Di seguito una breve descrizione dei principali servizi disponibili:
Cliccando su “CC”, posizionato nell’angolo in basso a destra del video, potrai attivare o disattivare la visualizzazione dei sottotitoli.
Per ciascuna seduta sono disponibili:
- le trascrizioni integrali degli interventi;
- l’elenco degli interventi in ordine cronologico e degli argomento all’ordine del giorno trattati.
La mediateca è interamente esplorabile.
- Ricerca semplice per:
- Oratore: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio in cui uno o più degli oratori selezionati hanno effettuato interventi.
- Argomento all’ordine del giorno: consente di selezionare solo le sedute di Consiglio durante le sono stati trattati all'ordine del giorno, gli argomenti desiderati.
- Data o periodo temporale: consente di selezionare le registrazioni di seduta svoltesi durante uno specifico arco temporale o una specifica data.
- Ricerca Avanzata: è possibile ricercare singole parole, nomi, frasi, argomenti trattatati durante le discussioni in Consiglio e ottenere come risultato tutte le registrazioni delle sedute durante le quali se ne è discusso, potendo riascoltare tutti i punti esatto in cui sono state pronunciate la parole di interesse.
CONTACT US
C.r. Puglia 12.03.19
FILE TYPE: Video
Revision
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti. Cominciamo la seduta dedicata alle interrogazioni.
Diamo per approvato il verbale della seduta precedente.
Hanno chiesto congedo i consiglieri De Leonardis, Di Gioia e Stea.
È stata assegnata alla IV Commissione “Proposta di legge a firma del consigliere Pentassuglia ‘Modifiche e integrazioni alla legge n. 59’”; Proposta di legge a firma dei consiglieri Barone, Bozzetti ed altri “Istituzione dell’Unità regionale per l’acquisto di energia elettrica e gas”. Alla V Commissione “Richiesta parere proposta di deliberazione n. 219”.
Richiesta parere alla IV e alla VI “Deliberazione della Giunta n. 305”.
Alla II, per conoscenza, deliberazione n. 143.
Sono inoltre pervenute interrogazioni: Gatta “Collegamento Ospedali Riuniti di Foggia con i Comuni di Apricena, San Severo, San Nicandro Garganico e Torremaggiore”. Mozioni: Ventola, Zullo ed altri “Aumento dotazione finanziaria della misura 4.1 e 4.1B del PSR”; Abaterusso e Vizzino “Attribuzione di ulteriori forme e condizioni di autonomia alle Regioni ovvero il cosiddetto regionalismo differenziato”.
Passiamo all’ordine del giorno, con le interrogazioni.
Ovviamente non sono presenti all’ordine del giorno le interrogazioni che riguardano la sanità perché l’assessore, come sapete, non c’è.
Procediamo tenendo conto degli assessori presenti. Non posso fare diversamente.
Per la 931 è chiamato in causa anche Giannini, però so che è arrivata questa mattina una risposta scritta. Prego.
Stiamo cominciando dalla prima, dove lei è coprotagonista.
La collega Barone è in Aula. No. A norma di Regolamento, decade l’interrogazione. Però, hanno avuto già la risposta scritta. Non vedo la collega Barone. Se viene in Aula, possiamo discuterla. Se non c’è, decade. La risposta scritta l’ha ricevuta questa mattina. Bene.
Interrogazione 1102, Presidente, Di Gioia e anche Leo: “Sottoscrizione del CID – Riconoscimento salario accessorio personale ARIF”. Con Leo Di Gioia non c’è nessuna compartecipazione. Leo non c’è. È rinviata.
“Attività di ispezione impianti termici nel territorio del Comune di Lecce”. Leo…
“Stabilizzazione di 284 precari”. Antonio c’è. Laricchia o Bozzetti. È pervenuta risposta scritta. Se la vuole discutere, è la 1210. Risulta essere pervenuta risposta scritta. La diamo per discussa. Okay, grazie.
Ci sarebbe la 1242. Perrini non lo vedo in Aula. Ha ricevuto la risposta scritta che riguardava Giannini. È la 1242 “Integrazione dei collegamenti Comini di Taranto e Massafra. Non vedo Perrini in Aula. La risposta scritta è arrivata. La consideriamo superata.
Sempre a firma Perrini, integrazione dei Comuni. Era una interrogazione identica per altri Comuni. Non c’è. è superata. Hanno ricevuto anche qui risposta scritta. L’ho detto, assessore.
Vedo Trevisi. Leggo che è arrivata risposta scritta. Per questo la considero superata.
Vedo la 1248. Anche qui è pervenuta risposta scritta. È riferita a Giannini. Trevisi non lo vedo. È superata.
C’è l’altra di Barone. È arrivata la risposta scritta, però non c’è l’assessore competente. Andiamo avanti.
1260. La collega Barone ci ha raggiunti. È pervenuta – inviata stamattina – risposta scritta. Se la collega Barone la vuole discutere, può prendere la parola. È la 1260, tratta ferroviaria Foggia-Manfredonia.
Ne riparliamo dopo. Andiamo avanti.
Nel frattempo è arrivata la collega Laricchia. C’è la 1253, che riguarda anche Pisicchio che, nel frattempo, è arrivato in Aula. È relativa alla fascia costiera Statale 16. 1253. Credo che sia la questione Polignano, se capisco. Sì, Polignano.
Prego, collega Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie, Presidente.
Questa è la seconda interrogazione sul tema, dopo essere rimasta poco soddisfatta rispetto alla prima. Voglio ricordare un po’ di che cosa stiamo parlando. Si tratta di una zona nel territorio di Polignano a Mare, meglio nota come zona di Costa Ripagnola, che già da una legge regionale del 1997 è ritenuta una zona di interesse paesaggistico, tanto da volerci fare in qualche modo un’area protetta.
Per quest’area protetta, dopo le intenzioni iniziali stabilite per legge per ottenere realmente l’istituzione dell’area protetta, servono numerosi passaggi e purtroppo dal 1997 ad oggi questi passaggi non ci sono stati.
Nel frattempo, però, mentre le Istituzioni non hanno proceduto con questi passaggi necessari all’istituzione dell’area protetta, sono intervenute due iniziative progettuali. La prima è quella proposta dalla società Parco dei Trulli riconducibile alla società GIEM e l’altra, a valle della strada statale 16, la prima era a monte, della società SERIM.
La prima, il progetto GIEM; quindi quello a monte, ha ottenuto un parere di compatibilità paesaggistica con prescrizioni, c’è stata una variante al PRG del Comune di Polignano a Mare, una variante del progetto, ed è scritto chiaramente che, comunque, deve scontare le procedure di verifica di assoggettabilità a VIA e VAS.
Il secondo progetto, quello della società SERIM, proprio recentemente ha avuto la conclusione della procedura VIA con un parere favorevole, con un’autorizzazione paesaggistica, comunque con numerose prescrizioni e, quindi, con qualche limitazione.
La domanda è precisa e io chiedo davvero di avere una risposta precisa: quando intendete calendarizzare la prima pre-Conferenza per avviare l’iter procedimentale per l’istituzione dell’area naturale protetta? In realtà, si tratterebbe del seguito di una procedura iniziata moltissimo tempo fa, ma ormai sospesa, quindi io chiedo davvero la data della prima pre-Conferenza, che è uno dei primi passaggi per l’istituzione dell’area protetta. Dopodiché, qual è lo stato di attuazione delle procedure di VIA e VAS e della valutazione di incidenza rispetto ai due suddetti progetti. Infine, l’ultima domanda è se sono stati attentamente valutati gli impatti cumulativi prodotti dall’eventuale realizzazione di entrambi i progetti.
Questo perché, appunto, rispetto alla lentezza delle Istituzioni, che dal 1997 non istituiscono l’area protetta, c’è ovviamente una velocità, invece, del privato che chiede e ha tutta la legittimità di chiedere la realizzazione di alcuni progetti, ma se l’Istituzione non si attiva il privato va avanti, e rischiamo di non vedere tutelato in qualche modo il bene pubblico.
Le domande le ripeto, sono molto precise, ma alla prima ci tengo particolarmente: quando verrà calendarizzata la prima pre-Conferenza per avviare l’iter procedimentale per l’istituzione dell’area protetta?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : PISICCHIO, assessore all’urbanistica e all’assetto del territorio.
Così come la collega ha evidenziato, nella risposta precedente l’assessorato aveva già spiegato quello che era avvenuto nei procedimenti delle autorizzazioni, tra l’altro abbastanza condizionate, paesaggistiche, tra le altre cose realizzate anche con processi di localizzazione differente a monte delle autorizzazioni date. Quindi, da questo punto di vista il rispetto sicuramente di questo territorio di pregio è stato rispettato in maniera attenta.
Per quanto riguarda le tre domande ultime che ha realizzato in questo momento e che aveva fatto pervenire la collega Laricchia, volevo precisare che l’iniziativa della Regione c’è già stata. Ha avviato non solo un’interlocuzione formale, ma anche un’interlocuzione informale con il Comune di Polignano perché, come sa bene, la pre-Conferenza va concordata con il Comune di interesse. Quindi, la voglio assicurare, collega, che l’interlocuzione c’è stata.
Credo che a breve (non le so dire i termini precisi della data) ci sarà sicuramente l’incontro. Comunque, voglio ribadire che la pre-Conferenza va concordata con il Comune, quindi non può essere un’iniziativa unilaterale.
Per quanto riguarda lo stato di attuazione delle procedure di VIA e VAS, nell’ambito del VIA è stata rilasciata l’autorizzazione paesaggistica, come lei ha ben detto prima, in coerenza con le prescrizioni che sono previste dal PPTR e dalle altre norme che vanno ad incidere.
Per quanto riguarda il terzo punto, “gli impatti cumulativi prodotti dall’eventuale realizzazione di entrambi”, ovviamente non le posso dare risposta, in quanto non è nella competenza del mio assessorato. Quindi, faremo comunque delle valutazioni in ordine a quello che saranno gli impatti.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Laricchia, prego.
Speaker : LARICCHIA.
Come potete immaginare, non sono per niente soddisfatta. Pensavo di essere stata chiara, anzi sono certa di esserlo stata. Io avrei voluto una data, perché il fatto che ci fosse nelle intenzioni di convocare una pre-conferenza era chiaro, era già stato detto. Ma lei sa bene che le intenzioni si manifestano in maniera più chiara e più limpida nel momento in cui mi viene fornita una data, altrimenti veniamo presi un po’ tutti in giro.
Le dico, assessore, che si accolla anche la responsabilità di consentire altre iniziative, senza porre sul tavolo la volontà, già espressa con legge regionale, di istituire un’area protetta. Quindi, sono molto dispiaciuta, per l’ennesima volta, di non aver avuto una risposta precisa a quanto avrei voluto. Guardi, l’idea di fare l’area protetta è già dal 1997 stabilita per legge. Eppure, ad oggi ancora quella non è un’area protetta. Quindi, come minimo, nel 2019 mi aspettavo di sentire un’idea più chiara e, in particolare, una data precisa in cui convocare questa conferenza.
Rispetto alla seconda domanda, bene o male, la risposta può convincermi. D’altronde, l’avevo anche anticipata, proprio perché erano notizie recenti.
Rispetto all’ultima domanda, a questo punto mi chiedo, dato che non è sua competenza, se l’interrogazione può rimanere in campo e aspettare la risposta dell’assessore che oggi è assente. Rispetto a questo voglio dire che abbiamo assistito allo strano caso del Comitato VIA, di supporto nella procedura all’autorità competente, che si è espresso su un progetto prima che scadessero i termini per la presentazione delle osservazioni pubbliche, in contrasto con le norme che ne regolano il funzionamento per poi essere chiamato una seconda volta ad esprimersi in merito alle osservazioni puntuali e tecnicamente motivate del comitato cittadino, che è quello dei pastori della costa.
Per tutta risposta il Comitato VIA ha liquidato le osservazioni con un parere apodittico, sostanzialmente immotivato, con il quale altro non fa che ribadire il proprio convincimento che il progetto sia assolutamente non impattante.
Quanto alle valutazioni degli impatti cumulativi viene liquidata la questione con altrettanta sufficienza, ma contraddicendosi, perché prima afferma che non ci sono altri interventi analoghi nell’aria, poi dichiarate che GIEM Parco di Trulli non presenta analogie con il progetto in esame.
Non dovete valutare gli impatti cumulativi di progetti analoghi, ma semplicemente dire se ci sono o meno e di che tipo. Vi nascondete dietro il fatto che formalmente GIEM è una lottizzazione e SERIM è un progetto di recupero. In realtà, si tratta di due progetti di tipo edificatorio, strutturale e per certi versi infrastrutturale in egual modo. Insomma, dopo i lavori del Comitato VIA non abbiamo compreso se gli impatti cumulativi ci sono o meno. Anzi, non sappiamo neppure se sono stati verificati viste le risposte che abbiamo visto dare nel tempo.
Concludo, peraltro, ricordando che affermate che il Piano delle coste è compatibile oppure non tenete conto che il Comune di Polignano non ha mai risposto se insistono nell’area più progetti contemporaneamente; una sufficienza mista talvolta a protervia che dà il valore di ciò che si è svolto per la valutazione adottata e che con l’okay dell’autorità competente molto probabilmente darà adito a vertenze e contenziosi a difesa del territorio che questo modo di operare non ha scongiurato. Anzi, forse, lo sta invogliando.
Non posso che ribadire in questa sede la recentissima scoperta che ha fatto il giro del mondo della barriera corallina al largo del Comune di Monopoli, sicuramente da verificare o meno, ma in qualche modo è ancora una notizia che dà l’importanza di quanto questa area va studiata, di quanto va protetta e di quanto la popolazione in generale aspetta questi atti consequenziali a una decisione e a una valutazione che la Regione Puglia ha già fatto tantissimi anni fa, nel 1997.
Mi dispiace per l’ennesima volta non aver avuto la risposta che speravo. A questo punto vedremo quali saranno le successive azioni che metteremo in campo per dare voce a quei cittadini che stanno chiedendo con forza l’istituzione di un’area protetta.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Credo che anche l’assessorato proverà ad approfondire la tematica che è assai complessa e sicuramente ci saranno atti non so se del tutto esaustivi, ma atti ci saranno.
Passiamo all’interrogazione 1263 Laricchia, Di Bari.
Leo è qui con noi. “Servizio rete regionale per i servizi per il lavoro, ARPAL e modello MAIA”. Non so se avete avuto il tempo di leggerla. Ascoltiamo l’introduzione, poi credo che una risposta si possa dare. Riguarda il tema organizzazione, sostanzialmente. Sentiamo il merito e poi proviamo a vedere di aprire un’interlocuzione.
La vuole illustrare, collega Laricchia? Prego.
Speaker : LARICCHIA.
La illustro dandone una lettura rapida, anche perché è veramente meno di una pagina.
Nelle premesse ricordiamo che con atto dirigenziale 1031 del 2 ottobre 2018 (qualche mese fa) presso la Sezione promozione e tutela del lavoro è stato istituito il servizio “Rete regionale per i servizi per il lavoro”, avente la funzione di supporto alla sezione nel coordinamento delle attività in materia di servizi per il lavoro, in raccordo con l’Agenzia regionale per le politiche attive per il lavoro (ARPAL), di coordinamento della gestione del personale in servizio presso i centri per l’impiego, nonché la gestione delle attività e dei servizi della rete territoriale per le politiche per il lavoro.
Con legge regionale 29 giugno 2018, n. 29, è stata istituita l’ARPAL, ente tecnico-operativo e strumentale che opera a supporto della Regione nell’ambito delle competenze assegnate all’assessorato regionale al lavoro.
Per questo abbiamo interrogato l’assessore per sapere quali sono state le motivazioni alla base della determina, considerando che tali attività potrebbero essere messe in capo all’ARPAL, magari con la previsione di un servizio aree interne all’istituenda Agenzia, e che questo servizio appare replicare le competenze attribuite all’ARPAL. Poi quali saranno i costi per l’istituzione del nuovo servizio e quante e quali figure organizzative sono richieste a livello di pianta organica. Se per l’istituzione del nuovo servizio che incide modificandolo sul modello MAIA la Regione abbia rispettato gli accordi sindacali e le relative procedure di consultazione e confronto.
Quarto quesito: qual è lo stato di attuazione degli atti necessari per la costituzione di ARPAL e quando l’Agenzia potrà divenire pienamente operativa. Ovviamente, su questo c’è stata un’audizione che si è tenuta qualche giorno fa, ma l’interrogazione è di molti mesi fa, per questo non ne poteva tenere conto.
Quinto quesito: se non sia opportuno valutare di prevedere in ARPAL un valutatore indipendente, attraverso una procedura di evidenza pubblica avente la funzione di valutare la qualità di tutti i servizi per le politiche attive e la formazione, finanziati o comunque gestiti dalla Regione.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Leo.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Grazie, Presidente.
Cerco di dare una risposta a questa interrogazione, anche se, come ho ribadito poc’anzi, è stata la Sezione personale a istituire questa sezione. Mi spiego meglio.
Quando il Governo nazionale ci obbligò a passare le funzioni di Centri per l’impiego alle Regioni, i Centri per l’impiego di tutta la Puglia avevano solo un dirigente, che è appunto l’attuale dirigente che ha questo compito.
Siccome non era costituita l’ARPAL, abbiamo dovuto obbligatoriamente inserirla nella pianta organica, diciamo così, dei dirigenti, poiché svolgeva già il ruolo di dirigente. Quindi, non c’è stato nessun costo aggiuntivo, ma abbiamo semplicemente portato allo stesso livello la dirigente, che svolgeva la funzione di dirigente del Centro per l’impiego di Brindisi, l’abbiamo portata in Regione e quindi l’ufficio del personale ha dovuto obbligatoriamente creare questa…
È chiaro, comunque, che oggi c’è l’ARPAL e quindi oggi, nella nuova ridefinizione della dotazione organica che è stata approvata qualche settimana fa in Giunta anche con l’istituzione di ARPAL, che è stata fatta (adesso non ricordo esattamente) circa un mese fa, è chiaro che va riorganizzato tutto. Infatti stiamo facendo in questi giorni riunioni sia con i sindacati, i datoriali, insomma un po’ tutti, per tantissime questioni. Questa è una delle questioni che noi dobbiamo approvare. Non solo questa, ma anche i salari accessori, insomma ci sono diverse situazioni che stiamo definendo, quindi anche quelle che la consigliera Laricchia ha messo in evidenza in questa interrogazione.
Diciamo che i primi quattro punti sono stati, proprio nelle ultime settimane, affrontati e in qualche modo risolti, ma il problema della organizzazione… Adesso cosa dovrebbe succedere, cioè quello che il Consiglio regionale ci ha detto di fare, è portare in ARPAL gli attuali dipendenti regionali, perché oggi i dipendenti regionali che una volta erano provinciali sono in dotazione organica alla Regione. Quindi, bisogna rivedere un po’ tutto, quindi riportarli in Agenzia e, per fare questo, ovviamente occorre una concertazione con i sindacati che stiamo facendo e stiamo portando avanti.
Rispetto all’ultimo punto, il quinto, qui c’è una valutazione che faremo sicuramente, quella del valutatore indipendente, attraverso una procedura di evidenza pubblica. Metteremo anche questo in discussione e vedremo un po’ quello che […].
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliera Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Credo che l’assessore sia partito da una premessa scorretta rispetto alla lettura dell’interrogazione.
L’atto dirigenziale che istituisce questa sezione è successivo alla legge regionale che ha istituito l’ARPAL. Sostanzialmente, a giugno abbiamo istituito l’ARPAL e a ottobre avete istituito questa sezione. In ogni caso, era nelle prospettive. L’ARPAL, se vogliamo, non esiste neanche adesso, ma era nelle prospettive, allora come oggi, oggi magari un pochino più verso la concretezza della sua istituzione.
In ogni caso, il fatto che venga istituito un servizio in capo alla sezione promozione e tutela del lavoro, successivamente all’istituzione di ARPAL, non fa che confermare le nostre tesi su ARPAL, cioè che non sia un’agenzia propriamente utile, non utile a quello per cui è stata istituita, ma evidentemente molto utile per i calcoli elettoralistici del Presidente di questa Regione, Michele Emiliano, che ha scelto di istituire un’agenzia che egli stesso riconosce in qualche modo non utile, dato che poi assegna le funzioni che dovrebbe svolgere questa agenzia a un ufficio che già esiste, tutto sommato, in assessorato, in Regione Puglia, ma era molto utile per i suoi calcoli perché aveva bisogno di realizzare una poltrona su cui far sedere una persona, tra l’altro da sempre legata al centrodestra. A quanto pare, per il Presidente Emiliano non è, questo, un problema. Anzi, meglio se in qualche modo dà l’illusione di portare un elettorato che fino ad ora non lo ha votato. Questo è evidente proprio da questa scelta temporale.
D’altronde, anche l’audizione che si è tenuta qualche giorno fa ha aumentato le preoccupazioni del Movimento 5 Stelle. Questa persona, questa agenzia, è una persona che ha dichiarato chiaramente che intende candidarsi e che vorrebbe avviare un’operazione di assunzioni enorme in questo periodo pre-elettorale. Ovviamente, è la sede giusta per ribadire l’inopportunità della scelta di questa persona qui, l’inopportunità dell’ipotesi che ancora una volta una persona che vuole candidarsi si occuperà di assunzioni poco prima di una candidatura. Questo non è corretto in una regione che, purtroppo, ha vissuto grossi problemi, anche legati ai rapporti tra politica, elezioni e assunzioni. Il lavoro è un diritto per tutti e non deve essere, invece, legato così troppo e così spudoratamente a una figura politica. Quindi, mi auguro che, in qualche modo, venga preso lui, ma soprattutto chi l’ha nominato, Michele Emiliano, da una chiamata della sua coscienza per capire che cosa è opportuno fare ed è opportuno sicuramente rimuovere questa persona – sto parlando naturalmente di Cassano – a capo di questa agenzia e soprattutto riportare un po’ di dignità finalmente nel funzionamento di tutta la macchina amministrativa di questa Regione.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Laricchia, non credo che sia utile giudicare le intenzioni. È meglio giudicare i fatti. Quindi, costruire su ipotesi… Peraltro, siamo tutti candidati e candidabili. Per cui, è inutile costruire giudizi su una prospettiva che può anche non verificarsi. È meglio stare cauti e giudicare i fatti nel momento in cui si dovessero verificare.
Andiamo oltre. L’assessore Capone è qui, però Congedo non c’è. La considero superata.
Andiamo alla 1277, Damascelli, Giannini.
È già pervenuta la risposta scritta, però proviamo a discuterla.
Speaker : DAMASCELLI.
Grazie, Presidente. I mezzi di trasporto pubblico sono tra i luoghi a maggior rischio per alcune tipologie di reati come aggressioni, atti vandalici, borseggi e scippi, come testimoniano, purtroppo, numerosi episodi di cronaca riportati dalla stampa.
La presenza sui mezzi pubblici di personale di Polizia, sia in divisa sia in abiti civili, rappresenta un importante deterrente contro atti di violenza nei confronti degli operatori delle compagnie e danneggiamenti del materiale viaggiante, oltre che elusione del biglietto. Rappresenta un momento importante per la sicurezza dei cittadini che utilizzano i mezzi pubblici.
In caso di necessità più volte è accaduto che i pendolari delle forze dell’ordine, appartenenti quindi alle forze di polizia, abbiano prestato assistenza al personale di bordo, in particolare anche per l’accertamento della identità e per il ripristino dell’ordine pubblico sui mezzi di trasporto.
Le organizzazioni criminali utilizzano anche molto i mezzi di trasporto per movimentazioni di armi, merci illecite e la Puglia è stata in passato tra le prime regioni a stipulare delle convenzioni con gli appartenenti alle forze di polizia.
Dunque, chiedo all’assessore ai trasporti della Regione Puglia (l’interrogazione è datata 29 ottobre 2018) se, in ragione dell’utile presenza dei rappresentanti delle forze di polizia a bordo dei mezzi di trasporto locale al fine di tutelare i viaggiatori e il personale e di contrastare l’evasione anche del pagamento dei titoli di viaggio, la Regione Puglia intenda rinnovare specifici accordi con soggetti gestori del servizio di trasporto pubblico regionale ed entro quali tempi saranno attivate convenzioni necessarie per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale da parte del personale di polizia.
Questa è l’interrogazione che io ho depositato agli atti del Consiglio regionale il 29 ottobre 2018.
A seguito dell’interrogazione ho ricevuto, Presidente, risposta scritta che mi soddisfa da parte dell’assessore ai trasporti Giannini, perché a febbraio 2019 la Regione ha stipulato un accordo con Trenitalia, che consente, appunto, a tutti gli agenti delle forze dell’ordine (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria e Guardia di finanza) di viaggiare sui treni regionali secondo la convenzione stabilita.
Vi è anche una bella e importante novità che devo riscontrare nella risposta, perché l’appartenente alle forze di polizia, una volta salito sul treno, dovrà registrarsi ad un’app, così i gestori sapranno che su quel treno ci sono quei poliziotti o quei finanzieri o quei carabinieri e, nel caso di necessità, subito dal treno partirà un alert al poliziotto o al carabiniere o agli appartenenti alle forze di polizia presenti sul mezzo pubblico, che potranno intervenire. Quindi, è anche una buona opportunità finalmente, attraverso un clic, per richiedere un intervento al fine di contrastare un reato attraverso l’ausilio prezioso dei componenti delle forze dell’ordine, tanto che siano in divisa, tanto che siano con abiti civili. Ecco, una buona opportunità per contrastare fenomeni sempre più frequenti sui mezzi di trasporto pubblico locale che la Regione Puglia ha attivato a febbraio 2019.
Quindi, io non posso che esprimere soddisfazione e ringraziamento per quello che è stato fatto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Giannini.
Speaker : GIANNINI, assessore ai trasporti e ai lavori pubblici.
Una breve integrazione. Questo è l’accordo che abbiamo siglato con Trenitalia, ma con le altre ferrovie concesse c’era la convenzione già dal 2016. In quell’occasione Trenitalia ritenne di non dover sottoscrivere la convenzione perché era scaduto il contratto di servizio e ha rimandato il tutto al rinnovo del contratto di servizio.
Speaker : PRESIDENTE.
Per la n. 284 non c’è Ruggeri.
Capone, invece, c’è.
Laricchia e Bozzetti, 1287: avviso pubblico per presentare iniziative riguardanti lo spettacolo dal vivo.
Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie, Presidente.
Nelle premesse c’è una rapida – che non ripercorro – rassegna di tutti gli avvisi e le determinazioni per l’istituzione che ha portato nel novembre 2017 alla graduatoria degli avvisi inerenti lo spettacolo dal vivo, sostanzialmente, rispetto alla presentazione di progetti triennali relativi alle attività di spettacolo dal vivo e alle attività culturali.
Essendo stata pubblicata nel novembre 2017 la graduatoria, in soli due mesi, per diversi operatori, non è stato possibile o comunque è stato molto difficile per tutti gli altri programmare l’attività del 2018. Inoltre, hanno segnalato, almeno a noi, gli scriventi, diverse difficoltà di rendicontazione. Se non si provvede alla chiusura della rendicontazione del 2017, non si può procedere alla programmazione di quella del 2018.
Nella nostra interrogazione, sostanzialmente, chiediamo all’assessore se era ed è a conoscenza della problematica illustrata, quali sono stati gli sviluppi, perché anche in questo caso sono passati diversi mesi rispetto alla data di presentazione dell’interrogazione, e se ha valutato l’istituzione di un tavolo tecnico con i beneficiari vincitori e con le associazioni rappresentate da alcuni operatori per addivenire a un’intesa, viste le difficoltà tecniche, anche in relazione ad alcuni parametri richiesti.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Capone.
Speaker : CAPONE, assessore all’industria turistica e culturale.
Rispetto al bando per lo spettacolo e per la cultura, il cosiddetto “bandone”, abbiamo pensato di innovare il sistema degli aiuti per lo spettacolo con una strategia puntuale che voleva anche venire incontro alle esigenze delle imprese di programmazione di lungo periodo, non soltanto nel brevissimo, diciamo annualmente, ma di lungo periodo.
È una strategia che, ovviamente, punta al rafforzamento del sistema della cultura e che utilizza fondi provenienti dall’FSC che sono fondi che richiedono rendicontazioni, che richiedono una puntuale conoscenza delle norme relative proprio alla rendicontazione degli incentivi ricevuti.
Le imprese culturali e anche le associazioni iscritte al REA hanno accolto con molto favore questa strategia, perché, per la prima volta, si dava modo loro di poter promuovere le attività che mettono in campo con largo anticipo. Non si sono trovate preparate, invece, a redigere le attività di rendicontazione, perché probabilmente alcune più fragili e altre, quelle che hanno una struttura anche più solida già imprenditoriale, chiaramente non sono dotate probabilmente di uffici che svolgessero queste attività in pianta stabile.
La strategia, però, ha funzionato e noi abbiamo avuto un incremento dei posti di lavoro nella cultura, secondo la Fondazione Symbola, superiore rispetto a quanto sia avvenuto in tutte le altre parti d’Italia.
Probabilmente una parte di quei lavoratori sono anche lavoratori emersi. Prima venivano definiti magari volontari e poi, proprio perché le imprese e le associazioni dovevano presentare le rendicontazioni indicando anche contratti di lavoro, quei volontari sono stati riconosciuti come lavoratori effettivi.
Sul sistema è intervenuta molto positivamente la strategia. È rimasta per un po’ di tempo la difficoltà proprio delle aziende di adeguarsi agli standard economico e finanziari necessari; difficoltà rispetto alla quale abbiamo messo a disposizione gli uffici per poterli accompagnare.
Le prime rendicontazioni rispetto al 2017 sono intervenute a luglio del 2018. Non erano però neanche quelle nella maggior parte dei casi fatte secondo le norme. Non si tratta di imprese come Enel manifatturiero, come in altri settori produttivi in cui c’è una abitudine a presentare rendicontazioni puntuali e soprattutto anche pluriannuali.
Abbiamo capito questa necessità e perciò gli uffici hanno lavorato anche chiedendo le integrazioni necessarie senza alterare la partecipazione al bando.
Entro dicembre sono intervenute quasi tutte le rendicontazioni che erano relative alla spesa effettuata nel primo periodo, e perciò abbiamo potuto fare le prime anticipazioni. Questo stato di sofferenza oggi riguarda la rendicontazione del 2018, perché chi non ha rendicontato correttamente il 2017, avendo la conferma da parte dell’ufficio, non può rendicontare il 2018.
Sotto questo profilo si è resa necessaria un’ulteriore strategia di intervento a favore del sistema, che stiamo mettendo in campo, consentendo innanzitutto la firma di una convenzione biennale per il 2018-2019, in maniera tale che per i prossimi anni la firma della convenzione consentirà loro di avere anche le necessarie anticipazioni bancarie – perché è quello che chiedono le banche nel momento in cui devono intervenire – oltre che portarsi avanti con il lavoro, anche per il 2019.
In più, abbiamo preparato un format per l’autocertificazione, semplificando le procedure e quindi consentendo uno snellimento di tutte le attività che sono in corso, in maniera tale da alleviare le attività delle imprese e anche quelle degli uffici.
È chiaro che per la Puglia questo era un primo esperimento; è chiaro anche, però, che oggi il sistema non solo tiene, ma ha bisogno di una continua innovazione, che quello che stiamo facendo per poterlo rendere sempre più adeguato alla sfida di competere anche con gli altri, con le altre imprese culturali, di tutta Europa, che ormai si muovono al di là del perimetro, al di là del confine degli Stati.
Domani mattina avremo anche un incontro con le residenze artistiche, che sono tra coloro che avevano avuto problemi con la rendicontazione, e subito dopo un incontro con le associazioni di categoria, proprio per illustrare le ulteriori agevolazioni, le ulteriori innovazioni che abbiamo […].
La risposta scritta è pronta ed è lunghissima. Se vuole, comunque, gliela mando.
Speaker : PRESIDENTE.
Proseguiamo. Stea non c’è, Abaterusso non lo vedo, quindi la cancelliamo, essendo già pervenuta risposta scritta. Adesso andiamo alla 1292, poiché vedo richiamati tutti gli accessori che sono presenti, Nunziante, Borraccino, Leo: “Vertenza INNOVAPUGLIA – Piano industriale, modello MAIA, richiesta di tavolo tecnico di confronto”.
Vuole rispondere Borraccino dopo? La 1292. Bene.
Prego, assessore Borraccino.
Speaker : BORRACCINO, assessore allo sviluppo economico.
È un’interrogazione abbastanza tecnica sulla funzione della società in house InnovaPuglia, temi attinenti soprattutto all’organizzazione del lavoro, la funzione strategica e alcune richieste che dalle RSU arrivavano alla società.
Vi sono stati alcuni atti, alcune delibere che hanno chiarito alcuni aspetti, non da ultima, per citare poi un’assemblea in cui è stato presentato il piano, alla presenza delle RSU, fatta poco tempo fa, il 4 febbraio di quest’anno, e all’interno di quella riunione i rilievi che sono stati evidenziati dalle RSU sono stati raccolti e sono stati recepiti.
C’è un aspetto importante che riguarda la necessità di dotare sempre più InnovaPuglia come la società hub dell’informatica, non a caso viene definita l’information hub, e da questo punto di vista i rilievi posti per l’organizzazione e per il mantenimento del personale precario sono già stati recepiti lontanamente, se non ricordo male addirittura già in data maggio 2018.
Successivamente, ad agosto 2018, sono state approvate tre delibere in Giunta, nella fattispecie la n. 1385, la n. 1434 e la n. 1386, dove per sommi linee veniva confermata nella n. 1385 la convenzione in corso con Regione Puglia e InnovaPuglia per quanto riguarda la conferma del soggetto aggregatore per le gare tra la Regione Puglia e, ovviamente, la società in house, e per quanto riguarda chiaramente la necessità, ribadita in quella delibera, di rendere autonoma InnovaPuglia rispetto alle funzioni che le erano già state in precedenza attribuite.
Con la delibera n. 1434 si approvava un modello di schema per quanto riguarda la gestione integrata che doveva mettersi in campo tra la Regione Puglia e InnovaPuglia per quanto riguarda la centrale degli acquisti.
Infine, sulla 1386 per quanto riguarda le stazioni appaltanti con l’uso di una piattaforma – leggo – e-learning in uso in InnovaPuglia quale strumento di divulgazione e formazione per i RUP regionali. Quindi, chiaramente, sia per le Regioni che per gli enti e per i Comuni. È un aspetto molto importante quello dei RUP.
Quelle sollecitazioni che verso la fine del 2017, inizi del 2018, sono state avanzate giustamente dai colleghi del Movimento 5 Stelle, in particolare dai colleghi Laricchia, Bozzetti e Di Bari, che sono i firmatari di questa interrogazione, sono state recepite e anche, ribadisco, nell’incontro tenuto recentemente alla presenza delle RSU vi è stata una condivisione di quelle perplessità con l’accordo con le RSU per andare avanti insieme sugli obiettivi che erano stati citati e che, ripeto, fondamentalmente riguardavano la stabilizzazione di quel personale che già veniva segnalato in data settembre 2017.
Quindi, è una situazione in evoluzione, lo dico alla collega Laricchia quale prima firmataria, ma che sta procedendo con una stretta collaborazione tra il management di InnovaPuglia e l’RSU. Ovviamente noi, collega, lei lo sa meglio di me, svolgiamo una funzione di controllo, di stimolo, di orientamento, ma su questioni più specifiche, ovviamente, c’è l’autonomia del CdA di InnovaPuglia, che agisce e si muove autonomamente.
Se lei dovesse riscontrare ulteriori problematiche, non abbia problemi a segnalarcele. Potremo sicuramente affrontarle e risolverle insieme.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Andiamo avanti.
Abaterusso non c’è. La pioggia gialla a Soleto spero sia terminata nel frattempo.
Piemontese non c’è.
Perrini, n. 1311. Hai avuto già una risposta scritta.
Non so se vuoi intervenire. Sei soddisfatto. Va bene, grazie.
C’era Leo qui, che si è allontanato un momento. C’era l’altra interrogazione di Perrini. Andiamo oltre. Leo si è allontanato un momento credo per parlare con il dirigente Laforgia.
1323 “Chiarimenti sull’incontro stipulato tra il Presidente Emiliano e il Governo di Mosca”.
Prego, collega Laricchia.
Speaker : LARICCHIA.
Grazie. I recenti viaggi di Michele Emiliano mi hanno incuriosito parecchio. Tra Mosca e Albania vorrei capire che cosa sta succedendo e che cosa sta facendo in particolare. Quando ho scritto questa interrogazione era accaduto che in data 23-24 settembre 2018 avevano ricevuto Michele Emiliano e Antonio Decaro una delegazione istituzionale del Governo di Mosca. Da un comunicato ufficiale pubblicato sul portale della Regione Puglia si evince chiaramente che l’iniziativa è stata organizzata dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, di seguito riportato. L’iniziativa è stata organizzata dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari dopo la missione istituzionale dello scorso giugno in Russia in occasione dell’inaugurazione del volo diretto Bari-Mosca.
Il progetto vede la collaborazione delle Agenzie regionali Puglia Promozione, Apulia Film Commission, Teatro pubblico pugliese, Aeroporti di Puglia, Fondazione Lirico Sinfonica Teatro Petruzzelli.
Da un comunicato pubblicato dal Presidente Emiliano sui social network apprendiamo della stipulazione di accordi di non meglio specificata natura tra le parti incontratisi in quei giorni.
Considerato che c’è il patrocinio della Regione Puglia in relazione all’evento e che potrebbe anche implicare l’impiego di risorse pubbliche, per opportune ragioni strettamente correlate ai principi di trasparenza ed economicità della pubblica amministrazione, sarebbe alquanto necessario conoscere nel dettaglio i particolari che hanno caratterizzato questo incontro istituzionale. Interroghiamo il Presidente Emiliano e l’assessore Capone per conoscere nel dettaglio il contenuto degli accordi che, secondo quanto descritto, sono stati siglati in data 23 e 24 settembre 2018 e chiediamo magari di ricevere anche copia degli stessi; se non sia opportuno, dato il coinvolgimento della Regione Puglia, di riferire in Consiglio regionale dei contenuti degli argomenti discussi in tale sede; se per la realizzazione di quanto sopra descritto siano state impiegate risorse pubbliche e in caso di risposta affermativa ottenere un resoconto dettagliato delle spese; se la Regione Puglia abbia collaborato con agenzie o con partner esterni o collegati ad essa rendendo anche note le modalità di queste operazioni di partenariato.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Capone.
Speaker : CAPONE, assessore all’industria turistica e culturale.
Io le posso dare una prima risposta, però poi bisognerà vedere con la Presidenza l’esito ulteriore.
In occasione dell’inaugurazione del volo S7 si sono firmati due protocolli con la delegazione russa, tra il Presidente della Regione e il Sindaco di Bari, che attenevano allo sviluppo delle attività turistiche e culturali e anche allo sviluppo delle relazioni con i Ministeri russi coinvolti, in maniera tale da rafforzare i flussi turistici e i flussi di business tra la Regione e quei Paesi.
Credo che si possa tranquillamente avere copia di quei protocolli e magari risentirci in esito ad […].
PRESIDENTE. Credo che, essendo molto dettagliata l’interrogazione, ci possa far pervenire un po’ di risposte scritte, in modo tale che si possano fare valutazioni compiute.
Torniamo a Perrini “Mi Formo e Lavoro”, 1312. Assessore Leo.
Non so se è soddisfatto o meno il collega Perrini. A noi non risulta, però ne discutiamo.
Speaker : PERRINI.
Non ho visto ancora niente. Comunque, non so se è il caso di dire di quell’altro problema… Lei, assessore, ha problemi al telefono, le spiego subito, perché con lei non riesco a comunicare. Essendo io abituato a essere molto… Mi piace parlare prima, e poi scrivo. Se chiamo tre-quattro volte e non risponde al telefono, sicuramente deve cambiare linea.
Su questa poi leggerò la risposta. Voglio dire – non so se è giusto dirlo qui – che c’è sempre quel problema di chi ha fatto la domanda e l’ha fatta in ritardo. Tutti quei nominativi che hanno fatto dopo le 13,30 stanno fuori, e ci sono delle cose strane. Io credo nella buonafede di tutti, ma è peccato che c’è chi ha fatto una parte anche alle 13,20 è passato e chi è andato in altre associazioni o in altri enti purtroppo è stato bloccato. Questo per dire solamente la sollecitazione di tanti, tantissimi ragazzi che non sono riusciti a entrare a far parte di questo progetto.
Quindi, se mi può dare notizie. Visto che al telefono non riusciamo a parlare, ne parliamo qua.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : LEO, assessore alla formazione e al lavoro.
Con il consigliere Perrini parlerò subito dopo questa mia risposta. Non ho problemi, assolutamente, a parlare con nessuno. Io parlo con tutti, figuriamoci con il collega consigliere.
È pervenuta intanto risposta scritta, che ho qui e magari le faccio una copia, così la do a lei in questo momento, però quello che voglio dire è che il sistema di InnovaPuglia è un sistema che ha tutto tracciato, quindi non ci sono situazioni particolari. Dopo le 13,30 eccetera, eccetera, comunque ci sono domande che sono pervenute, che noi stiamo prendendo in considerazione, fino a quando non arriviamo all’esaurimento dei fondi. Probabilmente ci sarà anche uno scorrimento di graduatoria, perché probabilmente aggiungeremo altre risorse su questa misura, ma è tutto tracciato. Io le farò avere la traccia di tutto quello che è successo in quelle ore in Regione Puglia. Quindi, assolutamente prima di tutto la trasparenza, poi tutto il resto.
Speaker : PRESIDENTE.
Passiamo, sempre Perrini, all’interrogazione 1326 “Avvio traffico passeggeri Taranto-Grottaglie”.
Oggi è pervenuta risposta scritta.
Speaker : PERRINI.
Mi ha già risposto l’assessore. Va bene, va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Tutto bene? A posto.
Laricchia, interrogazione 1329 “Nuovi orari Trenitalia per il trasporto pubblico regionale”.
C’è già una risposta scritta. Vuole intervenire? Va bene la risposta scritta.
Sempre Perrini “Proroga convenzione L.S.U.”. Interrogazione 1332.
Speaker : PERRINI.
A me non è arrivata la risposta. L’avete mandata?
Speaker : PRESIDENTE.
Qui non risulta, nemmeno a noi. Oggi? Quindi, c’è ancora un problema di collegamenti.
Speaker : PERRINI.
Va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Però, la possiamo discutere.
Speaker : PERRINI.
Dammi le due copie, per piacere, quella di prima e quella di adesso.
Speaker : PRESIDENTE.
Bene. Vediamo le risposte scritte. Non vedo Congedo sulle prospettive economiche industriali delle saline di Margherita di Savoia. La considero superata. Stea non c’è. Di Gioia non c’è. Congedo. Anche questa è superata, anche se ha ricevuto risposta scritta.
Perrini. È una interrogazione complessa. Il collega Borraccino è in Aula. Vuole brevemente illustrarla, collega Perrini? È la 1343. Non so se te la ricordi.
Speaker : PERRINI.
Sì, la ricordo. Però, avrei voluto che ci fosse stato anche il Presidente, ma purtroppo…
A differenza dell’assessore Leo, con l’assessore Borraccino mi sento tutti i giorni, perché risponde al telefono.
Lo stabilimento di Taranto, come sappiamo, è passato nelle mani di Arcelor Mittal. Qui ci sono i punti chiave del piano ambientale previsto per lo stabilimento siderurgico: la riduzione delle emissioni diffuse, la copertura dei pacchi e i filtri di impianto di agglomerato. È un investimento di circa 428 milioni.
La riduzione delle emissioni canalizzate, ad esempio, quello della cokeria e l’investimento di 200 milioni di euro per le bonifiche, 272 per il trattamento delle acque e così altri interventi.
Considerato che è necessario che la città di Taranto sia resa partecipe, perché fino a poco tempo fa non si stava ancora capendo niente, anche perché a livello sociale la nostra città sta in un discorso sanitario grave.
Voglio interrogare sia Borraccino che l’assessore Emiliano che mi dispiace che non c’è, perché proprio lui è l’artefice che doveva stare qua, però andiamo avanti, se è intenzione della Regione Puglia intraprendere un dialogo con questo grande stabilimento perché il dialogo non c’è stato finora. Iniziamo a prendere questo dialogo, perché, caro assessore Borraccino, spero che sia lei che la nuova Giunta con il nuovo proprietario inizino a parlare invece di tornare a fare le guerre come le abbiamo fatte in questi mesi quando c’erano gli altri.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore, prego.
Speaker : BORRACCINO, assessore allo sviluppo economico.
Grazie, collega Perrini, per aver reintrodotto in questo Consiglio un tema molto delicato e sempre attuale come quello dell’acciaieria di Taranto che dovremo abituarci a chiamare Mittal, perché l’Ilva oramai è un ricordo.
La richiesta che ci fa il collega è quella se la Regione intende avviare un dialogo con la nuova società, la nuova proprietà.
Premettendo che ci sono aspetti da chiarire, e sono due fondamentalmente prima di questa vicenda, il primo, quello delle bonifiche che riguarda il commissario straordinario per le bonifiche, quindi l’amministrazione straordinaria che continua a gestire fondi pubblici per la bonifica non soltanto dell’area interna all’Ilva, ma anche di aree esterne. Penso, ad esempio, ai cinque Comuni, tra i quali anche il Comune dove lei è residente, collega, il Comune di Crispiano, Massafra, Statte, Montemesola oltre a Taranto, giustamente. Taranto. Mi mancava il quinto, collega. Mi dimenticavo il Comune capoluogo. Infatti, avevo detto che erano cinque.
Rispetto alla bonifica nei cinque Comuni, ad esempio, l’amministrazione straordinaria è intervenuta, e dobbiamo riconoscerlo, per iniziare la risoluzione di un tema importantissimo che è stato oggetto anche in passato di attenzione del Consiglio regionale, di vari consiglieri, tra i quali anch’io nelle vesti di consigliere. Penso, ad esempio, alla vicenda della Cemerad, del centro di stoccaggio dei rifiuti radioattivi Cemerad a Statte. Si è iniziata quella bonifica importante per il Comune non soltanto di Statte, ma per quello che rappresentavano quei 6.000 fusti e soprattutto 93 di quei 6.000 fusti erano rifiuti altamente radioattivi e molto pericolosi.
Così come si è iniziato il percorso di bonifica del Mar Piccolo, che appartiene all’amministrazione straordinaria.
Quando parliamo di bonifiche, controllo e monitoraggio essenzialmente dobbiamo innanzitutto dialogare con l’amministrazione straordinaria dell’Ilva.
Questo percorso, alcune volte anche in maniera un po’ burrascosa, però c’è, è in corso, è in corso da parte della Regione Puglia con l’amministrazione straordinaria.
Personalmente mi sono incontrato con la dottoressa una decina di giorni fa nell’ambito di un convegno organizzato da un’associazione a Taranto e abbiamo avuto modo di scambiarci delle vedute, dei punti di vista su come procede il tema della bonifica nelle aree Ilva e limitrofe all’ex Ilva.
Il secondo tema è quello, che non possiamo sottacere parlando di questo aspetto, che riguarda i 2300 iniziali lavoratori in esubero, dei quali poi, attraverso l’esodo incentivato di circa 700 di loro, sono rimasti più o meno 1600-1650 lavoratori in cassa integrazione straordinaria. Anche qui, cito le azioni che stiamo portando avanti come Assessorato allo sviluppo economico, insieme all’Assessorato al lavoro, per quanto riguarda i temi della formazione di questi lavoratori e per provare a trovare soluzioni alternative che possano aiutare a reddito persone che molto spesso di quella cassa integrazione fanno l’unico reddito della propria famiglia.
Proprio a tal proposito, vi è l’aggiornamento della task force regionale per l’occupazione, il 21, presso la Presidenza, con la presenza anche del Presidente Emiliano e del collega assessore al lavoro Sebastiano Leo, per concordare insieme alle organizzazioni sindacali le modalità di attuazione di una cosa che avevamo già annunciato poco prima di Natale.
Oltre a questo aspetto che noi seguiamo, seguiamo anche con particolare attenzione la vicenda che riguarda i criteri di individuazione dei lavoratori – soprattutto dei lavoratori, perché si tratta essenzialmente di uomini in quell’ambiente, ma c’è anche qualche donna – che sono stati messi in cassa integrazione straordinaria. Vi è un ricorso presentato da un’organizzazione sindacale; c’è stata già la prima udienza il mese scorso; il 19 marzo c’è l’aggiornamento di quella udienza, laddove molti lavoratori facevano ricorso contro i criteri di individuazione. Criteri di individuazione sottoscritti a settembre dell’anno scorso che, secondo questi lavoratori, tanti lavoratori, centinaia di lavoratori, sono stati stravolti.
Uno su tutti, il criterio del nucleo familiare: ci troviamo con situazioni di lavoratori che, con la stessa qualifica, la stessa mansione, lo stesso reparto, dove ci sono lavoratori che non hanno figli o addirittura celibi, rispetto a lavoratori che hanno cinque figli, il lavoratore con cinque figli è stato messo in cassa integrazione.
Allora, su questa vicenda dobbiamo continuare a guardare e a monitorare. Chiaramente la richiesta fondamentale, principale, dell’interrogazione fatta dal collega Perrini: la Regione Puglia vuole iniziare il dialogo? Approfittando della sua interrogazione, collega, già in passato, quando lei protocollò l’interrogazione, ovviamente dandone anche divulgazione alla stampa, ho avuto modo di replicare a quella sua interrogazione, ovviamente in termini costruttivi e non polemici, dicendo che si è d’accordo, si può dialogare con Mittal, se Mittal, rispetto a quella dichiarazione che ha fatto a dicembre a Parigi, dove diceva che è pronta a iniziare la produzione introducendo elementi nuovi che riescano ad andare oltre alla produzione con il carbone, fatto dal carbone, allora rispetto a questo termine noi siamo disponibili a dialogare. Se, però, queste restano enunciazioni di principio lei, consigliere, come tutti i colleghi che vengono dalla provincia di Taranto, ma anche l’intero Consiglio regionale è aggiornato su quello che sta accadendo a Taranto in queste settimane, in questi giorni… Noi abbiamo una comunità completamente divisa in due. Non possiamo far finta che nulla stia accadendo a Taranto, non possiamo non guardare le valutazioni che ci vengono dalle indagini che vengono fatte in termini ambientali nel nostro territorio, dove rispetto a un incremento della produzione c’è, ovviamente, l’incremento anche delle emissioni inquinanti, e da questo punto di vista è dovere della Regione sicuramente non porsi in maniera conflittuale con l’azienda, ma nello stesso tempo non possiamo sottacere questi aspetti.
Quindi, se non ci saranno delle dichiarazioni, a cui poi farà seguito un’azione vera, concreta, da parte di ArcelorMittal che vada nella direzione non soltanto quella che, ovviamente, non si potrà mettere in campo tra pochissime settimane perché ci vuole tempo, per pensare di arrivare a una produzione che faccia a meno del carbone quale elemento per produrre l’acciaio, ma nello stesso tempo nell’immediato, rispetto a cose che si possono fare subito, a tenere quanto meno ai livelli precedenti le emissioni per quanto riguarda, ad esempio, la diossina, ma non è soltanto la diossina, è chiaro che un confronto non si può avere perché, rispetto alle ragioni del lavoro, sacrosante e lei lo sa quanto a me care, vengono un secondo prima quelle della salute dei cittadini e dei lavoratori in primis, che passano otto ore al giorno a stretto contatto con quelle emissioni inquinanti.
Quindi, per non girare intorno all’ostacolo, ma per essere pragmatico e per rispondere alla sua domanda sinteticamente, dopo aver fatto queste premesse, il tema è questo: se l’azienda si impegna, e oltre a impegnarsi con le parole lo vediamo con atti concreti, a diminuire le emissioni inquinanti e a condividere con noi, con la Regione Puglia, che è una Regione guida da questo punto di vista per quanto riguarda la proposta sperimentale di iniziare la produzione non tenendo presente il carbone e quindi (diciamo la verità) mettendoci anche contro alla lobby del carbone, che è una lobby potentissima, e questa Regione lo ha fatto, se Mittal è disposta a fare questo, noi saremo i primi a sederci al loro fianco per discutere di questi temi, ma se restano soltanto enunciazioni di principio e a Taranto continuano ad esserci emissioni al di sopra della media e al di sopra di quelle che si sono registrate negli ultimi anni, è chiaro, collega, lei condividerà con me, qualsiasi forma di collaborazione non può prescindere dai temi della salute e dell’ambiente, che non possono che essere importanti e prioritari rispetto al tema del lavoro e rispetto a una collaborazione giusta se non ci fossero questi temi dell’ambiente della salute, che ci dovrebbero essere tra la Regione Puglia e l’azienda più importante per quanto riguarda la produzione del PIL, per quanto riguarda il numero di addetti che noi abbiamo nella Regione. Un po’ lo stesso tema che si pone, ad esempio, sulla questione della centrale Enel di Cerano. È la stessa questione.
Se parliamo e iniziamo questo dialogo sulla decarbonizzazione e nell’immediato si abbassano le emissioni, noi siamo disponibili a parlare. Altrimenti, dovremo continuare a svolgere questa azione di contrasto forte per spingere l’azienda a rispettare accordi che, purtroppo, spesso e volentieri non lo sono.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha chiesto la parola Perrini. Prego.
Speaker : PERRINI.
Ringrazio l’assessore Borraccino per la risposta.
Capisco tutto quello che lei ha detto. Faccio l’esempio della mia azienda. Nel mio cantiere ho cinque centimetri di amianto buttato da una parte. Arriva nella mia azienda chi deve controllare, mi sequestra l’area e mi fa 5.000-6.000 euro di multa. Un giorno le farò vedere. Non riesco a capire. Siamo arrivati al 2020, quasi, e anche quest’altro che è arrivato, un altro padrone che arriva dall’India, non ha un metro quadrato di amianto buttato là, ma quasi una città intera inquinata, dove lui opera. Non si riesce a dialogare con questa persona. Ho grosse difficoltà. So anche lei.
Non lo so se si può continuare così. Ve lo dice uno che non partecipa alle manifestazioni per aizzare le piazze. Nella posizione in cui mi trovo potrei fare tranquillamente tutto quello che forse qualcun altro, stando dall’altra parte... Non lo faccio. Non dico bugie, non infierisco contro la folla, però da imprenditore prima ero molto favorevole a questa situazione dell’Ilva, che si metteva prima la salute e il lavoro, ma a questo punto io sono anche per le cose drastiche. Questa nuova proprietà, secondo me, sarà peggio di quella di prima, perché se questo è il buon giorno non so come andremo a finire, caro Mino. Io che abito là vicino tutte le mattine alle sei giro per i cantieri. Quando scendo da Martina Franca vedo che la produzione è aumentata e i fumi che vanno in aria sono molto di più rispetto a quelli di prima. Non so se i controlli li stanno facendo, perché, ripeto, ci sono tante cose che non riesco ancora a capire.
L’invito che le faccio è un altro: considerando che la dottoressa Corbelli sono otto mesi che la sto invitando tramite gli assessori, invece di fare sempre tavole rotonde per illustrare a Taranto, che venga qualche volta in audizione a farci vedere realmente, non con le slide “faremo, faremo”, cosa si sta facendo, perché ci siamo lasciati alcuni mesi fa, quasi un anno, che ci dovevamo aggiornare. Intanto, una cosa è certa: le consulenze e le parcelle a chi ha fatto la progettazione sono state quasi tutte pagate e quello è un dato, chi lavora deve essere pagato. Voglio capire i cantieri a che punto sono, tipo Cemerad, circa il Mar Piccolo. Ci sono situazioni che è arrivato il momento di capire dalla Corbelli dopo tanti, tanti anni, sono già quattro o cinque anni che sta sul nostro territorio, io credo che alcuni cantieri si iniziano e si finiscono. Non è che ce ne dobbiamo andare in pensione fino a quando finiamo tutti questi cantieri qua.
Sollecito a lei, perché come anche il consigliere Presidente Vizzino sa, di sollecitare la Corbelli, insieme anche ai consiglieri regionali del mio territorio Luigi Morgante e tutti gli altri, Michele Mazzarano, perché non si può continuare così a fare tavole rotonde a Taranto e non si sa in Regione cosa si sta facendo per l’Ilva e per le bonifiche. Grazie.
Adesso abbiamo la 1346. L’assessore Capone c’è. È in parte coinvolta.
Collega Bozzetti, prego.
Speaker : BOZZETTI.
Grazie, Presidente. Semplicemente per chiarire un aspetto dell’interrogazione, ma poi attendiamo la risposta dell’assessore. Nel merito non si è andati a sostanzialmente giudicare. Anzi, ben venga quando ci sono partecipate della Regione, Fondazioni che decidono in generale di investire nel settore culturale. Ce ne fossero, insomma, di questi interventi! Ma la richiesta era nata da una questione di opportunità, la prima, per quanto riguarda Aeroporti di Puglia, visto che si era deciso di investire una parte degli utili nella Fondazione Petruzzelli, quando sostanzialmente la mission di Aeroporti di Puglia deve essere quella di poter gestire e rendere dei servizi il più efficienti possibile appunto per i propri aeroporti. Nasceva proprio dalla necessità dell’aeroporto di Brindisi che in quel periodo ha visto, ancora una volta e per la quarta volta consecutiva, dirottare una serie di voli con migliaia di passeggeri verso l’aeroporto di Bari, per un problema di congelamento delle ali degli aerei e non aveva la strumentazione (il famoso deicing) per far fronte a questa emergenza.
Ecco, noi già all’epoca, nel 2016, intervenimmo (anche il consigliere Trevisi lo fece) su questa questione, e ragionevolmente la stessa Aeroporti di Puglia ci rispose che, essendo un elemento – quella volta, parliamo del 2016 – assolutamente eccezionale, non vi era la ragionevolezza di investire in una strumentazione come quella del deicing, per un evento che era capitato una sola volta.
Ecco, dal 2016 ad oggi in realtà abbiamo avuto la prova – ahinoi – che purtroppo per i cambiamenti climatici che sono avvenuti nel corso degli anni (in maniera anche molto più sostanziale negli ultimi anni) questo problema di congelamento delle ali degli aerei è avvenuto per l’aeroporto di Brindisi altre tre volte, quindi quattro volte dal 2016 ad oggi. Quindi, non è più un evento eccezionale ma è diventato ahinoi un problema che bisogna affrontare e risolvere.
Da qui la domanda del perché l’opportunità, da parte di Aeroporti di Puglia, di investire una parte degli utili all’interno della Fondazione Petruzzelli per eventi culturali, e non cercando di perseguire prima quella che è la propria mission. Da qui la nostra interrogazione, che – ripeto – non vuole andare a colpire gli investimenti in cultura, non è questo il motivo, ma si tratta di capire l’opportunità, cioè perché non si è preferito prima di tutto sistemare le situazioni che sono proprie di Aeroporti di Puglia e poi ovviamente pensare anche – e ben venga - a tutto ciò che riguarda gli investimenti nel settore cultura, partendo anche dalla Fondazione Petruzzelli, che tutti riconosciamo essere un valore culturale regionale importante.
Lo stesso ragionamento può essere rapportato anche per l’Acquedotto pugliese perché, mentre Aeroporti di Puglia investe 200.000 euro per il 2018 e il 2019 nella Fondazione Petruzzelli, Acquedotto pugliese ne investe 250.000 per il 2018 e il 2019 sempre nella Fondazione. Una persona di sicuro non stimata diceva che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: portare gli investimenti adesso per la Fondazione Petruzzelli, in vista delle prossime elezioni, fatte anche da partecipate della Regione, probabilmente ha voluto dare anche un indirizzo politico abbastanza chiaro.
La richiesta, quindi, è innanzitutto conoscere le motivazioni che hanno portato a preferire per Aeroporti di Puglia e Acquedotto pugliese investimenti in questo senso rispetto a quella che è la propria mission e, quindi, adeguare determinate situazioni all’interno dei propri asset. La seconda richiesta è se, comunque, nell’ambito di una volontà di investimento nel settore culturale, sia Acquedotto pugliese sia Aeroporti di Puglia vogliano investire anche in altre fondazioni o in altre associazioni culturali o, comunque, nel settore cultura che riguarda l’intero comparto regionale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Capone.
Speaker : CAPONE, assessore all’industria turistica e culturale.
Grazie, Presidente.
Io ho anche la risposta di Aeroporti di Puglia e di Acquedotto pugliese, che sintetizzo, ma che magari le mando comunque per iscritto.
Sia Aeroporti di Puglia che Acquedotto pugliese, oltre a svolgere l’attività nell’ambito della propria vocazione, svolgono anche attività culturali, quindi tutto il suo ragionamento trova la risposta in questo: non si sacrifica la propria mission e il proprio core business a favore delle attività culturali ma, oltre che a svolgere le attività richieste dal proprio core business, si lavora anche per favorire la cultura, come tutte le imprese, a dire la verità, dovrebbero fare, non solo quelle pubbliche, ma anche quelle private. Tant’è che ci sono strumenti di incentivazione e di defiscalizzazione appositi proprio per svolgere queste attività.
Aeroporti di Puglia ha concesso questo contributo alla Fondazione Petruzzelli, perché con la Fondazione intende svolgere una serie di attività, proprio con i tour operator più importanti nell’ambito della propria convegnistica, essendo quella la struttura – la Fondazione, peraltro, è partecipata dalla Regione – che è anche particolarmente attrezzata per ricevere contribuzioni in questo modo.
Per quanto riguarda il mezzo deicing, invece, per l’Aeroporto di Brindisi, Aeroporti di Puglia – le leggo puntualmente quello che mi dice – ribadisce che lo scalo salentino è certificato in base agli standard europei EASA per la sicurezza ed è dotato degli impianti e delle attrezzature necessarie per il regolare e sicuro svolgimento delle operazioni aeroportuali. La dotazione impiantistica di Brindisi è conosciuta preventivamente da tutti i vettori, in quanto registrata sulla AIP, pubblicazione tecnica che fornisce le informazioni sui servizi aeroportuali disponibili negli aeroporti italiani.
Si evidenzia, inoltre, che la distribuzione dei mezzi speciali aeroportuali tra gli scali rientra in un contesto di razionalizzazione delle risorse alla base della rete aeroportuale pugliese, unica in Italia, che consente di operare con Bari e Brindisi rispettivamente come scali alternati, in modo da garantire sempre la connettività aerea della Puglia.
Comunque, la società Aeroporti di Puglia ha già avviato le procedure di acquisizione del mezzo speciale deicing per l’Aeroporto di Brindisi costituendo, così, l’unico gestore aeroportuale in possesso di tale dotazione nell’intera Italia meridionale.
Quindi, non c’è stata una liberalità che prescinde, però, dall’attività.
L’Acquedotto pugliese, sostanzialmente, ripete le stesse valutazioni aggiungendo una serie di iniziative culturali: “La fontana si racconta”, le azioni di valorizzazione del Palazzo dell’Acqua, che è la sede storica di Bari dell’azienda e del suo museo, che prevedono visite gratuite settimanali, la ciclovia dell’Acquedotto pugliese, il progetto “Solidali con”, il progetto “Scorrono parole”, che prevede eventi culturali su temi legati al mondo dell’acqua, “FontaninApp”, iniziativa dedicata al mondo della scuola, pubblicazioni come “La voce dell’acqua”, “AQP Water Academy”, affermato centro di eccellenza aziendale impegnato nella formazione e nella promozione della cultura del lavoro, convegni mirati con risvolti sia culturali che tecnici in collaborazione con Ordini, associazioni locali e nazionali, centri di ricerca ed enti, concerti sulle opere più suggestive gestite da AQP per favorire la corretta conoscenza di attività e funzioni legate al servizio idrico, mostre archeologiche e fotografiche riferite al mondo dell’acqua, realizzazione di campagne per un uso consapevole e tutela della risorsa.
Come altre società, tipo ACEA, partecipata dal Comune di Roma, che contribuisce al Teatro dell’Opera di Roma, ha pensato, così, di contribuire anche al Teatro Petruzzelli. Non credo sia un limite contribuire al Teatro Petruzzelli. Credo che, invece, stiano lavorando anche per estendere la propria attività sempre con misure compatibili con il bilancio anche in altre Fondazioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Bozzetti, prego.
Speaker : BOZZETTI.
Grazie, Presidente. Grazie, assessore.
Mi ritengo abbastanza soddisfatto, ovviamente, della risposta.
Attendo comunque i documenti per vederli nella loro completezza. Sono contento ovviamente che Aeroporti di Puglia si sia deciso ad acquisire un deicing, da quanto ho capito, anche per l’aeroporto di Brindisi, anche perché, se dobbiamo andare a riprendere la prima parte che lei, assessore, mi ha letto, ovvero delle competenze riguardo a dei livelli di sicurezza e quant’altro, nonostante non ci sia stato nulla di illegittimo a prendere a secchiate, con secchi di acqua calda, gli aerei a Brindisi che avevano le ali congelate, di sicuro è una pratica un po’ ortodossa rispetto ai livelli tecnologici che oggi abbiamo tutti. Però, sono abbastanza contento e soddisfatto che comunque questo abbia sollecitato quantomeno Aeroporti di Puglia.
Grazie.
PRESIDENTE. Conca non c’è. Saltiamo il Centro per l’impiego di Gravina.
Morgante ha avuto risposta scritta.
Prego, collega Morgante.
Speaker : MORGANTE.
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione è stata improntata per rivedere l’accordo finalizzato all’incremento della sicurezza a bordo dei treni regionali. In questo accordo non sono state incluse le Forze armate.
Bene ha fatto in questi anni la Regione Puglia, secondo un dettame di governance regionale, e sulla mission dell’assessore Giannini, ad alzare i livelli minimi di sicurezza, ma nell’accordo sottoscritto nel gennaio di quest’anno la Regione Puglia ha scritto questo accordo con Trenitalia includendo le forze dell’ordine e specificatamente i Carabinieri, la Polizia, la Polizia penitenziaria e la Guardia di finanza, escludendo le Forze armate.
Nel 2010 c’è stato un DPR del Presidente della Repubblica che va a normare in maniera specifica le disposizioni riguardanti l’ordinamento militare. In questo DPR è evidente che le Forze armate, ci sono sia i Carabinieri che l’Esercito, l’Aeronautica e la Marina. Specificatamente, nell’articolo 732, al paragrafo 3, comma b, si legge: “prestare soccorso a chiunque versi in pericolo o ha bisogno di aiuto”. Tutti coloro che fanno parte delle Forze armate devono intervenire e - nel paragrafo 4 – devono anche prestare il proprio soccorso agli appartenenti della polizia giudiziaria anche quando è richiesto verbalmente. Significa che sono di supporto alla polizia giudiziaria.
Nella risposta l’assessore Giannini mi ha detto che le Forze armate sono state escluse perché non hanno le funzioni di […]. È vero, ma il decreto del Presidente della Repubblica, invece, parifica un intervento continuo dei membri delle Forze armate.
Pertanto, chiedo uno sforzo economico alla Regione Puglia per incrementare questo tipo di agevolazioni di abbonamento estendendole anche a coloro che fanno parte delle Forze armate, soprattutto quelli che viaggiano in divisa. Laddove è evidente la presenza dello Stato, è evidente che si alza anche la percezione della sicurezza da parte degli avventori dei mezzi pubblici. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Giannini, prego.
Speaker : GIANNINI, assessore ai trasporti e ai lavori pubblici.
Questa è una storia antica. L’errore sta nel non considerare quello che la legge […], la gratuità o la scontistica viene riconosciuta alle forze di polizia, non alle Forze armate, cioè a quei soggetti preposti alla tutela dell’ordine pubblico, alla identificazione della persona che sta commettendo un reato, al fermo o all’arresto di quella persona.
Questa è la logica e si lega perfettamente alla logica delle convenzioni e dei protocolli che abbiamo stipulato, non da oggi, da sempre. E ogni volta ci troviamo sempre con lo stesso ritornello: le Forze armate, la Marina, gli Alpini. Non è possibile, perché questo significa gravare sul bilancio autonomo della Regione, che si deve far carico di questa gratuità, di questa scontistica, senza avere in cambio il servizio che, invece, le altre forze di polizia danno, quindi viene meno il sinallagma, perché con la convenzione non abbiamo istituito un privilegio o un benefit, abbiamo messo in piedi un contratto, cioè una prestazione di servizio, a fronte del riconoscimento di uno sconto. Questo è da sempre così ed è da sempre così ribadito nella convenzione con Trenitalia. Ribadisco che nel 2016 avevamo chiuso con le altre ferrovie concesse.
Estendere questa possibilità facendola gravare sul bilancio autonomo della Regione, che già di proprio integra la spesa per il trasporto pubblico locale con 123 milioni di euro, è una cosa pressoché impossibile.
Tenete conto che ci siamo trovati di fronte anche a richieste di appartenenti al Corpo di Polizia urbana, che ritiene di avere diritto allo sconto. Qui siamo già in una situazione leggermente differente, perché quelli, nell’ambito della città dove prestano servizio hanno quelle funzioni. Ma nel momento in cui la Regione stipula con Trenitalia e le altre ferrovie concesse una convenzione che vale sui treni extraurbani, quella persona perde i poteri che ha in ambito urbano e, quindi, non è più possibile soggetto titolare della scontistica o della gratuità.
Come assessore ai trasporti, quindi, le devo rispondere che la Regione non è nelle condizioni di farsi carico, con il bilancio autonomo, di quest’altra questione. Tra l’altro, stiamo parlando di una spesa considerevole, perché dobbiamo mettere le Forze armate, la Marina, l’Aeronautica, i Vigili urbani, tutto il mondo praticamente, e noi già facciamo uno sforzo notevole, perché diamo la gratuità ai soggetti diversamente abili e il 10 per cento a tutti i cittadini pugliesi. Quindi, questi sforzi assolutamente non sono sopportabili dal bilancio della Regione.
Speaker : PRESIDENTE.
Collega Morgante.
Speaker : MORGANTE.
Grazie, Presidente.
È evidente che la norma che riguarda le Forze armate è legiferata da un DPR del Presidente della Repubblica. Nelle Forze armate, assessore, ci sono anche i Carabinieri. Le voglio dire soltanto una cosa. La Regione Lombardia nel 2019 ha fatto una convenzione con le Forze armate, oltre che con le Forze dell’Ordine: potranno circolare gratuitamente sui servizi ferroviari regionali. Hanno sottoscritto questo accordo con l’Esercito Italiano, la Marina militare e l’Aeronautica militare. Un’altra Regione ha dato la possibilità, in maniera gratuita... Io non le chiedo in maniera gratuita. Le chiedo soltanto, soprattutto oppure esclusivamente per coloro che indossano la divisa, di poter avere una scontistica. La Polizia municipale ha una giurisdizione locale, mentre le Forze armate rappresentano lo Stato.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
La 1393, sostanzialmente, è di competenza di Piemontese. È arrivata – mi dicono – la risposta scritta tra ieri e oggi. Piemontese l’abbiamo visto qui, ma, come si dice a Bari, è come Catacchj’: mo lo vid’ e mo non l’acchj.
Andiamo avanti.
La 1397 l’ha ripresentata, Perrini. È uguale a quella di prima. L’abbiamo già discussa.
Ripuliamo l’ordine del giorno.
Non so se questa vecchia interrogazione, collega Laricchia, ricollocazione lavoratori ex ENAIP Puglia, è ancora attuale. Se c’è bisogno di un ulteriore approfondimento lo facciamo. Bene. Quindi è arrivata la risposta scritta. Se ci sono criticità, la possiamo riprendere martedì 2 aprile, quando terremo l’altro Consiglio sulle interrogazioni.
I consiglieri Galante e Conca non ci sono, quindi questa è superata. Gli altri assessori non ci sono. Era superata già, mi pare di capire, è una vecchia interrogazione.
L’ordine del giorno, con gli assessori competenti presenti in Aula, è sostanzialmente esaurito.
La seduta è tolta. Ci aggiorniamo, come avevamo già detto, a martedì 19 e mercoledì 20. Gli altri Consigli si terranno il 2 e il 3 aprile. Il 2 aprile la seduta sarà dedicata di nuovo alle interrogazioni.