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C.c. Grottaglie - 21.11.2017
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Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti. Prego i consiglieri di prendere posto.
Iniziamo il Consiglio comunale. Prego il Segretario Tamburrano di procedere con l’appello. Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Buongiorno.
D’alò Ciro, Annicchiarico Cosimo, Annicchiarico Giovanni, Cabino Anna, Cometa Andrea, D’Abramo Gabriele, D’Alò Saveria, Danese Loreto, De Carolis Giulio, Di Palma Pierluigi, Donatelli Francesco, Galiandro Aurelio, Gianfreda Ciro, Lacava Alessandra, Manigrasso Alfonso, Marangella Aurelio, Marinelli Giovanni, Miglietta Gabriella, Petrarulo Ciro, Rossini Domenico, Russo Antonietta, Santoro Michele, Serio Massimiliano, Trani Immacolata, Zimbaro Massimo.
Venti presenti, cinque assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Segretario.
Possiamo iniziare il Consiglio comunale.
Dopo alcune interrogazioni e mozioni rispetto alla tematica della realizzazione del liceo classico-scientifico, nell’ultima Capigruppo si è deciso di convocare questo Consiglio comunale con un unico punto all’ordine del giorno, avente per oggetto “Provvedimenti inerenti la realizzazione del liceo classico scientifico”.
Volevo ringraziare anche della presenza il Presidente della Provincia Tamburrano, che con molta disponibilità stamattina ci ha raggiunto, per poter dare anche il proprio contributo rispetto al tema, alla tematica.
Io inizierei subito con gli interventi, se ci sono interventi da parte dei consiglieri, in maniera tale da poter raccogliere più interventi e magari domande da poter porre sia al Sindaco che al Presidente della Provincia.
Decidiamo tutti insieme, consigliere Serio: per me va anche bene. Se al Presidente va bene.
Il consigliere Santoro si è prenotato. Vuole intervenire prima lei consigliere Santoro? Decidiamo tutti insieme l’ordine del….
Prego, consigliere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Buongiorno a tutti. Saluto la presenza del Presidente della Provincia.
Io stamattina rimango veramente allibito e desolato per come si svolge questa seduta consiliare. Quando nel passato si discutevano problemi così importanti per la propria città, per i paesi limitrofi, la sala, negli anni passati, era piena di gente. Era piena di studenti, era piena di professori, era piena anche di esponenti di partiti politici.
Oggi, invece, ho notato proprio l’assenza, totale del popolo grottagliese nei confronti degli amministratori locali. Hanno capito che qui ormai si gioca con i problemi importanti, si prendono in giro le persone, non si discute. Si discute soltanto se il cervello di una qualche persona, insieme ad altri, esce e comunica che bisogna fare una discussione nell’aula consiliare di un problema, e allora si discute, però senza la presenza di nessuno.
Anche perché l’amministrazione comunale nel passato penso che pretendesse, come ho sentito dire in questi giorni, di fare la differenziata “attenzione che vi stiamo controllando, attenzione che vi stiamo vedendo, attenzione a questo, attenzione a quest’altro”.
L’amministrazione comunale, invece, per problemi anche così scottanti nulla ha a che fare, nemmeno un manifesto in un Consiglio comunale, quando lo prevede anche il Regolamento. Il Regolamento comunale dice infatti che per ogni seduta deve essere pubblicato nelle vie della città questo grande evento. Macché, niente da fare.
Va bene. Io con lei sono d’accordo, consigliere Serio, però ad una condizione: che il Presidente della Provincia, una volta che ci ha illustrato il suo programma annuale dei lavori pubblici, e non triennale, perché ormai penso per l’annuale il 2017 è finito, quindi non ha più modo di esistere, perché il 2017 se ne è andato. Nel 2018 se ne farà un altro. Il nostro Presidente della Provincia non ci sarà più, perché non avrà più il suo mandato, sarà scaduto, si voterà un altro Presidente.
E allora, io dico, questa sera, non voglio andare più oltre, ho ragionato, prima di intervenire: Michele stai calmo, non ti arrabbiare, sii sereno perché non te ne frega più niente della gente di Grottaglie perché hai finito la tua politica. E sono stato d’accordo con la mia intelligenza, ho finito con la politica, perché arrivati ad una certa età bisogna dare spazio ai giovani.
Sono i giovani, adesso, che devono capire tutto il passato di quello che è successo, da quando, in quel famoso 1991, caro Franco Donatelli, si promise a Grottaglie la prima pietra: si doveva iniziare da via Togliatti. Altra presa in giro.
Ma lascio perdere tutto il passato. Io voglio sapere una cosa: lascio la parola immediatamente, la do al Presidente della Provincia, sentendo la sua orazione, il suo modo di intervenire nei confronti di questa città senza demagogia politica, senza che nessuno prenderà in giro la città di Grottaglie e i paesi limitrofi, perché il liceo scientifico di Grottaglie è dislocato in tante strutture. È come delle macchie di leopardo: una qua, una là. Eppure, Presidente, noi paghiamo quasi 40.000 euro al mese di affitto, per dodici mesi: sono 50.000 euro all’anno…(Interruzione fuori microfono) 580.000 euro. Paghiamo quasi 600.000 euro all’anno. Con quei 600.000 euro all’anno tranquillamente si potevano pagare degli interessi facendo dei mutui con la Cassa depositi e prestiti. Ma non voglio più dilungarmi. L’importante è che il Presidente si fermi, e dopo la sua relazione non vada via. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Santoro. Si è prenotato il consigliere Gianfreda. Prego, consigliere.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Un saluto e un ringraziamento al Presidente della Provincia, dottor Martino Tamburrano, per essere qui presente nella città di Grottaglie.
Io sono uno dei firmatari della richiesta di questo Consiglio monotematico. Lo scopo mio e quello del mio partito è quello di riprendere un percorso che a mio avviso si era interrotto. Certamente non sono da addebitare a questo Presidente, visto che la problematica del liceo, così come è stato ampiamente anche descritto prima nell’intervento del consigliere Santoro, viene da molto lontano, oltre vent’anni, venticinque anni: l’unico Comune della provincia di Taranto che ancora non ha un liceo.
Anche come docente precario, per circa diciotto anni, ho girato tutta la provincia: il liceo ce l’ha Palagiano, ce l’ha Ginosa, ce l’hanno Laterza, Sava, ho insegnato anche a Sava, l’anno scorso stavo con il preside Alessandro Pagano. Ho insegnato proprio nella nuova struttura, una struttura bellissima, anche lì, con molte vicissitudini, però è arrivata la fine di un percorso, e anche Sava ce l’ha. Ce l’ha Manduria, che ha due plessi, l’Einaudi e il De Sanctis. Ci manca solo Maruggio che abbia un istituto tecnico, anche se per altri motivi Maruggio è sito in un’ex scuola media.
L’unica città importante, di un certo livello, è Grottaglie. Grottaglie, purtroppo, per vicissitudini, non è riuscita ad avere il liceo.
Io adesso non voglio recriminare. Chiaramente il suo primo mandato, Presidente, era un mandato di due anni di cui sappiamo tutti, bisogna essere anche chiari. Al suo primo mandato la Provincia era svuotata, anche conservando le deleghe, dal punto di vista finanziario: essendo stata prosciugata, non si poteva effettivamente mettere in moto un meccanismo.
Adesso la situazione sta leggermente cambiando, quindi è adesso che bisogna far ripartire seriamente. Michele Santoro ha detto delle cose serie e importanti: non bisogna più prendere in giro la gente. Se la gente qui non è presente, oltre tutti i meccanismi di lotta politica… Io non sto qui a parlare per mettermi la medaglietta, io non mi voglio mettere nessuna medaglietta, anche perché quando le cose sono fatte, sono fatte per i cittadini, sono fatte sia per noi operatori, sia anche che per noi come genitori. Io ho due figli al liceo, in due sedi separate. Entrambe sono sedi comunali prestate alla Provincia, ma in cattive condizioni.
Io prima le ho fatto presente alcune problematiche che lei sicuramente affronterà a breve per il plesso Sant’Elia, dove alcune classi non riescono, per questioni anche di sicurezza… Io lo dico anche per un fatto, per non incappare poi in certi meccanismi, come andare a finire sulla stampa, perché possono capitare anche dei piccoli incidenti che è bene evitare. Si tratta soltanto di intervenire con cifre che sono abbordabilissime e che si possono benissimo fare.
Chiaramente, capiamo qual è la burocrazia, e capiamo pure che ci sono grossi problemi da parte della Provincia, che ha oltre cento istituti, tutti con le stesse problematiche. Però Grottaglie, adesso, per noi cittadini grottagliesi, e come Consiglio comunale, dovrebbe diventare una priorità.
Io d’ora in poi tallonerò sia l’amministrazione comunale, per i propri adempimenti di parte, e anche lei, Presidente. Io le auguro di fare anche un altro tipo di carriera politica, però finché lei sarà in carica, e la nostra maggioranza sarà in carica, io le chiedo di mettere in atto tutte le azioni affinché questo procedimento, perlomeno di concludere l’iter progettuale, e che sia possibile poi sfruttare tutte le fonti di finanziamento, deciderà il Consiglio provinciale qual è la strada più idonea per poterlo finanziare, perché non ci dobbiamo prendere in giro: si tratta di un’opera che ad oggi, così come anche sulla carta, è anche insufficiente. Noi parliamo, se non sbaglio, a 52 classi, attualmente, 1.019 alunni, però abbiamo bisogno di almeno 52 aule. È un istituto che per la sua lungimiranza, sia per la dirigenza che per il corpo docenti, è in crescita.
Si parla anche di altri indirizzi che si stanno per aprire, stanno chiedendo al MIUR, a livello regionale e a livello nazionale per poter… Quindi, attraverso la rete scolastica, quindi è un istituto che merita. Poi, Grottaglie è una città importante, su questo versante, che raccoglie anche i Comuni di Villacastelli, alcuni anche da Ceglie vengono qui a scuola.
Io, quindi, Presidente, le chiedo di essere più concreto, adesso. In Provincia, dall’anno prossimo, parlo del bilancio, avete più fonti, almeno dal punto di vista finanziario, per poter chiudere questo iter, in modo tale che il progetto sia pronto ad essere finanziato con gli strumenti che probabilmente il governo riproporrà nella prossima Finanziaria, e poi si valuterà, o attraverso un mutuo con la Cassa depositi e prestiti, o con altri sistemi che potrà probabilmente… Invito anche l’Amministrazione a creare un tavolo tecnico affinché si possa firmare un nuovo protocollo d’intesa, mirato alla costruzione e a risolvere questo problema.
È chiaro che lei e la vecchia amministrazione avete già firmato un protocollo per quanto riguarda la Pretura, ma non dimentichiamo: qui manca l’assessore all’istruzione, non c’è solo il liceo, a Grottaglie, c’è anche il Don Milani-Pertini e c’è anche il Calò. Noi quindi abbiamo tre istituti tecnici, e almeno due soffrono della problematica delle aule, sia il Don Milani che il liceo. Le chiedo, da uomo di partito, un’attenzione particolare a Grottaglie.
Io penso che gli altri Comuni hanno già avuto. Se lei vuole concludere questo mandato in maniera compiuta, senza girare intorno, perché la gente non ci crede più, anzi, dare un segnale che i politici si interessano veramente alla cosa pubblica e cercano di risolvere i problemi forse ci aiuterà tutti, non solo lei, ma anche la classe politica in genere.
Quindi, Presidente, per me non ci sono problemi, se lei vuole illustrarci quali sono i veri problemi che hanno inceppato questo meccanismo. Io ne conosco alcuni, però vediamo un po’ di risolverli, e se riusciamo, in brevissimo tempo, in uno o due mesi, ad avere un progetto pronto, finanziato.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Gianfreda. Passo la parola al presidente Tamburrano. Prego, Presidente.
Speaker : MARTINO TAMBURRANO, Presidente della Provincia di Taranto.
Buongiorno a tutti, Presidente, Sindaco, il collega che è con me alla Provincia, tutti quanti, naturalmente, tutti i consiglieri.
Mi è piaciuta la parte finale del tuo intervento, non perché la prima non fosse importante, ma perché è quella che mi chiede con un appello solidaristico, di interessarmi della città di Grottaglie. Al di là che si chiami liceo, l’appello credo sia un po’ più ampio, in senso più generale.
Io sono venuto – è anche un buon metodo, finalmente ritorna il metodo degli stimoli esterni –affinché non già giungessi qui io, ma affinché si crei sul territorio quella emotività giusta perché si possa costruire insieme, destra, sinistra, centro o qualunque altro simbolo che vi appartiene, la realizzazione di qualche cosa di concreto. Questo è un fatto positivissimo. Mi ha mandato forse venti messaggi, Petrarulo. Al ventunesimo, non perché abbia aderito al ventunesimo, ci siamo organizzati affinché io giungessi qui per esporre, e poi lo lascerò al Sindaco, in maniera proprio chiara, quello che contiene il fascicolo, quelle che sono le verità.
Io vorrei, ma li aggiungerò, perché potrei anche aderire all’altro appello che mi hai fatto nel corridoio, di non cedere a chissà quale tipo di provocazioni o altro, “ho letto i giornali, ho letto le dichiarazioni, me le hanno riportate”.
Non sono qui per fare a botte, né per scontrarmi con nessuno. Sono qui, invece, per cercare di stabilire necessariamente una forma di collaborazione più sobria, più tecnica, più politica, più di competenza, e soprattutto più di capacità nell’interpretare bene gli atti.
Vediamo se ci riusciamo un po’ in tutti insieme e se tutti insieme possiamo poi dare suggerimenti che accetto, sussurri che accetto, collaborazioni che accetto, e soprattutto vicinanza che accetto.
Noi ci stiamo provando. Qualche prova tecnica di avvicinamento istituzionale per altri problemi, quali la discarica ed altro, in termini anche di responsabilità reciproca del Sindaco e del sottoscritto la stiamo già mettendo in atto.
Il mio mandato scade il 29 settembre, con i 180 giorni: se nulla accade, tranne quello che dice la stampa, dovrei essere ancora in carica alla Provincia. Credo che possa essere il tempo giusto per dare una risposta giusta. L’iter che ha avuto il liceo di Grottaglie, un po’ estrapolato da quello che poi hanno avuto tanti altri Comuni, la possibilità di verificarlo, parlo di Massafra, di Mottola, di Sava, di Palagiano e anche di altri che sono in cantiere, è tortuoso, singolare, unico, appartenente purtroppo a quella politica che in passato, per poter affermare la territorialità in provincia si alleava destra, sinistra, si facevano documenti e si portava a termine qualche risultato trasversale. Così come si sono portati avanti, io dico non in maniera giusta, le opportunità date ai territori in passato, cioè che chi sgomitava di più, chi gridava di più, chi contava di più, o chi aveva dei numeri in più, poteva determinare una scelta invece che un’altra.
Allora queste cose sono avvenute, io sono in Provincia dal ’99, con una differenza: che gli altri avevano completato gli iter previsti dalle norme, e quindi erano candidabili, i progetti, a finanziamento, a opportunità e di conseguenza a realizzazione. Mi riferisco ai Comuni che ho citato prima.
Alcune considerazioni velocissime. Se uno rapporta i fitti a quella che poteva essere stata un’opportunità di costruzione, è una cosa giusta, però l’iter non era completo, e adesso diciamo perché. Io ho portato un atto, qui, redatto dal RUP, quindi le fasi sono documentate, non sono suscettibili di interpretazioni diverse, sono contenenti atti pubblici, contenenti presenze in quegli atti pubblici, e contenenti anche, vi dico – non so se qualcuno può leggerlo come provocatorio – i comportamenti e le presenze politiche in quelle Istituzioni. Mi riferisco alla Provincia, quando Grottaglie ha avuto le sue presenze. L’iter, ha ragione chi l’ha detto, non mi ricordo chi, parte dal ’91. Un iter… Un minuto ancora, ritornando alla premessa. Da quando si è istituita la nuova Provincia, giusta legge n. 56, i bilanci sono annuali, non sono più pluriennali, quindi non si fanno delibere con una triennalità: tutto quello che deve essere consumato nell’anno solare. La programmazione nell’anno solare, le scelte nell’anno solare e tutto si deve svolgere da gennaio a dicembre. Quindi, non c’è più un piano che possa prevedere una triennalità ipotetica, “forse lo facciamo fra due anni, forse lo facciamo fra tre anni”. I piani dei lavori pubblici delle opere innanzitutto devono essere coperte da finanziamento già in cassa, cioè qualcuno, ho letto… Ecco perché lo stimolo e anche l’opportunità di venire e di parlare, più che scrivere magari sui social o su qualunque altro giornale, senza conoscere poi realmente come funziona la pubblica amministrazione, questo è un gravissimo danno, che tra l’altro subisco anch’io al mio paese. Sarà una transizione, pagheremo un po’ tutti questa transizione, ma io prima di scrivere una cosa mi documento. Prima di scriverla capisco eventualmente com’è l’iter, e poi eventualmente mi espongo, invece una tastiera può creare tantissimi danni, soprattutto per chi come ha detto Michele Santoro vuole stare dall’altra parte con fiducia che quello che stiamo esprimendo possa essere vero, opportuno e poi realizzabile. Anche questa sfiducia appartiene un po’ ai comportamenti scomposti degli ultimi periodi, appartiene a tutti, non sto facendo colpe specifiche, ma questo è quello che sta avvenendo.
Su grossi temi, quali in questo momento quello dell’edilizia scolastica, avete fatto bene a dare un numero alla popolazione scolastica. Cioè mille alunni con altrettante famiglie, con altrettante speranze e con la possibilità di avere delle eccellenze, non le hanno avute, queste opportunità, perché noi guardiamo ultimamente, ma anche prima, lo abbiamo fatto, molto a una didattica imbrigliata, cioè quasi una ritualità, di trasmissione di conoscenza, senza pensare che le opportunità di un laboratorio, di tante altre cose extra didattiche possono dare opportunità di crescita in maniera diversa.
Grottaglie da vent’anni, da trent’anni, da quando aspettava il liceo, credo sia monca di queste opportunità. Io credo molto nella formazione. Chi si forma, chi riesce a dare qualche possibilità in più al territorio, sia che le riceva, questo dipende da noi, che poi eventualmente col suo impegno la dà, crea opportunità. Non è importante dire che Grottaglie può essere un grande paese perché magari ha tanti abitanti, ci vogliono delle peculiarità. Grottaglie, in particolare, di scelte regionali passate ne ha avute, di insediamenti esterni, limitrofi. Hanno avuto delle opportunità che magari sostenute ancora, rimodulate, rimodellate o reinserite in un circuito europeo possono dare ancora di più, ma sono tutte cose che gradino dopo gradino nella salita e per le presenze che avete avuto, avete guadagnato.
Nella fattispecie, invece, c’è stata una carenza più che di interesse di attenzione. Quante opportunità politiche dà un territorio? Prima perché elegge il proprio candidato, qualunque esso sia, mi riferisco non alle elezioni di secondo grado, che permettono ai Sindaci o ai consiglieri di votare a loro volta i consiglieri provinciali e il Presidente, ma mi riferisco a quell’elezione diretta che ti dà l’opportunità di scegliere l’individuo che secondo quella fetta di popolazione può rappresentare bene il territorio.
Io sono, come ho detto, in Provincia dal ’99. Nel ‘99 mi pare sia stato eletto Michele Santoro nelle liste del… nel 2004. Nel 2004 egli fu eletto nelle liste dell’allora Fitto, una lista civica. Con qualche voto risultò eletto lui. Ahimè, io non l’ho condiviso. Tra l’altro, senza coniugazioni di verbi al passato, non ero amico, io mi sento sempre amico di Michele. Forse fu fatta una scelta sbagliata, allora, nel consentire ad altri di sedersi in Consiglio provinciale in un momento topico, particolare e soprattutto di scelte per il territorio. Mi riferisco al compianto consigliere Franzoso, che in quella trattativa politica fece scegliere altri lidi al qui presente Michele Santoro. Ma sono fatti, purtroppo personali, che appartengono, che non possono… Forse hanno inciso sulla presenza provinciale, ma hanno inciso in maniera allora non positiva perché in quel momento, caro Ciro, lo dico perché voi avete parlato di verità, l’appello alla verità, questa è una verità. Quando si è presenti si può scegliere, quando si è assenti, per quel tipo di impostazione, non solo non si sceglie, ma non si danno quelle spinte giuste e motivate, ahimè, da un’interrogazione e non da una presenza politica, in quel momento, alla Provincia.
Sono cose che io oggi sento molto di più. Grazie perché me le fate manifestare in quest’aula consiliare, democraticamente eletta, ma le ho già subìte tante volte nel mio territorio, pur vincendo in due tornate elettorali, e con una presenza quasi quarantennale in Consiglio comunale.
Queste cose, oggi, per l’attenzione, anche se supportata da molta protesta, che hanno il popolo, la gente, i cittadini, ci inserisce in una condizione un po’… Io mi sento molto diverso, non perché mando il messaggio su WhatsApp, ma mi sento diverso perché mi sento attenzionato in maniera diversa, mi sento tallonato, mi sento molto esposto rispetto alla carica. Ecco perché sto facendo questo discorso e sono arrivato a fare un consuntivo di alcuni comportamenti, di ognuno. In questo caso posso parlare di Michele Santoro, che è stato con me in provincia, ma potrei parlare di tanti altri che hanno avuto opportunità con me nella reggenza delle Istituzioni.
Allora era così: si determinava quello che si faceva con la presenza. Quelle opportunità, Grottaglie, allora, anche per scelte delle amministrazioni precedenti, più che poco chiare – non mi permetto di dirlo perché ognuno poi fa quello che vuole, del proprio territorio – incisive, veloci e soprattutto opportune, non hanno dato la possibilità di completarlo, quell’iter, in quel momento. Quelli sono momenti della vita amministrativa, ci sono alcune leggi che hanno addirittura una possibilità di essere fruite in un lustro, altre meno, altre di più, altre ripescate. Voi non avete mai concorso alla possibilità di essere finanziati per quel progetto importante in questa città, perché non lo avete mai completato, non perché la competenza fosse della Provincia, ma in alcuni passaggi che citerò, e poi li citerò tutti, potrete capire. Eventualmente poi aderisco alla proposta di Ciro Gianfreda, cioè di costituire qualche cosa di più tecnico per vedere di accelerare in maniera oggi necessaria perché addirittura, se fosse stato pronto, noi lo potevamo candidare a quelle opportunità che sia il Governo centrale che la Regione attraverso quegli assi di finanziamento potevano eventualmente tenere in considerazione il progetto di Grottaglie, naturalmente con delle premesse molto forti, sia di aspettative, numeri e territorialità, sicuramente poteva essere, perché no, anche opportunità, dopo aver valutato con il consigliere eletto da voi, Petrarulo, di cofinanziarlo, e quindi di candidarlo un po’, schizzando in avanti nelle graduatorie del definanziamento.
Vediamo un po’ di farlo insieme, se ci ricordiamo un po’ tutti, un excursus, forse più Donatelli, forse più altri, ma lo stesso Michele e altri che sono qui da tanto tempo: forse qualche passaggio ve lo potrete ricordare quando lo citerò, pure lo stesso Mimmo.
Il Consiglio provinciale, con atto deliberativo n. 95 del 30.04.91, presa d’atto Coreco n. 2158, perché partiamo addirittura da prima della modifica del Titolo V della Costituzione e del repertorio del 09.09.91 approvava il programma per la costruzione di nuovi edifici scolastici sul territorio provinciale ed indicava i prezzi di seguito specificati. Allora bastava solo comunicare l’intenzione e un preliminare così, perché si candidassero i progetti, non so se vi ricordate com’era l’iter: Liceo scientifico Einstein di Mottola, già realizzato; Liceo Scientifico De Ruggieri di Massafra, già realizzato; Istituto Tecnico Geometri Fermi già realizzato, di Palagiano; e per l’attuazione del citato provvedimento, la Giunta provinciale, con atto deliberativo n. 2364 del 31.12.93 affidava ai tecnici esterni, ingegner Luigi Talò, Massimo Nisi e Romano De Pace, l’incarico per la progettazione del plesso scolastico Liceo Scientifico Moscati di Grottaglie.
Con deliberazione di Giunta provinciale n. 67 del 24.03.2006 è stato approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di costruzione del Liceo Scientifico di Grottaglie, redatto dai predetti tecnici.
Con successive deliberazioni di Giunta provinciale n. 55 del 2007, n. 88 del 2008, n. 89 del 2008 e n. 332 del 2008 sono stati approvati gli aggiornamenti economici del progetto preliminare.
Con decreto n. 4 del 30.01.2009 è stata indetta la conferenza di servizi, parlo sempre dell’ex… allora non si chiamava RUP, servizi per l’acquisizione dei pareri, nullaosta assensi, eccetera, in merito ai progetti definitivi relativi ai lavori in oggetto, progetto generale, primo lotto e secondo lotto.
In data 13.04.2000 si è tenuta la prima Conferenza di Servizi. Io ero Vicepresidente della Provincia: fu abbastanza numerosa la presenza perché l’interesse, mi pare ci fosse Donatelli… Nel 2000 no? Non mi ricordo, ma uno di Grottaglie c’era. Fu indetta la prima seduta della Conferenza di Servizi In data 17.05.2000 si è tenuta la seconda conferenza di servizi addirittura a distanza di un mese. Allora si voleva velocizzare l’iter di quel progetto perché poteva essere completo e candidabile ai finanziamenti, perché quando si scelse allora, si fecero delle scelte politiche molto forti, cioè si fecero dei mutui. Quando si fanno dei mutui, come voi sapete, adesso forse molto meno, ma prima erano abbastanza frequenti, si facevano delle scelte: si finanziava un’opera invece che un’altra, si finanziava un’infrastruttura invece che un’altra, quindi la coperta, anche se allora era abbastanza lunga, i bilanci erano abbastanza importanti, si facevano delle scelte, sì controllavano i cespiti e poi si facevano i mutui. Allora eravamo pronti, con un bilancio abbastanza corposo, per candidare tutti i progetti compreso quello di Grottaglie, alla Cassa depositi e prestiti.
In data 16.09.2011 si è tenuta la terza seduta di Conferenza dei servizi nell’ambito della quale il rappresentante del Comune di Grottaglie ha fatto presente che l’area destinata – questo è un passaggio importante – ad ospitare l’edificio scolastico in questione ricade nell’area annessa contermine alla perimetrazione del Parco naturale regionale Terra delle Gravine, istituito con legge regionale n. 18 del 2005, e pertanto soggetta alle disposizioni di tutela previste dagli articoli 3 e 11, il 3 lettera b) delle norme tecniche di attuazione del PUTT vigente. Cioè, nel 2011, rispetto alla legge del 2005 si accorgono che il Comune di Grottaglie ci dice che quell’area e rientra tra quelle di tutela per le norme di attuazione della legge sull’istituzione dell’allora vigente PUTT e Parco delle Gravine.
In virtù di quanto sopra, la Conferenza di servizi veniva rinviata a data da destinarsi. Allora si disse: individuateci la possibilità di un’altra area, di un’altra opportunità, muovetevi perché bisogna portare il progetto definitivo alla candidabilità. I progettisti, a seguito di approfondimento della tematica sollevata e di contatti con l’ufficio preposto della Regione Puglia hanno modificato il progetto in questione, traslando l’edificio oltre i 100 metri dal limite del Parco naturale Terra delle Gravine, rivedendo la sistemazione esterna dell’area di pertinenza. Al fine di poter collocare l’edificio fuori dalla predetta fascia di rispetto è stato necessario ampliare l’area di pertinenza della scuola.
Io non ho citato le delibere che il Comune di volta adottava, sia di Giunta che di Consiglio comunale, questo lo conoscete anche voi. Con nota di protocollo n. 89695 del 22.10.2012 il dottor geologo Cataldo Altavilla ha trasmesso la relazione geologica integrativa, con la quale definisce idoneo dal punto di vista geo-ambientale il sito in oggetto.
Con nota protocollo n. 91284 del 26.10.2012 vennero trasmessi gli elaborati grafici e la relazione geologica al Comune di Grottaglie per la procedura di dichiarazione di idoneità dell’area ampliata, ex articolo 16, comma 5, legge regionale dell’11.05.2001 n. 13.
La Commissione di cui all’articolo 1, comma 5 della legge regionale n. 13/2009, in data 01.02.2013 si esprimeva favorevolmente sulla idoneità dell’area in questione ai sensi del predetto articolo 6, comma 5, della legge regionale n. 13.
La Sovrintendenza per i beni archeologici della Puglia, sezione distaccata di Taranto, a seguito di richiesta inoltrata in data 23.10.2012, protocollo 89979, con nota assunta al protocollo dell’ente al n. 1460 del 9.01.2013, ha ribadito – le date sono importanti, ecco perché voglio riepilogare tutto in termini proprio analitici – sul nuovo progetto preliminare il parere positivo già espresso nella prima stesura con nota numero 15714 del 30.09.2005.
Con note numeri 14358, 14369, 14373, 14365 del 27.02.2013 veniva comunicato l’avvio del procedimento ai proprietari dei suoli interessati dall’articolo 8 della legge n. 241 del 1990 e l’articolo 93, comma 3, del decreto legislativo n. 163 del 2006.
I progettisti hanno provveduto ad aggiornare economicamente il progetto e modificarlo nella ubicazione e sistemazione esterna in data 29.07.2013. Hanno trasmesso i relativi atti con nota n. 46625 del 6.08.2013.
Il progetto in questione, inserito nel Piano triennale dei lavori pubblici 2011-2013, annualità 2011, non è stato finanziato in considerazione delle difficoltà economiche dell’ente e per priorità attribuita all’adeguamento degli edifici esistenti. Del 2013.
In data 19.07.2013 da parte del responsabile unico del procedimento espropriativo di questo ente, geometra Daniela Cazzato, e del dirigente architetto Roberto Di Giacinto sono state redatte le controdeduzioni alle osservazioni presentate dai proprietari dell’area da espropriare per la realizzazione del liceo scientifico di che trattasi con le quali si ritiene il procedimento tecnico-amministrativo adottato del tutto corretto e pertanto non sono rilevabili situazioni relative all’approvazione del progetto preliminare in questione.
Perché ho citato il 2013? Perché ho citato le norme del 2011? Perché, in poche parole, quello spazio, quello iato, non permise di candidare il progetto in quella opportunità.
Con nota del Presidente della Provincia, che sono io in questo momento, n. 3667 del 26.01.2015, è stata impartita a questo settore direttiva per l’attivazione delle procedure per poter candidare progetti e finanziamenti previsti nel cosiddetto Decreto Mutui. Al di là dell’iter ancora non completato, io feci una nota al dirigente, non solo per Grottaglie, ma erano tre, non solo per le scuole, tre infrastrutture importanti che potevano essere candidabili in quel momento all’altro Decreto Mutui che il Governo aveva emesso.
Con un altro decreto, il n. 2 del 10.02.2015, è stato nominato il nuovo responsabile del procedimento, funzionario tecnico architetto Caramia, perché gli altri erano andati via nel frattempo, in servizio presso il X Settore in sostituzione di Roberto Di Giacinto.
Con decreto del Presidente della Provincia (sempre il sottoscritto) n. 14 del 18.02.2015 è stato dato indirizzo al X Settore di riavviare il procedimento tecnico-amministrativo finalizzato all’approvazione dei vari livelli di progettazione del liceo scientifico Moscati di Grottaglie e di candidare, ove ne sussistano ancora le condizioni, il lavoro in questione nell’ambito dei finanziamenti previsti sempre dal Decreto Mutui.
Sono stati due passaggi per rivedere questo progetto e per dire se era candidabile o meno in quel momento a quel decreto.
Persistono le condizioni oggettive che rendono necessaria la costruzione del liceo scientifico Moscati nel Comune di Grottaglie essendo attualmente la scuola allocata in diverse strutture. Demmo anche delle motivazioni allora. Ricordo che gli stimoli dell’allora Sindaco Alabrese erano abbastanza anch’essi quotidiani, si facevano riunioni molto frequentemente. Nella premessa, per irrobustire tale richiesta, si evidenziò quanto detto dal consigliere Santoro, cioè l’ubicazione in vari plessi. Mi ricordo che aggiunsi nella mia relazione di mio pugno soprattutto la non concorrenzialità dell’offerta formativa, nonostante il liceo comunque aumentava le sue iscrizioni. Quando parlo di concorrenzialità, parlo di opportunità di un’offerta formativa completa che in quel momento ancora non c’erano. Ma anche oggi, poiché gli standard sono diversi da quelli che vivete voi a Grottaglie. In quella scuola non erano completi.
Il progetto del preliminare dato dai professionisti incaricati fu modificato negli atti inerenti l’ampliamento dell’area e l’ubicazione della scuola, l’ennesima modifica.
Il progetto preliminare in questione, in rapporto alla specifica tipologia e alle dimensioni dei lavori, risponde ai requisiti – questo già successivamente – dell’articolo 93 del decreto legislativo n. 163. È stato aggiornato anche ulteriormente per la seconda volta economicamente il progetto con il seguente quadro economico.
Oggi il progetto – poi lo lascio – costerebbe, in un quadro generale, in un totale generale, 15.100.000 euro.
Con decreto del Presidente della Provincia (sempre il sottoscritto) n. 34 del 9.04.2015… Potete notare che in tre mesi abbiamo fatto quattro decreti e sette note. Questo significa che quell’ufficio, per il lavoro che svolgeva, aveva una priorità, che era il liceo scientifico di Grottaglie, perché non volevamo perdere l’opportunità di candidarlo comunque a quelle successive possibilità che la Regione, attraverso i fondi della Buona Scuola, quelli europei, offriva per eventualmente iniziare quell’iter per essere inserito in quelle graduatorie.
Si è provveduto allora a integrare il progetto preliminare approvato con delibera di Giunta provinciale del 2006 con i seguenti elaborati. Furono tutti rifatti: calcolo sommario della spesa, quadro tecnico-economico, piano particellare di esproprio. Insomma, una serie di condizioni tecniche che potrebbe capire solo un tecnico. Parliamo di faldoni che furono consegnati allora.
Fu fatta un’ulteriore nota, la n. 13280 del 13.03.2015, per prendere atto della relazione di controdeduzione alle osservazioni presentate dai proprietari dell’area da espropriare per la realizzazione del liceo scientifico di che trattasi ai sensi dell’articolo 11.
Fu l’ennesima relazione, controrelazione, dei proprietari, perché allora mi ricordo – fu una cosa singolare – non si riusciva a collocarlo questo progetto, non si riusciva a trovare la quadra di sistemazione, proprio di ubicazione in quell’area scelta dal Consiglio comunale.
Con nota protocollo n. 37306 del 23.07.2015 il predetto decreto del Presidente della Provincia è stato trasmesso al Comune di Grottaglie con invito a riprendere l’iter istruttorio finalizzato all’approvazione del progetto di che trattasi in variante al Piano regolatore generale del Comune di Grottaglie, con riferimento al progetto definitivo già trasmesso.
Il Comune di Grottaglie, con propria nota n. 46691 del 24.11.2016, ha comunicato che con deliberazione n. 68 del 30.11.2015 ha approvato il progetto definitivo di che trattasi con contestuale adozione delle necessarie varianti al PRG, ai sensi dell’articolo 16, comma 3, legge regionale n. 13/2011 e che per concludere il suddetto procedimento occorre che il Consiglio comunale, tenuto conto delle eventuali osservazioni, si pronunci definitivamente sulla citata variante e che tale approvazione conclusiva non può intervenire perché occorre preliminarmente verificare l’assoggettabilità – quello che dicevamo stamattina – a VAS della variante ai sensi della legge n. 44/2013 e della legge regionale n. 18/2013, oltre che verificare la compatibilità paesaggistica della stessa a cura dello stesso ente.
Questo è l’iter, più o meno, per sommi capi, che consegno a te, che ha subito il progetto – questo è fatto dal RUP, quindi con responsabilità – del liceo scientifico di Grottaglie.
Adesso c’è stata anche un’ulteriore opportunità che noi ci dobbiamo lasciare sfuggire. Ho avuto la possibilità di stanziare (il bilancio è stato approvato all’unanimità) delle cifre che mi permettono di dare incarichi specifici a tecnici, progettisti e altri che possono permettere la chiusura di alcuni iter che, purtroppo, non è stato possibile, nei due anni precedenti, perché – non ricordo chi l’ha detto, mi pare Ciro – il bilancio della Provincia, pur rimanendo in equilibrio, non aveva un euro di spesa discrezionale per le scelte possibili, di conclusione di iter di approvazione delle infrastrutture. Oggi ce l’abbiamo. Quindi, l’invito successivo a questo, ma lo avremmo fatto perché il pungolo Petrarulo è quotidiano, e lo avevamo già deciso, lui è sempre dal Segretario Generale che in quel momento era titolare… Un’altra cosa vi devo dire. È un anno che non abbiamo dirigenti. Ieri si sono insediati i nuovi. Ci è stata data la possibilità, attraverso la legge nazionale, di poter fare due 110 e quindi occupare le funzioni fondamentali con due dirigenti necessari, perché erano andati tutti in pensione. Ne avevo solo due amministrativi e il Segretario, per poter sopperire, aveva dodici settori, non uno.
Abbiamo sopperito credo anche bene, perché non abbiamo perso nessun finanziamento. Oggi c’è il nuovo dirigente, che credo sia necessario. Diamo l’incarico. Finiamo questo aspetto amministrativo di ulteriori due pareri e credo che possiamo eventualmente poi, insieme, trovare il canale giusto. Ma io in questo momento lo intravedo solo in Regione e quindi ci dobbiamo recare in Regione, forse direttamente dal Presidente, sempre con tutte le premesse che abbiamo detto, delle opportunità che non ha avuto questo territorio per quanto riguarda questo progetto, e cercare di essere inseriti in quegli assi di finanziamento che stanno per essere ripubblicati e quindi avere la possibilità di fare finanziamenti e gara nel più breve tempo possibile; una gara con l’offerta economicamente più vantaggiosa che consenta di avere miglioramenti e un progetto per efficientare al meglio. Nel frattempo vi dico anche che sempre quell’attenzione e quel pungolo ci ha fatto stanziare le uniche risorse della scuola proprio sul Comune di Grottaglie, non solo perché abbiamo fatto delle cose importanti che partono da Alabrese, ma che si completano in questa consiliatura, mi riferisco all’ascensore per disabili, mi riferisco a tante cose, piccole cose e poi anche un ultimo incontro con cui abbiamo già avviato le fasi di ristrutturazione di alcuni piccoli progetti, l’ultima progettualità specifica di intervento è il solaio perché pare che piova dentro. Questo per dirvi che se erano 560.000, circa 300 sono stati spesi solo a Grottaglie. Queste sono le cifre che vi comunico. Questo è un bilancio – io lo faccio e lo dico – veritiero. Non mettiamo poste di competenza, mettiamo solo poste per cassa. Li abbiamo anche pagati i lavori, li abbiamo completati e adesso stiamo cercando sempre di raschiare la botte e trovare questi ulteriori 40.000 euro che ci consentirebbero di metterci al sicuro. Genericamente si dice che piove dentro. Io ho esperienza e vi dico che il solaio non ci vuole niente a cadere e quindi a creare, purtroppo, delle situazioni non consone.
Questa attenzione è stata trasmessa già ieri al geometra che sta facendo già il computo metrico, è venuto già due volte. Credo che lì andremo a un affidamento diretto, anche sotto soglia e quindi anche lì lavoreremo perché quell’intervento si possa realizzare.
Comunico che venerdì c’è anche – siete invitati, se volete, è abbastanza aperta – la mega assemblea che programma la nuova rete scolastica provinciale prendendo atto anche delle vostre delibere comunali.
Per Grottaglie io ho letto e ho detto a Petrarulo che la rete scolastica del 2017 darà l’opportunità di un’offerta formativa completa, la vostra e la nostra, con le richieste che bravi dirigenti scolastici hanno calato bene, un po’ più forse avveniristicamente rispetto agli altri, avete una formazione completa come ce l’ha Massafra, come ce l’ha Manduria e come ce l’ha Martina. Quindi, quest’anno credo che sarà un anno decisivo anche per il vostro Comune.
Io vi ringrazio. Sono sempre a disposizione. Non lo dico con la ritualità istituzionale con la quale di solito si chiude un intervento, lo dico perché io ci sono dalla mattina alla sera. A me piace fare politica, mi piace stare nelle Istituzioni. Gli stimoli che vengono dal vostro territorio o dal vostro rappresentante, ma anche da altre persone, sono quotidiani. L’attenzione si è modificata e io la vedo ancora più invasiva, nel senso che è molto presente, molto solidale. Sto discutendo e finiremo di discutere, mi auguro con quella onestà intellettuale che dovrebbe essere a corredo di ogni persona che regge le Istituzioni, per il problema delle discariche, ma anche delle scelte di altre infrastrutture edilizie. Abbiamo tanto bisogno - Ciro, lo dico a te perché con te ho parlato più volte – di infrastrutturare questa Provincia umanamente per capirci di più e forse scontrarci di meno per realizzare sempre di più. Si lavora oggi nelle Istituzioni un po’ extra deleghe, cioè non guardando molto alle deleghe dello Stato e alle deleghe delle Regione che di solito vanno e vengono. Non si sa mai quale può essere l’opportunità giusta. Credo che quella della vicinanza, che non è solo la sussidiarietà, quella dettata da norme, ma è quella quotidiana che vive l’avamposto Sindaco o l’avamposto Presidente, le Province o qualunque altra persona che gestisce le Istituzioni che può essere completa nel dare risposte certe, ma soprattutto in quell’ascolto che oggi è tanto necessario.
Prima di venire qui ho avuto tantissime telefonate. Quello che attacca, quello che dice la sua. Io metto sempre tutto da parte. Io giro sempre quella pagina che mi permette di andare avanti, come ho detto prima, con sobrietà e soprattutto con appartenenza al mio territorio. Io sono alla Provincia. Sono stato vent’anni in Provincia e non ho mai guardato in termini campanilistici. Allora Massafra aveva le stesse necessità di Grottaglie. Completammo perché fummo anche fortunati per la verità che approvammo una lottizzazione e ci fu lasciato il terreno, non lo pagammo nemmeno un euro e ci fu la possibilità di fare subito il progetto e quindi di edificare e di inserirlo negli ultimi mutui che la Provincia fece allora.
Oggi l’opportunità ancora non è persa. Se diamo incarico immediatamente, noi e voi, per completare quegli altri due pareri, l’assoggettabilità e il parere paesaggistico, il progetto può essere candidabile al finanziamento.
Successivamente, io non smetterò mai di affiancarvi all’incontro finale con la Regione perché ci possa dare il finanziamento giusto. Io non lo scinderei in lotti, ma lascerei quella cifra intera perché intera deve essere e intera deve essere la gara d’appalto, perché anche lì ci può essere una cattedrale che può nascere in un certo modo e non può mai finire. Lotto unico, gara unica e finanziamento unico. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Tamburrano.
Passo la parola al Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Buongiorno a tutti e grazie, Presidente, per aver accolto l’invito del Consiglio comunale di Grottaglie. Grazie per la ricostruzione che ha offerto, tecnica e storica di tutta la vicenda legata al liceo Moscati. Ovviamente, qui oggi non siamo per stabilire colpe e responsabilità. Non è un argomento… Non ci interessa stare qui a emettere sentenze sul passato, perché tanto credo che, di fatto, ci sia un’unica verità, cioè che il Moscati ancora non ce l’abbiamo.
La cosa importante, che secondo me è stata fatta e che credo che questo Consiglio comunale dovrà continuare a fare, è quella di lavorare per eleggere i rappresentanti nelle Istituzioni in modo condiviso, che possano fare gli interessi della città, perché quando si è pensato al voto alle provinciali avremmo potuto anche noi cadere nei divisionismi e quindi incorrere, ancora una volta, in quell’errore che danneggia sempre i territori di non riuscire a fare sintesi intorno a delle persone.
Questo è un fatto importante. È un fatto importante perché, come lei dice, il pungolo Ciro Petrarulo fa il suo lavoro e lo fa bene, perché questo è il mandato… No, no. Lo fa e lo fa bene perché è esattamente quel mandato che il Consiglio comunale, per lo meno questa maggioranza, eleggendolo, gli ha dato.
Di questo lo devo ringraziare perché puntualmente si rende disponibile a tutte le questioni che vengono sottoposte dall’Amministrazione, dalla maggioranza, da tutti quelli che ne hanno poi bisogno, perché credo che se anche l’opposizione facesse delle richieste o vantasse dei sostegni lo farebbe senza alcun tipo di problema, perché è a disposizione della città essendo sempre un rappresentante istituzionale. Credo che importante sia il momento oggi, quello di avere, come lei ha già detto, una grande disponibilità al dialogo e al confronto, cosa di cui le devo dare atto.
Sin dal primo momento abbiamo iniziato a collaborare partendo da quella famosa strada che collega la superstrada all’aeroporto per la quale tanto abbiamo lavorato e tanto abbiamo battuto i pugni in Regione quando il Presidente ha emesso il proprio decreto e adesso è stato approvato il progetto preliminare. Abbiamo messo in campo una serie di sinergie che non guardano alle appartenenze, alle provenienze, alle storie di ognuno, ma al fatto che questo territorio tutto ha dei bisogni.
Grottaglie è il grande malato. Ripeto, per una serie di eventi storici Grottaglie ha avuto una serie di penalizzazioni importanti sotto tanti punti di vista, a partire da quella famosa strada che doveva essere pronta ormai da almeno quattro o cinque anni. Credo che a quest’ora avremmo già dovuto avere la strada, ma superiamo il passato, perché non ci interessa. Ha tante altre cose, tra cui anche il nostro liceo, per il quale credo che sia importante il lavoro che si sta svolgendo e che bisognerà ancora svolgere. È ovvio che ritorneremo in Regione a battere i pugni per avere il finanziamento o comunque bisognerà trovare altre fonti di finanziamento.
Però, Presidente, è importante quello che ha detto, l’attenzione a questo territorio. Le do atto – di recente siamo andati anche in visita presso la scuola per verificare delle cose - che da quando ci siamo conosciuti lei ha guardando con attenzione a Grottaglie e a quelle esigenze che le sono state poste all’attenzione, insieme, ovviamente, all’attenzione che le viene sollecitata da quel pungolo, che è caricato a molla, come si suol dire. Ogni volta che facciamo le riunioni, Petrarulo partecipa e viene… Esatto. Perché deve, secondo la nostra impostazione, stare dietro a tutte le cose perché bisogna portare dei risultati a casa, perché i cittadini questo si aspettano. Credo sia importante questo lavoro. È vero che ci saranno da fare questi passaggi e da qui a breve sicuramente ci potremo rivedere per concordare gli sviluppi successivi….
Speaker : MARTINO TAMBURRANO, Presidente della Provincia di Taranto.
Nel giro di dieci giorni, appena il nuovo dirigente avrà messo mano un po’ in tutti i settori, facciamo un bell’incontro in Provincia con i Capigruppo consiliari, con te naturalmente e il Presidente del Consiglio, per vedere tecnicamente l’incarico, per vedere tutta quella fase e responsabilizzarci un po’ tutti affinché quell’iter possa essere ancora più accelerato.
Speaker : SINDACO.
Ecco, appunto, lavorare concretamente su queste cose credo che sia quello che i cittadini ci chiedono e chiedono a tutti. Per cui, non mi voglio dilungare a dire tante e troppe cose. Lavoriamo, lavoriamo nell’interesse della città, lavoriamo per costruire questa scuola e, ovviamente, nel mentre, come è già agli atti, lavoriamo per inaugurare a gennaio il liceo Moscati, quelle otto aule all’interno dell’ex pretura, dell’ex tribunale, mettendo in ordine tutta la documentazione che è già, di fatto, in ordine, vanno solo completati alcuni passaggi e iniziamo a dare delle risposte al territorio che le sta chiedendo e credo che potremo fare bene insieme, non guardando e continuando a dividerci sulle posizioni, che non serve a niente perché in questo storico divisionismo della Provincia tarantina altri hanno sottratto risorse e hanno fatto le cose belle in altre Province, in altri capoluoghi e noi siamo rimasti sempre a guardare.
È ora di fare squadra, di stare insieme e di cominciare a costruire nella Provincia di Taranto le grandi opportunità e i servizi che tutti ci chiedono affinché la Provincia di Taranto possa emergere finalmente e possa cominciare a fare sviluppo e a dare servizi ai cittadini della Provincia che sono, da sempre, penalizzati.
Siamo convinti del fatto che finché ci sarà, in termini di mandato politico, ovviamente, Presidente, perché le auguriamo una lunghissima vita, perché a volte si fanno delle battute improprie, ovviamente le auguriamo… Se ce ne sarà l’opportunità, le auguriamo ogni futuro positivo politico in prospettiva delle politiche e quant’altro. Comunque, fin quando ci sarà sono sicuro che lei sarà a disposizione come ha fatto sino ad oggi e quindi grazie per la disponibilità, grazie per l’interessamento.
Speaker : MARTINO TAMBURRANO, Presidente della Provincia di Taranto.
Entro febbraio dobbiamo completare l’iter, perché a marzo escono gli altri bandi e noi dobbiamo concorrere.
Speaker : SINDACO.
Perfetto. Abbiamo delle scadenze.
Speaker : MARTINO TAMBURRANO, Presidente della Provincia di Taranto.
Parlo di noi. Mi sento coinvolto. Noi dobbiamo fino a febbraio completare l’iter.
Speaker : SINDACO.
Perfetto.
Ci aspettiamo la convocazione, Presidente, per il tavolo istituzionale e tecnico.
Speaker : MARTINO TAMBURRANO, Presidente della Provincia di Taranto.
Immediatamente dopo ci sarà.
Speaker : SINDACO.
Va bene. Noi registriamo questo impegno. Lo mettiamo agli atti e ci aspettiamo la convocazione. Grazie, Presidente, per adesso.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Prego, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, la sua storia mi ha appassionato moltissimo, perché ho vissuto anch’io tutto quel tragitto in Provincia. Oggi mi fa molto onore e piacere che ci sia qualche persona che punge per far ritornare a Grottaglie quel sole splendente e che a Grottaglie, grazie a uno che, anche essendo all’opposizione, approva le delibere, ci sia un Piano triennale dove non è scritto “costruzione del liceo scientifico”. Questo mi addolora.
Caro Presidente, lei ha ragione quando dice che i momenti sono molto importanti per un territorio quando va a votare nelle Istituzioni che contano.
Io ricordo che nell’anno 2009 – fu un mandato di cinque anni, fino al 2014, che poi non si è concluso per tanti motivi, per le dimissioni di Florido, per l’ambiente svenduto, bla bla bla bla bla, l’Amministrazione comunale di Grottaglie e la città di Grottaglie aveva tanti pieni poteri con la sinistra e aveva anche cinque consiglieri provinciali tutti di sinistra. Non sono riusciti a far approvare quel progetto, quel progetto che io tante volte ho portato all’attenzione dell’Assise consiliare e provinciale, con tante promesse fatte e mai risolte.
Oggi mi trovo di fronte ad un’altra dichiarazione, che accetto ben volentieri da parte sua, che mette quell’anima affinché si costruisca questa struttura. Non so se ancora esiste il Piano di lottizzazione o il suolo o il terreno dove si deve costruire questa struttura. Stiamo parlando della costruzione, però oggi non so ancora se esiste, se il Piano c’è in via Capri, se non c’è, se ancora esiste… Sì, perché è in via Capri. Sì, non lo so, perché lei giustamente ha detto… Ha detto che c’è una situazione di blocco perché lì dentro c’è il Piano delle Gravine. Non lo so, non lo so.
Se c’è il piano di variante ben fatto, ben detto. Non ti so dire. Mi fa piacere che lei fra dieci giorni convocherà i Capigruppo del Comune di Grottaglie per stabilire un po’ tutte le situazioni. Mi fa piacere che lei ha detto anche “entro febbraio”, però ho seri dubbi su questa sua leggerezza di far passare la cosa come se l’avessimo già costruito il liceo scientifico. È un mio pensiero. Non sto dicendo che lei ha detto questo. È un mio pensiero, Presidente. Questo è un mio pensiero, che voglio esternare. Diceva Andreotti: “A pensar male si sbaglia, ma ogni tanto si azzecca”. Io ho sempre azzeccato quando appunto… A me questi bla bla bla di pungoli non piacciono. A me piace la sostanza. A me piace essere reale, a me piace dire “Ecco, questo è il mio progetto. Ecco, questa è la mia cosa, perché io di delibere, Presidente, che lei ha letto, della Provincia, ce ne ho tante. Tanti soldi già sono stati messi in bilancio, 20 milioni di euro. Non so dove sono andati, in quale capitolo poi sono andati a finire. Tutti questi soldi, poi, trasferiti da un capitolo ad un altro, non so chi li ha utilizzati.
Grottaglie è stata sempre la formica della Provincia di Taranto. Anche quando Florido diceva: “Per me i 29 Comuni della Provincia di Taranto sono tutti Comuni amici. Dobbiamo trattarli tutti alla stessa strenua”.
Quindi, caro Presidente, io non ce l’ho con lei, assolutamente, perché è l’ultimo lei. È dal 29 settembre del 2004 che è Presidente della Provincia. Però, ricordo che nel 1999, come lei ha detto, io non fui eletto consigliere provinciale. Feci un ricorso a quella Provincia. Per non bloccare tutto… Stop, mi fermo.
Lei era Vicepresidente… Era Vicepresidente. Mi fermo, Presidente. Lei era Vicepresidente della Provincia. Io l’ho sollecitata tante volte, perché eravamo quasi vicini, a dire che… Insieme a Rana, perché Rana si interessava della pubblica istruzione, per intervenire per quel famoso liceo, perché noi avevamo anche il suolo gratis, senza pagare nemmeno un centesimo.
Un’altra persona, il compianto Tonino Cavallo offriva gratuitamente alla città di Grottaglie tutto il suo piano di lottizzazione, dove è stata fatta la Focra di San Ciro l’anno scorso. Non ci ha creduto nessuno e noi ci troviamo in questa situazione.
Noi abbiamo tanti problemi, le dicevo, Presidente: la sanità, l’ospedale, la discarica, l’aeroporto, il liceo scientifico o tante altre strutture. La Provincia ha sempre bollato Grottaglie, perché i grottagliesi hanno avuto fiducia dei forestieri, e questo è stato un gravissimo errore, perché i cittadini grottagliesi, con i voti che esprimono, possono tranquillamente portare due persone nelle Istituzioni che contano. Poi, se hanno il mio stesso carattere, non ci sarà pane per nessuno.
Presidente, io non voglio parlare più della storia, perché la storia è storia. Ormai non si parla più di Garibaldi, non si parla più di Cavour, non si parla più di tanti altri eroi che hanno salvato la nostra Italia. Adesso se parliamo di un piccolo paese come Grottaglie non ci pensa nessuno. Già l’assenza totale del pubblico mi ha dato veramente fastidio, perché non è più un pubblico che ci tiene alla risoluzione dei problemi, perché ha capito che tanto “ci prendono per fessi”. E quindi non andiamo avanti. Però, mi duole e mi duole perché altre città, altri paesi… Massafra ha avuto il liceo scientifico, Massafra ha anche altre strutture, grazie anche a lei. Statte non ne parliamo proprio. Sava, Mottola… Mottola, un paese piccolino, ha una struttura del liceo scientifico molto bella.
Ricordo adesso che il Presidente della Provincia dal 2004 fino a oggi è lei. Dal 2014, ho sbagliato, scusi. Dal 2014 è lei. Mi fa enormemente piacere che lei sia il Presidente della Provincia, però, attenzione Presidente, la demagogia è l’arma peggiore che esiste nella politica. Promettere e non dare è una cosa sbagliata.
Insieme dobbiamo andare e parlare chiaro, perché questa Amministrazione comunale, Presidente, non ha un partito politico, non ha persone referenziali, ha soltanto dei politici che sono vicini per questioni oggi elettorali. Noi vediamo tutta questa parte di maggioranza che sono tutte liste civiche, che quindi non hanno un movimento politico, non hanno un partito politico e non voglio che questi signori della politica regionale e nazionale abbiano quel difetto politico di dire sì per acquisire i voti che fra poco andremo a dare.
Presidente, questa è l’ultima volta che io parlerò del liceo scientifico. Non ne parlerò mai più. Ad maiora!
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Santoro.
Consigliere Donatelli, prego. Collega Santoro, può spegnere il microfono per favore?
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Buongiorno e grazie al Presidente della Provincia, il Presidente Tamburrano, della sua presenza. Mi viene da dire subito che rispetto alle tante riunioni che si….
È andata via la luce. Rispetto a tante riunioni vi è da registrare un clima positivo, anche sobrio, se vogliamo. Però, lo dobbiamo tradurre in atti concreti. Il fatto che, come dice il consigliere Santoro, non ci sia pubblico….
Dicevo, c’è un clima abbastanza positivo, lo avverto, rispetto anche a Consigli comunali accesi che hanno portato all’approvazione di ordini del giorno, ad impegni solenni in quest’aula e in altre aule e poi alla fine il risultato non c’è stato.
Spero che oggi non si sprechi questa giornata, questo incontro con il Presidente della Provincia e si arrivi a qualcosa di positivo perché quello che si avverte quando si parla di liceo ormai a Grottaglie è un clima di sfiducia, nessuno più ci crede. È qualcosa di negativo, soprattutto per la politica. Io vedo forse la clamorosa, la più grande sconfitta clamorosa della politica sul liceo di Grottaglie, perché qui è la politica che non ha funzionato.
Forse a Massafra non avete questo problema, ma a Grottaglie ce l’abbiamo e lo diciamo tutti i giorni che i guai di Grottaglie sono dovuti al fatto che non abbiamo le rappresentanze nei posti superiori a quelli del Comune, quindi Provincia, Regione e Parlamento, perché evidentemente è un dato sicuramente oggettivo questo. Il fatto di avere la mancanza di rappresentanze pesa negativamente. Però in questo caso – è già stato ricordato – non ci sono mancate le rappresentanze di Grottaglie all’interno della Provincia. Quindi, qualcosa non ha funzionato né in termini di rappresentanza e soprattutto in termini di risultati su questo. Nonostante ci sia stata una grande presenza di Grottaglie all’interno del Consiglio provinciale, i risultati non sono mai arrivati, almeno su questo versante legato alla costruzione del liceo.
Faccio soltanto alcuni esempi. Intanto, come è ovvio, lo dico giusto per dire, la competenza della costruzione del liceo, della scuola superiore è della Provincia. Il Comune si deve limitare a individuare e a mettere a disposizione un’area. Siccome Grottaglie non ha un’area destinata agli insediamenti scolastici, doveva individuare zone non deputate, quindi zone agricole in particolare.
La politica ha fallito subito dopo l’inizio di questa storia. Lei ha parlato del 1991, da quando l’iter la Provincia lo ha avviato. Si è concluso questo primo segmento di iter nel 1994, quando ha chiesto al Comune di Grottaglie di individuare un’area. L’area nel 1994 il Comune di Grottaglie l’ha individuata e l’ha messa a disposizione. Stiamo parlando di un’area – mi pare – di 15.000 metri quadri su Via Togliatti. Perché non si è andati avanti? Da qui inizia il fallimento della politica. Perché ci si è affidati alla burocrazia, ai tecnici, ci si è nascosti dietro alla foglia di fico dei tecnici. Il problema principale era che sulla stessa area insisteva ed insiste un’antenna per telefonia mobile. Abbiamo fatto tante di quelle prove e documentazioni che dimostravano che non c’era assolutamente nessun tipo di pericolo, però qui il responsabile del procedimento ha tirato giù una saracinesca e ha detto: “Lì non si può fare”. Qui la politica è stata, secondo me, il primo fallimento. Io non dico che bisognava superare la legge, andare contro la legge, eccetera, ma c’erano sicuramente delle occasioni per andare oltre quell’ostacolo, che è un ostacolo soltanto burocratico.
Alla fine, si è preso atto che Via Togliatti non era percorribile. Quindi, siamo andati in un’altra direzione. I tecnici hanno rifatto il progetto forse una diecina di volte, i tecnici che sono stati incaricati. Tra l’altro, come diceva il consigliere Santoro, siamo anche arrivati ad individuare un’area in zona Savarra, di proprietà degli eredi Cavallo, che mettevano a disposizione e poi non se ne è fatto niente perché, evidentemente, sono subentrati altri elementi che hanno portato, poi, alla marcia indietro da parte degli stessi eredi Cavallo, a non cedere più quell’area.
Poi si è arrivati, finalmente, all’area attuale su Via Capri. Anche qui, rifatto il progetto, un mega progetto, per la verità, rispetto a quello che era prima, un mega progetto che, alla fine, ci ha fatto perdere di vista il vero obiettivo, fino a quando non è uscita fuori un’ulteriore difficoltà legata, appunto, alla vicinanza del Parco delle Gravine.
Tutta una serie di difficoltà sicuramente ci sono state, ma erano tutte superabili queste difficoltà di ordine burocratico e anche di ordine tecnico. È mancata la politica. Io prendo atto dell’impegno che ha preso il Presidente Tamburrano per i prossimi... Io dico anche nell’immediato. Muoversi in questa direzione, quella di riprendere velocemente l’iter e insieme attivarsi nei confronti della Regione per ottenere questo finanziamento di oltre 15 milioni, che non è una cifra da niente. Qui bisogna superare un po’ tutte le barriere politiche e metterci insieme come comunità, perché la città non capirebbe più quest’ultimo tentativo perché non va in porto, per evitare quello che il Comune di Grottaglie aveva fatto almeno fino al 2013. Ne ha subite tantissime. Tante responsabilità sono addebitate, forse anche ingiustamente, al Comune di Grottaglie. Però, tutto quello che si doveva fare, alla fine, si è fatto. Si è superato persino un ricorso al TAR da parte dei proprietari. Alla fine, quando tutto era pronto e quando nel 2013 è venuto qui il Vicepresidente della Provincia di allora, Costanzo Carrieri, il Comune di Grottaglie solennemente ha preso un impegno insieme alla Provincia. Però, alla fine, a distanza di quattro anni, siamo ancora in queste condizioni.
Quest’ultimo treno non dobbiamo assolutamente perderlo. Questo clima di collaborazione deve essere tradotto in proposte operative che devono portare a dei risultati. Quindi, ci affidiamo a questo impegno da parte della Provincia, ripreso anche dal Sindaco D’Alò.
Per quanto ci riguarda, almeno come Gruppo di Articolo 1 MDP, siamo assolutamente disponibili a lavorare su questo, perché il Comune di Grottaglie deve essere nel suo totale impegno in questa situazione, come lo è stato anche riguardo alla messa a disposizione di locali e anche di somme anticipate alla Provincia. Mi riferisco ai lavori, che fra poco si concludono, dell’ex tribunale, dove saranno ubicate otto classi del liceo. Quindi, l’impegno da parte del Comune di Grottaglie continua sicuramente. In questo momento mi sento di dire, come Gruppo di Articolo 1, che noi siamo assolutamente disponibili e incalzeremo quotidianamente sia il Sindaco che il Presidente della Provincia affinché questi impegni che sono stati annunciati questa mattina diventino realtà.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Donatelli.
Consigliere Annicchiarico, prego.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Penso che bisogna ringraziare intanto i proponenti la discussione dell’ordine del giorno, perché senza l’iniziale interrogazione del collega Santoro e la successiva richiesta da parte di cinque consiglieri dell’opposizione probabilmente non saremmo arrivati in tempo sperabilmente utile per cercare di toccare la data del 28 febbraio che il Presidente della Provincia ci ha indicato come il punto da rispettare.
Poi, sicuramente, bisogna ringraziare Martino Tamburrano, che mi ha citato con il diminutivo di “Mimmo”, sicuramente ricordando non una recente forma di vicinanza, anche personale. Negli ultimi anni non ricordo proprio di essermi incontrato con Martino Tamburrano, con il Presidente, però lui ricordava, forse meglio di me, una vecchia militanza politica. Lo ringrazio di questo. Quando i rapporti restano vivi nonostante la scarsa frequentazione fisica degli ultimi decenni, vuol dire che c’è stata stima reciproca.
Chi vi parla ha visto passare sulle sue spalle più, credo, di tutti gli altri. Io ho insegnato un anno nel ’78-‘79 al liceo Moscati, di recente denominazione “Moscati”. Poi ho girovagato un po’ anch’io nella Provincia, Laterza e Manduria. Poi sono tornato nell’82, quando sono diventato consigliere comunale. Quindi la data del 1991 per me è già una data di dieci anni più recente rispetto al problema che il Moscati aveva allora, perché stava in Via Umbria, locali di proprietà Argento, che anche il consigliere Petrarulo ha frequentato come alunno di quella scuola, peraltro anche come mio alunno. Il problema di allora era quello proprio di una ubicazione impropria, impropria sotto tutti i punti di vista, anche se i corsi erano due, qualche volta tre. Quindi, dieci e qualche volta dodici o tredici classi. Oggi sono cinquantadue grazie a una lungimiranza contestata dall’Amministrazione comunale e, forse, anche da altri, del preside Matichecchia, il quale ha cercato di stimolare le istituzioni, delle quali è sempre stato rispettoso, a non guardare tanto alle competenze, alle deleghe, perché diceva, tutto sommato, che Grottaglie, per il bacino di utenza che ha, ha diritto in termini legislativi ad avere una completezza dell’offerta formativa. Invece, avevamo un liceo artistico e avevamo un istituto tecnico. Ce ne mancavano altre. Per esempio, l’ex magistrale o il linguistico. Ogni volta che il preside Matichecchia ha tirato dritto avanti, accettando iscrizioni pur non avendo locali a disposizione, è stato oggetto di critica feroce all’interno di questa comunità, perché non doveva fare questo, in concorrenza anche con le altre scuole.
Oggi noi abbiamo un liceo completo, abbiamo un progetto che soddisferà – quando sarà realizzato –la metà delle esigenze. È vero che c’è stato quello che Donatelli ha chiamato quasi un megaprogetto, se non sbaglio, il portare da venti a trenta le aule per ospitare classi, con tutto ciò che comporta certamente un liceo degno di questo nome (laboratori, biblioteca, palestra e tutto il resto). Noi stamattina stiamo parlando in termini costruttivi, in termini di impegno globale di una risposta alle esigenze di Grottaglie. Rimarranno, comunque, sulla soglia le aspettative di immobili che debbono servire ancora al liceo per le esigenze e per i numeri che prospetta e anche al Pertini.
La lunga storia spero non infinita. Spero che sia una semiretta che, a un certo punto, diventi un segmento. Cominciato nell’82, indicammo la prima sede. Io ne fui responsabile. Io mi sono preso anche per iscritto la responsabilità di aver sbagliato la partenza, una falsa partenza. Ero assessore alla pubblica istruzione e dovevamo indicare un luogo dove la Provincia potesse provvedere. Siamo nell’82-’83, più o meno, all’inizio, e laddove adesso c’è il nostro Campus Campitelli... Pensando di poter far diventare quello un campus anche in verticale, dove c’erano le scuole media e materna, trovare sullo spalto, dove adesso c’è la chiesa evangelica, tutto sommato, l’ubicazione del liceo.
A prima nomina di assessore, questo errore mi poteva anche essere perdonato, ma io me ne faccio comunque carico. Noi portammo quella indicazione e in Consiglio comunale nessuno eccepì alcunché, né l’ufficio tecnico di allora, salvo poi renderci tutti conto che c’era una legge, la n. 30, se non sbaglio, regionale che, come adesso ha procrastinato nel tempo l’ubicazione in Via Capri... Adesso per la delimitazione del Parco delle Gravine e allora per la vicinanza con la Gravina del Fullonese. Quindi, falsa partenza e, a seguire, la ricerca spasmodica di altri luoghi.
Effettivamente, quando si è trattato dell’indicazione su Via Togliatti, angolo Via Lombardia, eccetera, la soluzione il Comune di Grottaglie alle resistenze burocratico-tecniche che in quel momento risultavano talmente evidenti a fronte di una debolezza politica straordinaria, in negativo, chiaramente... La soluzione era quella di far autorizzare l’iter procedimentale della costruzione del liceo. Delle due l’una: o si spostava il liceo o si spostava l’antenna. Credo che il Sindaco Vinci, allora, si posizionò su questo. Io facevo parte anche allora di quella maggioranza, di quella coalizione. Ci posizionammo su quello, che la Provincia potesse andare avanti con l’impegno dell’Amministrazione, anche oneroso, di costringere lo spostamento dell’antenna. La Provincia si fermò su questo. Quindi, in assenza di una collaborazione fattiva, quelle resistenze ebbero la meglio, probabilmente spalleggiate anche da una politica che, mentre faceva fare il pit-stop al liceo di Grottaglie, faceva mettere in pista nuovamente per la vincita del Gran Premio.
Credo che debba essere posta fine a questa condizione di clerici vagantes (come li ho chiamati). Qui a Grottaglie gli istituti superiori sono frequentati sia da alunni che da docenti nella logica medievale di chi girava per le varie università europee non avendo una sede stabile. Basterebbe vedere questi cento docenti che stanno più per strada che in classe, perché devono avere a disposizione l’ora di buco, come si dice, altrimenti non possono raggiungere Via Brodolini, non possono andare, in passato, in Via Umbria, Via Amalfi e quant’altro ci siamo inventati, in una girandola anti-didattica per eccellenza che continuerà per tanti anni. Il problema è questo. Il problema è questo. Noi per l’ospedale stiamo aspettando che sia costruito il San Cataldo per poter avere tutto ciò che l’offerta sanitaria esige, ma anche per il liceo di Grottaglie noi accelereremo. Ringrazio proprio la chiarezza con cui il Presidente Tamburrano è venuto qui a fare fronte unico per salvare il salvabile, però anche quando sarà costruito e, chissà quando, sarà completato, non avrà la possibilità di soddisfare pienamente. Nel frattempo, questi clerici vagantes continueranno a vagare, e continueranno a vagare senza avere nemmeno la possibilità di avere un luogo dove fare quell’attività che, insieme a quella della mente, ha bisogno di essere curata: quella del corpo.
Il liceo di Grottaglie è privato sostanzialmente o per la maggior parte delle ore di educazione fisica, che vengono compresse in due ore settimanali consecutive. Altrimenti, come si fa a raggiungere anche il Palazzetto dello Sport per poi ritornare? L’educazione fisica non è qualcosa che delle due ore ne deve fare una e l’altra è soltanto jogging, camminare a piedi con le intemperie che ci sono, dopo che la Provincia non riesce più ad assicurare nemmeno il trasporto.
Abbiamo tutto questo davanti a noi. Ben venga intanto la chiarezza con cui il Presidente è venuto, con grande autorevolezza congiunta a grande umiltà, che io gli devo riconoscere direttamente e che già altri hanno riconosciuto. Facciamo questo percorso non illudendo noi stessi e nessuno. Nonostante possa avere un riscontro positivo, al di là di tutte le giuste remore che ci sono, quando per anni si subiscono condizionamenti tutti in negativo la speranza è sempre più flebile.
Aggiungo l’augurio per il Presidente di fare tutto il percorso che merita, politico e istituzionale. Questo è un elemento che mentre da una parte mette fretta, dall’altra mette angoscia. Riprendere con altri interlocutori, andare avanti, eccetera, giustifica, se non del tutto, in parte il pessimismo del collega Santoro.
Prendiamo tutto quello che di buono è rimasto in campo e mietiamolo. Vediamo se questa messe ci darà grano di Senatore Cappelli e non a doppio zero, che dicono faccia male, e andiamo avanti.
Sincero è il ringraziamento per Martino Tamburrano.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Chiedo al Presidente se vuole intervenire adesso o dopo gli interventi degli altri consiglieri.
Speaker : MARTINO TAMBURRANO, Presidente della Provincia di Taranto.
Ho chiesto la parola perché alle 12 devo firmare i contratti dei dirigenti. Io vorrei trattenermi, perché sicuramente il dibattito è elevato dal punto di vista culturale e politico. Molto.
Quando si arriva, dopo tanto tempo, a discutere delle stesse cose, ha ragione Santoro, si cerca... Siamo partiti bene, ha detto bene Mimmo. Siamo partiti con la consapevolezza che dobbiamo e vogliamo farlo. Questo diceva. Tutto quello che era a corredo di chissà quale strategia esterna o tatticismi viene meno quando ci si confronta realmente su dati, comportamenti e, soprattutto, fiducia che possiamo eventualmente realizzare.
Non ho fatto, caro Michele, con leggerezza questo intervento. Anche senza venire qui, in questo spazio da Presidente ho fatto cinque decreti su Grottaglie. Invitare Petrarulo... Io dico sempre quello che penso. Non mi nascondo. Invitare Petrarulo, eventualmente, è una polemica che fa parte di impostazioni passate. Oggi in Provincia non abbiamo bisogno di strategie o di ruoli di opposizione e maggioranza, perché scontiamo così gravi ritardi che lederemmo un po’ tutto quello che abbiamo intorno se continuassimo ancora a reincasellarci. In Provincia, da quando sto io, non si fanno delibere di parte, non si fanno delibere che annullano altre, non si fanno delibere che possano eventualmente ledere le aspettative di altri.
Lo sa perché ho preso la parola, nel ringraziarvi un po’ tutti per quello che avete dato a questo dibattito? Per dirvi che l’azione di gestione della cosa pubblica in funzione più territoriale e di sviluppo è così priva di campanile che quando sono stato chiamato a un primo atto, a un primo, unico, in quel momento, di rimodulazione dei fondi CIPE io ho lasciato la strada di Grottaglie. Potevo mettere la strada di Canicattì o che passava davanti a casa mia, ma la strada di Grottaglie, perché oggi si parli di nuovo di aeroporto... Come si potrebbe parlare di nuovo di aeroporto senza infrastrutturarlo? E quale asse viario più importante può farlo sviluppare in un certo modo? Grottaglie fra qualche giorno avrà la firma del disciplinare per l’utilizzo dei soldi. Siamo quasi pronti. Il progetto è pronto. Io mi auguro che possa mettere la firma sul decreto di avvio di gara. Comunque, è stato fatto tutto per quella importante infrastruttura, che non è dettata da posizionamenti politici, ma è dettata da una visione dello sviluppo di questo territorio, cui si è agganciata anche la Regione.
Diciamo la verità: la Regione sullo stimolo di tutti ha fatto quella delibera di indirizzo. La poteva fare supportata solo perché c’è una attenzione infrastrutturale intorno, oltre che gli insediamenti utili affinché quell’aeroporto non trasporti solo me per andare sul Nilo o a Sharm el Sheik. Questo è il punto di chi oggi con – ce la volete mettere? – onestà intellettuale e con occhio, da Avetrana fino a Ginosa, porta avanti le infrastrutture del territorio, lo sviluppo del territorio, e lo fa non invitando Petrarulo. Non l’ho mai invitato a votare qualche atto. L’ho invitato a venire in Consiglio, che è già un passaggio importante. Ed è venuto, non ha fatto mai assenze e abbiamo approvato insieme degli atti. Non abbiamo approvato un Piano triennale senza Grottaglie, senza il liceo. Il Piano triennale, legge n. 56, è quello contenente in un Piano annuale interventi che hanno già la copertura della spesa. Quando lui è intervenuto, il Segretario generale glielo ha detto: “Pur prevedendo la delibera integrativa, non possiamo inserirlo tra i piani aderenti al bilancio perché non c’è il finanziamento”. Questo non lo dico io. Credo lo dicano gli atti che voi oggi fate. Si parla di bilancio veritiero. Quindi, se hai soldi lo metti. I sogni è vero che non si pagano, ma non si trasportano in atti. I sogni.
Ancora oggi è un sogno. Se dobbiamo trasformarlo in realtà ci sono dei passaggi importanti. Se tu l’hai letto con leggerezza, va bene. Se io oggi dico che dobbiamo terminare perché il RUP ci dice che gli ultimi due passaggi, quello paesaggistico e quello della VAS... Insieme troviamo una possibilità anche di accelerazione del procedimento. In una Commissione paesaggistica, se uno tiene conto del protocollo, forse non lo farà oggi, lo farà fra tre mesi, ma non sarà più idoneo a che le nostre intenzioni possano avere quelle gambe giuste che danno quell’accelerata.
Caro Franco Donatelli, questo iter non è l’approvazione di una progettualità stradale, di una competenza meramente provinciale. Era mista la responsabilità, del Comune e della Provincia. Se voi mi date l’area, io la realizzo. Se voi cambiate l’area, non la posso realizzare. Se voi la mettete a confine del PUT, non la possono realizzare. Se voi fate le controdeduzioni agli espropri, non la posso realizzare. Se non fate la variante al PRG, non la posso realizzare. Sono tutte condizioni di responsabilità – ha fatto bene a dirlo – reciproca, sicuramente della politica, alcune volte, e anche di un tecnicismo esasperato, senza responsabilità. Oggi siamo ancora qui. Questo è l’iter.
Non vogliamo banalizzarlo in termini amministrativi, ma questo è. Se il Comune avesse dato l’area prima, forse i progetti si avrebbe avuto la possibilità di pianificarli e di realizzarli. Sicuramente quello che ha detto anche Mimmo è giusto. Anche a Massafra, siccome è stato fatto dopo vent’anni, non basta, perché le aspettative e gli standard... Nel momento in cui lo si fa nuovo, è opportuno che ci sia la palestra, che ci siano i laboratori, che ci sia il teatro, che ci sia un’aula magna, che ci siano le condizioni di una vivibilità scolastica diversa, che non è quella, come hai detto tu, di girovagare eventualmente da un plesso all’altro o addirittura di portare gli alunni da una parte all’altra. Sono tutte condizioni che conosciamo.
Qualcuno ha ricordato che la Provincia ha cento istituti scolastici, purtroppo. Cento. Soddisfarli, oggi, in termini finanziari e manutentivi, è impossibile. Non è difficile. È impossibile. Vi faccio alcuni esempi. Spesa di 1.300 chilometri di strade da manutenere: 15,8 milioni, oggi 800.000 euro, dati con un decreto ad hoc del Governo, non perché ho fatto una scelta io. Se non me li avesse dati, non potevo nemmeno metterli. Scuole: 17.800.000 euro (793, per la precisione).
Con questi numeri, quando ho parlato del vecchio bilancio (503.000 delle scuole e 380 a Grottaglie) è perché sono state fatte delle scelte, ma sono state fatte, forse, anche senza guardare il pizzo di Petrarulo, ma perché Grottaglie ha delle emergenze. Questa è la differenza. Io non plauderei al fatto di aver avuto i soldi, ma perché ne avevate bisogno. Lì non poteva salire un portatore di handicap. Sono tutte condizioni che abbiamo guardato con quella onestà di approccio, come ho detto prima, diversa. Altrimenti, non avremmo avuto la possibilità di farlo.
Ad oggi, per poter utilizzare dei soldi del patrimonio della Provincia [...] sta cadendo il solaio. Abbiamo detto: “Te ne devi andare, perché forse dobbiamo fare altro, dobbiamo accorpare gli uffici, dobbiamo pagare meno affitti”. Dobbiamo fare tutta una serie di cose che sono quasi obbligatorie, sennò non ho la possibilità, c’è un default, c’è un bilancio che non regge. Anzi, non è che non regge: non puoi utilizzare... Tu porti una determina in Ragioneria e te la rimanda sopra, perché non ci sono i soldi.
Come ho detto prima, è vero che per sognare non si paga, ma è pur vero che oggi la tanta onestà che tutti vogliamo si tramuta in fatti, in conoscenza e, eventualmente, in responsabilità di gestione. Si chiama così. Il riflesso finale – non ricordo chi lo ha detto – sono i rappresentanti che votiamo. Questo è il riflesso finale. Quando io ho fatto riferimento al passato è perché abbiamo vissuto in una maniera molto fittizia. Non si sono viste bene le responsabilità e gli impegni di ognuno di noi, alla fine.
Noi stiamo parlando della scuola, dove non vi potevate permettere di sbagliare, non vi potevate permettere di gestire persino un’area, qualunque essa sia, utile. Bisognava darla idonea, ma bisognava darla vent’anni fa, e avrebbe avuto un senso. Oggi stiamo aggiungendo problemi su problemi, perché quell’area ha dei problemi. La VAS, la paesaggistica, la compatibilità del PUT, tutta una serie di condizioni. Non so se si poteva, eventualmente, averne un’altra, così come ha detto Donatelli, che è veterano della presenza consiliare a Grottaglie, e anche esecutiva. Forse è stato guardato in un certo modo, quando si è individuata l’area. Erano problemi non della Provincia, non dei progettisti e non [...] .
Adesso non stiamo qui a discutere del passato, come dice Michele, a parlare della storia. Io lo volevo invitare ad avere più fiducia a che questo passaggio possa essere quello finale. Io me lo auguro. Non ho necessità di non farlo, non ho una strategia per bloccarvi, non ho una strategia per dire che Grottaglie non deve decollare, non ho una strategia politica per dire a D’Alò “vieni con me”, non ho tutto questo perché possa essere indicato come, eventualmente, il Presidente che vuole fare o non fare una cosa e lui, forse, non indicato come chi necessariamente deve votare contro una delibera se quella delibera può contenere lo sviluppo di Avetrana. Non di Grottaglie. Di Avetrana o di Ginosa. Questa è la vecchia impostazione.
Io ho detto, quando sono arrivato in Provincia, proprio per adeguarmi a quello che è un mondo nuovo politico... Non è quello soltanto di individuare persone o volti nuovi. No. Proprio di impostare in maniera diversa la politica. Ho detto che quelle pietre che avevo quando ero ragazzo, magari mi ricordavo di te come riferimento qui a Grottaglie, le ho lasciate a casa, le ho lasciate per strada. Ho le tasche vuote per impostare, più che una nuova Provincia, una nuova impostazione e una nuova partecipazione alla cosa pubblica. Quindi, invitare Petrarulo, eventualmente, forzatamente a votare contro può farlo comunque. Non è che il numero non ce l’ho, ma l’invito, la discussione, il confronto è su altre basi. Petrarulo poteva votare contro la strada di Grottaglie, che in un primo momento il Sindaco aveva messo in un certo modo. Che cosa realizzava? Solo perché la Provincia la reggo io? Quale suggerimento tutto il Consiglio comunale può dare a Petrarulo? Io non lo ritengo ininfluente, anche se equivale a uno. Lo ritengo importante, se partecipa. E lui ha partecipato.
Il Sindaco è il primo di Grottaglie – come io lo sono stato di Massafra – a partecipare non al procedimento della discarica, ma alla conoscenza persino dell’ultimo verbale di Conferenza di servizi che proviene dall’impegno provinciale. Poi, quello che sarà il verdetto o il suo impegno io lo rispetto. O il mio. O quello del dirigente. Quando mai? Persino siamo arrivati alla pretesa di metterlo on line dopo un minuto. Persino le controdeduzioni io ho preteso che arrivino al Sindaco, come è giusto. È stato presentato un progetto di ampliamento con un’altezza di 33 metri. È stato rivisto, è stato impostato come sicurezza e stiamo già a 8 metri. Tutte queste cose si fanno con consapevolezza.
Io a Massafra ho costruito infrastrutture (sto anche per farne altre) che hanno, almeno a mia veduta, perché sono industrialista da sempre, un aspetto di sicurezza, ma nel contempo di sviluppo e occupazione unica. A Massafra ci sono marchi internazionali, quali Modomec, Stoma, Cisa, Appia Energy, che producono effetti e percentuali di disoccupazione a una sola cifra. A una sola cifra.
Questi aspetti ognuno li gestisce secondo l’indirizzo che rispetto al voto ha avuto. Se viene rivotato, vuol dire che la città lo ha recepito. Specie ultimamente, non si può parlare di voto drogato. Se hai eletto D’Alò, che ha avuto un impegno sociale diverso, ha detto Michele, con tutte le liste civiche, vuol dire che l’attenzione è modificata. Prima si era abbastanza intruppati. Oggi è diverso.
Se uno democraticamente vince, vuol dire che la sua politica va bene. O meglio, per la maggior parte di quel territorio può andar bene, sempre nel rispetto di quella minoranza, che non è la minoranza che vuole individuare Michele Santoro in Petrarulo. Quello che farà Petrarulo, alla fine, se è scomposto a me frega poco. Se è composto, continua il rispetto. La sua scompostezza la potete notare anche voi. Se io porto il disciplinare della strada e vota contro, credo sia matto. Quello che ha fatto l’affare a me potrà interessare meno. La strada l’ho scelta quando sono andato al CIPE, nel dire... Con Pentassuglia e con esponenti di altri partiti, in quella rimodulazione, che volevano che si facesse solo la tangenziale di Martina. Mi sto rivolgendo al Sindaco, uno che ha frequentato meglio di noi il partito. Io ho fatto in modo che Grottaglie avesse quel finanziamento. Era stato portato anche il raddoppio dell’Appia, approvato da me. Scegliemmo le rotatorie. Grottaglie ha la strada. Se non ci fosse stata quella differenziazione, forse non capita dall’allora assessore Giannini, oggi sarebbero iniziati i lavori di Grottaglie, di quella strada. Però abbiamo recuperato. Adesso è pronto e sarà portato nel disciplinare, sarà portato in gara.
Ritengo che quella infrastruttura sarà determinante per l’ulteriore sviluppo di questa città. Credo che questo piangersi addosso sia inopportuno. Grottaglie comunque partecipa realmente allo sviluppo e all’attenzione della regione, perché è stata individuata in un certo modo. Si tratta solo di alimentare, di avere più fiducia, di confrontarsi meno sullo scontro e di produrre diversamente, ma questo è un consiglio che do un po’ a tutti, anche oggi dai banchi dell’opposizione a Massafra. Scontiamo così gravi ritardi che le graduatorie regionali dei fondi europei visionati da quindici anni a questa parte portano a quello che ha detto Ciro Gianfreda, cioè che non abbiamo ancora individuato la strada giusta per partecipare con dignità, capacità e, soprattutto, necessità a quei fondi. Facciamolo.
Io non dispero. Se completo questo iter, poi vediamo se la Regione non me li dà e li dà a Lecce (faccio un esempio). Quella è una battaglia diversa, di capacità diverse. Si è molto ridotto l’iter comportamentale di ognuno di noi. Prima si andava alle Segreterie. Oggi, invece, se uno è capace di confezionare un prodotto finito, lo vende bene, se lo sa vendere e, soprattutto, se lo presenta come necessario. Noi come necessaria abbiamo presentato la strada, non perché stava lui o stava Alabrese. Era necessario. È necessario.
Oggi si parla di aeroporto perché anche fra un anno ci sarà la strada. Fra un anno e mezzo si costruirà e ci sarà la strada. Venerdì – mi pare il giorno 1 – ci saranno tutte le forze sociali in Provincia, in quel coordinamento che ci appartiene, con i Sindaci, per l’aeroporto di Grottaglie. In questo momento si deve decidere. Perso questo momento, non ci sarà più la possibilità. Più che farne una primogenitura di qualcuno, la nostra azione in Provincia è di coordinamento. Venite tutti, parlate e facciamo una cosa che appartiene a tutti. Questo è il principio generale. E lo facciamo! Lo faremo! Lo abbiamo già fatto, e a seguito, grazie a tutti quanti voi, alle associazioni, la Regione ha fatto quell’atto di indirizzo. Oggi discutiamo di quell’atto. Forse lì c’è un po’ di strategia. Come ha detto Michele, se loro magari non hanno una casa politica, qualcuno vuole che transitino in un certo modo. Ma facciamo le opere adesso. Poi non so quello che sarà il transito politico. Io sto qui per fare solo l’opera, non voglio né imbonirmi né portarmelo perché faccio l’opera. L’opera è necessaria e si deve portare avanti. Mentre alcuni ammodernano, altri non hanno. E non è possibile! Non è possibile!
Mi ricordo di una finanziaria di dieci o quindici anni fa all’approvazione parlamentare: si voleva raddoppiare la Scala di Milano e non si restaurava il Petruzzelli di Bari. Insomma, noi non ce l’avevamo e c’è chi raddoppiava. Mi ricordo l’azione che fecero alcuni parlamentari, per la verità anche del Nord, ma perché era giusto. Noi siamo ancora in quella condizione.
Quando si parla di sviluppo… Ho fatto una mia nota, che esce su un giornale che danno in Alitalia: il Grande Salento esiste, il Salento, lo sviluppo di quel territorio, perché ha avuto, sempre per quell’impostazione, quattro Presidenti di Lecce e le 488 precedenti erano tutte di alberghi e infrastrutture in quella parte di territorio. Oggi, se uno vuole fare la Maglie-Leuca… L’unica strada del meridione approvata è stata la Maglie-Leuca: 200 milioni per abbreviare di dieci minuti l’avvio verso il mare. Mi ricordo che mio padre mi portava a Santa Maria di Leuca ed era un viaggio. Oggi in un’ora ci arrivi. Ci sta tutto. Ma noi non è che siamo meno importanti o meno capaci, ma perché non abbiamo fatto le scelte giuste, perché al nostro litorale, seppur più lungo, non si può nemmeno accedere. Questa è la differenza.
Allora, se non ci attardiamo molto, pur cogliendo gli stimoli di interrogazioni, mozioni ed altro, bisogna continuare con quella fiducia che possiamo farcela. Se tutti quanti venite, se tutti quanti parliamo, se tutti quanti collaboriamo, credo che facciamo capire al RUP che deve forse stare, invece delle 2, fino alle 3, perché, come diceva Ciro, a questi vanno dati gli incarichi e i pareri. Poi, quando abbiamo il prodotto e ci accorgiamo che le scelte sono diverse, dobbiamo essere consequenziali. Dobbiamo dire pure qualche parolaccia a chi governa a stadi istituzionali più alti per dire quello che ha detto Donatelli, che ha fatto un’autocritica molto importante, da un tavolo importante, che è quello dell’opposizione. Poi, tra l’altro, non è un soggetto qualunque, nel senso che è stato nella maggioranza, per dire: muoviamoci! Allora, io questa cosa devo cogliere. E ti assicuro, Michele, non lo faccio con leggerezza, perché i cinque decreti li ho fatti perché necessari, non perché me l’hai detto tu o perché mi è stata fatta un’interrogazione. Li ho fatti perché andavano fatti e perché forse dobbiamo accelerare questo iter.
Altro non so dirvi. Non c’è strategia e non credo che ci sia attenzione diversa o strabismo nel guardare il territorio. Poi, quello che deve fare Petrarulo glielo dite. Se mi tocca che mi collabora, ha un senso; se non mi collabora, glielo dico in Consiglio e glielo dico sulla stampa. Se lo deve fare perché comunque lo deve fare, lo facesse! Non mi ombreggia. Né può essere più idoneo al principio per il quale l’avete eletto. Perché credo che sia questo il principio, non credo che sia altro.
Io veramente vi saluto ad uno ad uno. Ringrazio il Sindaco, ringrazio il Presidente, ringrazio chi ha fatto l’interrogazione. Compatibilmente con un impegno di natura personale sanitaria, credo che immediatamente dopo l’Immacolata i Capigruppo, unitamente al Sindaco, al Presidente e al vostro tecnico, devono venire in Provincia, nell’aula della Provincia e dare una certa importanza e chiusura di quella fase della conferenza. Ciro, io te l’ho promesso in quel corridoio e lo voglio fare fino in fondo, perché uno che porta le foto della propria scuola per dire quanto è importante aggiustarla vuol dire che fa, oltre al consigliere comunale, il cittadino, e questo è un fatto importante.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Presidente Tamburrano.
Speaker : MARTINO TAMBURRANO, Presidente della Provincia di Taranto.
Io vi devo lasciare, però sono sempre a disposizione perché devo andare a firmare questa cosa. Non prevedevo che si allungasse fino a tardi.
Arrivederci.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Presidente. Buona giornata.
Possiamo continuare il Consiglio comunale. Do la parola al consigliere Manigrasso. Prego, consigliere.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Presidente, ritengo che senza la presenza del Presidente sia pleonastico continuare quantomeno sull’argomento.
Raccogliamo positivamente l’impegno che il Presidente della Provincia ha rivolto all’intero Consiglio comunale, quello di riuscire a completare l’iter nei prossimi dieci giorni, con il primo incontro, ed entro febbraio del prossimo anno finire completamente l’iter con l’acquisizione dei pareri, per portare a finanziamento il progetto del liceo.
Raccolgo anche l’invito fatto dal Presidente nei confronti anche dell’Amministrazione comunale, quello di coinvolgere tutti i Capigruppo consiliari al prossimo incontro in Provincia, in maniera che tutta la rappresentatività consiliare della città di Grottaglie sia presente e che si eviti quello che in questi anni ha impedito la realizzazione del liceo scientifico, cioè quello, secondo me, delle gelosie politiche che si sono succedute negli anni.
Io volevo ricordare alcuni passaggi anche al Presidente e all’intero Consiglio comunale, due cose fondamentali. Lui nel suo excursus ha fatto cominciare la vicenda del liceo nel 1991, ma la vicenda del liceo risale al bel lontano 1982, con l’allora compianto avvocato Cavallo che individuò altri siti. Quindi, è al 1982 – professore, dico bene? – che risale la vicenda del liceo.
Ma, secondo me, la svolta importante per cui il liceo Grottaglie non è mai stato realizzato, la convinzione che non si sarebbe mai realizzato è avvenuta nei cinque anni del mandato Vinci, se ricordo bene dal 2004 al 2009, meno un mese. Vinci, assessore alla pubblica istruzione, assessore provinciale, non riuscì, nonostante fosse stato Sindaco per otto anni, negli otto anni precedenti, a portare a finanziamento il nostro liceo. Considerate che all’epoca non è come com’è la situazione adesso dei programmi di investimento dei lavori pubblici. Come ha detto il Presidente, adesso è annuale, mentre all’epoca era ancora triennale, e l’importo dei lavori ammontava a otto milioni di euro, quindi ben lontano dai 15.000 di cui necessita oggi la realizzazione del liceo. Meno un mese ho detto, cinque anni meno un mese, perché per chi si ricorda Vinci si dimise alla fine del suo mandato, un mese prima della scadenza, per protesta per il fatto di non essere riuscito, o almeno contro il Presidente all’epoca della Provincia, Gianni Florido, per non aver finanziato il progetto del liceo scientifico. Molto comodo dopo cinque anni protestare per come si era evoluta la storia. Ma gli anni successivi abbiamo avuto, per ulteriori tre anni, l’assessore Mancarelli, Giampiero Mancarelli, assessore al bilancio della Provincia, grande sostenitore anche del nostro liceo.
Per cui, quando il Presidente – era questo che gli volevo ricordare – ha parlato di carenze rappresentative nelle Istituzioni, volevo dirgli che non sempre questo è vero, perché anche con le presenze che abbiamo avuto, di un certo peso, all’interno dell’Amministrazione provinciale non siamo riusciti a portare avanti e a compimento quest’opera. Al di là delle procedure burocratiche delle quali lui parlava, che ci possono ben stare, se si ha in mente, come lui ha sostenuto e mi auguro che continui a sostenere, la visione chiara di alcune priorità che bisogna sostenere nei territori, credo che, con tutte le vicende e gli aspetti positivi che il nostro liceo scientifico ha ben supportato come motivazioni, potesse rientrare tranquillamente tra le priorità che dovevano essere messe in atto nella provincia.
Sostanzialmente era questo che volevo ricordare al Presidente, augurandomi e auspicando che realmente l’impegno che lui ha preso possa portarlo a compimento, ripeto, con il coinvolgimento e la pressione dell’intero Consiglio comunale di Grottaglie, che lo controllerà e gli starà con il fiato sul collo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Manigrasso.
Passo la parola al consigliere Gianfreda. Prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Sarò breve, anche perché il Presidente è andato via. Comunque, gliel’ho pure ricordato. A me non interessa, come è stato qui detto dai consiglieri Manigrasso, Santoro e Donatelli, ciò che è stato il passato. Lo conosciamo tutti. Non è un problema di rappresentatività locale, come è stato ricordato. Questo volevo dire e lo dico a noi tutti. Non è una questione di rappresentatività. Anzi, siamo stati ben rappresentati negli anni scorsi, così come penso potrebbe accadere anche in futuro, e cioè avere consiglieri regionali e parlamentari anche locali, per poi andare a scaldare o ad alzare la mano. È la qualità politica che Gruppi e Istituzioni riescono a mettere in campo, che è una cosa diversa dalla singola persona perché – e condivido quello che ha detto il Presidente – bisogna avere una visione un po’ più ampia e un po’ più completa delle strategie che bisogna tenere a livello locale, a livello un po’ più ampio, provinciale e regionale, e a salire su.
La politica è un’altra cosa. È partecipazione, idee, riuscire a metterle in campo, e non è solo rappresentatività, non è quello di mettersi insieme ed eleggere il pupazzo di turno, il quale va o non va. A me non interessa questo modo di pensare e, non a caso, io non ho mai chiesto poltrone all’interno del mio partito. Invece, è dare le idee e portarle avanti.
In merito a questo problema, volevo dire al Presidente – gliel’ho già detto e penso che lo farà – che non c’è bisogno di aspettare dopo l’Immacolata. Qui, come avevo già anticipato tempo fa sia al Sindaco che al consigliere Ciro Petrarulo, si tratta di fare la paesaggistica, si tratta di un elaborato, che poi è sempre lo stesso, di compatibilità paesaggistica, un elaborato che viene prodotto in meno di venti o trenta giorni, anche con spese irrisorie. Stiamo parlando di un incarico di competenza di 5.000, 6.000 o 7.000 euro, non di più. Quindi, stiamo parlando del nulla. Però, nel frattempo abbiamo perso un anno e mezzo, perché dal 2015 – e sono due anni – noi potevamo già produrre questo atto. Non noi, attenzione, ma la Provincia. La Provincia doveva produrre questo atto, noi dovevamo fare la Commissione Paesaggistica, che adesso abbiamo, ce l’abbiamo da un anno, un anno e mezzo, quindi avere una priorità – penso che non ci siano problemi di nessun tipo – e portarla nella Commissione Paesaggistica, affinché esprima un parere. Quindi, non aspettiamo nemmeno quindici giorni. Chi? No, non c’entra niente. Il Presidente della Provincia va sul suo elenco di fiducia, oppure il RUP emette un piccolo bando sul sito, come lo emettono altri, e in meno di dieci giorni dà l’incarico. Quindi, non dobbiamo aspettare dopo l’Immacolata, altri venti giorni. Lo dà in modo tale che i tecnici… Probabilmente saranno gli stessi tecnici che hanno già prodotto gli elaborati progettuali del definitivo. Quindi, dà l’incarico per quest’altro piccolo step.
La mia idea, quindi, era quella di incalzare l’Amministrazione affinché questo iter si chiuda – penso pure io non prima di febbraio tra progettazione ed espressione del parere della Commissione Paesaggistica – e si abbia un progetto completo da poter sfruttare per qualsiasi tipo di… Poi li subentreranno altri aspetti, che sono di natura più politica, e il livello si alzerà. Sarà sicuramente la Regione, ma non solo la Regione. Quindi, il Comune si deve attivare soltanto per le proprie competenze e per quello che possiamo fare tutti, quello che può fare il consigliere Petrarulo, quello che può fare ognuno con le proprie conoscenze politiche, e spingere affinché questo iter si chiuda nel più breve tempo possibile. Quindi, invito anche il Sindaco, anche in maniera informale, a dire al Presidente “dai subito l’incarico”, in modo tale che si produca questo elaborato.
È inutile che ci vediamo, per dire che cosa “dai l’incarico”? Non è nostra competenza, non è competenza del Sindaco, ma è competenza esclusivamente del RUP in questo caso, però su mandato del decreto del Presidente. Questo volevo dire, come comunque vi avevo già accennato.
Un’altra cosa. Sindaco – glielo volevo dire prima, ma mi sono dimenticato –, il professore Annicchiarico ha evidenziato, ma a latere, il problema del trasporto dei ragazzi del liceo presso i palazzetti. Capisco che probabilmente ci sono problemi di bilancio, ma è stata fatta la richiesta alla Provincia per quanto riguarda il trasporto provinciale? Si è sempre proceduto, negli anni passati, in questo modo: il servizio finanziariamente era anticipato dal Comune. Poi non so se le poste a livello economico erano rimborsate. Però, invito il Sindaco e l’assessore a velocizzare quello. Cioè, io non capisco quali sono i problemi per ripetere ciò che è accaduto l’anno scorso. Dobbiamo arrivare di nuovo a fine dicembre affinché si abbia un servizio per questi ragazzi che vivono questo pellegrinaggio come dei ragazzi in mezzo alla strada, con un rischio per i ragazzi in primis e con una responsabilità per i docenti, per l’istituzione scolastica e per la dirigenza. Allora, ripeto un’altra volta l’invito al Sindaco di sbloccare questa situazione. Se c’è bisogno di firmare la convenzione o il protocollo con la Provincia, si metta in macchina, vada a firmare, e poi vediamo un po’ di spingere per avere queste risorse.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Gianfreda.
Passo la parola al consigliere Petrarulo. Prego, consigliere.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Il Presidente l’ho già ringraziato prima di persona. Ringrazio tutti, specialmente i firmatari, che hanno permesso che ci fosse questo Consiglio monotematico, perché hanno fatto sì che si facesse un po’ di chiarezza e magari non venisse infangato, perché di quello si tratta, quel lavoro, sbagliando, facendo del bene, quello poi sarà il futuro che lo potrà dire. Insomma, hanno permesso che venisse messo in evidenza quello che è il mio impegno. Parlo, perdonatemi, a livello personale. Perché parlo a livello personale? Perché troppi termini sbagliati sono stati usati sui social e io ho chiesto, naturalmente, il confronto pubblico. E il confronto pubblico c’è stato. Credo che il mio impegno sia uscito evidente, ripeto, pur commettendo gli errori. Del resto, chi non commette errori.
So solamente anche un’altra cosa, e non lo dico perché piango soldi: chi ha fatto il consigliere provinciale in passato prendeva delle belle indennità; io lo faccio sistematicamente a spese mie e lo faccio per un senso del dovere che ho molto forte. Io credo che il compito di un politico, di un amministratore sia di avere a cuore l’incarico e il mandato che ha, senza badare eventualmente ad altri fattori, tipo il fattore economico. È importante dirlo perché chi magari tende a sottolineare ad personam compie attacchi puerili, perdonatemi proprio il termine, puerili.
Detto questo, voglio solo fare qualche piccolo passaggio. Il montascale che ha menzionato il Presidente fu segnalato dall’assessore Andrea Magazzino e portato in Provincia dopo circa sei mesi, perché nel percorso storico che avete fatto è giusto dire che io sono in carica come consigliere provinciale dalla fine di gennaio e dalla fine di gennaio mi assumo tutte le responsabilità, anche quelle negative naturalmente. Il montascale nel mese di luglio è stato montato. Erano circa 10-11 anni – sbaglio, Andrea? – che mancava il montascale al Pertini. Benissimo. Poi ci siamo fatti, con il consigliere Franco Caliandro, un censimento delle strade che collegavano Grottaglie ai paesi limitrofi e di quel censimento qualche atto precedente è stato rispolverato ed è stato messo in pratica, vedasi la San Giorgio-Grottaglie, pure qualche tratto sulla San Giorgio-Pulsano. La Grottaglie-Montemesola è stata presa da un cassetto, un progetto che esisteva, ma che oramai era stato dimenticato, e c’era addirittura il responsabile che non sapeva che era chiusa una corsia di quella strada. Con le fotografie da me portate hanno verificato lo stato di quella strada. È stata asfaltata la parte iniziale; la parte finale è in gara da qualche settimana, quel tratto, con quei lavori che saranno fatti.
Detto questo, quando mi capita di pubblicare questi lavori su Facebook, non è per prendermi le medagliette o i meriti, che può darsi che ci siano pure, ma è perché uno dei compiti che mi sono dato, io come persona, a me stesso, è quello di cercare di riuscire a far acquisire un minimo di credibilità, nei limiti miei personali, a chi fa politica e a chi fa amministrazione, perché negli anni – e lo dimostrano i dati elettorali dell’afflusso alle urne – questa fiducia il cittadino l’ha persa. Allora, nel mio piccolo ho cercato, cerco e cercherò di dare credibilità al mio mandato di consigliere comunale e consigliere provinciale, cercando di portare le istanze che competono il mio compito. E, come è stato detto in precedenza, questo non vuol dire che porterò solamente le istanze della maggioranza. Ma se avete da chiedermi… E ringrazio Ciro e il professore Annicchiarico per quanto riguarda il fatto del trasporto, perché là ci sta sbattendo da parecchio, e sembra che sia un po’ più complicato di quanto poteva apparire, perché mancavano le risorse. Spero che le risorse future siano maggiori per poter adempiere anche a quest’altro compito.
Un particolare. Io sono a disposizione. Poi chi ce l’ha con me a livello personale, purtroppo non ci posso fare niente. Non sarò bello, non sarò bravo come queste persone vorrebbero che io sia, ma io sono quello che sono: sono Ciro Petrarulo e non posso essere altro se non Ciro Petrarulo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Consigliere Santoro, prego… No, era di conclusione… Consigliere Santoro, un intervento brevissimo di chiusura… Sì, ma mi guardi. Consigliere Santoro, un intervento velocissimo di chiusura perché ha già fatto due interventi. Dal Presidente? No, aspetti, mi spieghi… Me lo spieghi. Un attimo… Fermatevi. Consigliere Petrarulo… Per fatto personale? Ma non ha fatto nomi. Ma non ha fatto il nome suo. Qui dentro. Ma si riferiva a tutti gli altri consiglieri comunali. Michele… No, no. Se dobbiamo parlare in questi termini, consigliere Santoro, non le passo la parola. Consigliere Petrarulo, per cortesia. Consigliere Petrarulo, per cortesia. Consigliere Santoro… Consigliere Santoro… Consigliere Santoro… Consigliere Santoro e consigliere Petrarulo… Consigliere Santoro, basta così. No, ha già fatto due interventi… Non c’è niente da votare, consigliere Santoro. Prego tutti gli altri consiglieri di rimanere composti. Consigliere Santoro, per cortesia.
Se non ci sono altri interventi, fatto salvo che è stato chiaro quello che il Presidente della Provincia ha preso come impegno, cioè quello di convocare sia i Capigruppo che il Presidente del Consiglio a poter partecipare al tavolo tecnico per dare mandato ai tecnici, per l’appunto, di completare quelle due pratiche autorizzative, per poter poi avere il progetto esecutivo per costruire e destinare delle somme, da andare a ricercare in Regione, per la costruzione del liceo Moscati, e ha preso un impegno formale davanti a tutto il Consiglio comunale, di cui è rimasta traccia, ovviamente, anche durante il verbale, penso che possiamo chiudere così il Consiglio comunale e aggiornarci sull’argomento prossimamente. Ovviamente, mi farò carico di interloquire sia con il consigliere provinciale Petrarulo che direttamente con il Presidente della Provincia per mantenermi in contatto e aggiornato rispetto alla data eventuale della convocazione di questo tavolo tecnico che ha proposto il Presidente della Provincia.
Se non ci sono altri interventi, augurandovi una buona giornata… Sì? Vicesindaco, al microfono, per cortesia.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Vicesindaco e assessore.
È da tre anni che la Provincia, in realtà, nel suo bilancio non prevede nulla per quanto riguarda l’assicurazione del servizio palestra al liceo scientifico, né per quanto riguarda l’utilizzo del palazzetto dello sport, né per quanto riguarda il trasporto. A tal proposito, ci siamo sentiti in dovere di assicurare almeno la palestra, però non ce la facciamo a sostenere anche i costi di trasporto. Comunque, non è mai avvenuto che è stato anticipato dal Comune e poi la Provincia ha coperto le spese. Anzi, noi avanziamo da quattro anni i soldi da parte della Provincia per quanto riguarda l’uso delle palestre.
Speaker : PRESIDENTE.
Se è soltanto una battuta di chiarimento rispetto al trasporto, va bene.
Speaker : SINDACO.
Consiglieri, vi posso chiedere cortesemente un minuto di attenzione?
Questo è un tema importante, ma ti dico: convochiamo una Commissione a giorni in modo da approfondire questo tema e trovare una soluzione condivisa. Una soluzione, qualunque essa sia. Però, evitiamo di aprire un dibattito adesso su questo aspetto, dato che non è all’ordine del giorno.
Io, mutuando quelle che sono le parole del Presidente del Consiglio e semplificando un po’, credo che si possa chiudere questo Consiglio con l’impegno da parte di tutti, in particolare del Sindaco, di attivarsi immediatamente presso la Provincia, affinché si concluda l’iter amministrativo per l’approvazione definitiva di tutti gli atti inerenti alla costruzione del liceo Moscati. Faccio questa sintesi spicciola, più semplice, senza mettere in campo date prima, date dopo. L’impegno di attivarsi immediatamente. Poi è chiaro che ci attiviamo con la solerzia che ci è dovuta. Una frase di sintesi: il Consiglio comunale dà mandato al Sindaco di attivarsi immediatamente, affinché la Provincia adotti gli atti necessari alla conclusione dell’iter amministrativo. Immediatamente è la cosa più veloce che conosco. Se c’è un termine, professore, più veloce di… Più veloce di immediatamente non lo so.
Se siamo d’accordo a chiudere in questo modo il Consiglio comunale, e penso che siamo tutti d’accordo, penso che possa essere una buona sintesi e anche un buon momento per dire che c’è un buon clima, che va portato avanti nell’interesse della città, che credo sia importante in questo momento. Per cui, se non ci sono ulteriori correzioni a questa cosa, penso di poter ringraziare tutti per il contributo, per gli interventi e per la pazienza.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro, non c’è nessuna dichiarazione di voto, perché non dobbiamo votare. Glielo dico io. Chi gliel’ha detto? Glielo dico io che non c’è da votare. E qual è la proposta di votare un ordine del giorno? Se c’è da votare. Consigliere Santoro… La prego io. Indipendentemente se la si condivide o meno. Non è prevista la votazione sull’ordine del giorno. No. Lo proponiamo, lo leggiamo e poi eventualmente lo votiamo. Sindaco, la prego. Consigliere Santoro… No, non gliela do. È differente. Non c’è niente da votare ed ha esaurito i suoi due interventi. Non c’è. Non è prevista. No. Il Regolamento lo abbiamo adottato tutti insieme. No, era soltanto l’incontro, con i chiarimenti rispetto a quello che era.