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C.c. Grottaglie - 29.07.2021
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Speaker : PRESIDENTE.
Buonasera a tutti.
Possiamo iniziare con il Consiglio comunale. Prego la dottoressa Cinieri di procedere con le operazioni di appello.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Buonasera a tutti.
Sono le ore 16,35. Iniziamo con l’appello.
D’Alò Ciro (presente); Annicchiarico Giovanni (presente); Cabino Anna (presente); Caso Raffaella (presente); Cometa Andrea.
Speaker : ANDREA COMETA.
Presente e le do anche il benvenuto.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie.
D’Abramo Gabriele (presente); D’Alò Saveria (presente); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (presente); Dellisanti Antonio (presente).
Dellisanti.
Speaker : ANTONIO DELLISANTI.
Presente. Mi sente?
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Sì, ora sì.
Donatelli Francesco (presente); Gianfreda Ciro (presente); Lacava Alessandra (presente); Manigrasso Alfonso (presente); Marangella Aurelio (presente); Marinelli Giovanni (presente); Miglietta Gabriella (presente); Petrarulo Ciro (assente); Rossini Domenico (presente); Rossini Domenico; Russo Antonietta (presente); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (presente); Siliberto Noemi (presente); Stefani Maurizio (presente); Zimbaro Massimo (assente).
Totali presenti 21, assenti 4, nelle persone dei consiglieri Danese Loreto, Petrarulo Ciro, Santoro Michele e Zimbaro Massimo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottoressa Cinieri. Possiamo iniziare col Consiglio comunale.
Ho una comunicazione preliminare da fare, pervenuta in data 29.7.2021, da parte del consigliere Maurizio Stefani, che “in qualità di consigliere comunale eletto in Consiglio comunale nelle consultazioni del 2016, nella lista La Puglia in più, con la presente dichiara di costituire un nuovo Gruppo consiliare ‘Grottaglie democratica’, e pertanto di partecipare a tutte le Commissioni consiliari e Conferenze dei Capigruppo. Grottaglie 29.7.2021”.
Primo punto all’ordine del giorno: Interrogazione protocollo 18975 del 28.6.2021, su richiesta di inserimento dell’area del Comparto C8, via Ennio, via senatore Pignatelli nei progetti candidati per la concessione di contributi riguardanti gli investimenti per progetti di rigenerazione urbana presentata dal Gruppo consiliare Grottaglie domani.
Passo la parola al consigliere Donatelli. Prego, consigliere.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Buonasera a tutti. Naturalmente, do il benvenuto alla dottoressa Cinieri e auguri di buon lavoro per la nuova attività che si aggiunge alle altre attività.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
L’interrogazione, come ha detto il Presidente riguarda l’inserimento dell’area del Comparto C8, cioè dell’area che va da via Ennio a via senatore Pignatelli. L’interrogazione riguarda l’inserimento di quest’area, e la sua candidatura nei progetti per la concessione dei contenuti riguardanti gli investimenti per progetti di rigenerazione urbana.
Sulla base di una dichiarazione che abbiamo letto sul giornale, da parte dell’Amministrazione comunale, il Sindaco ha annunciato che presentava i cinque progetti che hanno come obiettivo l’avviso pubblico della riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e per il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Ci siamo chiesti come mai ancora una volta non viene presa in considerazione un’area che riveste tutte le caratteristiche per essere candidata fra i progetti della rigenerazione urbana.
Non è che l’Amministrazione comunale non sia a conoscenza di questo, perché io personalmente ho più volte sollevato in Consiglio comunale l’esigenza di avere un occhio attento anche riguardo a quest’area, un’area fortemente degradata, che sembra abitata da cittadini evidentemente di serie B, perché non viene mai presa in considerazione.
Abbiamo quindi anche il diritto di pensare che sia volutamente ignorata, perché nel 2016 io stesso presentai un’interrogazione all’Amministrazione comunale per dire, ma anche per ricordare che quest’area, quella appunto situata tra via Ennio e via senatore Pignatelli è stata oggetto della redazione di un piano particolareggiato, quindi, uno dei pochissimi piani che sono stati fatti a Grottaglie per iniziativa pubblica. Un percorso che praticamente, dal punto di vista dell’approvazione del Piano si era esaurito; mancava solamente la sottoscrizione della convenzione con il proprietario, quindi bisognava invitare i proprietari a firmare la convenzione, cosa che non è stata fatta né subito dopo l’approvazione definitiva del Piano regolatore, ma anche successivamente non è stato fatto.
Per cui io chiedevo, nel 2016, a pochi mesi dall’insediamento di questa Amministrazione, di riprendere questo iter per vedere di includere quest’area fra quelle che vanno assolutamente migliorate.
Questione che ho sollevato poi anche in altre occasioni, in particolare nell’occasione della presentazione e dell’approvazione, da parte del Consiglio comunale, del Documento programmatico di rigenerazione urbana, che guarda soprattutto alle periferie, che hanno bisogno di interventi particolari, di ricucitura e quindi di risanamento di un’area degradata. Anche in quell’occasione quindi ho chiesto che quest’area del comparto C8 venisse inserita all’interno dei progetti della rigenerazione urbana. Anche qui non c’è stato assolutamente nessun prosieguo su questo.
Visto che comunque ci sono stati successivi inserimenti, così come abbiamo letto da parte del Sindaco di altri cinque progetti, per superare i cosiddetti fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale che sono presenti nel comparto C8, noi chiediamo all’Amministrazione comunale perché questo non sia avvenuto, Questa sarebbe infatti l’occasione per il risanamento di un quartiere, come ho detto prima, fortemente degradato, ma sarebbe anche l’occasione, dal punto di vista ambientale, di salvaguardare la residua gravina che passa in quell’area, che tra l’altro è stata anche oggetto di progetti che sono depositati al Comune di Grottaglie che sono stati redatti dagli architetti Masella e Rizzo. Era, quindi, anche l’occasione per risanare, dal punto di vista ambientale, questa importante gravina, almeno il residuo della gravina che c’è in quell’area.
Infine, in quel piano particolareggiato approvato dal Comune, era prevista la realizzazione di un parcheggio, uno dei quattro parcheggi previsti dal piano Cervellati, che dovevano servire il centro storico. Uno dei parcheggi previsti dal Piano Cervellati doveva ricadere all’interno di quest’area, precisamente su via Ennio. Infatti, nel piano particolareggiato è presente il parcheggio su viale Ennio, al servizio del centro storico, ma servirebbe anche per il resto della città. Basti pensare a che cosa succede in via Ennio, quotidianamente, con macchine che sono parcheggiate da una parte e dall’altra, lungo un’arteria molto importante, che viene spesso e volentieri bloccata dalle auto in sosta.
Chiedo, quindi, con l’interrogazione, che venga inserita questa ulteriore area, che ritengo sia una di quelle aree che avrebbe dovuto avere la precedenza su tante altre aree che sono state inserite nei progetti della rigenerazione urbana. Questo è quanto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Passo la parola all’assessore Blasi. Prego, assessore.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Buon pomeriggio a tutti. Io voglio cogliere l’occasione per fare un passo indietro su quello che è accaduto sulla rigenerazione urbana a Grottaglie.
L’interrogazione ci dà l’occasione di ritornare al 2016 circa, l’anno in cui l’attuale Amministrazione si è insediata. Torna in tema il discorso dell’ambito C8, che fa parte, come tutti gli ambiti della città di Grottaglie, del Documento programmatico della rigenerazione urbana. Documento che ha individuato in sé stesso ambiti che tra loro si compenetrano, non ci sono limiti ben definiti, la città è tutto un grande ambito, e all’interno ci sono delle priorità di intervento.
Voglio ricordare che quell’anno il primo grande tema con cui questa Amministrazione si è dovuta confrontare è stato proprio quello della rigenerazione urbana, perché stava per uscire a breve il finanziamento, il bando a cui abbiamo partecipato con grande sforzo. Il bando infatti prevedeva come punto prioritario l’essere dotati di strumenti di programmazione e pianificazione ben definiti. La prima grande corsa che abbiamo dovuto fare, quindi, è stata quella di andare a costruire il Documento programmatico della rigenerazione urbana che, ricordo, è stato costruito con una grandissima partecipazione di cittadini, di amministratori, di consiglieri. Tutti gli atti sono stati sono documentati ed approvati, per la maggior parte in Consiglio comunale, con grande unanimità. Questo programma ha visto come primo grande ambito prioritario, quindi, come prima grande periferia in stato di abbandono, il nostro centro storico. Su questo si è concentrata la progettazione che è stata di seguito da noi avviata. È partita proprio da quel momento la progettazione sulla città, ed è partita dal centro storico.
Questo non significa che gli altri ambiti siano stati esclusi da una programmazione. Si è solamente data una priorità. Tale priorità è stata concentrata in un grande progetto che coinvolge tutta la città, ma che naturalmente non può essere attuata tramite le risorse e le forze comunali, perché le economie della città di Grottaglie sono limitatissime. Noi ci troviamo oggi ad affrontare la manutenzione con grande difficoltà, figuriamoci realizzare opere pubbliche in totale autonomia. Abbiamo quindi dovuto cercare le economie proprio attraverso l’intercettazione di bandi, stando dietro alle programmazioni in essere.
Questa nostra programmazione è stata riconosciuta positiva, e i progetti sono stati finanziati, tanto che oggi basta affacciarsi all’interno del centro storico per vedere che c’è un continuo lavorare, un continuo cantiere.
Tornando al tema dei nuovi finanziamenti in materia di rigenerazione urbana, il bando ultimo a cui l’Amministrazione ha partecipato è un bando di iniziativa ministeriale. Iniziativa ministeriale che va a finanziare, in continuità con quello che si sta facendo, e soprattutto va a finanziare opere che devono essere immediatamente concretizzate, quindi già inserite in programmazioni triennali. Grazie alla programmazione che abbiamo costruito in questi anni, queste opere di continuità noi le abbiamo e continuano ad intervenire perché la nostra intenzione è quella di completare quello che abbiamo iniziato nel centro storico, e poi di andare oltre; occorre quindi innanzitutto intervenire su aree che siano pubbliche, oltre ad essere inseriti in questi programmi. Naturalmente, questo non vuol dire che il comparto C8 non abbia le sue problematiche.
Noi sappiamo quali sono le problematiche del comparto: c’è la gravina, abbiamo ricevuto anche se in maniera informale alcuni progetti, alcune idee progettuali che riguardano la gravina che insiste all’interno del comparto C8. In quel momento, naturalmente, l’attenzione si era spostata, non perché l’abbia deciso l’Amministrazione, ma perché l’ha deciso la comunità. Noi abbiamo condiviso tutte le scelte progettuali, sono stati fatti tantissimi incontri pubblici, ogni atto è passato dal Consiglio comunale, anche se poteva semplicemente passare dalla Giunta. Noi li abbiamo portati tutti in Consiglio comunale, anche se avevamo tempi strettissimi, siamo passati attraverso le Commissioni, il Consiglio. Si è quindi solamente proceduto per ordine di priorità.
All’interno del documento programmatico questo tipo di interventi, soprattutto sul G8, è previsto. È previsto che si potrà intervenire. Devono arrivare le progettualità, bisogna sviluppare le progettualità, le reali intenzioni. Ricordo che il piano che è stato realizzato sul C8 ha avuto un suo iter e ha avuto purtroppo pure una sua scadenza, perché quei programmi entro il termine di dieci anni hanno una scadenza, quindi bisogna ricominciare. Adesso, non sto qui a dire perché non sono stati convenzionati, ma evidentemente non c’è stato neanche l’interesse del privato a sottoscrivere le convenzioni, che comunque avrebbero portato avanti degli interessi privati, e sicuramente non degli interessi pubblici.
In definitiva quindi questo è il sunto che parte da quando è partita la rigenerazione. Ad oggi stiamo vedendo quelli che sono i risultati, perché le opere sono davanti agli occhi di tutti. Mi auguro, sinceramente, che chi ci sarà potrà continuare una programmazione che noi siamo riusciti ad avviare. Ricordo a tutti, infatti, che c’erano i cassetti vuoti di piani, programmi e progetti. Ad oggi, abbiamo piani, programmi e progetti e siamo riusciti ad ottenere finanziamenti per svariati milioni di euro, e lo stiamo vedendo. Mi auguro per la città che tutto questo possa continuare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Blasi. Consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Abbiamo assistito ad un’autocelebrazione dell’attività dell’Amministrazione comunale in base alla rigenerazione urbana. Condivido, condividiamo questo, anche perché, come ha già detto l’assessore, nel momento in cui il Consiglio comunale è stato coinvolto, noi abbiamo sempre dato il nostro contributo. Non a caso, sono provvedimenti che sono passati all’unanimità. Però è mancata la volontà, questo bisogna ammetterlo, assessore. È mancata la volontà, perché le occasioni ci sono state.
E la contraddizione sta proprio nelle cose che lei ha detto. Ha detto che il comparto C8 comunque è inserito. Ha detto pure che i bandi ministeriali a cui si fa riferimento devono essere in continuità. Ha detto anche che bisogna che ci siano i progetti. Assessore, tutto questo c’è, basta andare a vedere nei cassetti. Non so in quali cassetti lei sia andato a vedere. Per quanto riguarda la continuità, io ho già parlato, basta andare a prendere il Piano di lottizzazione, ancorché scaduto, ma è un atto pubblico, depositato all’interno degli uffici comunali. Nel piano di lottizzazione è previsto appunto il parcheggio, come ho detto prima, che è al servizio del centro storico. Quale migliore continuità quindi con il centro storico se non con la realizzazione di un parcheggio, in continuità, e non solo, e la presenza di progetti. I progetti ci sono, ripeto, basta volerli andare a trovare, quelli che ci sono. Come anche per la gravina, ho già detto pure questo. In occasione di altri bandi che ci sono stati nel corso degli anni, in particolare per il PIRP, che riguardava appunto le periferie, furono inseriti i progetti riguardanti anche la gravina. Ci sono dei progetti redatti dagli architetti Ciro Masella e Francesco Rizzo, che stanno lì, nessuno li ha nascosti, o qualcuno se li è portati a casa. C’è quindi una grandissima contraddizione.
Da una parte capisco l’autocelebrazione, soprattutto alla fine del vostro mandato, quindi dovete mettere in evidenza le cose positive, ed è giusto che sia così; ma dovete avere anche il coraggio di ammettere, per onestà intellettuale, che in particolare su questa zona c’è stata una grandissima discriminazione nei confronti di quei cittadini che, a questo punto me lo confermate, evidentemente ritenete cittadini di serie B.
Va bene così, assessore, che le devo dire? Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Punto n. 2) all’ordine del giorno: “Interrogazione protocollo 21244 del 19.7.2021 su ‘Degrado della fontana in Piazza Principe di Piemonte’, presentata dal Gruppo consiliare Grottaglie domani.
Passo la parola all’assessore Fornaro. Prego, assessore.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Scusi, Presidente: normalmente l’interrogazione viene illustrata dall’interrogante, non dall’assessore.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, mi perdoni, consigliere Donatelli, è stato un refuso.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Avrà modo l’assessore Fornaro di ribattere…
Speaker : PRESIDENTE.
Certamente. Prego, consigliere.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Mi prendo la parola, Presidente.
Grazie. Questa interrogazione, come diceva il Presidente, riguarda Piazza Principe di Piemonte.
Anche qui, ho usato una parola che non piace tanto all’assessore Fornaro, perché io ho parlato di degrado.
Ripeto ancora una volta, nel momento in cui un’area così centrale, così frequentata, dove c’è di tutto dal punto di vista della negatività, in quell’area, non ho un altro termine da usare, è degrado, basta guardare: io non mi riferisco soltanto alla fontana che nel momento in cui abbiamo fatto l’interrogazione non stava funzionando. È chiaro che su quella fontana vada fatta una manutenzione, dopo quindici anni, penso che la fontana e tutta la piazza andrebbero riviste, e non vedo traccia di questo da parte dell’Amministrazione comunale.
Il degrado quindi c’è, e finché non si interviene sistematicamente su tutta la piazza, bisogna quantomeno metterla in sicurezza. Quella piazza non è in sicurezza, assessore. Perché? Perché ci sono tante parti di marciapiedi in i mattoni sono divelti, molto pericolosi, perché ci sono persone anziane e bambini che vi passeggiano tranquillamente, e ci sono tanti casi che io ho messo in evidenza in altra occasione, di pavimento divelto molto pericoloso. Basta vedere l’area giochi dei bambini, basta vedere le aiuole. C’è tutta una situazione che ha bisogno di interventi seri.
Ripeto: una cosa è l’intervento sistematico di rimettere a posto tutta un’area; altra cosa è intervenire sulle emergenze. E lì, di emergenze, come ho già detto prima, ce ne sono tante.
Dispiace che una interrogazione così importante, tra l’altro sollecitata da tantissimi cittadini… Io non mi stancherò mai di dire che l’interrogazione è l’occasione non perché sia io a presentarla, perché chi la presenta è semplicemente un portavoce, ma è l’occasione per far sentire la voce dei tanti cittadini che si lamentano, e che evidentemente l’Amministrazione comunale non riesce ad intercettare, o è sorda di fronte a tante richieste che vengono fatte.
L’interrogazione quindi è l’occasione anche per dare voce ai cittadini, ma è anche l’occasione, per l’Amministrazione comunale, di rispondere, di dire perché determinate cose si fanno o non si fanno, e anche per giustificare, eventualmente, le problematiche che obiettivamente ci sono anche in questi casi.
Spiace che su questa interrogazione il Sindaco abbia avuto una grave caduta di stile. Infatti, invece di rispondere nelle sedi istituzionali, come farà adesso l’assessore Fornaro, quindi, invece di rispondere alle mie accuse, al mio modo di vedere, di mettere in evidenza un problema, il Sindaco ha preferito utilizzare, come al solito, i social, perché con i social mette in moto un meccanismo di claque elettorale, quindi probabilmente il Sindaco si sente molto soddisfatto di avere questi applausi virtuale sul web.
Ma questo è un grave comportamento del Sindaco, è una grave caduta di stile. All’interrogazione, quindi, ad un atto istituzionale, si risponde nelle sedi istituzionali. Mi dispiace dirlo, ma lo voglio ribadire con grandissima fermezza. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere.
Assessore Fornaro, prego.
Speaker : VINCENZO FORNARO, Assessore.
Buon pomeriggio.
Per quanto riguarda la parola “degrado” non aggiungo altro. Ricordo al consigliere Donatelli che la fontana è stata spenta il 10 luglio. È stata spenta il 10 luglio perché l’11 luglio c’era la finale degli europei, con l’Italia, quindi ci era stato imposto, per motivi di sicurezza, di spegnere la fontana e svuotarla.
Successivamente, abbiamo scelto questi giorni per fare una pulizia straordinaria della fontana. Tale pulizia è stata fatta con mezzi meccanici e con dei prodotti, degli sgrassatori particolari. Quindi, il motivo per cui la fontana è stata spenta per una settimana è questo.
Quando mi parla di degrado, degrado significa non curare, oppure tralasciare, oppure non dare particolare attenzione. Le dico che il 5 luglio è stata fatta una manutenzione straordinaria dell’impianto di irrigazione, con mezzi meccanici escavatori, perché praticamente tutto l’impianto di irrigazione…Una planimetria, tra l’altro, come dice lei, nei tavoli o nelle scrivanie, del tutto diversa dalla realtà. Non so se lei era a conoscenza di questo, ma quando abbiamo fatto gli scavi per recuperare tutto l’impianto di irrigazione, ci siamo accorti che una cosa diceva la planimetria, altro diceva lo stato dei luoghi. Abbiamo quindi liberato tutto l’impianto di irrigazione, abbiamo rifatto l’impianto di irrigazione perché ci siamo accorti che il prato, nonostante la pompa funzionasse, non era ben irrigato.
Adesso, se lei nota, tutto il prato è in salute. Per questo le parlo del 5 luglio.
Nel mese di marzo è stata fatta una manutenzione straordinaria alla pompa per quanto riguarda la fontana. Parliamo sempre di degrado. Continuando con il degrado: per la pubblica illuminazione, per la quale abbiamo ricevuto i complimenti anche dai Comuni vicini, sono stati scelti quattro fari che sono intorno alla fontana, sono state scelte lampade particolari.
Mi parla di degrado. Non più tardi del 27 luglio è stato approvato in Giunta un progetto esecutivo per la sistemazione dell’area destinata a verde attrezzato per il gioco dei bambini, rifacimento di marciapiedi, di pavimentazione, sistemazione del tappeto anti trauma, sostituzione delle […]. Se questo si chiama degrado, io da cittadino, non da assessore, vorrei che tutte le aree di Grottaglie fossero così in degrado.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Fornaro.
Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Non c’è molto da aggiungere, perché infatti tutte questo elenco di cose da fare dimostrano in effetti che c’è una situazione di degrado.
Assessore, non ritiro assolutamente questo mio termine. Basta andare, se vogliamo… Anzi, alcune cose le ho già evidenziate anche direttamente a lei su WhatsApp. Ci sono state situazioni particolari che le ho segnalato, che tuttora persistono. Basta andare nella parte più estrema della piazza, per la precisione, proprio di fronte a via 11 Febbraio, dove ci sono situazioni di mattoni divelti, che sono assolutamente pericolosi. La invito quindi, anche qui, senza aspettare progetti, eccetera, a fare un intervento d’urgenza e a mettere in sicurezza quest’area che sto citando, ma anche altre aree che nelle vicinanze sono abbastanza presenti e visibili.
Poi, se non vi rendete conto, o volete soltanto magnificare le delibere di Giunta di futuri lavori, è tutto un altro discorso. Grazie, assessore.
Speaker : VINCENZO FORNARO, Assessore.
Se posso un attimo, siccome parlava anche della piazzetta dell’area destinata a giochi e quant’altro, per questo le ho citato la delibera di Giunta del 27, solo per quello.
Speaker : PRESIDENTE.
Okay.
Grazie, assessore, grazie consigliere Donatelli.
Terzo punto all’ordine del giorno: “Interrogazione protocollo 21781 del 26.7.2021 sulla sicurezza stradale per i pedoni, presentata dal Gruppo consiliare Grottaglie domani”.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Anche questo è un argomento su cui più volte ho interessato l’Amministrazione comunale e il Sindaco, e su cui più volte ho avuto risposte che non sono assolutamente soddisfacenti, tant’è che sono costretto a ripeterle.
Ancora una volta devo ribadire che questa interrogazione è idealmente sottoscritta da centinaia di cittadini. Voi forse non avete l’entità delle problematiche sono presenti a Grottaglie, e dei disagi che si creano ai cittadini.
Ho parlato di situazioni riguardanti le strisce pedonali, eccetera. Noi in questo Consiglio comunale affronteremo il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, però non si interviene su quelle questioni che sono prioritarie rispetto a tutto il resto. A cosa serve cioè redigere il più bel piano di abbattimento delle barriere architettoniche, quando sappiamo che non ci sono strisce pedonali, che gli scivoli per i disabili sono quotidianamente occupati da auto, che impediscono il passaggio dei pedoni, ma soprattutto delle persone che hanno più bisogno di avere la possibilità di attraversare la strada, e quindi di passare attraverso il marciapiede, da un marciapiede all’altro.
Bisogna solamente aprire gli occhi, perché se non si capisce che esiste questo problema un po’ dappertutto, mi riferisco anche all’occupazione abbastanza selvaggia da parte di esercenti commerciali che occupano il suolo pubblico, non soltanto con sedie e tavolini, ma anche con contenitori della spazzatura. In pratica, ma questo quotidianamente viene denunciato da parte dei cittadini, molto spesso succede che non solo il pedone che può passare, e quindi anche girare attorno a determinati ostacoli, ma quando si tratta di una persona che è costretta a stare in una carrozzella, che dal marciapiede deve scendere sulla strada, diventa ancora veramente ingiusto che questo avvenga; oppure quando una persona porta un passeggino con un bambino, è costretta a scendere dal marciapiede e affrontare una strada piena di auto assolutamente pericolosa. A volte anche stando sul marciapiede succede che si venga non dico travolti (anche se travolti a volte succede) da ragazzi con la bici, oppure con il monopattino, che fanno lo slalom all’interno del marciapiede.
Il marciapiede, quindi, alla fine, non viene a svolgere quel ruolo fondamentale di protezione dei cittadini.
Anche qui, come ho detto prima, ci sono stati diversi interventi e anche interrogazioni su questa cosa. Ricordo che il Sindaco rispose dicendo che non era vero, però intanto il fenomeno non solo allora, ma da allora in poi è continuato, e forse anche peggiorato, senza essere intervenuti, magari dicendo che c’è un problema economico, eccetera. Il che, lo abbiamo detto, non è assolutamente vero: basta applicare le leggi dello Stato, a cominciare dal nuovo codice della strada, che intanto ha individuato e ha introdotto una categoria, chiamiamola particolare anche se dovrebbe essere scontato. Ha parlato di utenti della strada, di utenti vulnerabili, riferiti soprattutto ai pedoni e alle persone con disabilità. Lo impone anche il nuovo codice della strada, quindi.
Lo stesso codice della strada ci dice anche dove attingere i finanziamenti per fare quegli interventi che sono previsti, che riguardano interventi relativi al potenziamento della segnaletica e di tutte le altre attività che vanno nella direzione della sicurezza del pedone.
A Grottaglie quindi in questo momento non c’è una particolare attenzione ai pedoni, anzi, si privilegiano altri cittadini, a danno dei pedoni, creando un disagio che non viene affrontato dalla pubblica amministrazione, se non nella mano più sbagliata.
Questa interrogazione quindi che, ripeto, è l’espressione della voce di tantissimi cittadini, avrebbe bisogno di un riscontro positivo, efficace ed immediato. Spero che questo avvenga.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli. Passo la parola al Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Grazie per l’interrogazione, anche se le spiegazioni del consigliere Donatelli sono assolutamente tutte sbagliate, non perché non ci sia la necessità di fare le strisce, ma perché ha rappresentato risposte che non ho dato.
La risposta che ho dato la volta scorsa era che avremmo stanziato i soldi, infatti a marzo abbiamo speso quasi 50.000 euro di strisce e segnaletica che abbiamo già fatto. Non è assolutamente vero quindi che non abbiamo speso. Poi, sulla questione delle leggi, le stesse vanno lette e interpretate correttamente.
Credo che il 208 quindi sia sicuramente uno dei capitoli da cui attingere, fermo restando che il consigliere Donatelli dovrebbe ben sapere che nel periodo del Covid, le sanzioni al Codice della strada sono state notevolmente inferiori perché c’era tantissima gente in meno in giro. Le sanzioni non sono state fatte, quindi da questo punto di vista le entrate erano e sono inferiori.
Fermo restando che penso lei si riferisca all’occupazione da parte delle attività commerciali, quindi a tutto il settore dell’Horeca. Lei parla di loro come quelli che occupano abusivamente lo spazio, quindi occupano abusivamente il suolo pubblico, sia per i bidoni che per i gazebi. Credo si riferisca a questo. Tutte le attività Horeca, quindi, sono quelle che lei accusa di aver fatto questa cosa.
Io non sono d’accordo. Intanto, la norma prevede la sburocratizzazione, quindi loro hanno presentato una planimetria e hanno presentato anche una comunicazione che poi è stata oggetto di verifica da parte dei vigili urbani. Probabilmente ci sarà qualcuno che ha fatto abuso, questo sicuramente non lo escludiamo; ma per questo, sentirmi accusato io, o accusati tutti quelli del settore Horeca di aver fatto abusi, mi sembra veramente eccessivo.
Io ritengo che in realtà c’è qualche situazione che va meglio controllata, e questo lo si farà nel più breve tempo possibile. Ovviamente, le sue segnalazioni a me personalmente non sono mai arrivate, né per messaggio, né per telefonata. Apprendo da questa interrogazione che lei ha più volte segnalato, certamente non alla parte politica. Se lo ha fatto alla parte amministrativa, verificherò che abbiano in qualche modo atteso le sue richieste.
Per quanto riguarda la questione dei disabili, noi abbiamo più volte messo una pattuglia dedicata a verificare l’accesso delle rampe per disabili, in più di qualche occasione sono state rimosse le macchine e sanzionati i trasgressori. Ovviamente, è un fatto di costume, è un fatto di cultura che pian piano proveremo a cambiare.
Le dirò di più: ovviamente, oltre a quelli che abbiamo speso, saranno di prossima realizzazione altre strisce pedonali, che in parte stiamo realizzando attraverso i dipendenti del Comune, gli autisti e gli assistenti scuolabus che si stanno adoperando, ma incaricheremo una ditta per completare e fare le altre strisce.
Non mi sento di accogliere il ragionamento che lei ha fatto, cioè a che serve fare il Peba se non ci sono le strisce pedonali? Che probabilmente è il ragionamento che l’ha spinta a non fare, quando era assessore, il Peba, negli ultimi vent’anni, perché non riusciva a fare nemmeno le strisce pedonali. Spero non sia questo.
Noi comunque il Peba lo facciamo perché è necessario, e serve. E poi, pian piano faremo anche le strisce, toglieremo le barriere architettoniche. Proviamo a fare, insomma, quello che si fa, non è che aveva tutte le strisce prima di farle il Peba. Il Peba è un atto necessario affinché si possano abbattere le barriere sulle strade e gli edifici pubblici. E poi, ovviamente, le strisce sono un ausilio necessario, previsto dal codice della strada. Non è, quindi, quello che lei racconta in questa interrogazione. Ripeto: se lei guardasse l’avviso che le viene fatto con le determine di impegno di spesa fatte dagli uffici, potrebbe tranquillamente verificare che sia la Giunta che l’Ufficio Comando almeno due volte l’anno realizza la segnaletica stradale. La prossima verrà realizzata non appena il comandante rientrerà, perché, come sapete, è assente per ragioni di salute. Appena rientrerà, si procederà anche in tal senso.
C’è certo un processo culturale che va cambiato, fatto di cultura, c’è gente che non ha molta sensibilità. Siamo comunque in contatto con i ragazzi, con le ragazze, con le associazioni che tutelano i diritti dei diversamente abili e proviamo a fare quello che è possibile, tenuto conto che spesso si concentrano diverse problematiche. Ripeto: in più occasioni mettiamo una pattuglia dedicata a queste attività. Quanto alle strisce quindi la invito a verificare gli atti, prima di dire che non vengono fatte: le abbiamo concluse, credo, a marzo aprile, quando sono state fatte le ultime. Faremo le altre, non appena il comandante sarà disponibile, come abbiamo sempre fatto tutti gli anni: circa due volte l’anno rifacciamo la segnaletica, sia quella orizzontale, che quella verticale. Probabilmente non è sufficiente, ma è chiaro che si fanno i conti con le risorse economiche che abbiamo, poche, ma che comunque noi abbiamo sempre messo, in questi cinque anni. Ripeto; mediamente due volte l’anno facciamo interventi di manutenzione, affidando incarichi alle ditte, com’è giusto che sia.
Questo è sicuramente l’impegno. È chiaro che si può fare di più, Per il resto, è chiaro che se la gente ha questa abitudine di comportarsi male, non è un’abitudine che ha acquisito oggi, ma è un’abitudine che va avanti da tempo. Proveremo, come stiamo provando, a scardinarla. Ricordo che abbiamo anche messo il carro attrezzi su questo, che quindi è stato ed è un buon deterrente per queste circostanze, in queste occasioni. Andremo avanti quindi con questa linea.
Io sono sicuro che gradualmente, tra sanzioni e informazioni, questo problema della sensibilità verso i diversamente abili, lo affronteremo, ma non potevamo escludere il piano di eliminazione delle barriere architettoniche, proprio perché questo indica la traccia a cui bisogna attenersi anche quando andremo a rifare i marciapiedi, le strade, le strisce, e tutta la segnaletica che, anche in questo caso, vorrei ricordarlo, andando a leggere bene il piano, specifica, quindi diventa linea-guida per tutti su come realizzare la segnaletica orizzontale, da adesso in poi, con rispetto preciso della normativa, anche individuando per via quanti parcheggi e dove realizzarli, per disabili, nelle aree indicate, perché è stato fatto uno studio ad hoc. Credo anzi che sia assolutamente necessario e utile questo piano, come è utile continuare a fare strisce e segnaletica verticale e orizzontale.
Grazie per l’interrogazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Io non avevo dubbi sulle qualità oratorie, intrise di demagogia da parte del Sindaco.
Io sicuramente non sono soddisfatto da queste risposte, a cominciare dal Peba. Dice: non l’hai fatto tu, adesso lo stiamo facendo noi. Sindaco, ci ha messo cinque anni per portarlo in Consiglio comunale, quindi non è che c’è stata questa…
Speaker : SINDACO.
Ce ne hai messi venti per non farlo.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Esatto, sì. Grazie anche dell’interruzione, Sindaco: questo è il modo di intendere il colloquio con l’opposizione.
Voglio ricordare le strisce, l’ultima volta che ho fatto questa interrogazione sulle strisce. Intanto, le interrogazioni non si fanno perché non ci sono gli atti, o perché gli atti si fanno in ritardo, eccetera. L’interrogazione si fa nel momento in cui viene sollevato un problema, soprattutto da parte dei cittadini, e io lo metto in evidenza. In questo momento, tutte le strisce, praticamente il 90 per cento, e forse di più, delle strisce presenti nella nostra città, non esistono praticamente più. È questo che io metto in evidenza. E poi, la capacità di scaricare su chi fa l’interrogazione cose che dal punto di vista demagogico veramente non accetto: parlo di scaricare sul sottoscritto, di additare al settore Horeca il sottoscritto come il criminale che sta mettendo i bastoni fra le ruote nella ripresa economica dopo il Covid.
Non è assolutamente così, per il semplice fatto che proprio a seguito dell’emergenza Covid, a livello nazionale, quindi recepita anche dei Comuni, c’è stata una sorta di liberalizzazione di spazi per gli esercizi commerciali, come è giusto che sia, come sta avvenendo. Ma Sindaco, questa è una cosa diversa dal fatto che un marciapiede venga totalmente, al 100 per cento occupato da tavolini, sedi e quant’altro. E di questi casi ce ne sono tantissimi.
Non c’entra niente quindi né l’emergenza Covid, né strumentalizzare un’esigenza da parte di una categoria, una di quelle che sono state più penalizzate dall’emergenza Covid. Non tentare quindi di scaricare sul sottoscritto cose che non c’entrano assolutamente niente.
Capisco pure che ci sia un problema anche di vigilanza, di mancata vigilanza, se vogliamo. È chiaro, infatti, che se c’è il carroattrezzi è un deterrente, ma nonostante la presenza del carro attrezzi, quando funzionava il servizio non è che le cose fossero totalmente cambiate. In ogni caso, non c’è bisogno del carro attrezzi da parte della polizia urbana di sanzionare… Lei lo sa: c’è, in particolare, una persona che continuamente mette sui social foto di auto che occupano marciapiedi e scivoli per disabili. È quindi un fenomeno diffusissimo, che non è soltanto un fatto culturale. Quando non funziona il fatto culturale, ci vuole il fatto di mettere le mani al portafoglio, quindi di sanzionare chi non si comporta correttamente. Mi rendo conto che c’è un problema anche dal punto di vista numerico della Polizia locale, che non può sopperire a tantissime incombenze. Anche qui, si metta mano con più decisione a potenziare questo servizio. Mi sarebbe piaciuto sentire da parte del Sindaco che cosa si sta facendo per potenziare questo servizio.
In ogni caso, questa è la situazione che non cambia con la risposta del Sindaco, purtroppo. Io vorrei che da domani mattina qualcosa si vedesse cambiato, a cominciare dalla realizzazione delle strisce pedonali, cominciando da qualche parte, soprattutto in talune strade che sono particolarmente pericolose, andando dai commercianti, dagli esercizi commerciali che fanno abuso di occupazione del suolo pubblico. Non dico che per forza deve sanzionarli, ma ogni tanto passare e ricordargli che sono passibili di sanzioni se non si comportano correttamente. E questo purtroppo non avviene. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Quarto punto all’ordine del giorno: “Presa d’atto della determina AGER n. 212 del 23 giugno 2021 e della relazione relativa alla procedura di validazione del PEF per l’anno 2021 per il Comune di Grottaglie, ai sensi e per gli effetti della delibera n. 443 del 2019 e del MTR allegato”. Il punto all’ordine del giorno è stato discusso durante la seduta della I Commissione consiliare del 28.7.2021, incontrando parere favorevole, con voti favorevoli 7, astenuti 2 e voti contrari 2.
Passo la parola all’assessore Bonfrate. Prego, assessore.
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
Buonasera a tutti.
Abbiamo affrontato ieri in Commissione questa delibera. Come sapete, per l’approvazione delle tariffe abbiamo bisogno della determinazione del PEF, ma a causa di tutto quanto è scritto nella delibera, l’AGER non ci ha dato contezza di quanto doveva essere il costo totale dei rifiuti. Soltanto con la determina n. 212 del 23 giugno, ha approvato il calcolo e ha validato il nostro piano economico-finanziario, in base al quale poi si sarebbero determinate le tariffe che poi discuteremo al punto successivo.
Come vedete, nel deliberato della proposta abbiamo un costo complessivo di 5.321.443 e una tariffa finale di 5.162.126. Come è scritto nella delibera, adesso c’è un nuovo sistema di validazione, di calcolo dei costi TARI attraverso il sistema del MTR, il metodo tariffario nuovo dei rifiuti, che è diverso rispetto al passato e comporta un calcolo differente.
L’anno scorso abbiamo approvato le tariffe che si basavano sul 2019. Quest’anno noi tutti abbiamo ricevuto parte delle tariffe basandoci sul PEF dell’anno scorso. Le prime tre […] come prevede comunque la norma. Quindi Teorema, insieme agli uffici, hanno determinato il nuovo piano finanziario che quest’anno, come ricordo, riguarda l’intero servizio a carico della ditta Teorema, a differenza dell’anno scorso, quando per metà anno era al servizio comunale, e per la seconda parte dell’anno era al servizio in carico alla Teorema.
Se ci sono domande più specifiche, ci sono anche il Sindaco e la dottoressa Annicchiarico. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Ci sono interventi? Per dichiarazione di voto?
Prima di iniziare con le operazioni di voto, ricordo a tutti i consiglieri comunali di esprimere la doppia preferenza, sia per l’ordine del giorno che per la sua immediata esecutività.
Chiedo alla dottoressa Cinieri se possiamo procedere con le operazioni di voto. Prego, dottoressa. Grazie.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Sì, grazie. Spero che mi sentiate bene.
D’Alò Ciro (presente; favorevole, favorevole); Annicchiarico Giovanni (presente; favorevole, favorevole); Cabino Anna (presente; astenuta, astenuta); Caso Raffaella (presente; favorevole, favorevole); Cometa Andrea (presente; favorevole, favorevole); D’Abramo Gabriele (presente; favorevole, favorevole); D’Alò Saveria (favorevole, favorevole); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (assente); Dellisanti Antonio (astenuto, astenuto); Donatelli Francesco (astenuto); Gianfreda Ciro (contrario); Lacava Alessandra (favorevole, favorevole); Manigrasso Alfonso (favorevole, favorevole); Marangella Aurelio (favorevole, favorevole). […]
Speaker : MARIO BONFRATE, Assessore.
[…] così come è stato concesso lo scorso anno.
Questi sono i dati fondamentali: il pagamento… Anzi, il bilancio comunale si fa carico di alcuni costi, con una riduzione che passa dal 70 per cento per gli utenti fuori dal perimetro urbano, quindi dal 70 al 50 per cento, proprio perché anche loro adesso hanno un servizio di porta a porta. Siamo in attesa del riparto del fondo di 100 milioni stanziati per il 2021, in modo da poter concedere ulteriori riduzioni agli utenti, e alle attività, soprattutto, che sono state chiuse per parte dell’anno. Siamo quindi in attesa, e credo, anzi, sicuramente, questa riduzione sarà espletata nella quarta rata, per chi naturalmente ne avrà diritto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Bonfrate. Ci sono interventi?
Speaker : SINDACO.
Volevo aggiungere un particolare, anche a chiarimento per tutti.
In realtà, relativamente alle attività commerciali chiuse e che rientrano nell’ambito dei codici individuati dal decreto, la cifra stabilita come monte di riduzione è di circa 190.000 euro. Verrà quindi indicata all’interno dell’assestamento per il riconoscimento, e poi scomputata direttamente sull’ultima rata. In questo caso quindi per le attività […].
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate, è caduta la connessione. Tempo di riconnetterci tutti, riprenderemo da dove avevamo interrotto.
Aspettiamo che il Sindaco si colleghi.
Sindaco?
Speaker : SINDACO.
Sono uscito e rientrato perché mi si era scollegato, non so se adesso mi sentite.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso sì.
Può ripartire dall’ammontare dell’importo delle attività commerciali.
Speaker : SINDACO.
Dicevo: l’importo individuato per le attività commerciali è di 190.000 euro… Sono 190.000 euro che verranno scomputate direttamente dall’ultima rata in favore delle attività commerciali, come ho detto prima, che rientrano nell’ambito delle categorie individuate secondo il codice ATECO.
Come avevamo preso l’impegno lo scorso anno, lo rifacciamo in questo, anche se lo troveremo nell’ambito dell’assestamento. Stiamo stanziando 150.000 euro per rimborsare ai cittadini, quindi alle utenze domestiche, una quota della TARI, quindi 190.000 in favore delle attività commerciali, che lo troveranno direttamente nella quarta rata, mentre per le attività domestiche, quindi per i, cittadini, rimborseremo fino alla concorrenza di 150.000 euro, ovviamente sulla base del modello ISEE generale complessivo che verrà poi fatto nel bando di prossima pubblicazione, a seguito dell’approvazione dell’assestamento, che mi pare sia già stato fissato nei prossimi giorni da parte dei Capigruppo.
I cittadini, quindi, dopo aver pagato la prima rata, dovranno chiedere di avere il rimborso o della prima rata, o comunque fino a concorrenza della somma relativa. Ovviamente, come abbiamo già detto, si andrà per ISEE, e questo poi sarà oggetto di una successiva discussione.
I due punti quindi sono quello di contemperare le esigenze di tutti: quelle delle attività commerciali, ma anche quelle dei cittadini che hanno avuto un disagio economico nell’ambito dell’anno 2021 a causa della pandemia.
Questo, giusto per dare la correzione all’informazione che aveva dato l’assessore, avendo ricevuto i dati, che quindi era giusto che il Consiglio comunale sapesse in anteprima, da questo punto di vista.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Ci sono interventi? Per dichiarazione di voto?
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Scusi, mi stavo prenotando.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
In base alla relazione che ha fatto l’assessore e alle cose che ha aggiunto il Sindaco, riguardo i rimborsi sia agli esercizi commerciali che ai cittadini, stiamo parlando comunque di un PEF e della relativa introduzione delle tariffe per quest’anno.
Quest’anno abbiamo notoriamente una novità, rispetto al passato: abbiamo un servizio nuovo, che non esisteva fino all’anno scorso. Va quantomeno capito come stanno andando le cose. Sostanzialmente, ripeto quello che ho chiesto in Commissione all’assessore: ci sarebbe l’occasione, anzi, io ritengo che questa sia l’occasione di dare delle informazioni al Consiglio comunale, quindi alla città su come si è svolto fino a questo momento il servizio porta a porta con la Teorema, quindi quali benefici ha apportato, che cosa si può pensare di cambiare, se ci sono le condizioni anche per introdurre degli incentivi nei confronti soprattutto dei cittadini che possono distinguersi anche nel conferimento della differenziata, ovviamente questo in un successivo futuro.
Ma soprattutto, quello che interessa è capire come è andato il servizio, quali sono i rapporti con la Teorema, che cosa eventualmente c’è da cambiare, se ci sono stati interventi anche sanzionatori da parte del Comune nei confronti della Teorema, a dimostrazione che evidentemente non tutto funziona come dovrebbe funzionare, e anche, non mi sembra una cosa di secondo piano, capire il funzionamento dal punto di vista dei lavoratori, quindi se questo servizio sta portando i benefici che si aspettavano, perché sicuramente l’occupazione di tanti lavoratori è un beneficio che oggettivamente va salutato positivamente. Rispetto all’appalto che è stato conferito alla Teorema, vorrei capire, nel rapporto con i lavoratori, se le cose sono andate così come era previsto nel capitolato dell’appalto, o se c’è qualcosa da migliorare, perché da parte di alcuni operatori io personalmente ho registrato anche delle insoddisfazioni. Vorrei capire se il Consiglio comunale intanto può essere informato, e se eventualmente si possono introdurre delle modifiche e dei miglioramenti, anche in questo caso.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Donatelli, le domande che lei sta ponendo al Consiglio comunale, all’Amministrazione, non sono pertinenti col punto all’ordine del giorno del quale si discute, quindi le tariffe della TARI. Ci sarà e ci potrà essere benissimo modo per poter illustrare le sue legittime richieste con altre modalità.
Oggi, il punto all’ordine del giorno è quello delle tariffe. Se vuole chiarimenti in merito alle tariffe, va bene; ma considerate le richieste che lei ha fatto sino ad ora, non c’era nessuna richiesta sulle tariffe.
Può fare eventualmente il suo secondo intervento più la dichiarazione di voto, ma sempre attenendosi all’argomento all’ordine del giorno, alle tariffe. Mi permetto…
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Presidente, io ho parlato di occasione nei confronti…
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, ci saranno occasioni…
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
E anche di rispetto… Ma questa è la prima occasione, Presidente, non prendiamoci in giro.
Speaker : PRESIDENTE.
Non possiamo deviare così dall’ordine del giorno…
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Non stiamo deviando proprio niente perché è attinente la costruzione del ragionamento…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Donatelli, sa benissimo come si fanno le interrogazioni e come si fa anche la richiesta di una Commissione per poter essere edotti tutti su qualsiasi tipo di tematica. Non è questo il momento, perché altrimenti sovvertiremmo l’ordine del giorno di tutti i consiglieri regionali e delle Commissioni.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Presidente, io non voglio sovvertire niente.
So benissimo come si fano le interrogazioni. Io sto dicendo che in questo Consiglio comunale, quando si vuole si fanno determinate cose e quando non si vuole, come in questo caso non si vogliono fare… Il buonsenso dice che questa è la prima occasione…
Speaker : PRESIDENTE.
Si può sempre fare polemica però.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
… per il Consiglio comunale questa è un’occasione per capire come è andato il servizio…
Speaker : PRESIDENTE.
Per quanto riguarda le tariffe…
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Ma le tariffe sono rivenienti non soltanto dal piano economico e finanziario e da quello che ha stabilito l’AGER, su cui il Consiglio comunale ha preso atto, ma è anche riferito ad elementi più immediati, più diretti.
Anche a livello di informazione quindi sarebbe giusto che l’Amministrazione comunale dicesse qualcosa in più.
Speaker : PRESIDENTE.
Sulle tariffe. Oggi parliamo delle tariffe.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Va bene, non lo volete fare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Non è una questione di volontà. È una questione di argomento all’ordine del giorno.
La I Commissione consiliare ha discusso questo punto all’ordine del giorno il 28 luglio 2021, con voti favorevoli 7, astenuti 2, contrari 2.
Ci sono altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 5) all’ordine del giorno “Tassa sui rifiuti (TARI). Approvazione delle tariffe per l’anno 2020-2021”.
Prego la dottoressa Cinieri di procedere con le operazioni di voto. Ricordo ai consiglieri di esprimere la doppia preferenza, sia sull’ordine del giorno che sulla sua immediata eseguibilità.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
D’Alò Ciro (presente; favorevole, favorevole); Annicchiarico Giovanni (presente; favorevole, favorevole); Cabino Anna (contraria, contraria); Caso Raffaella (presente; favorevole, favorevole); Cometa Andrea (presente; favorevole, favorevole); D’Abramo Gabriele (favorevole, favorevole); D’Alò Saveria (favorevole, favorevole); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (assente); Dellisanti Antonio (contrario, contrario); Donatelli Francesco (contrario, contrario); Gianfreda Ciro (contrario, contrario); Lacava Alessandra (favorevole, favorevole); Manigrasso Alfonso (favorevole, favorevole); Marangella Aurelio (favorevole, favorevole); Marinelli Giovanni (assente); Miglietta Gabriella (favorevole, favorevole); Petrarulo Ciro (contrario); Rossini Domenico (assente); Russo Antonietta (contraria, contraria); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (favorevole, favorevole); Siliberto Noemi (favorevole, favorevole); Stefani Maurizio (favorevole, favorevole); Zimbaro Massimo (favorevole, favorevole).
Voti complessivi favorevoli 14, contrari 6, da parte dei consiglieri Cabino Anna, Dellisanti Antonio, Donatelli Francesco, Gianfreda Ciro, Petrarulo Ciro e Russo Antonietta.
Assenti, chiaramente, 5: Danese Loreto, De Carolis Giulio, Marinelli Giovanni, Rossini Domenico e Santoro Michela.
Nessun astenuto.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottoressa Cinieri.
È approvato il punto n. 5) all’ordine del giorno
Punto n. 6) all’ordine del giorno: “Criteri per la perimetrazione dei sotto comparti nelle zone C – Variante al PGR in applicazione dell’articolo 2, comma 3, lettera e-bis), legge regionale n. 20/2001. Adozione”.
Passo la parola all’assessore Blasi. Prego, assessore.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Di nuovo buonasera a tutti.
L’argomento in questione quindi è non l’approvazione dei sotto comparti, ma l’approvazione dei criteri che ci portano a individuare all’interno delle zone C individuate dal nostro piano regolatore i perimetri… Scusate, non approvazione, ma adozione all’interno dei comparti C di perimetri che ci possano facilitare la realizzazione di quelli che sono dal nostro piano regolatore i comparti.
La normativa regionale ci consente, all’interno di comparti anche di ampie dimensioni, di poter individuare una suddivisione in maglie più ridotte, in modo tale da favorire la concretizzazione e realizzazione dell’edificazione all’interno di questi. Le normative regionali ci consentono, all’interno di operazioni e di varianti urbanistiche semplificate di poter individuare operazioni di Consiglio domestiche, così sono definite, di poter individuare dei sub- comparti in modo tale da poter facilitare e semplificare la realizzazione di questi comparti individuati all’interno del nostro piano regolatore.
Quindi, che cosa è accaduto? Noi abbiamo affidato un incarico all’esterno, perché sostanzialmente con il personale che abbiamo a disposizione ad oggi, non siamo in grado di poter portare avanti tali questioni. È stato quindi affidato un incarico di supporto all’ingegner Celino, individuato attraverso evidenza pubblica nella figura dell’architetto Nicola Fuzio, un supporto per poter individuare le linee-guida e i criteri per poter concretizzare questa operazione. Per questa operazione l’Amministrazione comunale ha voluto partire da una indicazione che prendesse spunto da una ricognizione di quello che è lo stato di fatto. Lo stato di fatto è lo stato di concretizzazione, ad oggi, di ogni singolo comparto. Quello che esiste, quindi, quello che è realizzabile e sovrapponibile con i piani sovra ordinati, quindi faccio un riferimento al piano paesaggistico, oppure al piano di assetto idrogeologico, quindi quello che effettivamente ad oggi, all’interno di ogni comparto edificatorio, si può realizzare. Soprattutto, parlo della compatibilità e della concretizzazione rispetto a quello che è il Piano regolatore generale, quindi alle rispondenze con le viabilità prescritte da piano, le zonizzazioni, quindi una ricostruzione generale rispetto a quanto già prescritto da piano.
Dopodiché, all’interno dei criteri sono stati individuati delle norme, dei termini all’interno dei quali si vuole dare spazio e possibilità di realizzazione. Questo significa che non è l’Amministrazione in questo momento che dice qual è il perimetro che bisogna andare ad individuare, ma all’interno di questi grandi comparti, i criteri danno delle regole, per cui i proprietari, anche con facilitazioni… Rispetto a quello che la norma generale prevede, ovvero, che il 51 per cento dei proprietari si mettano d’accordo e presentino dei piani di lottizzazione nel rispetto delle norme, sempre nel rispetto delle norme il sub-comparto viene creato dando la possibilità non al 51, ma al 20 per cento dei proprietari, degli aventi diritto, di proporre degli studi di fattibilità all’Amministrazione, per cui l’Amministrazione mette in atto dei meccanismi (conferenze di servizi) che possa portare, in maniera facilitata, all’approvazione di progettazioni all’interno dei comparti.
Non c’è quindi una suddivisione dall’alto, ma c’è un dare possibilità, a un certo numero di facenti parte di un comparto edificatorio, di poter presentare dei progetti che siano condivisi con l’Amministrazione e che siano compatibili con quelle che sono le indicazioni di piano attualmente vigenti, dando quindi una semplificazione a livello procedurale all’interno della pianificazione.
Un argomento complesso, un argomento che però ci ha visti sempre seguire delle procedure condivise anche attraverso le Commissioni. Adesso vorrei… È con noi presente l’ingegner Celino. La mia è un’introduzione. Vorrei adesso sentire i consiglieri: se avete necessità, coinvolgiamo l’ingegnere, che ci può dare anche alcune specifiche tecniche più dettagliate.
Speaker : PRESIDENTE.
Riserverei l’incontro dell’ingegner Celino, che ringrazio per la sua presenza, per eventuali chiarimenti ai consiglieri. Chiedo ai consiglieri se ci sono chiarimenti in merito al punto all’ordine del giorno.
Ci sono interventi? Passiamo alla fase del dibattito, facciamo gli interventi.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Questo argomento è platealmente un tentativo di risposta che si vuole dare ai tanti cittadini, mi riferisco ai proprietari dei terreni che sono tartassati, e possiamo utilizzare questo termine, dalle tariffe IMU sui loro terreni, sproporzionate rispetto al reale utilizzo.
Per la verità, questo tentativo di dare una risposta non può essere quello dal punto di vista urbanistico. Se vogliamo, quello urbanistico può essere una subordinata a quello che può essere il tentativo di risolvere questo problema.
Il vero problema è che bisogna affrontare, avere il coraggio di affrontare e di modificare le tariffe, così come richiesto dai proprietari dei terreni, da tantissimi cittadini, perché, ripeto, sono oggettivamente esose e non corrispondono a quella che effettivamente è la quota che dovrebbero pagare in termini di tassazione IMU.
La cosa più logica da parte di una Amministrazione, quindi, sarebbe quella di sedersi realmente e concretamente con gli interessati, e poi avanzare non solo agli interessati, ma al Consiglio comunale, una proposta di soluzione che porti al ridimensionamento della tariffa IMU nei confronti di questi cittadini.
Un contenzioso che fino a questo momento ha portato lacrime e sangue, soprattutto per i cittadini che sono costretti a sostenere anche oneri pesantissimi dal punto di vista legale, per poter controbattere le ragioni del Comune, ma pesantissimi anche nei confronti delle casse comunali, che devono mantenere una propria posizione, e alla fine, chi ne paga le conseguenze sono i cittadini, siano essi possessori di terreni sui comparti, siano anche gli altri cittadini, che attraverso le casse comunali devono sostenere un contenzioso che andrebbe assolutamente eliminato, o che almeno bisogna tentare di eliminare.
Per cui, questa risposta dei criteri della perimetrazione dei sotto comparti non è la risposta giusta. Sicuramente non è una risposta che si aspettano i proprietari dei sotto comparti. Voglio dire per inciso che questa proposta tra l’altro è stata bocciata da questa maggioranza nel 2020, nel momento in cui è stata presentata una mozione dell’allora Articolo 1, che poneva appunto i due livelli di intervento – ribadisco quello che ho detto prima –: prima di tutto quello sul piano economico e finanziario e poi successivamente sul piano urbanistico.
Ebbene, quella mozione posta ai voti dopo sei mesi, è stata bocciata da voi, da questa maggioranza. Apro e chiudo questa parentesi.
Entrando però nel merito di questa proposta, mi rivolgo soprattutto all’assessore Blasi, responsabile dell’urbanistica di questa Amministrazione. Questa forse è la prima e unica attività, dal punto di vista urbanistico, che questa Amministrazione affronta in questi cinque anni. Non si è mai interessata di pianificazione urbanistica, di piani urbanistici, anzi si è interessata, immediatamente dopo l’insediamento, di cancellare quei famosi 40.000 euro destinati appunto ad aprire un percorso che doveva portare all’approvazione o alla redazione del Piano urbanistico generale, quindi ad una pianificazione totale della città. Questa Amministrazione, invece, il primo atto che ha fatto è stato cancellare quella voce del capitolo.
Questo quindi è il primo atto dopo appunto la cancellazione dei 40.000 euro. Che poi sono serviti, o sarebbero serviti, perché ancora, assessore, stiamo aspettando una risposta, nonostante le numerose interrogazioni, interpellanze e mozioni, per la redazione di uno studio, di un fantomatico studio riguardante il piano urbano del traffico che nessuno ha visto, se non, evidentemente, il Sindaco, l’assessore e forse qualcun altro. Ma nessuno ha avuto la possibilità di leggere cosa è successo con quei 40.000 euro, con quell’incarico al Politecnico di Bari.
Questo, quindi, dicevo, è il primo intervento urbanistico che fa l’Amministrazione comunale, a conclusione della sua esperienza. E comunque avviene in una situazione […] che sconsiglierebbe chiunque a fare interventi di questo tipo. Noi abbiamo infatti un piano regolatore datato da tantissimi anni, parliamo del secolo scorso, parliamo del 1988, quando è stato concepito, al di là delle varie vicissitudini che hanno portato alla bocciatura e alla riapprovazione del piano regolatore generale, appunto, dell’88. Stiamo parlando della concezione di una pianificazione urbanistica medievale rispetto all’attualità. Si devono fare i conti quindi con questa realtà, ecco perché era importante, soprattutto all’inizio di questi cinque anni, iniziare ad avviare un percorso che doveva portare alla redazione del piano.
Non solo è vecchio, ma è fatto anche con una concezione tale che tutti ci siamo accorti che non può mai funzionare, perché il piano regolatore è stato costruito nell’ipotesi di avere a Grottaglie 64.000 abitanti. Tutti sappiamo però che non raggiungeremo nemmeno fra 300 anni 64.000 abitanti, per come sta andando avanti la proiezione demografica a Grottaglie: siamo poco più di 31.000 abitanti, quindi per arrivare a 64.000 abitanti, con una crescita demografica praticamente allo zero, se non sotto lo zero, quindi non ci sono assolutamente le condizioni per pensare ad un piano regolatore che faccia riferimento a questo ampliamento.
Sappiamo tutti che la crisi non soltanto del Covid, ma la crisi a partire dal 2008, ha portato al blocco del mercato immobiliare. Sappiamo che in ogni caso in questo contesto strano, che ho citato prima, di piano regolatore, sono stati presentati dei piani di lottizzazione che attendono di essere approvati, eccetera.
Nel frattempo, però, lo ha citato anche l’assessore, ci sono anche delle novità, a cominciare dal piano paesaggistico territoriale della Regione, di cui bisogna tener conto, ma non soltanto di questo, per la verità. Se quindi la situazione è questa, io ritengo che sarebbe opportuno che ci fosse un ripensamento su questo. Un po’ tutti abbiamo ricevuto una relazione molto dettagliata, molto approfondita da parte di un nostro concittadino, architetto Fanigliulo, che ha messo in evidenza tantissime storture che sono presenti in questa proposta e che sono molto dannose per la nostra comunità. Si parla di un incremento, coi piani di lottizzazione, con zone di completamento così grandi, si parla di un incremento di popolazione di 155.000 abitanti, che è qualcosa di assolutamente sbagliato.
Giustamente, l’architetto Fanigliulo mette in evidenza il fatto che la pianificazione urbanistica, così come abbiamo richiesto tantissime volte in questi cinque anni, deve essere qualcosa che deve partire da una volontà della pubblica amministrazione. Deve essere appannaggio della mano pubblica, la pianificazione, non può essere delegata, come in questa proposta, a dei privati che con i cosiddetti studi di fattibilità possono pregiudicare le scelte future della pianificazione dell’urbanistica nella nostra città. È qualcosa che va assolutamente evitato.
Questa proposta, quindi, è costata. Ci siamo, anzi, vi siete rivolti all’ingegnere di Bari, per avere i criteri. Sicuramente avrà fatto un lavoro eccellente dal punto di vista tecnico, non sto a giudicare quel lavoro, ripeto, dal punto di vista tecnico è assolutamente ineccepibile, supportato anche dalle argomentazioni che in Commissione ha portato anche l’ingegner Celino. Però il Consiglio comunale è un organo soprattutto politico, che deve fare gli interessi della sua comunità.
Io quindi vedo in questa proposta pochi interessi della comunità. Anzi, c’è il rischio che poche persone possano decidere la programmazione futura dell’espansione della nostra città, pregiudicandola sotto tutti i punti di vista: quello della scelta, che deve essere esclusivamente pubblica, quella della scelta dei servizi, deve essere il Comune a decidere dove deve venire una scuola, dove deve venire un parco pubblico, dove deve venire una chiesa, dove deve venire un qualunque servizio. Non deve essere costretta, la parte pubblica, ad intervenire sui residui di scelte che sono state fatte da minoranze di cittadini, all’interno dei comparti.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Donatelli, concluda.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sto concludendo. Con questo, io ribadisco che il giudizio da parte del Gruppo di Grottaglie domani è estremamente negativo, per cui formalizzo anche una proposta di ritiro di questo argomento, per poi approfondirlo, magari, in un momento successivo, e a questo punto sarà il futuro Consiglio comunale, la futura amministrazione a doversi esprimere con più tranquillità e con più serenità, meno pressata dalle esigenze elettoralistiche, per decidere il futuro non soltanto urbanistico, ma il futuro della nostra città. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
L’assessore Blasi mi ha chiesto la parola per fatto personale: rispetto a?
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Rispetto all’argomento.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Vorrei sottolineare che quando è nato il Piano regolatore generale, mentre alcune persone presenti erano già in attività, io rispetto alla mia età ero uno che si godeva la città, nel senso che avevo un’età per cui non badavo a certi argomenti.
Certi argomenti per cui, quando è nato il Piano regolatore della città di Grottaglie, da quando io sono stato investito di questo incarico, e ho potuto leggere quello che accadeva attorno alla formazione del piano regolatore, per cui si dice che questo piano regolatore è stato dimensionato per una città con una popolazione di circa 60.000 abitanti, questo è vero. Ma è vero che è nato in quegli anni, stiamo parlando dei primi anni Ottanta, fine anni Settanta, e ad oggi abbiamo ancora vigente questo piano regolatore.
Questo piano regolatore, che ha sempre, attorno a sé, gli stessi attori, ha fallito. Ha fallito perché i comparti su cui dovremmo costruire questa città di 60.000 abitanti non ce la fanno. C’è bisogno quindi di correre ai ripari.
Nel 2007 è stato fatto un tentativo di creare la perimetrazione dei sotto sotto-comparti. Poi ci sono state le vicende giudiziarie, per cui si è visto soccombere in determinate sedi il piano regolatore, che è stato annullato, con tutti gli atti successivi. Dopodiché, ci è stato chiesto di ripristinare questo stato dei sotto comparti.
I sotto comparti vanno progettati insieme alla visione odierna della città, insieme alla visione che ci viene non imposta, ma che ci viene dettata da alcune norme a cui dobbiamo far capo, che arrivano da regolamenti sovraordinati, regionali e nazionali, soprattutto regionali, ad oggi, per cui dobbiamo rispettare alcune cose.
Io quindi sono d’accordo sul fatto che il piano sia sovradimensionato. Questo però non deriva sicuramente da un nostro comportamento degli ultimi cinque anni, ma deriva da comportamenti del passato: chiunque abbia la possibilità di andare a leggere i verbali e le delibere degli anni precedenti si può rendere conto di quali siano state le problematiche, e non voglio dire altro, che hanno interessato e costruito i problemi che oggi ci troviamo a dover affrontare in maniera non semplice. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Blasi. Ingegner Celino, mi sta chiedendo la parola? Ingegner Celino, mi sente? Mi sta chiedendo la parola?
Speaker : ADELE CELINO, Responsabile pianificazione urbanistica Comune di Grottaglie.
Sì, se posso.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego.
Speaker : ADELE CELINO, Responsabile pianificazione urbanistica Comune di Grottaglie.
Grazie. Buonasera a tutti.
Il consigliere Donatelli ha sollevato motivazioni e ha anche fatto osservazioni di natura prettamente politica e amministrativa, della quale io non mi occupo e lascio a voi la discussione.
Come anche lascio la discussione, o la valutazione delle osservazioni fatte dall’architetto locale, delle quali tutti abbiamo ricevuto quella relazione. La lascio alla fase delle osservazioni, perché è giusto così. E poi, anche perché le ragioni che stanno all’interno di quelle osservazioni sono anche quelle molto di natura politica. Ci sono poche ragioni o osservazioni di tipo tecnico.
Io vorrei però fare una piccola precisazione. Una precisazione riguarda il fatto che noi non ci siamo rivolti a un tecnico di Bari, ma ci siamo rivolti a un urbanista. Prima abbiamo chiamato, l’assessore potrà confermare, un urbanista locale che, dopo che ci ha fatto aspettare parecchio tempo, non ha accettato l’incarico: vero, assessore? Era un urbanista locale, Dopodiché…
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Sì, confermo.
Speaker : ADELE CELINO, Responsabile pianificazione urbanistica Comune di Grottaglie.
Dopodiché, ci siamo rivolti ad un altro urbanista che fa i piani. Adesso fa i PUG, prima faceva i piani regolatori. L’idea era stata quella di offrire a Grottaglie… L’idea condivisa, ma penso che anche l’assessore Donatelli e tutti gli altri non abbiano niente da dire su questa persona, che ci ha potuto aiutare anche con grande dedizione in questo lavoro.
Dal punto di vista tecnico, al di là delle motivazioni che possono portare un’Amministrazione, o voi, anche consiglieri comunali, ad adottare questa proposta, che è una sola adozione, io vorrei rappresentarvi una necessità tecnica, solo tecnica. Può essere che questa non sia la soluzione migliore, attendo le osservazioni durante la fase di osservazione, per migliorare anche questa proposta. Vorrei dirvi però che qui, dopo la proposta del 2007, che è molto simile a questa, cambia solo per le ragioni che vi dirò fra poco, molti nostri concittadini, molti grottagliesi proprietari delle aree C, hanno continuato a presentare piani di lottizzazione su aree molto più piccole dei grandi comparti.
Al momento quindi, l’ufficio ha qui, non ci metto la firma, comunque mi pare che siano tanti, 14 piani di lottizzazione che non sono riferiti a tutta l’area, ma solo a piccole aree, che attendono una valutazione da parte dell’ufficio. Molti di questi istanti hanno ricevuto una lettera dall’ufficio, negli anni addietro – io non ne ho mandata nessuna, per la verità – in cui si dice che il procedimento e l’istruttoria di questi piani, che sono già piani di sub-comparto, sono stati sospesi, dice la nota, in attesa di una delibera di Consiglio comunale per l’approvazione dei criteri per la suddivisione in comparti.
Al di là delle motivazioni, quindi, che possono essere politiche, sulle quali io non c’entro, potete discutere di tutto il resto, valutazione delle aree, questo è un fatto che rappresentavo, io dico che c’è anche una necessità di tipo tecnico. Può essere questa, nella proposta non adeguata, ce ne potrà essere un’altra, la possiamo modificare nella fase delle osservazioni; però l’ufficio ha necessità di approvare una variazione al PRG che permetta a questi proprietari di terreni nelle zone C di vedere approvati i loro piani. Molti sono veramente piani di dimensioni ridotte.
La cosa che abbiamo fatto, e mi spiace di non essermi potuta confrontare con l’architetto Fanigliulo, spero che io l’abbia fatto in Commissione consiliare, con le parole adeguate, è che assolutamente, l’idea di avere uno studio di fattibilità e non lasciare ai privati, come si è fatto fino a questo momento… Guardate il comparto C1: lì hanno deciso tutti i privati, man mano che presentavano i piani. L’idea, invece, è che si faccia esattamente il contrario. Mi spiace se non sono stata adeguatamente esaustiva nella mia rappresentazione della proposta, ripeto, che possiamo ancora modificare nella fase delle osservazioni. L’idea è proprio quella che ancora il Consiglio comunale, non solo gli uffici comunali, attraverso una conferenza di servizi che verrà fatta immediatamente, non appena appena vengono presentati questi studi, per ogni comparto dovrà esprimersi sulla perimetrazione e potrà dettare legge, come ha fatto per il masterplan dell’aeroporto, dicendo a me: non va bene che qui mettiamo le opere di […], spostiamole da un’altra parte. Io cioè ritengo di andare proprio nella direzione contraria. Forse non mi sono spiegata bene, o forse non abbiamo raggiunto il risultato che volevamo raggiungere con l’architetto Fuzio, ma l’idea era proprio questa: che il Consiglio comunale, gli uffici comunali potessero contare qualcosa nella suddivisione in comparti.
Poi, naturalmente, se come dice l’architetto della relazione che abbiamo ricevuto, non si deve fare la suddivisione in comparti, quella è una scelta prettamente politica che lascio al Consiglio comunale. Ripeto: io ho delle ragioni tecniche per supportare questo tipo di proposta.
L’ultima cosa volevo dirla a noi tutti. Già la Regione Puglia si è espressa sul nostro piano regolatore, quando ha detto che le tavole – me le sono segnata qui per richiamarle – dalla 27A alla 38F devono avere valore puramente indicativo, e che quindi non avrebbero fatto parte del PRG. Cosa sono queste tavole? Sono proprio una proposta di come deve funzionare all’interno il comparto. La Regione le ha stralciate dicendo che quello che succede all’interno del comparto deve essere proposto in sede di piano di lottizzazione.
Noi quindi già con questa proposta – ma ripeto, può essere pure che non sia la proposta giusta – stiamo in qualche modo interferendo e chiedendo ai privati di lavorare con noi per attuare i piani, se si possono attuare, se il mercato ce lo permette, e se la domanda di alloggi ce lo permette, di creare un piano che rispetti le proposte dei privati, come dicono la legislazione nazionale e regionale, e come ci ha detto la Regione in sede di approvazione del PRG, ma che nello stesso tempo ci dia la possibilità, attraverso la Conferenza di servizi, fatta all’interno degli uffici comunali, e attraverso il passaggio, ancora una volta, non solo quella di oggi, in Consiglio comunale, di dirigere il tiro, e proporre anche con i privati una rinegoziazione delle soluzioni che loro hanno proposto.
Scusatemi se sono intervenuta, ma ritenevo che l’aspetto tecnico della proposta andasse ribadito. Invece, non ritengo proprio di dover dire assolutamente niente sulle osservazioni fatte dal tecnico locale, oppure, giustamente, sulle osservazioni che fa il consigliere Donatelli, perché sono solo di vostra competenza, per cui adesso mi zittisco e ritorno a dare dei chiarimenti, qualora, da questo momento in poi, me lo richiediate.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, ingegner Celino.
Passo la parola al consigliere Manigrasso. Prego, consigliere.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti.
La vicenda dei comparti nel piano regolatore, in questi anni ha fatto sì che sostanzialmente i piani previsti dai comparti, tranne qualche eccezione, di quelli più piccoli, non venissero attuati, proprio per le loro dimensioni. Ma il problema qual era principalmente? Come ha sottolineato anche il consigliere Donatelli, parlando del comparto C8, essendo estesi, come aree superfici tutti i comparti, questo prevede che ci siano centinaia di proprietari. Metterli d’accordo per la sottoscrizione di una convenzione è diventato difficile e inattuabile, nel corso di questi anni, considerato anche il fatto che in tanti casi, sono passati anche da me, nel corso della mia attività, molti dei proponenti i piani di lottizzazione non conoscevano l’impegno che loro assumevano, o dovevano assumersi, con la sottoscrizione della convenzione. La realizzazione delle opere di urbanizzazione, quindi strade, marciapiedi, illuminazione, impianti idrici, impianti fognanti, cioè, era tutto a loro spese.
L’enormità del numero dei proprietari, quindi, ha sostanzialmente impedito l’attuazione di tanti comparti, maggiormente quelli più estesi. Questo come premessa.
Poi, non condivido, sostanzialmente, quanto è stato detto precedentemente riguardo alla questione dell’aumento della cubatura, delle superfici, dei volumi, del numero di abitanti, Nella proposta della relazione allegata alla delibera di cui discutiamo, proprio nella premessa, infatti, a pagina 3, si dice testualmente “la presente relazione costituisce il supporto tecnico per la predisposizione delle linee- guida, norme utili alla suddivisione dei comparti in sub-comparti, in applicazione dell’articolo 12, comma 3, lettera e-bis) della legge regionale 20/2001, come modificata e integrata dalla legge regionale 5/2010, articolo 16, che consente alle Amministrazioni comunali, con procedimento semplificato, non soggetto a controllo regionale – e questo è un passo importante, perché possono nell’immediato essere realizzati i sub-comparti – a condizione che non vengano introdotti aumenti degli indici di fabbricabilità, o riduzione delle dotazioni di spazi pubblici, o di uso pubblico”. Che cosa vuol dire? Che la realizzazione dei sub-comparti all’interno di un comparto più generale, complessivo, non dà la possibilità di fare aumenti di superficie, di volume, ma deve attenersi agli indici presenti all’interno di tutto il comparto, realizzandone solo una parte.
È come se io avessi una torta grande, e in questo momento sto dicendo che la devo suddividere in dieci fette; ma alla fine la torta, nella sua totalità, nella sua complessità, rimane di quelle dimensioni. Questa quindi è l’attuazione, nell’immediato, di una piccola porzione, nello specifico del 20 per cento dell’intero comparto, che dà la possibilità di realizzarsi nell’immediato, con delle indicazioni: che non ci deve essere la frammentazione delle aree a standard, non ci devono essere chiusure di strade che finiscono in un certo modo, ma devono avere, nello studio di fattibilità previsto proprio da questa proposta che stiamo portando in Consiglio, uno studio di fattibilità che preveda una funzionabilità dell’intero comparto, realizzandone solo una parte. Sono cose tecniche, spero di non essere stato incomprensibile anche ai tanti colleghi. Questa è la parte tecnica.
Consentitemi anche un piccolo inciso di natura politica. Mi hanno sempre insegnato che chi non si ravvede mai può essere chiamato un deficiente, in linea generale. Io però stasera mi sono sentito quasi offeso, come consigliere comunale. È stata sottolineata, l’hanno richiamata anche l’ingegner Celino e l’assessore Blasi, la delibera n. 13 del 2007. Oggetto “Approvazione criteri per la perimetrazione dei sotto-comparti nelle zone C”. Questo era il titolo della delibera di Consiglio comunale n. 13/2007, approvata dal Consiglio comunale, con 12 voti a favore e uno contro su 13 presenti, a firma dell’assessore Francesco Donatelli. Mi fermo qui.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Manigrasso.
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
Vorrei intervenire su questo tema, perché ovviamente al di là degli aspetti tecnici specifici della relazione, io ritengo che ci sia un fatto politico. Fatto politico legato a un comportamento, secondo me, dissociato della politica, lo dico in modo chiaro, anche di alcuni componenti di comitati e quant’altro, nel senso che i carnefici diventano vittime e le vittime diventano carnefici, perché questo mi pare di capire.
Partiamo da un presupposto: prima cosa, se noi avessimo dato corso al PUG, sulla base di quelli che sono gli indici di crescita noi avremmo dovuto cancellare completamente le zone di espansione. Quindi, secondo il consiglio di Donatelli, che è il massimo esperto di urbanistica a Grottaglie, noi avremmo dovuto approvare il PUG immediatamente, e quindi togliere a tutti quei cittadini dei comparti che hanno pagato l’IMU, sino a questo momento, anche il diritto di edificare.
Come ha detto la Cassazione in una sentenza del luglio del 2021, in caso di cambio di pianificazione da parte dell’organo consiliare, a quei cittadini non spetta nessun rimborso, hanno solo pagato a vuoto. Donatelli, quindi, ci sta dicendo sostanzialmente che noi avremmo dovuto fare il PUG e cancellare quei diritti edificatori di quelle persone che per tanti anni hanno pagato. Questo è il primo elemento politico urbanistico dell’indirizzo di Grottaglie domani: dire, a quelle persone che hanno pagato fino ad ora, togliendogli quel diritto, che hanno pagato inutilmente. Questo è l’indirizzo.
Noi non siamo d’accordo. Questa è la prima risposta sulla questione del PUG, perché fare il PUG appena ti insedi, sapendo che ci sono delle situazioni urbanistiche da sistemare, secondo me è un errore politico. Ecco perché fra le tante cose c’era anche la necessità di rivedere… Oltretutto, rifacendo il PUG si dovrebbero andare a rivedere tutta una serie di pratiche edilizie del territorio che vanno viste con attenzione, ma sicuramente non rendono felici né i proprietari, né i costruttori e nemmeno i tecnici, ma questo sarà oggetto di uno studio futuro dopo che noi, attraverso questo sub-comparto, avremo facilitato la possibilità, per i proprietari terrieri, nell’ambito dei comparti, di realizzare e di poter costruire.
Il sub-comparto che stiamo approvando non dà nessun obbligo a nessuno. È una facoltà, tant’è che sono stati presentati dei piani molto più grandi rispetto alle quote del 20 per cento da noi individuate. Noi andiamo a facilitare quelle situazioni dove questa possibilità non è stata resa possibile dall’assenza di una riperimetrazione dei sub-comparti. Nessuno sta dicendo che stiamo abdicando al nostro dovere-diritto di pianificazione. No, ci stiamo attenendo al piano regolatore generale approvato prima che io nascessi, che è stato mantenuto in vita sino a questo momento, tant’è che quello è e quello dobbiamo rispettare, non lo posso cambiare, al momento, io, ma lo cambieremo in una pianificazione futura, col presupposto che a quei cittadini che hanno i terreni nel comparto C dobbiamo dare la possibilità, e questa probabilmente è anche l’ultima possibilità che avranno, di realizzare, nell’ambito dei comparti. dei comparti più piccoli che li aiutino ad edificare. Questo è il principio, quindi: stiamo cercando di tutelare le persone, non vedo dello scandalo, in questo. Io ho visto dello scandalo in quella relazione che è stata presentata. Non lo dice a me, perché io non ci stavo, però lo vorrei dire… Qualcuno forse dovrebbe anche insegnare che quando si scrivono le relazioni ci sono anche poi atti che possono andare alla Procura della Repubblica, perché non certo c’ero io. Scrivere in una relazione che si tratta di Amministrazioni probabilmente corrotte – io non c’ero, quindi non è riferito a me, non so a chi si riferisse l’architetto Fanigliulo, in questa relazione –, riferendosi forse a chi mi ha preceduto, non so fino a che tempo è andata indietro, ma evidentemente mi sembra un po’ eccessivo anche questo modo di scrivere, che è figlio di un’idea che si ha, dell’iper-io che supera la realtà. Non credo che ci siano persone che meritano queste definizioni, a meno che non si abbiano le prove, e qui ce ne sono tanti che si divertono a parlare di altri, dicendo che sono corrotti e quant’altro, quando in realtà la corruzione è una cosa morale. Ognuno dovrebbe intravedere, avere il coraggio di dirlo pubblicamente e di denunciare le persone, invece si parla sempre attraverso queste cose.
Se l’architetto dice di sapere queste circostanze, ce lo dicesse, che noi siamo pronti a denunciare insieme a lui chi ha fatto questi abusi, tecnici, politici e quant’altro. Io non credo che sia questo, forse ci sono delle scelte politiche che lui non condivide, ma io sinceramente non entro nel merito. Posso dire, ad oggi, che sono scelte che hanno portato a questa situazione. Ovviamente, chiederò ufficialmente all’architetto se è a conoscenza di questi fatti per denunciarli, perché se non si è a conoscenza di fatti specifici, parlare male degli altri espone tutti a delle denunce.
Attenzione: è facile scrivere così, genericamente, e quant’altro; ci sono tanti che si stanno divertendo a parlare di queste cose; e ci sono le condizioni per fare delle denunce penali. E vi posso garantire, da penalista, che ci si fa molto male, in questo caso. Si può essere critici, quindi, ma bisogna mantenere sempre il contegno, soprattutto delle Istituzioni e verso le istituzioni, che non credo… Io chiederei a Donatelli se lui si sente coinvolto in quelle frasi, visto che ha citato la relazione, o ad altri. Non penso: forse anche lui, come me o come gli altri, possono fare scelte non condivise, e su questo chiudo.
Stiamo facendo quindi questi sub-comparti, che sono una cosa che ci è stata chiesta anche dai comitati. Ci sono stati chiesti degli incontri, due cose, dai Comitati, anche per rispondere alle critiche generiche. La prima cosa era la questione di rivedere le tariffe IMU. Preciso che le tariffe IMU sono uguali dal 2002, quindi le abbiamo sempre fatte allo stesso modo. Aggiungo che in realtà l’Amministrazione nel 2018 le abbattute del 40 per cento. Dico di più, perché forse il Consiglio comunale non lo sa, quindi forse lo devo dire al consigliere Donatelli: abbiamo avuto un incontro con l’avvocato Lenti ed altri rappresentanti del Comitato, in cui abbiamo preso l’impegno di commissariare una perizia nuova sui valori, a condizione che si firmasse un documento e che poi tutti accettassero i risultati di quella perizia. Sorpresa di tutti: a quella richiesta che noi avevamo accettato, l’avvocato Lenti ci ha detto: non siamo disponibili, fatela, se la volete, perché – non so se ovviamente o no – c’era tutta una questione politica che poi si sta evidenziando in questi giorni. Se voleva risolvere il problema, bastava firmare quel documento che lui ha proposto, e che noi abbiamo accettato, con la sola condizione che poi non ritornassimo a loop a dire: l’Amministrazione è brutta e cattiva.
Non l’ha voluta firmare: ne prendiamo atto, la rifaremo, la faremo, ma questo non ha senso, perché non è che possiamo fare le perizie ogni tre per due, quando uno si alza e non gli va bene qualcosa. Abbiamo chiesto proprio questo: commissioniamola, però la sottoscriviamo, voi intervenite con i tecnici, noi con i nostri, e l’esito poi andrà bene per tutti. Non l’hanno voluta firmare. Rimando al mittente, quindi, tutte queste cose che poi sono oggetto di una politica […]. Non so se l’ha comunicato a tutti, questo, l’avvocato Lenti, ma di fatto così sono andate le cose. C’erano illustri testimoni e anche onorevoli presenti.
Supero questa fase per dire che in realtà la parte tributaria noi l’abbiamo già in parte mitigata con quell’intervento. Si va avanti. Quanto alla parte urbanistica, è questa. Ovviamente, so che forse non rispetteremo i desiderata di alcuni componenti del comitato che caldeggiano il consigliere Donatelli – lui so che li caldeggia molto. Ci avevano chiesto di fare una variante. Non volevano più, cioè, lottizzare, così come da piano, ma volevano realizzarsi delle villette a schiera tipo Beverly Hills. Attenzione: legittima, come cose, ma non c’entra niente con i sub-comparti. Bisognerebbe, cioè, andare in Consiglio, rifare completamente il piano regolatore e cambiare la visione. Questo non è oggetto dei sub-comparti, e forse andrebbe spiegato correttamente quello che stiamo facendo.
Colgo l’occasione per dire che avevo lanciato una proposta, che avevo avuto anche l’accoglimento, da parte del ragioniere. Avevamo detto: come abbiamo già proposto a tanti che fanno il contenzioso, facciamo una transazione su tutto il pregresso, andando indietro fino al 2002, tutto il contenzioso, con una riduzione del 40 per cento; quelle somme che andiamo ad incassare, avevamo detto, le mettiamo in un capitolo dedicato unicamente per realizzare opere all’interno dei comparti, quindi per agevolare la realizzazione delle opere. Anche questa proposta non è stata accettata, quindi si è capito lo spirito di questo comitato.
Ovviamente, queste cose che sto dicendo sono smentibili difficilmente, perché sono state oggetto di un confronto con più persone presenti. Ora ci stiamo occupando di quello che è possibile fare attraverso i sub-comparti, che era la cosa che ci era stata chiesta, diversa dalla variante per le villette, diversa dalla proposta fatta dall’Amministrazione in quel contesto, che era quello di fare una transazione, che alcuni, devo dire, hanno anche accettato. Rispetto a queste persone abbiamo anche messo in campo una dilazione di pagamento che va oltre le 72 rate, quindi stiamo andando incontro a tutte queste persone che stanno facendo la transazione. Questo per rendere il Consiglio comunale edotto di quello che si sta facendo.
Questa parte non riguarda il comparto C5 solamente, riguarda anche altri, che in realtà questa suddivisione in comparti la vogliono, perché sono venuti qua e ci hanno chiesto di portare avanti questa… Sono persone silenti, attenzione, non sono solamente quelli che urlano che hanno ragione. Quelli che urlano sono quelli che urlano, ma quelli in silenzio hanno altrettante ragioni. Quelli vengono qui, parlano, ci hanno chiesto di procedere con questa cosa e di farlo anche con una certa velocità.
Le risposte quindi noi le dobbiamo dare. Come sempre, non è che chi si mette in politica ha sempre ragione, può anche avere torto, questo lo dimostrano il tempo e la storia. Noi siamo disponibili sempre a incontrare tutti e a discutere con tutti. Se però poi alla fine ci incontriamo e quando si propongono le cose deve essere solo la proposta che fa comodo a qualcuno che guida un comitato o qualcosa del genere, mi pare evidente che non può essere così. Questa è una proposta di buonsenso che dice che è possibile, all’interno dei comparti, avere delle aree più piccole. Lo voglio precisare e lo voglio ribadire: se domani mattina tutti i proprietari dei comparti presentassero i piani, noi saremmo costretti a valutarli e ad approvarli nei limiti della norma.
Quindi, non è che il sub-comparto aggiunge o toglie niente a quello che già possono fare le persone. Noi non stiamo facendo niente di più che dire, a quelle persone che fanno parte di queste aree grandi: guardate che anziché essere tutto il 100 per cento, potete presentare delle proposte al 20 per cento: l’unica condizione è che ci diciate, quando presentate questa proposta, come deve funzionare il comparto, cioè qual è l’idea che avete, poi sarà l’Amministrazione, di concerto con i proponenti, a valutare se ci sono le condizioni di funzionamento e verrà portata avanti questa ipotesi. Può piacere, può non piacere, ma è una valutazione che faremo quando questa cosa l’avremo approvata.
Dico l’ultima cosa: la proposta del 20 per cento non è una cosa “capotica”, non è che ci siamo inventati questo 20 per cento perché ci piace stare più bassi dell’IVA, Non è così. La proposta del 20 per cento è perché abbiamo visto, dall’analisi di tutti i piani presentati, approvati in precedenza, che più o meno le dimensioni dei piani realizzati hanno queste dimensioni. L’idea era quindi quella di fare per pezzi più o meno compatibili, con quello che progressivamente è stato realizzato nell’ambito di quei piani. Questo è lo spirito, quindi l’idea è questa.
Ora, capisco tutto, però per noi c’è questo: o lo approviamo, o non lo approviamo, chi deve presentare i piani domani mattina lo può fare uguale. Gli stiamo dicendo semplicemente che li possono fare più piccoli, laddove hanno difficoltà, a mettersi d’accordo, ed è una cosa che hanno evidenziato tutti i proprietari dei terreni, dicendo che sono in troppi. In questo caso stiamo dicendo che possono essere in meno a presentarli. Certo, ci sarà da fare lo studio di fattibilità, ma credo che questa cosa incide veramente molto poco rispetto a un costo, come diceva il consigliere Manigrasso, complessivo e generale, che è quello di investire per realizzare l’edificato. Questo è un po’ lo spirito.
Non aggiungo altro, a meno che non ci sia necessità di chiarire.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco. Ci sono altri interventi? Prego, consigliere Petrarulo.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Sull’argomento si è avuta la capacità… Voi sapete perfettamente che la storia sui sub-comparti era una mia proposta, ma non fatta in questo modo. Di fatto, è un modo per non risolvere i problemi. Per i sub-comparti avrebbe dovuto, in modo tecnico, fare l’Amministrazione stessa un disegno, eventualmente poi da adeguare nello sviluppo. Anche perché, una rete viaria bisognava strutturarla, la piazzetta bisognava immaginarla: bisognava cioè avere una visione del futuro di quella zona, fatta in un certo modo.
Delegando i proprietari e suddividendolo del 20 per cento, noi non facciamo altro che rimandare qualcosa a chi governerà la prossima Amministrazione. Se sarete voi, io scommetto qua soldi che fra cinque anni, nella prossima tornata, noi staremo a discutere ancora di comparti. Il sub-comparto, secondo me, come la pensavo prima continuo a pensarla adesso, avrebbe dovuto essere responsabilità di una visione futura da parte dell’Amministrazione, contribuendo naturalmente in questa decisione, facendo sì che contribuiscono in questa decisione, i proprietari.
Io non la metto sul piano politico, la metto proprio sul piano di chi sta vivendo la situazione dal vivo, di persone che hanno avuto adesso delle rette da pagare, di una certa importanza. Sapete perfettamente quanto ho a cuore – avevo, ho e avrò, fin quando non si risolverà – questa questione. Girare intorno ad un argomento, senza affrontarlo con determinazione, secondo me non è il modo giusto per risolverlo. Ora bisogna, secondo me, facendo anche magari un incontro pubblico con tutti i titolari dei terreni del comparto, e con loro, pubblicamente confrontarsi, così capiamo chi dice una cosa e chi ne dice un’altra.
Avrei avuto piacere che fosse presente, in questa situazione, in questo Consiglio, magari la parte dal Sindaco chiamata in ballo, l’avvocato Ciro Lenti, per avere una delucidazione e una risposta precisa. Risposta precisa che non posso darti io, o non posso dare io, perché non ero presente. Si evince il problema in maniera molto chiara: la parte della tassazione, cioè, pregressa, presente e futura, la responsabilità di questa Amministrazione deve essere chiara nella direzione in cui si vuole procedere. Qua c’è gente, ve lo dicevo prima, ve lo dico adesso, e lo continuerò a dire domani, che non ha più da mangiare; c’è gente che per poter campare e pagare quelle rate, va a pulire le case delle persone, cosa dignitosissima, per carità. Poi, tutti i consiglieri presenti sono consapevoli della situazione comparto? Tutti i consiglieri presenti sono consapevoli che c’è un conflitto di interessi, se sono direttamente o indirettamente, per legge, coinvolti in questa situazione?
Quanto alla situazione comparto, io ho provato più volte a cercare di rendere sempre il confronto più pubblico possibile. Adesso, questa non è la soluzione che avremmo tutti quanti, maggioranza e opposizione, in maniera, come più volte reclama il Sindaco, responsabile, ma come reclamo io, coraggiosa, una soluzione definitiva, cercando di andare incontro pubblicamente, così non ci sta… C’era l’onorevole che fino a ottobre sparava a zero su questa Amministrazione e all’improvviso è diventato amico: sparava a zero, nella maniera più assoluta, ho conservati gli screen di quella persona onorevole, e non voglio sindacare sull’onorabilità, naturalmente.
Detto questo, io sfido chiunque dei consiglieri, che abbiano chiara la situazione, da quando nasce, con le varie responsabilità, di chi ha preceduto sicuramente questa Amministrazione, ma delle responsabilità che ci siamo assunti e che ci dovremmo assumere oggi per domani.
Io credo che questa soluzione non sia una soluzione, ma che sia un rimando alla soluzione, perché se studiamo gli atti, e sfido chiunque dei consiglieri presenti in Consiglio comunale, a parte i tecnici, naturalmente, che possono insegnarmelo, sfido chiunque ad averla letta con attenzione; e quel 20 per cento, ad averlo capito con attenzione. Cosa comporta approvare questo tipo di suddivisione di questa specifica delibera? Il sub-comparto significa non risolvere il problema.
Ribadisco un’altra cosa: spero che tutti i consiglieri presenti siano consapevoli se hanno interessi diretti o indiretti, lo dice la legge, non lo dico io, riguardo i comparti nel momento in cui dovranno schiacciare il pulsante o dire “voto a favore, voto contrario o mi astengo”.
Detto questo, la responsabilità, come più volte reclama il Sindaco, sarà di tutti quanti noi. Io, quando faccio qualcosa, cerco di metterci qualcosa in più della responsabilità: il coraggio di rappresentare la gente. Non si tratta di politicizzare: lo dicevo prima, lo dicevo nelle stanze delle riunioni di maggioranza e mi assumevo la responsabilità di essere quello che spiegava, o che cercava di spiegare, dicendo che questa Amministrazione voleva risolvere il problema, tanto da essere io solo additato in certe situazioni. Io credo che in realtà questa Amministrazione non voglia risolvere il problema, che stia solamente facendo Ponzio Pilato – me ne lavo le mani – con una finta suddivisione in sub-comparti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo: ci sono altri interventi?
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sì, Presidente, posso?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Giusto per ribadire alcune cose, ma anche per rispondere agli interventi che ci sono stati. Addirittura, è intervenuto l’assessore per motivi personali: non capisco quali motivi personali ho potuto toccare, in un intervento squisitamente politico.
Faccio una brevissima premessa. Intanto, come ho già detto, ma ribadisco adesso, per quanto riguarda il lavoro fatto dall’architetto Fuzio e dall’ingegner Celino, l’ho già detto prima, è un lavoro assolutamente encomiabile dal punto di vista tecnico, eccetera, quindi non ho chiamato in causa assolutamente questi tecnici per addebitare responsabilità che non ci sono, evidentemente.
La mia quindi è stata, è e continua ad essere una valutazione politica. La seconda cosa che volevo ribadire, anche qui, larvatamente introdotta sia dall’assessore, sia anche dal consigliere Manigrasso, a proposito del passato, eccetera, è sul PRG – qualcuno richiamava il mio impegno pluriennale nella politica e nell’amministrazione comunale, sembra quasi una colpa che non ha assolutamente giustificazione.
Lo ribadisco: l’attuale piano regolatore, di cui adesso qualcuno si sta ponendo anche come paladino, in determinate circostanze, in attuazione del piano di lottizzazione, eccetera, io personalmente l’ho combattuto in tutte le sedi. L’ho combattuto nelle piazze quando abbiamo fatto le campagne elettorali, e su questo l’allora PCI perse la campagna elettorale, proprio per questo motivo.
Nel 1988 io, in qualità di Capogruppo del Partito comunista, ho sottoscritto un ricorso al TAR, il quale poi, per altri motivi non ritenne di approvarlo. E l’ho combattuto nella sede più confacente, il Consiglio comunale.
Sul PRG quindi il mio giudizio non può essere assolutamente attaccabile, nemmeno richiamando, come ha fatto il consigliere Manigrasso, la delibera del 2007 sui sub-comparti. Capisco che bisogna mettere in piedi interventi ad effetto – quella è stata sottoscritta dall’allora assessore Donatelli. Vorrei ricordare al consigliere Manigrasso che era presente allora, come è presente adesso, che quella delibera nasceva sulla base di una precisa esigenza che veniva dalla comunità, perché veniva fuori da situazioni assolutamente inenarrabili dal punto di vista urbanistico. Per anni il Comune di Grottaglie ha dovuto rispondere sulla base di due piani regolatori: uno era quello vigente, l’altro, quello che era stato proposto. Poi finalmente si è messa una pietra su questo. C’era quindi l’esigenza di ricostituire un minimo, sotto l’aspetto della possibilità edificatoria, attraverso una proposta che è venuta dalla comunità, che era quella dei criteri per i sotto-comparti.
Certo che l’ho firmata io, convintissimo. Però il consigliere Manigrasso sa che immediatamente dopo quella delibera, anche se non è mai andata in porto, cioè, anche se non ha mai prodotto efficacia per le ragioni che lui stesso ha detto, immediatamente dopo, quell’Amministrazione mise in piedi un percorso che doveva portare al PUG, approvando anche i criteri e il piano propedeutico alla redazione del piano regolatore generale, aprendo anche ad una campagna d’ascolto nelle scuole, andando in tutte le scuole a chiedere, a partire dai ragazzi, qual era la loro visione di città futura. Assolutamente nessuno, quindi, può richiamarmi su queste presunte responsabilità.
Infine, quanto alle nelle cose che ultimamente diceva il Sindaco, loro stanno agendo perché c’è una richiesta da parte dei privati, perché i comparti sono stati richiesti… da parte dei proprietari dei terreni dei comparti sono state richieste queste, che il piano regolatore non può essere praticamente modificato – sto banalizzando, ma è la sostanza di quello che ha detto il Sindaco – perché ci sono dei diritti acquisiti. I diritti acquisiti sarebbero quelli dei proprietari degli attuali comparti.
Certo che bisogna tenere conto di questa realtà. Ma ci sono strumenti che possono tutelare anche interventi di questo tipo. Gli strumenti sono, li ha richiamati anche l’architetto Fanigliulo, la cosiddetta perequazione urbanistica, ma anche i piani pluriennali di attuazione. Non è che non ci sono, cioè, gli strumenti per evitare di penalizzare i proprietari attuali dei comparti.
Tenevo a precisare questi aspetti, per ribadire la contrarietà del Gruppo a questo provvedimento, e per ribadire, ancora una volta, la richiesta e la formalizzazione del ritiro di questo argomento. Grazie.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Presidente, mi consente una piccolissima replica?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì. Perdonatemi, mi sono allontanato un attimo. Ci sono altri interventi?
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Presidente, avevo chiesto se fosse possibile una piccolissima replica di due minuti.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, ha a disposizione un altro intervento, consigliere Manigrasso. Prego.
Speaker : ALFONSO MANIGRASSO.
Velocissimo.
Leggo solamente quali erano le motivazioni riportate nella delibera n. 13 del 2007 a sostegno della sua approvazione. Leggo testualmente la delibera, che dice: “nel caso in cui il comparto ha dimensioni considerevoli, e quindi il numero dei proprietari interessati è rilevante, diventa difficile, per ragioni oggettive raggiungere un accordo, il tutto con conseguenze negative sia per chi ha reale interesse alla edificazione, sia per una più generale attuazione dello strumento urbanistico, con ripercussioni che riguardano anche il costo delle aree edificabili realmente disponibili sul mercato. Si verifica anche che alcuni comparti siano interessati da costruzioni esistenti, i cui proprietari non hanno interesse a partecipare alla redazione dei piani di lottizzazione, contrariamente ai proprietari delle aree libere da costruzioni, rendendo quindi difficoltosa la redazione dei piani di lottizzazione. Si potrebbe ovviare a questi inconvenienti, oggettivamente ostativi alla concreta e rapida attuazione dello strumento urbanistico generale, attraverso la individuazione di sotto-comparti che non comportano modifiche all’assetto complessivo urbanistico e al dimensionamento del PRG, tenuto conto che così come è già accaduto per i piani approvati nel recente passato, in regime di […] la superficie territoriale interessata è risultata inferiore a quella dell’area dei comparti, così come previsti nel PRG. Tale soluzione consentirebbe una più agile attuazione del PRG e verrebbe incontro alle esigenze di quei proprietari che hanno la necessità di realizzare quanto di loro competenza. Appare evidente che in caso di individuazione e pianificazione di un sotto-comparto, la soluzione urbanistica riguardante l’assetto viario, l’ubicazione delle aree da destinare a standard, la realizzazione dei servizi di rete deve essere coerente con l’assetto urbano circostante”.
Queste sono le motivazioni riportate nella delibera n. 13 del 2007, e sono le stesse motivazioni riportate nella delibera di cui noi stiamo discutendo questa sera. Sono uguali e preciso.
Volevo dire quindi al consigliere Donatelli che il mio non voleva essere un intervento ad effetto. Io mi sono risparmiato nel primo intervento, ma mi vedo costretto a rifarlo adesso, nel secondo intervento. Capisco che si sia in campagna elettorale e che in campagna elettorale anche le proprie precedenti idee personali possono a questo punto essere messe in discussione, messe in gioco, pur di far valere la propria tesi nei confronti di chi comunque ha amministrato in passato, di chi sta amministrando adesso, ma che le proprie valutazioni siano sempre le migliori rispetto a quelle che si stanno comunque attuando nell’odierno.
Si capisce che è campagna elettorale, per cui, ripeto, non si ha nemmeno il buonsenso di riconoscere ciò che si è fatto. È vero, il consigliere Donatelli, lo posso testimoniare, ha sempre contrastato dall’inizio il piano regolatore perché era stato fatto dall’allora Democrazia cristiana, e lui, come Partito Comunista, lo doveva contrastare.
Ma quanto il consigliere Donatelli per dieci anni ha fatto l’assessore all’urbanistica, ha portato avanti con molta determinazione l’attuazione di questo piano regolatore, procedendo in tutti i suoi effetti, con tutte le regole. Lui ha approvato alcuni piani di lottizzazione di questo piano regolatore, con piena coscienza, con pieno convincimento e con tutti gli strumenti che la legge gli ha permesso. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Manigrasso. Ci sono altri interventi?
Per dichiarazione di voto? Consigliere Cometa, prego.
Speaker : ANDREA COMETA.
Grazie, Presidente.
In questo intervento in dichiarazione di voto, approfitto intanto per ringraziare tutti i componenti della II Commissione, perché dacché sono diventato Presidente, abbiamo avuto una tabella di marcia abbastanza serrata, e quasi ogni settimana abbiamo fatto delle riunioni che ci hanno portato oggi ad avere diversi punti all’ordine del giorno.
È una cosa di cui personalmente vado orgoglioso, così come tutti i Gruppi della maggioranza, perché in realtà stiamo sbloccando diverse situazioni, tra cui quella dei comparti. I prossimi punti parleranno anche del Peba. Per cui, ringrazio i componenti della Commissione, l’ingegner Celino, l’assessore e tutti i responsabili e i rappresentanti degli Ordini professionali con cui abbiamo condiviso il percorso, soprattutto legato a questo argomento all’ordine del giorno.
Chiaramente, come Capogruppo di Sud in Movimento, il nostro Gruppo è pienamente a favore di questo punto all’ordine del giorno. C’è da dire che quando sono diventato consigliere, sapevo che avrei imparato tantissimo in questi cinque anni, però continuo ad imparare e ad apprendere cose nuove, soprattutto la capacità di […] l’ordine del giorno che hanno alcuni consiglieri.
Però torniamo alla politica. È un punto all’ordine del giorno che ha necessità di essere approvato, soprattutto perché ci sono cittadini che attendono risposte da anni. Questo strumento consente di facilitare il raggiungimento di questo obiettivo, soprattutto nei confronti di quei cittadini che continuano in realtà a subire gli effetti di una strumentalizzazione politica in atto. Per cui, ribadisco l’intenzione di voto assolutamente favorevole da parte del Gruppo Sud in Movimento.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Cometa. Ci sono altre dichiarazioni di voto?
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Posso, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Quindi stiamo facendo le dichiarazioni di voto sul provvedimento? Siccome avevo chiesto il ritiro… Presumo che si dovrebbe votare prima sulla proposta di ritiro…
Speaker : PRESIDENTE.
Mi scusi, ha ragione. Se è ancora valida, la proposta di ritiro, la possiamo mettere ai voti.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Assolutamente sì.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo.
Perdonatemi. Prima di ulteriori dichiarazioni di voto sul punto all’ordine del giorno, passerei alla proposta di rinvio del punto all’ordine del giorno da parte del consigliere Donatelli.
Do solo qualche momento alla dottoressa Cinieri, per preparare le operazioni di voto. Siamo pronti? Sì.
Pongo in votazione la proposta del consigliere Donatelli di rinvio del punto n. 6 all’ordine del giorno, così come da precedente lettura, cioè “Criteri per la perimetrazione dei sub-comparti delle zone C – Variante al PRG in applicazione dell’articolo 12, comma 3, lettera e-bis) legge regionale n. 20 del 2001. Adozione”. Si vota per il rinvio.
Prego, dottoressa Cinieri.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie, Presidente.
D’Alò Ciro (contrario al rinvio); Annicchiarico Giovanni (contrario); Cabino Anna (favorevole); Caso Raffaella (contraria); Cometa Andrea (contrario); D’Abramo Gabriele (contrario); D’Alò Saveria (contraria); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (contrario); Dellisanti Antonio (favorevole); Donatelli Francesco (favorevole); Gianfreda Ciro (astenuto); Lacava Alessandra (contraria); Manigrasso Alfonso (contrario); Marangella Aurelio (contrario); Marinelli Giovanni (assente); Miglietta Gabriella (contraria); Petrarulo Ciro (favorevole); Rossini Domenico (assente); Russo Antonietta (assente); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (contrario); Siliberto Noemi (contraria); Stefani Maurizio (assente); Zimbaro Massimo (favorevole).
La proposta del consigliere Donatelli di rinvio del punto n. 6) all’ordine del giorno riscontra le seguenti votazioni: voti favorevoli 5, voti contrari 13, astenuti uno (il consigliere Gianfreda Ciro); assenti, chiaramente, i consiglieri Danese Loreto, Marinelli Giovanni, Rossini Domenico, Russo Antonietta, Santoro Michele e Stefani Maurizio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottoressa Cinieri.
Viene bocciata la proposta di rinvio del punto all’ordine del giorno.
Continuiamo con le dichiarazioni di voto sul punto n. 6 all’ordine del giorno.
Ci sono altre dichiarazioni di voto?
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Si, Presidente, per dichiarazione di voto.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Per dichiarazione di voto, ovviamente dopo la bocciatura della richiesta di ritiro dell’argomento.
Il voto del Gruppo di Grottaglie domani è negativo. È negativo perché, come abbiamo già ribadito nel corso degli interventi, non è che siamo contrari all’istituzione dei sub-comparti, ma è il contesto in cui avviene questa cosa, e soprattutto la strumentalità della proposta rispetto a quelle che sono le aspettative da cui sarebbe nata questa proposta, relativamente ai proprietari dei terreni ricadenti nei comparti.
Il voto, come dichiarazione di voto, è un voto negativo. Aprendo e chiudendo rapidamente una parentesi rispetto a quello che ha detto Manigrasso, rispetto alla presentazione del piano di lottizzazione, quando il sottoscritto era assessore all’urbanistica: vorrei soltanto dire che indipendentemente dalle proprie convinzioni, politiche e personali, quando si è amministratori bisogna attuare quello che prevede la legge.
La legge, in quel momento, come anche in questo momento, dice che un piano regolatore va attuato, e se ci sono dei proprietari che presentano un piano di lottizzazione, quei piani di lottizzazione vanno portati all’attenzione del Consiglio comunale, e se ci sono le condizioni, anche di essere approvato, Giusto per chiarire nei confronti dell’intervento del consigliere Manigrasso.
Ribadisco, intanto, su questo provvedimento, il voto contrario del Gruppo Grottaglie domani.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Altre dichiarazioni di voto?
Speaker : SINDACO.
Presidente?
Speaker : PRESIDENTE.
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO.
In dichiarazione di voto, volevo dire che sono estremamente favorevole all’approvazione di questa delibera, perché ritengo che proveremo, attraverso questa delibera, a risolvere dei problemi. Forse non li risolveremo tutti, perché evidentemente si possono anche avere dei ripensamenti su quelle che sono le proprie idee, direbbero quelli più bravi di me, melius re perpensa, per cui evidentemente quando si è amministratori, quando gli assessori sono se stessi, le cose si devono fare, quando sono gli altri, sono brutti e cattivi.
Mi fa piacere però la frase che quando si è amministratori ci sono delle responsabilità, e io in questo caso, come tutti i consiglieri di maggioranza me le sto assumendo, con il battesimo di legittimità del consigliere Donatelli, che ha capito che noi stiamo amministrando la città, e quindi ci assumiamo le responsabilità. E in queste circostanze, diversamente non può essere.
Grazie, consigliere, per avere ribadito l’importanza dell’amministrazione.
Detto questo, questa delibera ovviamente è una delibera che adotta e che consentirà ai cittadini di poter fare le osservazioni, che verranno comunque tutte valutate e analizzate, cosa che mi pare non sia avvenuta proprio nelle stesse modalità, nella precedente deliberazione del 2007, ma comunque poco importa. È sempre meglio far le cose fatte bene, per cui leggeremo quello che ci diranno, che ci proporranno.
Se sarà il caso di osservare qualcosa, la osserveremo. È una procedura di pianificazione a tutti gli effetti, che in questo caso è passata attraverso tutti gli iter, dall’approvazione di una relazione fino alla Commissione, quindi in Consiglio comunale per l’adozione, e poi tutto il resto lo vedranno gli altri, quelli che dovranno presentare prima di tutto, prima di quelli che arriveranno, quelli che in realtà rappresenteranno i piani con queste richieste.
Resta fermo che siamo tutti consapevoli che la perfezione non esiste, ma noi siamo partiti dall’analisi di un atto imperfetto, qual era quello del 2007, che non ha prodotto i risultati sperati, o li ha prodotti in parte, e su quegli errori abbiamo provato a correggere il tiro, facendo ulteriori correzioni. Forse chi verrà dopo di noi farà ulteriori correzioni. Questo non lo so. Intanto noi ci siamo affidati ad una persona competente, l’ingegner Celino, che a sua volta si è avvalsa della collaborazione di un urbanista, una persona assolutamente competente, e ci siamo messi nelle mani di gente che di queste cose ne capisce.
Abbiamo letto quello che era scritto, lo abbiamo capito, e questa è una cosa straordinaria, che sia stato capito quello che sta scritto. Lo stiamo approvando, consapevoli del fatto che chi ha fatto questa cosa ne capisce più di noi, più di me, sicuramente, sotto il profilo prettamente tecnico, più di qualcun altro pure, che si emoziona, si esalta dicendo di capire, ma poi alla fine bisogna capire che cosa si è capito veramente, perché non è che tutti capiscano veramente le cose. Si può capire secondo quello che è il proprio punto di vista, tant’è che ci siamo confrontati anche in Commissione. La cosa importante che è emersa è che abbiamo capito tutti che su questa cosa ci sono tanti che non hanno capito.
Io mi rimetto alla capacità di tutti i consiglieri che hanno fatto domande, specie quelli che hanno seguito il percorso da vicino, non quelli che si sono avvicinati in pochi secondi, quando hanno avuto tempo. Devo ringraziare personalmente, visto che chiudo, l’ingegner Celino per avere perso tempo con ognuno di noi a spiegare la differenza che c’è tra un sub-comparto, un comparto, la variante, per aver spiegato le volumetrie residue, presenti, future, cosa si può fare, gli effetti, le cause e le prospettive.
Su questo devo dire che veramente abbiamo avuto una brava professionista. Voglio ringraziare anche l’architetto Fuzio, perché in più riunioni ha perso tantissimo tempo a spiegarci come si è arrivati a questa definizione e il significato di questo lavoro. Per cui, grazie ai tecnici, grazie al Consiglio comunale.
Il mio parere sarà ovviamente favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Ci sono altre dichiarazioni di voto. Chiedo ai consiglieri di esprimere, anche in questo caso, due preferenze, una per il punto all’ordine del giorno, l’altra per la sua immediata esecutività.
Pongo in votazione il punto n. 6) all’ordine del giorno “Criteri per la perimetrazione dei sotto- comparti nelle zone C – Variante al PRG, in applicazione dell’articolo 12, comma 3, lettera e-bis) legge regionale n. 20/2001. Adozione”. Prego, dottoressa Cinieri.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie, Presidente.
Speaker : INTERVENTO.
Presidente, chiedo scusa se la interrompo. Un attimo, dottoressa Cinieri.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Prego.
Speaker : INTERVENTO.
Presidente, essendo un piano urbanistico, l’immediata esecutività credo che non sia necessaria, perché comunque deve andare in pubblicazione per le osservazioni.
Speaker : PRESIDENTE.
Mi dia un attimo per confrontarmi con la dottoressa Cinieri.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Penso di sì, penso che abbia ragione.
Speaker : PRESIDENTE.
Sì. Mi sono attenuto alla delibera, forse c’è un refuso di stampa. Mi scuso di questo. Quindi, la preferenza di voto è soltanto sul punto all’ordine del giorno.
Prego, dottoressa Cinieri.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie, Presidente.
D’Alò Ciro (presente, favorevole); Annicchiarico Giovanni (favorevole); Cabino Anna (presente, contraria); Caso Raffaella (favorevole); Cometa Andrea (favorevole); D’Abramo Gabriele (favorevole); D’Alò Saveria (favorevole); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (favorevole); Dellisanti Antonio (contrario); Donatelli Francesco (contrario); Gianfreda Ciro (astenuto); Lacava Alessandra (favorevole); Manigrasso Alfonso (favorevole); Marangella Aurelio (favorevole); Marinelli Giovanni (assente); Miglietta Gabriella (favorevole); Petrarulo Ciro (contrario); Rossini Domenico (assente); Russo Antonietta (assente); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (favorevole); Siliberto Noemi (favorevole); Stefani Maurizio (assente); Zimbaro Massimo (favorevole).
La proposta in oggetto riceve voti favorevoli 14 e 4 contrari da parte dei consiglieri Cabino Anna, Dellisanti Antonio, Gianfreda Ciro, Petrarulo Ciro. Chiedo scusa: Gianfreda Ciro è astenuto.
Contrari: Cabino Anna, Dellisanti Antonio, Donatelli Francesco e Petrarulo Ciro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottoressa.
È approvato il punto n. 6) all’ordine del giorno.
Punto n. 7) all’ordine del giorno: “Presa d’atto Masterplan aeroporto”.
Chiedo al Consiglio comunale se è necessaria la relazione da parte dell’assessore.
Ci sono interventi? Per dichiarazione di voto?
Speaker : SINDACO.
Presidente, mi sono prenotato, anche se...
Speaker : PRESIDENTE.
Nella fase del dibattito o...
Speaker : SINDACO.
No. Della dichiarazione di voto.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo.
Speaker : SINDACO.
Volevo dire che sono favorevole e voterò favorevole a questa delibera di presa d’atto del Masterplan dell’aeroporto perché questa delibera finalmente crea i presupposti giuridici per uno sviluppo del nostro aeroporto. All’interno di questa infrastruttura finalmente vengono correttamente individuate tutte le aree e la loro destinazione, viene finalmente resa evidente e chiara la realizzazione di piste di rullaggio, parcheggio aeromobili, insediamenti produttivi e i luoghi dove si svolgeranno queste attività.
Questo, di fatto, toglie un tappo su una vecchia impostazione del non fare niente per non andare avanti. In realtà, l’approvazione consentirà di poter dare l’avvio all’aeroporto di Grottaglie, sotto i vari profili, sotto i vari aspetti. Questi, ovviamente, saranno tutti da approfondire dal punto di vista strategico, dello sviluppo, attraverso la Regione Puglia, con un confronto con la Regione Puglia, ma da un punto di vista urbanistico, finalmente, si potrà procedere e andare avanti.
Sono contento che sia stata valutata l’osservazione fatta dal Consiglio comunale, cioè quella di lasciare libera la parte d’ingresso, quindi di consentire all’aerostazione di avere la sua visibilità per quelle che potranno essere le visioni future, anche sotto il profilo dei voli commerciali, dei voli turistici, quindi di non occupare la visuale dell’aerostazione, sulla quale voglio cogliere l’occasione per ribadire che c’è già un importante investimento, che a breve verranno affidati i lavori per l’ammodernamento dell’aerostazione, che alcuni lavori all’interno delle piste di rullaggio sono quasi in fase di completamento. Il parcheggio aeromobili allo stesso modo. E tanto su questo aeroporto si potrà fare.
Questo Masterplan dà la possibilità di avere una visione strategica dell’aeroporto di Grottaglie in un contesto nazionale ed europeo e soprattutto, non appena verrà realizzata la bretella, che pure abbiamo sbloccato, c’è un ricorso al TAR, che collegherà la superstrada direttamente con l’aeroporto, ritorneremo a battere sulla necessità di completare quella bretella per arrivare direttamente all’interno del centro abitato di Grottaglie.
Oggi si compie un passo importante sulla questione dell’aeroporto. Credo che il Consiglio comunale di Grottaglie stia facendo un ottimo lavoro. Tutta una serie di beghe sono finalmente superate e si va all’atto concreto, cioè dire quello che in realtà andava detto da sempre: questo aeroporto deve finalmente decollare.
Per cui, il mio voto sarà assolutamente favorevole.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Prima di ulteriori dichiarazioni di voto, rendo noto al Consiglio comunale che il punto all’ordine del giorno è stato sottoposto alla valutazione della II Commissione consiliare in data 27 luglio 2021, esprimendo parere favorevole con voti favorevoli 7, astenuti 2 e contrari nessuno.
Ci sono altre dichiarazioni di voto?
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sì, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Su questo argomento, nella Conferenza dei servizi, ovviamente, l’aspetto tecnico, l’iter è stato abbastanza lungo e ha coinvolto tantissimi enti, non soltanto a livello locale, ma soprattutto a livello regionale e nazionale. Ha avuto un suo iter a cui ha collaborato anche il Comune di Grottaglie, anche con il voto di questa sera.
Sicuramente all’interno di questo percorso il ruolo del Comune di Grottaglie è importante e va ribadito anche con il voto di questa sera. Perché ci asteniamo come Gruppo Grottaglie Domani? Per il fatto che la Conferenza dei servizi, che è durata parecchi mesi, doveva essere, secondo me, l’occasione per spostare l’attenzione politica nei confronti di questo territorio, che, nonostante questo provvedimento, continua a essere penalizzato.
Visto il rapporto diretto che ha il Sindaco con il Presidente della Regione, alcune rivendicazioni andavano e devono continuare a essere riportate riguardo al ruolo che deve avere un’area aeroportuale, soprattutto alla luce dell’inclusione dell’aeroporto di Grottaglie nella ZES, ma della stessa inclusione dell’area aeroportuale di Grottaglie all’interno del CIS, e tante rivendicazioni che dovevano essere fatte a latere. Mi rendo conto che una cosa è il percorso della Conferenza di servizi; altra cosa sono le rivendicazioni.
Il Sindaco ha richiamato il fatto che la bretella di collegamento della superstrada con l’aeroporto... Abbiamo letto recentissimamente che è stato bocciato l’appalto. Quindi, c’è qualcosa da rifare. Parliamo del primo lotto. Del secondo lotto, che per noi di Grottaglie è ancora più importante, non se ne parla assolutamente. Ho tante volte messo in evidenza il fatto che, per la penalizzazione del territorio di Grottaglie, anche in questo caso, con la viabilità e con l’isolamento che ci sarà della nostra zona industriale, bisognava muoversi diversamente per spingere affinché la bretella, che attualmente è stata bocciata dal TAR, sia... Si doveva evitare quello che è successo. Evidentemente qualcosa non ha funzionato nella Provincia, ma bisogna rivendicare, continuare a rivendicare, anche in questa occasione, che c’è un territorio che aspetta di essere riconosciuto per la sua validità e per le ricadute che il territorio si aspetta da questi provvedimenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Altre dichiarazioni di voto?
Possiamo?
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Prego, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Pongo in votazione il punto n. 7) all’ordine del giorno: “Presa d’atto Masterplan aeroporto”.
Prego, dottoressa Cinieri.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie, Presidente.
D’Alò Ciro (presente; favorevole, favorevole); Annicchiarico Giovanni (presente; favorevole, favorevole); Cabino Anna.
Cabino Anna. Forse si è solo allontanata.
Cabino Anna. Niente. Va bene.
Caso Raffaella (presente; favorevole, favorevole); Cometa Andrea (presente; favorevole, favorevole); D’Abramo Gabriele (presente; favorevole, favorevole); D’Alò Saveria (favorevole, favorevole); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (presente; favorevolissimo); Dellisanti Antonio.
Dellisanti mi sa che ha abbandonato il consesso.
Donatelli Francesco (astenuto); Gianfreda Ciro (assente); Lacava Alessandra (favorevole); Manigrasso Alfonso (favorevole); Marangella Aurelio (assente); Marinelli Giovanni (assente); Miglietta Gabriella (favorevole); Petrarulo Ciro.
Ha abbandonato anche lui la riunione di oggi.
Rossini Domenico (assente); Russo Antonietta (assente); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (assente); Siliberto Noemi (favorevole, favorevole); Stefani Maurizio (favorevole, favorevole); Zimbaro Massimo (presente; favorevole, favorevole).
Volevo sentire la consigliera Cabino Anna. Si è disconnessa. Quindi, assente. La porto per assente.
La delibera di cui parliamo, la n. 8), il punto n. 7), la presa d’atto del Masterplan aeroporto riporta le seguenti votazioni: favorevoli 13 consiglieri, contrari zero, un astenuto (il consigliere Donatelli Francesco) e 11 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottoressa.
È approvato il punto n. 7) all’ordine del giorno.
Punto n. 8) all’ordine del giorno: “Nuova adozione della variante al PRG in esecuzione sentenza del TAR Puglia, Sezione III di Lecce, n. 268/2014. Ricorso proposto dagli eredi Santoro contro Comune di Grottaglie per la Maglia C6. Adeguamento alle prescrizioni regionali”.
Chiedo al Consiglio se è necessaria la relazione da parte dell’assessore.
Ci sono interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 8) all’ordine del giorno: “Nuova adozione della variante al PRG in esecuzione sentenza del TAR Puglia, Sezione III di Lecce, n. 268/2014. Ricorso proposto dagli eredi Santoro contro il Comune di Grottaglie per la Maglia C6. Adeguamento alle prescrizioni regionali”.
Chiedo ai consiglieri di esprimere la doppia preferenza...
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
No. Chiedo scusa. Non doppia preferenza. Chiedo scusa, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Soltanto l’ordine giorno, cioè soltanto una preferenza per l’ordine del giorno.
Prego, dottoressa.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
D’Alò Ciro (presente; favorevole); Annicchiarico Giovanni (favorevole); Cabino Anna (assente; non è più rientrata); Caso Raffaella (favorevole); Cometa Andrea (favorevole); D’Abramo Gabriele (favorevole); D’Alò Saveria (favorevole); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (favorevole); Dellisanti Antonio (assente; ha abbandonato prima); Donatelli Francesco (astenuto); Gianfreda Ciro (assente); Lacava Alessandra (favorevole); Manigrasso Alfonso (favorevole); Marangella Aurelio (assente); Marinelli Giovanni (assente); Miglietta Gabriella (favorevole); Petrarulo Ciro (assente); Rossini Domenico (assente); Russo Antonietta (assente); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (favorevole); Siliberto Noemi (favorevole); Stefani Maurizio (favorevole); Zimbaro Massimo (favorevole).
La delibera al punto n. 8) all’ordine del giorno riceve le seguenti votazioni: consiglieri favorevoli 14, consiglieri contrari zero, un astenuto (il consigliere Donatelli Francesco) e 10 assenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottoressa.
È approvato il punto n. 8) all’ordine del giorno.
Punto n. 9) all’ordine del giorno: “Piano eliminazione barriere architettoniche (PEBA). Approvazione”.
Chiedo al Consiglio se è necessaria la relazione da parte dell’assessore.
Speaker : SINDACO.
Sì, Presidente. È meglio che si illustri il Piano.
Speaker : PRESIDENTE.
Benissimo.
Assessore Blasi, prego.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Mi sentite?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì. Prego.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Il Piano fa parte della programmazione che ci siamo portati avanti dall’inizio di questa Amministrazione. Faceva parte del programma del Sindaco D’Alò. Era già incluso nei primi anni.
È stato inserito all’interno della programmazione e ha avuto un iter lungo. Siamo stati premiati, nel senso che la Regione lo ha inserito all’interno di una sua programmazione di finanziamenti già esistenti. Per cui in pochi mesi siamo riusciti a metterlo in piedi, a metterlo in atto, anche se era nella nostra testa da tempo.
Qualche mese fa è uscita una graduatoria, un riconoscimento per cui Grottaglie è stata inserita tra le prime città tra quelle che hanno ottenuto questo finanziamento. È stata inserita tra le città in grado di realizzare in pochi mesi la pianificazione e a portarla ad attuazione.
“Pianificazione” significa che è stata realizzata una progettazione sulla città, una ricognizione di quello che è lo stato di fatto. Parliamo di un finanziamento di poche migliaia di euro, parliamo di 12.500 euro, di cui per 2.500 ha contribuito l’Amministrazione comunale con un suo cofinanziamento. È stata fatta una ricognizione su tutto il territorio comunale. Mi riferisco agli spazi pubblici e agli edifici pubblici. Una ricognizione che fa un inquadramento dello stato dell’arte rispetto alle barriere architettoniche. Mi riferisco ad attraversamenti pedonali, a strisce pedonali, a varie barriere architettoniche che riguardano i marciapiedi e tutto ciò che riguarda gli edifici pubblici, a partire dalla sede comunale, agli edifici scolastici. È stato fatto un rilievo puntuale. È stato fatto un rilievo puntuale non esclusivamente da parte dei tecnici. Ricordo che i tecnici che hanno vinto la gara non sono grottagliesi. Hanno coinvolto nella fase dei rilievi alcuni tecnici locali, che hanno collaborato alla realizzazione e allo studio dello stato dell’arte delle barriere architettoniche.
Soprattutto ci sono stati tanti incontri pubblici, tanti incontri con le associazioni. Sono state coinvolte associazioni che hanno interessi particolari e che sono operative quotidianamente sulla tematica. Sono state coinvolte scuole, mi riferisco in particolare al liceo Moscati, mi riferisco al professor Quaranta, che hanno contribuito fattivamente a realizzare alcuni elaborati che fanno parte del Piano.
Voglio ricordare che questa è una pianificazione. “Pianificazione” significa che dà delle linee guida, linee guida che sono da tenere fisse nel momento in cui si vanno a fare nuovi interventi. Dà delle linee guida per chiunque voglia, all’interno delle città, intervenire. Dà soprattutto l’opportunità, e noi ce lo siamo posto anche come Amministrazione, perché...
Scusate, sento dei rumori.
Dicevo, oltre che affidato l’incarico di redazione della pianificazione, siamo riusciti a coinvolgere i progettisti in una sfida: al termine della pianificazione, individuare un’area su cui intervenire. Questo grazie anche al grande apporto dell’ingegner Celino. Individuare un’area su cui realizzare un progetto di fattibilità, che ci dia la possibilità e che dia un vincolo anche all’Amministrazione di andare a ritrovare dei fondi per poter concretizzare un reale esempio di eliminazione delle barriere architettoniche.
Inoltre il Piano si va a concludere con una quantificazione di interventi complessivi, edificio per edificio, spazio per spazio pubblico, che ci consente di essere coscienti di quella che deve essere la spesa pubblica complessiva per poter eliminare complessivamente le barriere architettoniche. Questo ci ricollega al primo punto all’ordine del giorno. Dotiamo la città, in questo momento, di un altro atto di pianificazione che ci permetterà di accedere a ulteriori finanziamenti. Sicuramente, se ci è stata data l’opportunità di realizzare un Piano, un programma a medio, lungo e breve termine sulla nostra città, con risorse non nostre, ma che arrivano dalla Regione, sicuramente questo ci dà un’indicazione e, in base a quello che siamo riusciti a fare, ci darà l’opportunità, domani, di poter accedere a finanziamenti per poter attuare quello che è stato programmato all’interno della pianificazione.
In Commissione e in altre sedi pubbliche abbiamo avuto l’opportunità di verificare quali sono gli elaborati allegati al Piano.
Spero di essere stato esaustivo su questo. Ci ascolta l’ingegnere. Se ci sono ulteriori approfondimenti o richieste...
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore.
Ricordo al Consiglio comunale che il punto all’ordine del giorno è stato discusso durante la II Commissione consiliare tenutasi il 27/07/2021, incontrando parere favorevole con voti favorevoli 8, astenuti 2, contrari nessuno.
Ha richiesto la parola il Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Vorrei ringraziare prima di tutto l’ingegner Celino perché, nonostante le mille difficoltà e le mille criticità dell’ufficio, ha lavorato duramente per portare alla realizzazione quello che per me politicamente oggi... Ieri era un sogno. È una cosa che dal 2005 rincorro con i miei amici di questo viaggio. Lo abbiamo iniziato a introdurre nella discussione pubblica nel 2005. Abbiamo fatto dibattiti, abbiamo sollecitato tutti.
Devo dire che mi sento emozionato, perché questa pianificazione, questo studio, quest’analisi e valutazione del territorio e proposizione di soluzioni è una cosa che mette un punto fermo, che demarca un punto di passaggio e un punto di non ritorno. Tutto ciò che sarà pianificato da oggi in poi, di pubblico, dovrà tenere conto delle norme di riferimento indicate in questo Piano. È un grande passaggio di civiltà che il nostro Comune, che il nostro Consiglio comunale compie oggi approvando questo Piano dell’eliminazione delle barriere architettoniche, di civiltà e di rispetto nei confronti delle persone diversamente abili, delle persone che hanno difficoltà motorie, e non solo. Ci stiamo pian piano emancipando.
Devo dire che questa è una grande soddisfazione per me, come Sindaco della città di Grottaglie, al pari della chiusura della discarica, se la vogliamo mettere in questi termini. In questi momenti si dimostra con i fatti che quando si vuole si possono realizzare le cose.
Comprendo anche le difficoltà di chi in passato non ha potuto farlo per ragioni economiche. Anche noi le avevamo, ma abbiamo cercato in tutti i modi di agganciare questo finanziamento. Non me lo sarei perdonato. Lo dico perché lo stiamo approvando alla fine di questo di questo mandato. Non me lo sarei perdonato. Credo che nessuno di noi se lo sarebbe perdonato, maggioranza e opposizione, di far trascorrere un altro mandato, un altro quinquennio senza l’approvazione di questo Piano importante, strategico, straordinario di civiltà, di tutte le cose belle che possono essere augurate alle persone che vivono queste difficoltà. Questo voglio dire.
Al di là di tutte le cose che accadono a un Sindaco, credo che questo sia uno dei momenti più belli, perché sono atti che partono guardando ai più deboli, guardando alle persone in difficoltà.
È emozionante e lo volevo comunicare a tutti, lo volevo trasmettere al Consiglio comunale, ringraziando anche l’assessore Blasi, che ha seguito da vicino questo Piano, ma ovviamente tutti i cittadini che hanno compilato i questionari, che sono stati tantissimi. Il tecnico ci ha detto: “Mai visto un numero così alto di questionari compilati per un Piano di eliminazione delle barriere architettoniche”. Ringrazio i ragazzi della scuola, che hanno fatto un bel progetto che è stato incorporato in questo Piano, e anche le prèsidi. Insomma, una serie di persone. La comunità. È un Piano di comunità, perché tutti hanno partecipato, tutti hanno dato il loro contributo. Sapientemente i tecnici hanno saputo amalgamare, cucire, ricollegare e creare questo bel Piano.
Questo è bello. Questo volevo dire. Il mio intervento non è altro che per comunicare una grande soddisfazione, una grande emozione e anche un momento in cui un’Amministrazione, alla fine del mandato, indipendentemente da quello che sarà il futuro, capisce di aver lasciato il segno. Spero, tra tutte le cose, indipendentemente ‒ ripeto ‒ dagli esiti delle elezioni, che questo mandato di questa Amministrazione venga ricordato non per tutte le altre cose, ma per questo. Ci tengo a dire che questo è uno dei punti… Spero che questa Amministrazione, che vede tutti insieme su questo Piano, venga ricordata per questa cosa bellissima, di civiltà.
Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Altri interventi?
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sì, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Sicuramente questo è un Piano che si aspettava da tempo, ed è giusto che sia arrivato. Il Sindaco dice “in ritardo”, “prima non lo avete fatto voi”. Va bene, non voglio riaprire questa polemica. Basta dire che alla base di questo Piano ci sono le linee guida regionali del 2019. Quindi, capirete che, in assenza di linee guida, a parte le carenze economiche notorie, sicuramente non si poteva fare prima. Adesso ben venga questo risultato.
Ho visto che è stato fatto un buon lavoro. Ne abbiamo parlato anche in Commissione. Però c’è un neo, che non posso sorvolare né ignorare, anche dal punto di vista dell’onestà intellettuale. Lo voglio mettere in evidenza. C’è un neo in questo Piano. Tutto il Piano, con il coinvolgimento della scuola, di chi ha partecipato con i questionari, ha portato un grande risultato partendo da una ricognizione. Però in questa ricognizione... Ecco il neo. Praticamente, l’Amministrazione comunale, in questi anni... Con questo Piano si favorisce l’abbattimento delle barriere architettoniche, però in alcuni casi questa Amministrazione ha favorito il contrario: ha creato le barriere architettoniche.
Mi spiego meglio. Quando nella ricognizione, nel rilievo puntuale, come dice l’assessore, sono state fatte delle schede, con delle foto, ho visto che in una parte della nostra città, nelle aree aperte, c’è stata una dimenticanza nel puntualizzare con le foto e nell’indicare all’interno della stessa scheda... Con la relazione della stessa scheda. Vi spiego perché. Vi faccio, se ci riesco... Se non ci riesco peccato. Che vi devo dire? Devo condividere una cosa. Se ci riesco, sempre. Scusate.
Nella relazione, alla scheda di rilievo piazze, giardini e luoghi di ritrovo, eccetera, per quanto riguarda Largo Unicef... Se volete, potete andare a pagina 140. Nel rilievo che ha fatto l’ingegnere Berloco, il 13 febbraio 2021, non ha visto o non gli è stato fatto notare che c’è qualcosa che evidentemente non doveva esserci, e invece c’è. Tento di farvelo vedere. Mi riferisco... Non so se sono stato in grado di condividere questo. Questa è Piazza Unicef, dove c’erano, in una parte della piazza, due passaggi pedonali. Dopo un po’ di tempo quei passaggi pedonali praticamente sono inservibili, perché adesso c’è qualcosa che ostacola quel passaggio.
Che cosa è avvenuto?
Posso continuare?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, certo, consigliere. Anche se...
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Siccome sto sentendo sottofondi...
Speaker : PRESIDENTE.
Niente. Niente.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Perfetto.
In pratica, che cosa è successo? In quell’area l’Amministrazione comunale, questa Amministrazione comunale ha fatto due atti che vanno esattamente al contrario di quello che è lo spirito del PEBA. Ha ridimensionato prima un progetto di sistemazione di quell’area, quindi con una delibera di Giunta, per la precisione del 29 settembre 2016, ha ridimensionato le aiuole che vi ho fatto vedere. Non so se si è vista quella parte...
Speaker : PRESIDENTE.
No, consigliere. In verità, non siamo riusciti a vedere la foto in quesitone.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Va bene. Vuol dire che riparerò diversamente. Non sono molto bravo in questo.
Comunque, un fatto è certo: in quella parte c’è stata prima la modifica di un progetto che già si stava attuando, con il ridimensionamento delle aiuole, dove adesso insiste un gazebo, e poi il Consiglio comunale ha fatto un altro strappo, per la precisione il 23 luglio 2017, modificando l’articolo 41 del Regolamento del commercio sulle aree pubbliche.
Per onestà intellettuale vi richiamo su questo. Va benissimo questo Piano. Finalmente il Sindaco è riuscito a portare avanti questo sogno, però mi sembrava assolutamente corretto mettere in evidenza che all’interno di questo Piano c’è questo buco nero, che prima o dopo dovrebbe essere sanato.
Pertanto, mi fermo qui e non partecipo nemmeno alla votazione.
Grazie. Buonasera a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Donatelli.
Ci sono altri interventi? Per dichiarazione di voto?
Pongo in votazione il punto n. 9) all’ordine del giorno: “Piano eliminazione barriere architettoniche (PEBA). Approvazione”.
Ricordo ai consiglieri comunali di esprimere due preferenze, una per l’ordine del giorno e una per la sua immediata esecutività.
Passo la parola alla dottoressa Cinieri.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie, Presidente.
D’Alò Ciro (presente; favorevole, favorevole); Annicchiarico Giovanni (favorevole, favorevole); Cabino Anna.
Cabino Anna. Ho visto che era rientrata prima.
Cabino Anna. Cabino Anna. Consigliera?
Speaker : ANNA CABINO.
Presente. Favorevole, favorevole.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie.
Speaker : ANNA CABINO.
Si era scaricata, purtroppo, la batteria.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Va bene. L’abbiamo recuperata.
Caso Raffaella (presente; favorevole, favorevole); Cometa Andrea (presente; favorevole, favorevole); D’Abramo Gabriele (presente; favorevole, favorevole); D’Alò Saveria (favorevole, favorevole); Danese Loreto (assente); De Carolis Giulio (favorevole, favorevole); Dellisanti Antonio (assente); Donatelli Francesco (assente); Gianfreda Ciro (assente); Lacava Alessandra (favorevole, favorevole); Manigrasso Alfonso (favorevole); Marangella Aurelio (favorevole); Marinelli Giovanni (assente); Miglietta Gabriella (favorevole); Petrarulo Ciro (assente); Rossini Domenico (assente); Russo Antonietta (assente); Santoro Michele (assente); Serio Massimiliano (favorevole); Siliberto Noemi (favorevole, favorevole); Stefani Maurizio (favorevole, favorevole); Zimbaro Massimo (favorevole, favorevole).
L’ultima proposta, indicata al punto n. 9) all’ordine del giorno, ha raggiunto 16 voti favorevoli, contrari zero, astenuti zero. Assenti i consiglieri Danese Loreto, Dellisanti Antonio, Donatelli Francesco, Gianfreda Ciro, Marinelli Giovanni, Petrarulo Ciro, Rossini Domenico, Russo Antonietta e Santoro Michele.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottoressa.
È approvato il punto n. 9) all’ordine del giorno. È approvato, quindi, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche.
Prima di chiudere il Consiglio comunale volevo complimentarmi e fare gli auguri alla dottoressa Giuseppina Cinieri per il suo primo Consiglio comunale da Segretaria generale facente funzioni, e soprattutto farle gli auguri a nome di tutto il Consiglio comunale per il suo compleanno. Oggi è anche il suo compleanno. Lo abbiamo saputo.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie di cuore. Grazie di cuore per la pazienza.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei per la pazienza.
Speaker : INTERVENTO.
Tanti auguri e complimenti per la professionalità e la precisione.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie ancora.
Speaker : INTERVENTO.
Concordo.
Speaker : GIUSEPPINA CINIERI, Segretario Generale f.f..
Grazie. Buona serata a tutti.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a tutti.
Dichiaro chiuso il Consiglio comunale alle ore 20,02.
Grazie ancora. Buona serata.