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C.c. Grottaglie - 22.01.2021
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Speaker : PRESIDENTE.
Buonasera a tutti, possiamo iniziare questa seduta del Consiglio comunale.
Prego il Segretario Tamburrano di procedere con l’appello. Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Buonasera a tutti gli intervenuti. D’Alò Ciro (presente); Annicchiarico Giovanni (presente); Cabino Anna (presente); Caso Raffaella (presente); Cometa Andrea (presente); D’Abramo Gabriele (presente); D’Alò Saveria (presente); Danese Loreto...
Speaker : INTERVENTO.
Chiedo scusa, Segretario, si è sentita la mia presenza?
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Sì, si è sentita.
Speaker : INTERVENTO.
Va bene, grazie.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Quindi, Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (presente); Delli Santi Antonio (presente); Di Palma Pierluigi (presente); Donatelli Francesco (presente); Gianfreda Ciro (presente); Lacava Alessandra (presente); Manigrasso Alfonso (presente); Marangella Aurelio (presente); Marinelli Giovanni (presente); Miglietta Gabriella (presente); Petrarulo Ciro (presente); Rossini Domenico (presente); Russo Antonietta (assente); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (presente); Siliberto Noemi (presente); Zimbaro Massimo (presente). 22 presenti e 3 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo. Il consigliere Danese è assente giustificato.
Possiamo iniziare il Consiglio comunale, ma prima di iniziare il Consiglio comunale permettetemi, Consiglieri e ospiti del Consiglio comunale, di poter esprimere tutta la mia felicità e gli auguri al consigliere Massimo Zimbaro che questa mattina è diventato papà di un bellissimo maschietto. Facciamo gli auguri a Massimo a alla sua compagna!
Speaker : MASSIMO ZIMBARO.
Grazie a tutti!
Speaker : INTERVENTO.
Auguri, consigliere! È andato tutto bene?
Speaker : MASSIMO ZIMBARO.
Sì, sì, grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Infatti ti vediamo con un bellissimo sorriso!
Speaker : MASSIMO ZIMBARO.
Beh, sì, è una bella cosa...
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, era doveroso festeggiare e onorare la nascita!
Speaker : INTERVENTO.
I confetti con servizio a domicilio, entro le 22.00.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo, possiamo continuare con il Consiglio comunale.
Ci sono delle comunicazioni pre-Consiglio da parte del consigliere Delli Santi prima la parola al consigliere Delli Santi e successivamente al Sindaco. Prego, consigliere Delli Santi.
Speaker : ANTONIO DELLI SANTI.
Grazie, Presidente, della parola accordata, buonasera a tutti.
Prima di tutto, volevo ringraziare tutti i consiglieri presenti, che siamo abbastanza in questa seduta di Consiglio comunale monotematico, che si appresta a discutere un documento anche a firma del sottoscritto, che tocca davvero con mano la drammaticità del momento che stiamo attraversando.
Questo è stato voluto e proposto dai consiglieri Rossini e Caso, persone che più di tutte stanno subendo questo periodo buio insieme alle categorie che loro stessi rappresentano, ma rinvio il mio intervento in maniera più approfondita alla discussione che avverrà successivamente.
Dopo questa piccola premessa intendo mettere a conoscenza questo Consiglio che, dopo un periodo di dialogo su temi, proposte, scambi di idee con il consigliere Petrarulo, Capogruppo di Progetto Utopia, ho deciso, sempre con il suo benestare, di entrare nella loro grande famiglia, non per altro con l’obiettivo di rafforzare tutte le istanze delle persone che rappresento in questo Consiglio comunale, perché, come si dice, l’unione fa la forza, cosa che sarebbe molto più difficile se rimanessi indipendente.
Per questo motivo giustifico il mio ingresso in Progetto Utopia e prego il Presidente di voler dare la parola al consigliere Ciro Petrarulo per poter fare una breve dichiarazione sulla mia entrata in questa famiglia di Progetto Utopia. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Delli Santi. Come sa benissimo, da Regolamento me lo avrebbe dovuto dire prima il consigliere Petrarulo di poter fare una comunicazione pre-Consiglio. Siccome è già successo anche con il consigliere Donatelli un’altra volta, non lo prenderà sul personale il consigliere Petrarulo (credo), ma non mi è pervenuta comunicazione, quindi devo continuare con quelle che sono state le prenotazioni antecedenti del Consiglio.
Non avrei avuto problemi a dare la parola al consigliere Petrarulo, qualora fosse stato...
Speaker : ANTONIO DELLI SANTI.
Si tratta di trenta secondi, credo che sia anche doveroso...
Speaker : PRESIDENTE.
È indipendentemente, consigliere Delli Santi. ovviamente abbiamo messo a verbale la sua dichiarazione del Gruppo.
Speaker : ANTONIO DELLI SANTI.
Va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Volevo approfittare di questo Consiglio comunale per informare tutti del fatto che da lunedì per tutta la settimana prossima il Comune di Grottaglie rimarrà chiuso al pubblico. Purtroppo si è verificata una serie di casi che hanno colpito dei nostri dipendenti, per cui stiamo effettuando una serie di verifiche, screening e soprattutto igienizzazione e disinfestazione dei locali.
Per il principio di massima precauzione, quindi, tutta la settimana prossima, finché non completeremo questa serie di verifiche, si potrà accedere ai servizi on-line, esclusi i servizi dell’Ufficio Anagrafe, che saranno fruibili mediante prenotazione, come già è avvenuto sino a questo momento, quindi potranno essere gestiti solo quelli su prenotazione.
Il tema del contagio purtroppo è un tema che sta continuando a interessare tutti i settori, purtroppo in questo caso sta interessando anche i nostri dipendenti, per cui l’invito sempre a tutti è quello di usare la massima prudenza e la massima precauzione che in questo momento sono utili, anche se non ci salvano totalmente.
È evidente però che il virus è ancora circolante e non possiamo abbassare la guardia, quindi l’invito rivolto a tutti (approfitto di questo momento) è quello di stare attenti, di usare le precauzioni e di non pensare che sia passato, il momento molto difficile è proprio questo, soprattutto in questi momenti in cui si associano problemi pandemici con problemi legati all’influenza e non solo.
Mi riprometto di informarvi non appena avremo maggiori dati, maggiori dettagli sull’andamento epidemiologico interno all’Amministrazione comunale, posso solo dirvi che le persone che sono interessate sono in buone condizioni di salute, non ci sono situazioni gravi, però tuttavia sono tutti sotto controllo, osservando i protocolli sanitari.
Ci tenevo a dirlo, perché stiamo affrontando anche questo momento di grande difficoltà interno all’Amministrazione. Per il resto vi ringrazio e buon lavoro per i lavori del Consiglio.
Appello del settore HO.RE.CA. e del settore artistico e pubblico spettacolo Grottaglie per interventi immediati relativi in particolare agli adempimenti tributari a carico delle imprese del settore della ristorazione e del pubblico spettacolo nei territori colpiti da Covid-19
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Possiamo iniziare con il punto all’ordine del giorno: "Appello del settore HO.RE.CA. e del settore artistico e pubblico spettacolo Grottaglie per interventi immediati relativi in particolare agli adempimenti tributari a carico delle imprese del settore della ristorazione e del pubblico spettacolo nei territori colpiti da Covid-19".
Prima di leggere l’ordine del giorno, volevo stilare l’ordine dei lavori rispetto a questo punto, considerato che sono già collegati con noi gli ospiti che sono stati invitati a relazionare sull’argomento, che ringrazio di essere intervenuti e di aver accolto l’invito che è stato fatto dall’intero Consiglio comunale la scorsa volta.
Nel corso dello scorso Consiglio comunale abbiamo discusso un punto all’ordine del giorno, che è quello di cui ho dato lettura, dalla discussione emersa è scaturita la necessità di interfacciarsi anche con le associazioni territoriali dei due settori oggetto dell’ordine del giorno, per avere un maggiore contributo sulla discussione.
Io mi appresterò a leggere l’ordine del giorno, successivamente passerò la parola agli ospiti che sono stati invitati e hanno accolto l’invito a partecipare al Consiglio comunale, ogni ospite avrà a disposizione dieci minuti per poter fare il proprio intervento. Successivamente agli interventi degli ospiti, si aprirà la discussione del Consiglio comunale, dove ogni consigliere secondo il Regolamento potrà intervenire ed esprimere la propria opinione e comunque andranno avanti i lavori del Consiglio comunale.
Leggo l’ordine del giorno. "Al Presidente del Consiglio del Comune di Grottaglie, al Sindaco del Comune di Grottaglie, ai consiglieri del Comune di Grottaglie, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia e delle finanze, al Presidente ANCI. Oggetto: Appello del settore HO.RE.CA. e del settore artistico e pubblico spettacolo di Grottaglie per interventi immediati, relativi in particolare agli adempimenti tributari a carico delle imprese del settore della ristorazione e del pubblico spettacolo nei territori colpiti da Covid-19.
Tutte le attività del settore HO.RE.CA. e del settore artistico e pubblico spettacolo di Grottaglie intendono mettere in chiara evidenza come l’emergenza sanitaria Covid-19, ormai perdurante da dieci mesi, stia colpendo al cuore l’intero mondo imprenditoriale e occupazionale dei settori in oggetto, nonché tutte le preziose filiere, maestranze e professionalità che da essi dipendono.
Una serie innumerevole di atti, provvedimenti, normative emanati dal Governo, Regione e Comuni, sovente discriminatori per le nostre attività, minacciano infatti la sopravvivenza delle nostre categorie. Il nostro lavoro viene svilito inoltre da vere e proprie campagne di comunicazione diffamatorie, se non persecutorie, restando senza margini di guadagno, poiché drammaticamente limitato o addirittura impedito.
L’HO.RE.CA. ha subìto almeno 150 giorni di chiusura e restrizione nell’arco di dieci mesi, i pubblici spettacoli hanno subìto uno stop pressoché totale, tuttora perdurante, eppure siamo comunque vincolati al rispetto degli obblighi fiscali, siamo esposti ad un rischio senza precedenti. Il nostro appello è quindi per un’azione urgente e quanto mai concreta.
Chiediamo un’azione di programmazione strategica, svincolata dalla fallimentare ed inefficace logica dei ristori, fin qui disposti in modo frammentario, dispersivo ed estremamente insufficiente.
Auspichiamo interventi che chiariscano realmente la tenuta del complessivo sistema imprenditoriale, professionistico e occupazionale dei nostri comparti, senza escludere dalle misure di sostegno determinati codici ATECO o determinati soggetti a causa di vuoti normativi e misure ingiustificatamente discriminatorie.
Chiediamo ai Ministri competenti di abolire gli adempimenti tributari almeno per tutto il periodo interessato dallo stato di emergenza sanitaria, con particolare attenzione ai territori maggiormente colpiti dal Covid-19, ai Presidenti di Regione e ai Sindaci dei territori coinvolti di concertare programmi di defiscalizzazione e decontribuzione, rivolti alle imprese titolari di partita IVA delle filiere, la possibilità di maggiori e stringenti tutele per i propri dipendenti per tutto il periodo di interesse, provvedendo all’accesso certo e tempestivo a fondi di provenienza pubblica.
È doveroso che il nostro Paese garantisca la solidità e la permanenza in vita delle prestigiose realtà del settore HO.RE.CA. e del settore artistico e pubblico spettacolo".
Questo è l’ordine del giorno in oggetto a questo Consiglio monotematico. Passo la parola agli ospiti intervenuti, ringraziandoli ad uno ad uno, cominciando dal dottor Andrea Lumino, Sindacato attori italiani. Prego, dottor Lumino.
Speaker : ANDREA LUMINO, Sindacato attori italiani.
Buonasera. Innanzitutto vi ringrazio per l’invito e per l’attenzione che il Consiglio comunale di Grottaglie e il Sindaco stanno mettendo su questo punto.
Chiaramente non entro nel merito dell’ordine del giorno rispetto a quelle che sono le legittime rivendicazioni che sono portate avanti, fermo restando che credo che sia quanto mai opportuno in questo momento fare una riflessione rispetto alla questione dei lavoratori del mondo dello spettacolo, della cultura, degli attori, che sono stati citati nel corso di questo ordine del giorno.
Fermo restando che non entro nella diatriba tra negazionismo o no, perché non credo di averne le competenze, però è ovvio che noi ci troviamo a vivere una situazione davvero complessa, davvero complicata, sicuramente le misure messe in atto dal Governo hanno creato da un lato grandissima sofferenza nel mondo del lavoro, dall’altro anche noi stessi come organizzazione sindacale abbiamo non poche volte sottolineato la contraddittorietà nel tenere magari aperte alcune attività rispetto per esempio ai cinema e ai teatri, dove è stato verificato che oggettivamente anche lì il livello della diffusione del virus è stato di poco conto.
Questo però non vuole in nessun modo (lo dico in maniera esplicita) prestare il fianco a teorie negazioniste, che mi vedono quanto più lontano possibile, anzi intervenire a tutela della salute pubblica è una cosa fondamentale e da questo poi può discendere tutto il resto.
È però innegabile che alcuni settori sono stati particolarmente colpiti, da questo punto di vista il settore del mondo della cultura e dello spettacolo e dei lavoratori che ne fanno parte è stato particolarmente colpito, anche perché se vogliamo parlare di lati positivi, anche se "positivi" non è proprio un termine piacevole in questo momento, se dobbiamo sottolineare un aspetto degno di nota della pandemia è che finalmente si parla dei lavoratori dello spettacolo.
Dico questo perché fino a questo momento si è sempre associato il mondo dello spettacolo e i lavoratori che ne fanno parte (non solo gli attori che magari sono quelli in prima linea, ma dietro di loro c’è un mondo, dai tecnici a chi si occupa del doppiaggio, agli elettricisti) fino a questo momento nell’immaginario collettivo venivano identificati soltanto come hobby, in quanto si ritiene che in Italia il lavoro nell’ambito della cultura e dello spettacolo sia fatto solo per hobby, quando invece si fanno convegni, si fanno grandissime iniziative dove si dice che cultura è con l’accento lavoro.
Questo si è tradotto per tantissimi anni, tant’è che fino a questo momento c’era solo un decreto regio che faceva riferimento all’organizzazione dei lavoratori dello spettacolo, però veniva identificato soltanto con l’hobby, con l’aspetto amatoriale.
La pandemia invece ha dimostrato che non è così, perché in maniera nuda e cruda la chiusura immediata di questo settore (teatri, cinema, sale concerti e quant’altro) ha dimostrato come effettivamente non parliamo di un settore di poco conto, anzi parliamo di un settore che riguarda migliaia e migliaia di persone in maniera davvero importante, persone che vivono di questo, e su questo faccio ora un primo passaggio ma ci ritornerò facendo una proposta al Consiglio comunale e al Sindaco.
Parliamo di migliaia e migliaia di persone che non solo ci lavorano, ma vivono di questo, e il fatto che manchi completamente una regolamentazione che possa effettivamente garantire questi lavoratori è venuto fuori all’indomani della pandemia, per cui, come dicevo prima utilizzando un termine provocatorio, tra gli aspetti che possiamo identificare come positivi da questo punto di vista in ciò che è accaduto dal 9 marzo oggi c’è sicuramente quello relativo ai lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo, che ha fatto emergere la realtà, che è ben lontana da quella che in maniera opportunistica (ci ritornerò in seguito) o perché è nell’immaginario collettivo che fossero soltanto gli amatori o chi lo fa per hobby, in realtà il mondo di questi lavoratori è un mondo di cui effettivamente vivono tantissime persone.
Considerate che qui non parliamo soltanto di lavoratori che, quando hanno assistito alla chiusura dei luoghi dove potevano esercitare la loro professione, come avviene in tantissimi altri settori si sono potuti rivolgere all’INPS o chiedere la Cassa Integrazione, perché qui non c’è niente!
Considerate che per avere il minimo indispensabile, come evidenziato con Alfredo Traversa con il quale da mesi abbiamo iniziato a condividere un percorso, in questo settore il lavoratore per avere un minimo di sostegno deve avere un minimo di 30 giornate lavorative, che vuol dire contributi versati, ma in un settore dove il nero è dilagante, dove non si versano i contributi andare a trovare 30 giornate di lavoro che possano permettere l’accesso alla Naspi, alla disoccupazione, in un momento in cui i teatri sono chiusi, i cinema sono chiusi, è stata una vera e propria crociata.
Non a caso il Governo ha emesso tutta una serie di provvedimenti, che chi sono serviti a mettere un pannicello caldo rispetto a una situazione che da molti punti di vista si è rivelata traumatica, ed è chiaro però che non possiamo uscirne così, nel senso che (mi avvio alla conclusione e mi riallaccio a quell’idea che dicevo prima, per la quale faccio la mia proposta al Consiglio comunale e al Sindaco) è necessario mettere mano a questo settore. Come mettere mano? Con una regolamentazione comunale che recepisca le direttive. Considerate che in Puglia abbiamo la legge n. 6 del 2004 sul mondo della cultura e dello spettacolo, che, sebbene abbia tantissime lacune, come i lavoratori di questo settore sanno, in Italia la rende però una delle Regioni più avanzate.
Il fatto che i Comuni pugliesi siano sprovvisti di Regolamento non permette di agganciare per esempio i finanziamenti regionali e i finanziamenti europei, che sono cospicui su questo settore, per cui la proposta qual è? La proposta è di utilizzare questo tempo per avviare, così come abbiamo fatto con il Comune di Taranto, Comune capoluogo, e con altri Comuni della Provincia, quella che effettivamente è una trattativa per arrivare a una regolamentazione comunale che chiaramente deve fare il suo iter in Consiglio comunale, perché è necessaria l’approvazione.
Questo passaggio è un passaggio fondamentale, in quanto poiché dalla questione della pandemia, come dicevo prima, è emersa la drammaticità di questo settore, questi lavoratori sono invisibili nel vero senso della parola, cogliamo però l’occasione per tradurre in termini positivi ciò che in maniera così drammatica è venuto fuori, perché possa dare il "la" per agganciare ciò che oggi non è possibile.
Questo è fondamentale e (chi mi conosce sa bene che non ho mezzi termini e dico le cose per quello che abbiamo visto e che pensiamo sia necessario mettere in campo) nel settore della cultura e dello spettacolo (dico in premessa che non conosco quello che avviene effettivamente nel Comune di Grottaglie, dico quello che ho visto a livello regionale e nel Comune di Taranto e che provo a rilanciare qui in questa assise) ci sono incentivi pubblici enormi, nel senso che i finanziamenti messi in campo sono finanziamenti grossissimi.
Nel momento in cui però manca una regolamentazione, questi finanziamenti pubblici, quindi denaro pubblico sottratto alla collettività diventa soltanto (passatemi il termine) uno scambio, nel senso una questione fatta a gettoni o comunque finanziamenti agli amici degli amici.
Credo che sia interesse comune che questa roba venga spazzata via, perché creare una regolamentazione vuol dire mettere le regole.
Qual è però la prima regola, sulla quale dovremmo provare a costruire il nostro percorso? Poiché la pandemia ha fatto venir fuori come di questo settore vivono davvero tantissime persone e come l’aspetto professionalizzante non possa essere un aspetto secondario, bisogna riconoscere chi è professionista da chi in maniera legittima lo fa da un punto di vista materiale e di hobby.
Con questo non voglio dire che bisogna ammazzare il livello amatoriale, anzi va trovato un modo perché una parte di questi finanziamenti pubblici (va definito in qualche misura) possa sostenere anche il livello amatoriale e quindi incentivarlo. Parlo anche di tantissimi giovani, perché ce ne sono tantissimi, da quando è scoppiata la pandemia si sono rivolte al sindacato centinaia di lavoratori dello spettacolo (non utilizzo numeri a caso) per individuare dei percorsi, per cui riconoscere quelli che sono i lavoratori professionisti, che nel Comune di Grottaglie in questo caso ci sia un Albo dei professionisti, che faccia riferimento a un Regolamento comunale che permetta di recepire e di accedere ai finanziamenti da un lato, dall’altro di riconoscere la professionalità e quindi aumentare il livello di questo settore e dei lavoratori che ci vivono, credo che sia una questione fondamentale.
Chiudo con questo. Il Comune di Grottaglie è uno dei Comuni più importanti della Provincia, per cui è necessario avviare un ragionamento di questo tipo (colgo questa opportunità che mi è stata data proprio per rilanciarla). Così abbiamo detto al Comune di Taranto, la cultura non è soltanto grandi e grandissimi eventi, in passato come comunità abbiamo per esempio battagliato sul discorso del Medimex, che ha fatto sì che di Taranto si parli per due o tre giorni con questi nomi altisonanti, però di fatto di ricadute sul territorio di lavoro questi eventi hanno prodotto nulla, perché non si sono utilizzate le maestranze territoriali, perché i lavoratori del territorio non vengono utilizzati, anzi addirittura abbiamo dovuto difendere la cultura locale perché per esempio il Medimex fu organizzato nel momento in cui a Taranto c’era anche il Mysterium Festival con l’orchestra della Magna Grecia, per cui la concomitanza dei due eventi stava facendo sì che il Mysterium Festival con l’orchestra della Magna Grecia, che invece vive qui sul territorio, rischiasse di essere schiacciato dal grande evento.
Dobbiamo fare rete non soltanto per i grandi eventi, Grottaglie per esempio ospita il Cinzella Festival, è una cosa positiva, però anche lì parliamo di un evento, la cultura e lo spettacolo sono altro e i lavoratori che vivono di quel settore sono tantissimi e meritano davvero un’attenzione delle istituzioni non soltanto nel momento in cui si fanno i convegni e si parla di cultura e lavoro solo come slogan.
La pandemia ci ha dimostrato in carne e ossa che dietro quello slogan ci sono persone, ci sono professionalità, ci sono diritti da rivendicare, perché prima facevo riferimento ancora a un decreto regio. Il lancio che vi faccio è: iniziamo a parlane anche a Grottaglie. Grazie dello spazio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Continuando nel settore artistico e di pubblico spettacolo passo la parola ad Alfredo Traversa della Compagnia teatrale il Teatro della Fede. Prego, deve attivare il microfono, non la sentiamo.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA, Compagnia Teatro della Fede.
Mi sentite?
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso sì, prego.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA, Compagnia Teatro della Fede.
Intanto io credo di essere qui (ringrazio per l’invito) per l’anzianità, perché dal 1982 faccio parte dell’ENPALS, cioè praticamente l’Ente di previdenza per i lavoratori dello spettacolo, quindi penso di essere un po’ l’anziano, cosa che giustifica la mia presenza.
Parlerò di Grottaglie, perché, anche se seguo tutte le vicende nazionali, adesso siamo a Grottaglie e parliamo di Grottaglie. Sono un codice ATECO, quindi ringrazio la pandemia, così qualcuno forse capirà che esistono anche i lavoratori dello spettacolo, ahimè è una battaglia che da anni in Regione Puglia si fa e ci sono voluti anni e ancora ci vogliono tempi perché maturi questa coscienza.
Parlando adesso solo di Grottaglie (mi fa piacere anche la presenza dei ristoratori), è onorevole quello che ha fatto il Comune non facendo pagare la tassa di suolo pubblico ai bar, alle attività commerciali all’esterno e ai ristoranti, come è onorevole anche che abbia dato dei contributi di 300 euro per le attività commerciali tout-court per chi ne facesse richiesta.
Il mondo dello spettacolo a Grottaglie penso che quindi con ingenti mancati introiti, perché suolo pubblico e contributi TARI rappresentano un bell’esborso da parte del Comune, che giustamente aiuta i suoi concittadini in queste attività dell’HO.RE.CA., ma anche lo spettacolo a Grottaglie può avere le sue... certamente non si chiedono sovvenzioni, non si chiedono contributi forfettari, anche perché noi già utilizziamo i ristori statali e i ristori regionali.
Cosa possiamo chiedere al Comune di Grottaglie noi lavoratori dello spettacolo? Che almeno in questo momento di pandemia e solo per questo momento per gli operatori culturali, i lavoratori dello spettacolo, le ditte grottagliesi, le imprese dello spettacolo si possano abolire del tutto quelli che sono canoni che non portano nulla nelle casse comunali, che vanno dal pagare qualche ora al Castello oppure le cave oppure quei luoghi pubblici che porterebbero un introito veramente bassissimo, credo mille volte meno rispetto a quelli per i bar e il ristoro, ma credo sarebbe un segnale politico molto particolare, nel senso che a Grottaglie si riconosce che esistono i lavoratori dello spettacolo, quindi come possiamo aiutarli? Abbattendo queste piccole tariffe, che veramente sono già irrisorie di per sé, ma di cui tutti potremmo farci carico.
È un segnale politico molto importante riconoscere chi opera in questo settore. Non so se sia una questione di soldi o meno, perché non so quali potrebbero essere le proposte dell’Amministrazione, sono io qui a farle in maniera forse anche impropria, quindi mi piacerebbe sapere invece le proposte dell’Amministrazione per questo settore.
Concludo, non rubando spazio ad altri, dicendo che mi è capitato di protocollare al Sindaco e all’Assessore competente il 17 giugno del 2020 una richiesta, nella quale proponevo che si raccontassero la storia di Grottaglie, i personaggi di Grottaglie, la ceramica, il comunista Perduno, il Podestà De Rossi, ci fosse una serata sul tema della grande storia di Grottaglie, l’ho proposto io come lavoratore dello spettacolo, AT Teatro, un’azienda ATECO di Grottaglie a mio nome, quindi l’ho proposta e, precisando in riferimento alle disposizioni per il Covid-19, scrivevo anche come poter realizzare queste cose secondo le disposizioni Covid per tutta quest’estate, dando disponibilità fino a fine settembre, quindi uno spettacolo con musiche, proiezioni, racconti, storie di Grottaglie. Chiedevo all’Amministrazione di prelevare dalle casse comunali per questa mia proposta 200 euro.
Il 5 gennaio si è tenuta una cosa bellissima al teatro di Grottaglie, perché per mezz’ora una compagnia di Bari è venuta a raccontare la storia di Grottaglie, prelevando dalle casse del Comune di Grottaglie 4.000 euro. Allora, io dico, per aiutare noi grottagliesi, lavoratori dello spettacolo, ci vuole forse uno sguardo su Grottaglie e non oltre Grottaglie, ma a questo punto è una scelta non credo economica, ma credo politica e di specie.
Durante questa pandemia credo che però lo sguardo potrebbe, oltre che riferirsi fuori Grottaglie, riferirsi anche a Grottaglie, e questo credo che posso a titolo e anche in rappresentanza di chi magari non c’è oggi e vorrebbe dire qualcosa su altri lavoratori dello spettacolo che a Grottaglie ci sono, forse potrebbe essere anche l’occasione per mettere insieme questi lavoratori e dire "organizziamo, se per mezz’ora il Comune dà 4.000 euro a un gruppo di Bari, forse con la stessa cifra i gruppi di Grottaglie possono fare settimane, tantissimi momenti di narrazione, di racconti sulla nostra terra".
Sappiamo benissimo le realtà che ci sono, quindi si tratta di una scelta. Inviterei l’Amministrazione almeno (dopo, nei mesi futuri, si possono fare altre scelte, passata la pandemia) in questo momento di grande crisi per chi lavora nello spettacolo a guardare anche nella propria casa.
Ricordo le proposte antecedenti, quelle di esenzione da queste piccole tariffe comunali, per poter svolgere almeno le attività, come – ripeto – in gran parte è stato fatto per le attività commerciali. Anche le attività culturali, se la cultura è lavoro e deve portare e generare lavoro, un occhio anche a questi lavoratori ahimè poco noti.
Spero che si voglia tener conto di questi suggerimenti, che altro non sono. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusatemi, non si era attivato il microfono. Ringrazio Alfredo Traversa per l’intervento e per il settore HO.RE.CA. passo la parola al dottor Ottavio Cavallo, Segretario dell’Associazione HO.RE.CA. a Grottaglie. Prego.
Speaker : OTTAVIO CAVALLO, Segretario Associazione HO.RE.CA. Grottaglie.
Buonasera. Innanzitutto ringrazio questa sede istituzionale fondamentale, che ci dà la possibilità di esprimere la situazione di disagio di un intero settore. Sicuramente è evidente a tutti come questa sia una situazione, quella della pandemia, che ha portato un cambiamento nella vita di tutti, sicuramente ha portato una crisi sanitaria molto pesante, ma sappiamo anche che, accanto a quella che è una crisi sanitaria pesante, c’è una crisi di natura economica.
Sono qui naturalmente come esponente, in qualità di segretario del settore HO.RE.CA., di Grottaglie HO.RE.CA., un’associazione che nasce per l’appunto per portare la voce di un intero settore, che è quello della ristorazione, dello spettacolo e dell’intrattenimento, un settore molto vasto, che – ripeto – ha avuto serie difficoltà in tutto questo periodo, dall’inizio della pandemia.
Dalla fine febbraio ad ora parliamo di un anno di pandemia, che ha reso assolutamente difficile non solo lavorare, ma vivere. Diciamo che il Governo a livello centrale ha cercato sicuramente di limitare nel modo migliore possibile la diffusione della pandemia, abbiamo visto una serie di misure che hanno portato ad aperture e chiusure, aperture e chiusure di diverse tipologie di attività. La nostra ha subìto una serie di limitazioni, talvolta vere e proprie chiusure che non ci hanno permesso di lavorare concretamente, anzi diciamo che, in realtà, purtroppo, anche se indirettamente, queste scelte talvolta si sono rivelate infelici, perché hanno portato, in realtà, più danni che una reale situazione.
Qual è stata, in qualche modo, la soluzione a livello centrale? Quella, naturalmente, di prevedere dei ristori. Purtroppo, la natura dei ristori in sé e per sé può sembrare una soluzione. Purtroppo non è bastevole. Comunque, di per sé non lo è se non è associata a una politica fiscale, di cui non possiamo parlare qui in questo momento, perché è troppo tecnica. Però possiamo sicuramente evidenziare un fattore fondamentale: è importante guardare... Abbiamo visto, sì, ristori a livello nazionale, abbiamo parlato prima anche dei contributi a livello locale, di cui parlava anche lo stesso Sindaco nell’ultimo Consiglio, il 29 dicembre, dove ha parlato anche di un’ulteriore somma, oltre le 300 euro, di 500 euro, che penso arriveranno nelle prossime settimane. Comunque, spero nel minor tempo possibile. Nonostante siano somme irrisorie rispetto alle perdite che abbiamo subìto negli ultimi tempi, sono somme assolutamente indispensabili.
Come rappresentante di un intero settore devo assolutamente sottolineare come sia un settore trainante. Guardiamo una parte del PIL molto, molto grande del nostro Paese. Parliamo, mi pare, del 20 per cento. Non vorrei sbagliare su questi dati. Però è fondamentale considerare che l’indotto creato attorno alla ristorazione, all’intrattenimento sicuramente è molto vasto. Parliamo dei nostri fornitori, di chi lavora, come i settori che forniscono attrezzature o, comunque, la nostra manutenzione. Sostanzialmente, è molto vasto.
È importante anche il contributo che noi offriamo a livello fiscale. La nostra contribuzione è molto pesante a livello nazionale. Sicuramente non meno importante è quella, per l’appunto, relativa ai lavoratori. Noi, comunque, offriamo un’ampia occupazione lavorativa. Per noi i lavoratori sono fondamentali. Per noi sono un patrimonio inestimabile, sono una parte integrante delle nostre aziende. Con i lavoratori, gli imprenditori possiamo dire che c’è un rapporto simbiotico fondamentale. Noi non possiamo assolutamente prescindere da loro.
È importante, infatti, darci la possibilità... Quindi, indipendentemente dalla logica del ristoro e talvolta dalla logica del codice ATECO, che purtroppo ha escluso una serie di imprese o, comunque, di piccoli imprenditori dal poter ottenere anche i semplici ristori. In sostanza, bisogna andare oltre e capire che noi dobbiamo tornare a lavorare. Nella possibilità, naturalmente. Comunque dobbiamo rispettare questa situazione sanitaria e pandemica e dobbiamo rispettare e tutelare i nostri lavoratori prima di tutto, ma anche i nostri clienti. Come ci è stato chiesto dall’inizio, noi abbiamo investito, oltre i nostri capitali e tutte le risorse che abbiamo investito fino a questo momento, abbiamo investito nella sicurezza ancora più di prima. Ci è stato chiesto e noi lo abbiamo fatto. Ne abbiamo fatto una missione. Abbiamo tutelato i nostri lavoratori prima di tutto e tutti i nostri clienti.
Però, ripeto, accanto alla logica dei ristori, è arrivato il momento di guardare a un cambiamento da questo punto di vista, cioè a una concreta defiscalizzazione. Le misure che sono state adottate finora cosa hanno guardato? Una sospensione, talvolta, o un rinvio. Però rinviare significa allungare la nostra agonia, significa non metterci nella condizione di poter lavorare successivamente. Abbiamo bisogno, pertanto, di una concreta defiscalizzazione o, comunque, dell’abolizione di una parte dei tributi ai vari livelli. Chiaramente, voi come Amministrazione potete limitatamente farlo proprio per quello che può fare un’Amministrazione a livello locale, ma questo deve arrivare a livelli sempre più alti, perché dobbiamo comunque avere la possibilità di avere un trampolino di lancio per poter ricominciare.
Noi, come imprenditori, abbiamo nel nostro DNA la capacità di costruire, di creare. Mai di distruggere. Pertanto, la nostra voglia è quella di ricominciare, di lavorare di nuovo. Dobbiamo farlo con dei presupposti, che sono quelli, naturalmente, di una possibilità, grazie proprio alla defiscalizzazione o, comunque, a quella che può essere l’eliminazione temporanea di alcuni tributi, in sostanza, che ci permetta di rimetterci in carreggiata, di ricominciare. Il nostro è un settore che ha bisogno di partire proprio da questo.
Da un certo altro punto di vista, è importante che venga riconosciuto... A me dà molta soddisfazione la presenza dei rappresentanti dei lavoratori. Ripeto: loro sono una parte integrante del nostro modo di essere. [...] una caratteristica dell’HO.RE.CA., di tutto il settore dell’intrattenimento. Noi siamo un settore molto particolare. Non possiamo essere assolutamente equiparati a tutti gli altri settori. Non perché siamo migliori o siamo peggiori, ma perché abbiamo caratteristiche diverse come attività. Talvolta il nostro è un lavoro notturno, quindi ha orari particolari. Talvolta i momenti di festa, come Natale e Pasqua, per gli altri per noi sono un momento di lavoro. Ci viene talvolta, non per nostra scelta... È un lavoro, è la nostra passione, il nostro modo di vivere, sostanzialmente. È importante che venga riconosciuto anche dalle Istituzioni. Noi abbiamo un modo di lavorare assolutamente diverso, e questo si è riverberato anche sugli orari, per esempio, che ci hanno imposto, ovviamente, di rispettare. Si pensi all’asporto imposto dalle 18 alle 22 o alla possibilità di sedersi soltanto a mezzogiorno e non di sera.
È indubbio che la maggior parte delle nostre attività ha visto quella scelta come una scelta che non cambiava, in sostanza, la natura delle cose, la situazione. Noi lavorando in orari notturni è come se non avessimo sostanzialmente lavorato, perché il solo asporto per molti di noi non ha significato per nulla lavorare.
Quindi, in realtà, siamo in un anno di concreta agonia, di concreto non lavoro. Pertanto, è indispensabile per poter ottenere e poter perseguire più obiettivi possibili, in sostanza, costituire, istituire un tavolo permanente ‒ a parere del sottoscritto, dell’associazione e credo di poterlo dire per tutti i componenti che lo rappresentano ‒ un tavolo permanente dove noi, come imprenditori, come settore HO.RE.CA., e voi, come Istituzioni, si possa in qualche modo comunicare, dialogare e trovare le migliori soluzioni possibili.
Noi capiamo effettivamente la responsabilità che avete, la situazione difficile che avete dovuto fronteggiare. È chiaro che nessuno si aspetta una pandemia, nessuno sa effettivamente come gestirla all’inizio. Dopo un anno credo si possano cominciare ad individuare gli strumenti e si possa cominciare effettivamente a trovare delle concrete soluzioni. Un tavolo permanente sarebbe indispensabile. È difficile, ripeto, lo capisco, mi immedesimo anche nella vostra posizione, il fatto di poter lavorare, ma lavorare con lo sguardo di tutti addosso, in sostanza, dei lavoratori che non stanno lavorando, delle imprese, di altri livelli amministrativi, però credo che sia importante. Noi lo dobbiamo sicuramente a quelle che sono state le vittime della pandemia. Lo dobbiamo, naturalmente, a tutti i cittadini che vogliono tornare a una vita normale. Ma lo dobbiamo anche a noi stessi. Comunque, noi abbiamo fatto di questa vita una passione ed è anche ciò che ci ha portato a sopravvivere finora, ci ha portato a lavorare finora. Se noi non avessimo tenuto a questo lavoro, se avessimo dovuto agire nella logica del profitto, in sostanza, noi non saremmo arrivati sicuramente fin qui.
Abbiamo cercato di superare le difficoltà. Credo che voi, come Istituzioni, possiate in qualche modo... Questa è una sede istituzionale dove i colori politici sono fondamentali. Credo che in questo momento, indipendentemente dai colori politici, sia importante superare questi per poter arrivare a una logica costruttiva, a una logica che possa portare alla soluzione di questi problemi.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie mille per il suo intervento.
Passo la parola alla signora Katia Cavallo, Presidente dell’Associazione HO.RE.CA. Grottaglie. Prego.
Accenda il microfono, per cortesia.
Speaker : KATIA CAVALLO, Presidente Associazione HO.RE.CA. Grottaglie.
Buonasera a tutti. Grazie per l’invito.
Siamo qui per mettere in luce tutta la situazione che il settore HO.RE.CA., e non solo, sta attraversando e tutte le pasticcerie, gelaterie, ristoranti, pizzerie, tutto l’indotto che ne consegue.
Stiamo vivendo un momento difficile. Siamo in piena pandemia mondiale. Questo ha messo in ginocchio diversi settori, tra cui il nostro. Ormai da un anno ci viene chiesto un sacrificio, a noi e ai nostri dipendenti. Stiamo portando al fallimento tantissime attività e tante famiglie senza lavoro.
Ringrazio voi a nome di tutti per averci invitato e per il sostegno morale che ci state dando, per la vostra vicinanza. Per noi è tanto in questo momento. Però, al momento abbiamo bisogno di interventi urgenti e concreti.
Nonostante la chiusura di tutte le nostre attività, delle nostre sale, in questi mesi abbiamo notato che, purtroppo, i contagi continuano a salire. Ci sono assembramenti nei luoghi pubblici. Ci sono assembramenti nelle piazze, nei trasporti. E poi vediamo assembramenti nei mercati settimanali, nei centri commerciali. Tutto questo sta innescando in noi un sentimento misto, tra rabbia e sconforto. Ci stiamo rendendo conto che, nonostante tutto, i nostri sacrifici non stanno servendo a molto e non si riesce neanche a vedere una via d’uscita, cioè non si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel. Questo è.
Purtroppo, non riusciamo a fare una programmazione di quello che succederà. Ci sono state imposte chiusure delle nostre attività, e aperture, dalla sera alla mattina. Questo per le nostre attività che funzionano soprattutto con programmazione ha creato diversi problemi, danni, ulteriori danni. I nostri dipendenti con le loro famiglie sono in seria difficoltà, perché ci sono ritardi nel ricevere le casse integrazioni, che tra l’altro sono anche esigue. Finché possibile noi imprenditori ci stiamo facendo carico di questo, ma purtroppo, dopo un po’ di mesi che siamo chiusi, abbiamo difficoltà anche noi a farlo.
Che dire? Le Istituzioni, dato che siamo in un periodo che purtroppo nessuno si aspettava, hanno fatto una buona propaganda, convincendo tutti che gli aiuti che abbiamo ricevuto ci dovessero bastare, quando in fondo non è così. Siamo chiusi, continuiamo a pagare le tasse, gli affitti, la luce, contributi personali e per i dipendenti. Le nostre casse sono vuote. Come ben sapete, i ristori non bastano.
Ci è stato chiesto, dopo il lockdown, di mettere anche in sicurezza i nostri locali. Cosa giusta. L’abbiamo fatto volentieri e a nostre spese. Ma questo non è servito a nulla, perché ad oggi abbiamo ancora le nostre sale chiuse e si continua a lavorare con l’asporto. Alla fine, l’asporto non è il nostro vero lavoro. Come sapete, i ristoranti non offrono solo cibo nel piatto, ma regalano momenti di convivialità, di emozioni, che un semplice asporto non rende.
Approfitto di questa opportunità per ringraziare tutti i nostri clienti che comunque ci continuano a chiamare, ci danno aiuto, si fanno sentire vicini con la loro solidarietà. Però, purtroppo, questo non basta per mantenere in vita le nostre attività. Gli imprenditori, gli artigiani, i lavoratori del nostro settore hanno sopravvivenza professionale solo ed esclusivamente dal proprio lavoro. E al momento questo è negato.
Mi preme, poi, far notare che nel settore HO.RE.CA., soprattutto nella città di Grottaglie, e ne sono fiera, perché sono una donna, c’è una particolare vocazione all’auto-imprenditorialità. Vengono coinvolti come imprenditrici e come aiuti tante donne e tanti giovani. Questa è una cosa positiva.
Inoltre, abbiamo al momento un impatto che crea una profonda depressione nel nostro settore, soprattutto in tutta la filiera agroalimentare che ci segue.
Concludo dicendo che, come ha chiesto il mio collega Ottavio Cavallo, chiediamo una consulta con un tavolo di confronto permanente e poi la riduzione dei tributi locali.
Io ho terminato. Ringrazio tutti per la possibilità. Scusate l’emozione. Per me è stata la prima comparsa in Consiglio comunale. Speriamo bene.
Grazie a tutti per l’opportunità.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. Grazie di aver accettato questo invito. L’abbiamo tenuta a battesimo. Magari la prossima volta per un’occasione...
Speaker : KATIA CAVALLO, Presidente Associazione HO.RE.CA. Grottaglie.
Migliore. Lo speriamo per tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Passo la parola al dottor Giuliano Cannizzo, responsabile provinciale AEPI, Associazioni europee di professionisti e imprese. Prego.
Speaker : GIULIANO CANNIZZO, Responsabile provinciale AEPI.
Buonasera a tutti. Si sente, vero?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, certo.
Speaker : GIULIANO CANNIZZO, Responsabile provinciale AEPI.
Innanzitutto volevo ringraziare il Sindaco, il dottor D’Alò, e la Giunta comunale per avermi invitato all’odierno Consiglio comunale. Rivolgo un saluto anche ai consiglieri comunali oggi intervenuti. Vorrei ringraziare, inoltre, i componenti dell’Associazione Passione HO.RE.CA., a noi confederata, e Grottaglie HO.RE.CA. per aver voluto fortemente questo importante incontro monotematico sul tema della crisi del settore HO.RE.CA., dell’intrattenimento e dello spettacolo, settori che hanno subìto maggiormente e più duramente gli effetti delle disposizioni di restrizione e di contenimento poste in essere dal Governo per cercare di contenere la diffusione della pandemia.
Premetto che darò un po’ di dati per comprendere bene che cos’era prima l’economia del settore HO.RE.CA. 2019 e quello che purtroppo è diventato oggi, nel 2020, e anche nelle prime due settimane del 2021.
Innanzitutto facciamo chiarezza. Che cos’è il mondo HO.RE.CA.? Al mondo HO.RE.CA. appartiene il mondo dell’ospitalità, quindi alberghi, B&B, campeggi, ostelli, rifugi, pensionati; la ristorazione, quindi ristoranti, bar, pub, bistrot, pasticcerie, gelaterie, caffè, mense aziendali e ristoro collettivo; il mondo del catering.
Nel nostro Paese, soprattutto nel nostro territorio, la stragrande maggioranza dei soggetti appartenenti al mondo HO.RE.CA. è rappresentato da piccole e piccolissime imprese.
Parliamo dei dati del 2019. Nel 2019 il mondo HO.RE.CA. faceva 405.000 aziende. Di bar e ristoranti, nel totale, rappresentava la maggioranza di queste imprese, circa 330.000 aziende, di cui la maggior parte organizzate in forma di ditta individuale e società di persone, molto spesso a conduzione familiare, e 80.000 aziende, più o meno, gestite sottoforma di società di capitali.
Nell’intero settore nel 2019 c’erano 1.300.000 lavoratori dipendenti occupati. Al fianco del mondo HO.RE.CA. si aggiunge l’attività dei distributori food and beverage, che nel 2019 contavano 4.000 imprese e 50.000 addetti.
In termini di fatturato, nel 2019 il settore aveva prodotto 50 miliardi di euro in tutta Italia. Questo risultato gli ha consentito di essere uno dei settori più importanti e trainanti anche in Europa, per l’Italia.
Sotto il profilo dei consumi alimentari extra domestici, nel nostro Paese, nel 2019, la spesa è stata di 86 miliardi di euro. Nel 2019, se parliamo solo delle imprese sulla ristorazione, quindi anche bar, rispetto agli anni pregressi il settore era cresciuto ‒ come dicevamo ‒ di 300.000 imprese, la maggior parte, come diceva la collega prima, gestita da donne. Rispetto ai dieci anni precedenti c’è stato un incremento del 20 per cento.
L’analisi esposta evidenzia chiaramente che il settore HO.RE.CA. e quello dell’intrattenimento, il settore artistico, rappresenta un importante asset per la nostra economia. E non solo. Quindi, possiamo ragionevolmente dire che rappresenta un patrimonio culturale del Paese, da tutti apprezzato e molto spesso copiato.
Adesso vi espongo i dati di alcuni studi per l’anno 2020, quindi in piena pandemia. Secondo le stime del terzo rapporto ISMEA sulla domanda e l’offerta dei prodotti alimentari in emergenza Covid-19 e sul cambiamento di alcuni comportamenti di acquisto, l’andamento prospettico dei consumi extra domestici, per tutto il 2020, per il canale HO.RE.CA. ha subìto un calo del 40 per cento, determinando una riduzione del fatturato che si aggira attorno ai 34 miliardi di euro in tutta Italia.
Un altro studio, quello condotto da ASSOBIBE, conferma il calo in percentuale. Questo non è stato compensato dall’incremento nella GDO. Il crollo dell’HO.RE.CA. sta mettendo in sofferenza numerosi comparti. Prendiamo, ad esempio, quello delle bevande analcoliche, che, con un mercato di 4.000.900.000 euro e 80.000 lavoratori, non riesce a compensare le perdite nel canale distribuzione.
Del resto, se facciamo una stima sulle chiusure, il settore della ristorazione è stato chiuso per 160 giorni nel 2020 e le attività di catering e di intrattenimento hanno, di fatto, perduto ‒ come dicevano molti che mi hanno preceduto ‒ quasi interamente l’attività nel corso del 2020.
Sono importanti anche i dati delle prime due settimane del 2021. Oggi è il 22 gennaio. Fino a qualche giorno fa la partenza è stata in handicap. Lo certificano i dati elaborati dal Mind for HO.RE.CA., di Formind. Nei primi quindici giorni del mese di gennaio, rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020 (non c’era ancora la pandemia; almeno non era a noi nota), le categorie HO.RE.CA. hanno subìto un calo del meno 63,8 per cento dei volumi e del 68,2 per cento dei fatturati.
Alla luce di questi dati, che non sono per niente confortanti, è necessario sin da subito attivarsi per cercare di contribuire, ognuno con le proprie prerogative, ad alleviare i traumatici effetti economici ricadenti sugli operatori, affinché si possa restituire la giusta dignità a questo importante settore. Nonostante gli investimenti effettuati in dispositivi sanitari e in sanificazione, che i territori hanno già sostenuto, le disposizioni governative ad oggi non hanno consentito la piena riapertura delle attività. Purtroppo. E questo rappresenta un ulteriore danno per gli imprenditori coinvolti.
Speriamo che il Governo rafforzi le misure economiche per il settore nel Ristori Quinquies, che in questi minuti, in queste ore si sta ultimando. Speriamo veramente che lo faccia. Però sarebbe opportuno che il Governo prolungasse gli ammortizzatori sociali fino al termine del periodo di crisi, intervenga sulle locazioni commerciali, magari prorogando di altri quattro mesi il credito d’imposta, magari incentivando il locatore a ridurre un po’ i canoni ed estendere a quindici anni anche i finanziamenti concessi fino a 800.000, quelli garantiti dalla SACE.
Signor Sindaco, mi rivolgo a lei a nome dell’intera Amministrazione. Noi ci rendiamo conto che il momento non è florido per nessuno, neanche per gli enti locali, che di riflesso hanno subìto e subiscono giornalmente una contrazione significativa delle entrate, che in molti casi non consente neanche di essere al fianco come vorrebbe alle persone e alle imprese. Questo lo sappiamo bene. Però questa è un’emergenza straordinaria e noi non possiamo far altro che rappresentare le numerose ‒ vi assicuro, numerosissime ‒ sollecitazioni che riceviamo da tutti i settori, in particolar modo dal settore HO.RE.CA., quello dell’intrattenimento e quello artistico, perché le misure che, purtroppo, si sono dovute fare e sono state adottate per contrastare il diffondersi di questa pandemia hanno ridimensionato notevolmente le attività e hanno determinato, come tutti fino ad ora abbiamo detto, perdite ingenti sui ricavi.
La richiesta che ci viene avanzata, ovviamente, fa riferimento in particolare ai tributi locali, di vostra competenza. La invitiamo, signor Sindaco, ove questo sia possibile, a considerare l’ipotesi di introdurre esenzioni o riduzioni di tributi locali (mi riferisco alla TARI, alla TOSAP), compatibilmente con la situazione economico-finanziaria del Comune, come si diceva prima.
Chiediamo, inoltre, che l’esenzione, la riduzione dei canoni sull’occupazione del suolo pubblico per i dehors, se li avete già fatti nel 2020, li possiate fare anche per il 2021. Vogliamo portare la sua attenzione all’esigenza che si instauri sin da subito ‒ questo è stato fatto in molti Comuni; speriamo lo si possa fare anche nel Comune di Grottaglie ‒ un tavolo permanente di confronto sul settore, al fine di confrontarsi sulle priorità e le esigenze della ormai insperata e prossima ripartenza, per essere pronti a partire nel migliore dei modi e per tentare di recuperare una parte ‒ sarà difficile ‒ del mancato guadagno.
Sostenere l’economia locale del settore rappresenta un impegno di tutti, un dovere delle Istituzioni, anche di natura morale. Essere al fianco degli imprenditori, che sono allo stremo delle forze, rappresenta per noi, rappresentanti della Confederazione AEPI Taranto, dell’Associazione Passione HO.RE.CA., di Grottaglie HO.RE.CA., la nostra prima missione, ma deve rappresentare anche la missione delle Istituzioni, consapevoli che la linfa vitale dell’economia del nostro Paese Italia, come quello del Comune di Grottaglie, è rappresentata proprio da queste piccole, piccolissime, familiari realtà imprenditoriali in grandissima difficoltà.
Siamo certi ‒ io ne sono certo ‒ che ella, unitamente alla Giunta e al Consiglio comunale tutto, saprà far proprie le richieste degli operatori economici che le stiamo esponendo e porre in essere, compatibilmente con le possibilità finanziarie dell’Amministrazione, ogni azione utile al raggiungimento degli obiettivi di sostegno dei settori che sono maggiormente colpiti, come il settore HO.RE.CA., dell’intrattenimento e dell’arte.
La ringrazio per l’ospitalità. La ringrazio per la possibilità che mi ha dato di intervenire. Auguro a tutti un buon lavoro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, dottor Cannizzo.
Ringrazio tutti gli ospiti, che sono stati molto, molto diligenti nel rispettare i tempi degli interventi e che ci permettono di proseguire il Consiglio comunale con una tempistica adeguata, idonea.
Come avete potuto leggere in chat, chiedo al Consiglio comunale se è possibile far intervenire l’assessore alla cultura, Betti Dubla, e il Sindaco. Soprattutto, chiedo ai consiglieri che si erano prenotati prima se è possibile far parlare l’assessore e il Sindaco prima di aprire la discussione.
Chiedo alla consigliera Caso e al consigliere Petrarulo se possiamo...
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Assolutamente sì.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Va bene. Va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay.
Assessore Dubla, prego.
Speaker : ELISABETTA DUBLA, Assessore.
Buonasera a tutti.
Ho chiesto l’intervento perché l’intervento del signor Alfredo Annicchiarico necessita di un chiarimento. Anzi, ringrazio per l’intervento di Alfredo, che mi dà l’opportunità di chiarire tutti i fatti.
Ci sono delle imprecisioni in quello che è stato detto. Intanto Grottaglie ha partecipato a un progetto regionale, promosso dal Teatro Pubblico Pugliese, che si intitola “Indovina chi viene a (s)cena”. Era proprio volto a sostenere la filiera dello spettacolo e dei lavoratori dello spettacolo. Grazie a questo progetto, in ogni teatro comunale, degli aderenti al Consorzio, si sono svolti dei racconti. Effettivamente, per ogni racconto è stata spesa la cifra di 4.000 euro, anche perché gli spettacoli sono stati trasmessi in streaming dal teatro. Quindi, si è avuto il supporto di una tecnologia molto costosa. Tant’è che ha partecipato anche la Regione a questo progetto. Durante la conferenza stampa era presente anche l’assessore regionale Bray. Un progetto che va del tutto a favore del ragionamento che stiamo conducendo questa sera, cioè quello di sostenere la filiera dello spettacolo della regione Puglia.
L’imprecisione è che la compagnia che ha recitato non era di Bari. Era una compagnia della provincia di Taranto, all’interno della quale recitava anche un attore grottagliese, Valerio Tambone, che con questa compagnia collabora. La cifra è stata messa a disposizione del Comune perché, come molti sapranno, il Comune ha un capitolo di spesa proprio intitolato “Teatro Pubblico”. Quindi, c’erano i fondi per poter sostenere questo progetto.
L’Assessorato alla cultura e l’Amministrazione hanno scelto soltanto gli argomenti del racconto all’interno di un’offerta inerente al progetto stesso. Hanno potuto scegliere all’interno di un elenco di compagnie accreditate. Si tratta di una scelta politica, indubbiamente, ma di una scelta politica legata al fatto che noi apparteniamo, siamo soci, come Comune di Grottaglie, di un Consorzio.
Grazie a tutti per avermi ascoltato.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, assessore.
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Buonasera a tutti. Buonasera a tutti gli ospiti, ai consiglieri comunali, alla Giunta e al Segretario.
Parto da un ringraziamento generale a tutto il Consiglio per avere avviato la discussione su un tema così importante come quello della pandemia in generale, ma nello specifico dei settori particolarmente colpiti su aspetti che sono evidentemente vitali, che sono quegli aspetti economici e tributari.
Voglio, però, fare un ragionamento un po’ più generale, anche per spiegare alcuni passaggi che ci inducono a non poter programmare con anticipo le cose da fare, ma a dover reagire e delle sopravvenienze.
Il bilancio comunale, approvato a marzo, veniva approvato nell’incertezza più generale, ossia con una […] sulle entrate, così come ci è stato anche prescritto dai revisori dei conti, cosa che non sarà diversa da quest’anno, perché tutti i capitoli, sostanzialmente, in entrata, devono essere in qualche modo attendibili. Quindi, i revisori dei conti ci hanno prescritto di spendere solo dopo aver fatto una attenta verifica delle entrate. Questo credo che sia un fatto che ci lega in modo viscerale alle attività HO.RE.CA., alle attività dello spettacolo e a tutte le attività. Il Comune ha una gestione del conto economico legato principalmente alle entrate, che sono rivenienti da tributi locali e in piccola parte dai trasferimenti rivenienti dallo Stato. Dico “in piccola parte” perché annualmente questi trasferimenti vengono sempre più ridotti. Questo lo dico come scenario generale, anche per raccontare il fatto che i nostri bilanci partono da una situazione di difficoltà già nell’impostazione. È chiaro che noi dobbiamo fare spesa solo se c’è gente che paga i tributi.
Lo scorso anno, ma anche l’anno che ci viene in prospettiva davanti, è un anno assolutamente difficile per quanto riguarda la riscossione. Non solo l’accertamento, ma parlo proprio della riscossione. Approfitto per comunicare che ci è arrivata la comunicazione della Corte dei conti relativa al rendiconto 2018 in cui ci è stata riconosciuta una corretta approvazione del rendiconto e ovviamente ci è stato sollecitato non solo l’accertamento, ma anche la riscossione dei tributi, perché è chiaro che è ciò che determina la capacità di spesa dei Comuni.
Questo è il preambolo di tutto lo scenario. Se dovessimo pensare oggi di programmare delle somme per tutto il 2021 a copertura o a sostegno non lo potremmo fare perché già il bilancio oggi per come è impostato e com’era impostato lo scorso anno è un bilancio traballante, perché bisogna prima verificare le entrate.
Oggi, in questo preciso momento, stiamo ancora accertando le entrate tributarie rivenienti dal 2020 per comprendere, dopo gli assestamenti fatti nel corso dell’anno, che cosa si potrà spendere o meglio cosa è stato incassato e quindi cominciare a prevedere anche quella che è la spesa futura. Per cui, se avremo il risultato di un minore accertamento nell’anno 2020 dobbiamo tenerne conto nella previsione di bilancio del 2021. Cosa voglio dire con questo? Che non possiamo pensare di accertare in entrata o di riscuotere maggiori somme rispetto a quelle dello scorso anno. Quindi, se minori sono state, minori saranno quelle di quest’anno in prospettiva, almeno […] parlando.
Ci dobbiamo adagiare, più o meno, se non al ribasso, rispetto al bilancio dello scorso anno. Però, ciò non vuol dire che non si possano adottare le misure come abbiamo fatto in questo caso, misure che vengono, però, dall’utilizzo di un avanzo di amministrazione.
Ci sono dei capitoli di spesa non completamente utilizzati che, alla fine del rendiconto, ci consentono di avere un avanzo di amministrazione da destinare a determinate misure, cosa che noi abbiamo fatto a maggio dell’anno scorso. Proprio con la necessità manifestata dai settori abbiamo finanziato, da un punto di vista diretto, le casse comunali, oltre alla riconversione di un finanziamento regionale che avevamo avuto, da me richiesto, il cosiddetto “alziamo le serrande”. Quindi, l’allora assessore Borraccino trasformò quel finanziamento in una possibilità di sostegno alle attività, cosa che abbiamo poi finanziato aumentando la dote iniziale economica e, come avevamo già detto nel precedente Consiglio comunale, abbiamo stanziato ulteriori 50.000 euro da destinare, però, in questo caso, unicamente al settore HO.RE.CA..
Per cui, c’è un pezzo di ragionamento che riguarda tutte le attività commerciali che è il cosiddetto DUC Comune, e poi c’è il pezzo che riguarda le attività commerciali solamente del settore HO.RE.CA.. Questo è il passaggio che abbiamo fatto.
Sulla questione dell’intervento sui tributi, come sapete, sui tributi non possiamo abdicare all’accertamento o alla riscossione, non possiamo dichiarare di non riscuotere. Ciò che possiamo fare è intervenire con delle misure a supporto delle attività, come abbiamo fatto per la TARI.
Tenete conto che sulla TARI noi dobbiamo evidentemente attenerci a quelle che sono le disposizioni normative che vengono dall’ARERA, che è un’agenzia autonoma capace di legiferare autonomamente, che ci ha consentito di introdurre nella bolletta della TARI delle riduzioni solamente per determinati codici ATECO, quelli individuati attraverso i decreti, i DPCM che si sono susseguiti nel tempo, e a quelli sono stati applicati direttamente in bolletta e a coloro che riuscivano a dimostrare la chiusura per un periodo più lungo di poterlo fare […].
Ciononostante, avendo individuato delle economie nel bilancio dell’Amministrazione, abbiamo stanziato ulteriori somme per circa 80.000 euro per ridurre la TARI, per ristorare le attività commerciali fino a 200 euro della TARI pagata. Il bando si è chiuso ieri. Non appena avremo poi la graduatoria verrà erogato il rimborso. Lo faremo anche per le famiglie questo tipo di ristoro.
Discorso a parte, invece, è quello che riguarda il suolo pubblico, perché a quella imposizione, purtroppo, non possiamo rinunciare, tanto è vero che c’è stato un intervento normativo dello Stato che lo ha autonomamente reso efficiente.
Per cui, lo Stato ha garantito, a fronte di quell’esenzione, una copertura al Comune di Grottaglie: non lo incassiamo e ce lo ristora lo Stato. Evidentemente, noi – già anticipo altre cose – stiamo continuando, attraverso l’ANCI, a portare avanti queste misure, cioè intervenire sul suolo pubblico e quant’altro, affinché il Governo stanzi dei fondi compensativi in favore dei Comuni.
Finché non ci sarà una disposizione normativa non possiamo non incassare o quantomeno prevedere delle esenzioni. Semmai, a valle di un’economia accertata in bilancio, si potranno ristorare i soggetti che avranno versato il tributo. Questo è un po’ il ragionamento che muove i tributi locali, fermo restando che è cambiata la normativa ed entro il termine di approvazione del bilancio, quindi il 30 marzo, bisognerà approvare un nuovo regolamento sulla TOSAP e la COSAP, che saranno unificati in un regolamento. Ovviamente, ci sono già delle tabelle ministeriali alle quali attenersi. Ci si può già attenere ai minimi, come già abbiamo fatto un paio di anni fa, quando abbiamo ulteriormente ridotto i costi a carico delle attività commerciali.
Il tema è sicuramente importante, ovvero il regolamento che riguarda la cultura e lo spettacolo, così come un tavolo permanente. Sicuramente questi tavoli potranno essere accolti con favore da parte dell’Amministrazione comunale tutta, maggioranza e opposizione. Credo che l’Amministrazione non abbia nessun tipo di problema ad attivare questi tavoli in seno alle Commissioni per confronti periodici, per comprendere anche in che modo poter venire incontro a queste esigenze, comprese quelle delle attività dello spettacolo che annunciava Alfredo Traversa prima su eventuali […] per avere accesso alle strutture. Questo sicuramente si può fare, si può vedere, fermo restando che si possano usare, tenuto conto delle misure che ci sono in questo momento. Però, certamente si può guardare a questo.
Il regolamento che riguarda i professionisti dello spettacolo, che veniva sollecitato da […] prima, sicuramente è una cosa che ci consentirà anche poi, una volta fatto l’elenco, un albo cosiddetto, di poter intervenire su quelle categorie iscritte nell’ambito del Comune di Grottaglie, perché poi la platea di coloro che intervengono nell’ambito dello spettacolo è vasta, sono tanti. È ampia la platea, quindi bisogna individuare le misure perché bisogna essere oculati. È chiaro che non potremo elargire somme alle attività dello spettacolo che su Grottaglie non sono legate al territorio.
Siamo in questo momento in una fase difficile. Tenete conto che, ad esempio, i ritardi legati all’erogazione di questi contributi, di questi ristori da parte del Comune, sono strettamente legati alla pandemia. Non sto a dare dettagli, ma a breve riusciremo a sbloccare anche questo problema e quindi erogheremo i 300-400 euro previsti e, successivamente, in seguito anche gli ulteriori 500 euro a favore della HO.RE.CA. dell’ulteriore stanziamento. Poi, appena sarà pronta la graduatoria degli […] faremo anche quella. Siamo nella fase di passaggio tra il vecchio bilancio e il nuovo bilancio. Per cui, abbiamo sicuramente impegnato quelle somme. Ulteriori misure non potranno essere prese se non nell’ambito del prossimo bilancio. Però, vi anticipo già che non potrà essere sicuramente il preventivo quello che ci consentirà di stanziare somme, ma semmai il rendiconto, che è quello che ci certificherà degli avanzi di amministrazione da destinare a queste misure.
Tenete presente che le due cose sono molto ravvicinate: il preventivo il 30 marzo e il rendiconto il 30 aprile. Comunque, ciò che non potrà essere previsto per le ragioni di bilancio che già vi sto anticipando, avendo già interloquito con il Ragioniere Capo e con i revisori, la questione è abbastanza complessa perché, purtroppo, come dicevo, la riscossione dei tributi non è quella sperata. Non so in che misura, però, ci discostiamo. Per cui, bisognerà ben guardare l’aspetto principale dei conti pubblici. Mi taccio dicendo che, evidentemente, lo dico ai più, per conoscenza, che uno sforamento dei conti determinerebbe inevitabilmente una inagibilità totale sui bilanci. Dobbiamo innanzitutto chiudere i bilanci con il rispetto della norma in materia e, ovviamente, ragionare su quello che potrà essere l’avanzo di amministrazione, così come nello scorso bilancio i consiglieri hanno già rappresentato come urgenza, alla quale abbiamo risposto attraverso questi stanziamenti di cui stiamo parlando oggi.
Purtroppo la macchina è molto lenta ed è rallentata dagli effetti della pandemia, da una serie di problemi.
Concludo dicendo che io non sono dell’avviso che ci sia una volontà dell’Amministrazione comunale a non fare, credo che ci sia una volontà generale di penalizzare le attività dello spettacolo o le attività dell’HO.RE.CA.. Non credo ci sia un dolo in questo. Credo ci sia semplicemente un problema di gestione. Vi posso garantire che dall’osservatorio di chi deve assumere le responsabilità è assolutamente difficile da prendere. Ci sono delle situazioni particolari. È chiaro che all’aperto – rispondo ad un’osservazione giusta – per fortuna il rischio è minore.
Diverso è all’interno dei locali, compreso il Comune, come ho già detto prima, dove si sono comunque verificati casi. I problemi negli ambienti chiusi sono maggiori, si moltiplicano e spesso anche con l’utilizzo della mascherina, come avviene qui regolarmente, con il lavaggio delle mani, purtroppo, si può generare un contagio. Ne ho riprova oggi, nel fatto che anche nel Comune queste cose possono accadere. Possono accadere ovunque.
Sono scelte che vengono fatte dal Governo tenuto conto che – questo ritengo io, poi potrei sbagliarmi, non lo sto nella testa del Presidente del Consiglio – anche dalle interlocuzioni avute attraverso l’ANCI, anche attraverso le interlocuzioni con le rappresentanze parlamentari che hanno delle difficoltà decisionali che vengono prese, sono state prese, ma evidentemente sono difficili e dolorose per tutti.
Per noi vedere chiuse le attività, non vedere il momento di incontro tra le persone, di socialità, maggiormente rappresentato dai vostri locali, dai locali in questione, per noi è sicuramente un dispiacere grandissimo. Oltretutto, anche personalmente sento la mancanza di andare a mangiare un gelato e di andare a mangiare una pizza, di stare in compagnia vostra e degli amici nei locali che diventano un po’ la nostra seconda casa.
Ringrazio tutti. In particolare, vi ringrazio per la forza che state dimostrando nel resistere a questo momento difficile. Noi vi siamo vicini, anche andando oltre a quelle che sono le nostre possibilità. Lo facciamo, contate su di noi. Ci possono essere punti di vista differenti, ma il percorso, il cammino è comune.
Vogliamo andare nella direzione di evitare chiusure, di evitare persone che non riaprano, che non rialzino la serranda. Cerchiamo di collaborare. Per qualsiasi cosa, come sapete, noi siamo a vostra disposizione. Grazie per il vostro coraggio, per la vostra tenacia. Andiamo avanti perché ce la faremo con tanto impegno e tanta resistenza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Prima di passare la parola ai consiglieri che si sono prenotati, la consigliera Caso e il consigliere Petrarulo, porto a conoscenza del Consiglio comunale le scuse del signor Alfredo Traversa rispetto all’imprecisione di quanto detto prima nel suo intervento, in quanto aveva letto in delibera che la compagnia aveva sede a Bari. Poi è stato corretto dall’assessore alla cultura Dubla. Tutto qui. Ringrazia ancora, Alfredo Traversa, per la possibilità e l’intervento fatto. Non gli ho passato parola proprio per non aprire un contraddittorio tra tutti i consiglieri e gli ospiti, soltanto per questo, per far andare i lavori del Consiglio nel modo più lineare possibile. Di questo mi scuso e ringrazio della comprensione il signor Alfredo Traversa.
Credo di aver ottemperato alla richiesta fatta dal signor Traversa.
Passo la parola alla consigliera Raffaella Caso. Prego.
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Buonasera. Intanto colgo l’occasione per fare gli auguri di pronta guarigione a tutti gli impiegati comunali che hanno contratto il Covid.
Dopodiché, sento il dovere di dire pubblicamente che giorni fa sono stata contattata da Alfredo, che mi chiedeva chiarimenti riguardo a questo bando del Teatro Pubblico Pugliese. Purtroppo io non ho potuto dare risposte ad Alfredo, perché, pur facendo parte della IV Commissione, non ero stata informata. Quindi, chiedo cortesemente di rendere pubbliche certe cose, di pubblicizzarle al meglio, soprattutto in un momento come questo, perché, onestamente, di questo bando nessuno ne aveva saputo nulla o forse era stato mal pubblicizzato.
In questo momento una briciola, un’occasione di lavoro va presa. In più, guardando le caratteristiche di questo bando, sentendo il progetto presentato da Alfredo, forse Alfredo ci rientrava in pieno. Almeno diamo la possibilità alle realtà locali di partecipare a certe cose. Questo chiedo.
Chiedo cortesemente all’assessore Dubla, persona corretta, di renderci un po’ più informati su quello che accade e su ciò che si fa, ricordando sempre che Grottaglie è il nostro territorio e più che mai in questo periodo è giusto che ognuno difenda le proprie realtà.
Grazie.
Aggiungo solo una cosa. Non so se la compagnia scelta poi è di Bari o no. Spero non sia di Bari, perché a questo punto è l’Amministrazione barese a sostenere le sue realtà e la grottagliese dovrebbe sostenere le sue. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Caso.
Passo la parola al consigliere Petrarulo.
Prego, consigliere.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Buonasera a tutti.
Intanto colgo l’occasione per ringraziare in maniera particolare il neo facente parte del Gruppo Utopia, Antonio Delli Santi. In questi due o tre mesi abbiamo avuto modo di conoscerci bene ed era giusto dare l’opportunità ad un consigliere attivo come lui di poter far parte delle Commissioni. Siccome adesso, con il quarto consigliere, il Gruppo Progetto Utopia avrà diritto alla seconda presenza in Commissione, Antonio Delli Santi sarà presente nella I, II, III, e IV e la signora Caso sarà presente nella V.
Lo vorrei ringraziare per l’apporto che darà per il futuro, considerando questo periodo di discussione continua che abbiamo avuto, di confronto continuo.
Vorrei tornare un attimo sull’argomento specifico. Credo che per quanto riguarda l’aspetto delle compagnie teatrali, come ho detto in Commissione, ci deve essere un impegno di questa Amministrazione, almeno per questa stagione. Poi, qualora ci dovesse essere l’opportunità da parte di questa Amministrazione di stare altri cinque anni, sarebbe bello poter dire, se dovessimo continuare, di poter prendere un impegno anche per i prossimi cinque anni. A me basta anche questo anno, per la prossima estate, perché credo che la stagione teatrale di questa estate sarà di competenza di questa Amministrazione. Vorrei prendere le compagnie grottagliesi, professioniste naturalmente, che credo siano due o non più di due e dare la possibilità a loro di essere presenti nella stagione teatrale grottagliese, anche perché credo che entrambe e se non entrambe almeno una è comunque presente tra le compagnie da cui noi possiamo scegliere, dalle compagnie del Consorzio del Teatro Pubblico Pugliese di cui il Comune di Grottaglie è azionista. Poi, potremmo creare una forma di rete tra le cittadine che sono azioniste come noi per quanto riguarda il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, fare una specie di rete, cioè scambiare gli artisti che sono iscritti al Comune di Martina Franca e verrebbero a fare una rappresentanza a Grottaglie, per dare la possibilità, in questa estate prossima, di creare una sinergia che possa dare la possibilità di riprendere un minimo di economia, ma anche di lavoro, di stimolo a continuare a lavorare, perché molte volte, e questo vale per tutte le attività di cui poi parleremo o stiamo parlando oggi, molte volte, quando ci si sente abbandonati, si perde lo stimolo a continuare il lavoro e si abbandona quel lavoro, si abbandona quell’attività che magari si è svolta fino ad allora con amore e con passione.
Credo che la prossima volta, quando ci dovesse essere la partecipazione con l’emanazione di un bando, che potrebbe essere di interesse comune alle compagnie o non solo alle compagnie, questo vale in generale per la comunità grottagliese, una telefonata per avvertire di questo bando sarà credo buona consuetudine e abitudine fare, da parte di chi organizza questi bandi.
Detto questo, credo sia doveroso un grazie a chi ha firmato la sottoscrizione per questo Consiglio monotematico. Ringrazio gli ospiti che hanno partecipato, che hanno manifestato con grande saggezza, e qui un ringraziamento va all’amico e collega consigliere Domenico Rossini, che con tanto vigore e tanta forza ha voluto portare avanti questa non chiamiamola battaglia, ma questo voler solleticare, stimolare sia l’Amministrazione comunale per quanto riguarda ciò che si potrà fare, perché naturalmente poco si può fare, ma sarebbe opportuno trovare una formula chimica magari per poter dare la possibilità di andare incontro alle attività di cui stiamo parlando oggi e non solo.
Il Sindaco ha utilizzato un termine nel bilancio: “attendibili”. È una cosa importante, perché ciò che è attendibile dal punto di vista economico e di bilancio può essere poi fatto. Voglio capire di attendibile cosa c’è per il futuro delle attività commerciali, delle attività ristorative e delle attività non solo teatrali, ma anche delle palestre.
Cosa c’è di attendibile per il prossimo anno? Non si potrà fare un ricorso sullo storico precedente, perché se noi prendiamo in considerazione l’anno passato vale fino a un certo punto. Noi dobbiamo cercare di rendere attendibile il futuro con qualunque mezzo sia a nostra disposizione, solleticando naturalmente e stimolando le Amministrazioni al di sopra del Comune che possono interagire effettivamente ed agire concretamente su quelli che saranno eventuali aiuti ai Comuni e a chi eventualmente è interessato in questa lotta e prima di ogni altra attività rischia di dover dire “basta”.
Siccome un’attività commerciale, una compagnia teatrale, una palestra, tutto ciò che è il mondo di una comunità. L’impoverimento si ha quando una di queste attività viene a chiudersi. La chiusura di un ristorante, la chiusura di una pizzeria, la fine dell’attività di una compagnia teatrale definisce il fallimento di una comunità. È una specie di lutto. Noi dobbiamo fare in modo che dobbiamo non solamente piangere, ahimè, le sofferenze, e dico sofferenze per non dire altro, che questo periodo di pandemia ci sta facendo vivere, noi dobbiamo cercare di fare squadra e fare in modo che attività storiche che hanno arricchito la comunità grottagliese e quelle magari di breve durata storica, ma che hanno magari possibilità di lancio in futuro possano continuare ad arricchire la cultura storica grottagliese, che non si riferisce solamente alla chiesa o solamente al monumento, ma alla tradizione, una tradizione culturale grottagliese che ha dato sempre risalto a ristoranti, pizzerie, bar, naturalmente attività come le compagnie teatrali. C’è stato non ricordo chi degli ospiti che ha sottolineato una cosa. Credo che con la chiusura dei teatri e dei cinema e le grandi restrizioni che ci sono state per quanto riguarda i ristoranti i morti sono stati tanti, i malati sono stati tanti. Mi chiedo se fossero stati aperti i teatri e contenuti e controllati meglio magari i centri commerciali se non avessimo ottenuto magari un risultato migliore, cioè meno crisi sotto certi aspetti in determinate attività.
Sicuramente il documento di oggi deve far riflettere molti, deve far riflettere ognuno di noi, deve far riflettere chi amministra, deve far riflettere chi amministra per far sì che deve fare quello che può fare e scuotere, per quello che può, naturalmente, chi è più in alto di noi.
Ringrazio ancora i consiglieri e in particolare ripeto Domenico Rossini e Raffaella Caso che in prima persona stanno vivendo questo momento di sofferenza e che deve vedere tutti quanti noi vicini a quelli che lavorano in queste attività, senza nulla togliere, naturalmente, a sofferenze che, ahimè, stanno avendo un po’ tutti.
È compito della politica trovare delle possibilità, trovare delle condizioni affinché si possa contenere una caduta economica, che potrebbe diventare un tracollo per tutto il futuro della comunità grottagliese e quindi anche sull’attendibilità futura del bilancio di Grottaglie. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo. Ci sono altri interventi?
Speaker : NOEMI SILIBERTO.
Giovanni, ha chiesto la parola l’assessore Betti Dubla.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, lo so, ho anche risposto all’interno della chat, consigliere Siliberto, però non è previsto nella discussione l’intervento degli Assessori, come sappiamo. È per questo che prima ho chiesto l’autorizzazione al Consiglio per darle parola.
Speaker : NOEMI SILIBERTO.
Allora mi prenoto io, mi prenoto in chat.
Speaker : PRESIDENTE.
Nel frattempo si sono prenotati i consiglieri Manigrasso, Marangella, Caso e Siliberto.
Prego, consigliere Manigrasso.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Grazie, Presidente, buonasera.
Io devo ringraziare gli invitati al Consiglio comunale, perché con molta dignità hanno rappresentato le loro grandi difficoltà, con una dignità che è sintomo di una grande professionalità.
Pur vivendo queste grandi difficoltà economiche, perché qualcuno diceva che, mancando il lavoro, manca la vita (Ottavio Cavallo, credo), mancano i viveri, ed è vero perché tutti stiamo girando (almeno chi vuole avere […]) tra i vari negozi, tra le varie attività, e vedere vuote queste grandi attività fa male al cuore, vedere che da diversi mesi non si svolge qualsiasi tipo di evento culturale, teatrale, se non sporadicamente, fa ancora male al cuore.
Io che per professione, come ho già detto l’altra volta al Consiglio comunale, mi interesso di attività di somministrazione di alimenti e bevande (non a caso sia la signora Katia Cavallo, sia Ottavio Cavallo, sia anche il consigliere Domenico Rossini sono miei clienti), conosco bene le grandi difficoltà che hanno affrontato per poter avviare le loro attività. Katia si è formata negli anni passati, portando a Grottaglie un’alta professionalità dimostrata con la sua attività, apprezzata dai grottagliesi e non. Questo testimonia veramente la passione, l’amore che si mette nel proprio lavoro.
Ottavio Cavallo – non dimentichiamolo – è un avvocato, che ha abbandonato, anzi non ha mai iniziato la sua attività forense, scegliendo questa strada che per lui era del tutto sconosciuta e si è inventato questa nuova professione purtroppo in un periodo di crisi, però devo dire che si sta facendo apprezzare per le sue innovazioni continue che mette sul mercato.
Domenico Rossini è inutile dire che è una tradizione della pizza, credo che sia il Presidente dei pizzaioli di Puglia o nazionale, la passione che mette nel suo lavoro, la grande disponibilità, credo non sia io a dover elogiare le sue doti.
Devo dire però che chi mi ha colpito in maniera ancora più dura è stato il dottor Cannizzo con i suoi dati, perché noi vediamo i locali chiusi, i locali abbandonati, ma sentire che ci sono state perdite di fatturato arrivate a quasi al 70 per cento (lui parlava di 68,2 di calo dei fatturati e di 63,8 per cento dei consumi), chiusure delle aziende sia nel numero, sia nel numero dei dipendenti occupati, la perdita di fatturato del 40 per cento, pari a 34 miliardi su 86, quindi credo che siano dati impressionanti per chi realmente opera nel settore.
Parliamo di dati appartenenti all’HO.RE.CA., dei quali lui sicuramente ha tutte le informazioni, ma trasferendoli nel nostro territorio ci accorgiamo effettivamente che bisogna ringraziare la tenacia e la capacità di voler continuare a tutti i costi, immedesimandosi in quelle che sono le grandi difficoltà.
Ho detto questo, però credo che dovremmo entrare poi nel merito dell’ordine del giorno e del testo da inviare, di come inviarlo, dove e a chi, in maniera che possa diventare il più efficace possibile e che possa essere una pietra miliare per i Comuni vicini, per la Provincia, per la Regione e anche per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per quanto possa essere di esempio, considerate anche le grandi difficoltà che il Governo sta affrontando in questi mesi in relazione alla pandemia mondiale. Credo che Grottaglie con i suoi giusti rappresentanti possa far sentire in maniera forte la sua voce.
Sostanzialmente l’avevamo detto l’altra volta, il documento può andare benissimo, tranne forse quella voce che riguardava i dipendenti delle aziende in merito alla defiscalizzazione e decontribuzione che dobbiamo rivolgere naturalmente al Governo, che non può essere oggetto di valutazione da parte dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco ha fatto una descrizione delle possibilità economiche che il Comune può affrontare e il dato rilevante è che quei 200 euro di contributi di riduzione della TARI per ogni azienda porta nelle casse del Comune un’uscita di 80.000 euro, quindi anche se 200 euro possono sembrare pochissimi e sono pochissime per le varie attività, per il Comune la somma totale è di 80.000 euro.
Credo che questa Amministrazione abbia avuto fino adesso la grande sensibilità di intervenire nella maniera in cui era possibile intervenire, certo chiediamo al Sindaco di poter valutare anche altre possibilità di ristori, che naturalmente possono essere un’altra goccia nel mare di difficoltà che queste aziende stanno vivendo.
Ho lasciato per ultimo, ma non perché sia meno importante, credo che per il settore dello spettacolo e della cultura questa sia l’occasione per essere rivalutato in tutti i suoi aspetti e credo che vada riconosciuta la grande valenza che ha svolto, ha dimostrato negli anni passati, anche con il grande impegno che Alfredo Traversa ha dimostrato a livello nazionale, non solo nei nostri confini, e quello che si è detto stasera contribuisce in maniera forte a ciò che abbiamo nel cuore riguardo la cultura e lo spettacolo.
Si parlava del teatro, di un tavolo permanente per tutto, ma si parlava anche di una regolamentazione per quanto riguarda gli aspetti della cultura e del teatro. Volevo chiedere al signor Lumino, che ha detto che, avendo questo Regolamento, noi potremmo in qualche modo dare aiuto a questo settore, però un Regolamento comunale non so come possa essere di tale valenza a livello regionale o a livello nazionale tali da far arrivare dei contributi, però è già un primo passo per dire che abbiamo un Regolamento, abbiamo un elenco di associazioni e attività del settore della cultura e dello spettacolo che fanno riferimento alla sede di Grottaglie, possono essere sicuramente, come prima ha detto più di qualcuno, riferimento per le varie attività e manifestazioni teatrali che si dovessero svolgere nel nostro territorio.
È chiaro che poi i bandi di una certa valenza devono seguire altre strade, però credo che fino a una certa somma possiamo tranquillamente fregiarci di dire di utilizzare i nostri operatori locali.
Oltre che associarmi alla grande difficoltà che tutti gli operatori sia dell’HO.RE.CA., sia dello spettacolo stanno vivendo in questi giorni, non posso far altro che sollecitare ancora una volta il Sindaco e l’intero Consiglio comunale che nel prossimo redigendo bilancio comunale possiamo approvare insieme, al di là delle posizioni politiche di ciascuno, delle formule che possano essere di sostegno ulteriore a quello che è lo Stato sta facendo o non facendo per venire incontro a queste grandi difficoltà degli operatori.
Una cosa che avevo dimenticato l’altra volta ma che voglio dire adesso è che soprattutto gli operatori del food, quindi bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, sono stati obbligati dallo Stato nella prima ondata del Covid a mettere in sicurezza dei locali, come diceva anche la signora Katia Cavallo, per cui, oltre ai mancati introiti, questi poveretti hanno sborsato ingenti somme per mettere in sicurezza tutti i locali, tutti i loro ambienti, per poi vederseli chiudere definitivamente, perché giustamente, come diceva Katia, l’asporto non ha quella convenienza, quel calore che può dare un’attività che svolge il proprio servizio ai tavoli, scambiare due chiacchiere con la gente, un gelato portato a un chilometro o due chilometri fuori dal nostro paese a domicilio credo che non abbia la stessa fragranza che ha quando viene mangiato sul posto.
Riconosco quindi la giusta consapevolezza che hanno dimostrato tutti gli operatori sia del food, sia del teatro in questo Consiglio comunale, li ringrazio di nuovo per la grande dignità e mi auguro che possiamo come piccolo Comune dell’Italia qual è Grottaglie, oltre alla solidarietà, portare un serio contributo a quelle che sono le loro grandi difficoltà, considerato che, come diceva il Sindaco, anche il Comune di Grottaglie rientra tra queste attività, pur non offrendo food e offrendo più spettacolo che altro. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Manigrasso. Consigliere Marangella, prego.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Grazie, Presidente. Rinnovo il saluto a tutti e il ringraziamento agli ospiti.
In parte sono stato anticipato dall’intervento su molti punti del consigliere Manigrasso, proverò a fare la sintesi intervenendo su due punti fondamentali. Il primo è strettamente tecnico, la discussione ormai si protrae da ore, però mi rendo conto che bisogna poi focalizzare l’attenzione sul documento, perché alla fine noi delibereremo un documento, che sarà poi lo strumento con il quale riporteremo l’intera discussione all’esterno, quindi invito i consiglieri comunali ad approfondire la discussione del documento.
Come ho già ripetuto in Commissione, io ritengo che bisogna scindere gli interlocutori. Il documento si rivolge contestualmente sia al Governo che all’Ente locale, ma credo che le richieste, come già emerso nella discussione, siano differenti e pertanto andrebbero rimarcati i punti da inserire nel documento, in modo che possano avere la giusta valenza, quelli rivolti all’Amministrazione locale e quelli di più ampio respiro rivolti al Governo nazionale. Questo è il primo aspetto, perché alla fine noi dobbiamo giungere, alla fine dei lavori del Consiglio comunale, all’approvazione di un documento, che spero avvenga all’unanimità.
Secondo punto, il tema più stringente della situazione tragica dovuta alla pandemia. Anche qui rinnovo i complimenti fatti da Alfonso Manigrasso agli ospiti per la dignità con cui hanno rappresentato la difficoltà che stanno vivendo, non era facile o scontato farlo, probabilmente l’impeto poteva portare a ben altre reazioni, invece ho apprezzato molto anch’io.
Consentitemi però di essere provocatorio senza sfociare poi nel blasfemo: la sfortuna o la fortuna della pandemia sta nel fatto che ha una valenza planetaria, quindi non si può dividere il pianeta o il mondo in azioni, in classi o in sfortunati e fortunati, la pandemia è globale, planetaria, e come tale tutti i Governi, chi più e chi meno, hanno dovuto affrontare questa emergenza e quindi prendere delle decisioni dalla sera alla mattina, per poterla affrontare e mettere in sicurezza dal punto di vista sanitario, senza danneggiare il tessuto economico di ogni nazione.
Credo che anche il nostro Governo abbia fatto il suo dovere, anzi noi abbiamo avuto anche la sfortuna di essere tra i primi a dover anticipare le scelte, che poi molti altri Paesi ci hanno copiato. Come sempre, però, l’Italia è un Paese particolare, noi siamo il Paese delle contraddizioni, perché siamo il Paese delle corporazioni, siamo il Paese delle lobby, e come tali anche le migliori decisioni del Governo, quando si traducono in atti concreti, mettono in evidenza delle contraddizioni che, se mi permettete, dal mio punto di vista proverò ad illustrare questa sera.
Capisco la delicatezza dell’argomento e la responsabilità che deve assumersi ogni governante a qualunque livello di tutelare la salute pubblica, però effettivamente nel corso dei mesi di questa pandemia abbiamo visto delle contraddizioni. Una è stata citata da Alfonso Manigrasso: se io chiedo all’imprenditore un ulteriore sforzo di compiere una messa in sicurezza attraverso la realizzazione di opere all’interno dei locali per la sicurezza, poi trovo difficile giustificare una chiusura tout-court, specie se comparata con altre situazioni. Qui viene la provocazione: oggi è consentito, se non sbaglio, ancora assistere alle funzioni religiose, e le funzioni religiose si svolgono in un locale chiuso, con del distanziamento sociale, né più e né meno (non vorrei essere blasfemo) di una rappresentazione teatrale o della visione di un film al cinema.
Non capisco quindi (ecco perché il richiamo alle contraddizioni e alle lobby) perché non si possa permettere, attraverso strumenti che capisco siano elaborati e complessi, ma per esempio attraverso lo strumento della prenotazione, impedendo l’accesso libero, impedendo che folle si possano riversare in locali come cinema o teatri, si potrebbe permettere la realizzazione dello spettacolo, quindi permettere ai lavoratori di continuare a lavorare, seppur in un regime ridotto, le cui differenze poi potrebbero essere compensate dagli interventi statali.
Se quindi la capienza di un cinema o di un teatro viene ridotta del 60 per cento, il 30 per cento sarebbe garantito dagli incassi regolari, il 60 o il 50 per cento dagli interventi statali. Ho citato un esempio, ne potrei citare altri, ma su questo l’Italia credo sia coerente: ogni qualvolta le manovre economiche dei vari Governi negli ultimi quarant’anni hanno dovuto affrontare il problema del debito pubblico e dei tagli, i tagli si sono riversati sul mondo della cultura. Non voglio fare una differenziazione con il mondo della ristorazione, ma sicuramente abbiamo questo vezzo in Italia di essere il Paese con il più grande patrimonio artistico e culturale mondiale, ma abbiamo anche la capacità ogni qualvolta di intervenire, quando si tratta di affrontare il problema dei tagli delle risorse economiche, riversandoli interamente sul mondo della cultura.
Secondo me, in questo momento andrebbe dato il segnale contrario, cioè fare della cultura il volano della ripresa del Paese Italia, iniziando con un piccolo sforzo per consentire la ripresa di quei piccoli eventi. Credo lo si possa anche manifestare al Governo non solo con la delibera del Consiglio comunale di Grottaglie, ma anche con un intervento o un richiamo fatto all’interno dell’ANCI, che è l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, favorendo la condivisione di un documento unico tra tutti i Consigli comunali d’Italia, che possa spingere a riflettere giustamente il Comitato Tecnico Scientifico, a cui abbiamo affidato la tutela della nostra salute, per consentire di vagliare anche queste opportunità, altrimenti rischiamo di essere ancora vittime di lobby e corporazioni che fanno ovviamente differenziazioni a seconda dei casi.
Mi fermo qui, spero che questa discussione che è stata ovviamente proficua e interessante possa anche continuare, compatibilmente con gli strumenti e con la situazione non mi dispiacerebbe che fosse istituito un tavolo permanente per poter affrontare anche in corso d’opera, a seconda dell’evolversi della situazione pandemica, il risvolto sul piano sociale, culturale ed economico all’interno della nostra cittadina, quindi uno strumento più stringato per poter avere un monitoraggio della situazione. Vi ringrazio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marangella. Consigliera Siliberto, prego.
Speaker : NOEMI SILIBERTO.
Innanzitutto anch’io ringrazio i nostri ospiti per i vari contributi, ringrazio nuovamente il consigliere Rossini, perché ha dato il via a questa discussione.
Vorrei esprimere la mia vicinanza, la mia solidarietà a tutto il settore HO.RE.CA. e pubblico spettacolo, perché, come sapete tutti, sono coinvolta personalmente e purtroppo è davvero dura andare avanti con l’incertezza del futuro, non sappiamo quando il settore HO.RE.CA. e quindi i miei clienti apriranno, abbiamo davvero un’incertezza sulle spalle, che pesa e grava tanto.
Sono assolutamente favorevole e spero che come Amministrazione riusciamo a impegnarci nell’istituzione di questo tavolo di confronto permanente, per riuscire a dare un contributo che, come diceva Ottavio Cavallo, possa essere un trampolino di lancio per una ripresa, un contributo che non saprei neanche in che termini dare, se economici o no, però un contributo ci vuole come vicinanza di questa Amministrazione a queste problematiche.
Vorrei fare una precisazione in merito a quanto si è detto poco fa sul Teatro Pubblico Pugliese, su quello che è stato detto dai colleghi Petrarulo e Caso, perché in realtà per il Teatro Pubblico Pugliese non è stato fatto un bando di gara preliminare, che vincolasse la scelta, cioè desse la possibilità di presentarsi alle compagnie teatrali. In realtà, il Teatro Pubblico Pugliese a noi come Amministrazione dà un cartellone con delle compagnie teatrali selezionate in base a criteri che ignoriamo, perché scelti dalla Regione Puglia, all’interno dei quali possiamo scegliere semplicemente a chi dare l’opportunità di mettere in scena lo spettacolo, quindi non c’è stato un bando vero e proprio, peraltro è stato anche sponsorizzato e pubblicizzato con una conferenza stampa che è tuttora sulla pagina.
Se decidiamo come Amministrazione di indirizzare altrove la somma che sinora abbiamo destinato al Teatro Pubblico Pugliese posso essere anche d’accordo, magari ne discutiamo in Commissione, però volevo fare questa precisazione, che è stata anche tema di Commissione ieri, successivamente alla quale ho ritenuto opportuno informarmi con il mio Assessore, per cui volevo sottolineare proprio questo, non c’è stato un bando.
Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Siliberto. Consigliera Caso, prego.
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Grazie. Noemi, perdonami, non vuole essere polemica, è un momento in cui manca il lavoro e allora quando un’Amministrazione comunale decide di spendere le cifre che ha speso per far fare uno spettacolo a una compagnia di Bari, sede in via Filippo Fusco 18, giustificando che c’è un grottagliese, allora chiamo la Compagnia del Piccolo di Milano, dove c’è un grottagliese.
Questi soldi, invece di spenderli per una compagnia di Bari, si mettono in campo e si fa sì che le compagnie del territorio facciano qualcosa! Perdonami, Noemi, ma il Teatro Pubblico Pugliese non vuole aiutare le compagnie del territorio!
Speaker : NOEMI SILIBERTO.
Ma non è che il Teatro Pubblico Pugliese c’è da quest’anno!
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Perfetto, ma perché tanti Comuni non hanno aderito a questa cosa. Sì, Sindaco, tanti Comuni non hanno aderito a questa cosa, e 5.000 o 4.000 euro (quello che è) si potevano investire diversamente per aiutare le realtà locali.
Speaker : SINDACO.
Solo per non ingenerare equivoci sulla cosa: noi versiamo una quota associativa al Teatro Pubblico Pugliese, che è fissa e risale ad un contratto sottoscritto con questa società, che è una società pubblica, e in base a quella somma versata abbiamo la possibilità di fare degli spettacoli.
Noi non possiamo spostare quei soldi, perché sono soldi che fanno parte di una quota...
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Si potevano mettere da parte, però, Sindaco...
Speaker : SINDACO.
No, scusami, Raffaella, non è una discussione su quello che potremmo fare se fossimo più bravi: noi versiamo, sulla base di un atto costitutivo, una quota associativa, se non spendi quella somma non la puoi spostare nel bilancio, perché è una somma vincolata, semmai la perdi, perché la metti in avanzo di Amministrazione che rimane sempre vincolato, quindi non puoi utilizzare quella somma diversamente.
Si può discutere poi se trovare soldi altrove, questo è un altro discorso, ma proprio quella somma...
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Ma si può uscire dal Teatro Pubblico Pugliese!
Speaker : SINDACO.
Questa è una scelta che si può fare, che non è mai stata...
Speaker : RAFFAELLA CASO.
E investire magari i soldi in altro modo.
Speaker : SINDACO.
Questo è un discorso che...
Speaker : PRESIDENTE.
Però fermatevi, Sindaco, consigliera Caso.
Speaker : SINDACO.
Si può inserire nel bilancio, poi le scelte sono...
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Però perdoni, Sindaco...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Caso, Sindaco, perdonatemi, vi ho lasciato fare per i chiarimenti, poi sta andando avanti, non è questa la modalità del Consiglio comunale.
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Finisco l’intervento e chiudo velocemente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie.
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Sono alla fine del mio mandato, mi dispiace non aver potuto mettere a disposizione le mie competenze, chiedo scusa a chi mi ha votato per questo. ma non ne ho avuto la possibilità. Grazie, ho concluso.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Caso. Consigliere Di Palma, prego.
Speaker : PIERLUIGI UMBERTO DI PALMA.
Grazie, Presidente, e grazie a tutti.
Credo che la discussione di oggi sia una discussione importante e anche l’animosità che c’è dietro è evidente che rappresenta una situazione di grande difficoltà.
Io mi riallaccio più all’intervento della collega Siliberto che a quello della Caso, perché è evidente che c’è anche un problema di procedure che limitano l’azione, però un discorso di carattere generale va fatto.
Insisto che c’è stato all’inizio un intervento, una comunicazione del Sindaco che sostanzialmente ha detto che per motivi di Covid il Comune è chiuso, il Comune è sostanzialmente chiuso e non eroga più servizi, ma garantisce comunque i garantiti, perché i dipendenti comunali a fine mese avranno il loro stipendio anche con uno smart working che poi molte volte è inesistente.
Io parlo da contagiato, nel senso che io ho avuto il Covid, sono stato un mese a casa, ho preso il Covid perché ho ritenuto, nel mio essere anche un alto dirigente della Pubblica Amministrazione, di non usare lo smart working, di continuare ad andare a lavorare sempre, chiaramente con tutte le precauzioni del caso, però alla fine il Covid me lo sono preso.
Non ritengo assolutamente che sia possibile dividere il Paese tra garantiti e non garantiti, la Pubblica Amministrazione deve fare la sua parte perché oggi sicuramente è una parte anche privilegiata e c’è necessità che si colga che c’è un’esigenza di rendere i servizi all’altra parte che garantita non è.
Noi stiamo spaccando anche gli interventi nel Consiglio comunale tra garantiti e non garantiti, perciò credo che si debba fare molto e chiaramente non deve essere esclusivamente una petizione, a me l’appello che viene rivolto e veicolato verso terzi soggetti interessa poco, nel senso che qui si sta facendo una discussione di quello che dobbiamo dire noi al Governo. Il Governo sa quello che deve fare, sta facendo quello che deve fare e non sarà certo l’appello del Comune di Grottaglie a cambiare politica del Governo anche il Sindaco) è quanto può fare l’Amministrazione territoriale, l’Amministrazione comunale in favore di soggetti che garantiti non sono.
Allora, innanzitutto bisogna riaprire al pubblico il Comune facendo le sanificazioni che per legge si devono fare, senza chiudere i servizi al pubblico, e, se ci sono problemi, è evidente che vanno risolti anche in tempi abbastanza raidi, richiamando tutti al senso della responsabilità.
Questo richiamo al senso della responsabilità deve inseguire quello che ha detto il Sindaco in questa fase, quindi, siccome stiamo facendo un dibattito dell’Assemblea comunale, mettiamo a lavorare qualche Commissione sulla verifica del bilancio della nostra città e andiamo veramente a vedere le risorse che si possono ricollocare con variazioni di bilancio in soccorso di situazioni che evidentemente questa sera vengono rappresentate con forza, e questa volta il Sindaco porti questa variazione di bilancio nel Consiglio comunale e gliela approviamo all’unanimità.
Credo che dobbiamo dare conto di significativi interventi, che diano il senso di quello che si può fare e contaminare anche altri soggetti. Se il Comune di Grottaglie inizia a fare un’operazione di questo tipo, cioè verifica il proprio bilancio, verifica evidentemente che ci possono essere delle risorse che da altri capitoli vengono ricollocate su capitoli che possono andare in soccorso delle istanze che sono state presentate questa sera, credo che possa diventare una notizia di carattere nazionale, cioè i Comuni cercano all’interno dei propri bilanci delle risorse per salvaguardare la cultura del loro territorio.
È evidente che c’è anche una necessità di privilegiare in questo chi appartiene alla nostra comunità, cioè i Consigli comunali nascono anche in rappresentanza della comunità dei propri cittadini, quindi c’è anche un’esigenza di capire come... anche qui, forse con un passaggio in Consiglio comunale, che all’unanimità approvi determinate possibilità di dare risorse e di privilegiare istanze locali rispetto a situazioni esterne.
Credo che questo possa essere questa sera il significato dell’appello che viene fatto. Come è stato detto prima da Aurelio Marangella, quell’appello che viene rivolto in maniera indiscriminata al Governo e poi all’Ente locale va diviso, cioè da una parte ci sarà da parte del Comune una presa d’atto di quella lettera, di quell’appello che va evidentemente fatto alle istanze nazionali, ma dall’altra ci deve essere un impegno, un ordine del giorno approvato all’unanimità che in qualche modo impegna la Giunta comunale a individuare le risorse nell’ambito del bilancio, che con una variazione di bilancio possono essere ricollocate per dare delle risposte adeguate per quanto possibile, perché saranno comunque inadeguate, alle esigenze che sono state rappresentate, e di qui fare anche una campagna mediatica per dire che il Comune di Grottaglie sta facendo questo.
Questo può essere qualcosa che aiuta anche altre città, altri paesi a fare la stessa cosa e a individuare risorse utili a garantire in qualche modo chi oggi soffre di più. Nello stesso tempo, però, insisto nel richiamare i pubblici dipendenti a fare il loro dovere. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Di Palma. Passo la parola al consigliere Marinelli.
Prego, consigliere.
Speaker : GIOVANNI MARINELLI.
Grazie, Presidente, buonasera. Io sono uno dei firmatari di questo ordine del giorno, che è stato proposto dai consiglieri Rossini e Caso, l’ho subito condiviso, l’abbiamo fatto subito nostro, anche perché per noi addetti ai lavori rappresenta un ordine del giorno da discutere all’interno di questa Assise comunale, ma non abbiamo fatto altro che raccogliere un appello, un grido di disperazione che ci è stato lanciato dall’HO.RE.CA., che rappresenta una serie di categorie e di partite IVA che oggi sono realmente in grossa difficoltà.
Sono aziende che soffrono a causa di questa pandemia da circa dieci mesi di mancati introiti, che rappresentavano per loro una fonte di reddito e di sostegno familiare.
Con questo ordine del giorno vogliamo attenzionare per quello che ci è possibile tutti i vertici istituzionali a livello regionale e a livello nazionale, si migliori quella che è stata la strategia che finora è stata portata avanti a livello nazionale, e ci auguriamo che questo nostro appello possa servire a portare avanti una defiscalizzazione necessaria, dovuta, per far sì che queste attività non possano ritrovarsi a dover chiudere. Non dobbiamo dimenticare che rappresentano una grossa ricchezza per il nostro territorio, per l’intera Italia.
Ho anche ascoltato con molto interesse gli interventi degli ospiti che stasera ci hanno onorato della loro presenza, raccogliendo da tali interventi del dottor Lumino, del dottor Traversa e del signor Cavallo spunti interessanti, sui quali abbiamo l’obbligo di lavorare.
Sono favorevole alla possibilità di creare un tavolo permanente, dove si possa discutere di tutto quello che accadrà adesso, ma anche in futuro, dopo che questa emergenza sarà alle nostre spalle, come trovo anche interessante la possibilità di lavorare (questo è un appello che faccio anche alla dottoressa La Cava, presidente della I e della III Commissione) a un Regolamento che ci possa mettere in condizioni nel prossimo futuro di intervenire intercettando dei bandi regionali e anche nazionali a favore di questi settori, soprattutto del settore dello spettacolo e dell’intrattenimento, che molte volte non sono stati nemmeno aiutati in quanto non riconducibili ad un codice ATECO.
Concludo volendo fare una precisazione. Credo che questa Amministrazione fino a questo momento abbia sostenuto questi settori per quello che le è stato possibile, abbiamo approvato un bilancio 2020 che era già fatto, dove non potevamo trovare nel momento di inizio pandemia delle risorse da destinare a questi settori, mi auguro che prossimamente si individuino risorse da poter destinare come ulteriore garanzia della vicinanza e di un aiuto che l’Amministrazione comunale deve dare a queste categorie. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marinelli. Passo la parola al consigliere Rossini.
Prego, consigliere.
Speaker : DOMENICO ROSSINI.
Grazie, Presidente. Ringrazio gli ospiti che sono intervenuti, ringrazio tutti i consiglieri che mi hanno anticipato, che mi hanno ringraziato, io ringrazio loro per l’appoggio che ci stanno dando.
Siccome questo argomento è stato già ampliamente trattato con la Commissione e con il Consiglio, io farò un intervento che parte dal cuore, quindi non tanto tecnico, non tanto politico, ma sarà con la mia anima.
Come già anticipato dai miei collaboratori, si vedeva la loro disperazione, il loro malessere, la loro situazione attuale, perché siamo in una situazione difficile, quindi quello che ho chiesto in passato e sto chiedendo oggi è di fare tutto ciò che possiamo, siamo in dovere di fare qualcosa nei confronti di queste persone che hanno perso tutto.
Il tavolo proposto da chi mi ha preceduto per me va benissimo, lo dobbiamo fare, in quel tavolo si potrà valutare quello che realmente potremo fare in base al bilancio e a quello che il Comune ha il potere di fare.
Oggi desideriamo votare questo documento tutti insieme, se vogliamo fare delle modifiche, facciamole, qualcuno di voi proponga le modifiche che dovremmo fare, però l’importante è che si voti questo documento.
Da domani possiamo già istituire il tavolo, noi siamo pronti a partecipare e penso anche tutti voi siate pronti a partecipare, quindi a noi serve un aiuto in qualsiasi maniera, ci serve un aiuto, a noi come a tutti, parliamo per il nostro settore perché vivo, sono nato e sono cresciuto in quel settore, ma farò battaglie per qualsiasi altro settore che lo vorrà, come ho già detto ieri in Commissione e ripeto oggi, ci sarò sempre, quando c’è da aiutare qualcuno in difficoltà, soprattutto la gente che lavora a cui hanno tolto il diritto di lavorare, per me va aiutata, quindi io ci sarò. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Rossini. Passo la parola al consigliere Donatelli.
Prego, consigliere.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente, buonasera a tutti.
Ovviamente non posso che partire dai ringraziamenti nei confronti di chi ha consentito questo importante incontro in Consiglio comunale, un incontro che sicuramente ha avuto il pregio di accendere un faro e una grande attenzione nei confronti di una situazione che purtroppo non è l’unica, una situazione comunque abbastanza grave, che sta vedendo tantissime imprese ma anche tantissimi lavoratori dipendenti di queste imprese in grandissima difficoltà.
Un Ente pubblico come il Comune di Grottaglie non può quindi sottrarsi assolutamente a dare il proprio contributo, nei limiti delle proprie competenze e delle proprie disponibilità non solo economiche.
L’apprezzamento ovviamente va esteso anche agli ospiti, che ci hanno illustrato il loro dramma, le loro aspettative, ci hanno chiesto un intervento concreto e anche un sostegno morale, come diceva la dottoressa Katia Cavallo, e giustamente non si accontenterebbero soltanto di un sostegno morale se non ci fosse un intervento più concreto, più pregnante nei confronti delle loro problematiche che sono molto importanti e che si scaricano su tantissime famiglie e quindi sulla nostra comunità.
È chiaro che il Comune, come ho detto prima, può fare tanto, ma può fare quello che gli è consentito in un quadro abbastanza limitato, come diceva anche il Sindaco siamo disponibili a venire incontro alle richieste dei rappresentanti che sono intervenuti, ma dobbiamo fare i conti con i limiti del bilancio, addirittura ha parlato appunto di un bilancio traballante, per cui si tratta di intervenire seriamente e concretamente all’interno del bilancio stesso.
Ci sono delle problematiche e il Consiglio comunale è chiamato ad individuare le possibili soluzioni nei confronti delle richieste che vengono dal territorio, dalle imprese e dai lavoratori dipendenti, quindi c’è intanto da verificare la situazione a livello locale, tenendo presente quello che sta succedendo a livello nazionale, quello che sta facendo il Governo in prima linea per contenere la pandemia e per supportare poi dal punto di vista economico le imprese più danneggiate e più penalizzate da questa situazione.
Abbiamo visto nelle scorse ore gli interventi che sono stati fatti a livello di Governo centrale riguardanti i cosiddetti "ristori", che non è l’unico tipo di intervento che sta facendo il Governo. Su questo è stato citato il ruolo che può avere l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, l’ANCI, sia quella nazionale che quella regionale, su cui c’è un interesse di una serie di interventi che saranno fatti anche successivamente per dare il proprio contributo.
Il primo contributo che l’ANCI può dare a nazionale, ma non solo è quello del contenimento della pandemia, e proprio ieri c’è stato un incontro dell’ANCI nazionale con il commissario Arcuri, in cui l’ANCI a mettere a disposizione la rete dei Comuni per venire incontro alle difficoltà che si stanno incontrando proprio in questi giorni riguardo al discorso delle vaccinazioni.
L’ANCI tramite il suo Presidente Decaro ha messo a disposizione del Governo nazionale e quello che può fare la rete dei Comuni per raggiungere almeno i due obiettivi principali, quello di dare un contributo dal punto di vista temporale, quindi la tempestività degli interventi, ma anche la capillarità degli interventi, che solamente un’organizzazione come quella dell’ANCI può dare.
L’ANCI non si limita soltanto a questo, il contenimento della pandemia è una priorità, ma viene anche incontro alle reali difficoltà che la pandemia ha prodotto, sta producendo e continuerà a produrre purtroppo ancora per parecchio tempo. Anche qui, l’ANCI nazionale, sulla base anche di una recente Conferenza Stato Regioni, ha stabilito un ulteriore tipo di interventi nei confronti dei Comuni, con stanziamenti notevoli (parliamo di 740 milioni, di cui 400 destinati solamente ai Comuni) per far fronte appunto all’emergenza Covid, ma accanto a questo c’è anche quello che sta facendo l’ANCI a livello pugliese, quindi ANCI Puglia.
Come ANCI Puglia abbiamo fatto tutta una serie di interventi negli ultimi tempi e ci siamo messi a disposizione con tutta una serie di iniziative che sono scaturite e stanno scaturendo da un protocollo d’intesa che è stato sottoscritto dalla Regione Puglia con ANCI Puglia, ma anche con le parti sociali, che sono interessate sia dal punto di vista imprenditoriale che dal punto di vista dei lavoratori dipendenti.
In questo quadro cosa può fare il Comune? Questo è quello che ci chiedono l’associazione HO.RE.CA. e le imprese che sono colpite e da questa grave situazione di difficoltà economica e i sottoscrittori di questa iniziativa, i consiglieri comunali che hanno sottoscritto questa richiesta, che vanno ulteriormente ringraziati. Cosa può fare il Comune? Sicuramente non si può fare demagogia su questo, non si può dire che il Comune può fare tante cose quando alla fine magari non ci sono le condizioni per farlo. Le difficoltà del bilancio sono difficoltà oggettive, legate anche al dovere del Comune di esigere in determinate occasioni taluni interventi dal punto di vista economico e finanziario nei confronti dei cittadini.
Stiamo vivendo un momento particolare di grandissima difficoltà, per cui il Comune deve tener conto di questo. C’è da fare un intervento, è stato richiamato dal collega Di Palma ci sono difficoltà dal punto di vista economico, che vanno intanto verificate. Nel passato (lo ricordo per il Consiglio comunale), quando ci si trovava di fronte a difficoltà economiche, si notava una grande contraddizione, da una parte non c’era la condizione per mettere in piedi un sistema di spesa del bilancio e dall’altro ci si rendeva conto che c’erano in effetti, nelle pieghe del bilancio, tante risorse che non erano state utilizzate.
Ben venga quindi la proposta che ha fatto Di Palma, quella di una rivisitazione del bilancio stesso, bisogna scovare all’interno del bilancio tutte le voci che possono essere utilizzate, tutte le voci che possono essere momentaneamente accantonate per canalizzarle e utilizzarle in determinati e specifici incontri che riguarda gli interventi a favore di queste categorie che versano in tantissime difficoltà.
Tantissime cose si possono fare (e non sono state fatte. lo dobbiamo mettere in evidenza), la polemica nata tra i consiglieri e lo stesso assessore alla cultura lo dimostra, perché ad esempio in questa situazione di grandissima difficoltà (parlo soprattutto del settore della cultura) ci si è affidati a un bando, che non si è capito se è stato pubblicizzato o meno, ma sicuramente non è stato conosciuto da tantissimi operatori, che alla fine ha premiato altri territori, e questo non va bene in questa situazione.
Il Comune deve fare ogni intervento nella direzione di tutelare il proprio territorio, anche con iniziative specifiche, per esempio questa estate perché non si è intervenuti facendo una mini programmazione che coinvolgesse le realtà locali, e sono tante, sono state citate sia dal dottor attraverso che dalla dottoressa Caso, in questo contesto sicuramente c’erano e ci sono ancora le possibilità per intervenire, e questa estate si è fatto niente o assolutamente ben poco rispetto alla situazione di difficoltà, che avrebbe imposto scelte diverse da parte del Comune.
Per concludere, penso che il Consiglio comunale in questo contesto, dopo questo ampio e interessante dibattito, debba arrivare al dunque, perché ci parliamo, diciamo le cose belle da fare, parliamo anche di tavoli permanenti, però i tavoli poi devono funzionare, ci dobbiamo dare delle scadenze e dire in quali termini bisogna lavorare.
Un tavolo dal punto di vista economico va quindi assolutamente fatto con urgenza per attuare la rivisitazione del bilancio che ho richiamato prima, per individuare somme che sicuramente ci sono, ma sono nascoste all’interno del bilancio stesso.
Fare un tavolo che affronti globalmente tutto il discorso legato agli interventi da fare nei confronti di questa categoria, che – ripeto – non sono soltanto le imprese che ci hanno messo la faccia e ci hanno messo anche degli investimenti, però non vedono un’adeguata attenzione da parte degli Enti pubblici in questo momento di grande difficoltà.
Anche qui (lo ripeto ancora una volta) non bisogna dimenticare che insieme alle imprese molto spesso a carattere familiare ci sono tantissimi lavoratori dipendenti, spesso assunti anche in nero, quindi vanno tutelati anche questi lavoratori, trovando il modo per dare loro un minimo di supporto dal punto di vista economico.
C’è questa proposta che ha fatto il dottor Lumino di trovare una forma di regolamentazione, lui ha detto che in altre realtà c’è, quindi studiamo, vediamo se ci sono situazioni di questo genere, con la finalità di intercettare ulteriori finanziamenti e dal punto di vista nazionale e dal punto di vista comunitario.
L’ordine del giorno va bene così come è stato fatto, però dobbiamo anche concludere con quali sono gli impegni che questo consesso, il Consiglio comunale, prende nei confronti delle richieste fatte dal settore HO.RE.CA. e da chi ha presentato questo ordine del giorno, quindi un invito pressante nei confronti del Governo e della Regione, ancora una volta una richiesta di collaborazione da parte dell’ANCI a livello regionale e a livello nazionale.
Per quanto mi compete, essendo componente del Comitato direttivo dell’ANCI, mi faccio portavoce anche di queste esigenze del nostro territorio, quindi sarebbe opportuno concludere questo ordine del giorno con questi impegni nei confronti delle cose che ha detto il Sindaco, che si possono fare all’interno della rivisitazione del bilancio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli. Passo la parola al consigliere Delli Santi.
Prego, consigliere.
Speaker : ANTONIO DELLI SANTI.
Grazie, Presidente. Voglio essere molto sintetico, innanzitutto voglio ringraziare i consiglieri e tutti gli ospiti che sono intervenuti questo pomeriggio in questo Consiglio per affrontare questo argomento abbastanza sentito in questo periodo così forte che stiamo tutti attraversando, chi più, chi meno.
Personalmente sono figlio di commercianti, persone che tirano avanti la baracca utilizzando il commercio come fonte di sostentamento, anche loro colpiti da questa situazione così drammatica, quindi quando il consigliere Rossini mi ha sottoposto il documento con quella forza, con quella foga, mi sono immedesimato in lui, come anche nella consigliera Caso.
Ho quindi sposato appieno il progetto e ho firmato immediatamente quel documento, perché penso che oggi più che mai, anche se in maniera piccola come un’Amministrazione comunale può fare, dobbiamo essere un piccolo faro, un piccolo punto, un lumicino dove accendere questa situazione e portarla poi, se ci riusciamo, nelle sedi che contano, quali le sedi governative o regionali o nell’ANCI stesso, per trovare il modo per supportare queste situazioni e questi imprenditori che stanno vivendo questo momento così drammatico.
In conclusione, voglio soltanto dire a tutti i consiglieri presenti di votare questo documento e di farlo proprio, perché è un piccolo segnale di speranza.
Sono d’accordissimo con la costituzione di un tavolo permanente, perché credo che sia un modo per essere vicini e per far sentire l’Amministrazione comunale vicina agli imprenditori, vicina ai commercianti, vicina agli operatori del pubblico spettacolo, credo che questa sia una linea di congiunzione tra loro e noi.
Ritengo che questo si debba fare anche in tempi brevi, e dobbiamo essere tutti consapevoli e pronti ad affrontarlo e a portarlo avanti.
Detto questo, voglio di nuovo ringraziarvi per il tempo che avete tutti dedicato a questo documento e passo la parola a chi interverrà dopo di me. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Delli Santi. Prego, consigliere Gianfreda.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Buonasera a tutti. Un ringraziamento particolare a chi ha sottoscritto questo ordine del giorno e ha impegnato il Consiglio comunale a discutere su questo importante argomento.
Io non vorrei deludere nessuno nell’entusiasmo che giustamente noi tutti, maggioranza e opposizione, dovremmo avere nei confronti delle categorie più svantaggiate, e qui sono rappresentate alcune, quelle della cultura, del teatro, così come anche quelle della ristorazione, però oggi siamo al 22 gennaio 2021, siamo nel nuovo esercizio finanziario, quindi il Sindaco sa benissimo che per tutto ciò che si programma che vada svolto in quest’anno chiaramente il bilancio 2020 viene soltanto riutilizzato nel momento in cui si fa il consuntivo, quindi si liberano risorse, se ci sono, perché per quello che è accaduto probabilmente saremo in una situazione non dico deficitaria, però capiamo tutti che la situazione pandemica attanaglia tutti i settori.
Mi trova d’accordo nel momento in cui sottoscriviamo un documento, ma non un documento che poi debba essere soltanto utilizzato per trasmetterlo all’ANCI attraverso tutti i canali ufficiali, in quanto giustamente chi mi ha preceduto ha parlato di ANCI regionale e ANCI nazionale, che è il normale canale in cui tutti i Comuni portano a conoscenza al Governo centrale tutte le problematiche che nascono sul territorio.
Siccome la cassa di risonanza non è altro che il Comune, quindi il Sindaco in testa, vede sicuramente queste categorie che stanno soffrendo, così come anche altre. Qualcuno ha parlato di partite IVA in generale, perché sono quelle che non hanno veri e propri ammortizzatori sociali che permettono di ammortizzare in un certo modo. Quindi, capisco bene i ristoratori che vivono una situazione… non solo i ristoratori, ma anche, ad esempio, io penso alle palestre, ad altre attività che da molti mesi hanno visto chiusa la loro attività e quindi la loro fonte di guadagno primario. Non è solo il guadagno primario, queste persone pagano pure le tasse, quindi se non incassano non pagano nemmeno le tasse, ed è il cane che si morde la coda.
Capiamo bene che solo attraverso una ricostruzione del tessuto che avverrà… sperando che questa pandemia, con la campagna vaccinale, quindi entro questo anno, che è ancora un anno di transizione, vada a scemare. Penso e sono d’accordo con tutti quelli che parlano di situazione del dopoguerra, perché la situazione economica che si verrà a creare in quest’anno sarà veramente critica, se non riparte l’economia seriamente.
Quindi, l’economia deve ripartire in modo tale che tutti i settori possano di nuovo incrementare i loro redditi e rimettere in moto anche il pagamento delle tasse, a tutti i livelli, a livello locale e a livello centrale. Se uno non ha reddito, cosa deve pagare? Alla fine, lo Stato, ma anche i Comuni e le Regioni non incassano nulla.
Certo, questo documento che si andrà a sottoscrivere… Io voterò il documento, perché è un’attenzione che si dovrebbe portare nei confronti dei ristoratori e delle associazioni culturali, del teatro. Se non sbaglio, proprio Ciro Petrarulo aveva detto…condivido la sua affermazione, poiché alcune soluzioni che sono state prese per affrontare la pandemia io le vedo molto strane. Giustamente lui dice che dovrebbero essere contingentati in alcuni modi i grandi centri commerciali, mentre ad esempio il teatro, con determinate regole, così come anche i musei, così come anche tutte quelle sedi culturali in cui è possibile vedere quadri, sentire musica, vedere teatro… Tutti questi aspetti potevano essere benissimo risolti in maniera molto più semplice.
Così come anche i ristoratori… Io capisco, lavorando anche fuori, molte volte quando sono aperti vado a mangiare fuori, vado al ristorante a pranzo e vedo che, rispettando le regole, la possibilità di essere contagiati probabilmente si riduce non dico a zero, ma ad una percentuale molto bassa. Non comprendo, se sono rispettate le regole – perché poi bisogna far rispettare le regole – perché, ad esempio, la sera non debbano essere aperti gli stessi ristoranti che a pranzo utilizzano gli stessi posti. Senza fare polemica perché non è il luogo, io non condivido molte cose di quello che ha fatto il Governo centrale, perché non ascolta suggerimenti che potrebbero portare a risolvere più velocemente la pandemia, perché non è che possa essere debellata così facilmente.
Pertanto, per quanto mi riguarda, per il prossimo bilancio… Il Comune, secondo me, può fare molto; può essere da volano per tutte quelle attività che si svolgono sul territorio senza nemmeno ridurre gli introiti di tipo locale, ma agevolando in qualche modo, anche ad esempio dando la possibilità di usufruire degli spazi all’aperto, in maniera maggiore rispetto a quello che sta accadendo già adesso, trovando delle soluzioni che probabilmente le categorie ci diranno, perché sono gli operatori che lavorano in quei determinati settori che conoscono veramente come si svolge l’attività e quindi i suggerimenti li dovremmo prendere in considerazione. Se un’attività lavora di più, gli incassi sono sicuramente maggiori, quindi anche a livello di contribuzione, nella percentuale che spetta al Comune, sicuramente c’è un vantaggio. Così come anche, ad esempio, la riduzione della TARI potrebbe essere ritoccata in qualche modo.
Per quanto riguarda la cultura, non si tratta di campanilismo, però siamo in una fase di ripartenza. Quindi, un occhio di riguardo nei confronti delle associazioni locali e delle compagnie teatrali locali, secondo me, l’Amministrazione dovrebbe averlo. Non si tratta di essere – non lo sarò mai – leghisti o sovranisti a livello locale, non c’entra assolutamente niente. Penso che privilegiare in qualche modo nella ripartenza… laddove penso che dalla metà di quest’anno ogni attività dovrà riprendere il suo normale cammino, penso che l’Amministrazione comunale debba sfruttare la sua capacità propositiva e di programma per il futuro.
Quindi, mi vede d’accordo nel programmare il prossimo bilancio, se saremo in grado; dipenderà pure quando si andrà a votare, perché se si andrà a votare non penso nemmeno che si riuscirà a predisporre un bilancio, perché l’Amministrazione è in fase di votazione, quindi, così come è accaduto anche in passato… Vedremo, comunque sono situazioni che ci dovrebbero trovare preparati, non impreparati. Quindi, discutere tutti insieme e invitare, secondo me, le categorie che stanno soffrendo per comprendere quali potrebbero essere le soluzioni migliori, anche senza ridurre le entrate di bilancio e senza sfruttare risorse a pioggia che potrebbero anche non servire a nulla.
Potremmo benissimo trovare nelle pieghe del bilancio risorse da spostare in aiuto di queste categorie, che non sono solo le associazioni teatrali, ma anche le palestre, e ce ne sono altre, ce ne sono tantissime altre; anche gli indotti, purtroppo, si sono ridotti. Se penso alla cultura, al teatro, alla musica, anche chi monta i palchi, chi svolge attività di supporto a queste associazioni e a queste attività sta soffrendo.
Quindi, è una cosa un po’ più ampia, un po’ più particolare. Oggi con l’aiuto degli addetti ai lavori si sta discutendo per portare all’attenzione questo problema, se siamo d’accordo.
Io voterò a favore di questo ordine del giorno, con l’invito a inserire nelle pieghe del nuovo bilancio di previsione quelle modalità economico-finanziarie che permettono una ripartenza migliore e più veloce, senza grossi intoppi. Anche il fatto di rivedere probabilmente determinati regolamenti che possano sviluppare più velocemente le attività di queste associazioni sul territorio per svolgere attività a loro demandate, anche questo aiuta. Anche suggerimenti di questo tipo, secondo me, sono ben accetti, quindi l’Amministrazione comunale, per quello che può, deve mettersi in moto, sostanzialmente.
Ritengo che solo in questa maniera tutti insieme, in quest’anno, ne possiamo uscire, perché – ripeto – non è solo la singola attività, ma anche tutto l’indotto… Così come anche per la ristorazione, non è solo il locale, il ristorante, la pizzeria, ma è tutto ciò che gira intorno, i fornitori. Stanno soffrendo tutti, perché è chiaro che funziona così.
Quindi, cercare di sviluppare nel più breve tempo possibile una ripartenza aiuterà tutta la comunità, aiuterà a riprendere i posti di lavoro anche per chi sta a casa, perché molti di loro avevano dipendenti e hanno dovuto metterli in cassa integrazione oppure licenziarli completamente. Questo è un danno per tutti.
Io voterò a favore, con l’auspicio che nel prossimo bilancio di previsione noi possiamo trovare le risorse e anche le poste per poter sviluppare questi aiuti a livello locale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda.
Passo la parola al Sindaco. Prego, Sindaco.
Grazie a tutti per gli interventi.
È un’importante discussione, questa sera, su queste tematiche che sono sicuramente dei tagli nella carne viva di ognuno di noi e soprattutto delle varie attività, che non sono ovviamente solo quelle HO.RE.CA, dello spettacolo, ma in generale anche tutte le altre. Come si diceva prima, è un problema diffuso e generalizzato, ma ovviamente questa sera ci occupiamo di questo tema.
Volevo solo fare una precisazione. Prima si diceva di chiedere ai dipendenti di venire a lavorare. Nessuno si è rifiutato di lavorare – solo una precisazione, altrimenti si generalizza, si fa un discorso sbagliato – ma si tratta di misure di cautela di carattere sanitario. Nessuno si rifiuta di venire al Comune, tutti sono venuti tranquillamente e vengono, anzi, con molta volontà a lavorare. Si tratta di misure di precauzione legate ad aspetti della pandemia; nulla a che vedere con lo smart working, ma con altri tipi di misure.
Voglio dire che sicuramente una discussione importante, una discussione che possiamo affrontare non appena recupereremo le funzionalità degli uffici, quindi affronteremo prima di tutto, come dicevo, anche per dare una guida generale sulla visione prossima degli impegni istituzionali… La prima cosa di cui abbiamo bisogno è la linea delle entrate, che non faccio io, ma la Ragioneria sulla base dello storico e quindi fa riferimento allo storico del 2020. Se prima non abbiamo questo dato, alcun tipo di ragionamento si può fare sulla spesa. Non ci sono rivoli o, magari, se qualcuno troverà pieghe nelle quali si nascondono danari, io sono il primo a volerle trovare queste pieghe. Non ci sono pieghe, perché questo bilancio ormai è stato stirato e ristirato più volte; non c’è nessuna piega. Però evidentemente si può decidere di fare tutti insieme scelte su servizi da chiudere o da non continuare ad erogare. Questo sarà oggetto di valutazione del Consiglio comunale. Certamente si faranno le valutazioni opportune.
Come ho già detto, però, il luogo della discussione sul bilancio non sarà certamente il preventivo, ma sarà il rendiconto. Come ho già detto anche nello scorso bilancio, allorché ci siamo apprestati tutti a discutere il bilancio preventivo, che era un bilancio di emergenza e che, a valle di quello, in occasione del rendiconto, avremmo poi preso le misure, tant’è che ci siamo poi adoperati per spalmare quei residui sulle attività commerciali, abbiamo rimpinguato i servizi sociali e fatto quello che c’era da fare. Fermo restando che la discussione è aperta su queste tematiche, che sono di alta attenzione e sensibilità da parte di tutti, certo, però il bilancio è fatto di regole e procedure che non si possono cancellare.
Certamente l’impegno è quello di fare un lavoro il più ampio e più partecipato possibile per trovare delle soluzioni. Sarà un bilancio difficile, difficilissimo da chiudere perché, come ho già detto, le entrate tributarie sono di molto ridotte. Già lo scorso anno – ripeto – abbiamo avuto prescrizioni sull’utilizzo della spesa a condizione che ci fosse l’accertamento delle entrate, o meglio che ci fosse l’entrata, perché poi si genera anche un problema di cassa; non è solo l’accertato, ma è anche il riscosso che ci consente di spendere dei soldi. Su questo si apre un altro capitolo che non sto qui a richiamare stasera come tematica.
Il bilancio che affronteremo non si avvale di una serie di cose che stiamo chiedendo, per il momento, a meno che non sopraggiungano condizioni favorevoli […] maggiori trasferimenti da parte dello Stato centrale a compensazione di questi minori tributi, che in parte sono stati compensati con il “fondone” ma che riguardano principalmente la spesa corrente che deve essere compensata, perché tutte le previsioni di spesa che riguardano anche le potenziali prossime assunzioni non potranno essere fatte se non abbiamo la spesa a copertura.
Detto questo, un chiarimento di carattere tecnico su quell’aspetto del Teatro Pubblico Pugliese, ma solo per chiarire un aspetto di bilancio. Fino a gennaio scorso il bilancio prevedeva, nei vincoli di stabilità, l’impossibilità di fare spesa in cultura e spettacolo. Per cui, da tempo – non da quando ci sono io, parliamo di quando è nato il Teatro Pubblico Pugliese – è stata istituita quella convenzione, quella adesione al Teatro, Consorzio poi, unicamente perché quella spesa non rientrava nei vincoli di bilancio, per cui era possibile fare quello che si è fatto grazie a quell’adesione al Consorzio, che con quella quota di partecipazione concedeva di poter fare degli spettacoli. Diversamente, quella spesa complessiva non si sarebbe potuta fare. Voglio chiarire, altrimenti si cade nell’equivoco. Per cui, quella somma è impegnata come quota associativa, non come attività culturale. È una voce di bilancio che non è comunicata, sembrano uguali ma non sono la stessa cosa, per cui non si poteva dire “non spendo perché non faccio le attività del Teatro Pubblico Pugliese e quelle somme le metto per fare altro”. No, perché quelle somme vanno comunque come quota associativa e quindi ti consentono di fare un certo numero di attività.
Lo voglio chiarire, altrimenti sembra che non si sia voluto mettere a disposizione quella cifra per fare altro. Non lo si poteva fare perché il capitolo inquadrava quella somma in una cosa differente, che ti dà la continuità nel futuro, vale a dire se togli quella somma devi andare a rivedere la quota associativa al Teatro Pubblico Pugliese. In realtà, se non li spendi vanno in avanzo. Poi, si può essere d’accordo o non d’accordo, ma purtroppo è una procedura di bilancio che non determino io. È così dai tempi dei tempi.
Su questo ci tenevo a fare un chiarimento, fermo restando che tutto quello che sarà possibile fare per favorire le attività locali cercheremo di farlo, ricordando però che la coperta è comunque corta, bisognerà fare una scelta, bisognerà capire in che modo intervenire e soprattutto cercare di aiutare tutti. Bisognerà capire, però, quant’è il totale disponibile per queste operazioni.
La disponibilità, come è stata data per le attività commerciali tutte, per l’HO.RE.CA. in quest’ultimo frangente, con l’ultimo stanziamento che abbiamo fatto, la troveremo anche per le attività di cultura e spettacolo di cui abbiamo discusso stasera. Per le attività sportive abbiamo fatto, come diceva prima Alfredo, giustamente, l’esenzione per i palazzetti, per i luoghi dello sport; abbiamo esentato a dicembre il pagamento delle quote dovute all’Amministrazione. Una simile e anche altre, nei limiti delle disponibilità del bilancio, le affronteremo prossimamente tutti insieme, senza voler escludere nessuno e includere più uno che l’altro.
Purtroppo siamo in una situazione emergenziale, veramente drammatica, non solo sotto l’aspetto pandemico, ma per quello che da un punto di vista economico e sociale questa cosa sta facendo ricadere su ognuno di noi e soprattutto sulle Amministrazioni locali, che sono il bersaglio continuo di decisioni calate dall’alto e di decisioni che bisogna prendere nei confronti dei cittadini, ma in realtà tutto questo potere i Comuni non ce l’hanno. Quindi, siamo tra il martello e l’incudine, e siamo costretti a muoverci in questo piccolo margine che abbiamo, che è legato a filo diretto dalle entrate. Maledette entrate, che però sono tasse e le tasse, come si è detto sinora, con questa crisi sono sempre minori; se sono minori le entrate, sono minori le possibilità di spesa, quindi è un cane che si morde la coda. Fermo restando che, in tutto questo, c’è veramente la buona volontà, come è stato detto, da parte di tutto il Consiglio comunale, di lavorare affinché queste esigenze vengano soddisfatte.
Attenzione, però, che ovviamente non dobbiamo neanche dimenticare che non è solo il settore produttivo che sta subendo un importante danno dalla pandemia, ma abbiamo un importante aumento dei bisogni primari delle famiglie, un aumento di richieste di sussidi, un aumento di richieste di buoni spesa, un aumento di richieste di pacchi alimentari. Anche questo è un dato da tenere in considerazione, perché una delle ultime spese è stata per rinnovare la convenzione con la Caritas che ci consente di distribuire anche pacchi spesa (rinnovare perché l’abbiamo attivata l’anno scorso e la stiamo rinnovando anche per quest’anno) alle famiglie.
È un momento di una drammaticità unica. Vi posso garantire che, con la coperta corta, la bilancia è difficile da mantenere in equilibrio. Credo però che con l’aiuto di tutti, con il supporto di ognuno di voi, questo lavoro si potrà fare al meglio. Fermo restando le condizioni di agibilità amministrativa che ci vengono concesse, anche perché abbiamo saputo ieri della proroga del bilancio al 31 marzo, quindi siamo ufficialmente in uno spostamento comunicato da poco, in cui speravamo, che grazie all’ANCI abbiamo ottenuto perché il Presidente Decaro, insieme ai Presidenti di Regione e alla Conferenza Stato-Regioni hanno rappresentato questo importante traguardo di spostamento. Oltretutto, se noi dovessimo approvare il bilancio oggi, non saremmo nelle condizioni di farlo per le vicissitudini che ho già raccontato.
Per parte mia, mi sento di chiudere questo discorso ringraziando tutti, veramente tutti, per il contributo dato. Certamente l’obiettivo è sempre quello di fare di più. Se non è stato fatto abbastanza, mi dispiace, ma siamo tutti presi da questa questione. Forse qualche errore si commette, questo è evidente, nessuno nega che si possano commettere errori e avere delle sviste, però possiamo recuperare con l’impegno e con il contributo di tutti, e proviamo a fare un ragionamento il più ampio possibile.
Vi ringrazio ovviamente per il contributo che avete dato, importantissimo, perché evidentemente se non ci fosse stato questo approccio costruttivo a una visione futura, anche se non troppo futura, perché si tratta ormai da qui a qualche mese, forse ci sarebbe potuto sfuggire qualche altra cosa.
Mi auguro solo che il vaccino sia prontamente disponibile e fruibile da parte di tutti, nel tempo più breve possibile, perché intravedo unicamente nel vaccino una via d’uscita a questa situazione. Sinceramente mi preoccupa il fatto che ci sia, non per volontà nostra o del Governo, ma per difficoltà oggettive, un rallentamento nell’esecuzione dei tamponi di massa, quelli dedicati ai medici e agli over 60; io direi, però, che bisogna essere ottimisti, non direi positivi, altrimenti la consigliera Caso mi dice che “positivo” non è giusto dirlo in questo momento. Dico che bisogna essere ottimisti e io lo sono.
Ci aggiorniamo presto nelle Commissioni per provare a capire quello che si può fare. Grazie a tutti e buon lavoro.
Grazie, Sindaco.
Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Cercherò di essere breve e sintetico.
La situazione, per quanto riguarda lo specifico del Teatro Pubblico Pugliese, è conosciuta. Noi siamo consorziati, siamo associati e abbiamo le nostre quote. Possiamo tranquillamente incidere su ciò che si potrà decidere in futuro per quanto riguarda il Teatro Pubblico. Non si mette in discussione l’appartenenza, ma quella comunque è una discussione lunga e per quanto mi riguarda al momento anche inutile.
La cosa importante è quella di incidere nella scelta delle compagnie che dovranno fare la stagione teatrale in futuro. La Commissione specifica dovrà essere coinvolta nelle decisioni della stagione teatrale futura. È indispensabile, privilegiando ciò che è il patrimonio che abbiamo sul nostro territorio.
Qui si mette, secondo me, un punto di partenza di base, senza voler andare nella polemica. Detto ciò, è stato veramente piacevole discutere, purtroppo, di una cosa poco piacevole. Cerchiamo di essere squadra e di far sentire la voce di Grottaglie a tutti i livelli. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Ci sono altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Prima di passare alle operazioni di voto, prego tutti i consiglieri di attivare la videocamera e passo la parola al Segretario Tamburrano. Ricordo a tutti i consiglieri che il Segretario Tamburrano farà l’appello, chiedendovi l’espressione del vostro voto. Ovviamente non c’è bisogno dell’immediata esecutività per questo punto all’ordine del giorno. Dovete esprimere soltanto un voto.
Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
D’Alò Ciro (presente, favorevole); Annicchiarico Giovanni (presente, favorevole); Cabino Anna (presente, favorevole); Caso Raffaella (favorevole); Cometa Andrea (presente, favorevole); D’Abramo Gabriele (favorevole); D’Alò Saveria (presente, favorevole); Danese Loreto, assente; De Carolis Giulio; Delli Santi Antonio (favorevole); Di Palma Pierluigi; Donatelli Francesco (favorevole); Gianfreda Ciro (favorevole); Lacava Alessandra (favorevole); Manigrasso Alfonso (favorevole); Marangella Aurelio (favorevole); Marinelli Giovanni (favorevole); Miglietta Gabriella (favorevole); Petrarulo Ciro (favorevole); Rossini Domenico (favorevole); Russo Antonietta, assente; Santoro Michele, assente; Serio Massimiliano; Siliberto Noemi (favorevole); Zimbaro Massimo, assente.
18 favorevoli e 7 assenti.
Il punto all’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dei presenti.
Dichiaro chiuso il Consiglio comunale alle ore 20,06, augurando una buona serata a tutti i consiglieri comunali e agli ospiti che sono intervenuti.
Grazie ancora, buona serata.