidere quello che gli pare, nella misura in cui deve rispettare due paletti, le finalità dello Statuto delle finalità della norma, cioè se la norma ti dice devi utilizzare il la quota del sociale per i servizi sociali, non li puoi spendere per fare gli asfalti, però c'è posto al di là delle ovvietà, è libero di decidere rispetto alla norma.
Innanzitutto però pensavo che ti prendi il comitato etico. Il comitato scientifico in merito a questo, ma solo consuntivo diamo diamo danno degli. Allora, secondo me è molto utile che diano degli indirizzi che ci aiutino a fare delle analisi. Io penso sul tema scientifico, ci sono tantissime cose che si possono poi andare a sviluppare sul tema delle rinnovabili con alle spalle professionalità di questo tipo, mettendolo a disposizione dei comuni e dei cittadini, però saranno sempre solo indicazioni senza nessuna cogenza, senza nessun vincolo.
Grazie.
Ci sono altri interventi?
Bene. Allora, prima di porre in votazione il punto all'ordine del giorno, voglio fare anche una considerazione. Siam partiti due anni fa, esatti con la prima delibera del Consiglio comunale in cui c'era questa Atto di indirizzo a voler costituire una comunità energetica rinnovabile. Avevamo iniziato un percorso sulla scorta di una linea che era stata dettata dalla Regione Lombardia per cui avevamo coinvolto già i nostri. Diciamo privati, quindi aziende, i cittadini, associazioni, enti a questo percorso avevano già diritto diverse diverse figure. Avevamo quindi dato avvio dopo aver superato la fase 1 di Regione Lombardia alla fase 2, per cui abbiamo presentato appunto il nostro progetto. Siamo in attesa di graduatoria, che dovrebbe uscire a breve un po' più in là. Siccome la Regione Lombardia si sta prendendo i suoi tempi, con questo atto di, con questa delibera di agli stessi di che proponiamo oggi al Consiglio comunale. Praticamente andiamo quindi ad attivare la comunità energetica rinnovabile per il Comune di Clusone, ma, come ha spiegato Brignoli, in questo momento per tutto il territorio ci tengo a precisare che, se un utente vario come è stato specificato anche dai Comuni limitrofi sotto la stessa cabina primaria avesse voglia di aderire come socio partecipante, lo può fare. Quindi, in questo momento occlusione sta dando l'opportunità anche a tutti quelli del territorio, di partecipare l'altra. Questa considerazione che secondo me non è di poco conto, dopo i decreti attuativi è arrivata una doccia fredda per cui gli impianti che sono inseribili all'interno di comunità energetica sono solamente quelli che entrano, che vengono messi in funzione dopo le alla costituzione della Comunità energetica. Ecco, la Fondazione sinergia poi è stata costituita il 1 agosto, il 5 agosto 5 agosto, per cui tutti gli impianti che dal 5 agosto in avanti sono stati attivati possono far parte di questa comunità energetica rinnovabile, e questo anche quindi non è una questione di poco conto. Crediamo molto nella linea che è stata data dall'Europa a cascata, dal nostro Governo, dal nostro Governo e poi quindi dalla nostra Regione Lombardia, sul fatto che la sostenibilità ambientale, sociale, economica non sono previsti grandissimi guadagni, ma comunque sono previsti degli, diciamo, degli aiuti che possono essere usati, come abbiamo capito, sia remunerare gli investimenti dei privati sia comunque anche per il pubblico, a scopo sociale, e questo non è una cosa di poco conto.
Abbiam visto, poiché con la guerra in Ucraina c'era stata quella crisi energetica che ci aveva colpito forte il fatto di rendersi indipendenti energeticamente il più possibile utilizzando delle fonti di energia rinnovabile sia quindi un obiettivo molto molto nobile che quindi questo Consiglio comunale questa su quest'oggi è chiamato quindi a a concretizzare. Io non ho nient'altro da aggiungere. Ringrazio il dottor Brignoli di essere intervenuto e dell'opportunità anche che ci è stata posta e quindi pongo in votazione il punto all'ordine del giorno. Ancora una cosa Prix possono ringraziare anch'io i farvi gli auguri di buon Natale. Grazie, grazie. Grazie mille.
Chi è favorevole contrari astenuti?
Immediata esecutività, chi è favorevole contrari?
Astenuti.
Il punto è approvato, salutiamo il dottor Brignoli, le FAQ contra, cambiamo gli auguri buon Natale e buone feste.
Passiamo alla trattazione del punto numero 2 aggiornamento, tabella oneri concessori articolo 16 DPR 3 e 82.001 e aggiornamento, valore unitario, monetizzazione, aree a standard cedo la parola all'assessore Balduzzi, grazie sì, l'articolo 44 della legge regionale 12 quindi alla legge per il governo del territorio prevede,
Che gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria siano aggiornati da parte del Comune, tenendo conto, tra l'altro, dei prevedibili costi di realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
Gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria sono quei contributi economici che i soggetti privati versano devono versare al Comune quando realizzano appunto un nuove costruzioni, interventi re di ristrutturazione che comportano poi un aumento del carico urbanistico, il principio base dell'aggiornamento rispetto appunto, tra l'altro, i costi, le opere ai costi delle opere, in parte è un principio della legge regionale che è un principio, diciamo così, di razionalità, che i costi di realizzazione di queste opere devono trovare un bilanciamento nelle entrate dagli oneri che sono finalizzati a realizzare, a finanziarne la realizzazione. Prendendo atto che gli indici Istat dei prezzi per la realizzazione delle costruzioni, così come quelli dei prezzi al consumo, sono stati interessati da una crescente anche il livello inflazionistico, si ritiene quindi opportuno procedere ad approvare quella che trovate come allegata tabella perché è stata predisposta dall'Ufficio Tecnico per l'aggiornamento degli importi dovuti per gli oneri di urbanizzazione primaria. Ogni redazioni secondaria e tasse, smaltimento, rifiuti chiedono versarsi inadempimento, di cui agli obblighi contributivi previsti dalle normative Inaz nazionali e regionali all'atto del rilascio dei titoli autorizzativi. Questo aggiornamento è stato determinato appunto sulla base degli indici Istat intercorsa il periodo fra il novembre 17 2017 settembre 2024. Nella tabella vedete riportati i valori che sono applicabili per ciascuno degli ambiti che sono istituiti dal Piano di governo del territorio, con riferimento anche alla previsione della normativa normativa, delle NTA, del Piano delle regole per le medesime ragioni. Si propone inoltre all'aggiornamento del valore unitario che deve essere riconosciuto in occasione della monetizzazione delle aree a standard. Nella maggior parte dei casi e dei casi viene richiesta per l'impossibilità di reperire aree destinate a parcheggio all'interno dei lotti, oggetto di intervento per i limiti propri di dimensione degli stessi. Con una delibera di Giunta del 2004 era stato determinato questo valore nell'importo totale di 120 euro. Al metro quadro.
Di dei quali 80 euro per la realizzazione della superficie pavimentata in asfalto, i 40 euro come rimborso a titolo di rimborso dei costi di perfezionamento dell'acquisizione di queste aree.
Per le medesime motivazioni di aggiornamento. Istat di cui abbiamo parlato per gli oneri di urbanizzazione si propone appunto di procedere al aggiornare anche il preventivato costo di realizzazione superficie pavimentata in asfalto, sempre l'applicazione degli indici Istat, in questo caso il periodo di riferimento a giugno 2004 settembre 2024, portando l'euro 120. Allo stesso tempo, però, si rivede in questo caso in riduzione il valore preventivabile del costo di acquisizione delle aree, che appunto era stato quantificato né con la delibera del 2004 in 40 euro. Questo inapplicazione di quella previsione del PGT, dell'istituto della compensazione urbanistica, quindi andando a ridurre di quello che è il doppio le previsto per le cessioni, in accordo bonario del valore medio di esproprio previsto per le l'area in cui ricade Clusone, si va a proporre quindi 20 euro, quindi 120 euro. Il valore riconosciuto per.
La realizzazione a superficie pavimentata in asfalto. 20 euro per i costi prev previsti, perfezionamento dell'acquisizione totale 140 euro al metro quadro, il valore unitario da riconoscere per la monetizzazione delle aree standard. Quindi queste le 2 proposte di aggiornamento in in proposta. Scusate la ripetizione, grazie Assessore. Ci sono interventi, prego Consigliere negli atti. Non c'è la tabella.
Non so se manca nella fotocopia, comunque io non ce l'ho.
Negli atti consegnati.
Non li ha consultati, allora no.
Però negli atti non c'era e poi eventualmente.
E poi volevo chiedere, nella seconda pagina il capoverso, il quarto capo si della degli del Delibes sì, ritenuto la contrario non ho capito cosa no, il cui il quarto Capo seconda pagina al quarto.
Okay.
Ci sono altri interventi, possiamo mettere in votazione il punto all'ordine del giorno.
Chi è favorevole, grazie?
Contrari.
Astenuti.
Il punto è approvato.
Punto numero 3, approvazione Piano di Zona, 2025 2027 sentieri di transizione e dei relativi allegati dell'accordo di programma per la realizzazione del Piano stesso cedo la parola all'assessore Pigoni, grazie Sindaco e chiedo all'Assessore Balduzzi se è possibile riattivare la proiezione in modo che anche da dall'Aula sia possibile evidenziare.
Nel frattempo.
Mi permetto di leggere la premessa che ho scritto su questo nuova redazione del Piano di Zona, ringrazio la dottoressa battaglia che è presente in Aula e ringrazio lei personalmente e tutto lo staff dell'Ufficio di Piano dei Servizi Sociali, Diana d'ambito, compresa la struttura tecnica e amministrativa perché il lavoro che è stato fatto poi fra poco lo vedremo.
È un lavoro poderoso.
Molto molto importante in termini di obiettivi che ci poniamo. Il processo di scrittura di un nuovo piano di zona rappresenta di per sé è una sfida di analisi, ma anche di lettura, di programmazione, di gestione e di risposta ai bisogni sociali di una comunità. Il nostro sentire di transizione e Piano di Zona 25 27 dell'ambito sociale Valle Seriana Superiore Val di Scalve. Vuole illustrare il punto di partenza multifocale di questa lettura, convinti che ogni nostro territorio, ossia portatori di peculiarità, originalità ed esperienze uniche e che come tale vada valorizzato.
Ed è il motivo per cui abbiamo deciso di mettere in copertina le immagini dei nostri 24 Comuni e tuttavia i bisogni sociali così diffusi nel loro nuovo manifestarsi ci impongono lo sforzo di connettere i nostri Comuni attraverso sentieri metodologici e di analisi sempre più integrati multilivello portandoci a superare vecchie logiche di isolamento e frammentarietà siamo chiamati a disegnare i nuovi sentieri, avendo ben presente la direzione del nuovo cammino. Gli stessi servizi sociali, così come li abbiamo sempre conosciuti, si stanno già evolvendo, tracciando la transizione verso l'integrazione con la realtà sociosanitaria ed assistenziale, adottando nuovi strumenti digitali e di metodo e al loro interno tutti gli operatori stanno già sperimentando il cambiamento che sarà sempre più in PON improntato alla valutazione multidimensionale dei bisogni delle persone. Le amministrazioni comunali, chiamati a far fronte alle necessità dei nostri concittadini e concittadine, specie di quelli più fragili ed emarginati minori dei giovani, delle nuove famiglie, così come dei più anziani, non devono temere il cambiamento, ma favorire il più possibile livelli di raccordo interistituzionali, avendo fiducia nel percorrere insieme sentieri nuovi ed antichi che ci consentano di orientare al meglio le risorse economiche disponibili e attivare quelle di territorio che ogni nostra comunità saprà riconoscere e valorizzare. È questa l'ambiziosa meta che ci prefiggiamo di raggiungere insieme in questo sentieri di transizione e Piano di Zona. 2025 2027 certi di poter contare sulla collaborazione di tutti gli attori territoriali. Ecco, questa premessa vuole spiegare gli obiettivi, la riforma sanitaria di Regione Lombardia che coinvolge anche direttamente i servizi sociali, in particolare i servizi sociali di ambito. Ci impongono queste connessioni, quindi nel Piano di Zona che storicamente ha una declinazione territoriale, appunto di ambito, i nostri 24 Comuni vede l'integrazione con un prologo provinciale che le assemblee e i presidenti dei vari ambiti hanno condiviso e una declinazione più locale ma sovracomunale sovrambito. Nel nostro caso c'è una declinazione rispetto al piano,
Di Governo, per così dire territoriale che sta in capo alle AS siti. Quindi, questa nuova riforma impone queste collaborazioni e queste integrazioni è scritto in diversi documenti. Questa valutazione multidimensionale del bisogno, quindi non solo i servizi sociali, che valutano la parte sociale, ma il bisogno della persona deve integrarsi in un'ottica di relazioni sociali, di benessere e di salute, ma anche di assistenza. Il, come avrete avuto modo di vedere, abbiamo voluto declinare in modo un pochino più smart quello che avevamo detto di voler fare e quello che abbiamo fatto, contrapponendo gli obiettivi e i risultati, e credo che non ci sia nessuna area.
Trasversale e sociale. Mi riferisco ai minori, agli anziani, alle famiglie, alla disabilità, all'emarginazione e l'area dell'inclusione alle nuove forme emergenti. Penso per esempio tutta la problematica delle adolescenti, ma di sostegno anche delle delle strutture che affiancano le famiglie e le varie agenzie. Le scuole in primi in primis. Ecco, non c'è.
Un argomento, non c'è un settore che non abbia portato a casa molti risultati. Lo dico con orgoglio perché il lavoro fatto in questi anni di welfare generativo di comunità, che era il nome del nostro precedente Piano di zona, ha avuto veramente un'attualizzazione a tutti i livelli e, come avevo dichiarato e come abbiamo fatto, abbiamo cercato di portare i servizi e i vari servizi a livello territoriale cercando di essere il più capillari possibili, consapevoli che abbiamo molto molti comuni piccoli e molti Comuni del nostro ambito, che sono distanti anche dai centri di aggregazione o di riferimento. Abbiamo voluto compatibilmente con le risorse, naturalmente, cercare di essere il più puntuali e capillari possibili. Questo Piano di Zona sentieri di transizione ci impone di fare un passo avanti. Il nuovo sentiero è quello di uscire un po' dal nostro piccolo spazio e cercare di integrare con una visione un pochino, più ampia,
È chiaro che le risorse sono limitate ai bisogni crescono da ogni punto di vista, i costi aumentano. Abbiamo visto nell'ultimo anno e mezzo aumentare per esempio i costi del personale che collabora.
Con le cooperative con gli enti del terzo settore e quindi a parità di erogazione di servizi. Questo comporta una rimodulazione delle risorse, però abbiamo cercato, utilizzando le parole del dottor Brignoli di prima abbiamo cercato anche noi di fare scala, di mettere in fila i bisogni e dare una risposta a tutti coloro che, in ordine di priorità, ne avevano bisogno, ecco, questo è un po' la cifra.
È l'ambizione del nostro Piano di zona, scorro un pochino velocemente l'analisi del Piano di zona, oltre a un ripercorre quello che era il piano di zona precedente, quello che è stato fatto parte da un'analisi di contesto e la voglio senz'sintetizzare in questo in questo termine siamo tra gli ambiti.
È più periferici dal punto di vista geografico, siamo tra gli ambiti con una percentuale di popolazione anziana molto elevata, sfori sfioriamo quasi il 25%, quindi un quarto della nostra popolazione. Abbiamo il problema, non solo noi della denatalità, quindi della sostenibilità e l'albero demografico, la struttura dei rom demografico che demografica ce lo ricorda, ma abbiamo cercato di mettere in I a terra e anche in questo Piano di Zona prossimo venturo. Molti interventi andranno in questa direzione di sostegno alle famiglie più giovani. Sostegno dei bambini dello 0 6 e delle connessioni, perché è vero che abbiamo una fetta molto importante di popolazione anziana con problematiche di cronicità di isolamento, famiglie sempre più piccole, quindi dove anche i legami sociali sono un pochino più difficili da mantenere. Ma dobbiamo anche sostenere le famiglie che continuano convintamente ad abitare nelle nostre comunità.
Scorro un po' velocemente, poi, se ci sarà bisogno di entrare nel dettaglio su qualche particolare, lo possiamo lo possiamo comunque vedere successivamente le aree di intervento sono sostanzialmente quelle quelle tradizionali che ho già citato prima abbiamo voluto rappresentare graficamente.
La rete, diciamo, delle dei dei servizi, parliamo di servizi sanitari, ma parliamo anche di servizi sociosanitari, le scuole presenti e i servizi, come dicevo prima per le famiglie, oltre che per per le persone più sole e anziani.
Le aree, come dicevo, sono quelle aggregati dei minori, degli adolescenti, delle famiglie. Le aree che riguardano la disabilità che dal punto di vista economico nel nostro territorio tutta l'area Deserve disabilità è quella che assorbe ancora oggi la percentuale maggiore degli investimenti sia del fondo sociale d'ambito ma anche di destinazione degli interventi che tramite progetti dedicati, siamo riusciti ad ottenere, penso al ai progetto Centro, al centro penso rivolto proprio la disabilità di potenziamento dei laboratori dei servizi esistenti.
Penso anche al progetto piaza, ecco, adesso questa è la è la governance, ma che dà un po' l'idea della della complessità della gestione oggi, dei servizi sociali d'ambito sia al loro interno che rivolto agli altri livelli, sovra ambito quindi distrettuali,
È di Valle Seriana, Val di Scalve distrettuale come AST e provinciali,
Progetto piazza rivolto agli anziani, i progetto Pippi ed integrazione contro l'emarginazione delle famiglie e dei minori a rischio di dispersione scolastica o di emarginazione sociale, e direi che questi sono i principali ricordo l'attivazione recente del Centro famiglia zig-zag, zig-zag, che intende anche qui rimandare a un percorso di connessione se qualcuno avesse mai nella sua vita visto ho utilizzato una macchina cucire il punto zig-zag è quello che connette,
Fronti diversi di tessuti, quindi dobbiamo tessere questa rete.
Il dettaglio poi, come dicevo, lo possiamo anche approfondire un e ringrazio la consigliera Luzzana come Presidente del coordinamento pedagogico questa è un'altra struttura che è stata attivata dal tra le primissime in Regione Lombardia, dove la formazione dei coordinatori delle coordinatrici del servizio 0 6, affiancato alla collaborazione della parte più tecnica e politica del comitato locale, ha voluto portare nuovo stimolo di confronto e di formazione, ecco questi direi che sono gli elementi più importanti che caratterizzano gli obiettivi del Piano di zona ma ripeto, caratterizzano anche la cifra di tutti gli interventi che sinora abbiamo attuato. Vi ringrazio.
Grazie Assessore Bigoni, ci sono interventi, prego, consigliere Ruzzante.
Allora?
Il Presidente dell'Ambito il 9 dicembre aveva detto che nessuno avrebbe mai letto il Piano di zona detto fatto l'ho letto Davids il 9 dicembre c'è stata la la riunione, dove c'erano tanti stakeholder e comunque la restituzione sì, sì sì, e quindi incuriosita l'ho letta anche se non ero curiosa lo leggevo lo stesso però ci sono alcune questioni che mi piaceva approfondire e chiedere allora nella parte detto fatto,
Ha ricordato un momento fa e l'apertura del punto di ascolto per le donne e.
Adesso sono definiti gli orari e i giorni di apertura perché gioverà dall'inaugurazione era stato detto che sarebbero stati poi comunicati, quindi una curiosità era questo.
Rispondo subito, allora ricordo che il 23 novembre abbiamo inaugurato il punto di ascolto per le donne vittime di violenza e comunque di contrasto alla differenza di genere in palazzina rossa, gli investimenti sono stati possibili attraverso un finanziamento che l'Assemblea dei Sindaci dei Piani di zona dedicato con fondi BIM e con la collaborazione in particolare delle operatrici,
Di dell'accoglienza del Centro Aiuto donna di Seriate le operatrici in questo momento non hanno ancora attivato i giorni e gli orari, ma dalla interlocuzione che ho avuto con la responsabile sarà modo ora dovrebbero essere pronte per poterlo attivare su gennaio.
E si sono prese qualche giorno per una messa a punto, ma soprattutto perché due operatrici non erano prese in non sarebbero state presenti per circa una ventina di giorni per impegni precedenti. Però ecco se non c'è nulla in contrario. Sicuramente penso che su gennaio potrebbe partire l'operatività e quindi in quel caso, come avevano anticipato, ci sarà un numero di telefono dedicato degli orari di apertura. Al loro si vorrebbero orientare su due mezze giornate alla settimana. Parliamo di sei operatrici che hanno fatto la formazione, sia teorica che quella pratica di tirocinio per un anno, al centro di Bergamo e di Seriate.
Grazie invece, quando parlava di costruire di prossimità, sostenere domiciliarità, c'è scritto realizzazione di immobili con supporto domotico da destinare agli anziani e dov'è che son stati realizzati questi immobili, allora questo fa parte del progetto habitus, un progetto PNRR multilivello, dove sono stati coinvolti tutti gli ambiti della nostra SS T per quanto riguarda Clusone dopo un percorso abbastanza lungo e,
Purtroppo un po' faticoso, abbiamo identificato un un, diciamo uno spazio adeguato in fondazione Sant'Andrea dopo che, purtroppo, le prime manifestazioni di interesse dei Comuni di alcuni Comuni del nostro ambito per una serie di problematiche contingenti non avevano potuto essere attuate. Mi riferisco alle iniziali candidature del comune di Gandellino del comune di Ponte Nossa. Questi due Comuni inizialmente si erano candidati per questi investimenti su appartamenti. Il progetto habitus. Cosa prevede prevede la ristrutturazione e la sistemazione di appartamenti adeguati a persone che il bando dice non autosufficienti, ma che in realtà dovrebbero però poter avere ancora una certa autonomia per consentire loro di abitare questi spazi con una assistenza domotica di base. Quindi la video la videochiamata piuttosto che la domotica di base sul, per evitare, per esempio banalmente lo sforzo delle tapparelle piuttosto che il controllo degli accessi, quindi e integrata con alcuni dispositivi che ci dovrebbero presentare il capofila che è Albino l'ambito di Albino è capofila di questo progetto habitus proprio nelle nelle prossime settimane vi stanno valutando a livello tecnico, quindi ci sarà una domotica sull'immobile con queste forniture diciamo di base e una domotica,
Di dispositivi portatili, potrebbe essere un braccialetto piuttosto che altri sensori simili a questi, che permettono la rilevazione dei parametri funzionali principali della della persona anziana che vive in questi spazi, cioè, quindi, su Sant'Andrea ci sarà qua si appartamenti, allora è in realtà è un appartamento sdoppiato al settimo piano della della staccato, però sia dalla casa-albergo che dalla RSA, quindi ha una sua autonomia funzionale e logistica. Ovviamente potrà godere poi anche degli spazi di condivisione, perché è importante per questi anziani, che potranno orientarsi temporaneamente in questi spazi, di poter avere degli luoghi di aggregazione comuni. Quindi ci è sembrato opportuno e quanto mai utile poterlo inserire all'interno del contesto di fondazione Sant'Andrea e quanti anziani potranno per evitare? Allora teoricamente noi dovremmo, mi dica, dottoressa battaglia, se non ricordo male.
16 16, però 16 compresi egli ha c'è il le i finanziamenti per una domotica domiciliare autonoma, quindi l'obiettivo di coinvolgere questo numero tra l'appartamento del Sant'Andrea ed eventuali situazioni candidati singole, e la durata è variabile. Quindi ci potrebbero esserci persone che poniamo dopo una dimissione e dopo una riabilitazione, ha bisogno, per esempio, di sistemare il proprio appartamento per abbattere le barriere architettoniche. Faccio faccio un esempio e poter accedere alla propria abitazione. Nel frattempo, per due mesi per tre mesi potrà usufruire di questo appartamento, diciamo in condivisione e l'appartamento è pronto. Si stanno ultimando i lavori.
Grazie.
Ecco, poi arriviamo alle pagina 16, dove ci sono un po' tutti i dati che già ha già citato lei preoccupante vedere che l'ambito il 31 12 2023 è arrivato a 41.814, quindi siamo ancora al di sotto dei 42.000, quindi c'è proprio questo.
Decremento che di anno in anno lo si sente in maniera esponenziale perché da 41 8 6 8 siamo passati 41 due 14, speriamo che invece nel 2024 ci sia stato magari un'inversione di tendenza da tornare nemmeno sopra i 40 e 2000 e poi.
A livello di a pagina 22.
Io volevo capire la il discorso della popolazione minorile.
Ci son tutti delle la pagina 22 e 23, perché ci sono alcune cose che non collimino a livello di numero, nel senso che si parla di 195 minori in meno dal 2022 al 2023, però, se io penso Ardesio, dal 2022 al 2023 ha perso 109 minori.
Perché 592 meno 483 sono 109 minori. Io non so se questi dati sono o c'è stato qualcuno, qualche refuso, qualcosa perché mi sembra un po' tanto, questo che Ardesio abbia perso rispetto a tutti gli altri, perché quello che ha perso è ha perso di più e Clusone con 34 cogliere invece ne prende 49 minori, 49, quindi, secondo me queste tabelle qua sono un attimino da rivedere, perché c'è qualcosa che non va e Hylas la tabella della pagina 23, facendo le somme.
Dell'ultimo dell'ultima colonna, quindi, Ardesio risultano 483, se lei fa la somma della della tabella 23 risultano 474, quindi, secondo me, queste tue da due tabelle vanno un attimino riviste perché c'è qualcosa o la mia calcolatrice sbagliata oppure ci sono degli errori, un attimino da da evidenziare prima magari di pubblicare e verificare, invece magari c'è chi Ardesio ABAP abbia perso una popolazione di 109,
E i mi preoccupa dello 0 18 in un anno non so se ha avuto magari dei flussi di particolari minori, però ecco, ma i anche altri anche altri dati, cioè chi correre più 49 mi sembrano un po' tanti che siano arrivati 49 minori, tutti in un anno però magari invece sono dati veritieri ed è da verificare a pagina invece,
Sulla situazione reddituale.
Ci sono tutte diverse diverse tabelle e volevo capire un attimino che pensiero avete fatto su queste tabelle come parte politica sul discorso reddituale.
Della nostra zona rispetto poi agli altri 13 ambiti.
Visto che siamo abbastanza sempre in fondo alla classifica come reddito.
Allora parto dalla prima considerazione sulla mortalità, il decremento della popolazione, quando ho citato che siamo tra gli ambiti con il maggiore, con la maggiore prevalenza di di anziani, significa perché la vita è così per tutti una maggiore prevalenza anche di cronicità e di multi morbilità, è chiaro che dove abbiamo aree territoriali con una percentuale maggiore di anziani, la mortalità di per sé incide percentualmente maggiore rispetto a dare ad altri ambiti dove invece la popolazione giovane è più ampia e quindi il nostro decremento demografico, il nostro tasso di mortalità lo si vede anche sul dato provinciale è legato proprio al fatto che abbiamo un numero maggiore di anziani, di grandi anziani, per cui questo collima con la fisiologica col nostro, con la nostra fisiologia fisiologico. Andamento. Per quanto riguarda i numeri che ha citato sui minori.
Mi riservo con la Responsabile Ufficio di piano di rivedere in fase di rielaborazione delle bozze. Anch'io avevo rilevato alcune discrepanze che avevo segnalato adesso prima della pubblicazione. Vediamo un attimino di di confrontarci. Non so poi se, dottoressa battaglia dei dati diversi già da presentare adesso, sennò lo lo verifichiamo.
Sulla questione reddituale ed non dobbiamo dimenticare l'analisi provinciali se noi vediamo l'analisi provinciale. La, quindi l'area con famiglie più giovani, minori maggiore un maggior numero quindi di popolazione giovani con un reddito maggiore è l'area di Bergamo e dell'hinterland di Bergamo. Questo ricalca esattamente la struttura sociale della nostra popolazione.
E ciò non OSS, e quindi è una diretta conseguenza di questo è l'altro dato per noi molto importante che, sì, ha simile a però, da questo punto di vista, percentualmente col dato provinciale è la tendenza ad avere famiglie sempre più piccole numericamente o mononucleari.
Questo inevitabilmente.
Riduce la percentuale reddituali e dal punto di vista degli investimenti sociali, però, abbiamo sempre voluto garantire e salvaguardare le fasce deboli della popolazione, quindi sia in termini di servizi offerti sia in termini di compartecipazione,
Prima, quando mi riferivo ai diversi progetti PNRR, piuttosto che di aree interne piuttosto che progettualità, per esempio l'argento vivo in Valle, quindi questa grosso investimento progettuale con.
Fondazione della Comunità Bergamasca, che è rivolta specificamente alle persone superiore ai 65 anni, tutti queste attività sono totalmente gratuiti e quindi l'obiettivo è quello di coinvolgere proprio le persone più fragili e le famiglie che dal punto di vista economico sono più in difficoltà.
Io, quello che mi chiedo è in un futuro, avendo dei redditi così bassi, come faranno le generazioni che lavoreranno a supportare tutto tutto, queste persone che in effetti hanno se hanno un reddito basso vuol dire che avranno anche una pensione adeguata al reddito che hanno in funzione di adesso, quindi, in prospettiva, la parte politica, quali quali questioni si sta ponendo per far sì che non si lasci un buco micidiale a alle future generazioni perché il PNRR, sappiamo che finiscono e tutti questi interventi che sono gratuiti oggi meno male che ci sono e probabilmente anche lì bisognerà valutare quello da sostenere, quello che invece magari è servito poco e non servirà come poter mettere in atto delle politiche affinché si riesca comunque a avere un impatto inferiore per le generazioni che sappiamo benissimo, saranno sempre meno che lavoreranno e avrà sempre più da mantenere tra virgolette, questo comparto di di persone di anziani e grandi anziani condivisibile. La preoccupazione è quello che.
Quasi quotidianamente viene letto anche sui sui, a livello nazionale, sostenibilità del nostro welfare, sostenibilità non solo del welfare sociale, ma dal welfare pensionistico del welfare sanitario, quindi noi abbiamo per esempio proposto nell'ultimo anno una mappatura delle attività che ritengo saranno uno dell'OSL, uno degli snodi cruciali su cui puntare a cui facevo proprio riferimento in premessa rispetto alle nostre sentinelle del territorio mi riferisco a tutta l'azione del volontariato,
E che pure risente di qualche criticità.
Perché i volontari, come tutti noi, aumentano con gli anni, ma ad esempio, avendo voluto mappare il sistema dei trasporti, ecco, voglio mettere per esempio questo come esempio abbiamo visto più di 300.000 chilometri percorsi dai volontari.
Con migliaia di servizi a livello dei vari enti, associazioni formali informali, i gruppi presenti nei nostri Comuni, fortunatamente questa è una realtà da noi è ancora molto presente.
E l'obiettivo sarà quello proprio di valorizzare dentro i tavoli di concertazione nei vari incontri rispetto alle varie tematiche e supportarli, per quanto più possibile non escludo che anche quelle risorse che ci auguriamo che, ad esempio con la comunità energetica di cui abbiamo parlato inizialmente si possano anche rafforzare queste reti di comunità perché diversamente il nostro welfare, così come l'abbiamo sempre conosciuto finora e non sarà sostenibile meramente dal punto di vista economico, quindi dovremo sicuramente contare su attivazioni territoriali che in primis faranno leva sul sul volontariato, ma anche sui legami sociali delle famiglie che vogliamo valorizzare.
Va beh, io penso che queste tabelle qua forse io spero che i Consiglieri qui presenti ne prendano atto e leggono perché.
È un uno scenario non troppo bello, perché se leggo la tabella a pagina 34 il reddito medio per tipologie reddituali, se guardo solo occlusione, siamo al decimo, posto che ci sono tanti Comuni sopra, ma noi non siamo messi molto bene come situazioni reddituali e in prospettiva futura. I volontari Lione, nel momento in cui sono sani e che hanno la possibilità ma se devono lavorare, non avrà volontari. Quindi è un po' una una situazione, secondo me, che non va vista nel probabilmente la risposta non è che voglio la risposta oggi, perché lo so che non c'è risposta, però forse una riflessione, forse un obiettivo grosso del Piano di zona doveva essere questo. Pensiamo un attimino a quello che sarà un futuro, perché veramente di fronti, se sono veri questi dati, c'è da preoccuparsi, cioè pensare che ci sono delle persone che hanno un reddito di 15.000 euro. Vuol dire che una RSA non riusciranno mai sostenerla, ma se non hanno figli o comunque i figli sono sempre meno, come riusciremo a sostenere questo faccio questo esempio perché è quello più semplice ed è la situazione magari classica che succede in tutte le famiglie. Quindi forse e se io penso anche tanti soldi che arrivano equi, parlo anche delle aree interne, piuttosto che spendere tanti soldi in tanti stupidate. Perché questo mi me lo permettete di dire forse bisognerebbe fare una riflessione e pensare invece a queste situazioni da una parte l'anziano e da una parte il, l'infanzia o la famiglia, perché qui forse bisogna investire. I nonni in cose che magari fanno fanno fanno consenso, però non fanno quello che è una strategia di futuro. E qui è l'invito che le faccio, magari visto che parlate di coprogettazione e il piano di zona, magari invece aprire dei tavoli di riflessione. Ma dove gli amministratori però si devono sedere devono essere presenti. Non deve esserci solo lei, perché da sola sappiamo benissimo che chi, non se serve tanto, ma non serve non è sufficiente dei tavoli dove si ovviamente ci si siede, si fanno questi ragionamenti qua perché questi io penso che leggendo questo uno si fa lo scenario di quello che sarà il futuro del nostro territorio, poi li possiamo mettere tutte le cose belle sul territorio, però io sono convinta che, se c'è o non c'è una riflessione seria e la volontà di fare qualcosa, io non so potremmo avere qua tantissime belle cose, potremmo avere tantissimi itinerari turistici e culturali, ma avremo un grosso problema sociali e non lo non lo parlo perché voglio sdrammatizzare, ma perché manca la sostenibilità e non solamente economica, ma anche di risorse umane, e questo lo vediamo tutti i giorni perché in tutte le associazioni c'è il problema del volontari, sempre più gente si sposta sempre più gente. Viene comunque va via anche per lavoro o per motivi di studio. Giustamente si può realizzare, però avremo un territorio che avrà frane era e noi saremo un po' corresponsabili. Mi metto anch'io perché non è che io sono fuori da questo mondo, cioè siamo tutti insieme e tutti, forse, se ci dobbiamo sedere, spingere su questa cosa qua perché andando avanti, si vedono poi le falle del nostro territorio, dove si sono perché tutti questi schemi hanno significato, non perché io mi auguro che ci sia stata una relazione, però vedere che il Comune, per esempio di premio lo spende 173.000 euro pro capite complessiva, Gesù di spesa sociale, per quanto andrà avanti il comune di Premolo.
Va bene l'ACER, abbiamo 30.000 euro a disposizione, amo ma su quanto c'è Ponte nostra spende 189 euro a pro capite Castione, 162 Clusone, ci mettiamo 100 139, però siamo anche più tanti, cioè Villa ad ogni 200 euro pro capite. Allora sono dati che veramente spingono a fare una riflessione. Questo vuol dire anche riprogettare il territorio in tutti i settori, quindi è vero e arriveranno fondi, perché io ho sentito il Presidente Comunità montana che arrivano tantissimi fondi sul territorio, ma se viene non viene letta questa parte, qua questi fondi verranno spesi, peraltro, ma non in funzione, di rivedere un po' tutta questa parte, quindi chiedo a chi è in Comunità Montana magari di veramente fare un lavoro serio, e qui invito e sottolineo serio perché secondo me alcune volte si sottovaluta il lavoro del sociale e lo ha dimostrato la linea del 9 di del 9 dicembre. È vero che c'è stato l'Assemblea dei Sindaci, però en tanti assessori così dei territori mancavano, cioè dico come si fa a pensare di riprogettare i nostri territori. Venendo meno questo documento che deve essere letto ed essere un po' il vangelo, sto esagerando e sto anche dissacrando magari cose che non dovrei dire però veramente su questa cosa qua va spinta, perché rileggendo e qui lo dico da persona esterna nonché l'ha fatto io ne ho fatti tre dei piani di zona e magari lo dentro qui da esterna, la situazione io la vedo, non è uno scenario così facili da gestire, ma è molto, molto più complesso e quindi bisogna spingere affinché ci siano delle decisioni forti ma forti e perseguirli. C'è anche tutto anche sugli istituti comprensivi. Peccato che mancano il numero degli studenti, perché naturalmente non può fare tutto il piano di zona, però gli istituti comprensivi, tutta la parte del comparto scuola e qui c'è l'altra falla pesanti che abbiamo scuole sempre più piccole con grosse difficoltà con insegnanti che vengono sempre meno e con grossi, con grossi problemi anche a livello economico. Io chiedo qui che venga fatta una revisione di tutti i piani diritto allo studio.
Dove si mettono un eroe, un lavoro che mi piani comuni si stanno spendendo perché non è possibile. Allora parliamo di trasporto, ottimizziamo quello perché veramente mi sta preoccupando il fatto che meno meno meno meno ho capito, però continuiamo a mettere più più più, ma da dove le troviamo fuori e mantenendo giustamente anche tutti gli altri settori, perché non c'è solo questo, assolutamente l'attenzione va proprio in questa nostra e non da oggi, cioè non da adesso, ma da più di un anno. Un altro lavoro di mappatura che abbiamo fatto di raccolta dei piani, diritto allo studio e sono macro.
Argomenti all'interno di ogni piano diritto allo studio, perché ogni Comune, ovviamente, lo declina al proprio al proprio interno, come desidera però?
L'obiettivo ne ho già parlato con la, con la responsabile dell'ufficio di piano è di declina spacchettare meglio le cifre e comprendere quindi, all'interno di un piano di un di ogni singolo piano, diritto allo studio, quante risorse vengono messe, per esempio c'è chi mette il trasporto, chi lo lasci escluso chi mette l'assistenza educativa scolastica, chi la lascia escludere? Quindi nel momento abbiamo già fatto una una mappatura importante, una prima scrematura. Adesso quest'anno l'obiettivo. Sarebbe anche su questo argomento di declinarlo meglio, in modo che siano più confrontabili gli investimenti, ma questo anche per un ritorno dei singoli amministratori. È lì che lo sforzo che dobbiamo fare di integrazione siamo comuni talmente piccoli che non possiamo più permetterci di ragionare solo al nostro interno. Quindi questo sforzo di avere delle uno sguardo comune, per esempio sulla redazione de del Piano diritto allo studio su tutta l'analisi di trasporti che abbiamo visto prima, la stessa rilevazione delle degli anziani piuttosto che delle famiglie 0 6, non l'ho citata prima è in fase di ultimazione il progetto CONAI con Università di Bologna, Start, al libro di Bologna e sulle sulle aspettative delle famiglie che hanno bimbi 0 6. Anche questo sarà uno stimolo molto importanti di riflessione, quindi son tutte cose che in questo momento sono un po' sotto la cenere, ma a cui sicuramente da da oggi in avanti il nuovo Piano di zona darà sicuramente vigore.
Ecco, però non li ho trovati negli obiettivi del Piano di Zona, nel senso che queste cose che mi sta dicendo, secondo me erano obiettivi politici che devono essere sanciti, iscritti e votati. Perché allora lì l'impegno, a maggior ragione e anche l'ente capofila era ballato di portare avanti certe cose se vengono meno o se vengono sottaciuti e naturalmente lo sforzo diventa ancora più ampio, perché tutti questi dati qua anche della ricerca e quant'altro delle famiglie, famiglie che hanno risposto perché sollecitate perché motivati e qui devo ringraziare tutte le coordinatrici di tutti i servizi dello 0 6 che anche in durante le vacanze estive hanno chiesto comunque i genitori di partecipare, se non c'era questo sforzo, probabilmente non avremmo avuto il risultato che c'è stato. Giustamente sono stati investiti dei soldi pubblici e è giusto che anche le famiglie rispondere in maniera adeguata a quelli che i soldi pubblici ci sono però veramente e sotto questo aspetto qua anche tutto il lavoro dei Piani di zona, il prima possibile, presentarlo agli amministratori per poi decidere come di fondi come.
Ridefinire le le le risorse, tante o poche che ci sono, ma pensando di salvare il nostro territorio, perché dobbiamo salvaguardarlo? Glielo dico salvare in questo momento, perché su alcune cose vedo la fatica, se lo vogliamo vedere in termini più positivo per salvaguardare quindi veramente certo che il terzo settore, le associazioni, servono tutte. Però, se non c'è un impegno politico, secondo me il territorio verrà sempre meno Impe impegno politico voglio dire le raccordo di tutti, cioè che tutti ne va viaggino sulla stessa lunghezza. D'onda poi le iniziative del singolo Comune bambine e ci sta ma su visto. In uno sguardo più generale, invece, va vista in una maniera un attimino più alta, più macro, e secondo me queste cose mancano da questo punto di vista, perché ci sono tantissimi obiettivi, però questi impegni, che sono impegni che poi a livello politico vanno a cambiare un attimino anche e questo io non voglio dire che gli va chiuso, ne va aperto, ne va potenziato, ma va rivisto in un quadro invece di di sussistenza, di quello che è il nostro territorio, per dare valore, perché comunque le iniziative sono tante, il la vera sfida, secondo me, è questa, quindi, quando io penso sentieri di transizione, però ne sentirli transizione. Ci devono essere anche degli impegni chiari da parte della de di tutta la componente politica di tutti i 24 Comuni. Più anche metto anche province e regioni, perché non siamo soli, ma anche quel pezzetto di perché, leggendo il prologo un pochino, mi son spaventata. Ma questo lo andiamo avanti un attimino e sulla discussione a pagina 61, quando fate l'elenco delle fondazioni,
Non vedo più la Fondazione il polo scolastico Clara Maffei TS, dove si colloca allora questa la fondazione, perché a me sembrava di ricordare che rimaneva con non era nella dicitura, ma rimaneva Fondazione che si era trasformata in ETS qua parla di fondazione Sant'Andrea, Angelo giudice, casa dell'Orfano però non parla più della della Clara, Maffei magari è perché serve Evi riposizionato un'altra, ma no. Era stata inserita adesso Chino Barbara magari se mi fa una verifica e come polo dell'infanzia Clara Maffei ITS. Quindi, la denominazione assunta ufficialmente è quella avevo anch'io ho aggiunto questa.
Questa specifica, assieme a da un paio d'altri, enti del nostro Comune, quindi magari lo verifichiamo sulle fondate, perché non sono ecco solo enti del terzo settore in generale, non solo esclusivamente alle fondazioni, sarà l'elenco degli enti del terzo settore, non c'è.
Si parla di istituti comprensivi.
Magari chiedo a Barbara se mi fa una un intervento, una precisazione su questo dettaglio, grazie.
Lo verifico nel documento e con la valutazione che abbiamo fatto noi.
Allora la valutazione che abbiamo fatto noi nella scrittura del documento sicuramente non attiene alla natura giuridica degli enti, per cui questo lo verifichiamo. Abbiamo utilizzato proprio la denominazione. È vero che l'assessore Rigoni ce l'aveva corretto, ma le scuole dell'infanzia sono inserite in tutto il sistema 0 6, anche perché il piano di zona deve servire anche un po' orientarsi sulla rete dei servizi, per cui può essere un errore nostro che verifichiamo effettivamente per noi oggi è polo dell'infanzia ITS. Non ho verificato lo Statuto di tutti gli enti per verificare se ha mantenuto la denominazione che la natura giuridica della fondazione. Questo magari mi riservo di verificarlo con loro, magari appunto l'Amministrazione lo sa, per cui è declinato proprio dove c'è tutta l'offerta formativa, tra cui anche tutte le scuole, anche per non creare doppioni. Quindi ecco, viene, cioè il Piano di Zona mantiene proprio una natura anche pratica, di rete dei servizi, quindi vorrebbe essere un po' quel documento che anche per chi lo prende in mano permette un po' di orientarsi su quelli che sono i servizi presenti sul territorio. Ecco, sicuramente da questo punto di vista, poi magari pecca in termini di specificità, quindi questo lo verifichiamo.
Volevamo evitare doppioni, perché poi il rischio è anche quello, quindi lì sono state messe le fondazioni, pure quelle che oggi hanno mantenuto proprio la natura, che non sono ancora convertite in ETS. Poi, ecco, sappiamo che la riforma del Terzo Settore sulle fondazioni è ancora ferma. Qualcuno? Nel frattempo si è convertito qualcuno, no, quindi ecco, abbiamo proprio tenuto conto del del fatto che Clara, Maffei invece, ha fatto la conversione dei DS, grazie, ecco invece sulle fondazioni che operano sul territorio, ma non hanno sede. Avete citato l'Opera Pia Opera Bonomelli, Comitato bergamasche, angelo custode, gli istituti educativi non non operano più col territorio. Abbiamo citato questi enti del terzo settore con i quali abbiamo attualmente aperti dei progetti, al in particolare a livello provinciale. Quindi non è che altri enti, associazioni.
E non siano più presenti, ma abbiamo voluto appunto citare in un'ottica di pragmatismo quelli con i quali stiamo già lavorando e sono già definiti dagli accordi provinciali, anche recentemente ridefiniti, per esempio, in particolare per opera, Bonomelli per la per l'ospitalità delle persone emarginate, con un accordo dedicato e più vantaggioso per quanto riguarda i comuni, l'accoglienza di eventuali i cittadini, i cittadini dei nostri comuni, quindi quelli che abbiamo declinato e quelli con i quali abbiamo già.
Questi progetti attivi. Okay, grazie.
Invece pagina 74, quando parliamo dei servizi disabili, quindi avete fatto le tabelle delle del centro di del CDD, dello, Sta dello sfalcio e del CSI, guardando i dati degli inserì degli ISEE, dei delle persone inserite a livello d'ambito,
In questi servizi e mi è balzato un po' l'occhio il fatto che ci sono tante persone che sono nella fascia tra i 35 e i 64 anni, quindi vuol dire che prossimamente per queste persone, il CS o gli servizi.
Chiudo e e devono essere inserite. Se non hanno una rete di famiglie o comunque le famiglie stanno invecchiando, perché anche i genitori devono essere inseriti nella struttura in altre strutture, tra cui le RSD che provvede. Accoglie. 34 ospiti, quindi già piena, che i pensieri state facendo, sempre a livello politico, sul fatto che nei prossimi periodi ci sarà il fatto che questi devono essere inseriti in altre strutture e che non c'è comunque una. È una un'offerta e disponibili nell'immediato su questo territorio.
E anche su tutta la Val di Scalve c'è tutto il, la Val di Scalve poi va beh, è un po' una una connotazione a parte quella parte però accogli sostanzialmente indipendentemente dall'età, parlo del CDD di Vilminore le persone disabili sia quelli più giovani che quelle over 35 ALQ noi ecco sempre riferito all'analisi di contesto e per quanto riguarda la l'offerta per le persone con disabilità, noi abbiamo una moltitudine di offerte diverse sul nostro territorio, appunto non li abbiamo citati tutti e.
Lo si fa, lo sta il CDD di dell'epoca stanno di Piario LCS, abbiamo la CSS, quindi tutta una serie di strutture rivolte tutte la disabilità in termini di sostenibilità e quindi mi riaggancio al ragionamento condiviso che abbiamo fatto prima. Probabilmente in futuro queste strutture che finora siamo riusciti tutte a mantenere pur nella fatica e dell'impegno economico, probabilmente non saranno tutte.
Sostenibili, così come le abbiamo conosciute. Finora, quindi, uno degli sforzi che abbiamo cominciato, una delle delle azioni che abbiamo cominciato a fare è quello di capire se ci saranno dei margini di sovrapposizione o meglio di integrazione, per esempio CS con CDD, cioè la natura dei di queste due tipologie di unità di offerta potrebbero intersecarsi o quantomeno cominciare a fare delle attività, per esempio laboratoriali o o dello stare insieme e magari con dei momenti informali di aggregazione, coinvolgendo anche le famiglie, quindi è molto probabile che da qui a 10 anni.
Metto un tempo un orizzonte temporale di questo tipo o volutamente, perché in tre anni penso che queste dinamiche non siano oggi possibili, soprattutto per l'incertezza economica dei finanziamenti. Ricordo che la stragrande maggioranza di chi di queste di queste strutture di questa unità di offerta sono sostenute proprio con il contributo del Fondo sociale ed ambito quindi il costo che ogni Comune mette nel salvadanaio comune per ogni cittadino. Quindi abbiamo meno cittadini, meno fondi a disposizione. In questo momento non sappiamo se ci saranno risorse dedicate sul sociale in un futuro per cui una logica di integrazione si imporrà necessariamente finora abbiamo avuto questi canali.
Diciamo singoli e un po' come dire, autogestiti all'interno della propria unità di offerta. L'obiettivo e la necessità sarà anche qui quella dell'integrazione, quindi di far parlare i servizi tra di loro e magari anche di modificare quelle che oggi sono delle delle dei limiti. Per esempio, alcuni servizi dopo i 35 anni non possono più essere fruiti e quindi, in un'ottica torniamo alla premessa di valutazione multidimensionale del bisogno. Cioè io non devo più valutare la persona in funzione che abbia 18 anni chi ne abbia 25 o ne abbia 34 fino a 34 può stare in quel servizio appena compie. Il trentacinquesimo anno deve cambiare servizio. Questa non è una logica di di benessere e una logica.
Che ci siamo definiti per dei criteri nostri, ma non risponde al benessere della persona, quindi la logica di integrazione necessariamente comporterà per le cooperative, per le strutture che lo gestiscono, per gli enti che lo Kellog che gestiscono queste strutture, un confronto e anche una contaminazione cosa che è già intervenuta con alcuni bandi PNRR per esempio e aree interne per esempio appunto il centro al centro.
La mia domanda era più rivolte però dopo i 65, nel senso che fino ai 65, bene o male le famiglie o a un da una parte o dall'altra, perché son tutti i 18 e 65 3 65 è una fascia quella, diciamo, del del della vita attiva, cosiddetti IVA, ma anche perché anche queste convenzionale ipotesi nell'ipotesi a Yale, le persone con fragilità non aveva un percorso di vita lunghissimo, adesso anche per loro si è allungato. Quindi qual è il pensiero? Perché in effetti allora sul CDD sul CDD non ci sono, non c'è la divisione di parità, quanti sono c'è scritto 24 24 23, ma non c'è la suddivisione nel dettaglio come il cessi.
E va bene però c'è il quelli di nel dopo e qui alcuni qui, perché veramente stanno diventando tanto anziani e sì tanto anziani con genitori molto anziani, quando la famiglia è ancora in grado di supportare queste famiglie? Li abbiamo incontrati anche recentemente, insomma nel negli incontri di scambio di auguri di Natale. Le famiglie questo ce lo ce lo ce lo rilevano i genitori più enfatica, più anziani, ma è l'azione di integrazione, cioè non dobbiamo più pensare solo alla famiglia del la persona disabile, dobbiamo pensare alla famiglia, cioè ha luogo familiare e relazionale dove quella persona portatrice di disabilità vive e quindi tutto il sostegno dei caregiver, quindi quel progetto provinciale che sostieni car giver, i progetti Colwell, Farinei Jing argento vivo in valle, dove noi abbiamo fatto delle dei laboratori, per esempio all'interno del del nostro museo, per riferirci alla realtà di Clusone con lo psicologo, lo sportello psicologico che continua ad essere aperto, queste sono tutte azioni rivolte alle famiglie che hanno al proprio interno la persona con disabilità. Abbiamo aperto questo spazio all'interno delle proprietà delle suore delle Fiorini, Sacro Cuore, dove c'è anche l'asilo. Questo è un momento bellissimo.
E i primi riscontri sono molto positivi sia da parte delle famiglie che da parte degli utenti. Persone con Alzheimer che nunc non uscivano più di casa. Siamo riusciti, coinvolgendo le famiglie che avevano un po' di di di di preoccupazione nel portar fuori la la il proprio malato con Alzheimer e stanno frequentando chi una volta che i due volte alla settimana, quindi, se noi riusciamo a allargare un po' lo sguardo, come dicevo prima, non focalizzarci solo al servizio dell'ansia della persona disabile over 65, ma il suo contesto di vita, allora vediamo che tante azioni di supporto sono già state attivate proprio in questa logica, però, devono essere stabilizzati.
È perché altrimenti è altrimenti è. Mi fa una domanda, cosa fa questa parte qua il Piano di zona? Non ho letto un capitolo dedicato. Prendiamo in esame tutte le azioni fatte con i PNRR, quelli buoni. Vediamo come trovare le risorse per stabilizzarli. Quelli che hanno avuto meno successo che magari non sono state così buone. Le escludiamo, cioè questi tutte riflessioni qua son, quelli che poi saranno la base per poi giustamente, e qui lei lo snodo per cui il PNR è stato un po' un punto di partenza, però questo ha fatto sì che questa cosa qua bella la, manteniamo questa qua mi novella, è meglio non farla. È stato bello perché è stata gratuita. Non abbiamo speso tra virgolette soldi del qui dei Comuni, ma abbiamo utilizzato quei dei loro, poiché sono sempre soldi pubblici, però va be'figurativamente, è più bello. Dir così, però dico sotto questo aspetto qua non vedo un pensiero, cioè dov'è questa cosa, qua lo lo facciamo. Si prende l'impegno a dire apriamo questo tavolo, ma bisogna aprirlo adesso perché nel 2026 bisogna essere pronti per poi dare la risposta ai praticamente 2026 e domani eh sì, è vero che il PNRR ha delle scadenze vincolanti. È vero peraltro che altre azioni sono stati prorogati. Quelli che adesso vengono gestite dall'Agenzia per la coesione sociale per il Sud sono stati prorogati al 2029, quindi abbiamo un arco temporale un pochino più ampio rispetto a questi investimenti, di chiamiamole aree interne per per capirci rispetto alle risorse. Se la domanda è con quale risorse finito il PNRR, sosterremo queste azioni? La risposta è che credo nessuno oggi in Italia credo nemmeno la Presidente Meloni che però, con la quale non ho un contatto diretto, ci può dire quali saranno le risorse oggi provenienti dall'Europa? Sicuramente intercettare i fondi FSE e FSE plus di.
Comunità europea è un'azione possibile e quindi non escludo che i prossimi chiamiamoli bandi non avranno più questa valenza solo locale o solo regionale, ma saranno come in realtà alcuni sono già intervenuti anche a livello europeo. Quindi le risorse in questo momento sono incerte sulla sostenibilità. È chiaro che a fronte di un po' di molti progetti.
È attuati, la rilevazione del risultato, quando nella premessa parlavo di digitalizzazione metodologica, significa anche misurare i risultati, quindi rispetto alle attese, voglio raggiungere 10 obiettivi, metto in campo 100 euro di quei 10 obiettivi, ne ho portati a casa quanti 6 al 100% 3 al 50% e 2 al 25% quindi questa valutazione di efficacia,
È uno degli altri obiettivi che noi saremo chiamati sempre di più, non solo in termini di bilancio, ma anche in termini di sostenibilità, a ad attuare il PNRR. Questo già un po' ce lo richiede, ma è lo sforzo metodologico che stiamo attivando nei prossimi nella prossima progettualità del Piano di zona.
Io non chiedevo i soldini alla Meloni nell'Europa, questo di sicuro io quello che invece penso il progetto a livello proprio di ambito, il pensiero di facciamo finta che quello delle Fiorini è una cosa buona che si vuol mantenere, sapete quanto, ecco, no, non facciamo finta Monreale.
Ipoteticamente da mantenere da mantenere e da mantenere. No, no, no, no, non voglio assolutamente da mantenere. Sapete quanto costa perché lo state vivendo portandolo in Assemblea dei Sindaci, riusciamo a dire questo diventa all'interno di tutto il bilancio. È una cosa su cui si può investire. Sì, no, dopo ci pensiamo come trovare le risorse, però a livello di scelta. Se io ho in mente chiedevo perseguire questo poi, di conseguenza trovo anche la modalità. Magari non è detto che un altro servizio che è anni che c'è non va più bene si tolga in questo senso io dico l'impegno da adesso, quindi il corso con la psicologa funziona sì, no, se funziona si mantiene, se non funziona, sono disponibili il terzo settore a venirci incontro come questo. Poi lo costruiamo però l'analisi e questa indipendentemente dai 10, però, se ritengo, come ambito che sia una cosa buona, lo posso anche cambiare e posso mantenerla questo che dopo le risorse ci preoccupiamo. Quello che succederà domani non lo sappia, non lo sa nessuno, forse magari, signor Sindaco, così noi no, perché lui ha la sfera di cristallo, noi no però va be'questo, è un altro discorso.
Quindi in funzione in funzione di questo. Secondo me bisogna far ragionare e mettere sul tavolo queste allora sì che questi tavoli hanno un peso, perché allora possiamo anche andare a bussare alle porte giuste senza e magari, perché no, presentare dei progetti innovativi nel vero senso della parola, che magari non è niente di innovativo, ma per il territorio sì e quindi diventa un e va a colmare tutte quelle problemi che abbiamo visto prima, perché anche sulle ore del saldo, visto che comunque c'è un incremento di circa 1.000 euro all'anno da adulti degli ultimi anni, c'è sempre questo 1.000 ore all'anno. Poi invece volevo chiedere quando parlate delle comunità educative a pagina 84,
Vi mettete dei dati dei minori, scusi pagina 82 dei dati, dei dell'utenza, degli assistenti sociali, dei Comuni riferite all'area e di minori e famiglia dove l'alto serio, cioè nel 2021 e 45 e 35 44, ma questi dati sono la somma o sono che ogni anno si sono aggiunti quindi nel 2021 Stati 45 nel 2022 e 35, però i 45 ci sono ancora e 40 qua mi risulta essere dati puntuali annuali di presa in carico, però car sì, chiedo alla dottoressa battaglia per le stesse famiglie,
Sì okay, cioè non è un delta mai a fine anno, risultano qui quando parlate del coordinamento pedagogico c'è scritto che son state inserite partecipano tutti i servizi del territorio e 0 6. Io volevo ricordare che la scuola parentale e non aderì non ha ancora aderito, quindi c'è ancora la scuola parentale, che ha sede a Piario, che non fa parte del era stata agganciata a ma non ancora di rito. Quindi non so se si vuol mettere, mi sembra proprio per correttezza di informazioni, perché magari qualche genitori non si trova all'interno degli istituti ma frequenta la scuola parentale e magari ha piacere che venga citata questo valutatelo se.
Chiedo. Credo però che esuli un po' dal da quanto previsto dalla normativa sul coordinamento pedagogico, perché fa riferimento al alle strutture e quindi a enti e giuridici privati, paritari o pubblici, e quindi credo che a tutti gli effetti non si possono inserire, però è giusto riconoscere che c'è comunque la scuola parentale esatto, non sono un ente.
Loro non compaiono proprio come scuola paritaria. Ecco perché facciamo fatica ad agganciarli. Hanno risposto alcuni genitori alla alt, al questionario della ricerca 0 6, ma se noi andiamo a vedere sono effettivamente un privato, ma i figli che frequentano i ragazzi che frequentano quella scuola li stanno facendo la scuola a casa. Forse potrebbe essere utile mappare con le scuole se sono in aumento i ragazzi che stanno facendo la formazione parentale, perché loro effettivamente non sono la scuola paritaria, quindi non sono vigilati, non rientra negli istituti scolastici. Ricordiamo che hanno l'obbligo di segnalare che, nel momento in cui un genitore scelga l'educazione e la formazione parentale per il proprio figlio in obbligo scolastico, quindi ogni Sindaco ha puntualmente questa restituzione da parte degli istituti comprensivi. Ovviamente parliamo di obbligo scolastico, ecco e poi va. Beh, volevo ricordare che dal 31 ottobre la Regione Lombardia a est stabilizzato il coordinamento pedagogico territoriale, quindi è il coordinamento, non solamente il compito di fare formazione, ma comunque di collaborare e proporre attività ai progetti, anche a tutta la parte del Comitato locali, cosa che noi stiamo già stiamo già facendo e continueremo a fare sia ridefinito, peraltro, la governance in capo all'organo politico e non all'organo tecnico. Il coordinamento pedagogico che ha queste funzioni tecniche rappresentando, come dicevo prima, tutte le componenti delle coordinatrici dei servizi, chiamiamoli, formativi, educativi, zero-sei pubblici e paritari. Ma è un organo tecnico che ha comunque la possibilità di sottoporre all'Assemblea dei Sindaci, al comitato locale 0 6 proposte anche sul territorio, ma la stabilizzazione usiamo. Questa parola non è proprio precisissima, ma per capirci di Regione Lombardia ha ridefinito e confermato che la governance è di tipo politico, come non può che essere giustamente.
Ecco, invece pagina 93 c'è la c'è la la tabella per quanto riguarda invece l'area psichiatrica, salute mentale dove il nostro indice non alto altissimo sì, purtroppo sì, e il no è una torna a essere sempre il pallino rosso del nostro Piano di zona che ormai da anni ci,
E ci accompagna e che questa, da questo punto di vista, qua e invece a livello nel prologo, non ho trovato un riscontro su come cercare di abbassare questa percentuali.
Quindi.
Cosa state facendo in merito a questo, allora molte sollecitazioni, soprattutto rispetto alla declinazione su base distrettuale del PPT, quindi proprio la programmazione sociosanitaria della SS ti abbiamo purtroppo non solo la maggiore prevalenza di persone con disabilità psichica e psichiatrica conclamata, abbiamo la maggiore prevalenza di persone con cronicità e multi morbilità patologia diabetologica cardiovascolare, insomma,
No, ho chiesto spero che ci diano una declinazione rispetto alla patologia neurologica, quindi in particolare le demenze Alzheimer, e non solo e patologie degenerative, per esempio il Parkinson, perché ho la necessità di avere il dato puntuale su ambito sul PPT. Queste risposte non sono stati definitivamente chiarite, per cui abbiamo condiviso un proprio un prossimo incontro proprio a gennaio, nell'immediatezza del rientro della festività natalizie con la direzione strategica della SS ti Bergamo Est. Perché è necessario ridefinire, puntualizzare meglio e puntualizzare agli amministratori e ai sindaci in primis e dell'Assemblea dei Sindaci dei Piani di zona, gli interventi sul nostro territorio? Sappiamo già che queste necessità si scontreranno con la carenza di personale, e questo però l'ho già detto lo voglio ribadire anche pubblicamente in questo consesso non può essere la carenza di personale sanitario, sociosanitario, un alibi per non ipotizzare dei servizi concreti, perché diversamente saremo sempre la popolazione con le maggiori necessità, ma con i minori servizi e questo non è assolutamente accettabile, per cui una battaglia che stiamo facendo battaglia nel senso una richiesta molto, molto, molto forte e molto puntuale rispetto a questi e anche altri servizi del nostro territorio che purtroppo, in questa prima redazione del PPT, è declinata su base, diciamo così, distrettuale ampia, chiamiamolo Seriate per capirci come come area geografica, ma la vediamo poco attualizzata quindi,
Faremo proprio un incontro a brevissimo concordato già con i Presidenti delle Comunità montane, perché questi servizi, anche se la Comunità montana Val di Scalve, da questo punto di vista è messa un pochino meglio perché avendo una casa di comunità Vilminore il con una serie di servizi già presenti è meno esposta a questa necessità. Però sicuramente per la casa di comunità di Clusone e comunque i Comuni diciamo del dell'altopiano e.
È una necessità di cui abbiamo forte bisogno di avere risposte concrete. Sì, perché anche la risposta carenze di personale in tutti i settori c'è carenza di personale, quindi il mondo si ferma, ma non ce ne siamo consapevoli. È più una Rispo esatto, cioè non è una una scusante, ma non può essere un alibi, perché è proprio dove c'è un maggiore bisogno. Noi abbiamo fatto anche delle proposte molto concrete e anch'esse se ti Bergamo Est e quindi confido che nei prossimi mesi ci possa essere, anzi diciamo, nelle prossime settimane ci possono essere delle risposte concreti sulla casa di comunità, di Clusone e sui servizi del nostro territorio. È chiaro che se torniamo alla domanda iniziale sua consigliera sul bisogno psichiatrico, è chiaro che se non ci sono gli psichiatri, le prese in carico di queste persone diventeranno veramente difficili. Diventeranno veramente difficili.
Non ci sono gli specialisti, questo siamo consapevoli, però abbiamo fatto anche delle proposte diverse, che possono comunque alleggerire le famiglie che vivono e le persone che vivono. Questo questo disagio e che invece, per quanto riguarda tutta la tematica e della della dipendenza, parlate tanto cioè c'è tutta una un lavoro sul discorso del gioco d'azzardo patologico e che l'84% presenta delle del nostro percentuali presenta problemi legati all'abuso dipendenza di sostanze stupefacenti ad uso non terapeutico. È un dato altissimo,
È un dato veramente non preoccupanti di più, nel senso che questo è.
Sì, è un altro campanellino, ma non d'allarme piccolino grandissimo che dovrebbe destare veramente subito all'occhio, perché dal 2017 al 2023, quindi c'è stato un aumento esponenziale o comunque si è manifestato perché le percentuali e naturalmente si parla delle persone che si presentano i servizi perché tutto il resto non è mappato come la parte psichiatrica, quelli che rimangono in casa nostra, quindi c'è anche tutto questo sommerso che è una percentuale che comunque va considerata, però questo 84% è veramente alto, se penso che questo 84% rientra nella popolazione che sta lavorando.
Perché non posso pensare che una persona di 80 anni rientri, magari nelle magari nell'alcol, si però nella droga. Forse non è così conosciuta, cioè questo fenomeno qua come a livello politico, che cosa state pensando di mettere in atto? Allora non è che stiamo pensando, lo abbiamo già attuato stringendo delle collaborazioni con l'associazione Piccolo Principe che a livello regionale e in parte ha ottenuto questo grosso finanziamento, è presente un operatore, tutte le settimane a Clusone presso i nostri servizi sociali di ambito, per la mappatura e la e la rilevazione di questi bisogni. Ci sono due progetti, allora il dato delle dipendenze adesso comprende anche il dato delle del gioco d'azzardo patologico, quindi tutte le dipendenze storiche. Lei ha citato giustamente quelle dell'alcoldipendenza, la dipendenza da farmaci che qui non è citata, ma che nel PPT viene viene declinata in modo specifico la dipendenza dalle droghe d'abuso piuttosto che appunto il gioco d'azzardo patologico e il Covid. Purtroppo, ha fatto esplodere alcune forme, in particolare il gioco d'azzardo patologico on line,
E chi è difficilmente quantificabile, però il il progetto Gap ha restituito puntualmente e abbiam chiesto la declinazione di ambito, ma non solo di ambito, anche di comune che Piccolo Principe che ha fatto e abbiamo discusso con gli US con con i Sindaci. Quindi c'è sicuramente questa propensione al gioco d'azzardo. C'è questa fragilità di tutte le fasce di età, perché alle macchinette giocano e hanno sempre giocato non solo le persone giovani, ma talvolta quelle più su di età on line, per evidenti motivi ci giocano e accedono più spesso i giovani e due progetti di prevenzione del danno e di abbattimento del rischio. Quindi sia rispetto all'abuso di sostanze, interventi fatti già con i gestori, per esempio delle discoteche e dei luoghi di aggregazione giovanile. Abbiamo fatto un incontro con che vorremmo riproporre con le associazioni di volontariato. Banalmente, quando si organizzano le feste nei comuni, deve essere chiaro che alcune somministrazioni, per esempio di alcolici, non possono essere.
Erogate e quindi c'è una necessità di formazione dedicata anche alle associazioni di volontariato all'interno dei Comuni. Questi sono due esempi che derivano da incontri che abbiamo già fatto.
Il Piccolo Principe attuerà da qui ai prossimi due anni. Mi pare, se non ricordo male questo questo progetto provinciale, quindi in prima linea e di riduzione del danno, una proposta che personalmente ho fatto che vedo continua a pensare essere molto utile. L'integrazione con le società sportive. C'è quindi un'azione rivolta. L'abbiamo già fatto su un paio di società sportive che ce l'hanno richiesto il nostro uno degli obiettivi nostri e di estenderlo a dir alle ma al maggior numero possibile di società sportive del nostro territorio, dove gli allenatori, gli educatori e diciamo, i rappresentanti delle delle società sportive possano cogliere eventuali segnali da parte dei ragazzi, degli adolescenti, dei giovani rispetto, per esempio, a all'abuso di sostanze, ripeto, anche farmacologiche che in questo momento stanno un po' sfuggendo dal dal conteggio.
Spero che il Piccolo Principe non lavori solo sui giovanissimi, ma lavori anche su come vogliamo chiamarli. Gli adulti meno giovani, medio giovani sotto i 50.
La popolazione, come dobbiamo la popolazione?
Per grandi, se considero i giovanissimi e secondo me è tutto a rischio la popolazione, nessuno escluso effettiva, però la popolazione forse più a rischio è quella che stiamo vedendo che sta emergendo alla popolazione un attimino adulta che una volta veniva chiamata adulta, adesso non so più come si deve chiamare quindi la proprio la preoccupazione, probabilmente ci son tutti i papà di famiglia, sappiamo benissimo che son stati tanti figli che stanno accompagnando i papà in comunità, quindi forse su alcune riflessioni vanno fatte anche su questo. Il dato del gioco patologico in Italia 16 miliardi virgola 3.016,3 miliardi di euro in provincia di Bergamo 354 milioni virgola 6 di euro.
Dove c'è la media, la giocata pro capite in Italia nazionale 1.303 euro a livello nazionale, Bergamo e 1.517 e non oso pensare alla nostra zona, cioè quindi son tutte quelle cose che sono sommerse e che vanno un po' a scontrarsi con i redditi bassi.
Perché poi ci son tutte queste contraddizioni che vanno lette, perché se io penso che in uno gioca nel 2022 in alta valle pro capite 677 però prendono la pensione da 800 euro, voglio dire allora sta vivendo in estrema povertà punto di domanda, è vero che ci sono dentro solo gli anziani ma ci siano anche gli altri, però abbiamo redditi molto bassi se uno si permette dopo, è vero che sappiamo benissimo che è una percentuale tutto, quanto però sono dati che dicono tante cose del nostro territorio e che forse è la volta buona e di iniziare,
Ah ah, entrarci un attimino medico. Fare delle riflessioni assolutamente vengono tante contraddizioni, ma non perché è sbagliato il piano di zona no, perché fotografa una realtà, per esempio il Presidente, il Giberto giudici. Ho voluto proprio che restituisse ai Sindaci, all'interno sia del Consiglio esecutivo, ma anche dell'Assemblea dei Sindaci, proprio i dati declinati sul nostro ambito. Allora non dobbiamo esultare, ma è vero che siamo più bassi rispetto alla Provincia di Bergamo. Il fatto che non abbiamo sale gioco ci protegge un pochino da questi accessi di giocate, che coinvolgono soprattutto le persone adulte e i grandi adulti. Chiamiamoli così quelli un po' più vecchi, come me per dire ecco così, non offendo nessuno, però è effettivamente i dati vanno anche sempre letti bene perché i dati di media e non sono così singolarmente estrapolabili okay quindi abbiamo per questo ho pensato che fosse opportuno una una lettura specifica e all'interno delle assemblee i verbali dell'Assemblea dei Sindaci c'è proprio questa relazione specifica dal parte del Piccolo Principe perché ha restituito veramente una serie di dati e una lettura interessante.
Non ci basta la lettura, cioè la fotografia. Ecco perché i progetti adesso di attuazione e di contrasto alla dipendenza deve, devo fare un passo avanti e, secondo me, ripeto, intercettare in primis le le zone e le aree più a rischio, che sono quelli dei giovani, per evitare che sviluppino in futuro una dipendenza, per esempio, dal gioco on line, oltre che altre forme di dipendenza, dobbiamo agire in termini di prevenzione. Sicuramente le risorse non sono infinite. Dobbiamo orientare al meglio, dove abbiamo la maggiore possibilità di porre un freno e di evitare che poi il problema ricada poi sulle sui cittadini e quindi inevitabilmente, anche sui servizi sociali dei Comuni. Perché quando parlava delle organizzazioni di incontrare le associazioni bisogna incontrare anche i Comuni, perché anche i Comuni inc e organizzano delle feste e di conseguenza, il codice etico vale per tutti, anche per chi sta facendo una pratica lecita, perché il gioco andare a giocare non è lecito nel senso che se io vado a superenalotto per dire no, però non so se posso dirlo, ma l'ho detto cioè è una cosa lecita e legale e quindi non è che chi ha la macchinetta e nell'errore perché lo Stato italiano lo permette è la dipendenza che divenne la dipendenza, che diventa quindi anche loro potrebbero diventare delle cartina al tornasole per capire e intercettare questi problemi qua oltre che serve a chi sta facendo tutto il suo servizio, perché dall'altra parte, nelle tematiche da transenne, da attenzionare che probabilmente avete raccolto dai tavoli dicono che c'è un abbandono sportivo,
Quindi lavoriamo sulle associazioni sportive, ma c'è una certa fascia d'età che scappa dallo sport. Già sono numeri poco e non abbiamo più i numeri di una volta che potevano far 30.000 squadra. Adesso possiamo magari farne una, però è una una cosa che è stata rilevata in sia stata rilevata nei gruppi. Vuol dire che è un fenomeno che si sta espandendo, è l'abbandono sportivo o comunque di carenze, di esperienze condivise e dall'altra parte, perché anche lì la contraddizione in difficoltà nella gestione del tempo libero, quindi c'è tutta questa fascia di età che, da una parte di la proposta sportiva potrebbe essere quella che è sì, si presta di più all'età, invece dicono no, no, rifiutiamo allo sport, vogliamo qualcosa d'altro e bisogna capire cos'è questo qualcosa d'altro per un discorso, perché poi non hanno gli strumenti per gestire la loro libertà e, dopo succede, tutto quello che succede nei diversi paesi, nei diversi Comuni, quindi nessuno è immune da questo fenomeno, però sono tutte quelle quelle riflessioni che vanno fatte e vanno messi un po' un attimino puntualizzate anche e messi sul tavolo ogni volta e su tutti i tavoli a costo di diventare anche,
Antipatici o oppure pesanti, oppure come come qua ognuno Palea alle definizioni. Ritrova però se io penso sentieri di transizioni, ma quali transizione, con quali obiettivi specifici ho letto quelli del Piano di zona e li ho capiti, ma a livello politico, che cosa ci mettiamo.
Io questo non l'ho letto con questo non è il lavoro, è stato fatto, è stato fatto bene, ripeto, ma ha aperto uno scenario.
Pensavo che su alcune cose fossero migliorate, invece no, ma questo non è dovuto a chi opera, ma perché il contesto è cambiato, però, ecco questa parte qua io nulla, non non lo so, non l'ho sentita, non l'ho letta e ciononostante il Piano di zona qua questo è un progetto che va avanti e un piano è il famoso progetto e il piano è il famoso PGT dei servizi sociali, e a me piace chiamarlo così perché agli amministratori chiamati PGT loro pensano tante cose, purtroppo non pensano a questo, però, se leggessero questo, probabilmente cambierebbero anche la prospettiva di pensare al PGT, veramente al Piano di governo del territorio in maniera diversa, perché lì dentro c'è tanto da.
Da imparare da leggere e soprattutto da in previsioni, cioè fra 10 anni. Il nostro territorio sarà così perché ci sono queste cose o perché non ci sono quindi questo, per quanto riguarda io la mia disamina su il Piano di zona, l'ho finito, volevo fare invece un appunto sul discorso dell'accordo di programma, allora alla pagina 5 dell'accordo di programma perché dopo tutto il Piano di zona c'è l'accordo di programma è,
Né il l'articolo 6, l'ultima parte, il Piano di Zona 2025 e 27 rappresenta inoltre l'occasione, alla luce della finalità sopra enunciati, al ruolo e al maggior ruolo che le politiche stanno assegnando gli ambiti territoriali sociali di avviare un percorso di riflessione e dell'attuale forma organizzativa della gestione associata tramite convenzione al fine di valutare un possibile diverso assetto organizzativo che consente di continuare a gestire in modo adeguato le sempre più crescenti funziona incombesse attribuite agli enti locali in materia di servizi sociali.
Me lo potete spiegare grazie allora, in occasione dell'ultima assemblea dei sindaci, i Piani di zona nella quale abbiamo presentato e approvato appunto, il Piano di zona a livello dei 24 Comuni, è sorta una riflessione che non è nuova, in realtà io stessa la posi tre anni e mezzo fa quasi subito dopo la nostra elezione in amministrazione rispetto alla migliore governance possibile ed efficiente dei servizi sociali d'ambito ricordo,
Che.
Il nostro ambito, storicamente, ha deciso di identificare l'ente capofila, che è stato ribadito essere il Comune di Clusone e di gestire i servizi sociali di ambito, quelli che i singoli Comuni decidono di gestire in forma associata all'interno della gestione dello stesso ufficio di piano. Quindi, di fatto, il Comune di Clusone, ente capofila dei servizi sociali di ambito, gestisce.
Non solo il personale che fa riferimento al Comune di Clusone, ma il personale che farebbe fa riferimento all'ambito e a tutte le attività che della dall'ambito derivano. Quindi possiamo, avendo discusso finora, la corposità del Piano di zona, capire quanti sono gli atti, ma non solo quelli formali amministrativi, ma la declinazione quotidiana del dell'intensità del lavoro è un lavoro veramente enorme. 15 è stato posto alla discussione degli amministratori. Questa domanda esistono forme alternative economicamente sostenibili, egualmente solidaristiche e eque per sostenere i servizi sociali d'ambito in un'altra forma organizzativa. Ecco quindi la domanda che si è posta e ci si è dato i prossimi i prossimi mesi e anni di valutazione, cioè la durata del piano di zona per verificare, confrontandoci rispetto ad altre organizzazioni di altri ambiti, chi ha delle società Servizi, chi agisce, per esempio tramite altri enti, se la modalità attuale, che è stata scelta che sicuramente è quella economicamente più vantaggiosa ma che è dal punto di vista gestionale, molto impegnativa per l'ente capofila possa essere quella che in futuro l'assemblea dei sindaci dei Piani di zona continuerà a scegliere. Quindi, per non precluderci una possibilità di analisi alternativa, si è voluta inserire su proposta di alcuni amministratori questo questa declinazione di questo nuovo articolo e questi stessi amministratori faranno loro lo studio di fattibilità,
In realtà.
Io non voglio vederla rispetto alle persone, lo voglio leggere in un'ottica di ambito, quindi, ci sarà Consiglio esecutivo che, in base alle prossimi incontri, deciderà se identificare un amministratore due amministratori o comunque lo stesso Consiglio esecutivo che possa fare un approfondimento rispetto ad altre modalità di gestione e ammesso che non so chi siano questi era, però io dico se uno vuole fare un'analisi deve anche conoscere, prima di fare l'analisi, perché per poter valutare, per poter confrontarsi, non può farla fare ancora a chi lavora, perché altrimenti il controllo e controllato che si fa e se le dislocante, se lei dice, ma io dico se uno vuole fare questo lavoro qua è perché probabilmente in mente cosa è l'1 con l'altro e poi alla fine può confrontare perché diversamente, invece, è una cosa un attimino diversa da quello che mi sta raccontando. Io spero che sia quello che mi sta dicendo lei e non qualcosa d'altro, perché comunque mi sembrano cioè è veramente proprio per la complessità che c'è io sfido vado in sfida veramente a capire chi l'ha letto non so se il Sindaco, l'ha letto tutto il Piano di zona di tutto tutto, non l'ha letto giusto, mi dica la ve,
E infatti l'ultima è l'unica che ha letto, però cioè voglio dire se fare queste analisi o si prende una società dedicata che allora fa un'analisi e non carica ha ulteriormente l'ufficio di tutta questa materia qua, altrimenti va bene, si può fare, ogni scelta è possibile, l'unica cosa a cui non c'è rimedio è la morte e tutto il resto no, ma questa è un'analisi tutta se la vogliamo aggettivare politica okay, perché è la scelta dell'assetto di governance, l'assetto di governance. È vero che poi ricade sull'organizzazione interna dell'ufficio di piano, ma in questo momento è gestita totalmente dall'ente capofila. Ripeto, che è il Comune di Clusone per cui.
È importante fare un confronto, tra l'altro, non partiamo da zero perché alcune informazioni le avevo già reperite nell'immediato, con quello che era stato fatto una piccola,
Ancorché scarna confronto già ai tempi di Comunità montana rispetto a quali potevano essere i vantaggi e gli svantaggi di una gestione associata tramite enti capofila tramite una società servizi tramite un'altra formula com'era quella di prima con Comunità Montana. Quindi la forma organizzativa, poi, naturalmente, implica potrebbe implicare dei costi diversi, ma anche degli assetti diversi. Certo, questo sì, io sono contenta se gli amministratori iniziano a mettersi dentro tutta una serie di dalla testa perché vuol dire io sono la più contempla che vuol dire tempo e vuol dire anche magari che veramente danno una linea e fa trovano delle soluzioni alternative, perché più teste comunque servono sempre di più e non è solamente meramente economico, perché è tutto trattare a livello di soldi, sappiamo bene che delle volte chi più spende meno spandi, perché poi ci sono anche queste, però io dico io son contentissima. L'importante è che non sia fatto unicamente per dire mettiamo questo vincolo perché diventa anche una spada di Damocle per chi ci deve lavorare. No, anzi ho voluto dire fin da subito il poderoso lavoro che viene fatto a livello di Ufficio di Piano perché,
Sì, l'ho detto anche nell'incontro dove lei era presente consigliera, Luzzana di restituzione, e noi abbiamo un una necessità che è quella di saper dire alle persone raccontare quello che facciamo, si fa tantissimo, purtroppo ribadisco in questi anni convulsi di progettazione non siamo sempre stati capaci di rendere all'esterno tutto quello che si fa e quindi,
Sicuramente è un impegno anche questo, ma perché è doveroso rispetto a tutte le risorse, parliamo di 19 persone,
E poi diventeranno 20, magari speriamo anche 21 a brevissimo operatori che lavorano dentro l'ufficio di piano che fa riferimento al Comune di Clusone per l'ambito, cioè compreso, ovviamente in questo caso in questo numero anche gli operatori dei servizi sociali del Comune di Clusone, quindi, è un numero veramente importante, come se noi avessimo una società, un'azienda De che lavora solo, cioè non è come se avessimo in realtà l'abbiamo una un'azienda neanche piccola che lavora per i servizi sociali dei comuni e dell'ambito. Quindi questo dà proprio la dimensione del lavoro che che si sta facendo e che si continuerà a fare in modo eccellente, così come è stato portato avanti adesso.
Ci sono altri interventi?
Allora permettetemi giusto, una consci qualcuno è considerazioni prima di porre in votazione il punto parto proprio dall'ultima questione che è una questione prettamente meramente politica, questa modifica nell'accordo di programma, l'articolo 6, voluta da alcuni Sindaci e votata all'unanimità in Assemblea.
Secondo me è una una questione legittima, ma anche auspicabile, perché è giusto interrogarsi se, con l'evoluzione dei tempi e col trascorrere del tempo, il modello attuale sia ancora il modello ideale in una logica delle famose tre che una Pubblica Amministrazione deve tenere sempre presente efficacia, efficienza ed economicità.
Quindi assolutamente è stato condiviso anche da noi in quella seduta di Assemblea, io personalmente, a bocce ferme, penso che noi in questo momento non vedono un intravedo un modello che sia migliore di quello attualmente in essere, nonostante questo modello comporti sacrificio da parte del Comune di impegno da parte del Comune di Clusone in aiuto anche ai comuni più piccoli. Quindi questa è una mia opinione, poi vediamo se nello studio che verrà portato avanti verrò smentito oppure se comunque non saremo di sicuro ostativi se, nella logica che ho detto prima ci sarà un avanzerà un modello migliore di quello attuale.
Abbiamo affrontato diverse questioni molto complesse. Ricordo che mi piace puntualizzare che l'evoluzione di una società di una comunità ovviamente non è una cosa che sia, si avvierà dalla sera alla mattina, ma è frutto del trascorrere del tempo, degli eventi, dell'evoluzione e quindi della società dell'economia e di tutto quello che ne consegue, per cui sono meccanismi processi lenti. Oggi la consapevolezza di tante, di quelle problematiche che abbiamo visto evidenziate anche in questa in questo confronto, secondo me è maggiore che non in passato, e quindi anche da un punto di vista politico ci si sta interrogando in maniera importante chiaro che, come sono, concordo pienamente con lei che servirebbe maggiore attenzione da parte di tutti, soprattutto dei Sindaci, sull'argomento sulla sfera del sociale in generale. Purtroppo,
Ovviamente tante volte viene demandato ovviamente alle figure di riferimento, in primis la Presidente e poi comunque tutta l'asse amministrativo che ci sta sotto e funzionario che chiede che ci sta sotto.
Ma perché è un argomento complesso e e quindi a volte si fa fatica proprio coinvolgere tutti i sindaci. Ci proviamo sempre, quindi, a cercare di trovare occasioni di confronto, e questo avviene anche in Comunità Montana visto che è stato citato anche prima il ruolo un po' della Comunità Montana, che di sicuro è un ruolo sovracomunale, due due battute. Perché poi quello che lei mette in evidenza, partendo dalla situazione reddituale, perché è partita da lì nel fare la sua disamina, poi è scesa dipendenze, problemi psichiatrici, tutto quello un po' io penso che sia anche abbastanza collegato un po' il tutto nel senso che, a fronte di un benessere generale e ovviamente anche tutte le altre problematiche poi si attenuano o si risolvono quindi nella nell'andare a ragionare poi a livello di Comunità montana chiaramente ci sono dei capisaldi che noi amministratori in questo momento stiamo portando avanti. Istruzione, sanità, lavoro che sono poi alla base di tutta la nostra su di una società non solo dalla nostra e questo secondo me mette in evidenza anche del alcuni dati rassicuranti, perché per quanto riguarda il lavoro, appunto, ci sono delle richieste. Sappiamo che tantissime realtà stanno cercando lavoro, ma fanno fatica a trovarlo e già questo è un controsenso. Da un certo punto di vista, noi personalmente proprio Clusone, abbiamo coinvolto, stiamo coinvolgendo, Comunità montana tutti i Sindaci per interrogarci di identificare delle aree produttive che ci vengono chieste, ma che in questo momento non trovano soddisfazione, quindi in termini concreti, e quindi abbiamo portato anche in Assemblea dei Sindaci di Comunità Montana il fatto che dobbiamo offrire lavoro anche per risolvere buona parte di quelle problematiche che abbiamo visto prima. Siamo al decimo posto per quanto riguarda l'area la situazione reddituale Clusone rispetto ai 24 comuni dell'ambito. Buona parte è dovuta al fatto che abbiamo tanti appartamenti che di Aler e comunali che vengono dati quindi alle categorie più fragili, e in parte anche perché Clusone più appetibile di certo che non andare a vivere in altri Comuni. Più marginali e più piccoli. Ultima cosa sulle aree interne,
Lei ha definito che alcuni progetti sono un po' così non così degni di nota. Adesso non mi ricordo l'aggettivo che ha usato ricordo solo due aspetti. Uno che questi fondi, che la al finanziamento delle aree interne ai 14 milioni arrivano da fondi, FESR e FSE e fondi regionali e i fondi FSE ammontano a solamente 1 milione. Quindi su quel fronte non è che ci fosse tantissimo margine di manovra. Eravamo molto vincolati nell'andare quindi a stanziare maggiori risorse sul sociale. Ci abbiamo anche provato a avanzando maggiori richieste, ma ci hanno già detto sapevate che il limite a 1 milione e quello è la nostra strategia tra l'altro ha è stata giudicata dai funzionari di Regione Lombardia tra le migliori delle 14 presentati.
Ultimissima considerazione, il dato positivo di fronte a tante situazioni preoccupanti e allarmanti e che sul nostro territorio non mi riferisco solo occlusioni, ma un po' tutta l'Alta Valle Seriana, ci sono tanti privati che stanno investendo, abbiamo visto la, il progetto del comprensorio sciistico che sta venendo avanti, che non è solo scisti con, ma è comunque di fruizione e di creazione di posti di lavoro. Abbiamo visto aziende, appunto che ci hanno chiesto di poter trovare qui la loro sede, di poter ampliarsi, di poter venire qui a fare le loro attività e abbiamo visto anche aziende private che stanno investendo soprattutto nel SIS, nel nel settore della res, le strutture ricettive e della ristorazione. Quindi diciamo che qualche segnale positivo arriva nonostante è giusto che, come amministratori, ci si interroga invece su anche in prospettiva delle cose negative.
Io per adesso non non aggiungerei altro. Chiudo solo ringraziando ovviamente l'Assessore Bigoni in qualità di Presidente di ambito per tutto il lavoro che sta facendo e che continuerà a fare. Ringrazio la dottoressa battaglia a nome, ovviamente direttamente. Lei come prima figura, perché l'impegno che ci mette è veramente enorme, così come tutto il personale che lei coordina e con cui collabora. Quindi grazie davvero a tutti. Se non ci sono altri interventi, prego Consigliere, puntualizzare chi non è che i sulle sul discorso alle aree interne, che li devono essere tutti su sociali, ma alcuni progetti devono essere ripensati per far sì che ci sia una ricaduta su sociali che è una cosa diversa da quello che sta dicendo. Lesi Siot, ho puntualizzato come sono strutturati i fondi, poi chiaramente tutto è migliorabile. Tutto è migliorabile. Tutto è perfettibile. Tutto se c'è un pensiero.
Quindi metterei in votazione il punto numero 3 all'ordine del giorno, chi è favorevole?
Contrari.
Astenuti.
Immediata eseguibilità, chi è favorevole contrari astenuti, il punto è approvato all'unanimità.
Punto numero 4, revisori, revisione ordinaria delle partecipazioni pubbliche ex articolo 20, decreto legislativo 19 agosto, 2016 numero 175 e di esito e attuazione delle misure previste nel Piano di razionalizzazione anno 2023. È un provvedimento che siamo ormai abituati a vedere, appunto visto che il decreto del 2016 e di cosa stiamo parlando per per Clusone stiamo parlando delle nostre quote, che vado a prendere l'elenco arrivo e,
Quindi noi abbiamo, se non vado errato, adesso vado a memoria o comunque Anita secco e UniAcque nella scorsa relazione avevamo messo in liquidazione avevamo dato atto della di mettere in liquidazione set con servizi in questa relazione di quest'anno i LEA, come abbiamo avuto modo durante l'anno di di poter anche deliberare l'altra liquidazione che è quella dell'asset Kolding per cui di fatto con questa relazione andiamo a puntualizzare la liquidazione e la messa in liquidazione di SAT calling mentre il mantenimento delle altre due società che comunque non.
Non hanno bisogno di essere razionalizzati o di interventi da parte, quindi direi di noi soci.
Ci sono interventi, poniamo in votazione quindi il punto all'ordine del giorno, chi è favorevole?
Contrari.
Astenuti.
Immediata, eseguibilità, chi è favorevole contrari astenuti.
Il punto è approvato, il punto numero 5 all'ordine del giorno, relazioni di ricognizione annuale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica approvazione allora questa invece, rispetto a quella di prima, è un adempimento che portiamo in Aula dal sec. Per il Sud per la seconda volta la prima è stata l'anno scorso quindi infatti,
La legge che lo stabilisce e del di fine 2022 stabilisce quindi principi comuni uniformi, essenziali nonché le condizioni anche economiche, finanziarie per raggiungere e mantenere alti i livelli di qualità, sicurezza e accessibilità ai servizi da parte dei cittadini e degli utenti. Oggetto della relazione sono i soli servizi affidati dagli enti locali. Pertanto nessuno, esclusi i servizi pubblici locali gestiti in economia e quelli organizzati affidati da altri soggetti pubblici il cui territorio si sovrappone a quella del Comune un esempio su tutti servizio integra idricointegrato. Chiediamo affidato a Uniacque nel caso del Comune di Clusone, quindi, i servizi che sono oggetti di questa relazione sono il trasporto scolastico, il servizio integrato dei rifiuti, gestione, impianti sportivi e il servizio di manutenzione del verde.
Relazione descrive modalità di gestione, previsioni contrattuali o di qua o di capitolato di ciascun servizio in merito alla qualità del servizio, rispetto degli obblighi in capo all'aggiudicatario e ai costi degli affidamenti. Una volta approvata, questa relazione verrà trasmesso all'ANAC e poi verrà anche pubblicata sul portale telematico a trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Trasparenza, SBL Inuit, oltre che ovviamente, su sulla sezione Amministrazione trasparente del nostro sito comunale. Io non ho altro da aggiungere, ci sono interventi.
Prego consigliere Luzzana.
Allora, a pagina.
6 del aspetti eh.
Della ricognizione annuali, situazioni gestionali annualità 2023.
A pagina 6 c'è la tabella con l'elenco dei servizi di interesse generale economico, trasporto scolastico, impianti sportivi, impianti sportivi nell'ultimo concessione che è stata data il 30 aprile 2022, scadeva il 36 2024 e poi è stata prorogata al 2 luglio 2024, giusto?
Pagina 6.
Do anche qua l'intervento di Dario Cortiana nasceva sott occhio tutti i dati che è il centro sportivo della Comunità Montana, avete rinnovato il 3 entro il 30 giugno perché non poteva è scadere oltre, adesso ho capito odore e pensavo la pagina quella dopo pagina 6,
C'è la tabella.
Perché è stato prorogato fino al no, è stato proroghe, allora è stato prorogato a 36 2025, però scadeva il 36 2024 e pro e dal due, dal 2 7 2024 è stato prorogato l'avete, messo anche primo sull'affidamento al trasporto scolastico.
Quindi credo di capire no.
Dichiarazioni di voto.
Come il trasporto scolastico.
Tabella tabella o servizi di interesse economico generale.
Nella relazione da parte del re e ricognizione annuale.
Ecco, a pagina 6 c'è la tabella, deve andare avanti.
C'è la pagina con scritto ricognizione annuale situazioni gestionali.
Che sono due documenti, sì, sì, ma è quello che sta guardando, è quello corretto.
Bravi.
C'è questa?
Che questa pagina 6.
Sì, va corretto dentro che c'è stata l'approccio che vogliamo uniformarla a quella sopra che è terminato il 36 2024 che c'è la proroga al.
Per uniformità anche di 24 dal 2 7 e il 2023 2024 e il 36 2025.
A pagina 8, sempre di quel documento lì si parla di trasporto scolastico e qua dice il contratto a oggetto, la gestione dei servizi di trasporto scolastico dedicato agli alunni della scuola materna, paritaria terreno della scuola dell'infanzia.
È oggettivamente un errore ripetuto anche più sotto c'è un doppio passaggio sulle con riferimento alla scuola, alla scuola, la scuola materna e scuola dell'infanzia è un errore.
Della scuola primaria e della scuola secondaria, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, il trasporto scolastico dedicato sciolto, quindi va tolto anche la sorveglianza e assistenza sugli automezzi e una relazione, diciamo, di tipo standard in cui naturalmente è chiaro che va calata, va va va corretta per per adeguarlo al nostro.
Invece.
Sul qua per quanto riguarda?
Aspetti eh.
Il verde.
A pagina 2023, sempre il 4 1.2, il contratto come ha ad oggetto la gestione della refezione scolastica sul territorio comunale, anche questa è un'annotazione che mi sono sorpreso.
La fretta di depositarla non mi ha personalmente consentito di rileggerla e quindi questo è un coppie, un errore di copia incolla, ecco però questa premessa qua si riferisce alla secco,
Questo sì, perché il dato al 31 12 2023 no, perché viene citata perché dice tale servizio, affidato in regime di appalto, che funge mediante concessione a società in house, perché questo è il dato della relazione che fotografa la situazione al 31, volevo la certezza perché poi viene citata ma non viene citata non viene citata lì.
Ecco poi, per quanto riguarda la qualità contrattuale, a pagina 26, quando vi si dice che nel corso del 1.023 non è stata registrata ricezione di reclami e segnalazioni qui, in Consiglio comunale abbiamo proprio fatto una discussione, si era detto che erano stati fatti dei solleciti dei reclami delle isole delle segnalazioni in merito a dei disservizi riscontrati,
Cosa intende in questo caso, allora questo è il.
Nel momento in cui venissero venisse organizzata la da, registra la registrazione di segnalazioni e reclami, come avviene per esempio nell'ambito dei rifiuti, dove abbiamo un obbligo di registrazione per disciplinare era dei reclami eventualmente presentati dai cittadini.
Non c'è una verifica, una registrazione puntuale di eventuali segnalazioni che possono arrivare, per esempio anche così sulla municipium piuttosto che anche telefonicamente agli uffici gli uffici non tengono una traccia di eventuali segnalazioni, non se n'è un obbligo e quindi diciamo si evita di gestire eventuali segnalazioni in questo senso quindi le eventuali,
Segnalazioni che ci sono sicuramente state perché non è stato fatto il taglio del verde tempestivamente, come magari i cittadini potevano aspettarsi per 1.000 motivi che, come ha fatto riferimento alle, sono stati già anche magari analizzati, ma non essendoci una registrazione puntuale e de di questa tipologia di di di di segnalazioni. Insomma, qui non si può andare a dire che i cittadini mi hanno detto che se era un disservizio piuttosto che è stato fatto una segnalazione per poterlo così, per poterne tenere traccia bisognerebbe materialmente proprio procedere alla registrazione puntuale. Come ripeto, avviene invece nell'ambito dei rifiuti, dove dove c'è un obbligo il motivo per cui qui, di fatto, su questi servizi non non vengono indicate le segnalazioni.
Sono solo se poi ci sono state gestite dai comuni e dalle società. Certo.
Mi son state registrate delle segnalazioni.
Sappiamo che le segnalazioni che ci sono stati questo è indubbio, okay, ripeto, non non è codificato, non c'è una una service, un sistema di tracciamento, perché vorrebbe dire che prendo traccia che il cittadino tal dei tali mi hanno segnalato questa cosa l'ho passato una segnalazione alla società incaricata che se n'è fatta carico la gestito entro una certa data come da questo non c'è, non c'è, perché il che non significa che non venga gestito, perché non è che la segnalazione che arriva da un non viene respinta, però no, non viene codificata, non viene registrato formalmente,
Ci sono altri interventi?
Bene, possiamo mettere in votazione il punto all'ordine del giorno, chi è favorevole?
Contrario, astenuti.
Immediata, eseguibilità, chi è favorevole?
Contrari astenuti, il punto è approvato.
Punto numero 6 Ratifica delibera della Giunta comunale numero 2 2 e 3 del 26 11 2024 avente per oggetto variazione alle dotazioni di competenza della Pre del bilancio di previsione 2024 2026 in data 26 11 2024.
La Giunta comunale ha approvato questa variazione alle dotazioni di competenza del bilancio per un importo di 34.000 euro finalizzati alla realizzazione dell'area di sgambamento cani presso il Parco del Castello, questi 34.000 euro sono stati così coperti con 22.800 euro di avanzo libero, che a quel punto è stato interamente applicato e per la restante Port parte invece da altre entrate di competenza che si sono che abbiamo potuto appurare nell'andare poi a a fare la ricognizione finale del del nostro bilancio.
Ci sono interventi, possiamo mettere in votazione il punto all'ordine del giorno, chi è favorevole?
Contrari, astenuti, immediata, eseguibilità, chi è favorevole?
Contrari.
Astenuti.
Il punto è approvato.
Ora abbiamo due punti che sono legati l'1 con l'altro, il 7 e l'8 modifiche al regolamento di disciplina dell'imposta municipale propria IMU e imposta municipale propria IMU Determinazione, aliquote e detrazioni anno 2025 sono collegati, perché appunto una riguarda il Regolamento quindi con tutte le regole attuative e l'altro invece sono poi le tariffe quindi parto facendo un discorso. Al contrario, le tariffe sono principi essenzialmente invariate. Quindi, da come ormai parecchi anni, il Comune di Clusone sta portando avanti abitazione principale vive, che sono nelle categorie A 1, A 8 e A 9 e relative pertinenze, il 6 per 1.000, con una detrazione del 2 per di 200 euro fabbricati cat nel gruppo catastale D, ad eccezione del di 10 7,6 per 1.000 fabbricati categoria D 5, le banche 10,1 per 1.000 in post immobili in categoria catastale B 7,6 per 1.000 il B 1 utilizzati per scopi istituzionali delle Forze dell'ordine e del comparto sicurezza zero e qui rientrano per noi. La caserma dei carabinieri di proprietà della Comunità Montana e la caserma dei Vigili del fuoco di proprietà della comunità montana immobili in categoria catastale A 10 c 1 e c 3 di fatto uffici né i negozi dei laboratori, quindi di.
Di questo tipo 7,6 per 1.000 immobili in categoria C 1 ubicati nella zona individuata soggetta ad alto tasso di abbandono dell'attività economico commerciali, a condizione che siano locati dati in comodato utilizzati direttamente per scopi commerciali o artigianali o dati in comodato all'amministrazione comunale per scopi istituzionali o di promozione. 3,8 per 1.000, che è la stessa misura che abbiamo già approvato l'anno scorso, che equivale alla riduzione del 50% del canone, appunto della tariffa IMU. Per chi appunto dà in comodato d'uso oppure apre nuove attività. Come già quest'anno, abbiamo avuto modo di di poterne godere con tutte le varie iniziative che son stati fatti, non per ultima quella dei presepi nei negozi sfitti, che è attualmente in essere.
E poi c'è la novità invece di quest'anno, che sono la novità che riguarda gli immobili in categoria A 10 c 1 e c 3, ubicati all'interno del centro storico, a condizione che siano locati con un canone però massimo fissato di 20 euro al metro quadro annui considerate che a livello di listini ufficiali il canone di locazione commerciale e nel centro storico di Clusone AIM medio di 100 euro al metro quadro quindi noi andiamo a fissare un canone basso calmierato, basso di 20 euro al metro quadro,
Che vengono dati in comodati un comodato o utilizzato direttamente per scopi commerciali o artigianali, per l'apertura di una nuova unità locale. E qui c'è l'esenzione totale della dell'aliquota IMU, le aree fabbricabili 7,6 per 1.000 i fabbricati diversi da quelli di cui al precedente 10,1 per 1.000 e quindi ecco la novità. È questa che tutti chi darà quindi in comodato d'uso o con un affitto così del vedi di massimo 20 euro al metro quadro per l'apertura di nuove attività commerciali, uffici e via dicendo, simili di servizi all'interno del perimetro di tutto il centro storico, così come identificato nel nostro PGT? L'Amministrazione quindi sconterà ai proprietari completamente l'IMU e questo ovviamente pensiamo nella nostra idea e che possa agevolare l'apertura di nuove attività che poi vanno a vantaggio di un po' di tutto il centro storico, perché sappiamo che la chiusura dei negozi.
Da parecchi anni a questa parte è stata una delle delle dei talloni d'Achille, appunto della nostra cittadina, e questa è una misura che riteniamo la più efficace che potevamo mettere in atto in questo momento. Poi vediamo se effettivamente all'atto pratico questa cosa si verificherà o meno il periodo minimo per cui questa cosa deve valere a quello di 24 mesi, quindi due anni de viste in altro modo. Chi aprirà un'attività in due anni troverà l'accordo con il proprietario, potrà quindi agevolare di questa importante riduzione dell'affitto e quindi per due anni potrà con i propri ricavi e pensare di coprire tutte le altre spese che deve che deve sostenere e quindi di avere un proprio reddito,
Perché dicevo che è allegato al regolamento perché, per poter attivare questa previsione che ho appena descritto, bisogna fare due modifiche al Regolamento che avevamo già introdotto e che già in essere una in due definizioni, una con gli immobili concessi in comodato, precisando che questi sono gli immobili locati con canone di locazione di importo pari o inferiore a 20 euro al metro quadro annui, sono assimilabili agli immobili concessi in comodato.
La seconda modifica, persona giuridica, esercenti attività di impresa da un numero di mesi non superiore a 0 rientrano in tale casistica ai soggetti che aprono una nuova unità locali all'interno del centro storico, anche se già titolari di partita IVA.
Questo Regolamento, poi, sulla scorta del decreto appunto del Ministero dell'economia e delle finanze, dovrà essere inviato loro, che dovrà quindi superare anche le verifiche che tutto sia conforme, però con queste modifiche auspichiamo che non che non ci siano problemi.
Io ho esaurito lo SPI e la spiegazione di questi due punti, lascerei spazio agli interventi.
Ebbene, non ci sono interventi, quindi direi di porre in votazione il punto numero 7 all'ordine del giorno, che è la modifica al Regolamento, chi è favorevole?
Contrari.
Astenuti.
Qui non abbiamo l'immediata eseguibilità, no, possiamo anche aspettare che passino le varie le feste di Natale e quindi va bene così.
Il punto successivo, invece, è quello sulla determinazione delle aliquote e detrazioni, chi è favorevole?
Contrari astenuti, anche qui il punto quindi non è out, si questo invece è immediatamente eseguibile per altri motivi legati al bilancio, chi è favorevole contrari, astenuti, quindi i due punti 7 e 8 sono approvati.
Punto numero 9 addizionale comunale sul reddito delle persone fisiche IRPEF Determinazione aliquota anno 2025 nulla di nulla che cambia rispetto credo al 2007 più o meno 2006, quando è stata fissata l'aliquota dello 0 75%, per appunto l'addizionale IRPEF del Comune di Clusone, dall'oramai è stata variata anche quest'anno, quindi possiamo confermare e non aumentare questa aliquota. Il gettito previsto con una soglia di esenzione di 10.000 euro, il gettito previsto è di 930.000 euro e va quindi a costituire una grossa entrata in parte corrente, che va quindi compensare le spese del nostro bilancio. Giusto per dare due numeri.
Vediamo con constato come si sono attestati il gettito degli anni precedenti 2020 824.000 euro 2021 886.002 mila 22 956.000. Adesso io rotondo, ma sono comunque quell'ordine di grandezza. 2023 993.000, ma che è un dato a cui manca ancora tutte le discussioni nel mese di dicembre. Siamo consapevoli che sono anni eccezionali quello scorso, soprattutto, quindi, cautelativamente, abbiamo diminuito a 930 nulla. Questo è un po' quanto.
Ci sono interventi, possiamo porre in votazione il punto all'ordine del giorno. Chi è favorevole?
Contrari.
Astenuti.
Anche qui, immediata eseguibilità, chi è favorevole contrari astenuti il punto è approvato all'unanimità.
Ora siamo arrivati al punto numero 10, Istituzione imposta di soggiorno, approvazione, Regolamento per la disciplina cedo la parola all'assessore Balduzzi, grazie.
Ormai è noto, insomma, che negli ultimi anni la città di inclusione ha registrato una crescita significativa e molto significativa delle presenze turistiche, sia italiane che straniere, per dare un dato che trovate all'interno della delibera. Facendo riferimento all'annualità 2023 si sono registrate 10.513 presenze per quanto riguarda la ricettività di tipo alberghiero e 12.330 per quanto riguarda l'ACTV vita invece di categoria extra alberghiera, per quanto per dare un dato per quanto riguarda la provenienza, resta ad oggi ancora prevalente il turista di provenienza regionali, ma le presenze straniere sono quelli che han fatto registrare il tasso di incremento più forte dal 2020 sono stati numerosi gli interventi di comunicazione, rivolte appunto alla promozione dai Comuni Kieft comunicati stampa lì agli inserti sui media, sia cartacei che online, al la presenza imp alla partecipazione a fiere a interventi rivolti ai tour operator, quindi educational tour per il tour operator e altro. Questo ovviamente, è ancor più a seguito nel 2023 nell'ingresso del network dei borghi più belli d'Italia, che ha una grande efficacia comunicativa non solo nei confini nazionali, ma anche rispetto all'estero, per garantire però uno sviluppo turistico che possiamo definire di qualità e continuativo. Soprattutto, è però sempre più necessario investire in modo adeguato nella promozione del territorio nei lavori zone, le risorse nella creazione anche di nuovi servizi o nel mantenimento dei quali esistenti e anche, perché no, nella cura del territorio. In quest'ottica va quindi questa proposta di introduzione dell'imposta di soggiorno. Una misura che siamo ben consapevoli comporta alcune novità gestionali, soprattutto per gli operatori, ma che è un passo avanti nella strutturazione di un sistema turistico con valore economico, l'imposta di soggiorno, come sapete, e come avrete frequentemente trovato.
Né nel nei diversi Comuni italiani, è un contributo che viene richiesto ai turisti in funzione del pernottamento, è una pratica appunto diffusa in molti Comuni, che ha lo scopo proprio di.
Sostenere con risorse le attività di promozione turistica, di valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e anche il finanziamento di servizi dedicati in primis ai visitatori. La stessa è già presente in Comune a noi vicini. Mi viene in mente l'opera in questione Presolana Selvino Albino. Le ricadute un po' l'ho già detto, comunque, riguarda in primo luogo la promozione turistica, quindi le risorse che permetteranno di proseguire quali campagne di marketing territoriale che sino a oggi abbiamo finanziato per la quasi totalità grazie a dei bandi, che son stati vinti e realizzarne, a di ancora, l'obiettivo è quello continuare a farle e realizzarne e potenzialmente anche di più efficace. Quello fossero per attrarre visitatori.
L'investimento, quindi, in questo caso è proprio sulla comunicazione dell'identità della destinazione Clusone.
In secondo luogo, l'investimento che ci aspettiamo di poter fare in prospettiva negli anni con queste risorse, quello sulla manutenzione del territorio, quindi anche, ad esempio del verde questo in un'ottica appunto di accoglienza, ma anche del patrimonio artistico culturale della della nostra città, investimento quindi questo dato sulla qualità della destinazione e poi i servizi per i turisti, cioè ai proventi hanno l'obiettivo.
E anche di andare a garantire quei servizi aggiuntivi che possono andare dal la cosa più semplici, quindi il materiale promo la realizzazione di materiale informativo cartaceo o digitale anche sulle bellezze della nostra città, ma anche eventi culturali o o iniziative di chiamiamolo, così di animazione territoriale,
Ovviamente siamo consapevoli, come dicevo prima, che questo è un introduzione, un elemento che comporta un carico burocratico a carico delle strutture dire ricettive di delle delle varie categorie.
Questo per per diciamo andare a in a intervenire su questo aspetto nei mesi che ci separano da qui all'introduzione poi effettiva del dall'imposta di dall'imposta di soggiorno, verranno organizzate dopo le festività che fortunatamente rappresentano un momento di ulteriore carico di lavoro di lavoro per i nostri operatori per quanto e ci tengo a sottolinearlo la distribuzione nell'anno delle presenze e degli arrivi.
Abbia gradualmente segnato un percorso di destra, gel, destagionalizzazione, in particolar modo ai mesi di aprile maggio, e quindi una maggiore distribuzione nel tempo sul territorio, ma comunque il periodo estivo, soprattutto, e a seguire. In secondo luogo, il periodo invernale, in particolar modo dopo Natale fra Natale Epifania rimangono ad oggi centrali. Quindi è un periodo comunque di carico di lavoro.
Al termine di questo periodo e quindi ci sarà un momento e sugli a definire la modalità, ma per un diciamo comunicazioni, proprio le modalità operative, che sono poi quelle che più interessa una gestori in quanto l'imposta, come dicevamo prima, è a carico poi del turista non del gestore, dal punto di vista, ovviamente, di.
Di esborso, ma a carico gestori. C'è una parte di adempimenti che ovviamente richiede un certo tempo di comunicazione per essere spiegata e quindi i mesi che ci separano dall'introduzione poi effettiva dall'applicazione serviranno questo la convinzione è quella che un sistema turistico di maggior qualità di maggiore attenzione che ha reso possibile anche proprio grazie a risorse,
Sia la ricaduta positiva principale sul tessuto economico nostro, perché favorisce comunque lo sviluppo anche di opportunità di lavoro. Oggi si propone quindi l'istituzione dell'imposta di soggiorno, che troverà applicazione appunto, a partire da marzo 2025 e l'approvazione del relativo regolamento, gli elementi salienti e che potete trovare all'interno del Regolamento. Ovviamente, poi possiamo individuarne poi altri se saranno oggetto di domande o di discussione e sono in primo luogo all'articolo 2, l'individuazione del presupposto di imposta e quindi il riferimento al pernottamento nelle strutture ricettive ubicate nel territorio del Comune di Clusone fino a un massimo di 7 pernottamenti consecutivi, quindi alla definizione del periodo massimo di appunto versamento dell'imposta per pernottamenti che vadano oltre questo periodo di sette giorni. Ovviamente la corresponsione si limita al settimo giorno. Per quanto riguarda la misura dell'imposta, verrà dovrà essere graduata, ri e commisurata al riferimento alla tipologia, alle strutture ricettive, e sarà però oggetto di apposita deliberazione di Giunta per quanto riguarda le esenzioni che son state previste all'articolo 5, ci sono una serie appunto di ipotesi in cui non viene applicata un'dissipa in riferimento ai minori di 14 anni. Accompagnati i portatori di handicap con il accompagnatore, coloro che devono effettuare delle terapie sanitarie, le visite mediche e che per questo motivo sono a soggiornare nelle strutture di Clusone, ma appunto per un motivo di cura i soggetti che temporaneamente alloggiano nelle strutture ricettive e a seguito di eventuali provvedimenti.
Di emesse le autorità pubbliche per fronteggiare situazioni di emergenza, ad esempio temporanea. Allontamenti della casa per dovessero verificarsi ipotesi di pericolo di tipo di stabilità geologica. Ad esempio, mi viene un esempio. Mi viene come proprio per dare un esempio da proporvi i volontari che prestano servizio in occasione di calamità, qualora dovessero ovviamente l'augurio, è che non si pro non si presenti queste ipotesi. Rendersi necessarie all'accoglienza di soggetti esterni che potrebbe essere fatta all'interno di strutture ricettive. Gli autisti di pullman, gli accompagnatori turistici in ragione di uno ogni 25 partecipanti, l'eventuale presenza di personale appartenente alle forze di polizia, alle Forze armate nello svolgimento di attività di ordine e sicurezza pubblica, il personale dipendente della struttura stessa, qualora appunto risieda all'interno della struttura e le eventuali spese che vengono sostenute dal Comune di Clusone stesso. All'interno, poi della definizione delle tariffe, prevederemo.
Un tariffa invece agevolata per quanto riguarda alcune ipotesi che sono in particolar modo le gite scolastiche e le presenze di.
Ritiri sportivi per quanto riguarda gli obblighi dei gestori delle strutture ricettive dal punto di vista della comunicazione e quindi entro il sedicesimo giorno. Alla fine ciascun trimestre solare quindi sono quattro adempimenti annuali dovranno comunicare il numero di coloro che hanno pernottato e il periodo di permanenza. Ovviamente devono applichi o informare i gestori tramite affissioni dell'applicazione dell'imposta, riscuoteranno dal dai clienti, appunto, l'imposta e corrisponderanno allo stesso termine, poi l'imposta riscossa al Comune. Quindi queste le gli elementi principali dell'IMU e della dal regolamento, come dicevo,
Il il, il focus principali Week, che tengo a sottolineare di questa introduzione di questa imposta è un'imposta destinata agli investimenti che attengono al settore turistico e, ovviamente ampliamente considerato, ma l'obiettivo punto proprio, quello di arrivare a consolidare sempre più questo asset economico vero e proprio nel nostro territorio.
Se ci sono domande, ovviamente resto a disposizione.
Allora io volevo chiedere è ritenuto pertanto sentita informati anche le associazioni maggiormente rappresentative categoria, se c'è un parere scritto di queste associazioni di categoria, allora noi abbiamo inviato la comunicazione che preavvisava appunto dell'introduzione, indicando poi.
Che sarebbe stato oggetto di adozione all'interno del Consiglio comunale. Non sono pervenuti i pareri rispetto al rispetto alla alla proposta. Ovviamente noi no. L'obbligo nostro era di comunicazione alle associazioni rappresentative, obbligo è stato adempiuto quindi Sestu solo comunicato, si prevede la comunicazione, si prevede la comunicazione, ovviamente le le associazioni di categoria, qualora volessero far pervenire il parere di potevano farlo. Risposi tutti gli albergatori, tutti le strutture ricettive non sono stati coinvolti in questo processo. Allora dobbiamo distinguere due profili.
Per quanto riguarda il processo decisionale, che rientra quindi nella capacità, voglio dire, decisionale e i impositiva del Comune. Il percorso che portava all'introduzione dell'imposta di soggiorno in realtà è un percorso che nasce da lontano, perché era emerso in quelli che erano stati tavoli di progettazione finalizzate alla redazione del Piano strategico turistico preclusioni. Quindi ci riferiamo già dall'anno 2021 in tali tavoli, in cui erano presenti oltre e varie categorie, quindi anche gli operatori era emesse. È emersa appunto la necessità di, ovviamente, garantire sempre maggiori finanziamenti al settore, una modem, modalità che è quella, ovviamente più adottata in tutto il territorio italiano da parte dei comuni maggiormente turistici, anzi turistici senza una qualificazione è appunto quella di introdurre un'imposta di soggiorno, quindi diciamo, il percorso di scelta nasce da lontano e da un percorso che è nasceva da proprio dei tavoli di lavoro e quindi diciamo, nasce in una modalità più condivisa, è possibile.
Poi adesso nella fase di adozione da parte del Consiglio comunale. Ovviamente rientra nella potestà impositiva del Comune, quindi è una scelta appunto politica, di cui ovviamente io sono il soggetto che se ne assume, in primis la responsabilità. Adesso invece c'è la fase invece operativa che riprende la condivisione, in questo caso proprio con i singoli operatori e non più con le non solo alle con le associazioni di categoria, la condivisione di quello che devono fare non dico no, cosa possono fare quello che cosa possono fare? C'era già stata nel 2021, come avevo già detto, però non c'è scritto in delibera, magari era giusto mettere, ma c'è nel piano strategico e son dei lavori che bisogna fatto nel periodo 2021 comunque NCC prendere a prendiamo atto si sia l'obiettivo che avete messo delle delle delle vostre linee programmatiche. Non dice questa cosa qua dire che invece è stata fatta una discussione sui tavoli di lavoro nel 2021, probabilmente più appropriato, però va bene. Bandisco, grazie delle. Mi sembra più corretto, perché c'è un rispetto di quelli di un lavoro che è stato fatto e volevo entrare un attimino nel merito del Regolamento. Se è possibile allora e quando parlate di.
Articolo 5.
Allora el il comma f dice gli autisti di pullman e accompagnatori turistici, io metterei anche i docenti accompagnatori, allora è qua per qua sfruttate. Per quanto riguarda proprio i viaggi di istruzione, ci sarà invece all'interno delle tariffe, un'apposita agevolazione che identifica proprio una riduzione proprio delle delle quali però, in altri regolamenti che hanno messo anche ai docenti accompagnatori, così almeno evitano di fare, perché questo qua è la piattaforma dei regolamenti che hanno tutti i Comuni, diciamo che ognuno, poi, la declina, in modo ce ne sono alcuni diversi. Ovviamente un regolamento partono in questo Paese gli accompagnatori turistici, la cui è l'accompagnatrice delle agenzie di guida. Sì, sì, sì, non è la guida, perché poi non oggi di gruppo sui soggetti diversi riconosciuti stringe la compagnia, mentre il docente accompagnatore sopra i 15 ragazzi è diverso, né una linea diversa, però va be'era. Uno spunto.
E poi c'è anche il discorso sulle sì, se dovessero arrivare e facendo dei gemellaggi, visto che tipo gli anziani vengono con un gruppo di anziani, viene occlusione que e sopra i 65 non hanno la possibilità di esenzione, visto che vengono in gruppo allora,
Organizzato naturalmente, se la se l'iniziativa è del Comune, allora se l'iniziativa è del Comune, nel senso che poi può avvenire in altri modi modalità nella regione dello scambio, bisogna capire che, se le iniziative viene economicamente sostenuta dal Comune, allora non viene applicata l'imposta. C'è scritto se invece no, se non un'iniziativa che non viene economicamente sostenuta dal Comune, in questo caso si applica perché rientra nel nell'aggravio del consumo dei servizi. Che comunque un gruppo fa okay.
L'articolo 6 obblighi dei gestori delle strutture ricettive qua parla che allora, alla fine del sedicesimo giorno, devono inviare ma dove devono inviare, c'è la dichiarazione, deve essere trasmessa dove tranne qualche cosa, se si questo fa parte invece delle istruzioni operative che adesso verranno poi predisposti per dire per gli operatori, Dario non so se tu avevi già fatto un ragionamento sulla proprio. La modalità di trasmissione sono qua, visto che deve essere trasmessa quindi tramite SIC al leader. Nel in realtà prende in realtà stiamo allora abbiamo già valutato.
Dotare l'ufficio tributi di un applicativo che gestirà.
Insomma l'ATO ufficio le verifiche e quindi un'interrogazione dei dati che vengono resi disponibili dai soggetti,
Nessun didattiche per no che pernottano a Clusone quindi i dati della, se non ricordo male su fatti dalla questura e che verranno poi confrontati con le dichiarazioni che fanno i soggetti gestori tramite un portale, quindi sul portale del Comune di Clusone ci sarà una pagina web in cui i gestori potranno caricare le informazioni di di pernottamento dei dei soggetti nell'arco del trimestre. Presentano la dichiarazione tramite portale e contestualmente versano quindi il tentativo è quello di semplificare il più possibile l'adempimento a carico dei a carico dei tre portali.
Reattori della questura in quella Provincia Comuni.
Quello del comune sì, è evidentemente anche gli altri, onestamente non so se il portale della Provincia della questura offrano l'opportunità di.
Compilare.
Sto dicendo non so se i portali di provincia e questura offrono la possibilità di utilizzare il dato caricato lì per.
Caricarlo massivamente sul portale del Comune sono naturalmente tutte integrazioni che che, se possibili, verranno messe a disposizione, se è possibile, naturalmente.
È l'obbligo dichiarativo, c'è perché è l'unica modalità con cui il Comune può controllare, poi l'avvenuto versamento e la regolarità del versamento, quindi l'obbligo cioè.
Chi è d'accordo, però, fare un altro portale vuol dire che gli albergatori, o comunque i soggetti privati perché qui non si parla solo di albergatori che magari sono più strutturati hanno già due obblighi di portali dovranno compilare anche il terzo va beh, intanto lo vedevano allora da un punto di vista è come dicevo prima,
Ovviamente non conosco nessuno che c'è un adempimento in più a carico degli operatori. Questo ovviamente ne siamo consapevoli. Io quello che posso dirle, ma da questo riguarda un confronto che io ho fatto con alcuni soggetti campioni, quindi, per carità, immagino che lei poi poi può stare ritenerlo non concludente per quanto riguarda le sue valutazioni personali, è che.
I soggetti sono.
Disposti a farsi carico questi odio o di questo obbligo che appunto un adempimento burocratico che, se non economico, proprio in virtù della destinazione poi delle risorse rispetto al settore, loro quindi in una ricaduta rispetto alle alla alla loro attività. Quindi è un obbligo che comunque ci rendiamo conto che c'è non l'abbiam dato, ovviamente non lo non non non viene nascosto in alcun modo erano, è un adempimento in più, appunto che viene fatto quattro volte l'anno da parte degli operatori, ma io non ho trovato ostatività proprio in riferimento al fatto che poi, su risorse che già hanno una ricaduta sul loro settore economico, questo è solo un'informazione dal punto di vista. Allora io non ho parlato con nessuno albergatori perché non ho avuto il tempo che penso che la cosa, la cosa che però mi chiedo hanno già questi obblighi e io penso quello strutturato, l'albergo o la struttura ricettiva strutturato e un conto magari quello che devi fare il singolo privato, qualche fatica ce l'ha. Avete anche dei supporti, perché comunque e magari potete dagli Enti un aiuto. Voglio dire perché comunque il 99% di questo obbligo è tutto ricade sulle strutture ricettive. Comunicazione si ovviamente non quello economico che ESA, come diceva prima Cortiana e obiettivo appunto della parte operativa, proprio quella di rendere più possibile semplificato per quanto riguarda gli operatori, quindi raccogliamo questa sollecitazione, ma assolutamente era già era già nella nostra e Bizzi. Lei ha già sentito gli operatori vuol dire che a loro un confronto ce l'ha, l'ha fatto quindi delle due, l'1 e mi dica cosa ha fatto no perché, come le stavo dicendo prima, mi sembra deve essere già stato chiaro, ma è opportuno dirlo il confronto, noi i, quello quello con cui lei ha fatto riferimento adesso era una spiegazione per capire la visione di come le ho detto, alcuni operatori, non di tutti operatori di alcuni operatori, i quali, con cui ho avuto un confronto personale rispetto all'adozione di ulteriore adempimento e però all'investimento di risorse nel loro Terri nel loro settore. Poi questo non vuol dire il confronto formale viene fatto appunto con la comunicazione e associazioni di categoria. Questo era il parere di alcuni, come le ho spiegato l'ho specificato operatori era solo per chiarire qual è.
Il senso di un'imposta che è destinata a uno scopo specifico.
È sempre dell'articolo 6, il quarto punto, che non è definito come un comma, il comma 2 con il quarto punto parla segnalare alle amministrazioni, nei termini del comma 1, i nominativi dei soggetti che hanno rifiutato l'assolvimento dell'imposta anche qui come viene segnalata perché comunque il albergatore qui deve pagare cioè se il turista si rifiuta.
Il l'albergatore per leggerlo deve pagare naturalmente obbligato, tramite apposito modulo, a comunicarlo al Comune. Poi sarà l'albergatore, se vuole recuperare l'imposta far la pratica con il turista, però anche qui non c'è scritto come viene come viene applicato, essendo un Regolamento. Questo dovrebbe essere perché questo non è questa è una cosa normativa di legge, anche perché la tassa di soggiorno sappiamo che dall'1 al 5% più del 5% di un coefficiente non può andare, quindi è un calcolo prestabilito anche qui la lasciamo così il Regolamento o lo completiamo.
Perché sennò e Zoff il fatto valutazioni rispetto all'operatività del portale, poi su questo tema?
In questo, fino a questo dettaglio o no?
È chiaro che lo la modalità di segnalazione all'Amministrazione, a quel punto, anche perché ci si aspetta che siano casi sporadici, può avvenire con una con una PEC e quindi e quindi.
E quindi ripeto, con modalità tutto sommato conosciute, semplice per il gestore,
Naturalmente.
La, al momento in cui andremo a comunicare i gestori e informarli nel dettaglio di queste modalità, a loro verrà fornito tutto il supporto anche per le indicazioni dell'utilizzo dell'applicativo del portale e quindi in quel momento sarà possibile per loro presentare le domande e per noi dare tutte le risposte che le perché sono del caso.
Entrare nel dettaglio delle modalità operative di un di un portale che oggi è.
Un certo un certo strumento domani cambia perché ne viene fornito uno a livello nazionale, perché non non so insomma, quali altre modifiche possono intervenire, entrare nel dettaglio di questioni operative all'interno del regolamento non è appropriato perché il regolamento disciplina lo schema dell'imposta le modalità operative possono cambiare e possono essere in modo molto più snello for fornite indicazioni a poi chi deve adempiere.
Grazie.
Lei ha fatto un elenco di Comuni, dovrebbero essere utilizzati, si parla e che voi avete preventivato circa 30.000 euro di di entrata giusto.
Adesso, come previsione iniziale, al primo e ha fatto l'esempio di quello dove questi 30.000 euro, se non ho capito male, dovrebbero essere possibili utilizzi, quindi.
Il discorso di marketing, giusto sì, sicuramente eventi e event eventi culturali e poi, quando parla di servizi al turista, cosa intende fare, non mi parli di eventi, perché l'evento non è un servizio, ad esempio uno proprio banale, il servizio dall'ufficio turistico, anche quello è un servizio che viene erogato il turista e che potrebbe avere l'utilizzo di queste risorse. Per ad adesso sto ipotizzano. Non è quello su cui stiamo ragionamenti, ragionando in questo momento, ma l'aumento del numero delle ore di apertura. L'ufficio turistico è un servizio al turista che può essere finanziato con queste risorse.
Ecco io, invece, avendo frequentato altri Comuni turistici, per esempio quando si fa intendo servizi al turista, per esempio è il trasporto, il bagno pubblico, potenziare alcuni, o lo è anche la cartellonistica che abbiano già fatto, ad esempio, cioè possono nelle ipotesi esatto, allora però questo secondo me deve essere, deve essere già ipotizzato. No, questo non sono d'accordo, perché, per esempio, se noi dovessimo vincolare al l'utilizzo delle risorse, facciamo l'esempio della cartellonistica turistica. Poi nel frattempo è uscito il bando, abbiamo finanziato così. Dobbiamo cambiare la destinazione di quelle risorse, quindi non ha senso vincolarli preventivamente rispetto allo specifico intervento. Il senso è identificare il settore su cui ricadono, però può essere anche, ad esempio, sicuramente può essere il trasporto, può essere l'utilizzo di car sharing, può essere l'appunto. La.
La cartellonistica turistica può essere l'opuscolo del materiale informativo e un servizio ai turisti nel senso sono 1.000 le ipotesi su cui si può declinare quelli non avrebbe su alcune cose, ci sono già sono già state coperte il secondo me bisogna dare un'opera o per fare un ISEE le faccio un esempio e le brochure ci sono già, ma non può sempre nelle stesse brochure dagli anni 90, nel senso son cose che nel tempo richiedono continuamente investimenti. Poi son d'accordo è che se nel senso che se poi emerge la possibile fa possibilità di UTI un progetto che diventa innovativo, ma come può essere appunto, è stato quello delle dei virtual tour della cartellonistica, ben venga, però, non avrebbe senso vincolarlo adesso inadatti di vincolare. Ho detto quando pensa servizio turistico, perché dico e gli eventi si fanno già, quindi sembra una surplus invidia aumentare le ufficio turistico, li diamo ancora un'altra associazione, invece cos'è? Che vogliamo dare. Per esempio, so che in alcuni Comuni dicono, con la tassa di soggiorno noi diamo questi servizi garantiti per tot giorni al turista, ma servizi intesi.
Che possono specie, ma anche il pagamento. Non è detto che siano tutti gratuiti e no no, allora diciamo così è un comune. Ad esempio, noi vicino dice raccolgo la tassa di soggiorno per pagare lungo la convenzione per la gestione l'ufficio turistico in toto, quindi il loro fanno questa scelta. Poi questo vuol dire che loro hanno scritto, hanno definito che la imposta stessa soggiorno va per la GEST, per l'apertura, l'ufficio turistico, no, e per questo motivo non lo specifichiamo neanche noi poi,
No, non trovo, diciamo così, rispetto alla soccorsi, reazione, un'utilità nella previsione della destinazione, in questo momento non non riesco a capire magari me lo me lo me loro specifica nel senso.
Le esigenze possono ovviamente esso sono mutevoli. No, possono variare, quindi, magari un anno banalmente finisce il materiale, lo gli opuscoli e serve far quello. Quelle risorse possono utilizzati fra quello l'anno dopo ne abbiamo stampate l'anno prima, quindi non servono. Si può fare, ad esempio per alcuni giorni nella stagione estiva, l'aumento delle ore di aperto, l'ufficio turistico, oppure può esteri che ne so aperto un nuovo, una nuova parte del portale turistico finalizzata. Ci saranno degli operatori che potranno svolgere un servizio, ad esempio gli NCC, riprendere il tema che lei faceva nel senso sono estremamente variabili e le esigenze di anno in anno, quindi è difficile orientarla in fase di regolamentare.
Probabilmente non riesco a spiegarmi gli dico, secondo me il turista che viene a Crisone e che sta girando, perché il fenomeno del turismo e nazionale, anzi mondiali, perché comunque ci si sposta con una facilità estrema e va bene, sorrida Consigliere, Consigliere Barcella, va bene, sorrida, però allora questo è perché in qualsiasi parte si va, non è che si trovano i paesi vuoti, il fenomeno del turismo, le confermo che è un fenomeno, ovviamente, che riguarda i flussi di qualsiasi Paese, nello specifico per quanto riguarda Regione Lombardia, per dare un dato più locale. Il tema trainante è in realtà quello del turismo delle comuni fronteggianti, laghi quindi dal turismo lacustre, che vale.
Per i Comuni, diciamo della parte occidentale, ma anche orientare la Lombardia, quindi fenomeno trainante del turismo lombardo, adesso, nel 2023 e 24 del turismo lacustre. In questo senso noi ci qualifichiamo, operano performance maggiore degli altri Comuni e che sono invece paragonabili e quindi estranee al fenomeno del turismo lacustre. Quindi, in questo senso noi abbiamo avuto una performance migliore e addirittura migliore di quelle che erano le aspettative anche nel piano di programmazione strategica, quindi questo solo come dato informativo.
No, la ringrazio per la sua lista, la ringrazio senza soltanto i sorrisi. La ringrazio perché ha specificato perché i dati sono quelli però va beh, al di là di questo, io voto esprimo il voto contrario. E su questa cosa, perché non mi sembra corretto in questo momento aggiungere altri oneri e altri tasse, visto e considerato che ne hanno già abbastanza ai nostri operatori turisti. Ho capito perfettamente dove si vuole arrivare, visto che avete sempre avuto dei bilanci più che positivi non avete mai ho dovuto fare dei tagli, non penso in questo momento io avrei aspettato e avrei fatto un percorso di passaggio diverso, l'avrei fatto a partire, magari poté potrei averci ripensato, ma non in questi termini. Non questa modalità, pur sapendo che so che quando si viaggia si paga però non in questi termini, soprattutto in questo momento, dando un carico ulteriore, soprattutto in un momento dove tanti si stanno anche rivedendo, questo è la mia e la mia posizione e la posizione del Gruppo di minoranza e naturalmente altri gravi quando si parla di semplificazioni che si continua ad aggiungere in alcune situazioni dove stanno già facendo fatica, perché se voi girate in quindi agli operatori turistici, qualcuno sta proprio facendo fatica. Soprattutto chi non ha la possibilità di avere dimestichezza coi con gli applichi le api e le applicazioni. Io avrei comunque fatto un percorso diverso, pertanto, dichiarazioni di voto esprimo la mia contrarietà e poi, come già annunciato, il Segretario, mi devo assentare perché devo andare lo avevo già annunciato grazie e auguro a tutti buon Natale.
Solo una precisazione rispetto al tema della dichiarazione di voto, il percorso che ci ha portato a un percorso, come ho già detto prima in realtà lungo nel senso che noi avevamo proprio scelto di rimandare l'introduzione dell'imposta di soggiorno a quando al momento in cui avremmo realizzato già degli investimenti come son stati fatti e degli obiettivi di crescita delle presenze come son stati raggiunti anzi più di quelli che erano stati fissati quindi diciamo e arriva già all'esito di un percorso in cui noi,
Qui la ma l'Amministrazione comunale aveva scelto di rimandarlo successivamente alla propria responsabilità di investimenti e di costruzione di miglioramento del sistema, quindi in questo senso invece.
Siamo arrivati appunto dopo dopo, appunto gli obiettivi già raggiunti. Come dicevo prima, siamo consapevoli del carico burocratico, ma non c'è Dassù, non c'è da tacere che quegli investimenti che sono stati fatti in questi ultimi tre anni, soprattutto in termini di promozione e marketing territoriale, che sono investimenti che prima non erano mai stati fatti non per un proprio per una scelta anche di costruzione di un sistema sono stati realizzati grazie appunto risorse avanti la previsione che queste risorse non potranno essere disponibili e in in una tale maniera, per la possibile candidatura dei Comuni nei prossimi anni e quindi l'alternativa sarebbe possibile, sarebbe stata quella di non avere risorse proprie nelle amministrazioni comunali per finanziare questi interventi che sono quelli che hanno determinato l'aumento delle presenze degli arrivi e quindi e l'obiettivo dell'introduzione adesso all'esito di questo percorso è proprio per garantire possa garantire la possibilità di continuare a fare questi investimenti che son quelli che hanno determinato il risultato in termini numerici.
Secondo, mi scusi, so che non dover più parlare e, secondo le indicazioni del Governo, di togliere le tasse e rimettere una va bene va bene, così andiamo in votazione, però non dichiarati di centrodestra.
Ma allora guardi, io la invito la invito a accorsi a rivedere le indicazioni dell'attuale Ministero del turismo, che mi risulta essere coordinato da un soggetto appartenente a quello che lei dice il centrodestra per quanto riguarda la costruzione del sistema Italia, anche rispetto agli obblighi in positivi dell'imposta di soggiorno.
Comunque, ecco, noi siamo comunque una lista civica, ci siamo dichiarati così sin dall'inizio e continuiamo ad esserlo, per cui i civici siamo e civici, rimaniamo per sempre i Ministri, speriamo no per sempre, nulla immutabile nella vita, io sto parlando di quello che siamo ora siamo focalizziamoci Gesù bambino porta a Las focalizziamoci nel presente che è sempre la cosa più giusta,
Allora poniamo in votazione il punto all'ordine del giorno, quindi chi è favorevole?
Contrari astenuti, quindi il punto è approvato, consigliere Luzzana, noi adesso, al termine fa, porgiamo i saluti anche per al agli uffici, deve proprio scappare.
Mi spiace e le auguriamo a lei e a tutto il Gruppo, auguri di buon Natale e buone feste e ci rivediamo qui l'anno prossimo, speriamo sì, grazie.
Allora punto numero 11 all'ordine del giorno. Approvazione nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione DUP triennio 2025 2027. Quella che apro che proponiamo questa quest'oggi al Consiglio comunale è appunto l'approvazione della Nota di aggiornamento, in quanto a nel mese di ottobre avevamo già approvato il DUP 2025 2027. Gli adempimenti legislativi prevedono che ci sia questo aggiornamento a fine anno. Quindi, di fatto, sappiamo che il DUP è un documento programmatorio che dentro contiene le nostre linee programmatiche che ci siamo dati e che quindi mette poi in risalto quelli che sono stati l'operatività anche di ciascun settore, cercando di dare pari dignità a ciascun Assessorato. Come abbiamo avuto modo di vedere tra le cose che mi chiese, che ci tengo a mettere in evidenza, sono.
Che abbiamo posto particolare attenzione in fase di programma di mandato sullo sviluppo culturale e turistico della cittadina.
E poco fa abbiamo fatto una disamina dell'aspetto turistico. Credo che questa azione e i risultati siano ormai evidenti, con numeri registrati dall'infopoint doppi rispetto a quelli degli anni passati, con tutta una serie anche di considerazioni sugli investimenti e anche sul feedback che stiamo ricevendo sulla riposizionamento del nome Clusone Ali nella. Diciamo, nella sfera del mondo dei paesi turistici.
Abbiamo altre due cose, invece negative da mettere in risalto in questo in questo aggiornamento, uno sono i tagli della spending review che il Governo ci ha sottoposto, che ci impone che per il Comune di Clusone aumenti sono di circa 40.000 euro e poi l'altra misura che il Governo ci impone l'accantonamento di risorse di parte corrente che poi potranno essere utilizzate l'anno successivo come spese di investimento. Qui la stima per il Comune di Clusone è di circa 35.000 euro. È inutile che dire che questi 75.000 euro in parte corrente in meno, sono comunque una un problema, che siamo riusciti comunque a compensare e poi magari faccio una considerazione con il prossimo punto. L'altra cosa importante che noi inseriamo qui in questo do in questa Nota di aggiornamento è il fatto di riuscire a finanziare e quindi a rendere nel nostro programma il nuovo centro di raccolta dei rifiuti che stiamo costruendo, che stiamo progettando insieme ai Comuni di Rovetta Fino del Monte Cerete.
E che verrà realizzato in località voglio appunto sul Comune di Rovetta e siccome il Comune di Clusone nella nella suddivisione degli importi ammonta a circa il 50% e importi calcolati sul numero di utenze TARI, per noi questa cosa comporta quindi un stanziamento di 680.000 euro che poi vediamo nel punto successivo come lo stiamo finanziando quindi, ecco questa è la nota di aggiornamento, ci sono interventi.
Possiamo mettere in votazione il punto all'ordine del giorno, chi è favorevole?
Contrari astenuti.
Immediata, eseguibilità, chi è favorevole contrari astenuti.
Il punto è approvato all'unanimità, essendo presente solo il Gruppo di maggioranza.
Allora l'ultimo punto all'ordine del giorno approvazione del bilancio di previsione finanziario triennio 2025 2027.
Allora questo che andiamo a approvare quest'oggi, ammettendo mandare in approvazione è il quinto bilancio che questa Amministrazione sta portando avanti.
Quindi, come ho detto prima, si è cercato di ripartire le risorse a tutti gli Assessorati, proprio perché, come Amministrazione, vogliamo cercare di portare avanti a 360 gradi e gli aspetti della vita del nostro della nostra cittadina, senza dimenticare niente e nessuno. Questo è un po' l'obiettivo principale. Abbiamo avviato anche un percorso di gestione per centri di costo, che sarà uno di quelle cose che ci verranno imposte da qui a breve. Per fare un esempio, cosa si intende coi servizi sociali di ambito che noi gestiamo per 24 Comuni? Abbiamo fatto una stima di quelli che sono i costi, che appunto sono a carico del Comune, non solo quelli diretti, ma anche quelli che sono indiretti, quindi la nostra struttura. Abbiamo fatto un calcolo, cosa cosa costa la ai servizi sociali d'ambito, la nostra struttura e per questo motivo, in Assemblea dei Sindaci del 9 dicembre siamo andati poi a ottenere, diciamo, l'approvazione, sul fatto che oltre i 37.000 euro che già ci riconoscevano, ne abbiamo aggiunti ulteriori e 35, quindi i servizi sociali d'ambito per l'ASP, per il Comune di Clusone danno 70 al Comune di cui se ne danno 72.000 euro. A completamento di questo di quello di quanto ha appena spiegato, stiamo lavorando a ritmi sostenuti a livello va, beh, noi, come ovviamente parte politica, ma soprattutto la parte poi quella che fa funzionare le cose e quindi la parte degli uffici tantissimi e quindi le iniziative messe in campo. Mi piace su ricordare in questa relazione che i bandi e i contributi che sono stati assegnati da altri Enti del nostro Comune sfiorano circa i 12 milioni di euro, alcuni dei quali troveranno compimento nell'anno 2025, quindi sono inseriti nel bilancio che noi stiamo ponendo in votazione. Stiamo promuove, stiamo continuando. Come abbiamo visto, la promozione turistica era un importo stanziato a bilancio di 226.000 euro, così come, per quanto riguarda in campo culturale, andiamo a stanziare 289.000 euro, quindi capite bene che sono somme importanti, andiamo a stanziare in questo bilancio la realizzazione della nuova mensa scolastica per 769.000 euro e poi abbiamo inserito come manutenzioni del patrimonio e delle strade pubbliche una quota di 382.000 euro. Questa quota ovviamente potrà essere integrata durante l'anno dopo che avremo approvato il rendiconto di apre queste come le altre, però in particolar modo questa perché sappiamo che poi vogliamo intervenire in tal senso. Bilancio di previsione quadra a 19 milioni 612.000 euro, di cui 12 milioni 244 in parte corrente.
Quasi 5 milioni 4 milioni 926 per le spese di investimento, 680.000 che a quel giro contabile per la realizzazione della piattaforma del centro di raccolta rifiuti. E qui lo finanziamo, andando a accendere, diciamo, un nuovo finanziamento con Cassa depositi e prestiti. Una parte di questo finanziamento sui 29 anni c'è un mutuo che avrà durata 20 Dino 29 anni, quindi avrà una sua rata di 40. Dario mi può aiutare 45 7. Una parte di questi di questi finanziamento, che equivale all'ammortamento dell'impianto che verrà realizzato, potrà essere caricato in tassa rifiuti, quindi, come parte corrente del Comune di Clusone ci sarà un aggravio calcolato stimato di circa 23.000 euro. Però è un servizio di quali abbiamo reputato insieme agli altri Comuni, che andranno a migliorare moltissimo il servizio per i cittadini e anche a livello ambientale, tutta la raccolta differenziata e tutto quanto quindi abbiamo ritenuto che sia meritevole di questo finanziamento. 1 milione 443, poi sono le partite di giro.
Non abbiamo aumentato le aliquote, quindi ni nei IMU, anzi, anzi, abbiamo visto che abbiamo dato un aiuto importante con questa novità sul da parte dei negozi sfitti. Per quanto riguarda la TASI l'IMU non abbiamo aumentato l'addizionale IRPEF, abbiamo introdotto la tassa di soggiorno ma ne abbiamo già dibattuto ampiamente le entrate previste e quindi sono 5 milioni di entrate tributarie 3 milioni 564 trasferimenti correnti, 2 milioni 788 entrate extra tributarie, 3 milioni 372 e tratti in conto capitale 680.000 assunzioni di prestiti 1 milione e 4 e 43 partite di giro.
Cosa dire niente?
Di arrivati ad approvare il quinto bilancio, credo che la la, l'attuazione del nostro linee di mandato ci ha dato proprio giusto attenzione quando abbiamo anche aggiornato il DUP, stiamo andando nella direzione di attuare buona parte, tanti di quegli interventi già previsti, quindi di questo ringrazio anche.
E soprattutto i consiglieri e gli assessori che stanno facendo un lavoro puntuale e settimanale, sempre di grande presenza, tutti gli uffici, anche il Segretario comunale, che non ringraziamo mai, ma che ci ci supporta sempre col Consiglio comunale di questa sera proprio perché prima ho parlato di negli asili, io sono abituato e si era però è mattina.
Mattina abbiamo stanziato, abbiamo introdotto potenziali 60.000 euro in entrata, in parte corrente del bilancio del nostro Comune, quindi abbiamo 30.000 euro di tassa di soggiorno e anche qui personalmente ritengo che sia un valore cautelativo perché, secondo me, saranno di più e 30.000 euro per il per il sociale, come abbiamo visto prima, derivante dagli incentivi dell'ACER a questi 30.000. Poi, quando avremo degli impianti da inserire, sia giù, magari aumenteranno, anche comunque, potenzialmente siamo. Abbiamo messo in con un CONS in questo Consiglio 60.000 euro in entrata. Certo, il Governo se ne toglie 40, però quantomeno abbiamo un 20.000 di saldo di saldo positivo. I Comuni sono comunque degli enti, i comuni come Clusone siamo comunque un ente virtuoso. Noi, quando ci sono delle difficoltà, ci piace impegnarci per risolverle e niente, quindi.
Direi che come bilancio di previsione essere se ci sono interventi prego.
Bene, possiamo mettere in votazione il punto all'ordine del giorno, chi è favorevole contrari?
Astenuti immediata, eseguibilità, chi è favorevole contrari astenuti, il punto è approvato all'unanimità, abbiamo concluso la lunga trattazione dei punti all'ordine del giorno, adesso quindi colgo l'ulteriore possibilità e opportunità a chi ci vede da casa di porgere quindi gli auguri di buon Natale e buone feste da parte mia da parte di tutto il Consiglio comunale e da parte anche di tutti gli uffici del Comune di Clusone che sono quelli con cui vi interfacciate nei vari servizi.
Buon Natale e buone feste a tutti e arrivederci all'anno prossimo, grazie.