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C.c. Grottaglie - 20.11.2017
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Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti. Possiamo iniziare il Consiglio comunale. Passo la parola al Segretario Tamburrano chiedendogli cortesemente di procedere con l’appello.
Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Buongiorno.
D’alò Ciro, Annicchiarico Cosimo, Annicchiarico Giovanni, Cabino Anna, Cometa Andrea, D’Abramo Gabriele, D’Alò Saveria, Danese Loreto, De Carolis Giulio, Di Palma Pierluigi, Donatelli Francesco, Galiandro Aurelio, Gianfreda Ciro, Lacava Alessandra, Manigrasso Alfonso, Marangella Aurelio, Marinelli Giovanni, Miglietta Gabriella, Petrarulo Ciro, Rossini Domenico, Russo Antonietta, Santoro Michele, Serio Massimiliano, Trani Immacolata, Zimbaro Massimo.
20 presenti, 5 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, possiamo iniziare.
Mi ha chiesto la parola il Sindaco per una comunicazione preliminare. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Buongiorno a tutti.
Chiedo il consenso al Consiglio comunale per presentare all’assise consiliare il nuovo Comandante dei vigili urbani che ha preso servizio oggi, il Tenente Morelli e se non ci sono opposizioni o questioni particolari… – Maggiore, ho sbagliato il grado, iniziamo bene – chiederei di accogliere due parole di saluto da parte del Comandante, veramente brevi per salutare il Consiglio comunale e poi prendere i lavori del consiglio.
Se siamo tutti d’accordo e non ci sono particolari problemi darei il benvenuto al Comandante. Prego, Comandante.
Speaker : ANTONIO MORELLI, Comandante della Polizia Municipale.
Signor Presidente, signor Sindaco, signori consiglieri, vi ringrazio di avermi permesso di poter parlare in questa assise.
Il Sindaco ha sottolineato la questione del grado ma il grado, per quanto riguarda la Polizia locale, è un aspetto più figurativo che sostanziale. La cosa importante è che assumo la responsabilità del corpo di Polizia locale. Lo assumo a seguito di una procedura selettiva pubblica con tanto di pubblicazione anche sulla Gazzetta Ufficiale, sezione concorsi. Questo per significare cosa? Che sono il comandante della Polizia locale della città di Grottaglie, non espressione del Sindaco D’Alò.
Il mio incarico non avviene per incarico o intuito persona, quindi per scelta di un soggetto politico, ma al termine di una selezione pubblica. Di conseguenza sono il Comandante – lo ribadisco, lo sottolineo, lo sottoscrivo e lo metto in grassetto – della Polizia locale della città di Grottaglie. Il Sindaco D’Alò attualmente ma potrebbe essere qualsiasi altra persona. Quello che è importante è ciò che rappresenta, ossia il Sindaco, la città di Grottaglie e io mi onoro da oggi di essere il Comandante della Polizia locale di Grottaglie. Questo per sottolineare il fatto che sarò aperto alle istanze di tutti i cittadini ed in particolare di coloro i quali rappresentano i cittadini. Quindi da parte vostra che siano di destra, di sinistra, di quella appartenenza politica, partitica, di movimento civico, eccetera a me non interessa. A me interessa raggiungere gli obiettivi che come è logico, perché lo prevede la norma, mi vengono dettati dall’Amministrazione e in particolare dall’assessore, in questo caso il Sindaco, quindi la mia porta è aperta a tutti e il mio comportamento sarà dettato dal rispetto dei ruoli di entrambi i soggetti, il mio e vostro di consiglieri comunali. Quindi di qualsiasi appartenenza politica la mia porta sarà aperta alle rimostranze, alle istanze che mi porterete purché siano finalizzate al raggiungimento del benessere dei cittadini di Grottaglie.
Grazie a tutti.
Speaker : SINDACO.
Grazie, Comandante. Buon lavoro e diamoci da fare.
Speaker : ANTONIO MORELLI, Comandante della Polizia Municipale.
Grazie, arrivederci.
Speaker : PRESIDENTE.
Ringraziamo ancora il Comandante per il suo intervento. Un aspetto tecnico: dobbiamo cortesemente ripetere l’appello e prego tutti i consiglieri di marcare la propria presenza perché lo scorso appello non risultavano presenti, cioè non avevano marcato la presenza il consigliere De Carolis e il Consigliere Annicchiarico.
Cortesemente, senza la chiamata singola del Segretario ma controllando sul monitor marchiamo la nostra presenza in maniera tale da poterla registrare anche nel sistema informatico.
Grazie.
Consigliere Marinelli, consigliera Russo, consigliere Santoro, cortesemente marcate la presenza. Consigliere Manigrasso.
Okay, 20 presenti.
Benissimo, grazie mille.
Un’altra comunicazione di servizio, abbiamo aggiornato il sistema di streaming. Da oggi chi ci segue in streaming può vedere anche le votazioni cosa che prima non accadeva. Poi ci sono altri piccoli aspetti tecnici, le telecamere si muovono più velocemente e in automatico esce in sovraimpressione il nome del consigliere che sta intervenendo. Volevo darvene comunicazione. Poi magari durante le votazioni lo mettiamo in monito così ci rendiamo conto come funziona, se funziona tutto in maniera ottimale. Mi preme anche dire che stiamo usando un sistema all’avanguardia e in continuo stato di aggiornamento.
Con l’azienda stiamo fornendo dei dati per poter migliorare questo sistema. Lo stiamo sperimentando insieme all’azienda e comunque è garantito che è pienamente funzionale e funzionante. Grazie a tutti per l’attenzione.
Primo punto all’ordine del giorno: “Approvazione del verbale del 25/10/2017. Ci sono interventi?
Se non ci sono interventi passerei alla votazione.
Pongo in votazione il primo punto all’ordine del giorno: “Approvazione del verbale del 25/10/2017”.
Prego, consiglieri votate. Un attimo.
Sì è stato inviato una decina di giorni fa. Appena è arrivato ve l’ho inviato ponendovelo all’attenzione. Se volete vi do la data di quando è stato inviato il verbale.
Lo inviai mettendo nel corpo della mail che sarebbe stato discusso ovviamente nella prima data utile di Consiglio comunale. Se mi date soltanto un attimo controllo la mail e vi do la data esatta.
Credo sia il 27 ottobre. Però non so se è il 27 o il 3 novembre. Okay. Cronologicamente non è andato contestualmente con la convocazione del Consiglio, ma l’abbiamo detto No, no è stato inviato.
In fase di votazione. Prego tutti i consiglieri di votare. Consiglieri votate cortesemente. Assicuratevi di aver votato.
Sì, un attimo.
Benissimo. 19 voti favorevoli, 1 contrario, 0 astenuti. Approvato il primo punto all’ordine del giorno.
Secondo punto all’ordine del giorno: “Interrogazione protocollo numero 2472 del 30/01/2017 sul non funzionamento del centralino di Grottaglie presentata dal consigliere comunale Michele Santoro.
Prego, consigliere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Buongiorno a tutti.
Presidente, come al solito io non sono uno che mi lamento ma purtroppo lo devo sempre fare. Questa è un’altra interrogazione che discutiamo, presentata il 30 gennaio dell’anno 2017, circa 11 mesi fa. Discutere cioè le interrogazioni presentate undici mesi fa veramente mi duole.
Comunque andiamo avanti. Sto finendo tutte le interrogazioni e le interpellanze, volete che non ne presenti più, non ne presenterò più, state tranquilli. Lavoreremo senza interrogazioni e interpellanze.
“Io sottoscritto Santoro Michele nella mia qualità di consigliere comunale chiedo con la presente il motivo per il quale il centralino di Grottaglie non riceve le telefonate esterne. Infatti all’epoca, da circa sei mesi, non risponde a nessuna persona che chiama il Comune di Grottaglie. Michele Santoro”.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere.
Risponde il Vicesindaco. Prego.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Vicesindaco e Assessore.
Buongiorno a tutto il Consiglio. Allora, per quanto riguarda questa questione affonda le sue radici nella vecchia Amministrazione. Questa volta non in maniera colpevole, anzi era lodevole l’iniziativa da parte della vecchia Amministrazione di passare dalla tecnologia PSTN alla tecnologia VoIP (Voice over IP).
Quindi la vecchia Amministrazione in buona sostanza aveva stipulato un contratto con una nuova compagnia telefonica per il passaggio a questa tecnologia che comprendeva oltre alla dismissione del centralino fisico e quindi del comune centralino a cui eravamo abituati, anche all’utilizzo di telefoni IP e di un centralino virtuale esternalizzato al Comune di Grottaglie. Nel momento in cui ci siamo insediati in realtà il contratto era stato stipulato, i telefoni erano arrivati qui in Comune (nei plessi scolastici perché questo nuovo contratto riguarda sia il Comune che le scuole che fanno capo al Comune, quindi le scuole elementari e medie) ma l’installazione dei telefonini non era ancora avvenuta. Quindi il contratto non era entrato ancora in essere. Abbiamo provveduto immediatamente, come Amministrazione ad ultimare la rete Ethernet necessaria per l’utilizzo di questi telefoni dopodiché abbiamo insistito con la ditta affinché venissero installati al più presto e prendesse vita il nuovo sistema.
All’atto dell’installazione purtroppo abbiamo denotato che l’azienda incaricata nel contratto eseguiva i lavori in maniera molto grossolana e molte volte approssimativa, danneggiando spesso oltre i loro sistemi non funzionanti anche i sistemi interni. A tal proposito abbiamo avuto diversi colloqui sia con il responsabile commerciale di zona, sia con i responsabili regionali arrivando addirittura a quelli nazionali in maniera vocale (quindi di persona) o attraverso missiva e quindi attraverso PEC e eventuali altri mezzi di comunicazione. Purtroppo la situazione si è perpetrata e non solo il centralino non funzionava ma abbiamo avuto altri problemi anche presso i singoli plessi scolastici. A tal proposito siamo stati costretti dopo tanti solleciti a interessare questa volta non più gli uffici tecnici ma l’ufficio legale per una risoluzione del contratto con la ditta in essere.
Dopo, con altre indagini, abbiamo scoperto per giunta che il commerciale di zona che ci seguiva non lavora più presso la ditta incaricata, quindi nell’ultimo periodo si presentava a nome di nessuno e di conseguenza, ripeto, abbiamo proceduto a risoluzione del contratto. Attualmente siamo in fase di stipula di un nuovo contratto con una nuova compagnia che prevedrà questa volta sì l’utilizzo di un sistema VoIP ma l’internalizzazione del centralino virtuale (quindi a gestione propria e non più demandata ad una ditta esterna) e l’utilizzo semplicemente di un flusso VoIP per questa tecnologia.
Quindi siamo in fase di definizione di un nuovo contratto che andrà a risolvere tutti i problemi causati dal vecchio contratto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Vicesindaco. Consigliere Santoro, prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Signor assessore, una domanda. Posso sapere chi è il commerciale di zona?
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Vicesindaco e Assessore.
Il commerciale di zona che si è presentato con gli stessi dirigenti della ditta Vodafone è il signor Marseglia.
Speaker : PRESIDENTE.
Dovremmo attenerci a quelle che sono le indicazioni dell’interrogazione, però… Un attimo. È per quello perché nel botta e risposta, consigliere Santoro, lo sa che devo attivare i microfoni perché….
Speaker : MICHELE SANTORO.
Se e quando si enuncia una interrogazione non si fanno i nomi e cognomi di queste persone vuol dire che è nascosta qualche cosa in questa pratica, anche perché io quando ho fatto una richiesta di documentazione vi è stata data tutta la documentazione, senza però l’esistenza di un contenzioso. Allora, se io faccio le richieste e mi vengono date le carte in modo giornaliero, frastagliate, io non riesco più a capire nulla, assessore.
Lei mi deve dire pienamente come stanno le cose perché ha iniziato già male in questa discussione, piccola discussione, perché quando ancora un’Amministrazione comunale si rende partecipe e dice che non è colpa nostra, è colpa della vecchia Amministrazione, è passato un anno e mezzo, amici miei, non possiamo più dire alla gente che è colpa della vecchia Amministrazione. È vergognoso.
Voi avete da due anni circa una dipendente ferma Risponderle perché a me della sua risata non me ne frega… Io non sono pazzo.
Speaker : PRESIDENTE.
Devo richiamarvi all’ordine.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Io dichiaro il falso?
Speaker : PRESIDENTE.
Vicesindaco.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Sì?
Speaker : PRESIDENTE.
Vi richiamo all’ordine. Un attimo, consigliere Santoro, un attimo Vicesindaco. Vi prego di non interloquire tra di voi.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Allora, Presidente, perfetto e fate chiudere tutti i telefonini e tutte… I telefonini devono sparire, Presidente e anche i computer. Devono tutti sparire, Presidente, perché qui si truffa. Qui stiamo rubando corrente.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
No, no, no, te lo sto dicendo. Lo sto dicendo, mi potete denunciare. Qui state prendendo la corrente in abuso.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro, stiamo parlando dell’interrogazione, continuiamo a parlare dell’interrogazione.
Speaker : MICHELE SANTORO.
E allora continuiamo, Presidente, perché io non ho paura delle sue risate. Se mi metto a ridere io dalla mattina alla sera rido con questi….
Speaker : PRESIDENTE.
Nessuno si è messo a ridere, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Va bene, va bene, Presidente.
Allora, lei mi deve dire questa impiegata che viene al Comune di Grottaglie, come titolare di centralinista, cosa ha fatto per due anni….
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Cosa sta facendo per due anni perché eventualmente la denuncia la faccio io per mobbing a questa persona.
Io voglio conoscere il nome e cognome della persona e dove ha l’attività commerciale. La voglio subito perché voglio vedere di chi è la responsabilità (se è la vostra o della passata Amministrazione) e voglio vedere per quale motivo non avete fatto ancora un ricorso giudiziario perché io voglio sapere se esiste un ricorso giudiziario. Vi ho presentato una richiesta e non mi è stata consegnata perché voi a me i documenti non li date mai. Non lo so perché. Io con i vostri documenti mi diverto, mi metto a ridere, ecco perché li voglio e faccio ridere tutta la gente di Grottaglie di quello che state facendo. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere.
Invito sempre tutti (i consiglieri comunali, gli assessori) a rispettare quelle che sono le regole del dibattito in Consiglio comunale evitando i botta e risposta e comunque sempre avendo rispetto di quelle che sono le espressioni di ogni consigliere.
Punto numero 3 all’ordine del giorno: “Interrogazione protocollo numero 26688 del 26/10/2017 su CONSIP presentata dal consigliere comunale Loreto Danese”.
Prego, consigliere.
Speaker : LORETO DANESE.
Grazie, Presidente.
Intanto mi chiedo se le interrogazioni presentate dai consiglieri di minoranza siano figlie di un Dio minore perché la volta scorsa abbiamo dedicato un intero Consiglio alle interrogazioni, interpellanze e il Sindaco era assente per motivi forse istituzionali, non ricordo.
Adesso stiamo parlando ancora di interrogazioni della minoranza ma devo constatare l’assenza del Sindaco, sicuramente giustificata, ma l’assenza purtroppo dobbiamo constatarla. Va bene, vediamo un po’.
Detto questo, leggo l’interrogazione che è del 26 ottobre, quindi tutto sommato la stiamo discutendo in maniera abbastanza celere rispetto alla presentazione anche se poi in realtà siamo costretti a riproporre interpellanze con ben altra data, già discusse ma che poi non hanno avuto risposte concrete.
Allora, la leggo. “Con la presente interrogazione vogliamo riproporre all’attenzione di codesta spettabile Amministrazione comunale argomenti già oggetto di nostre interrogazioni e interpellanze trattati successivamente in Consiglio ma che non hanno avuto un reale riscontro risolutivo nei fatti, né nelle azioni che codesta Amministrazione avrebbe dovuto porre in essere”. Cito brevemente le interpellanze già presentate, quindi ci riferiamo all’interpellanza del 23 febbraio che ha come oggetto chiarimenti sull’appalto CONSIP luce 3, appalto che ancora oggi non ha portato alcun beneficio alla città. Mi riferisco ai semafori che non funzionano, non vedo grossi mutamenti sull’illuminazione pubblica, per cui l’interrogazione vera e propria è che chiediamo quindi quando inizieranno i lavori e chi li eseguirà.
Poi ancora, l’interpellanza del 16 marzo che ha per oggetto “Convenzione fra il Comune di Grottaglie e la società 9REN.” Ricordo che questa convenzione è ancora in piedi e prevede la realizzazione di 200 chilowatt di impianti fotovoltaici sui tetti di immobili comunali a titolo gratuito, quindi per l’Amministrazione a costo zero.
Lo stato attuale di questa convenzione è circa 130 chilowatt di impianti realizzati ma questa cosa è ferma a un po’ di anni fa e quindi chiediamo di conoscere qual è lo stato di avanzamento di questi lavori. Vi ricordo infatti che questi impianti avrebbero portato un notevole beneficio cosa che non accadrà più perché gli incentivi sul fotovoltaico ormai non esistono, ma comunque potrebbero ancora portare benefici in termini di energia prodotta gratuitamente per l’amministrazione.
La terza interrogazione che riproponiamo è del 14 luglio con la quale abbiamo chiesto la messa in sicurezza di una scala in cemento armato che collega il largo antistante l’Istituto d’arte Calò che si inerpica verso le strade di via Cellini e via della Quercia. Rispetto a questa interrogazione ci era stata assicurata qualcosa – adesso nemmeno ricordo bene – ma nulla è stato fatto. Ogni tanto ci ripasso, anche oggi ho visitato quel sito e devo constatare che oltre a presentare un rischio per la cittadinanza è anche un ricettacolo di immondizia, probabilmente anche di ratti. Non li ho visti ma probabilmente ci saranno. Quindi anche qui chiediamo se ci sono tempi di intervento per la risistemazione della scala perché comunque è un servizio per i cittadini, rappresentava un servizio per essi, per chi si muove a piedi e visto che noi vogliamo in qualche maniera incentivare la mobilità ecosostenibile la mobilità pedonale io credo che sia il massimo dell’espressione della mobilità sostenibile, in subordine almeno quando questa scala verrà messa in sicurezza. Infatti la volta scorsa io denunciavo il fatto che sulla recinzione della scala si riportava la dicitura “lavori in corso” e quindi dicevo che quella recinzione non era idonea ad un cantiere. L’unico passaggio che è stato fatto è che è stato rimosso quel “lavori in corso” forse sperando di riportare nei limiti legali quel tipo di recinzione, ma comunque è sicuramente una recinzione non idonea a ciò che dovrebbe garantire che è la sicurezza dei cittadini e in particolare degli studenti che sicuramente lì in qualche maniera ci transitano.
Quindi ripeto, con questa ri-interrogazione chiediamo all’Amministrazione delle date, dei tempi certi entro i quali intervenire in modo tale che da quest’altra parte la minoranza o almeno il mio gruppo consiliare, possa monitorare le azioni che metterete in essere.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Danese.
Passo la parola all’assessore Magazzino. Prego, assessore.
Speaker : ANGELO ANDREA MAGAZZINO, Assessore.
Buongiorno a tutti.
Allora mi ricollego subito alla scala vicino all’Istituto superiore, liceo artistico Calò. Due settimane fa sono state effettuate le prove di carotaggio e quindi stiamo aspettando i risultati. Tuttavia la zona era stata già interdetta però se vediamo – anzi abbiamo già visto – dei video dove scavalcano le transenne c’è da dire anche che la responsabilità è anche di chi le scavalca perché comunque la zona è interdetta, è segnalata e quindi è responsabilità del cittadino se prova a scavalcare.
Per quanto riguarda la questione CONSIP il gestore ha presentato il progetto esecutivo riguardante i semafori per i quali sono state poi richieste integrazioni che sono state poi consegnate la settimana scorsa (ovvero venerdì) e quindi dovremmo approvare questa settimana il progetto esecutivo previa un’ultima verifica da parte dell’ufficio competente.
Il nuovo sistema semaforico quindi vedrà iniziare i lavori tra qualche giorno (se non questa la prossima settimana) e sarà costituito da spie che rilevano e regolano il flusso veicolare, poi c’è il tasso di prenotazione con il segnale acustico per i non vedenti, il countdown sul sistema pedonale, ovvero quello che indica il periodo per il passaggio, le lanterne ciclabili come predisposizione al futuro attraversamento ciclabile.
Inoltre per quanto riguarda la ZTL stiamo redigendo la bozza di regolamento che sarà poi ampiamente discusso in Commissione e in Consiglio. C’è da dire che poi questo dovrà essere sottoposto all’analisi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Il progetto è anche pronto. Mancano soltanto ultimi dettagli e sarà dotato di telecamera che andrà a rilevare le targhe, poi telecamere di contesto che verranno collegate entrambe alla fibra ottica (quindi verrà anche inserita la fibra ottica) e poi la segnaletica stradale per indicare la cosiddetta via di pentimento, in modo tale da permettere al cittadino di poter impegnare una strada alternativa a quella ricadente nella ZTL. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica c’è il progetto. Logicamente c’è da capire che è un progetto di rilevanza di una cittadina di 32.000 abitanti, con un’estensione abbastanza ampia, quindi adesso il progetto è comunque in fase di completamento perché hanno rilevato ogni strada e in base alla normativa nazionale sono state classificate le strade. Poi potete anche constatare in paese che in diversi punti della città sono state installate delle lampade test proprio per verificare la corrispondenza tra i dati teorici statistici con quelli reali di contesto.
Quindi i lavori prenderanno avvio per quanto riguarda la pubblica illuminazione a partire dai primi mesi del 2018 anche perché c’è da sottolineare una questione ovvero che la società ENGIE ha già fatto la voltura dei contatori quindi è nell’interesse della società stessa intervenire quanto prima anche perché il contratto CONSIP prevede anche delle penalità alla società che poi ha vinto l’appalto iniziale perché deve raggiungere dei dati oggettivi sia di risparmio economico ma anche energetico.
Per quanto riguarda la 9REN ASSET a seguito della nota che fu inoltrata esattamente a fine luglio – erano i primi di agosto – è passato il mese di agosto, lo sappiamo, perché in quel mese quasi tutti gli uffici, non tanto quelli nostri ma quanto gli altri, un po’ si fermano. Tuttavia Apulia 5 si è interfacciata con l’ufficio competente, ha acquisito tutta la documentazione richiesta e sono stati effettuati i sopralluoghi sulle strutture indicate dalla comunicazione che avevamo fatto e la propria attenzione è ricaduta sull’ex Tribunale, mentre Apulia 8 ha seguito lo stesso procedimento e l’attenzione è ricaduta sulla scuola Collodi e la scuola materna Campitelli.
Ad inizio novembre poi entrambe le società hanno anche effettuato un incontro congiunto con gli RSPP delle strutture, con i dirigenti scolastici, proprio per andare a riprendere anche quella situazione lasciata in sospeso sulla manutenzione degli impianti esistenti poiché va regolato l’accesso delle attività di manutenzione in contemporanea con le attività scolastiche. Inoltre ad Apulia 8 abbiamo fornito tutti i dati anagrafici del responsabile del procedimento del nostro ufficio per poter accedere anche al sito del GSE (il gestore servizi energetici) proprio per poter monitorare gli impianti e poter anche accedere – e questo lo voglio sottolineare – ai progetti degli impianti già effettuati che noi in Comune non abbiamo e a quanto pare risultano essere neanche stati approvati in Giunta all’epoca.
Entrambe le società poi hanno mostrato interesse a proporre un’alternativa alla realizzazione degli impianti rimanendo comunque in tema della green energy. In risposta noi durante un incontro abbiamo sottolineato la necessità irrinunciabile di non perde la manutenzione degli impianti già esistenti perché questo comunque graverebbe sul bilancio comunale in quanto significherebbe aprire un capitolo di spesa a parte e prevedere altri soldi che comporterebbero anche la copertura di nuovi spazi finanziari.
Quindi qualunque tipo di proposta che poi dovrà essere fornita nei prossimi giorni, già a partire da questa settimana, innanzitutto dovrà tener conto che non si potrà abbandonare la manutenzione degli impianti esistenti, secondo bisognerà tener conto del costo dell’impianto puramente fisico di quello rimanente, quindi quello puramente tecnico, il servizio di manutenzione che doveva essere commisurato all’impianto da realizzare e poi, quello ancora più importante, il mancato beneficio in termini di risparmio economico e energetico per la durata della convenzione stipulata.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore. Consigliere Danese, prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Grazie.
Quest’ultimo passaggio non l’ho capito francamente però poi magari in una seduta diversa lo chiariremo. Non ho capito cioè cosa c’entra il mancato con l’azienda che ha la convenzione, cioè non credo abbia responsabilità la 9REN o Apulia, chi possa essere, rispetto ad una mancata realizzazione dell’impianto, quindi la mancata produzione di energia o incentivo Okay, quindi mi sembra di capire che se bisogna fare un bilancio delle cose quegli impianti probabilmente non si realizzeranno più, mi sembra di capire.
Se dobbiamo cioè in qualche maniera bilanciare delle manutenzioni che poi devo capire bene se in convenzione erano previste comunque per vent’anni E quindi non c’è motivo di discutere… Vale a dire se già in convenzione era prevista la manutenzione per vent’anni di questi impianti non c’è motivo per andare a negoziare su una manutenzione che comunque ci è dovuta e quindi dovremmo Perfetto. Quindi bisogna solo puntare sulla realizzazione effettiva dell’impianto. Dei passi avanti ci sono sicuramente stati però ancora ad oggi non riusciamo ad avere delle date per poter, tra virgolette, festeggiare finalmente la realizzazione di questi benedetti impianti fotovoltaici. Quindi date certe ancora oggi non ne riscontriamo. Quindi questo sulla convenzione 9REN.
Per quanto invece riguarda la scala mi sembra vanno bene le indagini preliminari. Scaricare su dei ragazzini la responsabilità di scavalcare una transenna che comunque chiunque Va bene, però sicuramente io mi sto preoccupando di loro in questo momento, dei ragazzi. Scaricare su di loro la responsabilità quando quelle transenne comunque sia – ci son passato io mezz’ora prima che iniziasse il Consiglio – erano completamente aperte. In alcune parti queste transenne sono chiuse con del filo di ferro alla meno peggio, in altri punti quelle transenne sono lasciate libere e quindi si prestano anche ad essere in qualche maniera violate.
Quindi risollecito un’adeguata recinzione a mo’ di cantiere con delle recinzioni che siano alte almeno un metro o un metro e venti, come tutte quelle che vediamo in giro per la città dove ci sono delle zone con dei cantieri in corso. Questa è una sollecitazione che faccio formalmente all’Amministrazione.
Per quanto poi riguarda Luce 3 il fatto che Grottaglie abbia 32.000 abitanti e quindi sia o una certa estensione, o un certo numero di vie, o un certo tipo di illuminazione pubblica, io credo che si sapesse già dall’inizio – non lo scopriamo oggi ma già in fase di gara – la CONSIP o chi per essa, Luce 3, anzi no Light, non so È cambiata. Okay, l’impresa che si è aggiudicata i lavori la sapevate anche prima. Per quanto riguarda la progettazione sicuramente avranno presentato un cronoprogramma. Capisco tutte le difficoltà ma da cronoprogramma io oggi mi sarei aspettato dall’assessore che mi dicesse: “Il cronoprogramma prevede che il giorno x la progettazione venga consegnata” e io volentieri avrei aspettato il giorno x per capire cosa fosse poi accaduto, ma questo non me lo dite e si parla ancora di oggettive difficoltà dell’impresa che deve far qualcosa.
I semafori? I semafori okay, quelli che verranno saranno dell’ultima generazione, lo stato dell’arte sarà quello, ma ad oggi ancora non ho capito quando saranno installati. Ci sono delle prove, effettivamente qualche faro LED in giro l’ho visto, apprendo oggi che è un test quindi mi sembra di capire che non c’è stato a monte comunque uno studio di fattibilità di tipo illuminotecnico che avrebbe garantito comunque l’efficienza di un corpo illuminante previsto in gara.
Detto questo francamente io credo che sia mortificante sia perché ripropone ma anche per l’Amministrazione che riceve, un’interpellanza, interrogazione sugli stessi argomenti perché non riusciamo a venirne a capo.
Ripeto, ancora oggi pure sui primi mesi del 2018 inizieranno i lavori, forse ho sentito, o consegneranno. Si parla però ancora di primi mesi, cioè non capiamo i primi mesi se sono nel primo trimestre, primo quadrimestre, il primo mese. Insomma c’è una certa incertezza che aleggia in questi accordi con l’impresa che ha vinto l’appalto. Comunque è un’interrogazione, non può dare oggetto ad una mozione, dei passi avanti ci sono stati è chiaro, questo è fuor dubbio, ma non sono comunque soddisfatto perché mancano appunto dei riferimenti temporali sui quali avremmo dovuto prendere degli impegni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Danese.
Quarto punto all’ordine del giorno: “Interpellanza protocollo numero 8824 del 3/04/2017 sull’utilizzo dei social da parte dei dipendenti comunali presentata dal consigliere comunale Michele Santoro”.
Prego, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, io le devo fare una richiesta perché mi sono ricordato adesso che l’ingegnere consigliere comunale Danese ha rivolto all’assessore.
Lei dovrebbe dare penso a tutti i consiglieri ma in modo particolare a quelli che presentano tale richiesta di interpellanza e di interrogazione perché lei su una mia richiesta di interpellanza ha cambiato la dicitura da interpellanza a interrogazione quindi se può farmi una differenza – però non a suo modo di giudicare la richiesta del consigliere comunale ma il modo della lingua italiana – a che cosa serve l’interpellanza e a che cosa serve l’interrogazione. La ringrazio mille se lei mi dà questa altra soddisfazione di capire come devo presentare una richiesta. Non a sua interpellanza però, o meglio a sua interpretazione.
Speaker : PRESIDENTE.
A norma di regolamento.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Bravissimo.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego con l’interrogazione, consigliere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Grazie. No, io le sto chiedendo se lei lo può fare gentilmente e poi visto che poi l’appetito vien mangiando, ancora sto aspettando la richiesta fatta per chiarimenti all’ANCI da parte del Segretario generale per quanto riguarda quell’altra richiesta. Non è che devo aspettare dieci anni. Siccome io non ci devo stare più fra dieci anni almeno la sappiamo.
Va bene, grazie.
Allora: “Io sottoscritto, Santoro Michele, nella mia qualità di consigliere comunale con la presente interpello il signor Sindaco a far conoscere al sottoscritto e al Consiglio comunale se i dipendenti comunali possono criticare l’operato di un amministratore locale consigliere comunale su Facebook, Twitter o su stampa.
Se così non fosse per quali motivi non sono stati presi dei severi provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti. Chiedo anche al signor Sindaco di eliminare ogni dubbio o perplessità che potrebbero sorgere sul corretto e imparziale operato dell’Amministrazione a tutela di interessi generali. Il rischio può essere quello di rompere il rapporto tra cittadini, amministratori e Amministrazioni locali.
La gente si aspetta di essere amministrata bene e non di essere controllata e perseguitata per le opinioni espresse.”.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere.
Risponde il Sindaco. Prego.
Speaker : SINDACO.
Consigliere Santoro, non so a cosa si riferisca nello specifico.
I dipendenti comunali non possono esporsi criticando pubblicamente l’attività dell’Amministrazione, questo è evidente. Diverso è il fatto che vengano però attaccati personalmente e quindi sul lavoro che svolgono personalmente. Sulle critiche personali, come tutti i cittadini fuori dall’orario di lavoro, ritengo che abbiano la legittimità di poter esprimere delle opinioni. Così come nessuno può criticare le opinioni degli altri nemmeno quelli dei dipendenti che se attaccati personalmente penso possano rispondere. Quindi credo che ci sia da fare una distinzione tra rispondere a degli attacchi o criticare deliberatamente l’attività dell’Amministrazione.
Ritengo che l’attività dell’Amministrazione in modo pubblico non lo possano fare, diverso è se rispondono a delle critiche personali rivolte da chiunque.
Per cui non so e non seguo l’attività di ogni singolo dipendente anche perché sono numerosi i dipendenti comunali. Se avessi il potere di controllare i profili Facebook di tutti e duecento sarei veramente straordinario. Non lo sono per cui se ha delle questioni specifiche la invito a sottoporre direttamente all’Amministrazione e saranno valutate.
Questo glielo chiedo perché evidentemente se è accaduto lei è a conoscenza ma a me non è stato riferito nessun caso specifico. Le chiedo cortesemente di porlo all’attenzione dell’Amministrazione e valuteremo il da farsi, sempre che non ci sia la chiamata in causa dell’operato del singolo il quale penso che abbia tutto il diritto di esprimere le proprie opinioni rispetto a quanto ha fatto.
Se poi sia giusto o non sia giusto criticare pubblicamente il lavoro di un dipendente comunale da parte di un altro amministratore questo non glielo so dire, quindi bisognerebbe capire in che sfera ci troviamo. Tecnicamente c’è un Regolamento che stabilisce il comportamento del dipendente e quindi è tenuto a rispettarlo. A tanto mi attengo finché non avrò delle segnalazioni specifiche di violazione del codice di disciplina e di comportamento dei dipendenti comunali.
Certamente se è accaduto questo la invito a farcelo presente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Consigliere Santoro, prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Signor Sindaco, io la ringrazio moltissimo della sua risposta. È stata una risposta molto diplomatica e questo le fa veramente onore.
Da quando però ho presentato questa interpellanza, dal 3 aprile, che non scrivono più. Le spiego io il perché. L’hanno letta questa mia interpellanza, l’hanno vista e non hanno più parlato. Io non ti posso fare nome e cognome perché ce li ho salvati su Facebook le persone e i dipendenti che hanno criticato l’operato del sottoscritto, perché anche il sottoscritto essendo un amministratore anche se si trova in minoranza ricordatevi che siamo sempre consiglieri comunali come lo siete voi. Voi siete in maggioranza e decidete quello che dovete fare, noi facciamo parte della minoranza e possiamo concordare nella costruzione e nella distruzione. È meglio però costruire e non demolire.
In questo caso, cari consiglieri comunali, a chi usa Facebook deve stare molto attento, specialmente per i dipendenti, specialmente i dipendenti nuovi assunti che vanno ad avere altre cariche pensando di essere Dio e Padre eterno e invece non lo sono. Adesso io non faccio nome e cognome, caro Sindaco, però ci sono molte persone vicino – ti do del tu, anzi meglio del lei che il tu è brutto – a lei. Non è orario di tè. Vicino a lei, caro Sindaco, ci sono personaggi che hanno scritto: “Tu non capisci niente”, “Tu non sai questo”.
Sai che io ho la penna facile, però questa volta ho detto: “Prima voglio scrivere e poi voglio capire se capisco o non capisco”. Di dipendenti comunali parlo. Sì, poi ti spiegherò, perché qualunque persona che viene assunta è sempre un dipendente comunale. Va bene È più nessuno che è assunto?
Okay, non ci sono più altre assunzioni oltre i vigili, oltre ad altre persone. Niente. Va bene, la ringrazio mille, signor Sindaco della risposta data. Mi dichiaro diplomaticamente soddisfatto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Santoro.
Quinto punto all’ordine del giorno: “Interpellanza protocollo 27044 del 31/10/2017 sui lavori piazza Unicef presentata dal Gruppo consiliare Articolo 1 Movimento democratico e progressista”.
Chiedo ai consiglieri chi è che relaziona. Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie e buongiorno.
Questa interpellanza ha lo scopo di mettere in evidenza una situazione che si è creata nel Comune di Grottaglie e mettere in evidenza anche atteggiamenti diciamo insoliti che sono avvenuti negli uffici comunali e sono almeno quattro gli uffici comunali che sono interessati a questa vicenda e ruotano tutti attorno ai lavori che sono già stati ovviamente completati, sistemazione di piazza Unicef.
Una sistemazione che è avvenuta con un progetto della precedente Amministrazione – il 29 dicembre è stato approvato quel progetto di sistemazione – i lavori sono cominciati nel luglio del 2016, ma appena sono cominciati sono stati interessati da una variante in corso d’opera. Cosa normalissima in tutti i lavori perché succede anche nel privato che nel momento in cui si fanno dei lavori esce sempre qualche novità e in genere, così come è avvenuto anche in questo caso, la novità è legata al fatto che ci sono da fare alcune migliorie e quindi anche utilizzare la disponibilità e il residuo della gara è una cosa assolutamente legittima.
Questo è avvenuto in effetti il primo dicembre del 2016 quando appunto la Giunta comunale ha approvato una variante in corso d’opera prevedendo una serie di lavori complementari. Questo è assolutamente nelle cose, è naturale che sia così.
L’anomalia invece avviene un po’ prima e poi continua. È quando per esempio il 29 settembre del 2016 c’è una variante in corso d’opera, l’approvazione di una perizia suppletiva e di variante che sostanzialmente riguarda delle modifiche o, se lo dobbiamo dire con più precisione, il ridimensionamento dell’aiuola che si trova adiacente a via Buonarroti. Anche qui potrebbe essere una cosa naturale, senonché messa in relazione – e la metto subito in relazione – con altre situazioni è chiaro che la cosa diventa meno normale. E cioè, che cosa è successo? È successo che il 9 settembre del 2016, quindi venti giorni prima dell’approvazione di questa variante, sulla base di un regolare bando, su via Buonarroti, quindi in adiacenza a piazza Unicef, è stata data la concessione per il posteggio di un automezzo attrezzato. Ripeto sulla base di un bando regolarmente esperito e regolarmente assegnato.
Senonché successivamente al 9 settembre e per la precisione il 18 novembre sempre di quell’anno, del 2016, c’è stata anche un’altra concessione, quella per la costruzione sul marciapiede e quindi adiacente a quella aiuola ridimensionata, ossia per la realizzazione di un gazebo, di un manufatto sul marciapiede. E qui scatta almeno qualche domanda.
Allora, la concessione di quel gazebo è collegata o no al ridimensionamento di quel progetto? Altrimenti quel gazebo non poteva andare lì perché quel ridimensionamento, quindi ridurre l’aiuola per la precisione di un metro e trenta, confrontando le planimetrie dei due progetti, ha consentito di poter dare l’autorizzazione per la costruzione del gazebo. Tuttavia non finisce ancora qui tutta questa attività attorno a questo marciapiede perché il 28 agosto di quest’anno c’è una richiesta di spostamento dell’automezzo (quindi stiamo parlando di un automezzo con le ruote) da Via Buonarroti al marciapiede, guarda caso proprio su quell’aiuola che è stata ridimensionata con la perizia di variante che ho citato prima. Una richiesta che viene quasi subito – stiamo parlando di agosto, qualcuno ha detto prima che il mese d’agosto normalmente è quello che tutti stanno fermi – e invece qui, nel Comune di Grottaglie, alla fine di agosto, sulla base di questa richiesta, c’è una autorizzazione a spostare l’automezzo sul marciapiede. Quindi le anomalie si sommano anche perché nell’autorizzazione addirittura non solo si va ad occupare un’aiuola (per cui è stata progettata e l’aiuola ha una sua funzione) ma si occupa e si autorizza addirittura a pavimentare, dopo aver installato l’automezzo su quel posto, quella aiuola. Quindi anomalie che si sommano ad anomalie. Allora, la domanda nasce spontanea. Perché tutta questa attività che ha interessato almeno quattro uffici in tempi rapidissimi? Noi sappiamo tutti che la burocrazia è quella che scoraggia e ammazza chi ha interesse a fare qualsiasi attività produttiva. Nel Comune di Grottaglie in questo caso specifico noto e segnalo che questa cosa avviene nel giro di pochissimi giorni.
Forse – pongo la domanda – l’interessato è un consigliere comunale di maggioranza? Non lo so. Io segnalo questa anomalia nel Comune di Grottaglie e nel momento in cui esperendo il mio ruolo di consigliere comunale e chiedendo l’accesso agli atti e alla documentazione necessaria mi imbatto in una cosa che – lo ammetto – come consigliere comunale non conoscevo e cioè il Regolamento per il commercio su aree pubbliche che riguarda appunto i posteggi isolati sparsi per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande su area pubblica recita testualmente: “Periodo di attivazione: dalla domenica al sabato nella fascia oraria compresa fra le ore 17,00 e le ore 1,00, dal primo giugno al 30 settembre dalle ore 17,00 alle ore 2,00” e poi dice sempre testualmente il Regolamento comunale: “Al di fuori di detta fascia oraria il posteggio deve risultare libero e pertanto al termine dell’attività lavorativa il concessionario è obbligato a rimuovere l’automezzo e assicurare un’accurata pulizia dell’area occupata dalle 17,00 all’1,00 o alle 2,00 a seconda del periodo”.
Quindi, ripeto, questa cosa io l’ho scoperta, tra virgolette, perché il Regolamento sta anche sul sito del Comune (chiunque può dargli un’occhiata) e quindi a questo punto queste anomalie che ho messo in evidenza si colorano ancor di più di giallo e mi faccio un’altra domanda, ossia come può la Pubblica Amministrazione autorizzare a un automezzo che ha le ruote oltre al motore eccetera, addirittura metterlo su un’aiuola con le negatività che ho messo in evidenza quando addirittura il Regolamento dice all’1,00 deve sparire da lì, altro che stabile, perché c’è da garantire la pulizia.
Allora questa è la natura dell’interpellanza, che cosa chiede il gruppo di Articolo 1 MDP con questa interpellanza? Intanto io ho scoperto appunto tutta una serie di cose e quindi chiedo all’Amministrazione: “Sapeva niente di questa situazione oppure era completamente all’oscuro?” e se lo sapeva o lo ha scoperto grazie a questa interpellanza: “Che intenzioni ha l’Amministrazione visto che ormai gli atti erano andati così lisci?” Tant’è che era stata data già la comunicazione di inizio dei lavori da parte dell’interessato, il giorno dopo (il 14 settembre), guarda caso nel periodo in cui mi stavo interessando presso gli uffici di questa situazione. Qualche giorno prima, appunto, era già arrivata al Comune di Grottaglie la comunicazione di inizio lavori perché giustamente aveva tutte le autorizzazioni che occorrevano, anche di più, e quindi stava per partire la cosa.
Non è partito questo lavoro immagino perché gli uffici e l’Amministrazione si è sentita un po’ attenzionata su questa cosa, forse qualche dubbio è emerso anche all’interno degli uffici e dell’Amministrazione e quindi quello che chiedo, dopo aver fatto queste domande all’Amministrazione comunale, visto che è ancora in piedi questa concessione, per la precisione la concessione numero 54 del 13 settembre del 2017, se è stata revocata o meno e se non è stata revocata il motivo per cui non è stato fatto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Donatelli.
Risponde il Sindaco. Prego.
Speaker : SINDACO.
Grazie per l’interrogazione, grazie per la parola, Presidente.
Io penso che quando si fanno le interrogazioni bisogna anziché supporre verificare. Ricordo a tutti che certamente il progetto di rifacimento della piazza è stato approvato nel dicembre 2015, però qualche mese dopo il progetto della Piazza Unicef l’Amministrazione che ha approvato quel progetto ha anche approvato un bando per l’assegnazione di posto fisso su piazza Unicef.
L’ubicazione di quell’automezzo a posto fisso o del posto fisso – questa è la planimetria allegata al bando che avete approvato voi se non sbaglio, consigliere Donatelli, giusto per risponderle – prevede la il posizionamento di un automezzo a postazione fissa, quindi non mobile ma fissa, proprio nel luogo dove attualmente ricade l’aiuola. Quindi le allusioni e le supposizioni vanno fatte quando ci sono elementi concreti per poterli fare. Di fatto lì nel momento in cui si andava ad operare una variante se si fosse voluto agevolare qualcuno o fare un ragionamento di vantaggio per qualcuno la variante avrebbe dovuto tenere in considerazione l’atto dell’Amministrazione che prevedeva, laddove c’è l’aiuola adesso, la pavimentazione per lo stazionamento del posto fisso che è stato aggiudicato proprio grazie al bando che è stato realizzato da parte dell’Amministrazione uscente.
Quindi progetto del 2015, bando del 2016 non si è tenuto conto forse, quando si è andata ad assegnare quella postazione fissa, del fatto che quella piazza comunque in quel luogo non avrebbe potuto ospitare la postazione fissa perché è evidente che non si può installare una rivendita a postazione fissa all’interno di un terreno o un’aiuola. Questo credo che sia ragionevole ritenerlo.
Detto ciò le cose vanno tenute distinte intanto perché per quello che mi riguarda e quello che riguarda l’Amministrazione in generale le opere di variante non passano da una decisione, sono valutazioni che vengono fatte. Certamente si condivide con l’Amministrazione, ma cose che hanno natura prettamente tecnica tant’è che su quella piazzetta sono state realizzate altre aiuole, cose non previste prima, laddove intorno a quel muretto che recinta la zona c’erano le radici degli alberi che avevano sollevato tutto il pavimento di cui non è stata prevista la sostituzione e per evitare danni e pericoli abbiamo ritenuto di dover smantellare tutto il pavimento e ampliare la zona aiuole in modo da poter tagliare le radici ed evitare che qualcun altro si facesse male in quell’area. Così come altri lavori complementari tra cui sistemazione delle giostrine, posizionamento dei tappeti verdi, manutenzione in generale di tutte le altre cose, sostituzione dei copri muri, insomma altre cose che sono state realizzate nell’interesse di chi fruisce della piazza.
Per cui nessun interesse particolare ma un interesse pubblico e collettivo soprattutto dei bambini che lì ci vanno a giocare. Ovviamente la critica che mi sarei aspettata è perché non abbiamo piantato ancora le piante in quell’aiuola e ovviamente provvederemo non appena possibile senonché lì c’è l’atavico problema dell’assenza di un pozzo che consenta di emungere acqua per irrigare. Quindi vuol dire che bisognerà caricarla con degli automezzi sebbene ci sia un problema poi di mantenimento delle piante.
Per cui ritengo che di fatto non ci sia – ve lo posso confermare – alcun tipo di interessamento o di facilitazione a nessuno. Rispetto al gazebo in quello stesso periodo sono state presentate altre domande per dei gazebo e sono state autorizzate nello stesso modo, con gli stessi tempi per cui faccia l’approfondimento anche sugli altri gazebo autorizzati. Nessuna via preferenziale. In generale la questione dei gazebo è una questione molto interessante da approfondire ma al momento ritengo che si possa chiudere qui questo capitolo del gazebo. È munito delle autorizzazioni così come gli altri che sono stati autorizzati, non abbiamo francamente nessun interesse ad autorizzare o a preferire qualcuno tant’è che non sono atti che passano dall’Amministrazione più politica se la vogliamo definire così, quindi la Giunta non ha autorizzato alcunché se non quella variante che era a monte di tutto e che riguardava una risistemazione della piazzetta così come era previsto solo guardando a degli interessi reali e concreti con degli adeguamenti.
Possiamo discutere che siano belli, che piacciono, che dispiacciono, che qualcuno abbia messo le mani su un progetto che era stato pensato prima e riaggiustato dopo, ma questo sta, come ha detto lei in più occasioni, nella continuità amministrativa e anche nella possibilità di chi sopraggiunge di poter decidere se cambiare delle cose.
Abbiamo ritenuto opportuno sulla base della segnalazione dei tecnici approvare quella variante perché l’abbiamo valutata giusta. Tanto si è detto e tanto si è fatto.
Altro credo che non sia nelle corde di questa Amministrazione, né credo che sia pacifico un ragionamento di una sommatoria complessiva, di ragionamenti induttivi e deduttivi che stanno poco in questi fatti, anche perché ripeto le pratiche come tutte le altre passano attraverso gli uffici, non passano dal Sindaco, dopodiché se ci sono dei comportamenti da valutare in sede opportune le valuteremo. Se ce le segnala noi siamo ben pronti a prenderle in considerazione, ma la cosa che le segnalo è che a seguito di questo ovviamente l’interessato non so se ha sospeso, interrotto o ritirato, questo non glielo so dire. So che ha interrotto le operazioni, tenga presente però che ognuno farà le proprie valutazioni rispetto a quello che si fa e tenete conto che c’è qualcuno che è assegnatario di un posto fisso su quella piazzetta e al momento non ce l’ha per tutta una serie di atti che ne sono conseguiti a seguito di progetti e bandi che non hanno parlato tra di loro e quindi hanno generato questo problema che dà diritto a chi è vincitore dei suoi diritti.
Suoi diritti che possono essere riconosciuti in termini di diritto al posto o diritto al mancato posto e qui chiudo cercando di capire quelli che possono essere gli interessi di tutti, ma soprattutto l’interesse della Pubblica Amministrazione che quando assume gli atti poi deve dare e avere comportamenti consequenziali ed al momento a seguito di quei progetti, di quei bandi che avete pensato voi bene di fare e di assegnare sulla piazzetta una postazione fissa, purtroppo c’è chi non ce l’ha. Questo è quanto, altro non mi sento di dire perché non mi sono interessato della vicenda, né mi interessa, devo essere franco. Come le ho detto anche informalmente della vicenda me ne ha parlato informalmente lei ma ho detto che francamente non ne so niente, non voglio sapere niente e comunque per quello che mi riguarda la cosa se la guardano gli uffici. Tanto si sta facendo e se ci sono cose da segnalare all’Amministrazione, come ho già detto al consigliere Santoro, senza girarci intorno, mi piacerebbe che qualcuno scrivesse le cose così come stanno, se si è a conoscenza.
Per quanto mi riguarda questo so, questo dico e gli atti parlano per tutti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Consigliere Donatelli, prego. Un attimo… Prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Posso?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
È chiaro che dalle risposte da parte del Sindaco emerge una grande insoddisfazione per tanti motivi. Primo perché ancora si persevera su questo gioco alla precedente Amministrazione eccetera. Ce lo ha ricordato anche lei, c’è la continuità amministrativa, ma quando una Pubblica Amministrazione si rende conto di aver commesso un fatto non lecito, non corretto – lei è avvocato e me lo insegna – c’è lo strumento, l’istituto dell’autotutela Secondo me sì perché non lo so in quale codice della strada è scritto per esempio che un automezzo può sostare su un marciapiede. Non lo so dove sta scritto. È sbagliato quel bando? Tra parentesi io non l’ho mai condiviso quel bando, tutta quella cosa, ma non è questo che voglio dire, non voglio chiamarmi fuori assolutamente. Ha sbagliato la precedente Amministrazione? Perfetto, adesso state voi. Assumetevi voi la responsabilità.
In quale codice della strada (italiano, non estero) sta scritto che un automezzo può sostare sul marciapiede? Ancora. Quindi sicuramente si contravviene al codice della strada, si contravviene anche a un fatto logico, proprio della Pubblica Amministrazione. Come si può modificare l’utilizzo di un’aiuola per questo fine? Cioè nel momento in cui mi rendo conto che ho sbagliato devo ammetterlo. Nessuno sta facendo processi e niente.
Io mi sono reso conto Prego? Io mi sono reso conto di alcune stranezze e lo ho messe in evidenza, anzi ne aggiungo anche un’altra rispetto al bando della precedente Amministrazione. Se lei va lì, come ci è già stato quando ha fatto il sopralluogo prima della variazione che ha approvato in Giunta… Quindi non è che non ne sa niente, non è che l’Amministrazione è estranea, assolutamente no.
Io ho notato un’altra cosa e quindi la invito a riflettere anche su questo. Quel bando giustamente prevedeva che per avere l’autorizzazione ad avere l’automezzo e quindi a esercitare quel tipo di attività deve garantire i servizi igienici tant’è che sia in quel caso, sia mi risulta anche in un altro caso si è avuta l’autorizzazione a seguito dell’espletamento di quest’obbligo, quello di dotarsi di servizi igienici.
L’invito però che faccio a lei è che quel servizio igienico che è stato collocato là occupa praticamente tutto il marciapiede. Anche questa non può essere una cosa così lasciata al caso. Lei, Sindaco, si deve porre perché quel marciapiede a un certo punto viene interrotto e la mamma che va col passeggino o il disabile che va con la carrozzella a quel punto deve scendere dal marciapiede perché lì c’è il servizio igienico. Se lo deve porre lei il problema.
E allora sicuramente sono insoddisfatto e sicuramente trasformeremo questa interpellanza in mozione perché vogliamo che il Consiglio comunale si esprima su queste cose che ho detto e non c’è niente di personale nei confronti dell’interessato, assolutamente no. C’è soltanto una denuncia nei confronti di questa Amministrazione che, rispetto ai comportamenti normali, in questo caso c’è stato un atteggiamento che normale non è. Lei deve convenire su questo.
Se le cose quindi stanno così e stanno così perché anche lei lo ha ammesso, anche se tenta di scaricare o sulla precedente Amministrazione o sugli uffici, ma nel momento in cui le dico queste cose e possiamo vedere insieme tutte quelle anomalie che ho denunciato, allora a questo punto deve esercitare il suo diritto di autotutela perché non si può autorizzare un automezzo a sostare sul marciapiede.
Un primo risultato sicuramente lo abbiamo ottenuto con questa interpellanza, che è quello di aver bloccato questa cosa altrimenti se non ci fosse stato questo interessamento sicuramente a quest’ora avremmo già l’automezzo ben piazzato lì e l’aiuola ben pavimentata. Quindi questo è un risultato che ascrivo anche positivamente alle iniziative che abbiamo fatto con l’interpellanza. Non basta però secondo me proprio perché lei è responsabile di questa Amministrazione, lei deve esercitare quel diritto come Pubblica Amministrazione alla revoca per autotutela.
Se l’interessato a questo punto viene incontro a queste cose e dice: “Non aspetto che ci sia l’autotutela da parte dell’Amministrazione, sono io che ufficialmente dico che non lo voglio fare più” è già un risultato, ma non un risultato nei confronti miei personali o del gruppo che ha presentato l’interpellanza, ma nei confronti anche dei cittadini che vedono una disparità di trattamento all’interno della Pubblica Amministrazione a seconda dei soggetti che sono chiamati in causa e quindi è una vittoria, se così la possiamo chiamare, dei cittadini a questo punto che dicono: “Forse ci sta quel fantomatico cambiamento anche in queste cose”.
Per adesso in questo caso è un cambiamento assolutamente negativo che io spero non si ripeta in altre occasioni. Quindi noi la trasformeremo in mozione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Donatelli.
Sesto punto all’ordine del giorno: “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani”.
Ricordo all’intero Consiglio comunale che l’argomento è stato trattato il giorno 20 del mese di luglio, corrente anno, durante la seduta della prima Commissione consiliare. Ha incontrato 9 favorevoli e 1 astenuto su un totale di 10 presenti.
Passo la parola al Vicesindaco Vincenzo Quaranta. Prego.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Vicesindaco e Assessore.
Grazie, Presidente.
Allora, oggi credo sia una giornata importantissima per la città di Grottaglie. Arriviamo finalmente ad approvare, spero, il Regolamento che regola la collaborazione tra i cittadini e le Amministrazioni (l’Amministrazione comunale di Grottaglie in questo caso) per la cura dei beni condivisi e comuni.
Dico che è una data storica perché è una cosa che la cittadinanza e le associazioni tutte richiedono ormai da tempo a questa Amministrazione ed è un po’ quello che sta accadendo in tutta Italia, quindi noi siamo un po’ in ritardo per quanto ci riguarda, ma nonostante il nostro ritardo noi oggi approviamo (forse siamo una delle prime Amministrazioni ad approvare) una versione nuova, elaborata appunto da […] (precursore di questo Regolamento), che non è stata adottata o credo sia stata adottata da pochissime Amministrazioni finora. Mi preme precisare da quanto è emerso anche dalla precedente Commissione e ricordo anche che non c’è stata una sola Commissione in cui si è discusso di questo Regolamento, ma abbiamo aperto a varie iniziative anche pubbliche in modo tale da condividere, essendo un Regolamento che parla di condivisione, anche quelle che sono le norme e quelli che sono gli aspetti regolatori che andiamo ad approvare. Per cui abbiamo avuto più incontri con la cittadinanza nel quale c’è stata una gradevole e massiccia partecipazione e una condivisione anche da parte di maggioranza e minoranza.
Come dicevo prima, una cosa che è emersa nella discussione relativa a questo Regolamento è quasi un problema o quasi un pregiudizio sul fatto che attraverso l’approvazione di questo Regolamento le iniziative che il pubblico o che la società civile andava ad effettuare fossero quasi una sostituzione a quelle che sono i doveri di una pubblica Amministrazione.
È bene precisare che noi non parliamo di questo, bensì di un’integrazione o eventualmente una messa a disposizione della cultura e delle esperienze dei singoli cittadini atte a incrementare quella che può essere l’attività dell’Amministrazione Pubblica.
Il Regolamento beni comuni interviene su tutti i beni condivisi e comuni della città e i beni comuni non si intendono solo luoghi o oggetti fisici ma dobbiamo pensare e immaginare anche i beni immateriali. Un bene immateriale può essere semplicemente una tradizione popolare da rivalutare, rivisitare o riproporre alla cittadinanza perché magari va persa o come sta accadendo già con l’alternanza scuola-lavoro, ad esempio con l’Amministrazione, è stato attivato un progetto che prevede la rivisitazione di tutta la documentazione presente su Wikipedia (o Wikipidia, come meglio ci piace nominarlo), in cui gli studenti vanno ad analizzare quali sono i contenuti che noi presentiamo e con cui ci presentiamo al mondo come città di Grottaglie e vanno a modificarli laddove ci sono degli errori o ad ampliarli in modo tale da offrire a chi visita le nostre pagine maggiori informazioni sul luogo, sulla città e sulla nostra storia.
I patti di collaborazione – perché di questo si parla, ovvero di una collaborazione tra amministrazione e tessuto sociale civile e associazioni – vanno a regolamentare ciò che fondamentalmente molto spesso già avviene. Avviene spesso che un quartiere si prenda cura di un’aiuola presente nel loro territorio, nel luogo in cui vivono, ma lo fanno senza una regolamentazione che né determini l’usabilità e la possibilità di fare ciò. Quindi di conseguenza il regolamento va semplicemente a dare quelle norme di tutela anche per i cittadini per continuare ad adoperarsi al fine di mettere insieme quelle relazioni sociali che possano poi confluire in atti concreti che portino beneficio alla collettività.
Nel momento in cui si stringe un patto di collaborazione, altra cosa importante da specificare, non è un patto che sigilla o che fondamentalmente chiude quel luogo o quel bene e lo vincola a quel singolo gruppo di cittadini o associazioni, ma i patti di collaborazione sono dei patti sempre aperti che anzi prevedono e comunque specificano fortemente che devono essere sempre e comunque inclusivi verso terzi che vogliono avvicinarsi al progetto. Anche nella stessa fase di stipula di un patto di collaborazione si prevede una fase iniziale in cui il patto di collaborazione viene comunque sia portato alla visione di tutta la cittadinanza (attraverso il portale internet) e si dà un tempo di attuazione in cui tutti possono visionarlo e in caso proporre alternative all’utilizzo di quel bene comune o allo stesso patto di collaborazione per poi arrivare a una sintesi comune che accomuni tutti e che possa offrire le stesse condizioni a tutti.
Diciamo quindi che questo Regolamento fondamentalmente è di innovazione sociale, produce capitale sociale e di conseguenza non può fare altro che favorire lo sviluppo economico della città. Io spero che come c’è stato in Commissione un voto unanime per quanto concerne l’approvazione del Regolamento in quanto tale che è stato modificato secondo alcuni dei dettami richiesti in Commissione che andavano ad evidenziare in particolare tempi un po’ troppo stretti di presentazione della domanda o di esposizione delle domande di patto di collaborazione abbiamo fatto queste piccole modifiche richieste, solo una modifica non è stata effettuata che era quella di esprimere con maggiore chiarezza quale dovesse essere l’ufficio preposto all’accoglimento dei patti di collaborazione presso il Comune e la determinazione delle modalità di assunzione del patto di collaborazione.
Questa modifica non è stata effettuata per il semplice motivo che non è stata ancora individuata l’ufficio e comunque sarebbe opportuno magari in una prossima Commissione individuare insieme le modalità e l’ufficio preposto che io consiglierei comunque sia, visto che è di prossima attuazione, di accorpare con un’eventuale URP (Ufficio relazioni al pubblico) che si propone come ufficio migliore per l’accoglimento di tali domande dato che sono domande che devono provenire fondamentalmente o dai singoli cittadini o gruppi di cittadini o al massimo sollecitate dalle pubbliche amministrazioni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Vicesindaco.
Ci sono interventi? Consigliere Cometa, prego.
Speaker : ANDREA COMETA.
Sì, Presidente, grazie.
Volevo giusto fare un piccolo intervento perché Sud in movimento accoglie con entusiasmo questo punto all’ordine del giorno. Il Regolamento sull’uso condiviso dei beni comuni è da diversi anni nella nostra agenda ed in passato abbiamo sollecitato più volte l’Amministrazione in questo senso.
Oggi ci accingiamo ad approvare in Consiglio questo Regolamento e Grottaglie avrà un nuovo strumento che disegna modalità di collaborazione tra cittadini ed Amministrazione, un momento di crescita per tutti dato che questo strumento aumenta la responsabilizzazione dei cittadini verso la cosa pubblica, un modo per adottare parte di città e un modo di amare tutta la città.
Sarà sicuramente stimolo alla partecipazione e stimolo alla formazione di nuovi gruppi, associazioni e comitati che aggregandosi inizieranno a condividere spazio ai cittadini per prendersene cura e proporre nuove idee che accrescono il bello e il senso civico che oggi ha fortemente bisogno di essere nutrito. L’immagine del grottagliesi che si prendono cura di Grottaglie mi regala una forte e positiva emozione e un obiettivo da raggiungere anche se forse ci vorrà del tempo. Per questo spero che i primi comitati si formino dentro le scuole e che nelle scuole si inizi ad utilizzare questo Regolamento che renderà migliore la nostra città, soprattutto in prospettiva futura.
Pertanto uso lo spazio anche per la dichiarazione di voto. Il Gruppo Sud in movimento ovviamente è favorevole a questo punto all’ordine del giorno.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Cometa.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Sì, io vorrei solo esprimere soddisfazione per il lavoro che è stato svolto da tutto il Consiglio comunale attraverso le Commissioni, gli incontri, i confronti. È grazie al lavoro di tutti, ai suggerimenti che si è arrivati in un certo senso ad approvare prima in Commissione e spero oggi in Consiglio comunale questo Regolamento che è sicuramente un documento che riguarda la vita dei cittadini e riguarda il rapporto tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione e che prelude al fatto che il cittadino cominci ad avvertire in modo sempre maggiore il fatto che la città è casa sua e che quindi questo strumento gli consenta di poter agire come se effettivamente la città fosse casa sua.
Quindi questo è uno strumento di fatto che conferisce poteri e strumenti ai cittadini per contribuire al miglioramento della città, della vita sociale di tutti. Credo che sia un grande segno di civiltà approvare questo Regolamento e un grande segno di maturità politica da parte di tutti perché in alcuni casi si è visto questo strumento come una privazione della Pubblica Amministrazione e dei suoi poteri. In realtà non lo è. In realtà è un grande segno di democrazia oltre che di aumento dei poteri di un’Amministrazione perché vuol dire poter concedere al cittadino un diritto-dovere di prendersi cura della città. Quindi sicuramente fa onore a questo Consiglio comunale approvare questo Regolamento e io sono onorato di essere il Sindaco di questa città e di rappresentare questo Consiglio comunale per questi grandi documenti politici (anche se poi si traducono in Regolamenti) che stiamo adottando unanimemente, tutti insieme, nel segno della condivisione e veramente dell’emancipazione culturale e politica.
Credo che stiamo facendo bene e sarà sicuramente riscontrato in modo positivo dalla città anche se necessiterà di un periodo di rodaggio per la reale applicazione e quindi anche gli uffici dovranno dotarsi di particolare attenzione e pazienza. Credo però che riusciremo a fare bene tutti insieme. Per cui grazie a tutti per il lavoro fatto, per il contributo dato e soprattutto grazie ai promotori, quindi alle associazioni di fatto, che tutte insieme nel corso del tempo hanno lottato affinché si raggiungesse l’approvazione di questo Regolamento che ha un titolo straordinario: si chiama Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani.
Ed è tutto qua la bellezza e la straordinarietà di quello che ci accingiamo ad approvare. Per cui sono estremamente contento e vi ringrazio sin da ora per il lavoro fatto e per i risvolti che questo porterà all’interno della città.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Consigliere Manigrasso, prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Grazie, Presidente.
Sicuramente questo Regolamento è un passo avanti per far capire ai cittadini di come riappropriarsi anche di porzioni della propria città, possa essere un buon viatico per combattere la cattiva educazione, l’inciviltà che buona parte di noi ha nei confronti della propria città quando non la sentiamo nostra.
Quel senso di abbandono che contraddistingue molte volte tanti nostri cittadini, me compreso, nel deturpare parti della città in maniera gratuita e anche incondizionata, purtroppo devo sottolineare anche la grande inciviltà dimostrata da parte di ragazzi che non avendo alternative su cui poter svolgere le loro funzioni serali, distruggono parti importanti delle nostre città. Per cui, ritengo possa essere sicuramente un buon viatico per far capire ai nostri concittadini quanto sia importante recepire quanto ogni singolo mattone del marciapiede, di qualsiasi marciapiede sia proprietà comune.
A questo si aggiunge anche la possibilità di ottenere dei vantaggi, tenendo cura delle proprie cose, della propria città, e ritengo che vada data massima diffusione a questo Regolamento, affinché quanti più cittadini possibile possano adottare parti di città.
Solo una cosa volevo chiedere all’assessore. Rileggendo il Regolamento, lo vedo un po’ scarno sulle modalità attuative circa la presentazione delle domande. Si parla delle finalità, degli scopi, e tutto, però le modalità con cui presentare le eventuali domande, al di là dei giorni prestabiliti che possono essere trenta, quaranta, cinquanta come bisogna presentare le istanze?
Si parlava poi di quell’elenco che a titolo semplificativo si doveva predisporre per far capire meglio che cosa si doveva sottoporre ai cittadini come proposte da sottoporre all’Amministrazione comunale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Manigrasso. Magari raccogliamo, se ci sono, ulteriori chiarimenti o dubbi.
Prego, consigliere Marangella.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Buongiorno a tutti, grazie, Presidente.
In realtà, faccio mie le parole del Sindaco. Mi ha anticipato sulla volontà di tutti quanti noi di chiudere questo percorso iniziato da tempo, grazie anche al tutoraggio che ci ha offerto Labsus, e saluto per tutti il dottor Umberto Castaldo, che ci ha proprio facilitato in questo percorso.
A questo punto, sentendomi superato dalle parole del Sindaco, rimarco semplicemente l’auspicio che Grottaglie, che è stata antesignana, lo ricordo a me stesso, su tanti fronti, siamo stati fra i primi quando fu lanciata dal Governo Vendola l’operazione Bollenti Spiriti a recuperare un bene materiale, essendo antesignana nel recepire queste possibilità che ci offrono oggi la norma e i finanziamenti, non sprechi questa possibilità per fare un passo in avanti, anche rispetto al rapporto tra cittadini e amministrazione, sapendo gli uni che in realtà con questo Regolamento non si vuole delegare e surrogare a quelle che sono le funzioni istituzionali, che spettano a qualsiasi ente che amministra, ma allo stesso tempo, all’Amministrazione, di poter e voler valorizzare quelle che sono oggi le risorse che la Comunità mette a disposizione.
Sperando anche, lo dico a malincuore, per esperienze passate, che anche i punti deboli di questo Regolamento non diventino il pretesto per operazioni che in realtà con questo Regolamento non hanno nulla a che fare.
Nella discussione emersa in Commissione, per esempio, sull’articolo che riguardava la possibilità di concedere l’autofinanziamento, quindi anche attività economiche, che queste attività non siano il viatico, in realtà, per operazioni commerciali camuffate invece da intenti nobili o quant’altro.
Per cui, l’auspicio è che tutti quanti assieme si possa “lavorare” attorno a questo Regolamento per far fare un salto di qualità all’intera comunità e al rapporto che ha citato il Sindaco nell’equilibrio diritti-doveri. Credo che fondamentale sia appunto, in questo passaggio, quello che il Vicesindaco ha già richiamato, e cioè l’individuazione non solo dell’ufficio, ma anche della procedura con cui gestire le eventuali manifestazioni di interesse che verranno spontanee da parte della cittadinanza, o che la stessa amministrazione “promuoverà” o comunque solleciterà. Sarà importante perché presumo che dall’organizzazione di quell’ufficio possa dipendere anche la riuscita o meno di questo sforzo che la comunità grottagliese, l’amministrazione e il Consiglio stanno compiendo in questa giornata. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marangella. Consigliere Annicchiarico, prego.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Io credo che il contributo di tutti, anche prendendo la parola, aiuti a sensibilizzare innanzitutto noi, poi attraverso noi la città sull’importanza di questo passaggio.
Io voglio dire che l’educazione civica che a fasi alternate si insegna e non si insegna a scuola, punta proprio a questo: lo Stato siamo noi. Detto in una città, in una dimensione territoriale come quella meridionale ha un significato aggiuntivo, direi anche nazionale, non soltanto meridionale.
Noi cioè siamo un giovane Stato unitario. Già la parola “Stato” è un termine attraverso il quale non si riesce a concepire precisamente il valore. Tant’è vero che generalmente, ciò che non è nostro, preciso, di proprietà, viene considerato quasi una cosa di nessuno, si dice una res nullius. Di qui, i comportamenti.
Sto cercando anche di tenermi abbastanza lontano da giudizi un po’ troppo ripetuti e un po’ troppo urlati nei confronti della diseducazione dei cittadini. Credo che dobbiamo abbassare anche un po’ i toni rispetto a questo problema, e dobbiamo un po’ abbassare anche il dito indicatore. Non è bello sentir scrivere, ripetere: l’inciviltà, la diseducazione, la maleducazione, la responsabilità di chi, della famiglia, eccetera.
Noi dobbiamo capire anche e soprattutto le cause storiche, oltre quelle sociali, che portano a questa situazione. Le cause storiche le ho accennate prima. Ognuno di noi, nelle passate generazioni, ha concepito più la sfera privata che la sfera pubblica. La mancanza di un’etica pubblica non è un modo per disaffezionarsi a qualcosa a cui si era affezionati. Non abbiamo un retaggio di passato, cioè, di cura del pubblico, perché abbiamo quasi nel DNA territoriale nazionale, ma ancor più meridionale, il fatto che lo Stato, assente perché non costituito, abbia determinato una percezione tale che ciò che è fuori dal recinto della mia proprietà privata e non è nel recinto di un’altra proprietà privata, sia cosa di nessuno, come la strada.
A me è capitato anche di fermare delle persone che dopo essersi soffiate il naso, hanno buttato il fazzoletto in pieno centro cittadino, e non ragazzini, ma persone di una certa età. Forse, per il modo in cui si presentavano, non davano l’idea che potessero immediatamente fare il gesto di buttarlo a terra. La strada, quando è di tutti, è considerata di nessuno.
Questo Regolamento mette in moto un processo reale di cambiamento, ma di cambiamento culturale che non può essere accompagnato soltanto dal dire “diamo lezioni di buona educazione”. Recuperiamo. Credo che quello che ha detto non solo tra le righe, ma esplicitamente, il Vicesindaco, possa essere condiviso nel mettere le scuole in prima fila in questa cura delle idee, su cui far camminare queste cose.
Anch’io brindo, non solo gioisco, ma brindo al fatto che questo primo passo porti noi stessi a vigilare sui nostri comportamenti, che ci porti tutte le generazioni, anche quelle un po’ più demotivate, e qui c’è la dimensione degli anziani che additano i giovani come coloro i quali stanno procedendo a una sorta di imbarbarimento culturale. Se barbarie c’è in giro, è perché il problema della cultura è un problema che viene bypassato. Stiamo dando l’idea, per esempio, che la cultura sia soltanto o prevalentemente l’aggregazione di più persone in uno stesso luogo per fare ciò che piace. Immediatamente, quel luogo viene fatto oggetto di un’occupazione pressoché selvaggia, non l’agorà, cioè la piazza della città che ospita, e quindi, dove si è ospitati bisogna lasciare le cose meglio di come le si è trovate. Questo è l’elemento su cui bisogna puntare, anche quando si organizzano manifestazioni di tipo ludico.
Colgo l’occasione per rassicurare un po’ tutti che il passaggio da un’ala all’altra del Consiglio comunale non è stata rappresentata da un motivo di orientamento politico. Ero e resto indipendente sia come quando sedevo sui banchi che erano occupati e sono occupati dalla maggioranza, così come resto indipendente anche occupando gli altri. La motivazione ognuno la può anche arguire, ma siccome non è necessario renderla pubblica, così come avevo chiesto nella riunione dei Capigruppo al Presidente, è bene che sia sottaciuta, perché non diventi elemento di ulteriore difficoltà di comprensione. L’importante è sapere, e che si sappia, che Polietica, che sieda fra i consiglieri di maggioranza o tra i consiglieri di opposizione, resta, come ho detto ieri sera al congresso di Sud in Movimento, la posizione di chi si sente forte della sua indipendenza, che implica anche la debolezza della propria solitudine. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico. Consigliere Gianfreda, prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Sull’argomento posto all’ordine del giorno che stiamo discutendo, devo dire finalmente, già nella scorsa amministrazione alcune associazioni si erano fatte promotrici, avevano presentato una proposta e si era cominciato a discutere, su questo argomento, poi stoppata.
Anche qui: è passato quasi un anno e mezzo, un anno e qualcosa, e finalmente vede la luce questo Regolamento. In merito quindi condivido pienamente che dove lo Stato in generale, dove le amministrazioni e i vari livelli non riescono a gestire il bene pubblico, è bene che siano i cittadini volenterosi che vogliono affrontare determinate problematiche e vogliono misurarsi nella gestione di qualcosa che proprio così come detto è un bene comune, che va valorizzato e non abbandonato a se stesso.
Non posso che dire che questo è un fallimento, da parte dello Stato in genere, perché dove non arriva lo Stato, si creano dei vuoti, quando non viene gestita da persone perbene, o da associazioni, come in questo caso. Non perché le associazioni che si proporranno non siano all’altezza, però in molte altre occasioni si è insinuata persino la malavita. Dove lo Stato ha arretrato, la mafia, le varie mafie si sono radicate e si sono sostituite allo Stato.
Non posso che essere favorevole, quindi, a questo modo di fare.
Purtroppo, il decadimento che si è avuto negli ultimi venti, trent’anni, dal punto di vista sociale e culturale, più che altro, ha portato, è sotto gli occhi di tutti, alla creazione di vuoti urbani, a concepire la città come degli spazi che sono degradati. Questo io penso che sia più un fatto culturale, anche un fatto sociale, sì.
Io faccio due professioni, nella mia vita mi divido sostanzialmente fra queste due professioni. Una è quella dell’educatore, principalmente quella del libero professionista come ingegnere. Affrontando pure alcuni problemi di urbanistica, mi rendo conto che gli spazi che sono stati progettati negli ultimi quaranta, cinquant’anni, hanno portato a un vero e proprio degrado, e lo Stato non ha saputo esaminare idee forti in cui la società si sia riconosciuta.
L’altro giorno ero, per acquisti, in uno di quei grossi supermercati che ormai hanno sostituito le piazze. Così come sono strutturate, mi facevo la domanda, da semplice profano urbanista, vedevo girare la gente in questi spazi: non nei negozi, ma lungo questi ambienti comuni che hanno sostituito le piazze di una volta, in cui hanno sostituito i porticati, hanno sostituito quegli spazi comuni che erano vissuti dalla società, dalle famiglie, dai ragazzi, dalla gente comune che si ritrovava anche per scambiare qualche parola, cosa che adesso fanno in questi grandi centri commerciali, non per comprare, molte volte, ma solo per passare il tempo.
Questo è un fallimento per chi ha progettato le città, e lo viviamo in quasi tutti i Comuni. Noi forse siamo un po’ “un’isola felice” perché i nostri quartieri-dormitorio non soffrono proprio di quel degrado che invece città un po’ più grandi vivono. Questo non significa che anche quegli spazi non siano degradati, anzi, sono sulla buona strada, quindi è bene che questo Regolamento dia la possibilità a gruppi di cittadini o ad associazioni di occuparsi di quegli ambienti.
Chiaramente è un fallimento perché il cittadino si sente cittadino comune. Anche quello non associato si sente vessato perché paga un sacco di tasse, quindi si aspetta in cambio un servizio. Poi ho una mia idea sulle associazioni. Vanno bene quando servono ad accomunare persone che sono arrivate, nella vita, cioè che riescono, con il proprio lavoro, a dare un po’ del proprio tempo. Negli ultimi anni, invece, vedo che molte associazioni vengono costituite per creare uno sbocco anche occupazionale, ma non si sta facendo altro che illudere queste persone, perché si creano spazi anche culturali, lavorativi, tutti con bellissime idee, che però non creano vero valore aggiunto. Creano valore culturale, questo non significa che con la cultura non si mangi, però non è quel valore aggiunto che serve per creare altra occupazione, e questo mi preoccupa. Ma questo è un problema che dovrebbe risolvere la società in genere, investendo in infrastrutture, investendo nel campo lavorativo e in tutti i campi, quindi è un livello un po’ più alto che in questo momento non c’entra nulla.
Mi sono compiaciuto che il Consiglio comunale, spero all’unanimità, voti questo Regolamento. Se non ricordo male, nella Commissione dicemmo che comunque l’amministrazione doveva redigere un elenco di beni – è stata già posta questa domanda, prima – che dovevano essere messi a bando, affinché poi le associazioni si facessero carico chiedendo la loro. Chiudo. Voterò a favore del Regolamento, e comunque permettetemi di salutare il mio compagno di banco.
Io di solito, negli anni in cui sono stato consigliere, ho sempre avuto persone di un certo spessore con cui ho condiviso battaglie, ho imparato tantissimo. Affianco a me c’è sempre stato da una parte, a sinistra, l’avvocato Giannotte, a destra, il nonno, se non sbaglio… , che su vari livelli, anche culturali, si sono sempre battuti per la città, elevando anche il livello dello scontro, in alcuni momenti, ma sempre per il bene dei nostri concittadini. Grazie, quindi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a te. Grazie, consigliere Gianfreda.
Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Devo essere sincero, ero indeciso se intervenire o meno, anche perché sono particolarmente emozionato per quanto riguarda questo punto. Sono emozionato perché devo dire sicuramente grazie, e lo dico da cittadino, e da cittadino mi sento quasi un peso tolto dallo stomaco, o dalle spalle. Ricordo il 15 aprile del 2013, quando presi un pennello e cominciai a tinteggiare una ringhiera. Si sono alternati circa 35 cittadini, in quell’occasione, e da lì poi cominciò un percorso con l’associazione, che aveva come fulcro la città ideale, cioè la città che diventa dei cittadini. Perdonatemi se mi permetto di dirlo, ma sono felice. Sono sentitamente felice, quindi vi ringrazio perché sento che questo Regolamento potrà dare spazio ad altri cittadini, migliori sicuramente di me, migliori sicuramente di chi ha rappresentato e rappresenta tuttora quell’associazione, nel poter avere cura della propria città. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Vorrei fare un piccolo intervento anch’io. Difficilmente, o raramente intervengo, proprio per dire e sottolineare quello che è stato detto già da tutti voi, aggiungendo quello che per me è il carattere più importante del Regolamento dei beni comuni, e cioè lasciare l’opportunità alla comunità di potersi esprimere. Mi incuriosisce, in questo tipo di azioni, di opportunità che la cittadinanza ha, vedere quelle che saranno poi le reazioni, le nuove idee. Aspetto l’effetto sorpresa, che spero ci sia, di stupirsi di alcune idee e azioni che magari non avevamo previsto, ma che saranno sicuramente ben accolte da tutti noi. Parlo di dare la cosiddetta “carta bianca” ai cittadini e allo spirito d’iniziativa proprio per poter essere stimolati a pensare, a interpretare la realtà della cosa comune, del bene di tutti, così come detto anche dal consigliere Annicchiarico, in una maniera diversa, in una maniera più responsabile, paradossalmente facendo del bene comune non la cosa di nessuno, ma la cosa propria, cioè anche mia.
Per tutto questo vorrei anche ringraziare la rete dei beni comuni della provincia di Taranto, nella persona di Umberto Castaldo come segretario, e la dottoressa Arpino come sostenitrice della rete di tutto il lavoro fatto, e ringraziarli pubblicamente per la disponibilità anche fisica, del tempo che hanno impiegato nel seguire questo percorso che tutti noi abbiamo fatto, anche con l’incontro che è stato realizzato, ben riuscito, durante la fiera, la Commissione, oggi, a quest’ora del mattino, a seguire il Consiglio comunale. Ringrazio ovviamente l’intero Consiglio comunale per aver accolto in maniera così entusiasta e unanime un Regolamento che in sé contiene moltissime aspettative, del quale dobbiamo farci carico di innescare i meccanismi e dare quanto prima risposte di funzionalità effettiva del Regolamento stesso e di tutte le procedure che ne possano garantire il corretto funzionamento.
La parola al Vicesindaco per alcuni chiarimenti chiesti dai consiglieri durante la discussione. Prego.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Vicesindaco e Assessore.
Molto brevemente: per quanto riguarda le modalità, sarò tecnico, ahimè mi compete questo ruolo, in realtà sono molto emozionato anch’io per questo tipo di Regolamento che oggi andiamo ad approvare, l’ho detto prima, in apertura, secondo me è una giornata storica per questo Comune, che entra in una modalità diversa di collaborazione tra il cittadino e l’Amministrazione.
Questo Regolamento apre nuovi scenari, che molto probabilmente, come ha detto prima il Presidente, nemmeno conosciamo, quindi sarò felice di vedere l’evolversi del dopo approvazione. Sono entusiasta anche nel notare dagli interventi dei vari consiglieri che si attinge a un’approvazione unanime, quindi vi ringrazio in anticipo se non avrò l’occasione dopo.
Ritornando al punto di vista tecnico sulle domande, per quanto concerne le modalità, se andiamo a vedere l’articolo 8, comma 4, dice precisamente: “i cittadini che intendono stipulare patti di collaborazione complessi presentano una propria proposta di collaborazione anche per via telematica all’ufficio che pubblica sul portale del Comune l’avviso, eccetera”. Quindi, fondamentalmente, come abbiamo detto prima, verrà costituito l’Ufficio per l’amministrazione condivisa, possibilmente accorpata a un altro ufficio, che già si occupa di relazioni col pubblico, e la domanda potrà essere presentata o tramite normale protocollo, come avviene già… Perfetto.
A tal proposito, ritorno anche sul seguito della domanda, sul sito del Comune di Grottaglie pubblicheremo alcuni patti di collaborazione già stipulati in altre città come modello esemplificativo di ciò che può essere realizzato. Come ho detto prima, gli scenari che si possono aprire sono tantissimi, e molti magari nemmeno li immaginiamo, quindi non c’è un modello, sostanzialmente, di domanda, ma lasciamo all’immaginazione e alla partecipazione della volontà dei cittadini la possibilità di esprimere la propria richiesta.
Ci sarà quindi l’Ufficio per l’amministrazione condivisa, che comunque sia andrà a valutare da un punto di vista tecnico e di fattibilità anche legale la proposta da parte dei cittadini e del gruppo di cittadini.
Altra domanda, l’elenco beni. Quanto all’elenco beni, noi pubblicheremo una piccola lista, ma ripeto, sempre esemplificativa, che sarà utile a far capire ai cittadini su quali luoghi o su quali beni si può intervenire, perché torno a dire, i beni comuni non sono solo luoghi ma sono anche beni immateriali o culturali. Pubblicheremo questa lista, però o renderemo questa lista liberamente ampliabile da parte dei cittadini, o comunque sia verranno valutate le domande, di volta in volta, sul bene scelto.
Un’annotazione sul fallimento dello Stato, come espresso dal consigliere Gianfreda. Io non credo che in questo Regolamento ci sia un fallimento dello Stato, quanto un accrescimento dello Stato. Cioè, il fatto che lo Stato non riesca a sopperire, alcune volte, alle esigenze della propria cittadinanza, non decreta un fallimento, e l’utilizzo appunto di tale Regolamento e di tali modalità di partecipazione attiva dei cittadini, ma un accrescimento. Come ho detto prima, nel momento in cui un cittadino si adopera… Ripeto: non lo vedo come un fallimento, non mi piace parlare di fallimenti, ma mi piacerebbe parlare di accrescimento. Il fatto che lo Stato si occupi del verde pubblico, lo fa nei mezzi e nei modi comunemente demandati allo Stato. Il fatto che se ne occupi un gruppo di cittadini, lo fa in una maniera totalmente diversa da quella che potrebbe fare lo Stato, dando un punto di vista, a mio parere, talché grazie alle esperienze personali, alle competenze personali e a tutto ciò che magari in una ditta specifica, specializzata, anche da un punto di vista di fruizione del bene in quanto quartiere, magari i cittadini che vivono giornalmente e quotidianamente quello spazio pubblico hanno una concezione dello stesso che può essere differente da quello freddo di una ditta che va lì a esprimere il suo lavoro.
Ripeto, quindi: per me è un accrescimento il fatto che il cittadino si occupi di un bene comune e non un fallimento. Poi, per carità.. Parlavamo dell’intendere il fallimento dello Stato. Per carità, lo Stato dovrebbe sempre e comunque assicurare i suoi compiti, il minimo che dovrebbe realizzare, però nel momento in cui viene un gruppo di cittadini a realizzare un’opera, sicuramente farà qualcosa in più, di più bello, di più sentito, che appartiene di più al territorio. Semplicemente questo, il mio punto di vista personale.
Penso di aver risposto a tutte le domande che sono state poste, correggetemi se sbaglio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, Vicesindaco. Per dichiarazione di voto.
Ah, scusi, consigliere Danese, non l’avevo visto.
Prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Grazie. Questo Regolamento approda oggi qui in Consiglio, dopo diversi passaggi in Commissione, quindi anche la minoranza, Volare Alto ha condiviso in qualche maniera, ha dato degli input che sono stati comunque accolti nella more della rappresentanza un po’ di tutte le istanze degli altri gruppi, quindi sicuramente questo documento oggi da parte mia verrà approvato, il voto sarà favorevole.
La cosa non mi rende così felice come altri consiglieri, perché io aspetto che questo Regolamento sia poi effettivamente fruibile e diventi attuativo, in qualche modo. Ancora oggi ascolto, sento che metteremo a disposizione un ufficio, oppure che sarà l’URP piuttosto che qualche altro ufficio. Avrei gradito che qualcuno avesse detto: dal primo febbraio 2018, tanto per dare una data, saranno attivi gli uffici con tanto di personale che potrà accogliere le richieste e qualcuno che le possa valutare.
Io spero che questo possa accadere presto, quel giorno sarò probabilmente un po’ più felice di oggi. Lo sarà ancor di più quando vedrò qualche piazza, qualche monumento, qualche edificio che oggi magari è in condizioni di non fruibilità, e quando vedrò qualcuno che magari se ne prenderà cura, così quando vedrò magari qualche manifestazione, qualche incontro, che magari rivitalizzi qualche bene immateriale di cui ha parlato il Vicesindaco, concordo pienamente. Che ne so: tirar fuori qualche vecchia tradizione di cui io nemmeno magari ho memoria, o qualcosa che riguarda la nostra città, di cui non abbiamo oggi, io personalmente, magari, contezza, e allora quel giorno sarò un pochino più felice di oggi.
Il voto comunque sarà favorevole. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Danese. Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, pongo in votazione l’approvazione del “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani”.
Prego, consiglieri, votate.
21 presenti, 21 voti favorevoli.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Settimo punto all’ordine del giorno: “Piano comunale per il diritto allo studio anno 2018”.
Passo la parola all’assessore Dubla. Prego.
Speaker : ELISABETTA DUBLA, Assessora.
Buongiorno a tutti, grazie Presidente.
La Regione Puglia, in conformità a quanto previsto dalla legge regionale 4 dicembre 2009, ha elaborato il modello del Programma comunale di interventi per il diritto allo studio per l’anno 2018. Il nostro servizio di pubblica istruzione sulla base delle indicazioni fornite dalla Regione ha redatto un modello che illustra gli specifici interventi finalizzati al conseguimento degli obiettivi del diritto allo studio. In relazione a questo modello è stata predeterminata, per l’anno 2018, la spesa di 792.509 euro, per la quale si chiede alla Regione un contributo pari a 547.509 euro.
In relazione a tanto, quindi, si si chiede al Consiglio comunale l’approvazione dell’allegato programma comunale di interventi per il diritto allo studio per l’anno 2018, affinché venga inoltrata alla Regione Puglia istanza di contributo.
Il programma di interventi per il diritto allo studio è stato già sottoposto al parere della competente Commissione. Nel prospetto riepilogativo la somma di 792.509 euro è stata così ripartita: per il servizio mensa 536.000 euro, contributi richiesti alla Regione, 319.000; servizio di trasporto, 245.000 euro, contributi richiesti alla Regione 217.000; interventi vari 5.545 euro, che vengono totalmente coperti dal contributo regionale; il contributo per le scuole per l’infanzia paritarie private degli enti locali è 5.964, per cui viene richiesto il contributo di 5.964.
Anticipo, sicuramente mi verrà chiesto nella discussione, che le somme interventi vari e scuole per l’infanzia vengono praticamente preventivate in base allo storico che ci è stato erogato lo scorso anno, in quanto sono cifre che vengono erogate soltanto dietro la copertura del contributo regionale. Non c’è un contributo da parte del Comune.
Le somme scritte sul modello, quindi, sono quelle, fanno riferimento allo storico del precedente anno.
Io ho concluso la presentazione. Se ci sono delle domande, sono a disposizione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Ci sono interventi? Per dichiarazione di voto?
Possiamo passare alla votazione. Prego di marcare la presenza.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Manca uno. No. Dei presenti in aula, ne manca uno. Fai in tempo a votare.
Speaker : INTERVENTO.
I presenti sono 20, però, scusate.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Adesso sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay.
Presenti 20, favorevoli 19, contrari zero, astenuti 1.
Il Consiglio approva.
Passiamo all’ottavo punto all’ordine del giorno: “POR Puglia FESR FSE 2014-2020 Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali azione 6.8 – Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche. ARET Puglia Promozione – Accordo Comune di Grottaglie. Potenziamento info-point periodo B. Variazione di bilancio”.
Richiedete la relazione dell’assessore? No.
Ci sono dichiarazioni di voto? No.
Procediamo con la votazione.
Prego i consiglieri di votare il punto n. 8) all’ordine del giorno, così come data precedentemente lettura.
Prego sempre di marcare la presenza. Controllate sempre sull’elenco il vostro nome.
Presenti 21, favorevoli 16, contrari nessuno, astenuti 5.
Il Consiglio approva.
Nono punto all’ordine del giorno: “Bilancio di previsione”...
Chiedo ai consiglieri di votare. Un attimo. Ci siamo.
Votiamo l’immediata esecutività. Prego, consiglieri, votate.
Manca un voto. Prego tutti i consiglieri di guardare l’elenco, se si è presenti in elenco.
21 presenti, 16 favorevoli, contrari nessuno, astenuti 5.
Il Consiglio approva.
Punto n. 9) all’ordine del giorno: “Bilancio di previsione finanziario 2017-2019. Ratifica della variazione di bilancio di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 438 del 03.10.2017”.
È richiesta la relazione dell’assessore? L’info-point.
Se non ci sono interventi... Scusate.
Va bene? Per dichiarazione di voto.
Pongo in votazione il punto n. 9) all’ordine del giorno, così come data lettura precedentemente.
Un attimo soltanto. Datemi un attimo di tempo.
Vi spiego. Ci sono alcuni comandi in più da sbloccare.
Non capisco questa cosa, che se ne va in pausa. Un attimo soltanto. Grazie. Anch’io la stimo. Vi stimo tutti tantissimo. Un attimo. Non potete votare. Se non lampeggia non potete votare. È semplice.
Sì, adesso potete votare. Continuate a votare, tra l’altro. Ero io che non vedevo sul mio sistema.
Votate. Consiglieri, votate. Evitiamo di fischiare in aula, cortesemente. Rimaniamo in silenzio.
Manca sempre un voto. Manca sempre un voto. La presenza, Sindaco. Prima la presenza e poi l’espressione di voto. Grazie.
Presenti 21, favorevoli 15, contrari nessuno, astenuti 6.
Il Consiglio approva.
Prego i consiglieri di votare, adesso, per l’immediata esecutività. Prego, consiglieri, votate.
21 presenti, 15 favorevoli, zero contrari, 6 astenuti.
Il Consiglio approva.
Punto n. 10) all’ordine del giorno: “Bilancio di previsione finanziario 2017/2019. Ratifica della variazione di bilancio di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 452 del 10/10/2017”.
Chiedo al Consiglio comunale se è richiesta la relazione dell’assessore. Sì. Passo la parola all’assessore... Sì, è stata chiesta dal consigliere Marangella.
Passo la parola all’assessore Bonfrate. Prego, assessore.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Ripeto quello che ho detto l’altro giorno. Sempre formazione. Non è cambiata da tre giorni a questa parte: formazione era e formazione è rimasta. Dei tagli ad inglese... Purtroppo, l’assessore Blasi si è dovuto assentare. Quindi, rimarrete con il dubbio. Però sono soldi buoni.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
[...] e a Bruxelles, dei convegni che ci saranno. No, la formazione è sul Piano della mobilità sostenibile. In inglese.
Speaker : SINDACO.
È presumibile che ci vada il dirigente, l’ingegner Rotondo, anche perché lui ha curato i progetti relativi alla mobilità sostenibile che abbiamo approvato e poi ha anche le competenze, oltre che l’ottima conoscenza della lingua inglese in materia tecnica, dato che, come avete visto, ha scritto anche dei testi in inglese, quindi ha delle pubblicazioni. Anche se non sono specifiche le pubblicazioni, ma sono in inglese. Quindi, è presumibile che ci vada il nostro dirigente.
Questo è al momento. Poi valuteremo nel momento opportuno se ci sarà spazio per altri componenti dell’Amministrazione, però l’obiettivo era quello di avere una presenza nostra in quei luoghi per comprendere quelli che sono i nuovi indirizzi e avere una formazione più completa. Era questo il senso. Ci siamo candidati e siamo stati... Sì, completamente a carico dei proponenti.
Non capivo le domande extra. È formativa, sì. È formativa.
Speaker : PRESIDENTE.
Al microfono. Un attimo.
Dovete darmi un attimo di tempo per poter attivare i microfoni.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Volevo indicare all’Amministrazione comunale la possibilità, quando ci sono questi corsi, sia formativi sia di partecipazione amministrativa, di rappresentanza, di pensare anche a dei consiglieri comunali, magari alternati, uno di maggioranza e uno di minoranza, in maniera da collaborare e dare a tutti la possibilità di una partecipazione... Non sto dicendo in questa occasione, ma nelle eventuali altre occasioni, anche a livello di rappresentatività amministrativa.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Manigrasso.
Un attimo. Abbiamo perso un attimo la bussola. C’è sempre bisogno di aspettare un attimo per potervi attivare i microfoni. Mi state facendo impazzire. Vi sto rincorrendo. Un attimo. Datemi un secondo.
Speaker : SINDACO.
Quello che volevo segnalare è che siamo tra le quattro città europee che si sono candidate e sono state ammesse a questa cosa. Credo possa essere sicuramente un aspetto positivo. Scusami, delle quattro città italiane nel contesto europeo, volevo dire, selezionate. Penso che sia un fatto positivo, più che altro per la città, affacciarsi a questi eventi europei, che sono importanti, anche per avere in anticipo quelli che possono essere gli indirizzi. Credo sia importante.
Questo era lo scopo e il senso di questa candidatura e di questa approvazione.
Se non ci sono altre domande particolari... Sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Danese.
Speaker : LORETO DANESE.
Solo una domanda tecnica di basso livello: è prevista un’indennità di trasferta per chi... Se saranno dirigenti o impiegati a partecipare. Se eventualmente è prevista, è compresa in quello che è stato finanziato?
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 10) all’ordine del giorno.
Presenti 21, favorevoli 17, contrari nessuno, astenuti 4.
Il Consiglio approva.
Pongo in votazione l’immediata esecutività.
Prego, consiglieri, votate.
Prego tutti i consiglieri di votare. Manca un voto. Assicuratevi di aver marcato la presenza ed espresso il vostro voto.
Presenti 21, favorevoli 17, contrari nessuno, astenuti 4.
Il Consiglio approva.
Punto n. 11) all’ordine del giorno: “Bilancio di previsione finanziario 2017/19. Ratifica della variazione di bilancio di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 454 del 10/10/2017”.
Chiedo al Consiglio comunale se è richiesta la relazione da parte dell’assessore.
Consigliere Gianfreda, prego.
Un attimo. Prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Avevamo chiesto dei chiarimenti, Presidente, in Commissione.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì. Passo la parola all’assessore Betta Dubla. Prego, assessore.
Speaker : ELISABETTA DUBLA, Assessora.
Durante la seduta di Commissione era stato chiesto un chiarimento circa l’esplicitazione dei soggetti privati che hanno partecipato come sponsor al progetto Carsica. Giusto? Quindi, è questo che dobbiamo chiarire o... In delibera è già stato messo. Che cosa è successo? Quando abbiamo approvato il progetto il 31 luglio 2017, il progetto diventava parte integrante della delibera n. 367. Nel progetto vengono indicati in maniera esplicita gli sponsor. Mi sono spiegata? Beh?
Speaker : INTERVENTO.
La sostanza è che eravamo tutti favorevoli. È ovvio che bisogna conoscere – tra virgolette – il donatore. Lei ha fatto l’esempio...
Speaker : ELISABETTA DUBLA, Assessora.
L’elenco è nel progetto e il progetto è parte integrante della delibera. Ora vi faccio vedere... Della delibera di Giunta. Va bene. A pagina 6 del progetto, che è parte integrante della delibera di approvazione richiamata nella delibera di Consiglio, c’è l’elenco degli affiliati, che sono anche partner del progetto. È il format del progetto. Sono partner affiliati, perché contribuiscono al progetto stesso. Sono Baux Srl di Carosino, complesso residenziale Belvedere Srl di Massafra, Falanto Srl di Grottaglie, Il Lattoniere Srl di Grottaglie, parafarmacia La Madonnina Snc di Grottaglie, SSD Mediterranea Nuoto di Grottaglie, Quaranta Giuseppe Forniture per ceramisti di Grottaglie, Società Jonica del Capitello Srl di Grottaglie, Zanzar Spa di Grottaglie.
Qui ho anche le lettere con cui viene siglato l’impegno come partner finanziatori. Sono anche questi atti che possono essere visionati e che fanno parte del progetto. Se volete, li faccio girare insieme al progetto.
Presidente?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Gianfreda.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Quindi, queste imprese sono tutte riportate nella 367. Siccome l’altra volta l’abbiamo visto on line e l’allegato non c’era, possiamo sapere di queste ditte qual è l’importo finanziato? È riportato nel progetto, penso.
Speaker : ELISABETTA DUBLA, Assessora.
Complesso residenziale Belvedere, 2.000 euro; parafarmacia La Madonnina, 1.000 euro. Poi abbiamo Società Jonica del Capitello, 2.000 euro; Quaranta Giuseppe, 1.000 euro; SSD Mediterranea... Dove sta? Non li vedo. Sì, 1.000 euro. Zanzar, 2.000 euro e Baux 1.000 euro; Falanto, 3.000 euro. Non ho fatto i conti. Ci siamo? Canale 85, sì, che era media partner. Mi sono dimenticata di dirlo perché stavo... Sì. Nella pagina 7 è elencato... Canale 85 come media partner.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Danese. Prego, consigliere Danese.
Speaker : LORETO DANESE.
Grazie.
Io alcuni nomi li conosco e altri no, però è chiaro, anche conoscendo i nomi... Siccome questi signori partecipano e, in qualche modo, finanziano delle attività dell’Amministrazione, sono stati chiesti dei requisiti di... Si dice che a caval donato non si guarda in bocca, però in questo caso forse conviene. Requisiti di – tra virgolette – moralità, non so cos’altro può venire in mente. Cioè, hanno aderito ad un protocollo d’intesa di tipo etico? A questi signori è stata chiesta una camerale con la dicitura antimafia? Mi vengono in mente questi strumenti per dare un minimo di controllo. Al di là del fatto che io posso conoscere una persona e mi sembra una brava persona, però magari alcune cose possono sfuggire.
Trattandosi di un impegno dell’Amministrazione, un impegno pubblico, chiedo se questo tipo di verifica, come si fa aderendo all’ANAC per gli appalti pubblici... Se è stato fatto questo tipo di verifica. Ripeto: ovviamente, non è diretto alle persone o alle aziende. Tanto di cappello alle aziende che vogliono contribuire, ma chiedo se un controllo di questo tipo è stato fatto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Danese.
Ci sono altri interventi? Consigliere Manigrasso, prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Volevo solo chiedere una questione di forma. Mentre sulla proposta di delibera dei POR il Collegio dei revisori ha firmato digitalmente nell’esprimere il proprio parere, su questa delibera e sulle altre due precedenti non c’è nessuna sigla dei revisori, non c’è nemmeno una firma. Credo e spero che abbiano quantomeno firmato nell’originale, Segretario. Tutte e tre le tre variazioni di bilancio. Segretario, nel loro parere c’è scritto: “Il giorno 7 novembre dell’anno 2017 alle ore 10 si è riunito nella sede municipale il Collegio dei revisori”, il che vuol dire che stavano qui. Va bene. L’importante è che siano siglati. Noi abbiamo sempre quella questione in sospeso con i revisori. Devo proporre l’abbassamento della loro indennità.
Speaker : PRESIDENTE.
Pongo in votazione il punto n. 11) all’ordine del giorno.
...Nessuna prenotazione. Va bene.
Speaker : SINDACO.
In questo caso, non c’è nessuna verifica richiesta nel protocollo che è stato trasmesso da parte del... Ci sono dei format che ci sono stati trasmessi. Su questi format non ci sono delle diciture o degli allegati da allegare. La Regione. La Regione ha pubblicato il bando con i format a cui bisogna attenersi. Sulla base di questi format, abbiamo adempiuto alle verifiche richieste. Non veniva richiesta questa cosa nello specifico, quindi non abbiamo approfondito questa verifica. Questo è quanto.
Quindi, ci siamo attenuti alle indicazioni regionali previste nell’accordo di collaborazione in qualità di affiliato nel progetto, quindi avviso pubblico. Sono i requisiti che ha richiesto la Regione e tanto abbiamo fatto. Questo è.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono altri interventi? Consigliere Danese, prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Io invito comunque l’Amministrazione ad andare oltre quella che può essere un’indicazione di un altro ente, anche se, magari, di livello superiore.
Mi rendo conto che oggi non è più possibile, in questo momento, però in altre occasioni invito l’Amministrazione a fare le proprie valutazioni su operatori che, magari, spesso... In questo caso sono locali. Qualcuno è comunque della provincia, ma non prettamente cittadino. Ribadisco la necessità, in altre occasioni, di procedere con verifiche di questo tipo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Danese.
Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione il punto n. 11) all’ordine del giorno, così come data lettura precedentemente.
Prego, consiglieri, votate. Prego tutti i consiglieri di votare e di controllare e marcare la presenza, come sempre. 20 presenti... Vota. Ha già marcato la presenza. Vota. Okay.
Presenti 20, favorevoli 13, astenuti 7.
Il Consiglio approva.
Un attimo. Prego i consiglieri di votare per l’immediata esecutività.
Prego, consiglieri, votate.
Presenti 20, favorevoli 13, astenuti 7, contrari nessuno.
Il Consiglio approva.
Ringrazio tutti e, augurandovi una buona giornata, dichiaro chiuso il Consiglio comunale alle ore 13,43.