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C.c. Grottaglie - 14.07.2021
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Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti e a tutte.
Iniziamo il Consiglio comunale. Prego il Segretario Tamburrano di procedere con le operazioni di appello. Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Buongiorno a tutti. D’Alò Ciro (presente); Annicchiarico Giovanni (presente); Cabino Anna (presente); Caso Raffaella (presente); Cometa Andrea (presente); D’Abramo Gabriele (presente); D’Alò Saveria (presente); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (assente); Dellisanti Antonio (presente); Di Palma Pierluigi (assente); Donatelli Francesco (presente); Gianfreda Ciro (assente); Lacava Alessandra (presente); Manigrasso Alfonso (presente); Marangella Aurelio (presente); Marinelli Giovanni (presente); Miglietta Gabriella (presente); Petrarulo Ciro (presente); Rossini Domenico (presente); Russo Antonietta (presente); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (presente); Siliberto Noemi (presente); Zimbaro Massimo (assente); De Carolis Giulio (presente).
Sono venti presenti, cinque assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Tutti gli assenti sono assenti giustificati.
Possiamo iniziare questa seduta di Consiglio comunale. Do il benvenuto agli ospiti che hanno accettato l’invito a partecipare a questo Consiglio comunale per il punto all’ordine del giorno: “Discussione sull’attuale stato di crisi del comparto aereo stabilimento Leonardo di Grottaglie”.
Vorrei ringraziare per le sigle sindacali Davide Sperti, rappresentanti della UILM, Angela Sansonetti, rappresentante Cisl FIM, Pasquale Caniglia, rappresentante della FIOM. Poi vorrei dare il benvenuto anche ai consiglieri regionali Massimiliano Stellato e – si collegherà tra poco, così come ci è stata data conferma – Vincenzo Di Gregorio.
Do il benvenuto anche agli onorevoli parlamentari, Gianpaolo Cassese, già collegato; siamo in attesa del collegamento dell’onorevole Giovanni Vianello e siamo in attesa anche del collegamento dell’assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci.
In attesa che si colleghino gli altri ospiti, volevo procedere con i lavori del Consiglio comunale, chiedendo a tutti i consiglieri di poter discutere come primo punto, per necessità, la surroga del nuovo consigliere comunale rispetto alle dimissioni del consigliere comunale Pierluigi Di Palma.
Chiedo al Consiglio comunale se è necessaria la votazione per l’inversione del punto all’ordine del giorno, mettendo come primo punto la surroga del consigliere comunale.
Se non è necessaria la votazione per poter invertire l’ordine del giorno, proseguirei con la lettura del dispositivo.
Speaker : INTERVENTO.
Presidente, secondo me si può procedere.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo.
Speaker : INTERVENTO.
Anche secondo me. Sono d’accordo. Benissimo.
Procediamo, anche secondo me.
Speaker : PRESIDENTE.
Procedo con la lettura del dispositivo. Okay, va benissimo così.
Il Presidente, a seguito dell’apertura del Consiglio, comunica che per effetto delle dimissioni dalla carica di consigliere comunale del signor Di Palma Pierluigi Umberto, presentata in data 6.7.2021, protocollo n. 19825, eletto nella lista di Volare alto, consultazioni amministrative del giugno 2016… c’è un refuso di scritto: è stato eletto in qualità di candidato Sindaco, c’era un refuso nel dispositivo, eletto in qualità di candidato Sindaco; il signor Maurizio Stefani, quale primo dei non eletti della medesima lista, La Puglia in più, ai sensi dell’articolo 45 del decreto legislativo 267 del 2000, surroga il consigliere dimissionario.
Il Presidente precisa che in questa sede il Consiglio comunale è chiamato preliminarmente ad esaminare le condizioni del suddetto eletto mediante la convalida mediante la dichiarazione dell’illeggibilità dello stesso, con relativa sostituzione nel caso in cui dovesse sussistere alcuna delle cause ostative previste dalla legge. Pertanto, lo stesso Presidente propone di procedere in merito.
Chiedo all’intero Consiglio comunale se ci sono istanze per le quali il signor Maurizio Stefani sia incompatibile con la carica a consigliere comunale.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Presidente, chiedo scusa, dovrebbe togliere il termine “medesima lista”, quando ha letto…
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo. Sì, mi scusi, grazie della precisazione, consigliere Manigrasso. Non è la “medesima lista” ma è una lista differente.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Perfetto.
Speaker : PRESIDENTE.
Esatto. Grazie, quindi così come data lettura. È sempre un refuso di scrittura.
Entra il consigliere Gianfreda, in Consiglio comunale. Se non ci sono dichiarazioni di illeggibilità del signor Maurizio Stefani, possiamo passare alla votazione della convalida e surroga del consigliere comunale.
Prego il Segretario Tamburrano di procedere con le votazioni. Consiglieri comunali, dovete esprimere un solo voto, favorevole o contraria, alla surroga del consigliere comunale, in sostituzione del consigliere comunale Di Palma Pierluigi Umberto, del signor Maurizio Stefani.
Prego, Segretario.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Presidente, chiedo scusa: non c’è l’immediata esecutività? Non c’è bisogno dell’immediata esecutività?
Speaker : PRESIDENTE.
No perché è una presa d’atto.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Che cosa?
Speaker : PRESIDENTE.
No, consigliere Manigrasso.
La surroga è automatica sin dalla votazione, infatti poi chiameremo già a partecipare il consigliere Stefani al Consiglio comunale. L’accettazione è immediata, senza l’immediata esecutività.
Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Il principio è costituire il collegio in maniera piena, in modo che il Consiglio possa funzionare. Ecco perché, e lo prevede la legge, non c’è bisogno dell’immediata eseguibilità.
Procedo con l’appello D’Alò Ciro (presente, favorevole)
Con la votazione, chiedo scusa.
Speaker : CIRO D’ALÒ.
Presente, favorevole.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Annicchiarico Giovanni (favorevole); Cabino Anna (presente, favorevole); Caso Raffaella (presente, favorevole); Cometa Andrea (presente, favorevole); D’Abramo Gabriele (favorevole); D’Alò Saveria (presente, favorevole); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (presente, favorevole); Dellisanti Antonio (favorevole); Donatelli Francesco (favorevole); Gianfreda Ciro (presente, favorevole); Lacava Alessandra (favorevole); Ma Donatelli l’ho chiamato? Chiedo scusa, devo aver saltato Donatelli Francesco.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Ho già risposto.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Manigrasso Alfonso (favorevole); Marangella Aurelio (favorevole); Marinelli Giovanni (favorevole); Miglietta Gabriella (favorevole); Petrarulo Ciro (favorevole); Rossini Domenico (favorevole); Russo Antonietta (favorevole); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (favorevole); Siliberto Noemi (favorevole); Zimbaro Massimo (assente).
21 consiglieri collegati on line e 4 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi 21 favorevoli.
È approvato il primo punto all’ordine del giorno. Chiamo ad intervenire all’interno del Consiglio comunale, il signor Maurizio Stefano, il consigliere Maurizio Stefani.
Consigliere Stefani ci sente?
Speaker : MAURIZIO STEFANI.
Sì, sì, vi sento.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo. Benvenuto all’interno del Consiglio comunale. Le faccio a nome di tutto il Consiglio comunale e della cittadinanza un grosso augurio, in bocca al lupo, buona fortuna per svolgere questo incarico nel migliore dei modi.
Speaker : MAURIZIO STEFANI.
Posso avere la parola per una dichiarazione?
Speaker : PRESIDENTE.
Certo, le stavo per passare la parola. Prego, consigliere Stefani.
Speaker : MAURIZIO STEFANI.
Grazie, Presidente.
Illustre signor Sindaco, signori assessori, signor Presidente del Consiglio, signori consiglieri, come è nel mio stile, rientro in punta di piedi in questa Aula consiliare, che negli anni scorsi mi ha visto impegnato in ruolo istituzionale in favore della nostra città di Grottaglie.
Volendo valorizzare la cultura popolare, utilizzo rispettosamente un detto, secondo cui il momento finale di ogni evento da portare a termine è per definizione il più difficile, ne sono consapevole. Tuttavia, avendo in particolare nell’ultimo anno condiviso momenti di intenso arricchimento nel dialogo con il Sindaco, e avendone ammirato la determinazione e la coerenza con cui ha svolto con codesta onorevole maggioranza l’operato politico amministrativo in favore della nostra città, sono onorato di mettere a disposizione di questa Amministrazione a guida D’Alò, la mia concreta esperienza, per compiere insieme a voi l’ultimo tratto che sigillerà la realizzazione di quanto programmato.
Un’assunzione di responsabilità, dunque, che inizia dal mio impegno personale a costruire con il Sindaco Ciro D’Alò e tutti voi le premesse di un dialogo aperto, onesto e costruttivo, perché il percorso amministrativo intrapreso nel 2016, segnato negli ultimi due anni dall’incubo terrificante del Covid-19, che ha dispensato ovunque sofferenza, abbattimento, afflizione e prestazione economica, ottenga risultati importanti nella prossima campagna elettorale, nella quale sarò impegnato in prima persona nella lista Grottaglie democratica per sostenere pienamente senza condizioni la rielezione di Ciro D’Alò a Sindaco di Grottaglie.
Questa è una scelta maturata nella piena consapevolezza che la politica, quella vera con la “P” maiuscola oggi ammonisce ciascuno ad assumere una visione rinnovata della realtà che non smetta mai di guardare oltre. Ed allora, continuare a intuire i problemi, a usare in modo efficace la parola e la ragione, ricondurre sempre le normali tensioni umane su un terreno di dialogo, spesso nella verità. Tutto ciò ci aiuterà a conservare quello sguardo lungo, in grado di proseguire nel realizzare insieme quel sogno divenuto progetto di cambiamento, per il bene della nostra città di Grottaglie. Auguri a noi, intenti a lavorare in modo incessante e a varcare questo traguardo.
Vi ringrazio per l’attenzione. Sinceramente, è un augurio che possiamo dare una svolta definitiva per tutto ciò che ci è accaduto. Ci auguriamo sempre di lavorare nel bene e nel giusto per la nostra amata Grottaglie.
Grazie a tutti per l’ascolto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Stefani. Benvenuto ancora.
Possiamo passare al secondo punto all’ordine del giorno: “Discussione sull’attuale stato di crisi del comparto aereo stabilimento Leonardo di Grottaglie”.
Volevo dare il benvenuto all’assessore Alessandro Delli Noci, che si è appena collegato, e anche al segretario generale della Uilm Taranto, Antonio Talò. Benvenuti. Ci sentite?
Speaker : ANTONIO TALÒ, Uilm Taranto.
Sì, buongiorno. Buongiorno a tutti e buon lavoro.
Grazie di averci convocato.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a voi per aver accettato l’invito.
L’assessore Delli Noci probabilmente adesso non ci sente, ma avrà modo…
Speaker : ALESSANDRO DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia.
Sì, salve, ci sono, sono presente.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay, buongiorno, assessore.
Speaker : ALESSANDRO DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia.
Buongiorno a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Così come data lettura della scaletta degli interventi, iniziamo con la presentazione del punto all’ordine del giorno da parte del consigliere comunale Francesco Donatelli. Successivamente, giusto per ricapitolare anche all’assessore regionale e al signor Talo, che si sono collegati in questo momento, prenderanno la parola le firme sindacali, i consiglieri regionali, i parlamentari intervenuti, l’assessore regionale. Poi apriremo la discussione al Consiglio comunale. Prego, consigliere Donatelli, per l’esposizione del punto all’ordine del giorno.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, soprattutto agli ospiti che sono intervenuti a questo Consiglio comunale.
Colgo l’occasione anche per mandare un saluto e un in bocca al lupo al consigliere Maurizio Stefani per il suo ritorno in Consiglio comunale. Con l’occasione, consentitemi anche di salutare il Segretario generale, Mauro Tamburrano. Immagino che questa sia l’ultima seduta di Consiglio comunale in cui è presente e ci assiste come sempre egregiamente.
Detto questo, entro nel merito del punto all’ordine del giorno. Un punto all’ordine del giorno, su cui sta per iniziare la discussione, che è segnato da tantissime anomalie. Anomalie dovute anche al fatto di aver disatteso il deliberato unanime di un Consiglio comunale, addirittura del 27 novembre, dell’anno scorso.
Dopo otto mesi si tiene un Consiglio comunale che si era deciso, deliberato di tenerlo con le modalità che sono scritte nell’ordine del giorno che sto per leggere. Anomalia quindi anche per l’impostazione di questo Consiglio comunale. Non è mai successo che in un Consiglio comunale aperto, con presenza di ospiti, la scaletta degli interventi fosse decisa autonomamente dal Presidente. C’è sempre stato un passaggio in Conferenza dei Capigruppo per concordare il tipo di interventi. C’è sempre stato, e questa è un’altra anomalia.
Detto questo, io leggo l’ordine del giorno, allegato alla delibera n. 35 del 27 novembre 2020, che ha per oggetto “Crisi dello stabilimento Leonardo di Grottaglie”: “Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie sta attraversando una profonda crisi legata a quella più ampia del comparto aereo, accentuata negli ultimi mesi dalla emergenza Covid-19. Vi è un forte ridimensionamento dell’attività produttiva, che ha portato alla riduzione della costruzione delle fusoliere del Boeing 787, per cui la consegna passa da 14 a 6 fusoliere al mese. Ciò sta determinando una grave incertezza per il futuro dei lavoratori dello stabilimento di Grottaglie, tanto che sono in atto azioni di protesta da parte delle organizzazioni sindacali.
La preoccupazione dei lavoratori non riguarda solo l’attuale congiuntura di crisi e continuo calo produttivo, ma il futuro dello stabilimento stesso, perché, quando sarà conclusa la fase legata all’attuale commessa Boeing, non si sa cosa avverrà dopo.
Tutto ciò premesso, il Consiglio comunale, richiamata la mozione del Consiglio regionale della Regione Puglia del 4 luglio 2017, che ha trovato concrete specificità nella delibera di indirizzo della Giunta regionale, la n. 1681 del 20 ottobre 2017, la quale prevede di perseguire una politica di sviluppo economico-sociale che integri le potenzialità del porto di Taranto e quelle dell’aeroporto di Grottaglie, prevedendo la costituzione di un polo logistico integrato, porto-aeroporto.
Tenuto conto degli impegni esistenti tra Leonardo Finmeccanica e la Regione Puglia, circa la sottoscrizione di appositi accordi di programma per nuove linee di sviluppo sul territorio, ai quali si ritiene necessario dare esecuzione.
Il Consiglio comunale pertanto invita il Sindaco ad assumere tutte le necessarie iniziative per scongiurare un preoccupante futuro che penalizzerebbe il territorio e che genera profonda inquietudine tra i lavoratori e le loro famiglie; impegna il Sindaco di Grottaglie a convocare una seduta di Consiglio monotematica invitando il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore alle attività produttive della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, nonché i consiglieri della Regione Puglia eletti nella provincia di Taranto, le sigle sindacali e il management della Leonardo Finmeccanica, per discutere ed acquisire informazioni in merito alla vertenza Leonardo Finmeccanica-lavoratori, e nello specifico, sul futuro dello stabilimento Leonardo di Grottaglie”.
Mi rivolgo quindi agli egregi invitati presenti. Siete stati invitati a una discussione che vi era necessità di fare otto mesi fa, tant’è che molte cose sono cambiate, in peggio, purtroppo, per i lavoratori e per il territorio. Tanto per fare un esempio: nell’ordine del giorno che ho appena letto si parla appunto della riduzione della costruzione delle fusoliere, che passa da 14 a 6. Dobbiamo aggiornarlo, perché proprio l’altro giorno, il 7 luglio scorso, l’amministratore delegato di Finmeccanica ci ha ricordato, ha ricordato a tutti che la crisi della Leonardo di Grottaglie è una crisi profonda, che si aggrava sempre di più. Si passa quindi non da 14 a 6, ma addirittura da 14 a 4. Questa situazione di grandissima difficoltà, sul territorio, di una fabbrica, una fabbrica che praticamente rappresenta la reale alternativa alla monocultura dell’acciaio, con la presenza dell’ex Ilva sul nostro territorio, avevamo, abbiamo la fortuna di avere uno stabilimento moderno, con tantissimi lavoratori giovani, che purtroppo, per tanti motivi, non può andare avanti come era programmato.
Per questo è importante, o meglio, era importante discutere allora, così come da unanime decisione di tutto il Consiglio comunale. Questo non è stato. Ma è ancora peggiore, la situazione, perché in questo Consiglio comunale c’è un convitato di pietra, manca l’attore principale di questa questione, manca l’azienda, manca il rappresentante, quello che abbiamo richiesto in quell’ordine del giorno, e lo abbiamo richiesto tutti, come Consiglio comunale. Questo cosa vuol dire? Vuol dire da una parte che sicuramente c’è stata inadempienza anche da parte del Presidente del Consiglio e del Sindaco, che evidentemente non si sono attivati concretamente per invitare il management, qualcuno della direzione dell’impresa. Quindi, non c’è l’impresa: manca l’interlocutore principale, si fa una discussione in assenza del rappresentante più importante in questa discussione.
Sappiamo come stanno le cose grazie appunto all’audizione dell’amministratore delegato che ho citato prima. Non abbiamo sentito, né visto nessun tipo di intervento da parte degli onorevoli tarantini, a proposito di questa audizione, soprattutto per chiedere lumi e certezze per lo stabilimento di Grottaglie. Non c’è nessuna prospettiva seria di fronte a questo quadro. Io ho parlato di imbarazzo, perché ci imbarazza questa situazione nei confronti di chi è stato invitato. Noi, però, a questo punto, come Gruppo consiliare di Grottaglie domani, ancora una volta siamo costretti ad esprimere con la nostra più grande forza il dissenso nei confronti di questo tipo di comportamento, ripeto, sia del Sindaco che del Presidente del Consiglio comunale.
Pertanto, il Gruppo consiliare di Grottaglie domani, per protesta, abbandona l’Aula. Saluto tutti e vi lascio al buon lavoro, a questo punto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Donatelli, prima che lei e il suo Gruppo abbandoniate l’Aula, volevo dirle che l’ultima comunicazione con la Leonardo Company risale al 12 luglio 2021. Grazie e buona giornata.
Io devo chiedere scusa al Sindaco, che mi aveva chiesto la parola per dare il benvenuto agli ospiti. Passo la parola anche al Sindaco Ciro D’Alò. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Intanto, buongiorno a tutti.
Do il benvenuto al consigliere Stefani, in Consiglio comunale, come nuovo consigliere comunale, gli dico in bocca al lupo per il suo lavoro. Ringrazio per la partecipazione tutti i consiglieri regionali, parlamentari, l’assessore regionale in rappresentanza della Regione. Siamo in questo Consiglio comunale per dibattere di un tema che ha sempre la sua attualità. Al netto delle polemiche, la questione è sempre stata seguita in filo diretto con i rappresentanti territoriali, regionali e nazionali, come avranno modo di meglio rappresentare loro stessi.
In ogni caso vi ringrazio, ringrazio la presenza dei sindacati, che potranno portare i messaggi dall’interno della fabbrica, sulle condizioni che vivono i lavoratori in questo momento, affinché questa discussione, questo dibattito possa essere proficuo e foriero di soluzioni positive a tutti i livelli.
Grazie e buon lavoro a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Iniziamo con gli interventi così come li abbiamo annunciati precedentemente.
Chiedo alla Uilm, avendo due rappresentanti, di fare un unico intervento, o di dividere il tempo a disposizione dei cinque minuti, anche per correttezza nei confronti delle altre sigle sindacali, ma anche degli altri rappresentanti istituzionali. Decidete voi chi interviene, o se intervenite entrambi, vi invito sempre a gestire lo stesso tempo a disposizione che hanno gli altri, cinque minuti.
Speaker : ANTONIO TALÒ, Uilm Taranto.
Interviene Sperti, ovviamente, perché se volete, come è legittimo, sapere la situazione più tecnica dello stabilimento è la persona giusta.
Io mi limito, vi rubo due minuti. Per carità, è tutto legittimo quello che ho sentito poco fa, però io credo che sulla questione di Grottaglie la politica sia ancora un po’ lontana. Se qualcuno legittimamente ha posizioni diverse e spesso contraddittorie sulla ex Ilva, io dico anche con un pizzico di amarezza, che noi della UIL non abbiamo notato ancora la politica sul pezzo.
Grottaglie rischia seriamente, purtroppo, anche alla luce di quanto dichiarato dall’amministratore delegato l’altro giorno, e anche alla luce di alcune news che arrivano dalla stessa Boeing, che sono datate di recenti, ieri. Credo che servirebbe, una volta per tutte, fare sinergia e stare sul pezzo, al di là delle bandiere. Ripeto: è legittimo quello che ho sentito poco fa, però credo che questo sia il modo sbagliato di affrontare le situazioni, soprattutto di affrontare la questione di Grottaglie nella maniera giusta.
Do ovviamente la parola a Davide Sperti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Segretario Talò.
Prego, signor Sperti.
Speaker : DAVIDE SPERTI, Uilm Taranto.
Buongiorno a tutti.
Ringrazio anch’io per averci invitato, per aver provato a discutere con i rappresentanti dei lavoratori. È importante, oggi avere anche interlocutori regionali e nazionali, perché bisogna uscire, così come il problema di Grottaglie e la sua generazione esulano dalla […].
Dopodiché, c’era un vecchio management, prima del 2017, non quello attuale, che ha isolato lo stabilimento e tutto il comparto civile, quindi il comparto aerostrutture, che oltre Grottaglie vi ricordo che impegna Pomigliano e Nola in Campania e Foggia in Puglia, dopo di noi. Si è creata quindi una divisione isolata, con l’Aeronautica che vedeva nella compensazione militare e civile la propria forza, una divisione isolata con la volontà, neanche tacita […] dopo aver risolto l’indebitamento della divisione stessa.
Nel 2017 vedevamo un po’ la luce perché l’attuale management – poi abbiamo capito che erano annunci – annunciava la volontà di rilanciare la divisione, e quindi anche lo stabilimento di Grottaglie. Noi abbiamo sempre denunciato il problema della mono committenza con Boeing, che ci vincolava troppa al mercato.
Sempre nel 2017, le problematiche che prima ho ricordato, di natura produttiva, venivano in qualche modo risolte da un accordo che doveva essere tombale con Boeing, cioè con l’unica committente. In qualche modo, in parole povere, diceva: va beh, Grottaglie ha risolto le problematiche legate alla qualità, tempi, efficacia, eccetera, quindi Boeing ci dava la possibilità di avere lavoro potenziale, perché non c’erano gli ordini, non ci sono mai stati, c’erano opzioni di acquisto sul mercato. Se cioè il 787 come velivolo innovativo, come scommessa vincente, avesse continuato la sua crescita sul mercato, avremmo avuto lavoro sicuramente fino al 2030. Non ci sono mai stati ordini fino al 2030, c’era la possibilità di essere legati alla commessa fino al 2030. Questo ci dava una speranza per il futuro, in cambio di una rivisitazione dei costi commerciali, di mantenere un’efficienza produttiva che poi è stata davvero mantenuta dai lavoratori, oltre, e questo è molto importante, a un rateo produttivo basato su 14 coppie di fusoliere/mese.
Gli attuali livelli occupazionali su Grottaglie, cioè, che sono, ve lo ricordo, 1.300 lavoratori diretti legati a Leonardo Grottaglie aerostrutture, più i lavoratori di FATA Logistic e LGS, che sono società controllate da Leonardo e i lavoratori dell’indotto, arriviamo ad una forza lavoro di 1.800 lavoratori.
Questi si reggono su un livello di produzione di 14 coppie di fusoliere/mese, anche in base a un accordo commerciale che non è stato mai smentito da Boeing. Nonostante la crisi, cioè, questo vincolo contrattuale noi dovremmo mantenerlo. Detto questo, le 14 coppie di fusoliere/mese sono state anche raggiunta, a Grottaglie, nel 2019, quindi i lavoratori hanno fatto completamente il loro. Tutti i lavoratori: i lavoratori diretti, i lavoratori dell’indotto, i lavoratori delle società controllate, nello stabilimento.
Detto questo, già nel 2019 le mutate condizioni del mercato ci preoccupavano. Il sindacato l’aveva annunciato e denunciato, richiamando anche l’azienda alle proprie responsabilità, perché noi siamo tra quelli che pensano che i problemi si anticipano, non si vanno a risolvere o a sperare di risolvere una volta che scoppiano. È chiaro che certe tematiche vanno secondo noi denunciate in tempo, con dei confronti e con la volontà di evitare che poi ci siano le crisi. La mono commessa produttiva quindi ci preoccupava, perché le condizioni di mercato sovranazionali cambiavano. Già le tensioni commerciali tra USA e Cina avevano portato a un calo del rateo produttivo del 787 , che impattava anche Grottaglie prima del Coronavirus.
Boeing aveva già annunciato che nel 2020 Grottaglie sarebbe scesa da 14 coppie di fusoliere/mese a 12 e a 10. Noi quindi già sapevamo che saremmo scesi a 10 coppie di fusoliere, con una saturazione del 30 per cento e un taglio dei volumi da 14 a 10. L’avevamo denunciato. L’azienda tranquillizzava l’ambiente.
Dopodiché, è scoppiato il Coronavirus e il resto è storia. Ovvio: gli effetti delle normative anti-Covid sul traffico aereo, le compagnie aeree completamente compromesse, non si vola più e il mercato, come ha detto l’amministratore delegato alla Commissione attività produttive, è fermo. La richiesta, quindi, adesso, noi dal 2021 siamo scesi fino a 6, anche a 5 coppie di fusoliere/mese nel 2020; nel 2021 siamo 4 e qualcosa, quindi abbiamo un calo dei volumi di oltre il 50 per cento. Immaginate da 14 coppie di fusoliere/mese cosa significa passare a 4 e qualcosa.
Nel 2021 abbiamo raggiunto un accordo sindacale che ha permesso di evitare gli ammortizzatori sociali sotto ogni forma per evitare soluzioni traumatiche da un punto di vista retributivo nei confronti dei lavoratori, parlo solo dei diretti, perché i lavoratori dell’appalto vivono di ammortizzatori sociali dallo scoppio della pandemia.
Detto questo, è chiaro che noi non sappiamo cosa succederà nel 2022. Guardate: la soluzione come volumi produttivi sarà assolutamente analoga. Anzi, vi do una nuova notizia: è uscito da un’agenzia di stampa straniera il problema che per problematiche tecniche legate ai velivoli fermi sull’unica linea produttiva a Charleston, di assemblaggio finale, è probabile, per dei controlli che deve fare l’ente ispettivo che Boeing calerà ulteriormente la produzione del 787. Siccome le agenzie di stampa fino ad oggi, purtroppo, non si sono mai sbagliata, è probabile che il rateo produttivo calerà ulteriormente, quindi saremo in condizioni più che negative rispetto alle attuali situazioni che sono già molto gravi per lo stabilimento.
Abbiamo […] la soluzione al taglio dei volumi. Avremo un incontro con l’azienda il 21 luglio a Roma, e faremo certamente la nostra parte, noi abbiamo le idee ben chiare, e vedremo che novità ci sono sui carichi di lavoro e quant’altro. Anche perché, l’accordo sindacale che ho citato prima portava, oltre alla soluzione del 2021 annunci sui droni Euromale e quant’altro, che avrete sentito, per cui c’era l’ipotesi di iniziarne lo sviluppo dal 2021, ma è una produzione che comunque sia si vedrà a Grottaglie forse fra 5-6 anni, ma vado spannometricamente. Ma oltre agli annunci non abbiamo visto nulla all’inizio dello sviluppo. Cioè, di questo drone non abbiamo assolutamente più notizie.
Abbiamo un problema, quindi, di gestione del […] così grave nel 2022, per quanto riguarda gli analisti, fino a tutto il 2023. Qualcuno dice che ci sarà una lieve ripresa del mercato sul 787 dal 2024, per cui forse dopo il 2025 si torna ai volumi pre-Covid. Ma badate bene: a 14 coppie di fusoliere/mese, che sono i volumi pre-Covid, noi non torneremo più. Quindi, comunque, nella migliore delle ipotesi, lo dice anche la Leonardo, torneremo a 10. C’è una parte di saturazione, di taglio dei volumi che è strutturale per lo stabilimento di Grottaglie. Aggiungere attività produttive per Grottaglie quindi è vitale per il futuro dello stabilimento. Questo è il problema dei prossimi anni, perché la situazione contingente, mi dice qualcuno, durerà anni.
Poi c’è il problema prospettico, di prospettiva.
Speaker : PRESIDENTE.
Signor Sperti, mi perdoni, mi tocca un ruolo bruttissimo, quello di contingentare i tempi.
Speaker : DAVIDE SPERTI, Uilm Taranto.
Chiudo molto velocemente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie mille, mi scusi.
Speaker : DAVIDE SPERTI, Uilm Taranto.
La Leonardo ha annunciato, lo ha ripetuto, lo aveva fatto anche in precedenza, che il mercato traina la Leonardo su altri settori, che non è il settore civile, che non è l’aerostruttura. Questi già avevano una strategia operativa che andava verso l’elettronica, gli elicotteri e quant’altro. Con il PNRR, avranno la possibilità di finanziare le loro strategie operative. Non ci sarà un’alimentazione, credo, nelle aerostrutture: lo ha annunciato l’amministratore delegato. Ora chiudo, visto che il tempo è poco e non voglio togliere spazio agli altri, dicendo che è fondamentale che tutti i portatori di interesse, regionale, visto che c’è l’assessore allo sviluppo economico, e nazionale, visto che sono presenti degli onorevoli, si facciano portavoce, insieme al sindacato, del problema legato allo stabilimento di Grottaglie, perché se non c’è la possibilità di richiamare la Leonardo sicuramente a quelle che sono le sue responsabilità, ma i Ministeri competenti, non ci sarà una soluzione. O si crea osmosi e lavoro tra le divisioni, e Leonardo internalizza attività che all’estero, o all’esterno, prima di dare all’estero o all’esterno va a saturare la […] in saturazione come Grottaglie e il comparto aerostrutture, o io non vedo la possibilità di risolvere il problema. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, signor Sperti. Mi scuso se di nuovo capiterà di interrompervi, ma lo faccio sempre dopo che è passato un po’ di tempo, proprio per poter avere una discussione concentrata sull’argomento, poter ascoltare tutti ed evitare che poi qualcuno venga a mancare per impegni presi. Passo la parola alla CISL FIM, nella persona di Angela Sansonetti.
Signora Sansonetti, prego.
Speaker : ANGELA SANSONETTI, CISL FIM.
Salve. Io sarò più breve perché Davide ha riassunto quali sono i punti fondamentali della nostra preoccupazione e della nostra azione sindacale.
Come diceva lui, Aerostrutture, che sono i quattro stabilimenti rimasti al sud, si occupa soprattutto del civile. Stando a come si è espresso Profumo durante la riunione in Parlamento, Aerostrutture, cioè il civile, non è uno di quegli ambiti dove vogliono investire prossimamente, è questa la preoccupazione fondamentale.
Noi da Grottaglie ci occupiamo solo chiaro di aerostrutture, quindi abbiamo solo il civile. L’Euromale, questo nuovo progetto che avevano detto che dovevano iniziare a portare qui a Grottaglie, in realtà ancora non dà i suoi frutti, sarà un lunghissimo progetto e saturerà pochissime persone, se confrontiamo con le 1.300 di cui parlava Davide. Noi stiamo cercando di fare delle azioni per attirare l’attenzione e per far capire che se la politica, insieme alla struttura nazionale della Leonardo non interviene, sicuramente nei prossimi anni staremmo a parlare di problemi di cassa integrazione, problemi di lavoro, i soliti problemi che abbiamo qui al Sud, insomma.
Cerchiamo quindi di prevenire i problemi invece di curarli una volta che arriveranno. E sicuramente arriveranno, viste queste prerogative, Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, signora Sansonetti, rappresentante CISL FIM.
Passo la parola al rappresentante Fiom, Pasquale Caniglia. Prego, signor Caniglia. Accenda il microfono per cortesia.
Speaker : PASQUALE CANIGLIA, FIOM.
Mi sentite?
Speaker : PRESIDENTE.
Un attimo soltanto, mi scusi se la interrompo. Volevo dare il benvenuto al consigliere regionale Di Gregorio, che si è collegato pochi istanti fa. Benvenuto.
Prego, signor Caniglia, in rappresentanza della FIOM.
Speaker : PASQUALE CANIGLIA, FIOM.
Grazie innanzitutto per l’invito e per l’attenzione che la politica sta iniziando a mettere su quello che è lo stabilimento di Grottaglie.
Non voglio aggiungere altro rispetto a chi mi ha preceduto, dal punto di vista tecnico e numerico di quello che sta succedendo, però devo necessariamente dire, per dare anche spunto alla discussione del Consiglio comunale, vista anche la presenza delle Istituzioni, innanzitutto che mi rammarica, però non mi sorprende, il fatto che non ci sia l’azienda, in questa discussione.
Leonardo continua a non parlare con le Istituzioni, continuano a non parlare con il territorio, continua a non dire quello che ha in mente di fare. Considerando che stiamo parlando del più grande gruppo industriale a partecipazione statale presente in Italia, la cosa è abbastanza grave; e visto che l’amministratore delegato viene nominato dalle Istituzioni stesse, la cosa è ancora più grave.
Detto questo, secondo me dobbiamo partire da due punti fondamentali. Uno è quello relativo alla questione rispetto alla crisi del settore aerostrutture, che impatta particolarmente su Grottaglie. Però, dovendo dire le cose come stanno, Leonardo ha dichiarato 1.000 esuberi in tutta la divisione aerostrutture. La divisione aerostrutture conta circa 5.000 addetti in tutti e quattro i siti e ha dichiarato 1.000 esuberi, di cui 500 da gestire con prepensionamenti, quindi con un accompagnamento alla pensione utilizzando l’ex articolo 4 Fornero, e altri 500 da gestire con ricollocazioni, per cui ricollocheranno le persone negli altri siti della Leonardo stesso, che comunque fuoriusciranno dalla divisione aerostrutture.
Già queste dichiarazioni dovevano bastare, dal mio punto di vista, per come vediamo noi le cose, perché le Istituzioni si allarmassero dicendo: guardate, essendo lo stabilimento di Grottaglie, come è stato anche detto in apertura, nell’intervento, impattato, logicamente…Non è impattato, fortunatamente, dalla questione prepensionamento, aggirandosi l’età media dei lavoratori dello stabilimento sui 35 anni. Logicamente, quindi ci dobbiamo preoccupare se le altre 500 ricollocazioni impattano sullo stabilimento di Grottaglie. Questo è uno.
Non bisogna poi nemmeno tralasciare le dichiarazioni alla Camera circa il piano industriale dello scorso 7 luglio dell’amministratore delegato Profumo. Questi ha dichiarato chiaramente, in maniera esplicita, che sta cercando, lo ha detto in questi termini, ha utilizzato queste testuali parole “qualche proprietario”, facendo anche l’esempio di Hitachi. Per chi non lo sapesse Hitachi era ex Finmeccanica, era anche questa partecipazione statale, poi è stata ceduta al gruppo giapponese. Ha fatto questo esempio l’amministratore delegato, quindi facendo intendere che comunque sta provando, in qualche maniera, a ricollocare la divisione aerostrutture. Io spero di no, e ci auguriamo di no. La situazione però è questa, e non bisogna far finta di non ascoltare le dichiarazioni.
Detto questo, al di là della discussione dei 500, come verranno ricollocati, discussione che faremo anche noi come parti sociali con l’azienda, ai tavoli giusti, il punto che vorrei far notare, approfittando anche, appunto, della presenza degli onorevoli e assessori regionali è come si pongono la politica e le istituzioni in questa discussione.
Fino ad oggi la politica, permettetemi di dirlo, lo dico anche con una sorta di vena polemica, è stata totalmente assente. La politica è stata assente, non ha inciso nelle dinamiche industriali, ed è lontana, ancora non ha acceso i riflettori sullo stabilimento di Grottaglie, forse presa anche da quella che è la discussione, purtroppo ormai annosa dell’ex Ilva. È pur vero, però, ormai, che rischiamo che lo stabilimento di Grottaglie diventi anche questo una vertenza, perché numeri alla mano, stiamo parlando di quello.
Secondo me, le Istituzioni devono spingere affinché innanzitutto Leonardo ci dica chiaramente che cosa vuol fare dello stabilimento di Grottaglie. Aspettare, da quelli che sono i dati che ci hanno prospettato, fino al 2024-2025, provare a sopravvivere, a galleggiare, è complicato. Poi non sappiamo cosa avverrà dopo, visto che bisogna differenziare, e in maniera unitaria lo abbiamo detto a tutti che bisogna togliere questo vincolo della famosa monocommittenza sullo stabilimento di Grottaglie.
Abbiamo chiesto più volte, anche tramite lettere, interlocuzioni, mail formali e altre discussioni, anche l’intervento degli onorevoli del territorio. Come dico sempre, l’amministratore delegato è stato messo lì dalla politica. Approfitto della presenza anche dell’onorevole Cassese: lo ha ammesso anche il 5 Stelle, lì – parlo della nomina di Profumo come amministratore delegato. Non può essere, quindi, che adesso questo non spieghi cosa voglia fare dello stabilimento di Grottaglie e cosa della divisione aerostrutture. Dopo le ultime dichiarazioni, bisognerà prendere una posizione netta. Io mi auguro che la politica lo faccia.
Bisogna prendere una posizione netta rispetto allo stabilimento di Grottaglie. Non bisogna dimenticare che su Grottaglie si sono già persi circa 7-800 posti di lavoro dell’indotto, perché nel 2016 è iniziata una mattanza sociale, nel silenzio sempre delle Istituzioni. Adesso quindi necessariamente bisogna prendere una posizione chiara e netta su quello che la politica vuol fare per lo stabilimento di Grottaglie. Non possiamo permetterci di aspettare che Leonardo faccia proclami, perché poi ovviamente Leonardo, e lo dimostriamo adesso, negli incontri importanti come questo Leonardo manca.
Mancando quindi l’artefice, quello che decide, la politica non può far finta di non sentire, o girarsi dall’altra parte. Quindi veramente io lo faccio come invito, ma necessariamente bisogna partire dai rappresentanti dei territori, quindi sul territorio, perché Leonardo, ricordiamolo sempre, lo stabilimento di Grottaglie è stato fatto con i fondi regionali, con i soldi dei contribuenti. Bisogna quindi necessariamente che Leonardo, vista la partecipazione statale, dia risposta al territorio, non è un privato che può fare quello che vuole. Già il privato parla con le Istituzioni, quindi Leonardo ancora di più deve farlo.
Secondo me, quindi, la politica, partendo dal territorio, anche da voi rappresentanti del Comune di Grottaglie, deve iniziare a far capire quello che prevede su Grottaglie, se c’è un progetto di sinergia anche rispetto all’aeroporto, se c’è un progetto di sinergia anche rispetto all’Università di Taranto. Questo, cioè, deve fare una società come Leonardo in un territorio, non può chiudersi a riccio, ermeticamente, e discutere, quando discute con le parti sociali, e non parlare con le Istituzioni di quello che vuol fare sul territorio.
Secondo me, quindi, ripeto, la politica deve iniziare a spingere seriamente su Leonardo, deve farlo uscire allo scoperto, anche tramite interrogazioni parlamentari, visto che abbiamo anche la fortuna di avere onorevoli che fanno parte del Governo. Bisogna quindi iniziare a spingere su Leonardo e far capire quello che succede nello stabilimento di Grottaglie. Altrimenti, poi, rischiamo che sia troppo tardi.
Leonardo, infatti, secondo me… L’amministratore delegato Profumo l’ha detto chiaramente cosa ha in mente di fare la divisione aerostrutture, ce l’ha fatto capire. E noi non possiamo far finta di niente e star lì, ad attendere gli eventi. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, signor Caniglia, rappresentante FIOM.
Passo la parola adesso ai consiglieri regionali. Passo la parola al consigliere Massimiliano Stellato. A seguire, la parola andrà a Vincenzo Di Gregorio. Consigliere Stellato.
Speaker : MASSIMILIANO STELLATO, consigliere regionale.
Grazie, Presidente. Mi è piaciuto molto l’intervento ultimo di chi mi ha preceduto, del signor Caniglia, se non vado errato, anche perché ci sollecita la proposta, anziché la semplice battaglia di vertenza occupazionale. Abbiamo semplicemente ritrovato, oggi, una modalità nuova di ripercorrere un passo istituzionale che ci porta alla comunità di intenti, perché questa è una battaglia di territorio. Ovviamente, mi permetto di dire che come qualche altro collega – siamo stati appena eletti, posso dire solo da qualche mese – ci ritroviamo ad occuparci di questa storia soltanto a partire da qualche mese.
Mi ha preceduto, il signor Caniglia, quando parlava di sinergia istituzionale, perché Leonardo ha una partecipazione statale, quindi l’assenza dai tavoli istituzionali come questo, che riesce a mettere assieme l’intera filiera istituzionale, alla presenza delle organizzazioni sindacali, non può vedere assente l’azienda. Da parte mia, cosa ho in mente? Due profili. Uno che ovviamente mi permetterò di concordare con l’assessore al ramo, l’assessore Delli Noci, molto attivo sui territori, e che riguarda il profilo aziendale. Quella comunità di intenti che è possibile trovare con il tessuto imprenditoriale del territorio, in uno con quello della ricerca e della formazione universitaria, secondo me potrebbe essere un buono snodo di rilancio.
Chiudo raccontandovi della preoccupazione per la vertenza sindacale, perché come voi sono anch’io sollecitato al riguardo da tanti amici, e dell’indotto e della linea diretta di attività lavorativa. Per quanto mi riguarda, solleciterò la task force regionale, Leo Caroli, al riguardo, per cominciare a muovere i primi passi affinché non sia troppo tardi.
Queste sono le due cose che tenevo a raccontarvi, e che come da impegno vi farò sapere. Grazie a voi e buon lavoro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Stellato.
Passo la parola al consigliere regionale Di Gregorio.
Speaker : VINCENZO DI GREGORIO, consigliere regionale.
Grazie, Presidente, grazie per l’invito. Non ricordo se fra gli invitati ci fosse anche l’azienda, oggi, stamattina. Qualcuno me lo può confermare?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, ovviamente sì, consigliere Di Gregorio, al netto della polemica del consigliere Donatelli. Ovviamente, come Presidenza del Consiglio, mi sono personalmente premurato di mandare invito ufficiale all’azienda, oltre agli inviti che sono stati estesi, con i rapporti istituzionali, degli assessori che prenderanno dopo la parola.
Speaker : VINCENZO DI GREGORIO, consigliere regionale.
Benissimo, grazie. Intanto, grazie per l’invito.
Volevo ricordare a qualcuno che mi ha preceduto che io ho partecipato alla manifestazione dei sindacati 15 giorni fa, davanti allo stabilimento, perché pensavo e penso ancora che sia stata una grande manifestazione unitaria dei quattro stabilimenti, è stato un bel segnale di unità.
Io vorrei partire da quel segnale di unità, perché è giusto quello che ha detto il signor Caniglia, prima: dobbiamo fare squadra e dobbiamo aprire questo tavolo, che per la verità ho già sollecitato […] vado a fare già i primi interventi a settembre-ottobre, perché i sindacati non sono stati fermi, in questi mesi, ma hanno sempre denunciato la situazione con puntualità, in rapporto anche a tutto quello che accadeva nello stabilimento, cosa su cui loro sono molto, molto attenti e più preparati di noi.
Avevo già allertato la task force, l’ho già rifatto 15 giorni fa, dopo l’intervento mio allo stabilimento. Attualmente, sono in contatto con l’assessore Delli Noci per capire il da farsi. Certamente, la questione dell’unica committenza è un grande problema. È un grande problema, funziona un po’ come funziona in banca: quando c’è un cliente che è singolo e va via, rimani scoperto, ed è così anche per lo stabilimento di Grottaglie.
La politica, quindi, si deve far carico di questo. Non ci sono alibi per noi e non ci sono nemmeno alibi che siamo stati eletti negli ultimi sette mesi. Adesso ci stiamo, ci dobbiamo mettere la faccia, ci dobbiamo mettere l’impegno. Tocca a noi risolvere questo problema, insieme ai sindacati e alle Istituzioni tutte, e questa è l’unica strada. Quindi, servitevi di noi per quello che possiamo e che pensate che noi possiamo fare.
Io fisicamente, ma anche col cuore e con la mente sono vicino a tutti gli operai, uno per uno, perché ogni operaio rappresenta una famiglia e il lavoro è fondamentale. Oggi bisogna stringere i denti e salvare i posti di lavoro, veramente con grande coraggio e con grande determinazione. Non so se dobbiamo fare un documento insieme, firmato da tutti, ma ognuno per il proprio grado istituzionale, deve fare la sua parte. Io lo sto già facendo e continuerò a farlo attraverso l’assessorato competente. Grazie ancora per l’invito. Sono a disposizione per tutto quello che potrete individuare come strada da intraprendere.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Di Gregorio. Seguendo la scaletta, vorrei passare la parola agli onorevoli parlamentari.
Passo la parola all’onorevole Giampaolo Cassese, che si è collegato sin dall’inizio del Consiglio comunale; l’onorevole Giovanni Vianello aveva dato disponibilità, evidentemente ha avuto qualche imprevisto dell’ultimo momento. Comunque lo aspetteremo nell’eventualità si dovesse collegare durante il Consiglio comunale.
Onorevole Cassese, prego.
Speaker : GIANPAOLO CASSESE, deputato.
Grazie.
Ringrazio sicuramente per questo invito, perché ci dà la possibilità, ovviamente, di confrontarci su un tema così importante. Evito di salutare tutti gli ospiti, anche istituzionali, i sindacati e tutti i consiglieri comunali perché impiegherei troppo tempo.
Cerco di dare qualche risposta, ovviamente, ai vari contributi che sono emersi. Sicuramente, parlo per quanto riguarda, la politica non è affatto distratta e non è affatto assente. Sbaglio anche personalmente, forse, in comunicazione, perché se evidentemente non arrivano dei messaggi, è colpa mia che non li riesco a far emergere.
In questi mesi, ma se vogliamo, da quando mi sono insediato, ho sempre seguito questo tema con una particolare attenzione. Non sarà difficile per i sindacati, magari in un confronto con l’azienda, chiedere se il deputato Cassese li sente settimanalmente. Me l’hanno confermato perché dicono: “dottor Cassese, lei ci chiama tutte le settimane, non è che cambi molto, la situazione, da una settimana all’altra”, questo giusto per tranquillizzare che l’attenzione c’è ed è massima. Ovviamente, compatibilmente anche con gli strumenti che magari abbiamo.
Prima si parlava anche di interrogazioni. Ho presentato anche interrogazioni. Molte volte, però, non è sufficiente neanche un’interrogazione per risolvere delle problematiche.
Ho apprezzato anche l’intervento di Sperti, che faceva anche un resoconto dei trascorsi. Sicuramente degli errori sono stati fatti anche nel passato, perché non si è mai lavorato seriamente ad un’uscita dalla mono committenza. Si prendeva tempo, si rinviava. Probabilmente, nessuno immaginava che sarebbe arrivata una situazione come quella della pandemia, del Covid, che ha messo ovviamente in difficoltà tutti i Paesi, in particolare proprio il settore delle aerostrutture, quindi il problema è diventato velocemente drammatico.
Ora, come dicevo, l’azienda la sento, l’ho sentita anche questa mattina per cercare di capire quali fossero le novità, perché già da diversi giorni, anzi settimane, mi dicevano che stavano per uscire con una linea nuova, anche su quelli che sono i programmi produttivi anche sullo stabilimento di Grottaglie, perché è indubbio che si sta lavorando ad altre ipotesi che non sono legate soltanto alla fusoliera, che sappiamo porterà i suoi problemi per gli anni a venire, quindi in effetti non mi hanno saputo comunicare novità semplicemente perché hanno ancora bisogno di ore o di alcuni giorni.
Sicuramente l’azienda uscirà prima della semestrale, cioè prima dell’incontro con gli investitori e con gli analisti e comunque prima della pausa estiva, cercando di tranquillizzare anche lo stabilimento di Grottaglie, ma io direi tutta la Divisione aerostrutture, e forse anche per questo l’azienda non fa annunci che magari possano essere interpretati male da altre ambiti territoriali locali.
Quindi novità ovviamente non ve ne porto, perché non ho una sfera di cristallo. Sicuramente però va detto che l’azienda ha messo un certo impegno quest’anno anche dal punto di vista della salvaguardia occupazionale, cioè non sono stati, anche per gli accordi con i sindacati, utilizzati strumenti come ammortizzatori, sostegno, cassa, ma, detto tra noi, non mi meraviglierei se in un prossimo futuro si facesse accesso a questi strumenti perché, come sappiamo, la divisione è in grandissima difficoltà, erode anche gran parte della cassa dell’azienda, le perdite sono (l’abbiamo sentito anche l’altro giorno) sui 300 milioni annui, che probabilmente l’azienda non riuscirà a subire come perdite ogni anno.
Non mi meraviglierei personalmente se si arrivasse a un accesso agli ammortizzatori sociali, ma quello che l’azienda almeno garantisce in queste interlocuzioni è che Grottaglie non sarà interessato da elementi traumatici, anzi, anche prima, quando si parlava del rischio di licenziamenti, che abbiamo già detto non ci saranno, ma anche di mobilità, l’azienda continua in queste interlocuzioni a dirmi che Grottaglie non sarà interessata da questi fenomeni. Si continuerà a lavorare a delle ipotesi alternative.
Anche io sono rimasto, perché – ripeto - non si rimane insensibili, un po’ sorpreso dalle parole dell’AD dell’altro giorno, quando diceva di essere alla ricerca di un nuovo proprietario, quindi ho immediatamente chiesto chiarimenti su quelle parole, e il chiarimento mi è stato dato nel senso che Leonardo non vuole uscire dal settore aerostrutture, quando lui dice nuovo proprietario intende dire anche un rafforzamento di una partnership strategica sul settore aerostrutture, allargando magari anche ad altri soggetti a livello anche europeo, per cercare di sostenere maggiormente questo settore dell’aerostrutture che in solitudine ha difficoltà a mantenere.
Questo anche perché se si lavora con Boeing e Boeing riduce la commessa, la produzione (abbiamo letto anche noi nelle ultime ore che potrebbe abbassare ancora), di certo il futuro non può essere legato soltanto a questo tipo di lavoro e di intervento.
Ho chiesto ovviamente anche aggiornamenti sui fondi europei, questo l’ho fatto anche in Commissione Difesa per capire se fosse già arrivato, perché voi sapete che la parte ingegneristica Leonardo la sta portando avanti, però è sicuramente un po’ (...) delle istituzioni politiche, in questo caso del Ministero della Difesa. Purtroppo - lo ricordo – il MEF è rimasto per diverse settimane senza Capo di Gabinetto, e questo non ha aiutato, quindi poi quel documento deve arrivare alla votazione delle Camere per essere approvato alla Camera.
Non è ancora arrivato (quello che posso ovviamente garantire, così come ho detto anche negli scorsi mesi, quando sono intervenuto in merito), ma, una volta che arriverà alla Camera, sarà anche mia premura continuare a sollecitare il Presidente di Commissione affinché ci sia un rapido incardinamento a sostegno di questa progettualità.
Sicuramente non potrà essere soltanto Euromail la soluzione delle problematiche perché, come diceva giustamente anche la dottoressa Sansonetti, impiegherà 200-250 unità a pieno regime anche dopo il 2022, quindi anche quella non è purtroppo una soluzione immediata, come anche - attenzione - le nuove ipotesi, ovviamente loro evidenziano che non è domani mattina, ma occorrerà poi metterle ovviamente in linea con il resto della produzione.
Voglio anche concludere, perché so che il mio tempo è scaduto, in base all’intervento che veniva fatto sempre un po’ sui politici. Per esempio, si parlava anche di indotto poco fa e dico francamente che, se l’B è ancora aperta oggi, probabilmente si deve anche all’intervento del sottoscritto proprio con Boeing, e non sarà neanche questo difficile verificare con la stessa proprietà.
Io non so un politico di professione, quindi non guardo molto agli annunci e alle promesse, cerco di portare a casa dei risultati, però vi garantisco che mi impegno maggiormente ad essere vicino anche a voi, ovviamente sono contento che oggi siano coinvolte tutte le Istituzioni anche regionali, e sono convintissimo che la sinergia sia l’unica soluzione operativa che si possa mettere in campo per raggiungere degli obiettivi. Resto a disposizione dei sindacati, con alcuni dei presenti ho interloquito più volte, ma - ripeto - sono a disposizione di tutti per quanto mi riguarda su una problematica che preoccupa tutti. Essendo del territorio, come potete immaginare, ho anche amici o persino parenti che mi sollecitano, perché preoccupati del loro posto di lavoro. Vi ringrazio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, onorevole Cassese.
Passo la parola all’assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci. Prego, assessore.
Speaker : ALESSANDRO DELLI NOCI, assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia.
Salve a tutti, non posso accendere la telecamera perché non sono in un buono stato fisico.
Ho ascoltato un po’ tutti gli interventi, vorrei chiarire un po’ di cose. La prima è che, per quanto riguarda l’intervento lucidissimo dell’onorevole Cassese, le interlocuzioni che fa la politica non per forza vanno attraverso la stampa, a volte avvengono in maniera istituzionale e forse in alcuni casi è anche inopportuno che vadano attraverso la stampa, perché in questo momento, un momento di agitazione, un momento di crisi economica anche mondiale, qualsiasi proclama può essere illusorio, mal interpretato o temporaneamente negativo.
La cosa che rispetto al primo intervento è utile chiarire è che ad oggi non esiste nessuna vertenza, cioè ad oggi, ufficialmente, sul tavolo regionale del SEPAC, che è stato anche sollecitato dal consigliere Di Gregorio e dal consigliere Stellato, non esiste nessun tavolo, perché non è stata avviata nessuna procedura di Cassa integrazione, grazie al lavoro impeccabile (lo dico senza infingimenti) di collaborazione che c’è stata in questi mesi tra i sindacati e l’azienda.
L’azienda oggi ha mantenuto gli impegni previsti a nono mandare nessuno in Cassa integrazione, ma non è detto, come ha detto l’onorevole Cassese, che in futuro non lo debba fare. Detto ciò, ad oggi, da ultima nota da me ricevuta ... poi c’è stata una serie di una serie di altri incontri, uno alla presenza del Sindaco, quando abbiamo portato in visita l’Ambasciatore di Israele, proprio per provare a costruire sinergie che possano generare mercato, perché si dice che la politica non fa nulla, ma la politica prova ad azionare meccanismi tali che arrivino nuove opportunità.
Certamente la mono commessa non aiuta, ma stiamo provando a diversificare in un periodo di grande crisi. Leonardo in questo momento è in crescita unicamente nel settore militare, che è l’unico settore in cui le commesse arrivano, nel periodo del Covid, non viaggiando, non si costruiscono aerei e quindi il numero di fusoliere non si può inventare. È vero che è un’azienda partecipata dallo Stato, ma è un’azienda che risponde ai criteri del mercato, ai criteri degli investitori, e quindi non si può pensare di sciogliere banalmente una problematica mondiale ben più ampia.
Per quanto riguarda l’investimento ad oggi avvenuto, grazie, come ho detto, ai sindacati e ai lavoratori in primo luogo, le 140 giornate di fermo produttivo sono state coperte dai lavoratori e dall’azienda, e credo che questo sia un risultato di assoluto rilievo. È chiaro che la preoccupazione per il futuro è importante, nell’incontro che abbiamo avuto con il Sindaco ci è stato assicurato che nel 2023 dovrebbe aumentare la produzione per arrivare non, come è stato detto, che non si tornerà mai più alle 14 al giorno, anzi ci è stato assicurato che arriveranno alle fusoliere iniziali massimo nel 2025, ma molto probabilmente nel 2024, è chiaro che ad oggi sono unicamente proclami, abbiamo preoccupazioni, così come ce l’avete voi, abbiamo messo a disposizione di Leonardo tutte le misure regionali per garantire sia il tema dell’affiancamento nel caso di partenza attraverso il SEPAC, ma anche gli strumenti regionali per avviare nuove possibilità produttive attraverso gli strumenti dei contratti di programma, che abbiamo ribadito più volte come disponibilità per sollevare la situazione e provare a diminuire il tema della mono committenza.
Abbiamo interlocuzioni costanti, e di questo vi terremo informati. Per lo stabilimento di Grottaglie – ve lo dico senza infingimenti, non sono originario del vostro territorio, ma anche dal punto di vista generazionale gran parte delle persone che lavorano lì hanno fatto l’università con me, quindi le mie notizie sono interne, sono di prima mano e ho rapporti costanti - il nostro interesse è per questo stabilimento, che è straordinariamente importante per Grottaglie, ma che non è l’unico su cui stiamo lavorando. Vi anticipo infatti che stiamo lavorando per nuovi insediamenti industriali, e credo e spero che la Fiera dell’aerospazio, che ci sarà il 4 settembre prossimo, possa essere l’occasione per allargare sul mercato mondiale a nuove opportunità sia come opportunità industriali, ma anche per provare a generare insediamenti e committenze rispetto alle realtà industriali ad oggi presenti.
Siamo a lavoro anche per la presenza di Fincantieri su Taranto e speriamo anche su Grottaglie, l’attenzione è massima, l’invito che vi faccio, e chiudo, non potendo aggiungere altro, è alla massima prudenza, perché siamo tutti sulla stessa barca territoriale e dobbiamo, ognuno secondo le proprie competenze, le proprie attività, provare ad avere interlocuzioni.
Forse sarebbe il caso di fare un aggiornamento costante ogni 15 giorni, per aggiornarci sulle attività e provare a capire come trovare possibili soluzioni, perché rischiamo che, andando nelle mezze notizie, ognuno di noi si faccia solo del male. Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Delli Noci.
Passo la parola per l’inizio della discussione del Consiglio comunale all’assessore Bonfrate. Prego, assessore.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Buongiorno a tutti e ringrazio tutti gli ospiti e tutte le Istituzioni presenti questa mattina.
Come diceva l’assessore Delli Noci, non è necessario fare delle parate istituzionali per dire che si occupiamo del problema. Informalmente io ho incontrato i sindacati, ma anche Leonardo, da cui una volta al mese mi facevo aggiornare su quali fossero le novità, e, come dicevano sia l’onorevole Cassese che l’assessore Delli Noci, di novità non ce ne sono tante, ma ribadisco il concetto che il non comunicare in modo ufficiale attraverso la stampa, attraverso un post sui social l’interesse dell’Amministrazione, sulla questione di Leonardo non è sicuramente corretto. L’Amministrazione da sempre è interessata al problema, è interessata ai lavoratori, per cui l’interesse, la convocazione, la partecipazione di tutte le Istituzioni presenti questa mattina fanno capire come l’interesse per la questione Leonardo riguardi tutto il territorio, quindi abbiamo il Parlamento, abbiamo il Governo, abbiamo il Governo regionale, abbiamo i consiglieri regionali e tutto il Consiglio comunale attenzionati sulla questione.
Voglio quindi soltanto ribadire il concetto che non è necessario fare una parata istituzionale per interessarsi al problema. Ringrazio comunque tutti e mi dispiace comunque effettivamente che il Gruppo rappresentato dal consigliere Donatelli abbia abbandonato l’Aula, perché è una questione che riguarda tutto il Consiglio comunale, non soltanto la maggioranza, quindi mi dispiace per questo, vi saluto e vi ringrazio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Bonfrate. Comunico ai consiglieri che si possono prenotare per eventuali interventi per la discussione del Consiglio comunale.
Si erano prenotati i consiglieri Caso, Cometa e Serio. Passo la parola al consigliere Serio, che mi ha chiesto di poter intervenire.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Presidente, solo un piccolo inciso.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, consigliere Manigrasso, prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Chiedo scusa agli altri colleghi, però non volevo togliere la parola agli invitati.
Veramente velocissimo, solamente per stigmatizzare il comportamento dei richiedenti il Consiglio comunale per l’abbandono dell’Aula, scusarci a nome dell’intero Consiglio comunale con tutti gli invitati per una cosa che, a livello istituzionale, comporta realmente un gravissimo sgarbo, perché gli stessi invitati erano stati richiesti dai consiglieri che hanno sottoscritto la richiesta del Consiglio comunale, avendoli invitati e poi deciso di andare via, non partecipando a questo Consiglio comunale, in cui, da quello che si sta vedendo, ognuno sta portando il proprio contributo.
A nome del Consiglio comunale mi scuso con tutti gli invitati, li ringrazio per l’intervento e continuo a stigmatizzare il gravissimo comportamento dei tre Consiglieri sottoscrittori della richiesta anche nei confronti degli stessi lavoratori, perché loro hanno sempre sostenuto la richiesta di questo Consiglio comunale, che è stato veramente difficile convocare mettendo insieme tutti gli invitati, tutti gli attori in un contesto così drammatico quale quello che stiamo vivendo adesso.
Era solo per questo, Presidente, e la ringrazio per la parola.
Speaker : PRESIDENTE.
Si figuri, consigliere Manigrasso. Io non ho voluto nemmeno dare spazio a questa polemica inqualificabile, un comportamento istituzionalmente inqualificabile dei consiglieri che hanno abbandonato l’Aula. Era voluta la mia indifferenza nei confronti di questi consiglieri, che non rendono degna la parola della rappresentanza istituzionale.
Per questo vorrei anche continuare senza dare importanza e adito a questi consiglieri comunali, che non rappresentano degnamente in Consiglio comunale il loro ruolo.
Prego, consigliere Serio, grazie.
Speaker : MASSIMILIANO SERIO.
Buongiorno a tutti, grazie a tutti e ringrazio innanzitutto i gentili ospiti, saluto l’onorevole Cassese, l’onorevole Vianello, se si è collegato, i consiglieri regionali e li ringrazio per il lavoro che fanno quotidianamente per la nostra Regione Puglia. Ringrazio soprattutto e solidarizzo con i sindacati del nostro territorio, che vivono momenti drammatici, momenti veramente di grande tensione, e lo dico veramente con il cuore, ringraziandoli per il lavoro che fanno quotidianamente con tutti quegli operai che purtroppo stanno vivendo una crisi talmente importante, soprattutto nel nostro territorio, che è in crisi da anni, come diceva bene prima il segretario della UIL, Tonino d’Alò, dopo la grande questione annosa, ora si apre un’altra questione, quella di Leonardo.
Vorrei andare per punti. La prima cosa che mi sento di condividere è dare gli auguri di benvenuto al consigliere Maurizio Stefani, noto alla politica per il lavoro che ha fatto negli anni scorsi e per quello che dovrà fare, seppur in breve tempo, quindi un augurio e un abbraccio all’amico consigliere Maurizio Stefani.
Per quanto riguarda invece l’abbandono da parte del Gruppo, di cui non mi viene in mente il nome perché i Gruppi nascono così, innanzitutto ringrazio per questa loro iniziativa, che poi lascia il tempo che trova. Non c’è bisogno nemmeno di sottolineare il comportamento, perché siamo di fronte a una crisi che non coinvolge tanto noi o gli attori che insieme sanno seguendo questi lavori, quanto tantissime famiglie, quindi è sotto gli occhi di tutti il loro comportamento, che non capisco e non condivido, ma è evidente che loro sono ormai entrati in una campagna elettorale e non so a cosa porterà questo loro comportamento.
Io mi calo subito nel punto più importante, perché mi sembra molto più importante di quello che abbiamo detto poco fa in merito ai consiglieri. Credo che tra la politica e i sindacati ci debba essere molta più coesione (mi permetto di dire, non per trovare una scusa), perché è evidente che tutti insieme potremmo arrivare a un grande obiettivo, cioè stare tutti insieme, lavorare insieme, politica e sindacati, è evidente che renderebbe il traguardo molto più vicino.
Per questioni di quanto fa il Governo attuale so benissimo quello che sta facendo l’onorevole Cassese, che è in contatto in continuazione con le aziende del territorio e vedo molte sue attività a Roma, in Parlamento, essendo trasferito qualche giorno alla settimana su Roma vedo le dinamiche parlamentari e quello che fa l’onorevole Cassese, come vedo il lavoro che sta facendo la Regione Puglia. In buona sostanza, io non vorrei fare quello che dà la benedizione, ma credo che tra Governo, sindacati e Governo regionale ci debba essere più coesione, perché capisco in certi momenti la rabbia dei sindacati quando si chiede alla politica, ma credo che tutti insieme potremmo arrivare ad un grande obiettivo.
È evidente, come dicevo prima, che ci sono questioni importanti in questo territorio, in questo benedetto territorio, mi riferisco a Taranto, la nostra Provincia che vive momenti drammatici. Oggi, a questo si aggiunge la più grande crisi pandemica del dopoguerra, siamo di fronte a una crisi mondiale e quindi è evidente che il mercato inizia a venire meno.
L’auspicio – e vado a concludere, ringrazio i colleghi consiglieri che mi hanno dato la possibilità di intervenire subito perché, trovandomi sul posto di lavoro, devo continuare il mio, seguendo voi direttamente - è mettersi tutti insieme, e un grazie particolare anche al nostro territorio, perché io ho ringraziato la politica e i sindacati soprattutto, solidarizzando con gli operai, però credo che anche la politica del nostro territorio, e mi riferisco all’Amministrazione comunale che viene chiamata in continuazione seguendo le dinamiche, dal Sindaco fino ad arrivare all’Assessore comunale, credo che mettendoci tutti insieme potremmo quantomeno guardare da vicino il problema, senza additarci a vicenda.
Con questo io ringrazio tutti i gentili ospiti che sono intervenuti dal Governo nazionale ai sindacati, ai consiglieri regionali e all’Assessore, augurando a tutti noi un proficuo sviluppo delle vicende che incombono sia a Taranto in termini di ex Ilva, sia Leonardo in termini di territorio. Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Serio.
Passo la parola alla consigliera Caso. Prego, consigliera Caso.
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Buongiorno a tutti. Chiedo scusa se non attivo la telecamera, ma ho paura di perdere la connessione e mi riservo di farlo quando ci sarà poi da votare.
Intanto un benvenuto al consigliere Stefani per essere entrato a far parte di questo gruppo. Permettetemi di dire quanto io ritenga un atto irrispettoso nei confronti della Leonardo abbandonare il Consiglio comunale, soprattutto in questo momento così difficile per queste persone, ma evidentemente loro come agenda politica hanno altro.
Credo che i lavoratori stiano vivendo una situazione , e non solo loro, ma anche le famiglie, quindi sento il dovere di esprimere tutta la nostra solidarietà sia ai lavoratori che alle famiglie. L’emergenza Covid sicuramente ha pesato ed è stato un carico ancora maggiore su una situazione che già non godeva di ottima salute.
Mi auguro vivamente che la Leonardo possa tornare agli antichi splendori e anche di più, i segnali di ripresa si cominciano a vedere e sono convinta che l’impegno sinergico di tutte le forze produttive, sindacali e istituzionali, in questo momento debba concentrarsi, essere stretti e dare una mano grossa, importante, che lasci il segno, affinché la Leonardo possa avere un nuovo slancio produttivo, magari anche istituendo un tavolo di concertazione.
Intanto auguriamoci di arrivare ai livelli pre-Covid, perché credo che sarebbe già un buon passo, e magari, rimanendo uniti, poter andare anche oltre le 14 fusoliere. Io sono convinta che i presenti, sono convinta che la maggioranza, sono convinta che il Sindaco, sono convinta che tutti grottagliesi sono pronti a stringersi e a dare una mano a questa realtà così importante per Grottaglie. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Caso.
Chiedo scusa ai consiglieri che si sono prenotati, ma dopo la consigliera Caso ci ha raggiunto il Sindaco di Monteiasi, Cosimo Ciura. Benvenuto, Sindaco.
Speaker : COSIMO CIURA, Sindaco di Monteiasi.
Buongiorno. Chiedo scusa per il ritardo ma, come ben sapete, soprattutto nei piccoli Comuni siamo più indaffarati. Ringrazio il collega, amico Ciro D’Alò per questa possibilità, mi unisco a voi e faccio mie le vostre rimostranze e il supporto per questa questione.
Ho sentito solo l’ultimo intervento della consigliera Caso e volevo rimarcare che non è soltanto una problematica riguardante Grottaglie, ma ci tengo a precisare, non per polemica, che lo stabilimento Alenia ricade per percentuale in maniera di gran lunga superiore nel territorio di Monteiasi, quindi siamo vicini alla lotta e al supporto agli operai e a tutto il sistema Leonardo.
Ci tenevo a precisare soltanto questo.
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Sì, ma non volevo sminuire assolutamente, però per Grottaglie è una bellissima realtà, quindi Grottaglie più che mai deve tutelarla.
Speaker : COSIMO CIURA, Sindaco di Monteiasi.
Anche per noi che ce l’abbiamo a 500 metri, con tutti i pro e contro che subiamo, però per il lavoro facciamo anche questo. Grazie.
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Scusami, Giovanni, posso aggiungere solo un’altra cosa che nell’emozione mi è sfuggita?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliera.
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Credo che sia importante, tra l’altro, che i lavoratori dell’indotto assorbiti con contratti a termine, siano assolutamente salvaguardati, perché il piano industriale non deve farli trovare a livelli occupazionali diversi, quindi dobbiamo tutelare anche questa situazione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Caso.
Consigliere Cometa, prego.
Speaker : ANDREA COMETA.
Grazie, Presidente, un benvenuto veloce al collega consigliere Stefani e saluto tutti gli ospiti, dagli onorevoli consiglieri regionali ai sindacati.
Si parlava di mancanza di interesse delle Istituzioni, ma io non ci sto a sentire questa affermazione perché la politica si sta interessando alla questione, così come è stato rimarcato anche prima. È chiaro che però, da un certo punto di vista, vado in difficoltà di fronte agli atteggiamenti che abbiamo appena visto, atteggiamenti che legittimano questa mancanza di fiducia. Mi riferisco chiaramente al Gruppo politico che fa capo al consigliere Donatelli, Grottaglie Domani.
Parliamo di una persona che è stata quarant’anni in Consiglio comunale, che marcia sulle vecchie logiche opportunistiche e strumentali. Il consigliere Donatelli adesso non c’è, però sicuramente risponderà a mezzo social, come è sua consuetudine. Nel momento in cui Renzi ha portato la mono committenza a Grottaglie e lui faceva parte dello stesso Partito, dove era il consigliere Donatelli, che stava facendo in quel preciso istante? Oggi invece si sta praticamente rifacendo una verginità.
Non diamo troppa importanza, però è giusto rimarcare la differenza tra chi realmente si sta occupando della situazione e chi invece coglie ogni occasione per strumentalizzare qualsiasi situazione e trarne un vantaggio elettorale a questo punto.
Se siamo in queste condizioni a livello industriale nella Provincia di Taranto è proprio perché c’è un’approssimazione di una certa parte politica nell’affrontare alcuni temi per il proprio tornaconto personale. Da un’altra parte dobbiamo chiedere rispetto per il territorio, ma il territorio come fa a chiedere rispetto? Deve avere un’unica voce per poter chiedere rispetto, ma questo viene meno se questa voce è bassa e frammentata. Ecco perché dobbiamo continuare a essere compatti da questo punto di vista, e quello che sta avvenendo oggi con la presenza di colleghi di tutti i livelli istituzionali è un passo importante da rivendicare nei confronti innanzitutto delle famiglie che attingono la loro stessa sussistenza dallo stabilimento di Leonardo, dei sindacati che stanno costantemente sul pezzo a chiedere tutele, come è giusto che sia.
Possiamo fare questo unendo gli intenti e continuando a tenere alta l’attenzione, partendo dal rispetto, rispetto principalmente per i lavoratori e per i sindacati. Ricordo che con i sindacati abbiamo fatto diversi incontri pubblici, interventi di movimento e rigenerazione e anche oggi in questo Consiglio comunale ci stanno dando un valido contributo dall’interno dello stabilimento.
Questo è un punto importante, Taranto non è solo acciaio, come ormai abbiamo capito tutti, ci sono diverse fonti di approvvigionamento e di sussistenza anche sociale delle famiglie e dei lavoratori di indotti che non sono legati esclusivamente all’acciaio-
Leonardo è una di queste realtà, è la classica Big Company, che però poi non dà risposte, atteggiamento riprovevole quanto l’atteggiamento di chi ha convocato questo Consiglio comunale e poi si è assentato. Se Leonardo oggi non partecipa al Consiglio comunale, non dà risposte a livello istituzionale, non dà risposte all’assessore comunale, all’assessore regionale, non dà risposte a nessuno, cosa dobbiamo pensare? Dobbiamo pensare che se Leonardo oggi si presenta nel Consiglio comunale di Grottaglie, ha paura di essere convocato anche dai Consigli comunali dei paesi limitrofi e – perché no? - della Provincia, e - perché no? - di Taranto? È sempre una società a partecipazione pubblica, che ha l’obbligo di dare risposte al territorio, l’obbligo di dare risposte pubblicamente, in Consiglio comunale, non può arroccarsi e stare chiusa dentro le sue mura.
La cosa peggiore secondo me è vivere senza una risposta, senza che qualcuno ti possa dire "guarda, tu hai questa prospettiva a breve, medio e lungo termine, ma ti sto dando qualcosa, ti sto dando delle informazioni". Se non diamo informazioni, invece, causiamo uno stato di incertezza che come territorio non ci possiamo permettere.
Nutro un minimo di ottimismo, perché l’allentamento della situazione pandemica, la ripartenza dell’economia di tutto il mercato stanno iniziando a sbloccare qualcosa. È chiaro che poi ci sono tantissime opportunità, tra cui il PNRR. In questo caso l’Europa non ci ha insegnato niente, perché c’è sempre la questione del divario nord/sud e la stessa situazione si riflette sul discorso Leonardo, perché, se ci facciamo caso, Moretti al nord ha battezzato tutti gli stabilimenti come divisione veicoli, per cui lì sono andati a finire tutti i progetti ricchi, mentre al sud solamente aerostrutture con progetti a basso margine di ricavo. Allora, dobbiamo spingere innanzitutto sul riequilibrio di queste opportunità nel territorio italiano, quindi tra nord e sud, sfruttando soprattutto la grossa opportunità logistica che rappresenta il nostro territorio.
Concludo qui il mio intervento, non me ne vogliate se ho buttato tutto d’impeto, ma è una situazione che mi sta molto a cuore, soprattutto se queste situazioni continuo sempre ad affrontarle constatando il divario che c’è tra nord e sud, perché è un elemento fondamentale che dobbiamo tenere presente nei nostri ragionamenti politici quotidiani.
A questo punto, quindi, proporrei di istituire un tavolo di crisi permanente per quanto riguarda la situazione di Grottaglie, valutiamo questa proposta e facciamo sì che questo riflettore sia costantemente acceso, a partire dal livello più basso, che può essere il Consiglio comunale, fino ai livelli più elevati, fino ad arrivare in Parlamento.
Siamo fortunati oggi ad avere anche la presenza dell’onorevole Cassese, che è del nostro territorio, per cui secondo me quello che possiamo fare è unirci in questo intento. Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Cometa. Passo la parola alla consigliera Siliberto. Prego, consigliera.
Speaker : NOEMI SILIBERTO.
Grazie, Presidente, buongiorno a tutti e a tutte, buongiorno ai nostri graditi ospiti.
Nel discorso che mi ero preparata volevo anch’io brevissimamente ringraziare il consigliere Donatelli per questo punto all’ordine del giorno, ma ancora una volta ha strumentalizzato il Consiglio comunale per la sua campagna elettorale, e chiudo.
Naturalmente io, come rappresentante di Sinistra Italiana, voglio esprimere tutta la mia solidarietà nei confronti dei lavoratori dipendenti, degli operai, che in questo momento storico di pandemia sono messi a dura prova, sono in estrema difficoltà. Oggi, voglio esprimere la solidarietà per i lavoratori della Leonardo dello stabilimento di Grottaglie.
Con rammarico abbiamo notato tutti l’assenza della dirigenza della Leonardo, ma vogliamo ricordare alla Leonardo che noi gli abbiamo dato un aeroporto, che abbiamo modificato il nostro Piano regolatore per l’ampliamento dell’aeroporto, glielo vogliamo ricordare alla dirigenza della Leonardo che abbiamo la pista, che vantiamo essere la più lunga tra le più lunghe di Europa, la Leonardo ricorda che cosa ha fatto Grottaglie? È evidente che questo punto va ricordato, noi dobbiamo assolutamente rivendicare delle risposte, non possiamo avere di contro l’assenza, il nulla, ignoriamo il futuro di questo stabilimento ed è una cosa gravissima.
Ringrazio ovviamente tutti i consiglieri regionali, l’Assessore regionale, l’onorevole Cassese per l’operato che hanno svolto sinora, però bisogna interrogarsi sugli errori che sono stati commessi tanto a Roma quanto a Grottaglie, perché tenete presente che in Italia non esiste una vera politica industriale, che le multinazionali hanno campo libero sul territorio, nonostante la nomina a livello statale dell’Amministratore Delegato, ed è assolutamente impensabile che un’azienda a partecipazione statale come la Leonardo, che, se non erro, ha il 30 o 33 per cento di partecipazione statale, non dia delle risposte sul futuro di questo stabilimento.
Non dico che dobbiamo prendere come esempio la Germania, in quanto le multinazionali presenti nel territorio tedesco, oltre ad un Consiglio di Amministrazione, hanno un organo preposto al controllo sull’operato dell’azienda stessa, e per me sarebbe un sogno avere una politica industriale di questo tipo, non dico questo, ma noi, come Amministrazione comunale di Grottaglie affiancati dall’onorevole Cassese e dalla Regione Puglia, dobbiamo rivendicare delle risposte precise, perché io non vorrei che in futuro, anche se abbiamo dato un aeroporto con la pista più lunga d’Europa del mondo, ci ritrovassimo con un pugno di mosche in mano.
Spero che l’impegno politico del nostro Consiglio comunale, affiancato dalla Regione Puglia, dall’operato dei sindacati e dall’onorevole Cassese, ci veda rivendicare delle risposte concrete e precise.
Grazie, Presidente, io ho terminato.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Siliberto. Ci sono altri interventi?
Speaker : SINDACO.
Presidente, se posso prendere la parola...
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Intanto saluto il Sindaco di Monteiasi, mio collega, con il quale seguiamo da vicino le questioni. Ringrazio i sindacati per il contributo specifico, puntuale e professionale che danno non solo alla discussione, ma anche nei fatti, attraverso il loro operato veramente sinergico, ma soprattutto proficuo, perché riescono in qualche modo a puntellare la posizione dei lavoratori, che è sempre quella del più debole, sempre quella più a rischio.
Ovviamente ringrazio i consiglieri regionali perché hanno dato un contributo e uno stimolo alla discussione, ma soprattutto hanno assunto un impegno politico a monitorare e a portare avanti questo dibattito nelle sedi istituzionali, e all’Assessore, impegnatosi sin dal suo insediamento. Anche prima, devo dire la verità, la questione era monitorata, ma con Alessandro, già venuto più volte qui a Grottaglie, abbiamo incontrato anche i responsabili dello stabilimento, abbiamo avuto un’interlocuzione.
Quello che emerge è che intanto la questione pandemica ha destabilizzato completamente tutti, elemento che non può essere nascosto. Quanto è successo ha messo in grave difficoltà di visione e di organizzazione l’azienda, lo ha fatto nei Comuni lo ha fatto nella società, quindi tutti hanno avuto un’incapacità di reagire nell’immediato e di riprogrammare il futuro.
ci è stato detto, ma è anche all’ordine del giorno, tant’è che negli stessi Consigli comunali lo abbiamo sempre detto a tutti, restiamo uniti, perché questa fase difficoltà va affrontata restando insieme e non dividendoci, facendo i distinguo di colore o di medaglia. Da questo punto di vista, quindi, c’è un lavoro sinergico, probabilmente silente, che, come si diceva va meglio rappresentato, però direi anche che il lavoro che viene fatto a latitudini differenti dai sindacati e dai parlamentari deve incrociarsi e in qualche modo incontrarsi, affinché si possa portare un fronte comune di comunicazione e di risultato.
Posso quindi cogliere l’occasione per proporre al Consiglio comunale di riaggiornarci con una cadenza periodica su questo tema con la disponibilità di tutti, non direi ogni 15 giorni perché dovremmo riconvocarci, al netto di emergenze, a Ferragosto in cui ci sarà un calo di attenzione o di disponibilità, però, essendo alla metà di luglio, subito dopo ferragosto potremmo fare un Consiglio comunale intorno al 20, provando a raccogliere le disponibilità, per aggiornarci sugli sviluppi, sulle cose da fare. Lo possiamo concordare con l’impegno a stare insieme in questo caso, senza divisioni.
Non farei una colpa a chi se ne è andato, sinceramente è legittimo, in politica succede anche questo, poi ognuno saprà misurare, sulla base dell’agire politico di ognuno, la serietà, la capacità di rappresentare i cittadini, la capacità di rispondere ai bisogni, non siamo noi a dover far scuola a chi per quarant’anni è stato in Consiglio comunale o a chi si sente leader del nulla, alla fine non dobbiamo fare qui la discussione, la gente saprà valutare all’occasione, però in questo momento credo che perderci su questo discorso non sia importante.
Certo, aver guadagnato un gettone di presenza per due minuti in Consiglio comunale mi sembra uno schiaffo a chi ancora ci chiede buoni spesa, per cui spero che non sia stato fatto per questo scopo o che vogliano rinunciare come segnale politico al gettone di presenza, perché c’è gente che prende 50 euro di buono spesa in un mese, quindi mi sembrerebbero soldi sprecati in questo modo, visto che sono stati loro a proporre un ordine del giorno e poi ad assentarsi.
Dico questo, fermo restando che non posso non rimarcare il comportamento dell’azienda, che pure in sede informale, con un cambio di rotta e di strategia rispetto alla prima fase 2016- 2017, quando non eravamo neanche ben graditi all’interno dello stabilimento, ha avuto un’apertura che però definirei di facciata, nel senso di tanti convenevoli, ma poca sostanza, perché non hanno fino ad oggi condiviso il cuore della strategia futura dell’azienda. Su questo li stiamo costantemente spronando in ogni occasione, da ultimo con la visita dell’Ambasciatore con l’Assessore, stiamo sul pezzo, anche grazie all’interessamento dell’onorevole Cassese, al quale costantemente riporto la condizione del territorio e trovo la disponibilità.
Certo, probabilmente, come è stato detto, dovremmo comunicare meglio, fare più clamore, ma questo non ci appartiene, perché ci piacerebbe risolvere i problemi, e devo dire che in questa fase le stesse parole dell’Amministratore Delegato segnano un punto fondamentale, cioè che probabilmente, insieme a quanto è emerso dalla discussione, si sta provando a mettere insieme delle risposte che non sono solo legate al drone, ma in realtà su ciò che era in previsione e si sta portando avanti con il potenziamento del settore dell’aerospazio, quindi l’idea di potenziare questo distretto, l’idea di portare completamente il distretto su Grottaglie e di spostare gli investimenti (su questo credo ci sia la condivisione di tutti) ci siano l’impegno e la volontà, perché a Grottaglie, come si diceva, insieme a Monteiasi, insieme a Carosino, agli altri Comuni che sono vicini e sono presenti, abbiamo disponibilità e abbiamo già messo a disposizione il territorio, però abbiamo necessità che ci sia un ritorno.
La Fiera dell’aerospazio, in quanto momento di comunicazione e di incontro, è una grande opportunità sulla quale si lavora da tempo, per attrarre gli investimenti su Grottaglie, così come stiamo lavorando per approvare il Piano strategico dell’aeroporto, Piano che consente di delineare i luoghi dello sviluppo all’interno del sedime aeroportuale e quindi di agevolare gli interventi delle aziende che vorranno investire, agevolare il loro investimento attraverso la ZES e attraverso anche quella zona franca doganale alla quale si sta lavorando.
Si tratta di un progetto che si sta costruendo ormai da molto tempo, sul quale si sta operando, ma ovviamente la pandemia ha causato una battuta d’arresto. Adesso dobbiamo cercare di recuperare il tempo perso e lo si sta facendo con tanto impegno.
Capisco e condivido le preoccupazioni dei sindacati, le preoccupazioni, dei lavoratori, siamo al loro fianco, siamo loro vicini, però questo Consiglio comunale, che, come sapete, interviene principalmente su temi di pianificazione territoriale, di varianti, come stiamo facendo con il Piano di sviluppo dell’aeroporto, che porteremo a breve anche in Consiglio comunale, più che fare questo, ha il compito di stimolare i referenti regionali e nazionali, e lo stiamo facendo, con la promessa di fare meglio e di migliorare anche gli aspetti della comunicazione di ritorno.
Mi sento quindi di dire questo, non perché sia positivo a prescindere, ma perché il Piano di sviluppo che è stato previsto è un Piano che dà buona affidabilità circa la possibilità di nuovi insediamenti alternativi, che possano essere sinergici e stimolare anche investimenti collegati da parte della Leonardo.
Ho capito questo anche dalle interlocuzioni, ovviamente la Regione ha già messo a disposizione degli strumenti e ha dato disponibilità, come l’assessore ha detto prima, ovviamente adesso, come si direbbe alle nostre latitudini, bisogna provare a quagliare per recuperare, perché la pandemia ha creato una voragine profonda, che dobbiamo provare a colmare.
Vi ringrazio tutti, l’impegno è a riconvocarci (proviamo ad acquisire le disponibilità). Devo dire anche che il ritardo è dovuto al fatto di dover mettere insieme tante persone, oltre ad aver atteso invano una disponibilità da parte dell’azienda, che ci aveva per le vie brevi fatto capire che ci poteva essere un possibile intervento, poi di fatto questa cosa è sfumata, però non è importante in questo momento fare polemica, sicuramente stigmatizzare il comportamento è importante, ma dobbiamo provare a costruire, perché comunque l’interlocutore principale resta la Leonardo, la società partecipata dallo Stato, ma che ha una vocazione imprenditoriale e quindi deve fare degli investimenti che abbiano un ritorno economico.
Su questo credo che il Governo potrà fare tanto, così come la Regione Puglia ha già detto di voler fare. Vi ringrazio e rivolgo ai parlamentari, ai consiglieri regionali, all’assessore e ai sindacati veramente un grazie di cuore per questo intervento, per la partecipazione e il contributo, che è sempre importante e ci arricchisce sempre di più di punti di vista che ci permettono di scavare nei posti dove magari sino a questo momento non avevamo provato a scavare, quindi anche sugli aspetti che sono stati sollevati all’inizio delle difficoltà, degli annunci proveremo ad indagare meglio, oltre quelle che sono le notizie in nostro possesso.
Vi ringrazio e vi auguro buon proseguimento.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Chiedo se ci siano altri interventi da parte dei consiglieri comunali. Se non ci sono altri interventi...
Speaker : COSIMO CIURA, Sindaco di Monteiasi.
Presidente, posso soltanto un minuto?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Sindaco.
Speaker : COSIMO CIURA, Sindaco di Monteiasi.
Soltanto per scusarmi con l’onorevole Cassese e le altre autorità, nonché i sindacati, che non avevo visto, per il mancato saluto. Rimarco e mi associo a quello che ha detto il collega Ciro d’Alò, saremo al vostro fianco, ci sentiremo e ci raccorderemo con lui sulle altre attività che dovremo mettere in campo.
Grazie per l’invito e sono a disposizione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie Sindaco.
Al termine di questa discussione aperta in Consiglio comunale, per tirare le fila di quello che è stato questo Consiglio comunale, ovviamente rimarco l’impegno dell’intero Consiglio comunale, raccolgo le disponibilità di tutti gli intervenuti, le sigle sindacali, i consiglieri regionali e gli onorevoli parlamentari a riconvocare, nel breve periodo, ulteriori discussioni che portino all’aggiornamento e a tenere alta l’attenzione sulla tematica in oggetto, sull’andamento della situazione all’interno dello stabilimento Leonardo.
Se non ci sono altri interventi al riguardo, con l’impegno del Consiglio comunale tutto e degli intervenuti a riconvocarci qualora ci fossero novità o comunque periodicamente rispetto alla situazione, ringrazio tutti gli intervenuti a nome del Consiglio comunale, ringrazio tutti i consiglieri comunali, e procederemo con il secondo punto all’ordine del giorno.
Speaker : ANTONIO TALÒ, Uilm Taranto.
Scusi, posso? trenta secondi...
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Segretario Talò.
Speaker : ANTONIO TALÒ, Uilm Taranto.
Solo per chiedere se riteniate opportuno (io penso di sì) che ci sia un documento su questa discussione che, al di là delle positività che fa piacere riscontrare da parecchi interventi, credo che debba (lo faremo noi, eventualmente, come sindacato) esprimere un documento dove questa questione venga messa al centro, perché noi, al di là delle alternative e degli insediamenti che diceva il Sindaco prima, che ci auguriamo però sono molto lontani per quello che sappiamo, noi abbiamo bisogno oggi di risposte, perché, come diceva bene la consigliera Siliberto, se non sbaglio il cognome, noi dobbiamo pretendere che la Leonardo ragioni su Grottaglie da one company, perché aerostrutture non è Leonardo, aerostrutture è il pezzo, tra l’altro il pezzo più piccolo, e dobbiamo pretendere per quello che Grottaglie, per quello che il territorio, per quello che la Regione ha dato alla Leonardo oggi, ieri Finmeccanica, ieri Alenia, che ragioni da subito da one company.
Leonardo ha in pancia progetti, innovazioni, tecnologie, che possono tranquillamente aprire discorsi. Ciro (mi permetto di chiamarti per nome perché ci conosciamo da tanto tempo) parlava di alternative, io credo che con un pizzico di presunzione dobbiamo puntare ad insediamenti aggiuntivi, non alternativi. Se su questo ci fossero due righe, al di là di chi ha legittimamente abbandonato, cosa che non condividerò mai, perché noi come sindacato abbiamo già fatto questo passaggio, il lavoro e i lavoratori non possono avere bandiere, vi pregherei, se possibile, di stilare un documento e di pretendere dalla Leonardo impegni precisi e non illo tempore. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, ovviamente, al di là del verbale di questo Consiglio comunale, dove, proprio per rimarcare e mettere un punto fermo, ho fatto la sintesi di quella che è stata la discussione e degli impegni che il Consiglio comunale ha assunto, sentite tutte le parti intervenute, non so se sia il caso di farlo in questo momento o di aggiornarci attraverso le Commissioni consiliari e un ulteriore Consiglio, in cui potremmo stilare un documento unitario degli intervenuti.
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Penso di poter sintetizzare una nota da trasmettere direttamente all’Amministratore Delegato, riportando la sintesi di quello che ci siamo detti in questa occasione, ribadendo i temi della discussione, le preoccupazioni e la richiesta di risposte rispetto a queste questioni.
Posso quindi impegnarmi da subito a trasmettere una nota, che magari condividiamo prima tutti quanti, in modo da avere l’ok e poi la trasmettiamo, anche per avere nel prossimo Consiglio comunale una eventuale risposta e una disponibilità ulteriore a un chiarimento.
Sicuramente si può fare, è un impegno che posso prendere direttamente.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo. Un altro impegno personale istituzionale che posso intraprendere è quello di coordinare e divulgare la nota a firma del Sindaco ai partecipanti del Consiglio comunale, considerato che abbiamo tutti i contatti degli intervenuti, avendo notificato loro l’invito a partecipare.
Ringrazio ancora tutti gli intervenuti al punto all’ordine del giorno, se volete continuare a seguire i lavori del Consiglio comunale, lo potete fare attraverso il canale YouTube, dove siamo in diretta streaming, ringrazio le sigle sindacali, ringrazio i consiglieri regionali, gli onorevoli parlamentari, Gianpaolo Cassese, l’Assessore regionale Delli Noci.
Speaker : INTERVENTO.
Grazie e buon lavoro a tutti!
Arrivederci.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego i consiglieri di non abbandonare l’Aula per poter continuare il Consiglio comunale con il secondo, a questo punto terzo ordine del giorno: "Riconoscimento debito fuori bilancio, ex articolo 194, decreto legislativo n. 267/2000, comma 1, lettera e), derivante dall’incarico professionale".
Il punto all’ordine del giorno è stato discusso durante la I Commissione consiliare tenutasi il 13 luglio scorso, incontrando parere favorevole con voti favorevoli 7, astenuti 3, contrari nessuno.
Così come precedentemente annunciato durante la seduta della Commissione consiliare, è arrivato, questa mattina notificato a tutti i consiglieri, il parere dei Revisori dei Conti, che è un parere favorevole rispetto al punto all’ordine del giorno.
Chiedo al Consiglio comunale se sia necessaria la relazione da parte dell’Assessore competente.
Speaker : INTERVENTO.
No, perché è stato già spiegato ampiamente ieri in seduta di Commissione consiliare, quindi per me non è necessaria, non so per gli altri...
Anche per me non è necessaria, è stata molto esauriente ieri.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo. Prima di votare, volevo chiedervi, successivamente alla votazione del punto all’ordine del giorno in discussione, di rimanere collegati per una comunicazione da parte del Segretario Generale Tamburrano.
Ricordo a tutti i consiglieri di esprimere due espressioni di voto, una per il punto all’ordine del giorno, la seconda per la sua immediata esecutività.
Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 3 all’ordine del giorno: "Riconoscimento del debito fuori bilancio ex articolo 194, decreto legislativo 267/2000, comma 1, lettera e), derivante dall’incarico professionale".
Prego il Segretario Tamburrano di procedere con le operazioni di voto.
Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
D’Alò Ciro (presente; favorevole, favorevole); Annicchiarico Giovanni (favorevole, favorevole); Cabino Anna (presente; astenuta, astenuta); Caso Raffaella (favorevole, favorevole); Cometa Andrea (presente; favorevole, favorevole); D’Abramo Gabriele (favorevole, favorevole); D’Alò Saveria (favorevole, favorevole); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (favorevole, favorevole); Dellisanti Antonio (assente); Donatelli Francesco (assente); Gianfreda Ciro (contrario, contrario); Lacava Alessandra (favorevole, favorevole); Manigrasso Alfonso (favorevole, favorevole); Marangella Aurelio (favorevole, favorevole); Marinelli Giovanni (assente); Miglietta Gabriella (favorevole, favorevole); Petrarulo Ciro (assente); Rossini Domenico; Russo Antonietta (assente); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (favorevole, favorevole); Siliberto Noemi (favorevole, favorevole); Stefani Maurizio (favorevole, favorevole); Zimbaro Massimo (favorevole, favorevole). La votazione ha il seguente risultato: 15 favorevoli, 1 astenuti, 1 contrario, 8 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
È approvato il terzo punto all’ordine del giorno. Prima di passare la parola al Segretario Tamburrano, ha chiesto la parola il Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Se vuoi fare intervenire il Segretario prima, è meglio.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Oggi per me è l’ultimo Consiglio comunale, per cui ci terrei alla vostra presenza al saluto che venerdì farò alle 12.00, quindi io ringrazio tutti voi per avermi sopportato e spero di aver lasciato un buon ricordo.
Speaker : INTERVENTO.
Grazie a te, Segretario.
Grazie, Segretario, ti vogliamo bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Gianfreda.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Un saluto carissimo da parte mia e del mio Gruppo, cercherò di esserci, non so se per motivi lavorativi mi sarà possibile, però il mio cuore in questi anni le è stato vicino.
La ringrazio di tutto, di tutti i suoi consigli tecnicamente precisi, quindi io la ringrazio a nome mio personale per la sua alta professionalità e per il senso di equilibrio che ha dato al Consiglio comunale, capendo anche molte volte il suo ruolo, che è un ruolo super partes, però risolvendo la maggior parte dei problemi alla maggioranza, quindi capisco che il suo è un ruolo tecnico e quindi a lei va un grazie di cuore.
Cercherò di esserci, però, se non ci sarò, la porterò nel cuore e, se avrò bisogno di qualche consiglio, ho il suo numero e la interpellerò. Grazie, Segretario.
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Grazie, volentieri.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Stefani.
Speaker : MAURIZIO STEFANI.
Io ringrazio Mauro, perché abbiamo iniziato insieme, io come incarico istituzionale, lui come Segretario comunale nel lontano... non ricordo l’anno, Mauro.
Posso dire per esperienza personale che in Giunta è stato sempre una persona formidabile, disponibile, attenta a darci tutte le indicazioni possibili affinché potessimo affrontare le problematiche che un’Amministrazione è costretta ad affrontare giornalmente.
Questo è un augurio di buon riposo meritatissimo, Mauro, tu sarai sempre nel nostro cuore, perché sei stato sempre una persona formidabile. Grazie ancora di tutto quello che ci hai saputo dare fino adesso.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Vicesindaco.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Vicesindaco.
Grazie, Presidente, due parole molto veloci.
Segretario, io le dico con tutto il cuore che per me è stato un piacere e un onore poter lavorare accanto a lei, è una persona fantastica, umana e dalla grande professionalità.
Oggi credo di poter dire a nome di tutto il Gruppo Con che lei sta lasciando un vuoto grandissimo nell’Amministrazione di Grottaglie, con lei la città di Grottaglie perde un punto di riferimento molto importante. Venerdì festeggeremo, festeggeremo, come diceva prima il consigliere Stefani, il meritato riposo, perché l’abbiamo vista stare fino a tardi in Comune per poter ottemperare a tutte le necessità di questa Amministrazione, a tutte le necessità della città.
Perdiamo una persona non solo professionale, ma dal grande cuore e dal grande animo, quindi auguri per questa meritata pensione, ora è arrivato il momento del relax.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Manigrasso.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Segretario che altro aggiungere, considerati tutti gli sforzi che lei ha profuso a beneficio del Comune di Grottaglie, dimostrando veramente, come hanno detto i miei colleghi, passione e professionalità? Sicuramente avremo piacere di rivederla ogni tanto, però al momento le chiedo solo una cosa, Segretario: mi posso permettere ogni tanto di inviarle i miei messaggi quotidiani oppure abbiamo chiuso qualsiasi tipo di rapporto?
Buon riposo, Segretario!
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Li può inviare, li può inviare.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Caso, prego.
Speaker : RAFFAELLA CASO.
Volevo, Segretario, ringraziarla personalmente. Mi ha consigliata e ascoltata, mi è stato vicino, lei è la prova della differenza tra le persone belle e le belle persone. Grazie di tutto, grazie, Segretario!
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Lacava... Cometa, Lacava, ci siamo tutti.
Speaker : ANDREA COMETA.
Credo che vogliamo tutti salutare il nostro caro Segretario, io in particolar modo perché devo registrare la sua capacità intanto nel sopportarmi, perché sin dall’inizio, quando sono entrato in Consiglio comunale, l’ho inseguito con la questione della digitalizzazione, però poi c’è da dire che siamo arrivati ai giorni nostri, con la pandemia e tutto quello che è successo, e il Segretario è sempre stato sul pezzo per quanto riguarda sia le norme che regolano il Codice dell’Amministrazione digitale e tutta la parte che ne è conseguita.
Dal mio punto di vista, quindi, è stato un piacere passare questi anni con il Segretario e ricevere da lui tutta la professionalità di cui è dotato, per cui non dico buon riposo, dico buon relax, che è strameritato, e pensi a chi, come me, la pensione...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Lacava.
Speaker : ALESSANDRA LACAVA.
Grazie, Presidente. Io mi sono dovuta allontanare perché in realtà eravamo molto vicini, però non nascondo di essere parecchio emozionata, perché sono molto legata professionalmente al Segretario, che stato per noi un punto di riferimento, lo è ancora e sicuramente lo sarà perché, come scherzavamo ieri e gli anticipavo, non si libererà facilmente di noi, quindi continueremo a disturbarla e anche magari a cogliere l’occasione per rivederci.
Oltre ad essere stato un punto di riferimento a livello professionale, volevo comunque ringraziarla per aver dato l’opportunità a tutti noi di conoscere davvero una persona dal grande animo, quindi, oltre che un punto di riferimento professionale, è stato per noi un punto di riferimento personale, in qualsiasi momento lei ci è stato di supporto e di aiuto e ci ha sempre indirizzato verso la strada giusta, anche quando ci sentivamo persi, lei era lì, fermo, come una grande roccia e noi l’abbiamo seguita.
Grazie!
Speaker : PRESIDENTE.
Io vorrei fare un ringraziamento personale per una volta, non a nome del Consiglio comunale, ma personale al Segretario, perché per me questo primo incarico da Presidente del Consiglio è stato facilitato dalla sicurezza di avere accanto una persona del suo calibro, Segretario, della sua fermezza, della sua esperienza, della sua umanità e della sua leggerezza nei momenti difficili, in cui ci ha insegnato tanto.
Della sua esperienza ho fatto tesoro e mi sono sentito forte, ne farò tesoro negli anni e spero che le rimanga un buon ricordo di noi, come lei ha detto, perché sicuramente a noi, da tutto quello che ha sentito, rimarrà un ottimo ricordo di lei.
Speaker : INTERVENTO.
Giovanni, posso dire qualcosa anch’io?
Speaker : PRESIDENTE.
Certo.
Speaker : INTERVENTO.
Segretario, grazie, perché è riuscito a stare dietro a tutti questi ragazzi un po’ scapestrati, le abbiamo dato filo da torcere ogni tanto, però lei è riuscito a indicarci la strada giusta come un buon padre.
Penso che sia un pensiero di tutti che le vorremo sempre bene.
Speaker : PRESIDENTE.
Nel frattempo volevo darvi contezza del fatto che sono scesi tutti i dipendenti comunali ad assistere all’ultimo Consiglio comunale del Segretario Tamburrano.
Nessuno ha voluto mancare al saluto del Segretario.
Speaker : INTERVENTO.
Grazie di tutto, Segretario.
Speaker : PRESIDENTE.
Lascerei la parola al Sindaco...
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Giovanni, se prima del Sindaco consenti anche a me...
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, consigliere Marangella, prego.
Speaker : AURELIO MARANGELLA.
Non so se siamo in diretta...
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, siamo ancora in diretta, non l’abbiamo chiusa per rendere i giusti meriti al Segretario.
AURELIO MARANGELLA. Credo di poter raccontare un aneddoto. Normalmente siamo abituati a vedere queste figure dei Segretari comunali come la rappresentazione della burocrazia, questi burocrati dello Stato che vanno nelle periferie degli Enti locali, scuri, seri, noiosi a volte, senza volerne fare una colpa, però impersonificano il senso dello Stato nella rappresentazione della burocrazia.
Era il lontano novembre o dicembre del 2014, quando ci sentimmo telefonicamente e fissammo un appuntamento al bar. La cosa che mi colpì è che lei rappresentava l’esatto contrario della figura del burocrate dello Stato, quello dell’agenzia, dell’ARAN, fu un elemento che mi colpì e lessi in quell’aspetto, che poi avete tutti richiamato, l’elemento vincente con cui aprire effettivamente una nuova stagione a Grottaglie, e non ci siamo sbagliati, come avete rimarcato tutti.
Non solo, Mauro, sei stato il miglior Segretario comunale che questa città abbia avuto dal secondo dopoguerra, sicuramente sei stato la persona migliore che abbiamo conosciuto dal punto di vista umano, sei impareggiabile, quindi credo che il ricordo sarà forte e non sbiadirà nel tempo, sapendo di non doverci comunque abbandonare a prescindere.
L’augurio te lo faremo venerdì. Grazie.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
A me spetta il compito più difficile, quello di chiudere dopo tutte le parole belle che sono state dette per il Segretario, che sono tutte vere.
Voglio raccontare la prima cosa che mi è accaduta appena sono stato eletto, Mauro. Sono entrato qui e il Segretario mi ha detto: "Sindaco, ho bisogno di capire cosa intendi fare di me", perché sapete che il Sindaco può cambiare il Segretario comunale, e non gli ho mai detto perché, ma gli ho detto da subito "non ti preoccupare, continua a lavorare".
La motivazione (adesso lo posso dire perché è il momento del saluto) non ha niente a che fare con ragionamenti politici, perché io non lo conoscevo, era stato anche introdotto dalla precedente Amministrazione, per cui bene avrei potuto fare a dire "lo tolgo, perché l’hanno messo gli altri", ma non l’ho fatto, e neanche per la questione della continuità amministrativa, perché era stato nominato appena un anno prima, quindi, tutto sommato, anche il Segretario era nuovo al percorso dell’Amministrazione a Grottaglie.
Gli ho detto subito sì, perché, se guardi Mauro in faccia, è una persona buona, capisci che è una persona onesta e capisci che è una persona che fa il suo dovere e lo fa nel migliore dei modi.
Lo fa con le sue passioni, lo fa con i suoi intercalare di Mesagne, "Sindaco, ma ce sta dice?", che sono bellissimi e che mi sono stati detti nelle varie chiacchierate con il Segretario, in occasione dei programmi, delle idee e delle cose da fare o anche dei confronti sulle questioni.
La prima scelta quindi è legata ad un imprinting positivo, cioè quello che le persone ti trasmettono quando le vedi e dici "questo è il padre di famiglia che ci serve, la persona giusta, la persona buona, la persona onesta, la persona che non ti porterà maia a sbagliare, anzi proverà sempre a darti una mano per stare fuori dai problemi e dai guai".
Devo dire che questo giudizio unanime di tutti quelli che si sono interfacciati con gli uffici, gli avvocati, i tecnici, i colleghi, è stato unanime e tutti mi continuano a dire "Sindaco, come faremo quando se ne andrà il Segretario, che è una persona squisita, brillante, intelligente, capace e disponibile? È la prima volta che capita che in un Comune come quello di Grottaglie entri e la prima persona che incontri, che lavora più degli altri, insieme agli altri, con gli altri, più disponibile degli altri, è il Segretario comunale, che non è chiuso a chiave dietro la sua porta o devi bussare per poter entrare".
Questo è il commento che fanno i cittadini, le persone e tutti quelli che lo hanno conosciuto, lo conoscono e ne hanno apprezzato le capacità.
La cosa che poi mi ha dato ulteriormente lo stimolo a volerlo accanto è la sua volontà, pur essendo quasi alle porte della pensione, di mettere a posto tutto e non lasciare niente di incompiuto, di intentato, di irrisolto. Per risolvere tutto si è preso carico dei problemi di tutti, anche quando non erano di sua competenza, lo ha fatto come se fosse veramente casa sua, e questo, secondo me, è ciò che deve fare una persona che serve lo Stato, che serve il popolo, oltre le sue competenze, voler fare bene.
Come Sindaco non potevo avere fortuna maggiore, Sindaco neo eletto senza gli agganci, senza i riferimenti storici all’interno della Giunta e del Consiglio, neofita sotto tutti i punti di vista, di quella di incontrare una persona avulsa da qualsiasi tipo di legame o altro, una persona semplice, pulita e capace. Credo che il merito del successo delle grandi cose che abbiamo fatto risieda nell’avere incontrato una persona squisita e capace.
Questa persona lascia un segno indelebile nel mio cuore di Sindaco, di persona, lo riterrò sempre un amico, una persona speciale, spero che mi inviti qualche volta a mangiare, perché non abbiamo avuto grandi opportunità a causa della pandemia, ma ci andremo volentieri e sicuramente, Mauro, sei una di quelle persone che porterò nel cuore, perché mi hai saputo dare una mano, mi hai saputo guidare, hai saputo stare al mio fianco di Sindaco giovane che poteva commettere degli errori e che, grazie al tuo contributo, non li ha commessi anche se per esperienza si possono commettere.
Ti abbraccio di cuore e ti auguro che tu possa veramente goderti in serenità la pensione, ti chiamerò e ti convocherò ufficialmente qui per trovare la scusa con tua moglie, come ti ho detto, in modo che tu abbia una lettera di convocazione ufficiale come giustificazione, per averti qua e per vederti pagare il caffè come tutte le mattine, perché è compito del Segretario comunale, regola dell’Amministrazione D’Alò, che tu debba pagare il caffè la mattina.
A parte le battute, Mauro, ti abbraccio di cuore, ti voglio bene e ti siamo tutti vicini perché ci stai salutando, non abbandonando, e vogliamo veramente che questa amicizia possa continuare in futuro. Grazie di cuore per quello che hai fatto e buona pensione, ti toccherà imbiancare e fare i lavori di casa, come già sai, e devo dire che la previsione della pensione con tutti questi lavori ti ha portato anche una buona dieta, quindi da domani sarà un altro giorno, venerdì festeggeremo questo tuo saluto, ma ti vogliamo bene tutti.
A nome dei dipendenti, della Giunta, dei Consiglieri, di tutti i cittadini che ti hanno conosciuto grazie di cuore, sei una persona veramente speciale, un abbraccio!
Speaker : MAURO EDMONDO TAMBURRANO, Segretario generale.
Io mi sono commosso inizialmente, l’avete notato tutti, però le parole che avete detto non me le aspettavo, ma spero che non siano quasi santificanti.
Io spero di aver fatto il possibile, lo avrei fatto in qualsiasi altra situazione, a maggior ragione perché, come diceva Saveria, essendo giovani, mi avete dato maggiore spensieratezza, maggiore voglia di fare, anche perché noi come Segretari comunali abbiamo necessità di cambiare, dobbiamo cambiare per forza, perché il lavoro è quello e cambiando hai altre opportunità, altre conoscenze e arricchisci anche te stesso.
Oltre a dover ringraziare tutti i dipendenti per la collaborazione che mi hanno dato, naturalmente tutti voi, perché ho sempre colloquiato e ci siamo sempre confrontati al fine di raggiungere l’obiettivo dell’Amministrazione, che era quello del bene di Grottaglie più che altro, ho sentito che lascerò un ricordo, ma, se avrete bisogno, conoscete il mio numero di telefono, dichiaro tutta la mia disponibilità se c’è bisogno di qualcosa, se posso essere ancora utile.
Ci vediamo venerdì, grazie ancora di tutto quello che avete detto!
Speaker : PRESIDENTE.
Con questo applauso dichiaro chiuso il Consiglio Comunale, ringraziando ancora il Segretario Tamburrano. Arrivederci a presto sicuramente. Grazie a tutti.