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C.c. Grottaglie - 20.03.2019
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Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Buongiorno a tutti.
Come avevo preannunciato prima, nel momento in cui voleste fare degli interventi, prego di dire il vostro nome perché le registrazioni saranno basate su questo. Ci sono postazioni ben definite, quindi nel momento in cui dovete dire qualcosa, dovete ricordare chi siete.
Non so se avete recuperato i documenti del bilancio. Li avete recuperati i documenti on line? Non avete recuperato il bilancio… Pensavo che l’aveste recuperato voi, sennò avremmo fatto un link, come abbiamo fatto per tutti i consiglieri, giacché stiamo cercando di smaterializzare tutte le nostre attività. Mi preoccuperò comunque di farlo inviare, attraverso le mail che avete lasciato, dalla segreteria del Sindaco.
L’impostazione di questo bilancio è fondamentalmente come l’anno scorso. È un bilancio che non consta più di quelle entrate delle royalties, ma ormai non è una novità perché l’anno scorso noi avevamo delle cifre da mettere a bilancio, delle cifre extratributarie che potevano essere spese in modo libero, senza nessun tipo di vincolo, erano appunto entrate libere.
Quest’anno, come l’anno scorso, non c’è quel tipo di entrate, quindi il bilancio si basa sulle entrate tributarie che noi abbiamo, le entrate extratributarie e qualche trasferimento. Considerate, anche, come entrata, il costo legato alla raccolta dei rifiuti, che naturalmente ha un suo corrispondente nel PEF, nella TARI che abbiamo discusso lunedì in Commissione e che affronteremo sabato mattina in Consiglio comunale.
Quindi, l’impostazione è quella. Nella nota integrativa è specificato che come avanzo vincolato ai servizi sociali sono emersi 600.000 euro. Questi 600.000 euro saranno utilizzati per fini specifici, legati appunto ai servizi sociali. Questo argomento poi lo affronterete… Lo avete già affrontato nelle sedi più opportune. Quindi, questa è la novità maggiore… Nella nota integrativa, ma è chiaro. La nota integrativa in realtà è il riassunto di quello che è il nostro bilancio.
Naturalmente, abbiamo avuto il parere favorevole dei Revisori dei conti e nessun tipo di appunto. Un piccolo appunto l’hanno fatto sull’accertamento delle entrate: quello, naturalmente, di essere attenti all’accertamento delle entrate. Non sempre, infatti, mettere in bilancio accertamenti di entrate produce un’effettiva riscossione delle stesse imposte: mi riferisco ad accertamenti di entrate vecchie come IMU, TARES, TARI dal 2014 in poi, con il regolamento.
Quindi l’unico “consiglio” dato dal Collegio dei revisori era legato a questo aspetto, essere attenti all’accertamento, che l’accertamento segua anche un’attenta riscossione delle stesso accertato.
Per quanto riguarda poi i singoli PEG, come dicevo, data anche l’impostazione dell’anno scorso, abbiamo ripreso la stessa, considerando che c’è stato un elemento negativo. Qual è l’elemento negativo? Il fondo di dubbia esigibilità.
Il fondo comunale di dubbia esigibilità è un fondo che riprende l’accertamento dato dal bilancio comunale. Nel momento in cui – faccio un esempio – io accerto 100, devo mettere come spesa, nel senso che non so se riesco a recuperare i 100 che ho accertato… L’anno scorso era 75, quest’anno 85. Quindi, in realtà, se io penso che debbano entrare nel bilancio 100 euro, in realtà devo considerare soltanto… L’anno scorso erano 25, di margine positivo, quest’anno, 15 soltanto, quindi, in realtà, l’85 per cento di quello che io penso di dover incassare, in realtà lo devo mettere come costo possibile.
Questo ulteriore elemento ha appesantito il bilancio comunale, quindi, nell’analisi dei costi, io devo considerare questa somma. Quindi, rispetto all’anno scorso, mantenendo gli stessi servizi, mantenendo la cassa positiva, gli equilibri di bilancio, i servizi essenziali, abbiamo avuto questo ulteriore costo del 10 per cento, dal 75 all’85 per cento. Ma nonostante questo, abbiamo quadrato comunque il bilancio e l’abbiamo quadrato anche in ritardo perché dovevamo mettere sempre il PEG, il costo del servizio, quindi abbiamo ritardato la redazione del bilancio, il completamento del bilancio di previsione proprio perché c’era il problema legato alla gara dei rifiuti, che è una parte importante, che deve essere considerata all’interno del bilancio comunale.
Noi quindi abbiamo portato in Giunta, credo il 21 febbraio lo schema di bilancio, con tutti i documenti annessi, proprio per questo ritardo, proprio perché c’era… No, la gara dei rifiuti. Abbiamo comunque questo ritardo di tempo.
Io come assessore al bilancio ho mandato la comunicazione a tutti gli uffici di iniziare a pensare al bilancio già il 29 luglio, quindi mi sono già portato avanti. Poi, per le solite questioni, l’attività, eccetera, abbiamo portato questi problemi, qualche causa in più, tipo la causa che abbiamo comunque vinto sull’arbitrato, che ha comportato un po’ di ritardo e ha comportato il non riuscire ad approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre.
Di fatto, noi siamo sempre nei limiti perché il MEF, il Ministero dell’economia e finanze ha prorogato al 31 marzo l’approvazione del bilancio stesso. Però, nel caso in cui non avessimo avuto problemi e avessimo approvato il bilancio entro il 31 dicembre, noi avremmo eliminato un vincolo legato alle spese di rappresentanza. Intendo: non possiamo spendere 100.000 euro in spettacoli. Abbiamo un vincolo, legato ad una nuova legge regionale o nazionale del 2009 o del 2011, talché noi non possiamo spendere oltre 53.439,40, non possiamo spendere più di questo. Quindi, se anche noi avessimo soldi, un’entrata extratributaria, e spendere 100.000 euro in spettacolo, non lo possiamo fare perché abbiamo questo vincolo. Questo quindi è l’unico handicap che abbiamo avuto, per quello che riteniamo noi, per non averlo approvato entro il 31 dicembre. Di fatto, magari, non c’erano neanche le risorse, perché come ben sapete, tutti gli uffici chiedono, chiedono, chiedono e poi alla fine, in fase di quadratura del bilancio, naturalmente si devono fare dei tagli, quindi si chiede cosa è necessario e cosa non è necessario. Questa è l’impostazione generale sul bilancio di previsione.
Poi, se vogliamo andare al PEG relativo ai servizi sociali, potrei anche dirvi i soldi legati al PEG dei servizi sociali. Questo ce l’ho qua, ve lo posso anche dire. Per quanto riguarda la convenzione gestione asilo-nido, per la gara, 270.000 euro. Poi naturalmente non vi dico quelle legate al personale, oneri riflessi, IRAP: quelle cose non ve le dico. Asilo-nido comunale, certo. È stato fatto un bando, non so la durata. Adesso, non voglio andare nello specifico, ma è quello che è stato messo a bilancio. Le risorse economiche: 270.375, dovrebbe essere forse la metà rispetto al bando generale. Quanto al servizio di assistenza presso le istituzioni scolastiche, 90.000, penso sia l’integrazione scolastica. Poi abbiamo un costo importante, legato alla casa di riposo, 970.000 euro. È un costo importante anche perché noi ne recuperiamo molto meno, se andiamo a vedere le entrate legate, magari lo andiamo ad affrontare dopo. Le spese sono 970.000 euro. Spese per soggiorno anziani, 38.000 euro. L’anno scorso forse era 40.000, forse abbiamo ridotto soltanto di 2.000 euro, però adesso lo andiamo a vedere. Spese socioassistenziali per i sussidi, 135.000 euro. Qui abbiamo poi il progetto per i minori non accompagnati (lo SPRAR), ma in questo caso l’uscita è legata sempre all’entrata da parte del Ministero dell’interno.
Poi, contributo economico per minori, anziani, ospiti e servizi residenziali, 270.000 euro. Contributo per famiglie affidatarie di minori, 14.000 euro… Quale, signora? Ospiti di servizi residenziali, 270.000 euro. Poi abbiamo: contributi per famiglie affidatarie di minori, 14.000 euro. Questo credo che sia imposto sulla base delle famiglie che sono sul territorio, e forse lo sapete anche meglio di me. Contributo per famiglie affidatarie di minori: 14.000 euro. Credo che in questo caso sia quasi un obbligo: rispetto alle famiglie ci tocca tanto, quindi, in questo caso qua…
Poi, contributo a favore di associazioni ed enti, 10.000 euro. Nel momento in cui c’è un’associazione che si occupa di sociale, noi abbiamo messo a bilancio 10.000 euro. È l’AIL, per esempio, è una delle associazioni. Per politiche giovanili, 2.000 euro, perché all’interno dei servizi sociali c’è anche questo capitolo, 2.000 euro. Cofinanziamento per Centro ascolto famiglie, Piano sociale di zona, 5.000 euro. Contributo per l’ANT, 3.000 euro, perché da sempre, da prima che arrivassimo noi, c’era questa voce specifica, proprio ANT. Noi comunque abbiamo voluto allargare anche ad altre associazioni, mettere 10.000 euro per le associazioni che fanno parte del territorio.
Poi: acquisto di beni non inventariabili, 2.000 euro. Politiche di genere e pari opportunità, 2.000 euro. Rimborso rette servizi vari 4.000 euro.
Questo è il capitolo dei servizi sociali, con una… 2.313.173. Sì. Di questi stanziamenti… Per esempio, lo SPRAR viene finanziato dall’Unione europea. Questo come entrate.
Poi abbiamo altre entrate: 316.000 euro, che credo non siano entrate legate alla Casa di riposo. Noi quindi abbiamo uno sbilancio di 600.000 euro circa per la casa di riposo, un costo importante per l’Amministrazione, perché giustamente… Adesso è casa di riposo, adesso RSA, non due “S”, con una “S”… Non ci sono due “S”, magari chiedo meglio. Credo che sia la RSA con una “S”, non credo che sia RSSA. Adesso questo magari lo chiedo, però non credo, perché è stata fatta una gara, credo, per le RSSA. Forse lo sapete anche voi meglio di me, è stata fatta una gara che è stata comunque bloccata sulle RSSA. Tutto a costo di spese di risorse generali. Quindi forse è RSA… È comunale. Sicuramente non abbiamo nessun…
Al momento…
Stiamo ancora valutando questo aspetto, però al momento è soltanto quote di risorse generali a carico dei cittadini di Grottaglie, la casa di riposo, chiamiamola RSA, in termine tecnico. Quindi, 316.000 euro delle rette, si può andare a vedere poi nella parte delle entrate. Nel prospetto del PEG abbiamo come stanziamenti 493.000 euro legati allo SPRAR; 316.000 sono le uniche entrate che noi abbiamo, le rette legate alla casa di riposo. Questo è il PEG legato ai servizi sociali.
Poi, se volete porre altre domande, nei limiti, perché il mio è un aspetto più tecnico, quindi raccontare quello che c’è. Poi, all’interno di ogni singolo aspetto, i singoli assessori sono a conoscenza di come magari spendere. Come però io vi ho detto, non abbiamo, in realtà, grosse libertà di manovra su questo. Libertà di manovra avremo con i 600.000 euro. Avete già incontrato la collega Annicchiarico, che me l’ha detto, a cui ho chiesto se vi avesse incontrato, e mi ha detto che vi ha già incontrato su questo aspetto. No. Però, siccome quel bilancio è stato già approvato in Giunta, è lo stesso bilancio che poteva essere già presente, però, dal 21 febbraio, credo, è scaduto il termine per la pubblicazione, passati 15 giorni… ( Sì, però siccome il 21 l’abbiamo fatto, pensavo che magari voi l’aveste già preso e recuperato Sicuramente, quando martedì approveremo il bilancio, successivamente si potranno recuperare i documenti stessi. Io però posso pure chiedere a Nino, dei servizi sociali, comunque se ne occupa lui, di girarvi tutti i PEG. Sono cose molto tecniche, però – lo chiedo comunque a Nino – quella che dovreste leggere è la nota integrativa. Sì, però il bilancio di previsione… Lei c’è stata qua dentro. La mail che vi girerò Nino ha i singoli PEG. Il vostro, segnatelo così non li scaricate tutti, è il B000.
Speaker : COFANO, CISL Grottaglie.
Sono Giuseppe Cofano, CISL Grottaglie.
Vorrei avere un quadro preciso rispetto alle informazioni che ci state dando stamattina. Fino adesso l’assessore ci ha dato quello relativo ai servizi sociali. La somma ammonta, 2,313 milioni circa.
Intanto, vorrei essere messo a conoscenza della quantità complessiva del bilancio del Comune, e possibilmente, sia pure in maniera sintetica, vorrei anche conoscere i vari PEG, per avere un’idea e quindi intervenire anche nel merito. Grazie.
Speaker : INTERVENTO.
26… Purtroppo io il numero dei PEG non ce li ho. I PEG però sono tutti qui, possiamo andare a enumerarli tutti. Li posso dire tutti, uno ad uno.
Ho preso dall’azienda… Qui ho la nota integrativa. Il parere dei revisori vediamo un attimo se c’è. Però volevo farvi vedere proprio l’elenco di tutti quanti, compreso il famoso fondo di dubbia esigibilità, però vediamo un attimo.
Speaker : MANIGRASSO, SPI-CGIL Grottaglie.
Io sono Manigrasso, dello SPI-CGIL, Lega di Grottaglie.
Dobbiamo prendere atto che quel credito, quel contributo della discarica, secondo me non è ancora, esigibile: altro che contributo!
Noi dovremmo partire da una piattaforma che abbiamo presentato già nel 2017, se non erro, una piattaforma unitaria che riguardava sette o otto punti. Vogliamo sapere se ci sono margini, sulla base di quello che i sindacati hanno chiesto, praticamente un’IRPEF comunale con le percentuali abbassate, sullo smaltimento dei rifiuti porta a porta, l’incidenza sulla vecchia condizione tributaria, riduzione costo TARI per le famiglie, soprattutto con componenti, nel nucleo familiare, diversamente abili. Esonero della TASI per abitazioni date in uso gratuito, ai figli, naturalmente. Poi avevamo aggiunto soluzione sociale o istituzionale per coloro che non possono pagare questi tributi, se il Comune magari si è attrezzato per dare una soluzione, talché, invece di far pagare queste persone, magari utilizzarle per fare qualche lavoro socialmente utile.
Vogliamo sapere poi se l’installazione delle famose telecamere sia stata effettuata, per il controllo soprattutto delle periferie, dove c’è un problema non tanto di delinquenza, quanto però, come sentiamo in giro, di spaccio di droga. Qualcuno dice che a Grottaglie c’è molto mercato della droga, e soprattutto si utilizzano le periferie come nuove discariche. L’altra cosa che avevamo richiesto era quel famoso regolamento dei tributi TARI, IMU, TASI, COSAP, ICP e DPA.
Chiedo quindi se nel nuovo bilancio c’è qualcosa che possiamo “venderci” insieme a cittadini e pensionati soprattutto, quelli che rappresentiamo noi. Grazie.
Speaker : INTERVENTO.
Per quanto riguarda le tasse, le imposte, l’IMU, per quelle noi dobbiamo fare per forza il regolamento. In realtà, il regolamento, al momento, su questo non lo abbiamo fatto.
Quello del regolamento sulla TARI, comunque è un impegno, come ci siamo detti l’altro giorno e come ho detto a tutti quanti, anche ai consiglieri, in Consiglio e in Commissione. Nella prima metà di aprile affronteremo definitivamente la questione legata alla TARI, quindi al regolamento per venire incontro alle fasce della popolazione più in difficoltà.
Sul baratto amministrativo stiamo lavorando. L’altro giorno ho visto anche io un articolo on line, relativo al baratto amministrativo. È una cosa su cui stiamo lavorando insieme all’assessore ai servizi sociali.
Per quanto riguarda le telecamere, se ricordo bene le domande, siamo in attesa di installazione. Abbiamo partecipato a diversi bandi per l’installazione di telecamere, anche sul territorio. Siamo in attesa del progetto esecutivo, perché nella gara legata all’illuminazione pubblica noi avevamo chiesto, come integrazione a parte, un extra. Stiamo pagando nel bilancio, nel capitolato dei lavori pubblici, quindi poi magari lo troveremo, circa 100.000 euro di extra. Noi abbiamo chiesto questo, comprese anche le telecamere. Su questo, in realtà, con il vicesindaco e assessore ai servizi informatici, noi stiamo lavorando anche in collaborazione con le forze dell’ordine. Se non lo sono ancora, saranno sicuramente sul territorio collegate alla nostra centrale, insieme alla polizia municipale e ai carabinieri. La Polizia di Stato potrà guardare le nostre telecamere. Quindi i protocolli d’intesa sono già al lavoro, sono stati già fatti. Adesso attendiamo di poter installare effettivamente le telecamere.
Noi naturalmente lavoriamo in collaborazione con le forze dell’ordine, in merito ai vari problemi che ci vengono posti, e l’attenzione sulle periferie la metteremo. In particolare, le periferie, per noi, sono un problema anche per la gestione dei rifiuti. Abbiamo fatto anche diverse multe sul territorio, perché vengono da fuori: siccome a Grottaglie non c’è ancora la raccolta differenziata e ci sono ancora i bidoni che toglieremo quanto prima, però le multe, la polizia municipale, quando ha deciso di fare una settimana di multe, ne ha fatte diverse. Anche da Massafra le persone venivano a sversare. Si trovavano qua per lavoro e si portavano in macchina, magari d’inverno, quando non puzzavano, i rifiuti, però Monteiasi, Villacastelli, soprattutto, specialmente sopra Monte Pizzuto. C’erano situazioni un po’ complicate, i multati sono stati comunque sanzionati, quindi l’attenzione dell’Amministrazione c’è, per la soluzione dei problemi.
Sul regolamento TARI, sicuramente lavoreremo assieme, come promesso l’altro giorno. Per quanto riguarda l’IMU e la TASI dobbiamo andare a vedere con il ragioniere. Non mi ricordavo di questi articoli, forse lo avevate chiesto al Sindaco. Non me ne ricordavo: in particolare, lavorare sulle aliquote IMU e su togliere la TASI su abitazioni disabitate. Non ricordavo queste cose, sinceramente, perché comunque averi risposto se si può fare o non si può fare.
Certo, noi siamo sempre al limite, siamo sempre già al massimo, più di quello sicuramente non possiamo fare, come ben sapete.
Quanto alle entrate extratributarie, adesso vi faccio un quadro complessivo, sia delle entrate che delle spese, così cerchiamo anche di capire com’è fatto il nostro bilancio. Quanto al regolamento della TARI, quindi, sì; quanto al regolamento IMU, mi informerò se possiamo abbassare, ma credo che non lo possiamo fare per una questione legata al bilancio stesso, non alla volontà di poterlo comunque fare. Sulle telecamere è interesse dell’Amministrazione… Anche perché questo è il periodo in cui fra un po’ cominciano anche a tagliare. Ci sono problemi anche legati, sul territorio, alle attività agricole. Comunque è una parte importante del nostro territorio. È chiaro che se noi le andiamo a installare, non possiamo andare a mettere tante telecamere su tutto il territorio. Però, almeno nelle vie di accesso si dovrebbe capire un attimo l’ora e intervenire su questo.
C’è attenzione da parte dell’Amministrazione, in particolare il Vicesindaco e l’assessore ai servizi informatici, su questo aspetto.
Se non ho risposto alla domanda, Enzo, poi me lo dici. Torno adesso alle entrate. Le entrate nella sua totalità, nei tre Titoli, quindi entrate correnti e conto capitale, sono 24.785 euro circa. Per quanto riguarda invece le spese… Sì, 24.785.000. Ripeto, 24.785.000. No. Le uscite, sono più o meno queste le cifre, però poi alla fine nel quadro economico bisogna togliere e mettere – non ce l’ho adesso, purtroppo, l’ho dimenticato – sono 24.852.000. Queste sono le spese correnti. Come sono composte le spese? Le entrate le andiamo a rivedere come sono composte. Redditi da lavoro dipendente, 4,5 milioni circa; imposte e tasse a carico dell’ente, 500.000 euro; acquisto di beni e servizi, 14,4 milioni di euro circa; trasferimenti passivi, 2,340 milioni, perché una parte dell’IMU, come ben sapete, noi la diamo comunque allo Stato per poi ritrasferirla nei fondi di solidarietà; 320.000 interessi passivi, che comunque abbiamo ridotto rispetto al passato perché un anno e mezzo fa abbiamo utilizzato l’avanzo libero per estinguere una parte dei mutui che erano in essere nel Comune di Grottaglie; altre spese correnti per 2,750 milioni di euro.
Vediamo, invece, le entrate nella loro specificità. Entrate tributarie: IMU 4,010 milioni; TASI 767.000 euro; TARI, previsto sulla base anche del 5 per cento di addizionale provinciale, 4,978 milioni; addizionale IRPEF 2,140 milioni di euro; imposta comunale sulle pubbliche affissioni 160.000 euro; recupero evasione di imposte 2,8 milioni di euro. Totale entrate: 14,327 milioni circa. Poi c’è il Fondo di solidarietà comunale pari a 3,467 milioni. Queste sono le entrate tributarie.
Entrate extra tributarie, da aggiungere a quelle tributare. Abbiamo 360.000 – qui c’è un piccolo errore – per proventi impianti di recupero; impianti fotovoltaici 10.000 euro; canone concessione rete gas 82.000 euro; canone per l’occupazione (COSAP) 470.000 euro; proventi servizi mensa 290.000 euro; proventi dal Codice della strada 280.000 euro; proventi per l’illuminazione votiva 115.000 euro; fitto locali mercati coperti 57.000 euro; rette frequenza asilo nido 24.000 euro; fitti reali di fabbricati 126.000 euro; proventi rette anziani e case di riposo 320.000 euro; proventi di servizi cimiteriali 160.000 euro; proventi impianti sportivi 40.000 euro; altri proventi per 483.000 euro. Questo è il quadro più o meno complessivo delle entrate e delle uscite di questo Comune.
La nota integrativa è esplicativa, perché riassume tutto. Qui ci sono tante pagine. Cerco anche di dare delle indicazioni. Però, il quadro complessivo, la nota integrativa, vi spiega nei macro aggregati come si pensa di spendere i soldi e come si pensa che i soldi possano entrare nelle casse comunali.
Il parere dei revisori dei conti è molto più analitico: analisi dei conti, equilibri di bilancio e quant’altro. Alla fine, come vi ho detto, c’è stato un parere favorevole dei revisori dei conti senza nessun tipo di problema. Per quanto riguarda, invece, il bilancio di previsione naturalmente sono diversi gli elementi, i documenti che fanno parte del bilancio di previsione. Abbiamo il DUP, il documento di programmazione, che, in realtà, è la parte descrittiva delle attività dell’Amministrazione, il bilancio numerico, poi abbiamo il fabbisogno del personale, il Piano di valorizzazione di organizzazione dell’Amministrazione, i vigili urbani, e il Piano di alienazione – la signora comunque stava ai Servizi e affari generali e li conosce abbastanza bene – il Piano del nostro patrimonio, l’analisi del nostro patrimonio e quello che noi pensiamo di voler mettere comunque in vendita. Rispetto all’anno scorso, abbiamo messo un immobile, un piccolo immobile in via Caputo, credo, piccolissimo, che si trova tra due immobili di due privati. Abbiamo avuto difficoltà nel capire, perché era vecchissimo, era veramente tanto vecchio. C’erano problemi anche al catasto per recuperare l’informazione su questo, perché ci dava, con la stessa particella subcatastale, un posto vicino al monumento ai Caduti. È stato anche complicato. In più non c’è niente. L’anno scorso mettemmo un immobile nostro vicino a Palazzo De Felice. Poi c’è l’analisi dei nostri beni. Noi abbiamo l’analisi dei nostri beni soprattutto per il centro storico, perché, purtroppo, un censimento su tutto il territorio, da quando ci siamo noi, non si è potuto fare vista la penuria anche di geometri dell’Ufficio tecnico, che sono occupati su mille fronti.
Adesso qualcuno è in pensione, qualcuno ha problemi di salute e non siamo riusciti ad assumere personale, nel senso che la mobilità che noi abbiamo comunque portato avanti non ha prodotto i risultati previsti.
È stato assunto soltanto un istruttore amministrativo che adesso è in Ragioneria e un assistente sociale, non mi ricordo se categoria D o assistente sociale. In realtà, delle sette posizioni che noi abbiamo candidato soltanto tre ne abbiamo ricoperte, perché c’era anche… Uno non si è neanche presentato. L’ingegnere ha partecipato e poi non si è presentato. L’architetto che doveva essere del SUE non si è presentato. Abbiamo un informatico in più, che era in comando… Sì, Medici. Era in comando all’ARPA. Poi era in comando qui. Abbiamo fatto il concorso e adesso ce l’abbiamo, ed è una risorsa fondamentale perché adesso tutti i funzionari hanno le PEC, hanno le loro mail, che prima era dell’ufficio. Adesso tutti hanno la mail personale, anche noi abbiamo le nostre mail. C’è una comunicazione diversa. Naturalmente dobbiamo ancora migliorare. Però, una parte importante è stata fatta.
Speaker : ADA MASELLA, CGIL-SPI.
Sono Ada Masella della CGIL-SPI. Il fatto che avete potenziato il servizio informatico è fondamentale, perché avere una PEC per tutto il Comune, per come è strutturato il Comune di Grottaglie, era un po’....
Infatti, le PEC il più delle volte, se non ci telefonavano gli incaricati, manco si sapeva che erano arrivate. Questa è una buona cosa. Forse dovreste inserire anche un po’ il sindacato quando ci dovete fare queste comunicazioni, non dico a livello di PEC, però almeno con l’e-mail che vi abbiamo dato.
Per esempio, si hanno molte difficoltà, perché una cosa è parlare con un documento che tu conosci e hai letto, altra cosa è dire quello che lei giustamente ci sta dicendo. Però, sarebbe stato meglio se avessimo avuto la possibilità di prepararci per fare degli interventi più esaustivi e più chiarificatori, anche per voi. Questa notizia che ha dato mi ha fatto piacere, anche se sapevo del signor Medici. Poi, conoscendolo come persona, credo che…
La richiesta che faccio io come sindacato è di inserire anche i sindacati quando ci sono delle comunicazioni, specialmente quando ci sono delle riunioni a cui dobbiamo partecipare. È importante per noi conoscere il documento che si va a discutere. Questo è quanto.
Grazie, assessore.
Speaker : ALEMANNO, UIL Grottaglie.
Alemanno, UIL Grottaglie.
Assessore, ci siamo lasciati pochi giorni fa con una diatriba, vogliamo chiamarla così, di interpretazione di quello che è il contratto fatto con la SOGET. Non so se questo è stato risolto. Lei disse che mi dovevo informare e vedere esattamente come interpretarla. È chiaro che in queste cose l’interpretazione è personale. Però, sullo scritto non credo. Innanzitutto ringrazio – parlo anche a favore degli altri, ma non mi addosso nulla – per il fatto che ci ha comunicato subito, prima ancora del bilancio, la convocazione. È già un merito. Gliene do atto. Volevo solo chiedere una cosa. Si è parlato allora anche di un condono ter. Non so se si ricorda. Chiedo se è possibile effettuare questo controllo ter visto che abbiamo anche gente che, purtroppo, non pagherà solo pochi soldini, ma ne pagherà molti, considerando anche la crisi del denaro di oggi, di alcune persone che anche se sono pensionati non possono avere l’opportunità di poter pagare una somma, anche se la SOGET ha voluto fare anche, sempre con il vostro beneplacito, una rateizzazione. Non so se è vero o è falso. Però, ho avuto qualche prova e mi hanno detto di sì. Chiaramente la dilazione è breve, non la possono fare molto lunga, a differenza del condono che potrebbe dare spazio al tempo.
La collega diceva prima della informatizzazione del Comune. È da parecchio che parliamo di informatizzazione del Comune. Se non sa esattamente la destra che cosa fa la sinistra è un guaio. Dell’informatizzazione? L’informatizzazione più che altro è riferita al discorso telematico che il Comune, l’ufficio… ) Esatto. L’Ufficio tributi non si mette in comunicazione con l’Ufficio di giù, per avere l’anagrafica sicura ed esatta…
Noi abbiamo problemi ad avere una situazione reale, mi auguro non generale, ma di alcune realtà che non figurano addirittura nei registri del Comune. Dirò un’eresia, però è capitato. Non esiste un fabbricato, per esempio, faccio un esempio, di una persona che ha un fabbricato però non risulta. Catastalmente risulta, come mai poi al Comune non risulta? Che c’entra la residenza? La residenza non c’entra niente con il possesso di un fabbricato al Comune. Erano queste le mie piccole domande. Ringrazio.
Speaker : COFANO, CISL Grottaglie.
Il Presidente è sempre Presidente. Va bene? Mi chiamo Cofano. Io avrei bisogno successivamente di fare un intervento un po’ più generale, perché ovviamente alcune domande che stiamo facendo certamente sono interessanti, ma in qualche modo coinvolgono una parte di cittadini. Ovviamente, il bilancio coinvolge un po’ tutti i 32.000, quasi 33.000, cittadini. Anche per questo abbiamo le confederazioni CGIL, CISL e UIL di Taranto che ci stanno sì supportando per avere un quadro di riferimento preciso.
Prima di fare un intervento, successivamente, avrei bisogno di un’altra informazione. L’assessore ci ha illustrato un po’ le cifre complessive dei PEC più grossi. Penso ai 4,1 milioni, ai 767 della TARI, ai 4,780 milioni. Per avere questi dati, possiamo fare riferimento, per esempio, all’anno precedente? Prendiamo un attimo la TARI del 2018, rispetto all’entrate, dove abbiamo previsto, per esempio, 750.000. Quest’anno magari ne prevediamo 767.000. Era questa la domanda che volevo fare prima di fare delle osservazioni di carattere specifico sulle questioni più generali.
Grazie.
Speaker : INTERVENTO.
Rispondo prima al signor Alemanno.
Per quanto riguarda la SOGET, in realtà, sto aspettando una risposta scritta sulla rottamazione ter. Però, noi l’altro giorno in Commissione abbiamo approvato – la Commissione ha approvato, vedremo il Consiglio comunale – la formalizzazione del ravvedimento lungo, cosa che la legge di stabilità 2015 prevedeva soltanto per i tributi legati all’Agenzia delle entrate. Invece, era previsto nella stessa legge che nel caso in cui il Comune volesse allargare, estendere questo ai tributi locali doveva dotarsi di un regolamento. Il regolamento è stato comunque portato in Commissione, l’abbiamo letto ed è stato approvato.
Credo che questo sia comunque un primo passaggio per venire incontro ai cittadini. L’altro passaggio abbiamo comunque visto che è legato alle aree edificabili, quelle con un documento legato, il Piano di lottizzazione per intenderci, e quelle senza documento.
Quelle senza documento avranno una riduzione, per l’anno in corso, del 40 per cento sul valore delle stesse aree, del 15 per cento quando c’è un Piano di lottizzazione, ma non si è ancora edificato.
Sull’informatizzazione, in realtà, i problemi comunque ce li avevamo. Questo riguarda pure il censimento che noi l’anno scorso abbiamo fatto con la SOGET per quanto riguarda i passi carrabili.
Vi faccio un esempio. Nella zona industriale molti il passo carrabile non lo pagavano, perché pensavano che se si chiede il passo carrabile lo si deve pagare. La stessa modifica del marciapiede è un passo carrabile. Molti sono venuti a dire: “Come mai devo pagare il passo carrabile?”. Perché, in realtà, siccome è modificato il marciapiede, quello è un passo carrabile.
Le misure sono comunque tante.
Posso? Per capire, non per togliere la parola. Passo carrabile, cioè fisico, e divieto di sosta sono due cose differenti. Quindi, il passo carrabile di invito al garage, la modifica al marciapiede, va pagato a prescindere se ci sia o meno il divieto di sosta, che poi risulta chiamarsi passo carrabile con numero e tassa. Sono due cose separate.
E su quello viene fatto anche un censimento, perché molti non lo sapevano, neanche noi. Ho chiesto la documentazione, che poi diventerà ufficiale. Ho detto: scusate, mi fate capire a che punto siamo? Il censimento è iniziato a luglio dell’anno scorso e stanno adesso inserendo le pratiche all’interno del sistema. In realtà, il fatto stesso che ci sia una mancata autodichiarazione da parte del cittadino per dire che ha una casa...
Poi, alla fine, il censimento serve. C’è il catasto, però il collegamento lo stiamo comunque portando. Ecco perché ci siamo affidati anche a un soggetto esterno, in particolare per l’ICP, la pubblicità. Anche sulle stesse pubblicità abbiamo avuto qualche incontro con la Confcommercio che ci ha detto: “Come mai lo state facendo?”. A parte che era per legge, e lo dovevamo fare. Poi il regolamento, la pubblicità, è legge nazionale. Credo che sia diverso. Sopra i 5 metri bisogna pagare. Molti non dichiaravano. In realtà, il censimento man mano lo stiamo facendo. Il livello ultimo, di arrivare a capire che sul territorio è stato censito sia da questo punto di vista che dal punto di vista degli immobili lo vedremo… Perché pure lì, sull’IMU in particolare, come dice la signora, erano residenti. Intanto, l’IMU è un reddito, quindi bisogna comunque pagare. Anche su quello bisogna fare un censimento e ci stiamo lavorando. Intanto adesso vediamo sul visibile e poi metteremo insieme, ma torniamo al discorso della difficoltà pure dell’Ufficio tecnico, che non ci può dare persone per fare questo tipo di lavoro. L’Ufficio Affari Generali aveva chiesto anche un geometra che potesse dare una mano, ma adesso non ce l’abbiamo. Abbiamo due tecnici al momento, a parte i disegnatori, due tecnici che girano, che sono Caputo e Trani, Luciano Trani. L’altro si occupa di pratiche per quanto riguarda il SUE. Abbiamo questa difficoltà per quanto riguarda il signor Alemanno.
Doveva arrivare una comunicazione, ma non mi è arrivata ancora. È stata protocollata? La comunicazione dell’altro giorno. A me doveva arrivare una richiesta specifica. Il problema è un altro. Abbiamo informatizzato, però se mi fate la comunicazione, me lo dite e me la vado a prendere, come siamo rimasti l’altro giorno, perché la comunicazione fatta il 12 è arrivata comunque il 21, perché fintanto che c’è la scansione, fino a quando arriva all’ufficio… Io ritardo sicuramente e l’ufficio mi ha pure aiutato.
La domanda che aveva fatto il signor Cofano qual era? L’aumento alla voce dell’anno scorso è legato alla TARI. Ne abbiamo parlato lunedì in Commissione: da 4,608 milioni, il PEF, che è il documento finanziario sulla base del quale si vanno a calcolare le tariffe della TARI, è aumentato di 100-150.000 euro circa. Perché questo? L’assessore Chianura è appena uscito. L’altro giorno ha spiegato giustamente il perché di questo aumento. Due sono gli elementi. Non è solo il costo del personale, il personale è anche diminuito, ma i conferimenti sono aumentati, il costo dei conferimenti.
A Manduria Ambiente, che è il centro di conferimento per l’indifferenziato, ha aumentato il costo. Poi, c’è anche il costo dell’umido. Prima pagavamo 96 euro a tonnellata, adesso hanno aumentato a 108 circa, più il trasporto. Sono prezzi al netto del trasporto. Questi costi hanno aumentato il costo della TARI.
Per quanto riguarda le altre cose, le altre imposte, sicuramente no. La TARI è aumentata, e questo è il motivo.
L’anno scorso il costo della TARI, il PEF, era legato a una idea che ci eravamo fatti: metà anno con il costo addizionale, quindi calcolare quanto costa il mezzo che si è rotto, quanto costa la persona, gli oneri riflessi, la manutenzione, il costo del conferimento e infatti il PEF è tra costi fissi e costi variabili. Avevamo pensato di fare metà anno con costi fissi… Questo non c’entra nulla con il costo. Questa è una suddivisione che ci siamo fatti: metà sistema vecchio e metà sistema nuovo. Poi, alla fine, la gara dei rifiuti non si è portata a termine per i corsi che sono comunque ancora in piedi. Quest’anno, invece, siccome la gara dovrebbe terminare il 23 aprile – l’ho detto appunto l’altro giorno – dal 1° maggio dovrebbe iniziare il servizio effettivo con la nuova assegnataria, vincitrice della gara. Tutta la città. Non abbiamo previsto grossi cambiamenti in genere su questo. Siamo tutti in attesa, perché la città, di fatto, è sporca, perché manca il personale. Abbiamo soltanto quattro netturbini, quelli che vanno girando a piedi per pulire tutta le città. Non ce la facciamo. Questo è un dato di fatto. Noi speriamo che vada subito in porto questa gara per poter poi iniziare il servizio. Lo assegneremo, comunque. È sotto riserva di legge. Il ricorso è stato già fatto. L’aspetto amministrativo non lo conosco bene, però il 18 aprile credo che sia l’ultimo termine. Su quello poi inizieremo a dare il servizio ai cittadini.
Abbiamo diviso quattro mesi con la gara vecchia. In merito agli aumenti ci sono solo i 150.000, legati all’aumento dei conferimenti. Questo è. Noi siamo vincolati dall’AGER (Agenzia regionale per i rifiuti) ad utilizzare… Se dobbiamo andare da Progeva a Laterza dobbiamo andare per forza là, perché magari Laterza – non mi ricordo di dove è – che ha una tariffa comunque più bassa. Costi in più rispetto all’anno scorso non ci sono, a parte il Fondo di dubbia esigibilità. Certo, in maniera omogenea. Infatti, l’altro giorno, quando abbiamo analizzato la questione delle tariffe variabili, c’è stata sulle tariffe variabili, a parte una questione che risolveremo, qualcosa in meno sul costo fisso e qualcosa in meno sul costo variabile. Abbiamo fatto l’esempio che la famiglia monocomponente pagava 1 euro in più e la famiglia con cinque o sei componenti pagava, per le utenze domestiche, 20 euro in più all’anno, su 100 metri di casa come esempio standard, distribuiti su tutto il territorio.
Naturalmente il servizio che noi ci aspettiamo di avere, avendo 60 dipendenti contro i 33 che abbiamo adesso, dovrebbe essere migliore. Soprattutto, per quello che noi abbiamo chiesto e abbiamo messo nel capitolato di spesa, nel capitolato di gara, abbiamo messo veramente l’impossibile, quindi pulizie continue e quant’altro, noi ci aspettiamo che il servizio debba migliorare.
Speaker : SANTORO, CGIL.
Sono Eva Santoro, CGIL.
Adesso non ci resta che registrare in questo momento che c’è un aumento della TARI del 6 per cento circa. A quanto ammonta? 150.000 euro in totale. Praticamente, quanto avete preventivato al cittadino? Quello che però noi avevamo chiesto – è da un po’ di tempo che lo chiediamo, proprio in questo momento, in questa fase, con una serie di difficoltà notevoli per quanto riguarda la situazione dei cittadini, la crisi, l’economia – di evitare. Non è stato possibile individuare delle soluzioni differenti che non dovessero gravare sui cittadini?
Altra questione. Per quanto riguarda questo bando che è stato fatto e che dovrebbe partire dal 1° maggio, avete preventivato la raccolta differenziata, un tipo di sistema di pulizia. Come è strutturata? Chiaramente, le nostre perplessità ci sono tutte. Non ci aspettavamo assolutamente questo aumento di tassazione, anche perché all’inizio del ragionamento ci aveva detto che non era cambiato niente rispetto allo scorso anno. Invece, stiamo registrando un aumento di tassazione e una conseguente diminuzione delle entrate. Mi risulta che il bilancio dello scorso anno ammontava intorno ai 28.000 euro... 28 milioni. Sono cifre notevoli.
Per questo motivo, volevo entrare nel merito anche di questo bando di gara. Per me diventa importante anche capire come possiamo trovare soluzioni per evitare un aumento sulla TARI. Assolutamente. Non possiamo che esprimere grandi perplessità su questo e grandi negatività.
Speaker : INTERVENTO.
Il PEF è la somma dei costi che vengono preventivati. Non è questa la sede, ma ne possiamo discutere. Io non conosco a fondo come è stata fatta la gara. Non la conosco a fondo perché non è settore mio. Se vogliamo affrontarla, vi dirò quello che so. Sicuramente, cala la raccolta differenziata porta a porta. Quindi, un potenziamento dei servizi sicuramente ci sarà. Toglieremo i bidoni.
Adesso sto dicendo le cose che più o meno so e che ho sentito dire più volte. Mi dispiace che non sia stata fatta... Però una comunicazione l’abbiamo fatta su quella. Signora, chiedo scusa, devo finire il discorso. Non stiamo aumentando noi i costi. Vi ho spiegato che i costi stanno aumentando perché ci stanno chiedendo di farlo. Lei giustamente dice che sono aumentati, ma se ce li fanno aumentare per forza li dobbiamo far pagare ai cittadini. Non li possiamo pagare noi. È previsto per legge. Di fatto, i nostri costi del personale non sono aumentati. I costi del conferimento sono aumentati. Io ho detto una cosa, ma è vera. Sì. Però, signora, il conferimento abbiamo visto... Sì. Nel bando che è stato fatto e nel PEF, che è un documento che potete recuperare, c’è scritta anche la quota di quanto noi prevediamo di incassare dalla vendita del differenziato. È anche vero che adesso non è più così conveniente per l’azienda. Non ci sono tanti impianti di recupero del differenziato.
Noi abbiamo calcolato un costo. Se prima, due anni fa, per vendere la plastica si prendevano 100 euro a tonnellata, adesso se ne prendono 50.
La raccolta differenziata noi l’abbiamo presentata l’anno scorso. Con le sigle sindacali, l’ufficio ambiente non ha fatto comunicazioni, però abbiamo dato comunicazione in tutti i modi. Siamo andati nei quartieri a raccontare come sarebbe stata la raccolta differenziata. Abbiamo fatto un esempio virtuoso e inaspettato. Il nostro è stato, comunque, un tentativo. Ha risposto benissimo una parte della città, la Zona 167, almeno una buona parte della Zona 167, con questa raccolta differenziata porta a porta. Abbiamo consegnato tutti i bidoncini e ha funzionato.
La raccolta differenziata è aumentata. Sapete che siamo in forte ritardo rispetto al 2012, e man mano i miglioramenti ci sono stati, però ci aspettiamo di arrivare al 65 per cento – ecco perché dobbiamo sbrigarci – entro l’anno. Monitoriamo l’attività sul territorio, però siamo contenti che questo esperimento che abbiamo fatto da metà novembre fino a metà gennaio abbia prodotto risultati positivi.
Di fatto, nello specifico, i servizi saranno comunque migliori. Ci sarà più personale. Solo per il fatto che ci sarà più personale sul territorio sicuramente sarà una città più pulita. Ci sono zone della città veramente sporche. C’è la questione legata ai piccioni, che comunque è un problema.
L’unica cosa che, forse, non abbiamo messo... Abbiamo messo l’amianto dentro – ho curato io questo aspetto – e forse le carcasse degli animali. Lì c’era un affidamento esterno dell’attività. Quindi, il costo non è legato alla nostra volontà. Non potevamo dire: “Senti, non posso aumentare i costi sul territorio perché tu mi stai facendo pagare 20 euro in più, 30 euro in più a tonnellata”.
Credo di aver risposto. Magari chiederò – se mi ricordo – a Nino di inviarvi il capitolato di quello che noi abbiamo chiesto e che cosa abbiamo messo nella gara. L’offerta tecnica non la conosco. L’offerta economica tanto meno. Quindi, non so. Naturalmente, abbiamo chiesto anche delle migliorie nel bando stesso. Le offerte tecniche, le offerte delle aziende non le conosco. Sicuramente so quello che abbiamo chiesto noi, e abbiamo chiesto tanto. Anche il rinnovo del parco mezzi. I nostri mezzi sono vecchiotti. Abbiamo chiesto anche un rinnovo degli stessi mezzi. Quelli che noi abbiamo l’azienda se li prenderà tutti. Li può anche buttare. Può fare quello che vuole. Noi non avremo niente.
Questa è una gara ponte. Con l’assessore all’ambiente siamo andati all’AGER per la gara ARO, dove noi siamo capofila. Siamo un po’ indietro, ecco perché non potevamo aspettare l’ARO. Già quando abbiamo iniziato eravamo in ritardo. Non potevamo aspettare che fosse indetta la gara ARO. Quindi, abbiamo fatto questa gara ponte, di due anni, che dovrebbe iniziare – dico sempre “dovrebbe iniziare” – il 1° maggio. Doveva iniziare a luglio dell’anno scorso. Non mi ricordo. Sì. Noi abbiamo fatto l’offerta tecnica e poi l’offerta economica. Credo stiano insieme. Sicuramente non è l’offerta più bassa, come le gare che abbiamo fatto sui lavori pubblici. Più vantaggiose. (Interruzione fuori microfono) Sì. Poi c’è una Commissione di gara esterna, ma noi siamo fuori. Noi abbiamo soltanto analizzato se la documentazione presentata era a posto. Per il resto è entrata una Commissione, che abbiamo pagato 10.000 euro circa, per lavorare solo su questo. Quindi, molti soldi del bilancio vanno anche sulle gare. Anche le Commissioni costano. Credo che ci siamo fermati con le gare. La dottoressa Cinieri è abbastanza carica di lavoro. Credo che ci siamo fermati sulle gare.
Così come sulla progettazione, venendo anche nello specifico in alcune poste di bilancio. Anche la progettazione stessa. Se è vero che noi partecipiamo ai bandi, la progettazione dei bandi stessi prevede che le risorse siano nostre. Se vuoi partecipare a un bando devi progettare. Se non incarichi, siccome i tecnici non li abbiamo a disposizione, devi affidare all’esterno. L’articolo 770/1 è quello: affidamento a progettisti esterni. Sempre a bando, sempre a richiesta. Quantomeno, se non a bando, almeno chiedere tre, quattro, cinque preventivi, quello che sia. Sempre della CUC fa parte. Lei sa bene come funziona il meccanismo.
Questo è il quadro. Siamo qui per altre domande.
Speaker : BRUNO, CISL provinciale.
Sono Tommaso Bruno, della CISL provinciale.
Voglio dire intanto che per il ruolo che noi abbiamo, un ruolo di rappresentanza di cittadini, lavoratori e pensionati, riteniamo questi incontri sui bilanci di notevole importanza. Ne stiamo facendo in questo periodo, ovviamente, più di uno perché abbiamo il dovere, il compito di rappresentare alle Amministrazioni, da un lato, la richiesta dei cittadini di una buona politica e, dall’altro, però, più concretamente le esigenze di tutela soprattutto delle fasce deboli della popolazione.
In questo senso, è importante per noi avere chiare le scelte che ogni Amministrazione fa rispetto alle entrate che ha su tutto il funzionamento dell’ente. Soprattutto, a noi, per le ragioni che dicevo prima, interessano maggiormente quelle sui servizi sociali e quelle che riguardano le tasse, le tariffe, eccetera. Sappiamo bene – perché non viviamo fuori dal mondo – che in tutti i Comuni, delle nostre province soprattutto, c’è un problema di risorse, per una serie di motivi, a partire dalle restrizioni sui trasferimenti statali fino alla situazione oggettiva di economie locali che non hanno le risorse che hanno i Comuni del centronord, per ovvie ragioni. Siamo, quindi, coscienti di questo. Però noi abbiamo comunque bisogno di porvi l’esigenza di avere impegno e attenzione su questi due settori, soprattutto, che dicevo prima: servizi sociali e imposte.
Servizi sociali. L’assessore Annicchiarico può testimoniare quanto in maniera costruttiva noi ci confrontiamo con lei sui servizi sociali sul Piano di zona, quanto aiuto abbiamo dato all’ambito per fare un Piano di zona degno di questo nome. Abbiamo anche espresso critiche e riserve quando lo abbiamo firmato, però abbiamo apprezzato, per esempio, ultimamente, giorni fa, quelle poste che sono state rimesse in bilancio rispetto ai soldi che sono arrivati dalla Regione per quanto riguarda il contrasto alla povertà. Noi sui servizi sociali dell’ambito, soprattutto, lavoriamo costantemente e facciamo in modo che il Comune capofila faccia il Comune capofila nel vero senso della parola, semmai aiutandolo e non certamente ostacolandolo.
Inoltre, vorremmo capire una cosa sui servizi sociali che sono fuori dal Piano di zona e che comunque il Comune di Grottaglie, in questo caso, elargisce. Il PEG è importante averlo e conoscere le varie poste per capire il rapporto anche tra questi servizi e i servizi sociali del Piano di zona.
Tasse e tariffe. Qui possono essere – e lo saranno sicuramente – più precisi di me Pino e gli altri amici nostri rappresentanti locali. Credo, però, che sia importante quello che si fa per tenere queste imposte in limiti possibilmente giusti. Così come è importante l’attenzione massima alle fasce deboli, sapendo che una cosa era avere questa attenzione ieri, con parametri di un certo tipo che misuravano la povertà. Credo che, volenti o nolenti, adesso tutti dobbiamo fare i conti con parametri nuovi che chi governa ci sta scodellando. Ci interpellano anche sulle altre questioni. Un limite di 9.360 euro che viene messo su un reddito di cittadinanza non può lasciare indifferente chi ha agevolazioni per un ISEE di 2.000 euro o di 3.000 euro, a seconda dei casi. Noi dobbiamo metterci, adesso, anche in questa nuova ottica per vedere un pochettino come andare incontro alla gente che non ce la fa.
La questione della TARI noi la stiamo discutendo più o meno negli stessi termini un po’ dovunque. Però, abbiate pazienza, la cosa che la gente non può sopportare è che ci sia questa rincorsa automatica, che è anche uno scaricabarile. L’ha detto lei due minuti fa: non siamo noi che aumentiamo, sono i costi che aumentano.
Su questa cosa credo che le Amministrazioni abbiano bisogno di fare una riflessione e anche di fare le azioni che vanno fatte nei confronti dell’ANCI, nei confronti di altri livelli delle Istituzioni, perché questa spirale si fermi, questa spirale trovi un equilibrio. Altrimenti, non possiamo tutti gli anni aumentare la tassa rifiuti, con le città che continuano ad essere sporche. Tutti facciamo la differenziata a chiacchiere, però alla fine le cose stanno come stanno.
Io ho voluto fare questo discorso più in generale. Poi Pino e gli altri amici sicuramente, scendendo più nel dettaglio delle cose locali, possono meglio di me parlare di queste cose. Come diceva la collega della CGIL, e vorrei che questo fosse messo a verbale, una cosa di questo genere per noi è inaccettabile. La farete, ma non certamente potendo dire che i sindacati su questo sono stati d’accordo.
Speaker : SANTORO, CGIL.
Sempre Santoro, CGIL.
Sono pienamente d’accordo con quello che ha detto il mio collega della CISL. Ribadiamo la nostra perplessità verso questo aumento della tassazione.
Voglio ritornare sulle questioni del bando, perché per me sono importanti e fondamentali. Mi dispiace non aver potuto prenderne visione, però è importante. Perché è importante? Ne abbiamo discusso anche l’anno scorso. Devo dire che è positivo. Finalmente. Era da tempo che il Comune di Grottaglie... Già l’anno scorso avevamo posto il problema, l’avevamo esaminato. C’era questo problema dell’attesa di un bando eventuale che venisse attraverso l’ARO, un problema di funzionamento degli ARO, eccetera.
Però, di fatto, per quello che io so, e ritorno quindi a capire, il bando come è stato previsto? Lei ha parlato di quattro addetti comunali, che a me risulta siano di più. Voglio entrare anche nel merito della questione, essendo io sindacato. Stiamo parlando del bilancio e ragionando, però... Okay. Okay. Quello che noi ci stiamo ponendo, detto chiaramente, è che fine fanno quelli che attualmente sono dipendenti comunali. Cosa avete previsto? Saranno di integrazione o dovranno passare nell’appalto? Che cosa succede? Chiudo.
Speaker : INTERVENTO.
Signora, lei giustamente vuole ribadire questo, però su questa cosa, le clausole di salvaguardia, tutti i dipendenti comunali, come previsto nel bando, debbono essere acquisiti dall’azienda vincitrice. Credo, però, che oggi non sia l’argomento. Io potrei darle informazioni sbagliate.
Io mi sono trovato, perché il Sindaco mi ha delegato, a essere presente quando i sindacati di tutte le sigle sono venuti a parlare insieme ai rappresentanti RSU... Signora, lo so, però bisogna... No, signora. A parte che il costo potrebbe essere pure maggiore, perché noi stiamo mettendo più servizi rispetto al passato. Quindi, paradossalmente, il costo nel 2020 dovrebbe essere... Se non raggiungiamo un servizio di differenziata importante, può darsi che il costo sia anche di più.
Noi dobbiamo parlare di numeri al momento. Nello specifico, io non posso darle informazioni su quello. Sicuramente, come diceva il Presidente Annicchiarico, l’Amministrazione ha incontrato non una, non due, ma chissà quante volte i sindacati sul fatto che loro non volevano essere presi. Questi dettagli non credo siano l’argomento. E poi io non le posso dare risposte adeguate. Non è che non le voglio dare. Non le posso dare.
I quattro – mi sono espresso male – sono riferiti soltanto alle persone che vanno all’angolo a pulire. Non è che sono quattro. Le persone, come per il PEF, sono 26 (o 28) più... Ne abbiamo persi 6 dall’anno scorso, tra pensionamenti e qualche decesso, purtroppo. Sono 28. L’anno scorso erano 38. Abbiamo messo 60 persone, quindi il doppio del personale.
La gara al ribasso è stata importante. Può darsi che miglioreremo il servizio mantenendo i costi uguali, però tutto si potrà dire alla fine della gara. Vorrei terminare sulla questione della gara. A parte quello che ho detto, occupandomi della TARI, dei tributi, se l’ufficio di gestione diretta mi dice “vedi che tu devi trasferire su tutti i cittadini 4.750.000 euro circa”, io – tributi, bilancio – acquisisco e “distribuisco” gli avvisi, le lettere di invito a pagare.
Speaker : COFANO, CISL Grottaglie.
Cofano, della CISL di Grottaglie.
Vorrei partire con una premessa e con la possibilità di tentare di coinvolgere un po’ tutti. Ovviamente, il coinvolgimento è specificatamente rivolto all’Amministrazione.
Per quello che riguarda il sindacato del territorio, quello che poi sta a contatto diretto con le persone ogni giorno, che segue decine, centinaia di persone che vengono lì e ci fanno svolgere anche una funzione da artigiano sociale... Da noi vengono le persone che, magari, ci portano il numerino della lettura del gas, quindi una cosa semplicissima, che però purtroppo è necessario che qualcuno faccia, fino alla lettera di contestazione, a tutta un’altra serie di questioni un po’ più generali, a parte i servizi che questi sindacati di territorio rappresentano.
Il bilancio, per noi che stiamo a contatto con la prima linea della gente, ma soprattutto di una parte della gente... Quelle che si rivolgono ai sindacati, ai patronati locali sono persone che difficilmente vedrai andare dal consulente, perché lì magari si paga. Da noi si viene perché, sostanzialmente, facciamo tutto in maniera gratuita.
Il bilancio, per noi, che viene una volta all’anno, è un po’ la cartina di tornasole di quello che può essere per una categoria importante, penso alla scuola, il rinnovo del contratto. Per il sindacato territoriale discutere con l’Amministrazione comunale corrisponde a questo momento. Era per dare l’immagine di quello che noi ci aspettiamo di un bilancio.
Negli ultimi due anni – non la voglio utilizzare in maniera violenta questa cosa –non abbiamo avuto la possibilità di discutere con voi, possibilmente, preventivamente, delle linee guida che accompagnano un bilancio preventivo. Abbiamo iniziato nel 2017. Abbiamo tentato nel 2018. Di una cosa posso esprimere una valutazione positiva oggi: riuscire a vederci – come veniva detto pure dal collega – un attimino prima, una settimana prima che questo bilancio preventivo vada in Consiglio, che è poi l’assise della rappresentanza di tutti i cittadini.
Detto questo, che credo sia doveroso riconoscere, cioè che ci stiamo vedendo prima, ci dovete dare anche la possibilità di esprimere delle valutazioni e, magari, portare a casa qualche risultato, come veniva detto dal mio amico Enzo Manigrasso.
Per le cose che sono state elencate, tranne la volontà e la disponibilità alle telecamere, in effetti sull’IRPEF non abbiamo risposto, sulla TARI non abbiamo risposto. Ci sono delle disponibilità che dobbiamo verificare da aprile, però presumo che se ad aprile le disponibilità le verificheremo avremo la possibilità in corso d’opera di correggere alcune storture, che mi sembra siano patrimonio ormai di tutti.
Apro una parentesi e la chiudo. Ieri pomeriggio è venuta una signora da me. Le hanno sospeso per un paio di mesi il REI. Prendeva 187 euro. Evidentemente c’è stata qualche discordanza con l’INPS. Lei mi ha fatto vedere che doveva pagare 256 euro di TARI, che tocca per cento metri. Questa persona, negli ultimi quattro anni della sua vita, si è impegnata prima a seguire la mamma e il papà; poi è morto il papà e ha seguito la mamma. Quindi, nell’ultimo mezzo decennio non ha potuto pensare a se stessa. Adesso lei ha 256 euro da pagare, non ha una lira, spera nel reddito di cittadinanza, però la stiamo mettendo sullo stesso piano di una persona che, magari, è pensionata, ha la sua pensione, più la reversibilità del marito (che è morto, magari) e che, quindi, prende 1.200 euro. Credo che questa sia una cosa assurda da immaginare per un’Amministrazione progressista quale è questa. Credo che vada corretto qualcosa.
Poi si dice: “A noi hanno fatto gli aumenti”. Potrei fare anche altri esempi, però ne faccio uno per evitare di continuare a essere interpretato come uno che vuol far polemica. Grottaglie è uno dei pochissimi centri, credo, d’Italia a cui è stato tolto il settore dell’ortofrutta nella giornata settimanale. Nel mese di aprile, cioè il mese prossimo, saranno trascorsi due anni da quando è stato eliminato questo servizio. Questo servizio portava nelle casse del Comune di Grottaglie 150.000 euro all’anno. Sono due anni. Questi 300.000 euro probabilmente sarebbero potuti servire un anno per compensare in maniera omogenea questo aumento a tutti i cittadini e gli altri 150 per venire incontro alle persone più povere. Chiudo, perché vorrei evitare di fare polemica. Ci aspettiamo che comunque venga fatto qualcosa. Questa cosa deve risolversi, in qualche modo.
Concludo con la storia dei lavoratori che fanno la raccolta. È vero che noi siamo stati coinvolti come territorio, però vi voglio dire anche un’altra cosa. Qualche mese fa – non si era mai verificato in questo Comune – i lavoratori che fanno la raccolta della nettezza urbana hanno fatto uno sciopero generale, totale. Vi hanno detto in tutte le salse: “Disponete di noi, utilizzateci come volete, facciamo da addestramento a quelli che entreranno, facciamo le buche della strada, perché ce ne stanno un sacco da coprire, le transenne da togliere, però non ci potete buttare da un giorno all’altro con una cooperativa o con un’altra azienda”. Vi è stato detto in questo modo. Per cui, anche se il vostro bilancio dovesse andar bene al 99 per cento, fosse solo per questo, questa cosa per noi resterebbe inaccettabile.
Grazie.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Vuole intervenire qualcun altro?
Acquisisco gli interventi di chiusura. Su alcune cose siamo sulla stessa linea e su altre non lo siamo. In particolare, si è ripresa la questione legata all’ortofrutta. Su quei 150.000 euro ho dei dubbi. Però, giustamente, lei doveva portare avanti la sua posizione.
La giornata di oggi credo sia stata abbastanza positiva. Abbiamo cercato di affrontare, di sviscerare tutto il bilancio. Mi accerterò che voi riceviate i vari PDF, i vari megabyte del bilancio di previsione, con tutti gli allegati, comprese le note integrative.
Su alcune cose c’è disponibilità, ad esempio per quanto riguarda le telecamere. Abbiamo partecipato – lo devo ripetere – ad alcuni bandi per poter soddisfare le esigenze di sicurezza che il territorio, di fatto, ha. Quando lo riceverete, su quello dei lavori pubblici c’è una voce di spesa... È stata fatta con la CONSIP. C’è una voce di spesa di 100.000 euro extra. Questi 100.000 euro extra servono – come abbiamo previsto – per integrare i servizi legati all’illuminazione pubblica. A parte i semafori, per i quali abbiamo chiesto alcune cose, adesso inizierà la ZTL nel centro storico. Stiamo aspettando soltanto l’okay definitivo dal Ministero dell’interno o delle infrastrutture. Non ricordo l’ente di riferimento.
Sono impegni che l’Amministrazione vuole prendere. Quello che posso prendere io sicuramente – purtroppo posso parlare per me – è quello della TARI. Come ho già detto più volte, effettivamente abbiamo non tergiversato, ma lo abbiamo considerato non importante. Alla luce di tutto questo, lo dobbiamo fare.
Il ravvedimento lungo è una cosa importante, che aiuterà. Fino a cinque anni il ravvedimento lungo prevede che nel momento in cui io devo pagare un’imposta locale, prima che arrivi l’accertamento, posso pagare con dei tassi bassi. Però prima deva arrivare l’accertamento. Questa è la condizione base. Sugli accertamenti, per esempio, parliamo del 2013 e del 2014 per l’IMU. Per la TARI non ricordo se abbiamo iniziato l’accertamento. Forse sì. Sul 2015, non avendo iniziato, chi lo deve pagare può chiedere un ravvedimento lungo. Naturalmente, prima deve essere approvato in Consiglio comunale nella giornata di sabato e, successivamente, far passare una pausa di trenta giorni perché non ci sia alcun ricorso.
Successivamente, per il Regolamento – come ogni Regolamento comunale; credo che questo non sia escluso – si deve lavorare. Questa è un’iniziativa che possiamo fare. Dico sempre alle sigle sindacali di ricordare quali sono i compiti dell’Amministrazione. Ogni tanto mandatemi anche un messaggio, tanto non mi offendo mai: “Per caso, sulla TASI possiamo fare qualcosa?”. Sull’IMU bisogna fare un Regolamento, però credo che i vincoli non normativi, ma i vincoli legati al bilancio e alla copertura delle spese che dobbiamo sostenere... Non abbiamo entrate extratributarie. L’attività non di accertamento, ma di supporto della SOGET sulla COSAP, sull’edilizia (per esempio, anche il suolo pubblico dell’edilizia) ci può portare dei vantaggi.
In realtà, se noi prevediamo che il lavoro che sta facendo la COSAP possa produrre risultati positivi, magari un mezzo punto percentuale si può pure fare, ma finché non facciamo un resoconto delle attività poste in essere con l’attività che noi abbiamo fatto con la SOGET non possiamo prendere impegni. Il Sindaco mi dice sempre che io gli impegni... O no, Sindaco? Non devo prendere mai impegni, no? Impegni formali.
Della TARI ho parlato. A metà del mese di aprile noi faremo insieme questo Regolamento. Ne potete portare uno vostro, che magari è il più bello del mondo, ricordando sempre che, se una persona non può pagare, quello che non può pagare una persona deve essere ripartito sugli altri.
Termino qui. Grazie per essere venuti.