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C.c. Grottaglie - 26.03.2019
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Speaker : PRESIDENTE.
Buonasera a tutti.
Prego i consiglieri di osservare il silenzio. Prego il segretario Tamburrano di procedere con l’appello. Prego, segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Buon pomeriggio.
D’Alò Ciro, Annicchiarico Cosimo, Annicchiarico Giovanni, Cabino Anna, Cometa Andrea, D’Abramo Gabriele, D’Alò Saveria, Danese Loreto, De Carolis Giulio, Di Palma Pierluigi, Donatelli Francesco, Gianfreda Ciro, Lacava Alessandra, Manigrasso Alfonso, Marangella Aurelio, Marinelli Giovanni, Masciullo Ciro, Miglietta Gabriella, Petrarulo Ciro, Rossini Domenico, Russo Antonietta, Santoro Michele, Serio Massimiliano, Siliberto Noemi, Zimbaro Massimo.
23 presenti e 2 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
I consiglieri assenti sono assenti giustificati.
Prego i consiglieri di marcare la propria presenza. Va bene così. 23 presenti. Possiamo iniziare il Consiglio comunale.
Prima di iniziare con il primo punto all’ordine del giorno, il Sindaco ha chiesto la parola per delle comunicazioni preliminari. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Buonasera a tutti.
Prendo la parola per comunicare che la verifica di metà mandato dell’Amministrazione si è conclusa nei giorni scorsi. A seguito del confronto con i Gruppi consiliari, oggi abbiamo proprio proceduto alla nomina dei due nuovi assessori: il geometra Vincenzo Fornaro, in sostituzione dell’ingegner Andrea Magazzino, che subentra con le stesse deleghe; al posto dell’avvocato Mariagrazia Chianura, subentra la dottoressa Annicchiarico Antonella. Anche lei mantiene le stesse deleghe, per cui auguro buon lavoro ai nuovi assessori.
Vorrei esprimere un sincero ringraziamento agli assessori che hanno svolto un lavoro egregio, anzi, ottimo, direi, sino a qualche giorno fa. Ovviamente, l’Amministrazione e il Sindaco sono riconoscenti per l’impegno profuso, che è stato un impegno importante, di alto livello. Mi auguro, anzi, sono sicuro, direi, che i nuovi assessori potranno continuare questo lavoro, portando a compimento le linee programmatiche dell’Amministrazione.
Se il Consiglio comunale è d’accordo, farei fare ai nuovi assessori un saluto cordiale a tutti quanti, per poi magari procedere oltre.
Solo per una questione di correttezza consentite di salutare l’Assise. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Prendo per silenzio-assenso la presa di parola dei nuovi assessori.
Passo la parola prima all’assessore Annicchiarico. Prego.
Speaker : ANTONELLA ANNICCHIARICO, Assessore.
Buonasera a tutti. Grazie Sindaco, grazie Giunta, grazie consiglieri.
Grazie per la fiducia che è stata riposta in me. Io sono Antonella Annicchiarico, sarò il nuovo assessore all’ambiente di Grottaglie. Sostituirò la dottoressa Mariagrazia Chianura, nel mandato riguardante appunto ecologia e ambiente e igiene urbana, con lo stesso mandato della dottoressa Chianura.
Se mi è consentito, vorrei anche io approfittare per ringraziare la dottoressa Chianura per l’operato svolto durante il suo mandato e per i risultati positivi raggiunti. L’obiettivo è quello di continuare su questa linea, di continuare a conseguire risultati positivi. Lavoreremo nel migliore dei modi.
Io mi sono messa a disposizione, dando la mia più totale disponibilità per questo. Sicuramente nei prossimi giorni avremo anche modo di conoscerci e di parlare per definire quello che c’è o non c’è da rivedere e risistemare. Sono a disposizione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore.
Assessore Fornaro, prego.
Speaker : VINCENZO FORNARO, Assessore.
Buonasera a tutti e grazie per la fiducia riposta in me da parte del Sindaco, dal Gruppo di Cambiamo Grottaglie, rappresentato da Giulio De Carolis e Massimo Zimbaro.
Faccio i ringraziamenti all’assessore, ingegner Andrea Magazzino, che ha svolto egregiamente il lavoro fin qui fatto. So di avere delle deleghe molto importanti. C’è anche la consapevolezza di voler far bene, di iniziare da subito.
Sono l’assessore ai lavori pubblici di tutta la comunità, quindi mi auguro e auguro buon lavoro a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore Fornaro.
Possiamo iniziare con il primo punto all’ordine del giorno “DUP e Schema di bilancio di previsione finanziario 2019/2021. Approvazione ai sensi degli articoli 170 e 174 del decreto legislativo 267 del 2000”.
Approfitto della presentazione del primo punto per ringraziare anche il Presidente dei Revisori dei conti che è qui con noi, a disposizione per eventuali chiarimenti. La ringrazio a nome di tutto il Consiglio comunale.
Passo la parola all’assessore Bonfrate, per l’introduzione del punto all’ordine del giorno. Prego, assessore.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Buonasera a tutti.
Una piccola informazione. Oggi abbiamo ricevuto una mail della Regione Puglia: abbiamo vinto, ahimè, un altro bando per il turismo, un press tour. Noi siamo quindi beneficiari di un ulteriore finanziamento che riceveremo. Il Consiglio comunale si appresterà poi ad approvare la variazione di bilancio.
Oggi abbiamo avuto comunicazione ufficiale di un press tour che si svolge nei giorni di “Buongiorno ceramica”. Come sapete, “Buongiorno Ceramica” è la manifestazione che riguarda tutte le città delle ceramiche, di cui Grottaglie fa parte.
Veniamo a noi. Vorrei fare una precisazione sul PEF dell’altro giorno. L’altro giorno forse non era emersa un’informazione circa quei 228.000 euro del 5 per cento della Regione. In base a quello, poi con una rilettura magari delle carte, in realtà i cittadini pagheranno – tutti i cittadini, pagheremo – 4.700 euro circa. Quei 225.000 euro saranno comunque inseriti nella TARI. Come vedete nella relazione fatta dai Revisori dei conti, il computo è di 4.978, compreso il 5 per cento, ma il PEF era corretto, nel senso che i cittadini pagheranno, attraverso la tariffa che voi avete approvato e che il Consiglio comunale ha approvato, 4.740 euro: questo per precisare il dubbio dell’altro giorno, dubbio che comunque è stato risolto dal Sindaco, sul 10 per cento dell’IVA.
Veniamo adesso a noi e al bilancio di previsione 2019-2020. Questa volta non voglio tediarvi con slide, numeri e quant’altro. Voglio cercare di raccontarvi questo bilancio attraverso i propositi, e non i sogni, di tutta la Giunta comunale per quest’anno.
Partiamo da un presupposto: 22,5 milioni di euro circa. Questo è quanto il nostro Comune vuole spendere per i cittadini di Grottaglie. Io vorrei fare una carrellata attraverso i propositi di tutti i singoli assessori, quelli passati e naturalmente formulo ai miei nuovi colleghi, i miglior auguri possibili. Partiamo dalla cultura, collega Dubla. La collega Dubla ha le deleghe alla pubblica istruzione e alla cultura e spettacolo. Sulla pubblica istruzione, nel suo PEG, come posta principale abbiamo 506.000 euro legati alla mensa scolastica.
Noi l’anno scorso ci siamo impegnati affinché i servizi che dovessero essere forniti fossero comunque i migliori possibili. Manca ancora un piccolo passaggio: la possibilità di pagare la mensa on line.
Nella gara che facemmo l’anno scorso, però, ci siamo impegnati affinché i parametri della stessa gara fossero comunque i migliori possibili. Naturalmente, l’indirizzo politico noi lo vediamo nella scelta del cartellone del teatro pubblico, dove noi siamo comunque i soci, quindi è anche una scelta oculata sul cartellone pubblicitario.
Infine, ma naturalmente qualcosa dimenticherò, c’è il Progetto Carsica. Come ben sapete, Grottaglie sta partecipando a questo progetto pluriennale sullo spettacolo, anche quest’anno nel PEG di riferimento, Cultura, Spettacolo e Sport, condiviso con l’assessore Quaranta e l’assessore Dubla. La dottoressa Dubla ci ha chiesto di investire in questo progetto, il quale porterà a Grottaglie – naturalmente nei prossimi giorni sapremo i nomi – degli artisti. Noi crediamo anche nello spettacolo, nella cultura, negli incontri con l’autore. Sto cercando, quindi, oggi, di andare a raccontare i singoli aspetti dei PEG.
L’assessore ai lavori pubblici è qui affianco, parlando della gestione dei lavori che sono iniziati con il vecchio: il PEG dell’assessore Fornaro sarà la gestione dei PEG stessi, dei lavori fatti precedentemente. Ma penso anche all’accordo-quadro sulla manutenzione del verde, che partirà prossimamente. È già pronto, dobbiamo soltanto metterlo a bando. E penso anche alla progettazione. Nel momento in cui noi andiamo a parlare di bandi, parliamo di progettazione, dobbiamo anche investire nella progettazione, nella compartecipazione. La compartecipazione, infatti, è un fattore fondamentale del nostro bilancio. Voi vedete, nel bilancio, che abbiamo compartecipato a un bando che abbiamo vinto sulla zona 167: 33.000 euro li mette il Comune, 99.000 euro sono legati alla Regione. Naturalmente sui lavori pubblici dimenticherò qualcosa, però magari, più tardi, nel corso della relazione mi ricorderò, in particolare sulla partecipazione pubblico- privata.
Veniamo adesso al mio assessorato. Io ho diverse deleghe, come quella delle attività produttive. Per esempio, quanto al mercato settimanale, il bilancio si può esprimere anche con pochi soldi. Noi abbiamo pagato 1.700 euro per rifare gli stalli. Quindi, attraverso questa sola piccola cifra, 1.700 euro, il Comune di Grottaglie ha un nuovo mercato. Non so se e l’avete visto, però abbiamo ricevuto apprezzamenti per questo lavoro che è iniziato tanto tempo fa. Con soli 1.700 euro noi siamo riusciti a dare una nuova veste al mercato di Grottaglie.
Parliamo della zona PIP, per esempio. Ci stiamo impegnando affinché Grottaglie possa avere uno sviluppo del territorio, quindi stiamo cercando di acquisire nuove aziende che vogliono investire. Nel momento in cui faremo la chiusura delle richieste e i soggetti assegnatari non vorranno più costruire, faremo un nuovo bando. Con pochi soldi quindi faremo un nuovo bando per l’assegnazione dei lotti.
Parliamo della gara della Soget. La Soget cosa ci ha portato? A parte gli accertamenti che erano dovuti, cosa che abbiamo già affrontato in altre situazioni, ma anche la COSAP. Il ruolo di concessionario di supporto all’amministrazione della COSAP ci ha permesso di mettere nelle entrate una cifra maggiore. Attraverso questo bando che noi abbiamo fatto, quindi, noi possiamo lavorare, in questo caso, sul bilancio in entrata, quindi con un aumento delle entrate, con il supporto della Soget.
Faremo un bando su Fantiano, quindi, comunque, attraverso sempre una piccola cifra potremo dare possibilità della gestione di Fantiano. Adesso manca, per risorse di personale, la gestione completa. Nel momento in cui noi affidiamo per una singola giornata ad una scuola, ad un’associazione sportiva, dobbiamo individuare il dipendente disponibile che ci possa aiutare. Invece noi faremo un bando per la gestione complessiva. Naturalmente condivideremo con tutti come possono essere meglio gestite le Cave di Fantiano.
Attraverso il bilancio, nel marketing territoriale abbiamo investito 600 euro circa al BTM di Lecce, quindi abbiamo dato un contributo alle associazioni sul territorio enogastronomiche affinché potessero farsi un po’ di pubblicità al BTM di Lecce, che è un incontro, un convegno, una fiera del gusto e del turismo che si svolge ogni anno a Lecce.
Contribuiremo poi alla creazione del marchio DOC o DOP, adesso non ricordo bene, sulle ceramiche, perché abbiamo incontrato i ceramisti, e ci hanno chiesto un aiuto perché il settore della ceramica sta subendo attacchi dalla concorrenza cinese: troviamo quindi i pumi a prezzi bassi. Abbiamo incontrato un avvocato che si occupa di diritto industriale e di copyright. Il Comune, attraverso una cifra irrisoria, creerà insieme ai ceramisti il marchio della ceramica.
Poi il turismo. Noi abbiamo affidato al gestore dei servizi turistici, Sistema Museo, la gestione di tutti i servizi turistici. Attraverso 100.000 euro che sono a bilancio, noi possiamo affidare a un soggetto, quindi partnership pubblico-privata, affinché il turismo a Grottaglie possa crescere. Infatti, il gestore dei servizi turistici Sistema Museo ci aiuta anche nell’allestimento delle mostre, sennò lo dovremmo fare comunque noi, non avendo grosso personale. Infatti, la mostra della ceramica di Grottaglie, attraverso anche il loro aiuto, sta ricevendo sempre maggiore successo, un successo internazionale. Le ultime due edizioni hanno avuto come vincitori un ucraino e un ceramista della Repubblica Ceca. Quindi, il livello delle mostre della ceramica sta aumentando. La gente vuole venire a Grottaglie, quindi c’è necessità che si possa mettere mano anche alla manutenzione, quindi chiederò aiuto sicuramente all’assessore Fornaro per la gestione delle luci e di alcuni punti-luce alle Cave di Fantiano. Con le iniziative fatte l’anno scorso, abbiamo visto che in qualche punto delle Cave di Fantiano c’è poca illuminazione, quindi attraverso la collaborazione appunto con il collega riusciremo a dare una maggiore luce, in questo caso all’interno di Fantiano.
Abbiamo partecipato a un bando del Distretto urbano per il commercio. Riusciremo a fare, per tutto il distretto urbano del commercio che avete approvato voi in Consiglio comunale i marciapiedi, arredo urbano, quindi con la compartecipazione del Comune: 50.000 euro del bilancio che spero approviate tutti quanti successivamente, spero che si possa dare uno sviluppo migliore alla città di Grottaglie.
Quanto alla collega Annicchiarico ai servizi sociali, il suo PEG non ha grosse cifre, perché le grosse cifre sono impegnate nella residenza per gli anziani, quindi sulla casa di riposo, nei contributi al piano sociale di zona. Però, attraverso piccole iniziative si può contribuire a dare l’attenzione ad alcune tematiche, cosa che la collega sta facendo con le iniziative contro la violenza sulle donne. Noi abbiamo fatto anche altre iniziative, assieme alla collega, sulle scarpette rosse: scarpette rosse in ceramica, iniziative per mettere insieme i servizi sociali e le attività produttive, che hanno risposto molto bene. Molti ceramisti hanno prodotto le scarpe in ceramica come meglio credevano, con l’unione e l’associazione di più assessorati. Con pochi soldi in bilancio quindi siamo riusciti ad ottenere un grande risultato. Anche iniziative, adesso, ai Cappuccini, dove si parla un po’ sempre di violenza sulle donne: con pochi soldi, solo con il regolamento dei patrocini che voi avete approvato, si riesce a dare un po’ di attenzione a tematiche piuttosto importanti.
Poi lo sport. Qui devo darvi un numero, l’anno scorso, che è 200. Con 5.000 euro della relazione sulla Città europee dello sport il Comune di Grottaglie riceverà un milione di euro. Quindi, la gestione di 5.000 euro produrrà, per il comune di Grottaglie 500.000 euro quest’anno e 500.000 euro l’anno prossimo. Quindi, con una cifra veramente irrisoria, il Comune di Grottaglie riceverà questo milione di euro.
Naturalmente, col lavoro del collega sull’associazione, coinvolgendo tutte le iniziative. Quando noi abbiamo fatto l’iniziativa a Fantiano abbiamo coinvolto tutte le associazioni, sportive e non, affinché si potesse usufruire, con pochissimi soldi... Gestiremo il canile, il bando di cui avevo detto anche poco fa e poi anche l’informatica. Adesso, grazie anche al supporto, abbiamo il nuovo servizio open source, quindi non a pagamento, per il sistema del protocollo, che naturalmente deve essere rivisto. Qualche rallentamento l’ha avuto perché era un progetto comunque nuovo, però dobbiamo anche ricordare che adesso tutte le delibere di Giunta sono comprese di tutti gli allegati, cosa che prima non avveniva. Un’Amministrazione quindi molto più trasparente, se già non lo era, rispetto al passato. Come vedete, quindi, attraverso piccole iniziative si riesce a dare tanto alla città.
Poi, il collega Blasi, che sembra che non faccia niente, in realtà l’anno prossimo gestirà circa 3,5 milioni. La stessa gestione di 3,5 milioni di euro della rigenerazione urbana, della Velostazione… È vero, io ho i soldi, scusate, avete ragione. Però in realtà il lavoro fatto dal collega, che magari è sempre nell’ombra, è fondamentale per questa Amministrazione. Con le poche risorse… Nell’ombra nel senso che non spende soldi. Il collega, a differenza di tutti noi, è uno parco – giusto, te li tolgo sempre – di consumi. Quindi, attraverso l’iniziativa e la gestione dei pochi funzionari dipendenti dell’Ufficio tecnico, abbiamo portato a casa grossi risultati. Dove voglio arrivare? Con pochi soldi e con un indirizzo politico adeguato, si riescono ad ottenere grossi risultati.
Ho detto un po’ di chiacchiere e vi saluto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Bonfrate.
Prima di passare la parola per eventuali altri interventi, volevo ringraziare anche il dottor Bavaro, responsabile dei servizi finanziari, che come il Presidente dei Revisori è qui a nostra disposizione per eventuali chiarimenti.
Apriamo la sessione degli eventuali chiarimenti. Facciamo più di qualche domanda, in maniera tale che poi l’assessore o gli assessori rispondano a domande e richieste di chiarimenti, e poi apriamo la fase di dibattito.
Prego, consigliere Gianfreda.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Essendo questo un documento programmatorio, ma anche contabile, quindi ci sono i numeri, le chiedo, assessore, questo: quanto incasseremo dagli accertamenti IMU? Quanto è stato previsto dagli accertamenti IMU- TARSU? Cioè, qual è la spesa prevista all’interno del bilancio 2019?
Altra domanda: siccome avete previsto una certa cifra, che lei sicuramente sa benissimo per quanto riguarda i rimborsi alle imprese che hanno acquisito negli anni passati nella zona PIP i lotti, quali sono le motivazioni che hanno spinto questa Amministrazione a postare una cifra abbastanza cospicua, di oltre 600.000 euro? Quali sono le indicazioni che vi portano a dire questo? Sicuramente ne avete contezza, quindi avrete già, ad oggi, chiuso queste situazioni. Per adesso basta così.
Speaker : PRESIDENTE.
C’era il consigliere Marangella.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Buonasera. L’ha accennato l’assessore, il chiarimento sulle cifre. La domanda, dottor Bavaro, la scorsa volta, era per comprendere il costo reale che viene spalmato sui cittadini all’interno del PEF che determina il costo poi del servizio di pulizia, raccolta e smaltimento rifiuti.
Il costo ammontante nel PEF viene dichiarato essere di 5.091.000 euro, poi rideterminato in base alle riduzioni a soli 4.700 euro: in realtà, noi andiamo a spalmare 4.700.000 euro anche se il costo è di 5.091, viene quantificato… A questo vengono sommati i 237.000 euro del contributo provinciale, fino a determinare l’iscrizione in bilancio di entrate, al lordo del contributo provinciale, per 4.900 euro. La differenza tra il costo reale del servizio, cioè 5.091.000 e l’intera somma iscritta in bilancio come entrata, cioè la TARI rinveniente dal costo meno la riduzione, più il contributo, cioè 4 milioni, crea una discrepanza di 113.000 euro. Quel costo rimane appeso? Non viene spalmato? Non viene distribuito? Era una richiesta di chiarimento, una domanda.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Danese, prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Grazie.
Assessore, hai parlato di 3 milioni di euro per la rigenerazione urbana. In questa rigenerazione sono previsti degli investimenti anche per il centro storico? Mi riferisco anche all’eventualità di rifinanziare il rifacimento delle facciate, piuttosto che incentivare attività commerciali, così come si è fatto col primo bilancio di questa Amministrazione. Siccome furono due interventi che hanno avuto comunque successo, a me è sembrato strano che già l’anno passato non sia stato rifinanziato questo tipo di investimento. Magari lo si potrebbe fare quest’anno. Volevo sapere questo, non so se dai 3 milioni o da altri capitoli, se si riesce a recuperare qualcosa di questo tipo.
Poi chiedo se è previsto qualcosa anche per il bilancio partecipato, se cioè riusciamo a mettere a disposizione qualcosa per delle eventuali iniziative che verranno proposte dai cittadini. Per adesso questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Se siamo d’accordo, farei rispondere l’assessore a questa prima sessione di domande. Prego, assessore. Risponde l’assessore Bonfrate.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Sto andando al contrario. Poi passo la parola, magari, per gli aspetti più tecnici, anche al dottor Bavaro.
Circa questa cosa no. In realtà, nel bando di rigenerazione urbana ci sono delle attività che riguardano il centro storico, ma non specificatamente quello che tu mi hai chiesto. Quelli sono due bandi da 40.000 euro. Se il rendiconto ci dovesse dare spazio, quindi un avanzo libero, sicuramente finanzieremo, perché come tu giustamente avevi detto, ha avuto successo e noi speriamo di rifinanziare anche nel corso di quest’anno.
Per quanto riguarda la TARI, adesso magari risponde il dottor Bavaro…) Sul bilancio partecipato non abbiamo previsto niente, hai ragione.
Circa la somma degli accertamenti, del recupero, per rispondere al consigliere Gianfreda, sono 2.553.000 di recupero. Abbiamo 2,7 milioni, quindi 1,8 milioni di recupero ICI-IMU, poi 450.000 di recupero tassa rifiuti, 450.000 di recupero TASI. Questo è quello che noi abbiamo messo come entrate. 2,7 milioni per quanto riguarda le entrate.
Poi, per quanto riguarda le altre domande, magari risponde il dottor Bavaro.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, dottor Bavaro.
Speaker : ETTORE BAVARO, Responsabile settore finanziario e tributi.
Giusto perché la questione più tecnica riguardava la TARI.
Nei prospetti, chiaramente dobbiamo tornare un po’ indietro, all’approvazione della delibera della TARI, le tariffe, c’è da considerare che quei 4,7 (40, 50) che è PEF, sono la base di partenza per poter spalmare poi su tutta la cittadinanza, gli utenti e i contribuenti la tassa.
I 350.000 euro in più non sono altro, nell’operazione di riparto dei costi tra coloro che usufruiscono di alcuni benefici, per categorie, per fuori residenza, e quant’altro, che complessivamente vengono computati in base al trend storico, quindi ogni anno vengono rivisitati… Costano 350.000. Praticamente però questi 350.000 vanno caricati su una base di riparto per potere spalmare su tutti il costo di quel minore introito. Però di fatto quel minore introito non è altro che una spalmatura… Non è 5,100, che è la base, ma è sempre 4,7. Quello è soltanto un metodo per ripartire anche il maggior costo. Altrimenti, se noi ripartiamo i 4,7, senza considerare quella, alla fine, col riparto, noi avremo, senza i 350, 4,2-4,3 ovviamente. L’addizionale è un’altra tassa che va sommata, tant’è che c’è un capitolo di spesa in uscita. Quindi, c’è un’entrata che addiziona i 4,7 e un capitolo di uscita che poi serve per fare il mandato di pagamento alla Provincia, in funzione di quanto effettivamente è l’incasso, in base agli incassi annuali.
È un pareggio quello, nel senso che i cittadini sono tenuti al pagamento di questa addizionale, che va comunque ritrasferita alla Provincia. Questa è la situazione.
Per quanto riguarda il PIP, chiaramente non sono io l’addetto, ma chi ha fatto il programma ha soltanto quantificato, grosso modo, i lotti ancora a disposizione. Ha riportato l’eventuale previsione di massima delle entrate sui lotti… Evidentemente poi ci sono altri soggetti che devono essere… Sulla materia non sono a conoscenza. Evidentemente ci sono dei soggetti che oggi ritengono di uscire fuori dai lotti e quindi essere rimborsati. Però, su questo non sono in grado di poter rispondere.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottor Bavaro.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Rispetto a quanto detto dal dottor Bavaro dobbiamo fare un po’ di chiarezza. L’altro giorno, quando abbiamo fatto l’altro Consiglio, il 23, c’eravamo capiti sui numeri e avevamo chiarito che – io l’ho riportata la delibera – 4.741.035,30 era la somma di base, escluse le riduzioni. Poi, giustamente, con le riduzioni, si arrivava a 5.091.571, che è la cifra che va spalmata. In questa cifra penso che ci sia anche il contributo provinciale. No? Questo contributo provinciale chi lo paga? Non va nel PEF? Chi lo emette? È la contribuzione generale? Chiariamo di nuovo questa cosa perché l’altro giorno eravamo stati chiari tutti. Penso che abbia scritto lei la delibera. Lei, giustamente, parlava dell’articolo… Sono andato a leggere gli articoli di legge, perché, si ricorda, il Sindaco l’ha chiamata per quanto riguarda l’IVA al 10 per cento. Essendo una tassa non va applicata. Lei ha detto al Sindaco, e il Sindaco l’ha dichiarato, che dal 2013, da quando è passato a tassa, non si paga… Diciamo che lei correttamente ha scritto “articolo 1, comma 639 della legge n. 147/2013”, che parla di tassa, non parla di tariffa. Di tariffa si parla al comma 668, di istituzione al 641, sempre dell’articolo 1 della legge n. 147, cosa che riportano i revisori dei conti. I revisori dei conti non parlano dell’articolo 639, così come noi, correttamente, a mio avviso… Ci sarà stato un disguido, non so perché. Sorge questo problema. Quali dei due dati sono corretti? Quelli della tabella dei revisori dei conti, che riportano 4.978.087? Sono compresi i rimborsi o non sono compresi i rimborsi? Sono comprese le tasse provinciali o non sono comprese le tasse provinciali? Qui riporta 4 milioni. Sulla delibera dell’altro giorno riporta 4 milioni, così come riporta il bilancio: 4.741.000. Quali sono i dati corretti?
Non voglio bacchettare nessuno, perché sicuramente i dati ai revisori dei conti sulla TARI sono stati dati dall’ufficio. Anche l’altro giorno è sorto questo problema perché volevamo capire qual è la cifra vera che viene distribuita ai cittadini. Io, poi, avevo posto pure un altro problema. Nel 2016 e nel 2017 c’è stato poi un dibattito anche abbastanza corposo in Consiglio comunale sull’ecotassa che doveva essere ridistribuita per lo meno per quella ecotassa che è stata riconosciuta dalla Regione, perché noi non abbiamo sforato i parametri della raccolta differenziata, siamo stati al di sopra e quindi non siamo soggetti all’ecotassa, a pagare la sovrattassa sostanzialmente, perché non è che non si paga l’ecotassa. L’ecotassa si paga, ma si paga in maniera ridotta, mentre se si supera quella percentuale imposta in quei mesi, così come previsto dalla legge regionale, noi dobbiamo recuperare, a mio avviso, circa 250.000, ma saranno sicuramente di meno, saranno circa 200.000.
Adesso, però, non faccio problemi di cifre. I cittadini, però… Il PEF è un documento che viene spalmato, secondo dei parametri previsti dalla legge, su tutta l’utenza, su tutti i 32.151 abitanti di Grottaglie in funzione del numero del nucleo familiare e in funzione delle superfici e anche in funzione del tipo di attività, se sono residenziali oppure di altro tipo. Questo è un documento che i cittadini, per questione di trasparenza, è bene che sappiano quanto realmente… Anche perché c’è stato un aumento. C’è stato un aumento, e l’altro giorno l’abbiamo anche certificato, di circa 138.000 euro.
È bene chiarire quali sono i dati corretti, quelli del revisore o quelli che sono riportati, che la maggioranza ha approvato nella delibera dell’altro giorno. È bene che si chiarisca una volta per tutte questo problema.
Rivolgo poi una domanda ai revisori dei conti. È possibile che per gli anni 2016-2017-2018 non si possano recuperare quelle cifre che i cittadini hanno anticipato nei PEF precedenti? Non si possono recuperare nei PEF successivi? Perché queste cifre non compaiono da nessuna parte? L’altro giorno – voi non c’eravate – insieme al Sindaco parlavamo anche di questo fatto: non tanto se il PEF a consuntivo, a mio avviso, per una questione di trasparenza, debba essere portato in Consiglio a consuntivo, ma se non ci sono, penso che non ci sono pendenze di nessun tipo, per l’esercizio 2016, penso che gli uffici competenti anche all’interno dei bilanci a consuntivo sono state pagate le discariche, sono state pagate le ditte. Credo che anche il recupero crediti per chi non ha pagato debba rientrare nel PEF, perché sappiamo che parte dei cittadini sicuramente non avrà pagato la TARI. Per il 2013, il 2014 quando si recupereranno nel reale? Parliamo di cash, di cassa, quelli che stanno realmente in tesoreria, quelli che rientrano realmente, perché una cosa è l’accertato, una cosa è quello che entra. Questi soldi perché non debbono essere redistribuiti ai cittadini? A partire, probabilmente, anche da quest’anno.
Inviterò l’Amministrazione a breve a fare una Commissione insieme ad altri consiglieri. Presenterò una proposta in cui si discuterà per capire i numeri reali. Lo chiedo anche ai revisori dei conti: sono state considerate queste cifre? Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda. Sempre per quanto riguarda chiarimenti, il consigliere Marangella. Prego.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
No.
Speaker : PRESIDENTE.
Vedevo la prenotazione.
Consigliere Danese, prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Grazie. A pagina 12 della relazione dei revisori leggo “accensione nelle previsioni di cassa, accensione di prestiti: 145.000 e più”. Volevo capire a cosa saranno finalizzati questi prestiti. Volevo capire un attimo come vengono utilizzati. Considerando che non sono soldi nostri, ma andiamo a chiederli, volevo capire perché e per cosa. Pagina 12, alla previsione di cassa, punto 6.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono altre domande? Se non ci sono altre domande, assessore… Sì. Dottor Bavaro, prego.
Speaker : ETTORE BAVARO, Responsabile settore finanziario e tributi.
Consigliere, tutte quelle cifre sono corrette. Sono punti di vista da dove si vuole partire. Sono corretti i 4,750, che è la base di partenza. Sono corretti i 4,937, che è la posta iscritta in bilancio, che praticamente è quello che viene chiesto come cartella, come avviso di pagamento ai cittadini. Chiaramente quello è il dato che sta in bilancio. I 4,7 milioni rimangono sempre 4,7, ed è il costo del PEF.
Quando faccio questa operazione devo aspettare prima che venga redatto il Piano economico finanziario, perché è quello che deve essere spalmato. L’addizionale è un qualcosa che va in più da una parte. Noi facciamo soltanto una partita di giro. Quello che prendiamo lo diamo alla Provincia perché è un tributo ecologico e l’hanno ridefinito in questa maniera, eccetera. Rimane appannaggio della Provincia e quindi va contabilizzato per pareggio di bilancio in entrata, in aggiunta a quello che è il costo del PEF e in uscita.
I revisori sicuramente hanno visto lo stanziamento in bilancio e hanno iscritto lo stanziamento in bilancio come entrata del servizio complessivo. Comunque entra sempre come TARI. A livello di risorse economiche di entrata rimane sempre una postazione di entrata e va registrata come tale. È come l’addizionale IRPEF, come altre voci: vanno ad appannaggio, a seconda di chi è il beneficiario dell’imposta. Non stiamo parlando di cose diverse, stiamo parlando di due modi diversi di dire la stessa cosa. Non mi sono spiegato sicuramente. I 5,091 milioni, come dicevo anche in risposta al suo collega, riguardano le modalità di calcolo. Stamattina abbiamo fatto l’elaborazione per fare, in base alle nuove tariffe, il calcolo della nuova TARI. Ribaltando tutta la situazione con quelle tariffe è uscita un’entrata complessiva, al netto dell’addizionale, di 4,745 milioni, contro 4,741 milioni. Chiaramente stiamo parlando di 5 milioni, 4,7 milioni da ripartire. Chiaramente i decimali possono incidere. Poi, tra l’altro, nel frattempo sono anche cambiate alcune situazioni. C’è chi viene cancellato, chi viene iscritto e quindi è normale.
Il totale delle entrate ad oggi registrate accertabili, il ruolo che andremo a emettere nei prossimi giorni, è di 4,745 milioni. Quello è il PEF. Questo è tutto.
Chiaramente il cittadino si vedrà, oltre ai 4,745, quel 5 per cento provinciale che è dovuto per legge. Niente di più, niente di meno di come la legge impone. Sarà poi trasferito alla Provincia con un capitolo di spesa. È una partita di giro di entrata e di spesa, che viene registrata normalmente in bilancio. Non riesco a spiegare. La riduzione non è altro che… Se lei ha una riduzione di 100 non avrà 100 di riduzione. Quel 100, di fatto, è ripartito. Avrà un reddito di 99,99 perché quel centesimo servirà per coprire anche la sua parte della riduzione. Il riparto così avviene. È un fatto matematico che serve per poter… Si aggiunge quello che deve essere sottratto e aggiungendo quello si ha il dato di partenza di quanto è il risultato che si vuole ottenere. Infatti, abbiamo 4,745 contro 4,741, che è il PEF. Più i 350.000 euro delle riduzioni. Quello è il riparto. I 350.000 sono le riduzioni che vanno ripartite a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottor Bavaro. Ci sono altre domande? In merito alle risposte del consigliere Danese, passo la parola a…
Un attimo soltanto. Rispetto alla domanda del consigliere Danese, facciamo una verifica attraverso il dottor Bavaro e l’assessore. Se non ci sono altri chiarimenti, possiamo iniziare la fase dei dibattiti, degli interventi…
Se non ci sono interventi, passiamo alla fase di votazione. Prego, consigliere Marangella.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Grazie, Presidente.
Prima di intervenire colgo l’occasione per dare un saluto e un augurio di buon lavoro ai due nuovi assessori, il geometra Vincenzo Fornaro e la dottoressa Antonella Annicchiarico. Spero che questa esperienza serva come fase di crescita per tutto il Consiglio comunale.
Politicamente non c’è stato un vero e proprio dibattito. Normalmente gli anni scorsi, a seguito di verifiche politico-amministrative, c’erano delle discussioni abbastanza accese. Io mi permetto solo di dire una cosa al Sindaco come battuta. Sono stati ringraziati, giustamente, per il lavoro svolto la dottoressa Chianura e l’ingegner Magazzino, dicendo che hanno svolto un ottimo lavoro. Mi domando perché sostituirli. Normalmente le sostituzioni si fanno quando le cose non vanno bene per cui in corso d’opera c’è una verifica degli aspetti positivi e negativi di una gestione per cui, alla fine, viene normale correggere ciò che non va, non correggere ciò che va.
Da un’analisi piccolissima fatta sembra che sia stato corretto ciò che andava bene. Questo lo lascio eventualmente al dibattito politico con i consiglieri di maggioranza.
Vengo al bilancio. Non lo prevede la norma, però mi aspetto che a relazionare sul bilancio sia il Sindaco. Non me ne voglia l’assessore al bilancio. È l’atto politico madre di un… Perché credo che la lettura che va data al bilancio non è una lettura numerica basata su un’elencazione di voci, di capitoli di spesa o di programmazione, ma è una lettura politica che l’Amministrazione dà dello strumento madre della programmazione, che è appunto il bilancio, per mettere in atto gli intendimenti, le azioni, le aspettative di una nuova Amministrazione fondata sul cambiamento.
Più che parlare di capitoli o di quant’altro, io l’ho già detto all’assessore in sede di Commissione, mi sarei aspettato che questo bilancio venisse illustrato sulla base di quelle che sono le riforme messe in atto rispetto a un bilancio ereditato che, al di là dei numeri, che vedevano comunque un bilancio in positivo, con un forte avanzo che per fortuna adesso è anche a disposizione della città per quanto riguarda il tetto di spesa, mi sarei aspettato, invece, che questa Amministrazione si fosse prodigata, come aveva preannunciato anche in campagna elettorale, in uno stravolgimento di quello che è lo strumento madre dell’azione amministrativa per poter venire incontro in modo migliore a quelle che sono le aspettative e i bisogni dei cittadini.
Mi riferisco alla ristrutturazione così tanto paventata. Attenzione, sono punti che avevamo anche iniziato nella passata Amministrazione ad affrontare, che sono stati punti deficitari della passata Amministrazione, che non abbiamo portato a compimento e che pensavo portasse a compimento questa Amministrazione: la ristrutturazione della spesa corrente, un maggiore implementazione del controllo di gestione, la ristrutturazione e la riorganizzazione della stessa macchina amministrativa, e mi riferisco ai PEG.
Per esempio, oggi continuiamo a registrare, in perfetta continuità con il passato, la presenza di 24 PEG, dove gli uffici sono organizzati a compartimenti stagni, dove ogni ufficio si compra la sua risma di carta. Potete immaginare che l’approvvigionamento di una gara, seppur sotto-soglia, per delle risme di carta, ha dei costi se ne compro dieci e ha altri costi se ne compro duemila. Mi aspetterei che fossero affrontati i temi cardine con cui ci eravamo lasciati nella passata Amministrazione. Penso alla cosiddetta “casa di riposo”, che oggi incide con un forte costo all’interno del PEG, dei servizi sociali.
Rispetto all’organizzazione dei servizi, come ho sempre detto, questa Amministrazione necessita, secondo me, di uno strumento molto più snello che veda tre macroaree, un’area tecnica, un’area socio-culturale e un’area contabile-istituzionale, che possa avere tre figure apicali in grado anche di snellire la procedura burocratica, le cosiddette “firme” sugli atti, che oggi comprendono più passaggi.
Come mi aspetto che, a seguito di una potenziale o di un tentativo di riorganizzazione dello strumento madre, si possa avere anche un piano del personale “calato” su quello che è il nuovo strumento con cui questa Amministrazione porta avanti la gestione della città, quindi una programmazione del fabbisogno del personale che, oltre a scontare le cosiddette “lacune” in determinati settori, venga messa in atto per una riorganizzazione in tal senso e che anche le assunzioni con gli strumenti messi in atto dalla legge vengano fatte in funzione di questa riorganizzazione.
Credo che il dibattito politico sul bilancio debba essere questo, anche perché è un bilancio che, per fortuna, glielo riconosco, Sindaco, sono due anni che sconta la mancata iscrizione delle royalty ed è un bilancio che ancora registra un totale di spesa corrente di oltre 24 milioni di euro. Quindi, è un bilancio ancora solido.
Qui, forse, la nota di preoccupazione – la metto sotto l’aspetto della preoccupazione – è l’iscrizione di 2,780 milioni di euro di entrate di accertamento che, come si evince dalla relazione dei revisori dei conti, sono state scritte con criteri non eccessivamente prudenziali, ma troppo ottimistici. È una mia definizione. No, c’è un passaggio anche del revisore. Sappiamo, dottore, che venute meno le royalty la voce di maggior ingresso è il Titolo I... Di porre attenzione. Questo non perché l’Amministrazione si stia dedicando a spese pazze. Semplicemente per rendere ancora più consolidata e stabile la tenuta dei conti dell’Amministrazione. Questa, secondo me, è la lettura delle analisi del bilancio.
La discussione rispetto alle singole voci dove registriamo aspetti positivi, finanziamenti di cui abbiamo discusso, è un merito che va dato a questa Amministrazione. Ci sono, però, anche le note dolenti. Probabilmente sono oggetto delle singole discussioni delle singole Commissioni. Oggi noi approviamo un bilancio dove l’analisi e la discussione deve essere per macroaree, per intendimenti, per progettazione, per visione, non certo un’analisi dettagliata dei singoli capitoli e delle singole voci. Quindi, mi aspetto che la discussione possa volgere in questo senso, altrimenti oggi non compiamo un atto politico, ma compiamo un atto contabile. Come ho sempre detto, nel momento in cui si compie solamente un mero atto contabile, viene meno la funzione politica del Consiglio e della Giunta che ha adottato questo bilancio. È una discussione che potrebbe essere fatta semplicemente dal dottor Bavaro, che egregiamente compie il suo lavoro, e dai revisori dei conti, e finirebbe lì.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marangella.
Altri interventi? Consigliere Annicchiarico, prego.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Buonasera.
Approfitto dell’ultimo intervento per mettermi in collegamento e non lasciare a metà questo discorso, che mi pare importante. Mettiamo in ordine le cose, così come si sono svolte stamattina. Il Sindaco ci ha detto che la verifica è terminata. Il risultato è questo: la sostituzione dei due assessori. Quindi, la verifica riguardava soltanto problemi di persone. Ci doveva dire probabilmente – e lo invito a farlo o in sede di intervento conclusivo o quando riterrà di intervenire – che cos’è stata una verifica politica, amministrativa, il cosiddetto “tagliando”. Questo è il primo dato.
Secondo dato. Li metto insieme. Quella verifica mi pare possa essere stata più una resa dei conti. Oggi pomeriggio affrontiamo il problema di un rendiconto. Conti e rendiconti. Questo è un dato numerico, quello è un dato che si è ridotto a un problema di numeri. Due assessori si sono dimessi, due assessori entrano; due consiglieri si sono dimessi e autonomamente, scorrendo l’ordine delle liste, due sono entrati.
C’è un altro dato. L’assessore al bilancio giustamente dice: “Ci lavoro tutto l’anno, e anche di più. Volete consentire che almeno io possa fare se non altro un elenco?”. Tutto sommato, ha fatto questo. Assessorato per assessorato, ha preso le voci salienti e ci ha detto cosa c’è dentro, cosa c’è dietro, cosa c’è sotto, in una sorta di continuità. In Commissione l’assessore ebbe anche l’onestà di dire che questo bilancio, tutto sommato, è uguale a quello dell’anno scorso. Ragion per cui era inutile fare altri passaggi, tipo il passaggio di un sia pur accennato bilancio partecipato, se non proprio alla città, almeno alle Commissioni.
Quindi, è venuto con un bilancio bello e definito in Commissione. Lo si è discusso per quello che era utile discuterlo. Personalmente, non ritengo che possa discutere quello che, comunque, in segno di continuità resta quello. Quindi, potrebbe valere anche il giudizio degli anni precedenti se non è cambiato nulla.
L’assessore si è riservato una parte, ossia quella del racconto. L’ha chiamata proprio così, se non sbaglio. Raccontare il bilancio. Approfitto dell’assenza del consigliere Santoro per fare una citazione latina, sennò me lo sento alle spalle. Fabula acta est: plaudite! Questo glielo consegno. Lo metta sulla scrivania del suo assessorato. Il racconto è terminato. Fabula acta est. È finito. Poi, virgola, plaudite. Plaudite significa che meglio di così non si poteva fare. O meglio, forse meglio di così non siamo riusciti a fare o meglio di così non sono riuscito a fare. Ci possono essere tante varianti. Però il plaudite è sottinteso. Portare questo al voto significa o plaudere, cioè votare a favore, o non plaudere o astenersi dal plaudere.
La narrazione, il racconto in qualche modo ha avuto un ruolo, vuole avere un ruolo. Voleva, in qualche modo, venire incontro. Non penso che quello che si è detto l’anno scorso, in qualche modo, non abbia trovato una eco, collega Marangella. Apprezziamo questo sforzo, sia pure dell’assessore e non del Sindaco, di dare anima a questa serie di numeri. In fin dei conti, un racconto, una narrazione cerca in qualche modo di coinvolgere più emotivamente rispetto a una fredda analisi che, invece, ogni volta ci troviamo davanti, con caratteri leggibili e illeggibili, con confronti di tabelle e non tabelle, dove la testa fuma di suo. E fuma perché più fumo c’è meno arrosto si trova. Bilancio partecipato non se ne fa, non se ne può fare. Date queste condizioni, niente.
Io ho fatto una battuta, nella scorsa Commissione, che ha dato luogo a qualche equivoco. La voglio rifare qui, però togliendo gli equivoci. A furia di rincorrere i bandi, quelli che effettivamente sono stati messi al bando sono i consiglieri comunali. Quindi, io mi sento un bandito, bandito da questa maggioranza. Non c’è bisogno che in via preventiva si possa... Anche scambiare in maniera molto semplice, non necessariamente con tutto il grado di istituzionalità: “Guardate, abbiamo queste difficoltà. La sessione di bilancio comincia molto prima, a gennaio perlomeno, quando si comincia a sapere qualche dato”, in maniera interlocutoria.
Un consigliere comunale – se si chiama “consigliere”, l’ho ripetuto tante volte, un motivo ci sarà – è chiamato a dare un consiglio ed è chiamato a dare un voto. Altrimenti chiamiamolo “votante”, proviamo un Consiglio comunale che non consigli, ma che voti. Troviamo un’altra formula. Io mi sento ridotto, quindi “bandito” nella ricerca affannosa di tanti bandi, di tutti i bandi possibili. Questo è un modo di agire. Mica non produce i suoi effetti positivi. Per carità! Però una visione d’assieme scarsamente c’è alla base e difficilmente la si riscontra alla fine.
Bisogna prendere i fili, ora di qua, dello sport, ora di là, e vedere se c’è un filo rosso, se c’è un filo d’Arianna, se usciamo fuori da questo labirinto. Altrimenti, rincorro a destra e rincorro a sinistra. Il cacciatore, quando va a caccia, gira, vede e, dove sente un fruscio, spara. Se non lo sente, se ne va. Può darsi che lì ci sia una replica, che devo fare tra qualche tempo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Ci sono altri interventi? Consigliere Gianfreda, prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Mi ricollego agli ultimi due interventi, partendo da un fatto. Da quando sono consigliere, sono sempre stato contento, anzi ho cercato sempre di stimolare qualsiasi Amministrazione nel perseguire i bandi. Io non mi scandalizzo. Anzi, ben vengano. Ho sempre detto: dotatevi di un parco progetti, in modo tale che la città di Grottaglie possa usufruire dei servizi. Chiaramente, i bandi sono quelli regionali, nazionali ed europei. Sta poi, non al singolo amministratore o al singolo consigliere, ma alla macchina amministrativa tutta, sia la parte politica che la parte amministrativa vera e propria, riuscire a prendere più fondi possibili.
Io sono contentissimo. Non mi scandalizzo. Non ho paura, anzi plaudo. Non a caso, voto sempre a favore di tutte le delibere o le determine che riguardano opere pubbliche o progetti che riguardano... Sarebbe stupido contrastare il fatto che i cittadini di Grottaglie, i cittadini di questa comunità possano avere un servizio. Appunto. Non ho paura di dire che non è compito del Consiglio o solo merito dell’Amministrazione, ma è una capacità della macchina grottagliese riuscire a perseguire.
Tornando ai numeri, non sono d’accordo con il professore. Anzi, io lo scriverei proprio nello Statuto. Ogni consigliere la prima cosa che deve fare è imparare a leggere i numeri del bilancio di previsione. Da lì si capisce la macchina come funziona. Mi dispiace, chi non li legge non capisce nella realtà che cosa succede e non riesce nemmeno a capire dove stanno i trucchetti, anche dal punto di vista del mettere da parte i soldini che nelle future variazioni di bilancio servono per impinguare. Vedo che ride l’ex assessore.
Ad esempio, io dicevo: guarda che lì ci sono 15.000 euro. Il giudice di pace è chiuso. Che cosa andate a mettere? Poi ci ritroviamo quei 15.000 euro a fine anno a impinguare qualche delibera di qualche amico di qualche associazione. Quindi, io metterei come obbligo di legge che uno deve prima imparare a leggere il bilancio e capire come si manipolano le cose. Tu sei stato un vecchio amministratore, quindi sai benissimo queste cose. Questo è un bilancio di previsione.
Tornando al discorso che è stato fatto, rispetto non ai primi tre anni di questa Amministrazione, ma anche rispetto agli altri anni, cioè alle Amministrazioni precedenti, questo bilancio di previsione è identico agli altri. Questa volta non ho portato, come ho fatto l’anno scorso, il bilancio di previsione dell’anno scorso, in cui andavo a leggere gli stessi numeri. È identico. No. Quando uno professa e nella campagna elettorale dice “cambiamento” e poi nelle carte, nella realtà... Il bilancio di previsione è il documento madre. Di fatto, gli assessori sono cambiati prima del bilancio di previsione. Dopo si porta il bilancio di previsione. Sappiamo tutti come avvengono certi meccanismi.
È esattamente identico. Quando io vado a leggere che, per quanto riguarda... Aspetta. Anche l’anno scorso non c’era. Sta in maggioranza o in opposizione? Va bene, però fatemi finire l’intervento.
Quando leggo che, ad esempio, si continuano a mettere 30.000 euro per i premi sulla differenziata, quale scostamento c’è? Non c’è nessuno scostamento, proprio sapendo che, almeno per i primi sei mesi... Il Sindaco l’altro giorno ce l’ha detto: speriamo che a maggio non ci sia un altro grado di giudizio. Questo sistema di incentivazione doveva essere messo in atto. Quando il Sindaco era consigliere ed era seduto al mio fianco, si portava la brocca dell’acqua e faceva vedere che bisognava bere... Sono passati tre anni. L’acqua minerale era nella bottiglia di plastica ed è ancora nella bottiglia di plastica. Lo scostamento si vede anche da queste piccole cose. Si criticava l’Amministrazione in questo modo di agire, quando ha fatto la raccolta differenziata con le proroghe. Si criticavano prima le vecchie Amministrazioni e si continuano a fare le proroghe per la raccolta differenziata.
Nel mio quartiere, dove si fa la raccolta differenziata porta a porta, non c’è una campagna di sensibilizzazione. Sono ormai, forse, cinque mesi, sei mesi che abbiamo la raccolta differenziata porta a porta e ci siamo dimenticati della sensibilizzazione, cioè quello che bisogna fare nei confronti dei cittadini affinché quel trend si riesca a mantenere. Almeno un volantinaggio per ricordare come si fa, perché non tutti sono tecnologici, non tutti sono come Gianfreda e come sua moglie, che usa le App. C’è pure la vecchietta che a malapena si ricorda che la mattina deve scendere il secchio un giorno del vetro... Anzi, ogni due settimane il vetro.
Queste cose non cambiano. Quando nel bilancio di previsione di quest’anno non trovo l’efficientamento elettrico degli edifici pubblici, non pubblica... No, l’efficientamento energetico hai fatto tu. È diverso.
L’assessore dice: 2.700.000 euro di introiti e poi ne paghiamo 550.000 per la riscossione alla ditta che deve fare questo servizio. Sono andato a vedere – perché i numeri sono numeri – ed è il 20 per cento. Io non so se il 20 per cento è un vantaggio per la città. Quando vado a vedere il contenzioso, che rimane a livelli altissimi, contenzioso legale, che rimane a 850… Sì, l’abbiamo passato di poco, ma proprio di poco. Dicevo, rimane a livelli altissimi. Io mi sono fatto due conti: sono per la precisione 813.500, che divisi per 32.151, che sono i cittadini, bambini, neonati, grandi, piccoli, sono 25,30 euro a cittadino. Quindi, qualcosa non quadra. Qual è la discontinuità rispetto al passato? Qual è l’efficientamento della macchina amministrativa, se trovo ancora qui dentro dei PEG anche con zero? Però, ci sono i PEG. Ci sono ventiquattro PEG. Io sono d’accordo: la diminuzione dei PEG e la diminuzione anche delle dirigenze.
Poi scopriamo una cosa fondamentale. Sindaco, l’assessore è nuovo, però lei probabilmente lo sa. Consiglio anche all’assessore di risolvere questo problema. Avevamo un pozzo artesiano nella zona campi sportivi e forse è più di un anno… Sindaco, poi verificheremo se si innaffiano i campi con l’acqua potabile e se si vanno a caricare anche le macchine dello spazzamento, Sindaco. Dobbiamo vedere se è così o non è così. Quando continuiamo ad avere sia negli edifici pubblici sia in questi luoghi eccedenze di acqua elevate e non si fa nulla per ridurre le spese… Perché qualcuno prima ha detto “il controllo di gestione”, e il controllo di gestione è anche questo, e il controllo di gestione è la riduzione della spesa corrente, attraverso piccoli accorgimenti.
Io la invito, non alle otto di mattina, ma alle dieci ad affacciarsi dalla sua finestra e a vedere gli autobus che viaggiano a zero utenti. Non sto dicendo che lei deve cancellare il servizio, ma deve fare in modo che la città di Grottaglie cambi anche metodo di camminare.
Quando lei era consigliere, io prendevo in giro l’ex Sindaco e l’ex assessore per le targhette, ma adesso neanche più le targhette stanno per gli autobus. Si stanno perdendo. È chiaro? Quindi, non è cambiato assolutamente niente, e non rispetto ai primi suoi tre anni di amministrazione, ma rispetto alle vecchie Amministrazioni, che lei ha criticato, e lei si sta comportando esattamente nella stessa maniera e con gli stessi numeri. Lei sta portando un bilancio che è uguale. Non è un bilancio partecipato, non ha ridotto il numero dei PEG, troviamo sempre le stesse poste, identiche, identiche, identiche. Se prendiamo il bilancio dell’anno scorso e prendiamo le poste, sono identiche. Quindi, lei non sta facendo… Chiaramente io non tifo a non avere finanziamenti, io tifo, invece, ad averne anche di più e, quindi, a dotarsi, nei momenti e nei tempi idonei, per poterne avere ancora di più. Io sono felice, ma non certamente né per Ciro Gianfreda né per Ciro D’Alò, ma per tutti i cittadini di Grottaglie.
Poi farò la dichiarazione di voto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda.
Consigliere Manigrasso, prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Grazie, Presidente.
Due sole domande. Per quanto riguarda la IUC, vedevo un po’ gli andamenti dei vari anni rispetto all’esercizio 2018 assestato e quelli previsionali 2019, 2020 e 2021. Tralascio il discorso dell’IMU, che ha un andamento quasi stabile, la TASI un andamento accettabile, mentre la TARI riporta, aspetto richiamato anche nel parere dei Revisori dei conti, un aumento dal 2018 al 2019 pari a 138.731 e un ulteriore aumento dal 2019 al 2020, rispetto al 2019, quindi già aumentato di 138.000, pari a 481.864. Quindi, nei due anni 2019 e 2020 abbiamo un aumento di oltre 600.000 euro rispetto all’assestato del 2018. È chiaro, come dicono anche i Revisori, che la tariffa è determinata sulla base di copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio e via di seguito, però vorrei capire le motivazioni che portano a questi aumenti così esosi prevalentemente dal 2019 al 2020 di ulteriori 481.000.
Sempre in riferimento – passo alla seconda domanda – alla questione della spazzatura, si diceva che i netturbini sarebbero stati passati alla ditta dal 1 maggio. Considerato che sappiamo che c’è stato il ricorso e che avremo la sentenza il 18 aprile, viene confermato questo spostamento al 1 maggio o viene ulteriormente prorogato?
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Manigrasso.
Ci sono altri interventi? C’era il consigliere Cometa. Prego, consigliere.
Speaker : ANDREA COMETA.
Buonasera, Sindaco, Presidente e colleghi consiglieri.
Io parto dall’osservazione fatta dal collega Marangella in merito alla riorganizzazione amministrativa. È vero, siamo un po’ in ritardo, però quello che posso dire è che è stata avviata tutta una serie di migrazioni e convergenze informatiche, per cui da questo anno stiamo iniziando a raccogliere i dati in maniera integrata e non più in maniera disomogenea, come avveniva prima, dove ogni ufficio gestiva le proprie economie con un proprio metodo. Oggi, invece, stiamo portando alla centralizzazione del sistema informativo, in maniera tale da adeguarci anche alla contabilità armonizzata, così come richiesta dalla normativa.
Per quanto riguarda, invece, il discorso secondo cui il bilancio è uguale a quello degli anni precedenti, visto e considerato che, comunque, abbiamo delle economie che sono assestate, nonostante la mancanza delle royalties della discarica, che resta sempre un fatto abbastanza importante e significativo per la nostra città, io firmerei per avere tutti gli anni quel saldo. Per me non è un problema, perché comunque abbiamo un saldo importante e positivo, che è un risultato che è raggiunto nonostante ci sia una difficoltà di personale, perché dai dati che ho avuto modo di raccogliere dal 2016 ad oggi ci sono trentasette dipendenti in meno nel Comune di Grottaglie, a fronte delle sei assunzioni, tra cui i vigili urbani che abbiamo conosciuto, un informatico e un istruttore amministrativo. Quindi, nonostante questa difficoltà, si sta ottenendo comunque un risultato importante e positivo.
C’è un impegno non indifferente per quanto riguarda il settore informatico, così come stavo accennando prima, relativamente all’informatizzazione. Nel bilancio è prevista l’attuazione del progetto “Smart”, cioè la stesura di fibra dedicata ad un’intera infrastruttura, che verrà rifatta per offrire un servizio di videosorveglianza destinato ai vigili urbani, questo a garanzia della sicurezza della città, unitamente al Wi-Fi e alla ZTL, che vedranno la luce quest’anno.
Sempre relativamente alla parte informatica, che è quella che a me personalmente sta sempre più a cuore, abbiamo vinto, tra gli altri bandi vinti, un bando destinato all’Anagrafe unificata nazionale. Grottaglie è stato uno dei primi Comuni a vincere questo bando, perché è stato uno dei primi Comuni ad attivare l’Anagrafe unificata nazionale, cioè l’accesso alle informazioni in maniera centralizzata, dunque non più in maniera decentralizzata, su ogni tipo di sistema informativo di ogni ufficio. In questo modo si è ridotto il rischio di errore e di ridondanza dei dati raccolti.
Prima si parlava di bilancio partecipato. Ebbene, l’assessore ha risposto in merito, però vorrei ricordare che siamo comunque arrivati in una fase in cui, invece di destinare banalmente delle cifre, ci si è dedicati al coinvolgimento di associazioni di cittadini e di categorie, così come si è avuto modo di vedere durante il corso dell’anno appena trascorso, per raccogliere tutte le istanze dedicate alla rigenerazione urbana, settore che vedrà la luce a partire da quest’anno. Insomma, inizieremo a raccogliere un po’ i frutti di quello che è stato il lavoro della rigenerazione urbana. Credo che partecipare e dare le proprie idee in questo modo sia una modalità migliore che destinare banalmente delle cifre, fermo restando che anche questo è un modo importante.
Ci sono ancora altre cose da dire, che magari mi riservo di illustrare più avanti, per cui per il momento concludo qui.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Cometa.
Ci sono altri interventi? Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Mi sono appuntato alcune riflessioni che sono state fatte.
Intanto ringrazio il Presidente dei Revisori per aver accolto il nostro invito a partecipare, il responsabile Ettore Bavaro, che è qui con noi per darci supporto e contributo e tutti i cittadini che oggi sono qui ad ascoltare come questa Amministrazione continua ad andare avanti, nonostante le innumerevoli difficoltà.
Intanto penso che il dibattito sui numeri non sia un dibattito completamente vuoto. Io ero convinto ed ero contento quando l’assessore faceva quello che spiegava i numeri, perché dai numeri poi si capisce ciò che la politica può o non può fare. Sono i numeri che determinano purtroppo, volenti o nolenti. Noi possiamo avere tutti i sogni di questo mondo, ma quando uno si rende conto che questi sogni non si possono realizzare con il bilancio comunale, allora si attrezza per prendere i soldi dai finanziamenti. È questo lo spirito con cui, Mimmo, abbiamo attivato l’Amministrazione per recuperare fondi dall’altra parte. Lo dico alla luce del fatto che in questo bilancio sono scritti i numeri. Basterebbe guardare un meno 15 per cento di trasferimenti da parte dello Stato per capire che l’Amministrazione comunale di Grottaglie ha minori trasferimenti da parte dello Stato centrale, che questo di per sé è il primo dato gravissimo che va evidenziato nel bilancio di previsione del Comune di Grottaglie. Qualcuno dovrebbe dire al Governo: guardate che i Comuni non potranno mai essere autosufficienti. È un fatto politico, che si innesta in un quadro politico un po’ più generale che riguarda la questione della spaccatura, della divisione dello Stato in Regioni autonome e Regioni meno autonome, in cui alla fine la cassa centrale non serve certamente per far mangiare quelli del Sud, che sono disperati, ma perché c’è un principio di equità in base al quale la sussidiarietà delle Regioni serve proprio ad aiutare tutti a non rimanere indietro. E se Comuni, come il nostro, che comunque hanno una capacità importante sono in difficoltà, figuriamoci i Comuni più piccoli. Ecco perché questo ragionamento serve per aprire un respiro più ampio nel tema della politica.
Il Governo sicuramente fa tanto, ma fa poco per i Comuni, fa addirittura zero. Lo posso dire e lo posso ribadire. Già l’ho detto anche a chi ci rappresenta al Parlamento che questo Governo per i Comuni non ha fatto e non farà niente, perché è tutto concentrato sulle spese di campagna elettorale, che è un’altra cosa. Del resto, meno 15 per cento per il Comune di Grottaglie è una cifra importante. È un meno 15 per cento che deve fare i conti con una richiesta ben precisa che abbiamo fatto tutti i Sindaci, insieme all’ANCI, e cioè l’accantonamento del Fondo di dubbia esigibilità, che era al 75 ed è stato portato all’85. Cioè, di tutto quello che andiamo ad accertare l’85 per cento lo dobbiamo mettere in un cassetto, perché serve allo Stato per fare tutto quello che gli serve. Dice: tenetelo da parte, perché a noi serve per tenere una sorta di equilibrio generale, una sorta di bilancio, che ci dà delle garanzie. Serve anche ai Comuni certamente, perché gli accertamenti hanno sempre un margine di incertezza, ma questo non è sempre vero perché, laddove un trend di accertamento, come è stato messo in questo bilancio, ha una certa sostanza, noi dovremmo tenere fede a quella sostanza. Ovviamente, di questo avremo modo di accertare la sostanza meglio l’anno prossimo, perché è evidente che… È inutile che cerchiamo di fare gli accostamenti tra il giorno e la notte. Il giorno e la notte possiamo dire che servono, l’uno e l’altro, ma sono due cose completamente distinte: di notte si dorme, di giorno si vive. Almeno per me. Poi ci sono quelli che vivono di notte, ma è un altro ragionamento.
Se qualcuno è stato capace di mettere in discussione un certo sistema nel bilancio, questo è sicuramente il Governo attuale di questa città. È indiscutibile questo. Perché? È vero che tu hai aumentato gli accertamenti, ma li abbiamo intanto fatti, perché una parte si sarebbe prescritta e, quindi, non avremmo potuto fare nemmeno quel ragionamento. Ecco perché il coraggio di fare la gara guardando al fatto che questa Amministrazione il personale non ce l’ha. Se io avessi avuto i soldi e il personale che c’era qualche anno fa, questa città l’avrei fatta d’oro. Ora la stiamo facendo d’argento perché ci stiamo adeguando con quello che c’è.
Qui apro anche la parentesi sulla riorganizzazione. Aurelio, perdonami, ma quando mi sono insediato, la riorganizzazione l’avrei fatta il giorno dopo. Era già stata programmata. Poi, però, vado in ufficio e vedo quelli che se ne vanno in pensione nei prossimi due anni, e se ne stanno andando… Questo sarà l’anno della tragedia con la “Quota 100”. E questo è anche un riporto alla politica nazionale: è bello fare la campagna elettorale sui Comuni! Dico questo perché con la “Quota 100” nei Comuni non abbiamo la possibilità di assumere, perché avevamo la quota assunzionale bloccata fino all’anno scorso, e l’hanno bloccata a gennaio, da gennaio mi mandi in pensione il personale con “Quota 100”, e io rimarrò due anni, perché devo fare i concorsi, almeno due anni, senza personale. Di che cosa stiamo parlando?
Si sta chiedendo a un Comune, che non ha capacità normativa perché noi non possiamo cambiare le leggi dello Stato, che non ha capacità impositiva diversa da quella imposta dallo Stato, di fare i miracoli. Noi abbiamo visto l’unico spiraglio nei bandi e li abbiamo inseguiti, e li inseguiamo tutt’oggi, perché sono l’unica cosa che ci consente di rispondere ai cittadini che ce l’hanno chiesto. Questo è il tema.
Poi possiamo discutere e possiamo dire di tutto, però trovatemi un’Amministrazione comunale che tutto sommato (dico “tutto sommato” come lavoro) porta come investimenti nel Comune di Grottaglie al 2020 circa 40 milioni di euro. Di finanziamenti! Non di chiacchiere! Di soldi che stanno arrivando, e dice bene il Presidente dei Revisori. Poi ogni mese facciamo una modifica di questo bilancio, facciamo le variazioni, perché arrivano soldi di qua e di là. Il problema qua è non avere le persone per starci dietro a spendere quei soldi. Negli uffici ci hanno detto: Sindaco, fermati, fermati perché sono soldi che non riusciamo a spendere, perché qua non è rimasto più nessuno. Questo è il tema.
Ci state chiedendo cosa fa questa Amministrazione e poi snocciolerò i dati. Non è che stiamo qua a dire. Però, il bilancio bisogna conoscerlo. Se di 5 milioni di euro l’85 per cento lo devi tenere fermo, vedi quanto rimane nel bilancio del Comune di Grottaglie per la spesa corrente che devi finanziare con quegli accertamenti. Di che cosa stiamo parlando? Di niente! Stiamo parlando di 1.900.000 euro: niente! Spesa corrente che non è stata aumentata. Noi stiamo razionalizzando quello che c’è. Stiamo mettendo le persone a pezzetti, metà tempo qua e metà tempo là, facciamo i cambi in corso d’opera, le sostituzioni al volo, esce il numero 10 ed entra il numero 5, perché abbiamo questa difficoltà. E ad agosto sarà ancora peggio, perché qualcun altro se ne sta andando.
Che cosa ci state chiedendo? Più di quello che stiamo facendo, presidiando questo Comune h24 per fare quello che c’è da fare per la città, non ci può essere chiesto. Il bilancio bisogna capirlo per poterne parlare. Bisogna leggerlo il bilancio per poter parlare di quello che si sta facendo, altrimenti siamo al bar a chiacchierare.
Questi due dati che ho detto adesso la dicono lunga su quello che può fare l’Amministrazione, su quello che può spendere l’Amministrazione. Vogliamo valutare quanto incidono 2 milioni 300 mila euro in meno di royalties nel bilancio del Comune? Su un bilancio intorno ai 26 milioni di euro più o meno? Stiamo parlando di circa un 10 per cento che sommato al 15 per cento è il 25 per cento.
Con un termine importante abbiamo quindi a fronte di una spesa storica improntata, impostata, che non puoi tagliare perché non puoi licenziare, anzi devi assumere, con un’entrata minore del 30 per cento noi stiamo facendo fronte comunque a tutto. Chi devo riorganizzare è la domanda che mi sono posto. Di diciotto che sono le posizioni organizzative entro agosto ne avrò naturalmente undici. Anzi già tre se ne sono andati e altri se ne andranno. Naturalmente.
Per cui il ragionamento politico è, è stato e da agosto partirà un ragionamento perché poi le prossime saranno molto distanti, non incidere su queste persone che comunque in questi due anni devono dare all’Amministrazione tanto lavoro in assenza di personale perché riorganizzare e tagliare i primi due anni avrebbe voluto dire penalizzare qualcuno, farlo lavorare comunque come se avesse la posizione organizzativa e poi mandarlo in pensione andando a incidere anche sulla posizione e sulla questione poi pensionistica. Non è una cosa giusta. Non è una cosa giusta in funzione di quella pensione che quella persona andrà a prendere sapendo già che l’avrei sfruttata al massimo con le dovute virgolette perché gli togli la posizione organizzativa ma gli fai fare le stesse cose.
È un discorso umano quello che abbiamo fatto, un discorso che viene accelerato e ci danneggia a causa della quota 100. Questo è il tema. Mi chiedi la riorganizzazione, sarà fatta. Senza però andare a uccidere chi sta lavorando e chi qua se ne va a casa la sera alle 9:00 pur non avendo proprio alcun interesse personale se non il fatto che comunque prova a migliorare. Infatti la cosa vera è che si è creata la squadra all’interno dell’Amministrazione in cui tutti, anche i dipendenti, vogliono vedere i risultati di questi bandi. Infatti non è vero, non sono del Sindaco D’Alò, sono di tutti perché sono i funzionari che ci mettono il sangue su quelle carte, perché è bello vincere la sfida insieme, è bello portare a casa tre milioni e mezzo della rigenerazione urbana, il bando per la Don Sturzo, il bando per la Don Bosco e poi li spiegherò meglio questi dati.
Il tema è importante. Il bilancio è vero, i numeri però sono la storia. Infatti senza quei numeri io di che cosa vengo a parlare? Dovrei ribaltare la domanda ma non la ribalto e dico: “Il bilancio ho deciso io” e le carte lo hanno anche dimostrato di essere contro quella discarica e di bloccare quel ragionamento insieme a tutti voi, non solo è merito mio. Io ho rappresentato quel no forte e convinto, sulle carte della discarica delle intercettazioni è emerso che il Sindaco di Grottaglie è un rompipalle per cui ne deve pagare le conseguenze, ma questo è il mandato che mi ha dato il Consiglio comunale e quello è il mandato che ho portato avanti. Questo però si ripercuote su questo bilancio.
Poi i 2 milioni e mezzo di euro che andremo a recuperare forse dei vari anni grazie al lodo lo vedremo quando il lodo verrà ufficialmente depositato perché ancora, per essere chiari, quel lodo ufficialmente non è stato depositato in quanto è in corso un’operazione di correzione e così via. Quindi stiamo tranquilli che noi stiamo programmando un lavoro che non è di poco conto, è un lavoro straordinario perché il bilancio per poterlo ridisegnare devi assestare prima quelli che sono i cardini della spesa e quella che è l’entrata futura. Infatti se io vado ad assestare in modo errato nel lungo termine questo bilancio non si regge. Quindi stiamo facendo un ragionamento minuzioso in cui anche quest’anno per la cronaca proprio perché il fondo di dubbia esigibilità è passato dal 75 all’85 abbiamo dovuto tagliare altri 2 milioni di euro in questo bilancio. Infatti qualcuno non se n’è accorto ma c’erano meno 2 milioni di euro in cui siamo andati a tagliare tutta la spesa inutile e tanti PEG hanno visto voce zero perché abbiamo tagliato. Questa è la nostra responsabilità. La responsabilità di portare avanti questo bilancio senza soldi.
Inoltre apro una parentesi sul fatto che abbiamo e avremmo ereditato un gruzzolone. Il gruzzolone che abbiamo ereditato, una parte, lo abbiamo utilizzato per estinguere dei mutui vecchi – non so se vi ricordate quella storia – quindi di gruzzolone era rimasto intorno ai 4 milioni e spiccioli l’ultima volta che abbiamo estinto i mutui. Una parte è stato utilizzato negli anni per fare delle cose quindi non stiamo parlando di cose straordinarie ma di un gruzzolo che è servito poi a pagare delle cose. Ciò che non paghi prima lo paghi dopo. Voglio dire che se tu hai risparmiato dei soldi poi alla fine arriverà quel conto e lo dovrai pagare.
Rispetto alla spesa storica dell’ufficio legale io vorrei solo sommessamente far rilevare a tutti i miei collaboratori consiglieri e a tutto il Consiglio comunale che noi stiamo ancora pagando la spesa storica dell’ufficio legale, forse non è chiaro questo passaggio. Infatti se vi devo fare un rendiconto oggi di quante cause sono state introitate contro il Comune di Grottaglie stiamo parlando di un terzo di quelle che venivano introitate precedentemente. Sapete perché? Perché finalmente il Comune di Grottaglie si riesce a difendere in tutte le cause, a vincerle e anche a recuperare i soldi di quelli che perdono le cause contro il Comune, ce le facciamo anche pagare stranamente. Recuperiamo anche quelle e in molti casi adesso la gente ha capito che col Comune di Grottaglie non si va tanto paga Pantalone, ma prima di fare una causa ci pensa.
Quindi questo lavoro che stiamo facendo è un lavoro che non sta a dire chi prima, chi dopo… Stiamo regolarizzando una serie di cose che vengono da lontano e non è che uno arriva e dice: “No, quello era di Marangella, quello era di Donatelli, quello di Alabrese non lo pago”. Lo devo pagare, lo devo mettere in questo bilancio. Finché c’è da pagare io lo devo pagare quello, non è che posso fare finta di niente. È agli atti e va pagato. Quello previsto e quello non previsto. E chiudo.
Non è che sto a dire: “Sì, ma l’hai fatta la delibera, come l’hai fatta, come non l’hai fatta”. Ora sono io il Sindaco e ora la devo pagare, comunque sia stata fatta quella spesa. L’inversione di tendenza però c’è. L’inversione di rotta c’è e va rilevata, va fatta presente al Consiglio comunale. Se già a distanza di un anno abbiamo una riduzione significativa nel bilancio rispetto alle spese legali, tenuto conto di quello che ho detto prima, ossia della spesa storica, nel prossimo bilancio vedrete che ci sarà un’ulteriore significativa riduzione in questo senso. Infatti noi stiamo intanto facendo le delibere prevedendo la copertura sempre – non ce ne sono delibere di incarichi senza copertura e questo lo voglio dire fiero, è tutto coperto – quindi quando arriveranno poi e se arriveranno delle cose saremo pronti a pagare. Non lasceremo cose fuori bilancio e quant’altro che so che il Presidente ci tiene tanto a questa cosa insieme al Collegio. Che è giusto e qui è tutto coperto. Ovviamente bisogna essere oculati in tutta questa gestione perché non è che diamo incarichi e ce ne dimentichiamo, andiamo incarichi periodica verifica dello stato dell’arte e stiamo sempre sul pezzo.
Quindi spesa calibrata sulle entrate, entrata almeno certificata ad oggi circa un meno 35 per cento. Così, giusto per essere chiari. Io non penso che ci sia discontinuità o che io possa ribaltare un bilancio senza i soldi perché senza i soldi non si fa la spesa. Almeno a casa mia mia madre fa la spesa per i soldi che ha, non ha mai fatto la spesa per un euro in più.
Detto questo rispondo a tante altre cose dicendo che cosa abbiamo fatto. La manutenzione di strade, marciapiedi e tutta questa roba qua qualcuno può dirmi se effettivamente la stiamo facendo oppure no? Certo che la stiamo facendo. Tuttavia perché stiamo andando a incidere su quella spesa in modo significativo? Perché anche quella di investire su strade, marciapiedi e quant’altro ci consente di ridurre la spesa legale. Infatti proprio quei problemi erano quelli che determinavano il contenzioso, che lo determinano per altri versi.
Contenzioso non solo di persone che cadono, ma anche di immobili che vengono danneggiati, di auto e quant’altro. Quindi fa parte di una visione complessiva di efficientamento dell’Amministrazione attraverso un investimento che ci consente di ridurre la spesa futura. Io non parlo per la spesa futura, finché sarò Sindaco io forse non avrò ancora smaltito i residui per cui non potrò neanche giovarmi. Chi verrà dopo di me dirà che avrà sicuramente un contenzioso molto più basso e forse ringrazierà per questo investimento che stiamo facendo in questo momento.
Il tema di quello che abbiamo fatto. Ora cominciamo a dire qualcosa anche per rispondere al consigliere Danese rispetto alla rigenerazione urbana. No perché ho letto qualche articolo di qualche partito di Grottaglie che ha scritto che il centro storico è abbandonato, questo non funziona, quello non funziona, come se l’ho creata io, ma io l’ho ereditata questa roba e stiamo provando a recuperare ciò che abbiamo ereditato.
Abbiamo ereditato una città allo sbando e distrutta – lo dico per inciso – senza marciapiedi e senza niente quando qui c’erano soldi e persone. Noi non c’abbiamo né soldi e né persone e comunque le stiamo facendo. Solo per stigmatizzare questo elemento. Che cosa è importante dire? È importante dire che quei 3 milioni e mezzo di euro della rigenerazione urbana sono 3 milioni e mezzo di euro che consentiranno di rifare dei percorsi ciclopedonali all’interno del centro storico in quasi tutto, quindi riposizionare le basole, quindi recuperare quelle esistenti e sostituire laddove non ci sono, fare la fogna bianca che udite-udite finalmente anche nel centro storico avremo, cosa che non c’è e credo che questo sia un dato straordinario per il centro storico di Grottaglie. Penso. Arrivo anche a quello. Come? Sì. C’è solo un tratto che porta alla fogna bianca, cioè dove c’è la fogna bianca, tutto il resto arriva a valanga giù, dove poi in parte viene intercettato e in altra parte no. Tuttavia al di là di questo il centro storico di Grottaglie avrà finalmente la fogna bianca.
Comunque non è solo il finanziamento, ma è anche l’interlocuzione e la costruzione con l’Acquedotto pugliese di una relazione. Vale a dire noi con questi 3 milioni e mezzo di euro con una parte recupereremo Palazzo Calò Fornari che diventerà non solo un palazzo dove rivedremo la bellezza storica, ma all’interno del quale è finanziata anche la parte sociale dove verranno svolte delle attività sociali. Per cui riqualificazione di quel luogo vuol dire soprattutto poi metterci le persone a fare qualcosa. Infatti il centro storico lo fai rivivere se ci metti le persone, se ci mette i servizi, altrimenti rimane abbandonato.
In parte in quel centro storico ci saranno anche otto appartamenti ristrutturati con questa misura dei 3 milioni e mezzo di euro e altri 5 se non sbaglio finanziati dalla legge 40. Quindi tredici appartamenti recuperati e messi a disposizione e ci metteremo le persone nel centro storico. Ci metteremo le persone.
Poi c’è un’altra parte che riguarda il servizio di mobilità all’interno del centro storico con le app, con le informazioni, con le informative turistiche e anche quello fa parte del progetto. Attendiamo che la Regione ci dia l’okay e poi partiranno i bandi. Questo è il tema della rigenerazione urbana che è merito non di Ciro D’Alò Sindaco, è merito di tutti perché quel progetto lo abbiamo fatto tutti insieme. Abbiamo fatto le assemblee, abbiamo fatto partecipare tutti. Dobbiamo essere contenti di questa cosa. Non dobbiamo dire è tua, è mia, è sua, ma è nostra, è della città e dobbiamo essere contenti perché 3 milioni e mezzo di euro noi non li avremmo mai potuti mettere per fare questi lavori. Fa parte di una visione che aveva questa Amministrazione perché la rigenerazione urbana è punto nodale del progetto e del programma di GrottaglieOn e chi non lo vuol vedere non lo veda, ma è scritto in quel progetto.
GrottaglieOn parla di rigenerazione urbana. È importante questo. E quando facciamo le strade e i marciapiedi? E quando risistemiamo il centro storico? Certo, i tempi. Ma signori miei, amici, colleghi, il tempo non lo faccio io. I bandi hanno – compagni no perché qualcuno si potrebbe offendere – un tempo e le gare hanno un tempo e quel tempo non lo decido io.
Qualcuno dice: “Sì, Sindaco, però tu potresti non esserci quando si completano quelle opere” e qui dico: “Intanto chi l’ha detto?” ma a prescindere da questo il ragionamento è l’importante che siano arrivati quei soldi alla nostra città. Per non dire poi i 3 milioni 200 mila euro per la Don Bosco che verrà rifatta completamente. La Don Bosco verrà rifatta completamente. Un finanziamento per il quale sono stato chiamato la settimana scorsa in Regione e mi hanno detto: “Sindaco, mi deve dire come hai fatto ad avere la quota più alta in tutta Italia”. A quel punto ho mostrato il sorriso, i capelli lunghi, gli occhi azzurri e ho spiegato che è la bellezza.
È evidente che abbiamo spiegato le ragioni dell’intervento su quella scuola che è una scuola che ha un edificio storico, che ricade in un quartiere particolare, che ha una dimensione ampia e che gli interventi sono importanti. Per non dire che abbiamo ottenuto anche altri finanziamenti per la ristrutturazione dei solai e siamo tra i primi assegnatari per ristrutturare la Don Sturzo, per ristrutturare la Pignatelli, parliamo di un milione e mezzo di euro per questi due e abbiamo già anticipato per la Don Sturzo la progettazione che poi ci verrà rimborsata quando ci daranno effettivamente il finanziamento. Stiamo lavorando.
E qui non sto a dire che qualcuno fa le segnalazioni ai vigili del fuoco per far chiudere le scuole e che sono state fatte. E lì a rincorrere: incarichi per l’ammodernamento, per l’adeguamento delle scuole, degli impianti antincendio. Stiamo lavorando per le scuole sicure dei ragazzi, ma qualcuno che si è sognato il giorno dopo la scadenza di una agibilità di chiamare i vigili del fuoco per chiudere le scuole, per metterci in difficoltà, questo lo lascio a voi il giudizio. Lo lascio alla città il giudizio. Bloccare i bambini che vanno a scuola certamente non è una cosa bella. È giusto che ci siano le agibilità Erano in sicurezza, era un dato formale e stiamo lavorando Stiamo lavorando, stiamo lavorando. Noi stiamo lavorando e in alcuni casi forse sarebbe stato meglio colloquiare con l’Amministrazione e segnalare determinate scadenze e devo dire con sincerità che alcune agibilità erano un po’ datate. Non è che sto dicendo di no, erano un po’ datate, però nel rapporto di collaborazione con l’Amministrazione si dice: “Guarda che lì ho saputo che è scaduta. Verificatela, intervenite” e non chiudetela. Questo vuol dire fare la politica per i cittadini perché altrimenti a chiudere, a chiudere e a chiudere poi non rimane niente e certo la figura non ce la faccio io, la fa chi continua a denunciare giorno per giorno a tutte le autorità.
Chi si occupa di politica si deve prendere le responsabilità e noi ce le stiamo assumendo fino in fondo e su questo avevamo chiesto al Governo anche un’ulteriore proroga del termine, insieme all’ANCI. Io non sto dicendo cose straordinarie, è l’ANCI che aveva chiesto e ancora ad oggi non abbiamo avuto quella proroga. Ciononostante stiamo lavorando e stiamo intervenendo su tutte le scuole. Lo stiamo facendo. Sempre con una persona che si occupa di tutto questo: l’ingegner Celino con l’aiuto adesso di una persona che sta, come avevo detto prima, con le sostituzioni, metà tempo vai di là e metà tempo vai di qua. Stiamo lavorando nonostante tutto.
In merito alle scuole vorrei dire che la spesa è importante, non è una spesa di 2-3 euro. Parliamo di centinaia e centinaia di migliaia di euro che stiamo investendo per far star più sicuri i ragazzi e penso che non sia poco.
Poi c’è tutta la questione dello sport che non sto qui a richiamare. Abbiamo già detto e ridetto che rifaremo il campo della 167, rifaremo la pista d’atletica, risistemeremo tutto il campo così come abbiamo detto, il Palazzetto tra poco lo consegneremo già ristrutturato e rimetteremo in ordine altre cose con l’intervento anche dei privati. Infatti su città europea dello sport non c’è chi non vede il fatto che c’è un interesse immenso, c’è una grande campagna di comunicazione su questa cosa. Per cui ci sono imprenditori che vogliono partecipare a queste cose, investendo e dicendo: “Noi vorremmo fare”. Ovviamente nella legge, con i progetti di finanza, con tutto quello che è previsto.
Poi se lo faranno non lo so, ma intanto c’è un interesse, gente che si informa, c’è gente che pensa che a Grottaglie ci sarà un bel 2020 e il Coni nazionale, regionale, provinciale e il CIP, tutte le federazioni sportive vengono a Grottaglie un mese sì e un mese no a fare riunioni e finalmente si parla di Grottaglie come di un polo attrattivo per dire: “Caspita, esiste Grottaglie e lì andremo a fare i campionati nazionali, regionali” e probabilmente riusciremo a portare anche delle associazioni che si trovano all’estero con un accordo che stiamo facendo con Bruxelles. Stiamo lavorando e senza soldi stiamo portando lo spettacolo a Grottaglie. Come? Attraverso i finanziamenti pubblici, i bandi: Carsica, il bando spettacolo, la mostra che stiamo promuovendo. Cosa non stiamo facendo?
Io vorrei sapere cosa non stiamo facendo ancora. Delle cose che stanno scritte nel DUP che sono il nostro programma elettorale voglio sapere cosa non abbiamo fatto. È vero, il bilancio partecipato. Ammetto, questo è un deficit. Il bilancio partecipato è un deficit. Ancora però mancano due anni e mezzo, altrimenti se il Sindaco finisce il programma prima delle elezioni si deve dimettere perché se no che sta a fare. C’è tempo.
Rispetto a quello che diceva giustamente il consigliere Danese, certo, le facciate e le attività commerciali sono al centro. Ovviamente in questa fase non c’è la disponibilità economica per fare fronte a quella spesa ma fa leva, come diceva l’assessore prima, con il rendiconto e con il rendiconto andremo a fare anche altre cose. Qualche giorno fa abbiamo partecipato a un finanziamento del DUC per cui probabilmente, speriamo bene, se verrà finanziata la misura avremo 120 mila euro per rifare i marciapiedi nelle vie del commercio per cui anticipo che rifaremo via Marconi, almeno per tre quarti e avremo anche credo intorno ai 50 mila euro per l’arredo urbano che andremo ad incrementare con l’avanzo non appena avremo il rendiconto tra meno di un mese.
Sicuramente tantissime cose sto dimenticando in questo momento. Il bando sulla differenziata di cui tanto si sta parlando va segnato, va scolpito nella roccia. C’è qualcuno che si è preso la responsabilità un anno e mezzo fa di fare quel bando. Contestato, bello, brutto, però intanto quel bando che è stato portato in Regione nell’ambito dell’ARO – udite, udite – il bando del Comune di Grottaglie è piaciuto anche ai tecnici dell’ARO che stanno riprendendo esattamente i termini di quel bando e riportarlo nella gara unica. Forse siamo troppo incapaci per fare noi le cose, dovremmo farle fare agli altri, però ce le copiano. Vuol dire che a livello regionale c’è tanta gente incapace a cui piacciono le cose degli incapaci. Se è così può essere, non è il mio giudizio però.
Io penso che invece si stia facendo un grande lavoro per cambiare il volto di questa città con i tempi e se in due anni e mezzo dovessi fare tutto o faccio la rivoluzione – e qui non siamo in questi termini – oppure faccio le cose secondo la regola e li stiamo facendo e stiamo andando anche abbastanza in fretta. Abbastanza in fretta perché tutto si sta facendo e sui servizi sociali abbiamo avuto la possibilità di metterci altri 600 mila euro quest’anno nell’ambito del piano di zona. Il punto è essere capaci di spenderli perché c’è sempre il problema anche lì di chi deve fare i bandi per quei servizi.
Abbiamo di nuovo confermato e aumentato di poco la spesa per i sussidi e questo perché non lo si vede? Vogliamo far finta di non vedere che c’è un aumento del bisogno? Stiamo rispondendo anche a quello. Tanto si sta facendo con le risorse che abbiamo, si sta facendo tanto.
Casa di riposo. A tal proposito non parliamo di responsabilità per tutta una serie di errori. Per tutta una serie di errori la gara dell’ASL è andata persa e chiudo. Ora, il tema è che ci sarà sicuramente l’interesse – consigliere, la prego, magari poi interviene dopo altrimenti perdo il filo – l’interesse c’è, siccome adesso è entrato in vigore un nuovo Regolamento regionale sulla gestione e sulla contrattualizzazione la casa di riposo – stiamo capendo come agire – verrà data in concessione. La concessione a un privato che ci dovrà pagare l’affitto, che dovrà garantire quelli che stanno all’interno e sarebbero i dipendenti e gli anziani. Queste sono le condizioni per chi vorrà avere la concessione e ci dovrà pagare l’affitto. Invertiamo, ribaltiamo la gestione. È il privato che si deve occupare di queste cose, non noi. Con questa capacità economica non ce la faremo mai. Siamo destinati a far fallire il Comune di Grottaglie se continuiamo così e stiamo mettendo le mani pure a quello. Una cosa per volta. Loreto, guarda, non si tratta di essere di destra o di sinistra. Si tratta di essere intelligenti, bisogna fare di necessità virtù. Se io mi ostinassi a pensare che posso fare fronte a tutte le spese dell’Amministrazione quando non sono io a decidere, ma è il Governo che decide per me… Mica il Governo m’ha chiesto cosa ne penso io su tutta una serie di cose. Gliel’abbiamo pure scritto che noi eravamo d’accordo indipendentemente dalla domanda e non ci ha ascoltati. Io che cosa devo dire al Governo? Grazie.
Quindi mi devo attrezzare per evitare che il Comune di Grottaglie sballi, come si dice quando si gioca a carte. Io non voglio sballare, voglio stare nelle regole e nei limiti. Poi ci può essere l’imprecisione, l’aggiustamento, la cosa. È una grande macchina. Dico costantemente – e chiudo – che amministrare il Comune di Grottaglie è impegnativo sotto tutti i punti di vista e capire di questo bilancio richiede impegno, richiede studio, richiede approfondimento, vuol dire stare là e guardare i risultati che sono indipendenti da questo bilancio. Infatti se devo dare uno sguardo, devo guardare quant’è la quota nel mio bilancio e quant’è l’investimento che ricade sul territorio extra bilancio. Il bilancio a quel punto diventa estremamente positivo per la città di Grottaglie per i meriti di tutti.
Poi, speriamo di riuscire a fare tutto in tempo altrimenti come accade spesso – e qualcuno lo ha anche rimarcato – il taglio del nastro se lo godrà chi verrà dopo di noi, ma questo lo dubito fortemente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. La parola al consigliere Manigrasso.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Abbiamo fatto rilevare che per quanto riguarda la TARI…
Speaker : SINDACO.
[…] tempo. Dunque, intanto quell’aumento progressivo è relativo al fatto che intanto son partiti gli accertamenti e intanto c’è un’emersione del sommerso. Vale a dire tantissimi immobili erano sconosciuti, non dichiarati, per cui man mano che l’agenzia sta facendo l’incrocio tra i dati stanno emergendo tante situazioni oscure per cui c’è un aumento oggettivo del chiamiamolo numero oscuro dei non dichiarati. Per cui in previsione c’è anche un aumento proporzionale.
È questo il tema: aumento degli accertamenti e aumento di tutta una parte oscura che per carenze organizzative non è mai emerso soprattutto con l’incrocio dei dati anagrafici.
Speaker : PRESIDENTE.
Ditemi a chi dare parola.
Speaker : SINDACO.
rispetto agli accertamenti. Sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Cabino, la vedo prenotata. Un attimo, facciamo prima fare questi chiarimenti.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
La gara, a regime, ha un costo differente rispetto a quello attuale. Vale a dire l’anno prossimo… Come? Pagherai di più rispetto al 50 e 50, certo. Però lì poi ci sarà un altro ragionamento L’anno prossimo vedremo... No, l’assunzione dei dipendenti… Dunque, noi abbiamo come abbiamo detto in sede di Commissione il fatto che tecnicamente non possiamo dire quando. Noi dobbiamo preventivare che al 18 aprile abbiamo la sentenza e che sotto riserva di legge possiamo affidare alla ditta per iniziare i lavori e che quindi ci possa essere oggettivamente il primo di maggio. Se non dovesse essere così sarà la prima data utile in cui viene affidata in via definitiva. È la data stimata tenuto conto degli effetti del contenzioso. Poi potrebbe anche andare a giugno. Ora io questo non lo posso dire. Non possiamo dirlo noi come non può dirlo nessuno. È prudenziale rispetto ad un’ipotesi di contenzioso Al Consiglio di Stato, sì. No, dopo il Consiglio di Stato la ditta che è stata esclusa potrebbe essere riammessa in gara. Quindi se il Consiglio di Stato dice che ha ragione la ditta che ha fatto ricorso noi dovremmo rivedere la posizione di questa ditta all’interno del… Come? Se vinciamo nulla quaestio, se non vinciamo bisognerà riammettere la ditta che ha fatto ricorso e la rimetteremo in graduatoria e bisogna capire se gli altri che si vedono scalzati poi non facciano ricorso. Questo è al momento imprevedibile da questo punto di vista.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Cabino, prego.
Speaker : ANNA CABINO.
Visto l’invito del Sindaco ad intervenire in seguito alle sue dichiarazioni, avendo notato la mia contrarietà a quello che è la sua metodica, il modo del suo esplicare determinati concetti, io voglio capire che significa una serie di errori.
Io non so, lei dichiara determinate cose, lei ce le deve spiegare. Lei ci deve dire quali sono stati gli errori, chi li ha commessi, perché, come, quando. Lei non può dichiarare gli errori commessi e poi non chiarire quali siano stati. Io ho dei dubbi quindi esprimo visivamente delle contrarietà, lei mi invita ad intervenire, quindi lei adesso me lo spiega. Mi sembra ovvio, no? Mi sembra doveroso da parte sua.
Poi un’altra precisazione. Per quanto riguarda quella che è la sua dichiarazione in merito alla scarsità delle risorse umane che le impediscono l’agire amministrativo in modo corretto e appagante mi deve anche dire se non sarebbe opportuno da parte sua visto il depauperamento delle proposte fatte in mobilità ricorrere alle graduatorie e ricorrere all’assunzione delle graduatorie rimaste sospese. Questo potrebbe essere possibile. Cosa impedisce di farlo? Basta, nient’altro. Aspetto delle risposte chiare.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Cabino.
Speaker : SINDACO.
Sì, le rispondo in modo chiaro dicendole che per quanto riguarda il personale è evidente che – è scritto nella delibera delle assunzioni, quindi sul piano triennale, è già stato precisato – l’Amministrazione si sta dotando di un Regolamento, quindi la risposta è nelle carte. È scritto in modo chiaro e quel Regolamento ci consentirà poi di attingere alle altre graduatorie. Quindi è specificato.
Siccome non era mai stato prevista questa cosa adesso è prevista e approvando questo bilancio sarà possibile anche assumere attingendo ad altre graduatorie. I tempi sono scritti anche nel bilancio, consigliera. Il bilancio dice che le assunzioni del Comune di Grottaglie potranno avvenire a partire da dicembre 2019. È specificato... Consigliera, sì. È già scritto, ma le scadenze… No, no, m’ha chiesto una cosa ovvia No, no, mi ha scritto una cosa scritta. Pensavo fosse una cosa che non era scritta. Sì Sì, io ho parlato di quello che abbiamo sopportato sino ad oggi, quello che esisterà è scritto qui dentro che com’è stato detto in più occasioni è il libro di quello che vuole fare l’Amministrazione. Mi ha fatto piacere la sua domanda che mi ha consentito di chiarire una cosa che non avevo specificato prima. Vale a dire è tutto previsto, bisogna solo approvare questo per andare avanti per cui l’invito è ad approvare questo bilancio così possiamo fare tutte queste cose e anche approvare la riduzione del 40 per cento in favore dei soggetti che lamentano l’IMU sui comparti, che è una cosa che ho dimenticato ma mi dà la possibilità anche di sollecitare che in questo bilancio è prevista la riduzione del 40 per cento per tutti. Per cui è anche una misura di carattere fiscale che agisce sui cittadini allentando la leva. Credo che possa essere accolto con favore.
Rispetto agli errori sulla casa di riposo al momento sono in corso i contenziosi per cui potrà sicuramente accedere alle carte, verificare quali sono i disguidi che ci sono stati e poi eventualmente ne riparleremo in altra occasione. Al momento, nei prossimi giorni, stiamo valutando la costituzione in giudizio perché ci sono stati dei ricorsi. Tuttavia in generale è un difetto di impostazione dell’autorizzazione.
Però, consigliera, questo non è il momento del dibattito sulla casa di riposo tecnica. Poi ci fa un’interrogazione e vedremo le carte insieme così le risponderemo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Se non ci sono altri interventi… Sì, sulla campanella.
Prego, consigliere Annicchiarico.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Sulla campanella. Dice: “Se non ci sono altri interventi…”, è suonata prima la campanella degli altri interventi Come si fa?
Intanto ho dimenticato di dare il benvenuto a un assessore che porta il mio cognome, quindi lei stia attento perché entrano ex alunni, quelli che portano lo stesso cognome… Ma quello era il bandito di cui avevo…
Dunque, brevissimo perché non avevo concluso, come ha visto, il primo intervento per la scadenza e adesso invece ho qualche elemento in più per rimettere in ordine le poche obiezioni peraltro che io ho fatto, pochissime. Io ho una formazione che è diversa da quella di Gianfreda, no? Me lo ricorda ogni volta, quindi lui guarda i numeri e io forse do i numeri.
Il problema sta in questi termini. C’è bisogno in un consesso come questo che ci siano anche modi di pensare diversi, ma poi più che diversi ottiche. Io interpreto e non posso che interpretare quella che è l’ottica che guida un po’ la visione dei fatti in generale e anche dei fatti politici.
Lei ha fatto un lungo, particolareggiato, documentato, appassionato intervento che in qualche modo dà ragione a Marangella perché è così che si apre una sessione di bilancio, una discussione sul bilancio. Non me ne voglia l’assessore Bonfrate in questo diminutio del suo ruolo soltanto per ragioni… Non voglio mettere in contrapposizione, per carità, però una discussione sul bilancio ha bisogno di conoscere in maniera appassionata, particolareggiata, documentata perché un’Amministrazione che si presenta per chiedere un voto lo può chiedere soltanto con la forza di convinzione degli argomenti. Forse un po’ meno quando si dice: “Leggetevi il bilancio”. Questa cosa è un po’ troppo riduttiva, però dà ragione a chi chiede come me che queste cose non si possono dire nel momento in cui si viene in aula e si chiede il voto sul bilancio. No, non si possono dire perché queste cose vanno conosciute, vanno digerite, ci può essere lo spazio per fare in un’interlocuzione, ma molto veramente sugli argomenti, proprio come chiedevo io. Vale a dire che lei fa un cahier de doléances prima della rivoluzione francese, cioè ci dice tutte le cose che dobbiamo dire al Governo centrale se vuole fare o non fare politica anche tenendo conto dei Comuni. Perfetto, questa cosa non è che può essere l’elemento conclusivo di un percorso. Lei quel 15 per cento quando l’ha saputo, quando l’abbiamo anche saputo perché 15 per cento non è che l’ha comunicato al Sindaco D’Alò, è nelle carte… Perfetto. Io che cosa le stavo chiedendo? Le stavo chiedendo che proprio da gennaio lei in maniera molto convinta dell’importanza del bilancio partecipato è proprio in quel momento che trova qualsiasi occasione, nemmeno convocando chissà sull’argomento qualcosa di ufficiale. Lo può trovare in qualsiasi Consiglio comunale, per la verità ne abbiamo fatto in quest’anno soltanto a febbraio un Consiglio comunale, ma all’interno di una Commissione (anche queste ne abbiamo fatto molto poche). Vale a dire quel partecipato è un partecipato direttamente… L’errore che hanno fatto in passato parecchi amministratori Sindaci quando sono voluti entrare per esempio in un rapporto diretto con i dipendenti scavalcando i sindacati. Avevano un rapporto diretto e i sindacati si sono sentiti banditi.
In questo momento lei continua ad avere una visione di un rapporto molto movimentista, molto social, con categorie e si dimentica strada facendo che c’è chi è stato eletto per fare il consigliere. Questo qua lo deve recuperare, non è che dice: “Tutto il programma noi abbiamo ancora due anni”. Ma questa era la prima cosa del programma, no? Del nostro programma, o no? I voti che ho avuto li ho trasferiti su di te, almeno quelli che sono riuscito a convincere, qualcuno ha fatto il voto disgiunto e l’ha dato a Di Palma, questo lo sai, i flussi li visti.
Voglio dire però che in quella coalizione c’ero, ci sono, ci sono stato sia pure per breve tempo in maniera più organica, ci sto in qualche modo dicendo: “Maledetti vi amerò” perché questo è il problema reale dell’essere nella mia condizione. Infatti l’essere dentro a questo bisogno di cambiamento è stata l’unica ragione per cui poi sono rientrato nell’agone e ho avuto, secondo qualcuno, anche la sfortuna di essere eletto. Tuttavia è questo che mi aspettavo e l’unica cosa che… So che ci sono colleghi bravissimi a leggere i conti meglio di me. Sì, sono un vecchio amministratore, ho fatto l’assessore al bilancio, ma l’ho fatto non perché sapessi di conto. Come ho fatto l’assessore all’urbanistica non perché avessi competenze, cognizione, eccetera, ma perché un politico quando è un politico lascia che siano gli organi tecnici con i quali stabilisce un rapporto di grande fiducia a porre problemi, a porre domande a cui i tecnici danno risposte e non è che interferiscono…
Io per esempio sul fatto che gli assessori – adesso non me ne voglia il nuovo assessore perché eredita anche lui un difetto del precedente assessore, l’unico probabilmente – perché ai Lavori Pubblici è vero che ci vogliono persone competenti, ma ci vogliono persone con grande visione politica. Nominare un geometra, un ingegnere, un architetto, è un modo… Come nominare un insegnante alla Pubblica Istruzione ed è un’autocritica perché il primo assessorato che ho avuto è stata la Pubblica Istruzione, tanto non contava niente allora. Si chiamava assessore supplente.
Tuttavia l’errore è che il politico che ha un suo spessore può essere messo in qualsiasi parte, un po’ come fa il Sindaco che non è che sia competente in tutti i settori, però a qualsiasi Sindaco viene chiesto di avere una visione che non è quella contabile che si chiama sinottica. “Sunorao” significa che unisce e che non somma. Non è la sommatoria degli assessorati, ecco perché io con l’assessore Bonfrate non riesco proprio a collimare perché lui mi porta la sommatoria No, no, lui è bravo, è appassionato anche lui, però ha detto ultimamente che si sta appassionando pure della filosofia, quindi questo… Però stanno ancora due anni, non è partito dal primo anno. Anche questo sarà a fine mandato.
Io poi lo sapete, il ruolo che… Deve, deve perché nascere non necesse, ma navigare, ossia camminare necesse est. Quindi una volta che uno è nato o cammina oppure è inutile che sia nato. Questa è la traduzione poi per chi la leggerà prima di approvare il bilancio, il resoconto e il verbale di questa cosa.
Per cui tutto questo non è una perdita di tempo, Sindaco. Siccome l’abbiamo richiesta sebbene l’anno scorso l’ho chiesta con insistenza – ho fatto anche un’interrogazione o meglio una sollecitazione – quest’anno ancora una volta la risposta che mi ha dato in Commissione l’assessore è stata quella: “In fin dei conti le cose sono più o meno le stesse”. Abbiamo capito in ritardo, oggi, fuori tempo massimo, nel senso per poter aderire con la mente, col corpo anche all’invito di plaudere, cioè di approvarlo, di dare un voto che non sia un ex voto.
Vale a dire se lei chiede a me un voto – e ha tutto il diritto di chiederlo – io lo considero quasi un ex voto, cioè nel senso che considero San Ciro martire il quale si è messo sulle spalle questa croce e se la vuole portare da solo, nemmeno un cireneo si deve avvicinare per sollevarlo dall’incarico. Qualche cireneo lei l’ha avuto disposto a farlo. Stai fermo ora che dobbiamo recuperare un po’.
Qualche cireneo disposto a farlo l’ha avuto ma allora c’era una voglia di fare, se non anche di strafare, perché quel vangelo che era il programma di GrottaglieOn meritava da parte sua anche l’esclusione, la marginalizzazione di chi in quel percorso di attuazione poteva dare una mano.
Diciamo che le cose stanno e spero che possano andare avanti meglio di come siano andate in passato perché, per esempio, tante cose sono state fatte. Ma sono state fatte bene? Piazza Cafforio lei è contento di ciò che… L’illuminazione pubblica, via Garibaldi è un mortorio, il centro storico bisogna apprezzare soltanto la foto che ci fa vedere queste luci quasi in profondità, un po’ romantico tutto sommato, ma di illuminazione se non ti metti sotto, sotto zero… Ne ho parlato col Vicesindaco durante la processione e dice che adesso siete alle prese di dire anche alla ditta: “Recuperiamo qualche cosa”. Non lo so, le dimissioni in massa dei pini su via Madonna di Pompei hanno fatto appena seguito alle dimissioni dei consiglieri, non hanno fatto in tempo nemmeno di precederle però… È un mortorio anche quello perché anche in quel caso lei passerà anche alla storia per essere quello che altro che la Ballade des pendus di Verden, di tutti gli impiccati, ma avete tolto pure gli alberi dove la gente si poteva tranquillamente impiccare.
Il problema è che adesso togliete anche la… Lo so, ma lì non si impicca nemmeno un’ape. Quando crescono e allora le generazioni… Lei ha fatto un’operazione per dire: “Togliamo i suicidi da Grottaglie”. Se la mette così la cosa può avere un senso. Bene. Dunque, voglio dire: “Ripensare il Paese, ripensiamolo insieme”. Se lei l’anno venturo, in quasi scadenza di mandato, viene appena sta spirando il 19 e sta albeggiando il 20 e dice a me e a tutti i consiglieri: “Facciamo questo bilancio” lei ci mette nella condizione di poterlo fare insieme? Insieme in questo momento io le lascio tutto il merito del bilancio che ha fatto e di cui lei va orgoglioso e non voglio spartirlo perché sarebbe immeritato.
Votarlo stasera significa che io in qualche modo ci ho partecipato.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Consigliere Gianfreda, prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Non me ne voglia il Sindaco... No, condivido. Condivido appieno quello che ha detto solo che i tempi sono un po’ cambiati e secondo me la società moderna soffre proprio dal fatto che in posti dove ci devono stare persone competenti purtroppo si mettono persone non competenti. Con questo non voglio dire che non dev’essere politico, il problema è che adesso non c’è manco più la politica. È questa la cosa più grave, che i politici non ci stanno e quindi non mettere nemmeno persone competenti è ancora più grave a mio avviso. Parentesi chiusa.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Ho capito, grazie.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
No, il Sindaco non me ne voglia. Il suo discorso accorato di difesa di questo bilancio è identico a quello che ha fatto Bagnardi, anzi Ciro Alabrese, quello che ha fatto Bagnardi prima e pure Vinci.
Tutte le volte che noi discutevamo sul bilancio c’era sempre la colpa di qualcun altro e la maggior parte dei casi… Anzi a maggior ragione lui era pure consigliere nell’ultima legislatura, c’erano proprio i paletti in cui non si poteva assumere, c’era il patto di stabilità che non si poteva sforare, c’erano una serie di paletti che il nostro dirigente ce lo ricordava ogni volta che venivamo qua e diceva: “No, vedi che ci sta il meno 20, il meno 10”, ci sviscerava una serie di numeri e in cui ci diceva: “Vedete che queste cose voi non le potete fare”.
Quante volte abbiamo discusso anche col Sindaco che si è fatto paladino degli LSU che noi non potevamo assumere, no? Quindi oggi il nostro Sindaco si vede per volontà certamente non nostra… Pure io vorrei avere centinaia di migliaia di euro da spendere ogni giorno in modo tale da fare non cose cattive, ma cose corrette e buone per i cittadini. Questo che cosa significa? L’ho già premesso io nell’altro mio discorso, nel mio intervento precedente. Io plaudo, non posso fare altro che sperare che ci siano altri bandi, che ci siano altri soldi, che arrivino senza nemmeno il cofinanziamento ma a cofinanziamento zero Ma tutti quanti sono bravi, cioè non è che… È chiaro, e mica ho detto di no. Non ho detto di no.
Però torniamo… Il nostro Sindaco però è scollato dalla città, evidentemente sta girando poco perché non vede Piazza Verdi, non vede manco la Piazza Centrale, non vede le periferie le quali sono in completo stato di abbandono. Qua sta il Comandante, quindi lo invito a fare più multe. Non lui, ma certamente i nostri vigili urbani e quindi lei che è l’assessore competente a questo basta fermarsi davanti alla Piazza nuova e vedere tutti i giorni che si è a rischio di vita. Evidentemente siete fuori dal mondo, non state vedendo che la città è sporca.
In pratica non si è pensato il fatto che anche le aiuole possano essere date in gestione a dei privati perché io capisco che non è né di destra, né di sinistra. Vale a dire coinvolgere il privato non è di destra, né di sinistra. Quando in pratica si fa un servizio pubblico a costo zero e va a favore di tutta la città esiste anche la legge che prevede che per ogni nato… Ancora io non ho visto che il Sindaco ha fatto un impianto di un albero per ogni nato. Esiste la legge nazionale. No, ma questo è un modo diverso, un modo per tagliare con il passato e dire: “Sì, a costo zero” che per giunta esiste un accordo di programma tra l’ARIEF se non ricordo male o l’ARIF – non ricordo precisamente la sigla che è regionale – in cui danno pure l’albero gratis in questo caso. Bisogna… Dunque, Sindaco, anche su questo lei secondo me ha sbagliato completamente perché invece di fare la manutenzione dei marciapiedi così come vanno fatti periodicamente… Infatti esiste anche il libretto di manutenzione. Come esiste per gli edifici, come esiste per le macchine, esiste per gli edifici e la programmazione va fatta anche per tutte le altre opere pubbliche. Il marciapiede e le strade devono prevedere periodicamente, se ce n’è di bisogno, la manutenzione.
È chiaro che se noi facciamo l’impianto… Lei lo avrà lo stesso problema anche per qualsiasi altro tipo di albero. Quando lei lascerà il buchino per l’impianto fra quindici anni lì è normale che le radici escano fuori. Quindi con questo non voglio entrare in aspetti tecnici… Le vedremo fra vent’anni. Speriamo di incontrarci col bastone io e te.
C’è uno scollamento con la realtà. Lei ha descritto una realtà che i cittadini non stanno vivendo. Ci sta una sporcizia dappertutto… Io non ho detto che lei non doveva fare la gara, io non ho detto… E poi finiamola una volta per tutte: le royalty abbiamo già da due anni e penso che tutto il Consiglio comunale, non c’è un consigliere qui che abbia detto: “No, no, dobbiamo dire sì alle royalty”.
Il fatto di fare poi il contenzioso, di portare avanti è un fatto per legge perché lei è obbligato a recuperare quei soldi e quindi le royalty sono state sostituite in tutto e per tutto dai 2 milioni e 7 che sono gli accertamenti. Io sto parlando di macro-numeri. Poi c’è anche un ulteriore 15 per cento che è un altro aspetto, è un’altra cosa, che se le sono trovate anche gli anni precedenti le altre Amministrazioni in altro modo. Anzi, secondo me, non c’è manco bisogno di assumere, solo in alcuni uffici. Infatti pure i lavori che lei può portare avanti, anche i lavori pubblici, non è che per forza uno li deve fare lui, basta fare il RUP. Lei ha tre, quattro persone per poter fare il RUP, gli dà incarico a rotazione a quattro persone e riesce a portare otto-dieci lavori all’anno.
Il RUP non è che si deve mettere a fare il progetto. I progetti li fa fare fuori tanto glieli finanziano, nel momento in cui è finanziato lei ha il fondo di 200 mila euro regionale, non glielo devo dire io, lei lo sa benissimo, così come lo sanno… Appunto sto dicendo. Quindi lei non mi può venire a prendere in giro. È chiaro che lei deve difendere questo bilancio perché è di vostra iniziativa, ma c’è una scollatura con la città.
Non a caso, così come avevo già detto anche negli anni passati, anche questa Amministrazione per il basolato così come faceva sua madre… Infatti lei giustamente porta come esempio i suoi genitori e anche io porto come esempio i miei mettono da parte un tot all’anno (200 mila euro, 150 mila euro). Iniziano da una parte se non viene finanziato – in questo caso parte è stato finanziato – e iniziano a fare il basolato in tutto il centro storico e quindi si cambia così come hanno fatto nei centri storici di Locorotondo, di Cisternino, di Ceglie Messapica. Sì, ma lei non ha preso il finanziamento per tutto, non può prendere in giro la gente. Lei ha preso il finanziamento solo per alcuni tratti, punto.
Lei non farà tutto il centro storico e poi se così è andiamo e facciamo vedere il progetto ai cittadini e vediamo… Non è quasi tutto perché il centro storico non è tutto. Lei non farà tutto il centro storico, lei farà solo una parte e io le auguro di fare un altro progetto in modo tale da poterlo finanziare. Non a caso l’attenzione è sulle facciate. Lei non ha finanziato. Si trattava di mettere 40-50 mila euro e speriamo che ci siano i soldi subito e li metti. Questo è un modo di agire diverso, con attenzione.
Quando lei va il sabato sera o il venerdì e trova tutte le… No, dico, qui fuori, cioè nella Piazza e trova decine di macchine che cosa vuole? Sì, ho capito ma non ci stanno più. Allora io le manderò le foto poi. Le manderò le foto tanto poi dirà subito: “Agiamo”. È chiaro? Ho capito. Sono sfortunato, io trovo le macchine. Che ti devo dire. Sono sfortunato, soltanto quando sto io. Evidentemente giro in giorni e in orari che non… Comunque darò esempio a lei e alla stampa la prossima volta. Il Sindaco dice che non ce ne sono più e io le darò a lei e alla stampa.
Quindi, ripeto, non è solo il bilancio partecipato, ma è la stessa identica impronta non dell’anno scorso ma degli anni precedenti, con le stesse lamentele, con gli stessi modi di dire: “Io sono bravo, io non ho soldi, io non posso fare più di questo” e alla fine non abbiamo nessun’opera perché per i marciapiedi ancora stiamo aspettando il PEI... Il paper, scusa. Almeno l’approvazione del progetto. Poi se uno è finanziato… Ricordo soltanto che lei aveva consegnato, in una delle prime Commissioni di Ciro Alabrese, il CD e ancora quel CD non ha visto la luce… Ho capito, Sindaco. Quando lo vediamo questo progetto? Non lo vediamo. Ancora non ho visto nulla.
Ripeto, questo è un bilancio identico a tutti gli altri e non merita la mia approvazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Gianfreda.
Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Volevo riservarmi alcune cose per la dichiarazione di voto, però sono stato stimolato a dire qualcosa, stimolato naturalmente da qualche intervento dell’opposizione.
Sostanzialmente non ho capito una cosa: dove criticate questo bilancio? Che cosa c’è che non va in questo bilancio? Da quello che noto sono sfumature, che naturalmente ci stanno da parte di chi fa opposizione, ma nel contenuto no, perché il contenuto è sano. In un momento storico che il Sindaco bene ha descritto, dove ci sono meno risorse, c’è meno personale, eppure le cose credo che le stiamo facendo.
Quando Ciro dice che Grottaglie è sporca, che Grottaglie ha bisogno, io credo che o le strade che frequento io sono diverse dalle tue, o altrimenti non è proprio così. Sicuramente il servizio è migliorabile, deve essere migliorato, considerando una premessa di partenza, che è quella della scarsità di personale. Nel momento in cui sarà risolta definitivamente la situazione del bando e, quindi, ci saranno le persone che dovranno adempiere a quelli che sono i propri doveri, sicuramente quelle carenze, che probabilmente ci sono e che dovranno essere sicuramente migliorabili, saranno migliorate.
Ma nel contenuto del bilancio di fatto non troviamo difetti. La struttura del bilancio, che è quella di cui noi stiamo discutendo, è una struttura sana. Quando si parla dei bandi, le Amministrazioni moderne, da qualche anno a questa parte… Non ci arroghiamo il diritto di prelazione sull’invenzione dei bandi. Non li abbiamo inventati noi. Magari noi per primi abbiamo cominciato a partecipare in maniera sostanziosa, in maniera convinta e in maniera preparata. Tant’è vero che credo che la percentuale di vincita dei bandi sia del 90-95 per cento. E mi sto mantenendo stretto perché credo che forse un solo bando ci sia scappato fino adesso.
L’Amministrazione moderna, non quella di Grottaglie, se ha le competenze per partecipare ai bandi, intercetta i bandi, li vince e cambia la città. Se non ha le competenze per poter intercettare i bandi e vincerli, quella è un’Amministrazione che non va bene. Vi invito veramente a farvi un giro in altri Comuni dove, ahimè, queste competenze non ci sono. Basti pensare che risultiamo essere tra i Comuni che in tutta la Regione Puglia hanno intercettato più bandi, quindi stiamo facendo e faremo delle opere importanti, che non sto a ripetere perché il Sindaco è stato abbastanza eloquente e chiaro. Siccome il pappagallo non mi piace farlo, non le ripeto.
Detto questo, mi aspetto, quando c’è una discussione nel merito dell’oggetto, in questo caso del bilancio, che si entri dentro il bilancio e si dica dove si può realmente migliorare. Non è una lampadina di più o di meno che cambia il buon risultato di un lavoro fatto di squadra per quanto riguarda un bilancio, specialmente un bilancio di previsione, che lascia comunque spazio a quelle che saranno successivamente altre situazioni positive che potranno intervenire a migliorare quelle che sono le eventuali carenze presenti in questo bilancio. Non voglio insegnare a nessuno a fare politica, però secondo me la politica è questa.
Sicuramente qualcosa di nuovo c’è stato dall’anno scorso. Per qualcuno sembrerà un qualcosa di rilevante, mentre per me è una cosa importante, perché i bilanci precedenti erano drogati dalle royalties. Noi ci siamo disintossicati. Questo bilancio è un bilancio puro, pulito, per il secondo anno. Già questo è per me un motivo di vanto e di orgoglio. Allora, analizziamo in maniera obiettiva e in maniera anche politica.
Poi che ci sia spazio successivamente, in futuro, rispetto a quello che può essere una componente importante sicuramente di una maggioranza moderna, di un’Amministrazione moderna, che può essere quella del bilancio partecipato, ben venga. Ma le critiche che sono state fatte non sono state critiche che entrano nel merito, sono piccole sfumature, per di più, secondo me, neanche di natura politica.
Questo è un buon bilancio, un buon bilancio che non possiamo far altro che sostenere, perché ha comportato mesi di lavoro da parte di tutta una squadra.
Chiudo facendo gli auguri ai due nuovi assessori, con una piccola nota: dovrete impegnarvi molto e sicuramente avete le qualità per farlo, perché sostituite dei cavalli di razza; siatene all’altezza e cercate di fare di meglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Ci sono altri interventi? Per dichiarazione di voto? Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Intanto anche a me sembra doveroso fare gli auguri di buon lavoro ai due nuovi assessori per il lavoro che avranno da fare nel prossimo futuro.
Detto questo, nella dichiarazione di voto mi sento di partire da una considerazione. Il consigliere Petrarulo diceva praticamente: è inutile che facciamo Consiglio comunale, è un bellissimo bilancio, come vi permettete, approviamola, e basta.
Qualche tempo fa, soprattutto a livello nazionale, quando si parlava di bilancio e si parlava di economia, c’era la cosiddetta economia fantasiosa, l’economia creativa, c’erano tanti aggettivi che si mettevano insieme… Come? Nel passato, soprattutto a livello nazionale… Ricordo, per esempio, il Ministro che ha messo in piedi questa economia creativa, che è fatta di parole, poi nella concretezza non c’è niente, ha portato a quel risultato che poi abbiamo visto.
Io la citavo per dire che l’intervento che ha fatto il Sindaco rappresenta esattamente non un bilancio politico, ma un bilancio raccontato, ben raccontato, perché è bravo nell’esprimere le sue tesi, sicuramente un bilancio che ha tantissime cose positive. Non è che noi, siccome stiamo da questa parte, dobbiamo dire che è un bilancio che assolutamente non va. Ci sono delle cose che vanno, altre cose che non vanno. Però, una considerazione politica è questa: voi siete a metà strada del mandato, quindi il bilancio già di per sé è un atto fondamentale dal punto di vista politico perché, oltre a rappresentare quello che è il percorso che lo aspetta sulla base, appunto, del bilancio, è anche una valutazione politica. Voi siete a metà di questo mandato, quindi la domanda che viene spontanea è questa: rispetto a quello che avete promesso in campagna elettorale, rispetto a quello che soprattutto il Sindaco da questi banchi ha attaccato con riferimento alle Amministrazione precedenti, che cosa è stato concretizzato? È già stato ricordato più volte che il cosiddetto bilancio sociale, la partecipazione sulla costruzione del bilancio di fatto non c’è stato. Eppure, era uno degli impegni fondamentali del programma, riportati anche recentemente nel Piano delle performance per il triennio 2018-2020, dove sostanzialmente ci sono le stesse cose, che però poi non vengono tradotte all’interno del bilancio. Faccio soltanto alcuni esempi. C’è un settore che non è stato neanche citato, su cui assolutamente non è stata detta mezza parola, eppure l’economia di Grottaglie si basa soprattutto su quel settore fondamentale, e si chiama agricoltura. Io capisco che le competenze di un Comune rispetto all’agricoltura non sono tantissime, però non ho sentito mezza parola sulle questioni e sulle strategie che riguardano l’agricoltura. Come anche sulle altre questioni, come quella riguardante l’ambiente. Sì, è stato detto “nel programma abbiamo alcune cose da fare”, ma sono delle cose che sicuramente sono state raccontate molto egregiamente.
Allora al Sindaco che diceva “abbiamo ereditato una città allo sbando, eppure avevano soldi e personale” dico, come è stato ricordato dai colleghi che mi hanno preceduto, che intanto c’erano dei paletti. Altro che paletti, erano pali di fondazione, non paletti, che riguardavano intanto l’impossibilità ad assumere personale. Soprattutto, anche se c’erano soldi in più, perché di fatto nominalmente c’erano soldi in più, erano soldi che non si potevano toccare, perché c’era il cosiddetto Patto di stabilità. Ma addirittura c’è stato un periodo in cui una parte dell’avanzo delle Amministrazioni comunali, compresa quella di Grottaglie, doveva andare nelle casse centrali, perché lì bisognava salvaguardare il loro Patto di stabilità.
Allora non è che non è cambiato niente o prima non si è stato in grado di programmare le cose, quando invece adesso siete tutti bravi. Noi vi diamo atto che ci sono state e che ci sono tutta una serie di finanziamenti che stanno arrivando al Comune di Grottaglie, questi finanziamenti si stanno ottenendo al 95-100 per cento, quello che è, non soltanto ovviamente per la capacità di presentare un progetto che poi deve essere finanziato, ci mancherebbe altro, ma accanto a questo c’è da dire che prima questa possibilità non c’era. Si partecipava comunque ai bandi e si sono pure vinti bandi, però rispetto a quello che succede adesso non avevamo quella capacità di cofinanziare quei progetti, come si sta avendo adesso, proprio perché c’è una maggiore possibilità di intervenire nel cofinanziamento. Quindi, quando c’è il bando, è chiaro che il cofinanziamento di fatto è una premialità che ci assicura il finanziamento. E va bene. Quindi, si mette giustamente in piedi il discorso legato alla rigenerazione urbana. E noi sulla rigenerazione urbana abbiamo sempre votato a favore, perché noi riteniamo che siano degli interventi che vanno nella direzione giusta della rigenerazione, appunto, del nostro tessuto urbano. Però, avere il finanziamento per la rigenerazione urbana senza tener conto anche dei suggerimenti… Avete detto che avete aperto alla discussione della città, avete aperto alle proposte, ebbene da questo Gruppo in tantissime occasioni, per esempio, è venuta fuori una proposta, che non è mai stata accettata. A proposito di rigenerazione urbana, a proposito del centro storico, del centro abitato, eccetera, abbiamo detto che c’è una porzione di territorio dove la gente vive in alcune parti come fosse nel Terzo mondo, perché mancano le infrastrutture principali, perché non ci sono le condizioni di vivibilità in quel quartiere. Mi riferisco al Comparto C8. Quindi, sarebbe stata l’occasione per inserire questo progetto all’interno della rigenerazione urbana. Non l’avete voluto accettare. Però vi smentisco, perché le proposte ci sono state, non è che non ci sono state.
Per concludere, è vero, come dicevo prima, ci sono dei finanziamenti che stanno arrivando e non ci può che essere la massima condivisione sulla soddisfazione di questi finanziamenti, però che cosa manca? Quello che manca – anche questo l’abbiamo detto più volte – è una visione, una visione di città. Qual è la città che si vuole costruire? Si vuole costruire una città sulla base dei finanziamenti, quindi prendere di qua, prendere di là e mettere dentro a un calderone? Anche questo è un metodo, e va pure bene. Ma manca una strategia, una visione di quale deve essere il futuro di questa città.
La cosa fondamentale che manca, secondo me, è la pianificazione del futuro soprattutto dal punto di vista urbanistico. Si deve decidere in che modo a Grottaglie, nel suo centro abitato (non parlo soltanto del risanamento delle periferie) si vuole intervenire e pianificare. Questo è quello che manca soprattutto nell’azione che state portando avanti.
Concludo dicendo che sicuramente è un bilancio su cui come Gruppo voteremo contro per le ragioni che sono state esposte soprattutto dal collega Marangella, però una domanda rimane sospesa e la voglio dire con la massima franchezza. Se questo è il miglior bilancio possibile, perché questo bilancio è stato preceduto dalla sostituzione di due assessori? Non si capisce perché. Se hanno fatto bene e hanno portato a questo risultato, a questo bilancio, per quale motivo sono stati sostituiti due assessori?
Il Gruppo di Articolo 1 - MDP vota contro al bilancio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Consigliera Lacava, prego.
Speaker : ALESSANDRA LACAVA.
Grazie, Presidente.
Innanzitutto ci tengo a rivolgere i miei più cari auguri ai due nuovi assessori, all’assessore Annicchiarico e all’assessore Fornaro, augurandogli ovviamente buon lavoro.
Consigliere Donatelli, lei mi stimola gli interventi. Non so se negativamente o positivamente, questo lo vedremo poi. Sicuramente non si può dare atto del fatto che il nostro bilancio non sia una visione politica, fondamentalmente perché il nostro bilancio non è altro che un programma elettorale, un programma elettorale che è stato costruito con i cittadini. Quindi, mi sembra assurdo non dover dare atto del fatto che questo bilancio sia stato un lavoro sinergico attuato dall’attuale Amministrazione assieme al territorio, perché ha accolto le varie istanze, ha progettato insieme e continua a farlo.
Noi abbiamo posto in essere questo programma e abbiamo iniziato a realizzarlo, e contestualmente e contemporaneamente va, comunque, ad evolversi sempre più. Perché va ad evolversi? Perché si mantiene il rapporto con i cittadini, il rapporto con le categorie di settore, che possono essere le più svariate, possiamo parlare di agricoltura, di turismo, di commercio, di attività di sensibilizzazione attuate, di attività di promozione rispetto a quest’ultima categoria che ho nominato, come ad esempio il turismo, possiamo parlare dello sport, quindi la promozione e l’attenzione rivolta nei confronti anche di questo settore, che si sta attuando. Ecco perché si parla di una programmazione politica, che sta all’origine, alla base di quelli che sono stati i nostri progetti, ma li chiamiamo progetti iniziali perché continuamente i nostri progetti si evolvono.
Noi, attraverso i soldi o, comunque, attraverso le risorse economiche che oggigiorno il bilancio ci offre, riusciamo a coprire solo ed esclusivamente i servizi necessari e fondamentali, che quotidianamente tutti i cittadini hanno il diritto che questi vengano attuati sul territorio, perché sono dovuti. E anche lì abbiamo dato una programmazione, abbiamo dato una linea politica, anche sotto questo punto di vista. E i bandi sono una risorsa fondamentale. Innanzitutto, vorrei precisare che non tutti i bandi sono cofinanziati. Evidentemente non si conosce bene la struttura dei bandi. Però, ci tengo a precisare che partecipare a dei bandi vuol dire impegnarsi quotidianamente, essere presenti, ci vuole competenza innanzitutto, professionalmente parlando e soprattutto politicamente, perché bisogna star dietro a tanti fattori fondamentali, che sono necessari affinché questi bandi poi possano essere vinti. E non è un caso se il Comune di Grottaglie è riuscito a vincere tanti bandi. Non è un caso. È un impegno che è stato profuso dalla Giunta, da tutta l’Amministrazione e dai responsabili dei procedimenti. Prima ho sentito dire: “No, loro non devono fare niente”. E gli atti amministrativi per i bandi chi li fa? Non esiste! Non esiste! Sono delle affermazioni che non esistono né in cielo né in terra! Il RUP è necessario e fondamentale nella programmazione e nell’attuazione di un bando.
In riferimento al centro storico, sicuramente c’è un impegno soprattutto dal punto di vista culturale, affinché il centro storico sia rivissuto, inizi a rivivere. Questo è stato il primo impegno da parte nostra. Del resto, possiamo creare tutte le infrastrutture possibili e immaginabili, possiamo rifare tutte le facciate, possiamo creare tutte le attività commerciali che vogliamo, ma se culturalmente non ci avviciniamo alla logica che deve essere, comunque, un luogo che deve iniziare a rivivere, culturalmente parlando, il centro storico non avrà mai vita. Invece, ultimamente tantissimi ragazzi, tanti giovani stanno investendo nel nostro centro storico. Quindi, vuol dire che è già un buon punto di partenza e vuol dire che un lavoro è già stato profuso, un lavoro che speriamo – questo è il nostro obiettivo – porti ad una continua evoluzione anche di questa parte della città, così come tutte.
A noi farebbe piacere se l’opposizione si ricordasse del bilancio qualche mese prima, sinceramente. Noi siamo sempre aperti, siamo sempre qui. Non è mai stato negato all’opposizione un confronto. Noi vogliamo con l’opposizione un confronto, costruttivo però, non strumentale solo a determinate vicende. Dico questo perché ci troviamo ad avere un confronto con l’opposizione, a vederla solo nel momento in cui vi sono delle vicende strumentali. E, allora, è lì che l’opposizione cavalca l’onda e ce la ritroviamo come un fiume in piena in quest’aula.
Noi siamo qui. Vi aspettiamo per il prossimo bilancio. Nel frattempo, se lo votate, ovviamente ci fa piacere.
Il Gruppo Sud in Movimento voterà favorevole.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Lacava.
Consigliere Manigrasso, prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Grazie.
Prima di fare l’intervento ho notato che tutti i miei colleghi consiglieri hanno fatto gli auguri ai nuovi assessori. Io, prima di fare gli auguri ai nuovi assessori, vorrei ringraziare, così come ho fatto con l’assessore Magazzino, anche l’assessore Chianura, cosa che non ha fatto nessuno, il che mi è dispiaciuto. Io ho parlato dei colleghi consiglieri. Come l’assessore Magazzino, l’assessore Chianura e tutti gli assessori presenti chi frequenta il Comune sa che sono alquanto presenti nell’Amministrazione comunale, e questo è un merito che va comunque riconosciuto.
Detto questo, faccio i miei auguri all’assessore Annicchiarico e all’assessore Fornaro. Saranno impegnatissimi, anche loro, nei vari settori che gli sono stati attribuiti e ci auguriamo che il loro impegno possa essere alquanto proficuo, così come lo è stato in passato.
Io una considerazione generale vorrei fare rispetto alla discussione che è emersa e che emerge sempre più andando avanti nello scorrere delle varie Amministrazioni. Ci si rende conto di come sia diverso redigere un programma elettorale da sottoporre alla cittadinanza rispetto a redigere un bilancio comunale avendo a disposizione le poche risorse con le quali bisogna fare i conti. È una critica politica che faccio in primis a me stesso: per accaparrarci voti promettiamo mari e monti, poi alla fine con i bilanci ci rendiamo conto che possiamo fare ben poco di quello che si promette nelle campagne elettorali.
Abbiamo bisogno di essere molto più realistici su quello che andiamo a promettere, nel senso che con l’andar avanti delle cose ci rendiamo conto che realmente stare al di dentro dell’Amministrazione comunale diventa ancora più impegnativo che stare dall’altra parte.
Detto questo, entro nel merito della questione bilancio. Un’altra considerazione è che negli anni passati, come anche in questo, abbiamo notato che è inutile perdere tempo a presentare degli emendamenti, perché poi vengono bocciati per routine, per prassi politica. Conviene più, a questo punto, cercare di dare dei suggerimenti e delle indicazioni che possono tornare utili all’intera cittadinanza.
La cosa che mi preme di più sottolineare, su cui avevo intenzione di preparare una nota, è una cosa che riguarda principalmente la questione del personale. Devo dare atto al Sindaco che ha fatto una descrizione puntuale della situazione della dotazione organica presente nel Comune di Grottaglie. Lo ripeto, chi frequenta la pubblica amministrazione quasi quotidianamente si rende conto che il personale attualmente in carica al Comune di Grottaglie fa il doppio del lavoro, se non in alcuni casi anche il triplo di quello che gli spetta. Per cui, bisogna rincorrere realmente tutto ciò che quotidianamente l’Amministrazione comunale richiede.
Io ho dato una lettura a quella che è la dotazione organica che principalmente mi interessa in maniera diretta, ovvero quella dell’Ufficio Tecnico, dei Lavori pubblici e della Manutenzione. È inutile che ve la legga, ve la dico velocemente, perché sono sempre tre persone che girano in tutti e tre i settori. Questo è sintomatico di una situazione che realmente è carente. Mi sono letto anche le previsioni della dotazione organica e una delle mie sollecitazioni che ho sempre fatto al Sindaco, ma che ripeto anche in questa sede, è quella di non trascurare che l’Ufficio Tecnico, composto dall’Urbanistica e dai Lavori pubblici, principalmente sull’urbanistica, necessita realmente di personale, non tanto di alte dirigenze, che deve materialmente lavorare. D’altronde, noi siamo arrivati all’eccesso di avere dirigenti con finanziamenti, come diceva il Sindaco, ma poi siamo nell’impossibilità di trovare persone che materialmente redigano e spendano quei soldi. Quindi, la prima sollecitazione che mi interessa fare è questa sul personale.
Seconda sollecitazione. Devo prendere atto della riduzione del 40 per cento dell’IMU, riportata nella delibera di Giunta e sottoposta al Consiglio comunale, come primo segnale di avvicinamento a quella che è stata la questione dei comparti negli ultimi mesi. Ma non è sufficiente. Infatti, per poter dare anche a loro uno strumento attuativo che possa realmente venire incontro anche alle loro esigenze e metterli di fronte alle loro responsabilità, bisogna portare quanto prima quella proposta di suddivisione dei subcomparti, come a dire “vi ho dato lo strumento, vi ho dato la bicicletta, adesso procedete voi per quanto riguarda l’attuazione di quanto mi state richiedendo”. Questo per far sì che quell’IMU così tassativa sui terreni possa diventare, a quel punto, proficua con la realizzazione e l’approvazione di minicomparti o subcomparti, che possono rendere proficui quei terreni.
Un’altra sollecitazione che vorrei dare all’Amministrazione comunale, in parte accennata dal professore Annicchiarico, è l’illuminazione del centro storico. Al di là dell’intensità dei volt delle luci, io vorrei segnalare e richiedere, rimettendolo all’assessore ai lavori pubblici come primo impegno, la sostituzione delle lampade. Sono lampade a luce bianca che snaturano quel valore, quell’immagine della pietra del centro storico, che propongo di sostituire con lampade a luce calda, quelle gialle che illuminano un po’ tutti i centri storici d’Italia. Quella bianca, almeno dal mio punto di vista personale, dal punto di vista architettonico lo rende molto freddo. Sommata al riflesso delle chianche bianche, diventa quasi una corsia di ospedale. Per cui, per renderlo più visibilmente accettabile suggerisco di sostituire quelle lampade con luce calda.
Vorrei adesso ricordare a me stesso quello che prevede l’articolo 42 del Testo unico degli Enti locali (decreto n. 267/2000), che riguarda le attribuzioni dei Consigli. Al comma 2 dice: “Il Consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali […] b) programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali, elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconti, piani territoriali […]”. Perché ho letto questo? Perché sostanzialmente ritengo che il bilancio sia di competenza strettamente del Consiglio comunale. Quindi, mi sono posto la domanda: se io dovessi votare contro, è come se votassi contro a un atto che lo stesso Consiglio comunale va a proporre all’intero Consiglio comunale. Sì, Ciccio. Li sento i commenti, li sento. Mi assumo la piena responsabilità, convinto di quello che sto dicendo. Per cui, ritengo che votare contro possa essere quasi un’offesa al mio ruolo di consigliere comunale. Io voterò con astensione. Perché? Perché ritengo giusto e valido che la partecipazione dell’intero Consiglio comunale debba essere coinvolgente anche della parte della minoranza. Capisco i tempi, capisco le necessità, però quando si ha tempo, come diceva il professore Annicchiarico, si può anche trovare un momento, due momenti per poter delineare o suggerire alcuni interventi che possono far parte integrante di un bilancio che si va redigendo.
Per un altro motivo mi asterrò. Per il lavoro che hanno svolto gli assessori per arrivare a ottenere un finanziamento (se ricordo bene) pari a 33 milioni di euro. Grottaglie non l’ha mai avuto. Anche se in passato ci sono stati dei finanziamenti, con le metodologie che diceva il consigliere Donatelli, però tanti soldi Grottaglie non li ha mai avuti. Per me questo è motivo di riconoscimento di un lavoro quotidiano che questa Amministrazione ha fatto. Tra l’altro, come diceva il consigliere Donatelli, ciò è sostenuto dal fatto che, per questi finanziamenti, anche la minoranza ha dato sempre parere favorevole a questi progetti. Per cui, mi ritengo parte coinvolta e corresponsabile di aver contribuito a ottenere questi finanziamenti, quindi non posso andare contro il voto che ho dato nei mesi passati e negli anni passati a dei progetti che hanno portato a dei finanziamenti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Cometa.
Speaker : ANDREA COMETA.
Grazie, Presidente.
Come Capogruppo di Sud in Movimento e in rappresentanza, ovviamente, dell’assemblea di Sud in Movimento, non posso che ringraziare gli assessori Magazzino e Chianura per il lavoro svolto. Mi ero riservato di fare questo intervento in chiusura, perché in dichiarazione di voto possiamo aggiungere anche qualcos’altro. Li ringrazio per il lavoro svolto, perché sono evidenti i risultati che hanno raggiunto, soprattutto per quanto riguarda la questione ambientale e la riduzione della spesa del contenzioso, dove a nostro modesto modo di vedere il risultato è davvero eccezionale. Fanno parte di una squadra che in tre anni è stata in grado di portare al Comune di Grottaglie 50 milioni di euro. Non sarò ridondante in questo intervento, però è giusto rimarcare questo aspetto. 50 milioni di euro vinti in bandi una strategia ce l’hanno, una linea guida c’è, e la linea guida è sempre stata la stessa, quella del programma elettorale di GrottaglieOn. Ogni cosa che sta facendo questa squadra è frutto di un programma elettorale che è stato scritto anche insieme ai cittadini, partecipato.
Ovviamente mi accodo all’augurio fatto dal consigliere Petrarulo ai nuovi assessori. Anche il Gruppo Sud in Movimento si augura che si possa mantenere lo stesso livello raggiunto. Così come auguro a tutta la squadra, a tutta la Giunta nei prossimi due anni di mantenere l’alto livello raggiunto.
Sorvolo sulla difesa d’ufficio fatta alla precedente Amministrazione e chiudo l’intervento dicendo che questo è un bilancio che, come per gli altri anni, ci lascia delle prospettive, prospettive legate allo sport, siamo alla vigilia di un anno importante, quello di Grottaglie 2020. Sull’informatizzazione sorvolo, perché sono troppo affezionato, è inutile che mi metto a parlare di informatica adesso. La rigenerazione urbana è un aspetto importantissimo, anche se in qualcosa si è tentato di ridurre l’importanza della rigenerazione urbana. Mi sono appuntato anche il marketing territoriale perché, grazie ad un bando vinto, ci sarà il solito press tour che presenta all’Europa e al mondo la città di Grottaglie.
In buona sostanza, posso dire che questo bilancio è un bilancio di previsione che ci dà la prospettiva di portare Grottaglie a continuare sulla strada di raggiungere un livello europeo e internazionale. Il nome di Grottaglie deve arrivare a essere un nome internazionale.
Per questo motivo, il Gruppo Sud in Movimento, come anticipato dalla collega Lacava, voterà a favore di questo bilancio.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Cometa.
Consigliere Annicchiarico, prego.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Non volevo intervenire in sede di dichiarazione di voto, perché ricordo di aver concluso anche il precedente intervento. Però, non posso nemmeno andare a casa con il sospetto che io, votando contro, vado contro chissà quale legge. Non l’ho capita questa cosa. Non me ne voglia il collega. Si possono trovare tutte le motivazioni per votare a favore, per votare contro o per astenersi, ed è legittimo, tutti siamo liberi. Però, che mi debba sentire questa spada sulle spalle e andarmene a casa con il dubbio che, siccome sono un consigliere comunale, non posso votare contro qualcosa che gli interventi del Sindaco, dell’assessore e della collega Lacava, da ultimo, hanno definito “nostro”.
Allora, o le parole hanno un senso… “La nostra squadra, il lavoro fatto… nostro, nostro, nostro”. Io sono proprio contrario a usare anche il possessivo “mio”, e questo mi porta molte volte ad essere considerato ultra comunista, perché la proprietà privata, il “mio”, il possesso, sono cose che non mi appartengono.
“Nostro”, però, in questo caso dovrebbe significare comunitariamente, e lo si ottiene soltanto non perché lei, consigliera, tiene la porta aperta. Stia attenta a non raffreddarsi, perché tenere la porta aperta e vedere che qualcuno viene… Questa era una tesi che lei ha mutuato dal Sindaco, che all’inizio diceva: qui è aperto a tutti, potete venire quando volete, presentatevi, quasi fosse in una posizione tale che a chi bussa e dice “posso?”, risponda: sì, è sempre aperto.
Sindaco, consigliera, vostra maggioranza, vostra squadra: il dovere di chi guida è quello di coinvolgere, non quello di aspettare. Fintanto che non avrete capito questo, siete in un fortino che diventa sempre meno forte. Siete in una fase in cui lo scollamento dalla città comincia dallo scollamento da questa parte di Consiglio comunale. E voi rincorrete sempre di più una forza interiore che serva per dire che siete bravi: ve lo diciamo? Ma non plaudo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Naturalmente, lo dico subito così evito di dirlo dopo, Utopia voterà a favore: perché c’è tanto lavoro dietro questo bilancio, e perché, permettetemi di dire, me lo permetta anche lei, Sindaco, c’è tanto lavoro del mio assessore per Grottaglie 2020.
Io credo, torno su una piccola postilla e veramente chiudo, che ogni Commissione che abbiamo fatto lo scorso anno, riguardante argomenti che in un modo o nell’altro hanno comunque a che fare col bilancio, anche se erano argomenti specifici, abbia goduto di molti voti: vostri, dell’opposizione, a favore. Quale migliore occasione, quindi? Lo dicono i fatti: ci sono parecchie Commissioni, e con estremo piacere dico questo. Lo dico con estremo piacere perché sono state accolte le osservazioni dell’opposizione, sono stati accolti i suggerimenti, tanto da poter verificare tranquillamente, in molte Commissioni, che sono più i voti a favore che non quelli contro, da parte dell’opposizione.
Pertanto, credo che mai come in questa occasione la parola “nostro” sia “nostro”. Se poi c’è qualcuno che non condivide, in questo momento, può votare contro, è legittimo, ci mancherebbe.
Speaker : PRESIDENTE.
Consiglieri, non parlate fuori microfono perché altrimenti non abbiamo la possibilità… Si, è uno scambio di battute. Altri interventi? Facciamo così.
Prego, consigliere Gianfreda.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Io sono l’unico che non ha fatto gli auguri di buon lavoro ai nuovi, e mi hanno fatto sentire male, come se io avessi qualcosa contro gli entranti e gli uscenti. Io li volevo fare di persona, però qua ognuno ha fatto la corsa… Li volevo fare di persona. Ve li farò subito dopo la chiusura del Consiglio comunale.
Stiamo parlando del bilancio di previsione. Per giunta, dei numeri che stanno scritti qua dentro, e non di quelli… Ho sentito 33 milioni, 50 milioni: numeri che non stanno né in cielo né in terra. Siccome la città ci ascolta, vorrei leggerlo, qualche numero. Con questo non voglio dire che sono contrario al fatto che ci siano questi finanziamenti, ma le opere pubbliche, prendiamo il capitolo principale, in tutto sono 6.680.000 euro… No? Allora la scheda è falsa. Noi stiamo parlando del bilancio di previsione, non stiamo parlando delle volontà future o delle cose… Poi, quando faremo l’assestamento… Sta nell’elenco delle opere pubbliche, è un’altra cosa. Ma questo è il bilancio di previsione. Quelle che sono state finanziate, e sono previste come spesa, le leggo. Con questo non sto dicendo che non sono contrario.
In pratica, cioè, c’è il recupero del Palazzo Fornari, così come aveva detto il Sindaco – le cose principali, per 1,080 milioni –, la realizzazione delle infrastrutture per lo smaltimento delle acque meteoriche (465.000 euro), e poi c’è l’adeguamento strutturale antisismico della primaria Sant’Elia (1,4 milioni), il cofinanziamento (32), 1,100… Sto leggendo le principali: assommano a 6,383 milioni. Poi, uno dice 50, l’altro 60 in tre anni, in cinque anni: contenti voi, di dare numeri al lotto. Poi, usciti di qua, li vado a giocare, così vediamo se facciamo veramente dei numeri un po’ più grandi.
Voglio iniziare ricordando il mio amico, il mio grande Presidente. Questo è il primo anno che non presento emendamenti: il primo anno. Essere preso in giro, cara consigliera Lacava, sentire la filippica del consigliere di maggioranza, sentirmi dire “voi avete la porta aperta, voi potete presentare…”, no, io li ho presentati, ed erano sempre strutturali, nel senso che ho dimostrato, e a consuntivo poi vi ho letto “avete visto che io avevo dichiarato che qua c’erano 15.000 euro in più che potevamo spostare…?” Ho fatto degli emendamenti che andavano a favore dei cittadini. Una volta mi hanno perfino detto, e lui era Presidente “l’emendamento è tecnicamente possibile, ma politicamente non si può fare”. Il consigliere Gianfreda, che ha da lavorare, a differenza di qualcun altro, non ha tempo da perdere. Essere preso in giro per l’ennesima volta – per l’ennesima volta, Sindaco – non mi va.
Io posso benissimo fare le mie esplicitazioni, dare i miei consensi, fare le mie osservazioni, dare i miei consigli, in questo Consiglio comunale, ma a patto di non essere preso poi in giro e di non sentirmi dire “ma tu non hai presentato nulla, noi ti abbiamo dato la possibilità”.
Io vi ho dimostrato con le carte che in pratica questo bilancio è identico agli altri, che non c’è niente di innovativo: non c’è nessun tipo di risparmio, e in più, ancora ad oggi, se giriamo ad un anno, e oltre, c’è qualcosa anche sull’illuminazione pubblica. Qualcuno ricordava di mettere la lampada gialla, eccetera, mentre ci sono ancora alcune vie dove non sono state cambiate ancora le vecchie lampade. Quindi, l’appalto è ancora in itinere. Intendo: quand’è che vi accingete a far applicare il capitolato? È possibile, dopo un anno e mezzo? Il Sindaco se l’è trovato l’appalto, era già partito. CONSIP. Lo hanno fatto partire loro nel 2017. Siamo nel 2019 e ancora ci sono intere vie dove ci sono le lampade vecchie… Devo fare le foto pure a te? Ma a quel punto le dobbiamo mandare alla Corte dei conti: l’appalto è per 1.100 euro, e ancora non funziona.
Inoltre, qualcosa non funziona ulteriormente: se a Grottaglie le imprese stanno lasciando i lotti, significa che qualche cosa non sta andando per il verso giusto. Sì, facciamo tutto bello, rifacciamo tutto quello che vogliamo. Ma poi, alla fine, non si insediano più le imprese, e quelle che ci sono si trovano in difficoltà, perché questo è un periodo economico in cui va male non solo per l’Amministrazione, ma per tutti. Hanno chiesto, di rimborso, 613.000 euro. Possiamo parlare di tutto, quindi, ma la realtà dei fatti è questa: voi siete scollati dalla realtà. Sì, vi dite on, Grottaglie On, accendi la luce, spegni la luce, siete tutti i giorni su Facebook, fate tutto quello che volete. Ma siete lontani dalla realtà. Basta che andiate in giro per la città, per trovare il verde pubblico che è una schifezza, con carte dappertutto. Quanto all’illuminazione poi, non riuscite voi stessi a far rispettare gli appalti. A mio avviso avete dato un appalto, 550.000 euro, per incassare 2,7 milioni: se siete contenti voi.
È per questo motivo che voterò contro, perché questo non mi appartiene. Vi dovete prendere in pieno la responsabilità di quello che state facendo: ve la dovete prendere in pieno. La città deve sapere di chi è la responsabilità, caro consigliere, amico mio – “grande amico mio”, diceva l’avvocato Cavallo. No, non è compagno: tutto è, tranne che compagno.
Quindi, alla fine, la responsabilità è loro. Loro se la devono prendere fino alla fine di questo mandato. Se i cittadini gli daranno di nuovo fiducia, la prossima volta, bene, diranno che hanno amministrato bene. Ma io non voglio essere coinvolto in nessuna maniera in questo modo, perché state aumentando le tasse, così come ha detto anche il consigliere Manigrasso: il 40 per cento…
Il Sindaco sta portando avanti la sua tesi. La tesi, invece, è quella di un contraddittorio con un nuovo perito che valuti insieme all’Amministrazione il vero reale valore venale dei suoli che non sono oggetto di piano di lottizzazione approvati. Chi invece ha approvato il piano di lottizzazione, giustamente deve pagare per intero. In questo momento i cittadini si trovano ad avere dei contenziosi di centinaia e centinaia di migliaia di euro, e questa non è affatto strumentalizzazione, caro Sindaco. È risolvere i problemi che i nostri cittadini ci chiedono di risolvere. Noi non siamo sotto una cappa di vetro, dobbiamo soltanto permettere ai nostri grottagliesi di poter usufruire dei loro diritti, far sì che questa Amministrazione sia trasparente, e che quando c’è un atto se ne metta subito al corrente anche questo Consiglio comunale, diversamente da come è stato fatto in passato, per cui si tengono nascoste le carte e dobbiamo sapere dalla stampa determinate situazioni.
Io voterò contro e non mi vergogno a dire che voterò contro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda. Se non ci sono altre dichiarazioni, passo la parola al Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Grazie a tutti i consiglieri per il dibattito. È interessante, ovviamente, la fase di bilancio per il confronto, per lo scambio di idee e lo scambio di visioni.
Il Comandante ha tenuto a darmi i dati rispetto alla Polizia municipale. Nel 2017, 1.700 contravvenzioni, nel 2018, 4.173; nei primi due mesi (gennaio e febbraio) 1.742. La polizia municipale fa tutto quello che è possibile fare, nei limiti di quello che è consentito fare, tenuto conto che il servizio si svolge sino alle 22 e che non è possibile fare ulteriori progetti finalizzati perché ci sono dei vincoli normativi.
Si può dire di tutto. Io sono qua per ascoltare. Siamo qua per ascoltare tutti. Giuste le osservazioni, le critiche. Io dico solo una cosa: grazie per le osservazioni, perché sono necessarie e sono tutte osservazioni sulle cose che si stanno facendo. L’avete ammesso voi stessi. Sulle cose che si stanno facendo le osservazioni sono d’aiuto.
Io mi sarei sentito male, offeso, rattristato, mi sarei sentito male se qualcuno avesse detto: Sindaco, non stai facendo niente, te ne stai fregando, stai seduto là, sulla poltrona e non stai facendo niente. Mi sarei sentito male, malissimo: Mimmo, malissimo. Invece, si discute se sono 33, se sono 40; il consigliere Cometa è andato a 50, ma perché ha la prospettiva di cose che sa, e le anticipate. Le cose che sa le ha anticipate.
A prescindere da tutto, qualcuno dice che non stanno nel bilancio. L’ho già detto prima: questo bilancio è un piccolo pezzetto di quello che sta fuori, che entrerà in questo bilancio quando arriveranno i soldi: semplice. Qui c’è quello che domani mattina inizieremo a fare per il 2019. Arriveranno i soldi e faremo le altre cose: è così, non ce le possiamo inventare.
Se la Regione dice: è ammesso a finanziamento, non mi fa la determina e non firma il protocollo d’intesa, io non posso mettere niente qua dentro, questo è chiaro. Il fatto è amministrativo puro, non è un fatto su cui posso sindacare io, che pure sono il Sindaco e dovrei sindacare, ammesso che… Dovrei fare il sindacalista, forse, per sindacare… Ma non entriamo nell’ottica… Dovrei fare il sindacalista, ho detto per precisare. Ma non voglio fare il sindacalista e provo a condurre, come giustamente dici tu, questa discussione verso i temi reali di quello che si sta facendo. Forse non sto facendo tante assemblee di quartiere, il tempo non me l’ha concesso. Riprendiamo con la bella stagione, così ci possiamo anche scambiare un po’ di sole con i cittadini. Critiche sul bilancio. Io ho detto sempre una cosa: che prima di parlare di bilancio io stesso l’ho dovuto studiare, ma fino in fondo. La prima cosa che mi ha detto il Ragioniere capo quando sono arrivato è stata “non ci sono soldi”, e lo dice a tutti. Per trovare le soluzioni bisogna fare delle operazioni e bisogna volerle fare. Lo abbiamo già detto prima, l’ho detto prima e mi aspettavo che fosse inteso: la prima operazione utile che andava fatta, e l’abbiamo fatta, per alleggerire e avere più capacità di spesa era quella di estinguere i mutui utilizzando l’avanzo. Lo abbiamo fatto subito, abbiamo trovato un equilibrio, abbiamo anche liberato delle risorse e le abbiamo utilizzate per fare delle cose: era quella l’operazione. Consigliere Gianfreda, non sto dicendo a lei, sto spiegando il termine tecnico per cui quello che stiamo facendo noi si sarebbe potuto fare qualche anno fa: bastava semplicemente dedicarsi al bilancio e capire la struttura di quel bilancio, capire come alleggerire quel vincolo. Io questo sto dicendo. Il bilancio cioè va studiato punto per punto. Noi l’abbiamo fatto e lo stiamo facendo. Per questo dico che noi, liberando quella parte, abbiamo liberato delle risorse per fare delle cose. Quello è il punto di snodo: importantissimo, in chiave di lettura del bilancio, per cui chi è venuto prima di me, che dice che aveva i vincoli ha gli stessi vincoli che ho io. Quell’avanzo che doveva produrre non era per trasferire allo Stato, ma per trasferire il ragionamento, dicendo: siamo in avanzo, e gli avanzi si sommano. Non è che abbiamo dato soldi, abbiamo dato un numero: avanzo che assomma avanzo, non soldi. I soldi non li abbiamo mai mandati allo Stato, noi, per non creare confusione.
Sull’agricoltura e su tante altre cose non rispondo. Il Centro servizi agricoltura è il simbolo di ciò che si è fatto in agricoltura in questi anni, è il simbolo di come stiamo provando a rimettere insieme delle cose. Quello diventerà il contenitore in cui faremo i ragionamenti con gli agricoltori. Gli daremo il luogo dove poter discutere, e soprattutto li abbiamo già convocati più volte: sono nati dei ragionamenti. Il Comune ha poteri limitati. Lo anticipo adesso: come per le facciate, con l’avanzo di amministrazione finanzieremo le strade rurali, che è l’unica cosa che ci hanno chiesto. I contadini, gli agricoltori, i braccianti, tutti quanti sanno benissimo che il Comune non può fare niente per l’agricoltura di Grottaglie, se non stimolare, e quello lo stiamo provando a fare, e agevolare. Lo stiamo facendo e lo faremo per le strade rurali, con l’avanzo di amministrazione. Queste sono le cose che possono fare i Comuni. Non è che possiamo dire: vi do qualcosa. Non possiamo dare niente, non è nostra competenza.
Stimolare. Stimolare un dibattito, Mimmo, un cammino. Un cammino che abbiamo iniziato… Seguo l’aspetto filosofico della vicenda… Un cammino con gli agricoltori, che abbiamo iniziato e che continueremo, ovviamente. Tante sono le cose. Mica possiamo sperare che questa visione si concretizzi in tre anni. L’ho già detto: è impossibile.
Ce ne sono voluti venti per capire che c’era una visione, ammesso che ci sia stata una visione. Ora, in tre, si vuole vedere la visione di chi ha appena iniziato: è complicato dire questo. Dateci il tempo, poi vedremo quello che sarà possibile più in là.
Non tutto abbiamo cofinanziato. Molto ci è stato dato per la validità del progetto, consigliere Donatelli. Quanto al comparto C8, se l’avessimo messo, non ci avrebbero dato un euro perché era fuori strategia. Cioè, il comparto C8, messo in quel ragionamento dell’asse… Era fuori strategia, questo è fuor di dubbio. A noi interessa non raccogliere per forza tutto, ma raccogliere quello che serve per avere i finanziamenti. È un fatto di visione e di pianificazione.
Alfonso Manigrasso parlava di personale, IMU, subcomparti: sono impegni che abbiamo già preso anche nel Consiglio comunale precedente. Quanto all’illuminazione del centro storico, è oggetto di verifica da parte degli uffici, perché ci sono delle cose che non ci convincono, tra cui anche la proiezione della lampada a terra, per cui ci sono dei quadrati: ne stanno mettendo in studio una nuova versione da istallare, per cui sarà completamente diversa.
Rispetto, consigliere Gianfreda, alla visione generale di questo impianto CONSIP, l’appalto CONSIP l’abbiamo fatto noi. Giusto per precisare: di quell’appalto CONSIP una parte non viene realizzata perché su alcune vie, su alcuni quadri stiamo per realizzare la gestione punto-punto. Sarà possibile, cioè, attivare e regolare i flussi luminosi manualmente, attraverso dei software, per cui se vogliamo spegnere la luce sulla piazza Regina Margherita, su piazza Regina Margherita o su Piazza Principe di Piemonte, sarà possibile farlo dal terminale, in occasione di eventi, per cui stanno realizzando un cablaggio particolare, da questo punto di vista. Il ragionamento, però, scusami se te lo dico, è esattamente al contrario di come l’hai visto tu. Noi stiamo pagando comunque quegli 800.000 euro previsti all’inizio. Loro comunque stanno spendendo di più, perché non cambiare le lampade comporta un consumo maggiore. Pertanto, loro, o spendono 1,5 milioni, 900.000 euro, o 700.000 euro, a noi non cambia la tariffa. Noi abbiamo messo quello, tenuto conto che c’è una parte dei lavori extra canone che già hanno realizzato. Per cui, una parte dei semafori era in canone, l’altra era extra canone. Adesso stanno per realizzare la ZTL, che verrà installata credo ad aprile, per cui una parte viene già prevista per l’extra canone. Altre cose sono nel progetto SMART. Abbiamo previsto già l’implemento del canone, perché una parte è sempre data dal bilancio comunale. Quanto all’appalto, una parte è a canone (inclusa), una parte extra canone, a tariffa agevolata, che comunque ricade sull’Amministrazione. Riguardo le telecamere, il wi-fi, la fibra, tutto questo verrà realizzato, penso, nella seconda metà dell’anno, non appena approveremo il progetto esecutivo. Si sta andando quindi nella direzione di quello che avevamo già detto. Il bilancio, sicuramente, in termini di numeri è quello che ho detto prima.
In termini di prospettiva, i numeri potrebbero migliorare, se riusciamo a fare delle operazioni di cui una parte significativa sarà per la casa di riposo. Tutto il resto è oggettivamente nel bilancio. Quello che è scritto è tutto quello che si può fare: anche il 40 per cento è quello che si può fare. Non è quello che ho deciso io, ma è quello che si può fare realmente. Le cifre sottostanno a delle regole, a degli equilibri. Fosse per me, farei manovre in deficit alla grande, ma ovviamente non mi è consentito, non ci è consentito. Dobbiamo stare nello “zero a zero palla al centro”. Ma qui non stiamo a fare trattati di economia politica. La spesa pubblica secondo me è l’unica spesa sicura negli investimenti, per cui andrebbe spinta, ma questo non sta a me dirlo, ne sono consapevole. Le manovre in deficit sono quelle che… Però la spesa giusta, non la spesa sbagliata, altrimenti, la spesa sbagliata genera debito inutile.
Dico questo: stiamo provando a fare del nostro meglio. Mi rendo conto della difficoltà in cui ci si trova. Se avessimo avuto la possibilità di approvare questo bilancio a dicembre lo avremmo fatto volentieri. Purtroppo, come ho detto prima, ci si ritrova con le norme nazionali approvate al 30 gennaio, quando di fatto ti danno un mese e mezzo per approvare un bilancio di previsione che devi correggere tutto, perché se passa al 75, com’era, hai spazi; se diventa all’85, non ne hai più e devi ritagliare tutto come abbiamo dovuto fare noi. Il tempo, purtroppo, in questo caso è: se ti faccio la legge di bilancio al 30 gennaio, ti devo dare almeno 90-120 giorni per approvare un bilancio di previsione, perché non è facile andare a tagliare i soldi nel bilancio quando comunque ci sono delle spese che sono già consolidate. È anche questo il tema della partecipazione. Tuttavia, l’impegno che mi sento di prendere è che ci sarà un lavoro di maggiore condivisione, nella speranza che non ci siano interventi normativi o correzioni di bilancio che in corso d’opera reinseriscano ulteriori parametri peggiorativi degli equilibri di bilancio, cosa che potrebbe anche accadere, tenuto conto dell’andamento della finanza pubblica… L’anno prossimo, giustamente, il Fondo di dubbia esigibilità è portato al 95 per cento, per cui dovremo andare a tagliare ancora ulteriormente l’anno prossimo, questo lo anticipo, ammesso e non concesso che ci dia sempre i soldi, lo Stato, che ci sia il trasferimento. Se taglieranno anche quello, ci ritroveremo nella condizione di dover trovare altri soldi da tagliare. A quel punto saremmo veramente messi male. Ecco perché poi alla fine non ci troviamo tutti quanti nei conti.
Per cui, il mio voto sarà a favore di questo bilancio, con sorpresa per Mimmo. Mimmo, ebbene, sì, voterò a favore perché ritengo che sia non il migliore dei bilanci di sempre, perché mi sarei voluto trovare nel 2001 e nel 2002, quello era il miglior bilancio del mondo, con il personale, con i soldi, con 400.000 euro alla cultura e con tanto altro. Quello era il miglior bilancio del mondo, non questo. Questo è il peggiore. È il peggiore dei mondi possibili, dove è stato tagliato tutto quello che era possibile tagliare, e tra poco non ne rimarrà più: il bilancio sarà zero chiama zero.
Sono soddisfatto di quello che siamo riusciti a fare, nonostante le difficoltà, in termini numerici. In termini, invece, di bilancio politico, sono contento. In termini di bilancio politico sono contento perché… l’assessore sta perdendo tempo a sottolineare tutte le cose che abbiamo fatto: non perdere tempo. Sono contento. Stiamo lavorando, stiamo cercando di raggiungere quegli obiettivi che ci siamo prefissati all’inizio. Qualcosa mancherà, però ci sarà tempo per completarla.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Facciamo un paio di finte prima, col campanello.
Pongo in votazione il punto n. 1) all’ordine del giorno “DUP e Schema di bilancio di previsione finanziario 2019-2021. Approvazione ai sensi degli articoli 170 e 174 del decreto legislativo 267/2000”. Prego, consiglieri, votate.
Presenti 22, favorevoli 14, contrari 7, astenuti 1.
È approvato.
Prego i consiglieri di attendere per approvare l’immediata esecutività.
Prego, consiglieri votate per l’immediata esecutività.
Presenti 22, favorevoli 14, contrari 7, astenuti 1.
È approvata.
Chiudiamo il Consiglio alle ore 20,05. Ringrazio tutti e auguro buona serata.