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C.c. Grottaglie - 09.05.2019
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Speaker : PRESIDENTE.
Prego i consiglieri di prendere posto.
Buonasera a tutti i consiglieri comunali. Possiamo iniziare.
Chiedo al Segretario Tamburrano di procedere con l’appello. Consiglieri, per cortesia, procediamo con l’appello. Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Buonasera.
D’Alò Ciro, Annicchiarico Cosimo, Annicchiarico Giovanni, Cabino Anna, Cometa Andrea, D’Abramo Gabriele, D’Alò Saveria, Danese Loreto, De Carolis Giulio, Di Palma Pierluigi, Donatelli Francesco, Gianfreda Ciro, Lacava Alessandra, Manigrasso Alfonso, Marangella Aurelio, Marinelli Giovanni, Masciullo Ciro, Miglietta Gabriella, Petrarulo Ciro, Rossini Domenico, Russo Antonietta, Santoro Michele, Serio Massimiliano, Siliberto Noemi, Zimbaro Massimo.
20 presenti, 5 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Solo per chiarezza. Rispetto ai nomi in elenco… Scusate, consiglieri, un attimo di silenzio, per cortesia. Rispetto ai nomi nell’elenco c’è un refuso, perché sul monitor vediamo visualizzato Fornaro Vincenzo, l’assessore, che non dovrebbe essere lì. Lo dobbiamo spuntare nelle opzioni. Provvederò durante il Consiglio a correggere questo errore, però tutto è regolare. Possiamo iniziare il Consiglio comunale.
Iniziamo il Consiglio comunale. I consiglieri Santoro e Donatelli hanno chiesto di intervenire per delle comunicazioni pre-Consiglio comunale. Così in ordine cronologico mi sono arrivate. Passo la parola al consigliere Santoro. Prego, consigliere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Buonasera a tutti.
Allora, Presidente, io devo farle alcune domande per quanto riguarda gli ordini del giorno del Consiglio comunale. Adesso, alcune domande, le rivolgo a lei, e altre domande le devo fare al Sindaco.
Signor Presidente, lei è il notaio di quest’Assemblea e come tale deve rispettare tutti i consiglieri comunali, perché in questo momento non esistono consiglieri comunali né di minoranza e né di maggioranza. Siamo tutti consiglieri comunali, però, tra virgolette, essere trattati in una maniera come oggi, molto male, almeno da parte mia, che ho risentito di questo problema, è una cosa grave, che la riguarda personalmente, perché lei è irrispettoso delle norme, del Regolamento e dello Statuto comunale. Ancora una volta, non sta rispettando queste regole a favore né di Michele Santoro e né della minoranza. Le dico subito il perché.
L’articolo 30, per quanto riguarda il Regolamento e lo Statuto del Consiglio comunale, recita che il consigliere comunale può presentare tranquillamente le interrogazioni e le interpellanze, e queste interrogazioni e interpellanze devono essere discusse al primo Consiglio comunale utile per quanto riguarda l’articolo 30, commi che lei può andare a leggere, e questo non l’ha rispettato.
Ho presentato, caro Sindaco, due interpellanze molto importanti per la Città di Grottaglie, che lei giustamente o non giustamente, secondo la sua intelligenza politica e amministrativa, non ha mai comunicato né al Consiglio comunale e né a nessuno. L’ha comunicato solo sui social, su questi benedetti Facebook, su questi benedetti WhatsApp, su questi benedetti Messenger, su tutto quello che vuoi. E il Consiglio comunale non sa nulla. E io sfido anche i consiglieri di maggioranza se lo sanno, che alla scuola Don Luigi Sturzo il soffitto ha avuto dei problemi molto seri, e in effetti è chiusa per dei lavori in corso. E lei non l’ha comunicato al Consiglio comunale, non ha detto mai niente al Consiglio comunale, che è l’organo supremo della città di Grottaglie. Non ha mai… Anzi, ha detto, all’ultimo Consiglio comunale anche, per quanto riguarda la RSSA nonché la casa di riposo di Grottaglie, che se volete sapere notizie dovete presentare un’interpellanza.
Bene, caro Sindaco, io l’ho presentata anche su questo problema, l’interpellanza, problemi importanti, dove non ci sono persone autosufficienti in quella struttura! E lo sto dicendo ad alta voce, perché mi deve sentire tutta la provincia di Taranto e anche la ASL compresa! Perché lì non possono stare persone che non sono autosufficienti.
Caro Sindaco, lei è ancora responsabile di questa situazione. E poi non mi dica che io mi rivolgo alla magistratura! Me lo deve dire in faccia a me, non quando non sono presente! Io mi sono letto le dichiarazioni che ha fatto, caro Sindaco.
Caro Presidente, lei ha fatto un altro errore importante. Io a quest’ora, in questo momento dovevo andare via, perché non mi ha rispettato, non ha portato queste mie interpellanze importanti! Addirittura, c’è una scuola, la Madre Teresa Quaranta, che vuol chiudere i battenti per quanto riguarda la prima media, la seconda media e la terza media, che non ha i fondi. E il Sindaco non comunica niente a nessuno! Noi lo dobbiamo sapere come Consiglio comunale di giorno 9 di maggio dal pubblico… dai cittadini di Grottaglie, Presidente. Questo è gravissimo! Chi decide il Consiglio comunale è proprio la conferenza dei Capigruppo. Non lo decide lei o il suo Sindaco! Non è il mio, in questo caso, caro Presidente. Il Sindaco e il Presidente devono essere obiettivi! Quando è stato eletto ha detto: sarò il Sindaco di tutti. Di tutti chi!? Di tutti chi!?
Sindaco, io voglio delle risposte. Sindaco, lei non si può trincerare e dire che Michele Santoro presenta le denunce ai Vigili del fuoco! È chiaro, perché le scuole stanno crollando! Meno male che non è successo niente! Non ci sono i certificati di agibilità!
Sindaco, questa è una storia che porto da lontano, e anche un ex Presidente di Consiglio comunale mi prese in giro, che disse: mi prendo io la responsabilità. Capito, Sindaco? E lei era presente qui, stava proprio seduto qua quando io ho fatto quelle dichiarazioni, caro Sindaco. Queste cose sono molto gravi per la Città di Grottaglie, 32.000 persone che si vedono Grottaglie in degrado!
Poi, caro assessore ai lavori pubblici, non scrivere pure tu… Anzi, scusa se ti do del tu. Non scriva anche lei sui social che ho rappezzato tutta Grottaglie. Scusa, perché Magazzino stava di là. Adesso hai cambiato posto, l’hai lasciato vuoto, quello dell’assessore Magazzino. Almeno Magazzino faceva qualcosa, non andava sui social, ma lei già va sui social: “Hai rappezzato l’asfalto e le strade di Grottaglie…”.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro…
Speaker : MICHELE SANTORO.
Meno male che c’è l’assessore Fornaro che rappezza l’ordinaria amministrazione!
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, sì, ma…
Speaker : MICHELE SANTORO.
Se ti porto in giro per Grottaglie, caro assessore, tanti buchi ci sono.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, consigliere Santoro. Prima che faccia la rassegna di tutti gli assessori, volevo interromperla un attimo.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Va bene. Allora, rispondimi a queste due domande, caro Presidente e caro Sindaco, se mi può anche rispondere se è vero che la scuola media Madre Teresa Quaranta sta chiudendo i battenti per quanto riguarda la scuola di primo grado. Grazie. E poi voglio sapere per quale motivo non ha portato le mie interrogazioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Allora, consigliere Santoro, come lei mi insegna, perché ha richiamato i regolamenti, durante queste comunicazioni, quelle che lei ha appena fatto, lei può fare soltanto delle appunto comunicazioni. Non può interrogare il Sindaco o eventuali… o gli altri assessori, in quanto ha un altro strumento per poterlo fare, che sono le interrogazioni e le interpellanze.
Per quanto riguarda la Conferenza dei Capigruppo e l’ordine del giorno di questo Consiglio comunale, come dice lei, è stato tutto deciso durante la Capigruppo, alla quale lei… Non può essere così. No, assolutamente. Non ho mai detto: qui comando io. Ci sono tutti gli altri Capigruppo che possono testimoniare come sono andate le cose, caro consigliere Santoro. Non è proprio così. Non è giusto dire cose differenti. No, rispondo sulla Capigruppo soltanto perché sono direttamente interessato e per poter proseguire i lavori, soltanto perché rientra nella prosecuzione dei lavori questo, non perché mi abbia fatto una domanda. Potrà farlo approfonditamente attraverso le interrogazioni o le interpellanze. Soltanto per una questione di procedura.
La procedura è stata seguita. Conferma ne possono dare gli altri Capigruppo che erano presenti alla Capigruppo, compresa la consigliera Cabino, che la sostituiva durante la Capigruppo, e nient’altro, basta così.
Per tutte le altre questioni che lei ha messo in campo… la potrà fare durante le con… con le interrogazioni e le interpellanze. Grazie.
Passo la parola al consigliere Donatelli. Facciamo silenzio. Facciamo silenzio. Diamo la possibilità al consigliere Donatelli di poter prendere la parola. Consiglieri… Sì, okay. Diamo la possibilità al consigliere Donatelli di fare il suo intervento. Grazie, consigliere Santoro.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente, e buonasera a tutti.
La mia è più che altro una segnalazione che va nella direzione di aumentare – negli ultimi tempi, per la verità, sta scarseggiando – l’informazione nei confronti dei cittadini, ovviamente anche nei confronti del Consiglio comunale, ma nei confronti in generale anche dei cittadini e nella direzione anche della trasparenza.
Mi riferisco, in particolare… Mi riferisco, in particolare, alla gestione della pagina Internet del Comune, della pagina istituzionale del Comune, che è l’interfaccia dell’Amministrazione comunale, della Pubblica Amministrazione generale, in questo caso l’Amministrazione comunale, con i cittadini.
Noto che in alcune parti è molto curata, soprattutto quando si deve divulgare, non dico strombazzare, ma divulgare delle notizie che comunque sono utili per la città. Altre lo sono un po’ meno.
Io mi fermo sul piano istituzionale facendo sostanzialmente due suggerimenti, due richieste – in questo caso, penso che sia il Vicesindaco la persona che gestisce un po’ l’attività di questa pagina istituzionale – riguardo la presenza anche nominativa dei consiglieri comunali e della Giunta comunale in generale sulla pagina istituzionale.
Sappiamo negli ultimi mesi c’è stato… chiamiamolo un continuo sommovimento geopolitico all’interno dei banchi soprattutto della maggioranza, con sostituzione anche di consiglieri comunali. E sappiamo che negli ultimi tempi ci sono state anche sostituzioni dal punto di vista della Giunta eccetera.
Se io stando magari fuori da Grottaglie come cittadino volessi essere informato di queste cose, non lo sono perché non c’è un aggiornamento di questo. Di conseguenza, se vado alla pagina della Giunta comunale, mi compaiono ancora due assessori che non lo sono più. Se vado nella parte riguardante la Commissioni consigliari, non è aggiornata, perché ci sono nominativi di consiglieri comunali che non ci sono. Il nome dei Gruppi consigliari in alcuni casi è anche cambiato.
Quindi, quello che chiedo è che ci sia un aggiornamento continuo su questo.
Infine, un’altra segnalazione che riguarda sempre la pagina istituzionale.
Ho notato con piacere e ne prendo atto favorevolmente che, per quanto riguarda l’albo pretorio, è stato messo a posto da questo punto di vista, però non è aggiornato. Basta andare sulla parte che riguarda il Consiglio comunale, le delibere del Consiglio comunale, e vedo che in tutto il 2019, quindi sono quasi cinque mesi che sono trascorsi, ci sono solamente sei delibere del Consiglio comunale.
Immagino che saranno qualcosa in più come delibere del Consiglio comunale. Questo serve non soltanto ai cittadini, ma agli stessi Consiglieri comunali, di verificare, e quindi utilizzare questi strumenti, che riguardano appunto sia la trasparenza che anche la condivisione dell’informazione nei confronti della città.
Era questa la segnalazione che volevo fare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Donatelli.
Non si può. Mi dispiace per l’assessore Quaranta. Non c’è la possibilità di replica in questo. Accogliamo quelle che sono le segnalazioni. Sicuramente posso dirle che si sta lavorando in questo senso, ma ci sarà modo di poterlo fare. Quello di aggiornarlo, sì, sicuramente. Vicesindaco, un po’… Grazie.
Un altro chiarimento in merito alla prosecuzione dei lavori: ovviamente, per i punti 3 e 4 decideremo anche in seguito, ma penso che volevo segnalare che c’è stato il refuso. Bisogna, eventualmente, prima fare la modifica al Regolamento edilizio e poi approvarlo. Quando arriveremo al punto, decideremo come proseguire, però a mio avviso bisognerebbe prima parlare delle modifiche e, ovviamente, poi approvarlo. Lo volevo dire a scanso di equivoci durante i lavori.
Possiamo passare al primo punto all’ordine del giorno. Sì, non ho visto la prenotazione. Pensavo che fosse d’accordo con quello che stessi dicendo, consigliere Manigrasso. Prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Mi alzo in piedi per rispetto.
Mi consenta, Presidente, 9 maggio 1978, 41 anni fa, una data… una pagina nera della Repubblica italiana. Veniva ucciso Aldo Moro 41 anni fa. Contestualmente, lo stesso giorno, 9 maggio 1978, veniva ammazzato Peppino Impastato. Due persone che hanno lottato a favore della Repubblica contro la mafia, contro le Brigate Rosse a rischio della propria vita.
Aldo Moro, uno statista che ancora oggi riesce a trasmettere le azioni della buona politica, ancora oggi ci dà insegnamenti su come amministrare e su come gestire la politica nei confronti della gente.
Peppino Impastato ha avuto il coraggio anche da giovane di denunciare i grandi soprusi della mafia.
Io non voglio dilungarmi. Vorrei solo chiudere con un piccolo pensiero di Aldo Moro, che diceva: “Non è importante che noi la pensiamo allo stesso modo, ma è importante il nostro obiettivo di fare politica per il bene dei cittadini”.
Credo che anche per i giovani sia importante ricordare questi due momenti importantissimi della nostra Repubblica e di quanto queste persone ci hanno lasciato come loro eredità e come loro testimonianza, uomini, eroi e idee di altri tempi. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Manigrasso. se è richiesta la relazione da parte dell’assessore. Sì. Assessore Bonfrate, prego.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Buonasera a tutti ,consiglieri, Giunta, Sindaco.
Non ho preparato nessuna slide, questa volta, su questo Rendiconto, perché so che il dottor Bavaro vi ha dato tante delucidazioni tecniche. In fondo, questo Rendiconto è un’analisi di quanto fatto dall’anno scorso.
Il dato che emerge qual è, quello almeno numerico? Che abbiamo un risultato di amministrazione maggiore rispetto al 2017; parimenti, abbiamo un avanzo libero, parte disponibile, di soltanto 157.000 euro. Quindi, noi lavoriamo meglio, ma possiamo utilizzare peggio i nostri soldi. Quindi, la domanda da porsi è: perché tutti questi vincoli? Credo che abbiate, durante la Commissione… Poi vi spiegherò la mia assenza, in particolare, e anche del Sindaco, di martedì. Sono gli eccessivi vincoli che ci impediscono di fare bene il nostro lavoro.
Mi collego anche a quello che ha detto il consigliere Manigrasso. Noi lavoriamo per i cittadini. Certe volte, però, le norme… Qui dovremmo comunque tutti assieme combattere affinché le norme siano meno restrittive, e quindi che dei soldi di cui effettivamente disponiamo possiamo di fatto farne uso.
Veniamo adesso a un tentativo di fare un’analisi politica di questo Rendiconto, quindi di quanto noi abbiamo fatto l’anno scorso sulla base di quanto abbiamo previsto di fare.
Martedì, io e il Sindaco eravamo in AICC. Se non lo sapete, l’AICC è l’Associazione Italiana Città delle Ceramiche, dove noi siamo consiglieri del consiglio appunto di indirizzo, partecipiamo sempre alle riunioni. Proprio quella quota che noi in bilancio mettiamo (2.050 euro circa) dà l’idea di come i soldi debbano essere spesi.
È stato comunque importante essere presenti a Faenza con i nostri colleghi di tutte le città a raccontare quello che noi stiamo facendo e quello che noi vogliamo fare.
Da quando ci siamo insediati, noi presenziamo sempre alle due assemblee annuali che vengono fatte dall’AICC, una di solito a febbraio, l’altra a settembre. Non ne abbiamo mai mancata nessuna. Questo dà l’idea di come i soldi che noi prevediamo di spendere debbano essere spesi bene.
Abbiamo raccontato di come ci stiamo occupando, di come vogliamo occuparci dei nostri ceramisti, dei nostri artisti, delle nostre attività produttive.
Questo è uno degli aspetti di come uno si aspetta di spendere i soldi che prevediamo di spendere, quindi è un consuntivo di quest’attività, 2.050 euro che il Consiglio comunale tutto ha approvato proprio perché noi vogliamo essere presenti in quest’associazione.
Altri elementi? In realtà, gli elementi sarebbero tantissimi, perché dovremmo prendere ogni singola spesa, ogni singolo assessorato e raccontare di come in realtà i soldi hanno avuto un output. Non parliamo dei soldi che abbiamo preso dai bandi, perché appunto non erano previsti, quindi in questo caso non ci può essere un rendiconto.
Parliamo, per esempio, di Grottaglie 2020.
Nel 2018, avevamo previsto di spendere 5.000 euro per il dossier Grottaglie 2020 e cosa è successo? Con questi 5.000 euro a consuntivo abbiamo ottenuto Grottaglie 2020 Città europea dello sport, per non parlare poi dei soldi che comunque la Regione ci concederà quanto prima per il 2019-2020.
Così come anche i soldi per il contenzioso. Noi abbiamo utilizzato tanti soldi per le due cause che noi abbiamo in piedi, tra le cause che abbiamo in piedi, e che cosa abbiamo fatto? Abbiamo ottenuto due grossi successi. Questi sono elementi politici di consuntivo: abbiamo speso i soldi per l’arbitrato, abbiamo speso i soldi per la causa contro la discarica.
Che cosa abbiamo ottenuto politicamente? Che i soldi che avevamo previsto di spendere sono stati utilizzati benissimo e abbiamo chiuso la nostra discarica. Tra l’altro, ci aspettiamo di ricevere […]…
Credo che il Rendiconto, oltre a essere raccontato, e anche i revisori in realtà… […] presentare i conti, rappresentare i conti. Questo è il nostro compito. E noi lo cerchiamo di fare attraverso iniziative che portiamo avanti. E noi naturalmente speriamo di fare ancora in modo che tutte le iniziative che noi portiamo avanti possano essere rappresentate e spiegate e soprattutto anche raccontati i successi che queste iniziative e queste poste, questi piccoli soldi. Pensiamo anche a Carsica, per esempio, e alla progettazione che abbiamo fatto l’anno scorso, alle variazioni di bilancio, all’articolo 770/1, che ho imparato a memoria. Sono soldi necessari per la progettazione e per poter partecipare comunque ai bandi. Queste sono tutte indicazioni di come l’Amministrazione sia attenta alla spesa che ha.
Ritornando all’aspetto iniziale, ci sono troppi vincoli. Questi vincoli ci impediscono di fare delle cose. E noi dovremmo, anche il consigliere Donatelli e il Sindaco, dovrebbero battersi all’ANCI affinché questi vincoli nell’attesa si riducano.
Per non parlare, poi, delle cose che succederanno a fine anno con il fondo crediti di dubbia esigibilità.
Quindi, credo che in realtà l’Amministrazione e tutti quanti nella città di Grottaglie dovrebbero essere contenti di come le indicazioni e gli indirizzi politici di spesa abbiano in realtà portato dei buoni successi. Possiamo fare di più, ma questa è la volontà nostra anche grazie all’aiuto di tutti i consiglieri, anche di minoranza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Bonfrate.
Volevo ricordare che il punto all’ordine del giorno è stato oggetto nella Commissione del 7 maggio 2019, ha incontrato pareri favorevoli, con voti favorevoli 6, voti contrari nessuno, astenuto 1.
Ci sono altri interventi? Consigliere Santoro, prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Non volevo proprio intervenire su quest’argomento, anche perché come al solito mancano i revisori dei conti più il funzionario al bilancio.
Presidente, tante volte su questo problema abbiamo parlato: per discutere un bilancio preventivo e un rendiconto di bilancio, almeno doveva esserci qualcuno che ci spiegasse qualcosa, ma purtroppo ahimè non c’è né l’uno e né l’altro, menefreghismo totale.
Non voglio dire che si fa, perché lo prevede il Regolamento di contabilità. Lo prevede il Regolamento di contabilità. E lo prevede il Regolamento comunale.
Ma siccome voi non rispettate niente, l’autarchia comanda a Grottaglie, l’autarchia comanda in quest’Assemblea, io vado avanti, non ha importanza.
Vorrei essere chiarite alcune cose.
Al di là di tutto, il bilancio preventivo con il bilancio consuntivo, caro assessore, non l’avete mai ascoltato da parte della minoranza. È un ringraziamento che io posso accettare tranquillamente. Per quanto riguarda gli altri, sono problemi loro, però io per quanto mi riguarda non li accetto questi complimenti da parte sua, perché ci avete sempre tenuto da una parte lontana dalla risoluzione dei problemi.
Io nell’anno 2018 ho presentato tante di quelle interrogazioni, interpellanze e mozioni per quanto riguarda il bilancio proprio preventivo. Ha parlato di contenzioso. Mi fa molto piacere. Il contenzioso è una parola molto grossa.
Io volevo poi sapere pure qualcosa da parte dell’assessore sempre ai lavori pubblici – non ce l’ho con lui, però voglio saperlo – se ha qualche incarico ancora in essere con il Comune di Grottaglie. Lui nel passato ha ricevuto tanti incarichi da parte del Comune di Grottaglie e vorrei sapere se ci sono ancora incarichi in essere. Se ci sono, questo è gravissimo, molto grave.
Sul contenzioso lei ha detto, caro assessore, che avete risparmiato tanti soldi. Bugia. Avete speso tanti soldi. Va be’, poi vediamo il verbale. Quanti verbale sono da vedere… Bravo.
Avete speso tanti soldi. Avete speso quasi 160.000 euro, 160.000 euro di incarichi legali esterni, revocando, anzi dando l’autorizzazione a un avvocato che ha vinto il concorso a Grottaglie. Senza nessuna giustificazione si è liberato di quest’avvocato, senza far scorrere la graduatoria, che è molto importante. Bontà vostra.
Adesso, io le chiedo: ma lei ha visto tutto quello che è accaduto su Grottaglie nell’anno 2018 per fare questo rendiconto? Io, leggendo alcuni appunti, che se vai a pagina 5 della relazione dell’organo di revisore, dove dice “dettaglio dei proventi dei costi e dei servizi”, c’è la voce “Casa di Riposo anziani”, dove c’è zero entrate, zero proventi e zero crediti. Ma è possibile che non siano entrati soldi o non siano usciti soldi?
Se vai a vedere poi alle fiere e mercati: zero entrate e zero uscite. E tante altre nozioni.
Lei ha parlato anche che devono entrare dei soldi per quanto riguarda lo sport di Grottaglie, il 2020. La Regione vi darà dei soldi, la Regione. Non so quando. Speriamo che non passino il 2020 e arrivino nel 2021, però una Città come Grottaglie, avendo le strutture sportive ancora nel mese di maggio abbandonate, nel quale io ho fatto sempre le mie interrogazioni e le interpellanze, vedi la struttura 167 tutta abbandonata, vedi i campi da tennis tutti abbandonati, vedi i campi di pallavolo tutti abbandonati… Io ti posso fare un lungo elenco: abbandonate. Sono tre anni che voi amministrate. Non mi si dica che l’abbiamo trovato: sono tre anni che amministrate, tre anni. In tre anni hai voglia che si fanno i lavori! Assessore ai lavori pubblici, sa quanti lavori si fanno? Sono problemi tuoi, tu hai amministrato. Mica amministro io. Sono problemi tuoi. Sei tu che devi chiedere soldi non so a chi, pure a Michele Santoro li puoi chiedere i soldi. Va bene. No, io mica so leggere. Va bene. Quindi, i lavori pubblici. Il bilancio è bello.
Quindi, caro assessore, è troppo bello leggere una relazione in questa maniera, troppo bello dire all’Assemblea del Consiglio comunale che abbiamo risparmiato, abbiamo chiuso la discarica. La discarica non l’avete chiusa voi, non l’avete chiusa voi. L’ha chiusa la magistratura. L’ha chiusa la magistratura, perché non avete un atto politico! Io anzi venivo pure in maggioranza se il Sindaco avesse aperto l’ospedale e avesse chiuso la discarica. Il Sindaco non ha fatto né l’una né l’altra cosa essendo il responsabile dell’ambiente e della sanità pubblica. Eppure voi ce l’avete nel vostro programma politico elettorale. Non avete fatto nulla, nulla! I lavori pubblici… Cosa avete fatto per i lavori pubblici? Caro assessore, non puoi dirmi che io me le son trovate. Sei responsabile anche oggi?
Io ho ammirato un assessore che per dieci giorni ha provato quel tipo di intervento e ha detto: “Non è per me, me ne sono andato a casa, e me ne sono andato a casa e ho firmato le mie dimissioni”. Non so per quale motivo. Si dice per motivi di salute, non mi riguarda, però ha avuto il coraggio di andare via. Ha avuto il coraggio di andare via.
Allora, assessore, questo è un bilancio consuntivo che non va bene per tanti problemi di tutti i settori. Guarda, proprio, oggi passeggiando con… Non dico chi è la persona, ma è una persona molto importante, che è candidata al Parlamento europeo. E dice: “Madonna del Carmine, Michele, ma dove mi stai portando”. Eppure questo viale è bellissimo, ma è proprio il verde pubblico che è abbandonato, tutti buchi-buchi, senza un verde pubblico, senza un prato verde, senza niente. “Le cicorie stanno a nascere” ha detto, eppure sa che ci sono le cicorie. Sul viale, e l’ex Sindaco Bagnardi spese 600.000 euro per fare quella struttura, se vai sul viale, caro assessore, è abbandonato a se stesso, è in degrado. E se non ci credi, un giorno, quando vuoi, il sabato, la domenica, il lunedì, quando vuoi, giriamo insieme, facciamo le foto e poi facciamo le slide, come fate voi. Poi le pubblichiamo là. Dovete avere il coraggio, perché le cose belle non si mettono in quello schermo, ma si mettono anche le cose brutte, ciò che non sapete fare: lavori pubblici, agricoltura. E lei è anche assessore all’agricoltura. Cosa hai fatto per l’agricoltura? Cosa hai fatto?
Se ti porto dietro al cimitero, ci sono dei canali che qualche… Speriamo mai, attenzione, speriamo mai. Io una volta fui accusato per la scuola Pellari, quanto dissi che se ne stava andando alla stazione, mi accusarono per procurato allarme. E così sto dicendo anche per quanto riguarda dietro al cimitero: ci sono dei canali che non hanno spartitraffico… Come si chiamano quelle cose? Le ringhiere. Se qualche persona che non va bene con la testa se ne va lì dentro, succede il finimondo. Poi non mi si dica che è responsabile manco l’assessore, che è responsabile l’ingegnere ai lavori pubblici, che è responsabile l’architetto ai lavori pubblici. Non mi si dica questo, perché deve essere responsabile anche la politica. Anche la politica deve essere… Siamo noi che chiediamo i voti al popolo, non sono loro.
Agricoltura, lavori pubblici, urbanistica… Purtroppo, per l’urbanistica sappiamo che cosa accade, quindi non posso assolutamente dire nulla, anche perché non è la mia materia l’urbanistica. Se fossi un tecnico, un geometra, un architetto, un ingegnere, avrei tante cose da ridire su quel settore, ma mi sto zitto, che è meglio, che faccia la migliore figura.
Il turismo… Amici miei, tutti parlano su Facebook: andiamo a Carosino… a Ceglie Messapica, a Cisternino, a Ostuni, a Martina Franca, a Villa Castelli, a Ceglie Messapica, dove c’è il turismo. Perché il popolo grottagliese se ne va fuori? Lei è pure responsabile al turismo, se non mi sbaglio. No? Chi è responsabile? Il Vicesindaco, pure lei. Sei fantastico, allora, assessore. Sei bravissimo.
Il turismo, Madonna del Carmine… L’estate, la gente se ne va, se ne va, va a portare i soldi che guadagna fuori. A Grottaglie non ci sta manco un gioco, per dirti il gioco, non ci sta niente. Eppure si diceva… Su quel viale non so che cosa è stato messo.
Il commercio, Sindaco… è finita, Presidente? Va bene. Se mi vuoi dare altri cinque minuti di tempo…
Speaker : PRESIDENTE.
Proprio cinque, no. La possibilità di chiudere il discorso, sì.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Io rispetto le regole, Presidente. Poi riprendo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Santoro.
Altri interventi?
Consigliere Gianfreda, prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Come giustamente ha detto l’assessore, questa è la conclusione di un atto politico, che è partito dal bilancio di previsione, solo che l’assessore ha fatto una relazione molto en passant in cui non è entrato in merito assolutamente a ciò che ha fatto durante il 2018, però glielo voglio ricordare anche io. I numeri non nascondono mai la verità, e sarò completo, dicendo i fattori che mettono in evidenza il fallimento di quest’Amministrazione, la quale ha aumentato la pressione finanziaria, e quindi il prelievo tributario pro capite sui cittadini di Grottaglie, quindi ha sostanzialmente aumentato le tasse. Andrò a leggere anche la spesa.
Avete abbassato la spesa pro capite, quindi questo significa che avete speso meno, però avete chiesto ai cittadini un obolo in più, cioè avete chiesto più soldi ai cittadini. È bene che i cittadini di Grottaglie oggi sappiano che in pratica hanno avuto una pressione finanziaria pro capite, quindi il rapporto tra il Titolo I e il Titolo II rispetto a tutta la popolazione, al numero della popolazione, rispetto al 2017 e al 2016… Nel 2016, erano 631,94. Nel 2017 erano 641,01. Nel 2018, siamo arrivati a 689,11. Rispetto al 2017, abbiamo superato di 45 euro, sostanzialmente.
L’indice di prelievo tributario pro capite, invece, rispetto al prelievo tributario pro capite, quindi stiamo parlando solo delle tasse, attenzione, quelle comunali e non quelle… Perché poi c’è l’indice che ci dice quanto sono gli interventi erariali pro capite, cioè quanto ci dà lo Stato, e lì effettivamente c’è una diminuzione di solo 6 euro, mentre voi avete prelevato, nel 2016, 492,68, poi c’è stata una lieve diminuzione di circa 5 euro, poco meno di 5 euro, nel 2017, mentre tra il 2017 e il 2018 avete incrementato per ogni cittadino di Grottaglie 54,82 euro, perché sono 542,57. Sono dati che giustamente non si può fare diversamente nel non riportarli nel coso.
Però, a onor del vero, come ha detto anche l’assessore, c’è stata una riduzione dell’intervento erariale pro capite, però questa riduzione è solo di 6 euro, quindi non giustifica assolutamente i 54 euro pro capite che voi avete tassato in più, e non solo.
A maggior ragione, non è il fatto di spendere di meno. Avete speso tra il 2017 e il 2018… Nel 2017, avete speso 690,14 euro pro capite, mentre, nel 2018, 678,33, con una diminuzione solo di 11 euro. Quindi i 54 euro che avete chiesto in più ai cittadini sono assolutamente sproporzionati.
Quando i cittadini si lamentano che a Grottaglie le strade continuano a essere sporche, continuano a vedersi solo una parte la raccolta differenziata e si vedono aumentare di circa il 3 per cento la TARI pro capite, le strade non vengono pulite, continuano a vedere la spazzatrice che passa per il centro, si continua a vedere macchine in sosta selvaggia, non si fanno interventi pur scrivendo anche qui sopra, perché questo è un consuntivo in pratica, che in pratica nel 2018 sono stati prelevati circa 200.000 euro di sanzioni, e quindi non si fa né una rotonda… È bene che lo sappiate. L’assessore ai lavori pubblici insieme al comando dei Vigili del fuoco… dei Vigili urbani potrebbero benissimo prendere il 50 per cento e utilizzarlo per la segnaletica. Non si capisce perché in alcune zone ci sono i divieti ai sensi unici e a una strada successiva non ci sono più i sensi unici, all’ingresso di Grottaglie, in alcune zone specialmente, non si rifanno gli ingressi, come giù… Io vi invito… Ormai, l’ingresso superiore dalla parte di zona Savarra è un ingresso decente, un ingresso ordinario, di una città… Sembra di entrare in una città come si deve, mentre, se entriamo nell’ingresso principale dalla parte di sotto, ci viene da dire una solo una preghiera.
Pertanto, io non so da dove ha preso questi dati, queste favole, anzi le ho sentite pure dire negli scorsi Consigli comunali, quando si parlava di investimenti, 30 miliardi, 40 miliardi, no 30 milioni di euro, scusa, 30 milioni di euro, 20 milioni di euro. Sono l’uomo della lira, ancora, come tutti voi, penso. Tu, va bene, tu li conti, i soldi, ecco perché.
Tornando agli investimenti in conto capitale. Sono scritti qua sopra, in consuntivo sono meno di 2,9 milioni. Questi sono quelli che realmente avete speso.
Per giunta, continuate a… Lei ha parlato di sport. L’ho già detto anche in altri interventi: io sono contento quando arrivano manifestazioni di primo livello, quando arrivano finanziamenti di importanza che portano infrastrutture a Grottaglie. Però, vedo, continuo a vedere che, per quanto riguarda le spese e le entrate, la differenza tra spese ed entrate per lo sport, continua a esserci una discordanza di circa 61.000. In pratica, noi abbiamo come entrate 28.261 e di spese, in pratica quelle che spendiamo, sono scritte qua, 89.993, 90.000 euro, quindi ancora 61.000.
Io vedo che in piscina si va solo con i soldi, i nostri ragazzi non hanno spazi e lo ripeto, Ciro D’Alò, lo ripeto, i ragazzi scavalcano, compreso mio figlio – lo dico – scavalcano e vanno a giocare nella scuola media perché non hanno spazi pubblici nei momenti in cui non sono aperte le strutture, pur facendo sport a pagamento, e il pagamento significa dai 250 ai 300 euro. Sfido chiunque dei nostri ragazzi a continuare a fare sport in questa maniera. Non c’è uno spazio dove i nostri ragazzi, uno spazio di quartiere, come esiste in America, e l’ho già detto, anche spazi aperti, dove i ragazzi da soli vanno a tirare a pallacanestro, a pallavolo, nei momenti più disparati.
Poi è chiaro che, se vogliono fare lo sport agonistico, lo sport di squadra o altro tipo di sport, si associano, però questa è la realtà di Grottaglie. Noi non siamo privi di strutture, anzi di strutture rispetto ad altri Comuni probabilmente ne abbiamo pure di più, ma sono gestite male e in più in pratica i nostri ragazzi pagano e la copertura è solo del 34 per cento.
Quindi, io invito gli amministratori non dico a equiparare. Stiamo parlando di cifre che sono ridicole. Cioè, io non riesco a capire. Ci saranno molte associazioni che invece chiedono fior di quattrini ai nostri ragazzi e ai nostri studenti. O mettete a disposizione degli spazi aperti oppure cercate di equiparare queste entrate.
Stessa cosa… Poi c’è un refuso: non ho capito che cosa sono le mense non scolastiche. In pratica, c’è 579.000 e non si capisce da dove escono fuori. Pagina 68. Non ho capito. Se mi può spiegare, assessore, che cosa sono queste cose…
Chiudo. Era il libro dei sogni e con questo in pratica diamo la certificazione che era il libro dei sogni, anzi i nostri cittadini sono stati tartassati di 54 euro in più, e sono scritti qui agli atti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda.
Altri interventi? Consigliere Annicchiarico, prego.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Buonasera.
Io voglio seguire un po’ l’ordine dei lavori che ha interessato in questa sessione di bilancio prima la Commissione, per la verità prima la Conferenza dei Capigruppo, poi la Commissione, e infine la seduta di questa sera.
Allora, riunione dei Capigruppo. Mi riallaccio anche a una parte degli interventi fatti a inizio seduta e durante questo dibattito. Non diremo mai abbastanza, con abbastanza forza, il fatto che le istituzioni abbiano una loro dignità. Se dovessi dare un giudizio politico consuntivo non solo del 2018, ma del 2017 e del 2016, dovrei mettere in conto primo fra tutti il decadimento dell’interesse verso le istituzioni. Cioè, quest’Amministrazione si è distinta particolarmente, almeno rispetto alle mie pregresse esperienze, che per la verità hanno saltato qualche lustro, perché non era mai accaduto che si dovesse mettere sotto accusa la Presidenza del Consiglio per il modo di essere Presidente della maggioranza, se non proprio soltanto del governo cittadino. E non era accaduto mai, se non sporadicamente, che i consiglieri di minoranza o di opposizione dovessero ogni volta fare il richiamo al Regolamento. Sembra la trasmissione di Frassica e Arbore di tanti anni fa. Andiamo al Regolamento.
Ora, il Regolamento il Presidente lo applica in una maniera rigorosissima nel momento in cui non dà la parola nemmeno al Sindaco, non dà la parola all’assessore, per rispondere a delle domande che aspettano sempre una risposta. Alcune si possono dare concretamente, come nel fatto di aggiornare l’albo pretorio eccetera. Va bene, per questo basta un cenno della testa eccetera. Però su altre questioni su cui il Consiglio comunale viene veramente tenuto fuori non interessa al Sindaco, non interessa agli assessori, non interessa al Presidente richiamare Sindaco e assessori a tutela di quest’organo che si sta dimostrando nella vostra intenzione di essere necessario soltanto ai fini di dover superare qualche vincolo di legge, nel senso che dobbiamo fare obbligatoriamente delle Commissioni. Che poi le Commissioni siano fatte tanto per…, non importa. È difficile anche polemizzare su questo, perché le risposte non si danno alle domande e si ripetono non risposte, cioè risposte date ad altre domande probabilmente o alle proprie, non a quelle che vengono fatte, e si va avanti.
Che cosa dobbiamo dire al consigliere Santoro quando si tratta di non riconoscere che le interpellanze, le interrogazioni non vengono portate, ma non soltanto stavolta, nel primo Consiglio utile? Che dobbiamo dire? Che l’ha deciso la Conferenza dei Capigruppo? Ma non abbiamo nemmeno votato nella Conferenza dei Capigruppo.
La Conferenza dei Capigruppo, se ha un valore, lo ha perché si cercano delle intese, ma nella Conferenza dei Capigruppo non si cercano le intese. Si dice: si fa il giorno 9. E lo si fa sapere alla città ben dieci giorni prima. Poi si cerca di ovviare, perché chiaramente… “No, ma io ho soltanto proposto, ho fatto un’indagine per capire quanti consiglieri potevano essere presenti il giorno 9”.
Chiaramente, mi rendo conto che i primi a essere interpellati sono i consiglieri di maggioranza, perché gli atti dell’Amministrazione non possono che essere sostenuti anche in Consiglio. Sarebbe assurdo che un Presidente del Consiglio andasse contro la maggioranza, assurdo. Ma è altrettanto riprovevole che vada a sostenere soltanto quelle ragioni.
Il consigliere Danese aveva proposto in quella fase: “Il giorno 9 non è possibile, il giorno 8 non è possibile perché il Sindaco e l’assessore al ramo non ci sono. Ma questo lo si sapeva anche prima, nel senso che la loro assenza per esempio alla Commissione consigliare non è un’assenza piovuta dal cielo. La Commissione si doveva fare nei giorni in cui qualcuno fosse presente.
Io ho eccepito anche un altro dato: mancano il Sindaco e l’assessore. Non è che abbiamo un Vicesindaco che fa soltanto in maniera diligente il suo compito di assessore ai vari rami che gli sono stati assegnati. Il Vicesindaco è Vicesindaco in tutte le situazioni, però il Vicesindaco non lo potevo crocifiggere l’altro giorno dicendo: “Vieni e rispondi per conto della…”. Non lo potevo crocifiggere, perché anche se ha un’età più o meno simile a quello dei crocifissi, dobbiamo stare attenti a non emulare il peggio. Va bene… Va bene. E quindi hai guadagnato qualcosa. Non potevo fare questo. Io almeno ho detto altre volte che uccidere un uomo morto è da maramaldo, e io non sono un maramaldo.
Però il Sindaco o l’assessore che in quel momento ha quella delega al bilancio, nei giorni precedenti, se proprio non poteva essere fatta il giorno 7 quella Commissione, potevano cercare di farla, o farla qualche giorno dopo. Credo che, al fine di evitare quello che poteva essere un intervento del prefetto con diffida, fare il giorno 9, fare il giorno 11 o fare il giorno 12 questo Consiglio… Tanto è vero che è scritto che in seconda convocazione, se la prima dovesse andare deserta, si viene alle ore 9 del giorno 11. Vuol dire che era possibile farla slittare un po’ avanti. Con questo si salvava non soltanto la forma, ma la sostanza, cioè la sostanza che significa: io voglio avere rispetto dell’unico organo istituzionale con le sue diramazioni, che sono Consiglio e Commissione. Il rispetto, voi, di queste due non ce l’avete, non l’avete mai dimostrato perlomeno. Può darsi che ce l’abbiate, ecco, può darsi che ce l’abbiate, ma non fate niente per dimostrarlo, se non attenuando ogni volta con le risposte ripetute, anche quando sono sbagliate, a difesa di non so quale verità, che mi pare sia fuori…
Allora, primo dato, quando si dice, l’altra volta, accediamo all’idea che il parere dei revisori dei conti non è ancora arrivato, altra grande questione, la relazione dell’organo di revisione si dice di aver ricevuto loro in data 19 aprile tutto ciò che c’era… Perfetto. Dal 19 aprile al 7 di maggio, fino alle ore 15.30 non era possibile avere questo. Regolamento, Statuto che cosa dicono? Che il giorno 3, giorno in cui c’è stata la riunione dei Capigruppo, tutti gli atti devono essere messi a disposizione dei consiglieri. Violare questo dato statutario è cosa da niente.
Ecco perché il vero consuntivo è il rispetto degli altri. Il vero consuntivo è il rispetto dei rappresentanti della Città, che giustamente sono rappresentanti a pieno titolo di cittadini che li hanno espressi a pieno titolo. E i cittadini, quando li hanno espressi, non li hanno espressi dicendo: tu devi essere di maggioranza, tu devi essere di minoranza, tu devi dichiararti indipendente. Li hanno espressi dicendo: va’ in Consiglio comunale, ti do delega perché tu possa rappresentarmi. E ci sono alcuni che sono portatori di 100, di 50, di 30, di 25 eccetera, che bisogna esercitare nel rispetto di questo. Dove sta questo rispetto? Non c’è.
Ma un Sindaco che si è qualificato nella sua attività pre-sindacale come colui il quale sul tema delle istituzioni, sul tema dell’onestà, sul tema dell’ambiente ,su tutti i temi possibili e immaginabili, adesso, caricato delle responsabilità di essere il capo di un’amministrazione, che ripeto non è una cosa facile da portare avanti… Io mi sono sempre immedesimato nelle difficoltà degli amministratori, perché per qualche tempo più o meno lungo questa responsabilità l’ho avuta e ho saputo sulla mia pelle e ho sperimentato quante siano le ore da destinare, quanto sia il sonno da perdere, ma quanto sia anche il dovere di rispondere.
La funzione prima di un amministratore è quella proprio di dare le risposte, e le risposte avvengono non attraverso i numeri. Adesso, poi, nel successivo intervento entrerò nel merito, se non altro attraverso la lettura sintetica di quella che è la relazione dell’organo di revisione, che ci è stato dato a seduta iniziata del Consiglio e la Presidente, bontà sua, ha detto: “Se volete 15 minuti – ha detto Danese – possiamo sospendere, così lo leggi e ne parliamo.
Allora, che sia tanto assurda questa risposta è dato dal fatto che uno non capisce che significa leggere, cercare di comprendere. Io ci ho passato perlomeno due ore a leggere. Ho fatto qualche punto interrogativo. Dovevo chiedere al Presidente o al rappresentante dell’organo di revisione, che manca. Dovevo in questo momento chiedere anche al responsabile del servizio bilancio, che manca.
Io vedo che il Presidente dice: “Va bene, ci sono altri interventi? Non ci sono?”. E sta lì pronto con la campanella a dire: “Dichiarazione di voto”. Scusate, un po’ di rispetto, un poco, minimo, 0,1, come per il lattosio, anzi 0,01, senza lattosio, no? Non fate in modo che sia calpestata l’intelligenza delle persone che alberga in tutti gli esseri umani di qualunque latitudine, universalmente, di qualsiasi tempo, e che ci rende uguali. Se ci rispettiamo a vicenda, possiamo fare tutte le distinzioni di voto, di analisi eccetera, però rimarrà un rapporto umano molto stretto, molto reale, avremo fatto tutti nel nostro ruolo gli interessi per cui siamo stati votati, altrimenti io mi sento calpestato.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Consigliere Manigrasso, prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Presidente, io gliel’avevo anticipato in sede di Commissione l’altro giorno. Mi riallaccio a quello che ha detto il consigliere Annicchiarico in merito alla questione del parere dei revisori dei conti.
Non si può assolutamente iniziare la Commissione relativamente alla rendicontazione di un bilancio annuale senza che il parere dei revisori sia allegato precedentemente, ma soprattutto a Commissione iniziata.
In effetti, la Commissione era stata convocata in seconda convocazione alle ore 15.00. Abbiamo aspettato che arrivasse il parere tramite la posta elettronica. Erano oltre le 15.30.
Al di là del fatto che sia arrivato, giustamente non si è avuta la possibilità di leggere e di verificare quanto i revisori avessero potuto eccepire in sede di propria relazione.
Io le avevo anticipato che, nonostante tutto, anche loro stessi hanno scritto che la rendicontazione gli è stata notificata il 18 aprile, stessa data in cui è stata notificata a noi consiglieri comunali. Dal 18 aprile si sapeva che la scadenza naturale imposta dalla legge per l’approvazione del rendiconto era il 30 di aprile, quindi i revisori sapevano che c’era questa scadenza, per non arrivare poi a una diffida del prefetto, per utilizzare i venti giorni successivi, ancora attualmente in corso. Non so se è arrivata la diffida del prefetto, però credo che l’abbiamo in qualche modo evitata, perché forse è stato convocato il 3 di maggio il Consiglio comunale, quindi tra la festa e il giorno dopo probabilmente il prefetto non ha fatto in tempo, però i revisori sanno di queste scadenze.
Da quello che ha detto sia lei, sia l’assessore al bilancio, sia il dottor Bavaro, hanno sollecitato il parere dei revisori in previsione sia della Commissione sia del Consiglio, per cui è inaccettabile che il Consiglio comunale sia messo in queste condizioni.
Ripeto, io gliel’avevo anticipato e lo faccio formalmente questa sera: chiedo che sia fatta una diffida scritta al collegio dei revisori dei conti, che rispettino gli ordini dei lavori del Consiglio, rispettino i tempi delle scadenze e si metta l’intero Consiglio comunale nelle condizioni di poter adempiere al proprio mandato e ai propri lavori sia delle Commissioni sia del Consiglio nei tempi utili previsti.
Non abbiamo, purtroppo, altri elementi per poter recepire il loro operato, non abbiamo elementi nemmeno per dire che non operano bene rispetto a quello che è il loro lavoro, però come tempistica assolutamente mettono in gravissima difficoltà il Consiglio comunale, per cui, Presidente, io le chiedo, non so se vuole metterlo in votazione, non lo so come poter fare, si consulti anche col Segretario, chiedo che una nota venga inviata al collegio dei revisori di protesta – io l’ho chiamata di censura, ma di protesta, come meglio si può dire – affinché questi fatti non succedano più.
Su una cosa che riguarda il rendiconto ho una domanda rivolta all’assessore.
In sede di redazione di bilancio di previsione, io le chiesi perché non erano stati rimessi i fondi per gli incentivi alle aperture di nuove attività nel centro storico. Lei mi disse, assessore: “Poi vedremo in sede di rendiconto”.
Nei 157.000 euro rimasti disponibili, tranne quelli vincolati, riusciamo a recuperare una somma da mettere come incentivi, come bando per incentivi per le attività nel centro storico? Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Manigrasso.
Siamo tutti d’accordo che per eventuali chiarimenti facciamo un cumulo di quelle che sono le richieste fatte all’assessore, per poi esaudirle in un unico intervento successivamente. Nel frattempo, continuiamo con gli altri interventi.
Se non ci sono interventi, passerei la parola… Consigliere Santoro, prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, Sindaco, consiglieri comunali e assessore, nel frattempo che parlavano gli altri, mi scrivevo degli appunti.
Come vedete, non è da oggi che ci sono delle lamentele da parte dei consiglieri comunali contro i revisori dei conti. Non è da oggi che io sto affrontando questa battaglia, ma da quando si sono insediati, anche perché secondo me la diffida o un rimprovero o qualche cosa altro non serve a nulla, perché sono in procinto di scadenza. Durano tre anni, lo sappiamo tutti, e poi dopo vengono sostituiti. Va bene.
Quello che mi preoccupa è l’assenza del nostro funzionario al bilancio.
Allora, caro Sindaco, caro assessore al bilancio, io ho notato tante di quelle problematiche, ma non faccio in tempo sicuramente a enunciarle, però mi sbrigo subito, così vediamo un po’. Mi rivolgo, però, sempre anche al Sindaco, perché il Sindaco non ha comunicato nemmeno – proprio adesso l’ho saputo – che manca la figura del comandante a Grottaglie. Il comandante dice che è andato via, Sindaco. Come ha fatto a presentarcelo? Come ha fatto a presentarcelo quando è stato nominato comandante? A meno che non mi dica qualcosa, che è andato via… Si dice per tre mesi, ma secondo me ti ha salutato. È andato via, non c’è più il comandante dei Vigili urbani. Non so per quale motivo. Va bene. Almeno che il Sindaco dica qualcosa al Consiglio comunale.
Io ritengo, caro assessore, questo pre-consuntivo di bilancio un po’ particolare, anzi super particolare. In questo rendiconto mancano – assessore all’urbanistica, ne abbiamo anche discusso – mancano quasi altri 800.000 euro di soldi che non entrano nel Comune di Grottaglie per quanto riguarda le tasse che devono pagare i cittadini che hanno costruito abusivamente, il cosiddetto condono edilizio del 1992, 1993 e 1994. Ancora non si vede un centesimo!
Lei doveva darmi una risposta. Io mi ricordo che disse: “Consigliere comunale, poi ti faccio sapere qualcosa su questa somma, perché, sai, l’assessore è nuovo, l’assessore così, l’assessore colà”. Non m’ha fatto sapere più niente. Ringrazio anche lei. Quindi, 800.000 euro.
Sindaco, queste sono cose gravi. Poi si dice che uno si rivolge ancora alla magistratura. Quando un bilancio è falsato, io consigliere comunale non devo essere responsabile dei vostri problemi. Questi sono problemi molto importanti. Ricordiamoci che in tante amministrazioni comunali ci sono stati tanti sindaci, tanti consiglieri, tanti assessori rinviati a giudizio. Ricordatevelo. Ricordatevelo.
I Vigili urbani. Se noi andiamo il sabato mattina, assessore, il sabato mattina… Va bene, di questo è responsabile il Sindaco, perché ha lui la delega, come presumo che tenga pure la delega all’ambiente. Non si sa nulla… No, dell’ambiente parlo. Anche i Vigili urbani. All’ambiente.
Vigili urbani. Il sabato mattina, se vai in via Togliatti, nei pressi della piazza coperta, al mercato coperto comunale di Grottaglie, cosiddetto Via Campitelli, è pieno di macchine parcheggiate, ognuna per conto proprio. Non c’è un vigile urbano che interviene. Io, per poter andare a casa il sabato e la domenica… diciamo il sabato, non riesco ad andare, devo fare un giro micidiale per poter arrivare a casa con 50 metri che ci sono. Non c’è un vigile urbano.
Avete paura di fare i verbali in quella zona? Solamente davanti all’ufficio mio mandate i Vigili urbani, che vengono e si portano le macchine? Solamente le macchine mie si portano? E le macchine degli altri cittadini ce stanno a face?
Al di là di questo, ho chiesto circa quaranta giorni fa al funzionario – ecco perché volevo che la sua presenza fosse importante quest’oggi – ho chiesto la relazione del CTU per quanto riguarda la causa del comparto C. Non mi è stata data risposta, Sindaco, dal 6 di aprile, dal 6 di aprile. Quando un funzionario non risponde a un consigliere comunale – questo l’ho sempre ripetuto – è una cosa grave, sono problemi importanti, Sindaco, sono problemi importanti.
Io ogni qualvolta che poi devo prendere un’iniziativa, scrivo al Presidente del Consiglio, scrivo al Sindaco e scrivo al direttore generale per responsabilizzarli, e da domani mattina vi arriverà anche questa lettera, perché voglio subito la relazione del CTU, che è stata depositata e non l’ho mai ricevuta. Al consigliere comunale entro cinque giorni devono essere dati i documenti lavorativi. Già quaranta giorni sono passati. Non devo averli, questi documenti? Bontà vostra.
Grottaglie, quando piove, assessore ai lavori pubblici, si allaga, si allaga. Cerca di provvedere. Cerca di fare qualcosa. Fatti prestare una goccia di soldi dall’assessore al bilancio, perché ne tiene assai. Pensa per Grottaglie. Non pensare a rappezzare le buche, che quella è ordinaria amministrazione.
Se un amministratore comunale non fa l’ordinaria amministrazione, come il Sindaco, come la sua Giunta, come il suo Consiglio comunale, a che serve? Io devo proporre qualcosa, se vincerà il centrodestra, ora sta il centrodestra, ma non mi piace quel centrodestra. Se, se, se… dirò che il Consiglio comunale, quando vince una certa coalizione, devono amministrare solo loro, come succede nelle società per azioni. I consiglieri comunali di minoranza non devono più esistere, perché si risparmia, c’è la spending review, e quindi devono essere responsabili loro di qualche problema! Quindi, il Consiglio comunale non deve essere più rappresentato dalla minoranza. Sono responsabili loro, qualunque cosa succeda, qualunque cosa. Devono studiare queste problematiche, così risparmiano pure soldi. Sai quanti soldi si risparmiano delle Commissioni, del Consiglio comunale, dei dipendenti che si assentano dal proprio lavoro e vengono a fare il Consiglio? Quanti soldi si risparmiano…
Va bene, l’assessore all’ambiente non so chi è.
L’Amministrazione comunale è sempre rimproverata. Ogni volta che si fa un Consiglio comunale, Presidente, sei sempre rimproverato. Questo è gravissimo, Presidente. Devi cercare di non farti rimproverare. Devi cercare di non appartenere più al tuo partito politico, ma devi essere, come ho detto prima, il Presidente… Se ti fanno fuori, ti voto io, non ti preoccupare, hai il mio appoggio, ti voto io. Devono raggiungere almeno i due terzi della maggioranza per farti fuori, ma non ti ci faccio fare fuori, perché ti votiamo io, la Russo e la Cabina e non ti fanno fuori, tranquillamente. Però, l’importante è che rispetti anche la minoranza! È chiaro, Presidente?
Il condono edilizio l’ho detto.
I servizi sociali. Scusami, assessore… Non c’è l’assessore. La prima volta… anche perché come assessore il suo lavoro mi piace come viene svolto, però la devo rimproverare. Chiamala. Dove sta l’assessore ai servizi sociali. Chiamala tu, Sindaco. In due minuta la chiami. Tieni un gruppo numeroso e la devo chiamare io? Mannaggia, Sindaco. Sindaco, mannaggia il demonio. Tieni un gruppo, dai, chiamala subito. Non risponde, peccato. Mi fai ridere. Va bene.
I servizi sociali, caro Sindaco. La casa di riposo te l’ho detta. Non avete preso nessun provvedimento, non sappiamo quanto si spende, non sappiamo quanto entra. Per gli anziani non è stata fatta nessuna manifestazione a loro favore, eppure gli anziani hanno diritto a essere tutelati. Ci sono molti anziani che vivono a casa e che non sono autosufficienti. I servizi sociali dovrebbero intervenire per aiutare queste persone, queste fasce deboli. Lei non ha fatto altro, visto che è il tutore del lavoro… “Il lavoro sarà la cosa più importante per quanto riguarda il programma politico della coalizione Grottaglie On, il lavoro sarà importante”, ma come ho visto, caro Sindaco, il lavoro vede la Domus che ha licenziato tante persone, caro Sindaco, i soldi che dovevano arrivare, il nostro consigliere regionale Borraccino insieme a Ciro Petrarulo che andava… È amico tuo, Borraccino? Fa parte del tuo partito. Grave, gravissimo. È gravissimo.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, per cortesia.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Io lo volevo con me. Lo volevo, perché era in difesa dell’ospedale. Era in difesa dell’ospedale. Peccato. Che è successo?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, consigliere Santoro, sono passati dieci minuti da quando ha iniziato a parlare. È un fiume in piena, oggi.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Non ci sono venti minuti, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE.
No, no, sono sempre dieci.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Fammi parlare un altro po’. Alla dichiarazione di voto vediamo.
Speaker : PRESIDENTE.
Come vuole lei.
Ci sono altri interventi? No. No, ma io guardo il monitor, e di solito mi sfugge qualcosa.
Consigliere Cometa, prego.
Speaker : ANDREA COMETA.
Grazie, Presidente.
Diciamo che dopo i rimproveri mi sento in dovere di fare qualche elogio a quest’amministrazione, visto che il documento non è altro che un documento sano, dove c’è un avanzo. È chiaro che poi l’interpretazione politica ci porta a tirar fuori il proprio punto di vista.
Io, leggendo la nota dei revisori dei conti, non posso che notare come, rispetto al 2016, l’indebitamento di quest’ente sia calato di 4 milioni di euro e l’avanzo, così come relazionato prima dall’assessore, sia un avanzo dettato anche dalle norme stringenti, ma tutto questo è avvenuto senza valutare alcuni aspetti.
Io, per esempio, qui di fronte ho dei dati provenienti direttamente da Pugliapromozione. Visto che prima si parlava di turismo, nel 2017 abbiamo avuto 3.186 presenze di visitatori italiani, nel 2018 ne abbiamo avute 4.520. Di stranieri ne abbiamo avuti 1.118 nel 2017 e, nel 2018, 1.471. Complessivamente, c’è stato un aumento di visitatori a Grottaglie, e questo vuol dire che le cifre che sono state spese sul capitolo del turismo hanno dato dei risultati. Quindi diciamo che dobbiamo ragionare su questo.
Poi mi sento anche in dovere di dire… Prima, qualcuno ha fatto un intervento parlando di discarica: credo che, innanzitutto, se si raggiunge un risultato, il risultato è di tutta l’Amministrazione completa, non di qualcuno in particolare. In merito a quest’argomento, qualcuno dovrebbe invece prestare silenzio, visto e considerato che si è sostenuta una parte politica che oggi è ben individuata dietro le sbarre.
Per il resto, mi riservo di aggiungere qualcosa successivamente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Cometa.
Consigliere Marangella, prego.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Grazie e buonasera a tutti.
Ho atteso volutamente di prenotare l’intervento, perché auspicavo, e ringrazio Cometa per aver fatto un intervento, non perché dovessi rispondere in un normale contraddittorio con la maggioranza, ma perché speravo che si ripristinasse la normale consuetudine in politica di discutere, di avere un confronto leale.
Prima di entrare nel merito del bilancio, Sindaco, devo anch’io fare un richiamo riallacciandomi all’intervento del professor Annicchiarico. L’ho fatto in Commissione, e me ne daranno conto i consiglieri che erano presenti.
Al netto dei numeri, al netto delle azioni messe in atto da un’Amministrazione rispetto a quelli che sono gli obiettivi prefissati, c’è l’esigenza, e quindi per me è un richiamo, è un reclamo, di recuperare il normale buon senso nel rispetto delle istituzioni e nel regolare svolgimento dell’attività politica proprio per evitare di dover denunciare un decadimento della politica verso le istituzioni, e credo anche verso le persone che oggi sono chiamate a rappresentarle.
Non è un fatto marginale, non è un voler rintuzzare o voler cercare altro per evitare di discutere dei numeri, perché poi dei numeri discuterò, però io credo che non giovi a nessuno, a nessun consigliere, non di minoranza, ma a tutti i consiglieri, oggi, convocare uno dei momenti clou di un’Assise come il Consiglio comunale, cioè la discussione di un rendiconto di gestione, senza il Sindaco, che è legittimato a non esserci, senza l’assessore al bilancio, al ramo, e senza il parere dei revisori dei conti. Non è un una tantum. È prassi consolidata, purtroppo, abbiamo registrato negli ultimi anni, almeno per il comportamento messo in essere dai revisore dei conti. Mi scuso con l’assessore se altre volte, invece, è stato presente.
Però questo è fondamentale non tanto perché cambi qualcosa rispetto all’analisi dei documenti che ci vengono forniti, ma perché ripristina quello che è un sacrosanto, anzi la sacralità dell’istituzione, cioè rispettare la dignità di chiunque oggi sia seduto qui che vuol apportare il suo contributo alla discussione.
E quindi noi dobbiamo evitare di avere una caduta di stile. L’appello che lancio al Sindaco è quello, non di ritornare a una Prima Repubblica, ma è quello di fare in modo che anche a Grottaglie le istituzioni recuperino quelle che sono le regole basilari del vivere politico, anche quello del contraddittorio.
Io ho atteso l’intervento del Capogruppo del partito di maggioranza relativa perché presumo che all’interno di una discussione su un argomento così importante come il bilancio ci debba essere un contraddittorio, altrimenti avevamo registrato questa sera semplicemente una serie, anche forse ridondante, di interventi da parte di una parte, ma non ha senso. Io credo che un bilancio, specie un bilancio come quello del Comune di Grottaglie, vada difeso, vada argomentato, vada discusso, vada anche sviscerato rispetto ad alcune tematiche, sicuramente su una base di interpretazione politica dell’azione amministrativa e non tecnica.
Il dirigente capo in Commissione ha detto: “Io vi illustro i numeri, dopodiché interpretateli secondo il vostro pensiero rispetto a quello che è il vostro intendimento politico”.
I numeri, è sufficiente che sia il dirigente a enunciarli. L’interpretazione di quei numeri poi compete alla politica, ma compete alla politica in un regime di contraddittorio, altrimenti rischiamo – ecco perché l’appello al Sindaco a porre argine – rischiamo che, al di là delle problematiche che hanno interessato recentemente l’Amministrazione, effettivamente ci sia una disaffezione dei consiglieri rispetto al mandato ricevuto. Ovviamente, al di là delle dinamiche interne, registrare dimissioni a catena di consiglieri comunali, registrare dimissioni a catena di assessori, registrare la presenza di casting all’interno dell’Amministrazione comunale, credo che sovverta quelle che sono le normali regole di svolgimento dei lavori di qualsiasi istituzione.
Quest’appello, lo voglio fare fortemente, perché anche Grottaglie merita che il senso della sacralità delle istituzioni venga rispettato a pieno, indipendentemente dalla collocazione di ognuno di noi.
E credo che poi vada anche recuperato un minimo anche di logica nella politica. Prima, ho enunciato quello che è accaduto nell’ultimo mese, Sindaco, le dimissioni dei consiglieri, sicuramente per malessere, al di là delle motivazioni personali, di alcuni assessori. Non è nemmeno logico registrare che consiglieri di maggioranza, e qui occorre ribadire la differenza che passa tra un consigliere che oggi crede, sposa e lavora per sostenere l’azione amministrativa, nell’agire privato – ognuno di noi ha un mestiere – interroghino i cittadini rispetto alle istanze che vengono messe in essere e da consigliere chiedano all’Amministrazione di poter rispondere e far fronte.
L’Amministrazione siamo noi. Non può ognuno di noi, fuori da qui, nell’ambito del proprio lavoro, interrogare un cittadino che mostra, tra virgolette, perplessità rispetto all’operato dell’Amministrazione, poi rimandare all’Amministrazione. Chi è l’Amministrazione? Probabilmente, qualcuno di voi o quasi tutti voi mi stanno dicendo che l’Amministrazione è il Sindaco Ciro D’Alò. Non è così. Non è il Sindaco. Il Sindaco deve evitare che ci sia la personificazione dell’agire politico amministrativo in questa città attorno esclusivamente alla sua figura. Siamo tutti amministratori. Anche quelli di minoranza sono amministratori. Ed è un paradosso che si registrino… A distanza di tre anni, non si può ancora registrare momenti di questa specie.
Non ho fatto nomi volutamente, non voglio dire episodi, ma io credo che, come ha ribadito qualcun altro, ai social accedano tutti o alla Web-tv accedano tutti, quindi mi sembra paradossale che un Consiglio comunale di una città di 32.000 abitanti registri questi paradossi.
Credo e chiedo che vengano ripristinate le normali regole di funzionamento delle istituzioni, in cui ognuno di noi si assume le responsabilità delle azioni che compie nell’ambito della propria collocazione.
Sul bilancio dico poco. Interverrò dopo. Sul bilancio dico semplicemente che, per fortuna – ritengo che sia una fortuna – registriamo un bilancio che manifesta una consolidata stabilità strutturale nei conti, anche enunciati dai revisore dei conti, dove non ci sono criticità elevate, dove probabilmente c’è da correggere o da smussare qualcosa, e questo, si deve dare atto, anche alla luce della problematica royalty venuta meno.
Siccome oggi non stiamo approvando, anzi stiamo approvando il dato contabile… Il dato contabile è sano, per fortuna dico. La Città di Grottaglie non è in pre-dissesto, come molti comuni che sono vicini a noi. Va semplicemente, oggi, rialimentata la discussione politica rispetto all’interpretazione o agli intendimenti di un agire amministrativo, e quindi alla spesa che viene messa in atto rispetto a un bilancio consolidato.
Mi fermo qui. Mi fermo qui, perché credo che vada fatta una riflessione su questi passaggi. Successivamente, se sarà necessario, ci sono due o tre punti che vorrei approfondire. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marangella… Consigliere Annicchiarico, prego.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Grazie.
Cerco di dare un ulteriore contributo a questa dialettica ripristinata in Consiglio comunale.
Ora, la dialettica ha il pregio di poter operare delle sintesi, però se manca la tesi e c’è soltanto l’antitesi, la sintesi non si produce. Nel corso dei lavori credo che l’Amministrazione abbia scelto questo cammino, questo tragitto: sanare quella che era stata una mancanza in Commissione dal punto di vista dell’analisi politica attraverso la relazione dell’assessore, il quale effettivamente non ha fatto cenno, se non proprio di passaggio, agli aspetti tecnici e ha voluto riassumere alcune voci e ha detto qualche dato e ne ha citati… io ne ho messi qui cinque. Poi, alla fine, ha detto: possiamo fare di più.
L’intervento del Capogruppo del partito di maggioranza è intervenuto per poter, credo, aiutare – l’ha detto lui in premessa – attraverso l’individuazione di altri punti positivi, ma anche lui tutto sommato ha ridotto a un altro paio di punti.
Ora, il Sindaco probabilmente si sta riservando l’ultima parola, che spero non sia quella di fare appena una cernita di qualche punto positivo o che si può ritenere più positivo di altri, ma che sia una maniera garbata, completa, una visione, come altre volte ha fatto, anche per dare al Consiglio la possibilità di riflettere. Però se lo fa come ultimo intervento, si riaprirebbe il dibattito, perché le cose che dirà probabilmente possono essere anche oggetto di ulteriore riflessione.
Io avrei scelto una strada diversa, nel senso che, se vogliamo onorare un consesso consigliare, la presentazione, o fatta dall’assessore o fatta dal Sindaco, a illustrare i meriti generali, i limiti – “possiamo fare di più” ha detto anche, giustamente, l’assessore al ramo – era quello il momento iniziale di offrire al Consiglio elementi per poter avere possibilità di intervento.
Quindi, mi pare che la seduta si prolungherà se l’intervento del Sindaco, una volta fatto, dovrà mettere in condizione qualcuno o di chiedere delle precisazioni o altro.
Io nei giorni scorsi ho avuto la possibilità, in una pausa della mia vita familiare, di viaggiare, di andare a Roma, di usare due volte il treno andata e ritorno, di starci molto tempo, e ho letto un libro, che per me, che ho insegnato storia e filosofia, è un libro che consiglierei a tutti: Antonio Scarati, M. L’uomo del secolo, della Bompiani.
Si parla di Mussolini. Scarati, se non sbaglio… Va bene.
Sono 827 pagine, quindi qualcuno si potrebbe pure… Però è di agile lettura. Questo darebbe a tutti quanti e ha dato a tutti quanti… Tutte le recensioni concordano sul fatto che, nonostante sia chiamato romanzo storico, abbia il pregio di aver fornito quello che è essenziale per il giudizio storico, cioè il quadro vivente, quasi cronachistico, giorno per giorno, con tutti personaggi che in quel tempo si sono confrontati in un momento tra i più difficili della storia d’Italia, che in qualche modo allude anche alla difficoltà di questi giorni, di questi anni, da qualche anno e negli anni prossimi. Potrebbe anche caricare ciascuno di noi di ulteriore responsabilità di giudizio senza soltanto la fantomatica sfida quotidiana fra fascisti e antifascisti di chi il fascismo non l’ha vissuto, non ha vissuto nemmeno l’antifascismo, però si mettono una medaglietta.
Voglio dire… questa non è una divagazione. La cosa che mi è sembrata interessante e che volevo in qualche modo suggerire qui è la figura di Matteotti, che lì viene descritta in una maniera eccezionale: quest’uomo, di cui sappiamo abbastanza, ma non troppo, che è caduto per mano dei fascisti, che aveva poco più di quarant’anni. Lì sono riportati un po’ tutti gli interventi, quelli che lui, consapevole di quello che gli poteva capitare, ugualmente faceva, ha fatto. Soprattutto, guarda caso, faceva le pulci ai bilanci dello Stato. Lì è scritto in maniera documentata come egli fosse pignolo nell’inchiodare i Governi, soprattutto nella fase dopo la Marcia su Roma – Mussolini ha le sue responsabilità rispetto a… – con una dovizia di particolari che in quest’Aula è merito del collega Gianfreda di fare, perché è colui il quale cerca di raccogliere più dati possibile.
Andare nelle pieghe di un bilancio e riuscire a trovare lì le cose che possono essere valorizzate o non valorizzate è la cosa più importante. Quindi, altro che leggere in maniera acritica soltanto…
Utilizzo gli ultimi tre minuti per dare il mio giudizio politico, e vado anche oltre, visto che non ci sono i revisori dei conti a dire…
Ci sono parti di questa relazione dove si dice: “L’Amministrazione non ha… L’Amministrazione non ha… L’Amministrazione non ha…”. Forse, sono fatti puramente formali. Ecco perché non bastava andare soltanto… Possiamo in quindici minuti, anche meno, discutere di questo, tanto se leggiamo le conclusioni, che sono soltanto di sei righe, si dice parere positivo, anzi parere positivo sottolineato, e per qualcuno è già la benedizione dell’intera cosa. Ma lasciamo stare questo dato tecnico, anche perché poi alla fine sarebbe inutile.
Diciamo che un bilancio consuntivo… Quello di previsione è come il Natale per i cattolici, o per i cristiani in genere. Quello consuntivo è come la Pasqua: non si sa mai, delle due date, quale delle due sia la più importante. Il Natale è preceduto dall’Avvento. La Pasqua è preceduta dalla Quaresima. La Pasqua si conclude con il compimento della promessa, passione, morte e resurrezione. Se non ci fosse stato il Natale… Il bilancio di previsione c’è a Natale, dopodiché viene la Pasqua, ma la Pasqua ha la sua passione, ha la sua morte e ha la sua risurrezione.
L’Amministrazione, generalmente, si concentra sulla felix culpa. Se non avessimo avuto un così grande redentore… Se non ci fosse stata la colpa di Adamo, non avremmo avuto un così grande redentore. Se le parti che sono più o meno colpevoli le lasciamo da parte, quello che interessa è il resurrexit tertia die secundum Scripturas. Mi raccomando.
In questo… In questo momento, sul bilancio consuntivo vogliamo fare proprio rapidamente una cosa? Domanda madre: a giudizio di quest’Amministrazione, nell’arco del 2018 rispetto al 2017, nell’arco del 2017 rispetto al 2016, nell’arco di metà 2016 rispetto al 2015 e precedenti e in totale, nel 2018 rispetto al 2015 precedente, voi vedete una Grottaglie migliorata? Prima domanda.
I bilanci consuntivi li fanno i professori alla fine dell’anno, dopo aver fatto un anno di lezione, dopo aver messo in condizione gli alunni di lavorare. Alla fine, vedono quali risultati si possono raccogliere, soltanto didattici per la verità, perché la cosa dell’insegnante è diversa da quella dell’amministratore. Forse, i frutti si vedono molto, molto più in là. Per gli amministratori, ci sono frutti che si possono vedere molto più in là, ed è quello della programmazione. Ci sono frutti che, però, devono essere in qualche modo visibili. “Può fare di più” dice il professore al genitore dell’alunno. “Può fare di più”. Mai l’alunno dice “Voglio fare di più”. Dice: “Basta che prenda il 6”.
In questo caso, voglio capire, la Città è sotto controllo? Boh. Non lo so se è sotto controllo. Sotto controllo di che? Trovo ancora, dopo aver discusso del comandante dei Vigili urbani, poi dovevamo vedere le piazzole dove fare carico e scarico, dove non consentire la sosta… L’altro giorno, quello che vende le lumache sta di nuovo come l’anno scorso là, all’incrocio di via IV Novembre. È cambiato qualcosa? Lì avevamo fatto tutta una discussione se inserire anche via Martiri d’Ungheria, tutta quella discussione. Anche lo stesso modo di vedere laddove devono essere carico e scarico. Ho visto qualche cosa? No. Abbiamo visto, forse, l’autovelox ogni tanto messa qui in maniera impropria, improvvida, inutile. Veramente l’autovelox posta lì è un deterrente importante per evitare incidenti? No, è un modo di fare cassa, basta.
Avevamo una cosa a Grottaglie per cui non dovevamo avere motivo per invidiare gli altri. L’abbiamo fatta perché in questo modo... L’ambulantato stava, sta eccetera. Il parcheggio selvaggio continua a esserci. Con le strade, la pulizia, si sta meglio di due anni fa? No. Ci sono tanti problemi. In futuro… L’Amministrazione ci doveva dire almeno: è arrivata a conclusione quella gara, non è arrivata, che cosa… La comunicazione proprio ai rappresentanti manca.
Io non so l’attività, per esempio, dell’assessore all’urbanistica per quanto riguarda il controllo delle concessioni. Mi piacerebbe capire se è controllato il territorio. Mi pare di no. Gli abusivismi piccoli, medi, tanto non è che ce ne siano grandi, perché l’attività è ridotta, ma ognuno fa quello che vuole, anche a distanza di cento metri da quest’Aula consigliare, anche a distanza di cento metri. È visibile dal terzo piano del… È visibile. Lo sanno tutti. Lo vedono tutti.
Allora, che cosa si aspetta? Perché non lo denunci?
Allora, io mi sono giocato la candidatura a essere candidato Sindaco del centrosinistra perché da assessore all’urbanistica ebbi la malaugurata idea di sottoporre settimanalmente a verifica tutte le concessioni che erano anche in corso di esecuzione. Fui messo nella condizione di essere sotto questa sede comunale… da parte di persone, di tecnici, per dire: “Ma chi te lo fa fare?”.
Allora, voglio concludere anche un’altra cosa. Cos’è che sfugge al Consiglio comunale? Il piano di zona è materia di più comuni. Il Sindaco ha dato qualche indicazione su come si può venire incontro, visto il nuovo bando, per vedere coloro i quali a distanza di tre anni hanno diritto a essere presi in considerazione per quel posto di assistente.
Quel servizio è di tale delicatezza per cui si tratta che non è… Già a scuola il supplente, quando interviene a sostituire il titolare, deve passare più o meno il tempo, più che altro. Lo fa passare. Gli alunni pensano che sia così. Il supplente stesso dice: “Ma che devo fare, quindici giorni, che cosa…?”.
Lì, intervenire su un meccanismo che ha a che fare con le persone, con i bisogni, con tutta una serie di conoscenze che nel tempo maturano… Nel momento in cui si è fatto un atto, un bando, ma i vari Sindaci, ma il nostro, che è del Comune capofila, si è soffermato se è stato fatto un copia e incolla di quel precedente bando? Se è stato fatto un copia e incolla di quel precedente bando, probabilmente, quasi sicuramente, ci sarà un avvicendamento 100 su 100, 100 per cento, degli operatori attuali. E voi vedete che, nel momento in cui ci dovesse essere un 100 per cento nel cambiamento di questo servizio essenziale – stiamo parlando dei bisogni, degli ultimi, e lasciamo stare gli ultimi fatti di cronaca, i buchi dell’anima, di cui parlo sempre, ma non lo so, credo che non sia cambiato assolutamente niente – ma se dovesse essere il 100 per cento, che cosa si fa? Nel primo anno si cerca di far capire ai nuovi che arrivano che cosa devono fare e intanto per due o tre mesi, e ancora di più, quelle famiglie saranno allo sbando?
Un consuntivo di questo deve parlare. Le cifre, per fortuna, peraltro, anche perché abbiamo personale cosciente, che lavora, che fa del suo meglio, anche amministratori che fanno del loro meglio… Il problema non è di dire quanto siamo bravi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Altri interventi? Se non ci sono altri interventi…
Per dichiarazione di voto. Sì, grazie, consigliere. Certo che non sono obbligatori, ma sono dei chiarimenti, domande di chiarimenti in merito al bilancio.
Assessore Bonfrate.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Io un paio ne ho segnate.
Circa la mensa, sicuramente sarà un refuso, perché mensa scolastica… Bavaro non mi ha risposto, quindi in questo caso qua non posso rispondere in questo.
Circa gli incentivi, ahimè, caro consigliere Manigrasso, è un grosso problema, anche perché abbiamo avuto delle richieste da parte di diverse attività, in particolare riguardo agli incentivi alle attività commerciali, però i numeri sono quelli, 157.000 euro. Dobbiamo capire bene quali sono le esigenze dopo che il Consiglio approverà questo rendiconto e capire bene quali le varie priorità.
Non ho molta fiducia su quello, né tanto meno sulle facciate. Purtroppo, come dicevo, questi pochi soldi dovranno essere utilizzati prevalentemente per esigenze più importanti e per venire incontro anche alle esigenze che voi stessi avete mostrato durante il dibattito, quindi esigenze di controllo, di strade, di erba, di verde pubblico, di tutto quello che voi avete sottolineato. Credo che non si potranno affrontare, o comunque fare altri bandi per gli incentivi alle attività commerciali.
Le altre domande, sul tecnico, non le ricordo. Quelle più importanti a cui potevo rispondere sono comunque queste. Per alcune poi c’è il Sindaco, che sicuramente…
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
È vero che non ci sono i revisori, però l’assessore è sicuramente a conoscenza.
A pagina 13 della relazione dei revisori dei conti c’è scritto, subito dopo la tabella del conto del tesoriere al 31/12/2018, in cui sono indicate le somme pignorate per azioni esecutive secondo la seguente tabella e riportata la tabella, alla fine della tabella si dice: “Alla sistemazione di tali sospesi si è non si è sospeso” – si è o non si è sospeso? – “secondo l’allegato…”. Non si capisce, va bene, si capisce poi… Si è… No, però togli la “è” oppure cancella la “è”. Voglio capire. Non si è provveduto?
Siccome l’assessore è a conoscenza di tali fatti, vorrei capire perché non si è provveduto a saldare, se è così. Non a caso, c’è pure una cifra abbastanza importante, 244.814,87, che è l’atto di pignoramento presso la Tesoreria a firma degli avvocati Motolese, Lenti e Borrelli. È tutta la tabella. Ho preso solo…
Speaker : SINDACO.
L’aspetto a cui fai riferimento tu, ma anche il principio… Quest’aspetto cui hai fatto riferimento tu rispetto alla relazione attiene al fatto che questi pignoramenti presso la Tesoreria sono stati già liquidati, ma non sono state cancellate le procedure. Questo saldo negativo, tra virgolette, quest’obbligo di pagamento, non esiste più. È solo una mantenuta iscrizione del pignoramento pur essendo stato già saldato il pagamento. Queste risultano sospese, ma di fatto sono state pagate. Tutti quelli a cui fai riferimento, allegati alla tabella, sono già stati tutti pagati. È solo che risultano… E vanno cancellati, va fatta la cancellazione.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
È una procedura abbastanza farraginosa. Dovrebbe cancellarla l’avvocato che si è preso i soldi, e noi dovremmo chiedere a lui la cancellazione. C’è addirittura, tra questi, roba che è vecchissima, che non riguarda proprio nemmeno né quest’Amministrazione né l’Amministrazione precedente. Non si riesce a toglierla. Sono dei soldi che ci rimangono bloccati nella cassa, ce li blocca. Non ce li fanno spendere. Quindi, dobbiamo fare in modo di…
Più volte abbiamo chiesto… Sì, abbiamo chiesto… Ti bloccano.
Speaker : INTERVENTO.
Formalmente, non c’è un debito. C’è solo una partita prettamente critica di regolarizzazione che va sistemata. La sistemeremo. Ovviamente, il punto è che bisognerebbe incaricare qualcuno che si occupasse di questa procedura. Provvederemo a farlo. Di fatto, non incidono sugli equilibri del bilancio, perché si tratta sostanzialmente di cose già pagate. Non sono debiti.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Scusa, Segretario, mettendo questi soldi nel bilancio, non si fa altro che cambiare la cifra…
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
No, sono solo fermi. Loro dicono che i soldi sono fermi. Stanno già come….
Speaker : MICHELE SANTORO.
Questa cifra deve essere ridotta, quella del bilancio del 2018. Perché devono stare nel pieno carico del consuntivo 2018? Devono essere annullati? Gli 800.000 euro, quanti sono – non lo so, quanti sono – devono essere annullati, quindi il bilancio non è da votarlo. Mi deve essere cambiato il bilancio. Questo è un bilancio che non può essere approvato, Segretario.
Scusami, assessore al bilancio, questo non è un bilancio che può essere approvato questa sera, perché ti cambia tutto il sistema del bilancio, ti cambia tutte le cifre del bilancio. Questa è una partita di giro. Questa è una partita di giro.
Speaker : INTERVENTO.
… del fondo incassi in Tesoreria. Il riparto rispetto alla parte vincolata non lo puoi fare perché pende ancora…
È come un’ipoteca sulla casa che già hai saldato, però non è stata cancellata…
Speaker : SINDACO.
Scusate, se mi date… Credo che si faccia un po’ di confusione. Non c’entra niente. La spiego semplice, così la capiamo tutti.
Non incide sugli equilibri della finanza di questo bilancio. Incide semplicemente sul fatto che la banca, dei soldi che ha conservati, questa parte non la può mettere a disposizione, la tiene conservata, la tiene messa in un cassetto a parte, ma è solo un fatto di cassa, non è un fatto finanziario. Quindi, si tratta di soldi… Se dovesse andare tutto a rotoli, quei soldi risultano pignorati. Paradossalmente, sarebbe pure un beneficio. Sì, però rimane il vincolo giuridico sulla somma di cassa, non sull’equilibrio del bilancio, okay? L’equilibrio complessivo del bilancio non viene minimamente spostato dal fatto che tu cancelli quello o non lo cancelli, perché gli equilibri non si fondano su quel ragionamento. Questo è solo relativo alla cassa. In banca, se tu vuoi pignorare tutti i 15 milioni che hai – sto facendo l’esempio – solamente quei 344.000 euro non li puoi toccare perché hai un pignoramento, ma non c’entra niente con l’equilibrio, è chiaro? È un fatto diverso, non c’entra niente.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Scusa, se so che devo avere questi soldi che stanno nel bilancio e inizio a fare la procedura di pignoramento, la banca me li dà.
Speaker : SINDACO.
Non ti dà niente.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Perché non mi dà niente se io faccio la procedura di pignoramento?
Speaker : SINDACO.
Perché quella parte risulta bloccata da questi pignoramenti, punto. Di tutto quello che hai in banca, la Tesoreria…
Speaker : MICHELE SANTORO.
È ambigua, questa cosa.
Speaker : SINDACO.
No, non è ambigua, Michele. Io sto rispondendo alle domande.
La Tesoreria non se ne frega niente di tutta questa roba. La Tesoreria, di tutto quello che ha nella cassaforte… Michele, seguimi, così te la spiego e te ti viene più chiaro. Tutto quello che c’è nella cassaforte della banca te lo puoi prendere, simbolicamente, tranne questi 344.000 euro, perché hanno un vincolo giuridico emesso dal tribunale, punto, ammesso che tutti gli altri 15 milioni si possano prendere.
Anche se nella realtà sono state già pagate, il corrispondente in cassa attualmente è così, punto. È un fatto di questo tipo. Non va a incidere sui diritti di nessuno, e basta.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate un attimo. Mi sono assentato un attimo. Allora, qual era il chiarimento, se possiamo… Casa di riposo. Un attimo soltanto.
Consigliere Annicchiarico.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Ci è stato spiegato in Commissione, lui non c’era… Allora, il problema è questo: in quella tabella le altre voci non dovevano proprio esserci, quelle dove sta zero, perché lì è la tabella soltanto dei servizi a domanda individuale, e sono soltanto quei quattro.
Se il consigliere Santoro e tutti noi volessimo sapere quanto è l’introito e quanto si è speso, non lo trova in quella tabella, ma lo trova da un’altra parte. Se siete in condizioni di dirglielo, avrà soddisfazione per sapere quanto si introita e quanto si spende, altrimenti se lo va a ricercare lui e poi vi farà l’interrogazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Nel frattempo, passo la parola all’assessore Quaranta per le domande che sono state poste rispetto alle sue deleghe.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti.
Più per sanare i dubbi che sono emersi da quanto ho capito, magari per nostra deficienza nello spiegare bene le cose riguardo allo sport, parto dalle strutture.
Dire che non abbiamo fatto nulla sulle strutture e che risultano ancora abbandonate… Qualcuno si è perso l’invito, magari, che abbiamo fatto per l’inaugurazione del Palazzetto Marinelli. Non lo so. Comunque… No, è stata inviato a tutti i consiglieri. No, tramite e-mail. Va bene.
Fortunatamente, abbiamo restituito il palazzetto Marinelli alla città, per cui è una delle prime strutture che abbiamo riconsegnato completamente ristrutturata.
Passando poi invece agli spazi aperti di cui parlava il consigliere Gianfreda ci tengo a precisare che il palazzetto Campitelli è stato completamente aperto alla cittadinanza, in particolare nella parte della sua pista di pattinaggio, dove sono presenti i canestri liberi. Oltretutto è stata rifatta l’illuminazione per permettere anche… Assolutamente sì… Non c’è problema. È stato anche al gestore del palazzetto di accendere… Sì, sì. È stato detto al gestore del palazzetto di accendere le luci dell’illuminazione della pista di pattinaggio, peraltro ripristinata in questa annualità, quindi la pista di pattinaggio ora ha un nuovo impianto di illuminazione a led… Io vi posso assicurare che vivo Grottaglie e vivo le strutture sportive quotidianamente quasi ogni sera. Oltretutto grazie anche alla riapertura del bar presso il palazzetto Campitelli assicuriamo l’apertura della struttura ogni giorno, dalla mattina alla sera (fino alle 9:00 di sera) e non c’è più bisogno di scavalcare. Stesso discorso verrà effettuato una volta adempiti gli atti per la gestione riguardante il palazzetto Marinelli per la pista di pattinaggio presente nell’altro palazzetto, magari anche per dare uno spazio a quella zona.
Inoltre ricordiamo che è stato allestito un parco CR presso la 167 bis ─ quindi anche quello è uno spazio aperto ─. Naturalmente dire che possiamo fare tutto in pochissimo tempo è impossibile, però ci stiamo occupando di questo.
Altre strutture? Palazzetto Campitelli. Cosa? Sì, sì, sì, sto elencando quelle che abbiamo fatto quest’anno perché magari poi è sfuggito per mancanza nostra, ripeto, per deficienza di comunicazione: palazzetto Campitelli, nuovo impianto di audio, nuovo impianto video e riprese per dare spazio e visibilità a tutte le manifestazioni sportive organizzate dalla popolazione grottagliese, nuovi canestri a soffitto che andranno a liberare gli spazi per svolgere altri tipi di manifestazioni sempre sulla struttura, la piscina comunale aperta. La piscina comunale aperta, ma in particolare laddove si diceva che non c’erano agevolazioni ed era solo a pagamento anche questo, mi dispiace, ma lo devo smentire: le categorie ─ e l’assessore può dare conferma essere più preciso nell’esposizione ─ a disagio sociale o per quanto concerne i disabili sui quali naturalmente si sta investendo molto hanno condizioni particolari e in molti casi anche accesso gratuito.
Stessa cosa per quanto riguarda i progetti messi in campo dall’Amministrazione per queste categorie, ovvero “Sport per tutti”, un progetto che è partito da due mesi e permette a quasi 100 bambini in condizioni sociali particolari di poter sperimentare diverse discipline sportive nell’arco dell’annualità. Questo è un altro progetto, magari mi sfugge pure qualcos’altro.
Stessi lavori sono stati fatti allo stadio, lo stadio è stato rivisto per quanto riguarda la parte spogliatoi e verrà rivisto nel breve termine ─ partirà il bando ─ per il rifacimento completo della pista di atletica e del manto erboso. Naturalmente stiamo anche lavorando per il ripristino dei campetti in mateco che non sono né da pallavolo, né da tennis in questo momento, ma che hanno bisogno di un investimento particolare e che saranno oggetto molto probabilmente della seconda tranche del contributo che la Regione ci ha concesso in virtù del fatto della nomina di Grottaglie 2020.
Quindi parlare di immobilismo strutturale e sociale nello sport mi sembra un po’ eccessivo. Magari un’analisi che o, ripeto, per difetto di comunicazione da parte di questa Amministrazione è emerso questo dato, o magari non è così. Certo. Sì, la proroga è in atto ed è stata fatta fino a dicembre. Esiste, esiste. Va bene, potrà richiederla all’ufficio tranquillamente come tutti gli altri atti. No, esiste.
Va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Non si dicono le bugie, consigliere Santoro.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Mi crescerà il naso, consigliere.
Un’altra cosa importante. Un dato che sembra strano e invece è indicativo e non è negativo è quello che emerge dal disavanzo tra la gestione degli edifici sportivi pubblici e la spesa. Ecco, quel disavanzo fondamentalmente è frutto di una serie di investimenti e incentivi che l’Amministrazione sta mettendo in atto nei confronti di associazioni grottagliesi e non per portare manifestazioni sportive, manifestazioni sociali all’interno delle nostre strutture sportive.
Nel momento in cui l’Amministrazione permettere l’utilizzo gratuito naturalmente si crea un disavanzo da parte di queste strutture, oltre naturalmente ai costi di gestione relativi a luce, acqua, che in prossime gestioni naturalmente, come ben sappiamo, dovranno andare a carico del gestore e non più a quello dell’Amministrazione. Quindi… Sì. Il disavanzo quindi è comportato anche da questo.
Se avete altre domande, non solo sullo sport naturalmente, colgo l’occasione di rispondere nell’immediato, approfitto.
Per quanto riguarda il nuovo sistema informativo relativo all’albo pretorio pubblica tutte le delibere che non siano più vecchie di 15 giorni, le altre vanno in archivio. Quindi c’è l’archivio consultabile con le delibere di Consiglio vecchie No, 2019, tutte. Dopo 15 giorni automaticamente il sistema le sposta in archivio, quindi sono anche quelle del 2019 in archivio. Sì e sono le ultime sei… Dunque, il sistema è così impostato, poi vado a controllare per…: dopo 15 giorni le delibere più vecchie… Sì, sì. No, ma dopo 15 giorni vengono spostate dal sistema automaticamente. Vengono tolte dall’albo pretorio e spostate in archivio. Dell’archivio allora. Va bene, controlleremo se c’è qualche problema. Va bene, va bene. Va bene, d’accordo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie all’assessore Quaranta per i chiarimenti. Ci sono altri interventi? Per dichiarazioni di voto?
Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Io voglio riprendere l’assessore Quaranta perché ha dimenticato di dire un po’ di cose.
Ha dimenticato di dire che in tre anni che stiamo, se annoveriamo le varie manifestazioni sportive a carattere nazionale e non, probabilmente dobbiamo tornare indietro di cinquant’anni messi insieme per cinquant’anni. Hai dimenticato di dire delle palestre di tutte le scuole comunali e provinciali che sono state rese disponibili a tutte le associazioni grottagliesi con orari completi. Hai dimenticato di dire di quante squadre sportive a Grottaglie possono permettersi di fare i campionati.
Quindi, cosa voglio dire con questo? E qua per agganciarmi all’intervento tuo. Mi rendo conto che chi fa l’opposizione deve fare l’opposizione e mi devi credere ─ ti do del tu, Ciro ─ che apprezzo moltissimo il tuo lavoro di andare, come dice il professore Annicchiarico, nelle beghe del bilancio, però contesto una cosa. Veramente Grottaglie non sta avendo piano piano un cambiamento? Veramente non lo vedete? Vale a dire, sapete che il canile fra poco sarà consegnato, fatto nuovo, la Piazza di Campitelli ha pavimentazioni nuove, infissi nuovi, avrà altri interventi per completare quella che è la spesa iniziale, le strade che si stanno facendo, gli alberi che richiedevano spese inutili su delle strade importanti perché in cinque anni via Madonna di Pompei e via Ennio sono state fatte tre volte. Non sarà più fatto dopo questo intervento perché è stato sradicato qual era il problema, cioè gli alberi.
Adesso se consideriamo che c’è stato un taglio credo, Sindaco, di circa 900.000 euro di trasferimenti dal Governo centrale e riusciamo ancora a fare queste cose, io credo che sicuramente si interverrà nel centro storico perché 3,2 milioni se non mi sbaglio, assessore… Saranno 5 milioni? 3 e mezzo, mi sbagliavo di qualcosa. Per quanto riguarda i bandi di rigenerazione si rifaranno delle strade dove provvederanno a istallare le chianche, poi ci saranno altri finanziamenti che vedranno sicuramente Grottaglie al centro di attenzioni importanti quale quello che sarà Grottaglie 2020 per eventi sportivi e non solo. Vale a dire se poi ci fermiamo e facciamo un’altra considerazione, ossia quanti sono i soldi entrati per quanto riguarda le multe, se si fanno le multe vuol dire che c’è un controllo maggiore del territorio. Si può fare di più? Sempre si può fare di più, sempre.
Detto questo, senza volermi prolungare ─ perché andrei a decantare qual è l’operato di fatto doveroso e perché chi sta in Giunta ha il dovere di fare quello che sta facendo e ha il dovere di fare meglio ─ dovere nostro di maggioranza è di proporre ed eventualmente sollecitare, solleticare, punzecchiare gli assessori che ci rappresentano e dovere dell’opposizione fare opposizione. Tuttavia con dati di fatto.
Parlare tanto per parlare, tanto per riempire gli spazi dateci in consegna per quanto riguarda gli interventi in Consiglio comunale è un peccato. È veramente un peccato, colleghi consiglieri. Vale a dire noi dobbiamo contestualizzare e dare dei riferimenti specifici su ciò che si sta facendo e su ciò che non si sta facendo. Allora, sicuramente come dice l’assessore al bilancio si può fare di meglio, si può sempre fare di meglio, nessuno è perfetto. Tuttavia tanto si sta facendo. Su quello su cui non si ha potere non si può fare. Mi sono spiegato? Vale a dire io non posso andare sulla luna se non ho la possibilità, non ho i mezzi per andare sulla luna e per di più se non sono capace a fare l’astronauta. Dobbiamo essere concreti, pragmatici, contestualizzare il momento storico, altrimenti facciamo degli interventi tanto per fare anche perché ci sono interventi ─ oramai seguo il Consiglio comunale da circa 15 anni ─ che si assomigliano. Potete fare il copia─ incolla ed è uguale per cui o si fa un intervento con dati di fatto o altrimenti non ha proprio senso.
Pertanto io voterò sì per questo rendiconto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Consigliere Annicchiarico, per dichiarazione di voto.
Prego.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Forse il Sindaco si sarà preoccupato del fatto che si poteva riaprire un dibattito se fosse intervenuto durante il dibattito. Quindi si è astenuto, qualche altra cosa l’ha aggiunta il consigliere Petrarulo con la foga che da un po’ di tempo in qua ha ritrovato.
Io penso di non abusare del tempo che mi viene concesso statutariamente, di dire delle cose che possono essere utili in un contraddittorio, parlare tanto per parlare ho un’idea completamente opposta e potrebbe essere anche ribaltata. Tuttavia sta di fatto questo, cioè era stato rimandato in Consiglio comunale il dibattito sull’aspetto politico di questo consuntivo. L’Amministrazione ha ritenuto che questo dibattito potesse essere introdotto dall’assessore che, ripeto, ha detto per scampoli qualche cosetta, poi passati all’intervento del Capogruppo di Sud in movimento ci ha aggiunto qualche altra cosa e in sede di dibattito poi non c’è stato niente. Il Sindaco in questo caso ha scelto di non parlare.
Quindi non si può riaprire il dibattito perché come si fa a contestare? E nemmeno lo si può aprire sulle affermazioni postume del consigliere Petrarulo perché fatte in sede di dichiarazione di voto. Quindi non mi resta che dire che le domande se effettivamente questa città, l’Amministrazione in carica, ritiene di poter rispondere affermativamente ─ sì le cose sono cambiate, non che cambieranno perché fra le cose dette vedrete e vedrete ─… Sì, certamente, se le vediamo… San Tommaso dice: “Se metto il dito nella piaga, nel costato, crederò” e siccome siamo tutti San Tommaso (Tommaso più che San Tommaso) quando si vedranno quelle cose alcune delle quali è chiaro che si sono viste, sia se uno ha ricevuto o ha voluto rispondere all’invito, si sono viste o si vedono. Tuttavia la visione complessiva della città quando un giudizio è positivo io mi aspetto che sia aggiunto il favore di altra gente che già all’inizio ha sperato nel cambiamento. Non so, non ho dati di sondaggio, di demoscopia spicciola per dire se quel consenso è aumentato, è diminuito, eccetera. Non ho elementi scientifici, però qualcuno potrebbe convenire con me che sicuramente il cambiamento promesso, non solo auspicato ma promesso, ha tempi più lunghi e molti di questi non sono nemmeno alle viste.
Tuttavia il silenzio e la cifra scelta da questa Amministrazione per consentire a tutti di poter leggere meglio anche dietro ai numeri, naturalmente io continuo a ritenere che in questi tre anni la mia funzione di consigliere comunale è stata tenuta completamente inutile se non quando serviva per fare il numero legale.
Quindi con rammarico devo dire che anche la Pasqua di questo bilancio consuntivo è senza resurrezione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Consigliere Gianfreda, prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Mi piacerebbe parlare dopo il Sindaco ma, lo so, il Sindaco si vuole riservare la chiusura. Non lo so, penso che voglia difendere il suo operato. Mi chiamano a nozze, quando poi mi coinvolgono…
Dunque, io insieme a voi e insieme ai cittadini di Grottaglie, voglio fare un viaggio virtuale partendo dalla casa comunale. Giriamo a destra? Dunque, giriamo a destra e camminiamo per la città. Meno di dieci metri troviamo la depositeria con il parcheggio abbandonato e parzialmente usufruibile.
Di fronte, in pratica, l’altro giorno ho raccolto un’anziana signora perché oltre alle erbacce c’è un locale, c’è un albero con del verde che oltre ad averlo sulla chioma lo ha anche al piede e ha il basolato che si è alzato. La signora ha preso si può dire un lepre? Poi in pratica la signora si è fatta male e la prima cosa che ha pensato è stata: “Chiamate l’autoambulanza”. Vabbè poi si è alzata, sono intervenuti i parenti. Allora, siamo a pochi passi.
Subito dopo scendiamo verso giù… In pratica noi parliamo di un’Amministrazione che è in carica già da tre anni. Attenzione, noi non parliamo dell’ordinaria amministrazione, lo dico all’assessore perché anche io seguo, non solo lei ma anche prima: “Assessore, vedi che chiudere una buca è l’ordinaria amministrazione” perché se lei lo fa passare per straordinaria i cittadini dicono: “Ma questi sono ridicoli” e lo pensano, è sicuro che lo pensano.
Vale a dire chiudere una buca e per giunta chiuderla bene perché se dopo due giorni si apre e poi la invito a venire verso via Campitelli dove stanno per saltare anche le griglie e quindi con pericolo per i cittadini che vanno con le moto. Attenzione, non le macchine perché la macchina non va a cadere nella buca.
Poi, dove dobbiamo scendere? Verso giù? L’asilo che tanto, Michele, e continua ad essere abbandonato e distrutto… Vogliamo andare verso il canile che sta per essere utilizzato in pompa magna? Dove dobbiamo andare, sul marciapiede o sulla strada? Perché dal marciapiede, oltre a essere 50 centimetri, è pieno di erbacce, caro consigliere. È chiaro? E certamente non la dirigo io questa Amministrazione. La dirigi tu con la tua maggioranza e quindi con gli assessori, quindi invitala almeno di andarla a pulire fino alla stazione perché noi dobbiamo arrivare…
Vale a dire il cittadino ─ quanti erano i turisti? Mille forse? ─… Mille e quattro. Una città di 32.000 abitanti dove vogliamo vivere di turismo parliamo solo di mille turisti… 4.000… Mamma mia, è un numero enorme, un numero che sicuramente stravolgerà anche la situazione grottagliese e l’economia grottagliese perché qui ci sono degli operatori anche gastronomici. Io penso che con 4.000 turisti, su tutto il territorio di Grottaglie, per tutto l’anno questi in pratica non sanno più dove andarsi a mettere i soldi. Io penso che dovranno aprire qualche altra concorrente bancaria, caro consigliere Serio.
Quindi arriviamo alla stazione. Una parte completamente abbandonata, illuminazione che non vi dico e non vi conto e torniamo indietro. Dove dobbiamo andare? Verso la scuola? Non parliamo della scuola Don Sturzo. L’abbiamo scoperto dopo aver fatto l’efficientamento dove io ho sempre detto che in pratica non andava fatto… Non vanno buttati i soldi perché non è prendere i finanziamenti per poter fare delle cose. Dobbiamo fare le cose fatte bene perché se io prendo 750.000 euro o 1,5 milioni, faccio l’efficientamento e poi i solai li devo rifare e devo fare l’adeguamento sismico in pratica quei soldi purtroppo saranno buttati non dico nel water, ma nella spazzatura, questo è certo.
Poi dove vogliamo andare? Dunque, facciamo la salita, giriamo per via Marconi, c’abbiamo Piazza… Come si chiama? Piazza Verdi. Completo stato di abbandono. Mi direte: “Ma noi stiamo facendo, stiamo lavorando, stiamo organizzando, stiamo facendo i progetti, stiamo prendendo i finanziamenti”. Per adesso son passati tre anni e lì è in completo stato di abbandono. Non di abbandono, di sporcizia perché manca la pulizia del verde.
E poi, posso dire? Qui purtroppo ci stanno le signore e ci stanno pure i colleghi e mi verrebbe anche di fare una battuta nei confronti di questa Amministrazione, di dare un po’ del viagra ai nostri spazzini, così almeno fanno il loro dovere per strada perché dovrebbero pulire le nostre strade. Infatti dove camminiamo per le strade non passa più uno spazzino. Dite: “Ma noi non abbiamo personale, non abbiamo come fare”. Non sta a me organizzare, caro Ciro Petrarulo. Dovete essere voi a organizzare il personale, far trovare gli strumenti per poter incrementare il personale in maniera periodica perché il cittadino, quando gli arriva la spazzatura (la TARI) e trova l’aumento del 3 per cento e davanti a casa deve uscire la mamma o il papà o il nonno o lo zio per pulire il gradino del marciapiede è vergognoso. Poi si incazza ancora di più quando vede che gli passano la macchina che fa la pulizia delle strade e fa lo slalom tra le macchine che camminano e le macchine parcheggiate. Dalle 9:00 in poi, in pratica, viviamo questa situazione.
Dove vogliamo andare? Siamo arrivati a via… No, no, aspetta, non abbiamo finito ancora. Stiamo a via Marconi ancora. Troviamo i marciapiedi. I marciapiedi in pratica sono… Sì, purtroppo il mio tour… Allora, io come ho fatto con la vecchia Giunta mi riprometto, adesso, di fare anche con la nuova Giunta perché con la vecchia Giunta, in pratica, postavo dei video e mi divertivo a far vedere, ad esempio, gli autobus che vanno durante le ore, in pieno, completamente vuoti. Dite: “Ma noi prendiamo il contributo, è un servizio che dobbiamo dare”. Bisogna, però, pure organizzare in maniera diversa oppure bisogna dare degli incentivi in più oppure mettere delle zone a traffico limitato per i parcheggi nelle zone centrali perché o paghi oppure, in pratica, ti prendi l’autobus.
Avevo dimenticato, torniamo indietro dalla casa comunale, arriviamo qua su via Partigiani Caduti e dietro il monumento il parcheggio ancora nella stessa situazione. Vale a dire, in pratica lì adesso ricomincerà il commercio dell’uva. Praticamente troviamo di nuovo la stessa situazione di cinque anni fa, non di l’anno scorso. Non voglio dire che è colpa vostra, ma manco di cinque anni. Quindi siccome voi state qua da tre anni, voi siete il cambiamento e avete detto: “No, il palazzetto è aperto, il bar…”. Quindi io devo mandare mio figlio al bar la sera, no? In pratica non è detto che dev’essere chiuso il bar, è una situazione buona, però, assessore, le ho detto che mi dà il suo numero così spesso le mando con whatsapp la fotografia di quando è chiuso il palazzetto e quindi non si può utilizzare. Infatti giustamente lei ha ragione, cioè per poter stare aperto il sabato pomeriggio o la domenica lei deve lasciare aperto il coso e lì non sta aperto… Non sta aperto. Sei tu che fai confusione. Io è sicuro che non ne faccio confusione. È sicuro, assessore. Ora sto parlando io, per cortesia. Sto parlando io.
Quindi, ora dove dobbiamo salire? Saliamo dalla parte dell’ospedale, giusto? Quindi arriviamo dall’ospedale e fermiamoci dove insegno io, di fronte alla scuola Sant’Elia. Al vecchio assessore io lo tempestavo quasi tutti i giorni: “Ma lo sapete che manca la segnaletica orizzontale e verticale perché quella è una scuola?”. Avete cambiato perfino il senso unico più volte, avete messo pure il restringimento delle… In pratica, però, lì i ragazzi sono alla mercé. Quando escono ─ siccome escono e non è colpa vostra, sono cinquant’anni che noi non abbiamo il liceo, quindi siamo su tre sedi ─ in pratica i ragazzi escono da una porticina di un metro e venti e si trovano su un marciapiede di 20 centimetri. Non ti dico quando piove che tutta l’acqua scola da quella parte.
Quindi, assessore, glielo sto dicendo di nuovo, non lo so la competenza di chi è, mancano le strisce pedonali, sia su… La Sant’Elia. Per questo sto dicendo che voi non girate Grottaglie, non sono io che non giro Grottaglie.
Vogliamo salire verso giù? Vogliamo salire verso sopra o verso giù? Il verde pubblico e il parcheggio che sta sopra completamente in stato d’abbandono. Noi stiamo vicino all’ospedale e l’ospedale non è che è un servizio solo dei grottagliesi ─ a prescindere che ormai è un cronicario ─ è uno specchietto da visita per tutti quanti, quando vengono il parcheggio è tutto pieno di erbacce, di schifezze e non si passa mai a pulire. Per giunta hanno fatto una viabilità, anzi la strada… Io ora lo dico, si doveva riunire pure la Commissione per quanto riguarda i nuovi nomi che non si è più riunita, è passato forse un anno, prendiamo in giro i cittadini, i cittadini fanno la richiesta e poi non si va avanti ─ vabbè, siamo proprio allo scandalo ─ e lì hanno fatto una viabilità dalla parte di dietro che era una strada a cui volevamo dare un nome e molte volte è pericoloso perché non si capisce se è una strada, se è un parcheggio, non si capisce nulla. Per cui vogliono essere sistemate una serie di faccende.
Vogliamo andare alla piazzetta? Come si chiama la piazzetta che sta dietro, che abbiamo rinominato a Terenzio? Io vi invito a… Terenzi, scusa. Vi invito ad andare lì. Cinque minuti, passate, vi fermate un attimo e vedete: completo stato di abbandono. Ci stanno i bidoni dalla parte davanti che nascondono la fontana. Forse nemmeno sta più la fontana, non lo so, non mi ricordo. Sta o non sta? Sta ancora. Quindi completo stato di abbandono.
Dove vogliamo andare? L’altra piazzetta un po’ più dietro?
…In pratica l’altro giorno… ( No, ce n’è un’altra.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Gianfreda.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Sulla gravina, che dà sulla gravina. Proprio l’altro giorno finalmente sono andati a pulire. In pratica io quando passo con la macchina non si vedeva più il muro, cioè non si vedeva più niente.
Dove vogliamo andare? Vogliamo salire verso la 167?
Il tour poi lo metterò perché sembra che Grottaglie… Sono io, consigliere, che non giro per Grottaglie. Effettivamente è tutto bello, siete tutti bravi e siete tutti d’accordo. Perfetto, a noi va bene. È chiaro assessore?
L’ultima cosa le voglio dire quanto spende lei su 21.703.000 euro. Lei per le politiche giovanili ─ non lo sport, ma politiche giovanili, sport e tempo libero ─ sul bilancio: l’1,33 per cento.
Per quanto riguarda le politiche dell’agricoltura, l’agroalimentare: 0,46 per cento. Dite: “Ma io sull’agricoltura non ho niente”. Ma lei spende solo 98.000 euro di competenza e 99 di impegni.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, Gianfreda,
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Finisco, concludo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Concludo subito.
Diritto allo studio: solo il 7 per cento. Per giunta del diritto allo studio abbiamo anche il contributo regionale che è bello corposo. Questi sono i dati. Sono le percentuali che avete messo voi, caro consigliere. Non si tratta, io non voglio fare il ragioniere e non voglio fare il tecnico, io voglio parlare di politica. Ha ragione il collega Annicchiarico quando dice: “Noi dobbiamo parlare di politica”. Questo qua è un documento che la dice tutta. I numeri che stanno qua dentro è politica. Evidentemente voi siete così bravi da poter dire che avete fatto tutto, avete aggiustato Grottaglie, l’avete capovolta e non vi dico e non vi conto, poi vi porterò…
Dimenticavo…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, la prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
…caffè letterario. Salite qui a sinistra, è abbandonato, ormai se lo sta mangiando di nuovo l’umido.
Speaker : PRESIDENTE.
La prego, consigliere Gianfreda.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Quindi… E mica sono io che sto… Io sono sempre stato all’opposizione, quindi il fatto che amministrate voi è vostra la colpa. Se il caffè letterario non lo aprite non sono certamente io. È chiaro?
Grazie. Voterò contro.
Speaker : PRESIDENTE.
L’avevamo intuito.
Consigliere D’Abramo, prego.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
Sì, grazie.
Dunque, ringrazio i colleghi dell’opposizione per averci dato qualche imbeccata, ne faremo tesoro. Si può sempre migliorare, chiaramente avendoci i soldi facciamo questo e altro, facciamo Grottaglie d’oro. Sì, non basta questo, purtroppo noi facciamo i conti sempre con le risorse più risicate perché i vincoli aumentano e stiamo sempre peggio, però cerchiamo di lavorare con le idee più che con le risorse.
In tutto questo volevo ringraziare i vari interventi per evidenziare le cose buone che sono state fatte perché ci dobbiamo concentrare anche su quello, non solo sulle cose negative, altrimenti va tutto a rotoli e non è così. Tuttavia ringrazio soprattutto l’intervento del consigliere Petrarulo che è sceso un attimo più nel dettaglio, ma ha saltato un punto, secondo me, fondamentale: il turismo. Il turismo è stato messo sotto accusa, invece non è così perché se noi pensiamo che quello che andremo ad approvare dopo è il terzo press tour che si fa nella città di Grottaglie questo significa che noi stiamo portando a Grottaglie un sacco di giornalisti. “Buongiorno ceramica” è già il secondo evento che si fa a Grottaglie.
In più quest’anno si porterà addirittura il Mondial Tornianti che a Grottaglie non è mai venuto. A Grottaglie del Mondial Tornianti questa è la prima edizione, correggetemi se sbaglio Anni 80. E vabbè, son passati pure quarant’anni. Abbiate pazienza, non ero neanche nato. Soprattutto un altro evento di richiamo è il Cinzella festival, un festival di musica che attira gente da tutta la regione. Sono stati fatti percorsi di cicloturismo e soprattutto la presenza costante alle fiere di promozione turistica: si è andati alla BIT di Milano, si è andati alla BTM di Lecce. Tutto questo con risorse limitate.
Ripeto che i vincoli sono sempre maggiori, le risorse sono sempre di meno pertanto io voterò favorevolmente a questo bilancio consuntivo.
Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere D’Abramo.
Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sì, grazie, Presidente.
Finalmente qualcuno sta intervenendo giustamente per difendere un documento contabile e stiamo parlando di un documento contabile, però bisogna saper leggere anche tra le righe. Vale a dire i numeri alla fine, come si dice, zero porta zero, ma poi bisogna leggere quelle cifre perché il rendiconto ─ lo dice la parola stesso ─ è appunto la rendicontazione di quello che si è fatto nell’anno precedente, nel 2018.
Allora io prima faccio una considerazione di carattere politico perché io di politica voglio parlare, non di numeri, perché di numeri hanno già parlato gli altri. Ha parlato il collega Marangella su questioni più specifiche, ha denunciato tra l’altro che si è fatta una Commissione senza la presenza del Sindaco e dell’assessore competente, vabbè questo non è tanto importante evidentemente per voi.
Tuttavia io avverto, al di là degli interventi di rito che si fanno da parte di alcuni consiglieri della maggioranza, e vedo un’assenza. Intanto un senso di stanchezza e forse anche un po’ di rassegnazione nella maggioranza dato dalla valutazione politica del momento politico. Ciro Petrarulo parlava di contestualizzare e allora contestualizziamo, Ciro. In questo momento siete a metà del percorso della Giunta e siete arrivati a portare in Consiglio comunale il rendiconto del 2018, quindi l’atto amministrativo più importante dal punto di vista politico, con una situazione che qualche interrogativo bisogna pure porselo e soprattutto qualche risposta bisogna dare.
Dunque, si arriva con due assessori che si dimettono per motivi personali, il terzo assessore si dimette subito dopo essere stata nominata, due consiglieri comunali si dimettono per motivi personali, un consigliere comunale si dimette evidentemente non per motivi personali perché quantomeno ha motivato nella maniera più onesta dalla Commissione Cultura, cioè c’è un terremoto politico all’interno di questa maggioranza e voi vi permettete di fare finta di niente: tanto andiamo avanti, c’è l’elenco della spesa, le cose che stiamo facendo…
Certo, questo fa parte dell’attività di qualunque Amministrazione pubblica quello di programmare le cose e allora io li toccherò molto rapidamente alcuni punti che sono stati affrontati nel corso del 2018 e che dovevano essere anche trattati attraverso i numeri del rendiconto. Per esempio ─ è stato già citato, ma lo voglio citare perché è una cosa assolutamente importante ─ l’Amministrazione comunale ha deciso di esternalizzare il servizio di nettezza urbana. È un processo che sta durando molto, noi l’abbiamo detto fin dall’inizio perché evidentemente è partito con il piede sbagliato, ma il risultato qual è? Che a distanza, appunto, di più di un anno da quando si è partiti con l’obiettivo di esternalizzare il servizio il risultato qual è? In questi giorni stanno arrivando i cittadini e le cartelle esattoriali della TARI e i cittadini stanno notando due cose: primo, c’è un aumento giustificato e motivato ─ l’ha detto il Sindaco, lo ripeterà adesso il Sindaco ─ perché sono aumentate le spese di conferimento dei rifiuti in discarica e quindi c’è un aumento della TARI come stanno notando i cittadini, ma i cittadini stessi hanno notato da tanto tempo che la città non è mai stata sporca com’è sporca in questo periodo. Per cui veramente è una contraddizione che bisogna assolutamente sciogliere perché i cittadini hanno il dovere di pagare le tasse, ma hanno anche il diritto di aver corrisposto un servizio rispetto a quello che pagano e in questo caso assolutamente non c’è un servizio.
Su alcune questioni l’Amministrazione comunale è stata molto celere, molto veloce. Cito soltanto il discorso del Regolamento sul commercio delle aree pubbliche, qui evidentemente c’erano delle pressioni particolari e si sono fatte delle scelte molto particolari però le avete fatte e vi siete assunti le responsabilità con l’obiettivo di eliminare l’abusivismo commerciale. Al di là, però, di quelle scelte che io ho criticato in tantissime occasioni l’abusivismo commerciale, l’ambulantato selvaggio non lo avete assolutamente eliminato, anzi è aumentato e ci avete anche deriso quando noi ci siamo battuti come opposizione per ripristinare il servizio del mercato ortofrutticolo settimanale.
Così sul piano anche dell’ordine pubblico ─ anche qui è stato detto e io lo voglio ripetere ─ al di là del ripristino del servizio del carroattrezzi che sicuramente è un deterrente importante, basta girare ─ e io giro e penso anche voi girate come giro io ─ non penso che non vi rendete conto che tantissime parti di scivoli per disabili, per il passaggio pedonale sono perennemente occupati dalle macchine. Che cosa vuol dire questo? Che non c’è il controllo adeguato su questo. È su questo che bisogna intervenire.
Come non si è intervenuti anche su altre questioni riguardanti problematiche che sono state sollevate da questa parte dell’opposizione: le cartelle esattoriali sbagliate degli anni precedenti dell’IMU e della TASI, il discorso che mi pare che è rimasto ancora appeso e non definito delle voci all’interno della TARI per quanto riguarda la variabile per gli immobili, per i box, per i parcheggi… Per le pertinenze. E poi tantissime altre cose si potrebbero dire. Adesso, come è stato detto recentemente dal Sindaco, partirà subito la ZTL nel centro storico per salvaguardarlo. Intanto il risultato qual è? Delle scelte che sono state fatte molto frettolosamente, che noi abbiamo sempre contestato nonostante abbiamo richiamato a buonsenso il Sindaco dicendo: “Aspettiamo, regolamentiamo il tutto e poi si fanno determinate scelte” si è andati avanti invece ugualmente nelle scelte sbagliate e il risultato è che il centro storico ormai è completamente deserto già adesso senza ZTL (immaginiamo se non viene regolamentato bene) e soprattutto se non si offrono le alternative soprattutto ai residenti del centro storico per quanto riguarda i parcheggi che noi abbiamo indicato e che andavano immediatamente ripristinati, soprattutto quelli adiacenti al centro storico. Parleremo più tardi di un altro provvedimento dove si registra un clamoroso ritardo da parte dell’Amministrazione comunale ─ mi riferisco al regolamento edilizio tipo che finalmente forse arriviamo alla conclusione dopo tantissimo ritardo ─ per non parlare ─ e chiudo su questo perché è veramente indecente le risposte che sono arrivate, anzi le non risposte che sono arrivate ─ del piano urbano del traffico. Veramente indecente, mi vergogno anche di ripeterlo per tantissime volte.
Da due anni è stato commissionato un lavoro attraverso la convenzione con il Politecnico, chiediamo da due anni che cosa è successo, dove sta una relazione scritta, quali sono i risultati ed è vergognoso veramente che ancora non siete in grado di rispondere al Consiglio comunale e alla città di quei 40.000 euro che avete sottratto alla redazione del PUG per fare appunto questo lavoro di cui non si vede assolutamente nessun tipo di risultato.
Certo, potete vantare di avere ottenuto diversi finanziamenti, come ho detto anche in un’altra occasione sicuramente è un fatto estremamente positivo se arrivano dei finanziamenti anche di un certo tipo interessanti per la nostra città, però quello che manca (manca soprattutto in queste occasioni) è quello di lanciare un messaggio alla città su qual è il progetto, qual è la visione di città che si vuole dare a Grottaglie e quindi muovere un’attività dell’Amministrazione comunale in questa direzione.
Allora la domanda la pongo al Sindaco, la pongo all’Amministrazione tutta e alla maggioranza e dico: “Fate una riflessione seria al vostro interno. Fate veramente un’analisi di quello che è stato prodotto fino a questo momento e soprattutto da quello che vi proponete di fare non con i grandi proclami, né appellandosi a cose che sono inesistenti”. Lo dico al consigliere Gabriele fraternamente. Ma quali maggiori vincoli? Guarda che i vincoli sono veramente diminuiti perché prima esisteva il famigerato patto di stabilità che ti obbligava, ti inchiodava a non spendere determinate cose, adesso quel patto di stabilità praticamente è saltato tant’è che avete potuto utilizzare 2 milioni in più in un anno, forse anche più di 2 milioni. Che cosa vuol dire questo? Che avete la possibilità di spendere molto di più e non vi potete trincerare dietro pretese inesistenti. Per cui ritorno alla domanda che è quella di farvi veramente un’analisi seria e soprattutto di dire non a noi, ma alla città che cosa volete fare per completare questo percorso dei prossimi due anni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Consigliere Santoro, prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo solo, le inserisco il tempo perché altrimenti…
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, dove sta pensando…
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Se vuole non parlo.
Speaker : PRESIDENTE.
Deve…
Speaker : MICHELE SANTORO.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
…se proprio.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, però quando mi fermano non li contare come minuti che respiro. Capito?
Dunque, Presidente, io mi aspettavo un intervento del Sindaco e se interverrà io abbandonerò l’aula. Abbandonerò l’aula perché il Sindaco non può aspettare le dichiarazioni di voto per fare il suo intervento. Io me ne andrò, non lo voglio nemmeno ascoltare perché merita delle risposte e lei le risposte poi non ce le fa dare.
Andiamo al consigliere Petrarulo o Petraroli. Petrarulo Petrarulo, con la u. Consigliere, ma dieci anni fa lei per caso era Segretario di Italia dei Valori? Stava in maggioranza? Presidente, scusami, se vuoi intervenire intervieni.
Speaker : PRESIDENTE.
No, no, consigliere Santoro, mi perdoni. Non facciamo un tu per tu, si rivolga… Faccia il suo intervento con la sua dichiarazione di voto e non tiri in ballo altri consiglieri. Per cortesia perché altrimenti… No, no, no, non deve rispondere nessuno. Lei non si rivolga a nessuno che nessuno gli risponde.
Si rivolga a me, parli con me e mi faccia la sua dichiarazione di voto nei miei confronti. Va bene, consigliere Santoro? Ricominciamo.
Un attimo…
Speaker : MICHELE SANTORO.
Dodici mesi, un mese, due mesi, ha dato appoggio al PD o al PDS o al PC, non lo so come si chiamava all’epoca. Dove stava all’epoca? Grottaglie ─ tu stai parlando male di quella maggioranza…
Stavi dormendo? No, io stavo dormendo, è vero.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Meno male che mi piace dormire.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
La primavera piace dormire a tutti.
Caro consigliere, rimango basito delle sue parole. Insultare i consiglieri comunali… Mi fai parlare?
Speaker : PRESIDENTE.
No, consigliere Santoro, l’argomento è il bilancio. Lei non deve parlare con il consigliere Petrarulo, lei deve parlare con l’intero Consiglio comunale.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Insultare i consiglieri comunali di fare il copia-incolla e di dire sempre le stesse cose è gravissimo. È molto grave perché lei non fa altro che denigrare il mio lavoro perché io non faccio mai il copia-incolla e le ricordo che tutte le strutture sportive sono abbandonate, il tiro a piattello è abbandonato, la 167 (il campo di calcio) è abbandonato. Ah no, va bene. Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Santoro, se non…
Speaker : MICHELE SANTORO.
E sto facendo l’intervento mio sul bilancio, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Vada avanti.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Mannaggia il demonio.
Lasciamo Petrarulo. Fammi parlare con… Come si chiama? Il consigliere D’Abramo.
Speaker : PRESIDENTE.
No, no, parli con me. La prego.
Speaker : MICHELE SANTORO.
La BIT a Milano. Ma che cos’è la BIT di Milano, consigliere? La BIT di Milano non l’hai creato tu, l’ha creato Michele Santoro nel 1988 come il Macef di Firenze.
Sai che significa? Il Macef di Firenze era proprio per gli artigiani ceramisti di Grottaglie. La BIT di Milano è la Borsa internazionale del turismo dove voi non avete partecipato. Nessun consigliere comunale e nessun assessore è andato per promuovere i nostri prodotti. Non mi serve portare il porto di Gallipoli per quello di Taranto.
Vi dovete solo vergognare per cosa siete della sinistra. La BIT di Milano, ma guarda un po’… Guarda che parolaccia, il turismo… Ma l’economia di Grottaglie sai quant’è? La sai quant’è? Te la faccio io poi una stima su quant’è il turismo di Grottaglie, consigliere.
Le parole sono grosse e le parole grosse non le dovete mai dire perché sono più piccolo di voi perché tu non hai esperienza amministrativa come ce l’ho io o come ce l’ha Donatelli o come ce l’ha Gianfreda che sono quarant’anni che sta all’opposizione e conosce tutta la vita politica e amministrativa. Meno male perché se amministrava distruggeva Grottaglie.
Caro consigliere, quindi… No, no, mi rivolgo a lei perché lei ha nominato delle cose importanti come la BIT di Milano e non sai nemmeno cos’è la BIT di Milano. Uno lo deve sapere quando lo frequenta… e non parlare. Poi parli quando tocca a te. Stai zitto e non parlare. Apriti sesamo…
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, sì, la prego. Però parli con me, consigliere Santoro. No, no, non deve intervenire nessuno. Un attimo. Dunque, consigliere Santoro, le rimangono gli ultimi quattro minuti di intervento.
Va bene.
Si era capito. Si era intuito anche questo.
Prego, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, è una cosa molto importante. Chiunque sarà l’assessore all’ambiente e alla pulizia delle strade che aprisse gli occhi perché Grottaglie è in degrado e non voglio che sia ancora portata di più al degrado.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Altri interventi?
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Michele, mi dispiace che ne stai andando. Io invece… No, mi sono riservato l’intervento… Mi sono riservato alla fine per te. Va bene. Bisogna anche accettare. Io devo fare la dichiarazione di voto, non devo aggiungere niente.
Sono convinto che questo bilancio, questo rendiconto, meriti di essere approvato per tutta una serie di considerazioni. Lascio perdere gli aspetti che sono stati detti, ma, Ciro, solo una cosa ti volevo dire. Quando tu dici ─ ciao, Michele, buonasera ─ che prelievo tributario pro capite è aumentato il rapporto che c’è su questo calcolo dice: “Titolo 1 di entrata”, dove il titolo 1 di entrata fa riferimento anche a quelli che sono il recupero dell’evasione. Quindi quell’aumento viene spalmato come conteggio su tutti i cittadini perché gli accertamenti e le riscossioni tributarie vengono fatte secondo questo calcolo, ma di fatto non c’è stato nessun aumento da parte dell’Amministrazione perché nessun’aliquota è stata modificata in tutto questo tempo. Lo volevo dire giusto per essere chiari nel ragionamento. Non abbiamo modificato le aliquote.
L’unico rincaro parziale che c’è stato è quel 2,83 per cento di media sulla tariffa dei rifiuti. Tuttavia su questo è ovvio che essendo aumentati i costi di smaltimento in discarica non si poteva in qualche modo annullare quell’aumento. È evidente, è un costo e va spalmato sui cittadini perché la norma ─ ricordo a tutti ma a me stesso prima ─ prevede che il servizio tanto costa e tanto viene spalmato sui cittadini, senza possibilità di intervenire. Per cui se le discariche o i compostatori aumentano i costi quelli vanno spalmati. Solo per essere chiari da questo punto di vista, non vorrei dire.
Quindi quell’aumento percentuale a cui tu fai riferimento è un dato che viene fuori da un calcolo macro che però non va a guardare lo specifico perché quell’accertamento e quella riscossione riguarda solo chi non ha pagato nel tempo, non tutti i cittadini. Solo per essere chiari da questo punto di vista. Poi ho sentito tante cose: qualcuno vuole aprire la discussione su…, chi è andato via, chi è rimasto. È una discussione che legittimamente si può fare al bar, se vi interessa. Discutetene al bar come avete fatto sino ad oggi, l’Amministrazione comunale di Grottaglie non ha niente da dire perché il primo e unico cambio che si è fatto… Donatelli, io sento dire da lei la parola vergogna e penso che intimamente ognuno dovrebbe prima leggere sul vocabolario il significato di quella parola, verificare se quella parola per se stesso l’ha mai provata e poi chiedere agli altri di provarla perché solo in quel caso uno potrà dare ad altri un suggerimento su quel sentimento. Finché uno… Finché uno quel sentimento, guardandosi allo specchio, non l’ha provato per se stesso non può chiederlo ad altri. Per una questione di correttezza proprio perché i sentimenti prima di invitare gli altri devono essere sentiti come propri.
Lo dico anche al consigliere Santoro che ce l’ha detto più volte: la vergogna è un sentimento molto delicato, bello per certi versi e bisogna provarlo per poi chiederlo ad altri di provare. Questo è semplicemente un consiglio che do a tutti perché altrimenti si va in praterie assolutamente pericolose. A meno che quello non vuol essere un insulto, ma io penso che lei è così intimamente consapevole che la vergogna sia un bel sentimento positivo per cui ce lo chiede. Se invece è negativo ed è un insulto io faccio fatica a recepirlo perché dovrebbe chiarircelo. Quando lo avrà provato per se stesso ce lo chiarirà come lo intende per gli altri Va bene, risponderemo a tempo debito su queste cose.
Quindi le dimissioni dei consiglieri non ne voglio discutere, la Commissione senza Sindaco, sul bilancio, comunemente non ha mai previsto la presenza del Sindaco, forse sì quella dell’assessore, ma in questo caso c’era il funzionario che ha dato i chiarimenti, nessuno è rimasto scoperto da spiegazioni e i vincoli, per chi non avesse ancora letto la Finanziaria, dico semplicemente che la Finanziaria è vero che ha eliminato i vincoli sul patto di stabilità, però determinati vincoli ─ l’abbiamo già spiegato nel preventivo, mi dispiace che qualcuno non li abbia recepiti ─ si parla di dubbia esigibilità di alcuni fondi per cui il rapporto tra l’accertato e quello che può utilizzare è stato aumentato. Per cui sostanzialmente, come emerge da questo bilancio e io, veramente, credo che il ragioniere sia stato chiaro ma se non è chiaro lo spiego meglio, nonostante ci siano stati degli avanzi maggiori quegli avanzi non sono utilizzabili per il semplice fatto che ─ qui è un dato politico perché il consuntivo spiega anche questo ─ negli anni precedenti nessuno si è preoccupato di accertare e incassare tutte le partite dell’evasione. Per cui siccome questo parametro è percentuale e tiene conto dei precedenti anni, essendo stato negativo quell’accertamento, noi non possiamo rivedere il dato concreto dell’accertamento della dubbia esigibilità per cui abbiamo il massimo.
L’anno prossimo, dopo aver fatto i nostri bei tre anni di avvio di accertamento, potremo dire quanto effettivamente è quello accertato e non accertato. Ecco perché c’è questo vincolo. Mi spiace che non sia stato colto, nonostante nel preventivo avessimo spiegato questa cosa e questo è un vincolo. E le voglio dire che lei ha parlato di 2 milioni di euro che lei dice di averci lasciato. Voglio solo dire una cosa, ossia che quei 2 milioni di euro l’Amministrazione comunale di Grottaglie li ha utilizzati in presenza del patto di stabilità perché negli anni precedenti quei 2 milioni di euro di opere di cui si vedranno i risultati da qui ai prossimi anni (si stanno già cominciando a vedere) sono stati fatti in presenza del patto di stabilità. Quindi stiamo parlando di cose che non conosciamo proprio e il bilancio bisogna saperlo, bisogna conoscerlo, quantomeno nella forma giuridica e nella struttura. Se questo non c’è parliamo delle altre cose che dice giustamente Ciro Gianfreda. Le strade, i percorsi, le cose le ho fatte io all’opposizione e sono d’accordo.
Io ti sto dicendo che alcune cose non sono state fatte e verranno fatte, ma il consuntivo ─ qua non stiamo alle elezioni ─ è dei tre anni e ti voglio dire che 1929, 1933 (opera di pianificazione di stalli) i piani erano quinquennali. Ancora stiamo a tre. Allora, prenditi il programma di Grottaglie On e cominciati a mettere la crocetta. Te l’ho detto anche l’altra volta: di tutte quelle cose che abbiamo previsto vedi quanto ne abbiamo fatte. Mi dirai alla fine quelle che non abbiamo fatto perché hai citato cose che veramente sembra paradossale che tu le citi visto che sei troppo intelligente, però quando si sta all’opposizione lo si fa anche strumentalmente.
Se mi dici che non abbiamo fatto cose che sono già in cantiere perché in merito a Piazza Verdi sostanzialmente si apriranno le buste per l’aggiudicazione entro fine mese, quindi sai benissimo che abbiamo stanziato i soldi, che verrà rifatta nuova. E chi mi dice che non è stata fatta? È certo che se io in tre anni avessi dovuto fare gare, esecuzione lavori, tanto da consentirti di dire oggi che Piazza Verdi l’abbiamo fatta io avrei dovuto avere una bacchetta magica, cosa che assolutamente non ho e non abbiamo. Stiamo lavorando tranquillamente, quindi questo modus operandi è assolutamente disarticolato rispetto ad una prospettiva politica seria, Ciro.
Il senso è che ho già pubblicato, per trasparenza, con assoluta trasparenza, interventi sul verde pubblico che sono già stati calendarizzati dall’Amministrazione. Se poi pensiamo che il verde pubblico lo devo sfalciare a febbraio e poi a marzo lo devo ritrovare cresciuto perché ovviamente è nella fase iniziale stiamo parlando di cose che ovviamente fanno bene al dibattito, più o meno legittimo di opposizione e di maggioranza che ci sta, però le cose si stanno facendo. Si fanno in un certo periodo perché tagliandola adesso che è già cresciuta ci auguriamo che non ricresca almeno nell’immediato. È questo sostanzialmente che si sta facendo cercando di mirare alle cose, agli obiettivi, nei tempi e nei modi giusti.
Non è vero che la depositeria… È stata già fatta la progettazione, sono stati già stanziati i soldi, non appena avremo il tutto verrà cantierizzata pure quella. Quindi è inutile richiamare tutta una serie di cose. Si sta facendo, poi se dobbiamo approvare questo rendiconto di numeri, di due più due, parla chiaro che abbiamo un avanzo (se sono i numeri che contestate). Se poi la questione è politica allora dico semplicemente che la sfida per il prossimo rendiconto è: “Prendiamo il bilancio di rendiconto, prendiamo il programma e facciamo la sfida alle cose che sono state fatte e quelle che non sono state fatte e poi vediamo”. Infatti farlo dopo due anni e mezzo dall’inizio, quando le cose sono in cantiere, sono state affidate, sì, ci sta, è un esercizio, esercitiamoci. Poi ancora io, sinceramente, sento tante parole belle, l’opposizione, la minoranza ma io ancora non ho avuto manco un contributo positivo da parte della minoranza che in qualche modo abbia potuto dire: “C’è un problema, risolviamolo insieme”.
A parte qualche sporadica occasione… A parte qualche sporadica occasione… Io l’ho interrotta? Io vorrei solo concludere, ho lasciato parlare
Speaker : INTERVENTO.
Posso sapere se esiste un articolo dello Statuto o del Regolamento del Consiglio comunale che prevede che in sede di dichiarazione di voto il Sindaco può parlare quanto vuole dal punto di vista temporale mentre per gli altri c’è la sirena?
Speaker : SINDACO.
No, mi taccio, mi taccio subito.
Speaker : INTERVENTO.
…al Presidente perché non vedo l’orologio.
Speaker : PRESIDENTE.
Ho dimenticato di metterlo, consigliere.
Speaker : SINDACO.
Ho sempre parlato nei limiti di tempo. Se c’è stato un errore io mi taccio subito perché non voglio abusare del tempo.
Speaker : PRESIDENTE.
No. C’è ancora tempo, non si preoccupi, Sindaco. Quattro minuti No, no, no, al di là di mettere il cronometro Prego, prego. Lo può vedere, possiamo andare sulla diretta streaming. Sindaco, continui e le dico quanto le manca.
Speaker : SINDACO.
Io sinceramente penso che il dato importante è che le cose si stanno facendo, stanno andando nella direzione giusta. Quando leggiamo il dato sul turismo dove si parla di un più 41 per cento di presenze è un dato che per Grottaglie è in controtendenza rispetto agli altri Comuni perché chi non lo vede, chi non si informa forse non lo sa.
Abbiamo Alberobello meno 10 per cento. Complessivamente, tra italiani ed esteri meno 14 per cento. Anzi, Alberobello meno 10, Locorotondo meno 14, Ostuni meno 11 Li ha pubblicati ieri sera… Sì, sì, c’è tutto. Il concetto di base è che al netto delle difficoltà che il territorio ha si sta facendo quello che è necessario fare.
Voglio solo concludere dicendo che ZTL, c’è bisogno di tempo, c’è bisogno di tempo. Io attivamente dal mio rientro, qui a Grottaglie, nel 2003, è che sento parlare di ZTL nel centro storico. Siamo al 2019 e qualcuno ancora oggi mi dice: “C’è il tempo di aspettare per questa ZTL”. E quando la dobbiamo fare? Diteci voi. Quando faremo la ZTL?
Consigliere Gianfreda, solo per risponderle, lei mi attribuisce l’efficientamento energetico della Don Sturzo. È evidente che la Don Sturzo, oggi… No, dico semplicemente che la Don Sturzo… No, sto dicendo che l’efficientamento energetico ─ chiedo scusa se ho capito male, io avevo capito questo ─… Comunque volevo dire semplicemente che l’efficientamento energetico della Don Sturzo non l’abbiamo fatto noi, ma a prescindere da questo la questione dell’edilizia scolastica è al centro dell’agire di questa Amministrazione perché abbiamo già candidato diversi progetti e, come già sapete, sono tutti già oggetto di finanziamento (quasi tutti) da parte della Regione Puglia. Per il resto, certo, possiamo fare di più ─ dice l’assessore ─ però ogni cosa, come direbbero gli antichi saggi, ha il suo tempo e il tempo piano piano ci darà ragione sulle cose che sono state fatte.
Ovviamente forse non riusciremo a fare tutto e vabbè, probabilmente qualcos’altro rimarrà da fare, però tra chi dice che le cose non le riesce a fare tutte e chi le cose non ne ha fatto manco mezza penso che la gente potrà capire che le cose si stanno facendo nell’interesse dei cittadini. Poi, comunque, io penso che il lavoro che si sta facendo è un lavoro positivo, che sicuramente vanno corrette determinate cose ─ le correggeremo nel corso del tempo ─ il resto ce lo dirà il tempo.
Grazie, i numeri comunque certamente vanno letti meglio, soprattutto in relazione ad alcune cose perché non c’è stato nessun aumento, né ci sono squilibri di bilancio o quant’altro anche perché l’avrebbero certificato sicuramente i revisori dei conti.
Basta, non voglio dire più niente. Grazie a tutti e buon voto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Consigliere Gianfreda, per cosa? Considerato che già ha fatto la sua dichiarazione di voto?
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Non devo fare la dichiarazione di voto, l’ho già fatta.
Speaker : PRESIDENTE.
Per quello le sto chiedendo il motivo per cui mi richiede la parola se ha già fatto la dichiarazione di voto.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Le chiedo la parola perché mi è stato detto che io ho detto delle cose non vere e quindi voglio specificare, visto che il Sindaco ha risposto…
Speaker : PRESIDENTE.
Comunque nell’intervento il Sindaco…
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Io voglio rispondere…
Speaker : PRESIDENTE.
…si è scusato a prescindere per l’interpretazione.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
…per chiarezza nei confronti dei cittadini che ci stanno ascoltando altrimenti sembra che il Sindaco ha ragione e io ho torto e non capisco nulla e siccome io il mio tempo non l’ho mai perso in maniera inutile ─ lo dico non adesso, ma anche in passato, quando ho fatto gli emendamenti al bilancio di previsione in cui dicevo che c’era la possibilità di abbassare le tasse ─… Infatti quando il Sindaco cita quell’indicatore in cui io dico che sono aumentate le tasse a Grottaglie di 54 euro e il Sindaco dice: “Attenzione, ma lì sono caricati gli accertamenti degli anni precedenti, mentre le cifre che diminuiscono pro-capite per cittadino sono solo di 6 euro”, c’è comunque un aumento di pressione fiscale anche attraverso i cittadini perché il Sindaco e gli assessori che lo accompagnano e i consiglieri di maggioranza che alzano la mano e approvano quello che fa questa Amministrazione dovrebbe sapere quello che accade quando fa gli atti. Siccome gli accertamenti dell’anno 2013, 2014, 2015…
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, però, sta riaprendo la discussione.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
…non dico… No, Presidente, la chiarezza nei confronti dei cittadini… Sto soltanto chiarendo ai cittadini…
…che la pressione fiscale a Grottaglie pro-capite è aumentata di 54 euro perché se il Sindaco sa…
…che in pratica doveva incassare da parte degli accertamenti non dico 3 milioni, 2 milioni…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Gianfreda…
Speaker : CIRO GIANFREDA.
…(quelli che sono stati programmati) ma una cifra minore, allora si doveva preoccupare nel bilancio di previsione di abbassare la pressione fiscale, mentre i prezzi…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Gianfreda, sta continuando a fare il suo intervento. Non è una precisazione, né un intervento sul fatto personale.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Quindi io non sto dicendo e non ho addebitato al Sindaco il fatto dalle 750.000 euro. Ho soltanto detto che correre dietro ai finanziamenti per fare le opere ─ e alcune volte erano inutili ─ è perché l’Amministrazione Alabrese ha preso quel finanziamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Gianfreda, sta continuando. Mi vedo costretto a toglierle la parola.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Io ho soltanto chiarito nei confronti dei cittadini che ci stanno ascoltando quello che in pratica dico. Io non ho detto che il Sindaco ha la bacchetta magica, non l’ho mai detto. Ho detto soltanto che in pratica a tre anni dal suo insediamento io vedo soltanto…
Speaker : PRESIDENTE.
Era chiaro questo, consigliere Gianfreda.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
…all’ingresso di Grottaglie il vecchio assessore aveva tolto il pavimento, ci ha messo il cemento e ancora mancano i pavimenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda.
Consigliere Marangella, per dichiarazione di voto.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Grazie, Presidente.
Intervengo perché il mio Gruppo ha già fatto la dichiarazione di voto, però, Sindaco, il tuo intervento mi porta a fare una precisazione. Mi dispiace registrare quello che in politica si chiama l’arroccamento e non voler vedere quella che è la realtà dei fatti anche attraverso il disconoscimento, seppur nella diversità di interpretazione dei fatti, del contributo dato dall’opposizione. Questo credo che sia una forma di ingratitudine rispetto al contributo nel rispetto della diversità dei ruoli. L’arroccamento non porta da nessuna parte, i fatti oggi registrano che la minoranza fa il suo dovere, la maggioranza si disgrega. Le dimissioni non sono registrate all’interno della minoranza, ma all’interno di una maggioranza, quindi questo è un fatto politico.
I numeri del bilancio danno ragione a lei, Sindaco, e glielo confermo io che è un bilancio solido, per fortuna. Quindi questa Amministrazione non si è macchiata di nessuno sperpero, ma sono numeri. Il dato politico rispetto all’interpretazione di un bilancio, cioè dell’atto dell’amministrare la città, registra invece uno scontento per cui il contributo dato alla minoranza va nell’intento di voler aprire un confronto più serio. Confronto, Sindaco, che credo sarà necessario per il prossimo anno. Non voglio fare né processi alle intenzioni, né un’anticipazione di una discussione di un altro bilancio.
È dei giorni scorsi la notizia che l’Amministrazione ha perso il ricorso rispetto all’affidamento dell’appalto della gestione del servizio rifiuti. Questo comporterà uno slittamento. Nel bilancio di previsione noi abbiamo iscritto somme per il primo di maggio ─ siamo già al 9 di maggio, quindi il servizio non è partito e non partirà per l’anno ─ e questo significherà non potere inserire all’interno del prossimo bilancio in corso dell’anno quelle cifre ipotizzate attraverso l’istituzione della raccolta differenziata.
Quindi non a caso ho già messo in essere un piano, tra virgolette, di coinvolgimento dei commercianti per poter migliorare la raccolta differenziata. Mi auguro e spero che la risoluzione della problematica del contenzioso rispetto all’affidamento di quel servizio possa essere, tra virgolette, chiusa nell’anno. Se ciò non dovesse accadere significherà mettere mani sulla pressione fiscale che oggi, per ragioni di conferimento, si attesta su pochi punti percentuali ma domani significherà dover mettere… E infatti, è un processo alle intenzioni, mi sto… Spero di sì. Spero di sì nell’interesse dei cittadini.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marangella.
Ci sono altri interventi? Consigliere Cometa, prego.
Speaker : ANDREA COMETA.
Sì, il gruppo Sud Movimento voterà favorevole a questo rendiconto perché non solo questo è un bilancio solido ─ e lo dimostrano i numeri ─ ma anche perché allo stato dell’arte oggi stiamo andando avanti con l’esecuzione di tutto il programma elettorale previsto dalla coalizione Grottaglie On. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Cometa.
Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il primo punto all’ordine del giorno: “Bilancio di rendiconto 2018”. Prego i consiglieri di esprimere in maniera favorevole o contraria.
Dunque, scusatemi: 21 presenti, 14 favorevoli, contrari 6, astenuti 1.
Approvato il primo punto all’ordine del giorno.
Prego i consiglieri di votare per l’immediata esecutività. Prego, consiglieri, votate.
21 presenti, favorevoli 14, contrari 6, astenuto 1.
Approvata l’immediata esecutività del punto n. 1) all’ordine del giorno.
Punto n. 2) all’ordine del giorno: “Ratifica della variazione di bilancio di previsione finanziario 2019/2021 apportata dalla Giunta comunale con la deliberazione n. 146 del 23/04/2019 POR FESR-FSE 2014/2020. Avviso pubblico per organizzazione di iniziative di ospitalità di giornalisti”. Chiedo al Consiglio se è necessaria e richiesta la relazione da parte dell’assessore. Ci sono interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 2) all’ordine del giorno così come data lettura pochi istanti fa.
Prego, consiglieri, votate. Prego tutti i consiglieri di votare, manca un consigliere.
Presenti 20, favorevoli 17, contrari 1, astenuti 1. Approvato.
Dunque, sì, ripeto l’esito della votazione. Favorevoli 17, contrari 2, astenuti 1.
Approvato il secondo punto all’ordine del giorno.
Votiamo sempre lo stesso punto per l’immediata esecutività. Prego, consiglieri, votate.
Presenti 20, favorevoli 17, contrari 2, astenuto 1.
Approvata l’immediata esecutività del secondo punto all’ordine del giorno.
Per il terzo punto all’ordine del giorno, così come avevo annunciato in apertura di Consiglio comunale, chiedo se vogliamo prima discutere di quella che è l’integrazione all’art. 46 e poi successivamente la discussione sul Regolamento Sì, senza chiedere, nel senso di affrontare la discussione partendo da quello che è il punto n. 4): “Integrazione art. 46, comma 3): l’elenco dei volumi edificabili da escludere dalla proposta di Regolamento edilizio tipo Allegato A Quadro delle definizioni uniformi”.
È richiesta la relazione da parte del… Vabbè, sì, la proposta è a firma del Sindaco. Adesso se mi date copia…
Prego, consigliere Annicchiarico.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Dunque, noi se anticipiamo questo punto stiamo facendo la modifica a ciò che poi approveremo dopo?
Speaker : PRESIDENTE.
La modifica al Regolamento come è stato notificato per l’approvazione.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Non lo possiamo prendere come emendamento al punto che era 3)? Si fa sul punto n. 3), dopodiché si inserisce quell’emendamento e si approva con o senza emendamento. Altrimenti come facciamo a fare prima la modifica a qualcosa che dobbiamo approvare dopo?
Speaker : PRESIDENTE.
La modifica rispetto a quello di cui abbiamo discusso…
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
No, ma in Consiglio comunale quella modifica la facciamo su un atto già esistente o su un atto che dobbiamo approvare dopo? Come facciamo a fare una modifica a qualcosa che non c’è.
Speaker : PRESIDENTE.
Vi spiego la ragione del mio ragionamento.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Ho capito, vabbè.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, punti di vista. Infatti ho detto: “Si apre la discussione del Regolamento…” Si parte dalla discussione del Regolamento…
Speaker : INTERVENTO.
Si unificano la discussione degli argomenti…
Speaker : PRESIDENTE.
Io ho detto che affrontiamo la discussione del Regolamento partendo dal punto n. 3), da quella che è la modifica dell’articolo per… Del punto 4 Sì, nella discussione per partire da questo.
Speaker : INTERVENTO.
I punti all’ordine del giorno restano due? Dobbiamo far passare il 3) a 4) e il 4) a 3)? No.
Speaker : PRESIDENTE.
Apriamo la discussione e poi votiamo l’emendamento. Io ho proposto che si apra la discussione del Regolamento partendo dal…
Speaker : INTERVENTO.
Punto all’ordine del giorno (il punto n. 3)) qual è? Mi dica qual è.
Speaker : PRESIDENTE.
L’integrazione all’art. 46.
Speaker : INTERVENTO.
No. Punto n. 3) è quello che risultava essere…
Speaker : PRESIDENTE.
Il punto n. 3) è il Regolamento edilizio comunale
Speaker : INTERVENTO.
Quando apriamo la discussione poi ognuno di voi farà le vostre considerazioni e presenta l’emendamento.
Mai si è visto una integrazione a qualcosa che dobbiamo ancora discutere ed sta al punto successivo.
Anche perché non abbiamo votato in Commissione l’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Per quello. Va bene. Partiamo così come… Va bene. Il Regolamento direttamente dai. Se preferite così. Io ho chiesto a voi, se preferite così andiamo così.
Speaker : INTERVENTO.
Non è questione se sono fagioli o ceci.
Speaker : PRESIDENTE.
No, consigliere Annicchiarico, è un diverso inquadramento della discussione semplicemente. Se voi preferite partire dal Regolamento partiamo dal Regolamento.
Speaker : INTERVENTO.
Non è questione di preferenza.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Era quello che stavo…
Speaker : SINDACO.
Per l’ordine dei lavori volevo dire una cosa.
Ci stiamo andando ad incartare su una cosa per cui è pure inutile incartarsi. Apriamo la discussione sul Regolamento, l’emendamento poi sarà oggetto della discussione. Se siamo d’accordo unifichiamo i punti, discutiamoli insieme, dopodiché ovviamente in fase di votazione dobbiamo scindere le due cose. Questo credo che sia normale. Senza che ci andiamo incartare (adesso, prima o dopo, ceci e fagioli) anche perché sono già le 8:30 e i ceci e fagioli a quest’ora potrebbero essere anche allettanti come proposta A me sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene, andiamo avanti.
Speaker : SINDACO.
Lo so, Mimmo.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo se è richiesta la relazione dell’assessore sull’argomento.
Assessore Blasi, prego.
Speaker : SINDACO.
Anche se preferisco le lenticchie.
Speaker : PRESIDENTE.
Sindaco.
Dunque, per chiarezza ancora anche nei confronti del Segretario, punto n. 3): “Regolamento edilizio comunale, adeguamento al RET regionale”. Questo è il punto su cui stiamo discutendo adesso.
Speaker : INTERVENTO.
Unificando significa fare un’unica delibera
E poi dopo il testo definitivo.
Veramente non è che noi…
Speaker : SINDACO.
Scusami, dunque, noi non abbiamo il Regolamento, abbiamo la bozza di Regolamento, per cui noi andremo a discutere la bozza di Regolamento Ascoltami, ascoltami… È la bozza dell’allegato A. No, Ciro, scusami. Noi oggi qua abbiamo la bozza perché non è approvata in via definitiva. Noi quando l’approviamo diventa definitiva e diventa allegato A definitivo.
Al momento… No, Mimmo sto spiegando il principio. Per cui noi dobbiamo, una volta aperta la discussione su questa bozza, prima approvare il Regolamento alla bozza e poi approvare la bozza definitiva con l’emendamento, alla fine. Per l’ordine dei lavori lo sto dicendo.
Discutiamo i due punti insieme, ma noi dobbiamo approvare l’emendamento alla bozza che viene discussa. Mica approviamo la bozza e poi l’emendamento… Stiamo unificando.
Speaker : INTERVENTO.
è colui che ha stilato l’ordine del giorno.
Speaker : SINDACO.
No. No, no, no, perché c’è l’emendamento già presentato e devi darne atto dell’approvazione dell’emendamento, altrimenti “con emendamenti” avrebbe dovuto scrivere, ma l’emendamento dev’essere chiaro.
Va bene, dai, è inutile, stiamo parlando di cose vuote.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Blasi, prego.
Speaker : GIOVANNI BLASI, assessore.
Grazie e buonasera a tutti.
Dunque, noi quello che portiamo… Quello che portiamo stasera in Consiglio deriva dall’ultima Commissione che abbiam fatto in tema di Regolamento edilizio il 16 aprile scorso in cui, dopo altre Commissioni e sentiti anche gli ordini professionali e gli interessati (gli operatori sul territorio) abbiamo accolto osservazioni in merito a quello che è appunto l’allegato A di quello che la Regione Puglia ha stabilito attraverso la legge regionale n. 11 in merito al Regolamento edilizio tipo.
L’area tecnica ha già elaborato una bozza intera di Regolamento sulla base delle indicazioni date dalla Regione e dalla Conferenza che la Regione ha avuto con il Ministero, però c’è stata la necessità di dare alcune specifiche tecniche ad alcune definizioni che sono all’interno dell’allegato A e quindi si è convenuto che per dare chiarezza ai tecnici che operano sul territorio ed anche all’ufficio che si occupa delle istruttorie delle pratiche su alcune specifiche che riguardano alcuni articoli delle 53 definizioni dettate dalla Regione.
Ribadisco, laddove abbiamo potuto mettere le mani perché sulla maggior parte degli articoli la legge regionale ci impone di non apporre modifiche e mettere le mani significa tenere comunque invariati quelli che sono i parametri dettati dal nostro piano regolatore e allo stesso tempo, laddove abbiamo potuto operare, abbiamo salvaguardato quelle che sono delle norme già contenute all’interno del nostro vigente piano e che riguardano anche prassi che gli uffici tengono rispetto alle pratiche istruite. Quindi le definizioni in particolare a cui abbiamo apportato specifiche tecniche riguardano l’art. 15 in cui parliamo delle superfici accessorie, l’art. 18 dove parliamo della sagoma e quindi abbiamo apportato una modifica in modo da tutelare quelle che sono le prassi rispetto ai volumi tecnici che vengono realizzati sulle coperture, abbiamo dovuto specificare tecnicamente l’art. 24 per quello che riguarda i soppalchi rimandando a quelle che sono le norme già contenute all’interno dei regolamenti di igiene e sanità del Comune di Grottaglie e l’articolo 30 per quello che riguarda le distanze, per cui vengono confermate e mutate le disposizioni normative già contenute all’interno del vigente piano regolatore.
L’articolo 46 specifica invece i volumi edificabili, quindi soprattutto i volumi esclusi dal calcolo appunto della volumetria totale. Queste sono le modifiche che abbiamo potuto apportare alle definizioni.
Ripeto: approvare queste definizioni in Consiglio ci libera dalla prima parte che ci vedrà alla fine avere il documento finale generale del Regolamento edilizio, adeguato alle nuove disposizioni che condivideremo a breve. Credo che vi sia già giunta la convocazione per la prossima Commissione edilizia, in cui porteremo la bozza totale del Regolamento edilizio, quindi apriremo il confronto e la discussione su questo, che riporta più numerosi articoli rispetto a quello che faremo oggi.
Questo è già stato condiviso in Commissione. Ci saranno osservazioni da aggiungere, quindi possiamo secondo me procedere con il resto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Certo, consigliere Gianfreda, prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Per chiarezza e per capire anche la procedura. Io mi sono letto la delibera: stamattina sono andato in ufficio e me la sono andato a prendere.
L’allegato A, che andiamo ad approvare, citato nella delibera, va a modificare quale Regolamento edilizio?
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Innanzitutto c’è da dire una cosa, ed è specificato.
Leggendo la delibera, c’era una premessa che fa riferimento a una data, quella del 1° gennaio 2018, in cui cessano di avere validità, per le parti in cui sono in contrasto col Regolamento edilizio-tipo, i regolamenti comunali.
L’allegato A… Perfetto. Ugualmente, laddove il Regolamento-tipo va a modificare parametri urbanistici vigenti, anch’esso è in contrasto con quello comunale. Quindi c’è una specie di doppia validità per le parti in contrasto.
Attualmente, quello che stiamo approvando in realtà è un recepimento di quelle che sono le normative che adesso sono in vigore. Le faccio un esempio: laddove… Le modifiche che noi abbiamo apportato vanno a modificare le definizioni dettate dal Regolamento-tipo. Le 53 definizioni… No, perché RET…(Interruzione fuori microfono) Il Regolamento edilizio-tipo si compone di più articoli. Nell’allegato A ci vengono dettate le definizioni uniformi che obbligatoriamente devono essere recepite, e noi le stiamo recependo con l’unica alternativa che stiamo ponendo delle modifiche laddove le possiamo porre, in maniera tale che andiamo a salvaguardare quelle che sono le norme vigenti attualmente all’interno del nostro Piano regolatore. L’ufficio ha verificato che non ci siano modifiche ai parametri e agli indici urbanistici: questo è. Al momento queste modifiche sono riportate all’interno dell’allegato A. Successivamente, questa è la bozza integrale del regolamento, saranno riportate all’interno degli articoli che vanno a costituire l’intero Regolamento edilizio che andremo ad approvare in fase successiva, e che diventerà il nostro… La ringrazio. Perfetto. E neanche col PRG. Certo.
Speaker : SINDACO.
Qui, capisco adesso la domanda, noi sostanzialmente abbiamo la sopravvivenza, la chiamo così, degli strumenti, sin quando non andremo ad approvare tutto. Quindi, attualmente abbiamo un Regolamento regionale che è quello che vale dal 1° gennaio, che va ad abrogare, ad annullare ciò che nei regolamenti edilizi… Sono in contrasto. Quindi, c’è la sopravvivenza di questi due regolamenti, per quanto compatibili, e questo allegato A è una parte che diventa comune ai due regolamenti, al RET e al Regolamento comunale, perché crea la prima congiunzione che riguarda le definizioni standard: questo per essere chiari. Non avevo capito la domanda prettamente giuridica, da questo punto di vista: Ciro, scusami ma non ti seguivo quando chiedevi che Regolamento modifica. Di fatto, questo è: un documento comune ai due regolamenti. Solo quando approveremo tutto, quello comunale sarà estinto completamente. Attualmente sopravvivono…
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Così facendo, comunque, noi dobbiamo rispettare le leggi regionali: giusto? Sono citate qui le tre leggi regionali. Però, attenzione: la legge regionale 2250, l’ultima delibera del… No, quelle sono solo le linee-guida. La legge regionale per l’approvazione dei regolamenti edilizi, se voi andate a vedere le delibere di approvazione delle bozze, questo dicevo prima, è la n. 3 del 9 marzo 2009, che all’articolo 3 reca le procedure di approvazione del Regolamento edilizio. Al comma 1 dice – e leggo l’articolo 3. Questa legge non è stata abrogata. Se vi andate a leggere le leggi abrogate, non è citato che è stata abrogata, quindi è ancora valida. Ecco perché voi avete perso tempo, io ve lo avevo detto prima di venire con tutto il Regolamento. Avremmo fatto un’altra Commissione, dove stava già fatto questo, l’avete pure citato: è stato dato l’incarico a novembre 2017, a due tecnici. Prima al RUP e poi a due tecnici per fare l’assistenza al RUP. Comunque, leggo l’articolo 3, Procedimento di approvazione: “1. Il Regolamento edilizio è approvato dal Consiglio comunale garantendo la massima partecipazione pubblica attraverso la pubblicazione della bozza, ricevimento delle osservazioni e controdeduzioni con le modalità stabilite dallo stesso Consiglio comunale. 2. Il Comune…”, e questo è importante, perché al comma 1, parzialmente noi l’abbiamo fatto: parzialmente noi l’abbiamo fatto invertendo, l’avremmo dovuto fare adesso. Cioè, approviamo prima la bozza, la pubblichiamo per quindici giorni, aspettiamo eventuali osservazioni, torniamo in Consiglio comunale e l’approviamo definitiva: così è la procedura. Poi dice: “Il Comune acquisisce il parere preventivo vincolante dell’Azienda sanitaria locale (ASL) in ordine ai contenuti igienico- sanitari del Regolamento edilizio”. Siccome noi interveniamo anche su alcuni aspetti, la delibera di approvazione del regolamento edilizio viene trasmessa poi alla Regione, unitamente al regolamento in formato cartaceo.
Questa legge non è stata abrogata. Non a caso, se voi andate sui siti… Qua vicino c’è pure il Comune di Pulsano che l’ha approvato, solo che lui ha portato l’unica bozza insieme, ha fatto le modifiche che riteneva opportune, il Consiglio comunale ha approvato la bozza, l’ha pubblicata, dopo quindici giorni, ha aspettato le osservazioni, l’ha approvato definitivamente.
Dove mi preme? Che qui noi stiamo facendo una cosa ibrida, che giuridicamente è un mostro, anche perché non l’abbiamo mandata all’ASL… Si manda prima. Se le bozze non si fanno bene… Il Consiglio comunale.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Blasi, prego.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Giusto per chiarire una cosa. La bozza è pronta, ha bisogno di quella procedura.
Quella legge che hai citato fa riferimento all’approvazione generale del Regolamento edilizio. Noi oggi non stiamo approvando il Regolamento edilizio ma stiamo recependo le definizioni dettate all’interno dell’allegato A. C’è stata innanzitutto pressione dall’esterno, perché c’era un sentore di incertezza su quelle che erano le procedure da seguire per l’edificazione, per cui si era paventato anche che il settore edile fosse completamente congelato e bloccato. Con questo, noi abbiamo voluto fare un passo in avanti rispetto a questo fatto.
Quello che noi stiamo attualmente recependo non va a modificare assolutamente quelle che sono le condizioni in materia di igiene e sanità, per cui non ha necessità di andare, in questo momento, alla ASL, cosa che sicuramente farà invece il regolamento, alla fine delle discussioni e delle condivisioni pubbliche che partiranno a breve.
Questa procedura non l’ha fatta solo il Comune di Grottaglie, ma l’hanno fatto tanti Comuni. Tanto che nella Regione Puglia, su 250 Comuni, ad oggi solo dodici hanno il Regolamento edilizio adeguato a quello che è il Regolamento edilizio tipo, fra l’altro anche con alcune difficoltà, perché adesso si trovano con le ultime modifiche in materia anche di semplificazione edilizia, a dover riaggiornare la normativa che è stata approvata.
Se lei legge quello che è stato scritto all’interno delle definizioni… Perfetto. Si fa riferimento agli articoli 74 e 95 del Regolamento di igiene e sanità del Comune di Grottaglie. Restano invariate quindi le disposizioni in materia di igiene e salute pubblica.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore. Altri interventi?
Siamo nella fase di dibattito. Ci sono interventi? Prego, consigliere Manigrasso.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Vorrei fare solo una piccola precisazione, per evitare… Forse ho sbagliato anche io a intendere la cosa.
In merito alla concomitanza dei due regolamenti, in sostanza secondo me non è così. La delibera di Giunta del 21 dicembre 2017, la 2250, quella che istituisce il RET, il Regolamento edilizio tipo, nel deliberato, al punto 4, dice testualmente: “di stabilire che le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate di materia edilizia, di cui alla parte prima, Allegato A dello schema edilizio tipo dell’intesa, trovano diretta applicazione nei Comuni, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili, a partire dal primo gennaio 2018”, così come disposto dalla legge.
Al successivo comma 5 del deliberato dice: “di disporre che i Comuni, con deliberazione di Consiglio comunale, devono adeguare i propri regolamenti edilizi comunali allo schema di regolamento edilizio tipo allegato alla presente deliberazione entro il 31 dicembre 2017, e che – dice – decorso infruttuosamente tale termine, il Regolamento edilizio comunale che non sia stato medio tempore adeguato, cessa di avere effetto nelle parti incompatibili con lo schema di regolamento edilizio tipo”. Quindi è valido il RET. Siccome c’era stato un fraintendimento sull’interpretazione della cosa… No, non stai approvando il RET, stai approvando le definizioni modificate, in attesa che la parte restante del Regolamento venga modificato, ma che comunque attualmente è in vigore, per effetto di questa delibera regionale.
Ho finito.
Speaker : SINDACO.
Giusto per essere chiari: secondo me si fa un po’ di confusione, però lo voglio dire in generale.
Noi… Scusatemi. Per essere chiari nel ragionamento, se no rischiamo di…Lo schema è già approvato dalla Regione. Va recepito. Va recepito.
Attualmente stiamo semplicemente recependo e modificando l’Allegato A, in attesa… Ciro, sto dicendo un’altra cosa. Ciro, stai facendo una disquisizione che… Seguimi, la voglio chiarire.
Noi il Regolamento regionale lo possiamo modificare recependolo solo nelle parti in cui quel Regolamento crea problemi ed è in contrasto con lo strumento urbanistico nostro, soprattutto. Di fatto, però, noi non possiamo modificarlo, il RET, in quelle parti. Per cui, già da quando è stato approvato dalla Regione era esecutivo, non potevamo dire che con il recepimento del Comune… ) E allora di che stiamo parlando? Non sto capendo qual è la tesi. Eh. (Interruzione fuori microfono: “È come se stiamo recependo il RET…”) No, Ciro. Il RET… È specificato, nella delibera, che stiamo facendo l’allegato A o no? È specificato, nella delibera, che noi stiamo adeguando… (Interruzione fuori microfono) Ma il Regolamento non lo stiamo recependo nella sua interezza, Ciro. Non l’hai recepito. Il recepimento è un atto che fa l’Amministrazione, nel momento in cui dice: così come sta mi va bene. Infatti, ti dice la norma, di rimando, che tu lo applichi in quanto incompatibile con i regolamenti locali. Decadono… Ciro, lo schema è questo: Regolamento regionale; noi potevamo pure non fare niente, quello già agisce di suo. Noi stiamo dicendo che relativamente a una parte di quel Regolamento, nei poteri consentiti al Consiglio comunale di recepirlo per adeguarlo al nostro Piano urbanistico eccetera, abbiamo questa facoltà. Noi oggi stiamo parlando solo dell’Allegato A. Stiamo dicendo che la restante parte la recepiremo con le modifiche che andremo a fare non appena avremo recepito anche le ultime osservazioni, quello che vuoi.
Oggi quindi stiamo ragionando dell’Allegato A. Non c’è bisogno di recepirlo così com’è, il RET regionale, perché già quello, per norma superiore, lo applichiamo – o dovremmo applicarlo. Per norma superiore lo dobbiamo applicare, non lo stiamo recependo. È esecutivo, perché è la norma superiore. È in vigore, ma a prescindere… Lo dobbiamo recepire al fine di adeguarlo alle nostre esigenze, non tutte, quelle che sono operativamente e normativamente recepibili.
Noi oggi qua stiamo dicendo che di tutto quello, A, B e C stiamo recependo solo la prima parte, la A, adeguandola. Poi, l’Assessore mi pare che abbia detto che è già stata convocata la Commissione per la restante parte. Faremo tutto il resto, punto. Non c’è niente di anomalo.
Se poi ci vogliamo incartare su questo aspetto… Il RET è già operativo, Ciro, a prescindere da quello che facciamo noi. È già operativo, a 360 gradi. Noi lo dobbiamo recepire, modificandolo, e lo stiamo facendo a pezzi: Allegato A, adesso, allegati B, C e quelli che saranno, nella prossima assise consiliare, Commissione e quant’altro. Questo è il senso. Non lo stiamo recependo così com’è, quello che è, perché già è operativo. Noi lo recepiremo con le modifiche.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore Blasi.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Ai sensi della legge regionale 11, che introduce il Regolamento edilizio tipo, l’articolo 2 ci dice quali sono le opportunità e i punti in cui noi possiamo intervenire affinché… Abbiamo capito, però continuiamo su questo argomento. Io volevo specificare meglio che ci sono… La procedura di approvazione riguarderà non il RET, ma il Regolamento edilizio comunale, che è adeguato al RET, che porteremo in approvazione successivamente.
In questa fase noi stiamo prendendo atto di quelle che sono le 53 definizioni che la Regione ci ha dettato, e abbiamo verificato quali sono i punti che ci potevano creare delle criticità rispetto alle previsioni dimensionali del nostro Piano regolatore. Laddove abbiamo potuto mettere mano per continuare anche a tenere vigenti delle prassi edilizie, quindi dando anche soddisfazione a quelle che sono le abitudini, all’esterno, per quello che riguarda i tecnici e le pratiche edilizie, siamo intervenuti, tenendo invariate le norme vigenti, senza andare ad alterare alcuna normativa, né regionale, né locale. Ma eravamo vincolati, e i punti su cui potevamo intervenire erano quelli, punto e basta.
Come cita anche il comma quinto, la deliberazione di Consiglio relativa a questo recepimento, poi deve essere esclusivamente trasferito alla Regione che ne valuta la congruenza.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Annicchiarico, prego.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Io credo che le difficoltà che si stanno rappresentando siano innanzitutto legate ai tempi dilatati che abbiamo dovuto subire.
In linea di logica, riletta anche la legge regionale, eccetera, è la via normale, che credo di aver anche capito così, quando ne abbiamo discusso in Commissione con l’ingegnere, eccetera. Era il recepimento complessivo. Dopodiché, sono intervenuti fattori di pressione, eccetera, per cui dice: visto che ancora non siamo in condizioni di portare tutto insieme, facciamo quelle modifiche che possiamo fare sul cosiddetto Allegato A. Domanda: siamo obbligati, in questa sede, visto che non stiamo recependo per intero il RET, di parlare di Allegato A?
Cioè, se noi in questo momento adeguiamo il nostro Regolamento comunale con il contenuto dell’Allegato A, ma senza citarlo – domandona? Noi stiamo procedendo, adesso, a mettere ordine anche nel nostro Regolamento comunale, recependo quello che già il RET ha detto. Però il RET lo ha detto all’interno di qualcosa che è un unicum. Cioè ha detto che il RET è composto di A, B e C –o D, non so che cos’è. Logica vorrebbe, anche nell’idea del legislatore, che i Comuni si debbano adeguare contemporaneamente a tutto. Poi, le difficoltà che i Comuni hanno avuto, probabilmente anche parlando con gli uffici regionali, e se facciamo così, visto che la maggior parte dei Comuni non ha approvato l’intero RET, facciamo… Voglio dire: un’altra via che ci salvi dal punto di vista procedimentale c’è? C’è qualcuno che ci impedisce di fare adesso – è una domanda soltanto, nessuna certezza – un adeguamento con quel contenuto, senza farlo come riferimento obbligatorio al RET? Noi facciamo un Regolamento che immediatamente può diventare e diventa, e non credo che ci siano difficoltà, di facile e immediata utilizzazione. Fra dieci giorni, invece, approviamo per intero quello, così come modificato, l’allegato A – allora lo chiameremo Allegato A – nei contenuti che già il nostro Regolamento edilizio contiene.
Questa è la domanda alla quale io vorrei una risposta, perché mi pare che sia un modo alternativo, ma che ci mette in condizione di non incorrere in alcune difficoltà di ordine procedimentale, così come sollevato, peraltro, dai tecnici.
In questo momento, veramente, non ho da aggiungere, se non una domanda.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Consigliere Manigrasso, prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Scusate se posso sembrare accademico, però in genere le risposte le trovo nelle carte.
Se noi leggiamo il testo della delibera che stiamo per approvare, lo leggiamo insieme, capiamo di che cosa stiamo parlando. Delibera, il Consiglio comunale, di fare proprie le premesse in narrativa finalizzate all’approvazione preliminare della prima fase dell’adeguamento del Regolamento edilizio e norme tecniche di attuazione allo schema di Regolamento edilizio;
di prendere atto dello schema di Regolamento edilizio tipo comprensivo degli allegati A, B e C approvato con delibera di Giunta regionale n. 2250/2017, che si allega al presente atto per farne parte sostanziale e integrante;
di prendere atto delle modalità di recepimento delle definizioni uniformi nel territorio della Regione Puglia;
di prendere atto che il Regolamento comunale approvato con delibera di Consiglio comunale n. 47/2004 ha cessato di avere effetto nelle parti incompatibili con lo schema di Regolamento edilizio tipo;
di prendere atto che le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia, di cui alla prima parte allegato A dello schema, trovano diretta applicazione;
di fornire ‒ per ultimo ‒ le seguenti specifiche tecniche di dettaglio in merito al recepimento comunale delle definizioni, e via di seguito. Con tutte le modifiche di cui parlava l’assessore. Che le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia, di cui alla parte prima allegato A dello schema, trovano diretta applicazione prevalendo sulle disposizioni comunali con essi incompatibili a partire dal 01.01.2018, così come disposto dalla legge regionale 27 novembre 2017, n. 46 (modifiche agli articoli), e via di seguito. No. Al secondo punto, l’ingegnere che ha redatto ‒ giustamente, secondo me ‒ dice di prendere atto dello schema del Regolamento edilizio tipo comprensivo degli allegati A, B e C approvato dalla Giunta, che si allega al presente atto, per farne parte sostanziale e integrante, il che vuol dire...
Speaker : PRESIDENTE.
Non avrebbe senso l’allegato.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Successivamente, ci sono le modifiche all’allegato A.
Giustamente l’ingegnere, secondo me, ha considerato così: prendiamo atto del Regolamento edilizio... Voglio chiudere, e poi finisco, Sindaco. Giustamente, l’ingegnere che cosa ha pensato? Di recepire per intero... Di prendere per intero, di prendere atto. Di prendere atto del Regolamento, così come diceva la Regione... Di prendere atto, perché comunque è d’ufficio. Ecco perché si prende atto. Del Regolamento, del RET per intero, incominciando a dire che intanto nell’allegato A facciamo queste modifiche. Successivamente, la Commissione del 21 e del 22 apporterà le ulteriori modifiche all’altro...
Per cui, l’oggetto del prossimo Consiglio comunale non sarà l’approvazione del RET, della seconda parte, ma la modifica a quelle determinazioni riportate nel RET per intero.
Speaker : SINDACO.
Ciro, allora di che cosa stiamo parlando? Stiamo dicendo la stessa cosa, ma la vogliamo dire in modo diverso. Io sto dicendo esattamente questo. La delibera di Consiglio comunale oggi dice... Non può non dire “prendo atto che esiste il Regolamento” con gli allegati A, B, C e D. Prendi atto, non recepisci. Il recepimento è una cosa differente dalla presa d’atto.
Noi stiamo dicendo... Per quello. È quello che sto dicendo. Quello che io sto cercando di spiegare è esattamente quello che stiamo dicendo tutti insieme, ma, non so perché, provando a fare dei distinguo.
Noi stiamo dicendo, sostanzialmente, qua stasera, che c’è una legge regionale che ha detto delle cose e ha dato uno schema per tutti uguale. Okay? Ha detto “adeguatelo” e, per quello che è possibile, recepite con delle modifiche consone ai territori. Questo è il senso.
Noi che cosa stiamo dicendo? Prendiamo atto di quello che dice la Regione e oggi, stasera, stiamo recependo e modificando unicamente l’allegato A. Punto. No, Ciro. Sto facendo una disquisizione sul recepimento o non recepimento, perché noi stasera non stiamo recependo così com’è anche la parte restante del Regolamento. Sì, però noi giuridicamente... Sì, Ciro, segui però. È una sottigliezza che vorrei condividere. Nessuno potrà dire che il Consiglio comunale di Grottaglie stasera sta recependo così com’è il Regolamento regionale.
Noi stiamo recependo e modificando unicamente l’allegato A. Per la restante parte noi prendiamo atto di quello che ha detto la Regione, ma non lo stiamo recependo così com’è. È oltre quello che stiamo facendo noi stasera. È superiore la fonte normativa, per la quale non possiamo intervenire. Per ciò che compete noi, non la stiamo recependo così com’è. È questo il senso pratico.
Noi non stiamo recependo così com’è la fonte superiore, che è quella regionale. Rimandiamo al Consiglio comunale prossimo di recepire la restante parte. Lo puoi applicare nella parte in cui... La puoi applicare nella parte... La stai recependo stasera con questa delibera, mamma mia! La stiamo recependo. L’allegato A lo stiamo recependo. Stiamo dicendo che recepiamo l’allegato A con queste modifiche. Stiamo recependo solo quello.
Qualcuno potrebbe dire: rispetto agli allegati B, C e D? Ci sono delle modifiche da fare. Sì, il corpo principale e tutto il resto. È valido, però non è stato recepito dall’Amministrazione così com’è. Noi domani mattina approveremo il recepimento di tutta la restante parte. Ciro, è un fatto terminologico di diritto che non devo spiegare a te, che lo sai meglio di me.
Sto dicendo che non stiamo recependo così come... È come dire: io ti sto lanciando una cosa, ti colpirò, ma io non la sto prendendo. È questo il senso. È così. La Regione ce la sta lanciando addosso la normativa e noi la dobbiamo applicare quella cosa, però come applicarla al meglio per noi lo decideremo nel prossimo Consiglio per la restante parte.
Per oggi noi discutiamo solo della parte A, che sono le definizioni. Il resto lo faremo nel prossimo Consiglio. Noi non abbiamo recepito. È applicabile, ma non l’abbiamo recepito così com’è. Lo recepiremo con le modifiche. È unilaterale dell’Amministrazione il recepimento. È un atto unilaterale nostro. Lascia perdere che è in vigore. È in vigore così com’è. No, ragazzi. Il recepimento serve per la modifica. Serve per la modifica il recepimento, non serve per... Mamma mia. È chiaro. Mica stiamo dicendo di no. Infatti, abbiamo convocato la Commissione... Non sto capendo dove vogliamo arrivare. Perché stiamo perdendo tempo? Non stiamo recependo in via definitiva la restante parte. Recepiamo con modifiche questa. Quello in vigore viene applicato così com’è. E la faremo. Certo. E le faremo. Ciro, le faremo. Faremo tutto quello che è necessario.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo.
Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Una cosa è certa. L’anomalia di fondo è che bisognava andare in Consiglio comunale con tutta la documentazione completa, cioè con il nuovo Regolamento edilizio, recependo quello regionale, comprensivo anche degli allegati, compreso anche l’allegato A. Questa è la storia.
La cosa che stiamo portando questa sera in Consiglio comunale, con tutti i dubbi, che io condivido... I dubbi sono superabili sul fatto che abbiamo fatto un percorso nella Commissione. Ha preso atto, la Commissione, di una difficoltà che ha l’ufficio a definire determinate richieste di concessione edilizia. Questo ha comportato un blocco dell’attività stessa. A me risulta ci siano diverse pratiche edilizie che sono state presentate e che l’ufficio non sta istruendo, quindi non sta rilasciando nessuna autorizzazione di conseguenza, perché non ha le idee chiare su questo. Per cui ha chiesto all’organo politico, con estremo ritardo, eccetera, non voglio allungare più di tanto problematiche di questo genere, ha chiesto all’organo politico che cosa dobbiamo fare, almeno per la parte che riguarda il quadro delle definizioni uniformi. Questo è uscito fuori.
Nelle discussioni che abbiamo fatto in Consiglio comunale, ricordo che Gianfreda diceva che queste cose dovevano andare tutte insieme. Siamo tutti d’accordo. Ripeto: l’anomalia è che non stanno marciando tutte insieme. Però, contestualmente, è uscita fuori questa possibilità di approvare intanto il quadro delle definizioni per dare lo strumento all’ufficio per esaminare, per quello che è possibile in questo contesto, le pratiche che sono state approvate.
Naturalmente questo non ci esime, primo, dal fare quello che dovremmo fare questa sera, cioè prendere atto del Regolamento edilizio tipo, di cui alla legge regionale del 2017, e approvare il quadro delle definizioni che sono state affrontate nella Commissione, lo voglio ricordare, anche con il contributo dei Collegi degli architetti e dei geometri. Quello che dovremmo approvare questa sera, ripeto, con tutte le difficoltà che ognuno di noi ha... Quantomeno sgombriamo il campo e apriamo il percorso dell’approvazione del quadro delle definizioni.
Dopodiché, l’impegno, soprattutto da parte l’Amministrazione comunale, a cominciare anche dal Presidente della II Commissione, di convocare subito (già è convocata) e di proseguire nel percorso per affrontare la seconda parte, per arrivare il più rapidamente possibile in Consiglio comunale a confezionare un atto complessivo che riguardi il recepimento del Regolamento edilizio tipo, quello della Regione, adeguato alle esigenze della nostra realtà.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Consigliere Annicchiarico, prego.
Speaker : COSIMO ANNICCHIARICO.
Che la politica sia l’arte del possibile me l’hanno sempre richiamato alla memoria. Qui stiamo cercando una possibilità di uscire fuori da un labirinto. Io mi ero esposto fino a fare una domanda, che forse non meritava di essere presa in considerazione. Mi rispondi dopo.
Il Sindaco si è peritato a fare la giusta differenza terminologica tra il concetto di prendere atto e quello di recepire. Io trovo difficoltà a prendere un allegato senza prendere una parte, se non in un corpo bionico. Se il mio braccio malauguratamente l’ho perso e adesso ho una protesi che me lo sostituisce, probabilmente io la sera, quando vado a letto, posso togliere il braccio bionico e mi vado a coricare. E la mattina me lo rimetto e sembro normale.
Se il Regolamento tipo è un Regolamento che ha le sue articolazioni, comprese gambe e braccia, che si chiamano “allegati”, mi resta difficile dire “io non prendo il tuo corpo, mi prendo l’allegato”, perché in quel caso il mio allegato è talmente legato al corpo che non me lo posso prendere in prestito, nemmeno momentaneamente.
Per cui, l’arte del possibile. La domanda la ripeto e adesso mi darà la risposta l’assessore. Se noi in questa fase né prendiamo atto ufficialmente, anche se di fatto già è vigente, né chiamiamo “allegato A” il contenuto dell’allegato A, noi possiamo procedere adesso, facendo finta che stiamo procedendo con la nostra idea di definizioni prese, però copiate, copia e incolla, tranne qualche... E lo mettiamo nel nostro Regolamento. Tra un mese, forse, riusciamo... No. È fuori logica? Va bene. Io sull’argomento mi astengo. Sì, va bene, ma giuridicamente non mi convinco. È un non luogo.
Speaker : PRESIDENTE.
Assessore Blasi, prego.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Posso parlare pure io? La motivazione... Scusami, fammi rispondere a una domanda. Okay.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Lo strumento oggi in discussione non è alla fonte diviso in sotto-atti che possono essere approvati o recepiti singolarmente. Giusto? È come se... Ho capito. La vicenda la conosco. Sto chiedendo... Se non faccio la domanda non capisci cosa volevo chiedere come chiarimento.
Cito un esempio, però. Consentitemi il parallelismo. Se oggi noi ci fossimo trovati nelle condizioni di dover approvare il bilancio solamente con il PEG Cultura e sport, per ragioni pratiche nostre, solo PEG Cultura e Sport... La normativa non lo prevede, è chiaro. Consentitemi il parallelismo. È chiaro che non esiste. Poi, comunque, andiamo ad approvare il bilancio nella sua interezza con i restanti PEG. Se nel frattempo, nel lasso di tempo che intercorre tra la prima seduta di approvazione dei due PEG e l’altra, succedono fatti oggi non preventivabili, come la caduta dell’Amministrazione, viene fatto salvo il recepimento dell’allegato A, sì o no?
Speaker : SINDACO.
Mi sembra che stiamo facendo analogie. In diritto, quando uno ragiona per analogie, ci deve essere quantomeno la continuità logica nell’analogia. Se mia madre cucina un chilo di lenticchie, questo chilo di lenticchie, poi, può diventare cotechino domani? Non significa niente questa cosa. È assolutamente fuori logica quello che stiamo dicendo.
Qua oggi stiamo dicendo che c’è la norma regionale. La legge regionale dice: Comune di Grottaglie, o fai o non fai, questa è la legge, tu da domani mattina la applichi. Okay? Punto. È quella. Ti piaccia o non ti piaccia, la applichi. Ciò che tu hai non serve a niente. Va bene? Ti dico, però, che quello che io ti sto dando in una piccola parte, quella relativa all’adeguamento degli strumenti urbanistici, con calma te la puoi adeguare. Va bene?
Ma non ci stai dicendo che noi possiamo modificare il Regolamento in tutte le parti, in alcune parti per adeguarle a quello che…
Stiamo facendo un atto normativo, regolamentare che nelle fonti normative è assolutamente inferiore, di rango inferiore. Ce lo consente la Regione attraverso la norma di rimando: ti puoi adegua al regolamento in questi limiti. Punto. Lo dice la norma. È una fonte regolamentare, non normativa primaria, come la legge regionale.
Detto questo, vado avanti. Oggi, rispetto a quella fonte primaria, che è la norma regionale, abbiamo deciso che essendo questa divisa in parti o la facciamo tutta insieme, ma questo richiede tempo, oppure rispetto non al fatto che il funzionario ha dubbi interpretativi, perché e per come, non è questa la verità. La verità è che così com’è la legge regionale, se non adeguata, è assolutamente negativa per chi deve costruire, per chi deve modificare. Quindi, i tecnici stanno aspettando questa modifica per poter andare avanti. Se noi applicassimo la legge regionale secca, pura, così com’è, sarebbero penalizzati.
La voglio chiarire così, perché altrimenti sembra che stiamo perdendo tempo. La domanda non può… Certamente. Quello è un atto regolamentare, ragazzi. Non è che non c’è il Sindaco, non c’è la maggioranza e quella parte…
Certo, dobbiamo seguire i percorsi in via definitiva di approvazione, ma quella parte in quel momento per quanto allegato A rispetto a tutto il resto quella è in vigore, quando diventa operativa. Che c’entra con il Sindaco o con l’Amministrazione.
Successivamente, chi verrà dopo… Ma noi stiamo ragionando. Lo stiamo scegliendo. È una scelta che stiamo facendo.
Noi possiamo anche dire che l’allegato B lo faremo in un altro pezzetto. Sto facendo un paradosso. Questo serve solo per agevolare.
Ciro, oggi stiamo… Abbiamo detto il contrario? La procedura… Stiamo perdendo dieci ore su una cosa chiara. Per capirci, nessuno sta pensando di scavalcare la norma. Stiamo semplicemente facendo un piccolo pezzo di una cosa più grande. Questo è, in sintesi rispetto a tutto un discorso. Ciro, chiudo anche rispondendo a Mimmo. Sto dicendo un’altra cosa. Adesso rispondo a Mimmo giusto per chiarire il dubbio. Noi non possiamo dire “approvo queste non facendo riferimento all’allegato A del regolamento regionale”. Non ha senso, perché non stai facendo niente. Devi richiamare espressamente la modifica che stai facendo perché è la fonte normativa che ti dice “fai il recepimento con un regolamento comunale”. Se tu la metti, non serve a niente, non stiamo facendo niente. Stiamo solo facendo una dichiarazione di intenti, che poi sarà trasfusa successivamente. Questo vuol dire che se malauguratamente, in questo caso che dici tu, dovesse accadere che l’Amministrazione cade non opereranno mai quelle cose perché, di fatto, non si andrà a riapprovare in via definitiva…
Stiamo semplicemente facendo una dichiarazione di intenti, inutile per l’oggetto. L’oggetto è “Modifica all’allegato A del regolamento”. Poi, tutta la procedura si farà come si fa sempre. Non è in discussione questo.
L’emendamento, Ciro, vorrei che lo illustrassi tu. Lo dico anche… L’emendamento, così come presentato da me, è l’emendamento che mi è stato presentato dall’ufficio, da Giancarlo Cinieri, raccogliendo una tua proposta fatta in Commissione.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Siccome successivamente questo punto verrà riportato qua dentro, può essere ancora oggetto di discussione il limite da apporre. Però, un limite lo dobbiamo dare. Adesso diciamo che non lo so definire io, non lo sa definire Giancarlo... No, in questo momento no. Nel momento in cui prenderà validità, se io scrivo esclusivamente la rampa posso avere una rampa anche con una pendenza del 2 per cento che gira tutto intorno e ti parlo soprattutto di quelle attività edilizie che si svolgono nelle zone… Non pensare solo alla zona B. Ci sono anche le zone C dove i box sono molto più grandi, quindi la rampa ti può dare un limite, ti dà un limite… Sì, però, se tu escludi dalla volumetria la rampa genericamente per una grande superficie ti dà una volumetria importante, che ti va modificare anche i parametri urbanistici. Ma nessuno vuole… Tant’è che questa norma l’abbiamo… Va bene. Ripeto, questa cosa deve rimanere… Io, al momento… Sì, però la volumetria che ti togli dalla rampa la puoi aggiungere da un’altra parte, anche se ci sono limiti… Non sto parlando del piano terra. Un secondo, la rampa in questo caso viene considerata come superficie accessoria. Se tu parti dalla quota zero e vai sotto, quello che noi stiamo considerando è che la parte superiore della rampa, che è fuori terra, la parte superiore che è fuori terra e che dovrebbe essere considerata come volumetria, non viene più considerata come volumetria. Okay? Dove, scusa? No, non ce l’ho presente. Adesso c’è stata una prima verifica tecnica dell’ufficio, che ha valutato di dover mettere… Nella discussione, appunto, la Commissione avrà la volontà, la forza di dire… Quando andremo in Commissione con il testo integrale del regolamento e tornerà questo punto avremo l’opportunità di valutare questa dimensione.
Speaker : PRESIDENTE.
Quella che stavo ponendo io è la stessa richiesta che sta facendo il Sindaco adesso. Era controfirmata questa proposta dall’ufficio tecnico. Sì, c’era già il parere tecnico allegato. Dieci minuti di sospensione.
Riprendiamo alle ore 21,36.
Prego tutti i consiglieri di prendere posto. Dobbiamo procedere con l’appello.
Prego il Segretario Tamburrano di procedere con l’appello. Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
D’Alò Ciro, Annicchiarico Cosimo, Annicchiarico Giovanni, Cabino Anna, Cometa Andrea, D’Abramo Gabriele, D’Alò Saveria, Danese Loreto, De Carolis Giulio, Di Palma Pierluigi, Donatelli Francesco, Gianfreda Ciro, Lacava Alessandra, Manigrasso Alfonso, Marangella Aurelio, Marinelli Giovanni, Masciullo Ciro, Miglietta Gabriella, Petrarulo Ciro, Rossini Domenico, Russo Antonietta, Santoro Michele, Serio Massimiliano, Siliberto Noemi, Zimbaro Massimo.
18 presenti 7, assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, possiamo riprendere il Consiglio comunale.
Passo la parola al Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Ho sentito il responsabile e lui ritiene che il limite dei venti metri sia già abbondante rispetto a quelle che sono le norme comuni in materia di rampe e quant’altro. Lui è andato già oltre quello che normalmente viene utilizzato. Quindi, lui ritiene che il parere, al momento, non sia da modificare.
Sinceramente, per parte nostra la modifica io la toglierei pure. Ovviamente, l’impegno è quello di portarla nella prossima Commissione convocata, discuterla con Giancarlo e poi eventualmente modificarla successivamente, ovviamente acquisendo il parere favorevole del responsabile, che al momento non ritiene che sia da modificare. Ciro, la norma che ha citato non c’è, non me l’ha detta. Lui ha semplicemente detto: io ritengo che questa cosa sia messa in questi termini e non modifico il mio parere, perché la vedo così. Ovviamente, per quello sarà il caso di approfondire eventualmente in Commissione e trovare una soluzione. Fermo restando che c’è da parte nostra la disponibilità ad accogliere questa cosa, previo parere favorevole dell’Ufficio Tecnico, ovviamente. Ripeto, noi siamo consapevoli del fatto che può essere un vantaggio, come dici tu, però anch’io vorrei capire nello specifico in che modo va a incidere in negativo o perché la necessità di questo limite così importante da mettere da parte del responsabile, perché lui ritiene che, comunque, un limite debba essere messo. Questo lo approfondiremo successivamente.
Speaker : PRESIDENTE.
Va bene. Non ho capito, consigliere Gianfreda: mi produce un emendamento o, facendo fede a questo, soltanto l’emendamento dei metri? Compreso tutto? Okay. Cambiano soltanto la metratura, va bene. Quindi, dobbiamo produrre un’altra votazione? Datemi solo il tempo.
Ci sono altri interventi? Ci sono altri interventi? Allora, l’ordine dei lavori sarà questo: votiamo l’emendamento presentato dal Sindaco, quello che vi è stato notificato; successivamente, votiamo l’emendamento proposto dal consigliere Gianfreda, e cioè uguale a quello del Sindaco (per capirci) con la richiesta di eliminare le parole “nella misura massima di 20 metri quadri” (questo è il secondo emendamento); infine, voteremo il Regolamento così come… Va bene… Invertiamo l’ordine: prima votiamo quello del consigliere Gianfreda, poi quello del Sindaco, infine il Regolamento. Va bene? È chiaro per tutti?
Ci sono interventi per dichiarazione di voto sull’emendamento del consigliere Gianfreda? Prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Io ho proposto questo emendamento per il semplice motivo che ritengo che i cittadini debbano avere la massima disponibilità, stando nelle norme regionali e nazionali e in quelle regolamentari comunali, di poter svolgere l’attività edilizia nel modo più semplice possibile, senza fare, secondo me, nessun aggravio di nessun tipo, anche perché non ci sono norme che pregiudicano l’emendamento proposto dal Sindaco. Quindi, secondo me si può benissimo votare. Io voterò a favore, però con il fatto fondamentale che la rampa sia un bene comune non sensibile, quindi già con il fatto che lo Stato prevede che quella porzione di spazio, pur stando al di fuori della quota “00”, non è funzione alla tassazione, come lo Stato, a livello nazionale, ha già previsto.
Ritengo che questo Consiglio comunale sia sovrano e, quindi, possa decidere in merito. Io voterò a favore dell’emendamento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda.
Altre dichiarazioni rispetto all’emendamento del consigliere Gianfreda? Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
In questo momento voterò contro non in maniera pregiudiziale, ma perché da Presidente di Commissione potremmo ritornare in maniera più chiara sull’argomento sulle Commissioni prossime di Regolamento edilizio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione l’emendamento, così come data lettura precedentemente, denominato emendamento del consigliere Gianfreda. Prego, consiglieri, votate.
Presenti 18, favorevoli 5, contrari 11, astenuti 2.
Non è approvato.
Ci sono dichiarazioni di voto sul punto n. 4) all’ordine del giorno? Consigliere Gianfreda, prego.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Pur condividendo la restante parte delle modifiche apportate alla restante parte della delibera, così come è stata discussa ampiamente in II Commissione, io uscirò dall’aula non essendo d’accordo su questa proposta che limita a venti metri e, quindi, danneggia i cittadini di Grottaglie. Quindi, uscirò dall’aula e non parteciperò alla votazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda.
Altre dichiarazioni di voto? Pongo in votazione il punto n. 4) all’ordine del giorno… L’emendamento del Sindaco così come messo nell’ordine del giorno al punto n. 4), che è integrale, senza modifiche.
Presenti 17, favorevoli 12, contrari 4, astenuto 1.
È approvato.
Punto n. 3) all’ordine del giorno: “Regolamento edilizio comunale adeguato al RET regionale”.
Per dichiarazioni di voto? Pongo in votazione il punto n. 3) all’ordine del giorno. Prego, consiglieri, votate.
Presenti 16, favorevoli 15, contrari 0, astenuti 0.
È approvato.
Scusate, sono io che non ho votato. Perdonatemi. Scusate, ripeto il risultato della votazione: presenti 16, favorevoli 16.
È approvato all’unanimità.
Auguro una buona serata a tutti i consiglieri.
Dichiaro chiuso il Consiglio comunale alle ore 22.00.