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C.c. Grottaglie 17.05.2022
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Speaker : PRESIDENTE.
Buonasera a tutti. Benvenuti alla seduta odierna del Consiglio comunale di Grottaglie. Procediamo con le operazioni d’appello, per cui vi ricordo le modalità: premere il tasto n. 1 per marcare la presenza in aula, però diamo comunque alla Segretaria la possibilità di fare l’appello nominale. Prego, Segretaria.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario Generale.
D’Alò Ciro (presente); Annicchiarico (presente); Attanasio (presente); Bais (presente); Carbotti (presente); Carrieri (assente); Cassese (presente); D’Abramo (assente); D’Alò Saveria (presente); De Carolis (presente); Donatelli (presente); Gianfreda (assente); Lacava (presente); Lenti (presente); Marangella (presente); Marchese (presente); Marinelli (assente); Mingolla (presente); Mirto (assente); Orlando (assente); Petrarulo (presente); Russo (presente); Santoro (presente); Traversa (presente); Zimbaro (presente).
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, dottoressa. Consiglieri presenti 19 e assenti 6. La seduta è valida. Mi è pervenuta regolare giustifica da parte del consigliere Orlando e del consigliere Carrieri.
Passiamo al primo punto all’ordine del giorno: Interpellanza prot. n. 10935 del 7/04/2022 su “Rideterminazione dei confini del Parco delle Gravine ricadenti nel territorio comunale”, presentata dal Gruppo consiliare Fratelli d’Italia.
Chiedo al dottor Lenti se vuole illustrare l’interpellanza. Prego.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Grazie, Presidente.
Questa nostra interpellanza è stata dettata, secondo noi, da un eccessivo ampliamento del Parco della Terra delle Gravine.
Facendo una breve premessa, il Parco regionale delle Terre delle Gravine fu istituito nel 2005 con delega di controllo e gestione dello stesso parco da parte della Provincia. Nel 2017 c’è stata un’ulteriore modifica della normativa, per cui la gestione, la tutela, il controllo e la manutenzione del parco sono passati in capo ai Comuni, che avrebbero dovuto consorziarsi con gli altri Comuni ricadenti nel parco.
Di fatto, abbiamo un parco enorme dal punto di vista della consistenza, infatti è diviso in due settori, il parco occidentale, che fa riferimento ai Comuni dell’area occidentale, e il parco centro-orientale, con un piccolo prolungamento verso Villa Castelli.
Secondo noi, visto che è troppo grande l’estensione di questo parco, andrebbero rivisti i limiti dei confini che attualmente non esistono, perché il Comune di Grottaglie - almeno da quanto ci consta - non ha mai provveduto ad assolvere all’obbligo di definire con confini certi i limiti funzionali e strutturali di questo parco, cioè attualmente nel Parco delle Gravine sono coinvolti terreni agricoli, è presente macchia mediterranea senza la presenza di solchi gravinali, sono presenti terreni agricoli e terreni adibiti a pascolo.
Noi chiediamo all’Assessora e al Sindaco se siano stati fatti passi avanti per quanto riguarda una riperimetrazione dei confini del parco, se siano stati individuati confini certi, se sia stata posta una tabellazione di tali confini. Secondo noi, è stato anche commesso un errore nel comprendere nel Parco delle Gravine anche il nostro centro storico, che già vive di vincoli urbanistici, siano essi architettonici o storici, e adesso abbiamo anche questa maggiore presenza della Sovrintendenza per quanto riguarda il nostro centro storico.
Non so chi nel 2005 ha provveduto a rendere questo parco molto grande, ma la presenza di terreni agricoli determina anche problemi per i coltivatori, che hanno necessità di svolgere attività lavorativa in misura limitata per i pascoli e, ultimo ma non ultimo, per le associazioni venatorie, che si ritrovano a dover fronteggiare la mancanza totale di confini senza la dovuta presenza della tabellazione.
Questo è quello che chiediamo all’Assessora, questo è quello che chiediamo al Sindaco, se vi siano novità rispetto alla normativa vigente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Lenti.
Due informazioni. Scusate la visualizzazione del timing sullo schermo, sul mio monitor è corretta, quindi ho contezza dei minuti che spettano ad ogni consigliere, mentre lì c’è una visualizzazione che non capisco perché è errata. Vorrei anche invitare tutti i consiglieri a mettere la mascherina, come da Regolamento, purtroppo fino al 15 giugno siamo costretti ad indossare la mascherina, è consentito toglierla, ovviamente, per facilitare l’intervento quando si parla.
Credo che per competenza di deleghe la risposta spetti all’assessora Marangi. Prego, assessora.
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Buonasera a tutti.
Sì, ci sono degli aggiornamenti rispetto alla situazione della gestione del Parco delle Gravine.
Torno un attimo indietro riguardo alla norma a cui faceva riferimento lei, consigliere Lenti. Con la riforma introdotta con la legge regionale del 2017, la n. 52, che ha modificato poi la legge regionale n. 18 del 2005, si andava a modificare l’articolo 5. In cosa consisteva questa modifica? In un cambio nella parte in cui si passava la gestione dalla Provincia, che era una gestione provvisoria, ad un Consorzio da costituire tra gli Enti locali, non direttamente all’Ente locale singolo.
Questo passaggio è importante perché si pone il problema della costituzione del Consorzio, quindi partiamo dal 2017, quando ci sono stati degli incontri (ovviamente io non ero presente, ho seguito da fuori), però non ci sono state grosse modifiche fino al mese di marzo 2022, quando è stata è convocata dalla Regione una riunione con i vari Comuni e assessorati all’assetto del territorio regionale, al turismo, all’agricoltura, caccia e pesca, con i diversi Comuni.
Il Comune di Grottaglie era presente a questo incontro, in cui si è discusso di due punti, la costituzione del Consorzio e la riperimetrazione del parco. Le due azioni vanno a braccetto, perché ci sono stati diversi interventi. Per quanto riguarda il Comune di Grottaglie c’è sia la predisposizione e ovviamente si abbraccia questo percorso, si condivide, però comunque sono state fatte delle richieste di chiarimento alla Regione in merito ai dettagli di questa gestione attraverso il Consorzio.
In particolare, è stato chiesto se ci siano i fondi e quali siano i fondi per gestire questo strumento in modo che funzioni bene, che raggiunga l’obiettivo, dunque si è chiesto che non sia lasciata alla responsabilità la gestione, non solo attraverso risorse umane ma anche finanziarie, appesantendo i singoli Comuni.
Si è chiesto questo alla Regione e ci si è dati appuntamento, da lì a un mese, invitando i vari Comuni ad esprimere l’intenzione di andare avanti in questo percorso di costituzione del Consorzio o meno. Il Comune di Grottaglie ancora una volta ha risposto il 29 aprile, dando ovviamente disponibilità a continuare questo percorso e ripercorrendo le richieste che erano state fatte in quell’incontro, appunto, con più dettagli riguardo agli strumenti e ai fondi disponibili, così da avere anche degli elementi utili da portare prima di tutto a voi in Consiglio (si è espresso proprio in questo senso) e da condividere elementi obiettivi con il Consiglio.
Per quanto riguarda la riperimetrazione, come potete immaginare occorrono risorse umane ed economiche. La Regione ha dato cenni di disponibilità a sostenere i vari Enti con i propri uffici e ad utilizzare delle risorse disponibili, ma non c’è stato un atto di impegno formale.
Entro il mese di maggio dovrebbero esserci dei chiarimenti, probabilmente fra una ventina di giorni, perché c’era questo impegno a rivedersi per capire quali degli Enti appartenenti al territorio del Parco delle Gravine abbiano dato l’assenso e quali no.
Per quanto riguarda la riperimetrazione - ripeto - c’è stata questa sorta di impegno informale da parte della Regione a supportare gli uffici degli Enti comunali per questo, però al momento non abbiamo altro, speriamo che la cosa vada avanti per il nostro bene e per riprendere in mano questa risorsa non solo nell’aspetto della delimitazione dei confini, ma affinché sia una risorsa per il territorio anche dal punto di vista turistico. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora Marangi.
Chiedo al consigliere Lenti se abbia bisogno della replica. Prego.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Cara assessora, tenga conto che la lettera di richiesta di attivare il Consorzio è partita il 29 aprile e mi sembra che siano trascorsi già cinque anni dall’attivazione del Parco delle Gravine.
Il Comune di Castellaneta, nell’agosto del 2018, ha già sposato la perimetrazione innovativa del Parco delle Gravine, in collaborazione con le associazioni venatorie, in collaborazione con le associazioni ecologiste e con le associazioni dell’agricoltura, per cui mi sembra molto riduttivo il suo intervento circa questa vostra volontà (dico vostra perché riguarda tutta l’Amministrazione) di risolvere una problematica che invece, secondo noi, va risolta in maniera repentina, perché, dopo un quinquennio in cui nulla è stato fatto, non possiamo chiedere ancora ai nostri agricoltori, ai nostri pastori, ai nostri cacciatori quali siano i limiti reali dei confini del parco.
Non sono state individuate strade, non sono stati individuati punti di riferimento, muri a secco e quant’altro, che possano delimitare, non mi sembra che la spesa sia eccessiva se c’è la volontà di farlo, caro assessore, per cui non possiamo far altro che trasformare la nostra interpellanza in mozione, quindi, Presidente, la discuteremo con tutto il Consiglio comunale e cercheremo di venire a capo di questa situazione, perché soprattutto le attività lavorative si trovano limitate nella loro gestione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Lenti. Il primo punto all’ordine del giorno è chiuso.
Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: interpellanza prot. n. 10196 del 1/04/2022 su “Demolizione e ricostruzione della Scuola Sant’Elia”, presentata dal Gruppo consiliare Partito democratico.
Credo voglia illustrarlo il consigliere Donatelli. Prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti.
Mi rivolgerei prima di tutto al Presidente, perché questo argomento, così come si è sviluppato e si sta sviluppando ancora, è la dimostrazione delle preoccupazioni, che abbiamo esternato anche con una lettera inviata proprio al Presidente. per il mancato o non completo ruolo che questo Consiglio Comunale svolge, ruolo soprattutto di indirizzo e di controllo.
Nella risposta lei ha detto che praticamente faccio propaganda politica, che faccio allarmismo istituzionale, mancava soltanto l’accusa di terrorismo e avremmo completato la risposta. Io invece ritengo esattamente quello che lei chiede nella risposta, laddove dice che gli argomenti vanno posti nelle sedi opportune, cioè nel Consiglio comunale. Noi li poniamo sempre nella sede opportuna, nel Consiglio comunale, e anche questo argomento, perché in quell’area, quella che dal punto di vista urbanistico è tipizzata dal PRG come comparto C 8, all’interno di quel comparto c’è questa struttura, la scuola elementare Sant’Elia, e all’inizio dell’anno abbiamo presentato una nostra mozione, che poi è stata discussa e bocciata, come al solito, dal Consiglio comunale, perché chiedevamo di utilizzare i fondi del PNRR o altri fondi per intervenire su un’area complessivamente degradata, in cui fare degli interventi utilizzando questi fondi.
Nel lasso di tempo intercorso tra quando abbiamo presentato questa mozione a quando il Consiglio comunale l’ha discussa e bocciata c’è stata la presentazione prima di una delibera di indirizzo da parte della Giunta e poi degli atti consequenziali fatti dagli uffici, che hanno portato a quella richiesta di finanziamento del PNRR di 6.300.000 euro, destinata alla demolizione e alla ricostruzione della scuola Sant’Elia.
Noi su questa cosa abbiamo molto da dire, perché prima di tutto (lo dico con cognizione di causa) non ci sono assolutamente motivi che giustifichino un intervento di demolizione e poi di ricostruzione, capisco che quel tipo di finanziamento andasse in quella direzione, però non ci sono delle motivazioni atte a giustificare un intervento di questo genere, non c’è un crollo di solaio, non c’è nessun pericolo, non c’è niente che possa giustificarlo.
Questo non lo dico soltanto io, non lo diciamo soltanto noi, ma lo dicono anche il Sindaco e la Giunta stessa, nel momento in cui approva il Piano triennale dei lavori pubblici e individua sullo stesso immobile un intervento molto più modesto e più consono a quello che effettivamente serve a quell’immobile, cioè quello della ristrutturazione, con una spesa molto più ridotta, perché da 6.300.000 euro si passa a 1.480.000, quindi dalla stessa Amministrazione comunale era già stato individuato quel tipo di finanziamento.
Quel finanziamento però è finalizzato alla demolizione e alla ricostruzione, quindi se si voleva intervenire su questo fronte, non è che a Grottaglie non ci siano interventi di demolizione e ricostruzione da fare. Mi riferisco soprattutto a due immobili, all’ex Archimede e alla scuola per l’infanzia Pellari a via Oberdan, quindi, se proprio si voleva, si sarebbe potuto fare quel tipo di intervento su quell’immobile, non certamente sulla scuola Sant’Elia.
La richiesta infatti era partita, però, da quello che leggiamo soprattutto sui social, sappiamo che quel finanziamento richiesto non è stato accettato, tant’è che il Sindaco ha dichiarato sui social di aver diffidato il Ministero perché, secondo la valutazione del Sindaco e degli uffici che hanno affrontato questa pratica, quel finanziamento è dovuto, perché ci sono evidentemente degli errori di calcolo e di impostazione diversi da quelli previsti dal bando, ed errare è umano, ma perseverare è diabolico, quindi avete proprio intenzione di buttarla a terra.
Questa è l’interpellanza presentata dal Gruppo del PD, aspettiamo di sentire cosa ci risponderà il Sindaco, dopodiché come Gruppo valuteremo cosa fare successivamente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Tengo a fare una precisazione, visto che lei ha richiamato il carteggio intercorso tra noi due: è mio compito garantire i princìpi di rispetto non solo della norma, ma anche delle volontà dei consiglieri. Peraltro, il suo ruolo è stato anche svolto dal sottoscritto, per cui capisco e comprendo il ruolo che lei svolge, trovo scorretto l’appello all’Istituzione, all’allarmismo istituzionale dovuto alla carenza di rispetto nell’applicazione delle norme.
A tutt’oggi - le ripeto, consigliere Donatelli - lei ha avuto non solo diritto di parola, le sono state presentate tutte le interrogazioni, interpellanze e mozioni, quindi non c’è una cosa che giaccia nel mio cassetto o venga nascosta, per cui lei ha avuto diritto di parola, se non ha avuto il riscontro della maggioranza non è colpa delle Istituzioni.
Peraltro, siamo qui - con il conforto e l’aiuto di tutti - a mantenere un calendario, un programma dei Consigli tale da rispettare le istanze di tutti, quindi credo che, nel perorare la causa di questa interpellanza, il richiamo a quella cosa sia superfluo e credo che anche in futuro richiamarla diventerebbe stucchevole, per cui penso di doverla chiudere qui.
Grazie, consigliere Donatelli. Credo che risponda l’assessore Blasi. Prego, assessore.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Buon pomeriggio a tutti.
Vorrei fare una premessa in riferimento al discorso per cui la Sant’Elia fu introdotta all’interno del Programma triennale delle opere pubbliche.
Come sapete, escono i bandi, escono le opportunità di finanziamento, cerchiamo di non farcene scappare nessuna, quel finanziamento riguardava esclusivamente un efficientamento energetico della scuola, abbiamo già vissuto in passato esperienze negative, per cui si è intervenuto esclusivamente sull’efficientamento energetico, si sono realizzate opere, si è realizzato il cappotto e quant’altro e poi sono crollati i solai.
Quello studio conteneva all’interno una verifica di vulnerabilità sismica, che dimostrava che la scuola non presenta problematiche particolari, ma necessita di interventi di adeguamento strutturale, per cui, quando è uscita l’opportunità di avere una scuola innovativa anche a Grottaglie, perché io non voglio scendere in particolari, lettere che sono arrivate, commenti, eccetera, però ho sentito commenti all’uscita della graduatoria, su cui interverremo anche eventualmente con un ricorso, di contentezza, quasi che Grottaglie non debba e non possa avere una scuola innovativa, adeguata alle norme contemporanee, ma debba rimanere agli anni Sessanta.
All’interno della scheda di cui avete potuto vedere i dettagli, perché so che c’è stato anche un accesso agli atti e le schede sono state visionate, c’è un’analisi costi/benefici ben dettagliata, per cui quando andiamo a sommare la vulnerabilità sismica, l’efficientamento energetico, gli infissi da sostituire, gli spazi non adeguati alle norme (parlo delle aule), gli spazi esterni da riqualificare e, visto che siamo in un contesto paesaggisticamente importante, perché siamo all’interno di una gravina, anche gli spazi esterni di una scuola devono essere altrettanto adeguati, se facciamo la somma di tutte queste voci, non rimaniamo certamente all’interno di 1.480.000 euro.
Abbiamo pensato quindi di ambire al massimo che il Ministero ci può riconoscere, e il Ministero come punteggio è stato onesto, ha detto che la scuola può arrivare a questo. C’è poi un problema di ripartizione delle risorse, che ci giocheremo in futuro, vedremo quali saranno le decisioni finali del Ministero, e in base a quelle decisioni andremo ad agire. Questo è quello che ci ha condotto a candidare la scuola per avere un futuro migliore, anche se in un piccolo ambito, perché su tutte le altre scuole siamo intervenuti, stiamo intervenendo, interverremo sulla Pignatelli, sulla Don Bosco stiamo lavorando, stiamo chiudendo, sulla Don Sturzo abbiamo chiuso anche egregiamente, quindi è un altro pezzo che si va ad aggiungere, e vedremo come andrà a finire.
Per quanto riguarda il secondo punto, sulle altre scuole, le strutture che sono in abbandono come la Pellari e l’ex Archimede, stiamo intervenendo anche su quelle, perché ci sono misure specifiche, quelli sono edifici che attualmente non sono utilizzati, quindi non bisogna rincorrere la misura di finanziamento e lasciare cattedrali nel deserto, perché non abbiamo una destinazione d’uso.
Ci stiamo interfacciando quindi con altre strutture, con l’ASL, con chi ha interesse a gestire queste strutture, perché per il buon fine del finanziamento, oggi più di ieri, chi ti dà il finanziamento chiede quale sia il piano di gestione, che futuro debba avere questa struttura, l’ex Archimede cosa deve diventare, la Pellari cosa deve diventare, e questo deve essere ben chiaro.
Abbiamo candidato non una struttura, ma un’area a disposizione del Comune, perché abbiamo un fabbisogno relativamente agli asili nido importante, abbiamo candidato un’area affinché all’interno di un quartiere in fase di sviluppo venga realizzato un nuovo asilo nido, che si vada ad aggiungere a quelli esistenti.
Contemporaneamente stiamo lavorando perché a fine mese scadrà l’altro avviso e, sempre in ambito di asili nido, ci sono delle risorse ancora disponibili, per cui andremo a candidare la ristrutturazione di quelli che sono già in funzione.
Questo è quanto mi sento di rispondere sui due punti, i documenti sono già in mano vostra, avete potuto leggere quali sono le motivazioni che ci hanno portato a candidare in questa formula la Sant’Elia, per il resto attendiamo notizie dal Ministero.
La Pellari e la ex Archimede non sono incluse all’interno dell’anagrafica scolastica, quindi non hanno neanche i requisiti per poter accedere, per cui stiamo provvedendo anche a sopperire a queste cose per poterle candidare per queste o con altre funzioni, perché sarebbero comunque escluse da dalle fonti di finanziamento del PNRR con quelle modalità di utilizzo, perciò ci stiamo interfacciando con altre strutture ed Enti pubblici, in modo tale da trovare anche altre destinazioni d’uso, sempre in ambito di utilità pubblica. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Blasi.
Ha bisogno dell’intervento di replica? Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Brevemente, per rispondere all’assessore Blasi soprattutto sulle questioni che metteva in evidenza nell’ultima parte dell’intervento, dove ci ha dato anche delle notizie riguardo le altre strutture che avevo citato anche in alternativa eventualmente, la ex Archimede e la Pellari.
Sono elementi che noi non conosciamo, abbiamo appreso questa mattina che non fanno parte dell’anagrafica, come dice l’assessore. Questo cosa dimostra? Conferma la preoccupazione (richiamo ancora una volta la lettera del Presidente) che questo Consiglio comunale venga sempre relegato ai margini di tutte le decisioni, e vorrei ricordare che il Consiglio comunale è l’organo di indirizzo, oltre a essere l’organo di controllo, quindi non può essere soltanto chiamato a ratificare decisioni che sono già prese.
Questo è quanto che volevo mettere in evidenza con quella lettera, a proposito della quale abbiamo sentito anche la replica del Presidente, ma voglio ricordare al Presidente che, nel momento in cui io o altri consiglieri di minoranza si lamentano della scarsa attività del Consiglio nei confronti della Giunta, è dovere del Presidente salvaguardare l’Istituzione che presiede, il Consiglio comunale, perché il Presidente del Consiglio è il sindacalista di tutto il Consiglio comunale, non dei consiglieri comunali di maggioranza, che appoggiano pedissequamente quello che decide l’Amministrazione comunale. Era questo l’intento di quella lettera.
Ritornando a questo argomento, l’assessore dice che forse si farà ricorso per il mancato finanziamento, personalmente non ho gioito a quella notizia, perché è sempre un finanziamento, è sempre un investimento che si fa Grottaglie, stiamo parlando di una cifra di quasi 6,5 milioni, quindi è giusto che arrivi questo tipo di finanziamento.
Noi abbiamo contestato e continuiamo a contestare il metodo, però l’assessore non ci ha detto che succede se alla fine rimarrà quella graduatoria e Grottaglie sarà esclusa. Bisognerà accelerare, perché evidentemente quella scuola ha qualche problema, quindi bisogna comunque intervenire, come del resto avete già individuato all’interno del Piano triennale delle opere pubbliche.
In ultima analisi, quello che io chiedo è questo: stiamo parlando di finanziamenti cospicui, stiamo parlando del futuro degli investimenti sul nostro territorio, quindi la domanda è perché il Consiglio comunale debba essere tenuto ai margini di questo e non discutere in tempi adeguati, prima di fare delle scelte, oppure fare le scelte insieme nel Consiglio comunale.
La domanda è perché, per esempio, senza andare lontano, il Consiglio comunale di San Giorgio discute in Consiglio comunale le scelte che riguardano il PNRR e Grottaglie no, le discute quando ormai le cose sono andate avanti.
Era questo il senso di quella lettera, era questo il senso di questa lamentela (chiamiamola così) attraverso l’interpellanza che abbiamo presentato sulla scuola Sant’Elia. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Passiamo al terzo punto all’ordine del giorno: interrogazione prot. n. 12357 del 21/04/2022 su “Costi di costruzione e regolamento edilizio tipo (RET)” presentata dal Gruppo consiliare Partito democratico.
Credo sia sempre lei, consigliere Donatelli, ad illustrare l’interrogazione. Prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente.
Nell’interrogazione il Gruppo del PD parte da una considerazione, da un dato di fatto: recentemente lo studio Openpolis ha portato a tracciare un quadro dell’attrazione degli investimenti nei diversi territori.
Per quanto riguarda il territorio della provincia di Taranto, i dati che riguardano il Comune di Grottaglie sono veramente mortificanti e quindi preoccupanti, perché abbiamo visto che nella spesa pro capite per ogni abitante dei diversi Comuni Grottaglie si colloca agli ultimi posti, e l’esempio tra due Comuni similari anche dal punto di vista demografico, Grottaglie e Massafra, evidenzia che, mentre a Massafra si spende 76,33 euro per abitante (sono dati del 2020, dati Istat, non inventati dal sottoscritto), a Grottaglie si spende per ogni abitante 7,7 euro. Gli investimenti complessivi che si fanno sulla base di questi elementi per Massafra sono 2.437.329 euro, per Grottaglie gli investimenti sono di appena 238.231 euro.
Questo cosa vuol dire? Vuol dire che Grottaglie è praticamente ferma da questo punto di vista, Grottaglie non ha alcun appeal per imprese e privati che intendano investire a Grottaglie, e la conferma è che non c’è una corrispondente spesa relativa a questi tipi di investimenti privati. Questo ci preoccupa, perché Grottaglie è ferma, qualche anno fa si diceva che Grottaglie si stesse muovendo, ma penso che adesso il movimento si sia fermato da parecchio, non dico che stia morendo, ma sicuramente Grottaglie è ferma.
Ritengo che siano sostanzialmente tre gli elementi che portano a questo risultato, perché alla fine i dati di Openpolis confermano quello che da anni stiamo dicendo, e mi rivolgo a chi ha amministrato negli anni precedenti, non soltanto in questa fase.
C’è il discorso legato alla pianificazione urbanistica, che non esiste, tant’è che anche nelle linee programmatiche è appena citato il discorso legato ì allo sviluppo urbanistico, senza considerare che sviluppo urbanistico non vuol dire per forza più cemento, assolutamente no, pianificazione vuol dire avere la visione e capire qual è la città del futuro che si vuole costruire, questa è pianificazione urbanistiche, come intervenire senza aumentare l’uso del suolo, come intervenire per costruire in termini più ecocompatibili, perché sono questi gli elementi che incentivano gli interventi. Sulla pianificazione dell’urbanistica, quindi, Grottaglie segna il passo ormai da diversi anni.
L’altro elemento è legato al costo di costruzione. Personalmente, insieme all’ex collega Presidente del Consiglio in passato abbiamo fatto interventi per stimolare l’Amministrazione comunale su questo argomento e siamo partiti da una determina del dirigente dell’area tecnica, l’ingegner Celino, che è un atto dovuto, non lo abbiamo contestato, né contestiamo l’atto dirigenziale che è stato fatto successivamente dall’ingegner Cinieri.
È un atto dovuto, perché gli oneri di costruzione e gli oneri di urbanizzazione vanno adeguati, e giustamente bisogna adeguarli rispetto alle norme, ma le norme dicono anche che, nel momento in cui si va a individuare il costo di costruzione, si può utilizzare una gamma di interventi, soprattutto in riferimento a quelle che sono le norme nazionali e regionali. In particolare, è riferito alla legge regionale n. 13 del 2008, “Norme per l’abitare sostenibile”, che, nel momento in cui si presenta una pratica edilizia, individuano degli incentivi, delle possibilità di risparmio nel versare contributi da parte dei cittadini, che sono legate al livello di risparmio energetico, sono legate alla qualità ecocompatibile dei materiali e delle tecnologie costruttive, sono legate al risparmio idrico, sono legate ad altre requisiti di sostenibilità energetica e ambientale, quindi in pratica al cittadino si offre la possibilità, nel momento in cui vuole costruire un immobile, una struttura o altro, e sa di dover pagare degli oneri, che se costruisce in determinati modi, utilizzando le norme dell’abitare sostenibile, ma anche altre come il Protocollo Itaca, di riuscire a risparmiare, quindi c’è un incentivo a utilizzare parametri ecosostenibili.
Quello che si chiedeva con la determina dell’ingegnere Celino e quello che si chiede adesso con la determina di modifica della determina dell’ingegnere Giancarlo Cinieri è questo, anche perché si fa qualcosa che va con contro l’enunciazione dello stesso Consiglio comunale nel momento in cui si è parlato del Documento programmatico della rigenerazione urbana o di quello della strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile, che va in quella direzione.
Metto quindi in evidenza una palese contraddizione su questo, quindi è su questo che bisognerebbe intervenire, e non si vede alcun intervento nemmeno a livello programmatico, solamente enunciazione di principi che cinque secondi dopo vengono smentiti dai comportamenti di questa Amministrazione.
L’altro elemento frenante per lo sviluppo urbanistico del Comune di Grottaglie è la mancanza del RET, del Regolamento Edilizio Tipo, con cui si mettono i tecnici che devono predisporre gli atti tecnici in condizioni di presentare le richieste dal punto di vista edilizio, per rendere uniforme e soprattutto chiarissimo per tutti il tipo di intervento.
Sebbene la legge regionale imponga ai Comuni di dotarsi di questo Regolamento, Grottaglie ancora una volta registra un notevole ritardo, tant’è che in passato si è riusciti solamente ad utilizzare la prima parte di quelle norme, cioè le norme riguardanti le definizioni uniformi, quelle del 2019.
Questi sono quindi gli elementi frenanti, che poi portano a quei risultati evidenziati dallo studio di Openpolis. Ritengo di non essere il solo ad ascoltare le lamentele dei cittadini e dei tecnici perché questo non avviene, perché sono proprio i tecnici (ne incontro tantissimi nel corso delle giornate) che si lamentano di queste cose, e come si lamentano nei miei confronti si lamenteranno soprattutto nei confronti dell’Amministrazione comunale, tant’è che tecnici del passato mi hanno portato a fare quella interrogazione che ho citato prima nel 2019, poi magari quei tecnici sono stati promossi assessori o altro all’interno di questo consesso, quindi evidentemente hanno perso interesse a spingere l’Amministrazione comunale, che sono loro stessi, a non andare in questa direzione. Noi spingiamo invece coerentemente in questa direzione.
Infine, mi rendo conto che le difficoltà ci sono, alcune sono difficoltà oggettive, legate al fatto che l’Ufficio Tecnico è completamente sguarnito, è qualcosa di assolutamente inaccettabile, perché per un Comune come quello di Grottaglie avere un Ufficio Tecnico urbanistico ridotto in queste condizioni è mortificante per i tecnici, che devono sopportare anche le proteste dei cittadini, soprattutto legate a pratiche edilizie molto arretrate. Mi riferisco soprattutto alle pratiche legate alle concessioni in sanatoria, che sono tantissime pratiche, però nessuno dell’Amministrazione comunale prende un’iniziativa per arrivare allo smaltimento di tantissime pratiche che giacciono nell’archivio dell’Ufficio Tecnico.
In questo modo non si viene incontro all’esigenza rappresentata da questa interrogazione del Gruppo del PD, ma si viene incontro alle esigenze dei cittadini e delle casse comunali, perché dall’urbanistica arrivano sicuramente fondi comunali attraverso il pagamento dei costi di costruzione e delle urbanizzazioni, che andrebbero a rimpinguare le casse comunali.
Se non si interviene, non solo si continua a mortificare i dipendenti, che sono stretti a lavorare in una situazione così difficile, ma, come ho detto prima, c’è anche il problema legato al mancato introito nelle casse comunali.
Su questo gradirei avere una risposta e un impegno preciso, perché gli impegni nel passato rispetto a queste cose sono stati presi, ma sempre disattesi, quindi spero che questa volta l’impegno sia più pregnante, più preciso e determinante, come le scelte successive. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Credo che la risposta sia sempre di pertinenza dell’assessore Blasi. Prego, assessore.
Speaker : GIOVANNI BLASI, Assessore.
Grazie.
Ho avuto modo di leggere, sinceramente non conoscevo la Fondazione Openpolis, non sapevo la sua derivazione, per curiosità sono andato a verificare quello che scriveva ed effettivamente Openpolis conclude questo studio dicendo che noi ci limitiamo a prendere i dati dai bilanci comunali per quello che viene pubblicato e a riportare i numeri. Mi sembra un’analisi matematica abbastanza sterile, perché prende dei dati, li divide per il numero degli abitanti e ottiene un numero pro capite che indica cosa? Non si capisce bene.
Parla di edilizia, parla di pianificazione, confronta dati che secondo me non sono omogenei, perché, quando studiavo istituzioni di matematica 1 e 2, mi hanno insegnato a confrontare dei dati tra quantità omogenee, quindi se prendo Milano e la confronto con Grottaglie, è chiaro che ottengo delle percentuali che, senza andare nel dettaglio, non mi dicono...
Bravo, Massafra non è Milano, però Massafra non è Grottaglie, non sono quantità omogenee, perché i risultati della pianificazione e della programmazione non si vedono dal 2020 al 2022, ma si vedono in un quarantennio di pianificazione e programmazione, si vedono confrontando dati che non vengono esclusivamente dall’edilizia privata, dalla ristrutturazione, dalla realizzazione di comparti edificatori, ma vengono fuori anche da parametri più importanti come le aree industriali, che mi sembra che a Grottaglie non siano state riportate, perché se noi andassimo a prendere i dati che derivano dagli insediamenti all’interno delle aree aeroportuali, delle zone industriali e le riportassimo all’interno di questi numeri, secondo me uscirebbero numeri più importanti, quindi è un dato statistico, ma non lo ritengo assolutamente un dato fondamentale.
La programmazione non è stata portata avanti da decenni nella giusta maniera, non solo negli ultimi anni. Al riguardo, voglio ricordare che noi abbiamo un piano che è datato, che è sovradimensionato, perché abbiamo una città progettata, come hai detto anche tu tante volte, per 60.000 abitanti, non 30.000. Cosa significa questo? A Grottaglie abbiamo operatori edili che lavorano fuori, che vengono da altre realtà, che qui non trovano riscontro e hanno difficoltà, perché evidentemente non c’è neanche la richiesta, perché 30000 abitanti hanno già tutti la doppia o terza casa, e Openpolis parla di questo, dice che la pianificazione serve a risolvere problemi a chi non ha la sua abitazione e chiede di averla.
Noi abbiamo avuto una pianificazione che ha azzerato le zone ERP, che sono state scambiate per economie, e i suoli sui quali destinare queste cose non sono mai stati riacquistati, il Comune di Grottaglie oggi ha una sola area da destinare a ERP e una sola difficoltà: non ha le risorse per poter realizzare le abitazioni, per poter soddisfare fabbisogni e richieste oggettive.
Per questo ritengo che questo studio sia da considerare, ma non dargli importanza. Le nostre linee programmatiche derivano da un’opportunità che abbiamo avuto nel 2016-2017, che è partita dal non incentivare il consumo del suolo, noi siamo partiti fortunatamente a pianificare perché il primo strumento che abbiamo approvato è quello della rigenerazione urbana e quindi della riqualificazione, e questo lo abbiamo dimostrato in pochi anni, perché siamo riusciti ad attivare politiche che ci hanno portato a sviluppare progetti, ad ottenere i finanziamenti, a realizzare le opere, come vediamo oggi all’interno del nostro centro storico.
Il programma si sta ampliando alla città, perché stiamo intervenendo sulle zone periferiche, sulla 167, che va a riqualificare le aree. Questo è il nostro principale programma, oltre ad andare a risolvere i problemi da superare all’interno del nostro Piano Regolatore, che oggi si deve confrontare assolutamente con le normative intervenute nel tempo.
Se ci fossimo fermati esclusivamente a un fatto formale, che riguarda il PRG, il suo adeguamento, il suo rinnovamento, saremmo rimasti completamente fermi e avremmo perso tutte le opportunità di riqualificazione della città.
L’eccessivo costo di costruzione (come ha detto anche lei abbiamo un problema) è un adeguamento dovuto per legge, per cui il responsabile del servizio va incontro anche a sanzioni importanti rispetto a questo. Qualche anno fa, la dirigente, l’ingegner Celino, fu fortunata perché lo approvò direttamente la Regione e lei prese solamente atto di questo, però adesso l’ingegner Cinieri ha dovuto fare una sua determina per obblighi di legge per poter ottemperare ai suoi doveri.
Per quanto riguarda gli incentivi, sono riconosciuti dalla legge, ma sono da applicare caso per caso, ogni permesso, ogni titolo edilizio che viene richiesto si può godere di questo, ma si può anche non aderire a questa norma. Parlo di incentivi economici e di incentivi volumetrici, quindi scomputi anche sui costi di costruzione, però sono cose che vengono successivamente, non può determinarle il responsabile nel momento in cui va ad approvare un semplice aggiornamento di un costo su base Istat.
Sul RET siamo in ritardo, eravamo arrivati a un buon punto, ci siamo dovuti fermare, manca poco perché il Consiglio porti a completamento il lavoro, le pratiche non vengono sospese, perché il Regolamento edilizio non è stato approvato dal Consiglio, perché abbiamo in vigore entrambe le norme e interviene quella nella forma più restrittiva.
Vi ricordo che la forma più restrittiva è quella che deriva dall’accordo Stato Regioni, ed è quello che ci viene imposto, su cui non possiamo mettere bocca, per cui mi rendo conto che ci sono delle difficoltà legate ad alcune prassi, alcune abitudini che si era abituati a seguire, ma la norma è quella.
Quando approveremo il Regolamento edilizio in maniera definitiva, perché ci siamo fermati in quanto abbiamo il responsabile dello Sportello unico, ma abbiamo anche il responsabile del settore urbanistico, che deve rientrare alla sua posizione, per cui è un lavoro che deve essere chiuso, perché la materia edilizia non è esclusivamente edilizia, ma è anche e soprattutto regolata da una disciplina urbanistica.
Le procedure sono già in corso e in fase di ultimazione, per cui appena rientrerà il responsabile urbanistica, procederemo con i lavori della Commissione Consiliare e del Consiglio comunale.
Purtroppo gli uffici hanno questo problema, però l’Amministrazione si è mossa con una convenzione sottoscritta con una società, per cui il 12 maggio è stata chiusa questa fase di candidatura, per cui, insieme a tanti altri Comuni d’Italia, il Comune di Grottaglie potrà godere di graduatorie da cui attingere per poter assumere funzionari dal punto di vista amministrativo, tecnico, per poter dare opportuna forza e sostegno agli uffici tecnici. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessore Blasi.
Consigliere Donatelli, vuole replicare? Prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Dopo la risposta dell’assessore, come si fa a dire che sono soddisfatto da questa risposta? Anzi per niente soddisfatto, ma nella mia replica mi sento anche un po’ come sparare alla Croce Rossa. Alcune risposte le ho anticipate pure io. Oggettivamente esistono, non che non esistono, però se esistono delle difficoltà che non sono accompagnate da una reale volontà a cambiare questo paradigma, allora vuol dire che non c’è effettivamente la volontà di cambiare, altro che aspettiamo la graduatoria, eccetera; a cominciare dal fatto che l’assessore ha tentato di smontare dati scientifici.
Io ho citato lo studio di Openpolis non perché è la Bibbia, ma è uno strumento, se vogliamo anche il pretesto per farmi dire. Evidentemente avevamo ragione quando c’erano delle problematiche che sono anche state denunciate dallo stesso assessore, perché effettivamente ci sono delle cose che non funzionano. Quindi non è assolutamente strumentale richiamare questo studio, anche perché l’ho interrotta nel suo intervento per far capire come effettivamente stiamo messi male come Grottaglie.
Io non l’ho paragonata a Milano Grottaglie, ci mancherebbe altro; ma nemmeno a Taranto, tanto per non andare troppo lontano. L’ho paragonata a un Comune della stessa provincia di Taranto, con le stesse caratteristiche demografiche. Siamo cugini con il Comune di Massafra. Il divario è molto evidente e conferma le nostre preoccupazioni.
Grottaglie è ferma sotto tutti i punti di vista. È inutile dire “faremo, faremo”. Faremo che cosa, assessore? Dall’ultima volta, sto parlando di qualche anno fa pure, che abbiamo sollevato questo problema non è cambiato assolutamente niente. Faccio soltanto un esempio. Il precedente Consiglio comunale, tra le iniziative a favore, tra virgolette, dei proprietari dei terreni dei comparti C approvò la delibera dei sub-comparti. A parte il fatto che la stessa minoranza chiese subito di ritornare in Consiglio comunale per bocciarla in autotutela perché ci eravamo accorti che, tra coloro che avevano approvato quel provvedimento, c’era qualcuno che era direttamente interessato, quindi c’era un conflitto di competenze, dopo quell’approvazione non è successo assolutamente niente.
Né le cose che io ho messo in evidenza sono cose tanto per dire. Sono oggettivamente presenti nel nostro territorio e bloccano l’attività dell’ente stesso e dal punto di vista della operatività e quindi della risposta nei confronti dei cittadini, ma anche nei confronti delle mancate entrate nelle casse comunali.
Io questa cosa, tra l’altro, l’ho detta nel precedente Consiglio comunale a proposito del consuntivo. Se noi andiamo a vedere il consuntivo del 2021 le entrate rivenienti dalle pratiche edilizie urbanistiche sono a livelli minimi storici qui a Grottaglie. Questo non è un’ulteriore conferma di quello che stiamo dicendo e che abbiamo ripreso in questa interrogazione? Tutto qua.
Evidentemente, dopo aver ancora una volta piagnucolato sulle difficoltà di questo Comune perché non c’è personale, non ci sono soldi, non c’è niente a Grottaglie, si continua a fare esattamente quello che si è fatto sempre. Soprattutto, le scelte che poi si fanno, ritorno al punto precedente, si fanno senza tener conto di quello che dovrebbe essere il primario ruolo del Consiglio comunale.
Allora, su queste cose, assessore e adesso mi rivolgo anche al presidente, alla presidentessa della II Commissione, possiamo avere l’onore di avere una riunione, una dico, una riunione della II Commissione per affrontare questi argomenti? Fino a questo momento, era inevitabile fare la riunione per decidere chi doveva essere il presidente, naturalmente scelto da voi senza nessun confronto con l’opposizione, dopodiché questa Commissione è morta, non esiste più.
Vogliamo entrare nel merito di questi argomenti e verificare, insieme all’Amministrazione e in particolare con l’assessore Blasi, che cosa si può fare in questa direzione per sopperire a tutte queste deficienze che abbiamo elencato nell’interrogazione? Tutto qua. Se c’è la volontà si va avanti in questa direzione. Evidentemente, se non si fa niente è perché ancora una volta non c’è questa volontà.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli. Una precisazione, un dovere di cronaca. Rispetto alla richiesta presentata dalla minoranza circa la revoca in autotutela sulla delibera dei comparti C, è pervenuta risposta circostanziata sulla non sussistenza dei requisiti per la revoca in autotutela da parte della Segretaria.
Quindi, in realtà l’Amministrazione ha risposto.
Alla lettera protocollata, allo scrivente.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Io non conosco né la lettera né la risposta. Ritorniamo sempre allo stesso problema. È il Consiglio comunale che deve essere investito oppure c’è…
Speaker : PRESIDENTE.
Non veniva chiesto, non era un’interrogazione presentata in Consiglio comunale. Era una lettera presentata agli uffici e quindi all’Amministrazione comunale. È pervenuta risposta scritta. Ne produrremo copia, consigliere Donatelli. L’abbiamo qui visualizzata. Era solo per dovere di cronaca.
Chiuso il terzo punto.
Un attimo solo. Passiamo al quarto punto all’ordine del giorno: “Proposta di deliberazione di Consiglio comunale avente ad oggetto articolo 58 del decreto legge del 25 giugno 2008, convertito in legge n. 133 del 6 agosto 2008 - Approvazione piano delle alienazioni e delle valorizzazioni anno 2022-2024.”
Informo che il presente punto all’ordine del giorno è stato discusso nella seduta della I Commissione consiliare del 16 maggio, con presenti 11 consiglieri. Voti favorevoli 8, contrari 2, astenuto 1.
Relaziona l’assessora Marangi. Prego, assessora.
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Andiamo praticamente a proporre di approvare, per l’approvazione, il piano di valorizzazione e alienazione dei beni immobili del Comune di Grottaglie. Si tratta di un allegato al bilancio di previsione 2022-2024. Infatti il piano interessa lo stesso periodo di riferimento del bilancio di previsione.
Si tratta praticamente di un piano strutturato a sua volta in quattro allegati. Questi allegati… Dopo una ricognizione degli immobili del Comune si è fatta praticamente una classificazione divisa in quattro elenchi, appunto i quattro allegati A, B, C e D. Nel primo allegato ritroviamo praticamente i beni immobili già ristrutturati; nell’allegato B i beni su cui si va a recuperare e ristrutturare; l’allegato C invece sono i beni di proprietà dell’ente; l’allegato B, D, chiedo scusa, riguarda gli immobili da alienare, da dismettere.
Nell’allegato A, in pratica, sui beni già ristrutturati trovate un elenco. Riguardano essenzialmente beni relativi ad uso abitativo, quindi già ristrutturati, l’ultimo in pratica adibito ad attività di bar, tutti quindi ristrutturati e assegnati.
Nell’allegato B, invece, troviamo immobili da recuperare, da ristrutturare o meglio anche immobili i cui lavori sono già in corso. Quindi ci sono immobili con lavori in corso che riguardano essenzialmente per la maggior parte fondi relativi alla rigenerazione urbana. Mi sentite? Sono essenzialmente di uso abitativo e riguardano immobili con lavori in corso. Ce ne sono un paio in fase di riappalto. Abbiamo anche un immobile museo, dove c’è la destinazione del Museo della ceramica locale. Si sta intervenendo, perché i lavori sono sempre in corso, con fondi INTERREG Grecia-Italia. poi ancora fondi del PSR, fondi GAL. La scuola media, sempre nella seconda pagina, come abbiamo detto ieri, è già praticamente pronta. I lavori sono da appaltare e questa si ristrutturerà con risorse del Programma triennale edilizia scolastica. Per ultima l’area 167 sud da appaltare.
Poi i vari immobili. Nell’allegato C trovate i vari immobili già ristrutturati, però destinati ad attività dell’ente. Per ultimo l’elenco, direi minimo, di tre soli immobili da alienare, da dismettere. Due in pratica sono depositi di pochi metri, quindi non utilizzabili per uso abitativo, che possono essere di maggiore utilità eventualmente per privati. Sono nel centro storico, ubicati nel centro storico. Un altro è l’ex scuola rurale.
Quindi si è provveduto all’elaborazione di questo piano. È stato già portato in Giunta e quindi approvato con la delibera del 29 aprile di Giunta comunale, la n. 92. Quindi chiedo di approvare questo, essendo un allegato e parte integrante al bilancio di previsione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, assessora Marangi.
Dichiaro aperta la discussione. Prego, consigliere Traversa.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Solo perché ieri non ero presente in Commissione. Quindi magari mi permetto di chiedere alcune cose che altri avranno già chiesto, però, siccome non abbiamo mai il verbale delle Commissioni, diventa difficile capire cosa si è discusso nelle Commissioni. Ecco, apro una parentesi. Magari sarebbe opportuno che almeno i consiglieri comunali, quelli di quella Commissione, ricevessero anche il verbale della Commissione. Ad oggi non abbiamo mai ricevuto un verbale di una Commissione.
Per quanto riguarda la dismissione, quindi, faccio prima delle domande, perché altrimenti non so con l’assessora Marangi poi cosa chiedere. Per quanto riguarda la dismissione, quindi l’alienazione dei beni, si tratta, diceva, di questi due garage e della scuola rurale?
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Posso? Posso intervenire?
Nell’allegato D sono gli ultimi due “uso deposito” e sono praticamente, se legge nella colonna relativa alla consistenza, 18 metri e 10 metri. Quindi, si è ritenuto più opportuno forse…
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Da alienare, da dismettere come proprietà comunali sono solo queste tre, queste tre unità immobiliari.
Per quanto riguarda la dismissione di questi tre soli beni mobiliari, magari ne avrebbe tanti altri il Comune, però non penso che siamo in una situazione in cui vendere il patrimonio immobiliare. Si tratta di alienazione solo di questi tre. È vero? Volevo chiederle se è stato fatto un preventivo di massima di entrata economica o meno rispetto a queste dismissioni.
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Il preventivo?
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Una previsione. Giusto per avere un’idea.
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Allora, questi sono dei beni che sono stati inseriti in questo elenco. Sono minimi, poi si procederà in base alle linee programmatiche. Questo potrebbe succedere nel breve e si valuterà e si darà un valore. Però la finalità è quello che possano essere di utilità, comunque, a cittadini grottagliesi che ne possano fare un uso subito e immediatamente.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
18 metri, uno ci fa delle cose sue.
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Ci potrebbero essere…
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Dismettere nel senso di darli a un euro, cioè sapere come poi andrà la cosa. Visto anche come Assessorato alla spending review, che io reputo molto importante, capire quali potrebbero essere gli introiti, perché di questo stiamo parlando, seppur minimi, è chiaro.
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
La valutazione sarà fatta, però tenga presente che ci sono state anche delle richieste da parte di attività economiche. Noi pensiamo al cittadino grottagliese, però anche attività economiche che stanno nascendo nel centro storico magari hanno delle necessità.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Ci sono delle richieste a monte di queste dismissioni o no?
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Come dire, non sono delle vere e proprie richieste.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Solo un’informazione.
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
È quello che assorbiamo parlando con i cittadini. Quindi, magari riteniamo che possa essere di maggiore utilità. Ma nel momento in cui l’Ente comunale in questo momento e poi anche in futuro ritiene che non possa averne un’utilità da questi beni, quindi li mette a disposizione. Non si devono regalare, si devono alienare. Quindi, ovviamente una valutazione va fatta.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
È solo una domanda, se si era comunque fatta così, anche alla buona. Ci arriveranno 5 euro, alla buona. Invece non si è fatto. D’accordo. Si farà in futuro.
Per quanto riguarda l’allegato A, invece, mi diceva… Scusi se rubo un po’ di tempo ma, ripeto, ieri non ero presente. L’allegato A sono beni?
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
C’è scritto. Immobili ristrutturati.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Immobili già ristrutturati.
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Qual è la domanda?
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Sì, lo sappiamo. Chi ha ristrutturato questi beni?
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Per questa magari ci diamo appuntamento nei prossimi giorni e andiamo a vedere.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Siccome lei ha citato, mi pare, tre… Non penso di aver sentito solo io. Ha citato lei tre unità. Ha citato un bar. È vero questo? L’ho sentito solo io o anche voi?
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Non ho capito. Non sto capendo.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Quello che lei ha detto sto ripetendo. È solo una richiesta di informazioni, assessora.
Speaker : MARIATERESA MARANGI, Assessore.
Ma quella è la destinazione, non riguarda la ristrutturazione.
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate. Scusate. Chiedo, però, di favorire una discussione. Poniamo le domande. Non facciamo un contraddittorio a due.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Sono solo informazioni. Siccome ieri non ero presente, ho chiesto, volevo sapere solamente dai dati.
Speaker : PRESIDENTE.
Solo non sovrapporsi come discorso.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Non capisco perché ci sia questa cosa, anzi. Dovremmo avere… Francamente non capisco.
Speaker : SINDACO.
Tra gli immobili indicati nell’allegato B? Non sto capendo.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Nell’allegato A. Ha citato l’assessore nell’allegato A dei beni, tra cui un bar.
Speaker : SINDACO.
Non stavo capendo io se era riferito all’allegato.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Erano però tre. Ne aveva citati tre. Solo questo. Volevo sapere gli altri. Il bar e poi? Se mi può ripetere.
Speaker : SINDACO.
Il bar è a via delle Torri. Vie delle Torri n. 26, che è in gestione alla società Forsan Snc. Poi ci sono tre immobili uso abitazione, anzi sono quattro in realtà. Via Balestra n. 31, c’è anche un assegnatario.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
No, per carità.
Speaker : SINDACO.
Poi c’è via Forleo n. 45/47, che è sempre un’abitazione e c’è anche un assegnatario indicato nell’allegato. Via Forleo n. 41/43, c’è sempre… È quello che risulta dagli atti e così via. Quindi, sono indicati. L’unico che è un’attività bar è indicato anche poi nella destinazione nella tabella, nella tabella allegato A.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
D’accordo, grazie.
Speaker : SINDACO.
Invece, successivamente nell’allegato B ci sono i beni in corso di ristrutturazione e di recupero in forza dei finanziamenti ottenuti nel tempo.
Speaker : PRESIDENTE.
Ha finito, consigliere Traversa? Ha bisogno di altro?
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Io queste informazioni le volevo. La cosa principale era capire se si era fatta una previsione o meno e come poi verranno dismessi. Però mi ha risposto l’assessore che saranno tutte cose che verranno dopo.
Speaker : PRESIDENTE.
L’evidenza pubblica è obbligatoria.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Magari ne avranno discusso ieri in Commissione. Io ho risposto la domanda oggi.
Speaker : SINDACO.
Sul punto volevo dire che da una ricognizione che hanno fatto principalmente gli uffici emerge una impossibilità di utilizzare quegli immobili per gli scopi che si prefissa l’Amministrazione, alloggi popolari e quant’altro. Quindi, la valutazione che è stata fatta è di eventualmente mettere a disposizione dei residenti, per lo più di residenti che hanno bisogno magari di locali, questi immobili. Di fatto non c’è né una valutazione né un atto di destinazione in questo momento.
Se si dovesse decidere di fare una alienazione, bisognerà in qualche modo quantificare gli importi, il valore e metterli a gara. C’è di fatto poi un eventuale intendimento di fare, siccome abbiamo anche in qualche modo già ha fatto un regolamento sui beni a un euro per le famiglie, i ragazzi e quant’altro, però questi immobili non hanno le condizioni e le dimensioni tali da poter essere ceduti per realizzare un immobile. È un po’ questo il punto. Però, magari se qualcuno ha l’immobile attaccato, una giovane coppia che ha bisogno, che ne so, di ampliare… Questi sono dettagli di un bando che si potranno valutare successivamente.
Non c’è né una decisione, né una valutazione, né un bando pronto. Questo è un intendimento rispetto alla volontà dell’Amministrazione di “liberarsi” di questi immobili, però non è stato fatto nulla, né poteva esserlo. Diciamo che questi immobili sono storicamente riportati nel piano da tempo immemore, sin dalle donazioni rivenienti. Quindi ciclicamente vengono riproposti. Se non erro, questa dismissione già era stata presentata anche anni addietro, poi non si è realizzata. Stiamo provando a spingere su questo tipo di intervento perché, essendo in atto una riqualificazione e rigenerazione del centro storico, magari ci possono essere degli interessi differenti.
Saremo sempre in Consiglio comunale a decidere se e in che modo fare questa dismissione, perché bisognerà approvare i valori per la cessione e quant’altro. Sono sempre valori che andranno determinato in Consiglio. Quindi, al momento c’è solo questa volontà e questa indicazione su questo patrimonio comunale.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Ha chiesto la parola il consigliere Marinelli. Prego consigliere.
Speaker : GIOVANNI MARINELLI.
[…] dove abbiamo avuto modo di capire quello che era deliberato nella delibera N. 92 del 29 aprile in merito al piano di valorizzazione e di alienazione di immobili del Comune di Grottaglie. Ancora una volta si manifesta e si evidenzia una mancanza di coinvolgimento di partenza, perché siamo arrivati al giorno prima del Consiglio comunale, dove ci è stata data la possibilità di avere un minimo confronto, un minimo dibattito in merito a questa situazione qui.
Leggendo quella che era la delibera e quella che era anche un po’ la legge, la n. 133 del 2008, che va a indicare quelli che sono gli immobili da valorizzare, come anche da alienare, si evince nel corpo di questa lettera, che forse sarebbe stato opportuno aggiungerci anche un altro allegato, perché non era vietato. Quale allegato? L’allegato dove veniva fatta una ricognizione di tutti quelli che erano gli immobili presenti all’interno del Comune di Grottaglie. Questo avrebbe dato sicuramente a tutti quanti noi una visione un po’ migliore della scelta o delle scelte che si stavano andando a fare. Questo lo ritengo abbastanza importante.
Per quanto riguarda invece il discorso o meglio quello che è indicato nell’allegato B, ossia gli immobili da recuperare e da ristrutturare, alcune di queste unità immobiliari rientrano già in piani di anni precedenti. Allegato B. Da parte nostra non è altro oggi che una presa d’atto, una volontà che l’Amministrazione, come è giusto che sia, intende perseguire non mettendoci, ripeto, nuovamente nelle condizioni di poter arrivare a decidere in maniera collegiale, insieme a tutti quanti voi.
Per questo vi annuncio il mio voto sfavorevole. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marinelli.
Ha chiesto la parola il consigliere Lenti. Prego, consigliere Lenti.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Grazie, Presidente. Scusate se tolgo a mascherina, ma quella chirurgica mi sembra peggio di quella FFP2. Mi dispiace per il consigliere Traversa, che ieri non è stato presente in Commissione, e non vi nascondo che noi avevamo intenzione ieri di votare a favore su questo punto, perché mi sembrava e ci sembrava logico, fermo restando che poi, per tutto quello che attiene alle varie ristrutturazioni, ne faremo una discussione in sede di previsione di bilancio.
È bastata semplicemente una mia richiesta, una nostra richiesta circa la possibilità di conoscere i criteri di assegnazione delle case, le condizioni contrattuali, i criteri e le condizioni di assegnazione del bar in via delle Torri. È bastata questa semplice domanda per scatenare l’ira del nostro presidente di Commissione, che mi dispiace, me ne dolgo, che non ci sia. Il presidente d’Abramo, insieme e sostenuto dall’assessore Stefani, ha subito dichiarato che potevo fare l’accesso agli atti, così. Bonariamente era stata fatta una richiesta specifica. La risposta è stata questa. Quindi continua in maniera pervicace questa mancanza totale di trasparenza da parte di questa Amministrazione.
Quindi vi preannuncio che noi faremo accesso agli atti per queste problematiche, perché noi vogliamo sapere gli assegnatari delle case se sono veramente abbisognevoli, di avere un tetto sopra la testa. Vogliamo sapere quali sono stati i criteri di assegnazione alla società Forsan. Vogliamo sapere le condizioni contrattuali, se ce ne sono, qual è il canone mensile sia dei proprietari o degli assegnatari delle case, ma soprattutto del bar. In quanto consiste il canone mensile, visto che in quella zona ci sono state attività che sono state chiuse perché non riescono, non riuscivano a fronteggiare il costo del canone?
Questo è bastato per scatenare il nostro presidente di Commissione e mi dispiace che il consigliere Traversa fosse assente. Conoscere in piena trasparenza e in piena serenità d’animo quanto il Comune di Grottaglie può introitare ai fini dei canoni mensili: questa è una domanda doverosa sia da parte di un consigliere comunale e, ancora di più, da parte di un consigliere comunale di opposizione, questa volta, e non di minoranza. A convenienza non possiamo fare i consiglieri di opposizione e i consiglieri di minoranza quando volete un nostro sostegno “morale”.
Queste erano state semplicissime domande per conoscere, visto che non se ne è parlato in nessuna Commissione se non in quella di ieri. Quindi, avere una risposta e una reazione del genere dal presidente della I Commissione, Gabriele D’Abramo, sinceramente a me è dispiaciuto molto, perché noi qui dentro siamo per il bene collettivo, siamo propositivi quando l’interesse è generale e siamo selettivi quando l’interesse può scivolare verso una più o meno totale parzialità.
Gentilmente, l’assessora ieri mi ha fatto intendere che non conosce queste cifre, però noi vorremmo tanto e lo chiederemo. Sto già preannunciando l’accesso agli atti per queste storie, per cui se il Sindaco è a conoscenza, le sarei grato se rispondesse. Altrimenti ne discuteremo più in là, una volta avuta la possibilità della documentazione tramite l’accesso agli atti. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Lenti. Chiedo al Sindaco se deve intervenire.
Speaker : SINDACO.
No, non sono a conoscenza, perché le assegnazioni non passano da decisioni dell’Amministrazione. Gli alloggi immagino che siano stati assegnati sulla base di una graduatoria degli alloggi ERP. Lo fa l’ufficio, quindi, se c’è questa necessità, si affronterà con l’ufficio la verifica degli atti. Non è una decisione che fa la Giunta: È l’ufficio che istruisce la pratica e poi assegna in base alla graduatoria o al regolamento. Sempre l’ufficio. Non stabiliamo noi la quantificazione del canone.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Lenti non è oggetto...
Speaker : SINDACO.
Non è all’ordine del giorno la discussione su questi dettagli. Anche fosse presente la funzionaria, dovrebbe prendere il fascicolo e verificare. È una discussione… Ma questo non è escluso. Il canone degli alloggi ERP è stabilito dalla legge. C’è una delibera regionale che lo stabilisce. Quindi, l’unica, credo, domanda importante da fare è vedere se effettivamente lo pagano o non lo pagano. Questo è il tema. Il fatto della quantificazione, quello ha uno standard non predefinito dal Sindaco o dal funzionario.
Questo un po’ per rispondere. Non ho da rispondere perché non conosco i singoli casi, dopodiché... Questo è fuor di dubbio. È legittimissimo. Io mi auguro che si possa fare luce su eventuali problemi, ammesso che ce ne siano. Il contesto dell’ordine del giorno che stiamo discutendo non può e non deve entrare nei dettagli dei soggetti assegnatari, anche perché si tratta di privati che non possono essere oggetto di una discussione pubblica per lo meno, a meno che non ci siano questioni illecite o illegali. Al momento noi approviamo la delibera. Sì, ma non è all’ordine del giorno. Non è all’ordine del giorno, nel senso che la delibera parla degli immobili e quindi si discute della valorizzazione e della dismissione degli immobili. Dopodiché, se ritiene opportuno approfondire sugli aspetti della gestione dell’immobile, sull’assegnazione, i pagamenti, questo è un altro capitolo che possiamo affrontare e capire come stanno le cose. Se lei farà l’interrogazione o chiederà un chiarimento, le sarà dato come è giusto che sia. Penso anche che se si recherà presso l’ufficio a chiedere informazioni le saranno date come è giusto che sia. Del resto è un consigliere, ne ha facoltà e ha il diritto di sapere queste cose.
Sul fatto che la funzionaria sia qui, la delibera è su questi temi. Magari poteva in qualche modo, se richiesto, essere invitata a relazionare sul tema, non sui singoli casi di assegnazione o di canoni. Ma non ne potremmo parlare in questo contesto e in questo modo.
Speaker : PRESIDENTE.
Vi richiamo un attimo. È stata chiarita la vicenda. Ritorno a dire che è legittimo e sarà sicuramente oggetto di una discussione futura in seno a una Commissione o a un’interrogazione in Consiglio. Ricordo però sempre a tutti i consiglieri che gli uffici sono disponibili a poter fornire qualsiasi informazione che venga richiesta dai consiglieri.
Io non ho più iscritti a parlare.
Per dichiarazione di voto?
Passiamo alla votazione del quarto punto all’ordine del giorno: proposta di deliberazione Consiglio comunale avente ad oggetto articolo 58 del decreto legge del 25 giugno 2008, convertito in legge n. 133 del 6 agosto 2008. Approvazione piano delle alienazioni e delle valorizzazioni, anno 2022-2024.
Ricordo ai consiglieri che le operazioni di voto si svolgono premendo la presenza con il tasto 1 e successivamente il tasto 2 per il voto favorevole, tasto 3 voto contrario e tasto 4 voto astenuto.
È attiva la votazione. Prego, votare, consiglieri. Un attimo solo. Benissimo.
Chiuse le votazioni.
Votanti 17
Favorevoli 13
Contrari 1
Astenuti 3
Il punto all’ordine del giorno è approvato.
Chiedo ai consiglieri di votare anche l’immediata esecutività.
Un attimo di pazienza. Prego, consiglieri, per l’immediata esecutività.
La Segretaria mi dice di dare un’informazione. Abbiamo riscontrato quella nota richiesta dal consigliere Donatelli. Abbiamo fornito copia.
Dichiaro chiusa la votazione.
Votanti 17
Favorevoli 13
Contrari 1
Astenuti 3
Dichiaro approvato il quarto punto all’ordine del giorno.
Dichiaro chiusi i lavori del Consiglio comunale alle ore 17.50.
Buona serata a tutti.