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C.c Grottaglie 17.03.2022
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Speaker : PRESIDENTE.
Buongiorno a tutti. Benvenuti nella seduta odierna del Consiglio comunale di Grottaglie.
Procediamo con le operazioni d’appello, per cui invito i consiglieri ad esprimere la presenza sempre attraverso il tasto 1.
Prego, i consiglieri possono esprimere la presenza.
Presenti in 23, assenti la consigliera Alessandra Lacava e il consigliere Marinelli, che hanno comunicato la loro assenza.
Chiedo quindi alla Segretaria se è valida la seduta. La seduta è valida.
Passiamo all’inizio dei lavori.
Al punto n. 1) abbiamo “Interrogazione protocollo n. 7277 del 7.3.2022 su ‘Ritardi per l’avvio del Centro servizi per l’agricoltura’, presentata dal Gruppo consiliare Partito democratico”.
Consigliere Donatelli, un attimo solo. Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente, buongiorno a tutti.
L’interrogazione, così come ha detto il Presidente, riguarda la consegna di una parte del Centro servizi per l’agricoltura.
È un’importante struttura che purtroppo è stata pensata tantissimi anni fa, parliamo di una trentina d’anni fa. Era un’esigenza assolutamente indispensabile, allora; rimane anche adesso questa esigenza, ma non abbiamo ancora a disposizione questa struttura. Una struttura, ricordo, che si compone sostanzialmente di tre elementi: uno è il Centro direzionale, l’altro è il capannone, che serve per la manipolazione dei prodotti ortofrutticoli, di prodotti agricoli, la conservazione e poi per la commercializzazione. In più, c’è un piazzale che serve anche come pesa pubblica. Questo è il progetto generale di questa importante struttura.
La storia è lunga, come un po’ per tutte le strutture pubbliche condizionate anche da tanti fattori esterni. L’ho citato anche nell’interrogazione, ci sono state contenziosi, e ricordo che uno in particolare riguarda proprio la realizzazione di quel Centro direzionale, un contenzioso con la ditta che aveva vinto l’appalto. Ma ci sono stati anche altri tipi di contenzioso, legati anche agli espropri delle aree, quindi si è trascinato per tantissimo tempo.
Nell’estate del 2015, la Giunta Alabrese, il sindaco Alabrese, mi conferì tra le diverse deleghe – era l’ultimo anno del suo mandato – la specifica delega riguardante il Centro servizi per l’agricoltura. Io da quel momento non ho perso nemmeno un minuto per portare avanti questa situazione, che era diventata molto complicata, anche perché per completarla occorrevano e occorrono risorse che il Comune non ha, né è sufficiente neppure il contributo, che in ogni caso la Regione aveva garantito anche nel passato.
Ricordo anche, nella mia allora veste di Vicepresidente del GAL Colline ioniche, le interlocuzioni che sono state fatte con diversi enti per tentare di coinvolgerli per completare quelle strutture e quindi anche per la successiva gestione, perché sicuramente il Comune non sarà mai in grado di gestire complessivamente tutta questa struttura.
Ricordo i tantissimi incontri che ho avuto alla Regione per arrivare ad un parziale risultato, concordato con la Regione, che aveva a disposizione qualcosa come circa 2,5 milioni, compresi i contributi regionale e il cofinanziamento del Comune. Io concordai, nella mia qualità di assessore, con la Regione Puglia, con il responsabile apicale dell’Ufficio agricoltura, anche su consiglio del dirigente quanto segue: disse “tra le due strutture, vi consiglio di privilegiare, di completare un lotto funzionale che riguardava il completamento del capannone, perché nel momento in cui voi fate il capannone, è più immediatamente usufruibile, eventualmente, da imprese, enti, eccetera, e potete metterlo sul mercato per avere finanziamenti e completare finalmente tutta la struttura”.
La cosa, appena rientrato a Grottaglie, è partita attraverso l’Ufficio dei lavori pubblici. Nel frattempo siamo arrivati nel 2016, cambia l’Amministrazione e il sindaco d’Alò decide di invertire questo processo, per cui, invece di fare, tra le due strutture, il capannone, si è preferito fare il Centro direzionale.
Alla fine, una cosa bisognava farla. Per le ragioni che ho detto prima però diventava più complicato il completamento del quella struttura. Tant’è.
È stato fatto questo. Finalmente è stato pure completato. E nell’estate del 2020, adesso siamo a marzo 2022, gli amministratori hanno detto “stiamo per partire, è immediata…”: ricordo le parole dell’allora assessore all’agricoltura, Bonfrate, che disse “stiamo per partire”.
Fatto sta che di partire non è partito niente, la struttura è stata completata, però sta ancora lì. Ecco la natura di questa interrogazione. Con tre domande – non so se mi risponderà l’assessore competente –: perché c’è tutto questo ritardo? Che cosa si sta aspettando, quali sono i tempi per il completamento? Ho visto che nel piano triennale delle opere pubbliche è stato inserito il completamento riferito al capannone, nell’ultima parte del piano triennale, cioè nel 2024, giustamente anche con capitale privato.
Nel frattempo ci sono possibilità di risorse, come sentiamo dire tutti i giorni, mi riferisco soprattutto al PNRR. Quindi, la domanda è: perché non è stata ancora aperta, questa struttura, anche se parziale? Perché non si modifica il piano triennale delle opere pubbliche, e quindi si cerca di anticiparne il completamento? E perché non si possono utilizzare eventualmente anche risorse legate appunto al PNRR, ma anche altre risorse a livello regionale? Questo è quanto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Per la risposta, passo la parola al Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Grazie per l’interrogazione.
Credo che le cose siano andate un po’ diversamente, consigliere Donatelli. Nel 2016, non appena ci siamo insediati, in realtà ci siamo recati presso gli uffici della Regione, settore agricoltura, parlando con il responsabile, il quale aveva già inviato una nota al Comune, di preavviso di revoca del finanziamento. Il Comune infatti avrebbe dovuto trasmettere alla Regione Puglia un atto deliberativo con il quale impegnava le somme su una delle due strutture. Questo è il primo dato che non collima con quello che lei ha detto. Tant’è che tornavo immediatamente con l’allora assessore Magazzino, che si occupava dei lavori pubblici, e convocammo immediatamente al Comune anche l’ingegner Lisi che all’epoca era il progettista, chiedendo allo stesso di rivedere il piano di investimento sulle strutture perché le somme non erano 2,5 milioni di euro come da lei rappresentato, ma erano 1,2-1,3 milioni disponibili circa. Evidentemente quindi già il riallineamento del quadro economico dell’investimento non consentiva minimamente di pensare di mettere le mani sul capannone di produzione, quindi un fatto tecnico.
Abbiamo dovuto, quindi, evidentemente, per non perdere il finanziamento, ripiegare sull’area direzionale, per non perdere il finanziamento e per completare l’opera. Tant’è che in effetti quell’investimento era tagliato esattamente per quel tipo di struttura, che di fatto è stata realizzata e completata. Questo ad onore della verità delle cose, altrimenti rischiamo di dire… Siamo andati anche in Consiglio comunale, e queste cose sono anche state già spiegate in quel Consiglio comunale, quando il Consiglio comunale si espresse dicendo che avremmo fatto un investimento sul Centro direzionale e non sul capannone, perché le somme non erano sufficienti.
La rivisitazione, anzi, il completamento del capannone industriale necessita di un investimento, al 2017-2018 di circa 3 milioni di euro; per il completamento quindi ci vogliono 3 milioni di euro, cosa che non era finanziata e che non è al momento finanziabile. Oltretutto, c’è un particolare: nel 2016, quando abbiamo iniziato a guardare le carte, ci siamo resi conto che c’erano anche delle vertenze importanti in termini economici, in merito agli espropri, che non erano mai state sanate. Un ultimo contenzioso lo abbiamo quasi definito, credo anche definito, alla fine dell’anno scorso, con uno degli eredi, perché le richieste erano esorbitanti, ma l’offerta fatta dall’Amministrazione comunale era più che congrua, tant’è che i periti ci hanno dato ragione.
Questo per dire che forse dal 1992 al 2016 il tutto ha avuto una gestione poco attenta. Forse sarebbe stato meglio fare un po’ più attenzione anche a quegli aspetti collaterali, al solo capannone, o al solo Centro direzionale, perché quelli di fatto sono fonte di danno per l’Amministrazione, perché abbiamo anche dovuto pagare gli interessi ai nostri avversari, che non sono avversari, sono titolari dei terreni, che si sono visti espropriare l’area senza una procedura correttamente portata avanti.
Superato questo, perché ci sta che quando si fanno le cose si possa anche inciampare o può sfuggire qualcosa, questo è nell’ordine delle cose, voglio dire che non che si abbandona. È stata una scelta obbligata. Si parla di soldi; con i soldi si fa il lavoro; senza soldi non si può fare. Con le idee avemmo già messo in piedi tutto, se non fosse che poi ci siamo accorti che c’era un altro problema legato a quel capannone, che stiamo risolvendo adesso. Intanto, dall’agosto del 2020 c’è stato un problema relativo all’individuazione della proprietà del canale nel quale vanno fatti i collegamenti della fogna. C’è un lungo carteggio anche con l’AQP, perché lo stesso funzionario dell’AQP ha dovuto scrivere al demanio, alla Regione, all’Autorità di bacino, a tutti, perché nessuno sapeva a chi fosse intestato il canale per il collegamento.
Salvo scoprire, poco fa, che di fatto è di competenza regionale, per cui hanno avuto l’autorizzazione a fare questo collegamento. Dopodiché, abbiamo dovuto anche sistemare il quadro elettrico perché era stata progettata una dimensione non corretta, ma per la tipologia di apparecchiature che va installata serve una dimensione differente e si sta procedendo all’adeguamento. Queste, ovviamente, sono cose che sorgono in corso d’opera, e gli uffici stanno provvedendo ad adeguare quanto inizialmente realizzato.
Poi fate un riferimento ad Agromed. Devo dire che forse l’unica Amministrazione che ha proposto ad Agromed di candidare ufficialmente quel capannone è stata questa Amministrazione, tant’è che nel momento in cui si è aperto lo spiraglio sul fatto che Castellaneta non potesse più intervenire, essere finanziata, o inclusa nel progetto Agromed, la struttura disponibile immediatamente successiva era quella del Comune di Grottaglie, che l’ha prontamente candidata. Quindi, non è così: l’abbiamo candidata, solo che evidentemente Agromed aveva già avviato un’intesa anche con i curatori della Miroglio che a Castellaneta aveva già in qualche modo avuto una preferenza. Su questo quindi noi siamo in linea. Non devo nascondere poi il fatto che Agromed probabilmente riuscirà a sbloccare ulteriori risorse, risorse che probabilmente potrebbero arrivare anche in favore del nostro Centro servizi agricoltura che in qualche modo è il primo tra gli attenzionati per le ragioni che ormai tutti sanno.
Grottaglie si avvia ad essere anche al centro di un polo, distretto agroalimentare e questo ovviamente necessita non solo di un Centro direzionale, poi dirò in che modo, ci stiamo confrontando con l’assessore Pentassuglia, l’ultima riunione è di qualche giorno fa.
La questione quindi è tutta in piedi. È chiaro che bisognerà trovare le formule per finanziare il completamento di quel capannone. Quando facciamo riferimento ai capitali privati, facciamo riferimento al fatto che proprio quell’attività dovrà essere, per l’incapacità della pubblica amministrazione, non solo normativa ma anche di disponibilità, di persone e di risorse, di gestire quella struttura, che andrà messa a bando e verrà data in gestione a privati che dovranno in qualche modo organizzarsi per poterla gestire.
Questi argomenti sono stati affrontati con l’assessore Pentassuglia, il quale sta stringendo anche degli accordi per poter svolgere attività di tutela del prodotto agricolo locale, con particolare riferimento ai prezzi. Come abbiamo già detto, proveremo a istituire all’interno di quel luogo anche delle consulenze legali, non solo agronomiche, ma anche in termini di attività di commercio, quindi bisognerà comunque fa riferimento a quelle che sono le OP o altre organizzazioni strutturate che possono in qualche modo tutelare il prodotto locale.
Qui si apre un discorso di filiera straordinario, che dobbiamo portare avanti. L’unico punto è che stanno comunque ultimando i lavori di allaccio alla fogna, spero che entro la fine del mese inizino. L’Acquedotto ha già provveduto, in questi giorni, a fare il collegamento. Attendiamo l’Enel che ci faccia l’avvio, dopodiché si procederà con il collaudo definitivo della struttura e la messa a disposizione. Questo è quello che è in campo.
I tempi non dipendono da noi. Quello che l’Amministrazione doveva fare lo ha fatto in tempo utile; poi c’è la relazione con gli altri enti che ha un po’ rallentato il tutto. Devo dire però che l’Acquedotto pugliese si è veramente messa a disposizione per cercare di superare uno scoglio che sembrava insuperabile, era un po’ un processo kafkiano di andata e ritorno dalle varie stanze per non arrivare mai al vero punto di definizione. Però, in effetti, l’impegno dei funzionari e dei dipendenti dell’Acquedotto ha consentito di trovare una definizione che prevede un intervento a breve. Anche l’Enel ci ha dato una disponibilità; siamo in attesa di queste lavorazioni, poi si potrà aprire e riaprire.
Mi pare ovvio… I motivi li ho detti, rispondo alla seconda domanda: perché i lavori sono stati programmati per il terzo anno. Evidentemente, mettere una programmazione a breve, se ancora non abbiamo la struttura consegnata e funzionante, è chiaro che il piano triennale delle opere pubbliche è uno strumento versatile, nel senso che ci consente, al bisogno, di andarlo a modificare e di poter anticipare o ritardare le cose a seconda delle esigenze. Non siamo vincolati se non per quello che prevede l’annualità corrente, in cui devi avere impegni concreti, come dice il codice. Si tratta quindi di una indicazione approssimativa, tenuto conto dei tempi e delle modalità.
Abbiamo immaginato che la consegna di questo Centro avverrà – l’apertura, l’inaugurazione – entro l’estate. Poi si procederà eventualmente con una serie di intese e un bando. Dovesse esserci un bando, avrà il tempo necessario, nel 2023, di essere completato, considerando le risorse umane che abbiamo. I tempi quindi devono essere anche congrui. Siamo quindi in questo ordine di grandezza. Dopodiché, se siamo capaci di farlo anche prima, lo faremo, tenuto conto di una cosa: ovviamente, se anche dovesse arrivare una cordata di imprenditori locali capaci di mettersi insieme, di aggiudicarsi la gestione del Centro servizi, dovranno comunque investire 3 milioni di euro, il che vuol dire che prima di due anni, se tutto va bene, quel capannone non sarà disponibile. I tempi quindi sono assolutamente congrui.
Poi, a meno che non vogliamo ragionare apoditticamente su tempi stringenti e quant’altro, credo che non ci siano le condizioni. Siamo sempre fiduciosi che tutto si possa concludere il prima possibile, anche perché l’Amministrazione prima conclude, prima elimina uno dei problemi di strutture obsolete che sono abbandonate. Ultima domanda: perché non si candida al completamento dell’utilizzo dei fondi PSRR o PNRR? Cioè, se fate riferimento al PSR è un conto, il PNRR è un’altra cosa. Sul PSR ancora c’è una fase di riprogrammazione che l’assessore Pentassuglia sta mettendo in campo, tenendo conto anche di queste segnalazioni che abbiamo rappresentato tutti nelle varie riunioni che abbiamo tenuto. Per il PNRR dovrà esserci un bando disponibile per certi tipi di strutture. A quel punto, avendo noi già un progetto esecutivo, potremmo candidarlo a piene mani, basterà eventualmente riaggiornare l’elenco prezzi alla data di presentazione.
Al netto di piccole cose, noi stiamo candidando tutto ciò che è candidabile nel PNRR. Grazie a Dio adesso abbiamo avuto anche una risposta, lo dico così, per informazione al Consiglio comunale, che la Sant’Elia è tra i beni ammissibili, quindi per circa 6 milioni di euro, per demolizione e ricostruzione. Ci hanno chiesto delle integrazioni che l’ufficio sta provvedendo a inoltrare, è notizia di ieri, quindi la posso dare tranquillamente al Consiglio comunale.
Speriamo che le integrazioni che andremo ad inviare ci consentiranno di ottenere questo finanziamento che ci permetterà non solo di riqualificare un’area che in qualche modo merita di essere riqualificata e rigenerata, ma anche di dare ai ragazzi una struttura, una scuola nuova, sicura e confortevole. Questo è il ragionamento che stiamo portando avanti, che meglio approfondiremo in ulteriori dibattiti.
Credo di aver dato tutte le risposte all’interrogazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Chiedo al consigliere Donatelli se ha bisogno di una replica. Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Prendiamo atto di quello che ha detto il Sindaco, degli impegni futuri. Abbiamo capito soltanto che per l’apertura del Centro e soprattutto per la funzionalità del Centro è abbastanza lunga l’attesa che dobbiamo sopportare, per ragioni che sono ovviamente anche legittime e oggettive.
Detto questo, l’impegno, almeno da parte del Gruppo del PD, è quello di seguire costantemente l’evolvere di tutta la situazione, anche alla luce dei rapporti e della grande disponibilità dello stesso assessore regionale, Pentassuglia.
Io penso che possiamo sperare nel futuro, ma i tempi sono abbastanza lunghi, è chiaro, questo. È meno chiaro che cosa succederà nel momento in cui si aprirà anche quel centro direzionale, che funziona avrà nel frattempo, eccetera. Questo non lo sappiamo, non ce l’ha detto ancora, il Sindaco. Aspettiamo e vedremo successivamente che cosa succede.
Noi saremo in vigile attesa. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Chiuso il primo punto all’ordine del giorno.
Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: presentazione e definizione delle linee programmatiche di mandato 2021-2026.
Passo la parola al Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Le linee programmatiche fondamentalmente ricalcano quello che è il programma della Grottaglie Next. Si tratta di un programma che sostanzialmente si innesta nella Grottaglie sostenibile, nell’Agenda 2030, prendendo lo spunto da quelli che sono gli obiettivi che ci poniamo, che si pone anche l’Europa, ma direi anche il mondo sotto il profilo della sostenibilità.
Non sono distanti, i punti di discussione, dal livello nazionale, sulla necessità di trasformare un processo di evoluzione sociale, culturale e tecnologico all’interno dello Stato italiano, soprattutto di guardare a quello che è un aspetto fondamentale.
Al di là di quelli che sono gli elementi straordinari della produzione energetica, uno dei punti su cui si dibatte in questi tempi è proprio quello del risparmio energetico, che è la prima vera risposta alla crisi energetica non solo legata agli aspetti della guerra, quindi a quello che ci sta vedendo oggi, ma che in realtà aprono un focus straordinario sulla necessità di vedere la fragilità di un sistema di produzione energetico completamente dipendente, ma soprattutto un sistema energetico fortemente energivoro. L’idea di quell’agenda quindi non è solo quella di rimandare al 2030 gli obiettivi, ma di provare a renderli effettivi, anticipando ad oggi quelle che sono effettivamente le necessità di una nazione, ma direi anche dell’Europa tutta, su un equilibrio e un rispetto maggiore tra le necessità di degli uomini, di svilupparsi, di progredire, di emanciparsi con il rispetto dell’ambiente e della natura: equilibrio assai fragile, devo dire, e ripeto, la guerra ce ne sta facendo rendere conto ancora di più.
L’Agenda 2030 è stata, ripeto, il nostro faro nella proposizione del programma. È chiaro che questa idea mette al centro alcuni macro obiettivi, che di fatto saranno all’ordine del giorno dell’Amministrazione, quindi Una città sostenibile e resiliente, Una città aperta e funzionale, Una città inclusiva e solidale, Città d’arte e di cultura, Città trasparente e rigenerata.
Città sostenibile. Avrete rappresentato tutti, durante i lavori della campagna elettorale, la necessità di avere una maggiore attenzione a quelle che sono le risorse, provando a trasformare le nostre strutture in strutture sostenibili sotto il profilo energetico, ma anche mettendole in condizioni tali da evitare gli sprechi, quindi migliorando le manutenzioni. Direi che le nostre scuole oggi sono al centro di un’attenzione straordinaria. Lo voglio dire perché oltre alla Don Bosco, che sta andando avanti in una ristrutturazione totale, questo ci consentirà anche di evitare sprechi, ma anche di poter effettuare i cappotti, di poter mettere i pannelli solari, insomma, di poter mantenere un equilibrio di sostenibilità.
Questo modello viene poi tradotto ed esportato, come è stato anche già fatto sulla Don Sturzo, nella Pignatelli, che come sapete è già stata finanziata con 1,5 milioni di euro. Non appena avremo l’idea di un completamento della Don Bosco inizieremo i lavori anche sulla Pignatelli. Devo dire anche però che sulla sostenibilità quasi 2 milioni di euro sono già stati intercettati e finanziati per la cosiddetta scuola Savarra, quindi anche quella verrà sistemata, oltre alla Sant’Elia. Il progetto complessivo quindi è quello di dare non solo la sicurezza, ma anche un modello di sostenibilità energetica alle scuole, attraverso questi interventi che sono fondamentali e consentono anche di avere un risparmio.
Sostenibilità che riguardano dunque la nostra città. Stiamo lavorando, anche attraverso l’assessore Pentassuglia, che ho sentito l’altro giorno di nuovo, per un intervento sulla pineta Frantella, per il suo recupero e la sua valorizzazione. Nei prossimi giorni sentirò il funzionario della Regione per condividere alcune modalità di intervento anche da quel punto di vista. Devo dire che noi abbiamo un’idea di verde, al netto di qualche problema sulle cosiddette erbacce. Su questo l’ufficio sta lavorando, in attesa del bilancio, ma su questo dovremmo essere più attenti, lo sappiamo anche noi. C’è l’idea di aumentare il verde pubblico all’interno della città, tant’è che la 167 bis, attraverso quel progetto di 800.000 euro verrà trasformato in un polmone urbano, quindi verrà completamente stravolta quell’idea di asfalto, e messa al centro l’idea del verde. Questo continuerà nei vari luoghi, nei vari punti della città.
Devo dire che abbiamo avuto una serie di sollecitazioni a stringere accordi per la piantumazione di alberi e stiamo lavorando anche da questo punto di vista per intercettare dei finanziamenti per aumentare il verde all’interno della città. Devo dire che in questi giorni ci sono stati dei contatti forti anche con imprenditori e associazioni locali che, sulla scorta del regolamento dei beni comuni, vorranno prendere in gestione le rotatorie, le piazzette, le aiuole della città.
Quindi è un’importante presa di coscienza sull’importanza della collaborazione, che è frutto di un regolamento che è stato proposto dalle associazioni del territorio. Come ricordate, fu alla fine del 2019, più o meno, l’approvazione di quel regolamento. Poi la pandemia ha spazzato via tutti i buoni propositi, ma sono ritornati alla carica tutti quanti per poter rimettere in piedi quello che è un sistema di relazione. Anche noi su questo dobbiamo, a valle del 31 marzo e di questa pandemia, ricominciare a mettere in piedi tutto quello che è il tessuto relazionale con le associazioni e con i cittadini in luoghi aperti al pubblico, ritornando un po’ alla normalità.
Sullo stesso principio partirà il rifacimento del centro storico, come sapete, con gli altri 800.000 euro che abbiamo avuto. Sto dicendo dati che già riscontrano cose indicate in queste linee programmatiche. Le linee programmatiche erano idee della campagna elettorale, ma già hanno avuto finanziamenti, per cui si potrà procedere immediatamente dando seguito a queste idee. Quindi è una rigenerazione che è sempre nel cuore e al centro della programmazione di questa Amministrazione, che non solo vede già un primo finanziamento che tutti potete riscontrare nel centro storico.
C’è Palazzo Fornaro che sta andando avanti. Quindi, tra poco verrà smontata l’impalcatura e si potrà rivedere anche la bellezza di quella facciata, che per tanto tempo era stata oggetto di colonizzazione di erbacce. Quindi si procederà con gli ulteriori 800.000 euro a completare, sperando tutto, ma non so se ce la faremo, le altre zone del quartiere storico per rimettere le basole e rendere bello il nostro centro storico.
La rigenerazione, quel finanziamento di quasi 4 milioni e mezzo di euro, già spiega l’idea di queste linee programmatiche. Guardiamo anche allo sport, perché finalmente riusciremo a dare al Circolo Tennis una sua funzionalità, attraverso un intervento importante di 400.000 euro che abbiamo avuto per adeguarlo e renderlo meglio fruibile dalle nostre associazioni sportive e non solo.
Il finanziamento riguarda anche il rifacimento di strade e marciapiedi. Rifaremo l’ingresso della città. Via Partigiani Caduti è stata finanziata e sistemeremo anche l’ingresso della città. Abbiamo già, e verrà presentato appena avremo fatto le verifiche del caso, anche il progetto di rotatoria davanti al Monumento dei Caduti e quindi faremo questa sperimentazione per comprendere se effettivamente funziona. Uno dei temi difficili di quel progetto è l’accesso agli autoarticolati, grossomodo. Forse quello potrebbe essere l’unico problema. Va fatta una sperimentazione e siamo al lavoro con gli uffici per questa progettazione.
Si sta lavorando anche per la rigenerazione degli impianti sportivi. Sapete bene che tanto è stato fatto, ma dopo il bilancio procederemo anche alla gara per rifare lo stadio “D’Amuri”. Questo, ovviamente, è un importante investimento di quasi un milione di euro per rifare non solo la pista d’atletica, ma anche il campo. Tante e tante attività.
Devo dire, e lo dico anche con orgoglio, che abbiamo avuto delle proposte da parte di privati anche per rigenerare i cosiddetti campi in mateco. Appena gli uffici provvederanno a farci avere e a farci capire quali sono queste proposte, proveremo anche a ragionare su questa opzione, che ritengo sia importante e che dà il segnale del fatto che, se un’Amministrazione ci crede e dà segnali in questo senso, i privati poi si spingono anche a delle proposte in tal senso.
Si lavorerà ancora sotto il profilo della cultura e dello spettacolo. Adesso riapriremo anche le consultazioni con le associazioni. L’assessore già in qualche modo sta preparando una serie di iniziative. Ripeto, ci stiamo ancora mantenendo nella cautela, come sapete, anche tra noi. Il covid ha circolato e quindi cercheremo di stare con le maggiori cautele. Almeno fino al 31 marzo cercheremo di essere attenti.
Da questo punto di vista, nell’incontro della settimana scorsa con l’assessore Lopane gli ho proposto di fare una legge per il riconoscimento, così come è stato fatto con l’olio d’oliva e con il vino, anche delle città delle ceramiche, con una legge regionale che ci consentirà sicuramente di avere un riconoscimento insieme a Laterza e insieme a Cutrofiano, che, di fatto, sono le uniche città della Puglia, ma che sono importanti a livello nazionale come attività di produzione, specie Grottaglie che, come ho già detto anche nello scorso Consiglio, è l’unica città che ancora mantiene quella vocazione artigianale e tradizionale in un quartiere indiscutibilmente bello.
Ovviamente su questo l’assessore mi ha dato un’ampia disponibilità a lavorare. Gli manderemo una scheda insieme al Vice Sindaco. Stiamo preparando una scheda che condivideremo con tutti quanti non appena ne avremo la possibilità per, appunto, un riconoscimento formale, che darà valore al prodotto ceramico di Puglia, mettendo al centro la città di Grottaglie.
Siamo stati riconosciuti, proprio qualche giorno fa, come capofila della rete museale della provincia di Taranto. È notizie di ieri e quindi posso anche dire in continuità con un lavoro. Come dicevamo nel programma, il passo successivo è quello di avere messo le basi di una serie di idee, che poi stanno trovando riscontro in quella che è la programmazione regionale, ma anche quella nazionale ed europea, perché se non sei in linea con quelle linee, di fatto, non ti finanziano nulla.
Devo dire che è stato un piacere essere a conoscenza di questo riconoscimento di Grottaglie come capofila perché di fatto è una città che ha lavorato tantissimo sulla costruzione di un museo, ma non è merito mio, certamente. Viene da lontano ed è merito di tutti, anche dei presenti, averla portata avanti con caparbietà e con anche le numerose difficoltà che abbiamo incontrato nel corso del tempo.
Ovviamente non è più solo il tempo di attivare le strutture, il tempo di metterci dentro qualcosa. È il tempo di farle funzionare. Questo è l’obiettivo che da tempo, già con l’assessore Capone, all’epoca del suo mandato, abbiamo sempre messo in discussione. L’importante è che tutto ciò che viene messo in campo funzioni, perché altrimenti la risorsa destinata è una risorsa che va a perdersi nel nulla.
Stiamo lavorando ancora con quelle che sono le attività del GAL. Come sapete, il GAL ha pubblicato dei bandi sulle start-up. Fanno parte di un indirizzo che abbiamo messo in campo con la costituzione del GAL Magna Grecia. Sono state finanziate tantissime start-up a livello locale e a livello provinciale. Questo è fondamentale, fondamentale perché non sono solo attività innovative, ma sono anche attività che guardano ai beni turistici e ai beni di maggior rilievo per una città come quella di Grottaglie.
Grossomodo si sta provando a ragionare di come i sistemi, quello turistico e quello agricolo, sono interconnessi tra loro. Noi parlammo più di quattro anni fa, in una importante fiera che si fece, delle connessioni. Questo era l’importante tema, il metterli in connessione. È stato un discorso vincente, perché proprio nella progettazione e nella rigenerazione quello che guardano non è la struttura, ma guardano come questa struttura è connessa e interconnessa col sistema di vita del territorio, ma non solo.
Devo dire non solo perché si sta lavorando e si lavorerà sempre su cose già indicate nel nostro programma. Dico cose concrete più che frasi sterili. Intanto vi do la notizia che la strada che collega l’aeroporto alla superstrada è stata finalmente sbloccata e a breve partiranno i lavori. C’è stato un ulteriore e ulteriore ricorso, che si è definito la settimana scorsa. Il dirigente mi ha chiamato per comunicarmi che finalmente quel pezzo verrà avviato. Quindi, superata la fase contenziosa, partirà la bretella di collegamento, che ha un lungo iter e un lungo percorso ma che finalmente ci vede coinvolti.
È un primo pezzo. Come sapete, è una bretella che poi dovrà congiungere l’aeroporto anche con la zona industriale e su questo punto c’è il discorso dello sviluppo del territorio, ma soprattutto economico. La nostra zona industriale ormai è arrivata al completamento. Il Consiglio comunale, già lo sa, lo abbiamo già detto nelle varie sedi. È necessario guardare già a una nuova zona industriale. Sono rimasti pochissimi lotti.
Devo dire che abbiamo avuto quell’idea del funzionamento. Per tanto tempo i lotti erano bloccati con una sorta di ipoteca dei vecchi assegnatari. Abbiamo chiesto a tutti di costruire o restituire e questo ci ha visto impegnati. Non appena, in effetti, sono stati restituite le disponibilità di quei lotti ci sono stati imprenditori che hanno voluto in qualche modo fare investimenti.
Questo era un discorso importante per quello che sarà lo sviluppo della città. Lo sapete bene e mi collego anche al discorso del polo aerospaziale. Non è una cosa sulla quale si può glissare. È importantissimo anche ciò che è stato fatto nei giorni scorsi. Sapete bene che verrà spostato a Grottaglie tutto il comparto tecnologico che era di stanza a Taranto, nell’ambito del riassetto generale.
Non stiamo togliendo niente a Taranto. Semplicemente quel pezzo poteva essere fagocitato da Napoli o da altri territori e siamo riusciti ad accorparlo a Grottaglie, per cui si potenzia quella struttura, la struttura grottagliese. Rimangono in campo la visione, ma anche la pratica, perché nessuno verrà messo da parte. Ovviamente, come ho già detto nello scorso Consiglio, anche le ulteriori attività di sviluppo dell’aeroporto sono in campo.
Due giorni fa Aeroporti di Puglia ci ha chiesto di convocare una Conferenza della paesaggistica, perché devono realizzare delle opere di sistemazione di tutta l’area del parcheggio. Verrà sistemato e attrezzato il parcheggio, anche con il verde e quant’altro, e quindi è necessario esprimere un parere. Si stanno già convocando gli uffici, quindi, e non solo su questo. A breve verranno assegnati anche i lavori per la ristrutturazione della aerostazione. Quindi, sta prendendo forma un progetto.
Non è vero che Grottaglie viene messa da parte. Grottaglie sta mettendo a punto tutta una serie di strategie che prevedono, intanto, che le cose abbiano una compatibilità normativa, che siano utilizzabili, che siano fruibili, che siano sicure. Questo è straordinario come concetto, perché il più delle volte si fanno partire le cose e poi devi chiuderle perché le devi adeguare. In questo caso no. Il progetto è chiaro e non ci sono esclusioni per Grottaglie, neanche per le polemiche di questi giorni,
Però devo dire che il polo industriale aerospaziale di Grottaglie è uno dei poli maggiormente attrattivi e soprattutto si sta investendo. Leonardo ha distaccato alcune produzioni qui a Grottaglie, anche se riguardano i droni. Sarà però anche oggetto di ulteriori investimenti, che al momento opportuno verranno comunicati, non appena saranno chiusi gli accordi. Uno dei temi importanti che Leonardo ha detto nelle varie riunioni è non possiamo anticipare cose che non siano ufficiali, perché è chiaro che si tratta di un’azienda che sta sul mercato, un’azienda che ha la concorrenza e quindi queste notizie non possono essere mai pubblicate prima che ci sia un accordo già formalizzato.
Questo lo dico a tutti perché il più delle volte sembra che ci sia reticenza. In realtà non è così, perché parliamo di un’azienda di Stato e sapete che in questi giorni questa azienda di Stato è in qualche modo anche all’attenzione dei media per tutta una serie di fluttuazioni di borsa. Quindi, sapete bene che le notizie in questo settore vanno sempre utilizzate con attenzione.
Però la notizia importante che è stata ufficializzata è la notizia che Leonardo guarda al polo di Grottaglie con l’attenzione massima perché, oltre all’investimento e agli accordi che hanno, Grottaglie è negli obiettivi di sviluppo non solo del Governo regionale, ma anche del Governo nazionale. Questo credo che debba essere detto, con tutte le difficoltà che il tempo comporta, perché questo è figlio del tempo a cui andiamo incontro.
Si sta lavorando a quella che è anche l’attività collegata al turismo, con tutta una serie di cose. Già si sta lavorando utilizzando i PUC per mettere in campo i giovani del reddito di cittadinanza, che possono supportare i servizi turistici, sui quali tanto si è fatto e tanto si dovrà fare. Siamo anche in collegamento con la rete degli altri Comuni, in particolare con Taranto, perché è necessario che Taranto abbia un’offerta, come capoluogo, che sia integrata con la provincia, tant’è che sapete bene che noi ospitiamo anche i turisti che attraccano a Taranto con le navi da crociera, ma non solo.
Sul sistema integrato del turismo stiamo lavorando proprio a quell’offerta integrata tra spettacolo, cultura e turismo, e proveremo, come dicevamo anche con l’assessore, a mettere in campo. Devo dire che proprio nel discorso affrontato l’altro giorno con l’assessore Lopane al centro c’è la Terra delle Gravine, il Parco delle Gravine.
Sapete bene che, come Comuni, siamo stati investiti di costituire il consorzio, ma uno dei temi che ho posto all’epoca, quando fummo convocati, era il tema della sostenibilità del Consorzio, perché si fanno i consorzi e poi si addebito ai Comuni i costi. Questo è un problema, tant’è che hanno stanziato al momento una prima cifra di circa 100.000 euro per la costituzione. Ma uno dei temi importanti che ho posto è quello del mantenimento del parco e del consorzio, perché ovviamente avere il consorzio vuol dire anche avere delle responsabilità, dover tabellare le zone, dove fare tutta una serie di cose che sono poi a carico del consorzio, il che vuol dire a carico dei Comuni. Siccome la Terra delle Gravine è molto estesa, vuol dire che bisogna fare molti interventi importanti.
Uno dei temi all’ordine del giorno non è quello di cancellare il vincolo o i vincoli del parco, ma certamente uno dei temi su cui è nata una discussione anche in Regione è quello di tenere conto di ciò che effettivamente può e deve rientrare nel Parco delle Gravine e ciò che in realtà deve essere escluso.
Uno dei temi rappresentato, ad esempio, al tavolo è stato che il centro storico di Grottaglie, come sapete bene, rientra nel Parco delle Gravine. Questo può essere un fattore di pregio, ma di fatto è un fattore fortemente limitante perché chiunque nell’attività edilizia comune dovrà, per certi tipi di manutenzione, rivolgersi al Parco delle Gravine ed è una cosa che assolutamente non ci possiamo permettere in tempi in cui i finanziamenti e le proposte che escono, come in questo caso del bonus 110, devono essere rapidi. Sapete bene che l’Ente parco è incardinato presso la Provincia e c’è un solo funzionario per tutta la Provincia.
Quindi, è assolutamente impensabile continuare a mantenere un centro storico sotto un vincolo, che poi, di fatto, è ultroneo rispetto a un vincolo paesaggistico già esistente. Immaginate di dover fare Commissione paesaggio per mettere, sinteticamente e simbolicamente, un chiodo nel muro, quando in realtà più semplicemente alcuni interventi sono già sottoposti all’attenzione della Sovrintendenza e degli uffici tecnici.
Questo era per dire che riguarda non solo Grottaglie, ma riguarda tutta la provincia, tutta l’area parco. Su questo bisognerà fare una riflessione, fermo restando che il parco è una straordinaria risorsa della nostra provincia che va valorizzata in percorsi turistici, sui quali abbiamo già avviato un primo passo nella Gravina del Fullonese. Sapete bene che già ci sono i percorsi con la tabellazione e continueremo a ragionare anche sull’avvio che già fanno egregiamente le associazioni, ma ovviamente tutto questo lavoro va messo a sistema. Non può essere lasciato all’estemporaneità. Quindi va creato un sistema di offerta turistica che parte dai beni paesaggistici che abbiamo, integrata con l’offerta culturale del territorio. Questo è uno dei passaggi che dobbiamo sicuramente fare.
Oltre a questo, ovviamente, c’è un’attenzione particolare sui lavori che riguarderanno ancora l’ospedale “San Marco”. Stiamo seguendo, insieme ai consiglieri e insieme agli assessori, un lavoro importante affinché non si perda tempo e anche si acceleri, perché un po’ di tempo già lo si è perso.
Un particolare riferimento lo devo fare al lavoro che faranno gli assessori sul tema dello sviluppo. L’assessora Marangi già sta intessendo le relazioni con il settore imprenditoriale e con i commercianti e ci sono già una serie di incontri; l’assessore Vinci allo stesso modo. L’assessore Piergianni sta prendendo il Piano del verde che fu approvato qualche anno fa e sta iniziando a lavorare su questo tema e anche su tutta quella che è la manutenzione. Devo dire che ha già anche avviato una serie di attività sulla valorizzazione delle tradizioni. Questo è oggetto del nostro programma.
Vado a concludere, poi, se ci saranno delle osservazioni, proveremo a rispondere. Particolare attenzione viene anche rivolta a quello che è il settore dei servizi sociali. Sapete che un ottimo lavoro ha fatto l’assessore Annicchiarico e lo continuerà a fare, dando risposte a tutti i bisogni. In particolare sono in corso attività anche per il sostegno alle famiglie ucraine in questo tempo e in questo periodo.
In qualche modo bisognerà affrontare e continuare ad affrontare la questione sociale e quindi il problema dei bisogni delle famiglie che sono in difficoltà, così come anche guardarci per quelle che sono le tematiche importanti che ci hanno caratterizzato nella proposta. Quindi, inizieremo a lavorare per individuare il Garante della disabilità. Su questo l’assessore tanto ha fatto. È stata fatta la riunione, nei giorni scorsi, anche con il Comando ed è stata rappresentata la necessità anche di attenzionare le necessità e le esigenze di circolare liberamente da parte dei diversamente abili all’interno della città, che spesso incontrano, anche a causa dell’inciviltà comune, delle oggettive difficoltà.
Il problema è anche legato ai diritti della comunità LGBTQ. Scusate la parola un po’ complessa, ma abbiamo avuto un incontro importante con esponenti di questa comunità, che rivendicano maggiori diritti, ma soprattutto rivendicano diritti sulla propria identità e quindi su questo lavoreremo, prendendo anche lo spunto da cose che sono già state fatte in altri Comuni importantissimi.
Allo stesso tempo continueremo a lavorare per sostenere le famiglie. Le famiglie oggi sono in grave difficoltà e quindi le dobbiamo continuare a guardare con una lente di ingrandimento per tutti i bisogni che ci sono. Continueremo a tutelare i minori per la questione della dispersione scolastica e le esigenze dei ragazzi che hanno delle difficoltà a scuola con il supporto scolastico. Sono tutti impegni che sono indicati nel programma, ma che vengono già da un precedente impegno che proveremo a portare avanti ancora in futuro, con un nuovo e rinnovato sostegno.
Ovviamente vi anticipo che l’assessore Stefani, di concerto con gli uffici, sta lavorando a un’ipotesi di nuovo bando per la gestione della raccolta differenziata. È chiaro che il bando scade in questo anno. Si tratta di una gara ponte, una gara che dura due anni. Quindi si lavorerà a breve per pubblicare una gara che tenga conto un po’ di quelle che sono le criticità rivenienti dalla prima gestione, per provare a migliorare. Ora si sta intessendo un po’ l’ossatura generale, poi si proverà anche a incardinare una discussione per raccogliere suggerimenti e per in qualche modo migliorare la qualità del servizio.
Devo dire che ormai è ufficiale che Grottaglie passa da un 12 per cento a ha un 75 per cento di raccolta differenziata. Devo dire veramente con orgoglio che è un risultato straordinario, che però va migliorato perché abbiamo ottenuto un principio di target del 75 per cento, che non è l’obiettivo politico-amministrativo. Per noi l’obiettivo è quello di raggiungere il 90 per cento della raccolta differenziata e lavorare sui centri di riuso e di riciclo.
Anticipo che proprio in linea con questo programma abbiamo candidato ieri a un progetto del MIT, un progetto di circa un milione e 200.000 euro, mi pare, per aggiornare tutta una serie di infrastrutture comunali, che potranno, se finanziate, non solo alleggerire i costi dell’eventuale gara o di una futura gara, ma migliorare quelli che sono i servizi offerti, prevedendo in modo molto semplice quelli che sono i sistemi di taratura e pesatura del rifiuto, con la strumentazione necessaria a dare poi la tariffa puntuale, che è uno degli obiettivi non solo nostro di programma, ma proprio indicato dall’agenda 2030. Credo che siano gli obiettivi nazionali, da questo punto di vista.
Il Vice Sindaco, lo sapete bene, si alza la mattina e lui dorme direttamente nei palazzetti dello sport. Lo dico simpaticamente perché ha questo impegno importantissimo per le attività sportive, per le strutture. Ha candidato di recente a un bando il campo “Savarra”. Siamo lì in attesa di avere gli esiti, ma su questo stiamo lavorando per mantenere questo grande lavoro di sport per tutti, che è uno degli elementi che ha caratterizzato l’Amministrazione e che ha visto veramente un grande fermento di partecipazione da parte di tutti quanti.
Non credo di avere in qualche modo dimenticato. Sicuramente, anzi, avrò dimenticato qualcosa. Molti punti sono indicati in queste linee programmatiche. L’invito ai consiglieri, a tutti, di maggioranza e di minoranza, comunque vogliamo definirci in questo contesto, al netto di tutto è che credo che in questi cinque anni ci possiamo incontrare su delle linee di programma che non sono realtà del Sindaco. Sono un’agenda europea che tutti sposiamo. Ci sono punti che possono essere migliorati con l’aiuto di tutti, con l’idea però di guardare la città nella sua importanza e nella sua interezza. Sono linee che ci consentiranno di traguardare obiettivi importantissimi.
Devo dire un’ultima cosa. Abbiamo candidato un progetto, che in realtà è già stato finanziato, un progetto per il rifacimento che mi era sfuggito. È importantissimo perché da più parti ci era stato segnalato il problema di viale Matteotti. Viale Matteotti è stato finanziato con circa 700.000 euro per un primo pezzo che arriva fino a piazza Principe di Piemonte, per cui, non appena ci arriverà la validazione del progetto, inizieremo con l’appalto dei lavori.
Poi abbiamo avuto la seconda tranche di circa 500.000 euro, se non erro, o 480.000, non ricordo di preciso, per il completamento sino a via Parini. Quindi è un progetto… Scusatemi, fino a via Marconi. Ho sbagliato. Quindi, è un progetto che vede il rifacimento totale di corso Matteotti, anche con la realizzazione della pista ciclabile, che va in continuità su un percorso che è quello dell’acquedotto.
Da Villa Castelli è ripartito ieri il progetto, quindi arriveremo da Villa Castelli sino a Grottaglie. Arriveremo con la pista ciclabile dell’acquedotto sino proprio all’incrocio con viale Matteotti. Rifaremo poi in continuità il viale Matteotti con la ciclabile, che ci porterà poi sino a via delle Torri, dove ragionevolmente, non potendo realizzare lì una ciclabile, si farà una zona 30 mista, dove si potrà andare passando per il centro storico perché già la rigenerazione urbana prevede che il centro storico sia ciclo-pedonale – è stato finanziato per questa ragione –, ma anche attraverso il quartiere delle ceramiche, per arrivare alla velo-stazione.
Sapete bene che è sempre un progetto di EuroVelo, cioè un progetto europeo che prevede in alcune città la realizzazione delle velo-stazioni, cioè un punto di interscambio. I lavori della velo-stazione sono in corso. Abbiamo realizzato il piano terra e abbiamo chiesto nei giorni scorsi, perché il finanziamento prevedeva quello, di poter ammodernare anche il primo piano, luogo in cui abbiamo idea poi di convogliare le attività delle associazioni che si occupano di tutta una serie di attività.
Questo è un po’ il ragionamento. Il progetto iniziale della rigenerazione urbana, quell’asse portante, lo abbiamo messo in piedi non perché noi siamo bravi. Lo abbiamo messo in piedi perché quel progetto è un ragionamento che è stato fatto con le associazioni di categoria, con i cittadini, con le associazioni. Quindi è importante. È una vera e propria infrastruttura di idee sulla quale abbiamo appoggiato i progetti che ci vengono finanziati.
Mi suggerisce il gobbo che ho dimenticato di dare una notizia, ma è giusto dirla. Se ricordate, c’è un problema in via Galvani e abbiamo fatto quello studio di fattibilità. Mai più provvido di quel lavoro è stato fatto qualcosa perché è uscito un bando per un finanziamento di 5 milioni di euro per andare a risolvere il rischio idrogeologico nei centri urbani e fuori dai centri urbani.
Quel progetto, che abbiamo illustrato, credo, nella passata Amministrazione, dove lo approvammo e lo illustrammo in Consiglio comunale, lo abbiamo candidato ed è un progetto di circa 4 milioni e 800.000 euro. Il progetto, anche lì, è in fase di valutazione. Quindi, è bene dire anche questo perché fa parte di un’infrastruttura generale, di una visione generale. Evidentemente, lo dico prima, probabilmente i tempi non saranno allineati, ma questo non ci impedisce comunque di portare avanti il lavoro.
Vi anticipo, e chiudo, che per quell’importante accordo di 5 milioni, fatto con Acquedotto pugliese, per rifare la fogna all’interno del centro abitato di Grottaglie sono stati appaltati i lavori. Ci dicono che probabilmente per giugno riusciremo anche a rifare nel centro abitato la fogna e, laddove faranno la fogna, abbiamo chiesto e ottenuto anche che quelle vie vengano asfaltate per intero e che quindi venga rifatto completamente l’asfalto, quindi un importante intervento non solo di opere idrauliche, ma anche di manutenzione delle strade.
Il resto lo faremo con l’impegno e i fondi dell’Amministrazione comunale. Stiamo lavorando anche per sistemare piazzetta Padre Pio, per sistemare piazzette presenti sul territorio, adesso gli uffici, non appena approveremo il bilancio, si adopereranno. Vi annuncio che stiamo lavorando per realizzare, anche in accordo con la Marina, un’importante – ma si tratta più di un riconoscimento di amicizia, di vicinanza con la base, per cui la vogliono realizzare – un’infrastruttura, una piccola piazzetta dove apporre un’àncora, e adesso vedremo in che modo. Abbiamo preso l’impegno di creare mettere a disposizione un’area. Nei prossimi giorni risentiremo… Lo dico perché ovviamente, indipendentemente da quelle che sono le Amministrazioni, l’amicizia con la base della Marina è un’amicizia storica. Ce l’hanno chiesto, quindi riteniamo di dover dar seguito anche a questa importante presenza, riconoscimento sul territorio. Ci sarà quindi questo piccolo monumento, se lo vogliamo anche definire in questo modo, segno di amicizia e di vicinanza.
Altre cose, eventualmente verranno nel corso della discussione, fermo restando che l’impegno è tanto, il lavoro altrettanto e che c’è bisogno di collaborazione da parte di tutti. Facciamo parte tutti della stessa comunità, credo, e sono sicuro che ci sarà, al netto delle posizioni politiche di ognuno di noi.
Vi ringrazio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco, per la corposa relazione.
Dichiaro aperta la discussione.
Prego, consigliere Traversa.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Grazie.
Tengo innanzitutto a dire che forse si poteva evitare un Consiglio straordinario per gli argomenti di oggi, non vedo la ragione di definirlo straordinario, con una convocazione straordinaria, per i temi a cui oggi tutti abbiamo assistito e che abbiamo ascoltato. Ma questa è una valutazione personale, nulla da dire al Presidente del Consiglio.
Per quanto riguarda le linee programmatiche, l’ha detto già il Sindaco più di una volta, rispecchiano – così lui le ha definite – il programma politico della sua coalizione. Non posso quindi commentare queste linee programmatiche. Vedo che molte delle linee erano anche quelle di Grottaglie domani, quindi, come ha detto più volte anche il Sindaco, sono progettualità che riguardano sia il piccolo Comune della nostra Provincia, sia il capoluogo di regione, così come tutta Italia.
Finalmente abbiamo capito che la rigenerazione urbana è un tema nazionale ed europeo, e non grottagliese.
Ma come il Sindaco sa, la cosa a cui tengo maggiormente è la rigenerazione umana. A proposito di rigenerazione umana, visto che siamo qui, in convocazione straordinaria, non posso non fare la mia parte e adempiere al mio ruolo di consigliere comunale. Mi permetta, Sindaco, di dire che in sei anni ci sono state molte cose non fatte, quindi è giusto che lei dica che bisogna fare questo. Io le auguro anche un terzo mandato, e magari al terzo mandato sentiremo altre cose: è così che funziona un’Amministrazione.
Di alcuni punti di queste linee programmatiche, ad esempio, mi ha colpito il discorso della cultura, dove si parte dalla lettera A e si arriva alla lettera T, elencando una serie di cose da fare. Vorrei aggiungere anche le poche lettere che mancano, “U”, “V”, “Z”. Non si cita assolutamente il Castello Episcopio, un castello che i grottagliesi dovrebbero almeno sapere – anche a me piacerebbe saperlo – quanto ci costa l’anno; quanto ci costa mantenere e avere una struttura che, Sindaco, da sei anni, dall’insediamento della sua Amministrazione, è inaccessibili, quei luoghi che hanno negli anni generato cultura, incontri e sperimentazioni, vale a dire non le sale “museali”, ma le sale di esposizione, di incontro e di proposta culturale. Sono sei anni che sono chiuse.
Non si parla mai del Castello Episcopio, non è citato neanche nelle linee programmatiche; non si dice della gestione, e io ho sempre prospettato una gestione che fosse non perugina o leccese, ma una gestione grottagliese, non capisco perché non si riesca mai a realizzare questo mio auspicio, cioè, che siano dei grottagliesi a gestire il castello. Però di questo non si parla. Dobbiamo ancora avere, è tutto fermo a 30 anni fa, mi dispiace dirlo, un rapporto con la Curia: cosa? Pagare un fitto annuale più tutte le spese? Quanto ci è costato finora il Castello Episcopio? Credo che parliamo di forse più di 2 milioni di euro. Possibile che non si riesca, con la Curia, a trovare una collaborazione, a far sì che questo simbolo di Grottaglie possa essere finalmente nella disponibilità dell’Amministrazione comunale? Su questo mi troverebbe al suo fianco, con azioni anche molto forti, se dovesse esserci diniego da parte della Curia. Purtroppo, mi esprimo così perché in sei anni nessuno ci ha messo al corrente, e in queste linee programmatiche il Castello viene completamente cassato, come cassate sono anche le Cave di Fantiano: non c’è nessun riferimento a questo luogo, quindi io devo fare la parte del consigliere comunale di minoranza, che vorrebbe che alcune cose funzionassero in un certo modo, al di là dei progetti che si faranno fra due, tre, quattro, cinque, dieci anni e via di seguito.
Mi tocca quindi rimarcare anche questa mancanza di linee programmatiche, dove non sono citate neanche le Cave di Fantiano. È citato un caffè letterario, Caffè d’argento. Voglio ricordare che mesi prima delle elezioni, l’Amministrazione comunale ha pubblicizzato con i mass media il fatto di destinare 40.000 euro all’apertura, finalmente, di un caffè letterario sito nel centro storico di Grottaglie. Al momento non sappiamo nulla: sono sei anni che quel locale era nella disponibilità dell’Amministrazione comunale. Pochi mesi prima delle elezioni ci è stato detto “avremo un altro polmone verde, migliorato con la villetta Colombo”. Ad oggi sappiamo che è completamente abbandonata.
Io allora mi devo occupare di quello che avviene oggi. Per le linee programmatiche lascio tutto il merito e tutto il lavoro alla Giunta e al Sindaco, ma io mi devo occupare di quella che è la realtà quotidiana. Anche villetta Colombo, sappiamo da comunicati stampa – io, consigliere comunale, devo apprendere quello che accade nel mio paese, se leggo Vito Nicola Cavallo, o altri mass media, cioè dei social. Io penso che un’Amministrazione, e con questo mi riferisco anche ai Presidenti di Commissione, magari, e anche al Presidente del Consiglio, e anche a un consigliere comunale, dovrebbe sapere quello che accade nel proprio paese, perché in qualche modo ne è partecipe. Non attore, ma partecipe.
Anche quello è un discorso completamente abbandonato. Si parla del Fullonese, ben venga. Il Fullonese lo ricordo bene; ma abbiamo uno “jazzo”, così chiamato, vicino alla scuola Don Sturzo, completamente abbandonato, e non da una settimana, non da un mese, non da un anno, di più. Nessuno ci dice nulla, d’accordo. Voglio ricordare che anche Piazza Unicef, signor Sindaco, aveva e ha un vincolo paesaggistico, ed è un peccato che lei non se ne sia accorto, in questi anni.
Vengono riportati i bonus facciate, ma io ricordo che il bonus facciate esiste da trent’anni, a Grottaglie. Ultima cosa: auspico… Questo è il programma elettorale, quindi il Consiglio comunale straordinario, ma ripeto, si fanno nei Consigli comunali normali, queste comunicazioni. Mi permetta, però, Sindaco, di dire questo, perché in queste settimane ho pensato molto a lei: il giorno prima del silenzio elettorale, siamo stati insieme in una trasmissione televisiva, Taranto buonasera, col direttore Ferrari. Lei in quell’occasione, prima di abbandonare lo studio per altri impegni istituzionali, ha voluto sottolineare in maniera positiva come a Grottaglie finalmente, e possono andarlo a vedere tutti i consiglieri, magari in quei giorni distratti dalla propria propaganda elettorale personale – per carità, anch’io l’ho fatto – si sarebbero costruiti dei “mezzi militari”, proprio questi sono i termini che lei ha usato, signor Sindaco.
Ora, lei queste espressioni può usarle da singolo, privato cittadino. Ma in una trasmissione televisiva, quanto a sentirsi inorgoglito che Grottaglie ha in previsione la costruzione di mezzi militari, penso che dovrebbe un po’ riflettere prima di esporsi in questa direzione, perché non basta far sventolare bandiere dalle finestre del Comune, dal Municipio di Grottaglie.
Le linee programmatiche, quindi, come lei ha ripetuto più volte, sono il programma elettorale che noi in seduta straordinaria, non in seduta normale, ascoltiamo. Mi permetta però di ricordarle queste cose che ancora ci sono, dopo sei anni.
Quanto all’istituzione del Museo, voglio ricordarglielo, è stata portata in Commissione, durante l’Amministrazione Alabrese. La Commissione cultura espresse alcuni gruppi. In sei anni, progetto realizzato dalla dottoressa De Vincentis, questo progetto, mi rivolgo al Presidente della Commissione cultura, non è mai stato preso in esame dall’Amministrazione D’Alò. Che venga messo adesso, a me fa piacere, ma era anche nel mio programma, proprio perché in sei anni non era stato realizzato. Io quindi approvo pienamente le cose che sono scritte nelle sue linee programmatiche, Sindaco, perché sono le cose che noi abbiamo contestato perché non realizzate, quindi mi va bene, è un manifesto, al contrario, per me, questo delle sue linee programmatiche, perché mi dà quello che non è stato fatto.
Lei dirà che è stato fatto altro; benissimo, ci mancherebbe, non è che c’è una Giunta, un’Amministrazione che non fa nulla dalla mattina alla sera, non è stato mai il caso di Grottaglie. Ma è il modus con cui si realizzano le cose. Lei più volte ha tenuto a sottolineare che tutto quello che è stato realizzato e che si realizzerà è frutto di sovvenzionamenti regionali, tantissimi, ha fatto riferimento spesso a un accorto compagno assessore regionale, ma anche europei. Grande merito quindi, per carità. Nel momento stesso in cui ci sono dei finanziamenti e un’Amministrazione non dovesse farne utilizzo, sarebbe da deprecare. Non è il caso della nostra Amministrazione di Grottaglie, assolutamente. Però, proprio in fretta e furia, proprio perché non voglio rubare tempo agli altri, mi fa piacere. Bisognerebbe ammettere che su molti settori, mi preme dirlo e sottolinearlo, e in quello della cultura in modo stratosferico, in sei anni, signor Sindaco, non è stato fatto nulla e nessuno di voi ha mai voluto toccare questo argomento, dire “abbiamo sbagliato per sei anni, siamo stati immobili per sei anni”.
Questa è una rigenerazione umana, che si farebbe anche ammettendo degli errori, o delle incapacità: non è possibile questo? O degli insuccessi? Lo dica come vuole. Questo comporta la vera rigenerazione del tessuto di una società, di una piccola comunità come la nostra, anche ammettendo questo non succede nulla. Quante volte abbiamo sollecitato chi di dovere a interessarsi della cultura? Assolutamente zero. Lo devo dire io? È il pensiero di tutti, qui dentro, signor Sindaco, anche dei suoi consiglieri comunali, glielo metto per iscritto. Però diciamolo, se no cosa costruiamo insieme?
Grazie per la sua esposizione e in bocca al lupo per le linee programmatiche.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Traversa.
Ricordo, a termini di Regolamento, che i consiglieri hanno diritto a due interventi da dieci minuti l’uno, così potete gestire le vostre comunicazioni.
Si sono iscritti a parlare il consigliere Petrarulo e la consigliera Santoro. Prego, consigliere Petrarulo.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Buongiorno a tutti.
Come molte volte – ti posso dare del tu, vero? – tu dici, si può non voler bene alla mamma? Ebbene, con questo programma come si può non voler bene alla mamma? Il consigliere Traversa ha sottolineato che sono linee programmatiche che non possono non essere condivise. Ci sono però delle piccole carenze. Piccole carenze che denotano e di fatto sottolineano quanto si doveva fare negli anni precedenti, che magari non si è fatto, non perché non c’è stato il tempo, ma perché ci sono state situazioni tali che hanno diversificato l’attenzione rivolta a quali erano le linee programmatiche dell’inizio dell’altra Amministrazione.
Sembra, leggendo tutto, naturalmente, che manchi uno sportello bancomat, dove i cittadini vanno a prendono i soldi. In realtà non è proprio così. Faccio qualche cenno: piste ciclabili. C’è stata l’occasione – lo dissi anche nella vecchia consiliatura – di rifare i marciapiedi di via Marconi. Si poteva già studiare un modo per fare una pista ciclabile che coinvolgesse via Marconi, che rendesse via Marconi, magari, realmente il salotto della città, dove anziché andare con le macchine (con parcheggi in doppia fila e quant’altro) dando così un segnale importante, visto che si stavano facendo, i marciapiedi, e che quindi si poteva già realizzare, risparmiando quello che sarebbe stato l’intervento successivo.
Parliamo di verde. Sì, ce n’è tanto verde che cresce in maniera indiscriminata ovunque: Piazza Verdi, le varie aiole sui viali, le zone dello stadio, le zone dei palazzetti, le zone delle scuole. Nella stessa Piazza Principe di Piemonte il verde cresce in maniera spontanea. Gli alberi che invece sono stati piantati stanno seccando (guardasi via Madonna di Pompei e via Ennio). Queste sono le piccole criticità, naturalmente, di quando si ostante un programma faraonico e non si dice alla gente, per esempio, che per poterlo realizzare per intero servirebbe qualche miliardo di euro, non qualche decina di milioni. Sicuramente, tutte le Amministrazioni hanno sofferto la pandemia con malattie e con mortalità. Adesso stanno godendo dei soldi che stanno piovendo dalle amministrazioni nazionali e regionali, nonché europee, bene che sia, naturalmente. Ma come sottolineo sempre io, dobbiamo occuparci un po’ di più di chi utilizza i marciapiedi, di chi utilizza le strutture pubbliche. Molto spesso infatti ci facciamo prendere dalla grandiosità di un’opera senza renderci conto, poi, nella realtà, della difficoltà che c’è nella gestione e nel renderla fruibile da parte dei cittadini. Noi quindi dovremmo chiederci, secondo me, ed è questa la criticità degli spot elettorali di cosa ha bisogno oggi un cittadino di Grottaglie. Ha bisogno di cosa? Tanto buon lavoro è stato fatto dall’assessore Annicchiarico, chapeau, in questi anni; con difficoltà di vario genere ha saputo sempre svolgere in maniera brillante il suo lavoro. Ma c’è bisogno di più, o no, assessore, per i prossimi anni? Più gente è andata in difficoltà economiche, più gente ha bisogno realmente della vicinanza dell’Amministrazione.
Detto questo, si parla di riduzione del suolo, disincentivando l’ampliamento delle aree urbanizzate, è stato scritto anche nell’altro programma, lo abbiamo scritto anche noi. Ma dobbiamo andare nel concreto, adesso, non dire solamente quelli che sono i princìpi: del comparto C cosa abbiamo intenzione di fare? Definitivamente, dando una risposta definitiva a quella gente? Poi si parla di strutture sanitarie. Io non sono un esperto, magari ci sono consiglieri che si sono battuti tanto per l’ospedale, che hanno criticato tanto determinati Presidenti della Regione, hanno criticato tanto questa Amministrazione… Ebbene, ora che siete da quella parte, cosa volete fare per l’ospedale? Volete scendere lo stesso con le barricate, cosa che volevate fare prima? O adesso non va più bene? Ci sono queste criticità. Stessa dicasi per l’ambiente: hai un assessore all’ambiente, adesso, lo stesso che per cinque anni ti ha visto attaccarlo. Mi parli di ciclo, sicuramente si è raggiunto il 75 per cento, ma non me ne voglia l’amico Stefani, tanto merito bisogna darlo alla prima, assessore, che tanto ha lavorato su quel bando. Cosa si vuole fare? Cosa porterà il prossimo bando? Porterà quello che era stato promesso, che dopo due, tre anni di ammortamento ci sarebbe stato realmente un risparmio per quanto riguarda la tassa sui rifiuti? Negli ultimi due anni, infatti, questo non è accaduto. La tassa sui rifiuti ha avuto un aumento di quasi il 35-40 per cento, io ho pagato circa 90 euro di più e credo anche qualcun altro.
Per dirne poi qualcun’altra, si è parlato prima del Centro servizio agricoltura. Mi ricordo che tre anni fa si diceva che a febbraio ci sarebbe stata l’inaugurazione, a marzo ci sarebbe stata l’inaugurazione, ad aprile ci sarebbe stata l’inaugurazione… Ora si ringrazia l’Acquedotto pugliese, perché probabilmente, per problemi di allaccio, dopo tre anni forse si apre quello che è diventato un magazzino, con l’erba esterna di tre metri. Almeno per una questione di decoro, essendo posizionato all’ingresso della città, doveva essere curato, almeno nell’aspetto esteriore, e non far vedere, magari mettendo delle tende, che dentro è di fatto un deposito.
Poi, parliamo anche di sport. Ricordo che tre anni e mezzo fa qui fu fatta una conferenza-stampa in cui si ringraziava il consigliere, allora assessore Mazzarano, solleticando le sensibilità dell’allora futuro assessore Borraccino, che era stato l’artefice di quel finanziamento di un milione di euro per quanto riguarda lo stadio. Ma lo stadio come stava, così sta. Sono passati tre anni e mezzo.
Una cosa mi sarebbe piaciuto veramente, proprio per omissione, tutto sommato, di vicinanza verso questa Amministrazione, perché io non dimentico quello che ho passato con voi, ci mancherebbe altro. Pensavo che si potessero dare delle risposte più concrete dal punto di vista della tangibilità quotidiana, alla gente. Perdonatemi: molti di questi sono sogni che servono solamente ad incantare. Solo questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
La parola alla consigliera Santoro. Prego.
Speaker : MARIA SANTORO.
Grazie.
Vorrei esordire facendo riferimento ad un argomento che reputo di vitale importanza per la città di Grottaglie, e che in queste linee programmatiche, se non ci fosse il riferimento al Centro servizi per l’agricoltura, del quale comunque abbiamo già parlato e abbiamo già appurato che anche per i prossimi anni di fatto non esisterà, non c’è alcuna considerazione nei confronti dell’agricoltura. L’agricoltura è motore trainante dell’economia grottagliese e non lo devo certo insegnare io.
Non ho mai sentito parlare l’assessore all’agricoltura, nemmeno nell’occasione in cui c’è stata un’interrogazione da parte del Gruppo consiliare del PD, in riferimento al Centro servizi dell’agricoltura. Tra l’altro, invito anche l’assessore all’agricoltura, non sempre il Sindaco, perché se c’è una delega che viene pagata con i soldi pubblici, non capisco per quale motivo, in riferimento a determinati settori di vitale importanza – lo ribadisco ancora una volta e lo ribadirò fino alla noia – come l’agricoltura, che non è soltanto Centro servizi per l’agricoltura, che poi di fatto è una scatola vuota.
L’ho detto, ovviamente, quando ho fatto propaganda elettorale, come tutti, ma di fatto continua ad essere così e da quanto mi risulta dalle spiegazioni e dalle indicazioni che ci ha dato il Sindaco, continuerà ad essere così.
Assessore all’agricoltura, lei è l’assessore della forse più importante voce economica della città di Grottaglie. Io non conosco la sua voce, non conosco assolutamente quali sono le sue linee programmatiche – perché lei ha la delega all’agricoltura – in riferimento all’agricoltura, in riferimento al fatto che per gli imprenditori agricoli, o per i braccianti agricoli è difficile addirittura raggiungere il posto di lavoro, per il fatto che, nonostante i nostri prodotti siano prodotti di eccellenza, soccombono puntualmente nel momento in cui devono essere venduti da un punto di vista prettamente economico. Io non ho sentito parlare dell’agricoltura che, ripeto e ribadisco, è il motore trainante. Mi piacerebbe quindi che nel momento in cui esiste un assessore che prende soldi pubblici di tutti i cittadini, ci fosse almeno la possibilità di ascoltare la voce di questo assessore e di capire che cosa c’è di concreto in pentola, che cosa bolle in pentola di concreto per quanto concerne l’agricoltura, che non è una voce… Noi non siamo dei montanari, noi campiamo fondamentalmente di agricoltura, la città di Grottaglie vive di agricoltura.
Innanzitutto questo, che reputo argomento importantissimo, che viene puntualmente trascurato. Poi mi riferisco ovviamente al signor Sindaco, ma a tutti quanti: non ne parlo come se si trattasse di una responsabilità dell’Amministrazione, ma ne parlo facendo una constatazione, e mi auguro di ascoltare il parere di tutti in merito, da un punto di vista dei servizi sociali. Onestamente, sono al mio primo mandato, quindi il lavoro svolto precedentemente non lo conosco – non lo conoscono nei dettagli per essere più precisi. Quello che io vedo è un paese in degrado. Vedo un sacco di ragazzini… Innanzitutto, da ricerche e da studi che ho fatto l’anno scorso c’è stato un alto tasso di abbandono da parte dei ragazzini, addirittura anche delle scuole medie e soprattutto delle scuole superiori, la fascia che vedo assolutamente più debole. Penso che tutti quanti voi abbiate la possibilità di stare in giro a Grottaglie, esattamente come sto in giro io, e di assistere a tante situazioni, ad atti veramente di bullismo, di degrado.
Penso quindi che da questo punto di vista, lo sforzo che devono fare sia l’assessore alla cultura che l’assessore ai servizi sociali debba essere possibilmente aumentato. Onestamente, credo che lo vediate anche voi, non penso di essere l’unica a vedere questo, a me sembra che stiamo crescendo una generazione, purtroppo, di persone, di ragazzini privi di una totale guida, privi di senso civico, non nelle zone nascoste di Grottaglie, perché io parlo di viale Matteotti, parlo delle zone centrali. Quindi, innanzitutto questo. Spero che comunque ci sarà un resoconto circa quanto viene fatto anche in riferimento all’aiuto di questi ragazzini che sono allo sbando, che probabilmente hanno famiglie che non riescono ad indirizzarli per i motivi più vari.
Infine, trovo veramente singolare il fatto che si parli, nelle linee programmatiche, di rafforzare il punto di primo intervento. Rafforzare il punto di primo intervento vuol dire essersi definitivamente piegati a ciò che da Bari è stato deciso per Grottaglie. Sindaco, quando parlate con l’assessore Pentassuglia, provate a chiedergli perché l’ospedale di Martina, che non ha la terapia intensiva, non è stato toccato, invece l’ospedale di Grottaglie, alle stesse identiche condizioni, è stato toccato?
L’ho detto miliardi di volte, io non finirò mai di ripeterlo. Grottaglie non è stato sacrificato perché c’erano delle condizioni oggettive che consentissero, di fatto, che venisse sacrificato. È stato sacrificato perché in questo Paese prevalgono le invidie personali, prevalgono le gelosie personali, prevalgono degli ideologismi scandalosi per i quali non siamo mai riusciti ad esprimere un consigliere regionale che non ha mai potuto rappresentare Grottaglie nella principale Assise. Io non mi stancherò mai di ripeterlo. Abbiamo perso l’ospedale perché nessuno ci rappresenta in Consiglio regionale. Martina Franca non ha perso l’ospedale perché c’è Pentassuglia, che è un consigliere regionale che ha difeso, come è ovvio che sia, come è giusto che sia, il suo territorio.
Vorrei capire anche che cosa intende fare questa Amministrazione. Che cosa significa rafforzare il punto di primo intervento? Quello che so io di questo ospedale, e l’ho detto miliardi di volte, perché purtroppo lo frequento spesso come tante persone, è al netto dell’eventuale bravura o incapacità degli operatori sanitari, perché, sinceramente, anche qui ci sono quelli bravi e ci sono quelli meno bravi, come in tutte le categorie professionali.
Io so soltanto che posso sentirmi male nel mio paese dalle 8 di mattina alle 14 del pomeriggio. Dopodiché, non posso essere sottoposta nemmeno ad ematochimici. Devo andare nell’ospedale di Taranto, devo fare la fila di 24 ore e tutte le cose che già sappiamo.
Vorrei capire con precisione che cosa significa rafforzare il punto di primo intervento, tanto per cominciare, e qual è l’atteggiamento che questa Amministrazione vuole avere nei confronti di una lotta fondamentale come quella per il ripristino dell’ospedale, alla quale io non intendo rinunciare, non ho mai voluto rinunciare perché anche la sanità, come l’agricoltura, era un fiore all’occhiello della città di Grottaglie. Sono argomenti che vengono trattati con una tale superficialità che mi fa veramente rimanere basita. Mi auguro vivamente di sapere con approfondimento quali sono le linee programmatiche relative al settore agricolo e possibilmente vorrei sentirlo dall’assessore, perché, altrimenti, Sindaco, avochi a sé la delega e non sprechiamo soldi pubblici.
Poi, vorrei capire che cosa significa altrettanto rafforzare il punto di primo intervento, perché non dico che mi viene da ridere, perché quando parlo dell’ospedale, onestamente mi viene solo da piangere. Anche per quanto riguarda l’aspetto di Grottaglie città degradata, penso che, evidentemente, sia stato fatto poco per le generazioni più giovani, tenuto conto che, ripeto, se poi voi vedete altro magari portatemi così mi incoraggio un poco, ma quello a cui assisto con i miei occhi è veramente avvilente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Santoro.
La parola al consigliere Lenti.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Grazie, Presidente.
Vorrei chiedere al Sindaco, soprattutto in virtù di quello che ha detto adesso, della sua stretta amicizia con la Marina Militare, come mai questa mattina debba esprimere… È la forza del carattere, Sindaco.
Sono contento che il Sindaco – grazie, Presidente, rinnoviamo il ringraziamento – abbia una stretta amicizia con la Marina Militare. Mi sarei aspettato non tanto dal consigliere Vincenzo Lenti e dal partito che rappresenta una solidarietà nei riguardi della Marina Militare ieri vergognosamente attaccata, vergognosamente offesa nel transito di una nave della Marina Militare italiana…
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo scusa. Silenzio. Chiedo scusa.
Speaker : VINCENZO LENTI.
…ad attraversare il canale navigabile con contestazioni feroci, lancio di sassi. Mi meraviglia che i militari presenti in questa Assise non abbiano avuto il senso civico, l’onore, l’amor patrio per poter condannare questi “paci-finti”, che poi sono gli stessi che calpestano la bandiera, che calpestano l’onorabilità e il concetto di patria. Quindi, io rinnovo il ringraziamento al Sindaco per questa amicizia con la Marina Militare italiana.
Tornando – scusatemi per questa chiosa – alle linee programmatiche di questa Amministrazione, io sarei stato contento se il Sindaco mi avesse sottoposto anche la linea programmatica di cinque anni fa, perché avrei potuto facilmente valutare che molti di questi punti presenti oggi su queste linee programmatiche erano presenti sulle linee programmatiche di cinque anni fa. Qui parliamo di situazioni che vanno avanti da trent’anni. Il Centro servizi per l’agricoltura, che è nato negli anni Novanta con il sostegno e il voto favorevole da parte di mio zio, il professor Mario lenti, anno dopo anno, è andato avanti così, in solitudine e in completa inerzia. Non possiamo atteggiarci al Centro direzionale per l’agricoltura, smistamento, stoccaggio di prodotti ortofrutticoli se noi, a livello regionale, non abbiamo avuto l’autorizzazione per quanto riguarda la bretella ferroviaria, il porto e l’aeroporto di Grottaglie. Altrimenti, viene meno anche il discorso degli aerei cargo. Tutti questi prodotti ortofrutticoli a chi dovremmo inviarli noi? Perché ormai l’aeroporto di Grottaglie è diventato e diventerà talmente intasato che non sapremo più come gestire il traffico cargo, voli civili, droni, elicotteri da remoto. Invece, secondo noi, si tratta di un grosso bluff.
Vorrei sollecitare il Sindaco a dare una risposta in merito alla decisione di Aeroporti di Puglia della volontà di far partire in estate l’aeroporto di Foggia e di Grottaglie nulla. Io vorrei chiedere al Sindaco se qualcuno sia andato alla riunione tenutasi in Basilicata per discutere della bretella ferroviaria con RFI, perché questo avrebbe consentito anche, con la retroportualità agganciata al nostro sistema aeroportuale, un’attivazione reale della zona economica speciale, signor Sindaco, e non una cosa aleatoria.
Noi vorremmo sapere perché si parla tanto di riduzione del consumo di suolo. Nel suo programma è scritto così. Però, vi è una contraddizione in termini perché il Piano Cervellati che voi volete portare avanti, che ci è costato 400 milioni di lire, invece presupponeva uno sviluppo espansionistico dal punto di vista urbanistico, con una progettazione di popolazione in crescita fino a 60.000 abitanti.
Non vedo questa correlazione tra la riduzione del consumo del suolo e l’adozione del Piano Cervellati.
Leggo: “Progetti utili per la collettività”. Forse sarebbe il caso che l’Amministrazione decidesse veramente di rendere dignitoso il lavoro a questi percettori di cittadinanza, perché ne mortifichiamo anche la dignità personale. Bisogna farli lavorare.
Leggo: “Ospedale di comunità”. L’ospedale di comunità sarebbe un’idea intelligente, però non si sa, ad oggi, quali reparti debbano essere inseriti. Non si sa, ad oggi, quali specialità debbano essere inserite. Noi temiamo, invece, che l’ospedale di comunità non diventerà altro che una sede distrettuale, quindi distretto sociosanitario di Grottaglie un pochettino più ampliato.
Secondo noi – l’abbiamo scritto anche nel nostro programma – se non c’è un pronto soccorso attivo, se non ci sono le due branche mediche fondamentali per l’emergenza, la branca di medicina e chirurgia d’urgenza, noi non potremo parlare di dare una risposta ai nostri cittadini, soprattutto a quelli più anziani, perché tre anni fa il dottor Lenti ha perso la mamma e si è fatto quattordici ore di pronto soccorso a Taranto.
Se noi avessimo avuto un centro… Quattordici ore, Sindaco!
Immaginiamoci un pochettino un poveretto da solo cosa avrebbe fatto? Sarebbe morto prima. Queste sono le motivazioni per cui Grottaglie deve battersi, sganciandosi dai vincoli e dalle sirene di Bari. Noi dobbiamo batterci per avere un piccolo ospedale, che però sia funzionale; un ospedale che dia delle risposte ai cittadini in termini diagnostici e in termini di cura - torniamo alla cura che, come sempre, è ricorrente – perché serve assolutamente alla nostra collettività.
L’ospedale di Grottaglie, e qui c’è un degno rappresentante dell’ospedale di Grottaglie degli anni scorsi, dava servizi, offriva servizi a 110.000 abitanti, compresi anche i cittadini del territorio del brindisino di prossimità. Per cui, cerchiamo di batterci tutti insieme per avere una minima risposta positiva. Non possiamo delegare soltanto i baresi.
Fondamentalmente, sono anche contrario all’istituzione di questa megastruttura, il San Cataldo, dove anche lì cominciano a venir fuori magagne, perché più è grande la struttura, caro Sindaco, più è facile intercettare determinati maneggi.
Questo mi sembra – lo ha detto giustamente Ciro Petrarulo - un libro dei sogni. Io avrei voluto confrontarlo con quello di cinque anni fa, perché ci sarebbero state sicuramente molte situazioni comuni a quelle di oggi.
Leggo: “Adesione alla Fondazione Apulia Film Commission”. Altro pozzo senza fondo, dove c’è una querela reciproca tra Presidente e Direttore generale, dove spariscono soldi per centinaia di migliaia di euro, perennemente rimpinguata dalla Regione Puglia.
Leggo: “Promozione delle cooperative di comunità”. Questo riguarda l’assessora. Spero che non possano essere spesi i soldi del PNRR in questo settore perché dare questa opportunità ai disoccupati senza gestirli in maniera coordinata, secondo me, rappresenterebbe uno spreco di risorse.
“Attivazione e sviluppo del traffico passeggeri”. Questo è il sogno nel cassetto di tutti i grottagliesi. Non so se noi lo vedremo.
“Valorizzazione del ruolo della ZES”. Ne ho parlato prima.
Si dedicano sei pagine alla tutela della comunità LGBT+ e poi si parla di una nuova presunta riorganizzazione della Casa comunale.
Non si parla assolutamente di nuove assunzioni, anche per quanto riguarda la Polizia urbana, perché Grottaglie è completamente scoperta sotto l’aspetto del controllo. Manca il controllo del territorio. Il cittadino grottagliese non si sente più protetto dalla collettività che dovrebbe controllare il territorio.
Per cui, invitiamo il Sindaco e la Giunta a spingere per dare maggiori risorse e per dare finalmente il “la” ai concorsi.
Questo è quanto. I progetti utili per la collettività li abbiamo detti. Quindi, caro Sindaco, nel suo programma sulla linea programmatica manca la ridefinizione della riperimetrazione del Parco delle Gravine, che lei ha promesso avrebbe portato avanti dopo aver vinto le elezioni.
Se si lavora seriamente… Non può chiedere a giorni alterni e chiamarci un giorno minoranza e un giorno opposizione. Se cerca di portare avanti progetti utili per la comunità, che possano dare una risposta seria, concreta ai nostri cittadini, noi saremo al vostro fianco. Fino a quando, invece, farete soltanto un muro contro muro noi saremo necessariamente contrari.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Lenti.
Invito tutti i consiglieri al rispetto dei dieci minuti, così come da Regolamento.
La parola al consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente.
Mi rivolgo soprattutto a lei, Presidente. Più di qualcuno ha sottolineato l’importanza dell’argomento all’attenzione del Consiglio comunale. Praticamente il Consiglio comunale licenzierà il futuro programma effettivo che dovrà svolgere l’Amministrazione D’Alò, però nessun grottagliese, a parte i consiglieri comunali e gli assessori presenti, sanno o sapevano che esiste questa seduta del Consiglio comunale a quest’ora. Per cui, molte persone che magari avrebbero voluto seguirlo, non l’hanno seguito.
Vogliamo ripristinare, Presidente, una maggiore pubblicità quando ci sono le sedute del Consiglio comunale? Vogliamo riprendere, per esempio, il discorso di affiggere i manifesti per informare la città di questo? Possiamo utilizzare i social per questo? È un appello che faccio al Presidente.
Detto questo, entro nel merito della discussione. Anche qui un po’ tutti hanno toccato un elemento. In particolare, nell’ultimo intervento il dottor Lenti diceva: volevo sapere che cosa è successo con il precedente programma dei passati sei anni
Glielo dico io, dottor Lenti, che cosa è successo. È successo intanto, come del resto è già scritto anche nel programma, che c’è una sostanziale continuità con quello precedente per quanto riguarda le cose che sono scritte, le promesse che sono scritte.
Io la chiamo “la lista della spesa”. Però, voglio dire anche ai consiglieri, ai nuovi consiglieri comunali presenti in questa consiliatura, che l’altra volta, quando si è discusso delle linee programmatiche della Giunta D’Alò, sono state approvate quelle linee programmatiche con l’assenza della minoranza, perché in quell’occasione è cominciata la prima rottura, che poi è continuata per cinque anni, nei confronti dei diritti dei consiglieri comunali. Infatti, si aprì una discussione molto corposa, che portò poi all’abbandono, da parte dei consiglieri di minoranza, di quella discussione. Quindi, di fatto c’è una continuità su questo, anche perché, se andiamo a confrontare le due linee programmatiche, quelle di cinque anni fa e quelle di adesso, ci sono tantissime analogie, ma soprattutto tante cose che sono state scritte e non sono state realizzate, a cominciare dall’apertura alla trasparenza, alla partecipazione dei cittadini. Non c’è stato assolutamente niente di tutto quello che era stato promesso. Si parlava allora, e si è continuato a parlare anche in queste linee programmatiche, di bilancio partecipato, di bilancio sociale, di coinvolgimento dei cittadini. Alla fine, non è successo assolutamente niente di tutto questo. Naturalmente, quando si è arrivati alla fine e quindi bisognava anche tirare le somme, fare un consuntivo di quello che è successo nei cinque anni passati, il Sindaco si è dimenticato di presentare a fine mandato un resoconto di quanto fatto, che è previsto dalla legge.
Si è dimenticato perché, evidentemente, se lo doveva fare appena sono finiti i cinque anni bisognava poi dire in Consiglio, durante la discussione della campagna elettorale, che cosa è stato fatto e quindi sarebbero emerse, già in campagna elettorale, tante situazioni e promesse che non si sono realizzate. Ma di questa cosa non ce ne siamo accorti soltanto noi, se n’è accorta, purtroppo, o per fortuna, la Corte dei conti.
La Corte dei conti ha detto, con delibera n. 197 del 17 dicembre dell’anno scorso, che c’è stata una tardiva sottoscrizione della relazione di fine mandato, una tardiva certificazione da parte dell’organo di revisione, un tardivo invio alla Sezione, alla Corte dei conti, una tardiva pubblicazione dell’ente. L’ha fatto? Si era dimenticato. È una negligenza evidente del Sindaco. È una negligenza che è andata bene al Sindaco, perché questa negligenza – c’è una legge specifica – prevede delle precise sanzioni pecuniarie.
Per fortuna quest’anno c’è stata una legge nazionale che, solamente per il 2021, non ha consentito di applicare questa penale. Quindi, è stato fortunato anche sotto questo punto di vista.
Richiamavo le promesse che erano state fatte cinque anni fa, la battaglia che ha fatto l’opposizione in questi cinque anni, che ha visto un’autorevole conferma da parte della Corte dei conti, come ho detto prima. Mi riferisco al richiamo che ha fatto la Corte dei conti sulla tardiva sottoscrizione della relazione di fine mandato.
La Corte dei conti, però, ha sottolineato un’altra negligenza, un altro inadempimento che è quello legato al sistema dei controlli interni al fine del rispetto delle regole contabili e dell’equilibrio di bilancio. È talmente importante questa cosa che la Corte dei conti ha richiamato il Comune di Grottaglie e per porre riparo a questa inadempienza la precedente seduta del Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento per la disciplina dei controlli interni.
Per entrare nel merito, velocemente, lo ha fatto già egregiamente il mio collega Petrarulo, ma lo hanno fatto anche gli altri che sono intervenuti, riprendo alcune questioni riguardanti il programma.
In questo programma, in queste linee programmatiche non si parla, per esempio, di quale sarà la città futura di Grottaglie come la immagina l’Amministrazione D’Alò la città futura.
Per immaginare e per disegnare la futura città occorre una pianificazione urbanistica che è assolutamente assente. È stata assente in questi cinque anni e continua a essere assente in questi cinque anni.
Per richiamare l’intervento anche del dottor Lenti, non è il Piano Cervellati che ha detto che nella previsione erano 64.000 abitanti qui a Grottaglie, lo dice il Piano regolatore generale che il Comune di Grottaglie è tenuto a portare avanti; un Piano regolatore che è stato fatto duecento anni fa, che è stato adottato nel 1988. Non vi pare che sia arrivato il momento di un adeguamento di quel Piano? Non solo non è stato fatto il Piano, ma nel frattempo alcune correzioni che si possono fare nella gestione, appunto, dell’urbanistica a Grottaglie, a parte la mancanza assoluta di personale in quegli uffici, come anche in altri uffici, c’è la possibilità, lo abbiamo sollecitato tante volte da questi banchi, di rivedere e di deliberare il nuovo Regolamento edilizio tipo.
Qui, dopo tante insistenze, si è arrivati a un parziale risultato, quello dell’approvazione delle definizioni uniformi. Qui bisogna intervenire per completare quanto previsto dalla legge nazionale e dalla legge regionale. Come anche il discorso legato al costo di costruzione. Come costo di costruzione non possono pagare tutti la stessa cifra. Se una persona, nel costruire un’abitazione, rispetta le norme nazionali e regionali, in particolare la legge regionale n. 13 della Regione Puglia del 2008, ci sono degli sconti, devono essere previsti dagli sconti, perché bisogna premiare il discorso legato alla eco-sostenibilità anche della costruzione.
Anche qui, assolutamente buio. È tutto fermo a un’interrogazione che fece allora Articolo 1 nel 2020 e poi non si è saputo assolutamente niente.
Assenza di programmazione urbanistica. Si parla di fonti rinnovabili, si parla di consumo di suolo e poi si fa esattamente il contrario. Perché bisogna realizzare un parco giochi in un’area agricola, e quindi con consumo di suolo, eccetera, quando, se andiamo a vedere in quella parte di terreno, ci sono vincoli idrogeologici e quindi assolutamente si poteva evitare il consumo del suolo?
Si parla di fonti rinnovabili. Ma se in cinque anni non siete stati in grado di usufruire di una convenzione sottoscritta dall’allora Sindaco Bagnardi nei confronti della società 9REN, che ha permesso di realizzare gratuitamente, su alcuni tetti di scuole e di edifici pubblici, come anche la casa di riposo per anziani, pannelli fotovoltaici! Bisognava continuare, c’erano le condizioni per continuare e non è stato fatto assolutamente niente. Come quando si parla di assetto idrogeologico. Ma di che cosa stiamo parlando?
Si parla di nuovo cimitero, quindi ulteriore consumo del suolo, eccetera. Il nuovo cimitero deve venire in un’area che comunque è interessata da problemi idrogeologici, tanto è vero che la Regione ha fatto anche un intervento specifico sul canale che è adiacente all’area cimiteriale. Però, l’Amministrazione si è dimenticata di fare l’atto successivo a quel lavoro di bonifica del canale, cioè bisogna chiedere all’autorità competente di rettificare, di ridefinire il vincolo idrogeologico in quell’area. Visto che c’è stato un intervento di risanamento, adesso bisogna chiedere all’autorità di mettere a posto e quindi eliminare quelle situazioni che sono incompatibili poi con qualunque tipo di realizzazione.
Chiudo. Non potete parlare di verde in una maniera così spudorata, Sindaco e Amministrazione comunale. A Grottaglie, e lo hanno detto tanti altri colleghi, quando si parla di verde si vedono soltanto le erbacce che hanno, sì, attinenza con il verde. Cosa ha fatto in questi anni l’Amministrazione comunale a proposito del verde? Ha abbattuto più di duecento alberi perché c’erano dei presunti pericoli, li ha ripiantati in alcune parti, ma poi non li ha assolutamente seguiti. Basta vedere via Madonna di Pompei, su un’ottantina di alberi che sono stati ripiantati, che potevano essere lasciati quelli che stavano, in gran parte, almeno una quindicina di alberi sono già secchi. Questo vuol dire che non basta soltanto sostituire gli alberi che vengono abbattuti, ma bisogna anche fare la giusta manutenzione.
Io mi fermo perché mi rendo conto che ho sforato i miei minuti. Queste linee programmatiche, come stanno dimostrando anche gli interventi che hanno fatto i colleghi, sono solo una lista della spesa delle cose che si vorrebbero fare, ma alla fine, ne sono convinto, spero di essere smentito, si continuerà sulla stessa falsariga di quello che è successo nella precedente Amministrazione D’Alò. Spero di sbagliarmi. Vedremo nel seguito che cosa succederà.
Nel frattempo, da parte del PD, da parte delle minoranze, sicuramente saremo molto attenti e vigili affinché le cose che sono state solamente enunciate si traducano in atti concreti che vadano nella direzione degli interessi di questa comunità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Rinnovo l’invito ai consiglieri a contenersi, avendo la possibilità di un secondo intervento. Non costringetemi a togliervi la parola o a limitarvi allo sforamento del minuto che ho concesso a tutti.
Rispondo, però, un attimo al consigliere Donatelli. Viene data comunicazione agli organi di stampa della seduta del Consiglio comunale, oltre che alla pubblicazione sui social. Però, appurerò, eventualmente, se per questa seduta c’è stato qualche problema. È stato regolarmente comunicato.
Sulla questione dei manifesti, come su risposto, essendo la stampa tipografica una stampa che necessita di una tempistica più lunga rispetto alla pubblicazione su un social o un organismo di stampa, e ovviamente, quando ce ne sono le condizioni, lo facciamo, altrimenti sopperiamo con i social.
Grazie.
La parola al consigliere Mirto.
Speaker : SIMONE MIRTO.
Buongiorno a tutti.
Colgo l’occasione dell’approvazione delle linee programmatiche per ringraziare anche i passati amministratori, i rappresentanti dei vari Gruppi consiliari e tutti i professionisti che si sono messi a disposizione per la realizzazione del programma della coalizione Grottaglie Next.
Dopo questo dovuto ringraziamento, volevo rispondere al consigliere Traversa, che mi dispiace si sia allontanato, ma naturalmente resterà la registrazione.
Volevo spiegare che, quando si fa una gara per la gestione di servizi pubblici, per la gestione dei servizi e dei contratti in generale, bisogna attenersi al Codice degli appalti. Ovviamente il Codice degli appalti prevede tutta una serie di questioni legate all’affidabilità del soggetto proponente, alle capacità economiche, alla capacità progettuale, eccetera, quindi prendere sul mercato o all’interno di una comunità la prima associazione, che non si capirebbe neanche in base a quale criterio dovrebbe essere individuata, certamente non risponde al Codice degli appalti.
Sulla questione del Castello, voglio dire che ancora oggi paghiamo lo scotto di un contratto firmato 30 anni fa (mi dispiace far riferimento sempre al passato, ma dobbiamo mettere a posto delle cose che vengono dal pregresso), contratto nel quale erano stati promessi mari e monti alla Curia, ma che evidentemente si basava su un conto economico che non era affatto sostenibile per un Ente, quindi di fatto era un contratto irrealizzabile.
Negli anni si è andati avanti provando a mediare, facendo proroghe, ma purtroppo abbiamo questo vizio, questo peccato originale del passato.
Sulla mancata realizzazione di servizi culturali all’interno della città, volevo ricordare che comunque veniamo da due anni di pandemia, due anni che hanno praticamente azzerato nel mondo i servizi culturali, che sono stati tra quelli che ne hanno pagato maggiormente le conseguenze. Nonostante ciò, volevo ricordare che negli ultimi cinque anni è stata fatta una cosa molto importante: è stata rivitalizzata e rilanciata la mostra della ceramica, che è tornata fortunatamente ad essere una kermesse di livello internazionale, tanto che oggi è riconosciuta in Italia - non da me, ma da riviste del settore e anche da studiosi - come la seconda dopo quella di Faenza.
C’erano altre questioni che mi ero appuntato. Sull’istituzionalizzazione del museo, che, come ho ascoltato, sembra rientrasse anche in altri programmi, ricordavo di no, perché ho letto e conosco a memoria tutti i programmi delle altre coalizioni, infatti ho controllato e a pag. 7 del programma della coalizione Grottaglie Domani si parla del museo, ma non si cita ha fatto l’istituzionalizzazione.
Sì, è vero, in passato è stata trattata dalla Giunta Alabrese, ne fu promotore il consigliere Liuzzi, ma - devo dire, fortunatamente - non è andata avanti la questione, perché nel 2018 ci sono state delle nuove linee guida del Ministero della cultura, poi recepite dalla Regione e dai Comuni, linee guida alle quali ci dobbiamo attenere ora nella realizzazione del nuovo Statuto.
L’ultimo punto era sull’importanza dell’adesione all’Apulia Film Commission, e qui rispondo al consigliere Lenti. È ormai conclamata l’importanza che hanno i luoghi, le città, le regioni in cui vengono girati film o fiction, negli ultimi anni vediamo la Puglia e la Puglia su tutti i canali, sia nelle fiction della RAI che nelle fiction di Mediaset, e questa cosa ha generato un riscontro diretto sul territorio, ma, al di là delle fiction, mi vengono in mente anche film che hanno concorso per gli Oscar, come l’ultimo di Garrone.
Sulla Apulia Film Commission volevo dire ancora che la Presidente, Simonetta Dellomonaco, ha sì un contenzioso interno con il suo direttore, ma è una persona di indubbio valore, tant’è che è stata scelta per coordinare tutto il lavoro di candidatura di Mesagne come capitale della cultura per il 2024.
Non ho altro da aggiungere. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Mirto.
Ha chiesto la parola il consigliere Mingolla.
Speaker : RAFFAELE MINGOLLA.
Perdonate la mia ignoranza in materia.
Intanto buongiorno a tutti, ai colleghi consiglieri, a tutti gli amici dell’Amministrazione e al Sindaco.
Ho dato uno sguardo veloce alle linee programmatiche, esposte così egregiamente dal Sindaco, ho visto una strategia (così mi è sembrata), emerge una strategia e obiettivi che sono veramente nobili, quando si parla della città inclusiva e solidale che Grottaglie deve essere, quale supporto per una cittadinanza, la nostra, che vive veramente situazioni drammatiche dal punto di vista solidale, sociale e sanitario.
Ho visto poi molta attenzione per quanto riguarda il nostro plesso ospedaliero San Marco di Grottaglie. Non mi addentro per il momento su questo, ma voglio tornare indietro, perché ho seguito gli interventi degli amici, dei colleghi che mi hanno preceduto, ho ascoltato la collega, consigliera Santoro, e l’unica cosa che, secondo il mio modesto parere, va rilevata è quando dice che dal 1992-1993 (ve lo ricordo perché sono più anziano di voi) non abbiamo mai avuto un consigliere regionale, cosa che è un fatto, questa è la realtà, la politica è l’arte dell’impossibile e purtroppo noi da allora non abbiamo più avuto un consigliere regionale e voglio ricordare che nel 1992-1993 l’allora Tonino Cavallo (pace all’anima sua) nel Piano di riordino, perché di piano di riordino si parla già da diversi anni, non dal 2000, ci consegnò una terapia intensiva è una UTIC di 8 posti.
Dico questo perché non voglio raccontare storielle, però è bene che tutti sappiamo da dove siamo partiti e cosa facciamo adesso. Con quella struttura, con quella terapia intensiva (c’era l’amico Andrea Racioppi che non c’è più, pace anche a lui) avremmo potuto avere all’interno del presidio ospedaliero una struttura specialistica (chi è addetto ai lavori e mi sta sentendo mi segue), che non avrebbe potuto farci prevaricare dai vari cavalli politici che si sono succeduti.
Fu detto all’interno dai grandi i nostri tecnici che non avevamo bisogno della terapia intensiva, e quello è stato il momento del declino, è cominciato il declino all’ospedale di Grottaglie, perché mentre gli altri presidi ospedalieri avevano delle strutture specialistiche, come a Manduria la nefrologia e la cardiologia, o a Martina, che aveva altre tre strutture specialistiche, noi siamo rimasti con le strutture di base (medicina, chirurgia e ortopedia) e i servizi di supporto. Quando, nel 2002, c’è stato il primo vero Piano di riordino, c’era Raffaele Bagnardi come Sindaco, ci invitarono a Villa Peripato e il Presidente Fitto con il suo assessore Palese ci disse chiaramente "voi non dovete più avere strutture complesse", ce lo disse chiaro, "perché voi non avete più specialità, voi dovete essere accorpati all’ospedale di Taranto".
Da allora ci hanno accorpato all’ospedale di Taranto, dal 2002. Nel tempo, poi, abbiamo stati un pochino scalmanati, abbiamo fatto delle barricate, come diceva Ciro Petrarulo, e abbiamo fatto le barricate ma non hanno portato a niente, perché noi, con i vari Piani di riordino che si sono succeduti, nel 2010 avevamo 100 posti letto, nel 2012 112 posti letto con 24 di ostetricia.
In seguito è subentrato il DM 70, che ci ha privato dei posti letto di ostetricia, perché non avevamo la rianimazione e quindi non potevamo avere il punto nascita (lo tolsero a Manduria e qui, mentre Martina ha la rianimazione, cara Maria, ha l’UTIC, ma da molto tempo, e poi, come dicevi tu, c’è un consigliere regionale, e noi paghiamo lo scotto per questo, lo hanno sempre avuto e noi siamo un pochino in ritardo su questa cosa).
Veniamo a noi adesso. Io voglio raccogliere l’invito di Enzo lenti, nostro collega consigliere, quando dice "stiamo tutti insieme per cercare di salvare quello che è possibile oggi". Non serve più, Ciro, fare barricate, ormai oggi il Piano di riordino, al massimo si può chiedere come Grottaglie quello che diceva Maria. Cosa significa punto di primo intervento? Te lo dico subito (mi permetto di intervenire su questo perché ho masticato le cose nel tempo, non voglio dare consigli a voi, perché dal punto di vista politico siete scafati più di me, però un suggerimento lo voglio dare).
Raccolgo quello che diceva Enzo Lenti prima, dobbiamo stare insieme per organizzarci, per avere almeno un punto di primo soccorso che veda la risposta ai bisogni di salute, di emergenza urgenza della comunità grottagliese, perché, come dicevamo, nella nostra collettività nell’ambito 6 abbiamo 11 Comuni con 110.000 abitanti, e questa è una motivazione, il sovraffollamento del Santissima Annunziata, che sveste completamente di dignità il paziente, il cittadino utente, quando si presenta al Pronto Soccorso!
Abbiamo un sito aerospaziale adiacente ad un grande aeroporto, quindi dobbiamo puntare su questo, e credo che con questa consiliatura e questa Amministrazione dobbiamo cercare di avere quello che può dare dignità alla comunità grottagliese, non è più possibile che, come ha detto Maria, fino alle 14.00 vai là ed è mortificante. Sai quanti accessi facevamo al Pronto Soccorso quando eravamo ospedale di base? Quasi 20.000, cioè 52 accessi al giorno, quando oggi una quarantina da Grottaglie e 50 al Moscati decongestionano il Santissima Annunziata di 100 persone al giorno, e questo lo dobbiamo contare.
Come dicevo prima al Sindaco e agli amici, dobbiamo cercare di farlo insieme, e invito tutti voi a stare veramente insieme, dobbiamo chiedere quello che ci spetta, dobbiamo andare insieme in Regione con tutti i Gruppi politici e chiedere veramente che la dignità venga riconosciuta e ridata al nostro paese. Non è possibile, non facciamo più barricate – ripeto -, non serve a niente, dobbiamo cercare di avere il possibile, che significa avere i servizi di supporto di radiodiagnostica, di patologia clinica, reperibilità delle branche chirurgiche e mediche, perché noi abbiamo un presidio post-acuzie di 40 posti letto con 32 posti di lungodegenza, poi aggiungiamo la medicina e la geriatria, e questo basta per chiedere un punto di primo soccorso che possa veramente ridare dignità e risposte ai bisogni di emergenza urgenza della nostra comunità.
Scusate per prima e vi ringrazio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie al consigliere Mingolla.
Si è prenotata per il suo secondo intervento la consigliera Santoro. Prego.
Speaker : MARIA SANTORO.
Grazie.
In merito all’intervento del consigliere Mingolla, del quale apprezzo anche l’emozione, perché è davvero motivo di dolore non avere una sanità al 100 per cento a Grottaglie, volevo giusto fare una precisazione: l’ospedale di Martina Franca ha avuto la terapia intensiva non prima che venisse deciso di sacrificare Grottaglie, ma dopo, quindi Grottaglie ancora una volta - lo ribadisco - è stata sacrificata per scelte politiche, delle quali ognuno di noi è in qualche modo responsabile.
Cambiando argomento, invece, in riferimento alle linee programmatiche e in riferimento allo sport, volevo rivolgermi all’assessore allo sport, cogliendo l’occasione di questo...
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo scusa, un po’ di silenzio in aula. Grazie.
Speaker : MARIA SANTORO.
Di questo resoconto delle linee programmatiche, assessore, ancora una volta rappresentandole una situazione che lei sicuramente conosce bene, perché mi è stato detto che le è stata più volte riferita, situazione che riguarda la gestione del campo D’Amuri.
La gestione del campo D’Amuri è affidata a una determinata associazione, gestione che, a quanto mi è stato riferito più volte, mi è stato evidenziato e dimostrato con foto e dati alla mano, viene fatta sulla base di antipatie e simpatie, per le quali può esserci quello che viene da fuori paese che ha addirittura le chiavi per entrare nel Palazzetto, e un’associazione grottagliese, che per motivi di antipatia non riesce a godere del Palazzetto come dovrebbe, perché evidentemente invisa all’associazione che detiene la gestione del campo D’Amuri.
Io so che lei di questa cosa è stato attenzionato tantissime volte, la reputo di una gravità assoluta, perché si ripropone ancora una volta l’atteggiamento per il quale ci sono cittadini che si sentono di serie A e cittadini che si sentono di serie B. Siccome questa questione va avanti da anni, tutte le volte che parlate di passato bisognerebbe ricordare, anche quando si fa riferimento al 2002, quando era Presidente Fitto con l’assessore Palese, che ora è l’assessore di Emiliano (per dire, se no arrivano le Destre), che sono vent’anni che la Regione è amministrata dalla Sinistra, come anche Grottaglie, non soltanto la Regione, e che in particolare sono sei anni che c’è questa Amministrazione, quindi vorrei capire se devono passare cent’anni prima che la smettiamo di dire "quelli che c’erano prima", "quello che è successo prima".
Assessore, io la invito, perché lei deve rappresentare in modo identico e preciso tutti i cittadini e tutte le associazioni grottagliesi, perché sono anni che le viene sottoposta questa questione e non è stato posto rimedio alla gestione da parte di un’associazione che decide di fare il buono e il cattivo tempo, come se lo stadio comunale fosse di sua proprietà, come se fosse il mio studio privato, nel quale io decido che chi mi è simpatico entra e può accendere la luce, e chi mi è antipatico non entra?
Visto che lei - ho apprezzato - dorme nei Palazzetti, è bravissimo, raccoglie un sacco di finanziamenti e quant’altro, partiamo dalle basi, uguaglianza per tutti i cittadini e per le associazioni, quindi cerchiamo di risolvere questa questione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Santoro, però invito i consiglieri ad attenersi all’argomento, altrimenti, pur nella libertà di espressione, l’intervento si connota come un’interrogazione vera e propria, quindi snatura l’ordine del giorno. Peraltro, gli assessori non possono intervenire, anche se, Sindaco...
Sì, ne ha facoltà. Consigliere Santoro, se mi fa parlare...
Nella seduta odierna, nell’ordine del giorno che stiamo discutendo è una delle rare volte in cui anche gli assessori, perché è la Giunta che presenta le linee guida, hanno facoltà di intervenire, quindi eventualmente gli assessori che ne abbiano esigenza possono intervenire per illustrare quelle che sono le linee programmatiche, non per rispondere ad un quesito specifico, perché questo si connota come un’interrogazione vera e propria che ovviamente lei può presentare in qualsiasi momento.
Un secondo, perché c’è la consigliera Cassese prenotata.
Speaker : VINCENZO QUARANTA, Assessore.
Consigliera Santoro, non è questo purtroppo il luogo e il momento in cui rispondere a questa domanda, però la invito a presentare l’interrogazione, ma, prima di fare ciò, ad appurare come effettivamente la società non abbia diritto all’ingresso del Palazzetto secondo quelli che sono i Regolamenti. Dopodiché può presentare l’interrogazione, ma la invito a fare solo questo, per evitare che ci ripetiamo su cose inutili.
Speaker : PRESIDENTE.
Chiedo scusa, vi invito a rientrare nei ranghi.
Prego, consigliera Cassese.
Speaker : GIUSEPPINA CASSESE.
Grazie, Presidente, buongiorno a tutti.
Ringrazio il consigliere Lenti e il consigliere Petrarulo, che mi danno la possibilità di parlare di uno degli argomenti inseriti all’interno delle linee programmatiche, che sono stati attenzionati ai tavoli o nella realizzazione del programma e che sono oggetto anche di specifica revisione di delega in Giunta, quindi assegnati all’assessore di riferimento.
Parliamo quindi dei PUC, e voglio rassicurarli, perché, per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione di questi Progetti Utili alla Collettività, dal primo momento in cui siamo entrati nell’Amministrazione ci siamo dati da fare e abbiamo cominciato a lavorare, perché riteniamo che siano uno degli elementi fondamentali del nostro movimento.
Come Gruppo, ci siamo messi a lavorare insieme all’Amministrazione, a capire quali sono i bisogni della comunità, perché per la realizzazione dei PUC bisogna partire da quello, capire di cosa abbia bisogno la comunità e quali siano le competenze, gli interessi, le professionalità di chi poi andrà a far parte di questi progetti.
In questi tre mesi abbiamo già preparato cinque progetti, che a breve andranno in Giunta e saranno approvati, quindi pensiamo che prima dell’estate potremo vedere i percettori di Reddito di cittadinanza nelle vie della nostra città svolgere non un lavoro subordinato, ma mettere a disposizione il proprio tempo per svolgere delle mansioni per la realizzazione di questi progetti.
Questi progetti sono in ambite in ambito culturale e nell’ambito della tutela dei beni comuni. Vogliamo perciò, attraverso questi progetti, dare dignità a queste persone. Grazie al Reddito di cittadinanza, queste persone sono riuscite ad affrontare meglio i problemi della pandemia, se non ci fosse stato, tante famiglie si sarebbero trovate in maggiori difficoltà.
Le finalità dei PUC quali sono? Le ho appuntate mentre stavamo parlando: promuovere il senso civico, sensibilizzare i percorsi di cittadinanza attiva, costruire un’identità sociale e culturale del proprio paese, accrescere il senso di appartenenza alla comunità, tutelare i beni comuni.
La cosa importante è riuscire ad includere socialmente queste persone che si trovano ai margini della società. Vogliamo farli sentire parte della nostra comunità, includendoli in questi progetti, progetti culturali che interesseranno soprattutto la biblioteca o la tutela dei beni comuni. Abbiamo necessità anche di tutelare e di far sentire parte della nostra vita queste persone.
Vi posso assicurare che i PUC sono pronti e che saranno subito approvati, quindi, consigliere Lenti, le posso dare la notizia che a breve partiremo con i PUC, cosa su cui volevo rassicurarla.
La finalità principale di questi progetti è l’inclusione sociale, perché queste persone, nel momento in cui ottengono il Reddito di cittadinanza, vogliono anche dare qualcosa alla comunità perché non vogliono sentirsi dire, come si è si è sentito più volte, che prendono senza dare. Loro offrono il loro tempo, offrono le loro competenze, offrono le loro capacità per aiutare la comunità che li accoglie, quindi, in questo caso, la comunità grottagliese. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie alla consigliera Cassese.
Ha chiesto la parola il consigliere Orlando.
Speaker : OTTAVIO ORLANDO.
Grazie, Presidente.
Non c’è dubbio che questa seduta preminentemente politica e le indicazioni programmatiche, che sono un adempimento previsto dal Testo Unico, da esperire entro 120 giorni dall’insediamento del Consiglio, siano anche l’occasione per fare il punto della situazione e anche una disamina politica di quella che è la nostra funzione, di quello che è il nostro atteggiamento rispetto al fare politico della nostra città.
Le indicazioni programmatiche, come diceva il Sindaco, sono figlie dei programmi elettorali, e io credo che tutti i programmi elettorali dei Gruppi che si sono candidati nella recente tornata amministrativa avessero qualcosa in comune, non fosse altro perché su Grottaglie, come ci ha detto il Sindaco, cadrà questo jackpot di finanziamenti, che dovranno essere spesi e ridisegnare la città del futuro.
Proprio per questo, già in passato, con la mia precedente interrogazione sul PNRR, chiedevo a tutto il Consiglio comunale di svolgere la sua funzione politica, quella di disegnare nelle idee e nell’immaginario collettivo la Grottaglie del domani, ma, come spesso accade e come è accaduto già al momento dell’insediamento di questo Consiglio comunale, ci è stato chiesto di collaborare, di fare, di essere tutti uniti, però nel momento delle decisioni, nel momento della discussione il Consiglio comunale viene messo in un angolo e chiamato soltanto quando è strettamente necessario approvare qualcosa.
Ecco perché nelle indicazioni programmatiche, oltre a quello che voi avete chiamato il libro dei sogni, anche se mi auguro che si realizzi almeno il 40-50 per cento di quelle indicazioni programmatiche, è necessario che si sostanzi anche la funzione politica del Consiglio comunale, vale a dire una funzione di raccordo, una funzione di ascolto.
Abbiamo sentito parlare di sanità, abbiamo sentito parlare di strutture sportive, abbiamo sentito parlare di cose che probabilmente non hanno a che fare con l’argomento che stiamo trattando. Ma questo non fa altro che ricadere sulla necessità di discutere approfonditamente delle questioni della città.
Il valore umano, il valore della socialità che questo Comune deve esprimere, specialmente in questo periodo... Parliamo di post pandemia, e speriamo che sia così. Ma siamo anche in una situazione in cui la socialità deve avere un livello altissimo. Anche perché Grottaglie verrà chiamata, nei prossimi mesi, a svolgere anche funzioni di solidarietà con il popolo ucraino, che è martoriato in questi giorni. Penso anche ai disagi delle famiglie grottagliesi.
Ecco perché il punto del valore umano che la politica deve avere in questo periodo deve essere alto. Non deve essere soltanto una semplice sommatoria di finanziamenti. Oppure, pur servendo, devono avere anche come punto di riferimento l’essere umano. Ci sono molte cose che in queste indicazioni programmatiche forse sono sfuggite. Alcune venivano riprese dai consiglieri che mi hanno preceduto. Mi riferisco anche a quello che diceva Maria, rispetto alla questione dell’agricoltura. Molte volte in campagna elettorale tutti si sono fatti le fotografie sulle strade rurali che si facevano e che si dovevano fare. Poi di queste strade abbiamo perso le tracce. Come giustamente diceva Maria, il comparto economico che tiene gran parte del PIL della città di Grottaglie è proprio quello.
Ecco perché, oltre a essere di supporto al comparto agricolo, bisogna essere anche coerenti con le cose che si dicono in campagna elettorale. Fatevi un giro nelle nostre campagne. Fatevi un giro nelle strade che devono fare i nostri agricoltori per poter portare avanti i lavori che necessitano per la produzione agricola.
Lo stesso dicasi per l’ambiente. Voi avete fatto dell’ambiente un cavallo di battaglia per quanto riguarda la discarica. Io vi invito a fare un giro nelle campagne, nelle periferie della città di Grottaglie. Non siamo al livello della Terra dei fuochi, ma ci sono diverse discariche abusive che non vengono monitorate e che sono state pubblicamente denunciate. Anche su questo, si coglie la sfida ambientalista di una città. Credo che su questo dobbiamo fare un passo in più rispetto al controllo del territorio, per avere una funzionalità maggiore. Non basta mettersi la bandiera “siamo contro le discariche”. Bisogna essere pure coerenti e concreti, anche rispetto a determinate situazioni, che sono conosciute dagli organi di polizia, sono conosciute dall’Amministrazione, ma che rimangono ancora punti sospesi. Punti sospesi per quanto riguarda la gestione del verde: ancora non sappiamo... Sì, è stato fatto un accenno all’interno delle cose che diceva il Sindaco sulla Pineta Frantella, ma ancora non sappiamo nulla di quello che è successo quel giorno, quel maledetto giorno che ha portato via uno dei polmoni più importanti della città di Grottaglie.
Ho visto che i consiglieri di maggioranza sono solleciti a rispondere solo su determinate richieste che vengono fatte, legittimamente, dai consiglieri di maggioranza. Adesso ho capito da lei, consigliera Cassese, per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza, questi che verranno... Mi piacerebbe pure sapere come verranno scelte queste risorse rispetto all’utilizzo. Anche in quello bisognerebbe avere un minimo di trasparenza e un minimo di partecipazione diffusa. Come lo si dovrebbe avere anche nella redazione del bilancio. Io sentivo parlare anni fa di bilancio partecipato, di bilancio di quartiere. Ancora non sappiamo nemmeno a che livello sta il bilancio comunale che deve essere approvato.
Invito di nuovo, ribadisco il mio invito al Consiglio comunale di riappropriarsi della sua funzione politica, di non aspettare soltanto l’input degli amministratori, che vedo tutti impegnati con i propri telefonini, ad ascoltare una discussione che viene fatta in maniera franca, tranquilla.
La funzione politica del Consiglio comunale deve avere al centro anche l’interesse della città. Se vogliamo disegnare una città del futuro, la città di domani, abbiamo bisogno anche della vostra voce, abbiamo bisogno anche delle vostre intelligenze, e non sottacere ai diktat che possono essere di scuderia.
Grazie. Buon lavoro a tutti.
Speaker : INTERVENTO.
Grazie, consigliere Orlando.
Passo la parola al consigliere Traversa.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Grazie.
Solo per risposta. Approfitto per dire che il Regolamento, cioè quello che dovrebbe incarnare il Presidente del Consiglio, vieta assolutamente, fa divieto assoluto dell’utilizzo di cellulari. Questo lo dice il Regolamento della città di Grottaglie.
Sindaco, mi rivolgo a lei. Un altro consigliere comunale non avrebbe mai fatto l’intervento che sto facendo io, che andrà sicuro contro di me. Ma non posso non farlo in risposta a un intervento di un suo consigliere comunale. Andrei contro la mia natura, che non è quella dell’interesse personale.
Consigliere Mirto, lei parla di Grottaglie Domani. Evidentemente non ha seguito, come era giusto che fosse, la mia personale campagna, anche riguardo al Castello. L’ultimo incontro, l’ultimo giorno di comizi, alle ore 17.30, prima di concludere quello serale, io ero davanti al Castello a tenere un comizio culturale. Castello chiuso alle 17.30. Mi dispiace che lei abbia fatto questo intervento, parlando come se ‒ senza nulla togliere ai presenti ‒ si rivolgesse a un consigliere comunale che non sa cos’è il Castello Episcopio. Quanti anni. Lei sa cosa penso. Mi dispiace del suo intervento. Molto. È per questo che intervengo, anche richiamando il Presidente del Consiglio. Ripeto: un altro consigliere... Però voglio ricordarle, Mirto, che io non sono un consigliere comunale. Svolgo la mansione di consigliere comunale. Però mi lasci dire che io sono già candidato Sindaco alla città di Grottaglie, arrivato secondo dopo il suo Sindaco, e rappresento migliaia di cittadini di Grottaglie Domani.
Quindi, quando si interviene, penso che un tantino di conoscenza delle persone, anche del ruolo politico, non della vita passata, che occupano e che rappresentano bisognerebbe averla. Non che ci sia distinzione ‒ ripeto ‒ tra consigli e enti. È la mansione, la mia, di consigliere comunale.
Quindi, quando lei fa quell’intervento sul Castello Episcopio, contraddicendo quello che sempre si è discusso... Mi rivolgo al Sindaco. Io spero, ma se dovesse risultare che una società privata, che da gennaio, febbraio, non so, gestisce il Castello... Non so bene da quando. Se una società privata, se dovesse risultare che una società privata ha assunto un consigliere comunale quale gestore del Castello, capirà che sarà molto difficile, per noi consiglieri comunali, discutere della gestione e della rivalutazione del Castello Episcopio, se un consigliere comunale risultasse in questa posizione. O no?
Lo devo fare per dignità, consigliere Mirto. Non era in previsione, ma lei non ha perso tempo per alzarsi e commentare l’inadeguatezza di Grottaglie Domani sul Castello Episcopio. Sa benissimo che la mia persona rappresenta quella formazione politica e cosa ha fatto la mia persona per quel sito. Quindi, l’ho ritenuto offensivo.
Se dovesse risultare, signor Sindaco, credo che questa sarebbe ‒ mi rivolgo anche al Presidente del Consiglio; spero che queste cose siano registrate ‒ una cosa non giusta e non buona. Specie per l’assessore alla cultura, dello stesso partito politico. Potrebbe essere in contraddizione. Come parlare del Castello Episcopio. Se così fosse. Io non lo so. Me ne accerterò, visto che nessuno qui sa nulla.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa.
Ha chiesto la parola il consigliere Annicchiarico.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Il consigliere Traversa è fuggito via, ricordandomi un altro consigliere che pensava di lanciare polemiche e poi scappava via prima di ascoltare le risposte.
Avevo impostato il mio intervento in una maniera diversa.
Ma no. Continuerò così come l’avevo impostato.
Ringrazio il Presidente della parola. Sì, scusate. Vedere abbandonare l’aula così da un consigliere comunale, che prima paventa di non essere consigliere comunale, ma candidato Sindaco arrivato secondo nella competizione elettorale, e poi abbandona l’aula in fretta e furia, rischiando anche di farsi del male, perché non riesce a tenere quella che, magari, è la tensione di una discussione politica, creata soltanto da lui, tra l’altro, non da noi... Si commenta da solo. È incommentabile un comportamento del genere. Parlare, aspettare di parlare, andare via senza rispettare chi, dopo di lui, sta onorando il posto che gli è stato assegnato dalla cittadinanza, dalle elezioni, come da lui paventato, da migliaia di suoi cittadini... Verità. Però andare via in questo modo, senza ascoltare, senza aspettare il termine dei lavori, non è assolutamente dignitoso e non onora il posto che gli è stato assegnato.
Detto questo, un passaggio prettamente politico. Ottima l’illustrazione del Sindaco. Non do i voti, però mi rispecchio nella presentazione delle linee programmatiche. La lettura politica che vorrei dare, la mia personale, ma condivisibile, credo, anche con tutti i colleghi della maggioranza e della Giunta... Il lavoro di relazioni che è stato fatto e che si continua a fare con l’Amministrazione D’Alò. L’apertura e la costruzione di rapporti e relazioni su tutti i livelli, in tutti i campi, in tutti i settori. Le relazioni che hanno permesso all’Amministrazione D’Alò di poter realizzare le progettualità che si avevano in mente, la visione che si aveva di Grottaglie. Le relazioni che ci hanno permesso, sia nel modo pratico, l’attuazione dei progetti, sia nel modo ideologico, di poterli realizzare.
Mille esempi si potrebbero fare. Se andiamo per le macroaree, le relazioni che ci hanno permesso, insieme all’Acquedotto Pugliese, di poter realizzare uno dei lavori ‒ mi permetto di dire ‒ epici nel centro storico, non solo di riposizionamento del basolato, delle cosiddette chianche, ma anche di rifacimento della fogna nera e della fogna bianca del centro storico. Non stiamo rimettendo, come tante volte abbiamo detto, soltanto le chianche nel centro storico. Quello è un lavoro sinergico, frutto di relazioni fortissime, frequenti, un lavoro di costruzione di queste relazioni con altre Istituzioni, creando dei casi quasi unici a livello nazionale per la sinergia. Anche solo nel poter mettere insieme quattro cantieri per poter realizzare quel tipo di lavoro.
Questo è il significato, l’unica chiave di lettura che vorrei far esaltare ed emergere dalle linee programmatiche, che hanno permesso di realizzare tutti i progetti fatti sino ad ora dall’Amministrazione D’Alò, da tutta la squadra D’Alò, consiglieri e Giunta, ma soprattutto la volontà e la voglia di mettersi in gioco. Avere il coraggio di relazionarsi, interfacciarsi con altri rappresentanti politici, con le Istituzioni, con i dirigenti delle Istituzioni e, soprattutto, con altre forze politiche, di schieramenti differenti, andandosi a interfacciare con altri Comuni, come quelli con i quali... Abbiamo relazioni con l’ANCI oppure con l’Associazione Italiana delle Ceramiche. Significa mettersi in gioco, significa avere l’umiltà, la forza, l’intelligenza di mettersi in gioco, mettere da parte quelli che possono essere personalismi e scopi individuali, anche campanilistici, del proprio territorio, per avere una visione di un obiettivo comune rispetto al settore del quale si stava parlando.
Quindi, una visione politica, una visione strategica, una visione del futuro, una costruzione a medio-lungo termine di queste relazioni, che portano i risultati che possiamo vedere sul territorio.
Di mestiere il consigliere Petrarulo ‒ spero non si faccia contaminare dagli altri colleghi di maggioranza ‒ sa ben fare i complimenti e sa ben abbassarsi il cappello quando il lavoro è stato fatto bene. Non poteva essere altrimenti. Rispetto all’assessore Annicchiarico, non posso che, ovviamente, concordare con lei, ma, come ben sa, non posso dimenticare tutte le associazioni, liberi cittadini e altre persone che, nel momento di bisogno, come questi due anni di pandemia, non hanno fatto mancare il loro supporto. Bene. Se anche lì non ci fosse stato quel lavoro di relazione, di coordinamento, che prevede tutto quello che ho detto prima, non avremmo avuto quei risultati che ci hanno permesso di transitare una fase drammatica dell’esistenza mondiale nella realtà grottagliese in questo modo.
Quindi, ricorrono sempre relazioni. Ricorre sempre la capacità di stare insieme agli altri, di accogliere, di ascoltare e di mettersi in gioco. Ricorre sempre, in ogni discorso, in ogni progetto che siamo riusciti a portare avanti e in tutti i progetti che stiamo presentando. Presentare un’idea significa già aver valutato se nell’idea c’è un grado di fattibilità.
Mi sono appuntato alcune ‒ non “risposte” ‒ osservazioni su delle aree che sono state citate dai consiglieri. Peccato per... Purtroppo, consigliere e collega, la realtà dei fatti è questa. Bisognerebbe farla accettare al consigliere comunale Alfredo Traversa, che, però, se vuole essere chiamato candidato Sindaco non eletto, ma arrivato secondo nella competizione elettorale... Sarà un po’ lungo. Dobbiamo studiare un acronimo.
Caro Simone, ha ragione il consigliere Traversa ad ammonirti. Caro consigliere comunale Mirto. Perdonami. Collega. Mi sono fatto prendere un po’... Se non si sa con chi si sta parlando, bisogna calibrare bene le parole. La memoria storico-politica è importante, ma non dobbiamo averne tanta, perché chi si è fatto campagna elettorale dicendo che è stato l’autore...
Ah, il telefonino mi serve per non stampare tutto ogni volta. Lo uso anche come supporto digitale, non soltanto come si usa comunemente. Sempre con il consigliere secondo eletto Sindaco Traversa. Mi riferisco a lui. È stato lui il fautore dell’apertura del Giardino del Mediterraneo, del Giardino Giacomo D’Atri, del Castello Episcopio di Grottaglie. Qualcuno vada a dire al consigliere Traversa che, se ha le convenzioni con le quali sono state stipulate le aperture di questi luoghi, ce le faccia avere. Sono anni che le stiamo cercando e che vedo gli assessori e i colleghi consiglieri scapicollarsi per cercare di capire quale era l’idea con la quale sono stati utilizzati, oltre al contratto d’affitto, e quale visione si voleva avere. Qui ritorno a quello che ho detto prima. Traversa si è già fatto prendere un po’ da quella sindrome di dare le colpe agli altri per delle azioni che sono state perpetuate negli anni. Non in cinque anni, come quella di governo passato dell’Amministrazione D’Alò, ma per ben dieci anni e successivi altri venti delle altre Amministrazioni, che i problemi non li hanno risolti. Adesso si arriva a voler risolvere dei problemi ai quali non si è pensato quando si sono fatte queste magnifiche aperture.
Per l’altra cosa, Simone... Consigliere Mirto. Perdonami di nuovo. La cultura a Grottaglie è importante, così come era importante nel 1998, quando l’allora assessore ha ideato il Festival Musica Mundi, che ha portato, sì, tantissimi artisti di calibro internazionale sul territorio, ma ha vincolato il bilancio della cultura, ad oggi, a non avere risorse, proprio perché è stato messo in discussione e sono state giudicate irrazionali quelle scelte politiche che ci portavano a spendere in 2-3 giorni all’anno centinaia di migliaia di milioni di euro (di lire, all’epoca, perdonatemi), che non portava al territorio assolutamente niente, se non il pregio per quell’assessore all’epoca ‒ adesso, ovviamente, mi riferisco al secondo degli eletti Sindaco, consigliere Traversa ‒ a fregiarsi di aver fatto un festival che, sì, portava star internazionali a Grottaglie, ma che non aveva nessuna ricaduta sul territorio.
Vado a spanne. Mi ero appuntato tanto. Consigliere Petrarulo, consigliere Orlando: non è un jackpot il PNRR. Non piovono soldi. Il Comune di Grottaglie, d’intesa con l’ANCI, è stato uno dei Comuni, anzi è uno dei Comuni protagonisti a spiegare al Governo centrale che abbiamo bisogno di risorse per la progettualità, per attingere ai bandi PNRR. Non pioveranno soldi. È bene chiarirlo nei confronti dei cittadini. Non piovono soldi. Non c’è un jackpot. Non è una lotteria. Bisogna lavorare e progettare per poter partecipare ai bandi. Qui c’è anche la sperequazione nord-sud rispetto a moltissimi parametri che sono stati fatti con il PNRR, che ci stanno vedendo comunque protagonisti all’interno della compagine nazionale, per riequilibrare gli strumenti di accesso al PNRR.
Consigliere Petrarulo, sì, servono milioni di euro. Li abbiamo trovati in questi anni. Continueremo a trovarli con quella progettazione, con quella visione, per poter attuare le linee guida. È vero: per fare quello che ci siamo detti... Lei ha detto che servirebbero miliardi di euro. Miliardi no. Milioni sì. Li stiamo trovando. Li abbiamo sempre trovati. Forse una delle cose che abbiamo detto ‒ forse o non sempre ‒ è che erano le risorse finanziarie i problemi che si avevano.
Consigliera Santoro, “bruttissimo” proprio non ci sta. Mi scusi se glielo dico... No, non do i voti. Sto rispondendo a degli attacchi nei confronti...
Speaker : PRESIDENTE.
Vi prego.
Consigliere Annicchiarico, la invito a chiudere, però. Ho dato 2 minuti e 12 a lei e 3 minuti e 56 al consigliere Donatelli. Sforiamo di due minuti, però la invito a concludere, consigliere Annicchiarico.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Umanamente, sempre sul discorso di quelle relazioni che abbiamo messo in campo e che, ovviamente, fanno parte anche del rapporto che noi abbiamo con la minoranza, non fa bene a questo rapporto di apertura della maggioranza parlare sempre alla pancia più alta dei discorsi dicendo, minacciando, paventando che gli assessori vengono pagati con i nostri soldi, con i soldi dei cittadini, e non parlano... Non è la verità. È qualcosa di puerile. Di politico non ho sentito... Non ho sentito nessuna considerazione politica sulle linee guida da parte sua. Se pensa che le ha fatte, le dico che non le ha fatte. Non sono arrivate.
Sindaco, dobbiamo attrezzarci subito. Abbiamo le potenzialità per andare in Parlamento e parlare dei grandi temi (aeroporto, infrastrutture, sanità, guerra e quant’altro). Il consigliere Lenti sarà con noi. Ci faremo rappresentare da lui all’interno del Parlamento per quei grandi temi. Al momento ci esercitiamo nel Comune di Grottaglie con tematiche che vanno al di sopra delle nostre competenze.
Il consigliere Donatelli mi ha dato un altro spunto. Ci eravamo quasi dimenticati degli spunti che faceva il consigliere Donatelli, sempre alla stregua del consigliere Traversa. Il problema è sempre quello: si dimentica. I grandissimi problemi che abbiamo avuto sul progetto delle fonti rinnovabili, dei pannelli solari sugli edifici pubblici. Presi per capelli. L’ultimo progetto, recuperata una convenzione... Sicuramente mi seguirà il Sindaco su questa progettualità... Chiudo dicendo che, sempre su quell’idea e visione politica di relazioni che abbiamo, la minoranza insieme a noi può costruire tanto. Possiamo fare tanto insieme. Potete mettervi al nostro fianco. Così come creiamo le relazioni con tutte le Istituzioni e tutte le forze politiche, a livello nazionale, regionale, provinciale, per poter raggiungere gli obiettivi che sono utili, ovviamente rispetto a quelle che sono le nostre visioni politiche, è fatto invito anche a voi. La rappresentazione che avete dato voi di questa visione qua, ad oggi, non per tutti, ovviamente, però per la maggior parte di voi non porta ad avere risultati.
Se avessimo ragionato noi come ragionate voi, sull’individualismo, sul fare muro, sul mettersi in opposizione a prescindere, la metà delle cose, anzi tutte le cose che sono state realizzate nel corso di questi cinque anni e quelle che saranno realizzate nei prossimi cinque anni [...].
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
L’invito è rinnovato ai consiglieri, di attenersi... Anche perché c’è sempre la possibilità di un secondo intervento, come nel caso del consigliere Mirto. Questo è il suo secondo intervento. Prego.
Speaker : SIMONE MIRTO.
Volevo soltanto fare una precisazione per il consigliere Traversa, che probabilmente non ha ascoltato bene prima. Ci sono le registrazioni che, comunque, lo possono dimostrare. Io ho parlato del programma di Grottaglie Domani solo in riferimento all’istituzionalizzazione del museo, così come lui ha detto prima. Ho citato anche la pagina 7 del suo programma. Ho soltanto risposto a quello. Non mi sono allargato su altro, su altre questioni. Anche perché la storia delle persone è importante, ma la dobbiamo conoscere tutti, a questo punto, prima di attaccare gli altri.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Mirto.
Per il suo secondo intervento, il consigliere Orlando. Prego.
Speaker : OTTAVIO ORLANDO.
Grazie.
Sarò breve. Sono stato sollecitato dall’invito del consigliere Annicchiarico a capire quali erano le sue valutazioni sulle indicazioni programmatiche. Mi sono accorto che, oltre a tessere le lodi di quello che aveva detto il Sindaco, non era rimasto altro, se non dare le pagelle, i voti ai consiglieri comunali che avevano avuto l’ardire di dire qualche cosa di diverso rispetto a quello che ha detto il Sindaco. Legittimamente, il Sindaco ha fatto il suo intervento. Noi ci siamo apprestati a dire che, oltre a quello che succederà, arriverà a Grottaglie, c’è anche una parte che ha a che fare con il capitale umano.
Guardi, consigliere Annicchiarico, Musica Mundi non è stato solo quello che ha detto lei. Musica Mundi era un marchio conosciuto in tutta Italia. Pensi che di quel festival si sente la mancanza. Oggi abbiamo il Cinzella Festival, che, con tutto il rispetto per gli organizzatori... Hanno colonizzato Grottaglie. Quello era un marchio di Grottaglie. Questa è la differenza tra quello che si fa oggi a Fantiano e quello che si faceva un tempo. Made in Grottaglie, caro consigliere Annicchiarico.
Certo, i tempi, le evoluzioni, il marketing. Quella che adesso è consapevolezza non lo era 20-25 anni fa. C’erano strumenti arcaici rispetto a come si promuoveva il territorio, ma le assicuro che quello che è successo 20 anni fa con il Musica Mundi, fino a quando, purtroppo, la Giunta Alabrese ha avuto la sgraziata idea di eliminarlo dal calendario meridionale dei festival... Era tra i festival meridionali più importanti di musica etnica. Non era soltanto un avvenimento musicale. Era un avvenimento politico. Lei, che ha organizzato anche eventi simili, sa di cosa si discuteva durante quei festival. Non erano soltanto tre giorni di jackpot, soldi che si buttavano a monte. Era un modo di riflettere politico, che ha dato lustro alla città di Grottaglie.
Proprio su questo, poi, ho riflettuto, rispetto a quello che dicevo nel mio primo intervento, e ho colto un elemento di difficoltà nelle indicazioni programmatiche proposte dal Sindaco. Oltre alla questione del capitale umano, mi riferisco al modello di gestione delle strutture pubbliche. Ad esempio, Fantiano può essere un elemento sintomatico. Avete fatto riferimento all’Apulia Film Festival come elemento di aggregazione. Ebbene, proponete all’Apulia Film Festival di far diventare Fantiano un luogo non solo dove si esprime spettacolo, ma dove si produce. Avremmo sicuramente anche la possibilità di avere un modello di gestione di quella struttura pubblica, e sarebbe probabilmente più appetibile anche per soggetti che vorrebbero investire su quello.
Un suggerimento che mi sento di dare anche nei modelli di gestione, dalle strutture sportive. Vicesindaco, come ha detto il Sindaco, lei fa le nottate nei palazzetti. Io la invito, con l’arrivo della stagione primaverile, a impiantare una tenda anche nel campo della 167 nord, quello che avete inaugurato durante la campagna elettorale, che adesso è in condizioni pietose. Sarebbe pure bello sapere come verrà gestito quel campo, con quali sistemi di partecipazione e trasparenza rispetto al mondo associativo e sportivo che tanto ha bisogno delle strutture sportive.
Voglio cogliere per l’ennesima volta l’invito. Sappiate che l’opposizione non “è venite al nostro fianco”. In questo frangente di consiliatura, a parte qualche sporadico intervento, è la maggioranza che dovrebbe accostarsi all’opposizione rispetto alla funzione politica che questo Consiglio comunale deve svolgere.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Orlando.
Non ci sono più interventi. La parola al Sindaco, che ha chiesto di intervenire.
Speaker : SINDACO.
Proverò a chiudere un discorso sulle programmatiche, che mi sembra di capire siano condivise da tutti, se vogliamo metterla in questi termini, ovviamente con i dovuti distinguo di chi siede dalla parte della minoranza.
Giustamente, dover precisare e puntualizzare è un compito importante, che ci serve anche per provare a migliorare il lavoro che dovremmo fare da adesso in futuro. Non stiamo ragionando su qualcosa che è immutato e immutabile nel tempo. Lo dobbiamo fare e proveremo a farlo insieme. Comprendo i distinguo, le prese di posizione, ci sta. Diversamente, staremmo tutti nella maggioranza. Questo ovviamente è un fatto a valle di elezioni fresche. È chiaro che ognuno deve anche mantenere il posizionamento. So bene che quando si tratterà di approvare questioni che riguardano tutta la città, saremo tutti dalla stessa parte, questo ve lo posso garantire, sono sicuro e ne sono convinto. Poi, ci saranno sempre i distinguo o i pretesti. Però, quantomeno nello spirito e nell’animo credo che questo sarà il prossimo Consiglio comunale.
Non so chi ha chi ha nominato un terzo mandato. Intanto non è possibile, e sarebbe una condanna, non sarebbe un’elezione. Vi posso garantire che stiamo andando verso il lavoro di un prossimo Sindaco.
Vi invito quindi a stare tutti tranquilli da questo punto di vista, è un momento in cui vi potete rasserenare, per cui l’interesse della città è quello di provare a ragionare per il futuro, come ho fatto io, portando avanti i lavori che mi sono stati lasciati, e anche i guai. È così, succederà anche per quelli che verranno.
Diciamocelo con la serenità necessaria. Queste osservazioni sul fatto che le linee programmatiche sono il libro dei sogni, di fatto sono il libro dei sogni, perché se uno si candida a fare il Sindaco presentando un progetto politico, un progetto politico è fatto di sogni. Altrimenti sarebbe un piano organizzativo dell’azienda, sarebbe un “libro dei funzionari”. Invece, questo è il libro dei politici, che provano a lanciare il cuore al di là dell’ostacolo e a descrivere cose realizzabili nel breve, nel medio e nel lungo termine, con la possibilità di avere la capacità di realizzarli. Cinque anni sono sempre…. Non è che quelli di prima in qualche modo vengano cancellati, o servano a sommare.
Se noi riusciamo ad intercettare i finanziamenti del PNRR, mi auguro, Ciro, per miliardi, sarei contento, non per me, anche per te, per tutti, non faccio un dispetto a qualcuno. Penso che questo lavoro che molti di voi conoscono bene, vedere in prima persona l’Amministrazione, gli amministratori studiare, lavorare, eccetera, è un punto di bellezza dell’Amministrazione. Poi, possiamo anche avere posizioni divergenti e differenti.
Vi invito veramente a lavorare serenamente, perché penso che ogni cosa bella che riusciremo a fare, con il contributo di tutti, ognuno di voi dopo cinque anni ognuno di voi potrà venderselo dicendo “c’ero anch’io, ho dato il mio contributo”. Non standoci dentro, uno potrà dire “io non l’ho votato”, poi magari realizziamo, come dico sempre io, una bella torre d’argento o d’oro, che piace a tutti, e magari abbiamo detto di no. Questo è il rischio di dire sempre no. Penso che saranno tempo e modo di ragionare e di fare meglio.
Certo che questo programma e che queste linee programmatiche sono in continuità con quelle precedenti, mica abbiamo detto che siamo un’altra Amministrazione. Siamo quelli di prima che stanno andando avanti, abbiamo anche rimesso le cose che non abbiamo fatto. Chi fa politica e ha un’esperienza più di me sa bene che per poter realizzare un programma elettorale ci vogliono tre mandati. Il motivo per cui l’ANCI sta proponendo il terzo mandato è perché si sa che è così. Ripeto, però, che al netto di una condanna così grande, credo che chi verrà dopo avrà sempre il buonsenso di completare le opere e portarle avanti, come hanno fatto anche altri che si sono avvicendati in altri Comuni tra forze di minoranza e di maggioranza, com’è giusto che l’alternanza ci sia nel tempo. Voglio dire: è inutile scaldarsi troppo, arrabbiarsi. Bisogna accettare il dato elettorale, che non possiamo smentire, la gente che vota, cioè, la accettiamo. Certo, bisogna tenere anche conto, secondo me, del fatto che ci possono essere dei buoni contributi che vengono non dal candidato sindaco arrivato secondo, arrivato terzo, perché non è tutto suo il risultato elettorale. Il risultato elettorale viene da un corpo elettorale che costituzionalmente è riconosciuto come importante. Il corpo elettorale va rappresentato qui, e in questo caso lo si rappresenta in funzione di una carica che è di consigliere comunale, come tutti. Altrimenti, dovrebbero parlare di più quelli che hanno preso più voti e meno quelli che ne hanno presi di meno. Se fosse così, dovrei parlare solo io, perché ho preso più voti di tutti e non è così, la cosa, perché dobbiamo parlare tutti quanti, nei limiti del tempo che il Regolamento ci consente.
Detto questo, non è vero che non abbiamo parlato di Castello Episcopio, che abbiamo messo alla pagina 12 delle linee programmatiche, giusto per dare qualche risposta. Non è vero poi che la sala convegni del Castello è chiusa, anzi, è stata pure ristrutturata ed è disponibile per fare tutto ciò che serve. L’avevo riallestita, l’abbiamo resa disponibile mettendoci anche le sedie nuove, per cui se qualcuno vuole fare qualcosa, una volta superato il Covid, può tranquillamente beneficiarne, come è stato sino a questo momento.
È stato detto del caffè letterario. Avremmo potuto fare un’operazione elettorale. In realtà, quella di dare il sito ad un’associazione locale attraverso un bando comunale, in realtà abbiamo dato la possibilità di farlo attraverso un bando regionale, che si chiama “dei luoghi comuni”, e hanno partecipato delle associazioni. Ora attendono che si completino le procedure, che non interessano direttamente noi, ma passano attraverso una procedura di massima trasparenza, che è di carattere regionale e non di carattere locale.
Quanto a Villetta Colombo rispondo a tutti dicendo che è stato fatto un bando. Il primo vincitore ha rinunciato; adesso si sta contrattualizzando il secondo, per cui non possiamo determinare noi i tempi, dal momento che il primo vincitore ha rinunciato e dobbiamo aspettare che il secondo firmi il contratto. È stato già convocato per questa operazione, per cui immagino e spero che Villetta Colombo, prima dell’estate possa essere rimessa a disposizione di tutti quanti.
Quanto allo “jazzo” non è vero che è abbandonato. Abbiamo fatto già un bando, l’estate scorsa. È stato assegnato ad un’associazione; la prima ha rinunciato a favore della seconda. Ora rifaremo un altro bando per assegnarlo ad un’altra associazione che vorrà realizzare le attività.
Piazzetta Unicef è stata sistemata, più volte. Ora provvederemo ancora una volta, come abbiamo fatto con le giostrine su Piazza Principe di Piemonte. Appena avremo i soldi, cambieremo tutto per mettere giochi nuovi, però, in attesa di questo, la stiamo manutenendo nel migliore dei modi, compatibilmente con le risorse. Quanto al bonus facciate, non sono stato io il primo a metterlo. Esisteva, noi l’abbiamo solo ribadito per due volte nella precedente Amministrazione. Se avremo la disponibilità anche in questa, continueremo a dare questo incentivo, come continueremo a dare quello per l’avvio di nuove attività commerciali nel centro storico, perché ha dato un bel risultato, e ci è ancora richiesto. Questioni come le piste ciclabili riguardano un percorso che fa parte di un piano della mobilità sostenibile che stiamo portando avanti. Abbiamo già fatto una prima programmazione, per la seconda abbiamo un finanziamento per cui chiuderemo questo piano. Via Marconi rispetto alle idee, è inserita in quella linea. Punto principale è attendere che ci sia quella linea, e poi attendere che ci sia un finanziamento, lasciando via Marconi completamente disastrata com’era; oppure, avendo ottenuto un finanziamento per sistemarla, dare una priorità a via Marconi per fare marciapiedi. L’abbiamo fatto perché i commercianti non ne potevano più, quindi bisogna dare anche risposte, come si diceva prima, pratiche a quelle persone, fermo restando che via Marconi non è una delle direttrici principali previste all’interno del piano urbano delle linee della mobilità sostenibile approvate nel 2016, ma è una via alternativa. Le principali le stiamo già facendo, così come ho detto prima, ma potrete vederle prossimamente.
Ovviamente, per una rivisitazione di via Marconi, in termini di mobilità, bisognerebbe avere le dimensioni, che al momento non ci sono, ma evidentemente si potrà agire sulla viabilità 30 con un percorso misto. Questo però è un discorso che vedremo successivamente.
Certamente, ripeto, e non per colpa dell’assessore Piergianni, il problema del verde è un problema che abbiamo tutti. Siamo in una città a vocazione fortemente agricola. Sappiamo bene però allo stesso tempo che bastano due gocce e il sole perché l’erba, anche se tagliata, nel giro di una settimana torni a crescere. È uno dei costi. Difficilmente riusciamo a mantenere il grado di decoro importante che meriteremmo. Ma su questo c’è un impegno, anche da parte dell’assessorato e di tutti, siamo al lavoro per coordinarci con gli uffici perché, ripeto, è un costo veramente importante, forse una di quelle cose che non ci saremmo mai aspettati che lievitasse così tanto in funzione anche delle condizioni climatiche che in qualche modo non stanno semplificando gli interventi.
Comparto C e consumo del suolo sono due aspetti importanti. Noi abbiamo un Piano regolatore risalente nel tempo, che prevede delle zone di espansione. Noi non possiamo limitare la facoltà di questi cittadini. Se ci saranno le condizioni, in questo secondo mandato, daremo l’opportunità, a chi avrà la forza e la volontà, di edificare nei termini previsti dal PRG, con le condizioni previste in questi piani. Il comparto C è uno di questi. Tenete conto però che abbiamo in mente, lo dico al Consiglio comunale, di fare una perizia ulteriore su sollecitazione di tutti. Devo dire però che in un procedimento davanti alla Corte tributaria è stata già richiesta una ulteriore perizia su tutte le perizie. Noi quindi non stiamo incaricando nessuno di farne un’altra, perché è stata chiesta dalle parti private. Noi quindi stiamo rispondendo secondo le condizioni di legge a quella perizia; aspettiamo di sapere gli esiti di quella perizia; dopodiché ci renderemo conto di quello che è il risultato. Questo è uno dei punti che è giusto che venga portato a conoscenza di tutti.
Nella stragrande maggioranza dei contenziosi, abbiamo un risultato positivo che sostiene quello che noi stiamo facendo, come amministrazione. In alcuni casi, però, ci sono esiti negativi. Non stiamo noi a pubblicare le sentenze, perché non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. Abbiamo ovviamente una linea, quella che gli uffici ritengono giusta, anche tenuto conto degli strumenti di regolazione che l’Amministrazione comunale ha e che bisogna rispettare.
Sull’ospedale è stato detto tanto, non aggiungo altro. Sulla tassa dei rifiuti, Ciro, solo una precisazione: sulla tassa dei rifiuti, l’aumento che c’è stato lo scorso anno è andato dal 5 al 15 per cento, in funzione delle dimensioni e del numero di abitanti all’interno dello spazio occupato. Vi anticipo che la maggior parte della crescita del costo – lo ribadisco, più anticiparlo – è legata all’aumento dei costi di sversamento in discarica e dello smaltimento, dell’avvio a recupero dell’umido, che costantemente ha un aumento. Per quest’anno probabilmente ci sarà anche un ulteriore aumento, che dovrebbe essere più basso di quello previsto l’anno scorso. Noi stimiamo, al netto dei calcoli che aspettiamo di avere anche noi, non appena l’Autorità di regolazione ce li farà sapere, probabilmente un aumento tra il 5 e il 10 per cento, ma questo non lo posso stabilire oggi. I costi delle discariche, comunque, continuano ad incidere pesantemente. A noi infatti il costo di raccolta costa sempre uguale, perché l’appalto ci ha dato un costo fisso. Quello che varia è lo smaltimento che va fatto presso le discariche, e questo incide.
Su questo c’è anche una normativa, ve lo dico anche per conoscenza generale. L’ARERA ha imposto un nuovo sistema di gestione del piano economico-finanziario, ha previsto l’introduzione degli impianti minimi, sarebbero quegli impianti ritenuti essenziali, sui quali è possibile applicare una tariffa base. Ovviamente, questa imposizione dell’ARERA, che l’Autorità di regolazione, è stata impugnata da alcuni impianti e c’è una sospensiva al Consiglio di Stato, che in qualche modo sovverte quella che poteva essere la previsione di riduzione in funzione dei costi fissi. In questo adesso è da capire in che modo si interverrà. Tenuto conto di questo, comunque, noi abbiamo questa previsione di costo e di aumento.
Lo stadio, come tutte le cose, ha avuto un termine di ritardo legato al fatto che ci dovevano dare i pareri tutti gli enti collaterali all’Amministrazione. Sono finalmente arrivati.
Speaker : PRESIDENTE.
Il relatore non ha tempo.
Speaker : SINDACO.
Vi sto rispondendo, se no non vi rispondo, avrei anche taciuto volentieri... Appunto.
Dicevo dello stadio. Abbiamo completato tutti i pareri, è stato anche approvato l’esecutivo. Adesso, dopo il bilancio si procederà con la gara. Sulla questione agricoltura, Maria, rispondo a te, così magari ti allevio la sofferenza dell’attesa.
Abbiamo già riproposto, nella riunione con l’assessore, il tema delle strade rurali, perché evidentemente sono un tema importantissimo. Sono costi non sopportabili dai bilanci comunali, perché parliamo di strade che hanno bisogno non del solito sterrato, ma di essere correttamente seguite. L’assessore, con un impegno nei confronti di tutti i Sindaci ha detto: guardate, proverò a prevedere una misura dedicata che possa (tipo strade per strade, strade urbane) anche per le strade rurali… Pentassuglia, che è all’agricoltura… Ragazzi, noi ci dobbiamo relazionare con tutti gli assessori, di qualunque estrazione siano, perché dobbiamo portare il risultato migliore per la nostra città. Non ho distinzioni di sort… No, va bene. Indipendentemente dai voti è un nostro assessore, quindi… Riapriremo i termini della partecipazione, è già stato detto: il Covid ci ha impedito di fare i Consigli comunali; figuriamoci se ci consentiva di incontrare in modo aperto tutti quanti.
Il costo di costruzione sollevato dal consigliere non è una cosa che può gestire l’Amministrazione autonomamente, c’è una legge che impone delle regole. Noi al momento stiamo mantenendo un vecchio costo di costruzione, non volendolo adeguare, perché comunque prevederebbe degli aumenti generalizzati per tutti, indipendentemente dalle distinzioni che si vorrebbero fare.
9REN parlava di fiore all’occhiello della politica di Bagnardi su quei pannelli. Peccato che la società, più volte sollecitata di fornire i certificati di staticità delle scuole sulle quali, Ciro tu lo sai meglio di me perché ne abbiamo più volte parlato… È stato detto più volte: dateci i certificati di stabilità delle scuole su cui impiantare questi pannelli. Guarda caso, da quando ci siamo insediati noi, la società è venuta e ha detto: noi non abbiamo più interesse perché abbiamo dismesso quel ramo d’investimento con le pubbliche amministrazioni, dobbiamo riconvertire quell’investimento, perché ero erano obbligati a farlo. Lo dico: dobbiamo anche anticipare che quei pannelli fotovoltaici che non vogliono più realizzare ci consentiranno di avere ulteriori due scuolabus per i ragazzi, moderni e aggiornati, con la pedana per i diversamente abili, almeno in uno dei due. Stiamo quindi in questa direzione, cercando di ottimizzare anche delle cose che nel passato non sono andate, nell’interesse di tutti.
Quanto al nuovo cimitero, mi dispiace che qualcuno sia contrario, pensando di poter fare forse i grattacieli. Non li possiamo fare. Il nuovo cimitero serve, non è consumo del suolo. Il PRG, che non ho fatto io, prevede delle aree cimiteriali ben individuate.
Non è vero che non abbiamo chiesto lo svincolo dell’area con il vincolo idrogeologico, non è così, è stato già chiesto. Fu l’ingegnere Celino a inoltrare la nota all’Autorità idrica di bacino; stiamo aspettando di concludere il procedimento, fermo restando che ci sono delle prove che devono essere ancora eseguite per capire se effettivamente è totalmente rimovibile o se va attenuato come vincolo. Questo è in fase di valutazione, non è una cosa che si fa in due minuti, perché comunque non dipende da noi.
Consumo del suolo. È vero, il consumo del suolo è uno dei temi importanti che rientrano a bomba in questo discorso, ma è esattamente quello che abbiamo detto. Il consigliere diceva: è vero, la rigenerazione urbana finalmente avete capito che è una missione di livello nazionale ed europeo. Noi l’abbiamo capito, tant’è che l’abbiamo messa in campo. È chiaro che siamo forse stati i primi che sul territorio hanno creduto in questa rigenerazione urbana, piuttosto che in un’espansione “palazzinara” della città, per quanto il diritto di edificazione dei proprietari è giusto e va osservato, pur nei limiti della legge. Tuttavia, ricordiamo che c’è un piano regolatore che prevede un’espansione a 60.000, invece le previsioni Istat dicono che nei prossimi anni ci sarà una forte contrazione dei territori, tenuto conto di tutta una serie di problemi legati alla natalità, che è purtroppo uno dei nostri problemi.
Chiudo veramente sinteticamente dicendo che capisco le posizioni di tutti. Io avrei da dire anche, se volessi rompere il clima che sto provando a costruire in Consiglio comunale, tante cose. Non è interessante cosa fa ognuno di noi nella vita privata, se rispetta la legge ed entra in relazione e correlazione correttamente con l’Amministrazione. Probabilmente, c’è un consigliere che svolge attività lavorativa, e non la svolge da oggi, ma la svolge da trent’anni per conto delle cooperative che si succedono nel tempo. Non c’è un’incompatibilità. Forse dà fastidio la presa di posizione di un operatore che si è candidato, giustamente credendo in un programma elettorale piuttosto che in un altro, non nella persona, perché le persone vanno e vengono, ma forse sono i programmi quelli che stimolano le persone alla candidatura.
Tante cose vanno fatte, ripeto, proprio con la serenità che vi voglio trasmettere, che ci sarà un altro Sindaco fra x tempo. Quindi lavorate, perché tutto quello che riusciamo a fare di buono può portare ognuno di voi a pensare di poterlo essere adeguatamente. Ma questo lo si fa se si conoscono le attività politiche, ma soprattutto, cosa che ci ha contraddistinto nella campagna elettorale scorsa e ci contraddistinguerà per la parte politica che in questo momento rappresento, credo tutti, nella proposta di programmi, di idee e soprattutto di sogni che emozionano le persone in un traguardo di lungo termine che a volte si riesce a portare avanti, a volte non si riesce. Ma in qualche modo è quel sogno che magari permette a tutti di ripresentarsi per i successivi mandati, sapendo dove si è sbagliato, dove non si è riusciti nel risultato perché neanche nelle migliori famiglie si riesce a quadrare sempre tutto al meglio. Però lo facciamo e lo vogliamo fare con l’aiuto di tutti, per cui l’invito è a darci una mano: dare una mano non a me, o alla maggioranza, ma darci una mano noi tutti, perché siamo figli di questa città, anche padri, anche nonni, e forse abbiamo l’obbligo di dare delle risposte in un momento… Ve lo chiedo veramente: proviamo ad abbassare i toni, perché la crisi pandemica, la situazione di guerra stanno preoccupando le famiglie.
Ieri sera – lo voglio dire anche se sto violando una specie di privacy, però lo devo dire perché sono cose che ti fanno riflettere, scusate questo momento, veramente – ho scoperto un foglio di mia figlia. Lo dicevo prima a Maria, per questo mi viene lo spirito di dire “stemperiamo i toni”, perché c’è una situazione emotiva molto, molto, molto difficile. Mia figlia scrive: “ciao, mondo, non sono una scrittrice internazionale… scusate, oggi è il 16 marzo ed è mercoledì”. Lo dico perché veramente mi ha dato un segnale importante, che credo che dobbiamo cogliere: “da ricordare – mi dice – noi siamo tutti contrari al Covid, detto anche Omicron, giusto? - si fa la domanda, perché lei stessa è nella fase di…- credo di sì, va bene comunque; io l’ho preso, però ne ho tantissimo…”, e aggiunge cose sue che non vorrei dire; poi dice: “da non ricordare: in Ucraina, nella Russia, è scoppiata la guerra; è tutta colpa di Putin, quello stupido ippopotamo. Non è davvero un ippopotamo, però è stupido come lui, quindi è uguale”. “Da dispiacersi”, e questo ve lo dico, è un punto che mi fa mi fa riflettere, e invito a riflettere anche voi, perché è lo sguardo di una bambina di sette anni: “da ricordare: tanti bambini stanno morendo in Ucraina e in Russia, ma anche adulti e anziani, e credo anche animali”.
Scusate, ma forse stiamo correndo troppo nel farci guerre, nel crearci conflitti, stiamo sbagliando qualcosa. Questi bambini, questi ragazzi, non solo quelli di sette, ma anche quelli 15, quel di 16, quelli di 18, probabilmente stanno guardando e non ci stanno dicendo delle cose. Probabilmente dovrebbero guardare a questo Consiglio comunale, che è il luogo riconosciuto come la massima istituzione di questo territorio, lo guardano come un riferimento. Proviamo, proviamo a fare squadra. Proviamo a fare squadra, perché c’è molta sofferenza in giro, ce n’è molta, ce n’è tanta, manifestata e non manifestata.
Una frase importante: mentre facciamo la corsa ad andare negli ospedali per curarci, qualcuno evidentemente sta pensando di distruggere quanto di bello abbiamo creato, pur nella sofferenza. Questo non ce lo possiamo permettere, e non lo dobbiamo consentire a nessuno. Per cui, indipendentemente dal voto che esprimeremo con il dato politico delle distinzioni, del chi siamo, chi non eravamo, non è importante. L’importante è che le linee programmatiche che non sono queste ma sono quelle del bene della città, vengano messe in atto da tutti noi, perché abbiamo una grande responsabilità in questo momento difficile.
Vi ringrazio. Ovviamente, non farò l’intervento sul voto favorevole, e ovviamente io sarò favorevole. Anche di chi voterà contrario, in qualche modo comprendo la posizione, anche se dalle dichiarazioni mi sembra di capire che vogliamo andare tutti nella stessa direzione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Approfitto per informare, ma anche per augurarmi, insieme a voi che con la collaborazione di voi tutti e con l’ausilio della Segretaria generale, nei prossimi mesi, ad esprimere quei pensieri e quelle idee siano gli stessi ragazzi, con l’istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi, perché probabilmente dalla loro diretta voce sugli stessi scranni, nostri scranni, avremo una visione differente. Stiamo già lavorando a una bozza.
Sicuramente, dopo la sessione di bilancio entreremo nel merito della discussione. Dopodiché, mi permetterà anche, Sindaco, per stemperare, di dire che l’Ufficio di Presidenza, sempre con l’ausilio del Segretario generale, certifica che al netto dei voti lei comunque ha il primato dell’orazione, per cui se lo prende al di là dei voti... Dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto? Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Devo dire la verità, volevo dire alcune cose, prima. Il Sindaco mi è piaciuto per come ha concluso e non le dirò.
Dirò semplicemente una cosa. Il consigliere Traversa non voleva dire quello che è stato percepito. Voleva dire che aveva una sensibilità maggiore, una conoscenza maggiore del programma. Ecco perché ha detto che era già candidato Sindaco o tutto ciò che ne è venuto fuori è stata una caduta di stile che si sarebbe potuta evitare.
Detto questo, quando ho fatto le osservazioni prima, Ciro, le osservazioni che fa un consigliere di opposizione le fa perché vorrebbe migliorare, rendersi partecipe e rendere concreto quello che si può rendere concreto.
Stamattina sono contento intanto di aver sentito alcune voci nuove, altre non le sentivo prima e continuo a non sentirle ancora. Però, ognuno sceglie di fare il consigliere nel modo che ritiene più opportuno.
Mando ancora a te, Giuseppe, i saluti all’avvocato Romano. Dopodiché, faccio una piccola chiosa per quanto riguarda via Marconi. Hai rifatto i marciapiedi, ma le pozzanghere si continuano a fare, la gente continua a cadere più di prima e ci sono i mattoni, siccome non è stata fatta la boiacca, che cominciano a saltare. Questo per quanto riguarda via Marconi.
Non voglio dilungarmi perché il mio voto sarà contrario. Io voglio tanto bene alla mamma che non la prendo in giro.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
La parola al consigliere Lenti.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Grazie, Presidente.
Devo ringraziare il Sindaco perché, finalmente, ha compreso qual è il nostro spirito di partecipazione in questa Assise. Devo dissentire, e questo determinerà il voto contrario, dalla spocchia del consigliere Annicchiarico che si è rivolto ad un altro consigliere comunale, peraltro assente, in maniera così sgarbata ed arrogante.
Consigliere Annicchiarico, io apprezzo molto di più l’emotività, la partecipazione soggettiva ad un problema come può averlo avuto Mingolla o come può averlo avuto Alfredo Traversa, perché siamo profondamente legati a questa città. Per cui, qualsiasi scatto emotivo, qualsiasi tensione nervosa deve essere o dovrebbe essere stemperata.
Il mio voto negativo a questa linea programmatica è un dato di fatto, perché si tratta semplicemente di avallare un programma politico di una coalizione, Grottaglie Next, che ha rappresentato una visione completamente diversa da quella che ha Fratelli d’Italia.
È un voto negativo anche in virtù del fatto che non si è scritto qui se per aderire, caro consigliere, ad Apulia Commission siano state date delle risorse economiche. Il mio voto negativo sarà anche in virtù di quello che ha detto la consigliera Cassese, perché se il dottor Lenti fosse stato assessore a gestire i soggetti percettori del reddito di cittadinanza la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata quella di scannerizzare, identificare le figure percettrici del reddito di cittadinanza e utilizzarle per quelle che sono o che erano le loro professionalità, le loro capacità attitudinali e non così, a pioggia. Andavano fatte delle schede per le quali si possa intervenire a seconda della capacità soggettiva dell’attività lavorativa svolta.
Devo ringraziare il collega Mingolla, perché trasmettere emozioni e ricevere emozioni è un atto fondativo del vivere sociale. Però, al Sindaco rimprovero…
Questo si collega, caro Sindaco, al mio primo intervento in Consiglio comunale in quanto consigliere comunale, legato all’appoggio, senza steccati ideologici, sui grandi temi grottagliesi; grandi temi grottagliesi che io leggo qui scritti, per cui significa che tutti questi progetti di cui noi stiamo discutendo sono stati in un certo senso dilazionati nel tempo. Penso che sei anni o vent’anni o trent’anni sia un tempo molto, ma molto importante. Noi siamo per la sintesi, siamo per i progetti comuni che possano interessare la nostra collettività. Progetti comuni, però, che devono essere condivisi con la maggioranza. A lei sarebbe bastato, già in sede di approvazione delle varie Commissioni, e di voto, lasciare il libero pensiero per quanto riguarda le Vicepresidenze, le Presidenze, la Vicepresidenza, che sarebbe stato semplicemente un garbo istituzionale nei riguardi della minoranza e non una elargizione di cooptazione. Forse in questo ha peccato. Per cui, se da adesso in poi noi lavoriamo in maniera sinergica, sempre per i grandi temi, sempre mantenendo fermi i punti salienti, le idee di ciascuno di noi, noi staremo al vostro fianco. Però, non mi si può chiedere oggi, dopo un ostracismo che dura da novembre, il voto palesemente favorevole, perché significherebbe contraddire la nostra storia politica recente.
Per cui il mio voto sarà negativo e spero che per il futuro anche gli altri elementi della maggioranza possano intervenire in maniera critica, sciogliendo un eventuale legaccio, anche intellettuale o di dipendenza psicologica, che possano avere nei riguardi del Sindaco. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Lenti.
Consigliere Orlando, prego.
Speaker : OTTAVIO ORLANDO.
Credo che la discussione odierna sia stata utile e sia stata importante per la città di Grottaglie e per quello che può essere il futuro di questo Consiglio comunale.
Lo dico in maniera franca e tranquilla, nonostante alcune asprezze, alcune situazioni soggettive che possono caratterizzare atteggiamenti personali. Però, penso che essere franchi fra di noi ci porta a essere anche costruttivi per la nostra città.
Io non esprimerò un voto favorevole, ma non voterò neanche contro, anche perché il mio voto di astensione forse lo devo alle ultime cose che ha detto il Sindaco, a quella frase della sua bambina che vuole una città che sia diversa rispetto a quella che ha vissuto in questi periodi.
Ecco perché lancio un ponte collaborativo nei confronti della maggioranza con l’astensione su queste linee programmatiche. Mi auguro, lo ribadisco, sarò sempre ripetitivo, che questo Consiglio comunale tutto assuma una funzione politica di guida della città.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Orlando.
Consigliere Mingolla, prego.
Speaker : RAFFAELE MINGOLLA.
Come Gruppo CON ribadiamo il nostro voto favorevole, anche se devo apprezzare alcuni interventi dei colleghi consiglieri della minoranza, che veramente vanno verso la direzione di poter collaborare insieme su problemi generali e seri che possono riguardare la comunità grottagliese.
Devo ringraziare il Sindaco per il suo finale, quando ha citato l’intervento della bimba di sette anni. Credo che tutti i giovani ci stanno guardando.
Mi devo scusare per il momento di emozione, mi scuso con tutti. Ripeto, il Gruppo CON sarà favorevole per quanto riguarda il voto. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Mingolla.
Non ho altre dichiarazioni di voto.
Passiamo alla votazione. Ricordo ai consiglieri che si vota marcando la presenza con il tasto 1. Con il tasto 2 il voto è favorevole, con il tasto 3 il voto è contrario, con il tasto 4 ci si astiene.
Dichiaro aperta la sessione di voto. Prima sì. Non ho capito perché si è bloccata.
Dichiaro chiusa la seduta di voto.
Votanti 18
Favorevoli 14
Contrari 2
Astenuti 2
Dichiaro approvato il punto all’ordine del giorno.
Vi ringrazio. Dichiaro chiuso il Consiglio comunale alle ore 13.05.
Buona giornata a tutti.