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C.c. Grottaglie - 23.09.2019
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Revision
Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno.
Iniziamo i lavori del Consiglio. Invito il Segretario generale a procedere con la chiama.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Annicchiarico Giovanni, Cabino Anna, Caso Raffaella, Cometa Andrea, D’Abramo Gabriele, D’Alò Saveria, Danese Loreto, De Carolis Giulio, Di Palma Pierluigi, Donatelli Francesco, Gianfreda Ciro, Lacava Alessandra, Manigrasso Alfonso, Marangella Aurelio, Marinelli Giovanni, Masciullo Ciro, Miglietta Gabriella, Petrarulo Ciro, Rossini Domenico, Russo Antonietta, Santoro Michele, Serio Massimiliano, Siliberto Noemi, Zimbaro Massimo.
È entrato anche il consigliere Marangella Aurelio.
Speaker : PRESIDENTE.
Durante l’appello entra il consigliere Marangella.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Sono presenti 19 consiglieri e assenti 6.
Speaker : PRESIDENTE.
È entrata anche la consigliera Lacava.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Perfetto.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Lacava, per cortesia, marchi la presenza.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Quindi siamo 20 presenti e 5 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
20 presenti e 5 assenti.
Primo punto all’ordine del giorno: interrogazione protocollo n. 22040 del 25.07.2019 sull’abbattimento alberi di pino presentata dal Gruppo consiliare Articolo 1.
Passo la parola al consigliere Donatelli. Prego, consigliere Donatelli. Un attimo solo perché c’è la nuova impostazione.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Come ha detto il Presidente, l’interrogazione che stiamo per discutere riguarda l’abbattimento indiscriminato di alberi di pino, allora, quando è stata fatta la richiesta, con richiesta anche di sospensione di una cosa che poi è avvenuta.
Abbiamo letto in questi giorni… So che non vi interessa… Tanto, come hai detto tu, noi facciamo opposizione senza senso, non ricordo la frase precisa.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Il Sindaco l’altro giorno ci ha detto che domani mattina iniziano i lavori a Piazza Verdi. Voi direte: che c’entra Piazza Verde con questa attività? C’è un filo rosso che lega le vicende dei lavori che stanno per iniziare, inizieranno domani in Piazza Verdi, con l’abbattimento di 74 alberi di pino.
Qual è il filo rosso? Il filo rosso è che il Sindaco, l’Amministrazione comunale, fanno questo ragionamento, ormai, abbastanza ricorrente, se in un luogo, in un sito c’è un problema di sicurezza, se c’è un problema di degrado, di pericolo, non si interviene per eliminare quel degrado e quel pericolo, ma si interviene semplicemente abbattendo e ricostruendo, quindi alla vecchia maniera, come si usava forse negli anni Cinquanta, o forse ancora ancora prima. Nell’abbattimento e ricostruzione naturalmente viene meno quello che rappresenta quel sito, cioè una memoria storica. Per esempio, a Piazza Verdi Hera è presente, lo ero fino a questa mattina, una testimonianza della nostra cultura e della nostra economia, che domani non ci sarà più, sarà abbattuta, quindi fregandosene della memoria storica.
Più o meno è accaduta la stessa cosa, e quindi arrivo alla discussione del punto all’ordine del giorno: si arriva all’abbattimento di 74 alberi di pino. Anche qui, si parte da un presunto e circoscritto pericolo per l’incolumità delle persone per abbattere appunto ben 74 alberi di pino, che si aggiungono ai tantissimi alberi che immotivatamente sono stati abbattuti e sostituiti con alberelli che stiamo vedendo che brutta fine stanno facendo: mi riferisco soprattutto a quegli alberi abbattuti in via Madonna di Pompei, sostituiti con alberelli che per quasi la metà ormai sono in via di estinzione, stanno seccando.
Questo filo rosso non tiene conto della possibilità di salvare questi alberi, non tiene conto di che cosa rappresentano questi alberi dal punto di vista ambientale, paesaggistico, ma anche storico, perché anche questa è storia. Voglio ricordare che quegli alberi in Via Partigiani Caduti sono stati piantati una trentina d’anni fa, esattamente nel 1989, in occasione della venuta, all’aeroporto di Grottaglie, di papa Wojtyla, di Papa Giovanni Paolo II. Rappresentano anche questo: il biglietto da visita che si voleva lasciare a chi viene a Grottaglie, soprattutto provenendo da Taranto, da San Giorgio, con quello skyline che ci fa guardare immediatamente la nostra storia attraverso quello che si vede dal centro storico. Questa fila di alberi sicuramente rappresentavano tanto dal punto di vista, appunto, paesaggistico e ambientale.
Si sono violate tantissime leggi, secondo me, in questa occasione. Ecco perché noi chiedevamo – niente di particolare al Sindaco – di sospendere questa ordinanza di abbattimento e di approfondire con le persone che capiscono di queste problematiche, cioè con l’Ordine degli Agronomi, per fare un monitoraggio e per vedere se e quali sono gli alberi che vanno abbattuti.
Noi non diciamo che se c’è un albero che è che è pericoloso e che potenzialmente può procurare danni a cose a persone non vada battuto, ci mancherebbe altro. Certo, che va fatto, questo, ma non in maniera indiscriminata.
Un altro richiamo voglio fare a questo mio ragionamento. Oggi all’Onu si discute della lotta ai cambiamenti climatici. Ci sono ragazzini ormai che hanno risvegliato la nostra coscienza su che cosa sta succedendo nel nostro pianeta, e cioè che non è più prorogabile la lotta al cambiamento climatico. Una serie di manifestazioni si sono già avute in tutte le parti del mondo. A Grottaglie ci sarà venerdì, questa manifestazione di richiamo e di sensibilità in questo senso, Ebbene, a Grottaglie che cosa si fa, oltre appunto alla manifestazione di venerdì per richiamare alle proprie coscienze chi ha responsabilità in questo? Si fa esattamente il contrario. Si abbattono 74 alberi di pino, ripeto, insieme a tanti altri alberi che già sono stati abbattuti,.
Leggevo su una rivista specializzate, quindi non sono cose che dico tanto per dire, che cosa rappresenta per l’ambiente un albero. Un albero in un anno rinfresca come 10 condizionatori d’aria accesi totalmente per tutto l’anno; assorbe, un albero, in un anno, 29 litri di acqua piovana; filtra 28 chilogrammi di inquinamento atmosferico, quindi un danno enorme per un albero in un anno. Moltiplicate per 74, e forse, col tempo, con 740 alberi: va fatta questa moltiplicazione.
Ripeto: noi non chiedevamo e non abbiamo sicuramente la certezza delle cose che diciamo, quindi chiediamo gli approfondimenti. Noi chiedevamo appunto al Sindaco di sospendere questa ordinanza – purtroppo, ormai è troppo tardi –, di affidare un monitoraggio all’Ordine degli agronomi e verificare appunto quali sono gli alberi che eventualmente potevano essere tolti.
Invece, è successo esattamente il contrario. Non solo c’era la possibilità anche quantomeno di informare il Consiglio comunale che stava per partire questa ordinanza. Un Consiglio comunale è stato fatto qualche giorno dopo la presentazione della nostra interrogazione, è stata presentata il 25 luglio; due o tre giorni dopo c’è stato un Consiglio comunale. Almeno la decenza, da parte del Sindaco, di avvisare il Consiglio comunale, e soprattutto chi ha sollevato questa problematica, di dire: noi la pensiamo diversamente, quindi non ce ne frega proprio niente. Proprio di questo si tratta: non ce ne frega proprio niente, per il Sindaco, indipendentemente appunto dai danni che si fanno.
Infine, il ripristino dei marciapiedi. Abbiamo visto che cosa sta succedendo in via Partigiani Caduti. C’è una rimessa a posto dei marciapiedi che erano stati divelti. Per la verità, non era da tutte le parti che era divelto. Si è ripristinato il marciapiede con mattoni di cemento; si è lasciato un buchino perché lì va messo l’alberello che dobbiamo aspettare appunto altri trent’anni per vedere.
Anche qui, un elemento di sottovalutazione dal punto di vista ambientale. Perché è stato fatto quel tipo di lavoro, di ripristino del marciapiede? E soprattutto perché non si è utilizzato un esempio che già è stato fatto qui a Grottaglie, ovvero, utilizzare un particolare cemento che consente la traspirazione, e quindi anche l’ossigenazione delle radici? È un cemento ecologico, che favorisce la vita degli alberi stessi. Questo esempio è stato fatto qualche anno fa, in Piazza Unicef, bastava copiare. Le buone pratiche, anche se provengono da un’altra amministrazione, vanno copiate, non vanno cancellate, cosa voi state facendo, cancellando tutto ciò che rappresenta l’esempio del passato. Continuate così. Noi, finché possiamo e con gli strumenti che abbiamo a disposizione, tenteremo di ostacolare questa furia: qualcuno ha paragonato il Sindaco al “Sindaco boscaiolo”. Se questa è una cosa che fa piacere al Sindaco, io mi vergognerei di avere questo richiamo, soprattutto in una città come Grottaglie, una città che vive e ha vissuto di agricoltura, sa che cosa vuol dire l’agricoltura e sa che cosa vuol dire piantare un albero. Invece, qui a Grottaglie si fa esattamente il contrario.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli. Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Grazie.
Consigliere Donatelli, ha usato termini ed esempi che le restituisco. Io le attribuisco il paragone al bronzo, dicendo che lei ha la faccia di bronzo, in quanto, pochi metri dopo il semaforo per andare a San Giorgio, fu proprio la sua Amministrazione ad abbattere alberi di pino e a ripiantare i platani, senza che lei si andasse ad impiccare sull’albero di pino.
Ovviamente, le fa gioco la politica, quindi ora che è all’opposizione… Però, all’epoca lei trovò la scusa del morto: avete rifatto la strada, abbattuti i pini; però erano morti dei ragazzi, là. Nessuno le disse niente perché nessuno aveva il coraggio di dire che su quella strada erano morti dei ragazzi. Quindi lei oggi sta condannando l’Amministrazione che sta cercando di evitare che muoiano altre persone su quella strada, perché lei era al calduccio, quella sera del 20 luglio, quando quattro alberi sono caduti, uno di seguito all’altro, e il giorno dopo sono venute qui le famiglie che erano appena passate, avevano scampato il pericolo. Quando il responsabile dell’Ufficio agricoltura, che è stato vostro consulente per tanto tempo, ottimo consulente, direi, si è reso conto della situazione e ha fatto delle verifiche, dimostrando e scrivendo, prendendosi la responsabilità, che le radici di quegli alberi sono marce, cosa che poi si è verificata anche in fase di rimozione degli alberi, ebbene, allora la decisione non poteva essere altra che quella di salvare la vita delle persone.
Poi a lei non piacerà, perché ovviamente fa più notizia la tragedia. Se questo è lo sport che voi politicamente volete utilizzare per reclamizzare il vostro movimento politico, va bene. Io, sinceramente, siccome faccio il Sindaco, mi assumo la responsabilità della prevenzione, di evitare che accadano delle cose, in una strada in cui gli alberi di pino erano stati già oggetto di intervento e le strade erano già state oggetto di manutenzione e le radici stavano già riaffiorano.
Detto questo, tutta la filippica che lei sta facendo, che ha fatto sull’ambientalismo, certamente non penso che appartengano a lei, che per anni ha sponsorizzato una discarica, col suo partito. Ed è proprio questo il tema che non le appartiene: quello dell’ambiente. Non le può appartenere, sono mondi diversi. Una cosa è la responsabilità sulla vita delle persone; una cosa è l’ambientalismo, che lei sinceramente non può rappresentare.
Ecco perché le dico che il bronzo è proprio il materiale che le può essere attribuito. Io non mi devo vergognare di quello che ho fatto. Si deve vergognare lei di quello che sta dicendo e del fatto di fare una politica molto spicciola su queste cose, dimenticando che nessun Consiglio comunale lei ha convocato per comunicare l’abbattimento di altri alberi di pino, all’epoca, e anche successivamente, quando è stato necessario. È tutta una speculazione politica che lei vuole fare, ma giustamente la politica prevede anche questo.
Così come nessuno si è permesso di speculare sugli incidenti stradali. Non si dovrebbe speculare sul fatto che si stanno evitando ulteriori pericoli ai cittadini. Poi, grazie per le segnalazioni, per le interrogazioni. Ma come lei ha potuto vedere, il 20 luglio per questa città è stata usata una data tremenda, in cui veramente è successo qualcosa che ha spaventato tutti. Quindi, prendiamo atto dei cambiamenti climatici, prendiamone atto, perché questi eventi negli ultimi tre anni si sono verificati con una frequenza straordinaria: le alluvioni non succedono solo a Grottaglie, ma succedono a Martina, succedono in tutta la Puglia. A Castellaneta, negli stessi giorni sono caduti numerosissimi alberi di pino, e anche a Castellaneta l’operazione che si sta facendo è la medesima, come la si sta facendo in tutti gli altri Comuni colpiti da questi eventi. Per cui, cerchiamo di essere responsabili e di non giocare sulle cose, perché la vita delle persone viene prima di ogni cosa.
Chiudo dicendo che ogni albero tolto verrà sostituito con albero idoneo al luogo, quindi non ci sarà nessun cambiamento climatico determinato da questo momentaneo abbattimento di alberi di pino. Soprattutto, verranno piantati nel momento opportuno, quindi nel mese di ottobre, che è il momento previsto per la piantumazione. Quanto a via Madonna di Pompei, ovviamente lei o non sa contare o ha sbagliato a contare: gli alberi sono cinque, la ditta nel mese di ottobre li verrà a sostituire. Non sappiamo se sono seccati perché c’è stata un’errata piantumazione, oppure semplicemente perché qualcuno si diverte a versare acqua, con prodotti all’interno degli alberi, che li fanno seccare, cosa che abbiamo anche notato in altre vie. Gliele sto dicendo, le cose, perché è stato assessore e tante cose avrebbe dovuto vederle anche lei, quando era assessore.
Così come abbiamo notato che gli alberi piantati in Via Madonna di Pompei, prima che venissero trapiantati, erano stati piantati addirittura con il vaso, dentro: dei lecci erano stati piantati con i vasi.
Grazie quindi per la segnalazione. Le ragioni dell’urgenza sono legate alla necessità di tutelare l’incolumità pubblica. Sono stati chiesti tutti i pareri. Avete montato tutta una serie di operazioni, una trasversalità bellissima, ma comunque è venuta anche la Forestale, che acquisiti i documenti ha verificato che era tutto in ordine. Per cui, la invito ad informarsi quando dice “avete violato una serie di norme”. Lei butta sempre, nel mezzo, cose che non conosce; quindi stia attento quando si attribuiscono ad altri violazioni di norme, perché le vìola lei quando le attribuisce ad altri.
Inoltre, il parere espresso dall’Ufficio del Parco delle Gravine ci aveva già anticipato che gli abbattimenti potevano essere effettuati dopo il 15 luglio, proprio per tutelare la nidificazione degli uccelli. Ciò nonostante, abbiamo garantito a rappresentanti delle associazioni di verificare l’eventuale presenza di nidi e non ce n’erano. Per cui, si è svolto tutto regolarmente, senza nessuna violazione di norme. Pertanto, va bene che lei dica le cose, ma si deve informare prima di attribuire ad altri violazione di norme.
Comunque, grazie per l’interrogazione perché ci ha consentito di chiarire che l’operazione è un’operazione fatta per tutelare le persone, prima di tutto; che gli alberi verranno ripiantati e che quindi tutto ritornerà com’era prima, a parte il fatto che su quella strada qualcuno poteva ancora rischiare la vita, e forse a qualcuno, prima di me o dopo di me, piaceva fare gli appalti, tanti appalti per rifare le strade ogni due anni. Invece a noi piace farle una volta sola, le cose. Vediamo quanti appalti sono stati fatti per ripristinare quelle strade in pochi anni, poi vediamo chi ha violato le norme e chi non ha preso le decisioni in tempo giusto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sindaco, io non sono offeso per le cose che ha detto a me sul piano personale. Sono offeso per come si tratta la verità, utilizzando sempre in maniera demagogica anche questioni del passato.
Al di là di tutto, l’ho già detto prima, noi non abbiamo mai detto che gli alberi non vadano abbattuti, e nel passato se ne sono battuti, non è che non sono stati abbattuti. Ma gli alberi vanno prima di tutto curati, perché sono esseri viventi e come tutti gli esseri viventi hanno l’esigenza di avere delle cure. Le cure per gli alberi quali? Quelle di evitare il pericolo per le persone, quello che gli alberi ad alto fusto, con una grande chioma, siano soggetti al cosiddetto “effetto vela” e quindi bisogna lavorare nella parte superiore degli alberi, ma anche alla manutenzione, sotto, degli alberi: mi riferisco ai marciapiedi, per evitare che diventi un pericolo la presenza di un albero.
Ma noi non abbiamo detto altro se non questo, Sindaco. Abbiamo detto: perché non chiedere a chi ne capisce? Io non sto dicendo che la relazione del responsabile, di Nuzzo, non sia all’altezza. Però, poiché quando noi abbiamo un problema dal punto di vista sanitario non andiamo solamente dal medico generico, ma andiamo dal medico specializzato, noi avevamo chiesto che intervenisse l’organo al di sopra di tutto. Che tra l’altro, mi risulta che in passato abbia fatto richiesto di essere coinvolti, non soltanto a Grottaglie, per fare quel lavoro di monitoraggio. Cosa che non avete voluto fare.
Quindi, di fronte a un pericolo, ripeto, che nessuno esclude, però abbastanza circoscritto e che si poteva anche individuare, si è scelta la strada più facile. Cosa che avete per esempio fatto a Via Madonna di Pompei. In Via Madonna di Pompei non c’è stata nemmeno la relazione del responsabile del verde pubblico, da quello che ne so. C’era un progetto di sistemazione di strade e marciapiedi, che veniva da lontano. Si sono fatte alcune varianti. Si è inserita, tra le altre cose, anche Via Madonna di Pompei. E in automatico, sono state fatte le cose che sono state fatte: sono stati abbattuti bellissimi alberi di pino, la grandissima parte dei quali non rappresentava assolutamente nessun pericolo, e quindi si è proceduto a fare quel tipo di scelta. Quanto al fatto che alcuni alberi sono seccati… Tralascio il fatto che c’è gente che la notte va a metterci qualcosa per farlo… o di giorno, addirittura. Tralascio questo aspetto. Quello che è mancato, lì, è stata la corretta manutenzione, addebitabile alla ditta che ha messo quegli alberi. Lì non c’è mai stata una cura dal momento in cui sono stati piantati: sono stati lasciate lì. La manutenzione la doveva fare la ditta che li ha piantati, sotto il controllo dell’Amministrazione comunale, o degli uffici tecnici. Cosa che non è avvenuta.
La preoccupazione che abbiamo, allora, e chiudo con questo, qual è? Non è quella per cui il Sindaco chiama il Capogruppo di Articolo 1 “faccia di bronzo”. Potrei ribaltare tante altre cose, ma mi fermo qua. Noi abbiamo soltanto una preoccupazione: a Grottaglie ci sono centinaia, forse migliaia di alberi di pino che stanno producendo problemi ai marciapiedi. La domanda che voglio fare al Sindaco allora è questa: nelle due zone 167, che sono le più colpite da questo fenomeno dovuto ai pini, che cosa intende fare per salvaguardare l’incolumità delle persone? Dobbiamo abbattere tutti quegli alberi?
La domanda la lascio a voi. Se avete una risposta, siete pregati di darla non a me, ma al Consiglio comunale e quindi alla città. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Secondo punto all’ordine del giorno: interrogazione protocollo n. 24845 del 27 agosto 2019 sul degrado di via Cartesio angolo via Marx, presentata dal Gruppo consiliare Articolo 1. Passo la parola al consigliere Donatelli. Prego, consigliere.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente.
Qui rispetto a quello che è stato scritto… Tra l’altro, l’assessore ai lavori pubblici conosce benissimo questo problema. Anche qui, nel passato, l’altra Amministrazione ha tentato di risolvere questo problema. Non ci è riuscita per motivi oggettivi che l’assessore conosce, anzi, sono scritti anche nella delibera.
Stiamo parlando, per la verità, di una modesta area, non stiamo parlando di una grande area, un’area comunale, una striscia di terreno che si trova appunto su via Cartesio. Per la quale striscia, nel passato dei tempi che furono, per fare la strada fu espropriato per la strada e il resto rimase così, in mano ai proprietari, che pur non avendo nessun ulteriore titolo, né potendola utilizzare, per anni hanno pagato l’ICI (allora ICE, e non so cos’altro avranno pagato, eccetera).
La precedente Amministrazione ha tentato di risolvere questo problema, affidando l’incarico a dei tecnici all’interno di quelle che erano le possibilità di allora. Adesso si parla di finanziamenti di opere pubbliche per milioni e milioni. Prima, non solo questo non era possibile, e non perché non ci fossero i soldi, ma perché non si potevano utilizzare. Ricordo i grandi festeggiamenti che abbiamo fatto perché alla fine del 2015 siamo riusciti a reperire la bellezza di 850.000 euro. All’interno di questa somma abbiamo tentato di dare alcune risposte alla città.
Ripeto: la precedente Amministrazione ha tentato di dare una risposta a quest’area pubblica, mettendola insieme ad un’altra area pubblica, anch’essa da anni in una situazione di degrado. È un’area pubblica che non viene curata adeguatamente: mi riferisco all’area di Via Marzabotto. L’incarico che fu dato ai tecnici era quello di mettere a posto queste due aree.
Che cosa non ha funzionato, perché non si è andati avanti? Perché nel mettere in pratica questo progetto – almeno il progetto preliminare era già stato approvato – ci si rese conto che il Comune ancora ufficialmente non era proprietario. Stiamo parlando di quell’area dove insiste anche il campo sportivo della 167, per capirci. Almeno all’epoca, vi era un contenzioso su questo. Naturalmente, era obbligatorio fare retromarcia, e almeno su quell’area non fare niente, quindi rimase appesa anche la sistemazione di quella striscia di Via Cartesio.
Con questa interrogazione quindi noi chiediamo sostanzialmente due cose: primo, sapere se esiste ancora questo contenzioso, che non riguarda ovviamente il discorso di Via Cartesio, ma riguarda un contenzioso che lascia un po’ perplesso l’ente pubblico, per cui bisogna arrivare assolutamente alla definizione il più rapidamente possibile. Volevamo sapere quindi se esiste ancora questo contenzioso, e se è possibile, ma io penso che non ci dovrebbero essere grandissime difficoltà, e se quel progetto che comunque era stato già approvato, ovviamente anche rivisto alla luce del fatto che sono passati alcuni anni, mi riferisco a quello di via Cartesio, se si può completare quell’area e restituire quella striscia, che comunque è in degrado, appunto per ripristinarla.
Questo è il senso di questa interrogazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Risponde l’assessore Fornaro. Prego.
Speaker : VINCENZO FORNARO, Assessore.
Intanto buongiorno.
Conosco la situazione riguardo alle due aree, sia in Via Cartesio che in Via Marzabotto. Le scinderei, visto che il consigliere mi interroga sia sul contenzioso di Via Marzabotto, sia su Via Cartesio.
Per quanto riguarda Via Marzabotto, è un’area, come ha detto giustamente il consigliere Donatelli, che si trova a nord del territorio di Grottaglie, più precisamente alle spalle del campo della 167 nord. È una storia che viene dagli anni 1970-73, quando il Comune decise di fare un esproprio per pubblica utilità, per la realizzazione delle case dello IACP. Di seguito, negli anni si sono succeduti vari corsi e ricorsi.
Non più tardi del 2016, fu presentato un nuovo ricorso dalla ditta espropriante. Nel febbraio dello stesso anno, l’allora l’Amministrazione Alabrese diede incarico a un legale per presentare un contro-ricorso. Questi ricorsi saranno depositati il 2 ottobre 2019, cioè quest’anno. Sappiamo poi che questi ricorsi saranno depositati presso la Camera del Consiglio e che avranno una tempistica di 45-60 giorni per vedere che cosa succederà, in buona sostanza.
Quindi, attualmente, c’è ed è ancora in piedi il contenzioso. Prima di 45-60 giorni, quindi, tempi di stima affinché vengano accolti i ricorsi, non sappiamo la situazione come andrà a finire.
Per quanto riguarda il progetto, l’unico “errore” per Via Cartesio e Via Marzabotto fu mettere i due progetti insieme. L’Amministrazione infatti quantomeno doveva sapere che quell’area non era ancora di proprietà. Emerse infatti che quell’area non era in carico al Comune con una semplice visura e uno stralcio catastale che fu fatto da tecnici che praticamente hanno fatto le indagini preliminari. Per questo il progetto, che aveva due progetti all’interno, fu abbandonato.
L’area di via Cartesio è all’attenzione dell’Amministrazione, ma non solo l’area di Via Cartesio, il quale è un relitto stradale, dovuto ai vari frazionamenti che sono avuti per le strade e quant’altro. Per altre aree, altri relitti, le faccio un esempio: a Piazza Santa Maria di Leuca, anche lì vi è un’altra area all’attenzione, di proprietà dell’Amministrazione comunale. Anche quella è all’attenzione dell’Amministrazione comunale. Stiamo facendo un censimento di tutte queste aree.
Non più tardi del mese di luglio abbiamo approvato il regolamento delle sponsorizzazioni. Quindi, personalmente sto cercando di inquadrare, all’interno della planimetria, tutte le nostre aree di proprietà del Comune, in modo, successivamente, da fare un bando per poter trovare qualche sponsorizzazione per sistemare queste aree.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Quindi, se ho capito bene, non parte subito quel progetto di Via Cartesio? Cioè, non si utilizza quel progetto già approvato? Giusto?
Speaker : VINCENZO FORNARO, Assessore.
Ho detto che praticamente noi prenderemo in considerazione tutte le aree di nostra proprietà.
Via Cartesio, ricordo benissimo, è una striscia. Significava fare una pavimentazione e mettere una panchina e un albero, non è che comportasse chissà quale opera. Ci sono anche altre aree un po’ più estese, che meritano più attenzione, più progettazione e via discorrendo.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Questo l’avevo capito. Però a legare quella striscia, come dice lei, non ci vuole niente: basta pulire. Questo è un impegno che vi potete già prendere? Questo voglio sapere. Finisco. Poi è chiaro, ed è giusto, pure, che accanto a situazioni di questo genere, che noi abbiamo sollevato, ma sicuramente ce ne sono tante, alcune sono state pure citate, va bene pure che si allarghi, questo discorso. Ma proprio perché l’intervento di Via Cartesio è di modesta entità, dal punto di vista economico, per gli stessi lavori, veramente è una cosa molto gradita, non soltanto per chi abita lì. Ci sono tantissime persone che girano per il centro di San Francesco, le strutture sportive, eccetera. È un peccato vederla ancora in quelle condizioni.
Quindi, quello che chiedo, per cui vorrei appunto la conferma, è che ci sia un rapido intervento su questo, magari indicando anche una data, tale da dire “entro quella data riusciamo a fare questo”.
Poi, ben venga, ed è giusto, che si faccia questo censimento più generale e che si intervenga nelle aree di proprietà comunale, perché diventa assolutamente non più tollerabile da parte soprattutto di chi abita da quelle parti, mantenere in piedi situazione di questo genere.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Punto n. 3) all’ordine del giorno: interrogazione protocollo n. 25186 del 30 agosto 2019, degrado del cimitero comunale e carenza dei loculi e cellette cimiteriali, presentata dal Gruppo consiliare Articolo 1.
Passo la parola al consigliere Marangella. Prego, consigliere.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Grazie, buongiorno a tutti, un saluto a tutti.
In realtà, questo argomento è stato già oggetto in passato, credo un anno fa, di un’altra interrogazione. Credo che rappresenti, purtroppo, ahimè, un problema che la città scontava, che la città sconta e che probabilmente sconterà anche nel prossimo futuro: quello appunto dell’emergenza delle celle al cimitero.
La riproposizione di questo tema nasce fondamentalmente dall’emergenza che si è verificata per un altro fenomeno importante, di natura meteorologica, che ha fatto emergere una problematica, nella tomba comunale, di infiltrazioni di acqua, anzi, più che infiltrazioni, vere e proprie piogge d’acqua all’interno della tomba comunale. Questa interrogazione quindi vuole portare l’attenzione su un tema importante, quello della manutenzione, innanzitutto, del cimitero nella sua interezza, ma in particolar modo per quello che riguarda questi fenomeni un po’ più evidenti.
A latere riproponiamo come tema di discussione – io credo che più che un’interrogazione poi sarà necessario secondo me un confronto – l’emergenza loculi. Purtroppo, ho detto, si scontava, si sconta e si sconterà questa emergenza, perché è un fatto sotto gli occhi di tutti che quella pianificazione delle aree cimiteriali ha avuto e ha ormai il suo compimento. Non ci sono possibilità di espansione, quindi bisogna inventarsi soluzioni di emergenza che fanno fronte a un diritto sacrosanto, che è appunto quello della gestione dei nostri defunti.
Ora, piccole proposte erano state avanzate, come quella di realizzare nelle intercapedini della tomba comunale, che sono alte credo un metro, dei loculi, delle cellette per far fronte alle emergenze, e successivamente prevedere un’altra pianificazione per la realizzazione di altri edifici, compatibilmente con le superfici rimaste disponibili.
L’interrogazione quindi pone questi quesiti: la conoscenza del degrado – scusate, vado a ripercorrerle –; se, con impegni presi nella seduta del Consiglio comunale dell’ottobre scorso si ha intenzione di utilizzare gli spazi e le intercapedini presenti nella terza tomba comunale per creare un cospicuo numero di cellette-ossario; dell’acquisto delle nuove cellette-ossario prefabbricate, da ubicare nelle pareti della quarta tomba comunale; perché non si è dato seguito a una procedura di evidenza pubblica per l’assegnazione delle cellette disponibili nel quarto loculario comunale, così come previsto dalla delibera di Giunta comunale n. 542 del 2017; quando si intende avviare una completa opera di ristrutturazione delle attuali tombe comunali oggetto di gravi infiltrazioni delle acque meteoriche; quali tempi per la costruzione della quarta tomba comunale prevista dal programma delle opere pubbliche 2019-2021, quindi già scritto.
Io però, onestamente, approfitto, e concludo, dicendo che al di là di quelli che sono gli interventi pianificati, dello sforzo messo in atto per trovare risposta a quella che è la situazione emergenziale, io credo che questa Amministrazione possa, e debba, assumersi la responsabilità di avviare un percorso che la passata Amministrazione aveva avviato e che ahimè, ce ne assumiamo la responsabilità, anche per giudizi secondo me poco appropriati, era stata giudicata come un’opera di speculazione edilizia rispetto alla gestione privatistica del cimitero, ma questa Amministrazione, secondo me deve riproporre il tema della costruzione innanzitutto di non di un inceneritore, di un forno crematorio, che sicuramente – ne abbiamo già discusso, in passato, più volte, avallato dalla stessa Chiesa cattolica – permette di risparmiare quei tempi che oggi non consentono di liberare spazi. Credo che vada poi ripianificata un’idea, una visione di zona per la gestione del dopo vita da un punto di vista urbanistico. Lì sappiamo che le aree sono circoscritte; va verificato se il PAI o meno è stato rimosso rispetto a quelle che sono le aree attigue. Però io credo che bisogna avere una pianificazione più a lungo termine. Altrimenti, questa Amministrazione e la futura Amministrazione, dovranno lavorare e agire nell’emergenza, e credo che l’emergenza non contribuisca a rendere un servizio agevole per un diritto che spetta alla cittadinanza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marangella.
Passo la parola al Vice Sindaco Quaranta. Prego.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Grazie, Presidente, buongiorno a tutto il Consiglio e al pubblico presente che ci segue da casa.
Inizio chiedendovi una cortesia: quando scrivete le interrogazioni, occhio ai termini utilizzati nelle stesse, perché esse vengono inviate giustamente alle testate giornalistiche e televisive, e si hanno poi piccoli disguidi. Mentre i giornali riportano fedelmente l’interrogazione, le emittenti televisive vengono sul luogo, mi chiamano e insieme facciamo i sopralluoghi. Facciamo i sopralluoghi e mi chiedono: “sì, ma qui il degrado dov’è?” Ci sono delle situazioni da risolvere, importanti; però parlare addirittura di degrado all’interno del nostro cimitero comunale, è un po’ eccessivo.
Quel giorno l’emittente televisiva, non so nemmeno se il servizio andò in onda, perché non ritenne più opportuno mandarlo in onda, nonostante abbiamo girato tutto il cimitero comunale, insieme all’emittente, cercando le situazioni critiche. Ce ne sono, ma non così importanti da dover parlare di degrado.
Cerco di andare per punti, rispondendo ai vari quesiti che mi sono posti, con una piccola introduzione. Forse nell’ultima domanda dell’interrogazione vi era la risposta: quindi, non possiamo più parlare o agire in emergenza, ma dovremmo iniziare a parlare di pianificazione. Noi l’abbiamo fatto già con il Regolamento di Polizia mortuaria.
Col Regolamento di polizia mortuaria andiamo a indicare che nell’arco di due anni il Comune si debba dotare di un PRC, un piano regolatore cimiteriale. Questo Piano regolatore cimiteriale prevede anche l’individuazione oltre che di una zona per un forno crematorio, oltre che una zona di affezione canina, nuovi campi terra, nuovi loculari, anche uno spazio dove le famiglie possano in maniera confortevole e adeguata riunirsi ai propri defunti al momento della morte, in attesa poi dell’eventuale cremazione, sepoltura o inumazione.
È quindi già tutto regolato nel regolamento di polizia mortuaria, tutto ciò che l’Amministrazione farà. Ora resta da individuare lo strumento urbanistico, quindi il piano regolatore cimiteriale. Per fare questo, ancora una volta la risposta è nella domanda, abbiamo bisogno di rimuovere il vincolo idrogeologico che attualmente copre la zona di espansione cimiteriale.
Una ventina di giorni fa sono stati collaudati lavori che sono stati eseguiti per la rimozione di questo vincolo. Ora l’Ufficio tecnico sta avviando tutte le procedure affinché venga rimosso il vincolo e si possa fare una programmazione seria sull’espansione del cimitero e la creazione di nuove aree.
Per quanto concerne le soluzioni-tampone, sono state analizzate, abbiamo cercato di capire la convenienza economica riveniente da queste soluzioni. Effettivamente, non vi è una convenienza tale da andare a impiegare quelle già poche risorse che avremmo per un’eventuale espansione, e quindi per la creazione di nuovi loculi. Si è deciso quindi di attendere e quindi di espandere il cimitero con strutture adeguate e non tampone, e risolvere una volta per tutte il problema del cimitero comunale.
Noi abbiamo a disposizione attualmente 40 cellette rivenienti dall’ultima tomba loculario costruita. Quaranta cellette, come ho già detto precedentemente, per la scorsa interrogazione, arrivano a coprire il 20 per cento della richiesta di cellette che è presente attualmente per il nostro cimitero comunale. Fare un bando per l’assegnazione di queste cellette è veramente difficile. Suggeritemi voi, se potete, dei criteri di selezione per i quali una celletta può essere assegnata a una persona o a un’altra. Come ho detto già l’altra volta, preferiamo avere a disposizione un numero adeguato di cellette per coprire il fabbisogno, e quindi, di conseguenza, dare la possibilità a tutti, senza fare preferenze, senza alcun tipo di criterio logico, assegnare a tutti gli spazi dovuti per la collocazione degli ossari. Un motivo per il quale non è stata avviata procedura pubblica l’ho spiegato, non c’è convenienza economica.
Passiamo invece ai problemi e alle criticità che sono state evidenziate. Ne siamo a conoscenza, ci sono dei problemi sia dal punto di vista strutturale delle tombe comunali, ma abbiamo anche qualche problema di verde, quindi non abbiamo la possibilità, poiché il verde pubblico all’interno del cimitero è legato anche a quello della manutenzione del verde cittadino, di essere tempestivi con la crescita di erba, con la crescita delle aiuole. Magari ci sono dei periodi in cui l’erba è leggermente più alta e non viene sfalciata nel giusto tempo.
A tal proposito, un mesetto fa la Giunta ha approvato il bando di gara per i nuovi servizi cimiteriali che questa volta non include esclusivamente i servizi cimiteriali stretti, ovvero, operazioni di inumazione estumulazione e tumulazione, ma prevede prima di tutto l’assunzione di personale per andare a coprire quei ruoli che ora stanno risultando vacanti in seguito ai pensionamenti comunali; che vada a coprire le operazioni cimiteriali, ma che vada a coprire anche le operazioni di verde pubblico. Quindi, il cimitero avrà un suo appalto di verde pubblico riservato, con delle operazioni di manutenzione cadenzate e già assegnate in fase di gara. Ci sarà quindi una scaletta di operazioni da effettuare.
Al contempo, è stato riservato all’interno del bando anche un tesoretto, chiamiamolo così, dedicato alla manutenzione dei loculi. Quindi, chi prenderà la gestione del cimitero, in questo caso, dei servizi cimiteriali, andrà anche ad effettuare operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria sui nostri loculi comunali, quindi andrà a intervenire laddove ci sono problemi di infiltrazioni, laddove ci sono problemi strutturali, quindi avremo a disposizione una specie di accordo-quadro cimiteriale, delle somme da riservare alla manutenzione degli attuali immobili.
Naturalmente, è impegno di questa Amministrazione andare a risolvere il problema completamente,
togliere questo vincolo idrogeologico, attuare un piano regolatore cimiteriale ed espandere poi il cimitero, in modo da avere anche i servizi prima elencati. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco.
Consigliere Marangella.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Grazie.
Prendo atto della risposta articolata, fornita dall’assessore, come prendo atto anche della definizione del “Marzullo” della politica locale, visto che vi faccio le domande e mi do le risposte. Ci sta anche la battuta. Rispetto a quanto detto, io credo che però davvero quella del cimitero sta diventando un’emergenza cogente, che non si può più procrastinare.
Rispetto alla risposta che io ho anticipato e rispetto alla risposta, assessore, che hai dato, che conferma la necessità di una pianificazione, io credo che bisogna passare ai fatti, perché altrimenti la gestione dell’ordinario nella straordinarietà del momento, diventa veramente asfissiante, quindi impossibile poi da contemplare.
Un’unica puntualizzazione sul problema: non mi interessano le tv, eccetera, trovano il tempo che trovano. Io credo fosse sotto gli occhi di tutti, stanti anche i filmati realizzati, che lì non si trattava del riempimento della tomba costruita nel 1920, probabilmente con criteri che non prevedevano la possibilità di infiltrazione. Ma stiamo parlando di una tomba nuova, che presentava non umidità, ma presentava dell’acqua. Io quindi mi preoccuperei anche da un punto di vista statico, pur non essendo un tecnico, se quel fenomeno è dovuto a una rotazione dell’edificio, all’esistenza di due corpi di fabbrica, per cui… Mi spaventa, insomma, anche da un punto di vista della sicurezza, non è solo un fatto di igiene, di estetica o quant’altro.
Spero che non si ripetano più, indipendentemente dalla presenza di fenomeni meteorologici così così, non foss’altro che per una ragione strettamente di sicurezza. Poi, è chiaro che la dignità dei defunti va sempre rispettata, e questo sta nell’ordinaria amministrazione, come i fenomeni dell’umidità. In quel momento però era impattante vedere delle immagini di quelle dimensioni. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marangella. Prego.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
A livello di sicurezza i controlli sono stati già effettuati. In realtà, il problema è semplicemente di impermeabilizzazione dell’edificio, non ci sono problemi strutturali al riguardo. Riguardano l’impermeabilizzazione, ma non sono problemi strutturali.
Speaker : PRESIDENTE.
Quarto punto all’ordine del giorno: interrogazione protocollo n. 26278 del 10 settembre 2019 su abusi su occupazione aree pubbliche, presentata dal Gruppo consiliare Articolo 1.
Perdonatemi, un attimo: dimentico sempre, tra un punto e l’altro, di segnalare che il consigliere Di Palma è assente giustificato. Chiedo di mettere a verbale anche al Segretario.
Passo la parola al consigliere Donatelli. Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Quest’ultima dichiarazione ci rilassa molto e ci fa proseguire più serenamente.
L’interrogazione è intitolata “Abusi di occupazione di aree pubbliche”. L’interrogazione parte da una vicenda che ci è stata segnalata da tantissime persone, riguardo a quello che è successo in una serata particolare, però mi dicono che non era l’unica serata e forse non sarà nemmeno l’ultima, dove per l’ingresso al Parco della civiltà, in occasione di un evento musicale, si pretendeva da chi voleva accedervi, il pagamento di un biglietto.
Naturalmente, io ho registrato tantissime lamentele per questo, quindi, partiamo da questo aspetto, ma non è l’aspetto principale dell’interrogazione: tengo a chiarire questo aspetto. Noi abbiamo notato questa anomalia, non frequentando il Parco in quell’orario, almeno io personalmente. È un’anomalia, quella di pretendere il pagamento per l’ingresso all’interno di un parco pubblico, anche se legato a un evento. Moltissime persone, molte mamme, per la verità, si sono rivolte almeno a me, ma non penso soltanto a me chiedendomi: come faccio a spiegare, ho avuto grandissime difficoltà, ai miei bambini che volevo portare nel parco in una serata importante dal punto di vista climatico, ai giochi per bambini? Questo non mi è stato consentito, ma soprattutto la cosa più antipatica è aver dovuto spiegare ai bambini perché non hanno potuto avere l’accesso al parco, pur vedendo entrare persone, grandi, adulti e bambini.
La cosa un po’ ci sorprende. Abbiamo anche visto che nella convenzione non vi è niente di particolare in questo. Non si capisce perché è consentito quello che io ritengo un vero e proprio abuso in questo caso. È chiaro che spettacoli di un certo livello sopportino una spesa abbastanza importante; però questo non si deve tradurre nell’obbligo appunto per tutti, per chi non è interessato a quell’evento, di poter usufruire di una struttura pubblica quale appunto il Parco della civiltà.
Come dicevo però non è questo il punto centrale dell’interrogazione. Siamo partiti da questa segnalazione per dire che a Grottaglie, soprattutto negli ultimi tempi, ma forse anche da prima, non voglio escluderlo, ognuno fa quello che gli pare dal punto di vista dell’occupazione delle aree pubbliche. Non a caso abbiamo citato situazioni emblematiche: abbiamo citato Piazza Unicef . Lo dico al Sindaco, a proposito di faccia di bronzo: su quell’area pubblica è stato violentato un progetto pubblico, adeguato alle esigenze di un privato, eliminando due aiuole per consentire l’occupazione di quell’area con tavolini e sedie. A Piazza Municipio, forse un po’ meno importante, ma comunque è da segnalare l’occupazione, anche qui non so se c’è stato una richiesta, se c’è stato un permesso, eccetera, anche se può essere una cosa carina, da parte di una pizzeria, dell’area della piazzetta di via Lombardia. Anche qui, qualcosa di anomalo io penso che ci sia, o quantomeno va chiarito. Così come in altri luoghi o piazze. La piazza qui vicino, Piazza Regina Margherita. Io sfido chiunque, allora, se non è veramente antipatico quello che sto per dire: un turista che entra nella piazza da via Vittorio Emanuele II, praticamente dalla chiesetta di Santa Chiara, per ammirare una piazza del 1200-1300, il primo impatto che vede è una fortificazione assolutamente ingiustificata. Mi riferisco all’occupazione di gran parte di quella piazza, che assolutamente stona con l’essenza stessa di una piazza così importante, così storica come quella di Piazza Regina Margherita.
Io ho citato tre macro esempi per dire che forse c’è bisogno di fare qualche riflessione più generale sull’occupazione delle aree pubbliche. Non mi limito soltanto a questo, perché questa è una cosa che non dico che mi sono stancato di ripetere, ma la sto ripetendo spesso, Sindaco, in Consiglio comunale l’abbiamo ripreso anche in questa interrogazione, ed è l’occupazione di marciapiedi e di aree pubbliche da parte dei diversi esercizi commerciali, che sicuramente avranno anche l’autorizzazione a poter occupare quell’area pubblica, ma viene occupata in maniera sproporzionata, soprattutto a danno dei pedoni. I marciapiedi non hanno più questa funzione in alcune aree. Quindi, si assiste quotidianamente, sia di giorno che di sera, al fatto che una mamma con il carrozzino o il disabile con la propria carrozzina o lo stesso pedone deve obbligatoriamente scendere dal marciapiede e, quindi, occupare una strada che, a volte, è anche pericolosa per il traffico, non potendo usufruire del marciapiede.
Quello che noi diciamo con una battuta, con uno slogan è quello di restituire ai pedoni i marciapiedi, perché i marciapiedi sono fatti soprattutto per essere utilizzati e attraversati dai pedoni, e in molti punti della città questo non è possibile. Questo non solo lo denunciamo da tanto tempo, non solo gli organi che sono preposti al controllo evidentemente non fanno il controllo, allora noi chiediamo con questa interrogazione se non ritenga opportuno far svolgere una sistematica indagine dal Comando di Polizia locale su tutti gli esercizi commerciali per accertare eventuali abusi e soprattutto garantire lo spazio sufficiente per il passaggio sui marciapiedi di pedoni, bambini e diversamente abili. Non so se questo è troppo come richiesta, ma io penso che questa sia una richiesta assolutamente da tenere in considerazione e soprattutto da mettere in pratica, ed è quello che stiamo chiedendo, vale a dire liberare i marciapiedi a favore dei pedoni.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Passo la parola al Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Grazie per l’interrogazione.
Parto da Parco della Civiltà per dire che quella situazione è stata segnalata a me quella sera stessa e dopo mezz’ora da quei primi episodi il gestore ha consentito l’accesso a tutti, perché ovviamente c’era qualcosa che non andava, nello specifico, non in assoluto. Poi in un altro momento chiarirò questi aspetti. Per cui, ha concesso l’accesso a tutti, quindi si è sbloccata la situazione. Per il futuro non si ripresenteranno occasioni di questo tipo, a meno che non si verifichino certe condizioni.
Lei poi continua sempre a parlare di cose la cui responsabilità la devo sempre attribuire a lei. Il progetto di Piazza Unicef – le piaccia o non le piaccia – l’ha fatto lei. L’avete fatto voi il bando prevedendo quel progetto, e così si è fatto. Né possiamo dire a chi ha vinto il bando di non sistemarlo così come l’avete messo a bando. Questa è la storia. Esattamente, quello è il progetto che avete fatto voi… Evidentemente non l’ha visto lei quando l’ha approvato in Giunta e l’ha messo a bando. Non ci si può fare niente. Bisogna leggere gli atti, consigliere. Non possiamo limitare il diritto. Comunque, il suolo pubblico quell’attività lo paga regolarmente, quindi è munita di tutte le autorizzazioni necessarie. È così.
Rispetto a Piazza Lombardia vi è la medesima condizione, e cioè è un’attività che ha chiesto un’autorizzazione di suolo pubblico. Tra l’altro, non viene fatto servizio al tavolo, ma è semplicemente la possibilità per gli avventori di prendere la pizza e poterla mangiare, da asporto, su quei tavoli. Dopodiché, c’è anche il servizio di pulizia da parte dei responsabili dell’attività, che hanno in qualche modo fatto anche un’attività di sistemazione della piazzetta di buona volontà e ciò non impedisce a nessuno di entrare o di uscire, perché quattro tavolini sono sistemati giusto in un angolo e tutti possono fruire della piazza liberamente. Quindi, abbiamo limitato il fenomeno in qualche modo. Se lei vuole sapere il motivo, non è vietabile perché il Regolamento, che risale ai tempi di mio nonno, lo prevede. Ma dico questo: abbiamo limitato il fenomeno di chi andava a mangiare, comunque, la pizza e buttava i cartoni in mezzo alla piazza. Quindi, diciamo che, in realtà, si contemperano le due esigenze, quella del gestore di non sentirsi responsabile di ciò che avviene a causa di chi prende la pizza e la va a mangiare là sopra, le esigenze di qualche cittadino, dei ragazzi che mangiano una pizza su quei tavoli e hanno la possibilità – anche questo è vero – di mangiare una pizza nel parco e non buttare i cartoni per terra. Con aggravio, ritengo io, anche a carico del gestore, perché non si fa pagare un coperto, non si fa pagare niente di questo, di responsabilità nella pulizia di quella piazza. Per cui, quantomeno abbiamo ottenuto un risultato.
È una cosa che sperimentalmente, come aveva chiesto anche il gestore, è stata concessa, pur avendone diritto. Aveva chiesto se effettivamente poteva essere una soluzione al problema di quella piazza e in effetti abbiamo visto che c’è un ritorno positivo.
Lei poi dice nella sua interrogazione… Peraltro, quando la commenta, la commenta diversa. Deve sincronizzare quello che dice a parole con quello che scrive. Lei dice: “È l’unico caso di appropriazione di aree pubbliche per fini privati da parte di gestori di esercizi commerciali, eludendo obblighi e pagamenti dovuti alla Pubblica Amministrazione, anche a volte con il tacito consenso da parte di chi dovrebbe vigilare”. Lei purtroppo non sa una cosa. Ma se non chiede, non lo saprà mai. E fa bene a fare le interrogazioni, però le sue illazioni sono gravi. Deve sapere che, in realtà, i gestori ci dicono: da quando siete arrivati voi, qua fate troppi controlli; prima non ce ne facevano proprio. Oltretutto deve sapere che la Giunta ha fatto una deliberazione con la quale dice che ai soggetti che non sono in regola con i pagamenti o con le sanzioni ricevute negli anni precedenti l’area non è più concessa. Abbiamo avuto accertati gli ultimi cinque anni e sono state fatte sanzioni per 20.000, 15.000, 18.000 euro a gestori che, pur di avere l’area pubblica concessa nelle norme, ha dovuto pagare tutto e subito, contrariamente a quanto si è fatto per un certo periodo di tempo prima di noi. E i controlli vengono fatti fino alle nove di sera con i vigili urbani fin quando sono in servizio, ma la stupirò: siamo riusciti a ottenere un coordinamento con la polizia, tant’è vero che al Questore, quando l’ho incontrato qui, ho rappresentato questa necessità. E c’è un coordinamento periodico per cui fanno accertamenti a campione, nelle fasce serale, presso le attività commerciali sia per il suolo pubblico che per le norme di igiene e sicurezza. Quindi, quello che lei dice, e cioè che qui ce ne freghiamo, è assolutamente il contrario.
Sinceramente il fenomeno non è negato, cioè non è che non sappiamo che dopo le nove di sera qualcuno comunque recupera spazi non consentiti, perché sa che i vigili, alle nove, terminano il servizio. Questo non lo sappiamo, tant’è che quel servizio a campione fatto dalla Polizia in straordinario con i Vigili urbani ha dato risultati e sanzioni a numerose attività commerciali. Ma evidentemente è un fenomeno che sta nel fatto che c’è una cattiva abitudine, una consuetudine che è stata acquisita nel tempo, per cui va debellata pian piano, e ci stiamo provando.
Le dirò di più. Siamo stati anche oggetto di minacce e contestazioni da parte di alcuni commercianti, che sono venuti qua ribellandosi al fatto che dovessero pagare o che avessero ottenuto limitazioni nelle concessioni, cosa che prima non era mai accaduta, e abbiamo spiegato ai nostri concittadini che le regole vanno rispettate e che le devono rispettare anche loro.
Chiudo dicendo che ci rendiamo conto che, in alcune situazioni particolari, ci sono dei furbetti che impediscono o limitano l’accesso ai cittadini, per cui non mancheranno, nei prossimi giorni, ulteriori controlli sia entro la fascia di controllo dei vigili urbani sia fuori con l’ausilio della Questura di Taranto. È una cosa a cui teniamo tanto, soprattutto al transito delle carrozzine, dei diversamente abili e degli anziani, che incontro spesso per strada e mi sollevano questo problema, ai quali spiego quello che stiamo facendo, ed evidentemente anche loro ammettono il fatto che c’è una cattiva abitudine da parte dei commercianti.
La ringrazio, quindi, per la segnalazione, però le cose non stanno proprio come le scrive lei. Dovrebbe chiedere magari un po’ prima e poi magari scrivere cose inesatte e sbagliate come le ha scritte in questa interrogazione.
La sistematica indagine, tra l’altro, consigliere, viene fatta non solo dai vigili urbani, ma anche dalla Soget, che è il soggetto che riscuote. Per cui, tutto quello di cui stiamo parlando è accertato.
Sui biglietti di ingresso, lei chiede della SIAE. Non facciamo controllo sulla SIAE, anche perché non è un controllo che compete a noi. Certamente, lo ripeto, è stata bloccata sul nascere quella situazione o, comunque, a distanza di pochi minuti, non appena ne siamo venuti a conoscenza, e quindi l’abbiamo risolta.
Per il resto, stiamo facendo del nostro meglio per interrompere un ciclo vizioso, in cui alcuni commercianti pensano di avere il diritto di prendersi tutto il suolo pubblico, mentre altri sono perfettamente in regola e sono molto scrupolosi nel rispettare le regole. Ovviamente, a volte intervenire è difficile, però lo si sta facendo, capendo però che la furbizia di molti è pacifica, per cui sanno che dopo le nove abbiamo delle difficoltà. Tant’è che anche durante quest’estate abbiamo fatto il progetto estivo dei vigili urbani e anche loro hanno fatto accertamenti extra fascia oraria. Tutto questo comporterà inevitabilmente che, scadute le autorizzazioni provvisorie che sono state concesse, prima di riaverle devono pagare le sanzioni che hanno ricevuto, con gli interessi e quant’altro, altrimenti non avranno un bel nulla.
Oltretutto – notizia che è sempre indicata in quella delibera – non sono più autorizzabili i dehors, perché abbiamo interpretato ciò che è scritto nel Regolamento edilizio regionale, che prevede che ci debba essere un Regolamento specifico per i dehors. Per cui, in attesa del Regolamento nuovi dehors non vengono concessi. Questo è quello che è previsto nel Regolamento edilizio regionale, che in parte è già stato recepito.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie.
Se di fronte a una segnalazione fatta attraverso un’interrogazione oppure a una segnalazione anche di varia natura, sì è corretto in corso d’opera, almeno dalle cose che dice il Sindaco, che a me non risultano, anche perché è successo più volte questo evento di far pagare i biglietti, e comunque se a un certo punto c’è stata una retromarcia da parte del gestore vuol dire che avevamo visto giusto e che, quindi, quella segnalazione andava fatta.
Però, Sindaco, la giornata di oggi, oltre al consueto ringraziamento per aver fatto l’interrogazione e tutto quello che si dice in queste occasioni, è relativa alle minacce che sto subendo dal Sindaco, perché prima mi dice che non so scrivere, poi dice che affermo cose che possono ritorcersi contro, perché dire che sono state violate determinate situazioni comporta attenzione, e le minacce mi sono pure arrivate, Sindaco. Va bene, accetto anche questo. Ma non accetto il fatto che mi dica che non so scrivere. Forse è lei che non sa leggere. Io, infatti, non ho detto che quegli esercizi – i piccoli abusi di cui ho parlato – fanno occupazioni abusive. Non ho mai detto questo nelle varie… Adesso lo leggiamo. Adesso lo leggiamo. Ecco perché dico che evidentemente lei non sa leggere, Sindaco. Quello che ho scritto in quella interrogazione l’ho ripetuto più volte, e lo leggo testualmente: “Sono regolarmente autorizzati all’occupazione di suolo pubblico, ma di fatto occupando aree più estese, impedendo così il passaggio sui marciapiedi di pedoni, passeggini per bambini e carrozzine per disabili, come più volte denunciato in Consiglio comunale”. Quindi, dov’è il problema del… Ma bisogna leggere tutto il periodo. Leggendolo tutto, si capisce che io non ho mai detto che quegli esercizi commerciali occupano abusivamente, ma ho detto che si allargano abusivamente. Ed è qualcosa di diverso. Peraltro, non è vero che questo avviene dopo le dieci perché alle nove i vigili urbani non sono più in giro. Non è questo. Basta andare a vedere (glielo ripeto, l’ho detto anche all’ultimo Consiglio comunale, se vuole possiamo anche andare insieme) pure questa mattina: ci sono esercizi commerciali dove le sedie e i tavolini occupano più di quello che è stato concesso. Ma non è questo che mi preoccupa. Mi preoccupa il fatto che, se va un disabile con la carrozzina oppure una mamma con il passeggino, a un certo punto viene interrotto il passaggio, perché è occupato da sedie e tavolini, deve scendere dal marciapiede e passare sulla strada. Questo, se vuole, lo possiamo andare a vedere anche questa mattina.
Quindi, lo ripeto, non ho mai detto che queste sono occupazioni abusive, ma sono allargamenti abusivi, che è un po’ diverso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Punto n. 5) all’ordine del giorno: interpellanza protocollo n. 24034 del 10 agosto 2019 su acquisto I-phone, presentata dal consigliere comunale Michele Santoro.
Prego, consigliere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Buongiorno.
Vorrei sapere solo una cosa: i telefoni sono già stati acquistati? Ancora no. Allora non la discuto questa interpellanza e la rimando a quando acquistate i telefonini.
Speaker : PRESIDENTE.
La ritira, consigliere Santoro?
Speaker : MICHELE SANTORO.
No, non la ritiro, la rinvio.
Speaker : PRESIDENTE.
No, questo è il momento per poterne discutere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Ma se non avete acquistato i telefonini, cosa faccio a parlare?
Speaker : PRESIDENTE.
Faccia la richiesta che è stata fatta all’interno dell’interrogazione. Legga l’interrogazione e le verrà data risposta. Se non vuole più discuterla, la ritira.
Speaker : MICHELE SANTORO.
No, io non è che non voglio più discuterla.
Va bene, Presidente. No, non c’è nessun atto di acquisto, perché se non li hanno acquistati non ci sta nulla.
Io voglio sapere una cosa: gli ultimi telefonini quando sono stati acquistati?
Speaker : PRESIDENTE.
No, consigliere Santoro, mi scusi, deve attenersi a quella che è l’interrogazione che lei ha presentato.
Speaker : MICHELE SANTORO.
No, è per poter continuare. Siccome la delibera è sbagliata…
Speaker : PRESIDENTE.
Entriamo nel merito della questione.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Va bene. Allora voglio delucidazioni sull’acquisto dei telefonini, punto.
Speaker : PRESIDENTE.
Così come ha presentato l’interrogazione.
Risponde l’assessore Quaranta. Prego, Vice Sindaco.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Grazie, Presidente.
Io mi attengo a quella che è la delibera e le rispondo tranquillamente che gli ultimi telefoni sono stati acquistati nel 2016, come richiesto dall’interpellanza.
La delibera prima di tutto – facciamo chiarezza – non è una delibera di acquisto, ma è un atto di indirizzo, un atto di indirizzo che si è reso necessario in seguito all’ultimazione del contratto di acquisto degli ultimi smartphone acquistati dall’Amministrazione comunale. Parliamo di i-Phone 7 acquistati nel 2016.
Allo scadere del piano di ammortamento e, quindi, di acquisto di questi telefoni, con relativo piano tariffario, come è consuetudine in questa Amministrazione, ma in tutte le aziende, si procede all’acquisto della nuova strumentazione, in modo da ammodernare il parco macchine, in questo caso smartphone, dell’Amministrazione stessa o dell’azienda.
A tal proposito – a me spiace parlare di queste cose, per me questo è l’aspetto meno rilevante, però darò qualche dato – il canone per l’acquisto di questi telefoni è di 44 euro mensili, con un risparmio di 16 euro rispetto al canone precedente. Quindi, andiamo a risparmiare annualmente circa 1.464 euro. A questo si accoderà la rivisitazione di tutti i piani tariffari e di acquisto di telefonia mobile che abbiamo in essere, con un ulteriore risparmio di 5.955 euro. Insomma, sostanzialmente nei cinque anni, paventati poi anche sui vari social, parliamo di un risparmio di circa 37.000 euro e non di una spesa di 17.000 euro.
Entriamo nel concreto del perché si acquistano questi smartphone. All’interno delle Amministrazioni pubbliche e delle aziende in generale – io considero l’Amministrazione pubblica un’azienda, dove i nostri clienti sono i cittadini, che devono essere forniti dei migliori servizi – la politica bring your own device, ovvero l’utilizzo del proprio smartphone all’interno dell’Amministrazione pubblica e, quindi, dei servizi attinenti a quell’operato, è concessa solo per il 16 per cento. Cioè, solo il 16 per cento delle Amministrazioni attua questo tipo di politica. Questi sono dati che vi riporto in seguito a studi fatti, in questo caso, da Digital4 sulle varie aziende e Amministrazioni pubbliche presenti in Italia.
Anche il Politecnico di Milano ha fatto un altro studio molto interessante, ovvero sull’utilizzo da parte di funzionari e dirigenti e organi istituzionali dello smartphone per eseguire operazioni relative al loro comune lavoro di tutti i giorni. Ebbene, nelle Pubbliche Amministrazioni il 66 per cento dei funzionari e dei dirigenti, quindi dei lavoratori all’interno della Pubblica Amministrazione, utilizza il telefonino e utilizza, naturalmente, come ho detto prima, telefonini aziendali, telefonini acquistati dall’Amministrazione stessa. Questo perché? Perché sostanzialmente noi stiamo vivendo un’epoca di trasformazione digitale, nella quale lo smartphone non è più lo strumento utilizzato semplicemente per chiamare o per essere reperibili o per fare comunicazioni di genere, ma è lo strumento più utilizzato all’interno dell’organizzazione aziendale stessa. Possiamo utilizzare lo smartphone per il calendario, calendario che è condiviso con i vari organi amministrativi, il che permette una calendarizzazione delle operazioni da svolgere all’interno dell’Amministrazione. Possiamo utilizzare lo smartphone al giorno d’oggi per conferenze virtuali. Vi preannuncio che questa Amministrazione si sta muovendo in tal senso. Che cosa vuol dire conferenze virtuali? Che non andremo più a Bari, non spenderemo più 20 euro di benzina per l’andata e il ritorno per incontrare l’assessore regionale, ma si attuerà una politica di risparmio, grazie anche a questi smartphone, affinché le comunicazioni, come sta avvenendo in gran parte del nord Italia, avvengano in aule virtuali, che potranno fare utilizzo sia degli smartphone sia della strumentazione che abbiamo già installato in quest’aula. Tant’è che l’azienda, la Cedat, che attualmente è il gestore di questi servizi, si sta adoperando per creare queste aule virtuali a livello regionale.
Altri tipi di utilizzo: il cloud (la famosa dematerializzazione). Questo è uno dei punti più importanti che noi stiamo portando avanti: il non utilizzo della carta. Attraverso smartphone, Pc e tablet, avremo la possibilità di portare con noi tutto il materiale cartaceo informativo necessario per tutte le operazioni che si svolgono. Quando parlo di noi, parlo sia di organi istituzionali sia di funzionari e dirigenti delle Amministrazioni.
Ancora: la timbratura del cartellino. Forse non lo sapete, ma è in sperimentazione presso questo Comune anche la timbratura del cartellino in maniera digitale. Quindi, non c’è più la fila per alcuni organi, specialmente per le sedi distaccate, per timbrare il cartellino, ma attraverso il proprio smartphone c’è la possibilità di timbrare il cartellino e, quindi, di rendere più agevole anche questa operazione, con un controllo, naturalmente, delle entrate e delle uscite dal luogo di lavoro.
Questi sono solo alcuni degli utilizzi che lo smartphone ha all’interno ora delle funzioni aziendali.
Il sociologo Marshall McLuhan affermava che lo strumento con il quale si fa comunicazione ne determina la comunicazione stessa. Che cosa vuol dire? Anche a livello di comunicazione con il cittadino, anche nei confronti dei nostri cittadini si è passati a un diverso tipo di comunicazione. Questa interpellanza ne è testimonianza pura: deriva da un documento postato su Facebook, che poi ha creato una partecipazione attiva da parte dei cittadini, passando così da una comunicazione per il cittadino a una comunicazione con il cittadino. Quindi, vi è la necessità dell’utilizzo dello smartphone per una partecipazione attiva dei cittadini, per una comunicazione semplice, intuitiva e veloce, che utilizza ormai anche strumenti come i social network.
Questo è l’aspetto aziendale.
Precisiamo una cosa: i telefoni cellulari non sono di proprietà degli assessori. L’assessore non se lo porta a casa. L’assessore usufruisce dello smartphone per un tempo limitato, che è stato indicato per tre anni. Tre anni perché? Perché sostanzialmente ogni tre anni avviene questa turnazione: i telefonini vecchi vengono dismessi e i telefonini ancora operativi e in particolare ancora sicuri – questo è forse l’aspetto più importante, che tratterò dopo – vengono distribuiti ai vari livelli. Quindi, sostanzialmente parliamo di una turnazione triennale di questi smartphone.
Bisogna tener conto anche di un problema: l’obsolescenza programmata. Ogni casa produttrice di telefonini dà un tempo di vita ai vari smartphone e questo tempo di vita cambia da casa produttrice a casa produttrice.
In particolare, venendo al tema della sicurezza, c’è da dire un’altra cosa importante. Mentre la Apple assicura un ciclo di aggiornamenti del sistema operativo di minimo cinque anni, l’Android, nel suo programma migliore, dove va a valutare e ad aggiornare le falle di sicurezza contenute nel proprio sistema operativo, nel migliore dei casi con il programma Android One assicura massimo due anni di aggiornamento del sistema operativo.
Perché Vodafone? Questa è un’altra domanda che è stata fatta. Perché andare a ricercare le offerte Vodafone e non Tim, Tre, Iliad o delle altre compagnie telefoniche, che permetterebbero un maggiore risparmio? Questo deriva da un rapporto del nostro Corpo di Polizia municipale. Più volte sono state segnalate, con l’utilizzo della compagnia di bandiera Tim, varie zone di scopertura. Queste zone di scopertura sono state segnalate anche alla compagnia telefonica, la quale ancora non ha provveduto a coprire queste zone d’ombra. Di conseguenza, l’indirizzo dell’Amministrazione è quello di continuare ad andare su Vodafone, che assicura, almeno per la telefonia mobile, un servizio concreto, con una copertura totale del territorio, quindi senza nessuna zona d’ombra, in più con un servizio internet affidabile e veloce.
Ora andiamo al punto più importante: la sicurezza. Gli smartphone sono un punto nodale della sicurezza all’interno del comparto aziendale. Nel 2019, l’ultimo report Threat Intelligence di Nokia – vediamo chiaro: Nokia utilizza, all’interno dei suoi telefonini, il software Android, quindi è un report fatto da una compagnia che utilizza l’Android – segnalava la crescita esponenziale dei malware presenti all’interno dei servizi Android, in particolare nel Play Store. Parliamo di ben venti milioni di malware presenti all’interno dell’universo Android. Questo che cosa vuol dire? Vuol dire che allo stato attuale, sempre secondo il report fatto da Nokia, ben il 47,15 per cento dei telefonini Android è infetto, quindi è colpito da malware. Traducendolo in numeri più concreti, un telefonino su due è infetto. Che cosa vuol dire che un telefonino su due è infetto? Che c’è la possibilità, da parte di terzi, di spiare dati sensibili contenuti all’interno del proprio smartphone. La differenza tra Apple e tutte le compagnie che montano Android qual è? 47,15 per cento da parte di Android, 0,85 per cento da parte di Apple. Meno dell’1 per cento dei telefonini Apple è colpito da malware, è infetto. Questo è un dato fondamentale, di cui qualsiasi azienda tiene conto.
Noi abbiamo fatto una campagna sull’open source, per carità, siamo per il software aperto a tutti gli effetti, però la sicurezza all’interno di un’Amministrazione comunale, come di qualsiasi azienda, è il primo punto che va valutato prima di qualsiasi decisione. Un decisore deve tener conto principalmente della sicurezza dei propri sistemi operativi.
Le dico la verità: sono un po’ amareggiato da questo tipo di interpellanza. Mi aspetto di elevare un po’ il grado, anche culturale, di questo Consiglio comunale. Capisco la demagogia, capisco il lavorare sulla pancia delle persone e il parlare di numeri, però, credetemi, sono stati effettuati centinaia di migliaia di euro di investimenti da parte di questa Amministrazione nel settore dei sistemi informativi e nessuno mai mi è venuto a chiedere qui qual è il grado di vulnerabilità dei nostri sistemi informativi, qual è il nostro adeguamento al GDPR, come è tutelata la privacy dei nostri utenti. Consigliere, le suggerisco un paio di interrogazioni: mi chieda dell’Agenda digitale e della Smart City, mi chieda della dematerializzazione, mi chieda dei servizi on-line al cittadino, mi chieda dello stato di transizione del software dal client based al web-based, che ci permetterà finalmente di liberarci veramente del software proprietario. Ci sono tanti argomenti veramente interessanti, delicati e importanti da trattare. Credetemi, l’ammodernamento del parco smartphone è un po’ riduttivo per questo Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco.
Prego, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, questa mattina stiamo assistendo a cose molto negative da parte della Giunta nei confronti delle persone che presentano le interrogazioni. Uno ha la faccia di bronzo, l’altro non sa scrivere, l’altro non sa leggere, l’altro è amareggiato perché ho presentato questa interpellanza. Vuol dire che non ne faremo più. Del resto, se vi amareggiate, se vi avvilite, se rimanete basiti delle cose che facciamo, allora è meglio che stiamo zitti.
Io ti devo ringraziare della bella relazione che hai fatto, però non devo acquistare nessun telefonino io. Io non devo acquistare né un Nokia, né un Vodafone, né un Wind. Non devo acquistare nulla. A me non interessava la spiegazione di quello che devi fare. A me interessano i soldi dei cittadini: stai spendendo 20.000 euro. 20.000 euro sono soldi.
Caro assessore, io ho presentato questa interpellanza il giorno 12 agosto e ho chiesto anche la documentazione di tutti i telefonini acquistati a settembre 2016, come lei ha scritto. Penso che l’abbia scritto lei, perché qui c’è la sua firma. Primo, non mi sono stati dati i documenti, Presidente. Ormai questa Amministrazione comunale non dà più nessun documento che i consiglieri richiedono. Questo anche a lei, Segretario: ogni volta che chiedo una documentazione, devo per forza scrivere 3-4 volte, con delle minacce alla magistratura. Adesso se lei gentilmente può far muovere gli impiegati e farmi dare, in attesa che discuta l’altra interpellanza, una documentazione sui telefonini acquistata a settembre 2016. Non esiste nessun documento. Non esiste nessun documento. O lei sta prendendo in giro – non mi posso arrabbiare – il Consiglio comunale oppure c’è qualcosa che non va.
Segretario, le pongo una domanda: può una Giunta approvare per sé l’acquisto di telefonini e dirlo nella delibera? La Giunta approva e acquista: è regolare questo? Io penso che non si dovesse fare una delibera. Il funzionario responsabile di queste cose doveva fare una determina, caro Quaranta Vincenzo, assessore, nonché Vice Sindaco, perché questa, secondo me, è una delibera che non andrà oltre. Io non so perché ancora non avete acquistato i telefoni, considerato che questa delibera parla di renderla immediatamente esecutiva. È stata fatta il 1° agosto e siamo al 23 settembre, ma ancora non avete acquistato i telefoni. È la stessa cosa, perché voi date l’incarico al funzionario per fare la determina. Fammi parlare. Io non ti ho interrotto. Io non interrompo mai nessuno. Prego, prego.
Non so se si sta muovendo. Voglio la delibera o la determina o la documentazione del settembre 2016. Per favore, me la puoi dare? Perché il 12 agosto ho chiesto la documentazione e non mi è stata data. Ho avuto colloqui telefonici sia con la dottoressa Ciniero sia con il dottor De Giorgio e mi hanno riferito che non esiste nessuna documentazione. Allora, vuol dire che l’assessore Quaranta ha preso in giro non Michele Santoro, ma il Consiglio comunale, la città di Grottaglie e il popolo di Grottaglie.
Non mi dilungo, perché non ce la faccio più. Grazie. Però, voglio la documentazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Santoro.
Punto n. 6) all’ordine del giorno: interpellanza protocollo n. 24035 del 13 agosto 2019 sui contributi economici, presentata dal consigliere comunale Michele Santoro.
Prego, consigliere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Questa pure è stata fatta il 12 agosto e con questa interpellanza ho chiesto che mi venga fornito l’elenco completo di tutte le persone, associazioni eccetera che da luglio 2018 a luglio 2019 hanno beneficiato di contributi economici. Chiedo poi i criteri dei bandi di gara, titoli professionali eccetera con cui sono state scelte le persone, associazioni eccetera alle quali sono stati erogati i suddetti contributi economici.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Santoro.
Passo la parola al Vice Sindaco. Prego.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Grazie, Presidente.
Consigliere, le porgo una domanda prima di iniziare: c’è qualche fatto specifico sul quale lei vuole ragionare? Perché, altrimenti, le devo rispondere che in questo Consiglio comunale, con tutti i consiglieri, abbiamo approvato il Regolamento su patrocini, vantaggi economici e contributi con il quale si assegnano, secondo regole ben definite, non soggettive ma oggettive, contributi, vantaggi economici eccetera. Quindi, c’è un Regolamento che si segue per determinare se c’è il contributo, se c’è il vantaggio economico, se c’è il patrocinio. Viene fatto attraverso una scheda redatta dal dirigente. Magari facciamo una distinzione precisa tra vantaggio economico e contributo economico. Sono due cose separate. Se si tratta di vantaggio economico, va in autonomia il dirigente, che fa una determina e assegna o meno, secondo quello che è il risultato della scheda valutativa e della documentazione presentata, il vantaggio economico. Se, invece, parliamo di contributo economico, oltre alla scheda valutativa, quindi oltre ad aver eseguito la normale procedura e ad aver ottenuto i punteggi necessari per il contributo economico, essendo un’erogazione di un contributo, passa poi per delibera di Giunta.
Più di questo, allo stato attuale, non posso dirle, a meno che non ci siano altre questioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Vice Sindaco.
Prego, consigliere Santoro.
Speaker : MICHELE SANTORO.
In questi ultimi anni questa Amministrazione comunale ha erogato tanti contributi a tante persone e associazioni e ha dato tanti incarichi ad aziende, imprese e società. Non per ultimo, è stato dato un incarico, con una delibera, la n. 222, la delibera di Giunta, per quanto riguarda la manifestazione “Vino e musica”, ad una azienda o associazione o impresa che si chiama “Arredo urbano del commercio”. Questa doveva sponsorizzare la manifestazione per la somma di 4.950 euro. Distretto urbano del commercio. No, distretto. Se ho detto “arredo” ho sbagliato. Purtroppo... Distretto urbano del commercio. Questa ha portato avanti questo impegno fino alla data del 19 luglio 2019. Dopo il 19 luglio 2019 ha rifiutato, non ha voluto più fare questa manifestazione.
Tenete presente che “Vino e musica” si svolgeva il 25 e il 26 luglio. Il giorno 25 la Giunta comunale, alle ore 16.30, si riunisce e dà un altro incarico ad un’altra associazione a responsabilità limitata che si chiama “La Fatìa”. Questa associazione è nata il 6 dicembre 2018, senza mai aver partecipato a nessun evento o spettacolo, e ha confermato la stessa cifra. Come ha fatto in poche ore l’associazione La Fatìa ad organizzare questo evento così importante? Lì dentro c’era anche la gara dei tornianti. Perché non esiste nessuna targhetta davanti alla sede legale di questa associazione La Fatìa? Perché i soci di questa associazione, assessore... Questa è una delibera che deve andare all’attenzione della magistratura. Perché questa associazione, creata e piena di tutti i parenti che sono iscritti a Sud in Movimento, sono anche dentro questa Amministrazione?
Qui c’è qualcosa che non va. È molto grave, caro assessore. Quando io vedo nella delibera... Non è scritto in delibera, perché voi, giustamente, portate fuori dai binari i consiglieri comunali. Però io, avendo una cultura bassissima, so anche muovermi. Come hanno insultato la Ministra Bellanova, che ha la terza media. Io ho la quinta elementare, quindi so muovermi, so cosa fare. Quando vedo che in una visura camerale esiste... Posso fare nome e cognome perché è pubblica. Va bene, non faccio nome e cognome.
Speaker : PRESIDENTE.
Al di là del nome e cognome, consigliere...
Speaker : MICHELE SANTORO.
Dimmi, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Continui rispetto al testo dell’interrogazione.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Presidente, se vuoi che non la discuto non me ne frega niente.
Speaker : PRESIDENTE.
No, continui.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Posso pure chiudere. Tanto non mi incazzo più.
Speaker : PRESIDENTE.
Continui.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Ci sono tutte persone appartenenti o a Sud in Movimento o a questa Amministrazione comunale. Voi, che fate parte del Consiglio comunale, voi della maggioranza, alcuni, non tutti, che siete brave persone e non avete fatto mai una cosa del genere, vi prego di stare molto attenti. Qui stanno giocando con il fuoco. Stanno giocando con il fuoco.
Quando si vede una delibera che viene approvata il 25 sera e viene data a questa associazione, La Fatìa, cui appartengono... Chi ha curato la manifestazione “Vino e musica” si chiama Enza De Carolis. Chi è Enza De Carolis? La sorella del Capo Gabinetto del Sindaco. Bene. È una dei soci. Anche il marito. Mi spiego. Questa associazione è nata per avere da questa Amministrazione... Caro Sindaco, lei è un giurista, è un avvocato. Io non sono né avvocato né giurista, come ha detto un altro consigliere comunale che riceve contributi...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere...
Speaker : MICHELE SANTORO.
Parlerò anche di questo.
Speaker : PRESIDENTE.
No, la devo interrompere.
Speaker : MICHELE SANTORO.
Ho finito.
Speaker : PRESIDENTE.
La devo interrompere richiamando una mozione d’ordine e facendo notare a chi non è avvezzo, come lei, alla politica... Lei, pur avendo dichiarato che non ha un titolo di studio altissimo, come lei ha detto, la politica la fa da tantissimo tempo ed è un mestierante di questo. Lei usa sempre la stessa tattica, di approfittare ‒ nel termine più idoneo ‒ della parola che le viene data successivamente alla risposta alle interrogazioni per mettere altri argomenti...
Sto parlando con lei. Il consigliere Santoro non mi vuole ascoltare. Si metta a verbale. Io devo continuare, per onestà di chi ci ascolta a casa e di tutto il Consiglio comunale, a far notare che non è corretto né politicamente né umanamente né è un comportamento idoneo a un consigliere comunale approfittare della replica, che viene data per Regolamento per dire soltanto se si è soddisfatti o meno della risposta, per aggiungere altri argomenti, fare nomi e cognomi di altre persone e non dare la possibilità all’Amministrazione di rispondere adeguatamente.
In merito a quest’ultimo intervento del consigliere comunale Michele Santoro, che utilizza in maniera furbesca per fare politica in maniera scorretta, utilizzando scorrettamente i Regolamenti, da oggi in poi starò bene attento a chiedere soltanto ed esclusivamente se si è soddisfatti o meno della risposta data durante le interrogazioni.
Prego i componenti del Gruppo consiliare di Michele Santoro di riferire questo al consigliere Santoro, perché non può e non deve approfittare della replica, quando lui ha l’ultima parola, per mettere altri argomenti sul tavolo, che non erano quelli già iscritti nelle interrogazioni.
Consigliera Cabino, non tenti di prenotarsi, perché da Regolamento non può proprio parlare. È scorretto, come fa ogni volta il consigliere Santoro... Certo che continuo, consigliera Cabino. Prendere la parola e mettere altri argomenti, soprattutto quando si fa nome e cognome e si citano documenti dell’Amministrazione e l’Amministrazione non può replicare. Questo non sarà più permesso né a Michele Santoro né a nessun altro consigliere comunale. Questo va detto soprattutto nei confronti dei cittadini che guardano i Consigli comunali e che non sono esperti del funzionamento del Consiglio comunale. Il consigliere comunale Michele Santoro, da sua abitudine, nell’ultimo intervento, dove deve soltanto dire se è soddisfatto o meno della risposta, cita documenti, nomi e cognomi di persone non presenti, che non possono replicare. La pazienza è finita.
Ottavo punto all’ordine del giorno. Grazie, consigliera Cabino. Ci si presenta ai Consigli comunali.
Mettiamo a verbale che sono andate via la consigliera Russo e la consigliera Cabino.
Ottavo punto all’ordine del giorno: ratifica deliberazione Giunta comunale n. 291 del 29 luglio 2019. Variazione di bilancio. Istituzione apposito capitolo di spesa relativo al rimborso delle spese di notifica per violazioni al codice della strada.
Scusate, ho sbagliato.
Settimo punto all’ordine del giorno: bilancio di previsione finanziario 2019-2021. Ratifica della variazione di bilancio di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 284 del 25 luglio 2019.
Il suddetto punto è stato già discusso durante la I Commissione consiliare, che si è riunita il 19 settembre 2019, e ha trovato parere favorevole con 8 voti favorevoli, nessun contrario e 4 astenuti.
Passo la parola, se richiesta la relazione dell’assessore, all’assessore Annicchiarico. Prego, assessore.
Speaker : MARIANNA ANNICCHIARICO, Assessore.
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti e a tutte.
Con questa ratifica, questo spostamento di risorse dal capitolo 90 e dal capitolo 6960 del bilancio sul capitolo 6223 di pertinenza dell’asilo nido comunale, gli uffici hanno preparato e dato avvio al servizio dell’asilo nido comunale presso il Campus Savarra, un servizio che per la popolazione è sempre stato e continua ad essere di primaria importanza e per il quale è opportuno che venga rispettato il periodo di inizio canonico, che cade sempre intorno ai primi giorni di settembre, sempre per andare incontro alle famiglie dei bambini che vengono accolti nell’asilo, ma anche per offrire un servizio educativo di qualità sul territorio.
Lo spostamento di queste risorse, pur essendoci un capitolo ad hoc nel PEG dei servizi sociali, è stato reso necessario da un adeguamento degli stipendi dei lavoratori. Questo ha implicato, ovviamente, una spesa maggiore, per la quale è stato necessario dirottare queste risorse.
Chiaramente, nel bilancio del prossimo anno, quello del 2020, si terrà conto degli adeguamenti degli stipendi, onde evitare queste variazioni, che sono state comunque rese possibili, ma alle quali è opportuno procedere proprio per dare avvio a dei servizi primari.
Ho terminato. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Annicchiarico.
Ci sono interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 7) all’ordine del giorno.
Prego, consiglieri, votate.
19 presenti, favorevoli 16, contrari nessuno, astenuti 3.
Il Consiglio approva.
Chiedo ai consiglieri di votare per l’immediata esecutività.
19 presenti, 16 favorevoli, contrari nessuno, astenuti 3.
Il Consiglio approva.
Punto n. 8) all’ordine del giorno: ratifica deliberazione di Giunta comunale n. 291 del 29 luglio 2019. Variazione di bilancio. Istituzione apposito capitolo di spesa relativo al rimborso delle spese di notifica per violazioni al codice della strada.
Chiedo al Consiglio comunale se è necessaria la relazione da parte dell’assessore competente.
Passo la parola al Sindaco. Prego.
Speaker : SINDACO.
Si tratta, sostanzialmente, di un capitolo di spesa relativo alle spese di notifica del codice della strada. Il problema è stato che i vigili urbani hanno utilizzato il plafond dell’affrancatrice comunale avendo, però, poi la possibilità di recuperare le medesime spese attraverso le notifiche del codice della strada, perché sono previsti i diritti di notifica.
Di fatto, abbiamo avuto un abbattimento delle disponibilità su quello delle spese generali in favore dei vigili urbani, che in realtà, avendo incassato, non hanno rimesso in ordine il dovuto. Quindi, c’è stato questo disallineamento. È stato istituito il capitolo ed è stata regolarizzata questa situazione, cosa che prima era meno importante. Tenuto conto della esiguità dei verbali che venivano elevati, avendo adesso avuto un incremento importante di entrate, queste spese di notifiche si fanno sentire sul capitolo dell’affrancatrice, quello degli affari generali. Quindi, è stato regolarizzato il rapporto.
Di questo si tratta. Siccome è accaduto nel momento in cui bisognava notificare dei verbali in scadenza, è stata fatta in questo modo solo per evitare che andassero in scadenza i verbali e si perdessero le notifiche.
Speaker : PRESIDENTE.
Altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 8) all’ordine del giorno.
Prego i consiglieri di votare.
Presenti 20, favorevoli 16, contrari nessuno, astenuti 4.
Il Consiglio approva.
Chiedo ai consiglieri di votare per l’immediata esecutività.
Prego, consiglieri, votate.
Presenti 20, favorevoli 16, contrari nessuno, astenuti 4.
Il Consiglio approva.
Punto n. 9) all’ordine del giorno: bilancio di previsione finanziario 2019-2021. Ratifica della variazione di bilancio di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 293 del 1° agosto 2019.
Il suddetto punto è stato discusso durante la seduta della I Commissione consiliare, tenutasi il 19 settembre 2019, incontrando parere favorevole con 8 voti favorevoli, contrari nessuno, astenuti 4.
Chiedo al Consiglio se è necessaria la relazione da parte dell’assessore.
Passo la parola all’assessore Bonfrate. Prego, assessore.
Sindaco?
Speaker : SINDACO.
È del personale. Non avevo capito quale era la deliberazione. Se è quella del personale rispondo io.
Speaker : PRESIDENTE.
Siamo alla n. 293.
Speaker : SINDACO.
Okay. Pensavo che era quella sul personale. Siccome ha detto “personale”, ho pensato che dovevo rispondere io.
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo.
Prego, assessore Fornaro.
Speaker : VINCENZO FORNARO, Assessore.
Il Comune di Grottaglie è stato assegnatario di due contributi. Abbiamo un primo contributo di 130.000 euro per l’efficientamento energetico. Il termine ultimo per iniziare i lavori è il 31 ottobre 2019.
In buona sostanza, si è deciso di procedere alla sostituzione della caldaia della casa comunale, perché è ancora a cherosene. Nel progetto è anche prevista un’integrazione di elementi radianti, la sostituzione di alcuni e l’inserimento delle nuove ‒ ormai è obbligatorio ‒ valvole termostatiche.
Inoltre, nello stesso progetto è prevista anche la sostituzione del corpo che si trova sull’ex Hotel Garden per il refrigeramento. La cosa importante è che è già stato dato incarico all’ingegnere, che dovrebbe presentare il progetto entro questa settimana. I tempi sono strettissimi. Entro questa settimana ci consegna il progetto e successivamente faremo la gara per l’affidamento dei lavori. Nell’incarico sono previste progettazione, direzione lavori e sicurezza, previste per tutti i tipi di cantieri.
L’altro contributo, quello ricevuto dal MIUR, è di 50.000 euro. Anche questo è un adeguamento della normativa antincendio. Gli edifici interessati sono la De Amicis e il Liceo Moscati in via Ennio. È già inserita la progettazione definitiva. Con il contributo, avremo la progettazione esecutiva. Qui i tempi sono un po’ più larghi, visto che il termine per iniziare questi lavori scade a febbraio 2020. Il contributo è arrivato a febbraio 2019. Quindi, abbiamo dodici mesi per dare esecutività ai contributi. Scadenza: 12 febbraio 2020. Abbiamo un po’ più di tempo per procedere alla definizione del progetto stesso.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono altri interventi? Consigliere Danese, prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Grazie.
Volevo capire se l’intervento di sostituzione della caldaia, piuttosto che altre cose, tipo le valvole, rientra in un progetto più ampio di efficientamento dell’immobile oppure è limitato a questo. Capisco che, forse, i fondi sono limitati a questo, ma il progetto prevede altro o è un progetto ad hoc per questo tipo di intervento?
Speaker : VINCENZO FORNARO, Assessore.
È solo per questo intervento questo progetto. Calcola che solamente la rimozione della caldaia costa più o meno 25.000 euro. Solo la rimozione.
Speaker : PRESIDENTE.
Altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 9) all’ordine del giorno.
Prego, consiglieri, votate.
20 presenti, favorevoli 17, contrari nessuno, astenuti 3.
Il Consiglio approva.
Prego i consiglieri di votare per l’immediata esecutività.
Prego, consiglieri, votate.
Prego tutti i consiglieri di votare. Mancano due voti.
Presenti 20, favorevoli 17, contrari nessuno, astenuti 3.
Il Consiglio approva.
Punto n. 10) all’ordine del giorno: POR Puglia 2014-2020. Asse VI. Tutela e promozione delle risorse naturali e culturali azione 6.8. Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche. Qualificazione e potenziamento del servizio di informazione degli info-point turistici dei Comuni che aderiscono alla rete regionale. Ratifica della variazione di bilancio di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 295 del 2 agosto 2019.
Il punto all’ordine del giorno è stato discusso durante la riunione della I Commissione consiliare in data 19 settembre 2019, incontrando parere favorevole con voti favorevoli 8, contrari nessuno, astenuti 4.
Chiedo al Consiglio se è necessaria la relazione da parte dell’assessore competente.
Passo la parola all’assessore Bonfrate. Prego, assessore.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Buongiorno a tutti.
In realtà, abbiamo già affrontato in altre situazioni questo tipo di delibera. Noi partecipiamo ai bandi e abbiamo vinto questo bando per il potenziamento dell’info-point. L’orario tradizionale dell’apertura dell’info-point al Castello è dalle 10 alle 12 e il pomeriggio un paio d’ore. Con questo bando a cui abbiamo partecipato abbiamo ottenuto la possibilità di tenere aperto l’info-point in orari maggiori, quindi anche all’ora di pranzo e fino alle 10 o alle 11 la sera in alcuni giorni.
Bisognava operare una variazione per poter rendere operativo questo tipo di servizio, una variazione di accertamento di entrata. Cosa? Sì, un attimo. Ti dico l’importo preciso. 18.439. È stata decurtata una cosetta, però fondamentalmente siamo in linea. Questo ci ha permesso di tenere aperto fino a fine settembre l’info-point. È una semplice variazione di entrata.
Vi dico anche che abbiamo partecipato, con una delibera di Giunta della settimana scorsa, al potenziamento dell’info-point anche nella stagione infernale. Invernale. Siamo convinti che vinceremo questo bando e faremo un’altra variazione di bilancio, spero non di urgenza, con i poteri del Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Ci sono altri interventi? Consigliere Danese, prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Abbiamo un unico info-point a Grottaglie? Il posto in cui è localizzato è quello più facilmente accessibile per un turista che arriva e che non conosce la città, e arriva perché è obbligato lì, oppure si potrebbe trovare un’altra collocazione un po’ più strategica? Un turista, che è obbligato a fare una certa strada, magari... Ci sono percorsi turistici indicati. Quindi, ci arriva in maniera più agevole. È una cosa che chiedo così, magari non fa parte del... Sì. Volevo sapere questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, assessore.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
In realtà, l’info-point è soltanto quello. Abbiamo la pro loco, che ha un’altra funzione, ma la Regione ha stabilito anche quella struttura, che si dimostrava facile per questo tipo di servizio. Fondamentalmente, è sempre al centro della città, vicino al Quartiere delle Ceramiche, vicino al centro storico. Riteniamo sia il luogo ideale. L’info-point riguarda esclusivamente la scrivania dove ci sono gli operatori. Quello è l’info-point. Non riguarda altre strutture. C’è la pro loco. Noi affidiamo ogni anno... Sì. In realtà, attraverso un’attività comunque loro, concediamo ogni anno alla pro loco quella struttura là e loro ci presentano ogni anno le attività che fanno al servizio dei cittadini. Devo dire la verità, hanno collaborato anche con le “sentinelle del turismo” quest’estate. Attraverso i soci e la pro loco ci hanno aiutato nel dare indicazioni ‒ come dicevi tu ‒ ai turisti che venivano durante l’estate. Anche agli operatori stranieri della “Mondial Tornianti” hanno fornito un servizio di traduzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Ci sono altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 10) all’ordine del giorno.
Prego, consiglieri, votate. Presenti 21, favorevoli 16, contrari zero, astenuti 5.
Il Consiglio approva.
Chiedo ai consiglieri di votare per l’immediata esecutività.
Prego, consiglieri, votate. Manca un voto.
Presenti 21, favorevoli 16, contrari zero, astenuti 5.
Il Consiglio approva.
Punto n. 11) all’ordine del giorno: bilancio di previsione finanziario 2019/2021. Ratifica della variazione di bilancio di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 296 del 2 agosto 2019.
Chiedo al Consiglio se è necessaria la relazione da parte dell’assessore competente.
Passo la parola al Sindaco D’Alò. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Sostanzialmente, come avete potuto verificare all’interno della delibera, lo avevo spiegato anche in Commissione, abbiamo avuto una serie di pensionamenti. La maggior parte di questi pensionamenti erano legati a posizioni organizzative che hanno lasciato libero il posto e anche la responsabilità; responsabilità che è stata riattribuita ad altri funzionari. Per cui, bisognava prevedere la copertura specifica dei funzionari. Una è legata al Comandante dei Vigili che è in distacco provvisorio presso il Comando di Gallipoli. L’ex responsabile della Protezione civile, Todisco, è andato in pensione per cui abbiamo dovuto risistemare le coperture. Abbiamo dovuto nominare un responsabile della manutenzione nella persona di Luciano Trani, in quanto comunque l’ingegner Celino non riusciva a gestire contemporaneamente tutto, quindi abbiamo dovuto fare questa operazione all’interno degli uffici con quelle pochissime persone che sono rimaste, in attesa che si possa espletare finalmente il concorso che ha avuto una prima fase di chiamata alla mobilità, ma non ha risposto nessuno. Abbiamo attinto da graduatorie di altri Comuni disponibili e a giorni verificheremo se sono arrivate adesioni da parte di Comuni, quindi di messa in disponibilità di graduatorie. Dopodiché, procederemo con le assunzioni. In attesa, ovviamente, abbiamo dovuto sopperire e stiamo sopperendo con quello che abbiamo. Il contratto prevede la necessità, nonché l’obbligo, e credo che sia giusto, di riconoscere la responsabilità a chi se la assume.
Di fatto si è trattato di rimettere in ordine le partite economiche e quindi è stata fatta questa variazione per coprire queste posizioni. Di questo si tratta, in sostanza.
Confidavamo nel fatto che prima dell’estate ci fossero adesioni alle mobilità, però, purtroppo, anche queste, come tutti i Sindaci sanno, ma anche i consiglieri comunali sanno, nessuno lascia andare via in mobilità un proprio dipendente, tenuto conto che nessuno li ha a disposizione. Per cui, c’è una carenza anche di disponibilità e quindi siamo messi in questa situazione. Questa è la ragione di questa variazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Danese, prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Quasi una curiosità per capire bene come funziona il meccanismo. Siccome ha parlato di aver trasferito competenze, impegni dall’ingegner Celino al geometra Trani, a questo spostamento corrisponde anche una variazione di compensi per l’ingegnere e di stipendio per il geometra? Parlo dell’ingegnere.
Speaker : SINDACO.
L’ingegner Celino ha un contratto da dirigente e questo non viene modificato. Invece, al geometra Trani, che assume una funzione, una posizione organizzativa e quindi una responsabilità, da contratto collettivo è previsto che venga attribuito anche il pagamento dell’indennità per tale funzione e quindi è stata riconosciuta sulla base delle norme contrattuali. L’architetto Cavallo prima che…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Manigrasso, prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Due questioni velocissime. Sempre a proposito di Trani, vedo che il periodo di nomina va dall’1.08.2019 al 31.07.2020. È per un anno all’incirca. Io sapevo che le nomine si potevano fare per sei mesi. Forse mi sbaglio. Il contratto è stato modificato. Va bene.
La seconda cosa che non mi manca mai di sottolineare… Capisco, ma è una questione oramai oggettiva e obiettiva che i Sindaci non lascino andare via i propri dipendenti, ed era già risaputo da un po’ di tempo, per le mobilità. Io continuo a sottolineare la necessità di porre maggiore attenzione all’Ufficio Tecnico, oramai sprovvisto in tutti i suoi settori. Questo impedisce di dare corso a tante pratiche per le quali sia il dirigente sia i responsabili, l’unico responsabile di servizio, non riescono a stare dietro.
Vengo al discorso delle assunzioni. Io diverse volte ho chiesto al Segretario se non era il caso di procedere già nell’immediato con le assunzioni. Credo che non sia più tempo di temporeggiare in questo, ma occorre necessariamente dare un organigramma ai due uffici, sia Lavori Pubblici che Urbanistica, perché oramai non possono più essere sorretti da due sole persone, uno a capo dell’altro, con queste condizioni, considerato che, ripeto, chi doveva andare in pensione già lo si sapeva da un po’ di tempo. Credo che alla fine dell’anno anche un altro andrà via, il signor Fornaro, mi sembra. Saremo ancora meno nei due settori. L’Ufficio Urbanistica. Mi permetto di rabbrividire se mi viene di indicare che l’unico presente in carica è l’ingegner Cinieri, non c’è nessun altro.
Speaker : PRESIDENTE.
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Su questo avevo anticipato genericamente. Noi abbiamo già fatto la mobilità. Dai prossimi concorsi non sarà più obbligatoria la mobilità, per cui potremo fare direttamente il concorso. Per quelli che avevamo previsto era obbligatoria la mobilità che ti fa perdere comunque un anno di tempo. Come ho già detto, nel bilancio abbiamo anche introdotto la possibilità di attingere da altre graduatorie. Non so se ci sono graduatorie utili da cui poter attingere. Lo verificheremo. È prevista l’assunzione di un ingegnere, un architetto e due geometri, nei limiti delle capacità assunzionali, sempre, perché poi rimangono sempre le capacità assunzionali, il limite invalicabile oltre alla volontà che è quella che determina la possibilità di assumere.
Se non ci sarà nessuna graduatoria da cui attingere, pubblicheremo immediatamente il concorso e faremo il concorso pubblico per la selezione, che non riguarda solo l’Ufficio Tecnico, ma riguarda tutti gli uffici dove comunque non c’è più nessuno ormai.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Marangella, prego.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Grazie, Presidente. In realtà ero distratto dall’assessore al bilancio Bonfrate. Mi ha dato la risposta il Sindaco. La mia domanda era questa: effettivamente, siccome l’ente è in difficoltà di personale, credo che non sia in grado di gestire procedure concorsuali almeno interne, sarebbe auspicabile, per accelerare i tempi e quindi rimpinguare la pianta organica, attingere a graduatorie esterne.
Ricordo, anche a me stesso, che c’è un concorso per tre istruttori di categoria C1 del 2013 fermo, mai espletato, riservato alla legge n. 68. Sì, conosco, però ha dimostrato che l’ente non è capace di svolgere procedure concorsuali al proprio interno, perché è un dato di fatto. Credo che la salvezza per questo ente sia quella di attingere a graduatorie esterne. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marangella. Consigliere Manigrasso, prego. Ci sono altri interventi? Per dichiarazione di voto? Consigliere Donatelli, mi scusi. Per dichiarazione di voto o per l’intervento?
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Come vuole, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
A piacere.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Volevo soltanto rivolgere una domanda al Sindaco. Non è polemica, ovviamente. È chiaro, il problema del personale è un problema serissimo. Forse al centro di tutto si dovrebbe potenziare l’Ufficio Personale perché sicuramente è lì che vanno depositati tutti quegli adempimenti che poi consentono, anche all’interno di limiti, che sono tantissimi, quello dell’assunzione. Chiedo di avere un occhio particolare anche a questo ufficio, oltre giustamente alle cose che diceva l’architetto Manigrasso.
La domanda che volevo fare al Sindaco è questa: è vero, c’è questa situazione assolutamente difficile e complicata, però non mi spiego perché… Due esempi voglio citare per dire che qualcosina si potrebbe fare. Non vedo segnali in questa direzione.
La prima è legata all’appalto per l’esternalizzazione del servizio di igiene urbana. Intanto non sappiamo se è partito o meno, se ci sono ulteriori problemi su questo aspetto. Comunque, all’interno del personale che dovrebbe transitare nella nuova società ci sono delle potenzialità che potrebbero essere utilizzate, soprattutto, per esempio, nell’Ufficio Tecnico o qualche autista forse che si potrebbe recuperare. Non capisco perché non si attinge a questa possibilità. Ripeto, è limitatissima, ma è qualcosa che comunque aiuterebbe.
Non capisco perché, a differenza di tantissimi Comuni della Regione Puglia, il Comune di Grottaglie non ha mai tentato la strada del servizio civile. Con il servizio civile ci sono tanti Comuni non dico che hanno risolto i loro problemi, assolutamente, ma quasi. C’è la possibilità per tanti giovani, attraverso il servizio civile, di dare un contributo all’ente in cui verrebbero impiegati. Allo stesso tempo si consente anche a tanti giovani di crescere anche dal punto di vista professionale, fare esperienze, eccetera. Lo dico soprattutto sul versante della carenza di organico. Questi due elementi perché non sono stati utilizzati mai nel Comune di Grottaglie?
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli. Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Il tema del servizio civile è un tema importante, se non fosse che ai volontari del servizio civile non possiamo far fare certo le pratiche edilizie o fare la manutenzione. Non ci manca chi porta le fotocopie o le carte da una parte all’altra, che in questi giorni sono anche aumentate a seguito di patologie. Non è quello il tema. Ci servono proprio gli istruttori che facciano le pratiche, che possano firmarle e che possano andare a fare i sopralluoghi.
Per poter fare questo tipo di lavoro bisogna essere o geometri o ingegneri o architetti. Nelle categorie a cui fa riferimento lei non è possibile attingere perché non ce li abbiamo, non ci sono né geometri, né ingegneri e né architetti. In generale è relativo il discorso. Noi dobbiamo guardare gli obiettivi sensibili che abbiamo oggi. L’ufficio tecnico è completamente sguarnito di persone. Ce ne sono quattro che fanno tutto. Non è possibile tamponare con persone alle quali devi spiegare come si accende un computer. Questo è uno dei problemi. Vanno prese persone che sappiano svolgere la funzione e che possano assumersi la responsabilità degli atti.
Il motivo per cui stiamo accelerando sulle assunzioni è proprio perché abbiamo bisogno di figure responsabili che portino avanti la pratica e non che portino la pratica, perché chi la deve portare da un ufficio all’altro c’è. È chi la deve firmare e istruire che manca. Questo è il tema della discussione e per questo ci vogliono figure specializzate che possono essere solo quelle tecniche.
Per rafforzare l’Ufficio Personale bisogna ricorrere sempre alle assunzioni perché, ovviamente, negli uffici di riferimento, cioè tutti gli altri, c’è la stessa situazione. All’Anagrafe c’è stato il pensionamento l’altro giorno di un’altra persona. Bisogna trovare un sostituto che non c’è. All’Ufficio Affari generali mancano le figure perché non ci sono. All’Ufficio Ragioneria è entrata una persona che si deve occupare di risolvere un problema storico e quindi sta svolgendo un lavoro che manca ormai da diverso tempo, deve recuperare. Non la possiamo neanche dividere in tanti pezzi, anche perché è un istruttore C, non è nemmeno un geometra. Quindi, di fatto, all’Ufficio Tecnico non potrebbe andare. Questi sono gli uffici e le persone sono due, massimo tre, in ogni ufficio. Riescono a fatica a portare avanti le pratiche. Spostando qualcuno da una parte all’altra blocchiamo gli altri uffici.
La nostra progettualità ci sta consentendo di raggiungere, speriamo in tempi brevi, l’assunzione di personale. Ripeto, se non erro, i primi di agosto o a metà agosto è scaduto il termine entro il quale i Comuni potevano comunicarci la disponibilità a convenzionarsi con noi per attingere alle graduatorie. L’Ufficio Personale sta verificando, tra le tante cose che ha da fare, cosa è arrivato. Appena avremo il report verificheremo la possibilità di attingere immediatamente entro la fine dell’anno. Comunque, in un senso o nell’altro, o assumeremo entro la fine dell’anno il personale riveniente da altre graduatorie o comunque entro la fine dell’anno bandiremo il concorso per le assunzioni di tutte le figure, quelle del 2018 e quelle del 2019, che sono nel Piano triennale delle assunzioni. Se non mi dà la voce, non ti posso rispondere. Esternalizzazione. Il 21 è scaduto il termine per eventuali ricorsi avverso l’aggiudicazione definitiva. Ho verificato questa mattina e non è arrivato nessun ricorso. Per cui, procederemo nei prossimi giorni alla contrattualizzazione della ditta e poi al passaggio dei dipendenti verso la società privata. Su questo stiamo verificando le coperture economiche, perché, probabilmente, per qualche figura ci sarà la possibilità di rimanere all’interno. Bisognerà fare una graduatoria pubblica, un avviso, una prova tecnica per capire chi è idoneo a rimanere all’interno dell’Ufficio Tecnico. Parliamo di pochissime figure perché la copertura economica manca. Per cui, forse cinque persone dovrebbero poter rimanere all’interno dell’Amministrazione nelle varie figure. Probabilmente ci saranno due o tre alla manutenzione, un autista e un assistente scuolabus. Queste sono le cose sulle quali abbiamo la carenza, perché già sono andati in pensione i dipendenti.
Tra l’altro, la possibile copertura che troveremo è croce e delizia della Quota 100. Quota 100 ha consentito a molti di andare in pensione prima del tempo, di sguarnire non solo l’Ufficio Tecnico, ma anche altri uffici. Per cui, quelle previsioni di copertura rivenienti da quelle Quote 100 impreviste ci consentiranno, proprio solo ed esclusivamente in quel limite, di mantenerne quattro o cinque. Questa possibilità c’è perché, in anticipo, qualcuno è andato via e le coperture sono previste per i prossimi cinque anni. Sto semplificando.
I quattro o cinque dipendenti della nettezza urbana che vorranno, se lo vorranno fare, perché non so se accetteranno, attraverso una selezione trasparente verranno scelti e mantenuti. Di più non c’è perché non ci sono le coperture, né è possibile mantenerne 35 perché sarebbe assolutamente impossibile economicamente.
Si tratta di una proposta che era già stata fatta ai sindacati nella prima fase. Ci fu detto: “O tutti o nessuno”. Noi, comunque, manteniamo l’impostazione. Quelle quattro o cinque figure le manterremo, se vorranno accettare. Altrimenti, andremo oltre.
Comunque, il servizio di nettezza urbana, giusto per chiudere, dalla firma del contratto, nei primi 60 giorni dovrebbe essere a regime, con tutti i servizi cui è ormai a fine corsa. A meno che non sia arrivato qualcosa che non mi hanno comunicato, alle 9, prima che iniziasse il nostro Consiglio comunale, non c’era stato nessun tipo di ricorso da parte di nessuno, né della seconda e né della terza. Il numero esatto non lo so dire, però saranno, fino ad agosto, credo cinque o sei persone. Non me lo ricordo preciso, però. Fino ad agosto. Poi ci saranno quelli del secondo semestre, perché il problema è che andava chiesta entro dicembre la Quota 100 per il semestre successivo. Credo che siano cinque o sei; cinque di cui uno abbiamo avuto un lutto di un dipendente della nettezza urbana. Preciso non lo ricordo il numero.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Danese, prego.
Speaker : LORETO DANESE.
Mi chiedevo: anche agli LSU è stato proposto di transitare nell’azienda privata? Non so se hanno accettato. Com’è la situazione degli LSU in questo momento?
Speaker : PRESIDENTE.
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Gli LSU in una prima fase si erano rifiutati. Successivamente hanno fornito una comunicazione di adesione e sono stati comunicati alla ditta come soggetti da assorbire. Dopodiché, ovviamente, noi peroreremo fino in fondo salvo che poi non cambino idea, perché su di loro possiamo far poco… No, le garanzie sono le medesime garanzie dei dipendenti, perché vengono – concedetemi di utilizzare un termine improprio – dal parco pubblico come dipendenti e quindi mantengono le stesse garanzie e gli stessi diritti. Ovviamente, quella che può cambiare è la mansione perché non vengono dal servizio specifico. Per cui, probabilmente, avranno un livello di inquadramento differente. È tutto da verificare, però.
Speaker : PRESIDENTE.
Altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 11) all’ordine del giorno: ratifica della variazione di bilancio di cui alla deliberazione di Giunta comunale n. 296 del 2 agosto 2019.
Prego, consiglieri, votate.
Presenti 21, favorevoli 16, contrari zero, astenuti 5.
Il Consiglio approva.
Prego i consiglieri di votare per l’immediata esecutività.
Prego, consiglieri, votate.
Presenti 21, favorevoli 16, contrari zero, astenuti 5.
Il Consiglio approva.
Dichiaro chiuso il Consiglio comunale alle ore 11,52.
Ringrazio tutti e vi auguro una buona giornata.