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C.r. Puglia 02.10.24
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Revision
Speaker : PRESIDENTE.
La seduta è aperta. Partiamo con l’inno nazionale.
Buongiorno a tutte e a tutti, care colleghe e cari colleghi.
Diamo per approvato il processo verbale delle scorse sedute, martedì 17 settembre, 23 luglio 2024.
Ha chiesto congedo il collega Donato Metallo.
Si informa il Consiglio che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 17 settembre 2024, ha deliberato di non impugnare la legge regionale n. 25 del 19/07/2024, recante “Disposizioni per garantire il principio di pari opportunità e di parità di trattamento in riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso”.
Adesso passo la parola al consigliere, collega Napoleone Cera, Segretario d’Aula, per la lettura dell’assegnazione alle Commissioni e per le interrogazioni, interpellanze e mozioni presentate.
Prego, collega.
Speaker : CERA.
Grazie, Presidente. Sono assegnati alla Commissione I il disegno di legge n. 178 del 26/09/2024“Riconoscimento, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 118/2011, della legittimità del debito fuori bilancio relativo a servizi afferenti l’Avvocatura regionale, variazioni al bilancio di previsione, incarichi di patrocinio legale conferiti fino al 2011, diciannovesimo provvedimento 2024”; disegno di legge n. 179 del 26/09/2024 “Riconoscimento, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 118/2011, della legittimità del debito fuori bilancio relativo a servizi afferenti l’Avvocatura regionale e variazione di bilancio di previsione, incarichi di patrocinio legale conferiti fino al 2011, ventiquattresimo provvedimento 2024”; disegno di legge n. 180 del 26/09/2024 “Riconoscimento, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 118/2011, della legittimità del debito fuori bilancio relativo a servizi afferenti l’Avvocatura regionale e variazione al bilancio di previsione, incarichi di patrocinio legali conferiti fino al 2011, ventisettesimo provvedimento 2024”; disegno di legge n. 181 del 26/09/2024 “Riconoscimento, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 118/2011, della legittimità del debito fuori bilancio relativo a servizi afferenti l’Avvocatura regionale e variazione al bilancio di previsione, incarichi di patrocinio legale conferiti fino al 2011, ventiseiesimo provvedimento 2024”; disegno di legge n. 182 del 26/09/2024 “Riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio ex articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n. 118/2011 e simili, derivante dalla regolarizzazione contabile del provvisorio di uscita n. 4/2024, di cui all’atto di pignoramento presso terzi dall’Agenzia delle entrate riscossione (fascicolo n. 14/2023 10434)”; disegno di legge n. 183 del 26/09/2024 “Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, derivante dall’esecuzione delle sentenze della Corte di giustizia tributaria di primo grado di Taranto, n. 1014/2024 del 24 gennaio 2024, Corte di giustizia tributaria di primo grado di Bari n. 1350/2024 del 13/05/2024 omissis”; disegno di legge n. 184 del 26/09/2024 “Riconoscimento, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n. 118/2011, della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenza n. 1288/2024, Registro generale n. 2564/2017 emessa dal Tribunale regionale delle Acque Pubbliche presso la Corte di appello di Napoli, pubblicata il 22/03/2024”; disegno di legge n. 185 del 26/09/2024 “Riconoscimento di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118. di cui al decreto di pagamento n. 625/2024 del 21/05/2024, emesso dal TAR Bari nel giudizio n. 1175/2022; disegno di legge n. 186 del 26 settembre 2024 “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, derivante dalla sentenza degli uffici del Giudice di pace di Lucera n. 149/2024 e di Andria n. 36/2024”; disegno di legge n. 187 del 26 settembre 2024 “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, derivante dalla sentenza dell’ufficio del Giudice di pace di Lucera n. 162 del 2024”; disegno di legge n. 188 del 26 settembre 2024 “Riconoscimento legittimità di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, integrato e modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, derivante dall’esecuzione della sentenza n. 3479 del 22 luglio 2024, emessa dal Tribunale di Bari, Sezione civile, giudice avvocato Paola Moramarco, nel giudizio Registro generale n. 3875 del 2021”; disegno di legge n. 189 del 26 settembre 2024 “Riconoscimento di legittimità debiti fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, integrato e modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, derivante dall’esecuzione della sentenza n. 2317 del 1° luglio 2024 emessa dal Tribunale ordinario di Lecce, Sezione civile, GOP dottoressa Giovanna Sara Martina, nel giudizio Registro generale n. 347/2024”; disegno di legge n. 190 del 26 settembre 2024 “Riconoscimento, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) decreto legislativo n. 118/2011, della legittimità del debito fuori bilancio relativo a servizi afferenti l’Avvocatura regionale e variazione al bilancio di previsione, incarichi di patrocinio legali conferiti fino al 2011, venticinquesimo provvedimento 2024”; disegno di legge n. 191 del 26 settembre 2024 “Riconoscimento, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n. 118/2011, della legittimità di debito fuori bilancio relativo a servizi afferenti l’Avvocatura regionale e variazioni al bilancio di previsione, incarichi di patrocinio legale conferiti fino al 2011, ventottesimo provvedimento 2024”; disegno di legge n. 192 del 26 settembre 2024 di riconoscimento di debito fuori bilancio, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, derivante dalla sentenza della Corte d’appello di Bari n. 872 del 2024; disegno di legge n. 193 del 26/09/2024 “Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, integrato e modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, derivante dall’esecuzione della sentenza n. 3126 del 2024 del 1° luglio 2024 emessa dal Tribunale di Bari nel giudizio registro generale n. 11924 del 2020”: disegno di legge n. 194 del 26/09/2024 “Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, integrato e modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126, spese legali sentenza 2025/2022 del Tribunale di Taranto”; deliberazione della Giunta regionale n. 1322 del 26/09/2024 “Bilancio consolidato della Regione Puglia - esercizio finanziario 2023 - articoli 11-bis e 68 del decreto legislativo 118/2011 e simili - Approvazione”.
È stata assegnata alla Commissione III la proposta di legge a firma del consigliere Caroli e altri “Istituzione della Commissione d’inchiesta e d’indagine sulla gestione attuale e pregressa del Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera di Ceglie Messapica”.
È stata assegnata in Commissione III (in sede referente) e in Commissione VI (in sede consultiva) la proposta di legge a firma del consigliere Conserva e altri “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di hate speech”.
Commissione IV (in sede referente) e Commissioni III, V e VI (in sede consultiva) proposta di legge a firma del consigliere Perrini e altri “Interventi regionali a sostegno dei giovani pugliesi e delle future generazioni”.
Per quanto concerne, invece, le interrogazioni, interpellanze e mozioni presentate, sono arrivate le seguenti mozioni: consigliere Stellato “Impiego di ex agenti di Polizia provinciale presso i servizi di pronto soccorso e i nosocomi pugliesi”; consigliere Stellato “Trasferimento della sede nazionale della Soprintendenza del patrimonio culturale subacqueo da Taranto a Napoli”; consigliere Cera “Interventi a sostegno del comparto della mitilicoltura a Cagnano Varano colpito da calamità naturale derivante dai cambiamenti climatici”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Passiamo all’ordine del giorno. In Conferenza dei Capigruppo abbiamo avuto una serie di proposte, che sono state accolte, di variazione dell’ordine del giorno, portando al primo punto da esaminare oggi la proposta di legge n. 34, che è la proposta sulle disposizioni per il potenziamento dell’attività ispettiva di controllo ai fini del miglioramento dell’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto della corruzione e dell’illegalità nel sistema regionale.
Al secondo punto, la proposta di legge n. 35, che è la proposta di legge sulla proroga delle graduatorie regionali dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato della Regione e di enti e di aziende del Servizio sanitario regionale.
Al terzo punto, la proposta che oggi si trova al primo, la proposta sull’energia, all’interno della quale il Presidente Campo ha proposto la valutazione per conto della maggioranza di alcuni emendamenti, in maniera tale da concluderne l’esame, che, come da verbale, sono gli emendamenti che dovremmo fare ad alcune leggi approvate, sulla base delle richieste del Governo e dell’intesa con il Governo, che per questo ha deciso di non impugnare quelle leggi, un emendamento correttivo che riguarda la Fondazione Costa Sveva, con riferimento ad alcuni Comuni che erano stati erroneamente indicati, un emendamento relativo all’approvazione dei nuovi LEA, l’emendamento relativo alla displasia dell’anca e quello relativo ai Centri per l’autismo.
Vi propongo quindi di passare al primo punto all’ordine del giorno, così come modificato.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tutolo. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io volevo chiedere l’anticipo di un punto all’ordine del giorno, più precisamente il punto 28 all’ordine del giorno, che è la proposta di legge “Tutela della retribuzione minima salariale nei contratti della Regione Puglia”.
Visto che noi, come Consiglio regionale, abbiamo avuto questa sensibilità di voler sollecitare il Governo nazionale con una mozione per dare il salario minimo e quindi quella opportunità per tutti i lavoratori, mi chiedo, siccome in Regione, precisamente giù, dove ci accolgono quotidianamente tutti i giorni, ce ne sono molti che non hanno questa tutela, ma che percepiscono a volte meno della metà, forse, di quella che è la tutela minima. Siccome nei giorni scorsi è stato pubblicato il bando per la gara di affidamento di quei servizi, dove nulla cambia, e a breve, precisamente se non ricordo male il 10 ottobre, scadono i termini per la presentazione delle offerte, mi chiedo se vogliamo, visto che c’è questa sensibilità, fare qualcosa di concreto, che è quello di assicurare a tutti quelli che lavorano per la Regione Puglia questa tutela oppure abbiamo fatto quella questione soltanto di principio, ma poi, alla fine, nulla, perché quella mozione credo che non abbia prodotto nulla e non produrrà nulla.
Quindi, oggi abbiamo la possibilità di incidere veramente sulla vita delle persone. Non vi leggo la mozione che fu votata l’altra volta, perché sennò vi dovrei parlare di articolo 36 della Costituzione, comma 1, l’Europarlamento, il Parlamento europeo, il numero dei lavoratori esposti al rischio di povertà... Tutta questa bella mozione votata, ripeto, da questo Consiglio regionale potrei leggerla pari, pari, pari.
Quindi, io chiedo l’anticipo di questo punto perché il 10 ottobre, settimana prossima, scadono i termini per la presentazione delle offerte. Quindi, noi possiamo decidere di ritirare, di far ritirare e di prevedere, all’interno del bando, quella retribuzione minima, perché lo possiamo fare tranquillamente. Lo hanno iniziato a fare il Comune di Firenze, amministrazione di centrosinistra, lo ho votato il Comune di Foggia qualche giorno fa, amministrazione di centrosinistra. Non entro nel merito, qualcuno.
Siccome noi ci siamo, ripeto, prima degli altri preoccupati di fare questa questione di principio, oggi lo possiamo fare praticamente, perché, se non lo facciamo praticamente, poi diventa complicato dire agli altri fate quello che noi non facciamo. Quindi a voi, cari colleghi consiglieri, soprattutto a quelli che l’hanno votata, perché fu votata dal consigliere Amati, Bruno, Campo, Capone, Caracciolo, Casili, Cilento, Clemente, Di Bari, Di Gregorio, Galante, Laricchia, Leo, Leoci, Lopalco, Maurodinoia, Mazzarano, Mennea, Paolicelli, Parchitelli, Piemontese, Tammacco, Vizzino. Questi l’hanno votata questa mozione. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Gabellone. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : GABELLONE.
Grazie, Presidente. Presidente, io chiedo il suo aiuto e il suo intervento rispetto a un paio di situazioni che non depongono bene per la dignità e il rispetto del lavoro del consigliere regionale e, credo, dell’Istituzione più in generale.
Il 27 luglio 2023 ho depositato, con la mia prima firma e poi evidentemente altri sottoscrittori, una proposta di legge che riguardava i disturbi dello spettro autistico e la possibilità di una diagnosi precoce, sapendo che cosa significa – lo abbiamo visto nel corso di più sedute del Consiglio regionale – questo disturbo rispetto al numero di casi che si sta realizzando in Puglia. L’analisi normativa veniva depositata il 5 settembre 2023. Da allora diligentemente il Presidente della Commissione, il collega Mauro Vizzino, ha più volte sollecitato il Dipartimento a fornire il richiesto parere, ma a distanza di circa quindici mesi il Dipartimento non fornisce il parere, il che significa che la legge non può arrivare in Aula.
Credo sia veramente un peccato che questo non accada. Al di là di quelle che poi saranno le decisioni del Consiglio regionale, che evidentemente potrà esprimersi per come riterrà opportuno, è evidente che questo blocco, questo inciampo non fa giustizia del lavoro di tutti i consiglieri regionali.
Così come il secondo caso, Presidente, che le sottopongo. Ho dovuto registrare, mercoledì scorso, quindi una settimana fa, nella Commissione di cui sono membro, la III Commissione (Sanità e Welfare), in cui l’esame dello stato di attuazione di due leggi approvate all’unanimità dal Consiglio regionale. La prima è la legge n. 9, che riguarda la deroga alle liste d’attesa nelle indagini e negli esami di cui i soggetti affetti da sindrome di down potevano usufruire, tenuto conto che è una sindrome che determina gravi riflessi e gravi ripercussioni e compromissioni sulla salute del soggetto, se non si interviene entro periodi molto stretti. Avevo fatto il caso di un problema di infiammazione dell’orecchio, con compromissione dell’udito, per cui se non si fosse intervenuti in tempi brevi, il bambino avrebbe sicuramente perso l’udito, così come sulla legge n. 20 sul budget di salute, approvata dal Consiglio regionale nel 2023, allo stato dell’arte le due leggi risultano non applicate. Non si dà corso alle leggi approvate dal Consiglio regionale.
Ve ne sono delle altre, rispetto alle quali evidentemente, almeno per la parte che riguarda la mia Commissione e i miei lavori, farò ulteriori approfondimenti, ma è evidente che tutto ciò determina un azzeramento del lavoro e del tempo che noi Consiglieri regionali impieghiamo nel trovare soluzioni ai problemi dei nostri cittadini.
Non solo, ma questo aumenta la distanza tra il cittadino e l’ente, la Regione e la politica più in generale, perché rispetto anche alla pubblicazione sul BUR e sulla Gazzetta Ufficiale, le leggi approvate dal Consiglio regionale poi non trovano efficacia, non trovano gli effetti che quelle dovrebbero determinare.
Io non so se il suo ufficio, l’Ufficio di Presidenza abbia messo in essere un sistema di controllo che possa evitare che ciò accada. Il Presidente Amati in più circostanze ha evidenziato come di fatto nell’attuazione delle leggi regionali ci siano degli impedimenti da parte della burocrazia in generale, che non permettono il puntuale adempimento delle previsioni legislative del Consiglio regionale.
Faccio appello alla sua esperienza, alla sua autorevolezza, al ruolo che riveste, sperando che si possa trovare una soluzione non solo per i casi che ho posto alla sua attenzione e all’attenzione del Consiglio regionale, ma anche, più in generale, rispetto al collegamento, alla cinghia di trasmissione tra il momento normativo e legislativo e la fase successiva, che evidentemente non trova attuazione.
Le sarei grato se, rispetto ai temi posti e agli interrogativi posti, potessi avere, se non nell’immediato, nei prossimi giorni, una risposta puntuale da lei, che rappresenta questa Assise al massimo livello. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Allora, relativamente alle richieste… Scusate.
Relativamente alle richieste del consigliere Gabellone, che attengono ad adempimenti che devono essere compiuti relativamente alle proposte di legge, ovviamente chiederemo che, da un lato, il referto tecnico e, dall’altro, la risposta puntuale siano forniti. Quindi lo mettiamo, sarà a verbale di oggi e daremo seguito, per quanto ci riguarda ovviamente. È chiaro che il referto tecnico deve essere fatto dall’ufficio e quindi solleciteremo l’ufficio perché possa provvedervi.
Per quanto riguarda la richiesta del consigliere Tutolo, invece, è una richiesta di anticipazione di un punto. Quindi, è sottoposta al voto dell’Aula. Si esprimono uno a favore e uno contro. Si ascolta il parere del Governo e si procede al voto.
Allora, chi parla a favore? Ovviamente il consigliere Tutolo ha già parlato a favore… No, ha già parlato lei, ha già esposto. Se c’è qualche altro consigliere che ha da dire qualcosa sull’argomento… No, chi parla contro? Nessuno. Il parere del Governo rispetto all’anticipazione.
Prego, ha chiesto di intervenire il Presidente.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Data la situazione particolare dell’ordine del giorno, sul quale ci siamo a lungo intrattenuti, io ho l’impressione, consigliere Tutolo, che cambiare l’ordine del giorno oggi rischi di mettere a grave rischio l’intera seduta. Quindi, se è possibile trovare una soluzione alternativa, secondo me, sarebbe meglio, perché, se tutto è risolvibile nella prossima seduta, tanto di guadagnato, fermo restando che, ovviamente, la questione è complessa. Non è comunque di semplicissima soluzione.
Quindi le devo chiedere e devo chiedere all’intera maggioranza di evitare qualunque tipo di inversione dell’ordine del giorno oggi, perché abbiamo una serie di punti che sono stati individuati, riesaminati, rideterminati da ultimo in mia presenza. Quindi, vi pregherei di attenervi all’ordine del giorno in maniera stretta, perché altrimenti rischiamo, come possibile, che l’intero ordine del giorno possa essere rimesso in discussione in altri punti, cosa che onestamente poi rende ingestibile la seduta.
Nulla sul merito, quindi, che mi riservo eventualmente anche di condividere, ma solo dal punto di vista della procedura. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente.
Ha chiesto di replicare il consigliere Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Non è una replica, voglio semplicemente far presente che per me è complicato rinunciare, e le faccio presente le regioni. Il 10 ottobre, quindi prima del prossimo Consiglio regionale, scade quel bando, che non prevede i 9 euro per i dipendenti, non prevede il full-time, perché ci sono quelli che hanno un orario che è ridicolo, ci sono quelli che percepiscono 400 euro al mese. Allora, quando in quest’Aula facciamo proposte politiche per dire al Governo nazionale che dobbiamo fare la legge sulla retribuzione minima, perché dobbiamo dare dignità ai lavoratori, dobbiamo dare la possibilità di vivere dignitosamente e liberamente, appurato che nella nostra Regione, qui, ripeto, sono quelli che tutti i giorni salutiamo quando veniamo qua, non hanno alcun trattamento di quelli che noi auspichiamo per tutti quanti, io mi pongo il problema.
Siccome è una proposta di legge che è stata protocollata da mesi e siccome, ripeto, il bando è stato pubblicato e scade tra dieci giorni, significa che per quelle persone si dovrà decidere se per altri tre anni, quattro anni, cinque anni, non ricordo di quant’è l’affidamento, devono continuare a fare quel tipo di lavoro e quel tipo di vita, oppure se dare loro la possibilità di avere quello che tutti quanti auspichiamo. D’altronde, se avete votato la mozione, significa che lo auspichiamo.
Il full-time per queste persone, visto che quelli della guardiania, per esempio, della Giunta ce l’hanno, perché questi del Consiglio non possono e non devono averlo? Per raggiungere quella retribuzione dignitosa di cui si è parlato in questa mozione. quindi,
A mio avviso non incide sui lavori del Consiglio. Non è che questo significa mettere in discussione il resto, a mio modesto avviso. Penso che la liquidiamo in un secondo. Si tratta semplicemente di dire: okay, a questi signori basta con questa elemosina, diamo loro dignità, che è quella che tutti quanti noi auspichiamo. Almeno a parole ce lo diciamo sempre.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Tutolo.
Prego, consigliera Di Bari.
Speaker : DI BARI.
Grazie, Presidente.
Volevo soltanto dichiarare che accolgo con piacere l’invito del collega Tutolo, perché, come dice giustamente il consigliere, facciamo parte di quella parte politica che è scesa in piazza per raccogliere le firme per proporre il salario minimo. Se quindi vogliamo dare seguito e concretezza in maniera coerente a quello che chiediamo ai cittadini, oggi, coerentemente, dovremmo votare questa legge.
Potrebbe essere una soluzione per il collega metterla come ultimo punto all’ordine del giorno, in maniera tale da poter proseguire con i lavori così come erano stati stabiliti nella Capigruppo, evitando di ledere interessi.... Presidente Emiliano, facevo una proposta per andare incontro agli interessi contrapposti: discuterlo come quarto punto all’ordine del giorno, in maniera tale che nessuno si senta leso per quanto riguarda le decisioni che sono state prese giustamente nella Capigruppo, e, d’altra parte, si dia concretezza alle nostre battaglie, che portiamo anche fuori da questo Consiglio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, io non sapevo con quale orientamento intervenisse la consigliera Di Bari, è già intervenuta la consigliera a favore dell’anticipazione, adesso può intervenire solo chi vuole intervenire contro.
Non ho iscritti a parlare, il parere del Governo è negativo.
Consigliere Tutolo, non ho capito se lei quindi rinuncia, ma volevo dirle questa cosa: anch’io ho votato quella mozione contro il dumping e per sostenere questa attività. Sarà mia cura comunque scrivere agli uffici, essendo il bando già pubblicato, di fare ogni verifica utile, finalizzata a realizzare la coerenza tra il bando pubblicato e l’impegno che il Consiglio regionale ha assunto a favore del giusto pagamento nei confronti dei lavoratori.
Questa cosa comunque io la farò diretta agli uffici, posto che il bando è stato già pubblicato, perché lei mi insegna che, per revocare un bando già pubblicato, ci vogliono adeguate motivazioni… Aspetti… Aspetti un attimo. Aspetti, consigliere… Consigliere Tutolo, mi ascolti. D’altra parte c’è anche una questione, che ogni norma che incide sul codice degli appalti direttamente fa riferimento alla competenza nazionale. Quindi, lei tenga presenti queste situazioni, dopodiché ovviamente, se ritiene di non rinunciare, dobbiamo votare sull’inversione dell’ordine del giorno.
Se ho capito bene, d’altra parte il Presidente ha detto che in ogni caso c’è la piena disponibilità ad inserire semmai la discussione su questa legge nel prossimo Consiglio regionale. Ho capito bene, Presidente? Sì, perfetto.
Quindi, la votazione è aperta sulla anticipazione.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 47, votanti 47, favorevoli 23, contrari 24.
La proposta di anticipazione è respinta.
Passiamo al punto n. 34 all’ordine del giorno… Bene, allora, sono stati presentati rispetto alla proposta di legge che stiamo andando a discutere, dal titolo “Disposizioni per il potenziamento dell’attività ispettiva di controllo ai fini del miglioramento dell’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto della corruzione e dell’illegalità nel sistema regionale”, alcuni emendamenti.
Nel fascicolo c’è già un emendamento dei Cinque Stelle, uno di Azione e uno di Puglia Domani, a firma del consigliere Scalera. Adesso sono stati presentati altri due emendamenti a firma sostanzialmente di tutta l’opposizione, mi pare, Gruppo consiliare Fratelli d’Italia, con tante firme di consiglieri della minoranza, che mettiamo nel fascicolo, li sistemiamo e li pubblichiamo.
Procediamo con la presentazione della legge. Nel frattempo, pubblichiamo gli emendamenti appena presentati, in maniera tale che tutti possiate averli.
Consideriamo scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti, così affrontiamo la legge tranquillamente.
La legge deve essere presentata dal relatore, il consigliere Di Gregorio. La relazione alla legge la diamo per letta.
Ci sono iscritti a parlare? Non ho iscritti a parlare.
Ci sono emendamenti soppressivi dell’articolo 1 o passo alla votazione della legge? Ci sono emendamenti soppressivi dell’articolo 1? Okay.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Galante. Prego, Presidente Galante.
Speaker : GALANTE.
Presidente, grazie. Noi non vediamo gli altri emendamenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Li stanno pubblicando. Abbiamo verificato che non fossero soppressivi. Sono modificativi, quindi vengono dopo, nel corso dell’esame della legge.
Speaker : GALANTE.
Certo. Ma potremmo averli? Era questa la richiesta.
Speaker : PRESIDENTE.
Certo.
Consigliere Romito, gli uffici stanno facendo la verifica degli emendamenti per vedere se sono ripetitivi. Vuole intervenire? Aspetti, può parlare al microfono? Non sto sentendo.
Speaker : ROMITO.
Presidente, è stata aperta la discussione? Il Presidente della II non la illustra, però, dato che il consigliere Galante è il primo firmatario, se si apre la discussione, per bon ton istituzionale farei intervenire il Presidente Galante e, a seguito del consigliere Galante, interverrei, però siccome è andato tutto di fretta....
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, il Presidente Galante però ha chiesto di conoscere l’ordine degli emendamenti che sono stati presentati e gli uffici li stanno verificando.
Speaker : ROMITO.
Allora temporeggiamo finché...
Speaker : PRESIDENTE.
Un minuto.
Carichiamo gli emendamenti, lei cominci ad illustrare. Prego.
Speaker : GALANTE.
Va bene, grazie, Presidente.
Questa PDL, come sapete, è diretta a potenziare l’esercizio della funzione ispettiva di controllo della Regione, al fine di migliorare l’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto della corruzione e dell’illegalità previsti nei Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza degli enti e organismi che compongono il sistema regionale, e a presidio dell’osservanza delle regole poste a tutela della legalità e buon andamento dell’azione amministrativa.
La PDL impegna la Giunta ad istituire presso il Servizio ispettivo della Segreteria generale della Presidenza un Nucleo Ispettivo Regionale, il NIR, per lo svolgimento di ispezioni amministrative volte ad acquisire, nel rispetto naturalmente del contraddittorio procedimentale, gli elementi conoscitivi necessari all’esercizio del controllo sul corretto svolgimento dell’azione amministrativa da parte di soggetti, articolazioni e strutture costituenti il sistema regionale, a tutela della legalità e del buon andamento e per le conseguenti, eventuali segnalazioni a soggetti competenti.
Il Nucleo ispettivo, il NIR, è disciplinato con Regolamento, che deve essere adottato secondo la legge entro 90 giorni, i criteri sono contenuti nella legge per lo svolgimento nelle fasi di procedimento ispettivo, la metodologia da utilizzare e la trattazione degli esiti ispettivi.
Il NIR opererà nei confronti sia delle articolazioni organizzative interne dell’ente che delle agenzie, enti e società in controllo regionale, con esclusione del Dipartimento della salute e del benessere animale, perché, come sappiamo, esiste già un nucleo ispettivo, il NIRS.
Noi abbiamo aperto, Presidente, in Commissione, la richiesta a tutte le forze politiche perché questa PDL è a tutela della fiducia che noi chiediamo ai cittadini. Abbiamo chiesto la trasversalità, diciamo così, da parte di tutte le forze politiche e la partecipazione a condividere questo strumento, perché ad ognuno dei Gruppi politici sempre è chiesto il buon andamento attraverso la trasparenza e la legalità.
Quindi, abbiamo già accettato in Commissione un primo emendamento che veniva dalla Lega, dal consigliere Romito, per dare maggiore sicurezza nella indipendenza di questo organo, del NIR, attraverso la composizione, attraverso il sorteggio della composizione del nucleo e anche degli ispettori, poi, che vanno a effettuare quelli che sono i controlli attraverso, appunto, le segnalazioni.
Ora, in attesa… Presidente, se ci date qualche minuto per dare un’occhiata, o comunque andiamo sempre in discussione generale, vediamo gli emendamenti che sono giunti se sono coerenti anche con quella che è la PDL. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Fermo restando che ovviamente potrà intervenire poi sugli emendamenti.
Prego, consigliere Romito.
Speaker : ROMITO.
Sì, grazie, Presidente. Noi abbiamo inteso cofirmare, appoggiare la proposta del collega Galante del Movimento 5 Stelle, perché riteniamo sia una cosa buona. Nessuno qui intende munire di sceriffi le ripartizioni né i Dipartimenti e neppure le ramificazioni amministrative della Regione, ma avere degli ispettori che possono coadiuvare la professionalità, gli interventi e il lavoro di chi oggi è chiamato a delle responsabilità molto importanti, per quanto ci riguarda, è salvaguardia di trasparenza e soprattutto di un mutuo controllo.
Cosa abbiamo fatto insieme, però, ai colleghi del Movimento 5 Stelle, abbiamo affinato ulteriormente questa iniziativa. Perché? Perché è evidente che se c’è qualcuno che controlla, c’è qualche altro che deve essere controllato. Non può accadere invece che chi controlla sia nominato da chi dovrebbe essere controllato.
Questo è quello che accade, per esempio, per quanto attiene il NIRS, che è anche una positiva esperienza. La Regione Puglia ha una positiva esperienza rispetto a questo nucleo, che però ha un vulnus alla base, ha un vulnus sostanziale, che, per quanto ci riguarda, sarà oggetto di un nostro intervento normativo in seguito, ed è proprio quello che nella designazione degli ispettori, quindi di coloro i quali dovranno occuparsi poi di controllare le ramificazioni territoriali del Dipartimento della salute, che non è ricompreso. Collega Galante, uno dei nostri emendamenti è teso proprio ad allargare lo spettro di azione di questo nucleo, perché il NIRS si occupa di tutto, ma non del Dipartimento e delle ramificazioni interne al Dipartimento, si occupa delle ASL, per intenderci. Quindi, quella è una buona esperienza, che ha prodotto buoni risultati, però ha un problema nella sua genesi, vale a dire che chi controlla è nominato da chi deve essere controllato. Questo non può accadere, perché ingenererebbe o potrebbe ingenerare il legittimo sospetto che chi nomina possa in qualche modo esercitare una moral suasion nei confronti di chi dovrebbe controllare.
Noi, dunque, che cosa abbiamo fatto? Abbiamo fatto una cosa diversa. Abbiamo introdotto un emendamento alla PDL – ringrazio, a tal proposito, i colleghi del Movimento 5 Stelle per averlo accolto e approvato insieme a noi – che inserisce all’interno di questa proposta l’elemento del sorteggio. Nei due rami del Parlamento si sta parlando da tempo di questo metodo del sorteggio per designare membri di assise ben più importanti e prestigiose. Mi riferisco evidentemente al CSM. Questa è una prerogativa propria del Parlamento, che evidentemente fa quello che intende e quello che ritiene più giusto. Noi, però, dal canto nostro, siamo degli umili legislatori regionali e, quando ci siamo trovati ad affrontare un tema come quello, quale un nucleo di controllo che deve sovrintendere alla trasparenza e alla terzietà del lavoro degli uffici, delle agenzie, delle aziende e delle ramificazioni territoriali della Regione Puglia, a controllare chi deve svolgere questi importanti elementi devono essere degli ispettori, sia nel nucleo principale che in quello decentrato, scelti mediante il sorteggio e non, quindi, ascrivibili alla volontà politica del decisore, che poi, guarda caso, è lo stesso che pagherebbe le conseguenze da un punto di vista esclusivamente politico degli eventuali controlli poste in essere dal nucleo.
Nel corpo della legge, nel testo base noi questa miglioria l’abbiamo già apportata. Gli emendamenti che abbiamo condiviso con i colleghi di centrodestra, i colleghi di Fratelli d’Italia ne hanno presentati altri ancora, sono tesi esclusivamente ad ampliare e migliorare le capacità di questo nucleo. Io spero che tutto il Consiglio regionale, per dare un messaggio di grande trasparenza, di partecipazione e di onestà da parte nostra, che spesso finiamo sui giornali, invece, per questioni molto poco nobili, possa votare favorevolmente questa ottima proposta dei colleghi del Movimento 5 Stelle, che noi abbiamo inteso condividere.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Siccome l’ha presentato adesso, merita di essere osservato.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Pagliaro o il Presidente Emiliano? Presidente Pagliaro, prego.
Speaker : PAGLIARO.
Grazie, Presidente.
Questa PDL affida al Servizio ispettivo della Segreteria generale della Presidenza della Giunta il compito di esercitare un’azione di controllo sulle controllate (scusate il bisticcio di parole), ma è evidente che c’è un primo interrogativo da porre: questo controllo non dovrebbe già esserci, visto che si tratta di agenzie, enti e società controllate dalla Regione?
Ma c’è di più. Il Servizio ispettivo dovrebbe vigilare anche sulle articolazioni organizzative interne della Giunta regionale, ad eccezione però di quelle del Dipartimento Salute ed anche ad eccezione delle ASL.
Considerando che la spesa sanitaria assorbe buona parte del bilancio della Regione e considerando gli enormi sprechi e anomalie della gestione della sanità pubblica, perché escludere proprio questo controllo dalle controllate sanitaria? Si dirà che c’è il NIRS, ma il NIRS non ha le stesse prerogative che ritroviamo in questa legge.
Al di là di questa strana eccezione, questa PDL nasce da un peccato originale, cioè all’interno dell’intento moralizzatore dei colleghi Cinque Stelle, che, pur avendo traslocato in questa parte dell’Aula, continuano ahimè a strizzare l’occhio al Presidente Emiliano.
Ricordiamo tutti la plateale fuoriuscita dalla maggioranza all’indomani delle inchieste giudiziarie che qualche mese fa ha scosso il Comune di Bari e la Regione Puglia, ricordiamo le parole altisonanti del Presidente Conte, “vogliamo dare una fortissima scossa, è il momento di fare pulizia e di fare tabula rasa, dobbiamo estirpare la cattiva politica”. Peccato che di quella cattiva, anzi pessima politica proprio il Movimento 5 Stelle sia una lampante definizione, visto che non si è fatto scrupolo di entrare in Giunta e occupare poltrone in Consiglio regionale, tradendo così il mandato degli elettori che li hanno votati alle regionali del 2020 per fare opposizione a Michele Emiliano e al suo sistema di potere.
L’unica coerente - gliene va dato atto e lo facciamo in ogni occasione - è stata la consigliera Laricchia, che ha continuato a tener fede al patto con i propri elettori.
Ora viene fuori questa proposta di legge, che è solo una bandierina per dimostrare ai Cinque Stelle come rivoltare la Regione come un calzino, anzi per fare emergere il marcio, pensate un po’.
Non è sicuramente con un nucleo ispettivo che fa capo alla Presidenza della Regione che si potrà davvero scoperchiare il vaso di Pandora della mala gestio di questa Regione. È un’operazione di facciata, che ricorda tanto i proclami grillini, “apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno, scopriremo tutti gli inciuci, gli inciucetti e gli inciucioni”. Quel tonno, poi, i Cinque Stelle se lo sono mangiato insieme agli alleati di turno e di comodo, pur di restare incollati alle poltrone, diventando campioni di inciucio.
Attendiamo gli sviluppi nei prossimi giorni, nei prossimi mesi e ritroveremo lo stesso film che abbiamo già visto in precedenza, ed è quello che succede anche qui in Regione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto di intervenire la consigliera Laricchia. Prego.
Speaker : LARICCHIA.
Sì, grazie. Allora, Presidente, scopro adesso, diciamo senza che sia assolutamente un problema, che un emendamento molto simile al mio è stato presentato, credo, e firmato dai colleghi della Lega, se ho capito bene i consiglieri dietro le firme. Anch’io l’articolo 1, alla lettera a) propongo di sostituirlo, perché per come è oggi che fa? Dice che questa attività ispettiva si effettuerà nei confronti di tutte le articolazioni organizzative interne della Giunta, escludendo però quelle che appartengono al Dipartimento della salute.
Sembra giustificarsi già all’interno della lettera, perché di fatto a queste si applicano le disposizioni di cui alla legge n. 38 del 1994 e fa riferimento anche al NIRS. Quindi, come a dire, siccome c’è il NIRS, siccome c’è questa legge, possiamo escludere il Dipartimento della salute da questa attività di controllo. Però, a dirla tutta, andando a vedere la legge, l’articolo 39, in particolare, di questa legge fa riferimento alle ASL. Andando a leggere il regolamento del NIRS non mi pare si faccia nessun riferimento al Dipartimento della salute.
Quindi, per questo, io avevo proposto e vedo, scopro, appunto, di non essere stata l’unica che questo articolo in realtà sia sostituito con un’altra frase, che dice che invece questa attività ispettiva si applica a tutti i Dipartimenti, a tutte le articolazioni organizzative interne della Giunta. Aggiungerei, visto anche gli ultimi sviluppi che abbiamo potuto ammirare tra le pagine dei giornali, aggiungerei anche del Consiglio regionale, perché, appunto, un’attività di controllo è sempre cosa positiva un po’ in tutti, in entrambi gli ambienti, sia in Giunta che in Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il consigliere segretario Napoleone Cera. Leggo un senza tessera, che quindi non so individuare. Possiamo capire chi è? Chi ha chiesto dopo di intervenire? Qualcuno ha chiesto di intervenire senza tessera. No, evidentemente ha premuto sul pulsante, ma non è inserita la tessera.
Prego, consigliere Cera.
Speaker : CERA.
Grazie, Presidente.
Tengo a precisare che il mio intervento non sarà da consigliere segretario, bensì da consigliere regionale di questa Assise del Consiglio regionale.
Signor Presidente, colleghi consiglieri, oggi ci troviamo a discutere una proposta di legge che non può lasciarci indifferenti. L’istituzione di un Nucleo ispettivo di prevenzione e contrasto alla corruzione nella nostra Regione Puglia è una proposta che, nel merito, non può che essere condivisa. È giusto, doveroso e necessario vigilare costantemente, affinché il marciume della corruzione non intacchi le Istituzioni, che dovrebbero essere al servizio del cittadino.
Diciamocelo chiaramente: la corruzione è un cancro, che devasta la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Ogni volta che un voto viene comprato, ogni volta che un funzionario cede alle lusinghe dell’illegalità, si tradisce la nostra democrazia.
Questa proposta di legge va nella giusta direzione, perché riconosce che la lotta alla corruzione non può essere un optional o una scelta di comodo, deve essere un imperativo morale, un faro che guida ogni nostra azione.
Presidente e colleghi consiglieri della maggioranza, lo dico soprattutto a voi, non possiamo fermarci qui, non possiamo limitarci a un plauso alla legge in sé. Dobbiamo guardare con lucidità anche alle dinamiche politiche che ci hanno portato a questa discussione. E qui, colleghi, c’è bisogno di fare un po’ di chiarezza, perché dietro questo apparente slancio di legalità e trasparenza c’è il solito gioco di potere, il solito mercanteggiamento politico, che tradisce i cittadini pugliesi.
Il Movimento 5 Stelle, che oggi si presenta come il motore e il promotore di questa battaglia, è lo stesso partito che fino a pochi mesi fa sedeva comodamente nei banchi di questa maggioranza, condividendo responsabilità e potere.
Cosa è successo poi, quando le inchieste giudiziarie sulla compravendita di voti hanno travolto il centrosinistra pugliese? Hanno alzato il vessillo dell’indignazione e si sono tirati fuori. Si sono tirati fuori gridando allo scandalo, all’illegalità, al malaffare, e hanno cercato di far credere ai cittadini di essere l’unica voce pulita in mezzo a una maggioranza scorretta.
Oggi, guarda caso, si torna a discutere di questo provvedimento - lo dico anche ai cittadini che ci ascoltano - proprio perché la maggioranza ha bisogno di loro, e loro, guarda caso, sono pronti a rientrare. Non ci vuole molto per capire che dietro questa proposta si cela un accordo politico, è un copione già visto, prima si dissociano per salvare la faccia, poi cercano di rientrare dalla porta principale, con la scusa di una battaglia morale, e quale migliore bandiera da sventolare se non quella della lotta alla corruzione? Una bandiera che, come sappiamo tutti, fa sempre presa sull’opinione pubblica.
Noi, però, non siamo ingenui e i cittadini pugliesi non devono essere presi in giro. Sì, questa proposta è buona, ma non facciamoci abbindolare dalle dichiarazioni altisonanti di chi la presenta. Non dimentichiamo che dietro questo atto c’è l’ennesima manovra di potere, un tentativo di rientrare nelle stanze dei bottoni, di rimettersi comodi nelle poltrone della maggioranza, dopo aver abbandonato la nave quando faceva comodo!
Dov’è la coerenza, colleghi? Lo dico soprattutto a voi della maggioranza. Dov’è la trasparenza tanto sbandierata? Il Movimento 5 Stelle vuole farci credere che questa legge sia il frutto di un puro slancio etico, ma noi sappiamo bene che è solo il prezzo da pagare per un rientro in maggioranza.
Oggi si parla di lotta alla corruzione, ma domani, quando la tempesta politica sarà passata, cosa rimarrà di questo nobile proposito? Lo vediamo da troppo tempo, la politica del Movimento 5 Stelle si basa su uno slogan, Si basa su grandi proclami, ma alla fine si piega sempre alla logica del potere. È una vittoria di Pirro, una vittoria vuota, costruita su un compromesso che offende l’intelligenza dei cittadini pugliesi. La lotta alla corruzione merita ben altro! Merita serietà, merita coerenza, dedizione, non certo giochi di prestigio e tattiche di rientro, e vado alla conclusione.
Signor Presidente e colleghi consiglieri, appoggeremo questa legge perché è giusta, perché il contrasto alla corruzione è una battaglia che ci riguarda tutti, ma non possiamo tacere di fronte a queste manovre di bassa politica. La nostra Regione merita di meglio. I nostri cittadini meritano una trasparenza vera, non quella costruita a tavolino, per scopi elettorali tra l’altro. Non possiamo accettare che la questione morale venga ridotta a un semplice strumento di trattativa. La nostra battaglia contro la corruzione non si ferma qui e continueremo a vigilare affinché non venga mai strumentalizzata per interessi di parte.
Questo Consiglio regionale e tutti noi dobbiamo essere i primi a dare l’esempio. Se vogliamo davvero combattere la corruzione, dobbiamo iniziare con il coraggio di denunciare anche i giochi di potere dietro provvedimenti che, altrimenti, sarebbero meritevoli di un sostegno pieno e senza riserve.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega. Consigliere Galante, essendo già intervenuto sulla discussione generale, vuole aspettare… Ah, non c’è più il consigliere Scatigna? Ah, ecco, interverrà dopo gli emendamenti. Va bene, allora, prego, consigliere Galante.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente. Io ho visto gli emendamenti. Ora, senza entrare nel merito degli interventi, che sono, oltre che incoerenti, soprattutto se viene dal centrodestra, che sta facendo una riforma sulla giustizia che toglie tutela alla sicurezza, alla trasparenza, alla legalità, noi ne stiamo aggiungendo qualcosa. Quindi veramente credo completamente incoerente da parte di tutto il centrodestra attaccare il Movimento 5 Stelle, che sta proponendo un ulteriore strumento per il controllo, la prevenzione e il contrasto, quindi… La legalità… No, quindi, ripeto, è giusto che loro vogliano strumentalizzare questi interventi. Però, entrando nel merito, per quanto riguarda gli emendamenti, credo che la legge che presentiamo preveda tutta la pubblica amministrazione, come credo sia stato anche spiegato. L’unico emendamento accoglibile è quello del collega consigliere Mennea. Se ho capito bene, collega, sta meglio specificando l’ambito di intervento della legge. Quindi, credo che sia l’unico emendamento.
Per quanto riguarda il controllo dei dipartimenti, rientra in quel primo articolo di indirizzo politico-amministrativo. Naturalmente, poi il regolamento che dovrà essere approvato potrà definire meglio gli ambiti di intervento.
Per quanto riguarda la preoccupazione di alcuni che hanno sottolineato l’esclusione del Dipartimento Salute e, quindi, di tutta la parte della sanità regionale, il NIRS, che fa un ottimo lavoro, che è sotto gli occhi di tutti, lavoro a beneficio di tutti i cittadini pugliesi, a prescindere da chi votano, che votino destra, sinistra o centro, è un nucleo che al massimo, se proprio vogliamo intervenire per specificare meglio che anche il dipartimento è soggetto a un controllo, quindi anche innanzi a eventuali segnalazioni nei confronti del dipartimento si attivino gli ispettori, lo si può fare all’interno del NIRS. Ma questa legge al momento include tutto, oltre che con la specifica dell’emendamento Mennea include tutta la pubblica amministrazione, quindi enti, agenzie e società controllate dalla Regione.
Non so se ci sono altri interventi, ma non penso che aspetteremo un referto normativo, una ATN su questo. Credo che sia più che altro una decisione che prendiamo adesso all’interno del Consiglio. Potremmo anche procedere con l’analisi degli emendamenti e del testo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Certo, Presidente Galante, non sono emendamenti che prevedono una spesa, quindi non è richiesto il referto tecnico.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Perrini. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : PERRINI.
Per quanto riguarda la proposta del collega Galante, noi abbiamo collaborato in Commissione perché è una proposta di legge interessante, non abbiamo fatto ostruzionismo, abbiamo anche presentato degli emendamenti, e spero che parleremo anche dei nostri emendamenti, a questa legge, però io volevo fare un appunto al collega Galante. Noi siamo per la legalità. L’attacco fatto adesso al Governo... se stiamo lavorando ad una legge insieme e il centrodestra... ecco perché stavo dicendo che è bello collaborare insieme, cerchiamo di portare il risultato a casa, però io devo dire anche un particolare e rivolgo un invito al Presidente Emiliano.
Da 8-9 mesi, quando torno a casa dal Consiglio regionale, Presidente Capone, poiché sono stato sempre abituato a lavorare e a portare risultati in tutti i campi, quando me ne vado da questo Consiglio regionale mi guarda allo specchio e mi chiedo “cosa abbiamo fatto oggi?”, e sono 8-9 mesi, ma forse anche di più che questo Consiglio regionale non fa niente.
Addirittura ad aprile ho presentato una proposta di legge, che è stata votata da tutti, sull’agri campeggio, siamo arrivati a ottobre e ancora non ho notizie. Bisogna mettere ordine.
Io non so come stia la situazione delle poltrone, c’è qualcosa che leggo sui giornali, c’è un problema serio, e il capofamiglia, che è il Presidente Emiliano, deve capire cosa fare, perché così non si può più andare avanti, perché noi facciamo opposizione, continueremo a fare opposizione, siamo stati eletti per stare qui, collaboriamo perché alcune leggi sono state fatte anche insieme, ma da circa 8-9 mesi non facciamo più niente, abbiamo i problemi dei Pronto Soccorso, abbiamo il problema dell’Ilva, su cui qualcuno deve spiegarmi che fine abbiano fatto i 50 milioni di euro dell’indotto, ci fu una presa in giro a dicembre, dicendo che avremmo rimandato l’Omnibus a gennaio, siamo arrivati a ottobre e del famoso Omnibus non si è parlato, c’è la problematica, di cui ha parlato prima il collega Gabellone sub, dei bambini autistici, di cui non si parla.
Io non voglio fare demagogia (mi conoscete tutti), ma dobbiamo produrre, perché noi che stiamo da questa parte non godiamo delle difficoltà che avete da quella parte, perché a me piace, Assessore, lavorare, e noto che da una parte potrebbe anche farmi piacere vedere le vostre divisioni, ma i risultati sto vedendo. O andiamo tutti a casa e si va di nuovo a votare oppure qualcuno deve prendere delle decisioni, perché questa Giunta è bloccata. È inutile che… Non c’è, non c’è. Il DEFR l’abbiamo rimandato per tre o quattro volte. Allora, la legge che ha proposto Galante la voteremo, perché è una legge che serve, ma, caro Presidente Emiliano, secondo me non bisogna più perdere tempo.
Secondo me, bisogna azzerare tutto e, secondo me, se è necessario andare al voto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, presidente Perrini. Ha chiesto di intervenire il presidente Stellato.
Speaker : STELLATO.
Sì, grazie. Grazie, Presidente… Grazie, Presidente. Allora, Presidente, provo a evitare le ripetizioni. Quando si interviene per ultimo si rischia di arrivarci addosso. Voterò questa proposta di legge per non lasciare a chicchessia la patente dei moralizzatori, uno perché arriviamo a questa situazione politica che a qualcuno, più attento di me, può apparire come una sorta di passe-partout per il rientro in maggioranza.
Siccome sono certo che i colleghi del Movimento 5 Stelle non hanno utilizzato questo strumento legislativo, onorabile, alto, per arrivare ad una cosa così bassa dell’eventuale rientro in maggioranza e andare a rioccupare quelle poltrone, dalle quali hanno preso enormemente le distanze dopo i noti fatti politici pugliesi di qualche mese fa, allora io voglio essere di quelli che invece danno fiducia ai colleghi e al provvedimento, ritenendolo invece un provvedimento serio, giusto, sacrosanto, che troverà il mio pieno sostegno e, credo, il più ampio sostegno dell’Aula.
Ma sarò anche pronto a chiedervi scusa laddove il mio pensiero dovesse essere sbagliato, cioè quello di immaginare che attraverso questo strumento d’aula, legislativo, si possa poi andare dal Presidente Conte e dal Presidente Emiliano a dire: ora possiamo tornare in Giunta, dateci quello che ci spetta, perché lo strumento del controllo rafforzato lo abbiamo fatto.
Sono pronto a votare questo provvedimento, lo farò appena ci darete la possibilità di pigiare il tasto, sono pronto a chiedervi scusa per aver immaginato questa cosa, laddove il vostro ingresso in maggioranza e a tornare ad occupare le poltrone era soltanto un nostro cattivo pensiero.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Io non ho altri iscritti a parlare, quindi possiamo procedere al voto sulla legge.
C’è un primo emendamento sulla lettera a) del primo comma dell’articolo 1, emendamento proposto dal consigliere Romito ed altri della nostra minoranza, che recita così: «La lettera a) del primo comma dell’articolo 1 è così sostituita: “dei dipartimenti di tutte le articolazioni organizzative interne della Giunta regionale e del Consiglio regionale”».
Lo vuole illustrare? È chiaro per tutti? Va bene.
Allora, trattandosi di un emendamento soppressivo di una lettera si vota prima dell’articolo. Prego, Presidente. Stavo appunto per chiedere il parere del Governo.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Poiché devo leggere dal computer, posso avere l’autorizzazione a parlare da seduto?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Se ho capito bene, l’emendamento in questione è quello che sostiene che si debba allargare il NIR, quello non sanitario, al Dipartimento della salute o, meglio, a tutti i dipartimenti, perché quello della salute sfuggirebbe al NIRS, che è il Dipartimento della salute, cosa che non corrisponde alla realtà, nel senso che il comma 2 dell’articolo 1 del regolamento dice chiaramente che la sezione ispettiva, oltre che a tutto il resto, svolge, altresì, attività ispettiva nei confronti delle strutture interne della Regione operanti nel settore sanitario e sociosanitario in relazione agli ambiti in cui si esplica la gestione amministrativa ad essi affidata. Quindi, il Dipartimento della salute è soggetto sicuramente al NIRS, ora, per evitare di duplicare sul Dipartimento della Salute due nuclei ispettivi, uno della salute e uno non della salute... poi naturalmente dovete deciderlo voi, cioè gli ispettori che sono individuati dal NIRS hanno una specializzazione in materia sanitaria, se poi voi al Dipartimento della salute volete mandare gli ispettori specializzati in altro... perché il Regolamento dovrà individuare, settore per settore, le specializzazioni nelle quali rientrano e anche la qualità di questi ispettori.
Alla luce di questa precisazione, mi dite se volete confermare o meno l’emendamento, cioè se c’è una ragione specifica per la quale solo il Dipartimento della salute dovrebbe essere soggetto ad entrambi i nuclei ispettivi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli. Prego.
Speaker : CAROLI.
Noi ci riferiamo, Presidente, a quanto disciplinato e disposto dall’articolo 1, al punto a), dove, in maniera chiara ed inequivocabile, viene disciplinato che “da le articolazioni organizzative interne della Giunta regionale, con esclusione di quelli appartenenti al Dipartimento regionale della salute e del benessere animale, alle quali si applicano le disposizioni di cui all’articolo 39 della legge 30 dicembre 1990”.
Oltretutto qui parliamo comunque sia di una legge che è stata fatta e che si riferiva alle USL, le ASL sono partite l’anno successivo.
Questa recita che “la Giunta regionale esercita il controllo delle attività della USL mediante l’apposizione del visto di congruità, di cui al successivo articolo 40, la continua attività anche ispettiva di vigilanza e di riscontro, attuata attraverso le strutture individuate dalla Regione stessa, la nomina di un Commissario ad acta, qualora il Direttore generale non provveda nei termini stabiliti e secondo le modalità prescritte dalla presente legge, all’adozione del Piano generale e dei successivi aggiornamenti”.
Sulla scorta della posizione precisa che i colleghi Cinque Stelle hanno voluto... io mi rifaccio alla legge, che lo dice in maniera chiara, qui parlano di questo e noi oggi stiamo dicendo che, siccome loro in maniera chiara dicono che “da le articolazioni organizzative interne alla Giunta, con esclusione di quelle appartenenti al Dipartimento regionale...”, no, lo dice in maniera chiara, caro Vicepresidente, Lo dice in maniera chiara, io comprendo, quindi va eliminata. Perché bisogna escluderlo espressamente, facendo riferimento ad una legge? Il regolamento non lo dice in maniera chiarissima...
Speaker : PRESIDENTE.
Vicepresidente, lasciamo finire, per cortesia, il consigliere.
Speaker : CAROLI.
Lascia l’alea all’interpretazione. Noi oggi intendiamo votare questa legge perché siamo convinti di quello che è il fondamento della stessa, però non si dispiaccia. Noi vorremmo che in questo momento qualsiasi tipo di dubbio deve essere fugato e anche il Dipartimento debba essere, comunque sia, soggetto a… Tutti i Dipartimenti debbano essere soggetti alla valutazione e al controllo del nucleo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Per venire…
Speaker : ROMITO.
L’interpretazione maliziosa del Presidente Emiliano…
Speaker : PRESIDENTE.
Lo hanno acceso e ci hanno chiesto di spegnere, però riprendiamo.
Speaker : ROMITO.
L’interpretazione maliziosa del Presidente Emiliano vorrebbe ascrivere la ratio di questo emendamento esclusivamente al Dipartimento della salute. Allora io aderirò a questa interpretazione del Presidente Emiliano, per quanto invece la lettura semplice dell’emendamento, senza un retropensiero e senza la maliziosa, ma attenta, riflessione del Presidente Emiliano, in realtà amplierebbe in maniera generica la portata di questo nucleo.
Venendo all’interpretazione del Presidente Emiliano, però, io ho compreso quello che dice il collega Caroli. Il collega Caroli dice la norma regionale, che origina il regolamento del 2017 che voi avete redatto, è una norma assai generica rispetto alla competenza del nucleo in ordine alle attività svolte dal Dipartimento. Il Regolamento, Presidente, che lei ha citato, che invece è un atto secondario rispetto alla norma primaria della Regione, per la verità nell’articolo 1, comma 1 e comma 2, è assai generico sulla capacità del NIRS di operare anche rispetto alla struttura dipartimentale.
Quindi, al netto che la legge, che ha il requisito della generalità e dell’astrattezza, oggi sta ragionando su un Dipartimento rispetto al quale nessuno ha nulla da eccepire, anzi, mi permetto di dire anche guidato in maniera attenta da Vito Montanaro… La legge, che però deve mantenere i requisiti della generalità e dell’astrattezza, a cui tutti noi soggiacciamo, dice una cosa diversa. Dice che questo nucleo, in difetto e qualora il NIRS non si occupi del Dipartimento, si occuperà anche del Dipartimento, perché la lettera è chiara.
Vicepresidente Piemontese, vedo che scuote la testa. Articolo 1, comma 1, italiano. Articolo 1, comma 1 del regolamento, Vicepresidente… Allora lo leggo per me stesso. Articolo 1, comma 1 del regolamento: c’è la specificazione della legge di cui ha parlato il collega Caroli: “la Regione Puglia esercita l’attività ispettiva di vigilanza e di controllo nei confronti delle aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, della Puglia, eccetera”, quindi qua si fa difetto del Dipartimento.
Comma 2. Il comma 2 dice che “Il Servizio ispettivo esercita l’attività ispettiva, di cui al comma 1, su atti e fatti di gestione in materia sanitaria attraverso la struttura prevista al successivo articolo 3, in raccordo con le strutture amministrative competenti della Regione Puglia, con particolare riferimento alla struttura regionale responsabile della prevenzione della corruzione, a norma della legge 6 novembre 2012 n. 190.
La Sezione ispettiva svolge altresì attività ispettiva nei confronti delle strutture interne della Regione, operanti nel settore sanitario e sociosanitario, in relazione agli ambiti in cui si esplica la gestione amministrativa ad essa affidata”.
L’interpretazione autentica che il Presidente Michele Emiliano ha dato oggi è che il comma 2 dell’articolo 1 si applica anche al Dipartimento. Quello che noi vi stiamo dicendo con un emendamento, in una genericità del testo del comma 2 che si può prestare ad interpretazioni (se siamo qui, è perché fino ad oggi si è prestato all’interpretazione) è: non sarebbe meglio specificarlo? La ratio dell’emendamento è questa.
A parere della Giunta e del Presidente, da oggi sarebbero due, a parere nostro, stante la genericità del Regolamento, sarebbe soltanto uno e non in NIRS, quindi dico una cosa: nell’economicità dei nostri lavori oggi, se voi siete d’accordo, noi approveremo questo emendamento, in modo che in questo limbo, in questi interregno, in cui noi non specifichiamo meglio quel Regolamento, abbiamo almeno un nucleo che formalmente se ne occupi, posto che non c’è fretta e nessuno di noi ha un’impellenza per qualcosa che sta succedendo nella cogenza.
Attiene però, Presidente, come direbbero i nostri brillanti dirigenti e funzionari, al drafting. Il drafting del comma 2 dell’articolo 1 poteva essere scritto meglio. Vicepresidente Piemontese, noi ci fidiamo e ci affidiamo alla vostra interpretazione, però lasciarla nella norma... non è letterale, Piemontese, se continua io devo dirle che non è letterale, perché se è letterale, deve stare scritto Dipartimento, esattamente come hanno scritto...
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, questo dialogo tra voi... Vicepresidente, la prego lasci parlare il Consigliere Romito!
Speaker : ROMITO.
Io sto facendo il generico e oggi sto assumendo le vesti di Padre Brown, che poco mi si addicono peraltro, ma se lei continua a provocare dicendo che è letterale, io risfodero il mio carattere da ariete e la mia natura tutt’altro che democratica, almeno dal punto di vista del dibattito d’Aula, e le dico, Piemontese, che non è letterale neanche per idea, perché diversamente la lettera dovrebbe riportare la dicitura Dipartimento. Lei, che me lo ha fatto leggere, vuole rileggere insieme a me il comma 2? Trova la parola Dipartimento? Trova la parola Dipartimento? No, e dunque non è letterale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
La pensiamo allo stesso modo, cioè noi vogliamo che il Dipartimento della salute sia sottoposto a un nucleo ispettivo. Quello che non vogliamo è che sia sottoposto a due nuclei ispettivi. Pensiamo che sia meglio che il Nucleo ispettivo della salute si occupi del Dipartimento della salute e quello che non si occupa della salute di tutti gli altri. Siamo d’accordo su questo punto? Siamo d’accordo.
Ora, se l’emendamento di precisazione doveva essere fatto, doveva essere fatto sulla norma del NIRS, non sulla norma del NIR. Quindi, è inappropriato l’emendamento sulla norma del NIR perché ovviamente creeremmo una confusione. Quindi, dal punto di vista del drafting, è un errore, anche da matita rossa.
Che cosa era successo sul NIRS? Siccome avevo notato questa particolare… Che non si occupava degli uffici interni della Regione. Nel regolamento questa cosa era stata specificata…
Avete finito la riunione? Io capisco che non è detto che uno debba interessarsi a ciò che sto dicendo, ma che almeno abbia la possibilità di parlare senza riunioni d’ufficio, che avrebbero dovuto essere fatte per altro e non per questo.
Okay, allora, dicevo quindi che, se siamo d’accordo, potremmo individuare la specificazione richiesta sulla legge del 1994 e su questo punto lo possiamo fare. Certo, non lo possiamo fare oggi perché oggi stiamo discutendo della legge sul NIR. Quindi, proprio per evitare il rischio che qualcuno pensi che siano due i nuclei ad occuparsi dello stesso soggetto, io vi suggerirei di ritirare l’emendamento e concordo già con voi di sottoscrivere un vostro emendamento per la modifica della legge del 1994. Ok?
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente. Ha chiesto di intervenire la consigliera Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie. Allora, ho capito perfettamente. Grazie per questo chiarimento. Il punto è che il nostro emendamento, quello che abbiamo presentato in maniera uguale, si applicava non solo ai Dipartimenti e alle articolazioni interne alla Giunta, ma anche al Consiglio regionale. Quindi, ritirando l’emendamento, non riusciremmo poi ad applicarlo all’interno delle articolazioni organizzative interne al Consiglio regionale; per questo, o lo modifichiamo o lo votiamo.
Speaker : PRESIDENTE.
Certo, Presidente.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Il servizio ispettivo è sotto il controllo della Presidenza e dell’Esecutivo: è inimmaginabile che l’Esecutivo e la Presidenza possano avere un nucleo ispettivo che fa le ispezioni in Consiglio, perché sono io che devo essere ispezionato dal Consiglio, è la Presidenza, non il contrario.
Credo quindi che questo emendamento, vada bocciato per rispetto nei confronti di voi stessi, e che se voi desiderate istituire un nucleo ispettivo, credo che lo possiate fare, ovviamente, anche con una legge ad hoc, ma quello che sicuramente non possiamo fare è immaginare che nel potere di vigilanza… Il NIR, vi ricordo, è un modo specifico in cui l’Esecutivo, in particolare la Presidenza, limita e regola il proprio potere di vigilanza che è nella legge generale, e individua un minimo di garanzie perché questo potere di vigilanza sia gestito in modo trasparente.
Dopodiché, non è immaginabile che questo potere di vigilanza possa essere addirittura svolto nei confronti dell’Assemblea legislativa che è sovraordinata alla Giunta, e che quindi potrebbe, ripeto, anche decidere di costituire un servizio ispettivo, ma lo deve fare con provvedimento diverso e deve assegnare alla Presidente del Consiglio il compito di coordinare l’eventuale servizio ispettivo, o comunque, all’Ufficio di Presidenza o ad altri soggetti, ma che comunque non possono mai essere l’Esecutivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli su questo emendamento. Prego.
Speaker : CAROLI.
Io ho seguito e ho ascoltato attentamente il Presidente, però vorrei porre una domanda. Io vorrei comprendere, e vorrei la risposta secca, se in questo momento il NIR ha poteri di controllo rispetto al Dipartimento.
Lo deve dire in maniera chiara, perché dalla lettura che io ho dato al regolamento e a quello che poc’anzi dicevo è articolato nella legge, ritengo che questo non sia. Vorrei quindi una risposta secca, e vorrei votare in maniera serena. Aspetti, Presidente. Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Vuole rispondere ad entrambe? Okay. Prego, Presidente.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Io penso assolutamente di sì, ed è per questo che è stato scritto il secondo capoverso del comma 2 dell’articolo 1: «La sezione ispettiva svolge, altresì, attività ispettiva – l’abbiamo voluto scrivere in maniera larghissima – nei confronti delle strutture interne della Regione operanti nel settore sanitario». Proprio tutti. Se per assurdo i lavori pubblici si fossero occupati di una questione sanitaria, il Nucleo ispettivo della salute avrebbe potuto intervenire.
Voi vi siete posti un problema corretto dal punto di vista della gerarchia delle fonti, cioè: come mai la legge nel 1994 escludeva in maniera direi dolosa – vedremo di chi è la responsabilità – la struttura dipartimentale dai controlli? Noi l’abbiamo recuperato nel regolamento, nessuno mai ha posto questioni di incoerenza tra i due livelli, quindi alla fine abbiamo trovato un assetto nel quale… E credo anche che sia avvenuto. Se ci sono situazioni particolari e gli ispettori hanno bisogno di acquisire carte dal dipartimento, vanno e le acquisiscono. Non mi risulta che abbiamo mai disposto un’ispezione sul dipartimento, però io penso che sia possibile.
Se lei, poi, pone una questione di precisazione e di gerarchia delle fonti, deve fare l’emendamento sulla legge del 1994. Se lei me lo fa sulla legge attuale, combina un pastrocchio giuridico, perché per la prima volta fa agire sul controllo del Dipartimento della salute non il Nucleo specializzato in materia sanitaria, ma il Nucleo generale. Quindi, è proprio sbagliato come impostazione. Anche perché il Nucleo generale, cioè il NIR, ovviamente non avrà dentro di sé quelle figure specialistiche in materia sanitaria che ci sono nel NIRS, quindi è sbagliato, è assurdo far fare i controlli al Dipartimento della salute a chi non ha specializzazioni interne in materia.
Io non sono la Cassazione. Secondo me sì. Io concorro…
Speaker : PRESIDENTE.
È già intervenuto, consigliere Cartoli.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Chiedo scusa, consigliere Caroli. Non fate come l’assessore Piemontese, non dialoghiamo. Io concorro assieme a voi a fare le leggi, poi voi sapete che il legislatore non le interpreta, non spetta al legislatore l’interpretazione della legge, però come capo dell’Esecutivo vi posso dire che, se io dovessi ricevere da voi una segnalazione che riguarda il funzionamento del Dipartimento, io disporrei l’ispezione, perché secondo la mia interpretazione... avvocato Caroli, lei fa l’avvocato e questi sono gli esami del primo anno, cioè io avendo la competenza amministrativa, disporrei un’ispezione, perché secondo me l’ispezione si può fare, perché il Regolamento mi autorizza.
Se poi il Dipartimento dovesse contestare il mio potere ispettivo - mi ascolti, Consigliere - cosa potrei rispondere? Sì, non è previsto dalla legge, ma io sono il Presidente della Regione e ho il potere di vigilanza anche su di te, ho disposto l’ispezione perché il NIR non è la fonte del mio potere di ispezione, ma è solo la modalità con la quale devo esercitarla, quindi siamo in una botte di ferro.
Questo però è il mio giudizio, non sono la Cassazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Prego.
Speaker : ROMITO.
Presidente, secondo me, giacché siamo tutti d’accordo su questa interpretazione che ha dato, adesso subemendiamo questo emendamento, che abbiamo ritenuto eccentrico rispetto a questa legge di cui stiamo discutendo.
Giacché invece c’è un’omogeneità - Presidente Capone, mi rivolgo a lei adesso - fra il Nucleo ispettivo regionale e il NIRS, credo che il subemendamento sia assolutamente appropriato, cosicché, Presidente, anziché posticiparla ad un’altra seduta di Consiglio regionale e trovare la norma a cui attaccarla perché deve essere coerente, subemendiamo adesso, modificando la legge del 1994, perché questo possiamo certamente farlo.
Presidente, adesso non faccio l’avvocato, faccio il consigliere regionale. Credo che sia assolutamente pertinente rispetto alla legge di cui ci stiamo occupando, perché, giacché stiamo istituendo un NIR e lei dice giustamente che non andiamo a duplicare i poteri ispettivi di un nucleo e di un altro nucleo, noi eliminiamo adesso il problema in radice, subemendiamo questo emendamento richiamando la norma del 1994, la aggiorniamo all’anno del Signore 2024, la sua interpretazione è salva, la sensibilità di Caroli, del centrodestra e del Movimento 5 Stelle è salva, e abbiamo chiuso così la vicenda.
Grazie, Presidente. Quindi ora preparerei il subemendamento...
Speaker : PRESIDENTE.
Noi però dobbiamo vedere prima il subemendamento.
Speaker : ROMITO.
Vediamo subito il subemendamento, Presidente. Lo facciamo subito, okay.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Spina, prego… Consigliera Spina, non ho capito, vuole intervenire?
Speaker : SPINA.
Aspettavo il subemendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay.
Prego, consigliere Scatigna.
Speaker : SCATIGNA.
Grazie, Presidente, così magari occupiamo questo tempo morto che stiamo impiegando per completare il subemendamento. Io mi devo… Intanto grazie per la possibilità di intervenire. Mi devo complimentare con il Presidente Emiliano perché ci ha portato sul terreno a lui più congeniale: quello dei tecnicismi. Qui si stava parlando di un tema politico, Presidente, di grande rilevanza, grandissima. Bene ha detto il collega Stellato quando parlava di cattivi pensieri, o meglio, quando diceva che a pensar male si fa peccato.
Siccome siamo tutti umili e medi peccatori, io voglio continuare a peccare nel mio intervento, e vorrei anche essere smentito. Perché continuo a peccare? Perché politicamente gli amici, i colleghi del Movimento 5 Stelle… Tra l’altro, la proposta di legge del consigliere Galante è stata il primo provvedimento che ho votato e approvato in Commissione, perché nel merito mi trova completamente d’accordo. Ma mi trovo d’accordo anche con l’intervento del collega Pagliaro, perché non possiamo celare dietro questa proposta di legge, di fatto inattaccabile, per come è scritta, benché stiamo cercando di emendarla, completarla e migliorarla, quello che in realtà significa.
È vero, verissimo che in Italia, in Puglia, nella politica generale la corruzione rappresenta un cancro e un dramma. Però è un cancro, un dramma ed un reato punibile, così come non lo è purtroppo il trasformismo. Uno dei miei più grandi sogni infatti è che mia figlia dodicenne da grande si ritrovi a prendere atto che il trasformismo viene punito, non dico penalmente, anche se me lo auguro, ma quantomeno, Presidente Emiliano, con la possibilità, per chi commette, o commetterà questo reato, di non essere più candidabile a nessun livello: questo è un augurio che faccio alle nuove generazioni.
Purtroppo il centrodestra, l’opposizione di questo Consiglio regionale, è stato anch’esso vittima di un caso, di alcuni casi di trasformismo. Ma io, Presidente Emiliano, la invito, se proprio deve concedere questi due Assessorati al Movimento 5 Stelle, che siano assessori che quantomeno diano retta e ascolto alle audizioni dei consiglieri regionali di maggioranza, che non siano solamente ologrammi che rifiutano di partecipare ai lavori di Commissione, che diano ascolto alle decine di migliaia di cittadini pugliesi che anche noi, come voi, rappresentiamo. Faccio appello alla dignità politica dei colleghi di maggioranza, molti dei quali conosco e molti dei quali l’hanno indubbiamente anche forse più forte della mia. Questi signori che oggi chiedono di rientrare, oltre a essere i primi a prendere le scialuppe quando la barca della vostra parte politica stava affondando, hanno fatto a gara, hanno sgomitato a chi doveva prendere per primo le scialuppe di salvataggio, sono quelli che sedevano ai tavoli delle lottizzazioni delle nomine insieme a voi.
Voglio continuare a peccare, collega Stellato, pensando che adesso che ci sono tante nomine in scadenza, tanti vari consigli di amministrazione da reintegrare e da rifare, probabilmente vorranno sedersi di nuovo a decidere per le sorti delle varie partecipate regionali.
Presidente, lanci un segnale a questa consiliatura, non accetti questi ricatti politici. Lo testimonia il fatto che l’argomento all’ordine del giorno della sostituzione della Vicepresidenza sono tre mesi che io sto qua e sono tre mesi che continuo a leggerlo a ogni ordine del giorno. Lanci un segnale, Presidente, che anche lei è contro il trasformismo, benché sia stato l’ideatore del campo largo, lanci un segnale a tutti i cittadini pugliesi chiudendo con orgoglio questo nostro mandato elettorale regionale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri iscritti a parlare.
Se il subemendamento è pronto, ne diamo lettura. Colleghi, lo firmiamo dopo. Se è pronto, ne diamo lettura e lo metto in votazione, sennò blocchiamo i lavori dell’Aula. Lo leggerei io eventualmente. Scusate, siamo di fronte a questa situazione: noi non abbiamo un subemendamento, dobbiamo votare un emendamento. Peraltro, il subemendamento sembra riguardare una legge che non è all’esame dell’ordine del giorno oggi, per cui io voterei l’emendamento adesso.
Votiamo adesso per l’emendamento. Non solo non c’è il subemendamento, ma mi dite che riguarda una legge che non è all’esame oggi all’ordine del giorno, e noi non possiamo modificare una legge che non è all’esame. D’altra parte, non ho alcun subemendamento.
Io ho ascoltato, dopodiché continuate a parlarmi di una legge che oggi non è all’esame dell’ordine del giorno.
Peraltro, io non ho ancora il subemendamento, è chiaro? Io non ce l’ho. Mi sono spiegata? Quindi adesso votiamo l’emendamento. La votazione è aperta.
Parere del Governo. Assessore Pentassuglia, consigliere Campo, siamo in votazione.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 38, votanti 37, favorevoli 9, contrari 28, astenuti 1.
L’emendamento è respinto.
Decade quindi l’emendamento successivo, che sostanzialmente replica l’emendamento che abbiamo già votato e respinto.
Adesso abbiamo l’emendamento Mennea.
Cosa dice l’emendamento Mennea? Prego, Presidente Mennea.
Speaker : MENNEA.
Grazie, Presidente.
Questo emendamento sintetizza nel testo di legge proposto all’esame dell’Aula la lettera b) e la lettera c) del primo comma dell’articolo 1, perché l’elencazione tassativa che è stata fatta nella proposta di legge non è esaustiva nell’individuazione dei soggetti passivi dell’ispezione del NIR, quindi è stata inserita in questo emendamento una definizione omnicomprensiva, che fa riferimento ai Gruppi di amministrazione pubblica, nei quali rientrano tutte le forme di organizzazione, di partecipate, di enti regionali che possono essere oggetto di ispezione da parte del NIR.
È quindi un emendamento che fa più chiarezza e che individua con più puntualità… Fa riferimento ai gruppi amministrativi pubblici, e l’elencazione tassativa la ritroviamo nel decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118. Si tratta quindi di un’elencazione specifica che viene già contenuto in una legge dello Stato che puntualmente individua tutte le strutture, quindi è un emendamento che rende più chiara l’applicazione della legge e che individua più correttamente i soggetti da ispezionare.
Mi permetto di dire quindi due parole su questa proposta di legge che riteniamo utile, anche se arriva a fine legislatura, e che non può prestarsi a strumentalizzazioni politiche, perché su questo oggetto siamo tutti d’accordo, nessuno è estraneo al sostegno della prevenzione, della lotta alla corruzione, dell’applicazione della legalità. È quindi una legge utile che noi voteremo perché rafforza i controlli, mi dispiace soltanto dire che un’altra proposta di legge che riguardava l’applicazione del modello di gestione e controllo, la 231 non è stata interpretata come questa, è stata bocciata da quest’Aula, nonostante l’approvazione all’interno della Commissione competente. Quando si tratta di rafforzare i modelli di controllo interni alla pubblica amministrazione è chiaro che non si può non essere d’accordo se poi questo modello è ancora più specificato. Non dimentichiamo infatti che con l’approvazione di questa legge non esauriamo il compito di istituire un Nucleo che immediatamente può effettuare la sua attività ispettiva, ma è importante il regolamento che dovrà essere elaborato e approvato nei 60 giorni successivi. E in quel regolamento secondo me vanno date delle indicazioni e delle direttive puntuali, se si vuole arrivare allo scopo ed evitare che questo organo diventi soltanto una bandiera politica di tutta la maggioranza. Penso che su quello occorra essere vigili e attenti e credo che il Presidente, a cui spetta la guida della Giunta, sarà sicuramente molto puntuale nel far redigere il regolamento, che darà effetti, che vedremo più avanti, dalla sua applicazione all’interno di tutta la struttura regionale, che è abbastanza complessa e complicata, ma credo sia anche gestibile se si attuano strumenti di controllo efficaci, puntuali e precisi.
Come Gruppo, quindi, la voteremo e auspichiamo che si propongano e quest’Aula prenda in considerazione altri strumenti che rafforzino i modelli di legalità e di lotta alla corruzione che ci riserviamo di presentare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Mennea.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Laricchia. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie, Presidente,
All’emendamento Mennea abbiamo presentato un subemendamento, a firma di numerosi consiglieri di opposizione, aggiuntivo ovviamente, che quindi non va a intaccare in nessun modo quello che il collega Mennea ha precisato, perché ci trova d’accordo, ma aggiunge quella precisazione che, tra l’altro, ha richiesto poco prima il Presidente Emiliano, che è stato molto chiaro nel suo intervento. Io lo ringrazio, perché ci ha aiutato a comprendere meglio come, effettivamente, abbia riconosciuto che la legge del 1994 escludeva e, quindi, lasciava l’odierno Dipartimento Salute fuori dall’attività ispettiva. Ma a questa mancanza lei è riuscito a rimediare ampliando il regolamento. Peraltro, lei ha fatto tutto quel riferimento al fatto che, di fatto, se qualcuno dovesse contestarla, lei potrebbe, comunque, rivendicare un potere di attività di ispezione e controllo.
Per stare più sereni tutti, che cosa abbiamo fatto? Abbiamo semplicemente proposto di sostituire le parole “la Giunta regionale esercita le attività della USL” con le parole esattamente riprese dal regolamento del NIRS, ovvero “la Giunta regionale esercita l’attività ispettiva, di vigilanza e di controllo nei confronti del Dipartimento Salute e benessere animale, delle aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale…”. All’emendamento Mennea presentiamo un subemendamento che aggiunge sostanzialmente un’interpretazione di quell’articolo della legge del 1994.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusi, consigliera, non è possibile presentare ora un subemendamento all’emendamento Mennea, perché l’emendamento Mennea è già in discussione.
Speaker : LARICCHIA.
Mi scusi, va bene, quindi su quello successivo, il primo emendamento possibile.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Quindi, consigliere Mennea, rispetto al testo originario, il testo del suo emendamento introduce una specificazione alle parole “agenzie regionali ed enti controllati” che viene cambiato in “agenzie regionali, enti strumentali e società controllate”. È questo il punto?
Speaker : MENNEA.
Il punto è questo. Vengono accorpate le lettere b) e c), facendo riferimento al Gruppo di amministrazione pubblica, che comprende una serie di soggetti, che sono esplicitati nell’articolo nel decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118.
La b) e la c) diventano b) e la parte che viene modificata è questa: “delle agenzie regionali, enti strumentali e società controllate”, che è la parte che viene aggiunta, “componenti il Gruppo di amministrazione pubblica, definito nel decreto legislativo 118”. È chiaro?
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
È una norma nazionale che definisce il Gruppo di amministrazione pubblica, sinceramente non so cosa sia.
Speaker : MENNEA.
Sono compresi gli organi strumentali dell’Amministrazione pubblica Capogruppo, come definiti dall’articolo 1, comma 2, lettera b) del presente decreto, in quanto si tratta di articolazioni organizzative della Capogruppo stessa e di conseguenza già compresi nel rendiconto consolidato della Capogruppo, quindi sono delle partecipate che fanno riferimento a un’unica capogruppo che presenta il bilancio consolidato.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
L’unica precauzione è questa: non inseriamo enti che pur essendo compresi nel cosiddetto Gruppo di Amministrazione Pubblica non rientrano nel potere di vigilanza della Presidenza, perché sennò la legge ce la impugnano. Non so se è chiaro, è qui che dobbiamo fare attenzione.
Speaker : MENNEA.
Questo rilievo è stato fatto anche nell’ATN, è un suggerimento che ci veniva dato dalla…
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Dall’ATN.
Speaker : MENNEA.
Dall’ATN, quindi credo che sia compatibile con i poteri della Presidenza della Giunta che deve esercitare questo compito.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Ovviamente, per evitare l’impugnativa della legge, il testo originario è stato orientato su soggetti che sono sicuramente sottoposti al cosiddetto controllo analogo, in quanto partecipati e comunque pacificamente assoggettati a questo potere di vigilanza.
Se lì dentro ci dovesse essere un soggetto che non è sottoposto a questione di vigilanza, sicuramente rileveranno la cosa.
Quindi, l’ATN esclude che nel Gruppo di Amministrazione Pubblica ai sensi del decreto ci siano soggetti che non rientrano nei poteri di vigilanza della Giunta regionale? Questa è la domanda secca; se no, altrimenti, va bene.
Speaker : MENNEA.
L’ATN dice questo: che il contenuto della proposta di legge, così fatto, a questo si suggerisce l’opportunità di definire con più precisione l’ambito di applicazione della disciplina in oggetto, quindi i soggetti potenzialmente destinatari dell’attività ispettiva. Quindi suggerisce di far riferimento ai Gruppi di Amministrazione Pubblica…
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Però non dice se è sicuro che i Gruppi di Amministrazione Pubblica sono sicuramente soggetti al potere di vigilanza.
Speaker : MENNEA.
No, non lo dice, ma io presumo che sia compreso, questo ragionamento…
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Noi presumendo possiamo commettere qualche imprudenza.
Speaker : MENNEA.
Magari, facciamo un subemendamento dove specifichiamo “purché siano sottoposti al controllo della Presidenza della Giunta”.
Speaker : PRESIDENTE.
Siamo già in discussione, però, abbiamo detto che non si può fare un subemendamento mentre è già in discussione.
Speaker : MENNEA.
Ma questo è un subemendamento tecnico.
Speaker : PRESIDENTE.
D’altra parte…
Speaker : MENNEA.
… che lo rende applicabile.
Speaker : PRESIDENTE.
D’altra parte, non si comprende oggettivamente perché si escludono le società controllate in coordinamento con le funzioni di controllo prevista dalle legge.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Vengono ricomprese…
Speaker : MENNEA.
Sono tutte qua…
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Perché la lettera c) salta ma viene ripresa con “società controllate componenti il gruppo di amministrazione”. Facciamo un’ipotesi. Una società pubblico-privato, con caratteristiche particolari, potrebbe non essere soggetta al potere di vigilanza, perché è una Spa. Quindi, non lo so, sinceramente.
Speaker : MENNEA.
L’emendamento, se siamo d’accordo, lo possiamo integrare con questa precisazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, sarà un subemendamento a un emendamento successivo.
Che cosa vuole fare, allora, Presidente Mennea?
Speaker : MENNEA.
Vorrei, se l’Ufficio di Presidenza è d’accordo, integrare questo emendamento con una precisazione finale in riferimento ai poteri ispettivi della Presidenza della Giunta. È una precisazione, che sta nel corpo della legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Una precisazione tecnica, in questo caso. Quindi, ritira questo emendamento e lo presenta corretto come subemendamento al prossimo emendamento.
Questo emendamento è ritirato e ce lo riporta modificato come subemendamento al prossimo emendamento, che sarà quale? Facciamo il subemendamento. È già pronto, Presidente Mennea? Quindi votiamo sul subemendamento proposto dal consigliere Mennea, che ripete - lo preciso per tutti - lo stesso emendamento che aveva fatto in precedenza, aggiungendo “purché sottoposte al controllo diretto della Presidenza della Giunta regionale”.
Il parere del Governo è favorevole.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 31, favorevoli 31, astenuti 3.
Il subemendamento è approvato.
Adesso abbiamo l’emendamento Scalera. Lo vuole illustrare? Prego.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente… Posso?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, prego.
Prego, consigliere Scalera.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
L’emendamento si propone, nell’ambito dell’attività ispettiva, un coordinamento tra il Nucleo Ispettivo della Regione Puglia e il responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza delle agenzie, degli enti controllati e delle società controllate.
Il responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza è la figura- cardine su cui si regge il sistema di anticorruzione di livello locale delineato con la legge del 6 novembre 2012 n. 190 (legge Severino, o legge anticorruzione).
ANAC definisce il responsabile come il punto di riferimento interno ad ogni amministrazione per l’attuazione della normativa anticorruzione, tenuto conto che tra gli obblighi in capo al responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza vi è quello di predisporre il piano triennale della prevenzione della corruzione nella verifica della tenuta complessiva a livello locale del sistema anticorruzione.
Con l’emendamento proposto si intende creare un raccordo tra il Nucleo Ispettivo regionale e il responsabile della prevenzione della corruzione individuato negli enti e nelle Agenzie regionali.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Il Governo?
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Consigliere Scalera, gli uffici del responsabile anticorruzione non agiscono con finalità ispettive, ma predispongono in via preventiva una serie di misure che prevengono la corruzione attraverso misure organizzative… Però mi deve ascoltare, consigliere: onestamente potevamo bocciarlo, e basta, però voglio provare a spiegare perché. No, l’avevo colta in una piccola disattenzione, ma niente di grave. Dicevo, l’ufficio anticorruzione è un ufficio che non interviene su singoli casi, quindi non fa le veci del dirigente dell’ufficio, che ha potere ispettivo di primo livello a fini disciplinari od organizzativi, è un soggetto che dà una serie di disposizioni, tipicamente il piano anticorruzione, con la turnazione dei dirigenti, con una serie di misure di controlli incrociati nelle procedure. Quindi, diciamo che è l’equivalente di un soggetto che, in via preventiva, dà una serie di suggerimenti, previsti dalla legge stessa, peraltro, non credo che abbia poteri atipici, che quindi attiene a questo genere di attività preventiva.
L’attività ispettiva, invece, ha natura di secondo livello, cioè non è l’ispezione amministrativa del capo dell’ufficio a fini disciplinari, è un potere di vigilanza che ha natura politica, perché è in capo alla Giunta. Dal mio punto di vista, inserire dentro la struttura politica di esercizio del potere di vigilanza della Giunta così come regolato dalla legge in discussione crea una incompatibilità automatica del responsabile dell’ufficio anticorruzione con il suo stesso ruolo, perché lo inserisce in una procedura di natura politica che rischia di comprometterne il ruolo di terzietà.
Quindi, o la questione è stata lungamente studiata e approfondita, per cui la invito eventualmente a reintervenire e a darmi rassicurazioni da questo punto di vista, o questo è un altro argomento che verrà puntualmente impugnato dal Governo. Ovviamente, io sono costretto a darle i miei pareri su due piedi. Non ho avuto la possibilità di approfondire, e mi scuso di questo. Ma se lei non si è assicurato che questo emendamento non determina in capo al responsabile dell’anticorruzione una sorta di conflitto di interesse tra la sua attività preventiva e quella specifica sul singolo caso, che sono cose completamente diverse, che rischiano anche di determinare… Anche perché prendiamo una figura prevista da leggi nazionali – lo dice lei stesso, la legge Severino – e gli attribuiamo delle funzioni di raccordo con il potere ispettivo della Presidenza e della Giunta, che, onestamente, non sono previste tra le competenze del responsabile anticorruzione.
Se quindi non siamo sicurissimi di questa cosa, potremmo valutare e approfondire tecnicamente la questione ed eventualmente inserirla in qualche legge successiva, se questa cosa non crea particolari problemi, fermo restando che il rapporto tra il NIR e gli Uffici anticorruzione può essere assicurato da norme di natura diversa, per esempio si può abilitare il responsabile anticorruzione a richiedere atti, perché anche l’Ufficio anticorruzione della sanità fa un piano preventivo delle ispezioni, dicendo più o meno su cosa indagherà.
Sono piani completamente diversi, al di là del nome che può sembrare assonante, ma in realtà indica cose completamente diverse.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
Io sono convinto della bontà dell’emendamento, anche perché ho approfondito e, se l’ho presentato, non l’ho presentato giusto per dare all’Assise un argomento di discussione tanto per parlare.
Accetto però il consiglio del Presidente Emiliano di rivedere questo emendamento, di approfondirlo ancora meglio, quindi lo ritiro.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Scalera,
Adesso, quindi, Presidente Emiliano, siamo pronti al voto, mi sembra di capire con il parere contrario... lo ha ritirato.
Avevamo già votato. Dica, consigliere Scalera.
Speaker : SCALERA.
Non so se sono cambiate le regole o il Regolamento dell’Assise regionale, ma ritengo che, nel momento in cui io ritiro l’emendamento principale, decade anche il subemendamento agganciato al mio. Poi, se sono cambiate le cose, voglio sapere, ditecelo in questa Assise, ne prenderò atto.
Speaker : PRESIDENTE.
Dobbiamo trovare una soluzione che valga sia per la maggioranza sia per l’opposizione, perché prima abbiamo sostenuto che non si poteva presentare un emendamento aggiuntivo, in quanto avevamo detto che erano finiti gli emendamenti, ora invece si pone il problema di questo emendamento, che è stato votato come sub… Perfetto, è esattamente quello che vi stavo chiedendo. Se approviamo, invece, con il consenso del Consiglio, la possibilità di presentare ovviamente solo questi due emendamenti… A questo punto lo consideriamo emendamento aggiuntivo… Aspetti, consigliere Romito. In questo modo stavamo facendo la riapertura per entrambi gli emendamenti, è chiaro? Il consigliere Mennea è tra i firmatari dell’emendamento n. 4, l’ultimo emendamento che abbiamo su questo articolo. Adesso ha ripresentato il subemendamento all’emendamento Caroli.
Rispetto all’emendamento Caroli abbiamo due subemendamenti, il primo subemendamento recita “alla PDL n. 1132 è aggiunto il seguente articolo 39”... da Mennea, non ha messo altri emendamenti, è un subemendamento. È lei che ha voluto sottoscrivere, mica l’ho fatta sottoscrivere io!
Questa è una cosa possibile, non abbiamo chiuso. No, guardate, questa non è una questione possibile, adesso abbiamo due subemendamenti, si può sottoscrivere (così la pensa l’Ufficio di Presidenza).
Il subemendamento adesso è il vostro subemendamento.
Prego, consigliere Scalera.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
Siccome credo che si stia facendo molta confusione su questa legge ed è una legge che noi riteniamo positiva, visto che c’è molta confusione, io voglio fare una proposta.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : SCALERA.
Di ritirarla, riportarla in Commissione, metterla a punto tutti quanti, dopodiché veniamo in Consiglio e la votiamo all’unanimità.
Oggi fare tutto questo teatrino, togli l’emendamento, metti l’emendamento, prendi il subemendamento, metti il subemendamento… Non stiamo dando a mio modo di vedere una buona immagine ai cittadini pugliesi…
Speaker : PRESIDENTE.
A dire la verità stiamo discutendo di nostri emendamenti.
Speaker : SCALERA.
Chiedo scusa, Presidente, non ho ancora finito.
Quindi ritengo che sia opportuno, per tutti quanti noi, riportarla nuovamente in Commissione, riportare la stessa legge con tutti gli emendamenti e subemendamenti, affinché ognuno di noi, ogni consigliere possa avere contezza di quello che sta portando all’attenzione dell’Assise, votarla tutti insieme, venire qua e in tre secondi votarla all’unanimità e approvare questa benedetta legge che tutti quanti vogliamo. Ma non è possibile fare un Consiglio da quattro ore, a parlare di subemendamenti, emendamenti, se vanno bene o se vanno male.
La mia proposta non solo chiedo che venga posta ai voti, ma che ci sia anche il voto segreto.
Speaker : PRESIDENTE.
Ascolti, però: per regolamento, quando si fa una proposta di ritorno in Commissione… Vi dico subito la regola: un momento, non si deve votare subito perché dobbiamo verificare cosa succede quando… È ammissibile.
Così com’è scritto è ammissibile. Io me lo ricordo che c’è una norma. Articolo 46, ma non credo che sia questo. Questo è sull’ordine del giorno. Un momento. Il consigliere Galante ha chiesto di intervenire a favore o contro la proposta di rinvio in Commissione. Prego, dica se è a favore o contro. Può intervenire uno a favore e uno contro.
Speaker : GALANTE.
Contro, Presidente. Non ne vale la pena riportarla in Commissione, perché abbiamo già raggiunto un accordo unanime in Commissione e le modifiche ulteriori che sono state proposte possono tranquillamente essere inserite all’interno di un regolamento.
Io credo che la confusione la stia creando il centrodestra, che continua a dirsi favorevole, ma si sta opponendo alla realizzazione di questo strumento, a tutela sempre dei cittadini pugliesi. Quindi, se proprio ci tenete a questa legge, noi andiamo avanti e l’approviamo, e al massimo stiamo attenti nell’inserire e sottolineare quello che voi state proponendo sulla specifica dei dipartimenti all’interno del regolamento. Quello che diceva il Presidente Emiliano, che già secondo la sua interpretazione all’interno del Regolamento per il NIRS è evidente, ma dobbiamo magari specificarlo, lo possiamo fare nel regolamento per il NIR. Ma riportarla in Commissione non serve assolutamente e daremmo anche un cattivo segnale di compattezza per quanto riguarda questo maggiore strumento di legalità.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. consigliere Galante.
C’è una richiesta di intervento senza tessera. Non so chi sia. Deve inserirla. Lei ha fatto la proposta. Ha parlato contro il consigliere Galante, se c’è qualcuno che parla a favore, ma non è lei. Lei ha già parlato, lei ha fatto la proposta. Ma lei ha fatto la proposta di andare in Commissione, quindi suppongo che sia d’accordo con la sua proposta.
Non ci sono altri iscritti a parlare.
La votazione è aperta.
Ha chiesto lo scrutinio segreto? Un attimo. Essendoci la richiesta di voto segreto, ci sono i 5 consiglieri? Chi sono? Romito, Mazzotta, Conserva, Di Cuia e ovviamente Scalera.
Procediamo con il voto segreto.
La votazione è aperta con il voto contrario del proponente. Il proponente vota contro il rinvio in Commissione, la proposta è il rinvio in Commissione e il proponente della legge è contrario.
Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 44, votanti 44, favorevoli 21, contrari 23.
La proposta è respinta.
Adesso andiamo a votare il subemendamento.
Cosa dice il subemendamento? “Alla PDL n. 1132 è aggiunto il seguente articolo: alla legge regionale n. 38/1994, articolo 39, sono sostituite le parole ’dalla Giunta regionale della USL’ con le parole...”.
1. “La Giunta regionale esercita l’attività ispettiva di vigilanza e di controllo nei confronti del Dipartimento salute e benessere animale delle aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale, oltre che dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e Basilicata, nonché delle strutture sanitarie e sociosanitarie private accreditate”. La firma è di Antonella Laricchia ed altri.
Consigliere Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Questo è il subemendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Certo, è quello che avete presentato.
Speaker : CAROLI.
Sia agganciato all’emendamento, non lo sostituisce.
Speaker : PRESIDENTE.
No. Parere del Governo.
Parere del Governo sul subemendamento… Favorevole.
La votazione è aperta… È il subemendamento, prego.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
Il subemendamento è approvato.
C’è ora il subemendamento di Mennea, che conoscete già, non lo rileggo. Il Governo è favorevole, l’ha dichiarato prima: confermate?
Adesso si vota sul subemendamento Mennea.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 42, votanti 42, favorevoli 42.
Il subemendamento è approvato all’unanimità.
Adesso andiamo all’emendamento Caroli ed altri, quello che prevede il sorteggio: non lo rileggo perché è stato abbondantemente illustrato.
Vuole dire qualcos’altro? Prego. Non ho iscritti a parlare, prego. Questo è l’emendamento. È pubblicato. Glielo posso leggere…
Speaker : CAROLI.
All’articolo 1, comma 2…
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Galante, lo sta leggendo il consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI.
All’articolo 1, comma 2, si aggiunga quanto segue “la individuazione dei componenti dell’istituendo Nucleo dovrà tener conto del criterio del sorteggio fra tutti i soggetti candidati ed in possesso dei requisiti previsti. Il tutto sarà disciplinato dal regolamento successivo all’approvazione della legge, che dovrà essere adottato entro 90 giorni dall’entrata in vigore della stessa”.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Presidente Galante… È parzialmente diverso dalla formulazione della legge. Nella sostanza è simile, ma è parzialmente diverso: prevede l’aggiunta di un regolamento. Ripeto, dice che rinvia a un regolamento successivo.
Speaker : GALANTE.
La legge originale dice che, nell’individuazione dei componenti del predetto nucleo, il regolamento dovrà tener conto del criterio del sorteggio fra i soggetti candidati in possesso dei requisiti, il medesimo criterio sarà utilizzato anche per gli ispettori temporanei. Dunque, vorrei capire l’emendamento dove varia.
Speaker : PRESIDENTE.
Dice che il regolamento dovrà essere adottato…
Speaker : GALANTE.
L’individuazione dei componenti dell’istituto dovrà tener conto del criterio del sorteggio. È uguale.
Speaker : PRESIDENTE.
Lì è uguale. Poi, Presidente Galante, aggiunge che dovrà essere adottato entro novanta giorni dall’entrata in vigore della stessa. In sostanza, aggiunge un termine per l’adozione del regolamento, un termine che non c’è.
Speaker : GALANTE.
Quindi, questo è aggiuntivo?
Speaker : PRESIDENTE.
Si aggiunga, dice in realtà.
Speaker : GALANTE.
Secondo me è identico a quello che è previsto nella legge. Qual è la differenza? Bisogna andare per forza al regolamento, non è definito. È identico. Il regolamento è previsto dalla legge. Sta anche qua dentro: entro novanta giorni.
Speaker : PRESIDENTE.
Procediamo al voto.
All’articolo 1, comma 2, il presente emendamento sostituisce quanto segue: «La individuazione dei componenti dell’istituendo Nucleo…». Consigliere Galante, ha chiesto qualcosa? Aspetti, ci sta precisando qualcosa il Presidente Galante. Prego.
Speaker : GALANTE.
Non si tratta di votare o meno. Scusate, colleghi, qui parliamo dell’individuazione dei componenti dell’istituendo Nucleo... Presidente, forse la confusione sta nel fatto che questo è aggiuntivo, non sostituisce, la legge rimane così.
Collega Romito, io mi riferivo al fatto che noi chiediamo il sorteggio anche degli ispettori temporanei, non so se è chiaro, collega Caroli. Se questo è aggiuntivo, va bene, se rimane la questione invece....
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Galante, non ho capito qual è la sua proposta. Possiamo votare?
Speaker : GALANTE.
Era solo per dire che questo è aggiuntivo, non è sostitutivo. Non può essere sostitutivo, perché altrimenti togliamo una parte. Stiamo togliendo la parte del sorteggio degli ispettori temporanei. Non capisco perché non si può fare aggiuntivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Non cambia la sostanza se diciamo aggiuntivo, mentre invece se rimane quella parte, è importante, cambia qualcosa.
Dottoressa Gattulli, possiamo vederlo, secondo me aggiuntivo va bene. Prego.
Speaker : DI BARI.
È necessario che sia aggiuntivo, perché altrimenti la parte del sorteggio...
Speaker : PRESIDENTE.
Va benissimo, è aggiuntivo.
La votazione è aperta.
Rispetto a questo emendamento mi sembra di capire che il parere del Governo sia favorevole. Aggiunge, non è possibile sostituire, perché non è uguale all’altro, per come lo volete fare. Mi sono spiegata?
Lei ha detto “si aggiunga quanto segue”, ma era un errore prevedere la sostituzione. Va bene perché così ha un senso. Michele, tu sei favorevole? Il Governo.
Speaker : EMILIANO, Presidente della Giunta regionale.
Il Governo, nel momento in cui abbiamo definito che l’emendamento è aggiuntivo non riesce a capire qual è il senso dell’emendamento, però, cioè, che cosa porta in più rispetto al testo precedente. Quindi, c’è una ripetizione enfatica dello stesso concetto: che il Nucleo cioè dovrà tener conto del criterio, del sorteggio tra tutti i soggetti candidati: “che si candidano”, non “candidati” perché normalmente nel NIR l’appartenenza al Nucleo è di tipo volontaristico, quindi si dovrebbero candidare… Certo, è una bellissima complicazione, però c’è già scritto, quindi…
Quanto all’emendamento in tutta sincerità io non ho nulla in contrario, però a me sembra inammissibile per ridondanza, è lo stesso concetto. Qual è la differenza tra il testo e l’emendamento? Qualcuno me lo spiega in parole semplici?
Comunque, per il parere il Governo, ripeto, si rimette all’Aula, ma più che altro perché sinceramente dal punto di vista della tecnica legislativa siamo abbastanza perplessi, direi esterrefatti.
Speaker : PRESIDENTE.
Sono d’accordo su questa posizione, tant’è che in sede di drafting secondo me l’articolo va ridefinito in maniera chiara. Se la vede l’ufficio in sede di drafting. L’importante è che adesso votiamo su questo emendamento, salviamo i subemendamenti che sono stati già approvati, e in questo modo abbiamo un articolo capiente.
Aspetti. Consigliere Caroli, prego.
Speaker : CAROLI.
Prima ci ha trattato quasi fossimo una sorta di giullari di corte, però va bene. Ora voglio comprendere: la posizione del Presidente è quella…
Speaker : PRESIDENTE.
È chiarissima, la posizione del Presidente.
Speaker : CAROLI.
Mi ha chiesto e ci ha chiesto eventualmente di ripensarci, di soprassedere alla presentazione, vista l’analogia con quanto già disciplinato nel testo della PDL. Io ora voglio comprendere: mi ha chiesto il ritiro, quindi dobbiamo ritirarlo, o dobbiamo andare al voto? Mi è sembrato di presagire che lei ci chiedesse di ritirarlo.
Speaker : PRESIDENTE.
Il consigliere Caroli chiede, Presidente, se gli ha chiesto il ritiro o se si può andare avanti. No. Io preciso, nel mio ruolo, che dovrà essere fatta un’attività di drafting. Possiamo andare al voto, però la norma deve essere scritta in maniera tale che non ci siano ripetizioni. Grazie.
La votazione è aperta.
Questo non è ritirato, questo è respinto. Decade il subemendamento quando un emendamento è ritirato.
La votazione è chiusa.
Presenti 45, votanti 44, favorevoli 20, contrari 24, astenuti 1.
L’emendamento non è approvato.
Resta fermo che il contenuto dell’emendamento sta già nella norma, quindi non è preoccupante la posizione politica. I due subemendamenti sono salvi.
Adesso votiamo l’articolo 1, nel suo complesso.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
L’articolo è approvato.
Adesso l’articolo 2 “Principi dell’attività ispettiva”.
Non ho iscritti a parlare. Prego, consigliera Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Siccome temo che potremmo aver fatto un errore, quando approviamo un emendamento non si approva così come subemendato? Quindi, andando a bocciare l’emendamento...
Speaker : PRESIDENTE.
Quando si approva, ma se si approva un subemendamento e si respinge l’emendamento, il subemendamento rimane ovviamente.
Speaker : LARICCHIA.
Convinti voi...
Speaker : PRESIDENTE.
Se si ritira, invece, decade il subemendamento.
La votazione è aperta sull’articolo 2.
Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato all’unanimità.
Articolo 3.
Non ho iscritti a parlare.
La votazione è aperta: obblighi di riservatezza.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 41, favorevoli 41.
È approvato all’unanimità.
Articolo 4, la norma finanziaria.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 41, favorevoli 41.
È approvato all’unanimità.
Articolo 5, entrata in vigore.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 41, favorevoli 41.
È approvato all’unanimità.
Ha chiesto di intervenire il Vicepresidente De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Grazie, Presidente.
Sarebbe opportuno qua fare un attimo la storia di questa legge. Perché questa legge è nata, per quale motivo, quando è nata?
Questa legge nasce nell’aprile 2024, più o meno, in seguito ad alcune inchieste giudiziarie. Io ricordo perfettamente che purtroppo ci sono state queste inchieste giudiziarie per la cattiva amministrazione e gestione del centrosinistra, una prima inchiesta giudiziaria che ha riguardato alcuni aspetti dell’Amministrazione Emiliano, con una crisi di Governo.
Noi siamo assolutamente garantisti e riteniamo che tutte le persone coinvolte in maniera diretta o indiretta in queste inchieste siano assolutamente persone perbene, che dimostreranno nelle sedi opportune la loro innocenza ed estraneità ai fatti che gli vengono addebitati. Ci sono state quindi queste prime inchieste giudiziarie, con uno scossone forte, perché sono andati via degli assessori, anche un assessore alla sanità molto valido. Oggi non abbiamo ancora l’assessore alla sanità, grave problema politico.
Ci sono state queste vicende giudiziarie: il Movimento 5 Stelle in quel momento ero indeciso se restare nella maggioranza, se uscire, se restare. Conte quel giorno venne a Bari perché dovevano restare in maggioranza, i Cinque Stelle. Purtroppo, quel giorno è partita un’altra inchiesta giudiziaria che riguardava il Comune di Bari. Quindi, Conte, che era venuto qua per ristabilire la pace, purtroppo si è trovato a fare una conferenza stampa in cui ha fatto di mettere l’assessore Barone, il Vicepresidente del Consiglio e la delegata alla cultura di Bari.
La situazione ha iniziato politicamente a ingarbugliarsi e si è iniziato a creare il problema politico: il partito dell’onestà non poteva stare al Governo, doveva uscire, doveva fare una reazione. Ci sono state polemiche infinite, ricorderete le dichiarazioni della Schlein, che ha chiesto il cambio di passo all’Amministrazione Emiliano perché voleva assolutamente che finisse il trasformismo, non solo qua in Consiglio regionale, ma anche nel Consiglio comunale di Bari.
Vorrei ricordare – poi ce lo ricorderà l’ottimo candidato Sindaco nostro – che alla luce di quelle inchieste giudiziarie sul voto di scambio, sono saltate le primarie del centrosinistra, a cui dovevano partecipare i due candidati sindaci e, quindi, anche i Cinque Stelle. Alla luce di questa situazione, ho recuperato una simpatica dichiarazione che fece Orlando su Conte, Orlando adesso candidato Presidente in Liguria del cosiddetto “campo largo” con i Cinque Stelle, PD e compagnia cantando, che diceva su Conte: “A cavalcare la crisi ci si rimane sopra”. Questo ha detto Orlando. “Il Movimento 5 Stelle è un fenomeno di trasformismo più grande da quando esiste il Parlamento”. Queste sono le dichiarazioni di Orlando, attuale candidato Presidente in Liguria, sostenuto anche dai Cinque Stelle.
C’è stata l’onorevole Paola De Micheli che diceva: “Conte non si deve permettere di parlare del Partito Democratico”. Poi c’era l’onorevole Fratoianni che diceva: “Bisogna azzerare la Giunta. Dobbiamo fare dimettere tutti gli assessori e cambiare tutti i Capigruppo”.
Questa è storia. Qua oggi è inutile che iniziamo a parlare di una legge che va a moralizzare il Consiglio regionale o la Giunta. Non vorrei che domani mattina vengano fuori comunicati stampa dei Cinque Stelle che stanno facendo una legge per l’onestà, per moralizzare il circuito. Qua stiamo facendo una legge per rientrare in Giunta, per rientrare nell’Ufficio di Presidenza. Questa è una legge che ha ben poco a che fare con quello di cui stiamo parlando. È una legge che il PD ha dovuto pagare al prezzo della maggioranza per poter continuare ad avere i Cinque Stelle in Giunta. Questa è una legge che non so quale attuazione troverà.
Noi dobbiamo anche essere chiari. L’unico nucleo ispettivo che funzionava era quello della sanità ed è stato bloccato, mi sembra, che ha portato alla luce delle cose che non doveva portare alla luce.
Quindi, colleghi, dopo la questione del Comune di Bari, l’annullamento delle primarie, dopo tutte queste situazioni, Conte ben pensa di risolvere il problema della crisi alla Regione Puglia, perché di fatto questa è una crisi latente. Questa Giunta è senza assessore alla sanità da cinque o sei mesi, all’Ufficio di Presidenza manca il Vicepresidente da quattro o cinque mesi. Cose mai viste! Cose che esistono solo ai tempi del Presidente Emiliano. Passerà alla storia, questa consiliatura, per tutte queste attività.
Noi siamo a favore di questa norma, assolutamente. Abbiamo votato a favore. Però, non ci venite a raccontare e non fate comunicati stampa domani che questa è una legge fatta per moralizzare la Regione Puglia, no, questa è una legge fatta per rientrare in maggioranza, e direi che questa è una legge dal voto di scambio, per cui io ti voto la legge e tu rientri in Giunta. Questa è la verità!
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Vicepresidente.
Io non ho altri iscritti a parlare, quindi votiamo la legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 31, votanti 31, favorevoli 31.
È approvato all’unanimità.
Sta scritto che entra in vigore dalla pubblicazione della legge, ovviamente.
Passiamo al punto seguente: “Disposizioni per la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato della Regione e di enti e aziende del Servizio sanitario regionale” .
Relatore il consigliere Enzo Di Gregorio. Prego.
Presidente Di Gregorio, deve relazionare sulla legge rispetto alla legge di cui al punto n. 2).
Speaker : DI GREGORIO.
Presidente, chiedo che sia data per letta.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo agli uffici: c’è nel provvedimento precedente il voto del consigliere Scalera? Lei voleva sapere se ha votato, o se risulta che non ha votato?
Non c’è. Aggiungiamo il voto del consigliere Scalera al provvedimento precedente, perché ha votato ma non risulta. È favorevole.
Potete controllare per cortesia il funzionamento della scheda del consigliere Scalera? Grazie.
Adesso passiamo alla legge. Noi abbiamo avuto diversi emendamenti su questa legge, che sono presentati dallo stesso proponente: uno del consigliere Paolicelli (01), poi uno del consigliere Tammacco, uno del consigliere Scalera, uno del consigliere Gabellone.
Il primo emendamento è sostitutivo dell’articolo 1… Il primo emendamento è sostitutivo. Consigliere Paolicelli, vuole illustrare il primo emendamento? Stiamo facendo una copia degli emendamenti.
Consigliere Scalera, prego, ha chiesto di intervenire. Ne ha facoltà.
Speaker : SCALERA.
Io di emendamenti ne ho presentati due, non uno.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, sì: l’ha trovato, stava sotto. Adesso li distribuiamo, così, Presidente Amati, può anche controllare direttamente, li stiamo distribuendo.
Scusate, possiamo dare agli uffici una copia degli emendamenti, in maniera tale che il dirigente possa esprimere il referto, laddove ci sia spesa.
Prego.
Speaker : SCALERA.
Gli emendamenti, Presidente, sono due, non è uno, quelli che ho presentato io. Può controllare, per cortesia?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, sono due.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Stellato. Prego, Presidente.
Speaker : STELLATO.
Presidente, solo una precisazione. Uno dei due emendamenti che lei ha richiamato a firma Scalera in realtà porta anche la mia firma e quella di altri. Se ce li può indicare, per favore.
Speaker : PRESIDENTE.
Stanno facendo le copie, appena me li portano. Allora, Presidente Stellato, mi ascolta? Mi ha fatto una domanda rispetto agli emendamenti Scalera, uno è firmato solo da Scalera, uno è firmato da altri consiglieri, tra cui lei.
Presidente Paolicelli, vuole illustrare il primo emendamento? Prego.
Speaker : PAOLICELLI.
Grazie, Presidente, colleghe e colleghi.
In realtà, stiamo votando una legge adesso, ma è stato già votato come emendamento lo scorso 9 luglio all’unanimità, quindi stiamo votando nuovamente qualcosa che abbiamo già votato.
Purtroppo, nella votazione del debito finale, dov’era proposto l’emendamento, non ci furono i 26 voti, di conseguenza lo stiamo ripresentando.
Il percorso della proposta di legge è terminato, quindi oggi votiamo la proposta di legge. Di questo voglio ringraziare innanzitutto il Presidente Emiliano e tutti i colleghi di maggioranza e opposizione che hanno già votato questa proposta di legge, che si allinea anche ad altre Regioni a giurisprudenza ormai consolidata, ultima Regione è la Sardegna, lo ha fatto la Toscana, lo ha fatto la Sicilia. Molte Regioni della nostra nazione hanno già approvato autonomamente la proroga delle proprie graduatorie, proprio per ottimizzare i costi e per scorrere quelle graduatorie che sono in piedi nelle nostre Regioni.
Quindi, Presidente, senza dilungarmi ulteriormente, si tratta di votare nuovamente quello che abbiamo già votato lo scorso 9 luglio, e che purtroppo stiamo ancora ripresentando perché non ci furono i numeri finali per l’approvazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito.
Speaker : ROMITO.
Come ha detto bene il collega Paolicelli, questa legge è il frutto di un lavoro condiviso, fatto…
Speaker : PRESIDENTE.
Silenzio, silenzio, colleghi.
Speaker : ROMITO.
Con tutti i Gruppi consiliari del Consiglio regionale… Presidente, non si preoccupi, non chiedo l’attenzione dell’Aula, mi interessa l’attenzione dei Comitati, di tutti i ragazzi, di tutti i lavoratori, neo lavoratori e prossimi lavoratori, che finalmente vedranno realizzata una propria aspettativa, assolutamente legittima. Da consigliere regionale sono orgoglioso di aver partecipato a questo momento e sono orgoglioso di aver contribuito, anche da un punto di vista legislativo, alla stesura di questa norma, perché, come ha detto prima il collega, facciamo qualcosa di doveroso, facciamo qualcosa di utile per la Regione Puglia, e soprattutto facciamo qualcosa che renderà migliore la vita di tanti giovani pugliesi che aspettavano di avere questa occasione.
È uno dei pochi momenti di questo Consiglio regionale che credo vada salvaguardato. Probabilmente, la vostra costanza, la vostra dedizione, il vostro impegno e la vostra serietà ci hanno condotto fino a qui. Il merito, la competenza e l’opportunità di essere arrivati fino a qui, al traguardo finale, è di tutti voi, è di tutti i rappresentanti dei comitati, di tutti coloro i quali hanno deciso di mettersi assieme per provare a rivendicare una legittima aspettativa. Noi oggi stiamo dando corso nient’altro che a una vostra legittima aspettativa.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Stea.
Speaker : STEA, assessore al personale e al contenzioso amministrativo.
Grazie, Presidente.
Questo non è altro che l’atto finale di una grossa mole di lavoro che si è sviluppato dal 2020 sino ad oggi. Devo ringraziare la struttura, che ha collaborato con me all’indomani della mia nomina ad assessore al personale.
Noi abbiamo fatto uno dei concorsi più importanti della Regione Puglia e abbiamo assunto quasi 1.000 persone, il cosiddetto “concorsone”, che è stato fatto con la massima trasparenza. Non c’è un trafiletto di nessun giornale dove a qualcuno di noi è stato detto un qualcosa di strano, bensì è stato fatto un lavoro da parte mia, del Governo e dell’intera maggioranza. Voglio ringraziare il Presidente di Commissione Antonio Tutolo, ma anche l’opposizione, i colleghi che hanno lavorato insieme quando ci sono state le continue discussioni.
Io ho voluto sensibilizzare anche il Presidente dell’ANCI Puglia, affinché non si facciano i concorsi, ma che vengano presi da queste graduatorie nei Comuni tanti di questi ragazzi. Noi l’abbiamo posto al voto la scorsa volta, l’abbiamo posto all’Aula, quindi andare al voto, facendo una discussione all’interno del Consiglio regionale. Quindi, il Governo non ha dato nessuna indicazione di voto. Il 9 luglio purtroppo è stata sospesa questa votazione, perché non ci furono i voti, se non erro, oggi è stata ripresentata, però voglio dire che c’è la massima condivisione da parte di tutti quanti, io direi da parte dell’intera Assise regionale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Gregorio. Prego, Presidente.
Speaker : DI GREGORIO.
Grazie, Presidente.
Solo per rinnovare la mia soddisfazione per questo lavoro fatto insieme agli altri colleghi, ma anche a tutti coloro che si sono presentati e hanno chiesto un’audizione più volte nella II Commissione e con i quali abbiamo intrapreso un percorso di condivisione e di pura verità sulle cose da dire. Si possono raccontare tante cose, però c’è stata una puntuale rappresentazione dello stato delle cose nei mesi che passavano.
Adesso ci saranno degli emendamenti importanti che riguardano anche altre figure e anche graduatorie già scadute, per le quali con i colleghi abbiamo inteso presentare degli emendamenti per coinvolgerle in questa legge.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Mennea. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : MENNEA.
Grazie, Presidente.
Anche noi per dire che abbiamo collaborato affinché questo lavoro raggiungesse questo risultato e fosse il più trasparente possibile nella procedura e nella stesura della proposta di legge che è stata fatta.
Riteniamo che sia non solo giusto, ma politicamente corretto esprimere un’opinione su questa materia, che riguarda centinaia di ragazzi che aspettano di entrare nel mondo del lavoro.
È una procedura legittimata da tutti i pareri che sono intervenuti, è chiaro che in quest’Aula si cercherà di modificare e di migliorare il testo per renderlo più efficace possibile, ma la sostanza è che finalmente finisce un incubo per centinaia di idonei, che hanno fatto grandi sforzi per partecipare a quel concorso e stavano rischiando di perdere la possibilità di tagliare il traguardo.
Questa legge consente a tutti gli interessati di tagliare un importante traguardo della vita e quindi di avere delle certezze su cui costruire il proprio futuro. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Mennea.
Le chiedo scusa, ma nel frattempo era stato presentato un subemendamento a questo emendamento dal consigliere Mazzarano, che aggiunge dopo la parola “enti”, al comma 2, la parola ‘strumentali’”, successivo.
Consigliere Tutolo, prego. Ha chiesto di intervenire.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io volevo rendere nota una mia personale perplessità: sono favorevole e voterò favorevolmente, ma spero che l’inserimento anche nella stessa legge delle graduatorie scadute possa non pregiudicare il buon esito anche per quelle non ancora scadute. Se dovesse essere impugnata la legge perché abbiamo inserito anche quelle scadute, sulle quali io nutro qualche perplessità, è come dire che noi oggi resuscitiamo uno che è morto, perché una graduatoria che è scaduta, è scaduta e credo che non sia nostra facoltà riportarla in vita. Io quindi avrei scisso le due cose, avrei fatto due provvedimenti separati, uno per le graduatorie ancora in corso di validità, l’altra per quelle scadute, di modo che metti in sicurezza… Un eccesso di zelo, forse? Spero di aver torto, perché sennò sarebbe la vanificazione di un lavoro, e anche di aspettative legittime da parte di chi da un po’ di tempo ha questa, devo ripetermi, legittima aspettativa.
Una riflessione quindi io la farei: due provvedimenti separati per cercare di salvaguardarli entrambi, ma mettere al sicuro uno nel caso in cui non si ritenesse da parte del Governo la possibilità da parte nostra di riesumare – e uso questo termine volutamente – una graduatoria che è scaduta.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Grazie. Per esempio, su questo punto finalmente si fa qualcosa di serio per la nostra Regione.
Abbiamo partecipato in Commissione con il collega Di Gregorio e con gli altri colleghi. Così mi piace fare la politica: la politica di stare tra la gente, aiutare sulle varie problematiche che succedono. Sono contento perché alcuni emendamenti nostri sono anche passati, e quando si lavora per il bene dei cittadini, credo che la gente se ne accorga.
Abbiamo presentato altri emendamenti e spero che anche questi vengano accolti, così risolviamo questo problema che va avanti da anni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Leoci. Prego.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Presidente.
Io volevo esprimere anche la nostra gioia in questo momento per il lavoro fatto sino ad oggi. Finalmente vedo qui i ragazzi che da mesi ci seguono in Consiglio e con i quali abbiamo avuto più confronti, ma soprattutto nella Commissione, insieme al Presidente Di Gregorio, abbiamo affrontato il tema, spiegando dettagliatamente tutta quella che doveva essere l’evoluzione delle graduatorie. Ci sono stati anche degli scontri, ma poi sono stati tutti chiariti pacificamente.
Da consigliere con delega alle politiche giovanili sono più che soddisfatto, in quanto questo permetterà a molti ragazzi della nostra regione di entrare a far parte della pubblica amministrazione, con l‘attuazione di alcuni princìpi, tra cui quello dell’efficienza e dell’efficacia amministrativa, che punta a raggiungere un obiettivo, ma soprattutto raggiungendolo anche con un’economicità, cioè non attuare altri concorsi, ma esaurire quelle che sono le graduatorie messe in atto, per le quali abbiamo sopportato anche dei costi.
Siamo più che contenti di tutto il lavoro che è stato fatto. Spero che ora siate molto più tranquilli. Per qualsiasi cosa noi siamo a disposizione. La politica è momento di confronto, come avete visto nelle rispettive aule, e tante volte non bisogna partire con dei pregiudizi, ma lavorarci insieme, e quello che si può fare, naturalmente nella trasparenza e nella collaborazione, è la cosa più bella.
Grazie a tutti voi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Stiamo mettendo in ordine gli emendamenti, un secondo, gli emendamenti che sono stati presentati, tra abrogativi, sostitutivi e sub. Abbiamo un subemendamento alla proposta di legge. Subemendamento n. 001 “Disposizioni per la proroga della graduatoria”. Che cosa dice questo subemendamento? Dopo la parola “enti”, all’articolo 1, comma 2, aggiungere la parola “strumentali”. Okay? È chiaro per tutti?
Il consigliere Mazzarano si è iscritto. Prego.
Speaker : MAZZARANO.
Presidente, ho presentato questo subemendamento a fronte della necessità, condividendo invece l’emendamento presentato dal consigliere Scalera, di utilizzare una formula che consenta alla norma di avere maggiore valore di legittimità e non rischiare di essere impugnata. Questo l’ho fatto anche su sollecitazione del consigliere proponente, il collega Paolicelli.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Tammacco. Prego.
Speaker : TAMMACCO.
Grazie, Presidente.
Io intervengo per un motivo semplice: ho una visita medica, quindi devo andar via, Presidente. Siamo stati parecchio tempo ad attendere, ma non ce l’abbiamo fatta. Io ho presentato due emendamenti, e vado sempre nel solco del collega Mazzarano, al fine di difendere quello che noi vorremmo oggi possa diventare domani realtà, cioè lo scorrimento di queste graduatorie regionali. Siccome devo andar via, Presidente, le anticipo che, se qualcuno vuole firmare il mio, perché se vado via poi il mio decade, e purtroppo ci abbiamo messo tanto tempo solo per fare delle fotocopie. Credo sia opportuno, per cercare di salvare tutto quello che è possibile, anche seguendo le indicazioni del collega Tutolo, che aveva anche delle perplessità in merito a quelli già scaduti, siccome a “le disposizioni per la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato della Regione” è stata aggiunta, sempre in fase preliminare, “e di enti e aziende del Servizio sanitario regionale” e di questi vi sono diverse graduatorie già scadute, come quella degli infermieri, onde evitare qualsiasi tipo di problema ho proposto un emendamento e spero che qualcuno, visto che devo andar via, possa condividerlo e quindi firmarlo in Ufficio di Presidenza, per cassare quella parte degli enti del Servizio sanitario regionale, perché sono già scaduti.
Siccome qui parliamo di proroga, non di condono o di qualche altra cosa, al fine di salvare il salvabile e non illudere nessuno, perché questi comunque andranno al controllo dal Governo, quindi evitare eventuali impugnazioni, vorrei che altri consiglieri potessero condividere con me questo emendamento, che va a cassare il secondo comma, cioè la proroga estesa anche alle graduatorie approvate da enti e aziende del Servizio sanitario regionale, così come credo anche di tutte le altre aziende, senza nulla togliere alla bontà e alla volontà di quelli che hanno voluto estendere al secondo comma e ad altri tipi di ragionamenti eventuali scorrimenti, mantenendo però questa legge legata solo allo scorrimento delle graduatorie della Regione Puglia, di cui parlava il collega Stea.
In questo modo facciamo un’operazione pulita, rinviando successivamente discussioni su altri temi, su altre graduatorie, su altri scorrimenti, su altri enti, su altre tipologie e altre motivazioni in altro momento, in altra sede, con ulteriori approfondimenti.
Questo è il senso dei miei due emendamenti, perché uno va a cassare il comma 2, l’altro va a modificare il testo, eliminando “e di enti e aziende del Servizio sanitario”, rimanendo bloccati a quelli della Regione Puglia.
Io ho anticipato perché purtroppo devo andar via e non sapevo che alle ore 18 dovevamo rimanere ancora a questo punto ingabbiati. Mi scuso.
Spero che questa mia osservazione possa essere condivisa da parte di tutti i colleghi consiglieri, per fare in modo che una norma lineare e semplice possa essere portata all’attenzione del Governo, e quindi non essere impugnata. Andando ad incasellare altri commi, altre tipologie di discorsi, ogni cosa che andremo ad incasellare potrebbe portare dei problemi successivi, quindi illusioni nei confronti del Comitato che ringrazio di essere presente.
Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalera. Prego.
Speaker : SCALERA.
Grazie, Presidente.
Intanto chiedo che il mio emendamento, quello presentato non solo da me, ma dai colleghi Stellato, Perrini, Di Gregorio, Mazzarano, conserva e Di Cuia sia discusso oggi e votato.
Non sono d’accordo assolutamente con il collega Tammacco, perché noi non solo non stiamo parlando di graduatorie scadute, essendo graduatorie in essere, quindi graduatorie che stanno in via di scadenza.
Tra l’altro, l’emendamento che ho portato all’attenzione del Consiglio regionale è un emendamento, proprio in previsione di quello che accadrà a Taranto per quanto riguarda il San Cataldo, a Brindisi, o all’ospedale di Monopoli-Fasano, ci sono queste graduatorie, e mi riferisco in maniera specifica a quelle di Sanitaservice, che per evitare di essere come al solito impreparati ogni volta che abbiamo le strutture, ma non abbiamo poi personale che possa lavorare in queste strutture, siccome ci sono queste graduatorie in essere, che scadono, credo, nel mese di ottobre, ho chiesto la proroga, con questo emendamento, quindi così si giustifica perché ho presentato l’emendamento e perché i colleghi che hanno firmato l’emendamento insieme a me lo hanno condiviso, credo che sia opportuno e importante per noi, per la Regione Puglia, per dare anche a chi ha partecipato a questi concorsi ed è risultato idoneo di evitare di rifare tutta la stessa procedura a distanza di pochi mesi o di pochi anni, quando saremo pronti con il San Cataldo, per evitare di creare nuovamente una cattedrale nel deserto, nel senso che si tratta di struttura bellissima, plaudo a chi ha voluto questa struttura, quindi alla Presidenza, all’assessore dell’epoca, alla maggioranza tutta, credo di interpretare il pensiero di tutti quanti noi, ma poi rischiamo di trovarci nuovamente impreparati, perché dobbiamo rifare i concorsi, dobbiamo rifare le stesse cose.
Per questo presento questo emendamento, che chiedo sia votato dal Consiglio. Poi, è inutile ogni volta, quando non vogliamo fare una cosa o quando le cose non ci vanno bene, dire “sai, può essere bocciato, può essere fatto”. Non mettiamo le mani avanti. Intanto votiamolo. Invito tutti quanti a votare, sia maggioranza che opposizione. Poi vediamo se sarà bocciato o se sarà approvato. Io ritengo che sia un emendamento che può essere approvato e sarà approvato anche dal Governo, perché non credo che il Governo possa in queste situazioni mettere lo zampino.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Scalera.
Prego, Presidente Stellato. Ha chiesto di intervenire.
Speaker : STELLATO.
Grazie, Presidente,
Io sono meravigliato…
Speaker : PRESIDENTE.
Silenzio. Prego.
Speaker : STELLATO.
Dicevo, sono un po’ meravigliato dall’intervento del collega Tammacco, che purtroppo è andato via, ma sono ancora più stupito dalla sottoscrizione di quell’emendamento da parte del collega Tutolo perché, Presidente, qui oggi stiamo ragionando – ho sentito vari interventi illustrativi della legge – sulla possibilità di dare una chance, una opportunità alle competenze di persone, soprattutto giovani pugliesi. Non vorrei che da questo appello alla possibilità di dare chance ai giovani pugliesi ci siano dei giovani pugliesi di serie A e giovani pugliesi di serie B. Soprattutto sono preoccupato del fatto che in quest’Aula si cominci a legiferare con la preoccupazione di un’eventuale futura probabile ipotetica impugnativa da parte della Corte costituzionale. Se noi, prima di legiferare, dobbiamo chiedere i pareri alla Corte costituzionale, rendiamolo un fatto assodato e, prima di fare le leggi, chiediamo il parere alla Corte.
Detto ciò, invito il collega Tutolo, che normalmente si spende per tutti i princìpi egualitari dei cittadini pugliesi, a ritirare quell’emendamento e a far sì che sia data la stessa chance tanto a coloro che sono idonei al concorso regionale quanto a coloro che sono idonei per altri concorsi attraverso le graduatorie delle ASL pugliesi e delle società in house.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Stellato.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Gregorio.
Di seguito, il consigliere Tutolo.
Prego.
Speaker : DI GREGORIO.
Grazie, Presidente.
Voterò convintamente contro l’emendamento Tammacco e, con mia sorpresa, firmato anche dal collega Tutolo. Evidentemente, come disse qualcuno una volta in quest’Aula, non è Tutolo quello che luccica.
Stiamo affrontando una battaglia con questi ragazzi, che sperano di avere una seconda possibilità. Abbiamo fatto un percorso, penso bello, condiviso. La politica quando ha la possibilità di prendersi delle responsabilità... Oggi cerca di scappare. Io non scapperò. Voterò convintamente tutti gli emendamenti che possono allungare lo scorrimento delle graduatorie, perché credo sia un diritto di queste persone, che non avranno una seconda possibilità.
Anche perché, se è vero, come è vero, che da qui a 12-18 mesi apriremo il San Cataldo di Taranto, non avremo la possibilità di fare un secondo concorso in tempi brevi. Quindi, sarebbe un gran peccato non sfruttare questa occasione.
Ripeto: convintamente seguirò quello che si è deciso nella comunità della II Commissione e voterò convintamente a favore di tutti gli emendamenti che vanno in questa direzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
Solo per chiarire, perché evidentemente il mio italiano lascia molto a desiderare e non ho la capacità di farmi capire da tutti.
Io ho detto che sono assolutamente favorevole e ho manifestato qualche perplessità sull’eventuale rischio di pregiudicare la validità di questo nostro sforzo, perché si inseriscono delle graduatorie che sono scadute e prorogare qualcosa di scaduto onestamente... la mia scolarizzazione evidentemente è così bassa da non comprendere che una cosa che è scaduta non la puoi prorogare, è come riportare in ospedale uno che è già morto. Noi non abbiamo la facoltà di resuscitare.
Ho detto anche non è che di quelli me ne infischio, caro collega Stellato, ho detto “facciamo due provvedimenti separati, in modo che uno non pregiudichi l’altro, perché se ci dovessero impugnare quello, noi mettiamo a rischio tutti”. Questo lavoro lo abbiamo verificato, abbiamo fatto finta di fare una cosa bella oggi, però poi sono andati tutti al creatore, cioè quelli che sono morti si trascinano nella tomba anche gli altri.
Io dico che è ragionevole, invece, trattarli separatamente. Non sono contrario, vorrei specificarlo bene, non vorrei essere frainteso. Si possono fare due cose separate, di modo che non rischiamo? Solo Gesù Cristo resuscitava i morti, adesso anche noi vogliamo resuscitarli? Io credo che non ne abbiamo la possibilità, però voi credete di essere capaci anche di resuscitare i morti? Bene, io voterò, perché non voglio imporre la mia volontà, ho fatto a voce alta una mia riflessione per quelle che sono le mie impressioni. Quando noi parliamo di prorogare, proroghiamo qualcosa che è scaduto? Anche un contratto, se è scaduto, non può esserci una proroga, può esserci un rinnovo o qualche altra cosa, ma il concetto di proroga significa allungare i termini di qualcosa che è in essere. Se qualcosa non è in essere, cosa proroghi?
Questa è una mia perplessità, che ho voluto manifestare a tutta l’Aula, proprio perché tutti vogliamo fare questo provvedimento, e ho detto “cerchiamo di farlo nel miglior modo possibile e in quello più sicuro, perché a volte, per fare due cose buone se ne fanno due cattive”, quindi nel salvare il salvabile con due provvedimenti qual è il problema? Io non lo capisco, sono io che sono ottuso, farne due non ci mette in una sicurezza maggiore?, Secondo me, sì. Poi, vogliamo farlo così? Facciamolo così. Ma quantomeno voglio stare con la coscienza a posto, non dico per dire che lo sapevo, o che l’avevo detto, ma “ci ho provato”.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Paolicelli. Prego.
Speaker : PAOLICELLI.
Grazie, Presidente. Solo per chiedere al collega Scalera, che ringrazio per aver dato anche un contributo importante per questa proposta: poiché dobbiamo cercare di ottimizzare il risultato, chiedo al collega se può, nell’articolo aggiuntivo che lui propone, dove chiede che la proroga abbia efficacia per tre anni, collega Scalera, non andiamo oltre quello che la Corte costituzionale e altre Regioni hanno già fatto.
Noi proroghiamo di un anno, sperando che questo vada bene anche al vaglio della Corte costituzionale. Dopodiché, l’anno prossimo capiamo che fare, e nel caso riproporre l’emendamento di proroga di un altro anno. Quindi le chiedo, collega, di ritirare quell’emendamento, anche perché anche l’emendamento del collega Mazzarano va nella stessa e uguale direzione del vostro emendamento. Quindi, approviamolo in questo modo, così ottimizziamo, non mettiamo molti emendamenti rendendo la legge un po’ più difficile da interpretare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Scalera. Non è già intervenuto?
Speaker : SCALERA.
Voglio intervenire sulla proposta del Presidente Paolicelli.
La proposta secondo me poteva andare bene, però c’è un problema, collega. Noi a ottobre 2025 saremo in campagna elettorale, perché siamo in scadenza.
Magari, invece di tre anni, possiamo portarlo a due, in maniera tale che ci mettiamo al sicuro? Consequenziale in che senso? L’anno prossimo diventa un mezzo problema… Presidente, pur di non far bocciare l’emendamento, a me va bene anche a un anno, con l’impegno, però, del Consiglio di riportarlo prima di ottobre per poter poi votare la proroga, perché se a ottobre 2025 saremo in campagna elettorale sarà difficile prorogare queste graduatorie. Se c’è l’impegno del Consiglio, io sono d’accordo.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso dobbiamo mettere in votazione il subemendamento n. 001 di cui vi ho detto prima, vale a dire che dopo la parola “enti”, all’articolo 1, comma 2, aggiunge la parola “strumentali”. Ovviamente il subemendamento è sub rispetto all’emendamento sostitutivo presentato dal Presidente Paolicelli.
La votazione è aperta.
Enti strumentali: parere del Governo? Favorevole.
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
Il subemendamento è approvato all’unanimità.
Subemendamento all’articolo 1, comma 2, presentato dal collega De Leonardis: «Aggiungere dopo la parola “enti” le parole “agenzie regionali”».
Adesso “enti” sarebbe diventato “enti strumentali”. Aggiungere anche “agenzie regionali”.
Parere del Governo? Favorevole.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
Il subemendamento è approvato all’unanimità.
Adesso abbiamo l’emendamento n. 01 del Presidente Paolicelli, che rispetto alla formula che avete voi precisa: “la cui scadenza è prevista nel corso dell’anno 2024”, laddove è evidenziato. Quindi, questo è un emendamento come corretto dai subemendamenti.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato all’unanimità.
Passiamo all’emendamento dei colleghi Tammacco e Tutolo. Abbiamo sostituito il comma 2 dell’articolo 1, per cui l’emendamento che cassa è decaduto.
Passiamo all’emendamento n. 2, a firma Scalera. Anche questo è decaduto: «All’articolo 1, comma 2, dopo le parole “la proroga è estesa anche alle graduatorie approvate” aggiungere “dagli enti e dalle agenzie regionali”». È decaduto.
Emendamento n. 2/1: «All’articolo 1, comma 2, dopo le parole “la proroga è estesa anche alle graduatorie approvate” aggiungere le seguenti parole: “in scadenza nell’anno 2024 dagli enti e dalle agenzie regionali”, a firma Antonio Gabellone. È decaduto anche questo, perché non c’è il consigliere Gabellone, tra l’altro.
Anche il successivo emendamento, a firma Scalera ed altri, è decaduto.
Sono comprese già nei subemendamenti approvati.
Riguardano il testo già rivisto.
Presidente Stellato, prego.
Speaker : STELLATO.
Presidente, una precisazione. Negli enti strumentali riconduciamo anche le società in house delle ASL? Negli enti strumentali ci sono anche le società in house? Sanitaservice? Non mi risulta, ma va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
È decaduto.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalera. Prego.
Speaker : SCALERA.
Presidente, io non sono certo che Sanitaservice sia un ente strumentale della Regione, innanzitutto.
L’emendamento firmato da me e dagli altri consiglieri regionali...
Speaker : PRESIDENTE.
Non è della Regione, è delle ASL, è un ente strumentale delle ASL.
Speaker : SCALERA.
Delle ASL, chiedo scusa, comunque io non ritengo che Sanitaservice rientri negli enti strumentali, nonostante abbia votato a favore, io credo che siano agenzie regionali, non enti strumentali.
Speaker : PRESIDENTE.
No, non sono agenzie regionali.
Va bene, è decaduto.
Fabiano Amati, assunzione straordinaria di personale infermieristico, aggiuntivo rispetto all’articolo.
Lei chiede le società in house, però non sta parlando al microfono. Adesso può leggere.
Speaker : SCALERA.
“Proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato delle società in house delle aziende sanitarie locali.
1. La proroga, di cui all’articolo 1, si applica anche alle graduatorie approvate dalle società in house delle aziende sanitarie locali.
La proroga ha efficacia per tre anni, a decorrere dall’attuale data in scadenza.
Il Presidente Paolicelli ha detto, invece di tre anni, per evitare che si possa creare un precedente, portiamolo a un anno e abbiamo accettato, quindi come fa a decadere questo emendamento? Lo dobbiamo portare e votare.
Speaker : PRESIDENTE.
Parlate al microfono, per cortesia.
Presidente Paolicelli, prego.
Speaker : PAOLICELLI.
Collega Scalera, è già compreso nell’altro emendamento, quindi deve ritirare questo, perché in questo emendamento c’è anche la parte che riguarda “la proroga ha efficacia di tre anni”. Siccome siamo giunti all’intesa di un anno, basta che ritira questo emendamento; il resto del suo emendamento è incluso nell’altro emendamento già votato, quindi siamo nella stessa direzione, Antonio, collega Scalera. Ci siamo. Anzi, puoi firmare anche il mio?
Antonio, andiamo in Ufficio di Presidenza e firma… Hai già firmato.
Speaker : SCALERA.
Scusa, siccome c’è stata un po’ di confusione, possiamo rileggere l’emendamento, Presidente, almeno ci capiamo?
Speaker : PRESIDENTE.
Alla fine viene così: “la proroga è estesa anche alle graduatorie approvate da enti strumentali e Agenzie e aziende del Servizio sanitario regionale”… Gli enti strumentali rispondono a quelli.
Speaker : SCALERA.
Perché non lo aggiungiamo, qual è il problema? È un rafforzativo.
Speaker : PRESIDENTE.
Se scriviamo “strumentali” è meglio.
Se scriviamo “enti strumentali” è probabile che la norma sia salva; se scriviamo “società in house” assolutamente no. Va bene.
Dove eravamo rimasti? Adesso dobbiamo votare l’articolo. No?
Dobbiamo votare adesso l’emendamento Paolicelli? Non si capisce: l’emendamento Paolicelli lo abbiamo votato? Presidente Amati, io stavo leggendo l’emendamento aggiuntivo che dobbiamo votare adesso. Perché prima aveva qualche…? L’abbiamo votato. Anzi, ho pure detto: come emendato dai subemendamenti e dagli emendamenti.
Adesso dobbiamo votare l’emendamento.
Fate silenzio, altrimenti è difficile che ci comprendiamo sul voto.
Adesso dobbiamo votare l’emendamento n. 5, a firma Amati.
Presidente Amati, vuole intervenire? Prego.
Speaker : AMATI.
Grazie, Presidente.
Ovviamente lo ritiro, perché inaspettatamente è stato approvato con l’articolo 1. Quindi, io lo devo ritirare. Io avevo avuto l’accuratezza di presentarlo in forme più ragionevoli, cioè limitatamente alle 185 unità che residuano, perché quella graduatoria è scaduta nel 2024. Quindi, siccome inaspettatamente lo abbiamo già approvato, non ho motivo di insistere, per questo lo ritiro.
Vorrei soltanto darvi i numeri di questa vicenda.
Speaker : PRESIDENTE.
Aspetti, Presidente Amati, siccome me lo chiedono tutti, preciso che l’abbiamo votato come comma 2.
Speaker : AMATI.
Come comma 2.
Adesso, però, vi vorrei tranquillizzare. Posso tranquillizzarvi?
Speaker : PRESIDENTE.
Silenzio. Dobbiamo chiedere un po’ di silenzio, non si comprende. Prego.
Speaker : AMATI.
Posso tranquillizzare per tante fibrillazioni su questo argomento? Vi dico che, alla fine, non è niente. Il concorso degli infermieri, dove peraltro la scadenza 2024 era coperta da una richiesta di disponibilità per la sottoscrizione del contratto, che era una fattispecie che in qualche misura non rappresenta una resurrezione (per usare il termine usato dal collega Tutolo) ma semplicemente… Se volete, sennò io non spiego niente.
Speaker : PRESIDENTE.
La verità è che hanno già votato all’unanimità, quindi non hanno bisogno di essere tranquillizzati.
Speaker : AMATI.
Siccome, però, c’è stata fibrillazione sull’argomento, io, per lealtà, devo dire a chi aveva un’opinione diversa, legittimamente, quali sono le questioni in campo. Lì avevamo avuto l’accuratezza di legarlo alla delibera della Giunta regionale, cioè si diceva che è la Giunta regionale che stabilisce il fabbisogno, non si applica così ‒ infatti, il testo era perfetto, da questo punto di vista ‒ e deve andare alla Giunta regionale. La Giunta regionale avrebbe detto che, siccome il fabbisogno 2024 è, da delibera, 18.498 e ne risultano impiegati 18.313, la differenza è 185, sulla base di una graduatoria di idonei che, ad oggi, per essere esaurita, ha un numero di 1.343 ancora da soddisfare.
Anche questo non è un problema, perché la Giunta regionale ‒ sono dati dell’Assessorato alla salute ‒ si appresta a fare i nuovi fabbisogni. In base al decreto ministeriale n. 70, peraltro, abbiamo già i soldi, abbiamo 60 milioni. Ce li hanno già dati. Dobbiamo assumere 6.000 infermieri. Ciò vuol dire che completeremo sia quel concorso sia il concorso nuovo, e probabilmente non ce la faremo.
Ovviamente, questi sono dati non di Fabiano Amati. Lo sto dicendo per onorare il lavoro che ho fatto fare all’Assessorato alla salute nel giro di qualche ora, quindi ringraziare la dottoressa Caroli, il dottor Netti e le ASL, che si sono impegnati per darmi questi numeri, e mi hanno tranquillizzato.
Noi abbiamo il problema di bandire al più presto un altro concorso infermieri sulla base del nuovo fabbisogno, che può essere stimato in 6.000 unità. Noi, rispetto all’Emilia-Romagna, abbiamo il 50 per cento della metà in meno di infermieri. I numeri misurano la realtà. Senza i numeri non esiste la decisione politica. Però avete deciso, colleghi, di dire che la graduatoria va bene così com’è, e io sono contento. Che vi devo dire? Vi ringrazio.
Voterò convintamente il provvedimento finale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente Amati, in ogni caso le sue osservazioni rimangono valide come valutazioni della Giunta, che, nell’ipotesi di aumento del fabbisogno che dovesse decidere, come pensa deciderà, troverà modo di fare un altro bando per proseguire con le assunzioni, in virtù delle risorse già presenti. Quindi, la ringraziamo comunque delle precisazioni.
L’emendamento è ritirato.
Abbiamo da votare ancora l’articolo 2. Colleghi, ce la state mettendo tutta oggi per farmi impazzire.
L’articolo 2 lo possiamo mettere al voto.
Articolo 2.
La votazione è aperta. L’articolo 2 è la clausola di invarianza finanziaria. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato all’unanimità.
Adesso dobbiamo votare la proposta di legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
Un momento.
Speaker : AMATI.
Colleghi, io ho presentato tre emendamenti che non so perché non sono stati chiamati e non mi è stato chiesto eventualmente di ritirarli. I tre emendamenti riguardano i LEA, la displasia delle anche e i centri di eccellenza dell’autismo. Perché li avevo inseriti qui?
Speaker : PRESIDENTE.
È una questione di serietà questa. È giusto.
Speaker : AMATI.
Perché li avevo inseriti qui? Perché temevo la mancanza dei numeri, i numeri sulla nuova legge. C’era un impegno sia di maggioranza che nella Conferenza dei Capigruppo di approvare questi tre importantissimi provvedimenti. Non me ne vorranno i colleghi del Movimento 5 Stelle. È importantissimo il NIR, e infatti lo abbiamo approvato, ma questi tre sono più importanti del NIR, perché riguardano 406 prestazioni sanitarie nuove e poi riguardano la displasia dell’anca, lo screening e i centri per l’autismo. Credo che convenite con me su questo.
Io non ho nessuna difficoltà a ritirarli, però, colleghi, mi raccomando, vi prego, i patti bisogna rispettarli, pacta sunt servanda. I patti bisogna rispettarli.
Io non ho nessuna difficoltà a guardare in faccia i colleghi e a dire che noi tutti rispetteremo i patti, però avevo la necessità di dire per quale motivo sto ritirando gli emendamenti e soprattutto per quale motivo li avevo presentati forzando, per un po’ di esperienza d’Aula, in qualche modo le modalità della vita più pacifica all’interno dell’Assemblea legislativa.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Mi scuserà, Presidente Galante, un momento.
Il Presidente Amati e il consigliere Caracciolo hanno incardinato su questa norma gli emendamenti che hanno presentato già, e che avevano presentato sull’altra, e per i quali noi abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo di procedere oggi.
Oggettivamente, la situazione è questa: per come è formulato il titolo di questa legge non sono coerenti, ma se noi approviamo l’altra legge, problemi non ce ne sono ad inserirli nell’altra, l’importante è che rimaniamo tutti qua: lo dico alla maggioranza e all’opposizione.
Per essere coerenti con la Conferenza dei Capigruppo, con quello che abbiamo deciso, noi dobbiamo rimanere qua e votare anche l’altra legge. Se questo non dovesse essere, dovremmo modificare il titolo di questa legge e inserire quegli emendamenti qui; diversamente, non abbiamo la possibilità di metterli in votazione, in quanto non sono coerenti con questa legge.
Io quindi adesso mi rimetto all’Aula. Se cioè non rimanete per l’altra legge, dobbiamo inserirli in questa.
Prego, Presidente Galante, intervenga. Nel frattempo, fatemi sapere.
Speaker : GALANTE.
Grazie, Presidente.
Noi voteremo in maniera favorevole alla PDL presentata a prima firma dal collega Paolicelli, l’abbiamo anche sottoscritta come Gruppo, la collega Grazia Di Bari è componente della II Commissione, perché naturalmente vogliamo aiutare anche noi chi è in attesa di un posto di lavoro e non è rientrato tra i vincitori, ad avere ancora una speranza tra gli idonei, e poter avere questo posto di lavoro.
Sappiamo e siamo contenti che innanzitutto è stata modificata la parte in cui si chiedeva una proroga di tre anni perché avremmo rischiato di inficiare tutta la legge e avremmo solo illuso le persone.
L’altro problema, rispondendo al collega Amati è che quello è l’ottimo. Per non dare false aspettative, i numeri, come dice il collega Amati, sono numeri sulla carta: mancano 6.000 infermieri che non verranno mai assunti. Noi cioè non possiamo dire: state tranquilli perché noi proroghiamo e ce ne vorranno ancora. Noi abbiamo detto a tutti, non solo agli infermieri, in particolare che sarebbero partiti i concorsi entro settembre. Noi abbiamo detto a maggio o giugno, almeno per quanto riguarda gli ordini, con i quali abbiamo fatto questo passaggio, che ci sarebbero stati i bandi. Quindi, parlare di proroga adesso va bene, però naturalmente senza creare delle false aspettative sul fatto che noi riusciremo a fare dei concorsi dove assumeremo 6.000 persone, perché purtroppo questo lo diciamo da anni, la mancanza di personale sanitario. Magari, se ce la facciamo, però per il momento siamo ancora in una fase di uscita dal programma operativo.
L’altra cosa che ci siamo chiesti come Gruppo è la “giustizia” delle graduatorie, che devono durare due anni, perché bisogna dare la possibilità ai nuovi entrati del mondo del lavoro, una volta laureati o una volta diplomati, di poter partecipare ai concorsi. Abbiamo visto in passato graduatorie aperte per dieci anni forse, dove venivano assunte persone che erano anche fuori forse proprio completamente dal mondo della formazione e della preparazione.
Prorogare di un anno, quindi, ed è per questo che abbiamo sottoscritto questa legge, per noi va bene, ma contemporaneamente dobbiamo pensare – il Presidente Emiliano ha detto a maggio o giugno – a bandire subito i concorsi, se vogliamo dare veramente sia risposte immediate in tutto il sistema sanitario sia dignità per le persone che entrano per la prima volta nel mondo del lavoro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Votiamo la legge nel suo complesso.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
La proposta di legge è approvata all’unanimità.
C’è l’urgenza qui? Sì.
La votazione è aperta. Per alzata di mano.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
L’urgenza è votata all’unanimità.
Adesso passiamo al punto n. 1) all’ordine del giorno, la proposta di legge a firma Paolicelli ed altri sulle modifiche alla legge regionale… Una dichiarazione così?
Speaker : SCALERA.
Sull’approvazione di questa legge, posso?
Speaker : PRESIDENTE.
Della legge sull’energia o di quella appena approvata.
Speaker : SCALERA.
Su quella che abbiamo approvato.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto, vada.
Speaker : SCALERA.
Volevo complimentarmi con l’Assise, con tutti quanti. Oggi con l’approvazione della proposta di legge sulla proroga delle graduatorie tutti quanti noi abbiamo scritto una pagina importante della sanità regionale, è stata ridata a tante donne e a tanti uomini la speranza di un futuro migliore e alle nostre comunità un segnale importante che riguarda la politica, che quando trova il consenso bipartisan riesce a dare risposte serie e certe al territorio.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Punto n. 1) all’ordine del giorno. Il relatore è il Presidente Mazzarano.
La dà per letta?
Speaker : MAZZARANO.
La devo dare per letta o volete che la legga?
Speaker : PRESIDENTE.
La dà per letta. Grazie.
Adesso abbiamo degli emendamenti aggiuntivi, di cui vi parlavo prima, e una serie di emendamenti tecnici sostitutivi, presentati dallo stesso Presidente Paolicelli e concordati con la struttura e con l’assessore Delli Noci.
Articolo 1.
Non ci sono emendamenti.
Lo possiamo votare.
Non ho iscritti a parlare.
La votazione è aperta.
Ricordo che questa legge è stata approvata all’unanimità in Commissione.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
L’articolo è approvato all’unanimità.
Articolo 2.
C’è un emendamento sostitutivo.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Non abbiamo i numeri.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
È approvato all’unanimità.
Adesso abbiamo un emendamento modificativo dell’articolo 3.
La votazione è aperta. Votiamo. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Possiamo controllare se c’è il voto del Presidente Di Gregorio? C’è il voto del collega Di Gregorio. Che vogliamo fare, adesso? Ci aggiorniamo tra un’ora. Cosa dobbiamo verificare? Io l’ho già detto.
Cominciamo a riprendere posto, care colleghe e colleghi. La seduta è riaperta.
Mettiamo in votazione l’emendamento n. 2, modificativo dell’articolo 3.
La votazione è aperta.
Ha chiesto di intervenire? Non ho visto che avevi chiesto di intervenire. Scusami, Fabiano.
Prego.
Speaker : AMATI.
In realtà, ho chiesto di parlare perché, vista l’importanza dell’argomento, con i colleghi stiamo cercando ‒ detto in maniera molto esplicita ‒ di recuperare il numero legale. Abbiamo anche visto che ci sono alcuni colleghi dell’opposizione che stanno garantendo la loro presenza. Evidentemente, va dato loro il riconoscimento di essere presenti. Anche perché alla fine si tratta di argomenti che nel merito condividiamo, sono largamente condivisi da parte di tutti.
Io non so se devo dilungarmi troppo. In realtà, basta chiederlo. Sono in grado, probabilmente, sulla base del tempo che mi date, di dilungarmi o meno, però, per evitare obiettivamente una finzione, vi chiederei, con il consenso di tutti, una sospensione di qualche minuto. Nel frattempo, ci sono alcuni colleghi che hanno assicurato la loro presenza in Aula.
Faccio soltanto questa richiesta. In alternativa, potrei stare qui a parlare qualche minuto nell’attesa che recuperiamo, eventualmente, la disponibilità di altri colleghi. Però, obiettivamente, collega Romito, sarebbe un esercizio dialettico, un mero esercizio dialettico. Francamente, per quanto io parli tanto, quando è inutile parlare non è che mi faccia tanto piacere. Ecco perché chiedo anche a lei la disponibilità di attendere qualche minuto affinché i colleghi possano raggiungere l’Aula, così da raggiungere il numero di 26 consiglieri e, quindi, approvare il provvedimento.
Non vi sfuggirà che l’argomento in discussione è la proposta di legge in materia di energia, però all’interno di quella proposta di legge, abbiamo inserito alcune norme, che penso sia di interesse comune realizzare l’approvazione. Una che riguarda l’introduzione dei nuovi LEA che abbiamo contabilizzato nel complesso, anche introducendo quelle che sono passate da una erogazione ambulatoriale ad una erogazione di tipo ospedaliero, e sono 406 in più.
Spicca tra queste, per esempio, la procreazione medicalmente assistita, che, come vi è noto, è un grande problema, molto sentito, che noi non riusciamo ad erogare in quanto LEA. Peraltro, devo anche dire che i fondi necessari sono stati accreditati alla Regione Puglia.
Accanto a questo, vi sono anche delle ulteriori prestazioni, in particolare nella genetica medica, che è la nuova frontiera della diagnosi, possibilmente della diagnosi precoce, per realizzare un’assistenza che in questo momento la Puglia, se noi approvassimo adesso questo provvedimento, non appena entrato in vigore, saremmo una delle prime Regioni ad introdurre i nuovi LEA.
Credo che questo primato è un privato che possa fare piacere. Credo che finora l’abbia fatto soltanto la Regione Lombardia. Noi avremmo potuto farlo anche qualche mese fa e saremmo stati sicuramente i primi in assoluto, però lo facciamo ora e diventiamo tra le prime Regioni italiane.
Poi c’è un’altra norma che riguarda la displasia delle anche. La norma sulla displasia delle anche è una norma che consente e arricchisce tutto il patrimonio degli screening della nostra Regione, perché assegna per ogni neonato la verifica sulle pre-condizioni che determinano l’insorgenza di questa patologia, affinché la diagnosi, anche qui precoce, possa realizzare un intervento tempestivo e quindi evitare le degenerazioni che questa patologia non diagnosticata in anticipo può generare.
La terza norma proposta, peraltro proposta assieme come promotori, perché poi si sono associati anche altri colleghi, con il collega Caracciolo, riguarda la istituzione di sei centri di eccellenza per l’autismo.
Questo Consiglio regionale ha già approvato una norma in questa materia, l’ha approvata qualche anno fa, solo che, purtroppo, non siamo in grado di quantificare il fabbisogno economico, perché l’esecuzione di questa norma è stata un’esecuzione abbastanza difficile, perché le ASL non hanno ancora predisposto un’idea accompagnandola anche ad una stima dei costi.
La combinazione di questa esigenza ci ha portato a presentare questa norma, assegnando come tempistiche fine novembre prossimo. Ecco perché è necessario approvarla tempestivamente: per avere la possibilità di una stima, così da mettere nelle condizioni la Giunta regionale di allocare le risorse, sia pur spalmate sul triennale, perché subito non c’è una grande necessità di risorse, che vengono calcolate a spanne in 12 milioni di euro, ma non tutte quante da spendere per cassa nel 2025, quindi portandole al 2026 e al 2027, quindi allocando nelle disposizioni del bilancio per il 2025 soltanto la somma che serve per partire, cosicché la Giunta regionale avrà l’opportunità di allocare l’esatto fabbisogno per partire su questi sei progetti.
Peraltro, la norma a cui stiamo dando esecuzione attraverso questo procedimento è una norma proposta dal Governo regionale, quindi mi pare che a questo punto si possa dire che è largamente condivisa dall’intero Consiglio regionale, per cui forse vale la pena farlo.
Adesso io interrompo l’intervento perché francamente mi pare di capire che i numeri necessari non riusciamo a conseguirli. È inutile dirvi che credo di interpretare il sentimento dei presenti. Siamo molto dispiaciuti, altrimenti non saremmo presenti. Siamo molto dispiaciuti perché è un argomento, e sono argomenti di una grande importanza, quindi vi ringrazio per aver assicurato la presenza.
Io rivolgo un appello, in particolare al Presidente del Consiglio regionale, e questo lo dico a titolo strettamente personale. Io sono qui non da quattro legislature piene, credo, ma da tre legislature più un pezzo della quarta legislatura. Vi devo dire che le giornate di lavoro nelle scorse legislature del Consiglio regionale, almeno quando iniziai, erano due a settimana, martedì e mercoledì. Poi, via via, non so per quale motivo, non sta a me indagarlo, le giornate di lavoro del Consiglio regionale si sono diradate, e molto spesso sembra che l’ultima cosa che noi dobbiamo fare sia i legislatori. Ci sono sempre mille motivi che ci portano a dire: non lo possiamo fare, rinviamo. Ecco, da questo punto di vista io rivolgo un invito: ricominciamo in questo scampolo di legislatura – penso anche di interpretare la volontà del Governo regionale, perché immagino che il Governo regionale voglia esattamente che questa Regione funzioni e lavori – a fare i Consigli regionali con sistematicità. Possono capitare questi incidenti, però dobbiamo avere l’opportunità che la settimana successiva si svolga il Consiglio regionale. È impossibile che cinquanta o cinquantuno persone si debbano mettere d’accordo sul calendario. È impossibile. Peraltro, Presidente, capisco che lei vuole sempre presiedere l’Assemblea, però se lei non può ha anche dei Vicepresidenti. Si può anche convocare il Consiglio regionale con la Presidenza svolta dai Vicepresidenti o dal Vicepresidente.
Guardate, noi abbiamo un altro anno e dobbiamo fare queste cose in un altro anno. Quindi, l’invito che rivolgo, perché sono molto dispiaciuto, è che prontamente si svolga un’altra seduta del Consiglio regionale. Già sento dire il 17 o il 23 ottobre, che per gli standard di lavoro di un Consiglio regionale mi sembra una data già troppo protratta in avanti. Peraltro, abbiamo un ordine del giorno abbondante, che non riusciamo mai a esaurire.
Scusate questa predica, che probabilmente sarà inutile, però voglio ugualmente fare un appello acché un Consiglio regionale prontamente venga convocato per sanare questo grave vulnus, considerato che su questi argomenti c’è anche il parere favorevole del Governo, che è stato espresso, io ringrazio il Presidente Emiliano, ringrazio l’assessore Piemontese, perché hanno approfondito la questione ed espresso parere favorevole, perché è una cosa altamente innovativa. Però, noi non possiamo far finta che non sia successo niente. Dobbiamo sanare prontamente questo vulnus. Si tratta di 406 nuove prestazioni.
Presidente, mi faccia finire. Non prenderò tutti i minuti. Lei non sia così frettolosa. Guardi, io la conosco, conosco la microfisica della postura. Non è che sono nato ieri.
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente, lei ha detto che non voleva fare un intervento lungo e che stava aspettando, poi a un certo momento ha detto che…
Speaker : AMATI.
Lei, però, come una musa mi ha ispirato.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene.
Speaker : AMATI.
In virtù della sua postura frettolosa, lei come una musa ha ispirato la protrazione del tempo…
Speaker : PRESIDENTE.
Presidente, prego, faccia pure il suo intervento.
Speaker : AMATI.
…facendomi revocare anche l’impegno iniziale.
Presidente, io rivolgo a lei questo appello. Qui non è che possiamo fare tutto. Io, quando vengo in Consiglio regionale, vedo che il programma è vastissimo. Si fanno tantissime cose in questo Consiglio regionale. Però, molto spesso non vedo le cose essenziali. A volte, come ho detto con una battuta, mi sento il custode di un museo. Mostre, cose del genere. Bellissime. Fate bene, la cultura prima di tutto, però, non è ‒ credo ‒ il centro dell’attenzione della nostra attività. A questo aggiungiamo l’attività legislativa.
Per cui, chiedo che il Consiglio regionale sia prontamente convocato. In questo caso, si tratta di 406 prestazioni sanitarie e noi dobbiamo sempre pensare che il malato di domani siamo noi. Se pensassimo che il malato di domani siamo noi probabilmente reagiremmo in maniera diversa rispetto al lavoro e rispetto all’attività che abbiamo da compiere.
Comunque, ringrazio i presenti, davvero di cuore, perché hanno dimostrato che tengono moltissimo a questi argomenti e, soprattutto, tengono moltissimo alla dignità dell’Aula.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Prego.
Speaker : ROMITO.
Cari colleghi...
Speaker : PRESIDENTE.
Non so su cosa. Sull’emendamento?
Speaker : ROMITO.
Sull’emendamento, utilizzando la stessa abilità, almeno nell’introdurre l’argomento, che ha utilizzato poco fa il Presidente Amati per illustrare le ragioni di un impegno politico, Presidente. Noi siamo qui per fare politica.
Il Consiglio regionale ha la necessità di aggiornarsi nel più breve tempo possibile, perché le materie di cui noi ci dovremo occupare, ci saremmo dovuti occupare in questo provvedimento normativo sono materie che interessano a tutti e stanno a cuore di tutti i cittadini pugliesi.
Presidente, la sua attenzione le consentirà di notare che oggi, in questo momento, in Aula sono rappresentati i Gruppi di centrodestra: c’è Fratelli d’Italia, nella persona del consigliere De Leonardis; c’è il consigliere Cera per rappresentare il partito di Forza Italia; ci sono io per rappresentare la Lega. Questo vuol dire che il centrodestra ha voluto dare alla maggioranza, che dovrebbe avere la responsabilità di guidare questa Istituzione, un segnale molto chiaro: sui temi politici noi ci siamo, ma non si può pensare di affidare alle opposizioni, che poi sono ciclicamente vittime di sotterfugi, di ritardi calcolati, di entrate postume in Aula, a seconda della chiamata che si riceve o del WhatsApp, dipende dallo strumento tecnologico che si utilizza, nonostante tutto questo, Presidente, il centrodestra ha voluto darvi una dimostrazione di grande serietà e di impegno politico, perché noi siamo qui in rappresentanza dei nostri Gruppi politici per dire ai colleghi, ma per dire, prima che ai colleghi, ai cittadini pugliesi che a noi interessa parlare dei livelli essenziali di assistenza, a noi interessa parlare delle tematiche che stanno a cuore a tutte le famiglie baresi, pugliesi e a tutte le famiglie che sono coinvolte quando, come dice il Presidente Amati, ci si trova in condizioni di debolezza e di fragilità, ma in questo provvedimento normativo avremmo dovuto parlare di urbanistica, avremmo dovuto parlare di materie che regolano la vita di ogni cittadino pugliese ed è assolutamente impensabile che una maggioranza così forte e così numericamente poderosa debba chiedere ai consiglieri di centrodestra, bistrattati per tutta questa legislatura, non da ultimo anche in questa seduta di Consiglio regionale, di mantenere i numeri.
È qualcosa di assolutamente inaccettabile, perché la responsabilità politica l’avete voi che governate questa Regione, che utilizzate provvedimenti normativi per scambiare Assessorati o per chiedere Assessorati, utilizzate argomenti preposti e posti all’ordine del giorno, non di questo Consiglio regionale. Presidente, è avvenuto per anni. Da quando sono qui io l’ho visto fare ogni singolo Consiglio regionale. L’abbiamo visto per l’Ufficio di Presidenza, l’abbiamo visto per la Vicepresidenza del Consiglio regionale, lo abbiamo visto per l’ultima delibera che abbiamo tutti insieme votato, perché la ritenevamo doverosa, ma non si può utilizzare l’Aula del Consiglio regionale per regolare i conti della maggioranza.
Presidente, la ringrazio per avermi dato l’opportunità di esprimere il pensiero non di Fabio Romito, che lascerebbe il tempo che trova, ma del centrodestra, delle opposizioni in questo Consiglio regionale.
Noi, ancora una volta, abbiamo aspettato, perché lo meritano i cittadini pugliesi, un’ora, un’ora e mezza, dodici ore, perché noi siamo pagati per stare in Consiglio regionale anche diciotto ore, come facciamo nei Consigli comunali.
Abbiamo aspettato diligentemente qui, insieme ai dirigenti, insieme ai funzionari, insieme ai dipendenti del Consiglio regionale, per dare una dimostrazione di serietà e per raccogliere l’appello alla serietà che ci è stato rivolto. Noi ci siamo e ancora una volta abbiamo risposto “presenti”.
Non è possibile e non è tollerabile, Presidente, e mi taccio, che questo atteggiamento continui fino alla fine della legislatura, perché abbiamo davanti a noi delle sfide importanti sotto il profilo legislativo, che finora non abbiamo saputo raccogliere.
In ultimo, Presidente, stiamo aspettando, praticamente da un anno, di avere l’opportunità di votare insieme quel provvedimento che abbiamo chiamato Omnibus ormai nel dicembre scorso e che probabilmente – diciamocelo chiaramente – non vedrà mai la luce. Non possiamo permetterci di continuare a dare questo spettacolo assolutamente inaccettabile ai cittadini pugliesi.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Anch’io mi associo ai ringraziamenti a tutti i presenti per essere qui. Ovviamente è un nostro dovere. Mi dispiace che il Consiglio si sia sciolto nella precedente ora per mancanza del numero legale. Ovviamente tutti gli argomenti sono importanti. Non ricordo a memoria che abbiamo fatto più di due Consigli al mese, tranne alcuni casi in cui, proprio all’inizio della legislatura, ne facemmo tantissimi per il Covid, e per il fatto che avevamo votato e dovevamo approvare le norme di bilancio.
Io domani sentirò i Capigruppo – silenzio, per cortesia – per la convocazione del nuovo Consiglio, che mi auguro che sia quanto più presto possibile.
Sento già che c’è una possibilità per il 17, per cui almeno quella la teniamo attiva. Dopodiché, continueremo con tutte le attività da svolgersi in maniera tale da esaurire l’ordine del giorno.
Ora andiamo al voto dell’emendamento all’articolo 3.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti? Abbiamo votato tutti? Sì.
La votazione è chiusa.
Presenti 24, votanti 24, favorevoli 24.
Non c’è il numero legale.
La seduta è tolta.
Domani sentiamo i Capigruppo e convochiamo per il 17.