Speaker : PRESIDENTE.
Prego i consiglieri di prendere posto.
Do per approvato il verbale della seduta precedente.
Hanno chiesto congedo Di Gioia, Pisicchio, Turco e Zullo.
Assegnazioni alle Commissioni.
I Commissione: disegno di legge n. 186 “Riconoscimento debito fuori bilancio” e “Disegno di legge n. 169, riconoscimento debiti fuori bilancio”.
IV Commissione: disegno di legge n. 185 “Disciplina delle agenzie di viaggio e turismo”.
Sono pervenute inoltre interrogazioni:
Laricchia, Bozzetti “Ricollocazione lavoratori ex ENAIP”;
Marmo, Interrogazione a risposta scritta: “Attuazione della legge regionale n. 3/2018”; Marmo e Damascelli: “Assistenza sanitaria nel Comune di Giovinazzo”.
Mozioni. Trevisi e Galante: “Impegno della Regione ad intervenire sul tema Malattie Respiratorie”; Mennea: “Stabilizzazioni precari ASL”.
Passiamo all’ordine del giorno. Per esigenze organizzative, al fine...
Ha chiesto la parola? Prego, collega Marmo.
Speaker : MARMO.
Presidente, grazie.
Solo due minuti, Presidente, ma credo, per quello che dirò, di esprimere anche a nome del Consiglio il nostro sentimento di vicinanza nei confronti del direttore, dei giornalisti e dei dipendenti della Gazzetta del Mezzogiorno per l’incidente che li sta coinvolgendo.
Tutti quanti noi siamo vicini al lavoro che i giornalisti compiono in questa epoca difficile, soprattutto per i giornali stampati. La riflessione che dobbiamo senz’altro rassegnare a quest’Aula è che purtroppo accadono eventi che poi coinvolgono anche coloro i quali lavorano nei giornali.
Noi vogliamo esprimere la vicinanza al maggiore quotidiano della nostra regione, che è non solo della nostra regione, ma è la voce libera, che vogliamo che resti tale, auspicando, magari, un sussulto di questa città, Bari. Bari non riesce ad esprimere una classe imprenditoriale capace di prendere la guida di una squadra di calcio e di un giornale importante e storico per la nostra regione, come la Gazzetta del Mezzogiorno.
Rispetto a questo auspicio, voglio solo rassegnare la nostra vicinanza a tutti coloro i quali con la Gazzetta e per la Gazzetta lavorano.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Tutti noi, quando abbiamo appreso la notizia dai telegiornali del sequestro dei famosi 150 milioni del proprietario dalla Gazzetta, ci siamo preoccupati per la funzione che svolge la Gazzetta del Mezzogiorno.
Ci auguriamo che la situazione possa evolvere in maniera positiva.
Gli uffici mi dicono che dobbiamo comunicare che l’assessore nuovo ha preso posto. Il nostro collega Giovanni Stea è stato nominato assessore.
Prego, assessore.
Speaker : STEA, assessore all’ambiente.
Grazie, Presidente.
Solo per dare un buongiorno a tutti e ringraziare un po’ per l’attenzione. Per me, come potrete immaginare, è una grande emozione, un grande onore e una grande responsabilità ricoprire questo ruolo; una sfida che sono stato ben felice di raccogliere quando il Presidente Michele Emiliano, che ringrazio per la fiducia, mi ha proposto una delega così importante in una Regione così bella e così densa di problemi come la Puglia.
Ci sono state e ci saranno immagino ancora polemiche legate alla mia nomina, ma sinceramente non mi interessa replicare, precisare, spiegare. Io sono un imprenditore e se ho scelto di entrare in politica è stato solo per la volontà e la voglia di fare qualcosa di concreto per la mia comunità, per denunciare, affrontare e contribuire a risolvere emergenze e criticità, certo non per ambizione ed interesse personale essendo già realizzato a ogni livello e non avendo bisogno della politica per vivere.
Con questo spirito ho affrontato e vissuto l’esperienza di consigliere regionale con critiche costruttive quando era il momento di avanzare critiche anche duramente e collaborando lealmente quando ho ritenuto, invece, che le politiche messe in atto fossero utili e necessarie per i pugliesi.
La politica per me è servizio per la collettività, tenendo ben presente il bene comune, che non è la semplice somma di singoli beni, ma un obiettivo infinitamente più importante e prezioso per il perseguimento del quale siamo tutti chiamati a portare il nostro contributo e fare la nostra parte. Non sono un uomo da posizioni pregiudiziali, non divido il mondo in buoni e cattivi, sono per il confronto e la collaborazione sincera e leale, nell’interesse esclusivo dei pugliesi e non nostro e dei nostri partiti e movimenti. Per questo, non ho avuto alcuna esitazione ad accettare una proposta che mi ha sorpreso e gratificato al tempo stesso, anche se l’assessorato all’ambiente comporta responsabilità ancora più importanti, viste le battaglie che da decenni ormai stiamo combattendo per l’Ilva di Taranto, per garantire ai bambini e alle famiglie di Taranto un presente e un futuro, senza l’incubo dell’inquinamento e delle malattie, senza il ricatto del lavoro da barattare con il cancro o altre gravi patologie, per un altro approdo della TAP e contro le trivellazioni al largo delle nostre incantevoli coste, la necessità di chiudere e ottimizzare il ciclo dei rifiuti, di aumentare il livello di vigilanza ambientale per la sicurezza e la salute dei nostri cittadini e dei territori, impegni per i quali spero di contare sulla collaborazione di ognuno di voi, in Giunta e in Consiglio, fuori dai palazzi istituzionali.
Sono e sarò sempre pronto a raccogliere stimoli e proposte. In me troverete un interlocutore sempre attento e disponibile, così come lo sarò sempre con i cittadini, le persone comuni, come ognuno di noi deve essere e sentirsi. Posso garantire che, per temperamento, non mi farò abbattere da difficoltà e chiusure di sorta, che aumenteranno, invece, la mia volontà di operare. Nella mia vita, politica e non, ho sempre preferito i fatti, la concretezza alle parole e alle promesse fine a sé stesse. La mia azione amministrativa continuerà a essere ispirata a questo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Auguri, assessore Stea.
Speaker : STEA, assessore all’ambiente.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Abbiamo cominciato quasi bene. Andiamo avanti.
Per consentire ad alcuni consiglieri la loro presenza, mi hanno preannunciato che stanno per arrivare, recupererei un po’ di tempo passando al punto n. 10), visto che dobbiamo votare.
Passiamo al punto n. 10). C’è da designare al posto del consigliere Lacarra un nuovo rappresentante della maggioranza in seno alla Conferenza permanente sanitaria e sociosanitaria.
La maggioranza, attraverso il Capogruppo Campo, ha indicato il consigliere Paolo Pellegrino. Essendo una nomina nominativa dobbiamo procedere col voto segreto. Avete già le schede.
Stiamo votando il candidato Paolo Pellegrino in rappresentanza della maggioranza nella Conferenza permanente.
Procediamo al voto.
Il Vicepresidente Longo chiama i consiglieri.
(Seguono le operazioni di voto)
Prego i colleghi consiglieri di stare seduti, altrimenti si determina un po’ di confusione.
(Seguono le operazioni di voto)
Consiglieri, per favore, un pochino d’ordine.
(Seguono le operazioni di voto)
Do lettura dell’esito della votazione.
Hanno ottenuto voti: Pellegrino, 19; una scheda bianca; 5 nulle; 6 voti, Emiliano; 1, Borraccino; 2, Stea. A sostegno dell’ottima introduzione che ha fatto, l’hanno aiutato.
Per cui, il consigliere Pellegrino è designato nella Commissione permanente per la programmazione sanitaria.
A questo punto, procediamo all’altra votazione, in modo tale da liberarci di questo adempimento.
Il collega Manca chiede la parola, vedo che freme. Prego, collega.
Speaker : MANCA.
Intanto vorrei fare i complimenti al collega e anche Vicepresidente della Commissione, Paolo Pellegrino, per la sua elezione.
Però vorrei dire anche una cosa importante. Da quando è stata istituita questa Conferenza, non è stata mai riunita. Non ci siamo mai riuniti. Per cui, abbiamo votato il nulla. Io dissi in tempi non sospetti, quando fu fatta la conferenza stampa con il Presidente Emiliano: “Questa struttura non rimanga sulla carta”. In realtà, sono stato profeta in patria. Non ci siamo mai riuniti, quindi non serve a niente.
Per cui, abbiamo fatto un’elezione per dire che abbiamo fatto qualcosa in Consiglio regionale. Credo non sia servita a niente questa elezione.
Speaker : PRESIDENTE.
La Conferenza vedrai che servirà. Non veniva convocata perché mancava Paolo Pellegrino. Adesso che c’è Paolo Pellegrino verrà convocata immediatamente. Stai tranquillo. Questa è la ragione della mancata convocazione.
Procediamo con il punto n. 3): nomina del Presidente ente autonomo Fiera del Levante.
Do per letta la relazione del Presidente Borraccino. Si tratta di votare una proposta, una delibera di Giunta.
Procediamo al voto. Il candidato è nella delibera. Sanno già chi è il candidato. Il candidato è il dottor Pasquale Casillo.
Damascelli ha chiesto di parlare.
Speaker : DAMASCELLI.
Grazie, Presidente.
Soltanto per capire il meccanismo con cui funziona la nomina o l’elezione del Presidente della Fiera del Levante. Considerato che mi risulta che abbia lui provveduto alla inaugurazione dell’edizione 2018 della Fiera e oggi, invece, lo stiamo nominando, vorrei capire, dalla maggioranza, dal Presidente Emiliano, anche dagli uffici, a questo punto, se la nomina, nel momento in cui il Presidente andava – il Presidente in pectore – ad inaugurare la Fiera del Levante era valida o meno.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Marmo, per la stessa cosa? Ha rinunciato?
Speaker : MARMO.
Probabilmente, c’è bisogno di modificare l’assetto legislativo di questo tipo di incarico, di questa procedura. In effetti, è assurdo che un soggetto qualsiasi, rispettabile quanto si voglia, prima inauguri la Fiera e poi venga in Consiglio ad essere ratificato da noi.
Il Consiglio non ratifica. Se è una scelta dell’Esecutivo, l’Esecutivo, tra le tante incombenze, modifichi le norme che portano a questo tipo di nomine ed eviti questa umiliazione del Consiglio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Nella circostanza di cui si sta parlando si è determinato questo allineamento. Per cui, per evitare il verificarsi di nuovo di questa circostanza, conviene risolvere il problema.
Va bene. Mi pare un’osservazione da approfondire. C’è una delibera con cui propone.
C’è la delibera della Giunta con cui si propone al Consiglio regionale di nominare, così vedo qui.
La Giunta propone di nominare Pasquale Casillo. È così. Converrebbe approfondire e ottimizzare la procedura tecnica.
Intanto procediamo al voto. Siccome non possiamo revocare l’apertura della fiera, dobbiamo procedere.
(Seguono le operazioni di voto)
Speaker : LONGO.
Le schede nulle sono: Lino Banfi, Cassano, Massimo Cassano, Cassano e Stea, Gattulli, Bellucci Monica, Fusillo.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
Hanno ottenuto voti: Pasquale Casillo 14, bianche 7, Ruggeri 1, Galante 3, nulle 7, Stea 1.
Per cui, è nominato Presidente della Fiera del Levante il dottor Casillo.
Adesso, come concordato nella Conferenza dei Presidenti, passiamo al punto n. 2) dell’ordine aggiuntivo: “Istituzione del nuovo Comune Presicce-Acquarica”.
La parola al Presidente Congedo.
Speaker : CONGEDO, relatore.
Grazie, Presidente. Faccio una premessa. Siccome la relazione è fra gli atti del Consiglio, in questa sede mi limiterò a riassumere i passaggi della relazione che ritengo salienti o, comunque, indispensabili.
Presidente del Consiglio, Presidente della Giunta, Giunta, colleghe e colleghi consiglieri regionali, il disegno di legge avente per oggetto l’istituzione del nuovo comune di Presicce-Acquarica, derivante dalla fusione dei comuni di Presicce e Acquarica del Capo, viene posto oggi al vaglio del Consiglio regionale per l’esame finalizzato all’indizione del referendum consultivo, con il quale le comunità saranno chiamate a esprimersi sull’unificazione dei due comuni nel nuovo comune, appunto, di Presicce-Acquarica.
Il provvedimento rappresenta un processo politico e amministrativo articolato e complesso, che ha coinvolto Istituzioni, cittadini, associazioni, professionalità tecniche e che troverà il suo momento più significativo proprio nella fase referendaria.
I due comuni si sono posti da tempo l’obiettivo della fusione intercomunale, partendo da una situazione pregressa di cooperazione amministrativa e pianificazione integrata, che ha consentito loro di lavorare in perfetta sinergia nel corso degli anni.
Dal punto di vista procedurale, la fusione è disciplinata in primo luogo dall’articolo 133 della nostra Costituzione, da normative nazionali, in particolare dal decreto legislativo n. 267/2000, e dalla legge più recente, la n. 56/2014, conosciuta anche come legge Delrio. Dal punto di vista del quadro normativo regionale, la legge di riferimento è la legge regionale 1 agosto 2014, n. 34, in particolare l’articolo 6.
Nel caso di cui trattasi, l’obiettivo di perseguire la fusione dei due comuni prende le mosse dalle deliberazioni del Comune di Acquarica del Capo (deliberazione del Consiglio comunale n. 9 del 4 giugno 2015) e del Comune di Presicce (deliberazione del Consiglio comunale n. 3 del 3 giugno 2015), le quali possono a ragione essere ritenute due forti atti di impulso in direzione del processo aggregativo intercomunale.
La Giunta regionale ha provveduto a presentare un apposito disegno di legge per l’istituzione del nuovo comune. Si tratta del disegno di legge n. 187 del 13 settembre scorso, avente per oggetto l’istituzione del nuovo comune di Presicce-Acquarica, derivante dalla fusione dei comuni di Presicce e Acquarica del Capo. Tale provvedimento è stato tempestivamente sottoposto all’esame della VII Commissione consiliare in data 19 settembre 2018. I lavori della Commissione si sono aperti con l’audizione proprio dei due sindaci dei Comuni interessati, quindi del dottor Riccardo Monsellato e del dottor Francesco Ferrario, rispettivamente sindaco di Presicce e di Acquarica del Capo. È intervenuto ai lavori della Commissione il Segretario generale della Giunta regionale, Roberto Venneri, e a seguire vi è stata anche la relazione del Presidente della Giunta, Michele Emiliano, firmatario del disegno di legge in discussione.
L’approfondimento della discussione ha consentito di far emergere le grandi opportunità che questo processo di aggregazione potrà consentire in un territorio caratterizzato da scarsa densità abitativa, che intravede in questa svolta storica un’occasione concreta di rilancio.
I lavori della VII Commissione si sono svolti in modo proficuo e soddisfacente, concludendosi con il parere reso all’unanimità dei Commissari presenti. L’indizione del referendum viene quindi sottoposta alla decisione dell’Aula, ai sensi dell’articolo 21 della legge regionale 20 dicembre 1973 n. 27, con il seguente quesito da sottoporre alle popolazioni da chiamare a consultazione: “vuoi tu l’istituzione del nuovo Comune di Presicce Acquarica derivante dalla fusione dei Comuni di Presicce e Acquarica del Capo?” È questo il quesito da sottoporre alle due comunità.
Concludo cogliendo l’occasione per ringraziare per il proficuo lavoro svolto in Commissione la struttura della VII Commissione, le colleghe e i colleghi e coloro che sono intervenuti ad illustrare e a sostenere il provvedimento.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente Congedo. Ci sono interventi? No. Bene.
Se non ci sono interventi, sono tutti in Aula i consiglieri, possiamo procedere al voto. Credo che dobbiamo procedere col sistema elettronico. Procediamo per alzata di mano.
Chi è d’accordo? Chi è contrario? Chi si astiene?
È approvato all’unanimità.
Adesso torniamo al punto n. 1) dell’ordine del giorno, praticamente dove ci siamo fermati per mancanza del numero legale.
Ci siamo fermati all’emendamento di pagina 2, all’articolo 2, se ricordo bene. Emendamento di pagina 3 all’articolo 2. Okay.
Dobbiamo procedere al voto di pagina 3, emendamento all’articolo 2. Votiamo.
Presenti 33, votanti 22, favorevoli 22, astenuti 11.
È approvato.
Adesso dobbiamo votare – non vedo altri emendamenti – l’articolo 2.
Presenti 33, votanti 22, favorevoli 22, astenuti 11.
È approvato.
Passiamo, adesso, all’articolo 3.
Non vedo emendamenti.
Votiamo l’articolo 3, che è l’ultimo articolo.
Presenti 30, votanti 20, favorevoli 20, astenuti 10.
È approvato.
Adesso, se non ci sono dichiarazioni di voto, votiamo l’intero testo.
Presenti 32, votanti 20, favorevoli 20, astenuti 12.
È approvato.
Il punto n. 2) è rinviato.
Adesso vi chiedo di votare sul punto n. 4) con un’alzata di mano. È una proposta di modifica del Regolamento al fine di consentire una migliore strutturazione della sessione sulle politiche comunitarie.
Collega Zinni, ha chiesto la parola? No, bene.
Votiamo il punto n. 4) per alzata di mano. Chi è d’accordo? È una modifica al Regolamento. Sono due articoli. È un disegno di legge? Votiamo l’intera proposta, l’intera modifica. Va bene.
Votiamo il primo articolo. Favorevoli? Contrari? Chi sono i contrari? Solo Barone è contraria alla modifica del Regolamento? Astenuti?
È approvato all’unanimità.
Articolo 2. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvato all’unanimità.
Votiamo l’intera proposta di modifica. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
È approvata all’unanimità.
Adesso passiamo al punto n. 5), debiti fuori bilancio.
La parola al Presidente Amati. Presidente, diamo per letta la relazione.
Vi ricordo che qui ci vuole la maggioranza qualificata. Votiamo. Votiamo l’articolo 1 (Debiti fuori bilancio). Ci vuole il voto qualificato. Abbiamo votato tutti?
Okay, bene. La seduta è aggiornata fra un’ora e poi vediamo che succede.
(La seduta è sospesa)
Non ho bisogno di fare verifiche, l’Aula credo che parli molto chiaro.
È passata un’ora, non vedo oggettivamente un numero sufficiente, non ho bisogno di contare, non c’è un numero sufficiente per cominciare. Per cui – non ci stanno più –, a questo punto, anche per rispetto di noi che stiamo qua, ovviamente tolgo la seduta. Ci aggiorniamo a martedì 2 ottobre, con il tradizionale Consiglio regionale dedicato alle interrogazioni.
L’ultimo l’abbiamo fatto con le mozioni. Cominciamo con le interrogazioni. Buona serata a tutti. Ci vediamo martedì. Prego.
Speaker : FRANZOSO.
Si potrebbe evitare la seduta con le interrogazioni e le audizioni, visto che l’Aula non lavora da un po’, e fare un Consiglio regionale il martedì del primo del mese, con…
Speaker : PRESIDENTE.
Non abbiamo grandissimi temi all’ordine del giorno. Se oggi fossimo stati un pochino più ordinati, quelle altre due leggine che stavano, l’agricoltura di precisione, la raccolta dei tartufi, che è una cosa seria, qualora li trovassimo, non so se ci sono, potevamo votare tranquillamente. Io però prendo atto della volontà del Consiglio regionale.
Per cui, per il 2 manteniamo la convocazione. Poi il 9, il 16, se stessimo non tantissimo, ma un paio d’ore seduti noi al prossimo Consiglio possiamo fare tutte le leggi che sono pronte.