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C.c. Forlì del 13.5.2025, ore 15.00
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Buon pomeriggio a tutti, iniziamo questa seduta con l'appello nominale da parte del Segretario generale, grazie Presidente Ascari, Raccagni presente.
Bartolini Bentivogli,
Brunelli Eros.
Giovanni Bucci, Marco Catalano.
Flavia Cattani, presente lo lascerei niente.
Elena Colangelo, presente.
Lucia Crispino presente, Alfonso d'Aiello, Gabriella spagnoli, Paolo Farneti,
Leonardo gallozzi l'ente.
Alessandro Gasperini, presente Alberto Gentili presente, Matteo Leucci, presente.
Giulio Marabini, presente Elisa massa, presente, Daniele Mezzacapo Federico Morgagni, Vinicio, Pala.
Enrico Pieri, presente Loretta Goggi presente.
Massimiliano Pompignoli, Fabrizio ragni, presente Graziano, Rinaldini presente Daniele Saragoni, presente, Diana cirri.
Cristina Tassinari, Presente Presente mi chiedeva al presente Giulio versai presente, Gianluca Zattini, presente, abbiamo 25 presenti, la seduta è sicuramente valida.
Iniziamo il Consiglio comunale con l'inno nazionale.
Nomino scrutatori, Cristina Tassinari sugli avversari e, Alessandro Gasperini.
E a questo punto direi che la prima cosa fare è un minuto di silenzio in ricordo della scomparsa è chiara, pennuti e Fabrizio Borra.
Grazie.
Scusate un problema tecnico, potete venire qui al banco perché c'è qualcosa che sta affliggendo.
Niente di preoccupante.
Come le vecchie televisioni con le valvole, non hanno funzionato.
Okay.
Marabini, per.
Molto, molto brevemente, sull'ordine dei lavori per puntualizzare una questione.
L'opposizione ha ritenuto, diciamo in un gentlemen agreement, di non presentare question time al Consiglio al Consiglio di oggi, data la sua particolarità.
E ci tenevamo però rappresentare che la nostra posizione è che non vi era un impedimento procedurale o regolamentare alla Presidente e alla presentazione di question time, a termini di appunto, di di Regolamento e di Statuto.
Per cui il mio intervento è volto a chiedere e ad asserire che.
La la la volontà di non presentare appunto interrogazioni o question time è connessa soprattutto ad una ad un accordo intercorso ed una richiesta che ci è pervenuta dall'Amministrazione, ma non ad un riconoscimento di di un'impossibilità nel caso di Consigli straordinari, cosa che peraltro nel Consiglio odierno è dubbio visto che è stata inserita anche una delibera di variazione di bilancio.
Insomma, quindi, non non non è volta a un riconoscimento del fatto che a termini di Regolamento questo non è consentito. Detto questo, da un punto di vista pratico, nulla cambia semplicemente ci tenevamo non stabilire a che non venisse stabilito un precedente. Da questo punto di vista,
Grazie, consigliere Merlino, non so se il Segretario.
Sicuramente no, non sarà più, cioè ci sono solo delle sedute particolari in cui non si presentano interrogazioni, interpellanze o question time, che sono quelle che hanno per materie contabili, di particolare complessità o la materia urbanistica, perché chiaramente si prevede comunque che il carico del lavoro sia sufficientemente pesante già senza delle cose.
Di solito c'è l'orientamento che è sempre stato avuto in questa Amministrazione che per quanto riguardava e sedute straordinarie, cioè soggetti specifici, quello assorbisse tutto però il fatto che poi si è se sia successo che successivamente alla decisione di prendere e anche il fatto che nei 30 giorni.
Dovevano essere tenuto il Consiglio su richiesta,
Se ne è rappresentato dalla necessità di dover assumere una delibera che era quella che portiamo oggi in approvazione. Per quanto riguarda il bilancio, quindi, è soltanto per questa ragione non è stata prevista la possibilità di fare, però, e in ogni altra situazione questo non avverrà più e sarà nostra cura e attenzione anche con l'Ufficio di Presidenza, Presidente Vicepresidente, di evitare che ci siano queste incomprensioni di fatto, insomma, i fondi. Oggi però è una seduta straordinaria, perché originariamente c'era solo un tema di discussione da discutere, era solo per quello si è aggiunto un elemento che invece potrebbe portarlo a qualificarlo come come ordinario, ma in realtà nella straordinarietà. C'è questo elemento di questa delibera e basta. Insomma, però, ecco, ce lo segniamo, che non è un precedente e che dalla prossima volta si agirà di conseguenza. Ecco,
Grazie Segretario, due comunicazioni, anzi, una comunicazione ho consegnato ai Capigruppo un promemoria per le Commissioni, la WPA e toponomastica, per cui i capigruppo vi spiegheranno cosa c'è da fare perché vorremmo portarli in Consiglio, il 27, quindi dovrebbero arrivare le candidature possibilmente entro il lunedì in modo da poterle poi rimettere alla alla convocazione del Consiglio comunale entro mercoledì della prossima settimana quindi così ci portiamo avanti e cerchiamo di chiudere.
Scusate lunedì 19 che lunedì prossimo.
Passiamo alla trattazione degli argomenti, quindi il primo argomento, come diceva il Segretario, è una variazione di bilancio 2025 2027 illustra l'Assessore Cicognani.
Ah sì, buon pomeriggio tutti, molto brevemente, per non.
Rubare tempo alla discussione successiva, niente ne abbiamo discusso in Commissione. Questa è una variazione di legge obbligatorio. Dal punto di vista di legge scadeva alla variazione. Il 22 scade la variazione del 22 maggio, il decreto, il decreto che è uscito, che ha indicato appunto la data del 22 maggio con i relativi importi da allocare nella nella variazione del 22 aprile, quindi, è stata inserita per evitare di dover fare un altro Consiglio comunale, eventualmente solo per questo, perché il, quello delle 27 non sarebbe stata più nel tempo utile, ma non è una una mancanza nostra degli uffici, è purtroppo un adempimento di legge, è.
L'adempimento di vincolo di finanza pubblica per il 25 26 e 27, che nel nostro bilancio era stata allocata fra virgolette parcheggiato perché non ancora non è riuscito il capitolo per indicare appunto l'utilizzo di tali importi e si tratta praticamente della volontà della del Governo di.
E cominciare a diminuire la spesa corrente, perché questo è un vincolo di destinazione di modificare appunto dalla spesa corrente alla spesa per investimenti importi che ci sono stati, appunto, indicati da da decreto, l'importo per il 2025 di 320.000 euro del 2026 di 642 41 8 e 89 e 27 uguale, quindi abbiamo provveduto a fare la la modifica, come per legge non impatta nei conti del del Comune, perché nel bilancio di previsione erano già stati previsti, però non erano possibili appunto allocarli perché mancava il il capitolo perché era est è stato indicato appunto nel decreto del 22 aprile, quindi prima non era possibile farlo. E poi c'è un'altra piccola variazione di un introito di 39.580 euro che ci arriva dalla dalla Regione Emilia Romagna per rimborsi danni dall'alluvione di Villafranca,
Grazie Assessore.
Scusate, puoi fare la domanda Marabini.
Durante la prima Commissione su questo era era nato pure un confronto tra i consiglieri e la domanda che era nata era se questa questo importo, dato anche il considerevole lasso temporale trascorso dalla dall'avvenimento allo stanziamento regionale, fosse un saldo, a fronte di una serie di di acconti li chiamo così in termine improprio già corrisposte dalla Regione o forse un importo onnicomprensivo che arriva soltanto ora.
Assessore protetta.
Sì, grazie Presidente, di fatto era una seconda misura e per l'età e per la quale è stato necessario richiedere la somma di 39.580,85 alla Regione.
Tale somma era Zan contenuta nella messa a disposizione del decreto del Presidente della Regione numero 135 del 7 settembre 23, ma per una farraginosa complicazione di istruttoria e burocratica e abbiamo dovuto richiedere una variazione di bilancio in questione con una cifra aspetti, lo specchio in entrata e in uscita di 39.580 euro per poter usufruire di quelle somme che erano state già stanziate nel 2023.
Si tratta di somme, queste qui a saldo, in sostanza.
Le seconde misure che appunto erano previste nella delibera del del 135 del 23, hanno occupato complessivamente 36.724 euro in prima liquidazione 39.580 in una seconda liquidazione finale, a distanza di sei anni siamo arrivati a saldo di queste di queste misure per un totale di 85 privati e due attività produttive per un totale di circa 560.000 euro di danni Cuba che ha occupato l'alluvione del 2019,
Grazie Assessore, è aperto il dibattito.
Morgagni. Grazie, Presidente mah, dunque io farò contento l'Assessore Cicognani questa volta Vittorio nel senso che dirò che dal punto di vista del merito della delibera che come tu giustamente dicevi per quanto è di competenza dell'Amministrazione comunale ha un carattere tecnico, io ma credo noi come opposizioni non abbiamo niente da eccepire dal punto di vista politico, però, di fatto quello che riguarda, diciamo la parte più consistente di questo provvedimento è un nuovo tributo che il Governo va a definire e a imporre sulle amministrazioni locali. Tra l'altro, noi veniamo da un anno che è il 2024, nel quale, attraverso la spending review, le amministrazioni locali già avevano perso delle risorse. Io ricordo i conti che facemmo l'anno scorso che dicevano che, tramite la spending review del 2024, il Comune di Forlì avrebbe perso, entro il 2028 quasi 1000000 e mezzo di euro di mancati trasferimenti statali. In questo caso il provvedimento discende invece dall'ultima legge di bilancio e viene denominato, con questa formula un po' eufemistica, un nuovo contributo chiesto alle amministrazioni locali per il risanamento della finanza dello Stato. Appunto formula un po' eufemistica un po' ipocrita, che vuol dire che, ancora una volta, il Governo va a fare cassa sulla pelle delle amministrazioni locali. Lo fa in questo caso, imponendo un ulteriore obbligo di destinazione delle risorse, come diceva l'Assessore Cicognani, che di fatto va a congelare risorse che facevano parte della spesa corrente del Comune, che vengono bloccate, seppure rimanga l'eventualità di poterli utilizzare nell'anno successivo per la spesa per gli investimenti, e si tratta di un ammontare di risorse che non è irrilevante. Parliamo lo si diceva prima, 300.000 euro, un po' più di 300.000 euro per il 2025 e di 650.000 euro per il 2026 e il 2027. Parliamo di spesa corrente, che è sempre bene ricordarsi, che è quella parte di risorse che vengono utilizzati dalle amministrazioni comunali per erogare i servizi fondamentali per i cittadini. Come direbbe il collega Marabini, è giusto, anche per una questione di onestà intellettuale, riconoscere che la prassi del governo di risanare il bilancio dello Stato imponendo forzosamente un contributo anche le amministrazioni locali, purtroppo è storia vecchia. Non è una novità del 2024, però in questo caso mi sembra particolarmente censurabile. Come scelta perché veniamo dal fatto che già l'anno scorso erano state tagliate delle risorse con la spending review. Quindi diciamo, c'è, come direbbero i giuristi che sono in Aula l'aggravante della recidiva e poi ci troviamo in generale nel contesto in cui la finanza e le amministrazioni locali non è che attraversi una fase particolarmente florida non fosse altro, come sappiamo, per il ritorno del Patto di stabilità. Quindi io trovo sbagliato che, nel momento nel quale si devono fare i conti per far tornare le partite del bilancio dello Stato per recuperare un eventuale disavanzo, per garantire anche il finanziamento dei servizi fondamentali, invece di andare a cercare le ricchezze dove ci sono e ce ne sono perché il nostro Paese, purtroppo, si è fatto sempre più diseguale. Quindi non ci siamo impoveriti tutti, ma qualcuno si è arricchito molto, invece si chiamino a chiamare anche si chiamino a pagare ancora una volta la collettività dei cittadini, seppure scaricando sulle Amministrazioni locali il compito di gestire la partita. Quindi è chiaro che, anche per quanto riguarda il Comune di Forlì, tutto questo contribuisce e contribuirà per i prossimi due anni, a restringere a ingessare ulteriormente le possibilità di intervento per quanto riguarda la spesa corrente e quindi è chiaro che questo a noi preoccupa preoccupa perché la spesa corrente è fondamentale per garantire l'ordinato. Il buon funzionamento dei servizi fondamentali, come il welfare, come l'istruzione, come quelli che conosciamo tutti e ulteriormente, ci vincola anche rispetto alla possibilità di mettere in campo quando serve, quando viene fortemente richiesto dai cittadini, come in questi giorni, interventi straordinari per garantire l'adeguata pulizia, cure decoro della città che, anche in questo caso, si finanziano ordinariamente con la spesa corrente, che però, se tutte le volte ci viene vincolata o ci viene tagliata dal Governo, poi alla fine è difficile far quadrare,
Grazie, consigliere Morgagni.
Non ci sono altri interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Non ci sono dichiarazioni di voto, passiamo al voto.
È aperta la votazione?
27 favorevoli all'unanimità, il l'argomento viene approvato, passiamo all'immediata eseguibilità.
È aperta la votazione?
Il nuovo 27, favorevoli unanimità è immediatamente eseguibile.
Il prossimo argomento diciamo l'oggetto per cui è stato convocato il Consiglio straordinario e avrà le stesse modalità di una seduta di Consiglio ordinario, pertanto.
Io leggerò la il titolo dell'argomento.
Poi passerò la parola alla consigliera Cattani, che illustrerà la richiesta, dopodiché interverrà il Sindaco e dopo il Sindaco si aprirà il dibattito, il vicesindaco Bongiorno integrerà durante il dibattito, quando riterrà di di poter intervenire,
L'argomento è il seguente percorso di candidatura di Forlì a capitale italiana della cultura 2028 consigliera Cattani.
Ecco, buongiorno a tutti, intanto grazie per la convocazione di questo Consiglio, grazie al Sindaco e alla Giunta e ai colleghi consiglieri che partecipano oggi a questa discussione, la motivazione per la presentazione di questa richiesta è una motivazione di approfondimento nella sede istituzionale del Consiglio e nella sede delle Commissioni consiliari.
Di un argomento e di un processo che cogliamo in itinere dalla stampa e dalle dichiarazioni che lo stesso signor Sindaco ha fatto in questa sede in due occasioni e l'11 febbraio e l'8 aprile scorso, che merita tutta la nostra attenzione. Come e potete leggere nella lettera che abbiamo presentato e questa è ritenuta da me e dai colleghi dell'opposizione a nome dei quali ho presentato questa richiesta. Un'opportunità che la città e il territorio devono cogliere è sicuramente un'opportunità che la città e il territorio, nella sua dimensione sovracomunale, devono cogliere per dispiegare un potenziale che non riguarda solo la dimensione culturale, ma che deve avere nella cultura un volano di sviluppo ulteriore da molti punti di vista dal punto di vista culturale, in termini di produzione culturale, di fruizione, accessibilità delle occasioni e delle opportunità di cultura di questa città, collegandola al turismo, alla dimensione sociale formativa, alla fruizione degli spazi di questa città, su proprio per questi motivi, il percorso di progettazione che il bando nazionale chiede. Di operare e che ha dei tempi oggettivamente contenuti e comprassi. Ricordo a tutti i colleghi che ci sono due scadenze molto ravvicinate entro il 3 luglio. Il Comune di Forlì, che opera anche per conto del Comune di Cesena, dovrà presentare una manifestazione di interesse che si configura come una richiesta piuttosto semplice, ma nel giro di un paio di mesi dovrà presentare un dossier molto corposo, per quanto contenuto e sintetico, nella sua trattazione ma corposo nel contenuto e nella prospettiva che lo stesso deve dare dello sviluppo di questa città entro il 25 settembre. Siamo tutti quindi molto consapevoli della limitatezza del tempo a disposizione e della difficoltà e della, come dire importanza degli argomenti che debbono essere trattati io,
Unitamente. Voglio giusto aprire una piccola parentesi rispetto alla lettera di richiesta che abbiamo inviato, perché faccio riferimento ai criteri di valutazione che sono esplicitati nel bando di candidatura pubblicato sul sito del Ministero e ci rendiamo tutti conto che quello che viene richiesto in termini di contenuto che questa città deve esplodere è veramente molto importante. E a partire da la realizzazione di opere e infrastrutture di pubblica utilità destinate a permanere nel territorio e service a servizio della collettività, nonché la coerenza del progetto rispetto alle finalità di legge e alle altre iniziative di valorizzazione del territorio, nonché coordinamento e sinergia degli interventi proposti per arrivare fino all'efficacia del progetto come azione culturale diretta al rafforzamento della coesione e dell'inclusione sociale in termini di crescita della domanda e dell'offerta culturale. A queste si uniscono altri elementi che sono ugualmente importanti e rilevantissimi dal punto di vista di quello che in questo progetto può aiutare a sviluppare. E proprio perché abbiamo l'intenzione di essere parte attiva e proponente all'interno di questo progetto, così come lo stesso Sindaco ha auspicato delle sue nei suoi interventi in questa sede e anche quando ha incontrato le associazioni dei cittadini o altri soggetti, noi abbiamo deciso di chiedere questo Consiglio straordinario e non solo avevamo anche richiesto la convocazione di una Commissione straordinaria che si occupasse e fungesse da elemento di supporto e sostegno a questo percorso all'interno del nostro Ente.
E da questo punto di vista io ah, ah ah, come dire a valle della Capigruppo che c'è stato prima di questo Consiglio e della discussione che in parte è stata già svolta su questo tema, dichiaro la nostra disponibilità a valutare che non si istituisca un'ulteriore Commissione che appesantirebbe ulteriormente la dimensione burocratica di questo Consiglio dell'Ente, ma che magari anche per a tema e per competenza si possa utilizzare l'esistente Commissione. 3, come è stato già discusso e questo però, unitamente alla definizione già adesso, di un calendario di attività che deve essere in qualche modo svolto prima della presentazione del dossier, quindi prima del 25 settembre 2025, quindi, da questo punto di vista e le nostre richieste suono di favorire ed esplicitare dei percorsi di partecipazione progetti.
Partecipazione alla progettazione già all'interno di questo Consiglio, attraverso le proprie Commissioni, di recepire il contributo ampio di tutti i soggetti che, oltre al Consiglio e all'Ente, favoriscono la circolazione e l'impatto su questa città dagli stakeholder e condividere in questa sede nella mail nella maniera più proficua possibile per tutti, una discussione che va a beneficio del nostro territorio della nostra città. Cedo la parola e non voglio dilungarmi ulteriormente perché siamo qui per ascoltare un'illustrazione e i contenuti che il Sindaco e l'Assessore, il vicesindaco, vorranno condividere con noi, riservandomi di porre ulteriori domande in sede di dibattito. Vi ringrazio e siamo in ascolto. Grazie grazie consigliera Cattani, la parola a seguito fogli. Gianluca Zattini,
Grazie grazie Consigliere. Grazie per questa opportunità. Io parto dalla parte finale del suo intervento, ovviamente uno degli assi portanti di una candidatura e la partecipazione che deve essere più ampia possibile. Deve investire tutte le sfere della città, tutte le sfere di una comunità e quindi, ovviamente, al di là del piacere di avere un aspetto partecipato, è anche un obbligo, perché non viene neanche preso in considerazione una candidatura che non dimostri nei fatti di aver avuto un grande percorso di partecipazione e di coinvolgimento di attenzione nei confronti di tutti i protagonisti di tutti gli attori della città. Per fare un riassunto, noi siamo partiti a cavallo dell'anno, con una volontà l'abbiamo rappresentata per capire un attimo quali erano i meccanismi. Al Ministro Giuli abbiamo iniziato un proficuo, direi percorso di condivisione con la città di Cesena,
Per evitare quello che sarebbe stato veramente un qualcosa di impossibile di ridicolo. Una lotta fra due Comuni CAV, co capoluoghi della stessa provincia, e abbiamo definito un protocollo vero e proprio l'11 aprile, nella sede della Provincia, anche dando in questa sede proprio quel valore di una condivisione totale, un protocollo che impegna le 2 amministrazioni in maniera paritetica, fermo restando che il dossier avrà la firma e l'indicazione del Comune di Forlì non per nostra volontà. Noi addirittura per essere vostre più realisti del re siamo ci siamo diretti con la volontà specifica di allargare la possibilità di una candidatura multipla. C'è stata ovviamente negata perché in base alla legge costitutiva del 2014, questa è una realtà che è legata o a un Comune o a un'Unione di Comuni, ma non ha possibilità di avere candidature multiple. Fermo restando che le prime indicazioni che sono uscite con le prime iniziative che hanno visto i due Comuni collaborare, abbiamo delineato quelli che sono le strutture tecniche a supporto di una candidatura. Prima di tutto abbiamo definito la necessità di un comitato promotore che veda la presenza dei due Comuni. Abbiamo esteso l'invito e devo dire, rappresento la volontà e anche l'entusiasmo della Regione Emilia Romagna, del Presidente De Pascale, dell'assessore a legni a partecipare fattivamente alla nostra candidatura e sicuramente nel comitato promotore sarà presente anche.
La Regione, o nella figura del Presidente o nella figura dell'Assessore, al legni, quindi per dimostrare proprio questa volontà di avere attorno a questo progetto una condivisione territoriale più ampia possibile. Accanto al comitato promotore stiamo definendo un comitato scientifico che sarà il vero punto di partenza, perché la candidatura non ha valore in base alle dimensioni, a valori in base a un'idea forte, sostenibile e percorribile e quindi dal comitato scientifico. Ci aspettiamo questa parte di trovare quel filo conduttore, quell'anello che unisca tutte le eccellenze, tutte quelle realtà che abbiamo più volte menzionato del Comune di Forlì, del comune di Cesena, dei 30 comuni della provincia, io sono appassionato del coinvolgimento, sicuramente del Comune di Faenza, perché Faenza ci porta veramente una dote importante e via sia per la vicinanza sia per una.
Volontà comune, sarà nostro obbligo, sarà nostro impegno cercare una condivisione ampia,
Noi ci recheremo in tutti i Comuni della Romagna, anche al di sopra e al di là della nostra realtà provinciale, proprio per rappresentare questa volontà, io ricordo che nelle esperienze di altri Comuni Ravenna Rimini io ero sindaco di Mendola fui interpellato, fui coinvolto in una perlomeno adesione ideale, ma anche fattiva a un progetto del genere. Quindi, accanto al comitato scientifico e posso dire che abbiamo proposto come Presidente, come Comune di Forlì il professor Brunelli ed è stato accettato è stato condiviso dal comune di Cesena, ovviamente con l'impegno di avere poi un comitato scientifico d'altissimo profilo che coinvolga le 2 città, come è giusto che sia. Accanto al comitato scientifico abbiamo poi individuato un percorso di professionisti della della candidatura per la capitale della cultura. Ci sono un gruppo neanche troppo numeroso di professionisti che hanno una storia, un'esperienza hanno partecipato ad altre iniziative che possono rappresentarti veramente quella messa a terra di idee che ci vengono, che vengono dal comitato scientifico che vengono dal territorio. Per creare poi un dossier che abbia tutte le caratteristiche di quell'idea di Romagna che è alla base del nostro progetto. Quindi ci sarà un Direttore di candidatura. Ci sarà una direzione economico che ci dia anche tutti i quadri di sostenibilità del nostro progetto. Ci sarà una parte importantissima in quello che dicevamo che abbia al centro la partecipazione, la comunicazione, tutti quei processi che faranno la differenza.
Io voglio rappresentare un qualcosa che mi ha anche stupito nelle interlocuzioni.
Tecniche è emersa una cosa dato oggi da quando in questa sede abbiamo detto, si parte con una sfida, con un processo, è bello, noi siamo monitorati, ci sarà a disposizione della Commissione, giudicatrice una sorta di rassegna stampa.
Che valuterà proprio la ricaduta anche emotiva sul Paese, sulle forze politiche, sulle forze economiche, su tutti i protagonisti della città, perché Deppe deve emergere che non è alla candidatura del Sindaco dell'Amministrazione, è la candidatura della della città, nel nostro caso la candidatura di un territorio perché la forza viene data veramente da questo io credo che.
Noi abbiamo tante carte da giocare, abbiamo carte da giocare come Forlì, perché una candidatura, in ogni caso, deve avere una valenza che rappresenti con attenzione quelle richieste, quelle.
Particolarità di una comunità, ma che dia soprattutto il senso di una qualcosa che rimane, che si potenzia che rimane, che lascia qualcosa in maniera duratura, perché diversamente è un fuoco fatuo che non ha un respiro che ci permetta di ambire a un ruolo così importante. Le ricadute sul territorio saranno enormi. prima di tutto anche visionando cos'è successo alle 10 città che sanno che hanno preceduto.
Questa nostra esperienza ci sono state veramente ricadute incredibili sia dal punto di vista dell'attrattività turistica, molte città si sono scoperte proprio grazie anche a questo percorso,
L'esempio che faccio sempre quello di Pistoia, una attività professionale ha valutato qual è stata la ricaduta pubblicitaria su Pistoia, essendo capitale della cultura nel 2015 2006. Adesso non ricordo facendo una comparazione di quanto valevano le centinaia migliaia di articoli nella stampa nazionale estera, sulle tv, eccetera. È stato valutato 12 milioni di euro, la ricaduta pubblicitaria sulla città di Pistoia e questo per fare un esempio di una realtà che la certificato. Questo, quindi noi abbiamo bisogno veramente prima di tutto di.
Coinvolgere il territorio e adesso di questi giorni noi inviteremo tutti i 30 sindaci della provincia, i 28, perché due sono i promotori, 28 Sindaci della Provincia e già così in un esame superficiale emergono tantissime richieste. Mi viene in mente Forlimpopoli con l'Artusi, mi viene in mente Sarsina con le realtà plautine. Mi vengono in mente tutte le realtà, la terrazza della Romagna, che è Bertinoro la ricchezza delle Foreste, Casentinesi con San Piero in Bagno sa, for Santa Sofia, Premilcuore portico. Tutte queste realtà saranno veramente il motore della nostra sfida.
Mi viene in mente poi quelle che giustamente la consigliera ha rappresentato. Noi non parliamo di cultura nell'assenso, diciamo ordinario, della parola, è cultura, una qualità della vita è cultura, la nostra eccellenza nel volontariato, nel terzo settore e cultura, la nostra qualità di rapporti umani. Io se dovessi rappresentare la Romagna con una parola, io direi l'accoglienza, noi siamo famosi per questa caratteristica, noi per anni e ancora adesso siamo uno delle realtà turistiche più importanti a livello europeo ed oltre, e possiamo dircelo senza non è che abbiamo il più bel mare del mondo, i turisti vengono, continuano a venire e verranno per quello che trovano nel romagnolo, per quello che trovano nella capacità di essere.
Accoglienti in tutti i sensi, ecco, io credo che questo possa essere uno dei grandi motori della nostra sfida, noi abbiamo bisogno veramente di trovare.
I punti cardini di un percorso, i punti di sostenibilità, di un percorso di coinvolgimento, noi abbiamo bisogno che il nostro percorso sia inclusivo per tutti, sia inclusivo per chiunque abbia voglia di essere parte di questa di questo percorso, quindi.
La nostra è una partenza, sicuramente uno degli interlocutori del Comitato scientifico del Comitato promotore saranno le Commissioni consiliari, in particolar modo la terza, però nulla vieta che negli incontri che verranno programmati si possa avere un coinvolgimento di tutte le Commissioni consiliari perché,
All'interno di queste, accanto a una proposta ci sarà anche la richiesta di una collaborazione, potranno emergere idee potranno emergere contributi, adesso abbiamo bisogno e io sto interfacciandosi con anche i grandi player, faccio un nome per tutti era, ma tutti i grandi player, anche per capire quale può essere il loro sostegno accanto a un sostegno progettuale, un sostegno economico, perché noi, facendo un attimo un percorso a ritroso abbiamo individuato in un,
Entità che varia dai 5 ai 10 milioni di euro, la capacità economica di partenza per una progettazione del genere che, ribadisco, non è che debbano uscire dalle casse comunali per fare un esempio, io ho visto che l'impegno massimo dei singoli Comuni, che hanno vinto non ha mai superato i 2 milioni di euro ci sono stati contributi importanti da parte della Regione di appartenenza da parte di tanti soggetti economici da parte di tanti proponenti progetti che hanno definito il loro progetto.
Autonomo dal punto di vista economico, quindi creando proprio quelle condizioni virtuose perché nella valutazione questi saranno gli aspetti fondamentali di valutazione, la sostenibilità e l'impatto che non devastati anche economicamente un territorio, perché nell'onda di un entusiasmo potrebbe venire che un un un territorio, un comune, un ente pubblico possa mettere una cifra che mette a repentaglio anche la stessa tenuta economica. Ecco, noi dobbiamo avere anche questa senso di responsabilità, perché è un senso di responsabilità che ci verrà poi riconosciuto nella lettura del nostro dossier. Io credo che a questo punto,
Abbiamo bisogno veramente di un quella idea, di quel noi abbiamo già un un percorso, però, siccome deve uscire sicuramente dal nascente comitato scientifico, mi riservo di avere questo senso di.
Non dico di segretezza perché non puoi, esiste una segretezza in un Consiglio comunale però di riservatezza, per non.
Dare una per non bruciarsi un'idea con la dico in una maniera molto sbagliata, ma non me ne veniva una migliore, quindi mi sembra di aver detto tutto quello che si può dire perché io non posso e non devo e non voglio venire qui con una ricetta io devo venire qui per chiedere aiuto a tutti per rappresentare che sarà bellissimo,
Se una volta tanto, ma soprattutto in un tema del genere, avremmo 32 Consiglieri comunali con un unico obiettivo, che sia quello di trovare le energie migliori, le idee, le collaborazioni e quella identità di una Forlì che per anni è stata la Romagna Forlì con il provincia o un e che andava fino a Riccione Cattolica, era di fatto la Romagna. Ecco, noi dobbiamo riscoprire queste identità di Forlì come Romagna, perché nella Romagna si sono quei valori, quel quei valori storici, noi siamo una città del Rinascimento, siamo una città del Risorgimento, siamo una città della Resistenza, siamo una città della Repubblica,
In Romagna è stato uno dei pochi posti dove abbiamo avuto tre movimenti popolari diffusi, il Partito repubblicano e la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista, siamo stati veramente un punto di riferimento per tutta la Nazione, ecco, noi dobbiamo riscoprire o valorizzare questa identità, che ci fa unici particolari ma soprattutto eccellenti, quindi grazie e siamo qui per un po' ascoltare cosa può emergere e poi fare un dialogo al di là dei ruoli, al di là del delle posizioni, proprio per capire cosa vogliamo fare assieme, grazie.
Nessun ringraziamento al Sindaco per questa, per questo aggiornamento, a questo punto inizia il dibattito.
Consigliera Cattani, io intanto torno a ringraziare per questa spiegazione questa illustrazione e, come avevo detto in in chiusura del precedente intervento di presentazione, della lettera o un po' di domande, ma sono domande che sono domande di di discussione comune, collettiva per capire in che modo questo questo Comune possa lavorare e questo Consiglio possa partecipare alla al percorso e dare un contributo oggettivo e fattivo attraverso i propri strumenti. Allora io, sempre basandomi sul bando, chiedo scusa, ma a mio padre, il mio passato professionale, ogni tanto mi come dire, è una deformazione, un elemento fondamentale che c'è sul bando e che secondo me è proprio come dire, uno strumento di quello che il Sindaco ha illustrato finora, ovvero la possibilità che questo progetto sia un motore di sviluppo generale su vari settori è l'elemento, è il criterio di valutazione, che viene definito effetto di completamento.
Io, con questo ragionamento, vorrei condividere con voi delle domande che riguardano la possibilità che questo progetto si colleghi a una serie di atti che questo Consiglio e questo Ente hanno già assunto dal dalla piano dei lavori pubblici 25 e 27 al DUP, ovviamente, e al insomma alle linee di mandato, ovviamente perché?
Prima giustamente il Sindaco ha fatto riferimento alla sostenibilità del dossier economico. Allora, siccome la candidatura dovrebbe essere effettiva e tutti incrociamo già le dita nel 28 e il nostro Piano degli investimenti comunali si sviluppa tra il ve attuale, quello l'ultimo presentato e approvato si sviluppa tra il 25 e il 27. Io vorrei capire in che modo quei quelle quegli interventi che sono già stati approvati da questo Ente entrano possono entrare all'interno di questo di questa progettazione perché per una sostenibilità e una duratura nel tempo e una e una durata nel tempo e un impatto duraturo di medio-lungo periodo, sarebbe veramente importante che le azioni che vengono inserite all'interno del dossier avessero un collegamento diretto con la ricerca dei finanziamenti che sono già in corso. Penso, per esempio ai contenitori culturali della città o ai grandi spazi urbani del nostra città, che si possono anche collegare poi con delle azioni turistiche, con delle azioni culturali che vanno oltre la dimensione comunale, col collegamento del del territorio. E di Cesena stessa per una complementarietà di azioni. Quindi prima la prima domanda che vorrei fare è, appunto, in che modo il nostro Piano degli investimenti, che ha già messo in campo gli uffici al lavoro per la ricerca di finanziamenti, si può collegare a questo dossier in modo da accelerare la sostenibilità degli interventi e il valore, il contenuto.
L'altra domanda che invece.
Riguarda sempre una sostenibilità complessiva del progetto e del dossier, ma riguarda più la dimensione, la dimensione operativa, ovvero i soggetti che sono stati costituiti. Comitato operativo, comitato scientifico in divenire e l'ufficio di staff che l'ente deve mettere a disposizione a sostegno che roadmap si sono dati per lo sviluppo del dossier, perché sarebbe molto utile se la convocazione della Commissione delle Commissioni avvenisse in concomitanza con quelle che vengono definiti gli elementi chiave di questa progettazione, anche e soprattutto per avere, come dire, una un continuo e ragionamento collettivo che riguarda tutte le dimensioni, a partire dalle Commissioni consiliari della dimensione economica, la dimensione propositiva dei contenuti delle politiche perché, come diceva giustamente il Sindaco e la dimensione dell'inclusione, la ricaduta sociale che questi è questo effetto culturale turistico, economico può avere è uno dei valori aggiunti che viene riconosciuta la capitale della cultura. Infine, sempre nella dimensione, nella dimensione economica, nel bando leggiamo che il finanziamento che il Ministero riconosce a chi viene nominato Capitale della cultura è di 1 milione di euro. Chiaramente questa è solo una parte di quello che riguarderà il programma di quell'anno di di lavori e della preparazione e poi successivamente, del mantenimento delle azioni degli spazi. Anche da questo punto di vista la mia, la mia domanda riguarda e a che punto è la definizione della roadmap per l'individuazione dei degli sponsor o di quella parte, anche questa considerata nei criteri di valutazione di rapporto tra il finanziamento privato e quello pubblico rispetto a queste, a queste azioni, perché ovviamente prima si parlava di partecipazione più. Il privato è coinvolto in queste azioni e più la sua duratura sociale, anche in termini cittadini, a una, come dire, una forma di garanzia di interesse che no, che va molto oltre il finanziamento pubblico che normalmente sappiamo tutti, ha una durata limitata nel tempo. Grazie grazie. Consigliera Cattani.
Il Sindaco, allora, partendo dal film, ovviamente ha ragione la concessione di pubblico privato, soprattutto è un elemento molto importante noi.
In stiamo interfacciandosi con tante realtà che ci stanno garantendo un supporto, soprattutto nelle condizioni di una città che vinca la candidatura e non mi credo di rappresentare un segreto Forlì, abbiamo anche la fortuna di avere una fondazione bancaria importante, che in un processo del genere avrà un ruolo importante sotto tanti punti di vista, noi, per dare un'idea anche o di operatività, i territori si sono un po' divisi i compiti io.
Comune di Forlì ci siamo indirizzati sul territorio forlivese, sul comprensorio forlivese Enzo, il Comune di Cesena sta lavorando sul territorio cesenate, quindi avremo questa indicazione proprio perché adesso, per rappresentare un'eccellenza che dovrà, spero avere un ruolo importante la Wellness Valley,
Quello che uno dei player più importanti del benessere a livello fisico a livello mondiale è un territorio Forlì cesenate. Ecco, io spero, penso che questo sia un protagonista della nostra avventura nel campo della cosa, quindi sulla volontà di avere una capacità di attrarre investimenti privati. Ce la metteremo tutta e credo che le avvisaglie siano molto buone. Anche il sistema bancario in maniera così abbastanza diffuso, abbiamo.
Attivato ci ha dato risposte in buona misura positive. La parte più importante, la prima, quella della rigenerazione. Ecco un percorso del genere. Non si deve disgiungere da tutti i percorsi di rigenerazione urbana, che sono alcuni in atto. Altri si attiveranno però tutto quello che è partito avrà veramente anche rispondendo alle esigenze del bando, la capacità di essere completato o sicuramente attivato.
Anche e soprattutto in base a questa sfida. Quindi le possiamo enunciare la Rippa, che è un percorso che sta avendo la parte progetti di progettazione. L'hotel della città di questi giorni si è attivato un percorso per quanto riguarda il recupero della Centrale avicola. Ci sono i contenitori da parte del del palazzo del Merenda, del Palazzo Albertini, della Romagnoli. Ci sono tutte attività, lolla il completamento, l'adeguamento di quello che è il Museo San Domenico. Tutte queste saranno parte integrante e avranno anche la capacità di dimostrare quanti investimenti si mettono in campo. Perché io, guardando i dossier delle altre città, tutto quello che era programmato programmabile attuabile è entrato come parte.
Della offerta di interventi economici sulla città. Quindi su questo sicuramente avremo tanto da fare. Avremmo soprattutto da darci delle tempistiche, perché.
Quello che mi diceva anche con il nostro staff tecnico, abbiamo bisogno di darci delle programmazioni anche dal punto di vista di cosa si fa delle tempistiche di quello che dobbiamo realizzare entro settembre per il dossier, ma poi c'è, dal momento dell'eventuale auspicabile vittoria da mettere a terra nel 26 27 tutto quello che poi dovrà essere,
La città della cultura, il territorio della cultura per il 2028, perché alcune città e non voglio fare nomi perché sarebbe sgradevole, poi hanno fallito, hanno avuto la bicicletta, ma non hanno saputo poi pedalare. Ecco il rischio che non vogliamo e non possiamo correre di e fare uno sforzo.
Sperare di vincere una un appuntamento e puoi fare brutta figura, ecco quella è l'unica cosa che non solo non darebbe una crescita la città, ma addirittura ci farebbe tornare indietro, sarebbe un vero boomerang, ecco, su questo dobbiamo veramente essere attenti, perché a volte, come si dice il diavolo fa le pentole ma non fa i coperchi ecco, noi abbiamo bisogno di avere un coperchio che contenga il tutto all'interno di una virtuosità,
Della nostra operazione, quindi mi sembra che le sollecitazioni, le le raccomandazioni, siano tutte recepibili. Anzi, perché è vero, noi non ci siamo mai innamorati del milione presunto di di premio, quello addirittura poiché va investito in comunicazione, cioè è 1 milione che diventa la sorgente economica per una comunicazione, ecco, noi ci siamo innamorati dell'idea di un percorso che faccia crescere e facciam,
A dare alla città quella quel prestigio, quella veste che rimane nel tempo, perché credo che di avere come città come territorio delle buonissime carte da giocare, che ci vengono riconosciute da tutti i professionisti che sono avvezzi a questo, già dal primo approccio alla città hanno rappresentato una città che atta una ecco mi viene sempre città, bisogna che dica un territorio che ha tanto da dare e ha delle carte in regola per ambire a un risultato positivo, io, per prudenza, dico sempre che l'obiettivo minimo essere nelle 10 finaliste che verranno definite il 18 entro metà dicembre di del 25, però non nego che non mi dispiacerebbe.
Dire Forlì città della cultura per il 2028, un anno importante per Forlì. Voi sapete la Madonna del fuoco, poi sapete BUR la nostra gemella francese, che in quell'anno è Capitale europea della cultura. Abbiamo già iniziato a capire cosa si potrebbe fare di reciproco, perché è una cosa che non sapevo che invece mi è stato fortemente la volontà anche di internazionalizzare un percorso. Questo avrà un importante valutazione da parte della Commissione.
Abbiamo.
I 40 anni dell'omicidio dell'assassinio del senatore Ruffilli, abbiamo veramente delle date importanti che corroborano e potenziano questa data come una data chiave per la per la nostra comunità.
Grazie Sindaco.
Ci sono altri interventi?
Consigliere Valli.
Grazie Presidente e buonasera. Colleghi, un punto che penso ci trovi tutti quanti d'accordo e che, Forlì capitale italiana della cultura, siano medaglia da appuntarsi sullo Zac qui a Forlì, sì, ma è un'occasione per unire le forze e valorizzare tutto il territorio, come è stato detto, per promuoverlo, per attirare fondi sia pubblici che privati, incrementare il turismo e arricchire soprattutto quella che è l'offerta culturale della nostra città. Per fare questo serve un'ampia partecipazione. Ecco, io bene, ho apprezzato moltissimo il discorso del Sindaco, che ringrazio per un'esposizione che io, almeno personalmente ritengo abbastanza chiara e soprattutto condivido. Dispiace solamente che questa questa discussione sia stata fatta perché l'opposizione ha avanzato una richiesta ben specifica e non fosse arrivata prima. Però non lavoriamo, cerchiamo di lavorare con un metodo, diciamo propositivo, per cercare di lavorare insieme. Quindi non è una polemica, ma è solo per dire cerchiamo le prossime volte di anticipare queste cose, evitando che debba essere l'opposizione ad avanzare queste richieste siamo fortunatamente è ancora in tempo, appunto, quindi, per riprendere questo discorso, nonostante i tempi sono stretti, lo diceva prima la collega Cattani spiegando bene le date e parlava del 3 luglio, appunto come manifestazione di interesse e poco dopo, quindi verso fine settembre, per la consegna del dossier. Quindi, ecco, i tempi sono stretti, ma se ha modo di lavorare ci sono i tempi per poter coinvolgere tutta la cittadinanza e tutti quanti non vogliamo trovarci a settembre, sentendoci dire che siccome c'era l'estate è rimasto poco, è stato fatto. È una partita troppo importante, quindi bisogna che cerchiamo di lavorare tutti quanti insieme e con un metodo ben preciso. Bene, ho apprezzato molto anche quando il Sindaco ha detto che convocherà i 30 sindaci del territorio. È un ottimo punto di partenza, secondo me, per per portare avanti quella che è una candidatura a Capitale della cultura di Forlì e anche del capoluogo Cesena insieme per portare avanti quelle che sono le eccellenze che possono essere coinvolte in tutto il territorio provinciale. Quindi ben ebbene, da anche da questo punto di vista, più volte da quando si è insediato questo Consiglio comunale più volte, il Sindaco o qualche Assessore, anche qualche qualche consigliere di maggioranza, ha accusato lo c'ha puntato. Il dito, diciamo verso l'opposizione dicendo che che noi siamo solo capaci a criticare, senza mai elaborare, quelle che sono delle proposte propositive, delle proposte di collaborazione, ecco, siamo qui con spirito, appunto, di collaborazione, a chiedere.
Di portare all'interno di della Commissione, consiliare un ordine del giorno ad hoc su questa, su questa cosa, sia sulla capitale della cultura, che è un tema sicuramente fondamentale e chiediamo di farlo con un processo partecipato.
Che tenga conto di tutte le voci della città, penso ad esempio alle associazioni di categoria, alle associazioni in generale penso al mondo dell'impresa e penso a quelli che sono gli operatori culturali e penso anche alle forze politiche perseguire appunto tutti insieme alla candidatura passo per passo anche perché, se tutte queste questi interpreti li coinvolgiamo, sicuramente partecipano più volentieri non solo con idee ma anche come chiedeva e come diceva prima il Sindaco con l'importanza di una progettualità e di un finanziamento perché no, anche dal punto di vista economico, che è sicuramente fondamentale per un progetto di questa portata.
È un passaggio, sicuramente questo, che stiamo andando a affrontare altamente strategico per il nostro territorio, per la nostra città, per il rilancio soprattutto culturale, ma anche e non solo economico e sociale.
Della città e quindi la collaborazione e qui mi riferisco a appunto dalla maggioranza nella collaborazione tra maggioranza e opposizione è vitale fondamentale per portare avanti tutto questo e soprattutto non può essere solo di facciata per diciamo per fare i belli, ma deve essere una, diciamo un rapporto stretto, una collaborazione che sia seria e duratura perché può portare benefici, non sono immediati, ma che durano tanti anni a lungo termine sull'impatto della nostra città, e penso anche che, indipendentemente da come possa andare a finire, quella che è la gara di Forlì, Forlì e Cesena, chiamiamola così capitali della cultura italiana.
Penso che, indipendentemente da questo, possono essere veramente tanti i benefici che la nostra città e il territorio possono avere e dobbiamo portarla quindi avanti, coinvolgendo tutti quanti attraverso un progetto ben fatto, partecipato, quindi ecco, vado a chiudere con quello che ho detto prima benissimo questa questo discorso che ha fatto il Sindaco pienamente condiviso e lo ringrazio nuovamente cerchiamo però le prossime volte rifare prima questi passi e di portarli avanti con la massima partecipazione possibile. Grazie grazie, consigliere, Valli,
Il Consigliere Morgagni. Grazie Presidente, credo che ci sia una cosa che è stata detta in tutti gli interventi che mi hanno preceduto, e cioè che parliamo di un qualcosa. La candidatura a Capitale della cultura, che può essere un'opportunità per il nostro territorio e quindi come tale, deve essere oggetto di uno sforzo collettivo che interessa le Istituzioni, le rappresentanze politiche di tutti i colori, di tutti gli schieramenti, ma che è anche patrimonio dell'associazionismo economico, di quello culturale e degli stessi cittadini. Da questo punto di vista, io penso che noi siamo di fronte a un momento rilevante che ci può permettere di acquisire una forte consapevolezza sullo stato del nostro patrimonio, che ha i suoi punti di forza e i suoi punti di debolezza, dalla quale possiamo lavorare per costruire, in vista dei prossimi anni, un progetto strategico che abbia come punti di riferimento la cura e la valorizzazione del patrimonio e lo sviluppo di un sistema rinnovato di servizi culturali aperti ai cittadini. Fa piacere che su questo ci sia una condivisione, anche con le cose che ha detto il Sindaco io mi spingo a dire quasi una cosa ancora in più, il risultato, la vittoria del titolo, è importante, ci mancherebbe. Concorriamo per quello però altrettanto importante, quasi più importante è il processo, il percorso che metteremo in piedi un percorso al termine del quale comunque vada vogliamo che la nostra città sia cresciuta dal punto di vista dell'offerta e dei servizi culturali perché in fondo la candidatura a Capitale della cultura deve essere questo, non semplicemente un abito bello che ci mettiamo per vincere una competizione, ma un momento nel quale mettiamo in piedi un percorso di medio e lungo termine che ci faccia crescere. Oggi non è la sede per le polemiche sterili e per fare una discussione sui meriti e i demeriti della destra e sui meriti e i demeriti della sinistra. È una sede, credo, per provare a mettere sul terreno alcuni nodi che, se vogliamo fare questo percorso, dobbiamo affrontare sui quali ci dobbiamo confrontare in maniera costruttiva. Il primo di questi è quello che riguarda il patrimonio culturale della città, soprattutto dal punto di vista degli interventi di riuso, recupero e valorizzazione che lo interessano, in particolare quelli che sono finanziati con i fondi del PNRR. È chiaro che per una città come Forlì è un tema importante. Noi siamo una città che, nonostante tutto ancora la gran parte dei suoi musei che sono chiusi, che ha un servizio bibliotecario che versa da tempo in una condizione, in una condizione di sofferenza. Quindi crediamo che sia importante che vengano condivisi sia con noi in Consiglio comunale ma anche con la città, lo stato di avanzamento delle tempistiche di conclusione dei lavori, sia perché ormai la scadenza del PNRR comincia ad avvicinarsi, ma anche perché in molti casi sono interventi che erano stati annunciati in conclusione nel 2022 nel 2023 2024 e oggi però sono ancora in corso perché qui il tema penso che su questo saremo tutti d'accordo è quello di non perdere un'occasione, attraverso questi fondi noi possiamo dotare la città delle infrastrutture culturali necessarie a competere nel 2028, secondo tema sempre legato agli istituti culturali.
Benissimo la questione del loro recupero dal punto di vista architettonico, ma non è tutto. C'è anche il tema di come questi spazi sono inseriti all'interno di una riorganizzazione complessiva dei servizi culturali della nostra città, cioè, in altre parole, è importante che nelle Commissioni che faremo ci sia modo di discutere con l'Amministrazione, ma anche coinvolgendo la città, per sapere come ognuno di questi spazi andrà all'interno con un suo progetto di gestione e di organizzazione del servizio, al progetto strategico complessivo di riorganizzazione funzionale dei servizi culturali della città, perché è chiaro che se la mette in questi termini, cioè si parli di come riorganizzare i servizi culturali ci sta dentro tutto, ci sono gli investimenti che fai per potenziarli. C'è l'assetto riorganizzato che dai servizi, cioè come valorizzi il personale, c'è se hai bisogno di fare nuove assunzioni. Faccio un esempio per capirci palazzo del Merenda. Certamente c'è un tema di portare a compimento nel più breve tempo possibile i lavori finanziati col PNRR, anche perché i ritardi che ci sono stati poi si sono un po' ripercorsi anche su altri palazzi della cultura. Ma c'è anche un tema di capire qual è il progetto culturale con il quale torneremo a rendere il palazzo del Merenda un punto di riferimento all'interno del sistema degli istituti culturali. I cittadini, per capirci come saranno organizzate dentro le varie sezioni della biblioteca, come si opererà per mantenere la coesistenza fra le Sezioni bibliotecari e quelli museali? Quanto personale andrà a garantire il funzionamento di quel servizio. Che investimenti ci saranno per la digitalizzazione per fare nuove acquisizioni? Ecco, questa secondo noi, è una dimensione sulla quale confrontarci i lavori strutturali, ma anche l'organizzazione dei servizi culturali che andranno dentro i vari spazi vari palazzi, a partire da quelli su cui sono in corso gli interventi. Se una chiave della riorganizzazione dei servizi culturali è quella del patrimonio patrimonio, deve stare insieme alla parola fruibilità e questa è la terza suggestione che mi sento di mettere sul tavolo. Per la discussione che dobbiamo fare. Fruibilità del patrimonio da una parte, è fruibilità materiale concreta, è il cantiere che va a compimento nei tempi che abbiamo previsto, ma fruibilità del patrimonio significa anche accessibilità del patrimonio che si lega al tema della digitalizzazione. Quindi io credo che il tema della digitalizzazione del nostro patrimonio sia uno di quei campi sui quali sarebbe utile che questo percorso ci facesse fare una crescita, un salto in avanti che vuol dire da una parte programmazione della digitalizzazione, cioè quello che abbiamo analogico. Cominciamo a farlo digitale perché è così oggi e domani sarà ancora di più. Così quello che è digitale è quello che è più accessibile, è quello che è più fruibile fruibile in maniera smart. Si potrebbe dire noi da questo punto di vista abbiamo del margine da recuperare, ma digitalizzazione vuol dire anche un'altra cosa fondamentale vuol dire creazione ex novo di patrimonio di contenuti digitali. Qui io penso che la città di Forlì abbia delle opportunità. Penso che si possa fare un percorso che ci lascia sia arricchiti dal punto di vista dell'offerta culturale, ma che sia anche un volano di sviluppo economico delle imprese e delle start up, delle industrie culturali giovanili e il punto di riferimento, secondo me, è l'ex asilo Santarelli che può essere uno spazio in cui stanno insieme la valorizzazione del patrimonio e il ricorso all'utilizzo, lo sviluppo anche di imprese che utilizzino tutte le più moderne tecnologie digitali. Quindi diciamo così, recupero degli edifici, quindi la parte architettonica, potenziamento e riorganizzazione dei servizi culturali per renderli a, perché i cittadini fondati sul presupposto che il patrimonio non è solo la testimonianza della storia, ma dialoga con la contemporaneità fondati sul presupposto dell'apertura del coinvolgimento dei cittadini e digitalizzazione, tre impegni importanti sui quali sarà necessario guardo l'Assessore Cicognani, che ci confrontiamo anche su come costruire una programmazione degli investimenti che li renda sostenibile, perché è giusto porsi un tema di compatibilità economica, come diceva il Sindaco, però è anche giusto che se noi diciamo è un percorso al termine del quale, comunque vogliamo essere migliorati, essere cresciuti nell'offerta dei servizi culturali. Costruiamo anche degli investimenti e anche degli investimenti nella parte corrente adeguati. Tuco altri due temi per metterli sul tavolo e chiudo, Presidente, un tema era già venuto fuori ed è quello di individuare in questo processo di riorganizzazione complessiva del sistema culturale della città una destinazione finale nella condivisione con i cittadini, con le associazioni, con tutti gli interlocutori, per le grandi aree abbandonate che sono l'Eridania che sono l'ex caserma della ripa, è vero che se ne è molto parlato in questi anni. Non è un tema sul quale non se ne sia mai parlato, però è anche vero che è stata una discussione spesso molto generale, una discussione che si è letta sui giornali, mentre invece secondo noi è una discussione che va portata sia dentro il Consiglio comunale sia nella città. Io credo che la cosa che dice che è stata detta dall'Assessore varie volte, cioè il tema di una progettazione anche di livello internazionale, è interessante però dall'altra parte, e penso anche che la progettazione internazionale non può essere a 360 gradi, noi comunque qualche indirizzo in termini di finalità di utilizzo su questi spazi dobbiamo darlo, anche se facciamo un concorso penso ad esempio che il destino dell'Eridania sia inscindibile da una riflessione sulla storia e l'identità di quello spazio che si lega alla storia e all'identità industriale di questa città, al rapporto che questa città ha sempre avuto e ha anche con la produzione agricola, col settore primario e a una riflessione anche sull'habitat naturale che si è sviluppato. Turno ultimo tema e chiudo.
In questi anni. Fra le cose che sono state fatte a Forlì ci sono state delle esperienze interessanti dal punto di vista della valorizzazione e della conoscenza critica del patrimonio architettonico lasciato dal regime fascista. Sono state interessanti perché hanno portato la nostra città a inserirsi in una rete di rapporti positivi in un rapporto di dialogo e di relazione feconda. Coglie le istituzioni culturali europee. Questo dà dei benefici, al di là del nostro caso specifico, in termini generali, da dei benefici, perché permette di allargare gli orizzonti perché ci permette di entrare all'interno di network e di reti di relazioni transnazionali e perché ci porta anche dei soldi tramite la progettazione europea, ecco portare una dimensione europea anche in altri ambiti dell'attività culturale, per dare a Forlì la dimensione di una città con politiche culturali europee. Credo sarebbe un elemento interessante di riflessione. Chiudo, Presidente, perché sono arrivato al termine del tempo.
Ha ragione il Sindaco e lo diciamo anche noi. Spero che su questo ci sia condivisione sul fatto che per raggiungere questi obiettivi, che francamente sono ambiziosi, ma anche sfidanti, ci vuole un percorso partecipato, però che coinvolga le istituzioni, le rappresentanze politiche, ma anche la città, tutti i soggetti che ne fanno parte, i singoli cittadini, che la Convenzione europea sul patrimonio dice che hanno sempre diritto a essere chiamati a partecipare e dire la loro sul patrimonio e spero appunto che si andrà in questa direzione. Confido che alcune delle suggestioni che abbiamo posto sul tavolo e che porremo con i nostri interventi saranno oggetto di approfondimento anche in Commissione. Potranno essere recepiti dall'Amministrazione comunale all'interno di questo percorso. Se così sarà, da parte dell'opposizione c'è la massima disponibilità a stare nel merito, dare il contributo e fare tutto quello che sarà possibile e con le idee e con la partecipazione al buon risultato di questa candidatura. In caso contrario e chiudo, non credo che sia un problema in termini di rapporti fra maggioranza e opposizione piuttosto di rischio che venga meno un'opportunità che vediamo tutti e che è giusto che la città faccia uno sforzo congiunto per conseguire i nostri consiglieri in ordine ad ogni consigliere Bucci.
Grazie Presidente, il regio, signor Sindaco, signor vicesindaco e signore e signori della Giunta.
Spettabili Consiglieri, mi rivolgo appunto a noi consiglieri sono certo che una delle finalità di questo Consiglio comunale.
Sia quella di valorizzare, caratterizzare la nostra città in tutti gli ambiti della vita pubblica.
Per renderla più fruibile, attrattiva, competitiva e moderna.
Credo nell'interesse generale di tutta la cittadinanza in quest'ottica la cultura, signor Sindaco, può rivestire senz'altro una dimensione primaria, perché Forlì, per la sua storia, i suoi illustri personaggi, i suoi edifici, monumenti presente tutte le potenzialità per poter ambire ad un ruolo di primaria importanza nel panorama culturale italiano.
La città che ha dato i natali a Melozzo, Girolamo Mercuriale, Giovan Battista Morgagni ed Angelo Masini e Piero Maroncelli, solo per citare i più importanti, si può considerare a ragione una città che può vantare una storia ed una tradizione artistica scientifica, musicale, quindi una tradizione complessivamente culturale in diversi ambiti molto importante,
Vorrei quindi peraltro ricordare che, Forlì è sempre stata protagonista delle vicende storiche nazionali, contribuendo con uomini e di idee alla libertà, l'indipendenza, l'unità del nostro Paese sin dagli albori del Risorgimento, uno dei momenti più alti della nostra storia.
Non si può negare che la cultura laica e repubblicana, pluralistica ed europeista di Mazzini abbia avuto proprio nella nostra città un forte radicamento.
Grazie anche a concittadini illustri, primo fra tutti Aurelio Saffi.
Che con Giuseppe Mazzini, Carlo a Mellini e l'altro forlivese Giovita Lazzarini, diede vita alla gloriosa Repubblica romana e alla sua moderna e democratica Carta costituzionale da cui ancora noi oggi ne traiamo i benefici con la nostra Costituzione.
Proprio per questi prestigiosi presupposti per queste bellezze fra virgolette consentitemi, credo sia opportuno, se si intende promuovere la nostra città al rango di capitale italiana della cultura, ideare e realizzare, tra gli altri, fra quelli che ho sentito anche qui dal Sindaco e anche dai colleghi che mi hanno preceduto tra gli altri uno specifico progetto di storiografia locale che potrebbe contare sull'apporto di validi associazioni culturali di studiosi e ricercatori locali oltre che di un notevole patrimonio librario ed interessanti reperti e siti storici.
In tal senso, penso, consentitemelo, sono un vecchio Massignano ad un percorso storico culturale che valorizzi e faccia rivivere il Risorgimento forlivese attraverso mostre, convegni, rappresentazioni, rievocazioni, impiegando le vie e le piazze, gli edifici della città che si richiamano a quel periodo, coinvolgendo soprattutto gli studenti delle nostre scuole.
Da sempre partecipi della vita cittadina e delle sue manifestazioni.
Tutto ciò, però, e qui vorrei spendere una parola in più, a condizione che si operi in ogni modo per la riapertura al pubblico.
Sia di Villa Saffi e del Museo del Risorgimento, due importanti in memoria della città a cui non si può rinunciare, sono certo che richiama il nostro glorioso passato, sia anche un valido strumento per far conoscere ed apprezzare nelle nostre città, agli stessi forlivesi persi, stimolare il loro senso di appartenenza ad una comunità, ad una storia ed una tradizione culturale che è andata ben oltre le ideologie e le divisioni politiche.
E questo penso che sia anche, come diceva il Sindaco Oumou, una un oggetto che un qualcosa che possa stimolare anche la comunicazione, per far sì che.
Tante persone conoscano la storia della nostra città e possano in questo caso potere.
Rimettere ritornare, far ritornare sul nostro territorio in termini di.
Turismo in termini di accesso ai siti culturali, una un interesse che poi ne va a giocare per tutta l'intera collettività, quindi vorrei terminare quindi quest'ovunque, con un appello quindi alla coesione e alla cooperazione, come si è sentito alla collaborazione per rilanciare quindi la nostra città e renderla protagonista, come dicevo prima di una scena culturale nazionale. Grazie grazie. Consigliere. Bucci consigliera, Colangelo.
Grazie Presidente anch'io. Voglio ringraziare il Sindaco, la Giunta e i colleghi Consiglieri per questa occasione e fare alcune, un breve intervento su con alcune puntualizzazioni di cose che in parte sono già state dette, ma che e tengo a puntualizzare anche per me e penso sia molto importante il percorso che ci porterà. Auspichiamo una vittoria, ma che dobbiamo valorizzare proprio in termini di percorso. È un percorso che, dal mio punto di vista, deve essere davvero l'occasione per fare cultura della cultura cultura della cultura. Per me vuol dire proprio a stimolare la nostra città, i nostri cittadini, a conoscerci a conoscere il nostro patrimonio a partire un po', come diceva adesso il collega Bucci e anche Morgagni dalle scuole, dai ragazzi, dalla conoscenza, proprio del nostro patrimonio che a volte noi stessi del tutto non conosciamo. È chiaro che anch'io sottolineo che e la valorizzazione culturale ed è una società non può prescindere dal 900 e faccio una piccola soli Toline Nature sugli archivi che abbiamo a disposizione. Archivi che sono archivi storici, archivi fotografici. Faccio riferimento in particolare all'archivio Paolucci, all'archivio fotografico doli, con circa 400.000 foto che sono un patrimonio da valorizzare della nostra città e a fianco alla possibilità di digitalizzare, che è una possibilità importante, un obiettivo importante. C'è tutta la, la questione della Catona cataloga Aiezza,
Catalogare questi archivi per renderli fruibili e accessibili e utilizzabili.
E oltre a questo anch'io, sottolineo l'importanza di essere aggiornati rispetto ai lavori del nostro patrimonio, a tutti i cantieri che sono aperti e auspico che queste Commissioni che ci terranno informati del della roadmap, degli impegni che prenderemo e del percorso che faremo per arrivare a Forlì città della cultura siano anche occasione di aggiornamento rispetto ai cantieri aperti allo stato di avanzamento dei lavori e perché credo che sia veramente una cosa importante riuscire a essere informati e poi mi chiedevo questa forse è una curiosità, non so se degna di risposta, però si è parlato di comitato scientifico e mi chiedevo quali sono i criteri con cui si costituisce il Comitato e se ci sono dei criteri.
Definiti oppure oppure no.
Grazie consigliera con Angelo.
Sul comitato scientifico, il leader è un comitato scientifico ad alto livello di persone di valenza internazionale che abbiano una storia e un'esperienza, un un vissuto nella città di Forlì, nella città di Cesena, nella Romagna, e quindi uscire dal contesto cittadino locale ed entrare in un contesto più ampio e questo è stato un po',
La decisione e la scelta condivisa dal Comitato così di partenza e abbiamo affidato al Presidente un po' quell'idea di organizzare un gruppo di lavoro che abbia queste caratteristiche. Tutto quello che emerge è stato già è parte integrante del percorso che abbiamo iniziato. Ovviamente, l'idea del Risorgimento a Forlì deve essere uno degli assi portanti, l'idea del 900. Noi abbiamo già in corso un'operazione importante, assieme alla Fondazione Ruffilli, sulla digitalizzazione, sulla valorizzazione di tutti gli archivi del 900 per una rilettura, una lettura, una messa a punto di tutte quelle attività di quelle ricchezze che hanno fatto la storia del 900, quindi è un percorso che, assieme alla Fondazione, assieme alla Fondazione Cassa di risparmio e alla Fondazione Ruffilli, stiamo.
Portando avanti. Io credo che sia anche un periodo favorevole perché contemporaneamente a questo percorso noi stiamo realizzando un piano strategico che vive e nasce dalla partecipazione vive. Nasce dalla.
Attività di conoscenza e di diffusione all'interno di tutte le realtà della città, e quindi sono due percorsi che si sposano molto bene, è un momento in cui si porta avanti la redazione del PUC, un altro momento che deve per forza vedere un coinvolgimento diffuso.
È quella attività che tutta fa parte di un arricchimento del percorso della civiltà, della candidatura della città. Io proprio personalmente, leggendo i dossier di di tante io una mia ambizione sarebbe la capitale della cultura per tutti, anche per.
La signora Maria per tutte quelle persone che non hanno quella centralità nella loro vita, sulla cultura, ma chi nessuno fruitori e quindi in una semplicità a me piacerebbe molto, però lo dico proprio al di fuori del mio ruolo, così come cittadino io ho notato che tutti bellissimi dossier perché ovviamente io ho letto dossier vincenti però dossier,
Spesso per addetti ai lavori non so come definirlo, ecco a me piacerebbe scendere di un gradino, ma non come qualità come fruizione, come diffusione come coinvolgimento, e questo è uno delle cose che cerco di trasmettere a chi ne sa più di me ovviamente non mi permetto di essere di giudicare e quindi questo è un po' perché è una candidatura che anche un'altra ricchezza sono due città che hanno anche un,
Indicazione politica diverse in due realtà, una Amministrazione per semplificarci di centrodestra, un'Amministrazione di centrosinistra che condividono appieno un percorso e nell'incontro bellissimo con il Presidente De Pascale con la Regione, questa è emerso come un valore aggiunto al nostro percorso di candidature e perciò sono a turno a questi temi credo che ci siano veramente quel valore che mi avete trasmesso, che sono le cose che vogliamo fare, fermo restando che accanto a questo che sarà un aspetto sicuramente chiave nel come minimo nel prossimo anno ma negli anni futuri la città va avanti, quindi ci sarà un'attività amministrativa, una città, un'attività progettuale, un'attività.
Di per realizzazione che accanto e oltre e vicino alla candidatura, però va avanti quindi.
È un coinvolgimento totale, quindi grazie per quello che è emerso, perché il buonsenso alla fine prevale il buonsenso, vuol dire che le cose sono quelle che si guardino da destra, da sinistra, dal centro, son quelle e noi abbiamo bisogno di valorizzare quelle cose, consigliere Bucci, condivido pienamente noi attorno al epopea risorgimentale abbiamo un asso di briscola enorme che ci vogliamo giocare attorno a un 900 che con tante ombre e tante luci abbiamo una storia, credo.
Abbastanza unica nel panorama nazionale e ce lo vogliamo giocare, quindi.
Tutti assieme e credo che possiamo fare un percorso importante, che in ogni caso arricchirà e darà quello smalto alla città, che serve per qualsiasi esperienza della nostra vita sociale, della nostra vita, di di città e di Romagna.
Grazie, signor Sindaco.
Consigliere avversari.
Sì, grazie Presidente, grazie Sindaco per le sue parole e da quello che ho capito, la parola chiave di questa candidatura, Forlì come città della cultura sia partecipazione e quindi questo sono sicura che vi sarà la più ampia partecipazione da parte di tutti i soggetti e questo sarà reso possibile, appunto, grazie al al al procedimento che verrà messa in atto da qui in avanti, dall'Amministrazione quindi dal vicesindaco. Buongiorno, quale assessore alla cultura dal Sindaco e quindi su questo io non ho non ho alcun dubbio e oggi volevo giusto spendere due parole, perché abbiamo appunto siamo qui per questo e volevo dire che oggi non siamo qui appunto per un dibattito politico, non siamo qui per mettere delle bandierine e non siamo qui per dire chi cosa deve fare, cosa, ma forse siamo qui per essere orgogliosi e orgogliosi che la nostra città, capoluogo di provincia, possa competere in ambito culturale per far vincere il nostro territorio, il territorio romagnolo, ecco quella che deve vincere, secondo me e secondo noi è di Eco, Servizi a Città della cultura, città aperta a tutti, una città senza barriere architettoniche. Ecco, come più volte dice il nostro vicesindaco, e la cultura Forlin deve essere accessibile a tutti, indipendentemente dal livello culturale o dalla provenienza sociale. Ecco, questa candidatura certamente arriva in un periodo felice, in un momento dove c'è un trend positivo da parte di questa Amministrazione, sia in termini di riqualificazione di quei luoghi, chi di quei luoghi che erano stati da tempo abbandonati o, ad esempio, vedi la Ripa vedi l'ex Eridania, tutti i luoghi del cuore di Forlì che piano piano verranno riportati alla luce, così anche come lo sviluppo di quello che c'è già vedi ad esempio anche.
La la porzione del quarto stralcio del San Domenico. Ecco, tutti questi progetti verranno messi in cantiere proprio per portare Forlì a quella che deve essere la città della cultura e della partecipazione. Ecco questa candidatura, secondo me, secondo noi poi ci dà la possibilità di ridare luce, appunto alle nostre meraviglie storiche culturali, ridare nuova luce ai palazzi nuova voce, ai luoghi storici. Mi viene ad esempio in mente anche le potenzialità dell'attuale carcere, che da poco abbiamo saputo essere ripartiti i lavori per per lo spostamento e quello che è già stato fatto anche nei suoi giardini. Abbiamo visto quest'estate la riapertura dei giardini della Rocca. Ecco apertura che ha dato respiro di quello e ha fatto vedere quello che potrà essere Forlì tra qualche anno grazie all'impegno e allo sforzo dell'Amministrazione e di tutti gli operatori che sono intervenuti e che sicuramente interverranno.
Io quindi dico Forlì quale città a misura d'uomo e e allora, come diventare città della cultura, valorizzando il patrimonio culturale, valori, promuovendo ancor di più la conoscenza dei nostri luoghi del cuore, la promozione di 20 progetti, iniziative e soprattutto con l'Unione. Ecco un'Unione che non deve, come non mi ricordo, chi ha detto essere di facciata, ma un'unione di intenti. Ecco, dovremmo quindi distinguersi per la vita Città artistica che Forlì, possiede con un occhio sempre più rivolto, come diceva il Sindaco. Ecco quello che sono le sfide moderne di internazionalizzazione, di tecnologizzazione, di Forlì, che non può rimanere indietro rispetto agli altri Comuni. Ecco il nuovo con l'antico, per fare di Forlì e il nostro territorio un luogo da visitare, un luogo dove la gente può sostare e poter fare un po' un percorso culturale di arricchimento. Ecco, concludo perché io di solito il dono, abbastanza della semplicità per dire, come dice il citare il nostro vicesindaco, Forlì, deve volare alto e allora io penso che tutti noi dobbiamo volare alto per il nostro territorio, grazie.
Grazie consigliere avversari, consigliere, ragni sì, grazie Presidente, voglio ringraziare il Sindaco per quello che ci ha detto il vicesindaco, per quello che ci dirà, perché io so che poi interverrà anche il vicesindaco, ringrazio l'opposizione per.
E ringrazio i tranquillizzo, comunque sarebbero stati coinvolti al di là del Consiglio straordinario di oggi, che comunque è un'occasione di confronto, non è ve l'ho sempre detto in tutte le discussioni che abbiamo fatto in Consiglio comunale nel detto aspettiamo proposte e non proteste su questo tema quindi oggi mi sembra che si respiri un ottimo un ottimo, un ottimo clima significa questo mi fa molto piacere vorrei portare e la discussione molto brevemente sul piano della concretezza,
Allora Foley, capitali della cultura, non è un traguardo, ma è una partenza, perché se noi arriviamo lì puoi partiamo alla grande per poter far tante cose.
Abbiamo però dei tempi molto stretti perché il bando che tutti quanti abbiamo letto, quello del Ministero, prevede delle date stringenti vi butto proprio dal punto di vista operativo, perché abbiamo abbiamo dell'età, io la prima data è quella del 3 luglio, entro il 3 luglio va fatta la data della manifestazione di interesse.
E quindi quella va fatto, ma questo è più una formalità che che un.
È quello di mettere il 25 settembre nei centri 25 settembre va preparato il dossier. Ecco lì e quello quello va, diciamo, è più articolata. La cosa lì li dovremmo assieme ai consiglieri di opposizione e poi guardare quello che sarà la proposta dell'Amministrazione, esaminare e confrontarci sul tema. Quindi il calendario è molto veloci, perché l'appuntamento successivo è il 18 dicembre, il 18 dicembre e già e di solito dicembre 2025, la giuria del Ministero, valuta le i dossier che sono arrivati e predispone un elenco di un massimo di 10 e che candidature finaliste quindi noi, il 18 dicembre 2025, siamo già in grado di sapere se rientriamo, nutre finalisti. Sono certo che rientreremo, però voglio dire i dati sono molto stringenti, quindi il calendario è fitto. Addirittura entro il 12 marzo 2026 la giuria convochi finalisti. Le città finaliste all'Unione dei Comuni quelli che saranno, diciamo lei, gli enti finalisti per un confronto. Una discussione.
Su i dossier presentati e il 27 marzo 2026 12 marzo 2026, c'è la convocazione dei finalisti il 27 entro il 27 marzo 2026. La giuria indica al Ministro quello che, a suo giudizio, è che la candidatura idonea a diventare capitale italiana della cultura e entro il Ministro il Ministro propone quindi, sulla base di questa valutazione della giuria alla.
Il Consiglio dei ministri la candidatura perché la il titolo di Capitale italiana della cultura viene conferito dal con delibera del Consiglio dei ministri. Quindi noi abbiamo un calendario fitto, quindi la proposta che avete fatto di istituire una Commissione ad hoc non non avrebbe proprio i tempi necessari per potere, diciamo così, interfacciarsi con un calendario così fitto.
E soprattutto e per andare appunto a esaminare quelle che sono le varie, le varie opzioni, sicuramente in seno alla terza Commissione vi dico già che secondo me è la sede idonea per poterci confrontare, anche andando a nominare i nuovi esperti rispetto a quelli che sono già, perché al momento, guardando, diciamo, siccome la Commissione si occupa di tante di tante attività, gli esperti ca in materia culturale sono veramente pochi, quindi vi invito a nominarmi dei nuovi in seno alla terza Commissione per poter affrontare questa tematica proprio facciamo un confronto proprio operativo, quindi mi tende una mano per potere.
Lavorare tutti assieme e in sé, essendo ATS in Commissione, dovranno essere poi esaminati quelli che sono e gli obiettivi, perché anche gli obiettivi sono codificati nel bando del Ministero che è già stato pubblicato e che tutti abbiamo letto, e quindi sono obiettivi molto molto importanti. Ma sono titoli sono titoli generali, quali dal miglioramento dell'offerta culturale e rafforzamento della coesione e dell'inclusione sociale, rafforzamento di attrattori culturali e per lo sviluppo dei flussi turistici, utilizzo delle nuove tecnologie anche al fine di un maggiore coinvolgimento dei giovani generazioni, miglioramento dell'accessibilità, promozione dell'innovazione dell'imprenditore e dell'imprenditorialità nei settori culturali e creativi, il conseguimento di risultati sostenibili nell'ambito delle innovazioni di innovazione culturale. Quindi noi, all'interno di quello che ci dice il bando, ci dobbiamo muovere, non è che dobbiamo inventare nulla per potere partecipare e per potere avere poi la possibilità di rientrare fra i finalisti di rientrare tra di potere così ottenere. Il titolo su cui io credo, credo molto perché il titolo per noi apre poi mondo tutto il mondo che se otterremo veramente dal 2000 e ancor prima a colpire, perché poi è vero che saremo nel 2028, però già già prima sapremo che avrebbe i requisiti per ottenerlo. Secondo me, la città di Forlì avrà un'occasione, secondo me unica nella sua storia di potere rimettere in moto l'economia di potere, rimettere in moto,
La città di poter anelare diventare veramente ad avere una dimensione europea. Quindi quello che vi chiedo, colleghi della opposizione di fare un lavoro tutti assieme, di mettere insieme quello che serve al meglio, di di consultarci fra di noi, di mettere a terra le idee che abbiamo muovendoci all'interno del bando per presentare il dossier che andrà a presentato e dopodiché e per potere seguire l'iter procedurale nell'auspicio veramente nell'interesse generale della città, nell'interesse generale di tutti, quindi, al di là delle fazioni politiche, di anzitutto perché è un'occasione unica che Follini non ha mai avuto il potere diventare capitale tra le culture. 2028 in modo tale che dal 2028 in avanti, se saremo bravi,
Se se, se riusciremo tutti assieme veramente a pilotare il, la bicicletta, come diceva il Sindaco che potremmo avere ad avere un futuro, sicuramente è più importante in termini quantomeno in termini economici, grazie anche a un titolo così che ci apre e ci apre alla all'Europa all'Italia, all'Europa e al mondo, quindi io vi chiedo veramente di metterci pancia a terra senza essere senza bandierine di partito, senza senza avere delle logiche televisioni diverse, condizionati dalle dalle appartenenze politiche, ma veramente nell'interesse della città, perché è un'occasione unica e quindi fin che vi dirò poi col Presidente gentili che adesso non vedo di pianificare fin da ora i lavori che ci saranno da fare per la Commissione per seguire da vicino quello che è tutto l'iter che vi ho sommariamente descritto e portare il nostro contributo di idee e di proposte.
Grazie Consigliere Nagni, consigliere gallozzi.
Sì. Grazie Presidente buonasera, signor Sindaco, buonasera a tutti i colleghi consiglieri e oggi noi siamo qui per per parlare di una di una occasione straordinaria che la nostra città è l'occasione che che presenta a questo, a questo Consiglio, a questa, a questa Amministrazione, ma soprattutto alla a questa comunità di sognare un qualcosa di grande, e cioè la Kaplan, candidare Forlì a capitale della cultura per il 2028, il percorso da intraprendere da qui al 2028, è ben chiaro che lo ha ricordato il Sindaco durante il suo intervento ce lo ha ricordato adesso il collega Alagna lo ricordavano anche i colleghi dell'opposizione nel loro intervento e parte con la manifestazione di interesse del 3 luglio, che è meramente un atto praticamente formale e poi c'è da consegnare entro il 25 settembre un dossier, un dossier che non è un freddo documento tecnico, non è una raccolta di scritti, non è un documento rigido da burocrati, da ingegneri o di avvocati, ma è un documento nel quale, delle trasparire una visione deve trasparire un sentimento, deve essere un manifesto identitario di quello che la nostra città, di quello che è la nostra città, di quello che la nostra città vuole essere e di sopra e soprattutto di come dobbiamo e vogliamo arrivare insieme a questo appuntamento, che sarà la candidatura a Capitale della cultura,
Parlando di di questo, di questo riconoscimento, è importante sottolineare che non vince la città più grande, non vince la città più bella, non vince la città più famosa, altrimenti non avrebbe senso indire questo tipo di concorsi. Vincerebbe, ho sempre città molto più famose di Forlì, vincerebbe Roma, col Colosseo, vincerebbe Firenze con le straordinarie opere del Brunelleschi, vincerebbe Verona con l'Arena, ma ciò che vince e ciò che fa la differenza tra un dossier e un progetto vincente è proprio quello di avere la volontà e di raccontare con più forza la propria idea della cultura. Di che cosa è per la nostra città, la cultura, la cultura in senso trasversale, in senso in senso, non in senso stretto, ma in un senso ampio, cioè la cultura, che nasce dalle biblioteche e la cultura, che nasce dai musei, la cultura, che nasce dalle opere d'arte ma che nasce anche dai campi sportivi, che nasce dalle associazioni di volontariato che lascia nei circoli, che nasce nei comitati di quartiere. In una parola, ciò che premia un buon dossier da un dossier un po' meno buono è la vita vera della comunità, che presenta la propria candidatura alla capitale della cultura italiana. Credo sia importante sottolineare e credo che questa sia la sede giusta in cui sottolinearlo che questa candidatura non è la candidatura di una parte politica, è già stato detto, ma è bene ripeterlo, non è la candidatura della maggioranza o la candidatura dell'opposizione è la candidatura della città di Forlì Bauman diceva che la cultura è ciò che ci rende simili senza renderci uguali, ed è proprio seguendo le sue parole che, secondo me, dobbiamo approcciarci a questo appuntamento che ci vedrà pro, speriamo, protagonisti nel 2028, cioè proprio partendo dalle parole del sociologo del filosofo, partiamo sicuramente come maggioranza, come opposizione divisi da questo tavolo, che c'è qui nel salone comunale, ma partiamo probabilmente anche da approcci diversi a quello che è il tema della cultura, ma l'errore più grande che potremmo fare, che non dobbiamo fare assolutamente in cui potremmo incorrere, ma che, al quale dobbiamo stare molto attenti è quello proprio di.
Ostacolarci a vicenda in questo percorso. È stato ricordato da tanti che sono intervenuti prima di me e sono molto contento che il senso che mi pare di aver colto è quello che si voglia lavorare tutti insieme per questo importante obiettivo, perché è proprio questo il senso della Capitale della cultura, una carta, una candidatura non settorializzata, non divisa tra maggioranza e opposizione, ma la candidatura della città e in questo senso è molto importante anche secondo me è simbolicamente molto forte il fatto che, per una per la prima volta, almeno da che io, a memoria, Forlì e Cesena, lavorano veramente insieme per un qualcosa di così grande, lo ricordava il Sindaco, non ha senso nasconderci Forlì e Cesena sono amministrate da colori diversi, lo sappiamo bene, sappiamo bene tutto quello che c'è stato, tutti i pregressi che ci sono tra le nostre città, ma io sono molto contento di trovarmi e di poter essere nel Consiglio comunale insieme a voi, in un momento storico così importante in cui oggi per la prima volta, si torna a lavorare insieme e si inizia a lavorare insieme tra città che molto spesso hanno fatto il contrario, cioè molto spesso le nostre città, Forlì Cesena, si sono ostacolate, e sono molto contento che per questa grande sfida sì, si lavori insieme.
E in questo senso va anche registrati nel senso positivo. Il il sostegno al fatto che la Regione Emilia Romagna abbia accolto favorevolmente la candidatura di Forlì e sono certo che anche la Regione Emilia Romagna farà di tutto per far sì che la città di Forlì porti a casa questo questo importante titolo.
Concludendo, io credo che per molto tempo la cultura in Italia sia sia stata vista come una materia elitaria, come una materia che fosse riservata solo a un ristretto circolo di di persone, un circolo ristretto di intellettuali che erano distanti una cultura distante dalla gente, il Sindaco diceva questa candidatura deve essere la candidatura della signora Maria e è esattamente così che lo interpretate anch'io la candidatura di tutti, non di una parte non di un'élite, perché chiuderci in una in un senso di cultura poco inclusivo e distante dalla gente è l'errore più grande che potremmo fare. Noi ci dimentichiamo che noi lo ricordava anche questo il Sindaco, siamo la terra dell'accoglienza, siamo anche la terra che ha dato accoglienza all'esule Dante, considerato il padre della lingua italiana. E proprio per questo senso dobbiamo ribadire il fatto che la cultura è l'espressione del sentimento della gente, l'espressione della concezione di vita del popolo, una cultura che cambia con il popolo che evolve e con il popolo matura, i crash. Concludendo, voglio ricordare anche Cicerone che diceva che la cultura è il fondamento di ogni civiltà, ma la cultura è anche ciò che rimane alla civiltà, dicevo prima. La cultura non deve essere parte di un'élite, perché la cultura è ciò che sopravvive a quell'élite e quello che rimane nella storia, quando l'élite e quei circoli chiusi sono sottoterra, perché la cultura è un qualcosa che sa parlare a tutti, ognuno intende la cultura, come credo, ognuno intende la cultura, a seconda della sua visione, del suo sentimento e della e della anche della sua capacità, ma la cultura sa parlare veramente a tutti. La cultura muta nel tempo, la cultura adotta un linguaggio diverso nel tempo, a seconda delle fasi storiche. La cultura adotta e cambia le le immagini e adotta le strutture con il quale il popolo comprende la cultura e grazie a questa capacità di adattarsi alle fasi storiche. La cultura sopravvive veramente a tutto e veramente a tutti, ed è una cultura, appunto, che deve essere a 360 gradi. La cultura si raccontata nell'arte, nella musica, nel costume, nelle nostre tradizioni, ma anche la cultura delle imprese, la cultura delle associazioni di categoria, la cultura dei delle società sportive, la cultura, che deve essere appunto di tutta la città di Forlì e di tutti i cittadini di Forlì e proprio per questo serve che che che ci sia un confronto aperto in città con tutti i vari interlocutori della cultura, grazie ai nostri consiglieri Galosi del consigliere Hamas,
Sì, grazie Presidente, gentile Sindaco, gentili colleghi.
Innanzitutto vorrei dire che se ci ritroviamo qui in quest'oggi e a seguito di due comunicazioni che, signor Sindaco, proprio da dallo scranno di questa Assise, ha comunicato il 12 febbraio l'8 e il 12 febbraio e l'8 di aprile e a seguito delle quali non avevamo più avuto se non dai giornali appunto notizie in merito a questa notizia importantissima straordinaria il grandissima portata, quindi ricordo che abbiamo chiesto, abbiamo dovuto utilizzare l'articolo del regolamento e del nostro Consiglio comunale per richiedere un Consiglio straordinario e per confrontarci quest'oggi su questo argomento e prima si parlava di partecipazione, processo partecipativo nella città non era ancora partito in questa Assise Sindaco e non era ancora partita, però lo facciamo oggi e mi fa molto piacere.
Poter apportare anche i contributi di tutti noi e anche il mio personale e parto dalla considerazione proprio che il Sindaco faceva deve essere un percorso inclusivo e rivolto a tutti indistintamente, perché tutte le persone devono poter avere la possibilità di accedere a questo grande momento anche di percorso, perché il percorso stesso che farà la città e tutto il territorio che arricchirà profondamente la discussione in merito anche all'identità, Claudio Magris, diceva che la cultura non è un lusso, ma è una necessità e non si misura solo nei contenitori, nei musei e nelle biblioteche nei teatri, ma si misura nell'identità profonda di una città, nella sua memoria collettiva e nella cura di ciò che siamo stati e di che vorremmo essere.
Quindi rilanciare la cultura a Forlì. Io credo che significhi credere nella sua identità.
Nella sua crescita, nel suo sviluppo e anche credere in chi, dal dopoguerra in poi, ha raccolto il nostro patrimonio, che era stato fortemente distrutto e lo ha valorizzato nel tempo,
Ecco perché vorrei, per rispondere ai ragni dire sì, siamo disponibili a collaborare, ci mancherebbe io per prima a portare contributi e proposte qui ci chiede per al consigliere di farlo senza le bandiere politiche, attenzione perché è la candidatura di Forlì può essere un'occasione per davvero valorizzare l'intero percorso culturale della nostra città riconoscendoli iniziative passate presenti solo attraverso un approccio inclusivo e rispettoso della storia culturale di Forlì si potrà costruire una proposta solida e rappresentativa per il 2028,
La candidatura è sicuramente un'opportunità preziosa, ma non può e non deve diventare il pretesto per riscrivere la sua storia recente, sminuendo il lavoro di chi ci ha preceduto.
E io, con dispiacere, voglio qui in questa Assise, riportare quello che è successo poco meno di una di un mese fa, quando proprio da questa Amministrazione comunale, in maniera ingenerosa e ingiusta, si è parlato di quello che era stata la gestione culturale di questa città.
E a riportare equilibrio nel dibattito ci ha pensato con coraggio e senso di giustizia Sergio Spada, che è stato funzionario dei servizi culturali, pertanto tempo lavorando a fianco dei sindaci amministrazioni che hanno creduto nella cultura come motore di crescita civile.
Quindi, se vogliamo che Forlì sia davvero all'altezza di questa sfida, occorre costruire una proposta che sia corale, inclusiva e rispettosa della memoria e del contributo di tutti, perché è una città, è grande quando riconosce le proprie radici e sa valorizzarle nel futuro Forlì si candida a capitale italiana della cultura un percorso che è impegnativo che può rappresentare una straordinaria opportunità per la città a patto che sia chiaro cosa Forlì ha offerto e causa Forlì può offrire per il proprio futuro.
Il Sindaco parlava di un comitato promotore di cui faranno sicuramente parte è possibile che facciano parte presidente della Regione De Pascali, la nostra conterranea assessore alla cultura Jessica legni.
Di un comitato scientifico presieduto dal professore Gianfranco Brunelli, direttore delle nostre grandi mostre, vent'anni dimostri a Forlì che hanno reso davvero riconoscibile nella nostra città, anche a livello nazionale e internazionale, per questo grande valore si è parlato poi anche di professionisti o di meglio di un direttore, io direi che ci sia la necessità di creare un comitato di gestione politico-amministrativo dove siano rappresentante, rappresentate le forze politiche di maggioranza e di minoranza.
Un comitato di gestione che si occupi che possa assumere decisioni oltre al comitato scientifico, che ha un assoluto valore, come si dice anche di rappresentanza internazionale, ma deve essere anche chiaro quello che sarà la funzione di un comitato di gestione politica amministrativo per quanto riguarda gli impegni di questa Amministrazione.
Si è detto dalle parole del Sindaco, non è la candidatura del Sindaco, ma deve essere la candidatura del territorio e siamo costantemente supervisionati. Bene, credo che sia necessario che da qui in avanti ci sia una davvero con partecipazione nei momenti di discussione, un coinvolgimento ai quali sicuramente non ci verremo o meno. Non verremo mai nemmeno e non sarà sicuramente meno il nostro apporto, ma davvero il percorso deve essere inclusivo e credo che sia necessario che il Comune ha fronti alcune riflessioni importanti, perché questa candidatura è un'opportunità per fare davvero il punto sulla situazione dei contenitori culturali, sulla fruibilità, attuare del patrimonio, perché davvero ci sono sicuramente molti e troppi problemi che a tutt'oggi per permangono nella nostra città e non possiamo non essere, diciamo così, consapevoli di questo, anche l'opportunità della candidatura può offrire a questa città il modo per poter rilanciare e trovare finalmente una strada per la conclusione di alcuni lavori che, da troppi anni, hanno ingessato il sistema del nostro patrimonio e la sua fruibili fruibilità,
Abbiamo parlato sicuramente di quello che è la nostra grande possibilità di partecipazione a livello di territorio, io voglio soltanto ricordare.
Il patrimonio artistico culturale e la nostra Pinacoteca, il sistema dei teatri, la figura di Aurelio Saffi di tutto il Risorgimento italiano, l'architettura del 900, il polo tecnologico aeronautico, le nostre tradizioni di cultura popolare con le iniziative che sono già realizzate da tanti anni che fanno grande con la candidatura del riconoscimento del liscio come patrimonio UNESCO anche sulla cultura popolare riconoscimento ad un territorio che è quello che fa grande la nostra candidatura e poi il, i processi di comunità e di resilienza e le associazioni di volontariato, la grande rete che sul nostro territorio esiste di associazionismo e che fa davvero e grande un sistema di solidarietà e poi la rigenerazione urbana con i progetti come la riqualificazione della ripa, come gli interventi che sono stati e che sono, io spero, presto discussi verranno discussi sottoposti anche a questa assise e poi le connessioni internazionali, il gemellaggio con Bourges, che nel 2028 sarà Capitale europea della cultura, troppo spesso dimenticato anche da questa Amministrazione comunale negli anni passati,
Infine, permettetemi di fare un ultimo richiamo e mi accingo a chiudere al fatto che tra tre giorni sarà l'anniversario dell'alluvione, l'alluvione che ha colpito la nostra città.
E in quell'occasione il 59% dei beni bibliotecarie 55% dei beni archivistici sono stati distrutti per sente un danno epocale al nostro patrimonio che non potremo più recuperare, ecco, cogliamo l'occasione per questa candidatura, anche per essere risarciti, almeno dal punto di vista culturale, di quello che abbiamo perso attraverso una grande opportunità di integrazione, di conoscenza e di internazionalizzazione della nostra città da cui dobbiamo tutti trarre vantaggio e impegno per il futuro.
Grazie, consigliere, Camassa, consigliere Bentivogli.
Grazie, grazie, Presidente.
Allora?
Ben venga.
Ben venga che oggi ci troviamo in questa Assise ad affrontare questo importante argomento e ad affrontarlo con un impegno comune, con un impegno condiviso.
Con un impegno di aprire un percorso dove tutti i portatori di interesse, sia dal punto di vista economico, sociale ma anche politico, possono aprire in una direzione che sia di completa inclusione, condivisione di questa candidatura.
Ben venga che oggi c'è anche trovato durante la Capigruppo si è trovato subito una sintesi comune, quella di poter affrontare i passaggi, chiamiamoli stralci in un modo tecnico.
Del del contenuto di quello che sarà la presentazione della candidatura del territorio di Forlì Cesena all'interno di una Commissione.
Già istituita e questo mi fa molto piacere che ci sia stata un'apertura subito da parte dell'opposizione, vista anche la richiesta, all'interno dell'ordine del giorno, che era completamente diversa.
Oggi ci troviamo a ad affrontare finalmente questo percorso che in altre occasioni e questo cito faccio una piccola premessa proprio per far capire l'importanza e la sostanza di questo progetto in altre occasioni si era cercato di condividere altri temi, altri argomenti, ma purtroppo non si è mai non si era mai arrivata una condivisione totale perché all'interno dell'oggetto in questione entrava sempre quella parte politica.
Oggi stiamo facendo, fra virgolette, tutti, una presa di coscienza di quello che è l'oggetto, cioè un tema che assolutamente, dal punto di vista politico, trasversale, perché interessa il bene della nostra città e interessa il bene del nostro territorio.
C'è già oggi, si parla di partecipazione e la partecipazione chiaramente si allargherà da oggi in avanti durante le varie tappe e durante le varie scadenze.
Ma si è visto e tutti abbiamo preso conoscenza.
Che l'Amministrazione, il Sindaco in primis.
Si è già attivato nell'immediato ad aprire la partecipazione, c'è già stato un incontro con le associazioni culturali, un incontro anche con le associazioni sportive, di cui faccio un breve inciso.
Ben venga, perché la cultura è anche cultura dello sport e su questo noi abbiamo sicuramente da spendere.
Una un patrimonio della città che avrà certamente inaugurato prima del 2028, che è il Museo della ginnastica che fa parte di quel percorso che, all'interno del quartiere razionalista, dove poi troviamo anche il museo del volo e altri.
E altri contenitori.
Quindi.
Noi, come maggioranza.
Vediamo finalmente di buon auspicio questo percorso condiviso, che deve vedere un unico traguardo, il traguardo della candidatura, quindi di una vittoria della città del territorio.
Dell'impatto economico che darà.
Al territorio e che porterà a livello sia di immagine sia.
Fra virgolette in soldoni.
Ma soprattutto UNI investimenti su un patrimonio che rimarrà nel tempo.
Perché capita spesso, ahimè, e la storia ci insegna molte volte quando si acquisisce o si vince un bando o si vince una una manifestazione.
Soprattutto il mondo dello sport ci insegna che tante volte, quando ci sono dei territori che acquisiscono, che acquisiscono degli eventi importanti, in molti casi è successo che in quel territorio, purtroppo si sono fatti grandi investimenti ma che sono rimasti contingentati solo per il periodo dell'evento sportivo cioè non hanno poi fruttato un beneficio reale sul territorio. Oggi noi invece cerchiamo assolutamente il contrario. Noi vogliamo che gli investimenti che si faranno e che verranno messi a terra nella nostra città e su tutto il territorio della Provincia rimangano nel tempo, perché possono essere fra virgolette, sfruttati anche negli anni a venire. Quindi, quando.
Le luci dei riflettori si spegneranno.
Concludo, Presidente, ecco dicendo che oggi confermo che c'è veramente un un Consiglio, vedo un Consiglio unito, vedo dei colleghi che sono uniti da uno spirito di gruppo e quindi.
Questo mi fa piacere, perché agli occhi della città sicuramente daremo la testimonianza che la politica, nei momenti in cui bisogna convergere veramente per degli obiettivi, per il bene comune, per il bene del territorio, anche noi sappiamo e abbiamo l'intelligenza di sfruttarla e di portarla a termine. Grazie grazie, consigliere Bentivogli interviene il vicesindaco. Vincenzo buongiorno.
Grazie Presidente, io ringrazio tutti i Consiglieri per la qualità del dibattito che ho avuto la fortuna di seguire finora, ho preso appunti di un intervento e concordo con.
Tutti gli interventi nel rilevare anch'io che veramente ci troviamo di fronte a una grande occasione che è quella in in diversi interventi è emerso questo di far prendere coscienza al nostro territorio e non è scontato che ciò avvenga, che non siamo un territorio di serie C e di serie B a livello culturale rispetto ad altre città da altre Regioni ad altri territori ma possiamo invece veramente iscriverci nel massimo campionato anche con l'ambizione e buone possibilità di vincere per rimanere nell'esempio sportivo lo scudetto e non è scontato che ciò avvenga.
E questo percorso ci renderà tutti più forti e permetterà di tracciare una strada che sarà una strada maestra e portatrice di risultati. Io credo proficui per tutti noi, indipendentemente da come andrà, anche se ovviamente speriamo tutti che si arrivi alla vittoria.
Con il lavoro.
Svolto e ne sono onorato, assieme al Sindaco e a tutta l'Amministrazione, credo si sia scongiurato.
Un qualcosa che avrebbe avuto veramente il sapore del comico perché tra le tante vocazioni consentito e ricordare che condivido quella del Risorgimento, il nostro grande Rinascimento, figura di Caterina Sforza e tante altre vocazioni importanti della nostra città, senza trascurare anche quella culinaria del buon vivere ma la nostro territorio è già capitale di fatto a livello nazionale.
Di quello che è la cooperazione e allora voi capite che in un certo frangente non era del tutto escluso ed escludibile il fatto che si potesse procedere anche con due candidature a capitale italiana della cultura, una Forlì e una Cesena,
Ecco, veramente avremmo scritto un copione dell'ATR, di una tragedia, di una di una commedia comica, perché due città co-capoluogo a 20 chilometri di distanza l'1, dall'altra espressione di un territorio conosciuto da decenni in tutta Italia per essere faro nel mondo della cooperazione che si vanno a candidare per lo stesso anno.
Per lo stesso titolo, raggiungendo quale effetto di annullarsi a vicenda e di annullarsi e reciprocamente, invece, io credo che qui abbia preso il sopravvento la buona politica, la volontà veramente di dare la precedenza al bene comune del territorio e alle possibilità buone che questo territorio ha,
Ed è nato un percorso che io non ne ho memoria, ho parlato anche con persone un pochino più attempate di me e mi dicono che effettivamente è un qualcosa veramente di di di di nuovo, cioè delle riunioni, ho assistito partecipato a delle riunioni di staff con i due Sindaci, i due assessorati due dirigenti alla cultura i due direttori generali, i funzionari dei vari Comuni, ecco questo.
È un qualcosa, secondo me di positivo di nuovo, che ci porterà bene, a prescindere.
E che sarebbe auspicabile anche che potesse avvenire in altri settori. Oltre a questa partita della capitale della cultura, una collaborazione, quella tra i territori e tra Forlì e Cesena, che comunque sta avvenendo nel pieno rispetto, perché è giusto che sia così. Del dettato del del bando per capitale italiana della cultura, dove ovviamente si precisa e lo ha precisato anche il Ministro Julie nella sua visita a Forlì il 22 febbraio scorso, che la candidatura formalmente dovrà essere di una città, ma attenzione, lo stesso Ministro Giuli ha spiegato in quella sua visita che comunque a vincere è un territorio e per rendere autorevole una candidatura deve essere la candidatura che, oltre alla città che formalmente presenta la la, la, la candidatura vera e propria, vi deve essere la valorizzazione del territorio. Allora non poteva non avvenire la valorizzazione della città, vicina di Cesena, che è una città che ha una dimensione simile alla nostra, è una storia e una tradizione altrettanto importante, e quindi credo che.
Sia sia stato avviato un percorso virtuoso.
In queste settimane ricevo diversi male diverse telefonate, perché vi è una sorta comprensibile da parte di tante realtà, di so di preoccupazione a mettere in evidenza il proprio progetto. Ecco, questa è una piccola precisazione che io vorrei fare in questa in questo frangente, cioè è adesso la la candidatura di una di un territorio a capitale italiana della cultura. Non è, almeno in questa fase, una candidatura di progetti, anche perché il dossier ha delle regole ben precise, degli spazi, anche contenuti ristretti, dove uno deve descrivere. Come avete detto in tanti interventi, che cosa deve descrivere? Un'idea deve descrivere un'anima, deve descrivere un'identità e con chi unanime perché col Sindaco, approfondendo in queste settimane, in questi mesi la vicenda, alcuni esperti ci hanno rappresentato anche un rischio che alcune città hanno corso per poi risultare sconfitti in questa corsa, cioè dossier iscritti formalmente in maniera perfetta, impeccabile, che però potevano andar bene per la città di Latina, come per la città di Benevento, come per la città di Pavia. Ecco.
E non so se mi spiego dossier che non esprimevano un'identità, l'anima della della città.
Detto questo, però, arriverà la fase se andremo avanti in maniera buone, positiva, come ci auguriamo, arriverà la fase anche dove saranno importanti i singoli progetti, perché in caso di vittoria dovremmo presentare una programmazione soprattutto per l'anno 2028, ma non solo per l'anno 2028 dove dovremmo arricchire di eventi lì tutte le 52 settimane di quell'anno.
Settimane fatto ognuna di sette giorni, quindi voi capite che dopo veramente ci sarà chiaramente saranno valorizzati maggiormente i progetti che saranno in linea con lo spirito della candidatura, con lo spirito del dossier che sarà stato presentato per arrivare a questo partirà un processo partecipativo, che appunto vedrà coinvolte realtà del terzo settore. Associazioni culturali, categorie economiche e, ovviamente, un processo partecipativo. Dove non può non essere coinvolto il Consiglio comunale e i rappresentanti della cittadinanza democraticamente eletti, quali voi siete, in qualità di consiglieri comunali, lo strumento lo definiremo insieme. Credo che quello della terza Commissione, che ha già la competenza in materia culturale, possa essere già un'indicazione, ma però vedremo insieme come farlo al meglio, in modo che tutti i contributi possono arrivare. Possono essere valorizzati nel migliore dei modi.
Ecco, la dà il taglio con cui poi dovremmo mettere in campo le iniziative, dovessimo arrivare a un risultato positivo, concordo e riprendo le parole del Sindaco veramente credo che la cultura sia tanto più preziosa e capaci di costruire comunità, costruire anche integrazione, tanto quanto sa parlare a tutti coinvolgere tutti e guardate e vi è concordo pienamente, bisogna approvare rispetto per chi ha fatto tanto in passato provare rispetto per quello e speranza per quello che riusciremo a fare in futuro, ma credo che tutti insieme possiamo essere orgogliosi e dobbiamo provare rispetto anche per quello che in città si sta facendo.
Non solo ad opera del Comune di Forlì sia chiaro, ma nella vivacità delle nostre realtà culturali, del nostro associazionismo culturale che ci regala settimanalmente per chi ha voglia di scoprirli. Occasioni di incontro di visite guidate, di approfondimento, per quanto riguarda il nostro punto di osservazione, come Comune di Forlì, noi possiamo dire che riceviamo dei segnali a dir poco incoraggianti quando, ad esempio, per un'opera al mese vediamo che la volta che va male ci sono 500 persone.
Veniamo recentemente da questa tre giorni giornate Pellegrini anni il rapporto tra scienza e fede, son state coinvolti circa 1.700 persone in tutta una serie di incontri sabato e domenica prossima, una realtà meritoria, incolmabili di giovani a cui noi, come Comune abbiamo dato il patrocinio un po' di sostegno ma il merito è tutto loro mettere in campo per la sesta edizione il Festival dei giardini e porteranno centinaia e centinaia di persone di Forlì ma anche provenienti da tante città,
Oltre Forlì vicini a Forlì alla scoperta della meraviglia dei nostri giardini e veramente di esempi come questi potrei raccontarvi né e narrarvi le tante, ma viceversa, voi potreste raccontarle a me e raccontarli a noi, perché anche voi so che nei quartieri dove siete, dove operate, siete spesso e volentieri anche artefici di questi momenti culturali, poiché legati ad alcune di queste realtà associazionistiche che ho descritto per sommi capi, allora mettiamoci insieme con impegno e cuore come Romagna sappiamo fare.
Certo per migliorare l'esistente, ma anche per proiettare veramente questa questo territorio sullo scenario nazionale, come merita anche in ambito culturale,
Lo ha ricordato più volte, il Sindaco io lo riprendo non era candidatura di un'Amministrazione, è la candidatura di un territorio, il percorso virtuoso che sapremo mettere in campo non sarà il percorso virtuoso virtuoso di un'amministrazione o in questo caso di due amministrazioni o di più amministrazioni ma sarà il percorso virtuoso di un territorio e se dovesse arrivare la vittoria come tutti auspichiamo sarà la vittoria veramente di tutti, grazie grazie, vicesindaco, consigliere Rinaldini,
Grazie Presidente, finalmente oggi entriamo un po' nel merito della di questa candidatura, che io ritengo assolutamente importante per la nostra città e per il nostro territorio.
E importante, anche sperando che poi con la Commissione si riesca ad entrare oggi, mi rendo conto, è ancora presto, ma i tempi stringono a entrare anche nel merito, per capire anche le scelte strategiche che si faranno, io credo sia assolutamente importante quello che diceva il Sindaco trovare il filo conduttore delle eccellenze del nostro territorio dei nostri 30 comuni della provincia la nostra storia, la nostra cultura, tutte le nostre terre e hanno una cultura e una storia incredibile è la storia che determina la cultura,
Ed è la cultura che piega la storia, quindi questo fatto è sì, assolutamente significativo, è una sfida, una sfida gigantesca.
E abbiamo una storia che va dall'insediamento più tra i più antichi d'Europa, quello di Montepoggiolo a insediamenti degli umbri, il popolo più antico d'Italia, all'acquedotto di Traiano, alla Forlì romana e alla Romagna romana.
E il Municipio di Bevan, io la il la villa di Teodorico.
Il Medioevo penso alla Forlì, che era la capitale della ceramica ben prima di Faenza, e quindi esprimeva una cultura artigianale incredibile, il Rinascimento l'hanno detto i miei colleghi, non stiamo a ripetersi il 900.
E Leonardo a Cesena, il disegno del porto canale di Cesenatico, il disegno, non la realizzazione e l'altra roba,
E l'occupazione francese durante il periodo medievale, che ha addirittura influenzato il nostro dialetto.
Quindi è chiaro che c'è una una storia che implica.
È una cultura incredibile e quindi bene.
Che ci siano i commuta, i comitati, quindi il comitato promotore, che è formato da dagli amici, dagli amministratori, quello scientifico che, come ci diceva il Sindaco, è formato da esperti internazionali. Bene anche la precisazione che ci ha fatto il Sindaco rispetto a una cultura che sia fruibile dalla popolazione, che sia possibile parteci la partecipazione ad alto livello, così come dalla gente comune, perché la cultura deve essere la cultura di tutti e la storia è la storia di tutti. Credo sia anche però importante pensare a un Comitato organizzativo. Io, nelle altre città, l'ho, vista il comitato l'ho, visto il Comitato organizzativo, perché spesso e volentieri il Comitato scientifico, fatto formato dai grandi intellettuali, poi c'è un problema di concretezza e di praticità a svolgere le le cose che si sono scelte, quindi questo credo sia assolutamente importante.
Così come è importante e svolgere questa questa partita in termini di attrattività turistica durante ma anche dopo, io mi ricordo, il congresso internazionale della preistoria della protostoriche della protostorica, che è stato fatto Forlì e portò un flusso turistico di studiosi importanti, poi però, purtroppo non non ha lasciato perché poi, purtroppo, il nostro museo archeologico non c'è e quindi anche questo diventa fondamentale per poi mantenere il il turismo successivo.
C'è necessita sicuramente di un rafforzamento della struttura tecnica, per finire, tutti i lavori che sono continuamente slittano in termini di ritardo, quindi io credo che.
La, la scommessa di arrivare nei tempi dovuti è fondamentale per realizzare una città che sia aperta in tutte le strutture artistiche e museali bibliotecarie, in modo tale che, effettivamente, in quel periodo del flusso turistico, possa godere di tutte le caratteristiche storiche e culturali della nostra città.
E io credo che.
Anche la Commissione e si debba poi fare degli appuntamenti di visita dei lavori per verificare, anche per l'appunto, lo stato dei lavori e verificare anche come stanno procedendo le realizzazioni, che sono il compito fondamentale per arrivare a questo obiettivo.
Quindi la sfida è una sfida grande gigantesca, noi ci metteremo tutto l'impegno e l'importante però che anche negli appuntamenti della Commissioni e le informazioni ci siano e siano concrete, grazie grazie consigliere, Rinaldini, consigliere Gasperini,
Grazie Presidente buonasera a tutti e io credo che per affrontare seriamente questo tema ci voglia una grossa dose di onestà che deve essere un'onestà assolutamente intellettuale, inteso nel senso di onestà intellettuale, ovviamente, perché Forlì, è una città di provincia, è una città,
I cui cittadini sicuramente fremono per quest'idea di vedere la propria città, appunto, di provincia, proiettate su un palcoscenico di livello nazionale di questo tipo, è qualcosa che ovviamente riempie riempirebbe in caso di successo tutti di orgoglio e soprattutto è una cosa che ci stimola a una riflessione seria sul nostro patrimonio c'è però, come dicevo, l'aspetto dell'onestà intellettuale e l'onestà intellettuale che non è non è disfattismo ma è onestà intellettuale.
Si dice anche che dobbiamo avere il coraggio di guardarsi allo specchio e di guardare quello che siamo, indipendentemente da chi sia la colpa del fatto che un museo chiuso, aperto, che questa colpa ricada negli ultimi cinque anni e negli ultimi 15 o negli ultimi 20 c'è una situazione culturale cittadina che oggettivamente non è delle più rose e se togliamo le mostre del San Domenico, diciamo realizzate dalla Fondazione, il sistema museale è quasi inesistente, ci sono pochi percorsi turistici, c'è un tessuto imprenditoriale dell'ospitalità che va in qualche modo ripreso. Ecco, questo forse è uno stimolo che non è emerso all'interno dei contributi dei miei colleghi. Non mi soffermo, diciamo sulle sulle proposte che hanno fatto tutti i colleghi che sono meritorie, ma qui voglio farlo a Forlì. Secondo, secondo me manca un tessuto anche imprenditoriale dell'ospitalità turistica. Quindi parlo di alberghi, parlo di ristorazione, parlo parlo di trasporti pubblici, per esempio che sono evidentemente in difficoltà e non solo a Forlì. Parlo di servizi igienici banalmente che in questa città, anche nelle zone del centro storico, da un punto di vista pubblico, servizi igienici pubblici sono sono carenti e non possono sicuramente aspettare una una capitale della cultura e, ripeto, non sto dando le colpe a qualcuno o a qualcun altro, ma sto semplicemente facendo un discorso di onestà intellettuale, di guardarsi allo specchio come cittadini forlivesi e per stare nella realtà. L'altro punto che ha giustamente sottolineato il Sindaco Satine, che io riprendo, è quello delle spese, ovvero non dobbiamo farci incantare da quel milione di euro che è presente nel bando ministeriale. Per la capitale della cultura serviranno molti più soldi. Leggevo poco fa che, per esempio, Pistoia credo ne abbia spesi 9 milioni. Matera dovrebbe averne spesi più di 20. Sono cifre che ho letto poco fa, non non ne sono certissima, ma l'ordine di grandezza è questo. Servono investimenti importanti, se vogliamo veramente fare un buon lavoro come capitale. Della cultura e quindi sarà fondamentale avere dei rapporti sì con le istituzioni che possono in qualche modo investire sulla nostra città, sulla Capitale della cultura, ma anche su delle realtà private, e è importante anche capire quali sono queste realtà private e il Sindaco ne ha citata una era e quali sono le aspettative di queste realtà private, perché è evidente che le società private che investano in un territorio poi hanno anche delle aspettative di ricadute economiche commerciali delle loro imprese sul nostro territorio e quindi se un'azienda privata investe nella nostra città, capitale della cultura, c'è da chiedersi anche,
Qual è il ritorno che si aspetta da questo investimento, e io diciamo rispetto agli interventi dei miei colleghi, la faccio cortissima o diciamo anche l'onere di tirare un po' le fila perché abbiamo detto un sacco di cose, visto che negli ultimi giorni nelle ultime settimane si è detto, il PD era contrario e il PD era favorevole, il PD ha cambiato idea. Ecco, io credo che il PD abbia una posizione abbastanza chiara dall'inizio di questa vicenda, che ha la posizione dell'onestà intellettuale, cioè Forlì Capitale della cultura, è un sogno per tutta la città. Sarebbe un risultato fantastico, però dobbiamo essere consapevoli che ci sono quattro possibili scenari, due positivi e due negativi. I due negativi sono, ovviamente, che vinceremo la capitale della cultura, il peggiore, forse, come l'ha descritto, anche il Sindaco, e faremo una una brutta figura con questo è assolutamente quello che è da evitare. Sarebbe una sciagura per la città. Il secondo è che perderemo, ma nonostante il percorso di Capitale della cultura non riusciremo ad avere in mano dei progetti una progettazione culturale per i prossimi anni. E poi invece ci sono due scenari positivi. Non sono il primo e comunque non diventare Capitale della cultura, ma avere in mano un percorso che parte oggi e finisce, diciamo qui in prima battuta, il 25 settembre, ma potrebbe anche allungarsi oltre in cui abbiamo costruito una proposta culturale per Forlì pluriennale per il nostro futuro, per la nostra città e che potremmo comunque perseguire sia che vinciamo la capitale della cultura sia che no, e ovviamente lo scenario migliore è quello che vinceremo e che riusciremo in qualche modo a a migliorare radicalmente l'offerta culturale che c'è nella nostra città, e questo sarebbe ovviamente l'obiettivo, per cui tutti, opposizione compresa, potremmo potremmo festeggiare. Ecco, non c'è il bianco e il nero in questa vicenda non c'è il, siamo a favore e siamo contro c'è. Dobbiamo partecipare a questo momento costruttivo per cercare di arrivare al 25 settembre con la miglior proposta possibile e poi valutare quale sarà stato questo percorso e sperare che sia stato un percorso positivo. Quale di queste quattro opzioni che io ho citato sia la più probabile. Ecco questo in questo momento qui lo sa solo l'Amministrazione comunale, chiaramente perché con i suoi tecnici, con i contatti della Giunta, con i sondaggi sicuramente che avranno fatto i componenti della Giunta in tutte le realtà, cittadini portatori di interesse, cittadini loro, sicuramente sono le persone che saranno rispondere alle.
Alle domande che riassumo che abbiamo fatto noi e che riassume in pochissime parole. Riusciremo a rivoluzionare la cultura forlivese in due anni, in che modo e con quali risorse? Ecco, questa è la domanda che ci facciamo con l'auspicio, che possa finire con delle risposte positive e con la nostra apertura e disponibilità al confronto, e.
Torno per finire sul sul tema, diciamo, della della richiesta di convocazione del Consiglio Comunale speciale straordinario perché diciamo, non abbiamo ancora letteralmente concordato la la dicitura da modificare per la richiesta di calendarizzazione delle Commissioni, quindi io diciamo formalizzo che nella frase che diceva,
Che venga istituita una Commissione consiliare ad hoc dedicata al processo di candidatura, possa essere sostituita con vengano calendarizzate almeno tre Commissioni consiliari entro il 25 settembre dedicati al processo di candidatura, quindi senza specificare che debba essere una Commissione ad hoc ma semplicemente per definire un percorso un percorso chiaro di aggiornamento per il Consiglio comunale perché a fronte di una candidatura e di un momento così importante e storico di cui io riconosco il coraggio dell'Amministrazione credo che debba corrispondere un impegno anche di noi amministratori del Consiglio comunale nel seguire questa vicenda grazie.
Grazie consigliere Gasperini, consigliera Tassinari.
Mi sentite sì?
Io sarò molto breve nel mio intervento, perché già tanto è stato detto, quindi non è che c'è da aggiungere più di tanto, quantomeno in questa fase inizialmente vorrei innanzitutto complimentarmi con il Sindaco, il vicesindaco, il sindaco per avere già attivato e tutti quelli che possono essere i possibili player fondamentali in questa fase, perché ricordatevi che senza comunque il contributo del tessuto economico non si riesce a fare nulla e comunque non si sia da un punto di vista economico, ma anche da un punto di vista di appetibilità. Vicesindaco ha secondo me, toccato un punto centrale, dove quando ha citato prima vincere i territori, questo qui lo ha sottolineato proprio perché, secondo me, con queste due parole ha centrato esattamente l'obiettivo e sarò entro nello specifico il mio pieno intervento legata alla comunicazione di questo progetto, perché del resto sulla diciamo sulla collaborazione su tutti quelli che possono essere i progetti attuabili, è già stato detto tanto. Ho seguito in prima persona.
Fino all'anno scorso e Pesaro Capitale della cultura, e colgo l'occasione per riportarvi qualche dato per farvi capire l'importanza, l'importanza sotto tanti profili che a volte possono essere anche un attimino, diciamo messi da parte, cito testualmente quello che è stato detto dalla dal sindaco di Pesaro son stati fatti 100 appuntamenti in più di 30 sedi in un anno. Quindi, ovviamente, sono stati coinvolti tutti i Comuni che facevano capo alla provincia di Pesaro e.
Parole testuali, dice se avessimo pensato a una capitale turistica non avremmo raggiunto l'obiettivo le turistico né culturale. Questo per far capire qua, nonostante spesero ovviamente sia una città da un punto di vista turistico, avendo il mare, la storia, eccetera, molto appetibile quale valore aggiunto in realtà sia stato comunicato in più. Quindi diciamo che.
L'identità della città e della comunità è fondamentale e qui mi soffermo al suo ruolo comunicativo che deve avere questo progetto che sarà fondamentale. Come ha detto giustamente il vicesindaco, diciamo la prima parte, quella di presentazione del progetto è fondamentale per raccontare l'identità di una comunità, eccetera, ma quello che poi in realtà sarà determinante sarà il dopo. Quindi, anche per rispondere al consigliere Gasparini, si parla di non tanto di una fotografia di quello che è stato, ma può essere un'ottima occasione di start-up, di nuovi progetti i cui risultati saranno duraturi anche senza il budget, senza diciamo rispendere nuovamente il budget dell'investimento come capitale della cultura. Quindi diciamo, è un grande punto di partenza, è una grande occasione per migliorare anche i nostri territori. Come lei ha citato, l'accoglienza e gli hotel tante cose, questo sicuramente, ovviamente saranno cose che si dovranno essere messe, diciamo, il focus dovrà essere centrato e questo permetterà, se lo si porterà avanti bene, di migliorare tutto il nostro territorio, non per ultimo e qui mi fermo ovviamente la comunicazione sarà fondamentale, ma il rischio sarà anche quello che avendo poi nel caso positivo tanti eventi che tutti non vengono comunicati nel ugual maniera. Quindi diciamo magari dare importanza più cose rispetto ad altre invece che magari sarebbero tutte importanti, non per ultimo il fatto vi vorrei ricordare che Forlì sarà nel caso positivo che, come tutti auspichiamo, la prima città romagnola perché Ravenna lo è stata nel 2015 ma assieme ad altre città capitale della cultura, quindi non era da sola, quindi un traino pazzesco per quello che, come giustamente citava anche il Sindaco, prima quello che eravamo una volta, quando fa noi eravamo la Provincia, cioè Forlì dove aveva Rimini Riccione, quindi eravamo solo noi, quindi qui la nostra identità, diciamo, di territorio dell'accoglienza, se riuscissimo, diciamo a portarci a casa. Questo prestigioso progetto vorrebbe dire anche fare da traino per tutto quello che riguarda, appunto la l'area vasta e la. Romagna, voglio ricordare che Rimini aveva presentato il progetto due anni fa. Lo perse quindi in caso positivo, per noi sarebbe veramente un'ottima occasione non solo per raccontare il territorio di Forlì Cesena, ma tutto quello dell'area vasta Grassi.
Grazie Consigliere, destinare il Consigliere Pala.
Grazie Presidente buonasera a tutti, grazie Sindaco per quello che ci ha illustrato a me è servito molto, non voglio ripetere quello che ha detto a tutti quanti, ma sicuramente questa è un'opportunità importante per la nostra città e lo dico da da forlivesi o qua ci sono nato per la ricaduta che la nostra città avrà a 360 gradi, su tutto mi ha colpito la parola accoglienza, io ero un ragazzino lavoravo.
In una pensione al mare, alla pensione Antonella e, una mattina arrivò il Resto del Carlino con il fotografo e premiarono una famiglia di belgi che venivano da noi da 30 anni.
Mi riprendo a l'intervento del collega Gasperini, mi sono sentito un po' come il brutto anatroccolo no, perché sembra che Furlin non abbia le capacità e le potenzialità per poter partecipare invece Forlì.
Ha un diritto e il dovere di partecipare,
Come ha sottolineato il vicesindaco io, quando posso partecipo agli incontri di un'opera al mese, a volte bisogna spintonarsi per entrare e quindi questi sono segnali tutti tutti i positivi sono favorevole alle 3 Commissioni per poterci confrontare.
E le potenzialità della zona della città, secondo me, vanno tutte quante valorizzate e utilizzate concludo dicendo che Chiambretti.
Diceva questo, comunque vada, sarà un successo, vi ringrazio.
Grazie Consigliere, Pala e il consigliere Brunelli.
Grazie Presidente e buonasera a tutti tutti sì, dunque diciamo che adesso sarò molto breve, perché è già stato detto tutto dai colleghi Consiglieri.
Oggi diciamo che ci troviamo davanti a una tenda vuota e, se posso, posso dire che sicuramente come gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle faremo di tutto per dare il nostro contributo in maniera che la Forlì città capitale della cultura possa riuscire, si è parlato di tante culture mi io credo che se deve essere sia importante anche non dimenticare la cultura ambientale,
Siamo in una città che è stata ferita dall'alluvione che ancora ferita e credo che nel 2028 sarebbe bello che, oltre a visitare dei musei e biblioteche, venissero gente da fuori per vedere come la città di Forlì è diventata resiliente rispetto ai cambiamenti climatici. Magari vedere qualche bel progetto che ha messo in sicurezza i quartieri che adesso purtroppo ancora non dormono tranquilli. Ricordo le 2 giorni fa, l'incontro che abbiamo fatto dei quartieri, quindi la cultura ambientale. Penso che sia il futuro un po' di tutto il pianeta, e.
Spero che venga ricordata in questa in questa, in questa manifestazione in questo anno, grazie grazie consigliere, Brunelli consigliera Ascheri, buonasera, allora io.
Approfitto del fatto che è intervenuto prima il consigliere Rinaldini, che mi ha un po' invogliata a parlare perché noi stiamo della vecchia guardia, no, allora lui è partito da dal Paleolitico, io sono un po' più giovane, quindi parto da un momento un po' successivo, ma giuro che c'ero e anch'io come lui nell'epoca allora.
Abbiamo.
Ho sentito con tributi da parte di tutte molto interessanti una cosa che ha detto il nostro Sindaco e secondo me è fondamentale, soprattutto quando si parla di Forlì e del territorio, perché Forlì è nata non come grande città di col cultura ma come centro di gestione del territorio cioè l'avamposto che si è liberato dalle acque diciamo così è il primo posto dove.
Ci si poteva insediare e da qui poi sono partiti tutti tutte le attività umane, sia dalla montagna fino al mare, è l'avamposto, dove nel Medioevo quindi io sono più giovani, deriva di Rinaldini, come dicevamo prima, vi ricordo Forlì era la ZES città che gestiva il sale, se la Cervese, non a caso perché noi a Forlì, avevamo una potenza perché gestivamo la via del sale che era una il sale, una,
Componente fondamentale per la conservazione degli alimenti e per la vita umana, e questo è stato sempre il motivo conduttore della vita di Forlì che l'ha portata nei secoli a essere comunque un centro importante che non è mai sparito, questo poi è stato ripreso da.
Dell'epoca borbonica, ma sempre è stato così napoleonica, scusate, ed è sempre stato l'importanza di Forlì di questo tipo di gestione del territorio nella gestione del territorio che fino a pochi anni fa la portava a essere il centro amministrativo,
Fino alla Valconca, quindi, un centro importantissimo, questa caratteristica non l'abbiamo mai persa, quindi penso che ha il Sindaco, centri perfettamente il tema quando dice dobbiamo valorizzare il territorio e il ruolo di Forlì nel territorio, l'altra cosa che mi stava molto a cuore parlava il consigliere Bucci di cultura risorgimentale noi abbiamo una cultura fortissima, una cultura di democrazia, non ci dobbiamo dimenticare che eravamo in certi momenti della storia, è l'unica città ghibellina.
Con un sostegno poi all'Imperatore Federico secondo, abbiamo ancora la l'Aquila sul nostro simbolo.
E.
Questo ci ha portato però a sviluppare sempre un percorso di democrazia che in qualche modo è passato dalla presenza degli ebrei a Forlì, che non erano in un ghetto, ma vivevano qui da uomini liberi, magari vicini tra di loro ma liberi, non tutte le città hanno avuto un contributo di questo tipo e poi Risorgimento, con una presenza fortissima di grossi personaggi di scuole, perché noi non ci dobbiamo dimenticare, purtroppo lo facciamo, che ci sono scuole di mazzinianesimo, di democrazia, in cui i volontari insegnavano a leggere, a scrivere le persone più povere, e proprio perché si doveva imparare a leggere e scrivere per essere persone libere per poter avere di più nella propria condizione sociale, per abbiamo avuto grandi cooperatori proprio perché il capitale e lavoro nelle stesse mani mi veniva da pensare, per esempio, al Quercioli. Quindi abbiamo un patrimonio immateriale importantissimo.
Poi.
Tutto questo, secondo me, va e va valorizzato con un'attenzione alle barriere architettoniche perché noi nel 2025, dobbiamo pensare a una città della cultura dove tutti possono fruire della cultura, ma anche.
Chi ha la carrozzina, anche l'ipovedente, il cieco, noi dobbiamo unire anche questo, perché anche questo è democrazia e io penso che se uniamo tutti questi argomenti e ai tanti contributi che hanno dato tutti beh, quantomeno se non vinceremo giustamente Gasperini, se facciamo un richiamo a alla realtà, se anche non verremo premiati, comunque noi forlivese il nostro territorio possiamo riscoprire cose molto importanti della nostra cultura e la cultura è quella che poi ti permette, con la consapevolezza di avere sempre dei risultati positivi. Grazie grazie, consigliere Ascheri non ci sono altri interventi se chiudere,
Credo di poter dire che sono contento Istat un momento importante, un momento in cui si sono affrontati tanti temi, ma con un obiettivo che mi sembra comune. Ecco, questo è il percorso che ci aspetta. È il percorso che noi dobbiamo mantenere. Qui faccio veramente invito al nostro vicesindaco qui sia un costante collante con le opposizioni, tramite le Commissioni consiliari e tramite un rapporto anche diretto con i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione, fermo restando che noi attiveremo poi il percorso alla luce di quelle indicazioni che ci varato dal Comitato scientifico, che ci dovrà dire qual è la parola magica, qual è la frase magica attorno alle quali sviluppare poi il nostro percorso perché, come dicevo all'inizio, non sarà importante le dimensioni, non saranno importante. I monumenti musei che abbiamo sarà importante, ovvero un'idea forte.
Che rappresenti un territorio, un'idea che sia sostenibile, che abbia anche le caratteristiche. Ha fatto benissimo il Capogruppo dei 5 Stelle a rappresentare un'idea di cultura ambientale, perché ovviamente è nel nostro DNA e alla luce di alcune situazioni che ci hanno così profondamente ferito, hanno un'attualità assoluta. Quindi diamoci questo appuntamento, l'appuntamento di mettere al centro una coesione per un obiettivo comune e quindi grazie veramente per questa serata, credo di uscire dal di qui arricchito, con alcune veramente indicazioni che possiamo ottenere al centro della nostra attenzione.
Se il consigliere Marabini sì, intervengo no, non mi permetto di chiosare quanto detto dal Sindaco che anzi condivido, però è un mio intervento. Diciamo in qualche modo sull'ordine dei lavori, nel senso che, da quel da quanto abbiamo, ci è stato riferito dal nostro capogruppo in sede di Conferenza dei Capigruppo si era deciso di Re di concludere il dibattito in qualche modo con un voto e con un indirizzo. Mi rendo conto che ad oggi sono state dette molte cose. Il documento non esiste, quindi sarebbe qualcosa di problematico. La mia proposta è che, anche per dare una maggior forza a quanto discusso oggi, anche al clima, complessivamente di consonanza, di unitarietà, di dare mandato al Sindaco in quanto rappresentante dell'intera città e garante del progetto, sulla base di quanto emerso dal nel dibattito di produrre, diciamo un documento politico anche sintetico, insomma che raccolgo un po' tutti gli elementi raccolti, anche diciamo le le le le conclusione per poi presentarlo ai Gruppi e arrivare a votarono nel prossimo Consiglio comunale, insomma, per dare un seguito a questo e questo elemento a questo, a questo dibattito che ha avuto il suo la sua forza e anche, diciamo, la sua dignità rispetto alla città,
Beh, diciamo che se non vuole intervenire Gasperini saranno, se non c'è un obbligo di votazione, mi sembra che sia stato accolto in modo.
Coeso da tutti e condiviso da tutti, compresa le l'ultima, la la chiusura da parte del Sindaco, pertanto, per essere veloci, visto che il tempo manca, direi che già da questo momento potremmo dare il la l'incarico alla consigliere Gentili di convocare al più presto una terza Commissione parlarne nella Prima Terza Commissione in modo da organizzare i tre incontri di cui si sta parlando nella richiesta,
Quindi, se per voi va bene, direi che già oggi.
Diamo una chiusura a ad una condivisione del documento con le modifiche che mi ha adesso presentato. Gasperini, dove al posto della Commissione ad hoc e si fa riferimento alla terza Commissione, quindi verrà corretto inviato tutti quanti e verrà dato mandato alla terza Commissione di convocarla quanto prima per valutare quali possono essere le date possibile, diciamo in accordo con l'Amministrazione, al fine di non fare degli incontri che non portano a nulla se per caso l'organizzazione o il comitato scientifico. Il gruppo dei professionisti non hanno delle cose da da portarci per portare a conoscenza dello stato dei lavori, quindi al prima possibilità di avanzamento dei lavori, è evidente che ci sarà un incontro anche per valutare tutte quelle.
Diciamo valutazione che ha fatto la consigliera Catani di tutto quello che si deve fare, si deve fare per essere edotti tutti quanti di quello che sarà il percorso che poi sarà condiviso nelle nella terza Commissione,
Gasperini.
Sì, sì, quello quello diciamo che ci farebbe piacere è una presa d'atto, diciamo da parte sua, Presidente, poi, se dobbiamo farlo con un voto, se basta che era insomma mette a verbale questa cosa non fa grossa differenza sul fatto che convocheremo queste queste tre Commissioni, come richiesto nella nella nella domanda di Consiglio straordinario presentata dalla consigliera Cattani. Quindi, se lei mette a verbale il suo impegno a convocare queste tre Commissioni, comunque attraverso, ovviamente, il consigliere Gentili, questo direi che per la seduta di oggi a è sufficiente. Grazie, sì, è sufficiente che un Segretario, ma direi che io ne posso prendere atto e ammettere la lo mettiamo agli atti. Ecco cioè non quindi gli diamo mandato con la presa d'atto alla terza Commissione di convocare le Commissioni, di organizzare le commissioni future.
Può andar bene.
E il Segretario generale, ma non si sa se potesse intervenire anche il consigliere Gentili, in modo che certifichiamo questa volontà anche da parte del Presidente della Commissione, tre, ecco.
Consigliere Gentili.
Obbedisco alla volontà del Consiglio e quindi mi attiverò per convocare la Commissione il prima possibile.
Non c'era bisogno, non c'è bisogno di votare, naturalmente, perché non c'è un ordine del giorno, però a quello che è stato detto rimane a verbale la conclusione del Presidente è quello di raccogliere il suggerimento di fare non una Commissione ad hoc, ma di convocare periodicamente per almeno tre volte la sella la Commissione che quindi questo è un elemento che sappiamo tutti anche a verbale c'è una condivisione da parte di tutti. Anche il Presidente della Commissione disponibile viene che siamo a posto, cioè non c'è bisogno di fare nient'altro. Ordine del giorno per la prossima volta siamo liberi, abbiamo parlato, ognuno ha espresso le indicazioni che in larga parte, anzi quasi totalmente, sono quelle le linee che su cui si è mossa l'Amministrazione fino adesso per gestire un po' le basi di quella che è una strategia di di candidatura. Quindi direi che va bene così, insomma, va bene. Grazie, vedo che ci sono 20 voi e Ascheri, ma.
Rampe sull'ordine dei lavori o no, no, era per continuare un po' il discorso e quindi rinforzarlo, dicendo che assolutamente trovarci su quelle tre volte che possono essere di più possono, cioè io mi parerei su una.
Andiamo a trovarci nel momento che abbiamo delle novità e quindi senza avere delle date precise o dei numeri di Commissione precisi, perché comunque certo una volta al mese può andare benissimo, però comunque quando abbiamo degli elementi da poter mettere sul tavolo per trovarci e per confrontarci,
Consigliere raschiare era sull'ordine dei lavori, allora io so benissimo che non possiamo applaudire in Consiglio comunale, lo ripeto sempre, però questo iniziamo in qualche modo un percorso che ci coinvolge tutti, io chiedo se possiamo farci una plauso reciproco di incoraggiamento e di sostegno per questo percorso che sarà comunque impegnativo e spero però con successo quindi, se mi autorizza, io direi che è impossibile è dovuto.
A questo punto dichiaro chiuso il Consiglio e a telecamere spente e spero di vedere nel 2028 il derby Forlì-Cesena, ma in serie A.
E qui.
Qui però, per onestà intellettuale, ho dubbio di aver lettura.
Chiamo un attimo le attenzioni, vi invito un attimo a rimanere perché è da.