Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti.
Diamo per approvato il verbale della seduta precedente.
Ha chiesto congedo il consigliere Vizzino.
Il Governo ha deliberato la non impugnativa delle leggi nn. 49, 50 e 51 e di non impugnare la legge regionale n. 48. Chiedo scusa: di impugnare la legge regionale n. 48 “Norme a sostegno dell’accessibilità delle aree demaniali destinate alla libera balneazione per le persone diversamente abili”.
I Commissione: debiti fuori bilancio. III Commissione: proposta di legge a firma di Pellegrino, Turco e Zinni “Misure per la qualificazione delle prestazioni di ricovero”. Commissione V: proposta di legge a firma dei consiglieri Trevisi, Barone, Bozzetti “Politiche regionali di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici”. VII Commissione: Commissione di studio e di inchiesta “Investimenti in Acquedotto Pugliese”, proposta di legge a firma dei consiglieri Laricchia, Barone ed altri.
Sono state presentate le interrogazioni: Gatta “Lavori alla viabilità della provincia di Foggia”; Liviano D’Arcangelo: “Incarichi legali agenzia AGER”; Manca, Zullo: “Seconda Casa di accoglienza – Ospedale Vito Fazzi”; Marmo: “Avvisi pubblici per l’autorizzazione alla ricerca e raccolta dei tartufi”; Marmo: “Ritardi nel rilascio dei tesserini per la raccolta e ricerca dei tartufi”; Marmo: “Erogazione dell’integrazione ENSURE PLUS”.
Mozione: Santorsola: “Lavoratori ex Enaip Puglia”.
Prima di passare al punto n. 1) dell’ordine del giorno, con la parola al Vicepresidente Pendinelli, vi chiedo di porre ai voti una mozione che abbiamo concordato nella Conferenza dei Presidenti, che è relativa alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Possiamo fare per alzata di mano, se siete d’accordo. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti.
È approvata.
Seconda mozione, a firma dei consiglieri Gatta, De Leonardis, Marmo ed altri: “Diritto del cittadino alla giustizia di prossimità”.
Votiamo sempre per alzata di mano. Chi è favorevole? Contrari? Il Gruppo Cinque Stelle è contrario.
È approvata.
La parola al Vicepresidente Pendinelli.
Speaker : PENDINELLI, relatore.
Presidente, si tratta della proposta di legge…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, non va bene.
Speaker : PENDINELLI, relatore.
“Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale”.
Io darei per letta la relazione. Si tratta di un argomento che il Consiglio regionale ha già affrontato nelle scorse annualità, quindi passerei subito alla discussione.
Speaker : PRESIDENTE.
È arrivato il subemendamento? Va bene. Allora procediamo.
Articolo 1.
C’è un primo emendamento a firma di Congedo.
Speaker : CONGEDO.
Il primo emendamento è naturalmente funzionale agli emendamenti successivi e mira a prorogare al 31 dicembre 2018 la possibilità di intervenire per i sottotetti. In questo caso si tratta esclusivamente di aggiungere una modifica al titolo della legge. Nel merito rientreremo successivamente, quando discuteremo dell’articolo.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Pentassuglia, ha chiesto di parlare?
Speaker : PENTASSUGLIA.
No, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Ah, okay, va bene.
Votiamo l’articolo 1. Prego, parere del Governo? Parli al microfono.
Speaker : PISICCHIO, assessore all’urbanistica e all’assetto del territorio.
Il parere del Governo non è favorevole, in quanto non è pertinente all’oggetto del Piano Casa, della legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene. Col parere contrario del Governo, votiamo l’emendamento di pagina 1.
Presenti 35, votanti 27, favorevoli 7, contrari 20, astenuti 7.
Non è approvato.
C’è un 1-bis, a firma del Governo, Pisicchio, in cui si chiede: “Al comma 1 dell’articolo 1, prima della lettera a), è inserita la seguente lettera, con la virgola interposta tra le parole...”.
Prego, assessore.
Speaker : PISICCHIO, assessore all’urbanistica e all’assetto del territorio.
Si tratta di una migliore esplicitazione degli interventi, dell’attività. È un’ulteriore aggiunta che riesce a chiarire meglio gli interventi da realizzarsi.
Speaker : PRESIDENTE.
Votiamo. Stiamo votando l’1-bis.
[...] astenuti 13.
È approvato.
All’articolo 1 vedo ancora l’emendamento di pagina 2.
C’è un subemendamento, sempre all’articolo 1, a firma di Pentassuglia.
Prego, collega Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA.
Grazie, Presidente.
In virtù di quel lavoro che avevamo prodotto a margine durante il Consiglio scorso, per ovviare all’emendamento e chiarire la posizione su questa lettera b), trovammo l’intesa di eliminare tutta la frase “a condizione che venga destinata a residenza”, lasciando la lettera b) con il punto finale al testo fino “a superiore a 1.000 metri cubi”.
Questo sostituisce l’emendamento del collega Ventola.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere del Governo.
Speaker : PISICCHIO, assessore all’urbanistica e all’assetto del territorio.
Favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Presenti 35, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato.
Adesso c’è un emendamento, a pagina 2, che insiste sempre sul comma 1, a firma del consigliere Pentassuglia. Bene, l’emendamento di pagina 2 è superato.
Sempre all’articolo 1 c’è l’emendamento di pagina 3, se leggo bene, a firma del consigliere De Leonardis: si chiede di aggiungere “degli edifici o parte di essi”. C’è bisogno del parere del Governo? C’è bisogno dell’illustrazione?
La parola al Governo.
Speaker : PISICCHIO, assessore all’urbanistica e all’assetto del territorio.
Il parere non è favorevole, in quanto la fattispecie è già applicabile. Quindi, è superfluo. È meglio non creare ulteriori equivoci.
Speaker : PRESIDENTE.
L’assessore dice che è meglio non creare ulteriore equivoci. Così ho sentito.
C’è il parere contrario del Governo. Stiamo votando l’emendamento di pagina 3. Presenti 39, votanti 38, favorevoli 7, contrari 31.
Non è approvato.
Sempre sull’articolo 1, a pagina 4: “Passare da 1.000 metri cubi a 2.000 metri cubi”, sempre De Leonardis. Il Governo?
Speaker : PISICCHIO, assessore all’urbanistica e all’assetto del territorio.
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Parere contrario del Governo.
Votiamo.
Presenti 40, votanti 39, favorevoli 8, contrari 31.
Non è approvato.
Non ci sono più emendamenti all’articolo 1.
Votiamo l’articolo 1 così com’è stato subemendato.
Presenti 34, favorevoli 33, contrari 1, astenuti 5.
È approvato.
Articolo 2.
C’è un primo emendamento a pagina 5, a firma di Enzo Colonna. È ritirato? Okay.
Non ci sono altri emendamenti all’articolo 2.
Votiamo.
Presenti 38, votanti 37, favorevoli 31, contrari 6.
È approvato.
Articolo 3.
C’è un primo emendamento a pagina 6, a firma del Governo. C’è l’illustrazione? No.
Votiamo. Presenti 37, votanti 30, favorevoli 30, astenuti 6.
È approvato.
Sempre sul comma 1, all’articolo 3, emendamento di pagina 6-bis.
Votiamo.
Poi si tratterà di declinare meglio tutte le lettere.
Presenti 35, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato.
Passiamo a pagina 7. È ritirato? Zinni ed altri. È ritirato.
Non ci sono altri emendamenti all’articolo 3.
Votiamo l’articolo 3.
Presenti 39, votanti 38, favorevoli 32, contrari 6.
È approvato.
C’è un subemendamento a firma del Governo.
Prego, assessore Pisicchio.
Speaker : PISICCHIO, assessore all’urbanistica e all’assetto del territorio.
Non so se sono state distribuite.
Il comma prevede la sostituzione delle parole “sulla stessa sagoma planimetrica dell’esistente” con le parole “all’interno della sagoma planimetrica dell’esistente”. Quindi, è una chiarificazione esplicativa.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Pare innocuo.
Votiamo.
Presenti 35, votanti 34, favorevoli 31, contrari 3.
È approvato.
Pagina 8: qui aprite gli occhi, c’è la firma di due giuristi e un notaio, per cui può succedere di tutto. Sono i consiglieri Colonna, Amati e Zinni. Non c’è qua un subemendamento, Io ho solo l’emendamento di pagina 8.
Prego, consigliere Colonna.
Speaker : COLONNA.
Presidente, grazie.
Non è nulla di clamoroso. Semplicemente si dà ingresso nella legge cosiddetta “Piano Casa”, la legge n. 14/2009, a un istituto ampiamente collaudato nella prassi, anche riconosciuto dalla giurisprudenza e introdotto formalmente nel Testo unico dell’edilizia del 2014, cioè il permesso convenzionato.
Si prevede con questo comma, che si aggiungerebbe all’articolo 5 della legge, che interventi in ampliamento o interventi di demolizione e ricostruzione debbano essere preceduti dalla verifica in ordine all’adeguatezza delle opere di urbanizzazione primaria esistenti a sostenere l’incremento del carico urbanistico. Ovviamente, è una verifica che tocca al Comune. Ove questa verifica dia esito negativo, cioè si accerti l’inadeguatezza delle opere di urbanizzazione primaria esistenti, e però l’intervento di urbanizzazione è possibile attraverso una modalità semplificata, come prevede l’articolo 28-bis del Testo unico dell’edilizia, il Comune può disporre il ricorso al modulo procedimentale chiamato “permesso convenzionato”, appunto introdotto con l’articolo 28-bis del Testo unico dell’edilizia (DPR n. 380/2001). Quindi, convenzionato significa che in questo caso l’intervento non è possibile in via diretta, con un titolo diretto, cioè permessi di costruire (o SCIA alternativa a permesso di costruire), ma è possibile attraverso la stipulazione di una convenzione tra il proponente e il Comune, convenzione che deve essere approvata dalla Giunta comunale.
Perché la convenzione? Perché è un atto diretto a regolare la realizzazione delle opere primarie, e quindi eventuali cessioni, eventuali interventi di sistemazione e di integrazione di quell’intervento nel contesto urbano. Tutto qui. Quindi, si introduce questa verifica che condiziona la possibilità di procedere con intervento diretto o con il permesso appunto convenzionale.
Speaker : PISICCHIO, assessore all’urbanistica e all’assetto del territorio.
Va bene questo emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay. Con parere favorevole del Governo… Stiamo parlando dell’emendamento di pagina 8, quello che ha illustrato Colonna. Stiamo votando questo. Su questo c’è il parere favorevole del Governo.
Votiamo.
Presenti 39, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato.
Adesso votiamo l’articolo 4.
Votiamo.
Presenti 39, votanti 38, favorevoli 38.
È approvato.
Articolo 5.
Non ci sono emendamenti.
Votiamo.
Presenti 37, votanti 36, favorevoli 36.
È approvato.
Adesso andiamo avanti con questi emendamenti, che dovrebbero avere una forma aggiuntiva. Si riferisce all’articolo 6 della vecchia legge, collega Pentassuglia?
Speaker : PENTASSUGLIA.
È un emendamento aggiuntivo...
Speaker : PRESIDENTE.
All’articolo 6 della vecchia legge.
Speaker : PENTASSUGLIA.
Sì, che modifica l’articolo 6 della originaria legge n. 14.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene.
Parere del Governo?
Votiamo.
Presenti 39, votanti 38, favorevoli 31, contrari 7.
È approvato.
Pagina 10, collega Amati. È ritirato. Era bello. C’era la delocalizzazione di un intero immobile. Mi incuriosiva il trasferimento di un intero immobile delocalizzato. Come fare a delocalizzare un intero immobile. Era solo questo che mi incuriosiva. Va bene.
Pagina 11, Colonna e Zinni. È sempre l’emendamento al vecchio articolo 6.
Il Governo è favorevole.
Votiamo.
Presenti 38, votanti 37, favorevoli 37.
È approvato.
Pagina 12, a firma Congedo. È uno spostamento. 30 giugno 2018. È già passato.
Speaker : CONGEDO.
Non essendo passato il cambio del titolo, che era stato proposto e che era preliminare rispetto all’articolo per il parere negativo da parte del Governo, pur ritenendo che la questione dei sottotetti è, comunque, conforme allo spirito della legge che riguarda il Piano Casa, l’emendamento è ritirato ed eventualmente riproposto in occasione o del bilancio o di un’altra legge.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene, l’emendamento viene ritirato.
Pagina 12-bis, Amati. Ritirato.
Pagina 13, Longo. Ritirato.
Io non ho altri emendamenti né subemendamenti.
Ci sono dichiarazioni di voto? Il consigliere Casili e, a seguire, il consigliere Pentassuglia.
Speaker : CASILI.
Grazie, Presidente.
La proposta di legge ha sicuramente per noi una ratio condivisibile, che è quella della proroga evidentemente del Piano Casa. Tuttavia, è stata integrata ulteriormente con l’aggiunta di disposizioni normative che stravolgono la ratio della norma originaria.
Se, infatti, il Piano Casa in un certo qual modo mira ad ampliare l’edificazione esistente, anche in sostituzione della realizzazione in altre aree di nuove costruzioni, la possibilità di diversa dislocazione delle superfici e delle volumetrie demolite comporta il consumo di ulteriore suolo, oggi, tra l’altro, interessato da edificazioni. Parimenti, la possibilità di adeguare l’altezza dell’edificio a quelli circostanti, ma ricadenti in area con diversa destinazione urbanistica, depotenzia la valenza e la ratio dell’originaria scelta del pianificatore comunale.
Si finisce nello stravolgere un piano, e sono sorpreso non tanto dal lavoro fatto dai colleghi, quanto dalla posizione dell’assessore Pisicchio, in ossequio anche al principio che la struttura si sta dando, in ossequio a quella che sarà definita una legge sulla bellezza. Qui siamo su un piano che, per alcuni punti, alcuni dei quali ho citato durante questo intervento, potremmo definire tranquillamente un piano della bruttezza.
Noi, pertanto, per responsabilità e perché parti del Piano Casa le abbiamo condivise, ci asterremo dal votare il dispositivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Casili. Prego, consigliere Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA.
Grazie, Presidente.
A parte il voto favorevole su una proposta che, voglio ringraziare l’assessore, aveva fatto spaventare qualcuno, ma oltre alla proroga di un anno, perché vorrei ricordare che questo provvedimento ha consentito ai Comuni di aiutare la piccola e media impresa e le persone che volevano sistemare di fatto col Piano Casa la propria abitazione, ha dato grande impulso all’economia in un momento particolare.
L’avvicendamento degli assessori all’assessorato ha consentito di ripartire in un certo qual modo dalla pianificazione e programmazione dei provvedimenti. Noi ci attendiamo un provvedimento organico, come lei disse la volta scorsa, nella discussione generale, e voteremo favorevolmente perché abbiamo dimostrato con gli emendamenti, in alcuni casi non c’è né occupazione di suolo, né abusi, né abnormità, ma c’è solo pari dignità. Soprattutto, in alcuni casi abbiamo voluto dare una interpretazione autentica di articoli che vengono purtroppo applicati in maniera diversa a pochi chilometri di distanza in questa Regione dai dirigenti degli uffici.
Detto questo, assessore, noi le saremo vicini per accelerare la legge sulla bellezza. È una riforma organica, noi la attendiamo. Però colgo l’occasione per richiamare l’attenzione sua e, tramite lei, dei suoi uffici – peccato che non ci sia il Presidente – su una richiesta di incontro con le Sovrintendenze della Puglia, perché quello che sta avvenendo sui territori è paradossale.
Noi abbiamo sovrintendenti che si permettono di eccepire sulle leggi regionali non impugnate dalla Corte costituzionale, non impugnate dal Governo. È assai grave l’atteggiamento tale per cui le comunità non possono riparare le condotte idriche e fognarie – Comune e Acquedotto pugliese – se non fanno determinati adempimenti che solo a pensarli portano via tempo.
Non parliamo poi della messa in sicurezza e del rendere bella, o addirittura non mummificata, come dice il PPTR, una parte di territorio che può essere valorizzato e rilanciato.
Io faccio questo appello, e lo faccio in Aula, perché deve rimanere agli atti di questa consiliatura, lo abbiamo fatto in Commissione, ma le cose non sono cambiate. Mi permetto di dire che sono anche più preoccupato, perché le cose peggiorano e se da un lato abbiamo investitori, famiglie e persone che devono fare secondo norma investimenti, ed enti pubblici che sono rallentati nelle operazioni di Conferenze di servizio.
Il problema c’è, c’è tutto e bisogna avere il coraggio di affrontarlo, intanto con un coordinamento in Puglia. Mi auguro che con il Ministero questa cosa possa essere affrontata con una certa serietà, non con i proclami. Qui non abbiamo bisogno di parole di cambiamento, ma abbiamo bisogno di parole che confermino la legalità dei procedimenti e, soprattutto, la possibilità di operare in questa direzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Pisicchio.
Speaker : PISICCHIO, assessore all’urbanistica e all’assetto del territorio.
Grazie, Presidente.
Colleghi, volevo rassicurare innanzitutto il collega Casili riguardo alla volontà mia personale, ma della struttura e del Governo affinché tutto quello che muove all’interno del settore dell’urbanistica non vada incontro all’ulteriore consumo del suolo. È uno dei temi su cui stiamo lavorando in maniera seria e, soprattutto, coerente con processi di rigenerazione urbana, che è quello che interessa di più, credo, alla nostra Regione.
Questo Piano Casa, come giustamente ha ricordato il collega Pentassuglia, non fa altro che ulteriormente prorogare, cercando di dare ulteriori indicazioni di interpretazione più utile, più funzionale, proprio per ovviare a degli equivoci che, probabilmente, spesso sorgono quando le norme non hanno la chiarezza dovuta.
Voglio assicurare che all’interno del progetto di legge che vedrà tutto il Consiglio protagonista, ma anche nella partecipazione sui territori ogni singolo collega consigliere regionale di riferimento territoriale sarà protagonista della partecipazione, affinché venga a realizzarsi una legge che produca effetti seri sul territorio, effetti che possano parlare di qualità, di benessere del cittadino e della propria comunità.
Assicuro che dentro questa legge, visto che abbiamo ritenuto e riteniamo che il Piano Casa sia uno degli strumenti utili non soltanto al rilancio dell’edilizia, ma è uno degli strumenti utili soprattutto a dare quel segnale al cittadino che ha l’esigenza di migliorare la propria qualità abitativa.
Voglio, quindi, rassicurare questa Assemblea che il progetto di legge, che vi vedrà, dicevo prima, protagonisti e che credo nei primi mesi dell’anno prossimo porteremo all’attenzione di questo Consesso, sarà in linea con quanto ci aspettiamo che avvenga come ragionamento nel settore urbanistico.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ci sono altre dichiarazioni di voto, per cui procediamo al voto sull’intero articolato di legge.
Presenti 36, votanti 32, favorevoli 32, astenuti 4.
È approvato.
Passiamo adesso al secondo punto all’ordine del giorno: “Istituzione dell’Agenzia regionale per l’innovazione in Agricoltura”.
La parola al Presidente Pentassuglia.
Speaker : PENTASSUGLIA, relatore.
Signor Presidente, colleghi consiglieri, il presente disegno di legge, nel rispetto dell’articolo 11 della legge regionale 29 marzo 2017, n. 4, istituisce l’Agenzia regionale per l’innovazione in agricoltura, denominata ARXIA, quale ente di nuova costituzione e con personalità giuridica di diritto pubblico.
L’agenzia esercita la propria autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria, patrimoniale, gestionale e contabile sotto la vigilanza della Regione Puglia, nel rispetto delle previste finalità istituzionali e dei princìpi di cui all’articolo 51 dello Statuto della Regione Puglia.
La nuova agenzia, in forte relazione funzionale e organizzativa con il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale, deve operare negli ambiti agricolo, agroalimentare, forestale, della caccia e della pesca per il perseguimento delle finalità istituzionali, oltre che di supporto al servizio fitosanitario regionale.
L’agenzia è autonoma nelle proprie scelte organizzative e di funzionamento. La sua organizzazione deve comunque rispondere alle esigenze di speditezza, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa.
Il disegno di legge, così come emendato, non comporta oneri a carico del bilancio regionale. Nella seduta del 26 novembre 2018 il disegno di legge è stato approvato a maggioranza dei voti dei commissari presenti. Si ringrazia la Commissione tutta e la struttura assessorile competente per la proficua collaborazione, e si rimette il provvedimento al vaglio del Consiglio regionale.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha concluso, Presidente?
Apriamo la discussione generale. Ci sono interventi? Non vedo iscritti. Gli emendamenti li avete sul tavolo.
Passiamo all’articolo 1.
Scusi, collega Franzoso. Avevo letto sotto “articolo 11”.
Speaker : FRANZOSO.
Grazie, Presidente.
L’emendamento, assessore Di Gioia, non fa altro che abrogare l’articolo 11 della precedente legge che di fatto anticipava la nascita di ARXIA. Assessore, io le chiedo, ma chiedo al Governo regionale, un po’ di decoro istituzionale. Cioè ARXIA è l’ennesima agenzia che il Governo Emiliano istituisce in Puglia.
Abbiamo creato AGER, abbiamo resuscitato ARPAL, avete avuto una creatività, nella creazione di poltrone, a livello di consigli di amministrazione: Acquedotto è passato dall’amministratore unico ad un cda con tre componenti. Davvero adesso utilizzare Xylella per la creazione di un’altra agenzia, visto che il Presidente Emiliano ha rastrellato tutto quello che era occupabile, mi sembra poco opportuno e veramente – me lo consenta, assessore – da gran faccia tosta. Xylella è una calamità naturale di dimensioni epocali e voi la state utilizzando per creare un’agenzia che non servirà al mondo agricolo, che non servirà ai cittadini, ma che servirà a voi per far salire sul carro altre persone, che faranno il Presidente dell’agenzia, che faranno il direttore generale dell’agenzia, che costituiranno il comitato scientifico dell’agenzia e il collegio dei revisori dei conti.
Tutto questo non ha niente a che fare con il contrasto alla Xylella. Per il contrasto alla Xylella c’è ARIF. Per il contrasto alla Xylella c’è il Servizio fitosanitario regionale. Non serve una nuova agenzia. Ecco perché l’unica possibilità che oggi abbiamo è quella di abrogare l’articolo 11 della legge precedente, che di fatto anticipava l’istituzione di ARXIA, e accantonare questo progetto di legge, questo disegno di legge. Anzi, far finta che non ci sia mai stato.
Penso davvero che, al di fuori di qua dentro, ma anche qua dentro, in molti di voi, non solo di noi, è chiara l’operazione che state facendo, cioè creare un’agenzia per metterci dentro persone che vi interessano e non, invece, contrastare la Xylella.
Speaker : CONGEDO.
Grazie, Presidente.
Di fronte a un vero e proprio dramma, quale quello della Xylella, ci mancava l’ennesimo carrozzone messo in campo dal Governo Emiliano.
Mentre parlavano i colleghi, ho fatto un po’ il punto della situazione di quale sia, settore per settore, lo strumento che viene utilizzato dal Governo regionale per quasi mortificare la struttura del Consiglio regionale. Noi parliamo di ambiente e abbiamo l’ARPA e abbiamo costituito l’AGER. Parliamo di sanità e abbiamo costituito l’ARES in questa legislatura, e si parla di un’altra agenzia, l’agenzia dell’emergenza-urgenza. Nei trasporti abbiamo l’AREM, l’agenzia regionale per la mobilità, poi abbiamo l’STP, abbiamo Aeroporti di Puglia. Nel turismo e nella cultura abbiamo l’ARET, Pugliapromozione, Apulia Film Commission, le Fondazioni Petruzzelli e Fòcara, le Terme di Santa Cesarea. Per le politiche economiche, ci siamo inventati l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, abbiamo due società in house, Puglia Sviluppo e InnovaPuglia, tutte e due società per azioni, Puglia Valore Immobiliare. Abbiamo scoperto l’IPRES, un ente di diritto privato controllato, ovvero l’Istituto pugliese di ricerche economiche e sociali. Abbiamo, ovviamente, ADISU, abbiamo Acquedotto Pugliese, abbiamo il sistema delle ARCA, che si aggiungono alla struttura della Regione, e penso ai dipartimenti, alle sezioni e ai servizi. In agricoltura, come veniva ricordato dalla collega Franzoso, abbiamo l’ARIF, abbiamo il Servizio fitosanitario, oltre ad avere la struttura regionale, anche qui con dipartimenti, con sezioni, con servizi.
È evidente che questo è un modo di governo che allontana ogni aspetto gestionale dal legittimo controllo e anche di indirizzo da parte del Consiglio regionale. Il sistema delle agenzie, che abbiamo visto anche come sono state utilizzate dal Governo Emiliano, utili a distribuire incarichi, magari per catturare il consenso o agganciare qualche esponente dello schieramento opposto, in una logica di utilizzo della Regione come strumento di carattere politico, dimenticandosi quali sono i reali problemi del territorio.
Nella fattispecie, per quanto riguarda l’ARXIA, abbiamo già detto che c’è l’ARIF, c’è il Servizio fitosanitario, c’era anche il commissariamento da parte del Governo nazionale, con la nomina del Commissario ad acta Silletti, ed è stata riconosciuta a posteriori la validità di quella iniziativa, che se magari non fosse stata così osteggiata dal Governo regionale avrebbe pure potuto produrre effetti importanti.
Io credo che, di fronte a quello che sta succedendo, l’ultima cosa che un Governo regionale responsabile dovrebbe fare sia quella di utilizzare un dramma così impattante sul territorio per creare l’ennesimo carrozzone, con organi sociali, con comitati scientifici, con collegi sindacali, che non sono assolutamente utili ad affrontare il problema, ma servono esclusivamente a utilizzare la Regione per finalità di carattere squisitamente politico.
Chiedo, quindi, al Governo regionale che questo provvedimento venga ritirato, sennò esprimo fin d’ora il mio voto contrario, perché affrontare la Xylella la Regione è già attrezzata con lo strumento che ha. Non bisogna creare l’ennesimo carrozzone, magari sventolando la bandiera della questione della Xylella per poi distribuire poltrone, incarichi e quant’altro.
Quindi chiedo veramente, e lo chiedo non solamente da consigliere regionale, ma anche da cittadino del Salento, che constata con mano le difficoltà, il dramma di operatori, di agricoltori, sul fronte della Xylella, ma anche il danno di carattere paesaggistico che sta avvenendo sul territorio, di ritirare questo provvedimento e di utilizzare le risorse mettendole a disposizione di quello che la Regione ha già di per sé.
Questo atteggiamento di allontanare dal controllo e dagli atti di indirizzo, dal controllo del Consiglio regionale ogni attività non può funzionare.
Mi spiace che non ci sia il Presidente Emiliano: gli chiederei di fermarsi, perché questo modo di governare utilizzando le leve del potere regionale con ottiche di carattere clientelare, o comunque con un’ottica di carattere squisitamente politica, nel senso più deteriore del termine, deve finire.
Speaker : DAMASCELLI.
In questo momento è impossibile svolgere un intervento. Io non so come abbia fatto il collega Congedo: lui parlava e diceva cose importanti, tutti gli altri parlavano per i fatti loro, Presidente. Non è… Certo, certo, non mi riferisco a coalizioni politiche, ma a tutti quanti noi, anche per rispetto di chi parla.
Io ho ascoltato con attenzione l’intervento del collega, che ho trovato molto interessante, e dei colleghi che mi hanno preceduto. Inizierei col dire: chi più ne ha, più ne metta. Siamo all’ennesima agenzia regionale. Non sapete più quale altra motivazione cercare, ormai, per far proliferare agenzie, nomine, incarichi, consulenze, assunzioni dirette.
Adesso si arriva persino a strumentalizzare una piaga che sta distruggendo l’olivicoltura pugliese e che sta creando un gravissimo danno al sistema economico della nostra Regione. Questo Consiglio regionale, che ha dimostrato di essere un’“agenzificio”, per la continua creazione di agenzie spesso inutili, ne crea un’altra del tutto inutile, utile soltanto ad alimentare le vostre clientele, quelle che gli organi di governo provvederanno a nominare attraverso gli organi indicati in questo disegno di legge.
Ci siamo sforzati – l’ho detto già in sede di Commissione, dove ho già votato contro l’istituzione dell’agenzia – di cercare, articolo per articolo, competenze specifiche, finalità e obiettivi dell’istituzione dell’ARXIA, che avete pure il coraggio di denominare “innovazione per l’agricoltura”.
Nessuno trova nessuna innovazione in questo disegno di legge. La maggior parte degli articoli, se non quasi tutti, servono soltanto a disciplinare la nomina e la distribuzione degli incarichi a un Presidente, a un direttore generale, a un comitato scientifico, a un organo del nucleo dei revisori dei conti e all’assunzione del personale. Basta soltanto sfogliarlo. Al di là di finalità assai vaghe e fumose e di competenze del tutto generiche, non è specificato nulla in merito alla concreta lotta al batterio, nulla in merito al sostegno degli olivicoltori che hanno subìto danni ingentissimi, alcun riferimento alla possibilità di riqualificare quelle zone ormai distrutte. Si parla, appunto, di organi quali Presidente, comitato scientifico, collegio dei revisori dei conti, direttore generale, e ogni articolo disciplina uno di questi organi: l’articolo 6 il Presidente, l’articolo 7 il comitato scientifico, l’articolo 8 il collegio dei revisori dei conti, l’articolo 9 – guardate che papiro – il direttore generale, l’articolo 10 il personale. Già specifica, l’agenzia, oltre che di personale direttamente assunto. Già fa riferimento a nuove assunzioni.
Non è neanche escluso, quando parla di attività di consulenza, che sicuramente tramite l’agenzia si provvederà ad elargire nuovi incarichi a nuovi consulenti che fanno parte della vostra consorteria. L’articolo 12 parla di compensi e indennità. E poi finisce la legge.
Il disegno di legge prevede questo. Come si fa a votare un disegno di legge sulla Xylella che prevede soltanto queste cose? È incredibile. Nonostante sappiate quanto la Puglia stia soffrendo il problema della Xylella fastidiosa, noi veniamo in Aula per fare le nomine, per inventare agenzie, per nuovo spreco di denaro pubblico. Quei soldi, anziché sprecarli per alimentare la continua e perenne vostra campagna acquisti, considerato che vi spostate da destra a sinistra indifferentemente, naturalmente soltanto a chi si vende alle vostre logiche di gestione, quei soldi investiteli nel settore dell’agricoltura, sostenete gli agricoltori. Lì dovete investire. Questa agenzia è un’indecenza. Non va assolutamente istituita e non va approvata. Tra l’altro, si tratta di competenze già svolte da altre agenzie, come l’ARIF, o comunque svolte dall’assessorato e dall’Osservatorio fitosanitario, quello sì che va potenziato.
Noi vogliamo un assessorato regionale all’agricoltura che abbia i tecnici funzionari della Regione, quelli propri, per cercare di assistere adeguatamente un settore economico e produttivo importantissimo per questa regione. Invece no, non si fa questo, i soldi non si investono per mantenere in piedi una struttura amministrativa adeguata, con professionisti che vincono concorsi pubblici, ma si consumano per creare queste agenzie ed elargire nuovi incarichi.
Noi diremo “no” a questo nuovo scempio politico e amministrativo, perché non ha alcuna finalità utile a risolvere il problema della batteriosi della Xylella, non lo contrasta, ma è inutile soltanto alle vostre esigenze politiche e partitiche.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, collega Barone.
Speaker : BARONE.
Grazie.
Era il 29 marzo 2017 e l’articolo 11 della legge regionale n. 4/2017 diceva che entro il termine di quaranta giorni dall’entrata in vigore della legge, appunto la legge n. 4/2017, sarebbe stata istituita l’Agenzia regionale per l’innovazione in agricoltura, questa che oggi, invece, dopo più di un anno e mezzo, ci troviamo ad approvare.
Noi chiaramente voteremo contro, come abbiamo già sottolineato in Commissione. In primo luogo, non sono assolutamente chiari quelli che sono i compiti e le funzioni di questa nuova agenzia, che sarà un nuovo poltronificio a tutti gli effetti, tanto che sia il direttore che il presidente di questa stessa agenzia verranno nominati dalla Giunta, quindi saranno espressione diretta della Giunta, che deciderà anche con delibera quelli che saranno i compensi stessi del presidente, del collegio dei revisori e del direttore.
Particolarmente grave – mi sento di doverlo sottolineare – è l’articolo 10, come abbiamo già ribadito in Commissione: ci chiediamo come si può intendere di approvare una norma in cui un articolo dice, parlando di un’agenzia pubblica a tutti gli effetti, che il personale deve essere direttamente assunto. Non comprendiamo. Speriamo si chiarisca in Consiglio, perché è stato detto anche dallo stesso assessore che in maniera molto più esplicita sarebbe stato spiegato come si possa intendere e come si possa gestire tale personale.
Sappiamo benissimo, in questo momento, tutti noi, quanto le problematiche legate proprio al personale dell’ex SMA, dell’ARIF, che sta ancora oggi protestando e non si capisce in che direzione la Regione voglia andare. Si sta creando quindi una nuova agenzia dove avremo un presidente e un direttore direttamente nominati dalla Giunta, e del personale che, appunto, l’articolo 10 dice “direttamente assunto”: per noi è gravissimo.
Inoltre, mi sento di dire che non sono chiare le funzioni. Dice che l’agenzia dovrà svolgere attività in materia di caccia e dovrà occuparsi della gestione dell’Osservatorio faunistico, senza specificare ulteriormente come l’attività dell’agenzia influirà sulle funzioni amministrative e di controllo in materia di caccia. Chiaramente, si andrà comunque a sovrapporre a tutti quelli che sono i compiti già gestiti dall’ARIF, ad oggi, proprio in tema di Xylella, come il monitoraggio, oltre alla gestione del servizio integrato agro-meteorologico della Regione Puglia. Quindi, sia il monitoraggio, già oggi in mano all’ARIF, come la gestione del servizio agro-metodologico, in mano all’ARIF, anche queste competenze, che sono in mano all’ARIF, passeranno a questa agenzia, quindi si potrà avere solo una sovrapposizione. È ancora meno chiaro, quindi, tutto il passaggio, e quindi tanti altri problemi nuovi, sia nell’inquadramento del personale dell’agenzia, quanto delle competenze.
In più, in Commissione è stata bocciato, ma oggi mi sento di doverlo sottolineare, un emendamento che abbiamo presentato. In tempo passato sapete bene che questo Consiglio ha deliberato perché tutte le problematiche legate proprio alle calamità naturali e alle avversità atmosferiche passassero in mano ai Comuni. Noi allora chiediamo che questa agenzia, almeno, oltre alle funzioni che sono già dedicate e date in mano all’ARIF, possa almeno dare un supporto ai Comuni, laddove ci saranno calamità naturali o avversità atmosferiche, in maniera che possa essere di supporto, la Regione, l’Agenzia regionale, almeno ai Comuni, se proprio dovrà nascere.
L’assessore ha promesso che in futuro, magari, quando l’agenzia nascerà – ma noi oggi daremo il nostro voto contrario – potrà almeno supportare i Comuni in questo senso.
Comunque, ovviamente, ci opponiamo, per quanto detto. Voteremo assolutamente contro un nuovo poltronificio, inutile, a questo punto, con funzioni sovrapposte a quelle dell’ARIF, in cui non è chiaro neanche come il personale potrà essere assunto, in che modo e in che maniera. Ovviamente voteremo fortemente contro. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Franzoso.
Speaker : FRANZOSO.
Per l’emendamento chiedo il voto segreto.
Speaker : PRESIDENTE.
Sull’emendamento di pagina 1, all’articolo 1, soppressivo, ovviamente, la collega Franzoso chiede il voto segreto. Immagino che le famose cinque firme ci siano.
Il Governo è contrario.
Stiamo votando con il voto segreto.
Ci siamo tutti? Hanno votato tutti? Okay.
Presenti 39, votanti 39, favorevoli 21, contrari 18.
È approvato.
L’articolo 1 è così sostituito: “L’articolo 1 della legge regionale n. 4 è abrogato”. È quello che sta qui, quindi decade tutta la legge. Non possiamo fare diversamente.
Occorrerà riproporla al prossimo giro.
Passiamo, adesso, ai debiti fuori bilancio, come concordato, nella speranza che ci siano i 26.
Primo debito fuori bilancio, punto n. 4).
La parola al Presidente Amati.
Speaker : AMATI, relatore.
Presidente, se siamo d’accordo, diamo per letta la relazione.
Ho presentato anche degli emendamenti, perché alcuni provvedimenti, nel frattempo, avevano maturato… Posso? Ho detto che chiedo ai colleghi di dare per lette tutte le relazioni e ho presentato anche degli emendamenti per eliminare debiti fuori bilancio che ormai si sono consolidati per il decorso del tempo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Sono emendamenti che eliminano una serie di debiti già consolidati.
Prego, votiamo il subemendamento.
Presenti 32, votanti 25, favorevoli 25.
È approvato.
Adesso votiamo il punto n. 4).
Quello era un subemendamento. Adesso stiamo passando all’articolo 1.
Stiamo votando l’articolo 1. Abbiamo votato tutti?
Presenti 36, votanti 25, favorevoli 25.
Non è approvato.
Credo che a questo punto sia inutile continuare a votare… Sentite, ragazzi, è dall’inizio della legislatura: se non vi convincete, per la fine, a stare in Aula… Guardate, ve lo dico qui, sto purtroppo da diciott’anni e questo spettacolo non è mai successo, non l’ho mai visto uno spettacolo del genere. È proprio sciatteria.
Il punto n. 4) è andato. Passiamo al punto n. 5), anche qui, credo, Presidente Amati, diamo…
La relazione la diamo per letta.
Passiamo al subemendamento al punto n. 5), che ha le stesse caratteristiche del subemendamento precedente.
Votiamo.
Presenti 36, votanti 31, favorevoli 25.
Il subemendamento. È il subemendamento, è vero.
Adesso passiamo all’articolo 1 del punto n. 5).
[...] 29, favorevoli 28, contrari 1, astenuti 12.
È approvato.
Votiamo l’articolo 2.
Stiamo votando tutti? Presenti 36, votanti 30, favorevoli 27, contrari 3, astenuti 6.
È approvato.
Votiamo adesso il disegno di legge n. 171.
Presenti 36, votanti 28, favorevoli 27, contrario 1, astenuti 8.
È approvato.
Passiamo adesso al punto n. 6).
C’è un subemendamento, come il precedente. Diamo per letta la relazione.
Votiamo il subemendamento.
Presenti 39, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 12.
È approvato.
Adesso andiamo all’articolo 1. Votiamo.
Presenti 34, votanti 29, favorevoli 29, astenuti 6.
È approvato.
Articolo 2.
Presenti 36, votanti 33, favorevoli 26, contrari 7, astenuti 3.
È approvato.
Votiamo il disegno di legge n. 169. È un solo articolo.
Presenti 39, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 12.
È approvato.
Andiamo adesso al disegno di legge n. 207, punto n. 7). Non ci sono subemendamenti. Diamo per letta la relazione.
C’è un solo articolo.
Votiamo.
Presenti 41, votanti 28, favorevoli 28, astenuti 3.
È approvato.
Andiamo adesso al disegno di legge n. 203. Non ci sono subemendamenti, c’è un solo articolo.
Votiamo.
Presenti 38, votanti 35, favorevoli 28, contrari 7, astenuti 3.
È approvato.
C’è un solo articolo, io ne vedo uno solo: 203. C’è un secondo articolo. Nel mio testo qui non lo vedo. Va bene.
Votiamo l’articolo 2, sempre sul 203. Presenti 36, votanti 34, favorevoli 27, contrari 7, astenuti 2.
È approvato.
Votiamo, adesso, il disegno di legge n. 203.
Presenti 35, votanti 33, favorevoli 28, contrari 5, astenuti 2.
È approvato.
Passiamo, adesso, al disegno di legge n. 164, punto n. 9).
Non ci sono subemendamenti.
Votiamo l’articolo 1.
Presenti 36, votanti 28, favorevoli 28, astenuti 8.
È approvato.
Articolo 2.
Presenti 29, votanti 28, favorevoli 28, astenuti 1.
È approvato.
Votiamo il disegno di legge n. 164.
Presenti 33, votanti 27, favorevoli 27, astenuti 6.
È approvato.
Passiamo al punto n. 10). È una delibera di Giunta: “Indicatori di bilancio”.
Votiamo. Presenti 38, votanti 26, favorevoli 26, astenuti 12.
È approvato.
Adesso, se non mi rimproverate, possiamo riprendere il punto n. 4)? Prima c’erano un po’ di assenze. Possiamo rivotare? Bene.
Articolo 1.
Votiamo. Stiamo richiamando un punto all’ordine del giorno, non stiamo facendo nessuna irregolarità. Votiamo.
Presenti 28, votanti 28, favorevoli 28.
È approvato.
Articolo 2.
Presenti 26, votanti 26, favorevoli 26.
È approvato.
Votiamo il disegno di legge n. 128.
Presenti 28, votanti 27, favorevoli 27, astenuto 1.
È approvato.
Votiamo l’urgenza per alzata di mano.
Adesso, col consenso della collega Franzoso, riprendiamo i punti dell’ARXIA. Per tutti i disegni di legge diamo l’urgenza.
Adesso, come da accordi, passiamo all’ultimo punto, punto n. 16) “Disposizioni sul servizio di pronto soccorso e continuità assistenziale”, proposta di legge, primo firmatario Beppe Turco.
Speaker : TURCO, relatore.
Grazie, Presidente.
Io devo parlare piano piano perché il cardiochirurgo mi ha detto di andare piano e mi ha ricordato anche che dovete votare all’unanimità, Andrea, quindi è un problema molto serio.
Grazie, grazie a tutti.
Naturalmente, questa proposta di legge, cerco di sintetizzare al massimo, come medico e come consigliere è importante, perché ha delle finalità ben precise. La prima finalità, l’avevo anche dimenticata, questa proposta, è quella di alleggerire il carico di lavoro a cui vanno incontro i colleghi del pronto soccorso. Naturalmente, affiancando i colleghi della continuità assistenziale, questi potranno trattare probabilmente solamente i codici di un certo livello, medio-bassi, cioè quelli bianco e verde, naturalmente, dove non si corre immediato pericolo di vita.
L’altro punto è mettere in sicurezza questi colleghi della continuità assistenziale, che sappiamo tutti sono oggetto spesso di violenza gratuita da parte di cittadini che invece di essere pazienti sollevano gratuita violenza nei confronti dei colleghi della continuità assistenziale.
La proposta di legge sarebbe stato anche inutile formularla e presentarla se i direttori generali avessero applicato con buonsenso questa proposta. Invece siamo condizionati ad approvarla, e vi ringrazio, qualora lo fosse, questa proposta, fatta di tre articoli, proprio per queste due finalità che ritengo importantissime: evitare file inutili a codici bianchi, a pazienti che dovrebbero essere comunque oggetto di visita da parte della guardia medica, della continuità assistenziale, e mettere in sicurezza gli stessi.
Grazie mille, Presidente. Grazie, colleghi consiglieri.
Speaker : PRESIDENTE.
Non ci sono altri iscritti.
Articolo 1.
Presenti 42, votanti 42, favorevoli 42.
È approvato.
Articolo 2.
Presenti 36, votanti 35, favorevoli 35.
È approvato.
Articolo 3.
Presenti 32, votanti 31, favorevoli 31.
È approvato.
Votiamo l’intero articolato.
Presenti 34, votanti 34, favorevoli 34.
È approvato.
Con questo provvedimento abbiamo concluso i lavori, come concordato.
Un’informazione per viaggiare informati. Contrariamente a quello che avevamo deciso nella Conferenza dei Presidenti, dando per quasi certo l’arrivo dei documenti contabili il 7, adesso l’assessore Piemontese mi informa che non sarà possibile, in quanto soltanto nelle giornate di domani e dopodomani ci sarà a Roma un incontro dove si dovrebbe discutere o si discuterà delle questioni generali che attengono al bilancio, compresa la questione relativa al contratto dei medici. A questo punto i tempi slittano.
Penso che occorra che tutti voi prendiate anche in considerazione che possiamo arrivare al 27 e al 28. Lo dico perché vi organizziate, per viaggiare informati. Se ce la facciamo per il 20 e il 21, bene. Comunque, ci sono molti rischi di arrivare al 27 e al 28. Lo dico soprattutto alla maggioranza. Ovviamente, le Commissioni verranno convocate non appena avremo i documenti contabili.