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C.c. Grottaglie - 05.09.2018
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Speaker : PRESIDENTE.
Prego i consiglieri di prendere posto. Buonasera a tutti. Possiamo iniziare con il Consiglio comunale. Prego il Segretario Tamburrano di procedere con l’appello.
Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
D’Alò Ciro, Annicchiarico Cosimo, Annicchiarico Giovanni, Cabino Anna, Cometa Andrea, D’Abramo Gabriele, D’Alò Saveria, Danese Loreto, De Carolis Giulio, Di Palma Pierluigi, Donatelli Francesco, Galiandro Aurelio, Gianfreda Ciro, Lacava Alessandra, Manigrasso Alfonso, Marangella Aurelio, Marinelli Giovanni, Miglietta Gabriella, Petrarulo Ciro, Rossini Domenico, Russo Antonietta, Santoro Michele, Serio Massimiliano, Trani Immacolata, Zimbaro Massimo.
17 presenti, 8 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo.
Passo la parola al consigliere Santoro perché mi ha chiesto precedentemente parola per comunicazioni preliminari al Consiglio comunale.
Prego, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, grazie dell’opportunità che mi sta dando. In data 23 luglio 2018 si è svolto un Consiglio comunale. In questo ordine del giorno erano riportate delle mie interrogazioni che non furono discusse in quanto il sottoscritto era assente.
Poi, si è fatto un nuovo Consiglio comunale monotematico e non si è portata nessuna interrogazione o interpellanza. Oggi viene svolto un Consiglio comunale e si mettono all’ordine del giorno altre interrogazioni, senza riportare le precedenti. Quindi, Presidente, io la invito a riportare in ordine cronologico e in ordine di data tutte le mie interrogazioni e interpellanze che presento in questo ufficio protocollo del Comune di Grottaglie. Se lei è incapace di gestire la cosa pubblica, sia politicamente che amministrativamente, lo dica e così nominiamo un altro Presidente. Altrimenti, so io quello che devo fare. Mi è successo, Presidente, che sto chiedendo dei documenti, importanti o non importanti, e ho scritto anche al Prefetto e il Prefetto vi ha mandato una lettera, una missiva nella quale vi ordina di darvi i documenti ed è rimasta lettera morta. Sono andato di nuovo, presentando un’altra richiesta, un’altra missiva al Prefetto, non so se vi ha scritto. Comunque, abbiamo stabilito alcune cose.
Presidente, io la invito a riportare ordine in Consiglio comunale, perché lei è notaio, non appartiene né a Sud in Movimento, né a Cambiamo Grottaglie, né a Cambiamo l’Italia, né a nessun partito. Lei è il Presidente del Consiglio comunale. Lei è il notaio del Consiglio comunale e la invito a rispettare il Regolamento.
Presidente, lei sta commettendo tanti gravi errori che non posso perdonare. O riporta immediatamente dal prossimo… Può fare anche un Consiglio comunale con tutte le interrogazioni, con tutte le interpellanze. Non mi riguarda, ma deve portare a termine tutte le mie interrogazioni e interpellanze. Altrimenti, sarò costretto a seguire altre vie.
Grazie, Presidente. Glielo dico, Presidente, un’altra volta…
Speaker : PRESIDENTE.
Fa benissimo, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
No, Presidente, le devo dire un’altra cosa. Calma, io le ho chiesto cinque minuti, non due minuti.
Speaker : PRESIDENTE.
Pensavo avesse finito. Prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
In data 15 marzo 2018 ho presentato un’interrogazione sulla lottizzazione Savarra. Non ho ricevuto né documenti e non ho visto nemmeno la mia interrogazione. Queste sono interrogazioni molto importanti per la nostra città, per il paese Grottaglie. Assolutamente voglio che queste cose vengano discusse in Consiglio comunale, Presidente.
Ripeto, cerchi di mantenere l’ordine. Lei è il Presidente di tutti, non del Sindaco, non dei consiglieri comunali di maggioranza, perché noi siamo consiglieri comunali e tutti insieme apparteniamo ad una minoranza. Però, Presidente, siamo consiglieri comunali, noi e loro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, scusi, un’altra cosa importante. Ho contato i numeri, Presidente. Oggi voi siete in minoranza, siete dodici persone. La maggioranza non può discutere i problemi con dodici persone, con undici persone.
Adesso chiederò due minuti di sospensione del Consiglio comunale per parlare con i miei amici su cosa dobbiamo fare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Per “amici” intende gli altri consiglieri di minoranza?
Speaker : MICHELE SANTORO.
I miei amici di opposizione, non i miei amici di maggioranza.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Volevo risponderle. Volevo un attimo un chiarimento. Il Consiglio comunale a cui faceva riferimento rispetto alle interrogazioni, se mi dà la data, cortesemente.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Signorsì! 23 luglio 2018.
Speaker : PRESIDENTE.
Se non sbaglio, questo fu il Consiglio comunale che fu anticipato da una telefonata che io le feci per delle interrogazioni.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Io abbandonai perché il Sindaco andò a un funerale.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro, mi faccia soltanto finire di parlare.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Prego.
Speaker : PRESIDENTE.
Le anticipai con una telefona… Prima del Consiglio comunale, le feci una telefonata per fare un resoconto sulle interrogazioni, così come mi era chiesto.
Speaker : MICHELE SANTORO.
A me mai.
Speaker : PRESIDENTE.
Lei lo può benissimo negare. La prossima volta avrò cura di avere un rapporto epistolare con lei in maniera tale da certificare quelle che sono le comunicazioni.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Come io le mando le comunicazioni su WhatsApp, così me le può mandare lei.
Speaker : PRESIDENTE.
Non su WhatsApp. Una telefonata le feci.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Mai arrivata, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Va benissimo. La prossima volta avrò cura di notificarle le comunicazioni. Comunque, colgo la sua segnalazione, nonostante sia rappresentato anche in Capigruppo dalla sua collega…
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, il Capogruppo non discute delle interrogazioni…
Speaker : PRESIDENTE.
I Capigruppo decidono l’ordine del giorno.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Il Capogruppo decide quando si farà… Presidente, lei legga…
Speaker : PRESIDENTE.
Non è un dibattito. Le sto dando le risposte che mi ha chiesto.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Si legga il Regolamento comunale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Santoro.
Passo la parola al Sindaco per delle comunicazioni preliminari. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Volevo semplicemente comunicare al Consiglio per chi non l’avesse saputo che in questi giorni il consigliere comunale Zimbaro ha subito degli atti di vandalismo, chiamiamoli così. Gli hanno forato le gomme dell’auto. Ovviamente, mi sento di esprimere la mia solidarietà personale e comunque penso anche dell’Amministrazione, perché sono atti vandalici che stanno comunque imperversando nella città. Insomma, come accade anche per gli altri cittadini, sono cose intollerabili. È stato informato il Commissariato di Polizia affinché faccia chiarezza su questo punto.
Volevo solo informare il Consiglio comunale anche di questa cosa, che è accaduta in questi giorni. Solo questo, grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Così come richiesto dal consigliere Santoro, pongo in votazione la proposta di interrompere per cinque minuti il Consiglio comunale.
Prego, consiglieri, votate. Mancano alcuni consiglieri. Mancano due voti, di due consiglieri. Prego tutti i consiglieri di…
Presenti 17, voti favorevoli 17.
Sospendo il Consiglio comunale per cinque minuti.
Riprenderemo alle ore 17,35.
Prego tutti i consiglieri di prendere posto.
Chiedo cortesemente al Segretario Tamburrano di procedere con l’appello.
Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
D’Alò Ciro, Annicchiarico Cosimo, Annicchiarico Giovanni, Cabino Anna, Cometa Andrea, D’Abramo Gabriele, D’Alò Saveria, Danese Loreto, De Carolis Giulio, Di Palma Pierluigi, Donatelli Francesco, Galiandro Aurelio, Gianfreda Ciro, Lacava Alessandra, Manigrasso Alfonso, Marangella Aurelio, Marinelli Giovanni, Miglietta Gabriella, Petrarulo Ciro, Rossini Domenico, Russo Antonietta, Santoro Michele, Serio Massimiliano, Trani Immacolata, Zimbaro Massimo.
18 presenti, 7 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Ringrazio il Segretario Tamburrano. Il primo punto all’ordine del giorno… Avevo dato per scontato che… A chi passo la parola? Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti. Come ha fatto formale richiesta il collega Michele Santoro, metto in evidenza la mancanza del numero legale, la mancanza di presenze nella maggioranza, che sicuramente non sono occasionali coincidenze come si può dire in determinate situazioni, ma è anche un modo di esternare un evidente malessere che sta all’interno della maggioranza. Quindi, da parte dell’opposizione è facile in questi casi, come del resto è successo tantissime volte, a parti invertite, quando il Sindaco sedeva da questa parte, nell’opposizione, e di fronte alla mancanza del numero legale la cosa che viene più spontanea e più immediata anche più politica è quella di mettere in evidenza questa responsabilità, questo senso di responsabilità da parte della maggioranza e quindi abbandonare l’Aula per mettere nella massima evidenza questa carenza.
Se accanto a questo ci mettiamo anche il fatto del comportamento, soprattutto negli ultimi tempi, nelle ultime sedute, da parte della maggioranza, di sfida e di tentativo di umiliazione dell’opposizione. Basta ricordare quello che è successo nell’ultimo Consiglio comunale. Nell’ultimo Consiglio comunale c’è stata una seduta monotematica su un argomento molto importante, su un argomento che ha anche degli strascichi e abbiamo assistito a delle dichiarazioni in questa direzione abbastanza pesanti, soprattutto nei confronti della minoranza, e mi riferisco alle minacce che sarebbero arrivate al Sindaco e all’assessore Chianura. Di fronte a questo clima e di fronte anche a un grandissimo senso di responsabilità da parte dell’opposizione, abbiamo deciso di concludere in maniera unitaria quel Consiglio comunale. Invece, che cosa è successo? Si è completamente rigettata questa possibilità nei confronti dell’opposizione, tant’è che noi dicemmo “noi come opposizione abbiamo richiesto una seduta monotematica su questo argomento” e abbiamo presentato una mozione, come è di prassi, come è previsto dallo Statuto, ma è una mozione aperta. Era aperta anche al contributo e a una conclusione unitaria di tutto il Consiglio comunale. L’abbiamo più volte richiamato questo aspetto. Invece, da parte della maggioranza c’è stata una chiusura totale, forte dei numeri, e quindi è stato rigettato qualunque senso di dialogo, qualunque spirito di dialogo che veniva avanti dall’opposizione, appunto forte dei numeri.
Ho sintetizzato in un post su Facebook questo aspetto con due parole: quando si mostrano i muscoli, quando si hanno i numeri in politica, nelle Istituzioni, puoi fare anche le prove di forza, puoi far vedere che sei muscoloso, puoi far vedere che hai i numeri, ma sono cose provvisorie. Soprattutto, non è un atto di forza quello di forzare nei confronti dell’opposizione, ma è semplicemente un atto di debolezza, non di forza.
Quello che sta succedendo questa sera dà perfettamente la conferma di quello che ho detto. Quella che sembrava ieri una cosa granitica, una maggioranza granitica, adesso comincia a vedersi qualche cosa che non va. È la dimostrazione che in politica bisogna assumersi grandissime responsabilità, sia da parte di chi è chiamato a governare una città come Grottaglie, sia da parte di chi svolge un ruolo di minoranza, di opposizione a questo. È scontato, i ruoli che si svolgono nelle Istituzioni tra maggioranza e minoranza sono spesso aspri, violenti dal punto di vista verbale. Però, alla fine, la maturità di una classe politica, di una classe dirigente anche a livello locale si vede da queste cose. Voi maggioranza, voi Amministrazione comunale, voi Sindaco e maggioranza, non avete dimostrato questo. Sarebbe stato facile adesso, così come si adombrava con la richiesta di sospensione, rimarcare al massimo questa grave situazione che c’è all’interno di questa maggioranza, che è anche caricata da un clima che non aiuta la politica e non aiuta le Istituzioni. Mi riferisco al clima anche pesante dal punto di vista delle minacce, di quello che sta succedendo, delle cose che ha detto anche il Sindaco rispetto alla vicenda che è accaduta al collega Massimo Zimbaro.
Detto questo, proprio per senso di responsabilità, proprio per le cose che ho detto prima, noi non abbandoniamo l’Aula. Questo è un segnale che vogliamo lanciare non soltanto all’Amministrazione comunale e a tutta la maggioranza, ma è un segnale che vogliamo trasferire alla città. Da questa parte c’è una classe dirigente, c’è un gruppo di persone che è stato delegato dall’elettorato a svolgere un ruolo di controllo e di opposizione che svolge questo ruolo nel migliore dei modi. L’esempio è questo. Ci sono anche dei punti importanti che riguardano l’interesse e il futuro della città. Penso, per esempio, al Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale.
Abbandonare l’Aula e quindi non consentire la discussione di questo argomento oggi sarebbe stato un danno non alla maggioranza, ma sarebbe stato un danno alla città, e questo lo vogliamo evitare.
È per questo che per senso di responsabilità l’opposizione rimette ancora più in evidenza questo stato di situazione e per senso di responsabilità rimane in Aula e affronta i punti all’ordine del giorno.
Speaker : PRESIDENTE.
Pensavo che il consigliere Donatelli fosse portavoce di tutti della decisione, anche perché ha espresso…
Grazie, consigliere Donatelli.
Primo punto all’ordine del giorno: interrogazione protocollo n. 18660 del 19/07/2018 su chiarimenti in merito ai lavori di sistemazione dei parcheggi a servizio del centro storico presentata dal Gruppo consiliare Articolo 1 Movimento democratico e progressista.
A chi passo la parola? Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente.
Questa interrogazione, presentata dal Gruppo consiliare Articolo 1 Movimento democratico e progressista, è la dimostrazione, la continuazione di quel ragionamento che si stava facendo prima per il ruolo che può svolgere un Gruppo di opposizione responsabile nei confronti della città, dando anche, con una visione critica, con una visione non appiattita, il proprio contributo in questa direzione.
L’interrogazione riguarda i lavori di sistemazione dei parcheggi a servizio del centro storico. Per parlare di questo argomento diventa inevitabile, lo abbiamo scritto nella interrogazione, quel riferimento diretto con un provvedimento approvato recentemente dal Consiglio comunale, cioè il regolamento della zona a traffico limitato nel centro storico.
Nell’occasione in cui è stato licenziato questo regolamento, il 25 giugno scorso, noi come Gruppo abbiamo detto che siamo sostanzialmente d’accordo che vi sia questo provvedimento, questa regolamentazione, però abbiamo messo in evidenza due aspetti negativi che, ripeto, si riallacciano con il discorso che si faceva prima, non solo del senso di responsabilità, ma anche del contributo che l’opposizione dà all’Amministrazione comunale. Nel momento in cui si pensa di regolamentare il traffico all’interno del centro storico, tutta una serie di adempimenti devono scaturire, devono essere consequenziali al regolamento stesso. Invece, che cosa è successo? A Grottaglie succede il contrario: prima si fanno delle ordinanze che limitano alcune viabilità, tipo il senso unico su via delle Torri e su via Crispi, poi si chiudono, almeno in parte, due importanti piazze del centro storico, Piazza Rossano e Piazza Regina Margherita. Questo dovrebbero essere il frutto consequenziale di un regolamento. Invece, si è partiti esattamente dall’opposto, cioè prima si è tentato di regolamentare raffazzonando una scelta di questo genere, e poi si è approvato il regolamento.
L’altra criticità che abbiamo messo in evidenza nell’occasione dell’approvazione del regolamento della ZTL riguarda il fatto di dare la possibilità alternativa della sosta delle auto soprattutto per i residenti, e non è un caso che il Piano Cervellati, che riguarda appunto tutto il centro storico, ha pensato a questo nel momento in cui ha individuato attorno al centro storico, nei quattro punti cardinali, almeno questo diceva il Piano Cervellati, una serie di parcheggi che devono essere al servizio del centro storico. A maggior ragione, quando si regolamenta il traffico e la sosta nel centro storico, ai cittadini bisogna dare delle alternative con i parcheggi.
I parcheggi ci sono, non è che non ci sono, anche se sono sempre insufficienti. Abbiamo il parcheggio del Largo dell’accoglienza in via Crispi, abbiamo il parcheggio a fianco alla Posta sulla depositeria comunale in via XXIV Maggio, abbiamo il parcheggio che si trova sotto il Comune e abbiamo un parcheggio in Piazzetta del Popolo, quello adiacente al monumento ai caduti. Non è vero che non ci sono assolutamente parcheggi. Bisogna vedere come vengono utilizzati questi parcheggi. Noi abbiamo messo in evidenza due cose fondamentali a proposito di questi parcheggi. Di questi parcheggi almeno due non sono completamente agibili. Anzi, addirittura c’è anche qualche pericolo attorno a questi due parcheggi. Mi riferisco al parcheggio di via XXIV Maggio, quello adiacente alla Posta, quello che si trova sopra la depositeria comunale, che ha seri problemi legati alla sistemazione di giunti del tetto della depositeria, che è stata più volte sollevata. Penso alle tante volte che l’ha chiesto, per esempio, anche il collega Gianfreda, di intervenire in questa direzione.
Quindi, c’è un problema lì, in quel parcheggio, così come c’è un problema analogo nel parcheggio in Piazzetta del Popolo, al fianco del Monumento ai Caduti. Ci sono problemi di smottamento del terreno, tant’è che sono recintate. Noi abbiamo allegato all’interrogazione anche delle foto che esplicitavano quello che abbiamo detto e abbiamo scritto in questa interrogazione.
Insieme a tutto questo, l’interrogazione chiede all’Amministrazione, quindi chiede al Sindaco e, presumo, anche all’assessore ai lavori pubblici, intanto se è cosciente di questo problema. Immagino lo conosca. Abbiamo fatto una domanda, forse, retorica, se ne è a conoscenza o meno. L’Amministrazione è cosciente che esiste questo problema? Soprattutto, abbiamo fatto due domande: se esiste un progetto di messa in sicurezza e di totale agibilità del parcheggio adiacente l’ufficio postale su via XXIV Maggio, quello sovrastante la depositeria comunale, e dell’altro parcheggio che abbiamo citato prima, quello in Piazzetta del Popolo, adiacente il Monumento ai Caduti. Quindi, se esiste un progetto di messa in sicurezza e di totale agibilità.
La seconda domanda dice questo: quali sono i tempi per la realizzazione dei lavori necessari alla messa in sicurezza delle citate aree per poterle interamente destinare ai cittadini che si recano nel centro storico e negli uffici pubblici, e ce ne sono tanti adiacenti al centro storico: lo stesso Comune, il Centro per l’impiego, l’ufficio postale e quello che prossimamente sarà aperto, l’ex Tribunale adibito a liceo.
Quindi, chiediamo di destinare ai cittadini che si recano in questi uffici pubblici, oltre ai turisti che vengono a Grottaglie e, ovviamente, parcheggiano nelle vicinanze del centro storico e del Quartiere delle Ceramiche la propria auto, quindi di mettere a disposizione tutti gli spazi possibili e destinarli almeno in parte – diciamo noi – ai residenti e ai frequentatori del centro storico.
Chiudo ricordando che, quando abbiamo discusso del Regolamento della zona a traffico limitato del centro storico, il Sindaco ha più volte detto che noi non siamo obbligati a mettere a disposizione dei residenti del centro storico il parcheggio. È un’affermazione che noi non condividiamo. Noi diciamo che, se vogliamo che funzioni uno strumento, quale appunto il Regolamento della ZTL, bisogna anche creare i presupposti affinché funzioni. Uno dei presupposti è quello di dire ai cittadini del centro storico: guardate, con questo Regolamento stiamo tentando di migliorare la vivibilità nel centro storico; vi stiamo chiedendo il sacrificio di non parcheggiare le auto nel centro storico, ma allo stesso tempo vi stiamo dando la possibilità di parcheggiarle nelle immediate vicinanze, quindi nei parcheggi che ho citato prima.
Questo è quanto chiediamo con questa interrogazione. Mi riservo, alla luce della risposta dell’Amministrazione, di eventualmente rispondere ancora.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Passo la parola all’assessore Magazzino. Prego, assessore.
Speaker : ANDREA MAGAZZINO, Assessore.
Buonasera a tutti. Buonasera, consigliere Donatelli.
Per quanto riguarda la questione parcheggi, rientra a gran piede nella programmazione di questa Amministrazione. Infatti, per quanto riguarda il parcheggio retrostante Piazza IV Novembre, risulta essere già inserito all’interno di un progetto che verrà candidato tra poche settimane, un bando regionale inerente proprio ai parcheggi.
Per quanto riguarda il parcheggio sovrastante la depositeria comunale, questo è un problema, quello che lei ha sollevato, che, in realtà, dovrebbe conoscere bene perché esiste già un progetto dal lontano 2000 che non è stato mai cantierizzato. Già in questo progetto si evincono problemi sia sulla parte della impermeabilizzazione sia su quello che lei stava dicendo prima.
Detto questo, già l’ufficio manutenzione, attraverso un tecnico incaricato, ha verificato lo stato dell’arte del deposito e, insieme al nuovo dirigente dell’area tecnica, stiamo cercando di mettere insieme il progetto datato a partire dagli anni 2000 insieme ai nuovi interventi di consolidamento, fermo restando che il progetto dovrà essere dotato non solo di una riorganizzazione funzionale, anche in vista della ZTL, dell’attivazione della ZTL, ma anche a livello di verifica e adeguamento sismico, proprio perché rappresenta un edificio strategico.
Ripeto, noi come Amministrazione ci siamo già attivati. Abbiamo fatto delle verifiche. Le zone che lei ha definito critiche sono state opportunamente recintate affinché nessuno possa accedervi. Per quanto riguarda il parcheggio che sta sopra la depositeria comunale, una volta approvato il progetto – abbiamo già dato mandato al dirigente – verrà cantierizzato con la programmazione dell’annualità successiva del bilancio 2019, quindi appena faremo la programmazione annuale successiva.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Le risposte dell’assessore Magazzino vanno nella direzione giusta, indubbiamente. Ha detto: “Ci siamo attivati”. Non ho nessun motivo di dubitare. Sui tempi ho qualche perplessità. Sui tempi ci possono essere modalità di interventi che possono essere anche accelerati. Non è che per forza dobbiamo aspettare che ci sia il bando, quindi partecipare a questo bando, per vedere se viene finanziato o meno oppure lo mettiamo nella programmazione, eccetera. Se riconosciamo che c’è un’urgenza, ci sono anche gli strumenti per poter accelerare, anche la disponibilità finanziaria, contrariamente al passato. Lei ha citato il progetto del 2000. C’erano nel 2000, ma anche successivamente, anche grossi problemi di reperibilità di somme non perché mancavano le risorse economiche, ma perché c’erano forti limitazioni. Per fortuna adesso queste limitazioni sono abbastanza cadute, perché il patto che bloccava un po’ adesso è stato allentato. Quindi, i cordoni della borsa sono più aperti, tant’è che noto con piacere che ci sono alcuni lavori in corso a Grottaglie proprio grazie a questa disponibilità e alla possibilità di utilizzare le risorse finanziarie che, pur essendo, come lo sono state nel passato, a disposizione del Comune, prima non potevano essere utilizzate e adesso possono essere utilizzate.
Quindi, l’appello che faccio all’assessore, all’Amministrazione comunale è quello di accelerare al massimo, proprio perché, nel momento in cui entrerà in vigore il Regolamento della ZTL, ma anche indipendentemente da questo... Abbiamo detto che quei parcheggi servono per tutti, non soltanto per i residenti. Quindi, accelerare al massimo la programmazione di questi lavori.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Punto n. 2) all’ordine del giorno: interrogazione protocollo n. 19565 del 31 luglio 2018 su chiarimenti in merito al funzionamento del centralino telefonico comunale, presentata dal consigliere comunale Michele Santoro.
Prego, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Grazie.
Con l’opposizione devo parlare. Opposizione, se siete d’accordo, mi date voi la risposta.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro, c’è la presenza...
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, io non posso discutere la mia interrogazione senza la presenza dei consiglieri comunali. Quattro persone siete, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
No. Per l’interrogazione è necessario che lei abbia l’assessore di riferimento che le risponda.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Ho capito, ma se ce ne andiamo noi che facciamo, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE.
È il discorso che abbiamo fatto prima.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Questo non è senso di responsabilità, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro, abbiamo già affrontato la discussione precedentemente.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Ho capito, ma con chi parlo, Presidente? Con quale maggioranza parlo io?
Speaker : PRESIDENTE.
Deve parlare con gli assessori a cui ha rivolto l’interrogazione.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Ho capito. Allora, se... Non voglio dire una brutta parolaccia.
Speaker : PRESIDENTE.
Faccia la sua interrogazione, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Come faccio a parlare? Ho problemi importanti.
Speaker : PRESIDENTE.
Non lo metto in dubbio, consigliere Santoro. Sicuramente staranno per rientrare gli altri consiglieri.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Problemi importanti. Importanti.
Speaker : PRESIDENTE.
Sicuramente, non appena rientreranno i consiglieri.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Problemi importanti.
Speaker : PRESIDENTE.
Non appena rientreranno tutti i consiglieri che erano presenti in apertura...
Speaker : MICHELE SANTORO.
Sono tutti in fila al bagno.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro, prego. No. Manca soltanto un consigliere. Il consigliere Galiandro. Consigliere Di Palma, la prego.
Consigliere Santoro, prego. Sono d’accordissimo con voi. Non appena saranno tutti presenti. È inutile che...
Speaker : MICHELE SANTORO.
Se avete bisogno di cinque minuti di sospensione del Consiglio...
Speaker : PRESIDENTE.
No, consigliere Santoro, ci siamo tutti.
Speaker : MICHELE SANTORO.
...noi ve ne diamo dieci, quindici, venti, trenta, quanti ne volete.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro, siamo tutti...
Speaker : MICHELE SANTORO.
Senza metterla in votazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro, siamo tutti presenti. Consigliere Di Palma, siamo tutti presenti. Possiamo continuare. No, l’autogestione no. Non è possibile, consigliere Di Palma. Si faceva alle scuole superiori l’autogestione.
Prego, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Pure qua hai fatto l’autogestione. Pure qua l’hai fatto, quando...
Io, sottoscritto, Santoro Michele, nella mia qualità di consigliere comunale, chiedo, con la presente, il motivo per il quale il centralino del Comune di Grottaglie non riceve le telefonate esterne. Infatti, da circa due anni e sei mesi non risponde a nessuna persona che chiama il Comune di Grottaglie.
In una precedente interrogazione, datata 30 gennaio 2017 e discussa il 20 novembre 2017 (come vedete, le mie interrogazioni vengono discusse dopo undici mesi), questa Amministrazione rispose: “Siamo in fase di definizione del nuovo contratto che andrà a risolvere tutti i problemi causati dal vecchio contratto”, cioè dal vecchio PD. Adesso siete giovani. Voi siete Articolo 1. Dal 20 novembre 2017 ad oggi ancora nulla, purtroppo, è stato risolto.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Santoro.
Passo la parola al Vice Sindaco.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Buonasera al Consiglio. Buonasera al pubblico.
Ci eravamo lasciati, nell’ultima interrogazione, oltre che con le parole espresse dal consigliere Santoro, anche con il fatto che era stata effettuata la risoluzione del contratto con la ditta che aveva in gestione gli apparati telefonici della sede comunale e delle sedi decentrate. Subito dopo, naturalmente, sono stati fatti tutti gli studi necessari a individuare la soluzione tecnologica che tenesse conto di tutte le necessità di cui il Comune ha bisogno per quanto riguarda gli apparati telefonici.
In particolare, si è discusso sulla centralizzazione del servizio di telefonia e della proprietà del centralino telefonico in seno all’Amministrazione comunale, quindi non più esternalizzata, di proprietà di una ditta terza, ma di proprietà dell’Amministrazione.
In più, si è aggiunta in fase progettuale una rete MPLS che permettesse di gestire al contempo anche le reti esterne delle sedi decentrate. A seguito dello studio, quindi dell’individuazione della soluzione tecnologica, ci siamo portati, naturalmente, nella fase di preparazione di tutta la struttura interna ed esterna, sia della sede centrale sia delle scuole, delle biblioteche e di tutti gli altri edifici comunali, affinché questo tipo di tecnologia potesse essere inserita nel nostro apparato organico, naturalmente facendo i conti anche con le disponibilità di bilancio che l’Amministrazione in quel momento aveva per poter sopperire alle mancanze che, purtroppo, ripeto, la ditta che aveva precedentemente preso l’appalto ha comportato.
Una volta preparata la struttura, si è passati all’individuazione del partner tecnologico con cui, poi, andare a realizzare questo centralino interno e il nuovo flusso VoIP al quale fare riferimento. Individuato il partner tecnologico, che è stato individuato in Tim, in quanto vincitore della convenzione Consip CT7, Centrali Telefoniche 7, si è provveduto alla realizzazione del progetto preliminare per l’attuazione di questa tecnologia, fino ad arrivare al 18 giugno 2018 con il progetto esecutivo e l’approvazione con una determina a contrarre che è stata approvata nelle settimane successive da Consip.
Sono felice di comunicare che il 15 settembre inizieranno questi lavori, che partiranno proprio dalla sede centrale e ripristineranno finalmente il centralino telefonico. Ricordiamo che, comunque sia, il servizio è stato fornito ai cittadini, in quanto gli uffici erano direttamente accessibili al numero diretto. L’unica cosa che non funzionava, per via di una mancanza della Vodafone, era il centralino telefonico per lo smistamento delle chiamate.
Il servizio verrà ripristinato completamente entro questa annualità.
Grazie. Questa annualità.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie Vice Sindaco.
Consigliere Santoro, prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, io sono felicissimo delle parole che ha detto il Vice Sindaco e assessore, però non ha fatto altro che ripetere le stesse risposte datemi a novembre 2017. Ho tutto scritto. Ho la stenotipia. Uguale. Le stesse cose. Non so se l’ha letto oppure no. Uguale. Ugualissimo.
Se la dipendente vi facesse una denuncia per mobbing che succederebbe? Chi pagherebbe? I cittadini di Grottaglie, non voi. Sono due anni e mezzo. Voi state da due anni e mezzo qua e ancora non siete stati capaci di risolvere il problema più facile che esiste sulla faccia della terra. È una cosa indescrivibile. Purtroppo, sempre politicamente e amministrativamente parlando, non siete capaci di risolvere le grandi cose. Pensate le più piccine. Me le riguarderei.
Assessore, io sono rimasto molto deluso dalle risposte che ha dato e sono convinto che tra un anno le farò un’altra interrogazione. Ne sono convinto. Sono convinto di queste cose che stai dicendo. Prima si diceva che a settembre doveva essere fatto il nuovo centralino, poi a ottobre, adesso entro l’anno, entro l’anno 2018. Io il 31 dicembre 2018 ti presenterò un’altra interrogazione. Sai com’è? Lei è assessore allo sport. Ricordo una cosa molto importante: appena sei entrato a far parte di questa famiglia del Consiglio comunale hai detto (parlo dello sport, per cambiare un pochettino l’argomento) che dovevi fare una nuova gara d’appalto per quanto riguarda la gestione dello stadio. Ancora la proroga stai facendo. Anzi, non l’hai fatta ancora questa proroga. Questa proroga ancora non l’hai fatta. È scaduta il 30 giugno e ancora non l’hai fatta.
Di che cosa stiamo parlando, assessore? Di che cosa stiamo parlando? Io rimprovero i miei amici di opposizione. Per senso di responsabilità io sono seduto qui stasera, altrimenti dovevo stare fuori, per un senso di responsabilità che voi non avete, ma hanno dato a me.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Santoro.
Terzo punto all’ordine del giorno: interrogazione protocollo n. 19997 del 3 agosto 2018 su chiarimenti in merito ai paletti dissuasori di parcheggio, presentata dal consigliere comunale Michele Santoro.
Prego, consigliere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, potrei sapere, eventualmente, la risposta chi deve darmela su questo argomento?
Speaker : PRESIDENTE.
Faccia l’interrogazione. Non so chi risponderà.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Già sapete chi mi risponderà, Presidente. Altrimenti, dovrei chiedere l’uscita di una persona, l’uscita dall’Aula di una persona.
Speaker : PRESIDENTE.
Non so. Se la Giunta ritiene opportuno esplicitare prima chi risponderà, sì. Io non so chi risponderà oggi. Si prenotano, come vi prenotate voi, e do la parola.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Quindi non vuole darmi nessuna risposta.
Speaker : PRESIDENTE.
Non lo so.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Va bene. Io lo sto chiedendo.
Speaker : PRESIDENTE.
E io le ho risposto.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Io, sottoscritto, Michele Santoro, nella mia qualità di consigliere comunale, con la presente interrogazione chiedo di conoscere i motivi per i quali sono stati installati dei paletti, detti “dissuasori di sosta”, sul marciapiede di Via Calabria aventi numeri civici 16, 18, 20 e 22. Ai numeri civici 16 e 18 ci sono le targhette di pubblicità di professionisti.
Chiedo, inoltre, di conoscere chi ha eseguito i lavori per la messa a dimora dei dissuasori di sosta e quale ufficio ha concesso l’autorizzazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Santoro.
Passo la parola al Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Con ordinanza n. 293, il Comandante dei Vigili urbani autorizzava l’installazione di detti paletti, come da richiesta formulata dai richiedenti. In questa prima… Non siamo autorizzati a fare i nomi di privati cittadini… Non sono tenuto a fare i nomi… Faccia lei, non c’è problema, consigliere Santoro. Lei, se si sente autorizzato, faccia i nomi.
Detto questo, il Comandante, nella prima nota – tenete presente che è esattamente il giorno dopo l’arrivo del Comandante –, autorizzava a installare i paletti a propria cura e spese. I cittadini si recavano per chiedere conferma su come dovessero essere installati questi paletti e sul perché in questo caso avrebbero dovuto installarli loro visto che tutti gli altri paletti nella città erano stati installati dal Comando, per tramite dei dipendenti comunali. Il Comandante ha chiesto chiarimenti agli uffici, e in effetti è risultato che tutti gli altri paletti sono stati installati dagli LSU, e soprattutto ha approfondito la normativa, visto che vi è stata un’installazione selvaggia di paletti in tutto questo periodo, e la norma prevede che i paletti debbano avere una scheda tecnica e debbano essere autorizzati dal Ministero e installati dall’Ente proprietario della strada. Per cui, correttamente il Comandante, dopo la verifica normativa, ha modificato l’ordinanza originaria, nonché in conseguenza ha provveduto a ordinare nuovi paletti conformi al Codice della strada e ha trasmesso al Ministero l’autorizzazione all’installazione e alla sostituzione dei paletti esistenti, perché vi sono delle regole tecniche che ne prevedono e ne consentono l’installazione. Dunque, i paletti esistenti gradualmente, compatibilmente con le nostre risorse, verranno tutti sostituiti con paletti omologati e autorizzati dal Ministero.
Questi sono i fatti che sono accaduti a seguito di richiesta di numerosi cittadini, come è avvenuto in tutta la città, in particolare nelle strade dove vi è una carreggiata ridotta e in particolare nel centro storico.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Consigliere Santoro, prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Sindaco, lei di professione fa l’avvocato ed è un oratore molto bravo, io purtroppo non faccio l’avvocato e non sono un oratore molto bravo. In questo caso lei sta dicendo al Consiglio comunale e alla città di Grottaglie di mettere tutti i dissuasori di sosta, tutti, indistintamente…
Speaker : SINDACO.
È il contrario.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Ah, è il contrario? Ho capito. Allora, qui c’è una lettera di una cittadina, che è parente, guarda caso, a un assessore e questo assessore ha delle targhette vicino a questa casa, ha uno studio professionale. Io, quindi, che ho uno studio, domani mattina mi metto i dissuasori di sosta a spese del Comune. Ma non è niente vero quello che ha detto lei, perché io le faccio vedere tutti i cittadini, con le fatture, che hanno acquistato i dissuasori di sosta e che hanno pagato anche le persone che li hanno montati.
Caro Sindaco, questa è una storia molto brutta per lei. Io ricordo, in passato, quando una persona mise dei segnali stradali davanti a una scuola guida di divieto di sosta. E chi l’aveva autorizzato a mettere il divieto di sosta davanti alla scuola guida? Il Codice della strada non ci dice queste cose. Il Codice della strada, per mettere i divieto di sosta, dice un’altra cosa. Poi, guarda caso, si dice che sono intervenuti i Vigili urbani – parlo sempre di Via Calabria – che hanno elevato un sacco di contravvenzioni. Il Comandante se n’è andato di qua, ma se per cortesia lo potete chiamare, anche perché deve stare la presenza delle forze dell’ordine. Ma non c’è.
Il 21 marzo 2018…
Speaker : SINDACO.
Ma levato o elevato?
Speaker : MICHELE SANTORO.
Elevato, non levato. Non si leva niente a nessuno. Sono il primo che va a pagare.
Speaker : SINDACO.
No, no, avevo capito “levato”.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Non giocare con le parole con me.
Dicevo, il 21 marzo 2018 chiedo all’ufficio del Comune di Grottaglie tutta la documentazione possibile e immaginabile relativa a questa autorizzazione. La signora scrive al Comandante, fa nome e cognome, Giovanni Esposito, come se l’ufficio è del Comandante Giovanni Esposito. Il comando dei Vigili urbani è di tutti, non soltanto del Comandante. Subito dopo se ne va… Anzi, non se ne va, togliete Giovanni Esposito in qualità di Comandante dei Vigili urbani e mettete un’altra persona che ha vinto un concorso.
Questo signore, con ordinanza… Peraltro, non so se è valida oppure no questa ordinanza, perché, Segretario e Presidente, ancora sto aspettando la differenza tra un funzionario e un dirigente. Chi firma le ordinanze, il dirigente o il funzionario? Il Comandante dei Vigili Urbani è un funzionario, per cui non può firmare ordinanze, specialmente quando trattasi di Codice della strada. Quei pali che avete messo, quei divieti di sosta che avete messo non sono validi. Io sto cercando di farmi fare un verbale per contestarlo al TAR. Purtroppo, ahimè, non mi capita nessun vigile urbano, peccato, oppure non c’è una telecamera che mi inquadri e mi faccia un verbale, peccato. Metti una telecamera così mi inquadra, Sindaco, così poi vedremo chi vincerà.
Sentite che dice il Comandante dei Vigili urbani, il signor Caliandro. Il Comandante dice questo, in data 22 novembre, quando io il 21 marzo ho chiesto i documenti… Ascoltate, perché è molto importante, in quanto non mi danno l’occasione di presentare ricorso né al TAR né al Presidente della Repubblica, perché io potrei fare ricorso contro un’ordinanza entro centoventi giorni al Presidente della Repubblica. Non mi danno nemmeno questa opportunità… 180. Non mi danno nemmeno questa opportunità. Dice: “Installare sul marciapiede di Via Calabria al civico 16 e al civico 22 i paletti dissuasori di sosta. L’installazione sarà a cura e a spese della richiedente – ripeto, a cura e a spese della richiedente – ferme restando le seguenti prescrizioni”, e scrive come si deve comportare. Questo il 22 novembre.
Guarda caso, il 6 dicembre, dopo dieci giorni, fa un’altra ordinanza. Non sappiamo cos’è successo. Chi lo sa. Chi lo sa. È cambiato il Regolamento, il Ministero dei trasporti ha cambiato alcune cose. “Dispone – dice il Comandante – che il personale dei lavoratori socialmente utili della Polizia locale proceda alla installazione di detti paletti dissuasori”, senza pagare niente, senza pagare nulla, quando scendendo o salendo da Via Calabria mi trovo il divieto di sosta o il divieto di accesso, dipende da come vai. Quindi, a che serve mettere i dissuasori di sosta se c’è un divieto di sosta?
Allora scrive nella lettera che i Vigili urbani sono intervenuti tante volte per elevare contravvenzioni, al che mi sono chiesto: fammi fare una richiesta e vediamo quanti verbali hanno fatto. L’ho presentata in data 13 agosto, perché io il 13, 14 e 15 agosto lavoro, non vado mai in ferie, e fino ad oggi non ho ancora saputo quanti verbali sono stati elevati in quella predetta via. Quindi, Comandante, al consigliere comunale i documenti devono essere dati dopo cinque giorni lavorativi, e io dal 13 agosto ad oggi o dal 21 marzo fino a quando è successo non ho avuto i documenti. Sai come ho avuto questi documenti? Grazie al Prefetto. Grazie al Prefetto. E poi con il Prefetto, caro Sindaco, o con altre Istituzioni vedremo chi la spunterà, se lei o io.
Grazie, signor Sindaco.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Santoro.
Quarto punto all’ordine del giorno: “Approvazione definitiva del Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale esteso al solo ambito urbano del comune di Grottaglie”.
Chiedo al Consiglio comunale se è necessaria la relazione da parte dell’assessore. Un attimo di attenzione, consiglieri. Bene. Assessore Blasi, prego.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Buonasera a tutti.
Con questo atto oggi ci apprestiamo ad approvare in maniera definitiva quello che abbiamo adottato con la delibera n. 54 del 21 luglio 2017, ovvero il Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale.
Il piano è stato realizzato in quanto a giugno 2017 abbiamo demandato all’area tecnica di realizzare questa pianificazione in tema di mobilità sostenibile, che è necessaria alla partecipazione ai bandi in tema di rigenerazione urbana e, appunto, mobilità sostenibile.
L’adozione già al suo interno prevedeva che, prima dell’approvazione definitiva del piano, lo stesso fosse sottoposto alla verifica di assoggettabilità a VAS. Ultimamente è stata emanata una determina regionale per cui, a seguito della nostra adesione all’avviso pubblico promosso dalla Regione Puglia sul tema della velostazione, siamo risultati ammissibili con riserva in quanto il piano deve essere approvato in maniera definitiva. Al contempo, abbiamo risolto la convenzione con RFI, che rilascerà il comodato d’uso della stazione ferroviaria all’interno della quale sarà realizzata la velostazione.
Il piano ha seguito tutte quelle che sono le verifiche a livello normativo, è già stato pubblicato e non sono pervenute osservazioni, come dalla nota rilasciata dalla dottoressa Giuseppina Cinieri in data 20 settembre 2017. Nel frattempo, come sapete, c’è stato un cambio all’interno dell’ufficio tecnico e anche all’interno della Commissione paesaggistica, perché c’è stato il cambio del responsabile VAS, quindi non è stato possibile effettuare prima questa verifica.
Il piano, inoltre, è stato pubblicato ed è stato dato avvio al procedimento di verifica di assoggettabilità da parte della dottoressa Marilena Annicchiarico. I termini sono scaduti il 1° settembre 2018. Non sono pervenuti i pareri da parte dei soggetti interessati, a cui è stata data comunicazione, pertanto nella seduta del 3 settembre 2018 la Commissione locale per il paesaggio, che è l’autorità competente in materia di VAS, si è espressa in questi termini: “Si ritiene che il Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale non comporti impatti significativi sull’ambiente, inteso come sistema di relazioni fra i fattori antropici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, geologici, architettonici, culturali, agricoli, sociali ed economici, e possa, pertanto, ritenersi non assoggettabile alla procedura di valutazione ambientale strategica”. Questo parere è stato portato ieri in II Commissione e ha ottenuto approvazione anche dalla Commissione.
Oggi, pertanto, ci troviamo a prendere atto del procedimento a cui lo strumento urbanistico è stato soggetto e potremmo procedere all’approvazione definitiva, in modo tale da trasmetterlo in Regione, che ci ha dato il termine perentorio del 7 settembre per acquisire i documenti definitivi e prendere atto anche dell’ammissibilità definitiva al finanziamento per quel che riguarda la velostazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore Blasi…
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
4 più 6.000 di cofinanziamento del Comune.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie ancora.
Consigliera Cabino, prego.
Speaker : ANNA CABINO.
Grazie. Saluto tutti. Buonasera a tutti.
Io voglio premettere che nella Commissione, nell’ultima Commissione che abbiamo convocato in relazione a questo argomento, io mi sono astenuta, e credo di essere stata l’unica.. No, è vero, insieme al consigliere Danese. Comunque, vorrei motivare la mia astensione.
Non mi permetto di fare delle contestazioni a quella che è stata l’azione, la finalità perseguita dall’Amministrazione nel voler arrivare alla definizione di questa delibera che porterà all’attuazione del piano. Quindi, implicitamente questa delibera determinerà l’utilizzo, l’utilità di questo obiettivo per la nostra città, per i nostri concittadini. Quindi, lungi da me la volontà di negare la validità, la concretezza e l’utilità pubblica di questo piano. Tuttavia, devo osservare quello che è il modus operandi di questa Amministrazione, che continua a diventare simbolicamente una prassi. Quale tipo di prassi? Una prassi che non osserva le procedure, non osserva e non rispetta, nel contempo, quelli che sono i bisogni di apprendimento culturali e il rispetto intellettuale dei consiglieri di opposizione, o almeno il mio (parlo per me).
Sembra che ogni volta che questa maggioranza perviene a una delibera voglia porci di fronte a uno stato di fatto, uno status quo già preordinato a quella che è la nostra accettazione, la nostra approvazione, che naturalmente avviene quando qualcosa di concreto per la nostra cittadinanza si concretizza. Questo piano ne dà la prova. Però, mi perviene, come consigliere, una delibera, con una relazione, come è giusto che sia in base alla normativa, alla legge regionale n. 56/1980, articolo 21, e mi perviene questa relazione fatta dall’assessore che dice ben poco. Questo lo dico ricollegandomi alle procedure, non all’obiettivo, non all’oggetto, attenzione, al modus operandi, lo sottolineo, quindi alla mancanza di rispetto nei nostri confronti. Quindi, questa relazione, che dice ben poco, ci informa di poco.
Durante le Commissioni accettiamo qualche spiegazione data dall’assessore, condivisa oppure corredata dalle giustificazioni, notificazioni e relazioni della dirigente del settore tecnico, ma la relazione deve contenere tantissimi altri documenti allegati, i pareri, deve contenere una scheda che specifichi quali sono le metodologie, le strumentazioni necessarie che devono portare alla realizzazione del progetto, la specificazione di questi strumenti che deve perseguire degli obiettivi concreti, la programmazione e la ricognizione dello stato fisico, giuridico, economico e sociale del territorio comunale.
Insomma, tutte queste cose che voi nella delibera dite, perché ricollegate la necessità del Piano regolatore generale comunale a questo piano particolare, particolareggiato, dite che, in assenza di PUG (Piano Urbanistico Generale), noi dobbiamo riportarci, nell’attuazione degli obiettivi del Piano particolareggiato, a tutti quelli che sono i procedimenti del Piano regolatore generale comunale. Allora, tutto questo non è accaduto.
Io, naturalmente, oggi darò il mio voto favorevole, perché io voglio che la nostra cittadina e i nostri concittadini abbiano ciò che non hanno avuto fino ad oggi e che naturalmente si aspettano, ma cominciamo con queste piccole cose, cominciamo a dare qualcosa ai nostri concittadini, anche se c’è da aspettarsi e da dare molto, ma molto di più, in campi molto più concreti e meno contenuti, ma più generali e più necessari per la convivenza dei nostri concittadini con quella che è una buona amministrazione, che si presume debba essere la vostra, ma fino ad oggi io purtroppo non sono spettatrice di qualche cosa di positivo, di qualche cosa di concreto, di qualche cosa di robusto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliera Cabino.
Ci sono altri interventi? Passo la parola al consigliere Santoro. Prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, la relazione della consigliera comunale Cabino è stata impeccabile, non fa una grinza, assolutamente. Però, c’è un problema: io non faccio parte della II Commissione e abbiamo parlato moltissimo con la dottoressa Cabino di questo problema importante per la città di Grottaglie.
Noi siamo rimasti in aula appunto per questa delibera per non far mancare il numero legale e far avere il contributo da parte della Regione Puglia a questa Amministrazione, che non si deve assolutamente vantare di aver fatto questo progetto, perché se noi avessimo abbandonato l’aula questo avrebbe perso i contributi. Quindi, noi siamo responsabili, consigliere Cometa, di questa situazione.
Vi è poi una cosa delicata e importante, assessore. Assessore, lei sa che noi non siamo dei neofiti della politica o neofiti amministratori o persone che non capiscono le delibere. Lei si trova di fronte a delle persone che sanno che significa una delibera, che sanno come leggere una delibera. Io mi sono trovato sul tavolo questa sera la delibera del Consiglio comunale e, ahimè, non so chi l’ha firmata perché non ho visto nemmeno una delibera. Ho chiesto a una persona qualunque, la quale mi ha detto: “Come, non la conosci? È la nuova ingegnere, la nuova responsabile dell’Ufficio tecnico”. E chi è e chi non è? Quando è stato fatto il Comandante, si è presentato e tutto il resto, invece quando si è dato l’incarico alla nuova dirigente, ripeto, dirigente, del Comune di Grottaglie, che non so se è ingegnere o architetto, non si è presentata. Quindi, non la conosciamo, non so chi è.
Guarda caso, leggendo la delibera, perché la stavo leggendo proprio adesso, è stata fatta una delibera senza data, senza data. Ha scritto soltanto che ieri si è fatta una Commissione, il 4 settembre, però è stata data la regolarità di parere tecnico senza la data, senza niente. Leggendo poi la bozza data alla Commissione – se non mi sbaglio, l’ha data lei –, con la delibera, ci sono due cose diverse: uno dice una cosa e uno ne dice un’altra.
Per quanto riguarda il problema della VAS, che sarebbe… Te lo dico subito, perché non ricordo tutte le sigle. Ce ne sono assai di sigle. È come per i sindacati: ne nascono assai di sindacati. Ecco: valutazione ambientale strategica. Ebbene, in una parte si dice che il Comune di Grottaglie non poteva dare il parere perché questa VAS è decaduta. Poi sulla delibera che mi sono trovato sul tavolo questa sera si dice che tutto è in regola, abbiamo parlato con i responsabili che ha nominato la Giunta e tutto è a posto. E mi fa piacere. L’importante è che sia scritto qua, l’importante è che qualcuno si prenda la responsabilità. Anche se io la devo votare, mi prendo la responsabilità, ed ecco perché sono rimasto in aula. Però, c’è un problema delicato, per cui voglio conoscere alcuni punti di questa delibera.
Ho saputo che la struttura sarà alla stazione ferroviaria, non sappiamo per quanti anni sarà data questa struttura in comodato d’uso. Non lo sappiamo, non conosco, almeno nella delibera non è scritto. Non è scritto chi farà i lavori. Non è scritto chi farà i lavori. Del resto, se è una somma inferiore, Sindaco, a 40.000 euro, voi potete darla tranquillamente ad un’azienda, ad un’impresa privata, senza fare gare e senza niente… Io sto facendo le domande, Sindaco. Sindaco, capisci a me. Bravo. Non sappiamo poi chi la gestirà. Almeno qui dentro doveva stare un regolamento di chi dovrebbe gestire questa struttura e quanto si paga. Io non leggo nulla qui sopra. Mi dovete spiegare e dire tutte queste cose? Perché nelle Commissioni non l’ha detto, assessore? Io le ho posto tante domande. Sì, mi deve rispondere. Come no? Sono domande importanti e voglio saperlo. Alla fine. Prendi un appunto, assessore, mi raccomando.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Santoro.
Consigliere Manigrasso, prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Volevo chiedere una cosa all’assessore Blasi. Nel momento di attuazione di questo Piano, nel momento in cui ci si dovesse rendere conto che un tracciato previsto può comportare problematiche alla circolazione stradale, ci potrebbero essere dei margini per modificare, eventualmente, questi tracciati? Necessiterebbe, poi, di un percorso amministrativo di approvazione diverso, tipo una variante?
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Manigrasso.
Consigliere Gianfreda, prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Sto sentendo progetti. Noi non stiamo approvando il progetto. Noi stiamo approvando un Piano particolareggiato: approvazione del Piano di mobilità ciclistica. Non a caso, né nella relazione né nel deliberato ci accingiamo ad approvare un progetto definitivo.
L’assessore, secondo me, poteva pure farne a meno. Io non sto difendendo l’assessore. Non sto difendendo l’assessore. Chiedo l’ordine. Noi leggiamo le carte, e le carte sono queste. Non dobbiamo trovare altre cose.
Chiedo una cosa, invece, ma questo l’avevo già espresso non nell’ultima Commissione (non sono potuto venire per motivi personali), ma nell’altra, per quanto riguarda il comodato d’uso. Lo dico en passant. Chiedo all’Amministrazione, per il futuro, perché il progetto è già stato improntato, quindi bisogna averlo come metodo, di coinvolgere il Consiglio comunale affinché i consiglieri, partendo da quelli di maggioranza, ma anche quelli di opposizione, possano dare il loro contributo, anche con suggerimenti, secondo me, che vanno a vantaggio di tutta la cittadina di Grottaglie. Io l’ho già espresso l’altra volta, nella seduta della II Commissione.
A poche decine di metri abbiamo già un altro immobile che sarebbe potuto essere utilizzato e finanziato nella ristrutturazione, ossia il deposito di fronte alla cantina Pruvas, dove fanno la vendita... Noi lì abbiamo una proprietà. In questo caso, il progetto è vero che è stato indicato, è stato progettato con l’ausilio della Regione Puglia, che ha dato alcuni indirizzi, però noi ci saremmo potuti impuntare e dire “no, abbiamo già un immobile”. Potevamo utilizzarlo e far ristrutturare un nostro immobile.
È vero che il finanziamento – almeno da quello che ho sentito questa sera – è di 6.000 euro, però nella convenzione sicuramente ci sarà il fatto che sarà da noi gestito e in futuro manutenuto questo immobile. Capiterà di nuovo, come con il Castello. Non essendo una nostra proprietà, noi stiamo investendo risorse umane, economiche, quello che si vuole, su un qualcosa che non è nostro. Sono appena venti metri. Non sarebbe cambiato assolutamente nulla utilizzando quell’immobile. Anzi, è opportuno che su quell’immobile si intervenga subito. Noi lì abbiamo la copertura in amianto. Sono eternit in amianto. Invito l’Amministrazione, l’assessore ai lavori pubblici ad approntare subito un progetto di bonifica di quella copertura, perché è confinante con il canile. All’interno del canile ci sono operatori, lavoratori. Sappiamo a che cosa si va incontro con questo tipo di materiale, ossia l’eternit, cemento-amianto, quindi pericoloso e dannoso per la salute. Sarebbe opportuno bonificarlo il prima possibile. Lo chiedo all’Amministrazione. Non è oggetto della discussione di questa sera. Io voterò a favore della delibera, perché la trovo utile. Anzi, il fatto che si sia specificato... Poteva anche essere non specificato, secondo me, e riferito al solo ambito urbano. Noi nel progetto complessivo, almeno nelle planimetrie, avevamo indicato anche delle direttrici. Questa procedura poteva essere valida anche per... La procedura VAS andava fatta una sola volta per l’ambito non solo urbano, ma anche fuori dall’urbano, in modo tale da fare una sola delibera valida per il futuro.
Se ci fossero varianti (capisco la domanda che ha posto l’architetto Manigrasso), se ci fossero future modifiche si potrebbe ritornare, ma solo per quello che ha indicato l’architetto, non certamente per il fatto che andiamo oltre l’ambito urbano.
Sulle planimetrie sono indicati anche gli ambiti extraurbani, però all’interno del nostro territorio, che si collegano con direttrici già esistenti, che vanno oltre questo progetto che è stato, poi, finanziato dalla Regione. Grazie.
Voterò a favore della delibera.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda.
Ci sono altri interventi? Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Per quanto riguarda la delibera, come è già stato detto anche dai colleghi che mi hanno preceduto, è abbastanza lineare il discorso, quindi anche la conclusione. Noi stiamo approvando in maniera definitiva un Piano che è già stato adottato l’anno scorso, qualche mese fa. Eravamo in attesa di sapere se c’erano state delle osservazioni da parte dei cittadini, se da parte della Commissione paesaggistica questo Piano è assoggettabile o meno alla VAS.
Abbiamo tutti questi elementi. La deliberazione è perfettamente lineare, quindi sicuramente si arriverà a un voto – da quello che capisco – anche unanime da parte del Consiglio comunale, però questo non deve esimerci dal continuare a dare suggerimenti, nei limiti del possibile, cosa che per la verità abbiamo fatto anche in passato, quando abbiamo discusso del Piano più generale e del Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale, come in questo caso.
Quello che voglio mettere in evidenza è che l’Amministrazione ha ritenuto di muoversi fin dall’inizio in una certa maniera. Sul piano tecnicistico ha dato mandato al dirigente, all’allora ingegnere Rotondo, di costituire uno staff, quindi lavorare con questo staff, staff che, per la verità, e lo abbiamo espresso anche nel passato, non è che abbia brillato, soprattutto sul piano della conoscenza del territorio. Lo abbiamo visto anche in tante occasioni, come quella di avere una scarsa conoscenza del territorio, che in parte è stata corretta nelle precedenti sedute del Consiglio comunale.
Per non parlare, senza infierire più di tanto, della manifestazione di interesse. Il Comune di Grottaglie ha partecipato, ma non ha potuto ottenere alcun risultato. Tra i Comuni che hanno partecipato, il Comune di Grottaglie è stato l’unico che non ha potuto vedere accolta la domanda. Per un problema tecnico, immagino, la documentazione è risultata non leggibile, quindi non si è andati avanti. C’è tutta una serie di cose che, in prospettiva, si possono e si devono fare in maniera unitaria.
Due cose voglio dire per concludere. Uno, e richiamo l’attenzione soprattutto dell’assessore: nella delibera precedente, quella dell’adozione del Piano, giustamente viene richiamata la delibera di Giunta comunale n. 529 del 21 dicembre 2016. Stiamo parlando della convenzione che il Comune di Grottaglie ha fatto con il Politecnico di Bari, una convenzione che è stata modificata più volte, quindi ha una storia abbastanza travagliata, che doveva portare a uno studio propedeutico alla redazione del Piano urbano del traffico.
Noi abbiamo perso le tracce di questo lavoro, se è stato fatto e come è stato fatto. È un lavoro propedeutico al Piano urbano del traffico. Il Piano che attualmente discutiamo in Consiglio comunale si inserisce in questa logica, quindi dovrebbe tener conto di quello studio. Noi al momento non conosciamo assolutamente niente, tant’è che in una recente interrogazione che abbiamo fatto come Gruppo consiliare abbiamo chiesto lumi dettagliati su questo. Ricordo all’assessore che l’impegno che si era preso in quell’occasione era di farci avere una relazione dettagliata di che cosa è successo rispetto a questo affidamento di incarico, che è costato circa 40.000 euro e che, al di là della spesa, immaginiamo o speriamo che sia utile al lavoro successivo che il Consiglio comunale dovrà affrontare in questo ambito.
L’ultima cosa l’ho richiamata più volte nel corso di questa discussione. Noi abbiamo visto che nel Piano è stata individuata la sede della stazione ferroviaria, dell’ex stazione ferroviaria di Grottaglie come sede di velostazione. Sicuramente si inserisce in quella dinamica più generale, che collega il Piano ciclistico e ciclopedonale all’interno dell’abitato, che si collega con tutte le altre viabilità esterne e in programma esistenti al di fuori della cinta urbana. Quindi, è importante mantenere questi collegamenti.
All’interno di questo ragionamento io ho più volte sollevato una questione, però non ho mai avuto una risposta concreta, anche se l’ho sollevata più volte. Mi riferisco al lavoro che ha svolto nel passato il GAL Colline Joniche con il suo progetto turistico Greenroad, dove – lo voglio ricordare – sono previsti cinque percorsi all’interno del comune di Grottaglie, che hanno lo scopo di valorizzare sotto l’aspetto non soltanto turistico, ma anche di valorizzazione delle nostre eccellenze dal punto di vista enogastronomico, oltre ai beni culturali, eccetera.
All’interno di questo progetto c’è la famosa “stazione di ricarica” delle bici che insiste nel Quartiere delle Ceramiche, nel Largo dell’Accoglienza. Dopo che è stata inaugurata, il GAL doveva passare la gestione ai rispettivi comuni, al Comune di Grottaglie, ma anche al Comune di Crispiano e al Comune di Pulsano, delle rispettive stazioni di ricarica. In passato abbiamo tentato, anche con l’assessore Bonfrate, di fare questo passaggio, però sono passati diversi mesi, forse anche più di un anno, anzi sicuramente più di un anno, ma non abbiamo ancora nessuna risposta concreta. Questa è l’occasione, richiamo ancora una volta questo aspetto, nel momento in cui si discute di un Piano specifico, ma che avrà ripercussioni, sviluppi che, a livello potenziale, riguarderanno tutto il territorio di Grottaglie.
Per tutte queste ragioni, come abbiamo già detto anche in altre occasioni, noi su questo provvedimento votiamo a favore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Ci sono altri interventi? Consigliere D’Abramo, prego.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
Buonasera a tutti.
Come Gruppo RiGenerazione, noi siamo molto soddisfatti del lavoro che si sta facendo sotto il profilo della rigenerazione urbana. Pensiamo a tutta la partecipazione che si è avuta, a tutti i tavoli tematici che abbiamo fatto per la rigenerazione urbana e al bando a cui abbiamo partecipato, ai 3,5 milioni di euro che abbiamo vinto. Siamo tanto soddisfatti. Si è affrontato anche il tema della ciclovia dell’acquedotto, delle infrastrutture verdi. Quindi, c’è una particolare attenzione a tutte queste tematiche green e a quello che ne consegue.
Pertanto, e anticipo la dichiarazione di voto, voteremo favorevolmente al provvedimento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere D’Abramo.
Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, passerei la parola all’assessore Blasi per i chiarimenti richiesti da parte di alcuni consiglieri. Prego, assessore.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Grazie.
Vado in ordine, per come sono state poste le domande.
Consigliere Santoro, il documento che portiamo oggi in Consiglio, come sottolineava anche l’ingegnere Gianfreda, riguarda il Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale e non il progetto della velostazione. Perciò all’interno lei non trova nessun dettaglio che riguardi il progetto. Quindi, rimanderei sicuramente ad una fase successiva la descrizione del progetto, che è stato candidato con uno studio di fattibilità, quindi dovrà seguire l’iter della progettazione definitiva ed esecutiva, appena la Regione ci dà conferma della graduatoria definitiva, quindi sarà oggetto in Commissione e poi dell’apporto di tutto il Consiglio comunale. Lì si potranno vedere tutti i dettagli di ciò che abbiamo presentato, compresa la convenzione che andremo a sottoscrivere con RFI.
Consigliere Manigrasso, naturalmente il Piano ha seguìto un iter, che è stato condiviso più volte anche in Commissione prima di arrivare all’adozione, ed ha individuato dei tracciati all’interno dell’ambito urbano, che poi si collegano a tracciati in progetto o già esistenti esterni all’ambito urbano. Noi l’abbiamo approvato come primo stralcio di un Piano urbano della mobilità sostenibile. È chiaro che, nel momento in cui noi andiamo ad effettuare delle modifiche, queste modifiche dobbiamo verificare che siano in coerenza con quanto è stato fatto. È un Piano che individua delle linee, degli assi lungo la viabilità urbana esistente già di PRG. Anche per questo la Commissione si è espressa facilmente e favorevolmente per quanto riguarda la VAS. Noi non andiamo a intervenire in ambiti per cui stiamo cambiando destinazioni d’uso, eccetera. Però, laddove noi dovessimo accorgerci che ci sono delle motivazioni, per cui individuiamo modifiche da apporre, dovremmo anche verificare che il Piano possa subire delle varianti.
Venendo all’ingegner Gianfreda, l’avviso pubblicato dalla Regione Puglia parlava di “stazione ferroviaria” oppure “in prossimità della stazione ferroviaria”. Noi eravamo coscienti degli immobili che abbiamo in adiacenza alla stazione e abbiamo preso coscienza anche degli interventi da fare rispetto all’importo massimo finanziabile, anche perché ci presentavamo già con uno studio di fattibilità e quindi ci davano zero punti rispetto a chi poi si è presentato con un progetto definitivo o ne aveva già pronto uno esecutivo e che, quindi, ha avuto in graduatoria un vantaggio rispetto a noi. Poi, avevamo avuto anche degli incontri in Regione con i dirigenti, con l’assessore. All’epoca c’era l’assessore Nunziante, che poi si è alternato con Giannini. Tra l’altro, come dicevo in Commissione, proprio l’immobile della stazione ferroviaria era individuato all’interno del Piano regionale dei trasporti come velostazione. Quindi, la Regione stessa aveva una motivazione in più per sostenerci in questo ambito. Questo è quello che ci ha fatto sostanzialmente decidere di intervenire sull’edificio della stazione ferroviaria. Sarebbe stato anche più semplice, perché abbiamo dovuto allacciare un rapporto con RFI, che è un altro ente e quindi gli enti hanno tutta una struttura macchinosa per cui anche arrivare allo stesso accordo sul comodato d’uso è stato difficile. Però, siamo riusciti ad ottenere il risultato su questo.
Assessore Donatelli, per quanto riguarda… Scusami, consigliere. Sennò siamo tutti assessori qui! Parto dall’ultima cosa che ha detto, ne abbiamo parlato anche in Commissione. Quello che fu sviluppato dal GAL Colline Ioniche effettivamente adesso diventa un’occasione per poter andare avanti su una situazione che aveva trovato un blocco. Io non so perché si era stoppata questa situazione. Però, questa è l’occasione perché all’interno della velostazione ci serviranno le biciclette che sono a disposizione del GAL, ci serve che chi arriva alla stazione e prende la bicicletta o arriva con la propria bicicletta per poter girare Grottaglie trovi in altri punti dei punti di scambio, di bike sharing dove prendere la bici dalla stazione, la lascia nella zona a nord e poi può proseguire il suo viaggio con altri mezzi. Quindi, ben venga che si risolva questa situazione.
Per quanto riguarda il Politecnico, abbiamo avuto un ulteriore incontro a fine luglio, dopo che ci siamo incontrati in Consiglio con tre ricercatori che stanno lavorando su questa indagine preliminare al PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
In questi giorni stiamo fornendo le documentazioni che ci hanno richiesto. Ci sentiremo a breve e quindi avremo modo di aggiornarci anche su questo. La cosa che ci tengo a sottolineare è che anche Ferrovie ci ha chiesto che il progetto fosse approvato prima della realizzazione delle opere, della consegna dell’immobile dalla stessa RFI. Quindi, la progettazione definitiva ed esecutiva sarà seguita dall’Amministrazione, dalla Commissione prima di arrivare al definitivo accordo, naturalmente sempre che noi venerdì consegniamo tutti i documenti e la Regione fa i suoi passi.
Voglio ribadire che non è stato facile arrivare a questo punto perché siamo stati messi con l’acqua alla gola perché a fine luglio ci arriva la comunicazione con la graduatoria provvisoria da parte della Regione con l’obbligo di scioglimento delle riserve che sono approvazione definitiva del Piano e contratto d’uso, di comodato d’uso con RFI. Volevano i documenti entro il 18 agosto. Naturalmente tutti i Comuni in graduatoria si sono rivoltati, perché non è un modo corretto di operare. Ci è stato sottolineato che siccome vanno raggiunti degli obiettivi non si poteva procrastinare il termine e ci davano al massimo una proroga al 31 agosto. Insistendo siamo arrivati al 7 settembre e siamo ancora in difficoltà, perché, adesso, mentre parlavo con voi, ero in contatto anche con la dottoressa Giuseppina Cinieri, che sta seguendo i contatti con RFI. Ci troviamo costretti… No, ce la facciamo perché domani… No, abbiamo trovato l’accordo finale e siamo…
La dottoressa ha già trasmesso gli atti a RFI. Aspettiamo il ritorno dei documenti entro domani. Questo per sottolineare il perché poi certe volte ci troviamo a dover operare in fretta e furia, perché dobbiamo anche stare ai tempi che ci vengono dettati.
Se ho dimenticato qualcosa, me lo dite.
Speaker : PRESIDENTE.
Per me, da quello che posso ricordare io, per quelle che sono state le richieste di chiarimenti…
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Ho preso appunti. Non so, se ho dimenticato qualcosa, me lo dite.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiediamo ai consiglieri se ci sono altri chiarimenti. Benissimo.
Grazie, assessore.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Consigliere Danese, prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti. Io sono convinto che la città debba dotarsi di questo Piano della mobilità. Va fatto. Il Piano va sicuramente approvato e soprattutto non possiamo permetterci di perdere i finanziamenti di cui parlava prima l’assessore.
In Commissione mi sono astenuto dal dare un voto semplicemente per il fatto che io sono convinto, da consigliere di minoranza del Gruppo Volare Alto, che questo tipo di provvedimento è la maggioranza che deve approvarlo. Finché si parla di regolamenti magari si cerca a tutti i costi l’unanimità. In questo caso, secondo me, è un buon regolamento, non è ottimo, c’è qualcosa che andrebbe rivisto. È un buon Piano e la città deve dotarsi di questo e non deve perdere sicuramente i finanziamenti.
Oggi, però, abbiamo assistito… Le condizioni sono un po’ cambiate rispetto a qualche giorno fa, rispetto a ieri, a quando abbiamo tenuto la Commissione. In Commissione c’erano i numeri. Oggi abbiamo assistito un po’ alla disfatta della maggioranza. I numeri oggi non ce li avete, non ci sono, è un dato, un dato di fatto.
Come è stato già detto, il senso di responsabilità del Gruppo Volare Alto e di tutta la minoranza ha fatto sì che si restasse in Aula affinché ci fossero i numeri per portare avanti il Consiglio comunale.
Lo stesso senso di responsabilità che, insieme al collega Di Palma, condivido, oggi ci porta a dare un voto favorevole ad un provvedimento che avrebbe dovuto, ripeto, secondo me, secondo noi, essere approvato dalla maggioranza. Oggi i consiglieri di minoranza sono “costretti” a rimanere per senso di responsabilità verso tutta la cittadinanza e verso il Consiglio stesso e approvare questo provvedimento importante, ripeto, per la città stessa.
Confermo, ripeto e ribadisco che il nostro voto sarà favorevole a questo provvedimento, perché va in soccorso ad una maggioranza che non esiste più. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Danese.
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Sarò molto breve. Ci sono cose che non hanno prezzo: Michele Santoro che vota a favore è il massimo! Battute a parte, per tutto il resto c’è Master Card.
Grazie a nome della città e della maggioranza per questo supporto in questa fase. Sicuramente approvare questo Piano è necessario, ed è necessario per non perdere quel finanziamento. Ovviamente, abbiamo ha avuto oggi una difficoltà che non è legata… Capisco l’opposizione, la minoranza, che brandisce l’elemento politico. Ad oggi non abbiamo contezza di questo problema. Abbiamo dei messaggi di problemi personali di alcuni consiglieri che non sono potuti venire, lo ripeto, per problemi personali.
Se Michele Santoro sa più di me, me lo dice e io prendo atto di elementi che il Sindaco disconosce. Il Sindaco è la persona più serena di questo mondo. Ad oggi non ho avuto notizie. Se tu hai delle notizie, vuol dire che ci sono delle persone che sono molto vicine a te, più a te che a me. Benissimo. Prendo atto, Michele, di questa cosa. Quando avranno la bontà di dirmele, se è vero quello che dice, ma io dubito, se dovesse essere così prenderemo atto di questa cosa. A parte le battute, sicuramente il senso di responsabilità va riconosciuto alla minoranza in questo contesto. Sono contento che ci sia una condivisione di responsabilità, e quindi il ringraziamento è sincero. Per il resto credo che si sia detto abbastanza. La volontà è quella di approvare in via definitiva questo Piano, di non perdere un finanziamento che darebbe un punto di svolta alla città rispetto ad un percorso ciclabile che rientra in un percorso europeo più ampio, di più ampio respiro.
Siamo convinti, essendo tra i progetti scelti, che sia un progetto che vale, che quindi valeva la pena sostenere e che ritengo che voi condividiate nella forma e nella sostanza. Mi riferisco al fatto di trasformare questa città e darle, oltre che una pianificazione, anche gli strumenti per poter essere poi una città che ha una mobilità sostenibile, ciclabile.
Grazie. Ovviamente, sono debitore di un caffè, a questo punto, con la minoranza. Veramente grazie, perché è un ottimo segnale per la città. Ne prendo atto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Ci sono altri interventi?
Consigliere Santoro, prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Sindaco, non cambio idea. Sono rimasto in Aula per senso di responsabilità, io e i miei due amici, Antonella Russo e Anna Cabino. Da quella riunione che abbiamo fatto siamo stati tutti convinti delle nostre parole, delle nostre affermazioni che abbiamo fatto e quindi abbiamo deciso di restare in Aula e dare il nostro assenso favorevole, ciò che non merita né il Sindaco né la maggioranza, perché nei nostri confronti sono stati sempre duri e hanno sempre vissuto con i muscoli forti, perché, come diceva qualcuno prima, “noi abbiamo i numeri”.
Io ricordo il primo intervento che feci quando si insediò la Giunta D’Alò: “Non ti illudere, anche se siete in 18 arriverai alla fine con 10-11”.
Questa sera stai avendo l’affermazione dei voti da parte anche del centrodestra, che non meriti, perché io a sinistra non voto mai. Non ho mai votato a sinistra e non voterò mai. Le altre sere hai avuto anche voti di persone del centrodestra. Durante le elezioni comunali pensavi di essere il despota: “Io sono forte, io sono potente”. Nella realtà dei fatti si è tutto capovolto, caro Sindaco. Io mi auguro che non ci sia più bisogno del voto di Michele Santoro. Se, eventualmente, avrai bisogno di Michele Santoro e del suo Gruppo sicuramente non avrai più questa facoltà, non avrai più questo mio appoggio. Non avrai più nulla. Mai dire mai, però te lo sto dicendo. Non avrai più l’appoggio. Non avrai più l’appoggio.
Sindaco, lei non ha mai parlato con la minoranza, non ha mai detto: “Ragazzi, sediamoci un po’”, come si faceva prima quando lei stava all’opposizione. Io ricordo quante volte vi ho chiamato, quante volte vi ho parlato, quante volte, insieme a me, hai abbandonato l’Aula, anche nei momenti in cui c’erano progetti a favore della città. Abbiamo abbandonato l’Aula.
In quel momento non c’era il parere favorevole per la città, ma c’era contro il PD, contro quell’Amministrazione comunale. Io oggi sto qui perché non sono contro l’Amministrazione comunale, ma sono a favore del popolo di Grottaglie.
Grazie. Voterò sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Santoro.
Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione il punto n. 4) all’ordine del giorno “Approvazione definitiva del Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale esteso al solo ambito urbano del Comune di Grottaglie”.
Prego i consiglieri di votare.
19 presenti, 19 voti favorevoli.
È approvato all’unanimità.
Chiedo al Consiglio comunale di esprimersi sull’immediata esecutività. Prego, consiglieri, votate. Prego tutti i consiglieri di votare. Manca un voto. Controllate sulla vostra piattaforma. Ha votato? 19. Il Sindaco.
19 presenti, 19 favorevoli.
È approvata all’unanimità.
Punto n. 5) all’ordine del giorno: servizio refezione scolastica del Comune di Grottaglie. Regolamento funzionamento Commissione mensa.
Passo la parola al Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Mi date una copia del regolamento? Purtroppo, sempre per un problema imprevisto, l’assessore non è potuto essere presente questa sera.
In I e in IV Commissione è stato portato un regolamento che disciplina sostanzialmente il potere di “accesso e controllo” concesso ai genitori dei minori che frequentano le nostre scuole di poter verificare la “qualità” del servizio offerto.
Siccome era stata più volte richiesta da tutti ed era già stata inserita nel bando di gestione del servizio di refezione la disciplina di questo comitato, chiamiamolo così, abbiamo approvato in Commissione questo regolamento, che mi pare sia stato approvato all’unanimità… Quindi, all’unanimità è stato approvato in Commissione…
Speaker : PRESIDENTE.
Nella Commissione del 30 agosto, con 12 voti favorevoli.
Prego.
Speaker : SINDACO.
Per cui, al netto di eventuali domande o chiarimenti, credo che il regolamento sia già noto a tutti.
L’unica cosa che mi segnalavano gli uffici – non so se riteniamo opportuno doverlo portare come emendamento, ma si tratta solo di un aggiustamento del paragrafo – è che al punto 2, dove si dice “la Commissione è costituita da tutti i componenti, organizzata in sottocommissioni, la sottocommissione è composta dai componenti della Commissione relativamente all’appartenenza di ogni singola scuola, ovvero da”, si ritiene – se avete il regolamento riuscite a seguirmi – di suggerire una correzione, non nella sostanza ma semplicemente nella forma, che è la seguente: “la Commissione è così costituita: un responsabile del servizio pubblico di istruzione o suo delegato, un rappresentante dei genitori per ogni plesso scolastico, un rappresentante dei docenti per ogni plesso scolastico”. Poi si specifica: “la Commissione è organizzata in sottocommissioni, composte dai componenti della Commissione relativamente all’appartenenza a ogni scuola, ovvero da un responsabile, un rappresentante dei genitori, un rappresentante dei docenti”. Cioè, ha disarticolato un concetto generale e lo ha precisato.
Se riteniamo di dover fare un emendamento, facciamo cinque minuti di sospensione e lo vediamo insieme. Nella sostanza è uguale, è solo una riorganizzazione del paragrafo. Chiedo solo come riteniamo opportuno procedere… Magari le segnaliamo così, se decidiamo di fare cinque minuti di sospensione, la correggiamo. Non lo so. Questo è quello che viene direttamente dall’ufficio. Sì, all’articolo 4 dice: “La seduta ha validità con la presenza della metà più uno dei componenti, fra i quali è obbligatoria la presenza di un rappresentante dell’Amministrazione o suo delegato”. Questo per evitare che si organizzino e vadano da soli a fare questa cosa, quindi si rende obbligatoria la presenza dell’organo amministrativo. Queste sono le due cose che sono state introdotte.
Questo è come relazione. Poi se ci sono domande o suggerimenti, li accogliamo.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Marangella, prego.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Buonasera a tutti.
Ad onor del vero, rispetto all’argomento faccio registrare la stranezza, Sindaco, che su provvedimenti molto più importanti da un punto di vista amministrativo, quali ricordo a tutti il Piano da 5 milioni di euro per la raccolta dei rifiuti, che ha registrato una seduta di Commissione e una seduta di Consiglio comunale, il Regolamento per la Commissione mensa registra innumerevoli Commissioni, infinite Commissioni, e spero che questa sera venga messa la parola fine, e non per sminuirne l’importanza, ma semplicemente perché ci sono stati atti amministrativi molto più importanti che sono stati liquidati in molto meno tempo.
Forse c’è stata un po’ di incomprensione, però a questo punto, poiché il Sindaco non ha partecipato ai lavori, chiedo il conforto della Presidenza della Commissione stessa. Innanzitutto io credo – chiedo, però, l’avallo del Segretario generale – che nel deliberato si debba al primo punto esprimere che con questo atto deliberativo viene istituita la Commissione e solo successivamente si approva il regolamento di gestione della Commissione. D’altronde, la delibera non può approvare un regolamento per una Commissione che non esiste. Quindi, il deliberato dovrebbe prevedere innanzitutto l’istituzione di una Commissione non prevista ai sensi del Regolamento comunale e successivamente il regolamento di gestione.
Dico, inoltre, sempre al Presidente della Commissione, che la bozza fornita non credo sia quella licenziata in sede di Commissione, perché giustamente facevamo notare… Esatto. Perché fondamentalmente il principio, Sindaco, era quello che, quando un Consiglio comunale approva un regolamento, lo fa non in virtù di una fotografia, di uno status quo attuale, ma lo fa nella prospettiva che possa essere un regolamento attuabile anche negli anni successivi. Quindi, per esempio, si riteneva di non citare nello specifico oggi l’organizzazione scolastica con Giovanni Paolo II e Don Bosco entrambi facenti parte del comprensorio, ma disciplina il servizio mensa nelle scuole primarie e materne dove l’Amministrazione svolge tale servizio. Oggi sono quelle scuole…
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo ai consiglieri un attimo di ordine per poter verbalizzare gli interventi.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Ma nemmeno il nome. Essendo un regolamento, scriviamo molto semplicemente che il Comune di Grottaglie assicura il servizio di refezione scolastica nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie della città. Fra cinque anni, se c’è un’organizzazione diversa dei comprensori e di quant’altro, il regolamento rimane attuale, non cambia. Tanto nella premessa si cita il fatto che l’Amministrazione comunale si fa carico del servizio, solo quello. L’ho citato in premessa che sembra un argomento così interessante da durare mesi, con una lunga gestazione. Però, siccome alla fine credo che abbiamo condiviso il principio, cioè dotare di un ulteriore “strumento” che coadiuva gli enti e gli uffici già preposti a vigilare sul servizio, quindi il principio è questo, io credo che la bozza uscita dalla Commissione fosse quella... Sì, sì. Ma credo che quello sia più lineare.
Sulla modifica letta dal Sindaco, invece, ritengo che sia solo un fatto formale e credo non cambi il senso. Poi, invece, mi darà conferma il consigliere Gianfreda che il punto d) è stato inserito, per cui rispecchia quelle volontà. Il punto d) dell’articolo 1. Va bene.
Grazie, Presidente. Questi erano gli unici due elementi balzati agli occhi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Vi invito a parlare al microfono, così riusciamo a metterlo a verbale.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Scusatemi, già la Commissione è prevista in un bando di gara, che prevede l’istituzione di questa cosa. Noi, con questo regolamento, adesso diciamo che è istituita e come funziona. Quindi, facciamo questa operazione. Okay, è risolto. Va bene.
Allora ritorniamo alla premessa, giusto per mettere a verbale le correzioni. Nella premessa, al primo rigo, troviamo: “Il Comune di Grottaglie assicura il servizio di refezione scolastica per le scuole dell’infanzia e per le scuole primarie”. Tutta la restante parte, quindi “Giovanni Paolo II” fino a “Don Bosco”, va eliminata.
Successivamente la correzione di ordine formale del punto 2… Sì, di istituire la Commissione, al primo punto. Esatto. Perfetto.
Per il resto, la modifica al punto 2, così come da copia che abbiamo distribuito e che alleghiamo per renderla parte integrante della delibera, che va a modificare la bozza… Esatto. Per l’articolo 4, la copia che vi abbiamo consegnato contiene la modifica all’articolo 2 e all’articolo 4. Non l’ho visto. E si proceda alla correzione del tempo.
Ci sono altre segnalazioni rispetto a questo?
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Galiandro, prego.
Speaker : AURELIO GALIANDRO.
Grazie, Presidente.
L’osservazione che faccio riprende esattamente un’osservazione che faceva il consigliere Annicchiarico, oggi assente. La faccio mia perché la condivido. D’altronde, è sgradevole leggere il regolamento e trovare alternativamente diversi termini per la stessa cosa, una volta “mensa scolastica” e un’altra “refezione scolastica”. Mettiamoci d’accordo. Credo che “mensa scolastica” vada bene. Così la chiamiamo in un modo e vale per sempre. Poiché si trova a volte “mensa” e a volte “refezione”, la chiamiamo in un modo, e basta.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Quindi, la modifica proposta dal consigliere Galiandro è di sostituire laddove c’è “refezione” con “mensa scolastica”. Nel testo del regolamento. Nel titolo no, perché disciplina il servizio mensa nelle istituzioni… No, lo correggiamo d’ufficio. Tranne il titolo, lì dove c’è “refezione” sostituiamo con “mensa scolastica”. Okay. Va bene per tutti? Altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 5) all’ordine del giorno “Servizio refezione scolastica del comune di Grottaglie. Regolamento funzionamento Commissione mensa”, con le correzioni sino ad ora discusse. Prego, consiglieri, votate.
Presenti 18, favorevoli 18.
È approvato all’unanimità.
Non ci sono altri punti all’ordine del giorno, per cui, augurandovi una buona serata, chiudo il Consiglio comunale alle ore 19,46.
Grazie a tutti e buona serata.