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C.r. Puglia 05.11.24
FILE TYPE: Video
Revision
Speaker : PRESIDENTE.
La seduta è aperta . (Segue inno nazionale) Buongiorno a tutte e a tutti.
Diamo per approvato il processo verbale della seduta del 23 ottobre scorso.
Hanno chiesto congedo i colleghi Metallo e Pagliaro.
Devo farvi le seguenti comunicazioni.
Si informa che il Presidente della Giunta regionale, in data 26 ottobre 2024, ha rivisto le assegnazioni delle deleghe assessorili, come segue: con decreto n. 472 ha revocato il decreto n. 420 del 19/11/2020 e assegnato al consigliere Fabiano Amati la delega al bilancio, ragioneria, finanze e affari Generali; con decreto n. 473 ha confermato Vicepresidente della Giunta regionale il consigliere Raffaele Piemontese, con delega alla sanità, benessere animale e sport per tutti; con decreto n. 474 ha assegnato all’assessore Alessandro Delli Noci l’ulteriore delega alla programmazione dei fondi sviluppo e coesione ed europei; con decreto n. 475 ha integrato il decreto n. 423 del 19/11/2020 assegnando all’assessore Donato Pentassuglia l’ulteriore delega alle risorse idriche, tutela delle acque, autorità idraulica; con decreto n. 476 ha trattenuto a sé la delega alle infrastrutture, difesa del suolo e rischio sismico, demanio e patrimonio.
Adesso, per l’assegnazione alle Commissioni, passo la parola al collega De Leonardis.
Speaker : DE LEONARDIS.
Alla I Commissione sono stati assegnati: disegno di legge n. 214 su riconoscimento di debito fuori bilancio; disegno di legge n. 215 su riconoscimento di debito fuori bilancio; disegno di legge n. 216 su riconoscimento di debiti fuori bilancio; disegno di legge n. 217 su riconoscimento di debito fuori bilancio; disegno di legge n. 218 su riconoscimento di debito fuori bilancio; disegno di legge n. 219 su riconoscimento ai sensi dell’articolo 73 della legittimità del debito fuori bilancio; disegno di legge n. 220 su riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio; disegno di legge n. 221 su riconoscimento di debito fuori bilancio.
Alla V Commissione è stata assegnata la proposta di legge a firma dei consiglieri Delli Noci, Capone, Leo, Casili “Modifiche alla legge regionale 31 ottobre 2002, n. 18 – Testo unico sulla disciplina del TPL”.
Alla VI Commissione è stata assegnata la proposta di legge a firma dei consiglieri Parchitelli, Lopalco, Caroli, Ciliento, Metallo, Capone, Di Gregorio, La Notte, Laricchia “Modifiche alla legge regionale n. 17/2013 per la valorizzazione delle feste patronali, degli usi, dei costumi, delle consuetudini e delle attività tradizionali della popolazione residente sul territorio”.
Alla III Commissione (in sede referente) e alla VI Commissione (in sede consultiva) è stata assegnata la proposta di legge a firma dei consiglieri Perrini, Caroli De Leonardis, Gabellone, Scatigna, Spina “Osservatorio regionale per giovani e adulti pugliesi con disturbi dello spettro autistico”.
Alla Commissione V e IV (congiunta) il disegno di legge n. 222 del 23/10/2024 “Individuazione delle superfici e delle aree per l’installazione degli impianti a fonti rinnovabili in attuazione dell’articolo 20, comma 4, decreto legislativo 08/11/2021, n. 199, e dell’articolo 3, comma 1, del decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica del 21/06/2024 (Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili)”.
È stata presentata la mozione a firma Perrini “Sostegno ai pazienti affetti da diastasi dei retti addominali”.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, collega.
Prima di passare all’ordine del giorno, volevo salutare, insieme a voi, la signora Felicetta Capriati, che è da trentacinque anni funzionaria in quest’Aula e che dal 1° novembre è in pensione, però anche oggi è qui con noi. (Applausi)
Sono quei gesti che apprezziamo tutti, signora. Grazie.
Andiamo all’ordine del giorno. In Capigruppo non si è deciso per anticipazione, perché non abbiamo avuto l’unanimità sulle richieste pure fatte da alcuni consiglieri, pertanto partiamo dal primo punto.
Hanno chiesto di intervenire, di seguito, il consigliere Tutolo, il consigliere Gabellone e il consigliere Campo. Consigliere Tutolo, prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io chiedo l’anticipazione del punto n. 27) all’ordine del giorno, che è quello sul salario minimo per i dipendenti che hanno un contratto, seppur indiretto, con la Regione, perché credo che sia una questione di giustizia, per quello che almeno questa parte politica dice. Ora dobbiamo essere probabilmente conseguenziali. Non voglio ripetere tutto quello che già ho detto, mi riservo di intervenire nuovamente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Gabellone. Prego.
Speaker : GABELLONE.
Presidente, grazie.
Mi permetto di tornare, come è necessario fare, secondo il mio punto di vista, a chiederle se ci sono novità rispetto alla possibilità che siano rispettati il lavoro e la dignità di ogni singolo consigliere.
Speaker : PRESIDENTE.
Le chiedo scusa.
Speaker : GABELLONE.
Per carità.
Il 23 luglio 2023 ho presentato una proposta di legge che prevede la possibilità della diagnosi precoce sull’autismo, da un anno e mezzo il Dipartimento non fornisce il parere, quindi, pur con la celerità e la correttezza che contraddistinguono il dottor Musicco, che ha già offerto il parere dopo appena cinquanta giorni, nonostante ci fosse il periodo estivo, manca il parere del Dipartimento da un anno e mezzo, quindi le chiedo se, a seguito delle precedenti sollecitazioni, oltre che in Consiglio, anche scritte, ha ricevuto risposta dall’eventuale suo intervento per garantire il normale svolgimento dei lavori del Consiglio. Noi ripetiamo spesso che l’autismo è un fenomeno dilagante, esponenzialmente crescente. Questo Consiglio si è sempre contraddistinto sulla diagnosi precoce in altri ambiti. Le chiedo se è possibile esercitare il suo ruolo e la sua autorevolezza per fare in modo che il parere possa giungere e che quindi quest’Aula possa esaminare la proposta di legge.
La ringrazio per tutto quello che farà.
Ne approfitto, in aggiunta, per chiedere se anche sul ragionamento che facemmo e sulla discussione che tenemmo a proposito dell’istituzione dello psicologo di base ci sono novità, perché, ci sono, purtroppo, ahimè, necessità e per altro verso richieste in periferia, come lei, immagino, dato che è costantemente sul campo, conosce perfettamente, che non trovano immediata risposta, nonostante sia passato oltre un anno dall’approvazione di quella legge. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Campo. Prego.
Speaker : CAMPO.
Grazie, Presidente.
Sottolineo all’Aula un’urgenza ormai indifferibile, visto che ce la trasciniamo, certamente non per colpa dell’opposizione, ma per le vicende che conosciamo tutti relative al Consiglio, da un po’ di tempo ed è l’approvazione dei debiti fuori bilancio. Visto che adesso ci sono tutti i numeri della maggioranza, potremmo farli in un attimo, senza compromettere la possibilità di dedicare tutto il tempo necessario... È una mediazione, Antonio. Voto a favore.
D’altro canto, se troviamo questa intesa, ci togliamo subito i debiti fuori bilancio che, come ricorderete, richiedono una votazione di cinque minuti. Io accoderei alle due proposte già avanzate, quella sulla modifica dello Statuto dell’ARTI, anche quella datata, che non consente una piena funzionalità dell’agenzia. Già in passato eravamo ritornati su questa urgenza.
Quindi, se i colleghi sono d’accordo, possiamo fare subito i debiti fuori bilancio; poi la proposta di Tutolo, poi quella di Gabellone e poi l’ARTI.
Vorrei dire a Tutolo che non è la necessità di sopravanzare la sua proposta, ma il tema è che i numeri, molto spesso, nel corso del Consiglio, dato che l’opposizione raramente vota i debiti fuori bilancio, potrebbero venir meno. Anche perché oggi a Taranto c’è un importante coincidenza alla quale forse sarà chiamato a partecipare pure il Presidente.
Chiederei quindi la cortesia di anticipare prima i debiti fuori bilancio, poi la proposta Tutolo, poi la proposta Gabellone, e poi l’ARTI, chiaramente con il consenso dei proponenti.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Io non sono d’accordo, non per chissà quale questione, ma per una questione di dignità politica, per una questione di rispetto politico. Noi abbiamo deciso di fare alcune cose e le dobbiamo fare. Io mi chiedo: siccome io sono uno di quelli, e non ho timore di smentita, sempre presenti, che se ne va per ultimo, io non capisco perché ci deve essere all’improvviso questa mancanza… Noi dobbiamo fare dei provvedimenti che sono utili per i cittadini pugliesi? Siamo convinti che questi… Ci vuole un quorum che adesso c’è, e ci deve essere pure tra un quarto d’ora, perché sennò succede… Per chi viene a mancare questo quorum? Siamo noi stessi.
Io non posso accettare che quello che piace a una parte si faccia e che quello che non piace a un’altra parte non si fa. Significa utilizzarsi come degli idioti.
E onestamente, io sono stanco di fare la parte dell’utile idiota. Siccome ci sono delle persone in Regione Puglia, e sono un centinaio, che percepiscono una miseria rispetto a quello che dovrebbe essere un compenso dignitoso, e che la maggioranza qua, dove sto io, ha deciso di fare una petizione nazionale per chiedere che si abbia un salario minimo per tutti quanti, onestamente non è accettabile che noi facciamo finta che qua c’è questa situazione.
Io quindi chiedo che si voti su questa cosa. Dopodiché, si fa l’ARTI, che c’è anche da tanto tempo. Io sto qua dall’inizio alla fine.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Tutolo.
Prego, Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Io ancora non riesco a capire a cosa servano le Conferenze dei Capigruppo.
Durante la riunione che abbiamo svolto un’oretta fa, si è deciso che si andava in Aula e che si rispettava l’elenco, i numeri. Quello che io dico è che siamo qua: come ha detto Tutolo, noi come opposizione siamo stati sempre presenti dall’inizio fino alla fine. Iniziamo, secondo l’ordine dei punti, dal n. 1, seguendo l’elenco. Noi siamo qua e parteciperemo a tutto l’ordine del giorno. Questo abbiamo detto nella riunione dei Capigruppo. Adesso siamo tornati qua e abbiamo cambiato di nuovo.
Speaker : PRESIDENTE.
Democraticamente, però, se ci sono richieste di anticipazione, io devo dare la parola.
Prego. Ha chiesto di intervenire il consigliere Campo.
Speaker : CAMPO.
Soltanto… Non per fare il controcanto a Perrini, ma solo per l’esigenza di precisare, collega.
Io non ho potuto partecipare alla Conferenza dei Capigruppo, ma mi è stato riferito come si è svolto il dibattito. Noi abbiamo l’abitudine di considerare tutto l’ordine del giorno che normalmente si stratifica nel corso delle settimane e dei mesi. Infatti, se andate a vedere, abbiamo un ordine del giorno bello nutrito, che è risalente.
Il Regolamento ci dice che in Conferenza dei Capigruppo poi si decide l’ordine dei lavori e quali sono le priorità, anche a seconda del momento politico, delle leggi se sono mature, della maggioranza se coesa, perché poi noi ne abbiamo la responsabilità, si regolano i lavori e lo si fa d’intesa. Spesso è andata così.
Oggi noi in Conferenza dei Capigruppo abbiamo posto la necessità di anticipare alcuni punti, ma le opposizioni, come Perrini legittimamente ha ricordato, hanno ribadito che non c’era dal loro punto di vista la necessità di anticipare alcun punto all’ordine del giorno.
Nella Conferenza dei Capigruppo quindi si tenta di trovare un accordo per regolare i lavori. Ma il Regolamento, altrettanto legittimamente dice che l’Aula poi è sovrana, ed è chiaro che se nella Conferenza dei Capigruppo non siamo riusciti a trovare un’intesa su alcune priorità che la maggioranza ritiene che abbiano un’importanza tale da dover essere trattate subito, ci si appella all’Aula e l’ordine dei lavori viene stabilito come abbiamo fatto oggi con le mozioni d’ordine.
È sempre accaduto, e non è uno stravolgimento della procedura ordinaria. La Conferenza dei Capigruppo regola i lavori, definisce criteri e tempi di svolgimento del Consiglio e l’ordine del giorno laddove c’è un’intesa. Laddove un’intesa non c’è, è chiaro che in Aula prevale la maggioranza. Del resto, c’è anche stato un vostro collega, autorevole collega, che ha chiesto di anticipare un punto all’ordine del giorno.
D’altro canto, anticipare un punto all’ordine del giorno non vuol dire escludere di trattare gli altri. Si tratta soltanto di un’urgenza, nel caso, ribadisco, dei debiti fuori bilancio, indifferibile. Quindi, faccio un appello alla maggioranza a continuare ad occupare i banchi fino al termine dei lavori.
Per quanto riguarda l’ARTI, è altrettanto importante, perché sono mesi che l’assessore ci richiama sulla necessità, per dare piena funzionalità all’agenzia, di rivedere la governance. Tutto il resto per noi va alla stessa stregua. Quindi, non contraddiciamo l’intesa assunta nella Conferenza dei Capigruppo, solo che sottolineiamo l’urgenza di trattare questi due punti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Campo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Leoci.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Presidente. Non posso che condividere quanto detto dall’opposizione, dal Presidente Paolo Campo, ma al tempo stesso, nel massimo rispetto nei suoi confronti, l’impegno preso nell’ultimo Consiglio, e credo che sia per una questione anche di rispetto istituzionale, come già aveva anticipato il collega Tutolo, era quello di anticipare la legge sul salario minimo rivolto a questi lavoratori.
Non posso che condividere naturalmente la sua posizione. Al tempo stesso, come suggerito anche dallo stesso collega Tutolo, propongo l’anticipo del punto sull’ARTI, sull’Agenzia regionale. Questo solo per una questione di rispetto istituzionale tenuto in Aula le scorse volte. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Leoci.
Ha chiesto di intervenire di nuovo? Prego, consigliere Gabellone.
Speaker : GABELLONE.
Grazie, Presidente.
Volevo far presente al Presidente Campo, che è persona di grande equilibrio, di mediazione, che ascolto sempre con grande attenzione, che il tema è differente. Qui ci sono ordini del giorno, proposte di legge che, dopo tre anni, non arrivano mai alla discussione, perché ogni volta c’è sempre qualche proposta che evidentemente è urgente. Lo dico anche ai colleghi. Rispetto alla proposta sulla diagnosi precoce dell’autismo non arriva proprio in Consiglio, perché dopo un anno e mezzo non si dà il parere. Non c’è l’ATN. Il dottore Musicco ha dato la regolarità, ma non c’è il parere.
Più in generale, volevo far presente che è disincentivante il metodo di andare avanti per priorità. Io rivolgo all’attenzione, alla sua attenzione, Presidente Campo, questo aspetto, che non ti sfuggirà. In molte occasioni noi abbiamo garantito il numero legale, però è un atteggiamento che suona come una beffa, perché da un lato si chiede la possibilità di mandare avanti alcuni provvedimenti, di cui ne comprendiamo anche l’esigenza e la necessità, per altro verso, però, finiti quegli argomenti, vogliamoci bene, ognuno fa le sue cose e il resto rimane in coda perennemente.
Sarebbe necessaria, allora, un’assunzione di responsabilità anche da parte vostra, della maggioranza, del suo Gruppo, che è il Gruppo più consistente, nel garantire il funzionamento di questo Consesso in maniera equilibrata, tenendo conto delle urgenze e delle emergenze, ma allo stesso tempo del rispetto della dignità di un consigliere che lavora e che spererebbe di poter almeno portare alla discussione dell’Aula il proprio lavoro. Questo non significa che poi l’argomento possa trovare un esito positivo, ma evidentemente può anche non averlo. Ma almeno lo si discute, lo si approfondisce e si giunge a una conclusione.
Questo per chi ha esperienza nell’ambito del funzionamento delle Istituzioni credo che sia facilmente riconoscibile.
Grazie, Presidente Campo. Grazie, Presidente Capone.
Speaker : PRESIDENTE.
Parto dalla proposta di legge sull’autismo, per la quale è richiesto da parte del consigliere Gabellone il referto tecnico degli uffici, rivolgendo questa istanza all’assessore Piemontese. Scusate, scusate. Dicevo, rivolgendo questa istanza all’assessore Piemontese, quella di acquisire il referto tecnico su una proposta di legge presentata oltre un anno fa. Ovviamente l’abbiamo chiesto anche per iscritto, quindi adesso se ne potrà occupare direttamente.
Approfitto per fare gli auguri a lei, all’assessore Amati, all’assessore Pentassuglia, all’assessore Delli Noci per le nuove deleghe.
Rispetto allo psicologo di base, invece, noi non abbiamo avuto, lo preciso ulteriormente, nessuna pronuncia della Corte costituzionale, la norma è perfettamente legittima, anzi, il Governo deliberò di non impugnarla.
La Corte dei conti ha dato un suggerimento, ma attendiamo una risposta da parte dell’Ufficio di ragioneria, perché quelle somme che sono state stanziate sembrano essere sufficienti per quest’anno.
Se poi occorre una variazione di bilancio per l’anno venturo, ulteriori somme per l’anno venturo, questo lo vedremo in Consiglio, quindi si tratta di un’integrazione, come abbiamo poi chiarito con gli uffici.
Relativamente invece alle richieste di anticipazione, io vi farei una moral suasion, cioè, o troviamo una composizione, o dobbiamo votare secondo l’ordine delle richieste.
Quindi, votiamo secondo l’ordine delle richieste. Va bene.
Sulla richiesta di anticipazione proposta dal consigliere Tutolo.
La votazione è aperta. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 41, votanti 37, favorevoli 36, astenuti 4, contrari 1.
La richiesta è approvata.
Quindi, questa va al primo punto.
Poi c’è un’altra richiesta di anticipazione, fatta dal Presidente Campo, che riguarda i debiti fuori bilancio.
La votazione è aperta per l’anticipazione del punto n. 2 “Debiti fuori bilancio”, che sintetizziamo… Prima una, poi l’altra…ARTI prima dei debiti? Non avevo capito così.
Scusate, che prenda la parola uno tra voi e che dica qual è la richiesta.
Speaker : LEOCI.
… l’intervento precedente. Assecondavo, naturalmente e condividevo la posizione di Tutolo, con successiva votazione della legge sull’ARTI, sull’Agenzia regionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, le richieste sono votare l’anticipazione al secondo punto per l’ARTI e al terzo punto i debiti fuori bilancio, rispetto ai quali, però, io ho da farvi una sollecitazione che ho rivolto al Capogruppo: ci sono richieste di pignoramento presso gli uffici della Giunta sui debiti fuori bilancio, quindi restiamo e si fanno… Benissimo.
La votazione è aperta su ARTI… Poi ha cambiato idea.
La votazione è aperta, stiamo votando. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 26, favorevoli 26, astenuti 3.
La richiesta di anticipazione del punto n. 2 è approvata.
Per l’anticipazione al numero 3, quindi, dei debiti fuori bilancio.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 27, contrari 1.
La richiesta di anticipazione del punto n. 3 è approvata.
Quindi, non avendo altre richieste di anticipazione, o di cambiamento dell’ordine del giorno, noi oggi voteremo al primo punto la proposta di legge Tutolo, che è al punto n. 27; poi, la proposta ARTI che è al punto n. 9; poi, i debiti fuori bilancio raggruppati in due raggruppamenti che saranno a disposizione di tutti tra qualche minuto.
Quindi passiamo adesso alla discussione sulla proposta Tutolo, sulla quale relazionerà il Presidente Di Gregorio, è vero? Chi relaziona? Proposta iscritta ai sensi dell’articolo 17, quindi nessuna relazione, perfetto.
Ricordo che su questa proposta di legge l’ATN è negativa.
Ci sono iscritti a parlare? Non ho iscritti a parlare.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Tutolo. Prego, Presidente Tutolo.
Speaker : TUTOLO.
Visto che lei ha ricordato che l’ATN è negativa io voglio ricordare che non ho ancora avuto il piacere di avere un’ATN positiva alle mie proposte di legge, però poi tutte quante, seppure impugnate dai Governi, hanno superato il vaglio della Corte costituzionale. Come ho detto già un’altra volta, o ho qualche fratello a me sconosciuto nella Corte costituzionale che mi vuole bene oppure probabilmente proprio sgangherate non sono. Sono convinto che pure questa non lo è semplicemente perché noi facciamo qualcosa che è assolutamente nella nostra potestà. Negli appalti della Regione Puglia noi diciamo, e ci mettiamo i soldini, che a quelli che lavorano per dare dei servizi a noi dobbiamo dare 9 euro all’ora minimo. Mi pare una cosa semplice. Del resto, nel capitolato degli oneri e dei costi – ricordo qualcosa di quando ho fatto il Sindaco – si mettono queste voci di spesa e quando si prevede che il costo del personale è quello, va dato a loro, cosa che finora non è avvenuta.
Sono assolutamente fiducioso su questa questione, che potrebbe dare un messaggio politico enorme, specie per una parte politica che, ripeto, sta facendo una crociata su questa cosa: raccolte di firme e richieste di referendum. C’è un mondo dietro questa cosa.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Spina.
Speaker : SPINA.
Grazie, Presidente.
Possiamo sentire in Aula il parere dell’ATN?
Speaker : PRESIDENTE.
In che senso? È allegato alla proposta di legge.
L’ATN è vecchissimo, è allegato. Andiamo a leggerlo.
La parola al consigliere segretario per la lettura del parere.
Speaker : CERA.
Si dà lettura dell’ATN.
L’Unione europea, al fine di promuovere un’Europa sociale più forte secondo il pilastro europeo dei diritti sociali concordato tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione europea del novembre 2017, al vertice di Göteborg, con la nota direttiva dell’Unione europea 2022/2041 del 19 ottobre 2022, ha stabilito nuove norme che promuovono l’adozione di salari minimi adeguati al fine di conseguire condizioni di vita e di lavoro dignitose per i lavoratori in Europa. La direttiva non prescrive un livello di salario minimo specifico che gli Stati membri devono raggiungere, ma vuole promuovere la contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari, sostenere i livelli adeguati di salari minimi legali e migliorare l’accesso effettivo alla tutela garantita del salario minimo per tutti i lavoratori.
Dall’entrata in vigore della direttiva dell’Unione europea, gli Stati membri hanno tempo fino al 15 novembre 2024 per recepire le disposizioni ivi contenute. A decorrere da tale data le stesse si riterranno direttamente applicabili in ciascun Stato membro.
La definizione del salario minimo è di competenza dei singoli Stati membri, i quali dovranno garantire che i loro salari minimi consentano ai lavoratori una vita dignitosa, tenendo conto del costo della vita e dei più ampi livelli di retribuzione.
I salari minimi più alti sono accordati in Lussemburgo, Irlanda e Germania, quelli più bassi in Bulgaria, Lettonia ed Estonia. Nell’Unione europea, ventuno Paesi su ventisette hanno un salario minimo garantito, mentre gli altri sei, tra cui l’Italia, con Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia e Svezia, determinano i livelli salariali sulla base della contrattazione collettiva delle retribuzioni. In Italia, dunque, trovano applicazione per i relativi settori i livelli minimi di retribuzione stabiliti dai contratti collettivi nazionali per ciascuna qualifica e mansione. L’elevato numero di CCNL ha dato luogo al fenomeno del cosiddetto “dumping contrattuale”, vale a dire l’applicazione di contratti firmati da organizzazioni datoriali e sindacali che non risultano maggiormente rappresentative e che applicano minimi tabellari più bassi.
Numerose sono le proposte di iniziativa legislativa sul tema del salario minimo che sono state presentate sia nella corrente legislatura che nel corso della XVIII legislatura, attualmente la proposta C. 1275 che assorbe le proposte C. 141, C. 210, C. 216, C. 306, C. 432, C. 1053 e C. 1328, risulta essere stata approvata alla Camera dei deputati in data 6 dicembre 2023 e trasmessa all’altro ramo del Parlamento. L’elevata quantità di proposte presentate dal legislatore in questi decenni è una dimostrazione delle difficoltà incontrate da quest’ultimo nel tradurre in legge le mediazioni politiche con gli attori della contrattazione collettiva.
Il legislatore regionale, con la proposta di legge intitolata “Tutela della retribuzione minima salariale nei contratti della Regione Puglia” al fine di offrire interventi graduali finalizzati alla tutela della retribuzione minima salariale nei contratti dalla Regione Puglia, dispone che in tutte le procedure di gara, in coerenza con quanto previsto dall’articolo 11 del codice degli appalti, che al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessione sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente all’attività svolta, stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore.
Verifica e prevede che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora; verifica, ai sensi dell’articolo 11 del Codice degli appalti, qualora gli operatori economici dichiarino, in sede di offerta, un differente contratto collettivo da essi applicato, che tale diverso contratto garantisca ai dipendenti le stesse tutele di quello indicato nella stazione appaltante.
In questa sede si rileva come nel corso dell’ultima seduta consiliare, al momento in cui si scrive, è stata discussa ed approvata in Assemblea la proposta di legge 965/A, oggi legge regionale n. 19 del 2024 che ha assorbito la proposta di legge 825/ A di pari titolo.
La citata legge regionale, come emerge dalla lettura del verbale della seduta del 21 maggio, ha l’obiettivo di introdurre disposizioni per meglio favorire la qualità e la sicurezza del lavoro, il contrasto al dumping contrattuale, nonché la stabilità occupazionale nei contratti pubblici di appalto o di concessione eseguiti sul territorio regionale e di competenza della Regione, nel rispetto della recente normativa statale. La proposta prevede elementi premiali per gli operatori economici che si occupano di apportare tali miglioramenti, individua i relativi criteri qualitativi e introduce un comitato regionale per il monitoraggio della qualità del lavoro, con l’indicazione delle funzioni e della composizione.
Il tema trattato dalla legge regionale n. 19 del 2024 potrebbe apparire analogo a quello posto alla base della proposta di legge regionale in esame. Tanto emergerebbe dalle conclusioni riportate all’interno della relazione di accompagnamento alla PDL, nelle quali si afferma che la tutela della retribuzione minima rappresenta un pilastro fondamentale per assicurare condizioni di lavoro dignitose e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori sia a livello nazionale che europeo. Il riconoscimento di questo principio e l’implementazione di misure concrete per attuarlo sono essenziali per costruire una società più equa e inclusiva.
Ciò posto, ai fini dell’inquadramento generale del contesto normativo in cui opera il dumping normativo, si suggerisce di rinviare alla lettura delle ATN 925 e 865 allegate alle proposte di legge regionale sopra richiamate.
In questa sede, ai fini dell’analisi della competenza a legiferare in materia da parte del legislatore regionale, si ritiene utile rappresentare che la questione della retribuzione minima salariale rientra principalmente nelle competenze del legislatore nazionale in quanto riguarda principi fondamentali di politica economica e sociale che hanno effetti su tutto il territorio di uno Stato.
Tuttavia, in alcuni ordinamenti giuridici le Regioni o gli Enti locali possono avere competenze specifiche in materia di lavoro e retribuzione, a seconda della distribuzione dei poteri stabiliti dalla Costituzione o dalle leggi statali.
Pertanto, le Regioni possono avere competenze concorrenti o esclusive in materie connesse al lavoro, come la formazione professionale, le politiche attive del lavoro e la promozione dell’occupazione. Tuttavia, queste competenze devono essere esercitate nel rispetto dei princìpi fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato.
Il legislatore regionale, accertato che in Italia i livelli salariali sono determinati sulla base della contrattazione collettiva delle retribuzioni, sembrerebbe proporre delle misure finalizzate ad evitare che in sede di procedura di gara possano favorirsi forme di concorrenza sleale tra operatori economici. Tale circostanza deriverebbe, infatti, dall’applicazione di contratti che, siglati da organizzazioni sindacali meno rappresentative e pertanto prive di un adeguato consenso da parte della categoria di imprese e di lavoratori che esse dichiarano di rappresentare, propongono trattamenti economici e/o normativi al ribasso rispetto agli standard previsti dai contratti già vigenti nel settore.
Tuttavia, la proposta di legge regionale in esame sembrerebbe orientata, di fatto, sia all’introduzione di un salario minimo garantito, seppure all’interno della disciplina della procedura di gara, che all’introduzione di vincoli all’esercizio della libertà di iniziativa economica e di impresa, laddove si prevede che i contratti siano a tempo pieno, ambiti, questi ultimi, che non rientrano tra le materie di legislazione concorrente Stato-Regioni, nonché in quelle residuali. Difatti, il legislatore statale, all’interno dell’articolo 11 del Codice degli appalti, rubricato “Principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore. Inadempienze contributive e ritardo nei pagamenti”, ha già disposto l’applicazione al personale impiegato nei lavori servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessione del contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro, stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentativi nel piano nazionale e quello di ambito di applicazione più strettamente connesso con le attività oggetto dell’appalto e della concessione svolta dall’impresa, anche in maniera prevalente.
È prevista, invece, l’acquisizione di una dichiarazione di impegno dell’operatore economico ad applicare il contratto collettivo, nazionale e territoriale, indicato nell’esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto per tutta la sua durata, ovvero la dichiarazione di equivalenza delle tutele, solo nel caso in cui quest’ultimo indichi nella propria offerta un differente contratto collettivo nazionale. Tale dichiarazione andrà, quindi, verificata prima di procedere all’affidamento o all’aggiudicazione, e comunque secondo le modalità indicate nel successivo articolo 110 del Codice degli appalti.
Resta, in ogni caso, riservata all’autorità giudiziaria ogni decisione nel merito. Difatti, la Corte costituzionale, con la nota sentenza n. 51 dell’11 marzo 2015, ha ritenuto che i trattamenti economici complessivi minimi previsti all’interno dei contratti collettivi nazionali di lavoro costituiscono parametro esterno di commisurazione da parte del giudice nel definire la proporzionalità e la sufficienza del trattamento economico da corrispondere al socio lavoratore, ai sensi dell’articolo 36 della Costituzione.
Alla luce di quanto sopra esposto e rappresentato, si suggerisce di conformare il testo normativo proposto ai criteri e princìpi costituzionali di riparto della potestà legislativa Stato- Regione, nonché di coordinamento con la normativa regionale prodotta in materia ed attualmente in vigore.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito.
Prego, consigliere Romito.
Speaker : ROMITO.
La collega Spina aveva chiesto di ascoltare l’ATN…
Speaker : PRESIDENTE.
Ma non si è prenotata.
Speaker : ROMITO.
Io sono d’accordo con questa proposta del collega Tutolo, che evidentemente, come ha detto, avrà qualche parente ignoto che gli guarda le spalle in Corte costituzionale. Ma a parte questa simpatica trovata del collega, credo che da un punto di vista del principio ci troviamo, collega.
Credo anche però che l’ATN sia stata abbastanza chiara nel definire quali possono essere le zone d’ombra di questa proposta, in ordine proprio alla gerarchia delle fonti e alle competenze legislative.
Comprendo perfettamente la natura di questa proposta, motivo per cui la voterò. Però credo, collega, che uniformarsi a quello che hanno fatto in altre Regioni, da ultima la Regione Lazio – lo hanno fatto anche in diversi Comuni, lo ha fatto il Comune di Firenze, si appresterà a farlo il Comune di Bari – utilizzare uno strumento differente da quello normativo, e in questo caso il Consiglio regionale del Lazio ha approvato un ordine del giorno vincolante per il Presidente della Giunta e per l’Assessore, avrebbe potuto darci l’opportunità di votare, credo all’unanimità, un provvedimento che dice semplicemente di trattare con più rispetto e più dignità il lavoro di tante persone che svolgono la propria prestazione lavorativa per la Regione Puglia in tutte le sue ramificazioni.
Quindi, collega Tutolo, credo che la natura della sua proposta sia assolutamente positiva; che le intenzioni con le quali lei ha redatto questa proposta, siano assolutamente positive. Temo però che lo strumento che lei ha utilizzato, cioè proprio la proposta di legge, introdurre una norma, possa in qualche termine rallentare un giusto processo di giustizia sociale, che dovrebbe partire anche dalla Regione Puglia.
Aggiungo che molto spesso questo Consiglio regionale, purtroppo ha approvato delle proposte che avevano dei grandi margini di incostituzionalità, e lo ha fatto per ragioni molto meno nobili di questa. Per tale motivo, collega, come le ho già anticipato, io voterò favorevolmente rispetto alla sua proposta, suggerendole, però, di aggiungere e coadiuvare questa proposta anche con una mozione o con un ordine del giorno che possa avere un carattere meno ordinatorio rispetto alla legge e quindi che possa soggiacere alla censura di incostituzionalità invece tipica della legge regionale. Se vorrà cogliere questo suggerimento, collega, può già disporre della mia firma accanto alla sua per redigere un altro ordine del giorno che replichi quello che lei ha scritto in questa proposta, che comunque voterò.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Spina.
Speaker : SPINA.
In linea di principio sono assolutamente favorevole all’idea di un salario minimo che possa garantire il minimo vitale alle famiglie di questi lavoratori. Il problema sorge sullo strumento che è stato presentato dal consigliere Tutolo. Noi riteniamo che il parere dell’ATN sia assolutamente condivisibile, in quanto c’è un problema di fondo. Il bando con il quale vengono assegnati i servizi avrebbe potuto tranquillamente prevedere specificamente il contratto collettivo di riferimento. Noi non possiamo intervenire sui contratti collettivi nazionali di lavoro, perché quelli non rientrano nella nostra disponibilità. Come sappiamo, quelli sono disciplinati a livello nazionale tra le organizzazioni di categoria e il Governo, quindi esulano dalla nostra competenza.
La legislazione europea faceva riferimento a contratti siglati da organizzazioni di categoria che non sono maggiormente rappresentative e che sono disposte, per poter firmare contratti, anche a sottoscrivere delle porcherie nei confronti dei lavoratori.
Se il bando viene blindato e noi andiamo a considerare, invece, che sia applicato degnamente un contratto che possa garantire non solo il minimo vitale, ma anche qualche cosa in più, e io ritengo che vi siano contratti a cui poter far riferimento che tutelano questi lavoratori, noi potremmo anche non discutere oggi della proposta del consigliere Tutolo. Oltretutto, consigliere, il codice degli appalti lo prevede espressamente. Quindi, non andremmo a fare una forzatura, andremmo a chiedere una corretta applicazione. Ripeto, in linea di principio, io sono assolutamente favorevole acché siano erogati degli stipendi adeguati anche a questi lavoratori.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Spina.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Di Bari. Prego.
Speaker : DI BARI.
Grazie, Presidente.
Anch’io vorrei rivolgere lo stesso appello al consigliere e collega Tutolo. Si ricorderà che, quando lei ha chiesto, nello scorso Consiglio e ancor prima nell’altro Consiglio, di anticipare la trattazione di questo provvedimento, io ho rafforzato con la mia dichiarazione che questo avvenisse, proprio perché ritengo che sia giusto che il Consiglio regionale si occupi di questa tematica, anche per rispetto del lavoro che viene svolto da chi ci consente di poter svolgere il nostro lavoro. Allo stesso modo, anche quando ha chiesto, la scorsa volta, di trattare l’argomento, ero d’accordo perché, ripeto, tutto il Gruppo del Movimento 5 Stelle ritiene che sia giusto che si possa parlare in questa sede di questa tematica, così come facciamo anche quando facciamo le raccolte firme per il salario minimo.
Allo stesso modo ritengo che, se dobbiamo fare un’azione, dobbiamo approvare un provvedimento, questo debba essere efficace e portare a compimento l’obiettivo che intendiamo perseguire, per cui sarebbe un peccato se, approvata oggi la legge, poi dovesse essere impugnata e, quindi, quella tutela che noi vorremmo dare ai lavoratori venisse vanificata appunto da un’impugnazione, proprio perché trattasi di una materia che non rientra nelle competenze del Consiglio regionale.
Anch’io ritengo, pertanto, consigliere Tutolo, che oggi sia utile, proprio per non vanificare tutto il suo sforzo e il suo obiettivo, approvare una mozione dove impegniamo il Governo ad attuare quella tutela che tutti quanti vogliamo. Per cui, ritengo che sia utile in questo momento fare questo, se vogliamo dare concretezza all’azione e al lavoro che anche noi svolgiamo all’interno di quest’Aula consiliare, perché la nostra competenza non può essere allargata anche a decidere quello che deve essere il salario dei lavoratori. Questo è il mio consiglio, il consiglio che ti do perché sia efficace, e per non essere tacciati, come spesso accade, di metterci al petto una medaglia, che poi in realtà diventa una medaglia di latta, perché non è concreta e non persegue l’obiettivo che tutti quanti abbiamo in mente e abbiamo a cuore di voler attuare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Di Bari.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Mazzarano. Prego.
Speaker : MAZZARANO.
Per dire ai colleghi dell’opposizione, che ovviamente si sperticano in consigli che noi questa discussione l’abbiamo già fatta. Anche nella precedente occasione abbiamo ricevuto tanti bei consigli. Io mi ricordo i consigli del Presidente Ventola, che ci diceva, sulla legge sul dumping contrattuale di La Notte, di non inserire l’emendamento sul salario minimo perché questo sarebbe stato oggetto di impugnativa da parte del Governo.
Il Governo quella legge l’ha analizzata e non l’ha impugnata. Mi ricordo che a un certo punto anche il proponente, il consigliere La Notte si fece condizionare da questo dibattito che veniva dai banchi dell’opposizione e ci disse che rischiavamo l’incostituzionalità.
L’incostituzionalità non c’è stata, quindi questa discussione io credo che sia del tutto superflua.
Il consigliere Tutolo propone una norma di buonsenso, il perimetro di questa norma è abbastanza definito e riguarda tutto ciò che ha a che fare con le gare e i lavori della Regione Puglia, per cui io penso che sia una norma che vada sostenuta, anche perché corrisponde ad un principio sacrosanto, ormai oggetto non solo di battaglia politica, ma di tante indicazioni che vengono dall’Unione europea in materia di rispetto di tutele e diritti per i lavoratori.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Mazzarano.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Di Gregorio. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : DI GREGORIO.
Presidente, grazie.
Antonio, anch’io ti do un consiglio: andiamo avanti con questa legge, perché la gente che viene pagata 3,50 euro all’ora non può aspettare i tempi della politica.
Ci sono condizioni umane che evidentemente noi non capiamo del tutto, per cui io sostengo totalmente questa legge, così come ti ho sempre detto, Antonio. Certo, è una norma di buonsenso, ma soprattutto è una norma di civiltà, che ha un perimetro ben individuato. Credo sia nelle nostre possibilità giuridiche intraprendere questo percorso, che è un atto credo dovuto della politica verso una serie di lavoratori che in questo momento vengono veramente non sottopagati, ma di più.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Di Gregorio.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Tutolo. Prego.
Speaker : TUTOLO.
Grazie, Presidente.
Ringrazio tutti i colleghi dei suggerimenti, perché sono propositivi, però non mi convincono. Sapete perché non mi convincono? Essenzialmente perché quando tu guardi delle persone, le conosci e le vedi quotidianamente, che percepiscono 500 euro al mese, perché di questo stiamo parlando, di quelli che percepiscono 500 euro al mese e vengono qua pure da un altro paese, onestamente, io non mi faccio il problema se questa roba qua è incostituzionale, non lo è. Ripeto, non ho ancora il piacere di avere una ATN positiva di una mia legge poi resa incostituzionale dalla Corte costituzionale.
Del resto, se dobbiamo prendere per oro colato quello che gli estensori delle ATN, che rispetto, è il loro lavoro, quindi non voglio assolutamente in alcun modo diminuire il valore del loro operato e delle loro figure, sia professionali che umane, a questo punto eliminiamo la Corte costituzionale. Se c’è un motivo ci sarà. Sono loro a decidere se lo possiamo fare o non lo possiamo fare.
Voglio decidere se è dignitoso per una persona venire qui a lavorare per 500, 600, 700 euro al mese. Io mi devo porre il problema. Spero che con questa azione noi riusciamo a risolvere il problema quotidiano di qualche centinaio di famiglie che oggi veramente vivono in una condizione vergognosa. Ce la facciamo? Bene. Avremo ottenuto un risultato. Altrimenti, pazienza. Però, ci dovrà essere qualcun altro che si dovrà assumere la responsabilità di dire che è giusto che questi vengano a lavorare per quella roba là. Non voglio essere io.
Di questo sono fermamente convinto. Io sono assolutamente convinto che lo possiamo fare. Potrò essere smentito, per l’amor del cielo, non mi voglio certo porre a livello dei giudici costituzionali. Se loro riterranno che noi abbiamo fatto qualcosa che non dovevamo fare, tanto di cappello, per l’amor del cielo. Però, sono loro che me lo possono dire e prima di loro chi impugnerà questa legge, perché ci dovrà dire che non è giusto, che non è equo, ma che è giusto e sacrosanto che vengano a lavorare diversamente. Questo è quello che io voglio dire. Perché mi devo fare il problema?
Altri tre anni e questi signori, nel 2028, se non ricordo male… Anzi, Presidente, io la prego di scrivere ai funzionari successivamente, eventualmente dovesse essere approvata questa legge, a chi ha pubblicato quel bando di revocarlo e di prevedere quella remunerazione minima già da adesso, perché altri tre anni per quelle persone a quelle condizioni io onestamente non me la sento di farglieli appioppare. E il nostro indecisionismo di oggi potrebbe andare in quella direzione. È facile per noi che non percepiamo 500 euro al mese dire: fatevi altri tre anni, trent’anni magari di fine pena mai, a 500 euro al mese. Io non me la sento.
Quindi, io chiedo a voi di sostenere questa iniziativa. Poi saranno altri… In uno dei primi Consigli, assessore Amati, quando io parlai lei disse “noi siamo legislatori” e io, che non ero abituato, ovviamente, ne presi atto. Ora io mi chiedo: il Comune di Foggia ha votato questa roba, il Comune di Firenze ha votato questa roba, il Comune di Napoli, mi dice il collega Maurizio Bruno il Comune di Francavilla, parliamoci chiaro, tutti questi stanno prendendo in giro i cittadini o hanno fatto qualcosa che è efficace? E ora vuoi vedere che il Comune lo può fare e noi non lo possiamo fare? Ma veramente vogliamo ragionare in questi termini? Questa roba deve essere chiara.
Noi come Regione – questo è il mio pensiero – quando affidiamo dei servizi nel capitolato degli oneri e dei costi, una volta che mettiamo quelle somme e diciamo che la retribuzione per i dipendenti di quel servizio è di 9 euro all’ora e gli mettiamo i soldi, nessuno si potrà permettere di dare meno di quei 9 euro a quelle persone. Ed è una nostra facoltà e potestà. Questa è una nostra facoltà. Quando sentivo dire dei limiti dei contratti salariali, quello e quell’altro, attenzione: quei contratti dicono che non si può andare sotto, non sopra, se eventualmente dovessero essere sopra.
Di questo oggi ci dobbiamo occupare. Io devo avere paura di che, di qualcuno, ripeto, di cui ho il massimo rispetto che ha scritto qualcosa di diverso rispetto a quello che è il mio pensiero? Assolutamente no. Sennò, andiamocene da qua, è inutile, sciogliamola quest’Assemblea. Se devono essere altri a decidere cosa facciamo e cosa non facciamo, ce ne andiamo, costiamo di meno alla collettività, tanto non serviamo a nulla. Ci diranno loro cosa fare, lo diranno loro, decidono loro cosa fare e cosa non fare.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Tutolo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli. Prego.
Speaker : CAROLI.
Grazie, Presidente, è un tema molto delicato, che attiene anche a noi, quindi vorremmo essere scevri da condizionamenti, e sereni nel votare questa legge. Il tutto parte dall’affidamento del servizio di questi operatori. Io ho seguito con il Presidente Tutolo tutto l’iter, e mi creda, sono spessissimo d’accordo con lui, ma in questo momento mi sono perso. Ritengo infatti che trattandosi dell’affidamento di un servizio, quindi noi non andiamo ad acquistare personale, questa Amministrazione regionale, ove volesse dare dignità a questi operatori, avrebbe potuto anche utilizzare il fabbisogno di personale in pianta organica, e magari fare delle selezioni per A e B. Ma questo non è possibile perché quelle risorse non vogliono essere utilizzate, e non possono essere utilizzate, per cui ora si parla di quantificazione.
Io ritengo che si debba suddividere il percorso in due fasi: un quantum per l’ora e il quantum per le ore. Noi possiamo anche incidere, dobbiamo incidere sul quantum per ora, per cui io chiedo… Ad oggi, siccome si tratta di un servizio, noi abbiamo appostato determinate risorse. Per far sì che si possa aumentare il numero delle ore, caro Presidente, bisogna aumentare lo stanziamento. Fino a oggi, noi sicuramente possiamo dare dignità e dobbiamo dare dignità aumentando il costo pro ora dello stanziamento per ogni singolo operatore. Ma qui la madre di tutti i problemi è la quantificazione che poi porta ad aumentare il numero delle ore, perché, caro Presidente, fino a quando stiamo parlando di operatori che prestano servizi per tre, quattro ore, il passaggio da 6 a 9 euro incide, ma incide in maniera marginale.
Io però, siccome voglio essere sereno… Presidente, chiedo scusa. Presidente, Presidente, dottoressa, io voglio essere sereno: considerata l’importanza che riveste questa procedura, io vorrei comprendere quale tipologia di contratto è stata imposta, da utilizzare per l’operatore che si aggiudicherà la procedura. Oggi noi ci troviamo di fronte a un bivio: o applicare il contratto di pulimento, che è uno dei più bassi che esiste; o quello di guardiania, che è uno dei due contratti sotto la soglia, oppure, ove e dove ci trovassimo di fronte a una stazione appaltante lungimirante, anche l’applicazione del contratto Global Service. Se così fosse, noi avremmo risolto già il primo problema, perché mettendo da parte pulimento e vigilanza e applicando il Global Service ci troveremmo circa 1,5 euro già oltre la soglia rivendicata legittimamente dal Presidente Tutolo.
Questa per me è una domanda importantissima, dottoressa. Quale tipologia di contratto è stata inserita all’interno della procedura di gara?
Speaker : PRESIDENTE.
Concluda il suo intervento e poi facciamo intervenire la dottoressa Gattulli.
Speaker : CAROLI.
Il mio intervento è condizionato da quella che sarà la risposta.
Se il problema è stato risolto, al cospetto di quelle che sono le legittime rivendicazioni che gli operatori hanno posto, l’unica variabile che salta è quella dello stanziamento, perché avremo risolto il problema del costo pro ora, ma non avremmo risolto il problema delle ore, perché noi dobbiamo incidere sul costo pro ora, ma dobbiamo incidere anche sul montante delle ore. Se a questi operatori riusciamo a raddoppiare le ore siamo tranquilli che usciremo di qui tutti sereni, noi voteremo tranquillamente. A quel punto, non si tratta più di salario minimo, ma si tratta di rispetto della dignità degli operatori. Quindi, attendo la risposta della dottoressa.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Caroli, voglio solo precisare che, quando si fa una legge, non la si fa per un atto specifico, ma la si fa in generale e per il futuro. Lo preciso a scanso di equivoci. La sua domanda è chiarissima.
Mi è chiara la sua domanda. Lei è stato chiarissimo. Quello che voglio dire, però, è che noi non stiamo facendo una legge...
Sta parlando fuori microfono, consigliere Caroli.
Speaker : CAROLI.
Siccome la questione è stata posta ed è partita per cercare di assecondare le istanze che provenivano dagli operatori che prestano servizio all’interno della Regione, io oggi voglio votare in maniera seria e quindi voglio comprendere se l’azienda aggiudicatrice della procedura applicherà il contratto di pulimento, di guardiania o di global service, perché se fosse di global service staremmo tutti sereni e perlomeno una questione l’avremmo risolta.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Caroli.
Io insisto, però, nel precisare che, quando si fa una legge, magari si può partire da un esempio concreto, ma la legge è sempre generale e astratta e riguarda sempre una molteplicità di casi che possono verificarsi anche in futuro. Questo a scanso di ogni equivoco.
In ogni caso passerei la parola alla dottoressa Gattulli per fornire questo chiarimento relativamente al contratto applicato, nel capitolato che attiene allo specifico che lei ha indicato. Prego.
Speaker : GATTULLI, Segretario generale.
Consigliere, solo per dare una spiegazione che mi richiedeva. Nel bando che si è chiuso venti giorni fa abbiamo indicato il contratto della multiservizi, contratto collettivo, e abbiamo stimato un incremento della retribuzione rispetto a quella in godimento attuale del 17,56 per cento.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie alla dottoressa Gattulli.
Scusate, questa non è una Commissione, questo è un Consiglio regionale. È già troppo. È stata una precisazione tecnica, l’abbiamo fatta, però, ripeto, non è una Commissione.
Io non ho altri iscritti a parlare, quindi, se non ci sono altri iscritti a parlare, possiamo procedere con il voto sulla legge.
È stato consegnato un emendamento all’articolo 2, di cui chiedo la distribuzione in Aula.
Articolo 1: «La presente legge detta norme e dispone interventi graduali finalizzati alla tutela della retribuzione minima salariale nei contratti dalla Regione Puglia».
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 32, favorevoli 32.
Annunciano il voto favorevole i consiglieri Di Cuia e Paolicelli.
Presenti 35, votanti 34, favorevoli 34, astenuti 1.
L’articolo 1 è approvato.
Sull’articolo 2 c’è un emendamento che sto facendo girare, presentato dal consigliere Vicepresidente Giannicola De Leonardis.
Non ce l’ho, al momento, a portata di mano, quindi non ve lo posso leggere. Un momento solo che lo leggiamo, ma l’ho fatto distribuire.
L’emendamento recita così: “all’articolo 2, dopo le parole ‘Regione Puglia’ inserire ‘le ASL, aziende ospedaliere, Sanitaservice, Agenzie regionali e tutti gli enti strumentali’”. Quindi, all’articolo 2… Quale comma? Eh no, ma la Regione Puglia… Quindi, comma 1. Comma 1, perché c’è scritto anche dopo. Articolo 2, comma 1, è integrativo.
Parere del Governo sull’emendamento.? Il salario minimo.
Quindi, il parere del Governo è favorevole
Adesso passiamo all’approvazione dell’emendamento.
La votazione è aperta. Votiamo. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 32, votanti 32, favorevoli 32.
L’emendamento è approvato.
Adesso passiamo all’articolo 2 come emendato.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
L’articolo 2 è approvato all’unanimità.
È finito.
Quindi adesso votiamo la legge nel suo complesso.
La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti 33, votanti 32, favorevoli 32, astenuti 1, nessun contrario.
La proposta di legge è approvata a maggioranza.
Chi chiede l’urgenza? Per alzata di mano, votiamo l’urgenza.
Chi è favorevole? Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Nessuno.
L’urgenza è approvata all’unanimità.
Adesso passiamo alla legge sull’ARTI, che è la n. 9) all’ordine del giorno.
Per la relazione, il Presidente Di Gregorio.
Speaker : DI GREGORIO, relatore.
La diamo per letta.
Speaker : PRESIDENTE.
La diamo per letta, va bene.
Non ho iscritti a parlare.
Votiamo a partire dall’articolo 1.
Sull’articolo 1 non ci sono emendamenti.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli. Prego.
Speaker : CAROLI.
Presidente, vista la delicatezza e l’importanza del tema, gradiremmo, visto che non è stato relazionato, che punto per punto ci venisse rappresentato in modo da avere contezza della volontà del proponente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Questa legge è stata ampiamente discussa in Commissione, però, consigliere Caroli, tant’è che si sono riunite la II e la IV Commissione e hanno espresso parere favorevole, poi si è riunita la Commissione Bilancio e ha espresso parere favorevole.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Galante. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : GALANTE.
Presidente, mi hanno fatto notare che sul voto finale alla legge mi sono astenuto, ma per errore. Sono favorevole. Era solo per dirlo e lasciarlo a verbale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi, nella precedente votazione sulla legge nel suo complesso c’è stato un errore: il consigliere Galante rettifica il suo voto, che è favorevole. Quindi, è stata approvata all’unanimità.
Era solo questo, vero? Il consigliere Caroli ha chiesto l’illustrazione dell’articolo 1.
Assessore Delli Noci, prego.
Speaker : DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico e alla programmazione dei fondi di sviluppo e coesione ed europei.
Rispondo al consigliere Caroli, e per facilitare i lavori chiedo di poter fare una piccola presentazione, breve nel complesso della legge. Mi scuserà se non andiamo articolo per articolo, altrimenti non ne usciamo mai.
La Regione Puglia ha avviato da tempo una riorganizzazione rispetto al tema dell’innovazione su cui si è distinta a livello nazionale e internazionale, che oggi ha tenuto anche conto dei dati Istat che indicano la crescita favorevole e anche per aver costruito anzitempo, su alcune tematiche, una strategia di crescita, ben prima del mio arrivo al Governo nell’Assessorato.
Come però spesso avviene c’è necessità per alcune leggi di porre una riorganizzazione, un riammodernamento anche nella funzionalità degli enti e delle società partecipate che svolgono alcuni servizi e che hanno una necessaria riorganizzazione, un ampliamento delle funzioni, sviluppo di differenti competenze.
Con questo esercizio abbiamo voluto fare una riorganizzazione dell’Agenzia ARTI, abbiamo voluto fare una legge sull’open innovation che è stata già approvata in Commissione e che aspetta di essere approvata in Aula, ma abbiamo voluto anche fare una legge che riorganizza la funzionalità dei distretti produttivi.
Questa, nello specifico, riorganizza la funzionalità rispetto alla Costituzione, come deciso già dal Consiglio regionale sull’organizzazione, attraverso un consiglio di amministrazione e un revisore unico, attraverso una gestione con un direttore generale, questo da un punto di vista organizzativo.
Da un punto di vista funzionale, amplia le competenze. Nelle competenze inserisce la fase del trasferimento tecnologico. ARTI si è specializzata nella fase di studi, di attività di ricerca, di promozione delle attività legate ai giovani, ma legate anche alla promozione delle start-up. Una fase che va rafforzata è il tema legato al supporto alla brevettazione e all’affiancamento delle imprese nel mondo dell’innovazione, anche in considerazione della legge sull’open innovation, che costituisce un nuovo modo di immaginare l’incontro domanda-offerta tra il mondo della ricerca, il mondo dell’innovazione e il mondo economico e produttivo. Quindi, il ruolo di ARTI diventa centrale in questa fase di affiancamento e trasferimento tecnologico, azione che veniva fatta negli anni, circa vent’anni fa, dall’ILO e poi dalle università, che poi si è andata affievolendo. Da questo punto di vista, l’idea è quella di costruire anche delle piattaforme virtuali e fisiche dove realizzare i punti di trasferimento tecnologico, ma questo è argomento di successiva legge.
Se nello specifico il consigliere Caroli o i consiglieri vogliono chiarimenti, resto a disposizione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Possiamo votare l’articolo 1.
Ha chiesto di intervenire il Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Ho ascoltato l’assessore, che ha fatto una relazione, poesia e belle parole. A novembre 2023 abbiamo presentato in Consiglio regionale una proposta a nome di Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro sulla soppressione di agenzie, enti e fondazioni della Regione Puglia. Di che cosa ci accorgemmo? Che tutto dovevano fare queste agenzie, tranne quello per cui erano nate. Servivano soltanto come poltronificio di politici non eletti o amici degli amici.
Su quest’altra che in questo momento andremo a votare, e noi voteremo contro, ARTI, abbiamo ascoltato le belle parole dell’assessore, ma voglio capire chi sarà il direttore di questa agenzia, il consiglio di amministrazione. Andremo ad analizzare a una a una le persone che entreranno a far parte di questo ente e sicuramente troveremo persone per la spartizione delle poltrone, per ritrovare l’equilibrio che ancora da due anni non si riescono a trovare in questo Consiglio regionale. Su questa situazione controlleremo tutti gli atti, uno a uno. E siamo ancora in attesa, cara Presidente, di quella legge che noi abbiamo proposto come Gruppo il 9 novembre 2023, che riguardava la soppressione di agenzie, enti e fondazioni della Regione Puglia, ARTI al primo posto, ASSET, ADISU, ARIF, Puglia Promozione, ARPAL, AGER, Apulia Film… Quando poi ci decideremo di portare avanti anche questa legge, credo che faremmo una cosa utile alla nostra Regione Puglia, perché con le difficoltà che vivono i nostri concittadini, noi continuiamo sempre a fare leggi, o agenzie per sistemare gli amici degli amici.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il consigliere La Notte. Prego.
Speaker : LA NOTTE.
Grazie, Presidente.
Durante il percorso nelle Commissioni per quanto riguarda l’istituzione e la implementazione della nuova ARTI, ho condiviso con entusiasmo il percorso, anche perché più volte ne ho parlato anche con l’assessore.
In un periodo di smart economy è fondamentale, all’interno di una Regione come la nostra, che rappresenta dal punto di vista anche delle imprese localizzate all’interno del territorio che si occupano di ICT, di tecnologie, dotare in questo momento, al di là di tutte le polemiche che ne sono sorte, la nostra Regione di un’agenzia che si occupi di smart economy a tutti gli effetti, e che promuove la smart economy in un mercato ormai globalizzato e complesso, che ci consente di affacciarci anche a quei mercati importanti, all’interno del nuovo complesso, del nuovo sistema economico, sempre più evoluto.
Quindi, il mio voto sarà favorevole, perché io condivido un percorso, ripeto, di smart economy, un percorso utile per creare all’interno della nostra regione un ambiente idoneo anche alla localizzazione di tante imprese operanti nel settore delle ICT. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Romito. Prego.
Speaker : ROMITO.
Io concordo invece con quanto ha detto il collega Perrini: perché? Ieri, già in Consiglio comunale a Bari abbiamo affrontato il tema delle nomine nelle agenzie e nelle aziende.
La Regione Puglia credo che sia campionessa mondiale per numero di agenzie, di aziende, di sotto enti che spesso sono diventati il poltronificio per eccellenza di tutta la classe politica, appartenente evidentemente al centrosinistra della nostra regione, che non ha trovato diversa collocazione.
Questo è un dato ormai chiarissimo, non credo che possa essere confutato da alcuno. Quindi, prima di avallare con il nostro voto favorevole l’ennesima agenzia. Io mi sono incuriosito e ho voluto comprendere meglio, avendo, come più volte ho anche rappresentato, grande stima per Alessandro Delli Noci, quali fossero le finalità e le competenze di questa agenzia e sono andato a leggerle. Le voterete, perché le finalità e le competenze di questo ente, come diceva prima il collega Perrini, sono rubricate all’articolo 2. Allora, leggiamolo insieme, giacché sempre per lette le relazioni, le presentazioni delle proposte e gli emendamenti, perché si è lavorato in Commissione. Però, lavoriamo anche in Consiglio regionale, perché ci pagano per fare questo. Articolo 2: «L’agenzia è un ente strumentale della Regione Puglia e quale agenzia strategica (…) perseguirà i seguenti obiettivi: promozione della competitività e innovazione dei sistemi produttivi; sviluppo della conoscenza e sostegno alla ricerca scientifica». Anche questo andrebbe declinato in un modo un po’ più pratico, perché la Regione Puglia, in passato, ha già meritoriamente sostenuto la ricerca scientifica attraverso l’erogazione di borse per nuovi dottorati di ricerca. Lo ha già fatto Regione Puglia senza aver bisogno di un’agenzia. Ancora, l’ARTI si occuperà del supporto alle politiche regionali di promozione e tutela del lavoro. Credo che ci sia già un’agenzia deputata a fare questo, dovrebbe essere l’ARPAL, se ricordo bene. Ancora, l’agenzia si dovrà occupare ancora del potenziamento dei processi di trasferimento tecnologico e lo sviluppo della conoscenza. Ancora, quello che era già stato rubricato nella lettera c). L’agenzia svolgerà poi funzioni e compiti necessari per perseguire finalità istituzionali quali analisi e valutazioni di contesto, sviluppo di studio e ricerca, animazione e aggregazione del partenariato pubblico-privato. Questa è straordinaria. In un film – non voglio citare il nome che veniva utilizzato quando si voleva dire tutto per non dire niente – molto famoso, Amici miei, si utilizzava un termine altrettanto famoso per indicare cosa fosse l’animazione e l’aggregazione del partenariato pubblico-privato. Non dirò quella parola perché ho grande rispetto per quest’Aula. Ma poi bisognerà parlare di valutazione e monitoraggio dei piani e dei programmi di sviluppo, gestione di interventi di tipo sperimentale e innovativo, sviluppo di progettualità nazionale. Addirittura, la NASA: europea e internazionale. Valorizzazione dei risultati della ricerca di soggetti pubblici.
Credo sia del tutto superfluo continuare a leggere le finalità istituzionali e i compiti di questa agenzia, per cui io provo anche stima, perché conosco il lavoro di tanti funzionari e di tanti dirigenti di questa agenzia, che però non fa altro che duplicare le funzioni di altre agenzie e nei fatti fare una cosa molto semplice: “articolo 3, due punti e a capo; organi, cosa fa questa proposta, individua il presidente del consiglio di amministrazione, il consiglio di amministrazione composto da due membri più il presidente, il direttore generale, che avrà una retribuzione pari a quella di un capo dipartimento iscritto, il comitato scientifico e il revisore unico”. Qual è la sintesi di questa proposta? La sintesi di questa proposta è che ci sono almeno altre sette nuove figure cui destinare l’attività politica e istituzionale della nostra Regione. Credo che, rispetto a questo, invece, la Regione Puglia dovrebbe fare una politica completamente diversa, cioè razionalizzare il numero di agenzie, di enti, di sotto enti che si occupano di finalità istituzionali della Regione, per investire nella qualità del nostro management, potendolo pagare in maniera diversa, razionalizzando la spesa pubblica, tenendo a bada le consulenze che vengono erogate da queste agenzie. Molto spesso, in queste consulenze, si annida tanta politica e poca professionalità.
Rispetto a questo, è un lavoro assai poco edificante, perché diciamo sempre le stesse cose da anni, e quasi mai cambia qualcosa. Per onestà intellettuale, però, e anche per rispetto del lavoro dei colleghi, io credo che si debba sempre cercare di dire la verità per provare a migliorare le cose, non con un istinto demolitorio, ma con un istinto costruttivo, quello che ha animato, credo, la proposta del collega Ventola, del collega Perrini e dei colleghi di centrodestra che l’hanno sostenuta, sempre finalizzata alla migliore esperienza istituzionale e professionale possibile da parte della nostra Regione.
Rispetto a questo, noi ci riserveremo, all’esito di questa votazione, di produrre dei suggerimenti all’assessore, anche in ordine alla gestione di alcune questioni relativamente ad ARTI. Siamo certi che l’assessore, come ha già fatto in passato, vorrà accoglierli con grande senso di equilibrio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tammacco. Prego.
Speaker : TAMMACCO.
Grazie, Presidente.
Siccome oggi siamo in vena di suggerimenti, vorrei dare un altro suggerimento all’assessore Delli Noci, cioè quello di andare avanti perché siamo in forte ritardo.
Noi ricordiamo, o facciamo menzione sempre delle poltrone, dei poltronifici, di queste vicende varie, senza ricordare che l’ARTI è stata artefice, scusatemi il doppio senso, della creazione di numerose start-up in Puglia, start-up innovative, che hanno dato la possibilità a dei giovani talenti pugliesi di farsi largo non solo in Puglia ma su tutto il territorio nazionale e anche mondiale. Sono state decine e decine le aziende che hanno portato il valore della regione Puglia sotto l’aspetto delle competenze, del saper fare e del saper essere, in Puglia e in tutto il territorio nazionale, e sono nate tutte da ARTI. È il momento, assessore, proprio di reggere, come diceva prima il collega, tutte le vicende che, oggi come oggi, portano questa realtà a essere un po’ più strutturata sul territorio. In questo credo che nessuno di noi abbia dubbi sul lavoro di ARTI.
Io, pertanto, sostengo fortemente, insieme al nostro Gruppo, questo disegno di legge, perché è giunta l’ora di dare più forza a queste iniziative, a tutte le iniziative sull’innovazione tecnologica e sui talenti pugliesi che vogliono coltivare il tutto, piuttosto che ridurci al semplice consiglio di amministrazione, alle poltrone e a tutto quanto, non tenendo conto delle opportunità che in questi anni ARTI, insieme alle altre strutture, ha offerto ai nostri talenti e ai nostri giovani del territorio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Leoci. Prego.
Speaker : LEOCI.
Grazie, Presidente.
Volevo soltanto mettere in evidenza, da quello che è emerso dai discorsi degli altri Gruppi che sostengono l’approvazione di questa legge, come le agenzie in questi anni abbiano trasformato il territorio pugliese, come l’efficienza che c’è stata soprattutto in alcuni settori, con alcune agenzie che sono nate prima di altre, abbia impattato in maniera positiva sull’immagine della regione Puglia. Penso anche principalmente ad altre realtà, come Puglia Promozione, su quello che è stato in questi anni il motore affinché la nostra regione fosse conosciuta dappertutto. Pertanto, paragonando anche quella dell’istituzione di questo disegno di legge per ARTI, non posso che esprimere soprattutto gratitudine per chi oggi vuole potenziare questo settore con il sostegno di questa agenzia. Poi sono del principio che, come dice il Presidente Perrini, alcune volte se dobbiamo rinunciare a qualcosa forse dobbiamo rinunciare tutti quanti. È come avere le Commissioni consiliari e si aveva una disparità di trattamento economico, ad esempio con la Commissione legalità e la criminalità organizzata, dove non si aveva un parametro di indennizzo. Ricordo che naturalmente l’abbiamo stabilito in questo Consiglio affinché naturalmente ci sia da parte di tutti l’equo compenso per il lavoro fatto.
Pertanto, paragonando anche altri settori della nostra Regione, si cerca di fare quello che si può, e soprattutto non siamo gli unici ad avere agenzie strategiche, ma in tutte le Regioni, soprattutto in Regioni affini ad alcune correnti politiche, come la Lombardia e quant’altro.
Penso che siano di gran supporto alla Regione affinché si raggiungano quelli che sono gli obiettivi, le caratteristiche e le peculiarità del nostro territorio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Caroli, last minute.
Speaker : CAROLI.
Ho seguito attentamente la relazione dell’assessore, convinto limitatamente, fermo restando la grande… La ratio di questa legge.
Però, assessore, io vorrei attirare la sua attenzione, se mi è possibile, sugli articoli 3 e 6 di questa legge. È noto come le scelte, in questo caso del presidente del consiglio d’amministrazione, e del consiglio di amministrazione stesso, del direttore generale e del revisore dei conti siano a totale appannaggio della Giunta. Con tutto il rispetto per i componenti della Giunta, sicuramente di livello altissimo, ritengo che nel caso di specie probabilmente avrebbe avuto più senso utilizzare, come si fa per tantissime altre tante procedure, delle commissioni di valutazione, magari composte da figure con delle reali competenze tecniche.
Così come a me fa specie quanto disciplinato all’articolo 6, e mi riferisco alla nomina del Comitato scientifico, la scelta dei componenti del quale, al netto di quelli già previsti, è a totale appannaggio del Presidente della Giunta.
Io ritengo allora che sia quanto mai necessario intervenire, perché dare la totale possibilità di scegliere a coloro i quali dovrebbero essere le figure che, a loro volta, dovrebbero controllare, che sono coloro i quali ti hanno proposto, perché nel caso di specie il comitato tecnico dovrebbe essere sicuramente a fianco di ARTI, ma allo stesso tempo anche al suo fianco, perché più lavora alacremente e più produce e probabilmente più risultati andremo ad ottenere.
Io avrei preferito, e secondo me anche lei ne è convinto, nel caso di specie la valutazione e, quindi, il successivo conferimento dell’incarico a figure con competenze tecniche superiori, perché così avrebbe potuto avere maggior senso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Adesso possiamo passare al voto dell’articolo 1.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 29, contrari 1.
L’articolo è approvato.
Passiamo all’articolo 2.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 28, favorevoli 27, contrari 1, astenuti 1.
L’articolo è approvato.
Passiamo all’articolo 3.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 28, favorevoli 27, contrari 1, astenuti 1.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 4 (Presidente del consiglio di amministrazione).
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
L’articolo 4 è approvato all’unanimità.
Articolo 5 (Consiglio d’amministrazione).
La votazione è aperta. Votiamo. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
L’articolo 5 è approvato all’unanimità.
Articolo 6 (Comitato scientifico)
La votazione è aperta. Votiamo. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 28, favorevoli 28, astenuti 1.
L’articolo 6 è approvato a maggioranza.
Articolo 7 (Revisore unico)
La votazione è aperta. Votiamo. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
L’articolo 7 è approvato all’unanimità.
Articolo 8 (Direttore generale)
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 28, favorevoli 27, contrari 1, astenuti 1.
L’articolo 8 è approvato a maggioranza.
Articolo 9 (Personale)
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 2.
L’articolo 9 è approvato a maggioranza.
Articolo 10 (Controlli e vigilanza)
La votazione è aperta. Votiamo, Raffaele. Abbiamo votato tutti?
La votazione è chiusa.
Presenti 30, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 3.
L’articolo 10 è approvato a maggioranza,
Articolo 11 (Norma finanziaria)
La votazione è aperta…,, Un attimo, c’è un emendamento. Chiedo scusa? Ci sono tre emendamenti all’articolo 11.
Do lettura del primo emendamento: «All’articolo 11, comma 1, dopo le parole “dall’esercizio finanziario 2024” sono aggiunte le parole: “e per gli esercizi finanziari 2025 e 2026”».
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 1.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Emendamento n. 2, sempre un emendamento tecnico, sempre proposto dall’assessore Delli Noci: «All’articolo 11, comma 2, primo periodo, le parole “al bilancio di previsione per gli anni 2023-2025” sono sostituite con le parole: “al bilancio di previsione per gli anni 2024, 2025 e 2026”».
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 29, votanti 28, favorevoli 27, contrari 1, astenuti 1.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Emendamento n. 3, sempre tecnico, sempre proposto dall’assessore Delli Noci: «All’articolo 11, comma 2, dopo il seconda alinea è aggiunto il terzo alinea (…)».
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 1.
L’emendamento è approvato a maggioranza.
Adesso votiamo l’articolo 11 come modificato.
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 28, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 1.
L’articolo è approvato a maggioranza.
Articolo 12 (Norme transitorie, abrogazioni e disposizioni di rinvio).
La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
L’articolo 12 è approvato all’unanimità.
Passiamo all’approvazione dell’intera legge come emendata.
La votazione è aperta. Votiamo.
La votazione è chiusa.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 27.
Il disegno di legge è approvato a maggioranza.
Quindi, il disegno di legge al punto n. 9 è stato approvato.
Adesso passiamo ai debiti fuori bilancio… Prego? L’urgenza?
Votiamo per l’urgenza.
Chi è favorevole? Chi si astiene? Chi è contrario?
La richiesta di procedura di urgenza è approvata a maggioranza.
Gianfranco De Blasi hai votato contro? Contro.
È approvato a maggioranza.
Abbiamo due emendamenti al 25… Disegno di legge n. 121 del 28/06/2024.
lo trovate al punto n. 25) dell’elenco. I due emendamenti raccolgono tutti i debiti fuori bilancio che sono presenti all’ordine del giorno.
È stato presentato un altro emendamento, da parte del consigliere Cera, sempre sul disegno di legge di cui al punto n. 25), che non è di accorpamento, per cui pregherei l’assessore Amati di guardarlo, anche al fine di valutarne l’ammissibilità nel debito fuori bilancio, perché in realtà riguarda una rateizzazione per i debiti verso le imprese.
L’emendamento Cera è ritirato.
Passiamo, allora, sugli emendamenti di accorpamento dei debiti.
La votazione è aperta sull’emendamento n. 1.
La votazione è chiusa.
Presenti 26, votanti 25, favorevoli 25.
L’emendamento non è approvato.
Emendamento n. 2. Questo emendamento contiene un raggruppamento di altri debiti fuori bilancio, quelli relativi alla lettera e).
Prego, assessore.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Grazie.
Colleghi, se fosse possibile, siccome mi rendo conto che alla fine siamo nelle condizioni di votare il provvedimento con la maggioranza assoluta, così come richiesto per i provvedimenti di variazione al bilancio, vi chiederei di valutare una circostanza: che il protrarsi del pagamento dei debiti fuori bilancio con riferimento a quelli della lettera b) produce una esposizione dell’ente all’aumento degli interessi, cioè un’esposizione dell’ente agli interessi, perché ovviamente gli interessi si calcolano, come tutti quanti sapete, alla data della soddisfazione del credito.
Per cui, ogni giorno che passa, questa è la questione, rappresenta un esborso maggiore. E siccome noi, bene o male, dovremo riconoscere i debiti fuori bilancio, se non li riconosciamo oggi, li riconosceremo al prossimo Consiglio regionale, vorrei che durante la votazione si avesse questa consapevolezza. Quindi, il mio è un intervento meramente contabile, proprio di contabilità, a tutela della cassa.
Poi, capisco tutto, capisco ovviamente le riflessioni che si possono fare all’interno di una dialettica ordinaria fra maggioranza e opposizione all’interno dei Gruppi, capisco tutto; però vorrei far presente che da un punto di vista tecnico la questione sono i maggiori esborsi da interessi ulteriori.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Ovviamente, sono debiti che derivano da sentenze. Ha chiesto di intervenire? Un attimo solo perché era senza tessera e non si capiva.
Prego, Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Solo per gli auguri al nuovo assessore Amati, che ha cambiato forma.
Ora sta dall’altra parte, e giustamente iniziamo la predica al contrario: prima stava là e ne faceva una, ora dalla maggioranza.
La predica, invece di farla da questa parte, adesso ti devi un po’ abituare a farla di là, da quella parte. Perché noi siamo qua tutti, belli, presenti; la maggioranza è quella tua, e da oggi tu fai parte della maggioranza. Ti chiedo di non fare sempre il professore; adesso il professore fallo di là.
I debiti li avete prodotti voi, perché fai parte della maggioranza. Adesso vi mettete, tu e la maggioranza, e chiudete il cerchio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. La votazione è aperta.
La votazione è chiusa.
Presenti 25, votanti 25, favorevoli 25.
L’emendamento non è approvato.
Adesso abbiamo il problema che tutti i debiti fuori bilancio che venivano oggi all’ordine del giorno e che avevamo raggruppato negli emendamenti dovranno essere ripresentati dalla Giunta.
Prego.
Speaker : AMATI, assessore al bilancio, alla ragioneria, alle finanze e agli affari generali.
Grazie, Presidente.
Siccome gli emendamenti non hanno conseguito la votazione a maggioranza assoluta, a questo punto si dovrebbe procedere debito fuori bilancio per debito fuori bilancio. Però, poiché, da quello che capisco, non saremo in grado di avere la maggioranza assoluta… Adesso sto ponendo un altro problema. Nel caso in cui noi dovessimo non conseguire la maggioranza assoluta, decadrebbero i disegni di legge, quindi bisognerebbe ripetere l’intero procedimento. Pertanto, dobbiamo scegliere se ripetere l’intero procedimento e, per esempio, inserirli all’interno dell’assestamento di bilancio, che siamo pronti a presentare al Consiglio, quindi fare, così come indica di fare il Presidente Emiliano, cioè in ogni caso certificare una votazione, quale che sia; oppure fermarsi e magari rinviare al prossimo Consiglio regionale. Ma questa è una valutazione meramente politica, con riferimento anche al calendario del Consiglio, per cui io mi rimetto ai Capigruppo, in particolare ai Capigruppo della maggioranza.
Dal punto di vista strettamente tecnico, è chiaro che se ci fermiamo qui, al prossimo Consiglio regionale, potremmo esaminare tutti i disegni di legge, e naturalmente non è preclusa la possibilità di presentare nuovi emendamenti. Oppure, in alternativa, si vota, però noi lo inseriamo all’interno dell’assestamento di bilancio. Tutto qui.
Speaker : PRESIDENTE.
La prossima volta si potrà fare di nuovo l’accorpamento, perché questi ormai sono andati. Rifacciamo l’accorpamento e votiamo… Sono andati gli emendamenti, quindi, riaccorpiamo e rivotiamo, da questo punto sui debiti fuori bilancio.
Quindi, la richiesta è di aggiornare sui debiti fuori bilancio, partendo, al prossimo Consiglio, dai debiti fuori bilancio.
Il prossimo Consiglio, lo ricordo a tutti, è il 12, su leggi e su mozioni. Poi abbiamo previsto di fare anche il Consiglio il 19.
Prego, Presidente Perrini.
Speaker : PERRINI.
Io pensavo che dopo una serie di nomine, assessori, cambi di poltrone, i voti dei 5 Stelle, contiamo e contiamo e non ci sono mai i voti. Oggi avete votato anche ARTI.
Faccio un invito, perché noi vogliamo prenderci le nostre responsabilità, assessore Piemontese: secondo me avete bisogno di una grossa riflessione, perché non so quante altre poltrone dovrete fare per quadrare la situazione, sono mesi e mesi.
Anche dopo che avete nominato assessore Amati, ho notato che i numeri non ci sono. Fate allora una bella riflessione, così, quando veniamo in Consiglio regionale, noi ci prendiamo le responsabilità delle cose che dobbiamo votare noi, ma voi dovete prendervi la responsabilità delle cose vostre.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Allora ci aggiorniamo. Ci sarà il Consiglio il 12. Ripartiamo dai debiti fuori bilancio.
Grazie.