Speaker : .
(Segue inno nazionale)
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti.
Diamo per approvato il verbale della seduta precedente.
Hanno chiesto congedo Di Gioia e Mazzarano.
Comunicazioni al Consiglio.
Il consigliere Pino Romano ha dichiarato di aderire al Gruppo Misto. In più, il consigliere Vizzino, a far data dal 5 aprile, ha aderito al Gruppo consiliare “Emiliano Sindaco di Puglia”.
Assegnazioni alle Commissioni.
I Commissione: sono una serie di debiti fuori bilancio.
II Commissione: disegno di legge n. 38 “Norme per la protezione della fauna selvatica”.
III Commissione: disegno di legge n. 43 “Quota di integrazione Aziende Ospedaliero-universitarie”.
IV Commissione: richiesta parere deliberazione della Giunta regionale n. 486.
Proposta di legge a firma dei consiglieri Laricchia, Galante e Bozzetti “Relazione di fine legislatura regionale”.
IV Commissione e V Commissione: proposta di legge a firma del consigliere Campo.
Interrogazioni: Zullo “Istituzione di nuovi uffici InfoPoint turistici”; Congedo “Disservizi al reparto geriatria Perrino di Brindisi”; Congedo “Progressivo depauperamento delle risorse umane all’ospedale di Terlizzi”; Congedo “Problemi di ricezione dei segnali televisivi nel territorio dei Comuni di Conversano, Triggiano e Mola”; Congedo “Concorso Acquedotto Pugliese per l’affidamento del sistema di verifica in continuo di opere e servizi”; Galante “Piano d’azione dell’agglomerato di Taranto”; Gatta “Cronoprogramma lavori Gino Lisa di Foggia”; Trevisi, Laricchia, Galante ed altri “Criteri di assunzione utilizzati dall’ARIF”; Trevisi “Vertenza FAL”; Congedo “Espletamento servizio mensa ASL Regione Puglia”; Borraccino “Parere Regione Puglia sul raddoppio della centrale termoelettrica di Massafra”; Borraccino “Lavoratori pista di Nardò”; Borraccino “Raddoppio in territorio di Massafra”; Santorso, Di Bari, Borraccino ed altri “Attivazione della centrale operativa 118 ASL BAT”; Borraccino “No alla militarizzazione del territorio per la TAP”.
Passiamo all’ordine del giorno. Chiedo ai consiglieri di stare seduti tranquilli. Non dovremmo stare molto. Informo il Consiglio che la Conferenza dei Presidenti ha deciso che il primo punto all’ordine del giorno è rinviato in Commissione. Sul secondo punto, proposta di legge Colonna, chiedo ai consiglieri nelle prossime 48 ore di presentare eventuali emendamenti in modo tale da poter refertare e discutere la proposta nel prossimo Consiglio regionale del 17.
Nello stesso tempo, il quinto punto non lo discuteremo e i consiglieri sono pregati, entro le prossime 48 ore, di presentare emendamenti per affrontare il testo nella riunione del 17.
Passiamo adesso al terzo punto: “Diffusione e utilizzazione dei defibrillatori semiautomatici nella Regione”.
Relaziona il Presidente Romano. Prego, Presidente…
Scusate, lo dico innanzitutto al pubblico e al gruppo di giornalisti: un po’ di calma. Calma. Cerchiamo di ascoltare il Presidente Romano e poi procederemo in ordine.
Prego, Presidente.
Speaker : ROMANO Giuseppe.
Con la presente proposta di legge, recante “Norme sulla diffusione e l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici nella Regione Puglia”, si intende elevare i servizi a tutela della salute attraverso la diffusione di defibrillatori semiautomatici esterni in maniera coordinata su tutto il territorio regionale e la formazione dei soggetti che li utilizzano.
Riconosciuto che la fibrillazione ventricolare è causa rilevante di decessi sull’intero territorio regionale e che la defibrillazione precoce rappresenta il sistema più efficace per garantire le maggiori percentuali di sopravvivenza, la presente proposta di legge risponde all’opportunità di diffondere in modo capillare l’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni sul territorio anche a personale non sanitario, opportunamente formato, nella convinzione che l’utilizzo di tale apparecchiatura possa prevenire o quantomeno ridurre il numero di morti per arresto cardiocircolatorio.
In data 13 ottobre 2016 è stata assegnata alla III Commissione una prima stesura del testo, successivamente sostituita in data 31 gennaio 2017, condivisa da ulteriori proponenti. Sul nuovo testo è stato rilasciato un referto tecnico e un’analisi tecnico-normativa positivi, sicché in data 22 marzo il testo è stato discusso e approvato alla unanimità in III Commissione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie al Presidente Romano.
Possiamo procedere alla votazione sugli articoli.
Articolo 1.
Prego, consigliere Damascelli.
Speaker : DAMASCELLI.
Grazie.
Un intervento sulla discussione generale sentivo di farlo, se i colleghi riescono ad avere soltanto un po’ di pazienza, perché volevo ricordare al Consiglio regionale che ha approvato l’articolo 51 della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 40, quindi la legge di stabilità 2017 della Puglia, che all’articolo 51, ulteriori disposizioni in materia di utilizzo di defibrillatori, c’è un articolo aggiuntivo su mia proposta, un emendamento da me firmato, ma approvato all’unanimità dall’intero Consiglio regionale, che recita in un solo comma: “Al fine di consentire interventi immediati salvavita in caso di improvvisi e imprevedibili circostanze di insufficienza cardiaca presso scuole e associazioni sportive, è istituito in termini di competenza e cassa un fondo di euro 100.000 nel bilancio autonomo regionale per l’esercizio finanziario 2017, nell’ambito della Missione 6, Programma 1, Titolo 2, per finanziare l’acquisto di defibrillatori semiautomatici e la realizzazione di corsi di formazione per il corretto utilizzo degli stessi da assegnare, per il tramite dei Comuni, a scuole e associazioni sportive”.
È stato approvato all’unanimità il 30 dicembre 2016, è legge della Regione Puglia, ma, ahimè, è rimasto totalmente inattuato. Benché il mio compito, il nostro compito terminasse quel giorno, al 30 dicembre, con l’approvazione di questa disposizione, e poi erano gli uffici regionali ad adempiere a quello che noi avevamo stabilito, riscontravo, però, che questa iniziativa non veniva attuata. Al che, mi sono preoccupato di incontrare personalmente più volte, di sollecitare le strutture a svolgere un’attività per consentire l’utilizzo di questi 100.000 euro affinché fossero acquistati i defibrillatori, fossero distribuiti ai Comuni e quindi, di conseguenza, fossero anche tenuti i corsi per l’utilizzo degli stessi.
Presidente, mi rivolgo a lei, perché so che lei è sensibile all’attività e all’impegno dei consiglieri regionali. Non una volta, ma più volte mi sono recato in via Gentile. Stamattina, nemmeno a farlo apposta, ho telefonato ancora una volta. Nel frattempo, l’impiegato, il funzionario che se ne stava occupando ha fatto una procedura di mobilità, ha partecipato a una mobilità e si è anche trasferito presso altri uffici. Allora ho provato a cercare il dirigente di sezione.
Insomma, noi siamo favorevoli e voteremo a favore, naturalmente, di questa legge. Ci mancherebbe altro. Lo dicevamo prima. Ci sono tanti problemi, che non hanno una connotazione ideologica, che tutti insieme vogliamo risolvere e a cui tutti vogliamo collaborare per la definizione degli stessi, però, una volta per tutte...
C’è l’assessore al welfare. Io ricordo anche, me lo ricordava prima Nino, l’impegno di Totò Negro proprio in questa direzione per cercare di diffondere l’utilizzo e l’acquisto dei defibrillatori. Però, siamo disarmati, eppure ci siamo pure interessati. Siamo andati più volte, abbiamo sollecitato gli uffici, ma non si può andare avanti così. Cortesemente, se c’è un impegno, se c’è una disposizione capiamo con tutta la pazienza di questo mondo che gli uffici sono impegnati, che c’è tanto da fare, però dal 30 dicembre 2016 approviamoli questi atti amministrativi che consentono l’acquisto dei defibrillatori da utilizzare! Quindi, chiedo al Governo regionale di sollecitare e adesso consegno, Presidente, nelle mani dell’assessore direttamente l’articolo 51 della legge regionale n. 40 del 2016, auspicando che sia dato seguito a quello che io ho proposto e che il Consiglio regionale tutto ha approvato.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Mennea, prego.
Speaker : MENNEA.
Presidente, colleghi consiglieri, ho apprezzato nella scorsa seduta di Consiglio, quando abbiamo approvato la legge di bilancio, l’emendamento del collega Damascelli, perché non fa altro che rafforzare quello che è lo spirito, la ratio di questa proposta di legge che oggi è in discussione e quindi l’utilizzo di altre risorse per acquistare i dispositivi di sicurezza, i defibrillatori, non fa altro che mettere sul tavolo un progetto al quale poi questa legge fa riferimento, che è quello di rendere cardio protetta tutta la Regione.
Proprio l’approvazione di questa legge può evitare tutte quelle disfunzioni che sono state appena denunciate appunto perché non si può operare in maniera disgiunta e a macchia di leopardo. Occorre una regolamentazione legislativa che consenta di fare dei piani di intervento su tutto il territorio regionale e che abbia come finalità quella di dotare di dispositivi di sicurezza tutti quei luoghi che prevedono la presenza di concentrazione di persone, che possono essere le scuole ma ci sono tutti gli uffici pubblici, ma anche i luoghi privati come i grandi centri commerciali, le discoteche, i centri turistici. Insomma, sono tanti luoghi da cardio proteggere e io penso che con una disciplina ordinata, così come è previsto in questa legge, anche la dotazione finanziaria possa essere utilizzata tempestivamente senza perdite di tempo e magari slegando i processi amministrativi rispetto all’obiettivo finale che ha questa legge.
So anche che esiste un progetto nazionale che ha previsto delle risorse finanziarie pari a circa 800.000 euro, che devono essere completate nella fase di spesa, per cui questa legge si innesta con quel piano nazionale che ha previsto l’acquisto di defibrillatori che debbono essere utilizzati nei luoghi pubblici.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Mi pare di capire dall’intervento del consigliere Mennea che queste risorse troveranno anche quegli altri, si incroceranno con i 100.000 previsti dalla legge di stabilità, e quindi ci sarà una somma maggiore. Okay.
Procediamo al voto. Articolo 1.
Presenti 35, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato.
Articolo 2.
C’è un emendamento all’articolo 2 a firma del consigliere Mennea. Il Governo è favorevole. Votiamo.
Presenti 40, votanti 33, favorevoli 33, astenuti 7.
È approvato.
Scusate, possiamo cercare di mettere un po’ d’ordine? Gli emendamenti sono stati distribuiti sul tavolo? Sì.
Non ci sono altri emendamenti. Votiamo l’articolo 2, così come è stato emendato.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
È approvato.
All’articolo 3 c’è un emendamento, sempre a firma di Mennea.
Il Governo è favorevole.
Presenti 35, votanti 29, favorevoli 29, astenuti 5.
È approvato.
Andiamo all’articolo 3. Non ci sono emendamenti. Votiamo.
Lo abbiamo votato. Non ci sono altri emendamenti. Quindi, votiamo l’articolo 3, così come è stato emendato.
Presenti 38, votanti 31, favorevoli 31, astenuti 7.
È approvato.
Articolo 4. C’è sempre un emendamento di Mennea.
Il Governo è favorevole.
Votiamo.
Che cosa è successo? Annulla. Dobbiamo rivotare. Lì abbiamo votato già.
Votiamo.
Stiamo votando l’emendamento all’articolo 4, a firma di Mennea, con parere favorevole del Governo. Presenti 40, votanti 40, favorevoli 40.
È approvato.
Votiamo adesso l’articolo 4 così come è stato emendato.
Presenti 37, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato.
Articolo 5. Non ci sono emendamenti. Votiamo.
Presenti 36, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato.
Votiamo l’articolo 6.
Presenti 33, votanti 33, favorevoli 33.
È approvato.
Ci sono dichiarazioni di voto? Non ne vedo. Procediamo a votare l’intero articolato. Abbiamo votato tutti?
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 39.
È approvato.
Votiamo l’urgenza.
È approvata.
Passiamo adesso al punto n. 4): “Norme in materia di nomina dei Direttori generali”.
La parola al Presidente Romano.
Speaker : ROMANO Giuseppe.
Signor Presidente, colleghi consiglieri, il decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, “Attuazione della delega di cui all’articolo 11, comma 1, lettera p), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di dirigenza sanitaria”, ha dettato la nuova disciplina in materia di nomina e valutazione dei Direttori generali delle aziende ed enti del servizio sanitario nazionale, modificando radicalmente il precedente disposto normativo di cui al citato decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni.
La novità più rilevante del predetto decreto legislativo n. 171 e successive modificazioni è l’istituzione presso il Ministero della salute dell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di Direttore generale delle Aziende sanitarie, delle Aziende ospedaliere e degli altri enti del servizio sanitario nazionale, nell’ambito del quale le Regioni dovranno scegliere i propri Direttori generali delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale.
Con il presente disegno di legge, la Giunta regionale ha inteso procedere all’adeguamento della normativa regionale in materia di nomina dei Direttori generali delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, precedentemente disciplinato dal citato articolo 24 della legge regionale n. 4/2010 e successive modificazioni, dell’articolo 4, comma 4, della legge regionale n. 25/2006 e, nel caso specifico degli IRCCS, dell’articolo 5, comma 1, della legge regionale n. 17/2017, nonché all’adeguamento della normativa regionale in materia di commissariamento delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, precedentemente disciplinati dal citato articolo 14 della legge regionale n. 19/2010 e successive modificazioni, considerato che, a norma del medesimo decreto legislativo n. 171, la scelta del commissario straordinario va effettuata nell’ambito del predetto elenco nazionale.
Il disegno di legge è stato presentato in Commissione in data 29 marzo 2018 ed è stato approvato a maggioranza dei presenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene.
Articolo 1. Votiamo l’articolo 1.
Presenti 41, votanti 24, favorevoli 24, astenuti 17.
È approvato.
Articolo 2. Non ci sono emendamenti.
Votiamo.
Liviano.
Speaker : LIVIANO D’ARCANGELO.
Posso, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : LIVIANO D’ARCANGELO.
Grazie.
Presidente, io faccio un po’ fatica a comprendere il senso di questo articolo 2, perché mi sembra di capire che esista già un elenco nazionale degli idonei alla nomina di direttore generale delle Aziende sanitarie. Sostanzialmente, le persone che ritengono di poter fare, per il curriculum vitae che appartiene loro, i direttori generali sono valutate e poi ritenute idonee all’interno di un elenco nazionale di persone. Quindi, c’è già una valutazione a monte, c’è un elenco nazionale in cui queste persone sono sostanzialmente inserite.
In verità, faccio un po’ fatica a comprendere le ragioni per cui la Regione debba immaginare una Commissione regionale composta da tre persone che faccia un’ulteriore valutazione. Mi sembra che queste persone siano state già valutate e non debbano esserlo nuovamente.
Siccome noi nella costruzione condivisa del programma avevamo pensato che la politica dovesse rallentare il suo potere sulla sanità e, comunque, ridimensionare la possibilità di scelta dei direttori generali, io eviterei che la politica avocasse a sé stessa ancora una volta la nomina dei direttori generali. Per cui, rispetto a questa cosa, io voterei contro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
La valutazione del Governo è per confermare l’articolato, perché ha dei vincoli rispetto alla nuova legge nazionale prevista dal Ministro Lorenzin.
Votiamo l’articolo 2. Presenti 41, votanti 25, favorevoli 23, contrari 2, astenuti 16.
Votiamo l’articolo 3. Non vedo emendamenti.
Presenti 35, votanti 24, favorevoli 23, contrari 1, astenuti 11.
Andiamo all’articolo 4. C’è l’emendamento a firma di Galante, Conca. Il parere del Governo è favorevole. Votiamo.
Presenti 39, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato.
Votiamo adesso l’articolo 4 così come è stato emendato.
Presenti 42, votanti 24, favorevoli 24, astenuti 8.
È approvato.
Articolo 5. Presenti 39, votanti 23, favorevoli 23, astenuti 15.
È approvato.
Adesso andiamo all’emendamento aggiuntivo a firma mia, che riguarda il ripristino per i prossimi due anni del contributo di solidarietà sui vitalizi in essere.
La relazione è abbastanza chiara. In sostanza, mentre sulla base della legge Monti in Puglia abbiamo applicato il contributo di solidarietà fino al 2016, che ha previsto un taglio di 250.000 euro circa in tre anni, con questa proposta per i prossimi due anni verrà recuperata, con il contributo di solidarietà, una somma pari a 1.100.000 euro. Quindi, siamo di fronte a un contributo molto, molto forte. La proposta, come recita il testo, va nella direzione di destinare queste somme in favore della ricerca per la cura delle malattie rare, attraverso una procedura prevista nel testo, e cioè attraverso una procedura di evidenza pubblica e poi attraverso procedure di verifica delle spese e della rendicontazione.
Nel frattempo, c’è un subemendamento a firma del Movimento 5 Stelle. Io credo che la proposta che abbiamo avanzato sia una proposta abbastanza corposa. Il riferimento che adesso farà la collega Laricchia, che mi ha riferito, riguarda la precedente tornata del contributo di solidarietà, quello fino al 2017; nel 2018, altre Regioni, sulla base di alcune sentenze di tribunali che hanno rimarcato la necessità che i contributi di solidarietà avessero il carattere di ragionevolezza e proporzionalità, e non meramente ripetitivo, hanno ripristinato con modalità e aliquote diverse. Per questa ragione, io sono per non appesantire ulteriormente perché rischiamo, a fronte di ricorsi, di incorrere in quei princìpi che la Corte costituzionale già in numerose sentenze ci ha richiamato. Questa è la mia opinione, ovviamente. Poi il Consiglio è sovrano.
Peraltro, credo che ci sia un appesantimento molto forte.
Prego, collega Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie, Presidente.
Partiamo dal presupposto che quello contenuto in questo emendamento è un timido passo in avanti rispetto a quello che andrebbe fatto, ma è comunque un passo in avanti. Naturalmente, non troverà la nostra opposizione. Anzi, ci auguriamo che ce ne siano tanti altri di questi passetti per poter raggiungere l’obiettivo reale, che è quello che, purtroppo, questo Consiglio regionale ha già bocciato per due volte con il voto contrario di tutte le forze politiche, anche del Presidente Emiliano, che – lo voglio ricordare – a settembre del 2016 andò a La7, TV nazionale, a dire che era contrario ai vitalizi e a dicembre 2017, tre mesi dopo, votò contro la proposta del Movimento 5 Stelle per abolirli e ricalcolarli con il metodo contributivo.
In ogni caso, questo contributo di solidarietà è un piccolo passo in avanti, cioè si riduce un privilegio assurdo. Quello che dobbiamo comprendere è che non è accettabile che esistano dei cittadini che hanno diritto a una pensione calcolata con un metodo, che è quello contributivo, e altri cittadini che prendono fino a quattro volte di più dei contributi che hanno versato. Ancora peggio è se ragioniamo sul fatto che questi cittadini che hanno diritto a questi privilegi sono proprio quei cittadini che fanno le leggi e le regole per tutti gli altri cittadini, quindi hanno pensato bene di farle per se stessi in un certo modo e per tutti gli altri cittadini, invece, in un altro. Assurdo. Chi li ha votati sicuramente non si aspettava questo.
Noi abbiamo depositato la nostra proposta di legge per abolire i vitalizi e ricalcolarli con il metodo contributivo a maggio 2016 ed è lì, purtroppo, a prendere polvere. Noi sappiamo bene che è una spada di Damocle che pende su questo ufficio, su questo Consiglio. Per fortuna, adesso la Camera dei deputati ha un Ufficio di Presidenza differente e questa proposta, probabilmente, adesso calerà dalla Camera dei deputati, quindi calerà dal Parlamento, quindi dovremo adattarci di conseguenza.
I due subemendamenti che abbiamo presentato non sono – come già anticipava lei – niente di più rispetto a quello previsto dall’ordine del giorno della Conferenza dei Presidenti delle Regioni nel 2014, approvato all’unanimità, quindi anche con il voto favorevole della Regione Puglia. Non si capisce perché la Regione Puglia, come altre, poche altre, sia stata tra quelle poche che, di fatto, non l’hanno realizzato, pur avendo preso l’impegno.
Noi vogliamo dare questa possibilità adesso. Rispetto alla riduzione prevista dal suo emendamento, nessuna riduzione fino a 25.000 euro, il 3 per cento per la parte compresa tra i 25.000 e i 50.000, il 6 per la parte compresa tra i 50.000 e i 90.000, il 12 per la parte oltre i 90.000, noi prevediamo quello previsto dalla Conferenza dei Presidenti, non fatto all’epoca, ma che si può fare adesso: 6 per cento per l’importo lordo fino a 18.000, 9 per cento tra 18 e 42, il 12 tra 42 e 72, il 15 oltre il 72. In più, diamo la possibilità, come previsto dall’ordine del giorno della Conferenza dei Presidenti, per coloro che hanno un reddito complessivo annuo inferiore o pari a 18.000 euro, di richiederne l’estensione. Lei capisce bene che noi non l’avremmo mai fatto, ma lo facciamo, lo presentiamo semplicemente perché vogliamo davvero dare una possibilità a questo Consiglio di approvare qualcosa che, ripeto, la Regione ha già approvato nel 2014.
Nel secondo emendamento, rispetto alla sua maggiorazione del 3 per cento, 6 per cento, 9 per cento e 15 per cento per coloro che hanno diritto a più di un vitalizio, perché ricordiamoci che c’è anche questo, ci sono persone che oltre ad avere il vitalizio da consigliere regionale hanno anche il vitalizio da parlamentare, da eurodeputato, noi prevediamo, come previsto dalla Conferenza dei Presidenti, una maggiorazione del 40 per cento qualora si abbia la titolarità al doppio vitalizio insomma o a beneficio di analoghi trattamenti. Questo è quello che noi presentiamo.
Ci auguriamo che quel piccolo passo avanti contenuto in questo emendamento e che, ripeto, non avrà la nostra opposizione, però vogliamo dare la possibilità di farne uno un pochino più grande anche perché ricordiamoci che l’obiettivo vero di una politica migliore è quello di non azzardarsi minimamente, non pensarci neanche ad assicurare per se stessa dei privilegi che gli altri cittadini italiani devono sognarsi.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene. Io ho già anticipato la mia riflessione. Non credo che dobbiamo aprire qui una discussione adesso sul contributo. Penso che possiamo procedere. Prego, Amati. Vuole parlare? Prego.
Speaker : AMATI.
Presidente, soltanto un minuto. Siccome poi noi voteremo contro e partirà un comunicato stampa dei Cinque Stelle dove diranno “Hanno votato contro la nostra iniziativa” e staremo per 24 ore a ragionare di questa cosa, almeno voglio dire perché, almeno io, ma penso anche gli altri, voteremo contro. Lo voglio almeno dire, perciò sto intervenendo. A parte che ho notato che il collega Treviso si è dissociato e quindi sono soltanto… No, anzi, sono due i dissociati dal Gruppo dei Cinque Stelle, quindi sono evidentemente quelli governativi, quelli che sanno che il 4 marzo i Cinque Stelle hanno vinto le elezioni e noi stiamo aspettando che, grazie alla loro vittoria, modificheranno questo sistema che vige in Italia e, quindi, modificheranno con legge dello Stato questo terribile sistema dei vitalizi, quindi fronteggeranno i problemi di natura costituzionale con legge dello Stato, e noi saremo tutti quanti contenti perché finalmente, grazie al loro contributo, noi potremo finalmente non avere il problema della Corte costituzionale, che era l’argomento che tanto spesso ci ha in qualche modo convinto che bisognava agire con misura, perché nessuno di noi è titolare di assegno di vitalizio, e quindi ci consigliava di agire con misura soltanto per non fare una figuraccia.
Ma ora il mondo è cambiato, quindi noi vedremo gli interventi su questo argomento, la chiusura dell’Ilva, vedremo l’eliminazione dell’intramoenia e dell’extramoenia. Insomma, ci apriamo, nei prossimi mesi, a grandi riforme in questo Paese, grazie al contributo del Movimento 5 Stelle. Quindi, più che dirlo a noi con questo emendamento di dubbia costituzionalità, ma perché non lo dite ai numerosi parlamentari nazionali dei Cinque Stelle, che traducendola in una legge dello Stato ci metterebbero nelle condizioni di maggiore tranquillità, quindi noi qui vi accontenteremmo senza nessun dubbio e, quindi, vi daremmo l’opportunità di chiudere il cerchio della vostra ormai triennale battaglia contro gli sperperi della politica e contro i privilegi della casta politica? Perché lo rivolgete a noi?
Questo trasformatelo in una lettera, in una missiva, inviata a tutti i parlamentari, deputati e senatori, del Movimento 5 Stelle, i quali lo devono tradurre anche in una legge dello Stato, non soltanto una delibera, quella la faranno per la Camera e per il Senato, e una legge dello Stato fatta in modo che non vi siano problemi di costituzionalità, così risolviamo tutto il problema. Perché noi, per quanto voi pensiate che siamo fantastici e possiamo fare tutto, purtroppo siamo una Regione, siamo una cosa piccola nell’ambito dell’ordinamento dello Stato e, siccome non possiamo intervenire in questa materia, e l’ha già detto la Corte costituzionale, ma ripetute volte, senza princìpi di ragionevolezza e senza temporaneità, c’è un fior fiore di sentenze della Corte costituzionale che vi consiglio di rivedere.
La proposta della Presidenza era una proposta che, al minimo, potesse superare qualche perplessità. Del resto, io mi aspetto, per esempio, che, siccome non è una legge statale, ma una legge regionale, qualcuno che percepisca il vitalizio possa convenire in giudizio e sollevare la questione di legittimità costituzionale. Già me l’aspetto, vi devo dire la verità.
Voi avete come obiettivo l’ottimo, e non perché siete degli ottimisti, ma perché disconoscete il bene, soltanto per questo. Noi, invece, che conosciamo il bene e molto spesso scantoniamo l’ottimo perché sappiamo che l’uomo è un legno storto, ma è un problema nostro, noi siamo pieni di vizi e voi, invece, abbondate in virtù, un consiglio ve lo possiamo dare. Vi dovete rivolgere ai parlamentari del Movimento 5 Stelle. E fatelo fare in fretta, perché è insopportabile che noi ogni sei mesi ritorniamo su questo argomento. Se loro lo fanno in fretta, noi non ritorneremo più su questo argomento. Voi vi metterete la medaglia. Avete dato un grande contributo. Fatelo per tutti gli altri argomenti che vi ho citato prima, rivoluzionate il mondo, stupiteci, fateci vedere cose nuove. Voi lo fate e noi staremo tutti quanti tranquilli.
Quindi, noi votiamo “no” semplicemente perché sappiamo che non si può fare e che, tradotto, significa che l’ottimo è nemico del bene. Noi ci limitiamo, nella nostra limitatezza, ad inseguire il bene. Per questo, voteremo l’emendamento così come presentato dal Presidente Loizzo, confidando che il vostro intervento statale, parlamentare, darà l’opportunità di approcciarsi a questo argomento con maggiore levità, quindi maggiore serenità. Vi ringraziamo in anticipo per quello che vorrete e saprete fare con la collaborazione dei vostri parlamentari.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Marmo.
Speaker : MARMO.
Presidente, solo per dichiarare a viso aperto la nostra concordia con l’emendamento presentato dal Presidente Loizzo, che immagino avrà avuto anche interlocuzioni con l’associazione ex consiglieri e che, molto probabilmente, si presta ad una vita applicativa molto più adeguata rispetto al passato.
In più, rispetto al precedente, dove il contributo di solidarietà andava a finire nell’indistinto sacco della finanza pubblica, quindi non si sapeva dove andava a finire, lei ha avuto la buona idea di individuare un procedimento per il quale chiunque parteciperà con la legge a questo finanziamento andrà a finanziare la ricerca sulle malattie rare. Credo che questo sia il messaggio più importante. Condivido il fatto che non è necessario aggiungere appesantimenti a questa norma da lei presentata, anche per il fatto che è abbastanza ridicolo che dobbiamo chiedere agli ex consiglieri la autocertificazione di quale sia il reddito o non sia il reddito, quello che sappiamo. Credo che gli uffici siano edotti di tutte le situazioni per ciascun ex consigliere. Per cui, la nostra posizione è quella di respingere l’emendamento presentato dai colleghi Cinque Stelle e di essere favorevole all’emendamento presentato da lei. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Marmo.
Collega Di Bari, prego.
Speaker : DI BARI.
Grazie, Presidente. Solo due precisazioni. Vorrei rassicurare il collega Amati: non è necessario dare nessun suggerimento ai nostri parlamentari in quanto, come lei ben saprà, visto che lei è molto informato, il nostro Presidente alla Camera Fico ha già dato mandato ai questori l’avvio dell’informativa in ordine alla possibilità… Sì, infatti, benedetto Fico, benedetto Fico. Bravo, benedetto Fico. Lo possiamo dire alla grande.
Le vorrei dire un’altra cosa. La collega Laricchia, come tutto il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, le due firme mancanti sono solo perché sono venuti in ritardo i colleghi e quindi non potevamo presentare il ritardo l’emendamento visto che c’è un termine temporale entro il quale bisogna depositare l’emendamento, è soltanto per quello. Dissociati da questa parte non ce ne sono. Dissociati da questa parte non ce ne sono. Un’altra cosa. L’emendamento presentato da noi non fa altro che riportare la decisione che è stata presa all’interno, come più volte detto dalla collega Laricchia, della Conferenza Stato-Regioni. Lei sta dicendo che praticamente quell’impegno che è stato preso è stato assunto consapevoli del fatto che fosse incostituzionale. È questo che sta dicendo? Se il nostro emendamento è incostituzionale, era incostituzionale anche quella decisione e quindi non capisco perché non ha levato nessuno scudo in quella occasione, forse perché sapeva benissimo che trattandosi soltanto di un impegno che non ha nessun vincolo quindi andava bene preso in quel modo. Poteva farsi pubblicità grazie a quell’impegno. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ho altri interventi. Procediamo. Votiamo il primo subemendamento a firma di Laricchia, così come è stato illustrato. Votiamo.
Presenti 42, votanti 41, favorevoli 8, contrari 33, astenuto 1.
Non è approvato.
Adesso votiamo anche il secondo subemendamento. Poi voteremo tutto insieme il testo. Peraltro, il secondo subemendamento, se fate bene i calcoli, corrisponde più o meno… Il 40 per cento di 6 è… Stiamo lì, insomma. Non è molto differente la proposta che ho presentato.
Presenti 37, votanti 36, favorevoli 8, contrari 28, astenuto 1.
Non è approvato.
Adesso votiamo l’emendamento a mia firma.
Presenti 42, votanti 42, favorevoli 42.
È approvato.
Mi pare che il bene alla fine è prevalso, per cui sono molto contento.
Adesso votiamo l’intero testo di legge. Vuoi parlare adesso per dichiarazione di voto? Prego, consigliere Galante.
Speaker : GALANTE.
Voglio giustificare la nostra astensione. Siamo tentati dal votare contro dopo le parole di Amati, perché io capisco che essere bocciati dai cittadini in una campagna elettorale così pesante, che vi ha fatto completamente fuori e che ha sottolineato proprio ciò che diceva Amati, vogliono i cittadini. Noi non vogliamo dei direttori generali nominati dalla politica, anche se questa legge si sta adeguando a una normativa nazionale. Se dovessimo andare al Governo, speriamo, come hanno voluto gli italiani, noi sganceremo dalla politica i direttori generali, anche perché è chiaro che i direttori generali fanno soprattutto gli interessi di chi li nomina. È eclatante il caso che sta accadendo adesso a Taranto. Ha sollevato la questione quell’intercettazione del consigliere Mazzarano. Lì sarà la magistratura a decidere. Però ciò che sta avvenendo fuori da quella serie di intercettazioni di gente che si sta rivoltando, che sono i cittadini, che sanno benissimo e che non sopportano più l’ingerenza della politica per il lavoro, l’ingerenza della politica nelle liste d’attesa, che tanto adesso sono care al consigliere Amati, o l’intramoenia sono proprio le questioni che noi cercheremo di andare a risolvere e per cui i cittadini ci hanno votato, consigliere Amati.
Capisco benissimo che può sembrare assurdo e adesso ci stanno, speriamo, mettendo alla prova. Noi cambieremo le leggi, anche costituzionali, se ci sarà permesso farlo. Quindi, non c’è niente di strano.
È chiara una cosa. I cittadini non vi sopportano più. Hanno tagliato le gambe a tutti, da Roma a scendere. È proprio l’esasperazione totale. Capisco che la sconfitta fa male, però dire che noi siamo degli esaltati, che vogliamo andare a Roma a cambiare il mondo... Noi siamo consapevoli che sarà difficile, ma siamo anche consapevoli che così non si può andare più avanti. Cambiare la sanità in Italia, cambiare la sanità soprattutto al sud, dove viene penalizzato tutto... Non è certo facendo questo sistema, che lei pensa assurdo. Sono promesse, in questo momento, che verranno realizzate appena saremo al Governo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Galante.
Procediamo al voto sull’intero testo di legge.
Presenti 42, votanti 34, favorevoli 32, contrari 2, astenuti 8.
È approvato.
Votiamo l’urgenza. Chi è favorevole?
È approvata.
Passiamo all’ultimo punto, al punto n. 6).
C’è bisogno soltanto di una votazione per approvare la deliberazione relativa al Piano degli indicatori di bilancio.
Votiamo. Votazione elettronica.
Risultato: presenti 38, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato.
Non abbiamo, come concordato nella Conferenza dei Presidenti, altri punti da affrontare. Il Consiglio è aggiornato a martedì 17. Bozzetti, volevi parlare? Come sull’ordine dei lavori? Prego.
Speaker : BOZZETTI.
Presidente, grazie. Vorrei semplicemente chiedere, visto che c’è stato quantomeno, anche se breve, un periodo in cui si iniziava puntuali e si lavorava quantomeno fino alle 16, magari di ritornare a quel buon modo di fare politica e lavoro all’interno del Consiglio regionale, perché so che è una decisione assunta in Capigruppo, non sto dicendo questo, però magari…
I punti in realtà c’erano, ce n’erano altri. C’era, ad esempio, una proposta di legge anche del sottoscritto che poteva essere discussa. Al di là di questo, se magari si lavora un po’di più e non si inizia alle 12, 12,30 e si finisce alle 13,30 magari ne sarebbero contenti tutti i cittadini pugliesi, non solo i qui presenti.
Grazie.