Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti. Apriamo i lavori della seduta dell’11 luglio 2018.
Ha chiesto congedo l’assessore Di Gioia.
Procediamo con l’ordine dei lavori.
Primo punto: Proposta di legge Damascelli ed altri “Disposizioni in materia di smaltimento delle carcasse provenienti da allevamenti zootecnici”.
Relatore è il consigliere Pentassuglia. Prego.
Speaker : PENTASSUGLIA, relatore.
Signor Presidente, colleghi consiglieri, dal 4 marzo 2011 sono entrati in applicazione il Regolamento comunitario del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 recante “Norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale, ai prodotti derivati non destinati al consumo umano”, abrogativo del Regolamento comunitario 1774/2002 e il Regolamento 142/2011 della Commissione del 25 febbraio 2011, recante “Disposizioni di applicazione del Regolamento 1069/2009”: i sottoprodotti di origine animale si ottengono prevalentemente dalla macellazione di animali destinati al consumo umano, dalla produzione di alimenti di origine animale, dallo smaltimento dei cadaveri sia degli animali da reddito che da affezione e dall’applicazione di piani di eradicazione delle malattie infettive del bestiame. Il Regolamento si applica ai prodotti derivati che sono esclusi dal consumo umano per legge o per scelta, ad esempio per motivi commerciali. In passato, le crisi connesse all’insorgenza dell’afta epizootica e alla diffusione delle encefalopatie spongiforme trasmissibili, quali l’encefalopatia spongiforme bovina, e alla presenza di diossina nei mangimi hanno messo in evidenza le conseguenze dell’uso improprio di determinati sottoprodotti di origine animale sulla salute pubblica e degli animali sulla sicurezza della catena alimentare e dei mangimi, nonché sulla fiducia dei consumatori.
Tali situazioni critiche possono avere un impatto più ampio sulla società in senso globale attraverso l’incidenza da esse esercitate sulla situazione socioeconomica degli agricoltori e dei settori industriali interessati, nonché sulla fiducia dei consumatori nella sicurezza dei sottoprodotti di origine animale. Potrebbero, inoltre, avere conseguenze negative per l’ambiente non solo per i relativi problemi di smaltimento dei rifiuti, ma anche per quanto riguarda la biodiversità.
Con delibera n. 2234 del 30 novembre 2013, la Giunta regionale ha approvato le linee guida per l’applicazione del Regolamento 1069/2009, recante “Norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivanti non destinati al consumo umano”, che abroga il Regolamento 1774/2002, in cui sono previste, tra l’altro, le modalità di smaltimento delle carcasse degli animali da reddito morti in allevamento.
Con la presente proposta di legge, al fine di assicurare su tutto il territorio regionale la sicurezza alimentare dei cittadini e la salute animale e per consentire la verifica delle cause di decesso dei capi di bestiame causate dalle contingenti emergenze igienico-sanitarie, nonché dalla necessità di salvaguardia ambientale, si intende disciplinare un regime di aiuti per la rimozione, il trasporto e la distruzione dei capi morti in allevamento, proporzionata al rischio per la salute pubblica e degli altri animali allevati nelle aziende interessate, avvalendosi dell’ARA, l’Associazione Regionale Allevatori della Puglia.
La presente proposta di legge interviene nel rispetto delle norme sanitarie concernenti la raccolta, il trasporto e la distruzione delle carcasse di origine animale attraverso la previsione di un regime di aiuti coerente con le previsioni di cui all’articolo 27 del Regolamento n. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014, che dichiara compatibili con il mercato interno alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il Regolamento della Commissione n. 1857/2006.
Si ringrazia la Commissione per il lavoro prodotto e si rimette il provvedimento al Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Consigliere Damascelli, prego.
Speaker : DAMASCELLI.
Grazie, Presidente.
Ho presentato questa proposta di legge che ha avuto l’approvazione di quattro Commissioni. Ringrazio i componenti e l’Ufficio di Presidenza della Commissione agricoltura, della III Commissione sanità e servizi sociali, della Commissione ambiente e anche della Commissione bilancio. Oggi arriva in Consiglio regionale con il fine principale di tutelare la salute pubblica, garantire la sicurezza alimentare, dare fiducia ai consumatori e sostenere le aziende agricole che operano nel settore della zootecnia.
In passato, le diverse crisi che hanno, purtroppo, colpito il settore zootecnico, con alcuni casi derivanti dalla presenza di afta epizootica alla diffusione di encefalopatie spongiformi trasmissibili, alla presenza di diossine nei mangimi, hanno messo a rischio il settore e hanno creato dei rischi anche per la salute dell’uomo e degli animali. Di qui, attraverso un’interlocuzione costante con il mondo agricolo, la necessità di ritornare su questo argomento per assicurare un provvedimento legislativo che dia certezza alla nostra catena alimentare, che dia fiducia ai cittadini che consumano prodotti dalla zootecnia e anche derivati e per assicurare che gli animali deceduti nelle aziende agricole siano correttamente smaltiti attraverso una procedura che prevede il trasporto e la distruzione in impianti di incenerimento regolarmente autorizzati. Attuare questo progetto attraverso una convenzione che il Governo, la Giunta regionale potrà fare con l’Associazione Regionale Allevatori della Puglia a cui affidare, oltre che, tramite la convenzione, delle regole anche un sostegno economico, quindi dei fondi, che poi dovranno essere, e di qui ho presentato il mio emendamento, dovranno essere utilizzati dall’Associazione Regionale Allevatori per affidare il servizio tramite procedura ad evidenza pubblica. Essendo soldi pubblici è giusto che siano, appunto, anche se da soggetti non pubblici, utilizzati per questo fine e per l’affidamento del servizio con procedure ad evidenza pubblica. Questo è lo scopo, quindi quello di consentire il monitoraggio delle cause di mortalità ai fini di un controllo epidemiologico costante e anche per la prevenzione delle malattie animali e fondamentalmente per tutelare l’ambiente, per tutelare la salute e quindi per migliori condizioni igienico-sanitarie.
Ringrazio tutti i commissari per aver votato a favore di questo provvedimento in quattro Commissioni. Oggi arriva finalmente in Consiglio regionale. Diamo un segnale ad un settore importante della nostra economia, che è l’agricoltura e in particolare la zootecnia, ma fondamentalmente puntiamo a tutelare la salute dei consumatori.
Ho aggiunto un emendamento che ho poc’anzi depositato. Lo illustro adesso. Chiedo di aggiungere all’articolo 3 un comma 4, poi possiamo anche formularlo in maniera diversa, ma quello che conta è la sostanza più che la forma, cioè che l’affidamento del servizio da parte dell’ARA Puglia dovrà avvenire tramite procedura ad evidenza pubblica. Non c’è bisogno di illustrarlo. È molto chiaro. È per un fatto di trasparenza e correttezza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Non vedo altre richieste di intervento.
Possiamo passare all’articolato.
Articolo 1. Votiamo.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato.
Articolo 2.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato.
Articolo 3.
C’è un emendamento presentato dal consigliere Damascelli, che ha già illustrato, per cui votiamo l’emendamento all’articolo 3.
Presenti 29, votanti 28, favorevoli 28, astenuto 1.
È approvato.
Votiamo adesso l’articolo 3, così come emendato.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
È approvato.
Articolo 4.
Votiamo l’articolo 4.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
È approvato.
C’è un emendamento all’articolo 4. È aggiuntivo.
Votiamo.
Prego.
Speaker : DAMASCELLI.
Grazie.
Premesso che io ho votato a favore della legge, quindi sono d’accordo anche a questo provvedimento, non capisco l’attinenza di questo emendamento che riguarda non lo smaltimento delle carcasse, ma le norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari a chilometro zero in materia di vendita diretta dei prodotti agricoli rispetto allo smaltimento delle carcasse.
È chiaro che con una legge si può modificare tutto. Era solo un fatto di ordine, di organicità. Sono favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Le spiego. È necessario per recepire le osservazioni del Governo, onde evitare...
Speaker : DAMASCELLI.
Non si poteva fare una proposta di legge ad hoc? Il cittadino che andrà a leggere la legge sulle carcasse si ritroverà questa...
Speaker : PRESIDENTE.
Lo so, però è un articolo solo. Evitiamo. Grazie.
Votiamo l’emendamento aggiuntivo.
Presenti 28, votanti 20, favorevoli 20, astenuti 8.
È approvato.
Votiamo l’intera legge.
Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.
È approvata.
Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: «DDL n. 38 del 27/03/2018 “Modifica della legge regionale 21 dicembre 2017, n. 59”».
Relatore consigliere Borraccino, che non vedo. Diamo tutto per letto.
Passiamo all’articolato. Il consigliere Bozzetti ha chiesto di intervenire. Prego, consigliere.
Speaker : BOZZETTI.
Grazie, Presidente. Intervengo per dichiarazione di voto e per fare alcune precisazioni in merito a questo disegno di legge. Innanzitutto voteremo a favore.
Il disegno di legge, così come anche annunciato in Commissione, va a modificare, secondo quelli che sono stati i suggerimenti arrivati dal Governo nazionale, la legge approvata qualche mese fa sulla caccia, parafrasandola così.
Ci tenevo a fare questo intervento semplicemente perché numerose delle modifiche che sono state apportate e che sono state richieste erano, in realtà, state già presentate da noi come Movimento 5 Stelle attraverso degli emendamenti, che poi sono stati, in realtà, bocciati. Questo anche a testimonianza del fatto che molto probabilmente, nonostante la posizione del Movimento 5 Stelle su quella legge era abbastanza chiara, si è lavorato con il solo intento di fare qualcosa di positivo per la Regione e di buono per il settore.
In particolare, mi riferisco alle modifiche che sono state apportate alla lettera a) dove il gettone di presenza viene abbassato da 60 a 30 euro e il Movimento 5 Stelle in realtà aveva proposto di non mettere nessun gettone di presenza, ma questo a testimonianza del fatto anche che probabilmente c’era stato un importo eccessivo messo a disposizione nella legge.
Mi riferisco poi alla lettera k) e alla lettera l) dove avevamo presentato degli emendamenti anche in quel caso che sono stati bocciati, emendamenti che sopprimevano delle parole, le parole che oggi vengono soppresse con questo provvedimento, in quanto ricordo a tutti, a noi per primi, che la giurisprudenza riteneva che l’esercizio venatorio comprende non solo l’effettiva cattura o l’uccisione della selvaggina, ma anche ogni attività prodromica o preliminare alla complessiva organizzazione dei mezzi, nonché ogni atto desumibile dall’insieme delle circostanze in tempo o in luogo che comunque appaia diretto a tale fine. Questo a testimonianza del fatto e a riprova del fatto che ci avevamo visto giusto.
Soprattutto c’è poi la lettera r), che si riferisce all’articolo 31, dove viene soppresso il comma 11, che recitava: “La Regione Puglia, per comprovate ragioni di protezione di fondi coltivati e degli allevamenti, per autorizzare su proposta delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale, tramite le loro strutture provinciali, su parere dell’ISPRA, piani di abbattimento attuati dalle guardie venatorie, con la collaborazione dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi delle forme inselvatichite di specie domestiche”. Questa è sostanzialmente la famosa questione anche dei gatti e cani selvatici che giustamente avevamo portato all’attenzione già in questa legge ed eravamo riusciti, con un nostro emendamento, a stralciare da una parte della legge, era presente anche in un’altra parte, ma stranamente non si era proceduto con la soppressione anche di questo comma, che oggi arriva tramite una richiesta da parte del Governo.
Questo per dire semplicemente che, al di là del “avevamo ragione”, che lascia il tempo che trova ovviamente, molto spesso, anche recentemente, veniamo accusati magari di essere poco eleganti, e potremmo anche essere poco eleganti, opinione personale, sicuramente però c’è una mancanza di buonsenso dall’altra parte dove, a testimonianza del lavoro che il Movimento 5 Stelle conduce sempre nel merito delle questioni, anche quando la posizione è contraria, Presidente, il buonsenso deve sempre prevalere.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Non vedo altri interventi, per cui passiamo all’articolato. Si tratta di un unico articolo. Votiamo l’articolo unico.
Presenti 30, votanti 26, favorevoli 26, astenuti 4.
È approvato.
Passiamo al terzo punto all’ordine del giorno: “Proposta di legge Laricchia, Galante ed altri ‘Relazione di fine legislatura regionale’”.
Il relatore è il consigliere Amati. La diamo per letta.
Procediamo all’articolato.
Articolo 1.
Votiamo.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato.
Articolo 2.
Votiamo l’articolo 2.
Presenti 28, votanti 27, favorevoli 27.
È approvato.
Articolo 3.
Votiamo l’articolo 3.
Presenti 29, votanti 28, favorevoli 28, astenuti 1.
È approvato.
Articolo 4.
Votiamo l’articolo 4.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
È approvato.
Votiamo l’intera legge.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 27.
È approvata.
Come avete sicuramente visto dall’ordine del giorno, ci sono ai punti nn. 4), 5) e 6) tre proposte di legge che sono state messe all’ordine del giorno in maniera legittima sulla base dell’applicazione dell’articolo 17 del Regolamento. Quindi, per varie ragioni non hanno trovato l’iter di discussione e di completamento dei lavori in Commissione.
Ho posto la questione ieri nella Conferenza dei Presidenti, nella speranza di avere dalla Conferenza dei Presidenti l’autorizzazione a formulare, a nome di tutta la Conferenza, questo appello. Però, siccome vi erano delle opinioni diverse l’appello lo faccio a nome mio, nel senso che chiedo ai proponenti che in base all’articolo 17 sono i titolari della decisione di poter chiedere al Consiglio il rinvio in Commissione al fine di consentire un completamento dei lavori. Dei punti 4) e 6) addirittura non si è mai discusso, non è mai cominciata la discussione nelle Commissioni competenti.
Io, come già sanno i consiglieri, mi sono già attivato con i dirigenti e l’Ufficio d’Aula per cercare di superare queste difficoltà e queste criticità che attengono a provvedimenti che dopo addirittura un anno non trovano una discussione in Aula. Mi sono impegnato e mi sto già adoperando per monitorare passo-passo l’avanzamento dei provvedimenti nelle Commissioni per consentire a tutti, nei tempi prefissati dal Regolamento, di vedere discusso e completato l’iter.
Questo mi impegno a fare appena ci sarà la ripresa dei lavori a settembre, ovviamente sollecitando tutti i vari inadempienti. In molti casi sono anche gli assessorati che non fanno arrivare i referti tecnici, in altri casi non sono gli assessorati, ma sono criticità dovute all’attività della Commissione a volte incomprensibili. Cercherò, nel limite del possibile, di evitare queste criticità, e per questo, con l’impegno che al primo Consiglio regionale utile queste tre proposte troveranno l’iscrizione all’ordine del giorno, io chiedo ai proponenti, man mano che chiamerò i punti, di accedere al rinvio in Commissione per consentire di completare la valutazione dei provvedimenti. Questo è l’appello che vi faccio. Ovviamente, se non è possibile, procederemo alla discussione e alla successiva votazione in Aula.
Chiamo per questo il primo punto, il proponente è Bozzetti.
Speaker : BOZZETTI.
Presidente, grazie per l’intervento innanzitutto.
Io non ho nessun problema a riportare in Commissione questa proposta di legge, però mi permetta di prendere qualche minuto per far rilevare alcune questioni. La prima è di natura prettamente di buonsenso, per ritornare al buonsenso citato prima, ovvero per quanto riguarda questa proposta di legge il referto tecnico data 13 novembre 2017, quindi parliamo di ben sei mesi fa, e altrettanto si è atteso dopo la presentazione della proposta di legge per il referto tecnico, quindi parliamo di una proposta di legge che non è mai arrivata in discussione in Commissione a distanza di un anno.
Questo a testimonianza del fatto – non è il primo caso purtroppo – che sembra ci sia – mi permetta questo termine – un’avversione nei confronti delle proposte di legge proposte dal Movimento 5 Stelle per la loro discussione nelle rispettive Commissioni, proprio perché non è la prima volta che questo accade, tranne in rari casi – questo lo devo dire –, come ad esempio è successo nella IV Commissione.
Detto questo, Presidente, la ringrazio per l’impegno preso, che non è la prima volta anche nel rispetto dei lavori del Consiglio, trovo però allo stesso tempo abbastanza avvilente che ci debbano essere, più volte, dei richiami formali soprattutto nei confronti magari di assessori o consiglieri di maggioranza, quando quello che si chiede è semplicemente il rispetto del lavoro che ognuno di noi è stato chiamato a fare in Consiglio regionale.
Per venire nel merito della proposta, che rimando in Commissione, io volevo segnalare, soprattutto agli uffici tecnici, una possibile illegittimità di un atto deliberativo della Giunta. Mi riferisco, in particolare, alla deliberazione di Giunta regionale del 12 gennaio 2018, n. 6, dove viene approvato il Piano triennale dell’immigrazione 2016-2018. Perché? Perché la legge stessa, la legge n. 32/2009 prevede all’articolo 9, comma 2, ma anche in un altro articolo, che per l’approvazione del suddetto Piano è obbligatorio il parere della Consulta per l’immigrazione, Consulta per l’immigrazione che, ovviamente, non è richiamata nella presente delibera, che probabilmente, o quantomeno fino al 13 novembre, non era stata istituita, lo dice anche il referto tecnico, e che presumibilmente ad oggi ancora non è stata istituita.
La nostra proposta di legge, a mia prima firma, veniva inoltre incontro proprio a queste esigenze, ovvero andava a snellire la legge del 2009 per permettere la realizzazione e l’approvazione del Piano triennale per l’immigrazione, che è stata una questione portata all’attenzione proprio dal Movimento 5 Stelle con un’audizione prima in VI Commissione, con l’audizione del compianto Stefano Fumarulo, dove si fecero presenti proprio i punti portati all’attenzione attraverso la proposta di legge, proprio per venire all’approvazione del Piano triennale.
Venendo a concludere, riportiamo la proposta di legge che vede una ATN positiva e che credo non troverà nessun motivo ostativo, perché richiama solamente adeguamenti alle nuove norme nazionali e viene incontro anche alla Giunta per l’approvazione del Piano triennale, però chiedo anche formalmente che ci sia, a questo punto, una delibera che vada ad annullare questa precedente, si provveda immediatamente a modificare la legge e poi si riprovveda, eventualmente, con i richiami corretti di legge ad approvare il Piano triennale dell’immigrazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Il punto viene rinviato in Commissione. Siamo al punto 4).
Sul punto n. 5) devo chiedere al primo firmatario Amati e agli altri qual è la loro valutazione.
Speaker : AMATI.
Grazie, Presidente. Mi sono consultato anche con gli altri proponenti. Noi accogliamo la sua richiesta e cioè di esame, se abbiamo capito bene, della Commissione competente in tempo per l’iscrizione all’ordine del giorno alla prima seduta di settembre. Ne deriva, ma lo dico soltanto per chiarezza, che il mancato esame entro quel tempo abiliterà eventualmente i proponenti a richiedere nuovamente l’iscrizione ai sensi dell’articolo 17.
Voglio puntualizzare, e questo attiene più al metodo però strettamente legato al merito, perché se siamo qui è anche perché evidentemente legittimamente c’è stato un dibattito in Commissione, resta inteso, lo dico soltanto per chiarezza, che qualsiasi proposta legittima, sottolineo legittima, che però modifichi radicalmente l’intento originario dei proponenti, sarà motivo per anticipare la richiesta di esame diretto da parte dell’Aula, perché riteniamo che quando ci sono gli argomenti più spinosi, legittimi, ripeto legittimi, anzi onore a tutte le persone che li hanno proposti, però è chiaro che in quelle circostanze sovrana è l’Aula alla quale eventualmente noi ci sentiremo di rivolgerci. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Sul punto sesto credo che le obiezioni le abbia già richiamate il collega Bozzetti. Rinviamo anche questo punto e riassumo un impegno per tutti.
Bozzetti e Barone, non c’è altro. È la sesta. Esatto. Vedo primo firmatario Bozzetti, che è quello relativo all’accoglienza e all’immigrazione. Qual è l’altra? Il punto 4). Ho capito. Pensavo che Bozzetti avesse…
Prego, collega Di Bari.
Speaker : DI BARI.
Presidente, in realtà la cosa che è accaduta per la legge del collega Bozzetti è la stessa cosa che è accaduta per la mia, perché io l’ho depositata ad ottobre, ha avuto parere favorevole dall’ATN, favorevole a marzo, e siamo a luglio e adesso mi richiedete comunque di riportarla in Commissione. Io riterrei che possiamo anche provare a discutere questa legge, anche perché sono soltanto nove articoli, stiamo parlando di un impegno contro due fenomeni abbastanza importanti per quelli che sono i nostri ragazzi e per quanto riguarda il livello sociale. Peraltro, se ne parla in maniera abbastanza costante in questi ultimi tempi, anche perché ci sono stati diversi suicidi purtroppo dovuti a seguito di quelle che sono le ripercussioni che derivano dal bullismo e dal cyberbullismo. Però, se l’Aula ritiene che sia, invece, importante portarla in Commissione per magari fare un approfondimento… Però, anch’io sono della stessa idea che, se dovesse subire dei cambiamenti sostanziali, chiederò che, così come è stata portata oggi in Consiglio, venga riportata in Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
Io penso di seguire i vostri suggerimenti. Quello che posso garantire è che entro il primo Consiglio utile di settembre i provvedimenti arriveranno all’ordine del giorno, nella speranza che si possa completare in maniera positiva il lavoro delle Commissioni.
Io sono d’accordo prima con il collega Amati e poi con la collega Di Bari che, qualora in Commissione si dovessero verificare degli stravolgimenti rispetto all’intenzione dei proponenti, mi pare evidente di salvaguardare il diritto, peraltro non lo posso nemmeno io negare, lo prevede il Regolamento, che a quel punto i proponenti sono legittimati a riproporre il provvedimento nella stesura originaria in Aula, dove, essendo l’Aula sovrana, valuteremo tutte le posizioni e tutti gli emendamenti per pervenire alla votazione.
È chiaro che, siccome, soprattutto sulle liste d’attesa, perché sull’altra mi pare che sia abbastanza più semplice, la materia è delicata, io mi auguro, come si era già avviato il lavoro in Commissione, che si possa arrivare a una composizione positiva, che possa tenere dentro il provvedimento i valori e i princìpi originari previsti dalla proposta. Speriamo. Se poi non sarà possibile, come diciamo sempre, l’Aula è sovrana e discuteremo qui fino in fondo il da farsi.
Ringrazio i proponenti per questa sensibilità. Ripeto, mi adopererò per questo e per altri provvedimenti per venire rapidamente alle discussioni in Commissione, nella speranza che queste criticità o queste discriminazioni possano cessare il più rapidamente possibile.
Non ci sono altri punti all’ordine del giorno.
Vi ringrazio per la vostra presenza. La seduta è sciolta. La riconvocheremo non appena saranno pronti i documenti contabili per la variazione di bilancio.