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C.c. Grottaglie - 05.08.2022
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Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Traversa.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Per quanto riguarda le osservazioni, volevo dire che, forse per la fretta, oggi stiamo facendo una riunione di Consiglio comunale che non tiene in considerazione l’articolo 8 del Regolamento comunale. Quindi, chiedo alla Segretaria se è possibile fare un Consiglio comunale non seguendo le disposizioni in merito, nel senso che la pubblicità del Consiglio comunale deve essere data – dice il nostro Regolamento – attraverso l’affissione di manifesti pubblici, e a me non è sembrato, almeno nel giro che ho fatto io in alcune zone di Grottaglie, di vedere alcun manifesto pubblico che lo pubblicizzasse alla cittadinanza. Se mi sono sbagliato però…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliera Traversa, non si è sbagliato. Ma come lo stesso Regolamento non prevede la diretta streaming. Allora, noi abbiamo concordato…
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Lo sapevo che avrebbe detto questo. Comunque, con me non ha concordato nulla. Voglio dire se è possibile derogare al Regolamento scritto.
Speaker : PRESIDENTE.
Le stavo finendo di rispondere. Volevo dire che…
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Se è possibile. Se non è possibile, allora la invito, Presidente, a fare delle riunioni in maniera che si possa modificare. Questo voglio dire. Mi faccia finire. Modificare il Regolamento. Non ci vuole niente a modificare. Però, siccome il Regolamento è la nostra Carta, se c’è da modificare, facciamo in modo che venga modificato. Chi di competenza si assuma la responsabilità di convocare i consiglieri in una Commissione per modificare il Regolamento. Altre eccezioni che lei può fare, Presidente, le può fare a voce, ma vale il Regolamento, non quello che ci siamo detti, perché non siamo mai stati… Forse lei si riferisce al Consiglio comunale precedente. Ma il Consiglio comunale che è insediato dal 15 novembre non è mai stato chiamato a decidere – mi dia degli atti – sulla possibilità che il Consiglio comunale potesse sorvolare sul Regolamento comunale.
Quindi, se l’intenzione è quella di cambiare, ne possiamo anche parlare. Al momento, però, voglio ricordare alla Segretaria che vale ciò che è scritto, ciò che è sancito da Regolamento.
Speaker : PRESIDENTE.
Vale ciò che è scritto. Comunque, le ricordo, consigliere Traversa, nonché Capogruppo, che lei partecipa alla Conferenza dei Capigruppo, che è l’Organismo preposto alla regolamentazione e al funzionamento del Consiglio comunale, e in quella sede – qualcuno mi smentisca se dico cose diverse – abbiamo concordato l’istituzione di una Commissione preposta alla modifica dello Statuto e del Regolamento per adeguarlo… Un attimo, per favore. Guardi, le regole funzionano come da norma. Non è che la mattina mi alzo e abrogo un comma di un regolamento. Non ne ho la facoltà, come non ce l’ha nemmeno il Sindaco. Noi abbiamo concordato assieme – me ne darete conferma – che apriremo la Commissione per la modifica dello Statuto e del Regolamento proprio per venire incontro a quello che lei ha fatto emergere. Certo, certo.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
Con il Regolamento ci auto-vincoliamo al rispetto di quelle disposizioni, non c’è dubbio. Quindi, chiaramente la pubblicità va data anche a mezzo di manifesto alla cittadinanza. Anche se il principio di pubblicità è comunque garantito considerata l’informatizzazione di tutto, quindi l’Albo pretorio, il sito istituzionale. Chiaramente l’effetto finale è comunque raggiunto, perché l’obiettivo è quello che la cittadinanza abbia conoscenza della convocazione del Consiglio comunale… No, finisco. Chiedo scusa, non ci accavalliamo. Quindi, nel rispetto delle regole chiaramente c’è anche un principio della sostanza, oltre alla forma, non c’è dubbio, che va comunque tenuto conto, sia la forma sia la sostanza, nel senso che occorre rispettare il Regolamento. Rimane il fatto che, comunque, la pubblicità della seduta ha avuto luogo grazie alla pubblicazione in Albo pretorio sul sito istituzionale dell’avviso di convocazione del Consiglio comunale, rimanendo ferma l’osservanza del Regolamento. No, non si può derogare. Sto dicendo la stessa cosa che sta dicendo lei. Certo, io non sono depositaria della verità, do un’interpretazione, chiaramente. Ho detto che va rispettato il Regolamento, ma in ogni caso non è stato violato nella sostanza il principio perché la pubblicità è stata data. Indubbiamente andava fatta anche a mezzo di manifesti.
Speaker : PRESIDENTE.
Ringrazio la Segretaria e il consigliere Traversa. No, non è previsto come punto all’ordine del giorno. Io ho chiesto semplicemente se c’erano osservazioni nel rispetto del principio che vige di chiedere ai consiglieri se ci sono tutti o se c’è da attendere ulteriori consiglieri, non di discutere il tema.
Prego, consigliere Donatelli. Sia chiaro, non intendo aprire un dibattito.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente. Non ho nessuna intenzione di far aprire alcun dibattito. Mi voglio soltanto inserire in un dibattito che di fatto c’è a proposito, appunto, della trasparenza, del coinvolgimento e della partecipazione anche dei cittadini.
Voglio ricordare – lo abbiamo detto tante volte, ma non è mai successo niente – che esiste il sito internet, l’Albo pretorio, come diceva la Segretaria, eccetera, che è assolutamente deficitario di tantissime informazioni, a cominciare dal fatto che, se uno vuole sapere qual è il Regolamento del Consiglio comunale, quello attuale, non quello che faremo, non esiste andando su quel sito. Come non esiste se io voglio sapere quante Commissioni ci sono a Grottaglie, chi fa parte delle Commissioni, a quali Gruppi appartengono i consiglieri comunali. Questo è assolutamente inesistente all’interno di quel sito. Quindi, chiedo, per l’ennesima volta, che si mette riparo a questo, come a tante altre cose, che adesso non intendo citare.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie per la segnalazione, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie a lei.
Speaker : PRESIDENTE.
Questo è già stato oggetto di una comunicazione precedente, con una verifica fatta dalla Segretaria. Non potendo fare in tempo reale la verifica, assolutamente gli uffici prenderanno nota della segnalazione e verificheranno effettivamente se c’è o meno l’assenza di trasparenza o, comunque, di pubblicazione di alcuni dati.
Detto questo, procederei… Credo che, a margine, ci si possa fermare negli uffici, a margine del Consiglio comunale, e verificare la sussistenza o meno delle lacune sul sito istituzionale.
Detto questo, chiedo alla Segretaria di procedere con l’appello nominale. Ricordo ai consiglieri che la presenza va marcata pigiando il tasto “1” sulla propria tastiera. Prego.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
D’Alò Ciro (presente); Annicchiarico (assente); Attanasio (presente); Bais (presente); Carbotti (presente); Carrieri (presente); Cassese (presente); D’Abramo (presente); D’Alò Saveria (assente); De Carolis; Donatelli (presente); Gianfreda (presente); Lacava (presente); Lenti (presente); Marangella (presente); Marchese (presente); Marinelli (presente); Mingolla (presente); Mirto (presente); Orlando (assente); Petrarulo (presente); Russo (presente); Santoro (presente); Traversa (presente); Zimbaro (presente).
Speaker : PRESIDENTE.
Comunico alla Segretaria che la consigliera D’Alò e il consigliere Orlando mi hanno inviato formale comunicazione di assenza, mentre il consigliere Annicchiarico arriverà in ritardo.
La seduta è valida.
Procediamo con il primo punto all’ordine del giorno: “Interpellanza prot. n. 21159 del 08/07/2022 su: ‘Mettere in sicurezza via Madonna di Pompei’, presentata dal Gruppo consiliare ‘Partito Democratico’”. Credo che sia a firma del capogruppo Franco Donatelli, a cui passo la parola. Prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Questa è una interrogazione che non riguarda soltanto la via che è citata, via Madonna di Pompei, ma è un invito sostanziale a provvedere a mettere in sicurezza le strade di Grottaglie laddove presentano pericoli particolari. Non aspettiamo che succeda qualcosa di grave, perché ci sono strade che andrebbero messe maggiormente in sicurezza.
In passato abbiamo parlato anche all’interno del centro abitato della messa in sicurezza con una interrogazione, per esempio, sui passaggi pedonali, sugli scivoli per i disabili, sulla carenza assoluta di strisce pedonali. Insomma, non c’è la sicurezza che ci vorrebbe sulle nostre strade.
Per quanto riguarda l’interrogazione specifica, parliamo di via Madonna di Pompei e, in particolare, del tratto che va subito dopo la fine della salita che c’è nel primo tratto della via fino all’incrocio con la statale, che si trova molto più in là. La zona in particolare è quella riguardante la zona vicino alla chiesa della Madonna di Pompei. Qual è il problema che abbiamo sollevato con l’interrogazione. Sostanzialmente sono due i problemi. Il primo riguarda il fatto che, essendo una strada molto trafficata, sono centinaia le auto che passano, perché quella strada, come ho detto prima, collega il centro abitato con la strada Taranto-Brindisi, quindi è molto trafficata, tra l’altro da una parte e dall’altra della strada ci sono tantissime abitazioni, però quello che manca in quella strada, soprattutto in alcuni tratti in particolare, è la completa assenza di una banchina che consenta a chi transita a piedi, ai pedoni, di camminare in sicurezza, cosa che al momento non è garantita in quanto non c’è assolutamente nessuna banchina su questo tratto di strada.
L’altro problema che abbiamo messo in evidenza è il fatto che non esistono canalette di scolo al bordo di questa strada, il che provoca problematiche anche abbastanza serie, perché quando piove, essendo in pendenza quella strada, succede che ci sono accumuli enormi di acqua che vanno a sfociare nelle strutture adiacenti alla strada, in particolare alla chiesa della Madonna di Pompei, che è stata oggetto più volte di allagamenti perché, non essendoci nessun canale di scolo che faccia defluire l’acqua piovana, chiaramente l’acqua va dove è più semplice arrivare, quindi molto spesso è accaduto che la chiesa si sia allagata. Anche recentemente, qualche settimana fa, c’è stato, nonostante il periodo non proprio consono per quanto riguarda le piogge, l’ennesimo allagamento della chiesa. Tant’è che i responsabili della chiesa hanno realizzato a fianco alla chiesa delle barriere fatte in modo artigianale, nel senso che hanno messo dei vasi per contenere l’acqua, hanno innalzato la soglia della chiesa per limitare almeno l’ingresso dell’acqua quando piove tantissimo.
Infine, c’è un problema anche di pericolo, che per il momento è stato scongiurato, che si verifica quando c’è l’allagamento di acqua, che crea danni e anche pericoli alle strutture vicine. In particolare, anche qui, lungo un’area di competenza sempre della chiesa che si affaccia sulla strada, c’è un muretto che fino a qualche mese fa era assolutamente pericolante. Tant’è che mi sono recato in quel periodo perché mi hanno chiamato a verificare questa incongruenza e in effetti c’era un muretto che da un momento all’altro poteva crollare, soprattutto se ci fosse stata una inondazione, come ogni tanto avviene anche qui a Grottaglie. Lì è assolutamente pericoloso perché, tra l’altro, quell’area è destinata, come è destinata anche in questi giorni, a essere utilizzata come campo scuola per i bambini. Quindi, immaginiamo decine e decine di bambini che transitano da quelle parti, che giocano in quell’area, con quel pericolo che c’era, perché per fortuna non c’è più in quanto è stato messo in sicurezza, da parte ovviamente dei proprietari, quel muretto. Ma questo non ha risolto, ovviamente, i problemi che abbiamo citato.
Chiediamo, quindi, all’Amministrazione comunale di prendere in carico questa problematica, che per la verità non è soltanto su Via Madonna di Pompei. Sulla stessa via Madonna di Pompei, se vogliamo, anche prima di arrivare vicino alla chiesa, dalle parti dove esisteva prima il CIM, anche lì c’è un problema analogo. Come un problema analogo c’è anche su via La Sorte, a partire da via Calipari, più o meno in quella zona, fino a scendere verso il centro abitato. Allora, l’invito e l’impegno che chiediamo all’Amministrazione comunale è di lavorare e di mettere in sicurezza queste strade. Possiamo anche capire che ci sarà qualche problema anche dal punto di vista finanziario, ma io ritengo che sia assolutamente superabile viste le disponibilità che in ogni caso il Comune di Grottaglie riesce ad avere, come testimoniato dagli avanzi di amministrazione, che per fortuna sono sempre abbastanza consistenti.
Chiedo un impegno preciso e non generico, della serie “grazie della dell’interrogazione, vedremo, faremo eccetera”, ma vorremmo qualche impegno più concreto, del tipo quando e come verrà messa in sicurezza questa strada, come anche le altre strade che ho citato.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
All’interrogazione risponde il Sindaco. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Consigliere, sempre per educazione, grazie per questa interrogazione. Evidentemente la risposta non può che essere: prendiamo atto di una cosa che già conosciamo; gli assessori già si sono fatti carico di valutare questo problema, emerso non oggi, ma problema che c’è storicamente in quel luogo.
Oggi emerge perché c’è un campo scuola lì di fianco, quindi ci si rende conto di questo problema e ce ne rendiamo conto anche noi. Sicuramente valuteremo e faremo anche delle valutazioni economiche su quell’intervento, oltre che ragionare sul fatto che non è possibile poter fare un intervento risolutivo per intercettare le acque meteoriche con fondi comunali, perché sa meglio di me, avendo fatto l’assessore ai lavori pubblici per oltre un ventennio, quant’è costoso e impegnativo un intervento di questo tipo su quella strada. Quindi, gli uffici valuteranno il da farsi.
Certamente l’avanzo di amministrazione che abbiamo approvato la scorsa settimana prova a dare delle risposte a delle priorità. Bisogna capire dove si riesce ad arrivare con quei soldi. Mi dispiace che non l’abbiate votato, pur facendo sempre presente cose che si devono fare. Di fatto, quando c’è da votare per mettere i soldi per fare le cose voi votate contro. Quindi, è un controsenso anche questo modo di procedere. Anche perché l’avanzo è del Comune, non è mio, né c’erano strade. Quindi, metteremo questa segnalazione negli appunti delle cose da fare e ovviamente gli uffici daranno le priorità giuste e necessarie. Sulla questione della fogna bianca, è evidente che non basterebbe tutto l’avanzo che abbiamo messo per poter risolvere questo problema. Quindi, la incartiamo e la metteremo tra le priorità dell’Amministrazione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Chiedo al consigliere Donatelli se ha necessità di replicare. Prego, consigliere.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Certamente non mi aspettavo delle risposte diverse da queste, però diciamo che gli interventi si possono fare anche senza fare progetti faraonici. Io non ho parlato di fogna bianca, perché mi rendo conto che fare la fogna bianca su quella strada… Una volta si usavano le canalette laterali… Per farle defluire più giù. È diverso. È chiaro che la soluzione è quella della fogna. Però, nel frattempo fate qualche cosa. Come hanno fatto quelli della chiesa che hanno messo delle protezioni artigianali, così il Comune può mettere qualche protezione un po’ più professionale. Perché no? Parlo della defluizione dell’acqua. Va bene, fate il sorrisetto solito su queste cose… Sto dicendo che, nel frattempo, ci sono delle soluzioni alternative che possono dare in qualche modo una risposta. Quello di dire “stiamo vedendo, vedremo, lo prendiamo in carico, lo faremo chissà quando eccetera” non mi sembra che sia neanche rispettoso nei confronti del Consiglio comunale stesso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
È chiuso il primo punto all’ordine del giorno.
Prima di passare al secondo punto all’ordine del giorno, cedo la parola alla Segretaria comunale. Prego, dottoressa.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
Per chiudere il discorso della trasparenza e del sito istituzionale, il Regolamento del Consiglio è regolarmente pubblicato in “Amministrazione Trasparente” e sul sito istituzionale. Come? No, ci sono tutti i regolamenti. Ci sono, ci sono. Vi prego solo di verificare prima, perché ci possono essere sicuramente delle dimenticanze. Nel caso specifico non ci sono. No, no, c’è sempre stato. Va bene.
Speaker : PRESIDENTE.
È una doverosa precisazione fatta in tempo reale dalla Segretaria, una verifica, quindi non c’è stato modo di intervenire in sede. Detto questo, l’invito è a segnalare nelle modalità convenzionali. Però, creare allarmismi per mancanza di trasparenza… Vanno fatte le verifiche, consigliere Donatelli. C’è stata la fase di travaso dei dati dal vecchio portale al nuovo portale che sicuramente ha necessitato dei tempi, appunto, di travaso dei dati. Però attualmente sono mesi che è così.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
Pubblicare lo pubblichiamo sul sito. Sì, certo. Diciamo che la sezione “Amministrazione Trasparente” e l’obbligatorietà della pubblicazione dei dati sono previste dal decreto legislativo n. 33, come declinato nella sezione “Amministrazione Trasparente”. Se lì mancano degli elementi, chiaramente vanno segnalati con una segnalazione circostanziata e provvediamo immediatamente. No, chiedo scusa, perché se lei mi dice che il Regolamento non c’era e il Regolamento c’è sempre stato diciamo che il problema non è dell’Amministrazione, il problema è di riuscire, in realtà, a verificare quello che è pubblicato, che mi rendo conto, ma non per problema del Comune di Grottaglie, per la legislazione di carattere nazionale… In realtà, la sezione “Amministrazione Trasparente” è abbastanza articolata, è piena di dati e non sempre è facile districarsi nella sezione. Questo sicuramente. Però, i dati ci sono. Inoltre, c’è un nucleo di valutazione che verifica la trasparenza, di cui io sono presidente, per cui garantisco che quasi tutti i dati sono completi.
Quello delle Commissioni è un elemento in più. Comunque, se ritenete, possiamo pubblicare i verbali. Quello che ritenete pubblichiamo. Date disposizioni… Io credo che non sia così, perché i Regolamenti delle Commissione ci sono. Allora, questo, pur se non c’è una obbligatorietà di pubblicazione sul sito, si può implementare, perché la trasparenza è un elemento che più c’è meglio è. Per cui, se in sede di Commissione ritenete e date delle direttive sulla pubblicazione e su che cosa pubblicare, lo pubblichiamo. Nessun problema, assolutamente.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Segretaria.
Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: “Mozione prot. n. 21714 del 12/07/2022 su: ‘Ciclovia in via Messapia’ presentata da n. 5 consiglieri comunali: F. Donatelli, C. Petrarulo, A. Traversa, G. Marinelli e M. Carrieri”.
Chiedo ai consiglieri chi vuole illustrare la mozione. Faccio presente che nella richiesta della presente mozione c’è un richiamo alla II Commissione, che ha svolto regolarmente, successivamente alla presentazione della mozione, i lavori, pertanto questa mozione in seno alla Capigruppo non è stata discussa perché presentata subito dopo, per cui confermo che è stata evasa la richiesta di convocazione della II Commissione.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Presidente, quando deve dare le informazioni, le deve dare complete. Evidentemente le sfugge qualcosa. Allora, su questo specifico argomento il 6 giugno cinque o addirittura sei consiglieri comunali hanno fatto richiesta di convocazione della Commissione comunale. Ricordo a lei e alla Segretaria che, nel momento in cui si riceve una richiesta di convocazione della Commissione, la Commissione stessa deve essere tenuta entro sette giorni. Allora faccia il conto: 6 giugno più sette giorni, quando si doveva fare la Commissione? Primo.
Secondo. Quella Commissione siamo stati costretti a reiterarla nel momento in cui abbiamo presentato la mozione, perché nella mozione diciamo due cose, e una delle due, appunto, è quella di convocare la Commissione, che in effetti si è tenuta. Non ho detto che non si è mai tenuta. Ma si è tenuta esattamente il 20 luglio, quindi abbondantemente superati i famosi sette giorni.
Entriamo nel merito della mozione. La mozione riguarda in generale la cosiddetta “Ciclovia dell’Acquedotto” e in particolare quello che è stato realizzato su via Messapia. Nel mese di maggio abbiamo avuto conoscenza, un po’ tutti i grottagliesi, che è stata realizzata in via Messapia quella che viene definita una ciclovia, ma di tutto si può parlare meno di una ciclovia normale. Forse è una ciclovia per ciclocross, ma non certamente per quella che è la funziona di ciclovia. Ecco perché noi chiedevamo, non avendo nessuna documentazione: facciamo la Commissione, vediamo di avere qualche informazione in più. Cosa che evidentemente è importante sapere per esprimere dei giudizi e per chiedere quello che chiede la mozione, e cioè quello di rimuovere quello che è stato realizzato in via Messapia.
In tutto questo l’elemento più importante da mettere in evidenza, a parte la pericolosità di quel tipo di ciclovia, è l’assenza di documentazione. Noi finalmente abbiamo fatto quella Commissione, alla presenza dell’assessore Blasi, alla presenza della responsabile del Settore Lavori pubblici, però, guarda caso, in quell’occasione non c’è stato un foglietto relativo a quel progetto di via Messapia, assolutamente niente. L’assessore è venuto con una planimetria, ma riguardava l’altro progetto, il progetto successivo, quello su viale Matteotti, non su via Messapia. Allora, noi ci siamo chiesti… Poi mi risponde, assessore, con dati di fatto, però.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Donatelli, continui. Grazie.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Infatti, quello che è mancato anche in quella sede, dopo tanto tempo si è fatta, appunto, la Commissione, ma non si è entrati nel merito, nel merito è entrato l’assessore minimizzando un po’ tutto e dicendo: sì, qualche problemino c’è, ma lo risolveremo, non vi preoccupate. Ed è uno degli elementi che è emerso.
L’altro elemento che mi permetto di ricordare anche ai miei colleghi della maggioranza è questo: quanti di voi conoscevano, prima dell’interpellanza e poi della mozione, questa problematica relativa a via Messapia? Io penso pochissimi, forse nessuno, secondo me.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Attanasio, faccia terminare. Consigliere Attanasio, faccia terminare. Poi interviene.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Anche perché di documentazione non ne abbiamo vista. Non ne abbiamo vista! Non ce n’è! Essendo un lavoro pubblico, dovrebbe riguardare il Settore Lavori pubblici. Io più volte mi sono recato al Settore Lavori pubblici e queste sono le parole dette dal responsabile di quel settore: io – facendo anche questo gesto – non ho mai visto una carta, non ho visto mai niente, non conosco proprio questa problematica. Posso fare nome e cognome: geometra Davide Caputo, responsabile del Settore Lavori pubblici. Questo vi sembra normale? Cioè, il Settore Lavori pubblici che non sa assolutamente niente di un lavoro riguardante i lavori pubblici sul territorio di Grottaglie. Ecco perché noi chiedevamo: vogliamo capire, ma che cosa sta succedendo a Grottaglie, sul nostro territorio, che non ne sappiamo niente?
Allora, siccome noi non ci fidiamo solamente delle apparenze, tentiamo di capire come stanno effettivamente le cose, e scava e scava qualche cosa si riesce a trovare, con grandissime difficoltà. Mi rivolgo ancora una volta alla Segretaria. Il fatto di cancellare dopo quindici giorni tutte le delibere, per motivi di privacy, quello che vuole lei, non ci aiuta. Se io voglio capire che cosa è successo il giorno in cui è stato approvato il progetto esecutivo come faccio? Sono costretto ad andare dagli uffici e vedere di trovare quella delibera riguardante l’approvazione di quel progetto, che non c’è. Questo è il vero dramma. In ogni caso, qualche cosa siamo riusciti a saperla su questo aspetto, ed è veramente inquietante. Mi rivolgo al collega che mi ha interrotto su questa cosa. Lui sa tutto su questo e io non so niente su questo. So soltanto un fatto: su questi lavori che sono stati fatti sul nostro territorio c’è stato un casino di situazioni che si sono create nel corso di questi anni, c’è stata una girandola di incarichi tra RUP e Direzione lavori. Alla fine non si riesce a capire che cosa è successo. Ci sono state anche delle contestazioni nei confronti del direttore dei lavori, che evidentemente aveva autorizzato dei lavori che non erano previsti. Un contenzioso che è andato avanti per tantissimo tempo. Tant’è che la Regione Puglia a un certo punto chiede conto agli Enti interessati. Qui stiamo parlando di tre Comuni, il Comune di Martina Franca, il Comune di Villa Castelli e il Comune di Grottaglie. A noi, comunque, interessa la parte del nostro territorio. Tant’è che la Regione Puglia, il 30 luglio 2019, ci chiede conto: ma che sta succedendo? Peraltro, ci ha anche minacciato di revocare il finanziamento, in quanto il cronoprogramma era già saltato. Stiamo parlando del 2019. Immaginate successivamente che cosa è successo.
Questo è il quadro che siamo riusciti a ricostruire. Altro non siamo riusciti a ricostruire. Tant’è che ieri ho depositato una richiesta di accesso agli atti per capire come stanno le cose. D’altronde, quando alla responsabile del Settore Affari generali, che sembra sia quella che ha gestito questa fase, ecco perché è stato tenuto all’oscuro l’ufficio competente, l’Ufficio Lavori pubblici, quando alla responsabile del Settore Affari generali, che ha seguito questa vicenda, ho chiesto come stavano le cose e se avevamo della documentazione aggiornata mi ha risposto: per la verità, ho chiesto tantissime volte al RUP, che è di competenza del Comune di Villa Castelli, e non ho mai avuto una risposta. Quello che dico evidentemente si può sempre verificare se corrisponde al vero.
Una cosa è certa: sono cambiati in poco tempo i tecnici interessati, il RUP è cambiato addirittura tre volte. Avevamo prima l’architetto Giuseppe Urgese, poi l’ingegnere Vitantonio Mastro, infine l’attuale, l’ingegnere Giovanni Leuzzi. Di nomina, la competenza è del Comune di Villa Castelli. Stessa cosa riguarda il discorso della Direzione lavori, sempre di competenza del Comune di Grottaglie, visto che il Comune di Grottaglie ha nominato prima un direttore dei lavori, l’ingegnere Tiziana Piro, e successivamente, anche su richiesta del RUP, che vi dà la conferma del clima acceso e di conflitto che c’è all’interno di questa problematica, su richiesta del RUP, è stato sostituito il direttore dei lavori, e quindi dall’ingegnere Tiziana Piro si è passati all’attuale ingegnere Gianluca Ciriello. Questo vi dà la conferma, appunto, di quale clima sta all’interno di questi lavori.
La stessa ditta che è stata interessata, che ha vinto l’appalto, che ha iniziato i lavori, ha iniziato i lavori per la precisione il 26 novembre 2018, dopo un mese sono stati sospesi i lavori, dopo un mese. Dopodiché, anche alla luce di questo conflitto tra i tecnici, tra il RUP e la Direzione lavori, a quel punto la ditta ha chiesto di rescindere questo contratto. Anche perché in questo conflitto è successo che ci sono stati degli ordini di lavoro che non sono stati autorizzati dal RUP, per cui sono stati fatti dei lavori senza avere l’autorizzazione del responsabile unico del procedimento, lavori che sono stati eseguiti senza l’autorizzazione del RUP e lavori che non sono stati preventivamente quantificati né dal punto di vista della quantità né dal punto di vista economico. Quindi, dal punto di vista dei lavori pubblici è qualcosa di gravissimo che è successo attorno a questo progetto. Tant’è che a un certo punto la ditta ci ha salutati, e si è arrivati alla rescissione contrattuale, senza regolarizzare i lavori che sono stati fatti dalla ditta. Tant’è che alla ditta alla fine sono stati pagati 45.000 euro, di cui di competenza del Comune di Grottaglie 7.285,50 euro.
Questo è il quadro inquietante che sta all’interno di questi lavori e noi Consiglio Comunale siamo stati assolutamente tenuti all’oscuro di tutto questo, nonostante le tantissime richieste che sono state fatte. Ripeto, noi vogliamo ulteriormente approfondire questa cosa, però chiediamo che ci vengano messe a disposizione le carte che ci sono. Quindi, fateci sapere come stanno le cose.
Nel frattempo con la mozione, augurandomi che ci sia un dibattito in questo Consiglio comunale, diamo l’indirizzo al Sindaco e alla Giunta di verificare bene come stanno le cose e, quindi, di adottare, magari anche con atti di autotutela, tutte quelle decisioni che vanno prese in questa direzione che portino allo smantellamento di quello che è stato realizzato su via Messapia e al ripristino reale e legale della pista ciclabile che è stata realizzata su quel territorio, e cioè su via Messapia. Quindi, noi chiediamo alla responsabile del Settore Affari generali che ci sia consegnato o, quantomeno, ci sia dato in visione il Piano della mobilità ciclistica e pedonale, con la possibilità di estrarre copia eventualmente del progetto della Ciclovia dell’Acquedotto pugliese relativamente al territorio di Grottaglie. Ma la domanda che ci facciamo, che per la verità l’ha messa nero su bianco il collega Traversa, è di chiedere agli Enti interessati: la situazione è proprio tranquilla dal punto di vista del Codice della strada? Quindi, noi chiediamo, per competenza, che ci sia anche il parere del Comando della Polizia locale, se c’è.
Vedremo come andranno le cose, a cominciare dal dibattito di questa mattina. Grazie
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Dichiaro aperta la discussione. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Prima di procedere, ho bisogno di capire se la mozione dobbiamo approvarla con riferimento al primo punto, quindi di predisporre gli atti finalizzati allo smantellamento della struttura, o con riferimento all’accesso agli atti. Voglio soltanto capire se la domanda è questa. La mozione è vostra. La mia è una domanda. Scusate, la mozione la presentate voi, quindi dobbiamo capire se il Consiglio comunale… Scusate, fatemi capire. Voglio capire se il Consiglio comunale si deve esprimere… Siccome la II Commissione è già stata convocata, voglio capire se rimane da decidere semplicemente se i consiglieri Donatelli, Petrarulo, Traversa, Marinelli e Carrieri chiedono lo smantellamento della pista ciclabile. Questa è la domanda. Quindi, rimane questa? No, non è oggetto della mozione. Quella la farete, come è giusto che sia, tramite accesso agli atti. La richiesta della mozione oggi è questa: smantellare la Ciclovia dell’Acquedotto. Ma quella è dell’Acquedotto. Questo è il tema. Voglio essere chiaro nella discussione perché tutti dobbiamo sapere cosa stiamo discutendo. Comunque, non esiste che smantelliamo via Messapia. Voi chiedete lo smantellamento della Ciclovia dell’Acquedotto, che riguarda anche via Messapia. Questa è la domanda alla quale, prima di partire, è preliminare la discussione.
Speaker : PRESIDENTE.
Vi prego, non anticipate le risposte. Vi prenotate e intervenite. Così evitiamo di interloquire. Grazie.
Prego, consigliere Petrarulo.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Tanto per cominciare, il percorso iniziale della pista ciclabile, chiamata “Percorso della ciclovia”, era un altro, poi è stato modificato. Quando si vede la pista ciclabile di via Messapia, nonché il percorso che continua, non tanto quello di viale Matteotti, ma quello che dovrebbe continuare ancora, si nota che sono stati fatti degli errori fondamentali, secondo il mio punto di vista: non si conosce il territorio grottagliese, non si conoscono le realtà e le esigenze che ha chi va in bicicletta e chi no. Automaticamente non ci si rende conto… Consentimi di dire quello che penso. Non ci si rende conto di cosa sta comportando… E io sto cercando di spiegare il perché. Quella pista ciclabile, che tutto può essere chiamata tranne che pista ciclabile, è veramente pericolosa, per una serie di motivi. E io ti sto spiegando il merito del perché.
Speaker : PRESIDENTE.
Vi invito a non interloquire.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Io non sto rispondendo a te. Oltre a rispondere a te sullo smantellamento, sto facendo l’intervento sulla mozione e sul perché si è ritenuto opportuno, rafforzando il concetto che è stato fatto dal consigliere Donatelli.
Primo: non ha una sua uniformità, il percorso. A me piacciono le piste ciclabili, dove possono essere compatibili e assimilabili al territorio. Quella pista tutto è tranne che una pista ciclabile, considerando le continue interruzioni e riprese, interruzioni e riprese. Oltretutto chi l’ha progettata probabilmente non è consapevole del territorio in termini specifici della zona grottagliese perché, oltre che essere pericoloso per chi dovesse andare in bicicletta o in monopattino, è pericoloso per chi ci abita, perché riduce la cubatura della strada, quindi il flusso dell’acqua piovana, qualora ci dovesse essere pioggia abbondante, se non addirittura bombe d’acqua, riducendo la cubatura aumenta – voi tecnici me lo insegnate – la forza dell’acqua, e oltretutto la direziona all’interno di garage o di case, per via di quei saliscendi, che non sono neanche dei saliscendi, ma sono interruzioni e riprese. Del resto, i saliscendi dovrebbero essere fatti con una certa gradualità, mentre lì sono fatti praticamente quasi con delle interruzioni nette. In questo modo, quindi, si rende anche un disagio per chi ci abita.
Qualcuno forse ha pensato che da questa parte o chi abbia firmato quella mozione non sia d’accordo sulle piste ciclabili. Non è così. Ma quando si fa una pista ciclabile bisogna sapere dove la si fa, bisogna sapere qual è l’impatto che ha sulla zona. Grottaglie – è giusto che chi non ne ha preso consapevolezza ne prendesse consapevolezza – ha una conformazione geografica un po’ particolare. Tant’è vero che continuiamo a chiamare il centro storico centro storico quando il centro storico non è il centro del paese. Il paese si è sviluppato in un certo modo perché venivano, secondo tecniche di costruzione antiche, scavate le fondamenta e poi costruite le pareti. Si è arrivati da questa parte, ci sta la creta e ha avuto uno sviluppo un po’ anomalo verso nord. Simone, è così. Lo dice anche lo stesso Cervellati. Ci sono tesi di laurea.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Mirto, per favore. Vi invito a prenotarvi.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Ci sono tesi di laurea. Vi invito a studiarvi le tesi di laurea, oltre che la relazione…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Petrarulo!
Speaker : CIRO PETRARULO.
Sto continuando.
Speaker : PRESIDENTE.
Perfetto.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Detto questo, siccome si sviluppa anche su delle gravine, tant’è vero che abbiamo via Galvani chiusa da anni, c’è stata via Ferraris chiusa qualche anno… Hanno dovuto subire interventi importanti. C’è il tratto di via De Gasperi su cui noi, ahimè, potremmo – questo non è merito o demerito di nessuna Amministrazione – lavorarci per anni, ma sarà sempre soggetta a rassettamento. C’è piazzetta Unicef che nasce su una gravina. È pieno di gravine. Quindi, in un determinato periodo storico di Grottaglie si è fatta una speculazione legittima per quanto riguarda la parte edificabile, riducendo, ahimè, le corsie di molte strade. Sennò, non verrebbe giustificato il perché in una zona relativamente moderna quelle parallele a via Marconi, vedasi via Galvani e la via successiva, hanno delle carreggiate molto strette. Questo ha fatto sì che molte strade grottagliesi fossero di dimensioni “ridotte”.
Per di più, si è sviluppato su un dorso di una collina, quindi ci sono tratti in salita e tratti in discesa, le stesse, che nel momento in cui io faccio la pista ciclabile devo rendere fruibili al cittadino che va in bicicletta, al papà e alla mamma che vanno con i bambini. Voglio vedere a fare via Crispi in salita una famiglia con bambini. Magari studiando un percorso, quale era stato pensato qualche tempo fa, se ti ricordi, Ciro, un po’ più periferico, dove le strade sono più ampie, ci sono meno attività commerciali, quindi si riduceva una parte ridotta di parcheggi… A differenza, invece, di quale dovrebbe essere il disegno attuale, ci sarebbe una riduzione di circa il 30 per cento dei parcheggi su quelle zone. Quindi, chi l’ha progettato non solo ha sbagliato via Messapia, ma proprio non ha idea di cosa sia il territorio grottagliese, secondo me. La dimostrazione lampante di tutto ciò… Lo dico perché è passata circa una settimana, là stava quella pseudo-rotonda e là è rimasta. L’altra mattina ho visto una moto che ha fatto una frenata, se n’è andata di scodata ed è caduta, perché si è trovato questa pseudo-rotonda in mezzo. Cosa voglio dire? Facciamo attenzione perché, se un progetto potrebbe essere dal punto di vista dell’idea una bella cosa, dal punto di vista della realizzazione magari può diventare un pericolo reale.
Ecco perché quella mozione chiede sicuramente la rimozione di tutto ciò che riguarda il tratto di via Messapia, che ribadisco rimane essere particolarmente pericoloso per chi la percorre e per chi ci abita. Non faccio solamente una questione di parcheggio, che già è un problema. Però, chi decide di intraprendere un percorso di natura politica sulla riduzione dei parcheggi per favorire le piste ciclabili è legittimo, perché la pista ciclabile da qualche parte bisogna farla. Ma quel tratto in quel modo non è accettabile. Quella tecnica di fare piste ciclabili esiste nei litoranei, dove si riduce parte dei marciapiedi o si ampliano i marciapiedi facendo le rialzate, scendendo e salendo gradualmente per dare l’accesso ai bagni al mare, ma non nelle città, non nelle città. Ecco perché la mozione continua a mantenere quel tipo di richieste. Poi, valutiamole nel giusto modo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Si è prenotato il consigliere Traversa. Prego, consigliere.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Mi avvisi lei, perché lì non scorre il tempo. Okay. Grazie. Sì, lo so. Sì, sia per la mozione, che per una legalità, perché oggi mi sembra la giornata della legalità. “Durante la riunione del Consiglio comunale è severamente vietato l’uso del telefonino personale”: questo dice il nostro Regolamento. Ma siccome è da cambiare non vale quello che la legge prescrive. Segretario, non vale, perché tanto dobbiamo cambiarlo. Cerchiamo di rispettare anche queste piccole cose. C’è chi è morto, ucciso, dicendo che si combatteva il malaffare dalle piccole cose, da una cultura. C’è una legge del nostro Regolamento, rispettiamola.
Con questa mozione chiediamo lo smantellamento, Sindaco, ma significa il rifacimento di quel tratto. Quindi, non si è contro la ciclovia. Smantellamento sta per rifacimento di quel tratto di via Messapia. Qualcuno dice di esserne stato a conoscenza. Ebbene, voglio dire che, quando si parla di conoscenza, non si deve intendere una conoscenza personale, una conoscenza dei consiglieri comunali in un’Assise oppure in una riunione istituzionale. Questo non c’è mai stato. Lei, Sindaco, e anche voi, consiglieri, non potete rifarvi dicendo: questa è una cosa discussa. Noi siamo qui insediati dal 15 novembre e come tante altre cose non siamo messi al corrente solo perché progetti che venivano dall’altra Amministrazione comunale. È assurdo. Quando ci sono altre elezioni e si rinnova un Consiglio comunale, non è che si può dire: siccome quella cosa l’avevamo in qualche modo stabilita, non dobbiamo informare il Consiglio comunale di queste cose. È nostro compito dare un segno politico diverso, Sindaco, alla comunità, e direi anche più in là. Partiamo da Grottaglie, partiamo da noi a far rispettare e a rispettare un codice politico vero, non partitico, ma politico.
Segretario, non so se il silenzio-assenso vale per tutti gli uffici comunali. È una domanda, perché non lo so. Non so se passati i sessanta giorni quando un cittadino scrive e non ha risposta si deve pensare che quello che ha scritto il cittadino è giusto o sbagliato, o dopo passati i sessanta giorni l’ufficio comunale che non risponde va bene lo stesso? No. Ebbene, più di sessanta giorni fa io ho protocollato una richiesta alla Polizia municipale. Come lei sa, Segretario, perché è intervenuta, e la ringrazio per questo, anche mesi fa, perché anche mesi fa, dopo due mesi, nessuno mi aveva risposto e grazie al suo intervento ho avuto una risposta, qui sono passati oltre sessanta giorni e io non ho ricevuto una risposta dalla Polizia municipale rispetto a una mia lettera protocollata che, ironia della sorte, chiudeva dicendo: “Per esentare da possibili future colpe in vigilando l’Amministrazione comunale”. Cioè, io ho fatto una lettera alla Polizia municipale chiedendo chiarimenti su una specifica problematica riguardante via Messapia per esentare l’Amministrazione comunale da cause di incidenti o cose che si sarebbero potute verificare. Addirittura ho fatto la parte che avrebbe dovuto fare, penso, qualche consigliere di maggioranza. Qui è tutto scritto. Quindi, siccome il silenzio-assenso – lei ha fatto cenno con la testa – penso che valga per tutti gli uffici, devo pensare che, non avendo avuto risposta dopo i sessanta giorni, quello che io ho scritto ha un valore, quindi devo ritenere che le mie osservazioni siano giuste. Se uno non dà una risposta dopo sessanta giorni, automaticamente questa mia lettera diventa cosa, Segretario? Un falso o una cosa che ha conforto addirittura dal non aver avuto una risposta? Perché è così per tutti gli uffici. Lei mi ha detto di sì, anche se non l’ha dichiarato a voce. Quindi, vale anche per l’ufficio di Polizia municipale. Questo è grave.
Io non so se la delega è in carico al Sindaco, perché francamente con tutte queste evoluzioni dovrei avere sempre un fogliettino scritto, però chi ha in carico la Polizia municipale prego si faccia carico non di una risposta, perché dopo sessanta giorni non attendo più una risposta. Dopo i sessanta giorni questa lettera ha un valore. È una lettera che pone delle problematicità riguardo al tratto di pista ciclabile di via Messapia, signor Sindaco, non della ciclovia. Nessuno qua sta mettendo in discussione che Grottaglie debba avere o meno una ciclovia. Ma vorrei chiedere a chi ha seguito questi progetti se negli altri Comuni sono stati realizzati tratti di pista ciclabile simili a quello di via Messapia. Queste sono richieste. Se non ce lo dite voi, che dite di sapere tutto il progetto, scusate, chi ce lo deve dire? Negli altri paesi, a Martina Franca e a Villa Castelli, sono stati realizzati tratti come quello di via Messapia? A Brindisi? Noi facciamo parte di questi tre Comuni. Quindi, sono stati realizzati? A Brindisi sappiamo come sono le strade, consigliere Bais. Sono stati realizzati? Se sì, ditecelo! Sono mesi che chiediamo informazioni.
Mi dispiace che il Comando di Polizia municipale non abbia ritenuto… Ma per me era già dato perché, non esprimendosi, ha fatto intendere e capire tantissime cose. Io prego chi ha la delega alla Polizia municipale di chiarire questo discorso, perché è veramente bizzarro che un consigliere comunale protocolli una richiesta con specifiche indicazioni alla Polizia municipale e non abbia mai risposta. Sessanta giorni. Non so chi è a capo di questo ufficio a livello politico, ma c’è qualcosa – mi permetto di dire – che non funziona. È la Polizia municipale. Posso capire qualche altro ufficio che può avere dei ritardi, ma la Polizia municipale, se non risponde a un consigliere comunale, è molto grave, Presidente. E vale per tutti. Non è che vale per me. Addirittura in una lettera – ci tengo a sottolineare – in cui io mi preoccupo dell’Amministrazione comunale. Per chi volesse leggerla, è qui.
Il Consiglio comunale e i consiglieri comunali di questa consiliatura non sono stati per nulla resi partecipi di questo progetto. Non se ne può uscire qualcuno dicendo: sì, ma era un progetto che noi seguivamo. Infatti, sono sei anni che governate Grottaglie. Ma questo non implica che chi fa parte di una nuova consiliatura non debba essere messo al corrente. Come quando si va a fare un patto a Bari su uno spazio-porto è assurdo che i consiglieri comunali non sappiano nulla e lo debbano apprendere dalla stampa. E non si può tirare il discorso dicendo: va beh, ma quelli che stavano prima lo sapevano. Cosa c’entra? Ci troviamo in una situazione politica, signor Sindaco, ripeto, politica, non di elezioni né di partito, veramente strana. Diamo un segno diverso. Quando ci sono delle cose per Grottaglie – ognuno, poi, può fare delle osservazioni – almeno essere coinvolti nella conoscenza, nell’informazione. L’ho detto altre volte: non può venire da un post di Facebook. Io, Sindaco, ho appreso che lei era a Bari con il Presidente Emiliano e con il già consigliere comunale De Palma da un suo post su Facebook. Allora tutti quei presenti sanno tutto ciò che accadrà a Grottaglie da qui a dieci anni. Tutti voi lo sapete. Sono io l’unico che non lo sa. Ma foss’anche un unico e solo consigliere comunale, anche quel consigliere comunale deve avere modo di sapere, di conoscere quello che l’Amministrazione – siamo tutti noi amministratori, lo ripeto, di maggioranza e di minoranza – sta realizzando per Grottaglie.
Confermo, quindi, la richiesta di smantellamento e rifacimento, ovviamente, di quel tratto di via Messapia, anche alla luce di quello che lei ci ha detto lo scorso Consiglio comunale, quando ci ha comunicato che sono stati messi 150.000 euro per l’esproprio di quel bellissimo terreno di fronte a un istituto bancario, dove lei ha proposto di realizzare un parcheggio. Un parcheggio non so che utilità possa avere. Ma questo è un altro discorso. Parcheggio che dà proprio sulla pista ciclabile. Quindi, pensi lei, non solo tutti i tratti interrotti, non solo i dissuasori per handicap che sono presenti e che si aggiungono alle varie case e abitazioni, interruzioni di piste ai dossi… Perché quelli sono dei dossi. Non è una pista, sono dei dossi. Io non ho mai visto una pista ciclabile con dossi.
La prego, quindi, di prendere in considerazione il rifacimento. Ecco, se questo può aiutare, noi chiediamo il rifacimento di quel tratto, non l’abolizione della pista ciclabile. Ci mancherebbe. Quel tratto va rifatto, perché così com’è è causa sicuramente… Anche attualmente vorrei capire se i lavori sono stati consegnati o meno, perché lì si vedono tantissime auto parcheggiate. Quindi, i lavori sono terminati e sono stati consegnati? Oppure, sono ancora in una fase di realizzo? Perché se sono stati consegnati, lì ci dovrebbero essere dei cartelli che indicano la pista ciclabile e le auto non dovrebbero parcheggiare. Dovrebbe essere, comunque, un’orrenda pista ciclabile, ma pur sempre una pista ciclabile, ma così non è indicato da nessuna parte.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa.
Si è prenotato il consigliere Attanasio. Prego, consigliere.
Speaker : LEONARDO ATTANASIO.
Grazie.
Volevo rispondere al consigliere Donatelli. Posso chiamarla Francesco? Ci conosciamo da vent’anni. (Interruzione fuori microfono) Ventuno, ventidue, quello che è. Siccome stavo in quella Commissione, e non eravamo tanti, eravamo cinque o sei, è uscito un articolo non a nome tuo, ma a nome del PD, dove tu dicevi che avevi certezza che numerosi consiglieri erano all’oscuro di questa ciclovia. Oggi tu stai dicendo un’altra cosa, e cioè che pensi che forse noi non ne sapevamo niente. Quindi, ti devo fare una domanda: eravamo all’oscuro o non eravamo all’oscuro? E chi sono questi consiglieri di maggioranza che quel giorno hanno detto “noi non sapevamo niente”? C’erano altri consiglieri presenti. Io quel giorno mi ricordo che quando ha spiegato l’assessore Blasi solo il consigliere Gianfreda parlava, perché è un tecnico: giusto?
Però voglio chiederti, gentilmente, siccome la politica la sai fare, Francesco, e questa non è politica: non mettere in bocca cose che non abbiamo detto. L’hai fatto a nome del Pd, Francesco: chi sono i consiglieri di maggioranza che hanno detto quel giorno che noi non ne sapevamo niente?
Basta. Tutto qua.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Attanasio.
Si è prenotato il consigliere Lenti. Prego.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Grazie, Presidente.
Sinceramente, assistere a queste discussioni senza riuscire a capire una possibile risoluzione del problema mi lascia un pochettino interdetto.
Quella ciclovia, caro assessore e caro Sindaco, così com’è fatta, è una ciclovia inutile. Io ad oggi non ho visto un solo ciclista che l’abbia percorso. Ho visto macchine e camion parcheggiare; ho visto un restringimento di carreggiata, pericoloso per l’incolumità dei pedoni che in quella zona è molto frequentata da pedoni, sia per la banca che per altri servizi.
Il fatto di voler scimmiottare Copenaghen, le piste ciclabili di Copenaghen, di Stoccolma, di Bruxelles, secondo me è sbagliato, perché in quelle zone le piste ciclabili nascono come opere di urbanizzazione primaria, non come zone di completamento, come state tentando di fare voi in maniera sbagliata.
Poi, vi offendete se uso dei toni forti, però non posso non dire che questa pista ciclabile di via Messapia è ancora di più il tratto che va verso padre Ignazio d’Amuri, a me ricorda tanto la corazzata Potëmkin di Fantozzi: quindi, pensate a cosa io mi possa riferire.
È inutile, e per lo più anche pericolosa. Voi dovete dirmi: questi tecnici, questo susseguirsi di tecnici hanno mai fatto un sopralluogo sulla via deputata ad essere interessata da una ciclovia? Io non posso comprendere e capire come mai su via Messapia ci siano 50 dossi, come mai all’altezza di via Padre Ignazio d’Amuri ci sia un dosso di bitume che è già in fase di sfaldamento, e non so perché non sono andato ancora più in là. Quello è un percorso sbagliato di pista ciclabile, cari miei. È inutile volerci atteggiare ad avere una pista ciclabile, una ciclovia soltanto per essere stati bravi ed aver intercettato i fondi senza una reale utilità per la collettività, cari miei.
Qui è mancato… Io vorrei chiedere all’assessore. che si è inalberato: ha fatto un sopralluogo, ha visto da tecnico a cosa sarebbe andata incontro quella ciclovia? Come si sarebbe rappresentata quella ciclovia? Pericolosa, inutile, che ha fatto ridere tutta l’Italia per come è stata effettuata. Quindi, cari miei, lì occorre studiare, o sarebbe occorso uno studio serio di fattibilità della ciclovia, non fatta così, tanto dobbiamo farla, dobbiamo spendere questi soldi, anche se poi viene sgretolata, come si sta verificando sui cordoli di via Messapia, dove c’è già uno sgretolamento dei cordoli per il parcheggio delle macchine.
Per cui io ritengo che quella pista, veramente, con un pizzico di buonsenso bisognerebbe avere il coraggio di smantellarla, ripristinare lo stato dei luoghi e valutare un’alternativa che potrebbe anche, se soltanto i tecnici… Sembra sia stata fatta da me quella pista ciclabile, assessore Stefani, da un medico, o da un avvocato, non da ingegneri o professionisti del settore.
Noi quindi riteniamo che quella pista sia inutile e pericolosa. Lì vicino ci sono anche dei pazienti disabili, per cui voi dovete dirmi se un paziente disabile deve uscire da via Messapia con la sedia, con la carrozzina elettrica e transita in quel momento il gruppo dei ciclisti chi dovrebbe avere la precedenza? Ci sono pazienti disabili gravi, in quella via.
Per non tenere in conto anche l’eventuale prossimo futuro ed imminente contenzioso con tutti i vicini della parte controlaterale della pista. Lì infatti quando piove c’è un accumulo di acqua di portata doppia, se non tripla, rispetto a quella che era allo stato preesistente. Secondo me quindi bisogna rifare tutto, ristudiare, rimodulare, e noi saremo al vostro fianco, se finalmente avrete un pizzico di umiltà e buonsenso per capire che quella è una pista pericolosa ed inutile.
Io quindi vi esorto a pensare un pochettino. È inutile andare a spendere soldi così, tanto sono di Pantalone; ma Pantalone siamo un po’ tutti noi, quindi valutare attentamente l’utilità di quella pista ciclabile, valutare quanti sono i ciclisti che potrebbero percorrerla, valutare se veramente è un valore aggiunto per la comunità di Grottaglie, e non semplicemente uno spreco.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Lenti.
Si è prenotato il consigliere Gianfreda. Prego ingegnere.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Farò un intervento in cui cercherò di esprimere il mio pensiero e fare un po’ la sintesi di quello che giustamente è stato qui rappresentato dai consiglieri di minoranza.
Tutto nasce secondo me da dal fatto che effettivamente la maggioranza pecca un po’ di presunzione, o di mancanza di trasparenza.
Noi abbiamo iniziato questo Consiglio comunale proprio con questo principio. Io ricordo a me stesso, non agli altri, probabilmente il Sindaco, che era anche consigliere di opposizione, ha vissuto insieme a me, quando lui era semplice consigliere, un periodo in cui la II Commissione era chiamata a visionare i progetti, le opere pubbliche, non solo i piani di lottizzazione, ma anche le opere pubbliche.
A Grottaglie cioè, nell’amministrazione, quando proponeva (aveva dei finanziamenti, con proprio finanziamento di bilancio, Cassa depositi e prestiti) la II Commissione funzionava seriamente, nel senso che veniva chiamata su tutti i progetti, e chiunque, chiaramente anche con il pungolo dell’opposizione, del proprio ruolo, ma anche con il contributo fondamentale dei consiglieri di maggioranza e dei tecnici del settore dei lavori pubblici si riusciva in molti casi a dare dei suggerimenti fondamentali che potevano non guidare. Mi risulta, in tutti gli anni in cui sono stato consigliere, che per la maggior parte delle opere pubbliche a Grottaglie l’opposizione non ha mai votato contro. Non mi risulta che l’opposizione abbia… Compreso questo. Anche il fatto di dare un contributo personale, ma anche il consigliere Donatelli, gli altri che erano presenti anche nel passato in cui si è discusso di questo problema, abbiamo sempre dato un contributo fattivo per realizzare sul nostro territorio una parte di opera pubblica che è un po’ più ampia, che parte da lontano. Ce ne saranno altre, così come abbiamo fatto ad esempio per il primo e secondo lotto dell’aeroporto, della viabilità, in cui avevamo dato delle proposte. All’epoca il Sindaco era consigliere, avevamo fatto delle proposte per far collegare quell’opera alla zona industriale senza entrare nella città, perché c’era un tappo che era riferito al sottopasso della ferrovia. Avevamo dato delle ipotesi, che poi chiaramente non sono ipotesi che si possono realizzare dall’oggi al domani, perché giustamente, come dice il Sindaco, per molte opere pubbliche c’è bisogno dei finanziamenti.
Quanto ai finanziamenti spetta poi alla macchina amministrativa reperire non solo con i fondi di bilancio, perché non si può far tutto, ma con le fonti di finanziamento.
Adesso saremo inondati da finanziamenti, quindi dobbiamo stare attenti con tutte le forme di finanziamento, con il PNR ed altre forme.
Qui nessuno è contro la realizzazione della ciclovia. Il consigliere Traversa l’ha detto in maniera, in italiano, comprensibile. Qui non abbiamo detto no alla ciclovia. I consiglieri proponenti non dicono, forse si sono espressi male, non nella mozione, ma nella lettura. Nessuno è contro la ciclovia.
Noi siamo contro… Ma anche nella II Commissione, attenzione: nella II Commissione le carte a disposizione erano pochissime. Io personalmente avevo chiesto delle sezioni che lì, in quel momento non mi sono state date, perché il progetto, anche in quel momento era carente di strumenti per poter comprendere come realmente si debba realizzare la ciclovia su via Matteotti, perché effettivamente quella su via… Non l’abbiamo visto, io non l’ho vista; i consiglieri presenti non l’hanno vista. La ciclovia sulla via Messapia cioè non c’era; o perlomeno, c’era il progetto generale, con l’indicazione.
Anche lì: se noi nei momenti giusti, prima delle fasi operative avessimo visto il progetto, avremmo posto dei problemi fondamentali. Il primo problema fondamentale era quello, avete discusso, il consigliere Donatelli e il Sindaco, della problematica delle acque meteoriche, cioè di come smaltire le acque meteoriche. Lo capisce non un tecnico, ma lo capiscono anche un medico, e anche un avvocato. Lo capisce anche un semplice operaio: capisce che se tu che restringi la carreggiata, restringi la volumetria in cui… Quindi, il pelo libero dell’acqua si innalza, e chiaramente lì avrete problemi… Avremo, la comunità. Giustamente, come diceva anche il consigliere Traversa – io non ho letto l’interrogazione – avremo un problema che può indurre poi i cittadini a chiedere il risarcimento danni perché si allargheranno gli scantinati, si allargheranno i piani cantinati, succederà quello. Ma anche se cadrà qualcuno.
Ad oggi, mi risulta che non è stata consegnata l’opera, che doveva essere recintata. L’opera adesso non deve essere fruibile, è chiaro? Adesso, non so la situazione tra l’impresa e la stazione appaltante, il RUP, come è posta la situazione. Ma quell’opera deve essere recintata, cioè, non è a disposizione dei cittadini.
Io so come funziona. Molte volte, in maniera informale, le amministrazioni, in particolare la parte politica, non vuole problemi e dice “dai, lasciala aperta”, in modo tale da non creare veri problemi, perché poi si creano veri problemi di viabilità, perché uno deve chiudere gli spazi, quindi deve mettere la segnaletica idonea, cioè il passaggio per i pedoni, per la viabilità, per i veicoli. Io so come funziona, come va il mondo e lo capisco anche.
Però in quel tratto, ma anche nel tratto superiore, lo avevo detto anche all’assessore e al nuovo dirigente dei lavori pubblici, c’era un altro problema, forse l’aveva sollevato un altro consigliere che ha parlato prima di me: la rotonda posta a monte, in prossimità, che è un vero e proprio pericolo, secondo me. Lì cioè rischieremmo che secondo me qualcuno si farà male, ma si farà male seriamente. Per come è posta, per come è realizzata, rischia che qualcuno faccia degli incidenti. E io non parlo solo dei veicoli a quattro ruote, io mi preoccupo anche dei veicoli a due ruote… Oppure i dossi che sono stati realizzati a scendere, che non sono dei veri e propri dossi. Sono fatti male, si stanno rovinando, si stanno la sgretolando.
Ci sono quindi una serie di anomalie che vanno sanate. Bisogna prendere delle decisioni: l’Amministrazione, quindi il Consiglio comunale, può chiedere benissimo il rifacimento di quel tratto. O lo si rifà con delle modalità diverse, perché io avevo detto… Cioè, non c’è bisogno di sollevarla, in modo tale che… Noi non abbiamo in questo momento i soldi per rifare la fogna bianca, giusto? Ce l’avremo forse l’anno prossimo, fra due anni. Se quella pista ciclabile fosse stata fatta soltanto con un cordolo a livello di asfalto, la superficie non si sarebbe modificata, sarebbe stata sempre una pista ciclabile, se non la vogliamo proprio spostare là.
Ma lì effettivamente abbiamo dei problemi, proprio perché abbiamo un istituto bancario, abbiamo degli uffici, abbiamo delle abitazioni in cui ci sono portatori di handicap. C’era la possibilità di spostare il percorso, che era quella, ad esempio, di andare su via Gramsci, poi scendere da via Madonna di Pompei e ricollegarci probabilmente sempre a via… Oppure, scegliere un altro percorso, un percorso utile che mette in collegamento la ciclovia che parte dal percorso dell’acquedotto con il nostro centro storico, con la velostazione e con il percorso alternativo poi che porta verso San Marzano e verso altri Comuni.
Un contributo, anche l’assessore era presente in cui ho detto: attenzione, su viale Matteotti non ha senso andare a realizzare sul basolato che si andrà a rifare su viale Matteotti. Possiamo benissimo farla a livello stradale, ma per un semplice motivo: tracciando soltanto la segnaletica orizzontale e cambiando solo la tipologia di pavimentazione, rischiamo che i ciclisti vadano a finire, come accadrà sicuramente, nella parte pedonale, e quindi accade quello che realmente accade quando i bambini giocano in prossimità della zona giochi che abbiamo vicino a via Calò. Invece, se noi l’abbassiamo a livello, dicevo… Mi sembrava – adesso non so se l’assessore e il tecnico comunale si sono mossi in quella in quella direzione – che questo lo potessimo fare prima che inizino i lavori; o perlomeno, se il progetto, quando era stato redatto a livello esecutivo, prima di metterlo in gara noi potevamo chiedere delle modifiche e realizzarlo.
Adesso, se il progetto è stato validato, se è stato messo già in gara, dobbiamo invece aspettare la prima variante. Ma dobbiamo avere pure la forza per poter dire al RUP: modificalo perché noi non lo vogliamo così. A meno che voi vi l’abbiate così approvato, e vi assumete la responsabilità politica e anche amministrativa, perché se qualcuno si farà male, noi tutti cittadini, non consiglieri comunali, in questo caso, saremo chiamati come amministrazione a pagare il risarcimento danni. Come infatti qualcuno ha detto: quella non è una pista ciclabile. Così com’è stata realizzata, non è una pista ciclabile. O perlomeno, è indicata come una pista ciclabile, ma quella è tutt’altro una pista di ciclabile. Vi invito a prendere la bicicletta e ad andare a fare un giro come ciclisti, poi come cittadini normali, con tutti i disagi che si va si avranno in quel tratto.
Abbiamo la forza, allora… Il Consiglio comunale quindi con questa mozione può decidere di dare mandato all’Amministrazione di chiedere il rifacimento di quei tratti, di quel tratto che in pratica è fatto male. È fatto male.
Poi, se è stato un errore progettuale, si assume la responsabilità di chi ha fatto il progetto, quindi si richiederanno eventuali danni al progettista. Questo è allora.
Io invito l’Amministrazione, così come… Sindaco, noi avremmo dato il contributo anche per il parcheggio, qui affianco sulla depositeria. Il parcheggio così com’è fatto funziona malissimo perché non ha le uscite. Io non sto dicendo che non dovevamo, anzi, io ero il primo che ogni volta diceva che bisognava rifarlo. Ma avrei dato due consigli: uno, mantenere la seconda uscita per avere il giro completo entrata ed uscita, quindi a senso unico; due, per fare la vulnerabilità sismica di quell’edificio. Voi avete fatto al contrario… (Interruzione fuori microfono) È stato adeguato, già fatto, senza fare opere sotto? È stato fatto? A me non risulta, ma approfondirò questo fatto. A me non risulta…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere…
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Ma può essere che mi sbagli io. Qua funziona sempre così: facciamo prima una cosa e poi facciamo l’altra. Probabilmente, fare le fasciature… Significa che quell’edificio, lì com’è, è a norma? Sì? Verificherò questa cosa, perché le fasciature… Sembra molto, molto strano che un edificio costruito negli anni ‘70 sia a norma. A me non è mai successo che un’opera pubblica con quelle caratteristiche fosse verificata. Se poi qualcuno si è assunto delle responsabilità che non si doveva assumere, sono fatti suoi. Poi, quando succedono i problemi se ne assumerà la responsabilità, chiunque esso sia.
Chiudo. Invito l’amministrazione ad un atteggiamento di trasparenza. Quando c’è un’opera pubblica che interessa tutti, ma non solo un’opera pubblica, degli investimenti, delle programmazioni che interessano il nostro territorio, che interessano per i prossimi dieci, quindi, venti anni, questo Consiglio comunale tutto, maggioranza e opposizione, deve essere chiamato a discutere su queste cose, per dare un contributo.
Nessuno dice che non dobbiamo fare un’opera pubblica, non l’abbiamo mai detto; ma possiamo benissimo dare un contributo fattivo su questa cosa. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda. Si è prenotata la consigliera Santoro. Prego, consigliera.
Speaker : MARIA SANTORO.
Grazie.
Sarò breve perché tendenzialmente il mio pensiero coincide con quello dei consiglieri che hanno parlato prima di me. Pare a volte che ci sia un problema di comunicazione tra di noi. Io penso che sicuramente potremmo evitare tutte queste lunghe discussioni se le facessimo prima di arrivare in Consiglio comunale.
Ricordo per esempio delle Commissioni che abbiamo fatto con l’assessore Annicchiarico, che sono state delle Commissioni realmente partecipate, nelle quali realmente è stato chiesto il nostro parere riguardo ad argomenti per i quali io sono già pronta, quando verranno trattati in Consiglio, a votare favorevolmente. Che ovviamente non vuol dire che debbano essere necessariamente accolte le nostre istanze tutte le volte, anche perché c’è l’aspetto politico della maggioranza e dell’opposizione.
Ovviamente, nel momento in cui ci mettiamo in gioco politicamente, sappiamo il ruolo che ha la maggioranza e il ruolo che ha l’opposizione. Però, a mio avviso, se riuscissimo a comunicare prima… È vero pure che noi abbiamo la possibilità di informarci, però noi facciamo le Conferenze dei Capigruppo, facciamo le Commissioni, quindi ci sono i luoghi adatti nei quali possiamo essere informati per tempo.
Per esempio, vorrei invitare, anche nel suo interesse, l’assessore Blasi, a comunicarci la motivazione per la quale la pista ciclabile è stata fatta in quel modo. Io ricordo infatti, quando abbiamo fatto la Commissione nella quale arrivai un po’ dopo, purtroppo, per motivi familiari, che chiesi all’assessore Blasi: assessore, siccome sono certa che una motivazione debba esserci, se ce la può spiegare. Quindi, eventualmente, vorrei che ce la potesse rispiegare in Consiglio comunale e che magari venga una volta per tutte raccolto il nostro invito a discutere prima, di queste cose, perché sicuramente in Consiglio comunale arriveremo in condizioni molto diverse.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Santoro.
Si è prenotato il consigliere Marinelli.
Speaker : GIOVANNI MARINELLI.
Grazie, Presidente.
Tengo a precisare un aspetto che è fondamentale e chiedo anche al Presidente, soprattutto al Presidente del Consiglio comunale e al Segretario generale di farsi carico loro di fare comunicazione ai Presidenti di Commissione affinché, nel momento in cui vengono presentate delle richieste di convocazione di Commissione, queste vengano rispettate nei termini previsti dal Regolamento. Che una richiesta nata infatti il 6 giugno venga discussa il 20 luglio, è un arco temporale molto ampio. Anche perché, molte volte poi si verifica, non è il caso di questa richiesta, di parlare di argomenti tali che il problema potrebbe anche essere già risolto, o non più risolvibile. Detto questo, mi aggancio a quella che è stata la discussione, oggi, sulla Ciclovia dell’Acquedotto. Credo che sia oggi un grosso problema per l’Amministrazione D’Alò: un bando che viene vinto, se non ricordo male, nel 2018 o 2019, che giustamente, come quando si vincono dei finanziamenti, si si esulta. Così fece all’epoca anche l’Amministrazione D’Alò. All’epoca il progetto individuava un altro perimetro; poi, successivamente, all’interno della Commissione ci è stato spiegato che la Sovrintendenza non ha dato l’okay per il tratto che doveva interessare via La Sorte e si decise di andare su una parallela che era via Messapia. Però, effettivamente, per quelle che sono le mie competenze, per quelle che sono le nostre competenze, non sono stati presi in considerazione tanti aspetti di questa vicenda: il problema delle acque, il problema del parcheggio, il problema dell’alta densità abitativa in quella zona.
Il Comune di Grottaglie, secondo me, oggi – e lo dico perché ho visto immagini di piste ciclabili presenti in altri Comuni – potrebbe vincere un premio, classificarsi forse tra i primi tre Comuni in Italia per la pista, o per la ciclovia più brutta presente in Italia.
Sindaco, è brutta. È brutta e pericolosa. Forse diventerà realmente inutile. Sarebbe bello piazzare un numeratore per verificare quante persone la attraverseranno. Non è fattibile che uno ne possa fruire in quella maniera: è pericolosa. Realmente, passandoci con una bicicletta io avrei paura: ci sono le macchine, ci sono i parcheggi, ci sono incroci pericolosi.
Oggi noi chiediamo che si possa ritornare allo smantellamento di quella ciclovia. Capisco che è difficile; capisco che la nostra mozione sarà bocciata, sarà respinta. Per quale motivo? Perché ovviamente si è dato inizio ai lavori, i lavori sono quasi completati, e andare a fare un’operazione del genere significherebbe creare un contenzioso con la ditta, e sotto alcuni aspetti si potrebbe verificare anche un danno erariale. E questo rischio l’Amministrazione D’Alò non lo vuole correre. Ci siamo soffermati ad analizzare solamente un tratto, quello di via Messapia. Ma se noi ci spostiamo un pochino più sopra, sulla strada del Monticello, quello che è presente è qualcosa di ancora veramente più brutto. Mi direte: ancora l’opera non è stata completata. Ebbene, mi auguro che l’assessore, il Sindaco e tutti quanti quelli che hanno un ruolo in questa vicenda se ne possano fare carico per vigilare e controllare, perché i dossi che sono stati realizzati sono stati realizzati in maniera proprio scandalosa, fanno paura. In quell’incrocio subito dopo il Monticello hanno creato uno spartitraffico realmente pericoloso: non so se lo avete fatto; vi invito a farlo. Sono delle segnalazioni cioè, che facciamo, proprio perché le abbiamo verificate.
Io ci sono stato sul posto, non so quante persone, quanti consiglieri comunali della maggioranza hanno fatto quel tratto di strada. E non sono realmente come oggi si possa votare una mozione dicendo “è bella, va bene, è la pista più bella del mondo, sarà la pista più fruibile…” Signori miei, colleghi, quello che noi vogliamo è che oggi siamo ancora nelle condizioni di poter migliorare quella situazione che è stata creata.
Perché no? La proposta che ha fatto il consigliere Gianfreda, perché no? Significherebbe essere tutti più felici, contenti, tranquilli? Sì. L’assessore Blasi parlava di un parcheggio che è stato individuato di fronte alla banca, che darà la possibilità un po’ a tutti di essere più tranquilli.
Ma ancora, mi corregga, non si è fatto nulla perché questo parcheggio possa essere realizzato. A quello che mi risulta non è stata avviata nessuna procedura di esproprio, non è stato commissionato nessun tipo di lavoro, è solo qualcosa che verrà realizzato. Nel programma triennale delle opere pubbliche quest’opera non c’è. Con quali soldi verrà finanziato questo parcheggio, assessore? La fogna bianca, ci avete detto: sì, abbiamo vinto un bando, ci sono, se non ricordo male, 400.000 euro a disposizione. Saranno sufficienti, non saranno sufficienti, ma è un inizio. Magari a quelle risorse l’Amministrazione comunale ci metterà dell’altro: va bene. Però sappiamo benissimo che da quando si vince un bando alla realizzazione di quella che è l’opera passano degli anni. Sarà il caso di questa situazione.
I problemi degli allagamenti si sono già verificati venti giorni fa. Tutti quanti noi abbiamo video di cittadini che fino a prima della realizzazione della pista ciclabile non avevano problemi. Oggi tutto il lato sinistro non interessato dalla pista ciclabile ha problemi seri di infiltrazioni. I cittadini cioè non staranno lì a guardare, ci chiameranno, ci presenteranno il conto, e il conto sarà salato.
Perché non potere oggi, Sindaco, aprire un contenzioso con la ditta, per cercare di sistemare realmente quello che è stato fatto? Questo è quello che viene detto, questo è quello che vi chiediamo. Cerchiamo di spendere nel migliore dei modi quelle che sono le risorse che ci vengono affidate; cerchiamo di aprire in maniera preventiva un confronto con quella che è l’opposizione, per cercare di creare… Voi amministrerete Grottaglie per i prossimi quattro anni; tanto di cappello, nessuno sta dicendo il contrario. Ma quanto ad aprire un dialogo con le forze di opposizione per cercare di mettere sul campo quella che possa essere la migliore proposta per i nostri cittadini, o per Grottaglie, qual è il problema? Dove sta il problema? Perché essere informati solamente sul dato di fatto? Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marinelli.
Non ho non ho altri consiglieri prenotati… Consigliere Mirto, prego.
Speaker : SIMONE MIRTO.
Salve, buongiorno a tutti, grazie per avermi concesso la parola.
Io prendo in prestito un aggettivo che viene spesso usato dalla minoranza, che è inquietante, appunto per dire quanto è inquietante quello che succede nelle Commissioni e quello che succede poi in Consiglio comunale.
Io oggi ho sentito parlare dello smaltimento delle acque, che è un problema che effettivamente esiste, in via Messapia. Durante la Commissione è stato rivolto all’assessore Blasi questa problematica, e ha parlato di un finanziamento che è stato intercettato, quindi partirà presto la progettazione esecutiva.
L’assessore ci ha fatto notare anche che in via Messapia, una via così lunga, per le caratteristiche morfologiche che ha, non esistono caditoie (i pozzetti, per intenderci), e questa è veramente una cosa gravissima di cui ora è inutile dire, però poteva anche essere affrontata in passato, ma evidentemente non è stato fatto.
Altra questione che ho visto e che abbiamo sollevato è quella del problema del parcheggio. Nella Commissione si è parlato del parcheggio, si è parlato dell’area che dovrà essere acquisita. Abbiamo votato il riequilibrio di bilancio recentemente ed abbiamo visto quali saranno i soldi che saranno impegnati e quale sarà il costo.
Io mi trovo in difficoltà: forse, se dobbiamo venire qui in Consiglio, e davanti alle telecamere che ci riprendono dobbiamo dire delle cose, è un concetto… Ci mettiamo d’accordo e facciamo così. Se però dobbiamo affrontare realmente i problemi tutti insieme e provare a superarli, forse dovrebbe esserci corrispondenza tra quello che succede nelle Commissioni e quello che poi succede in Consiglio comunale.
Un’altra cosa poi non ho capito: voteremo ora lo smantellamento della pista ciclabile? O il rifacimento? Perché mi sembra che emergano più voci contrastanti: questo è solo per un mio chiarimento personale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Mirto.
Ne approfitto, vista la domanda, per dire che ovviamente noi oggi metteremo ai voti e agli atti la mozione così come presentata, che prevede “premesso, constatato, preso atto, per quanto sopra esposto, per evitare che la ciclovia, per come si sta realizzando, sia fonte di pericolo per i pedoni e i ciclisti. Il Consiglio comunale, con il presente atto di indirizzo, impegna il Sindaco e la Giunta a far predisporre gli atti necessari finalizzati allo smantellamento della struttura realizzata in via Messapia; 2. Far convocare con estrema urgenza la II Commissione consiliare assetto del territorio, lavori pubblici, alla presenza del responsabile del settore lavori pubblici”. Come già anticipato dagli altri la Commissione si è tenuta il 20 luglio, seppur con ritardo, per via di un disguido e anche per via dell’impedimento dell’assessore, che all’epoca combatteva con il Covid.
Ci sono altri interventi? Si è prenotata la consigliera Santoro.
Speaker : MARIA SANTORO.
Presidente, c’è un altro intervento che è necessario a seguito di quanto detto dal consigliere Mirto: non ho capito cosa trova inquietante.
Quando noi abbiamo fatto la Commissione, non abbiamo fatto la Commissione per poter dare il nostro parere su come dovevano essere fatti i lavori. Quando noi abbiamo fatto la Commissione, la pista ciclabile stava già così com’era. Quindi, evidentemente, o ci siamo spiegati male… Cioè, noi chiediamo che nelle Commissioni ci sia una partecipazione nel momento in cui deve essere fatta un’opera, non che veniamo in Commissione dove la pista ciclabile di via Messapia sta già lì fatta e noi prendiamo atto soltanto di quello che ci viene detto. È questa la differenza fondamentale, ma pensavo che fosse una cosa pacifica. Se cioè io partecipo alla Commissione dove è già stato tutto fatto, e devo semplicemente prendere atto di quello che è stato fatto, non è la stessa cosa che partecipare ad una Commissione nella quale cerchiamo di dare tutti il nostro contributo.
Poi, lo ripeterò e lo ribadirò fino alla noia, è normale che voi siete la maggioranza; è l’opposizione che eventualmente vince naturalmente la proposta fatta dalla maggioranza, ma perlomeno garantirci la possibilità di fare delle proposte.
Quando io ho partecipato alla Commissione che abbiamo tenuto l’altro giorno, io ho partecipato ad una Commissione nella quale comunque ho preso atto di tutto quello che era già stato fatto. Ho chiesto soltanto spiegazioni riguardo a quello che era stato già fatto. Ho chiesto, e l’ho anche detto nel primo intervento all’assessore Blasi: c’è una spiegazione logica… Anzi, io mi sono anche premurata di dire. perché non penso che siamo pazzi, che deve esserci una motivazione per cui è stata fatta così, me la dà, assessore? È vero che io le ho chiesto questo, assessore? Ne abbiamo parlato.
Tu che dici che nelle Commissioni accadono cose diverse dal Consiglio, perché siamo a favore di telecamera, sei completamente fuori strada. Nelle Commissioni infatti accade la stessa identica cosa che accade in Consiglio comunale. Prendiamo atto di cose che avete fatto completamente da soli, ed eventualmente facciamo qualche domanda per capire il perché. Era importante precisare questo, perché non è che nelle Commissioni siamo chiamati a discutere prima che venga realizzato un progetto, tranne che in alcuni casi eccezionali, e lo ribadisco. Per esempio, quando abbiamo fatto una Commissione su tutt’altro argomento, con l’assessore Annicchiarico: abbiamo fatto una bella Commissione partecipata nella quale è stato chiesto il nostro parere, ma purtroppo è un fatto più unico che raro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera.
Ha chiesto la parola il consigliere Traversa. Prego, consigliere.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Ribadisco: è uno smantellamento e rifacimento, anche perché è pericolosa. Fino a quando non c’è un comunicato nel Comando di Polizia municipale che attesta che quel tratto di via Messapia, tranne casi di incidenti non voluti da un’opera realizzata, ma per distrazione o incuria di ciclisti o automobilisti, che attesti che quel tratto di via Messapia non è pericoloso per i cittadini, quella va smantellata e rifatta, proprio a tutela dell’Amministrazione comunale e del Sindaco.
In presenza di una comunicazione del Comando di Polizia che invece attesta che quella realizzazione non dà nessuna preoccupazione per l’incolumità dei cittadini, allora io sono favorevole. Dopo sessanta giorni il Comando di Polizia municipale non si è espresso su questo, Sindaco: va rimossa perché è pericolosa. Chiudo dicendo che c’è una cosa molto importante che è stata detta dal consigliere Donatelli: vorrei che qualcuno rispondesse e se ne assumesse la responsabilità politica e amministrativa. Il consigliere Donatelli ha fatto dei nomi e cognomi di dirigenti che hanno attestato precise cose a un consigliere comunale.
Qualcuno allora si alzi qui e dica che il consigliere comunale ha detto il falso, quindi denunci il consigliere Donatelli; oppure, si alzi e dica che i dirigenti dei lavori pubblici e degli affari generali hanno detto il falso. Qualcuno deve pur dare una risposta a questa domanda, a questa nota che ha fatto il consigliere comunale; qualcuno si assuma la responsabilità di dire che il falso l’ha detto il consigliere Donatelli; oppure che il falso l’hanno detto i due dirigenti. Non può rimanere irrisolta, questa nota del consigliere Donatelli. Qualcuno si alzi e dica chi ha detto il falso.
Siamo in un luogo pubblico, dove tutto viene scritto, quindi le parole del consigliere Donatelli rimangono nella storia, e anche le vostre devono rimanere nella storia, dicendo che il consigliere Donatelli va denunciato, perché ha detto il falso riguardo ai dirigenti comunali. Oppure, viceversa: ma qualcuno lo deve dire, Sindaco. Non stiamo in una riunione di un circolo-unione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa. Prima di passare…Ha chiesto la parola il Sindaco… In tutta onestà, però, visto che oggi è la giornata cosiddetta della trasparenza, così tanto richiamata, in termini di Regolamento, per venire incontro alle volontà che avete testé manifestato attraverso i vostri interventi, l’unica cosa che oggi si può fare è il ritiro della mozione così come presentata, e riformularla secondo quello che è emerso oggi dai vostri interventi. Altrimenti, a norma di Regolamento, il testo che va portato in votazione è quello depositato, che non recita di rifacimento. È una precisazione dovuta, però troviamo… Grazie.
Prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Intanto potrei vedere aggiornata la schermata?
Prima di un eventuale rifacimento credo che bisogna inevitabilmente smantellarla. Quindi, intanto, secondo me bisogna smantellarla e poi discutere. Si può pure discutere sul rifacimento o meno. Ma in questo momento, l’ordine del giorno della mozione è chiaro: lo smantellamento, punto. Dopodiché, è bene porre una situazione, Simone, visto che molte volte si fa filosofia su quello che si dice e su quello che non si dice. In questo momento c’è una parte di consiglieri a cui non piace quel tratto di pista ciclabile; credo che in maniera molto chiara, anche se con piccole variazioni di sfumature, ne ha spiegato il motivo. Qualora non ci fosse un intervento da parte di ognuno di voi, il voto a favore significa che a voi piace quella pista ciclabile.
Io allora voglio fare una domanda a qualche consigliere, e cioè: in maniera serena, cosa pensate di quella pista ciclabile? Credetemi, non si tratta di un’opera estemporanea, di un’opera d’arte futurista, dove serve una competenza specifica per fare una valutazione oggettiva. Quel tratto è pericoloso. Non lo dico io, lo dice la pista ciclabile stessa, per come è fatta.
La cosa mi rende curioso. Sul bilancio ci può stare chi è d’accordo e chi è contrario, perché magari uno dà determinate priorità, un altro né da altre, o non ne dà proprie. Ma su una situazione di quel genere c’è poco da dire. Non si tratta del fatto che bisogna vincere un concorso di bellezza, o un concorso di architettura. Si tratta di praticità.
La cosa che mi rende curioso è sentirvi dire: a me piace quella pista ciclabile: pertanto, il voto a favore, o meglio, in questo caso contrario alla mozione, che non deve essere ritirata ma deve essere presentata, e manteniamo fermamente il fatto che deve essere smantellata, poi che si rifaccia ne discutiamo dopo, nei termini e nei modi. Non vorrei che poi smantelliamo quella e se ne faccia una peggiore. La cosa che mi rende curioso è questa. Adesso, nell’intervento, cosa direte: che vi piace quella pista? Che è giusto che ci sia? E che quindi gli oggetti…Della pista ciclabile tra le ragioni per cui deve essere smantellata ci sono pericolosità, aumento di cubatura, quindi pericolosità per le case, oggettivamente, non è una cosa che mi invento io il calcolo della cubatura dell’acqua quando scorre ad una certa velocità. C’è quindi un’assunzione di responsabilità: nel momento in cui un bambino si dovesse fare male, la colpa sarà di chi l’ha ritenuta idonea. Nel momento in cui una casa si allargherà, sarà colpa di chi dice: quella pista mi piaceva così com’è fatta. Questa è assunzione di responsabilità.
Pertanto, mi dovete dire: vi piace? Dopo che 16 di voi avranno dite che gli piace, alzo le mani. Va bene, vi piace, sono io che magari non ci capisco niente e magari ho gusti differenti… Leo, l’oggetto non è…
Speaker : PRESIDENTE.
Non interloquite, consiglieri.
Speaker : CIRO PETRARULO.
L’oggetto è importante, in questo modo, perché quando si esprime un voto, si esprime sull’oggetto in questione. Se io ti pongo la domanda, e la mozione è quella: Consiglio comunale, io chiedo che venga rimossa questa pista, non perché sia contrario alle piste ciclabili, ma perché questa non può essere chiamata pista ciclabile, perché è pericolosa, e ti ho spiegato i motivi. Il voto a favore del consigliere vuol dire che quella pista ciclabile la ritieni idonea e non pericolosa. Basta. Quindi, non si tratta di andare a sfumature di altro genere: mi sono spiegato?
L’oggetto è chiaro. Quindi, nel momento in cui il Consiglio comunale si esprimerà, chi schiaccerà a favore si assumerà la responsabilità di quello che fa, che è fondamentale. Non è questione solamente di un atto politico. Questo è proprio di un oggetto: mi cade in testa, o non mi cade in testa? Non ti cade in testa, benissimo. Ti può cadere in testa, ma se poi ti cade in testa, quello che diceva che non ti cadeva in testa un minimo di rimorso deve averlo. Questo è quello che penso.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo. La ringrazio per il suo intervento di precisazione.
Il testo della mozione è questo, per cui invito a non interpretare ulteriormente il testo, perché è scritta bene in italiano. È scritta in italiano, non vorrei che ogni consigliere interpretasse il testo della mozione dicendo che stiamo votando anche il gradimento, l’indice di… L’ho letta, la parte finale, ovviamente.
Consigliere Bais, prego.
Speaker : ERMENEGILDO BAIS.
Prima di tutto non mi piacciono le minacce. Sono delle minacce, queste: voti, non voti… Tu dove stavi quando si è votata la pista ciclabile, Ciro? Non è così, la storia.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, Petrarulo, consigliere, non può rispondere.
Speaker : ERMENEGILDO BAIS.
… non è proprio così…
Speaker : PRESIDENTE.
Bais, non faccia domande ai consiglieri, faccia il suo intervento. Faccia il suo intervento…
Speaker : ERMENEGILDO BAIS.
Non sono barzellette, Ciro.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Bais, prego.
Speaker : ERMENEGILDO BAIS.
Io l’ho presa come una minaccia, comunque lasciamo perdere, non è questa la questione.
Io ho cercato personalmente, insieme agli altri consiglieri, di valutare com’è quella pista ciclabile, ognuno avrà le proprie idee. Però non ci deve dire “se succede qualcosa, se così, se colà, sei colpevole”. Queste cose non vanno bene, Ciro. Come il ragazzo che è accaduto l’altra sera: tu non sai, ma stanno facendo le corse con le moto. Purtroppo, stavo in servizio, è venuto anche in ospedale. Le cose dobbiamo dire come stanno. Questo è un fuori luogo che ti sto dicendo. Stavano facendo le corse con le moto. Non era colpa certo della circolazione che c’era… Ciro. stavano facendo le corse con le moto.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Petrarulo, è il terzo richiamo. Consigliere Petrarulo, per favore.
Speaker : ERMENEGILDO BAIS.
Sto dicendo che noi cerchiamo di valutare e cerchiamo di fare il nostro lavoro, anche di maggioranza, facendo il lavoro di consiglieri, sto dicendo. Tutto qua.
Abbiamo valutato con serenità. Se c’è da votare, ce la vediamo noi; però non ci deve dire “succede questo, succede quest’altro”. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Consigliere Gianfreda.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Solo una domanda: sicuramente mi sapranno rispondere l’assessore, o il Sindaco: sul progetto che riguarda la parte del nostro territorio, c’è il parere del Comando dei Vigili urbani? Okay.
Speaker : SINDACO.
Forse sarebbe il caso di sorvolare su molte delle cose inutili che sono state dette, perché mi sembra di assistere al teatro della farsa, certe volte. Evidentemente, il percorso fu votato in Consiglio comunale allorché si approvò il Bici Plan, e quel percorso era… Punti di vista… Da nessuna parte è specificato sul Bici Plan. Tu hai detto che via Messapia non era quella. Via Messapia è quella, rimane quella, è sempre stata quella, in un percorso fatto anche con le associazioni dei ciclisti, perché furono fatte anche delle riunioni, tu lo sai benissimo. Ma ci sta, la polemica, quando si sta da questa parte… No, no, fatemi parlare: quando siamo da questa parte è tutto bello, quanto siamo da quella parte è tutto brutto, ma questo fa parte del gioco dei ruoli. Io prima sono stato da quella parte, ora sto da questa, che è ancora peggio. Quindi, ci sta che dobbiamo giocare; però almeno evitiamo di fare scivoloni e di fare la figura dei fessi, almeno, parlo per me. Se io avessi votato il Bici Plan non direi… Diciamo che ho sbagliato io, ho sbagliato io…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Petrarulo… Consigliere Petrarulo.
Speaker : SINDACO.
Mi pare che il Consiglio comunale non abbia mai approvato specifiche tecniche sulle piste ciclabili, e non sarà mai chiamato…
Speaker : PRESIDENTE.
Scusate: non è prevista formalmente interlocuzione bilaterale con il Sindaco… Lei facoltà di fare quello che ritiene più opportuno… (Interruzione fuori microfono del consigliere Petrarulo) Petrarulo, questo Consiglio comunale è stato fatto, è iniziato con il richiamo al Regolamento. È stato fatto con il richiamo al Regolamento. Il richiamo al Regolamento prevede che lei non possa intervenire con queste modalità. Questo vale per tutti, lo abbiamo già fatto. Non è consentito in questa consiliatura, scusi Sindaco, che ogni seduta di Consiglio comunale si trasformi in una ressa.
L’appello è ai Capigruppo responsabili della gestione e dell’andamento del Consiglio comunale, non solo in capo al Presidente del Consiglio.
Grazie.
Speaker : SINDACO.
Io non stavo dicendo niente, si sentono pungolati e danno in escandescenze. Sono due ore che ascoltiamo fesserie inaudite, votate… (
Speaker : PRESIDENTE.
Vale la stessa cosa per tutti.
Speaker : SINDACO.
Consigliere Traversa, le spiego perché… Le spiego perché. Lo posso dire, lo posso dire, lo posso dire, lo posso dire, mi assumo la responsabilità e le spiego anche il perché lei dice fesserie. Lei dice che smantellamento equivale a rifacimento. In italiano questo non combacia… Si riascolti: lei ha detto “smantellamento vuol dire rifacimento”, l’ha detto prima, ha detto “vuol dire rifacimento”. Se venite qua a fare l’opposizione con serietà, allora diciamo le cose serie.
Lei ha detto, l’ho annotato, smantellamento vuol dire rifacimento. Non vuol dire la stessa cosa. Non vuol dire la stessa cosa: smantellamento, a meno che non vogliate dire che avete sbagliato a scrivere la mozione, che va ritirata e ripresentata, è un’altra cosa. Smantellamento vuol dire toglierla, rimuovere completamente quello che è stato fatto. Potete cercare su internet, così magari trovate la definizione. Però me lo ricordo dalle scuole elementari: “smantellamento” ha un significato diverso da “rifacimento”.
La mozione dite voi stessi che è sbagliata. Prendo atto… Posso parlare o non posso parlare?
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Traversa, il Sindaco ha ascoltato i vostri interventi; sta replicando. Avete la possibilità di avere il secondo intervento…
Speaker : SINDACO.
Lo hanno già consumato dicendo…
Speaker : PRESIDENTE.
Alcuni l’hanno già consumato. Sindaco, si attenga…
Speaker : SINDACO.
Funziona così, consigliere Traversa. Siamo in un Consiglio comunale, lei deve seguire le regole. Ha detto il cellulare, ha detto il cellulare: ma se non sa che ha due interventi a disposizione e non può interrompere il Sindaco, come io non l’ho interrotta, non l’ho interrotta su tutte… Esattamente, neppure io. Infatti sono stato in silenzio e ho ascoltato tutti gli interventi.
Ho detto esattamente questo: lei continua ad aspettare una risposta dal Comando dei Vigili…Per il suo ruolo di consigliere dovrebbe sapere che lei non può interrogare il comando, ma deve interrogare l’assessore. Dopodiché, è un altro discorso: lei ha l’accesso agli atti. Accede agli atti, interroga…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Traversa, ascolti l’intervento del Sindaco, dopo farà le sue controdeduzioni, farà le domande. Ma non è possibile oggi assistere a una reazione su ogni termine.
Speaker : SINDACO.
Quando si tocca il vero fa male. Però bisogna anche imparare ad incassare anche all’opposizione.
Intanto, sul progetto c’è il parere del Comando, per cui, se fosse pericolosa… Consigliere Traversa, c’è il progetto, c’è il parere. Detto questo… Consigliere, non dobbiamo fare un dibattito. Dopodiché, ci fermiamo e glielo spiego con calma, se ha dieci minuti e ha voglia di sapere le cose. In Consiglio comunale lei fa l’intervento, dopodiché deve accettare le risposte. Se non le piacciono, è un altro discorso, ma è così. Il progetto… Se mi interrompe non mi fa finire, quindi non le posso dare neanche le altre risposte… Però interrompe me: come educazione, se uno sta parlando, l’altro interrompe e parla sotto, credo che non sia proprio il massimo, per quanto in disaccordo nelle posizioni. Non l’ho fatto con voi, mi auguro e spero che non venga fatto con me.
Dopodiché, c’è l’altro aspetto. La pista ciclabile fa parte di un percorso. Si diceva “cambiare percorsi”. I percorsi fanno parte di quel Bici Plan che è stato approvato all’epoca. Il tratto che si sta realizzando è il tratto principale perché taglia la città, ed è un punto di forza, non è un punto di debolezza quello che si sta realizzando, perché quel tratto… Sarebbe auspicabile per tutte le città avere un centro cittadino attraversato dalle piste ciclabili, compresi viale Matteotti e via delle Torri; tant’è che si collega con il centro storico, che udite udite, per chi ha seguito i progetti, non è il rifacimento delle chianche e solo della fogna, ma quello è un percorso ciclopedonale, che è stato finanziato perché fa parte di un progetto più ampio. Il progetto più ampio è la ciclopedonalità della città.
In quell’ottica è stato concesso il finanziamento, quindi devi collegati per forza al centro storico, e attenzioni, udite udite, anche alla velostazione i cui lavori si stanno per completare. Quindi, deve arrivare con la bicicletta da Martina, Villa Castelli, Grottaglie alla velostazione, prendere o lasciare la bicicletta e prendere il treno: questo è il percorso che è stato fatto, non da me, che sono un piccolo Sindaco di un piccolo Comune, ma questi sono i tragitti che vengono fatti dall’Europa (EuroVelo non l’ho fatto io, non ero manco ancora in politica quando lo hanno approvato), e noi a quello ci dobbiamo attenere.
Detto questo, il progetto non può essere smantellato; non perché abbiamo paura – una serie di cose ho sentito – , ma perché il progetto è quello. Sono stati fatti dei rilievi anche da me personalmente, sin dal primo momento in cui sono stati realizzati quei piccoli dossetti che purtroppo, vogliate o non vogliate accettarlo, sono a norma, ma che sono sicuramente poco funzionali. È stato fatto, penso che l’assessore l’abbia detto anche in Commissione, un sopralluogo dalla direzione lavori; è stato detto che quei dossetti corti non hanno molto senso, non hanno una buona funzione, quindi a breve verranno anche rimossi e verranno sistemati quei due o tre pezzetti piccoli. Il controllo quindi si sta comunque effettuando; i tempi tecnici sono come al solito sempre un po’ più ampi, un po’ più lunghi.
Rispetto a quello spartitraffico sollevato dal consigliere Petrarulo della parte in alto, non appena è stato realizzato il consigliere mi ha fatto l’osservazione, e abbiamo chiamato la direzione lavori con la quale l’assessore, non so se l’ha già fatto, ma l’ha già fatto, provvederanno a verificare le condizioni di legge. Quello che viene realizzato infatti non è a sentimento; ricordo a tutti che ci sono delle norme del codice della strada e delle norme tecniche di costruzione, che non faccio io, che non fa il Consiglio comunale, e che fanno sicuramente le norme, ma che devono osservare tutti i tecnici che approvano.
Il progetto quindi va avanti indipendentemente da questa bagarre strumentale. Penso che voi non vogliate le piste ciclabili, lo dico chiaramente, perché mi sembra… Dovrebbe esserci sostegno alle piste ciclabili, non dire “andiamo contro la pista ciclabile”. Se fosse stata la sistemazione della pista ciclabile, il miglioramento della pista ciclabile, forse questa mozione avrebbe anche avuto un senso, perché è in opera già qualche attività di correzione. Ma voi parlate di smantellamento. L’animo di chi scrive è quello di non volerla, non di volerla correggere: ecco dov’è il punto. Il punto è proprio questo, e noi non siamo d’accordo sullo smantellamento. Non siamo d’accordo sullo smantellamento.
Quanto al fatto che ci dobbiamo fare le fotografie perché è brutta, nessuno si sposerà a Grottaglie per farsi le foto sulla pista ciclabile. Sulle piste ciclabili si va con la bicicletta, non certamente si fanno foto d’autore, o quadri d’autore. Questa è un’altra cosa. Se poi tu dici “è brutta, a me non piace”, non si tratta di piacere; bisogna capire se è conforme alla norma oppure no.
Ciro Gianfreda faceva un’osservazione tecnica “perché non l’avete fatta raso asfalto?” Questa è stata una scelta condivisa con la parte tecnica, perché se si fosse dovuta realizzare raso strada, avremmo dovuto allargarla ancora di più ed eliminare i parcheggi dall’altro lato, quindi con un ulteriore disagio.
Si è preferito farla quindi sopraelevata, in modo che anche la parte del cordolo costituisce superficie ciclabile, quindi rientrando nella norma. Questo non è un fatto che accade a Grottaglie, ma accade ovunque. Vi invito a girare nei posti dove le piste ciclabili così realizzate esistono, e da sempre. Ovviamente, il cantiere non è completato, andrà completato a breve. Queste sollecitazioni di correzioni evidentemente non consentono di realizzare ancora la segnaletica definitiva, per cui a giorni si eseguiranno queste correzioni e poi si farà il completamento della pista ciclabile.
Si può realizzare tutta insieme? No, perché quello è un pezzo di finanziamento delle ciclovie, l’altro pezzo è quello di strada per strada; il resto viene con gli altri finanziamenti, quindi non si può realizzare tutto insieme per il semplice fatto che non c’è un finanziamento unico per una ciclabile di Grottaglie. Sono i vari pezzi che si costruiscono sulla base di una pianificazione europea, nazionale e regionale di cui noi siamo destinatari come pianificazione e abbiamo il compito di intercettare i fondi per realizzarlo in questi pezzi. Di questo si tratta.
Abbiamo avuto la fortuna di poter realizzare anche su viale Matteotti non solo la ciclabile, ma anche il rifacimento dei marciapiedi che sono in condizioni abbastanza… Vi dico anche che sono già stati assegnati i lavori ad una ditta, quindi probabilmente a settembre ci sarà l’inizio dei lavori. Ma vi dico anche di più: non solo per quanto riguarda il finanziamento del rifacimento della fogna abbiamo presentato il progetto, ma abbiamo avuto anche un finanziamento, che non è di 500.000 euro, ma è di 1,5 milioni di euro circa. Per cui, il tratto in questione è stato già candidato per risolvere quel problema. Che ci sia uno sfalsamento di tempi tra la ciclabile e il finanziamento della foglia, non dipende dal Sindaco, dipende da quando ti comunicano… Noi eravamo in graduatoria per quel finanziamento per la fogna del lato zona Campitelli che si collega al tratto di via Ennio e via Madonna di Pompei. Hanno fatto uno scorrimento di graduatoria e ci è arrivato questo finanziamento. Ora c’è la fase esecutiva, dopodiché si andrà a gara, quindi il problema verrà risolto. Comunque, comunico ai più che via Messapia si allagava, si allaga e forse non si allargherà più perché abbiamo presentato questo progetto che ci consentirà di risolvere il problema. Speriamo, perché non si tratta solo del problema di intercettare le acque; il problema è che arrivano da monte tutte le acque possibili e immaginabili con una velocità importante, quindi bisognerà capire se effettivamente il progetto sarà capace di smorzare quella caduta e di evitare allagamenti.
Ma questo progetto è affidato non certo a me, che di tempi di ritorno delle acque non ne capisco, ma sicuramente i tecnici questo lo sanno.
Un’altra cosa. Quanto al discorso che si faceva prima, non ho capito bene, il progetto… Perché avremmo dovuto rifare un ragionamento oggi su un progetto approvato nel 2018? Non ho capito. Questo sicuramente… Su questo la Commissione è stata fatta, è stato anche detto, con ritardo, per due ragioni: uno perché alla Presidente non fu girata la mail, ci fu un disguido, poi ci fu l’assessore… Ma era antecedente. Il progetto fu approvato precedentemente… Su questo non è che il consigliere Donatelli abbia detto cose false o non false. Il problema è che il dirigente che all’epoca ha curato la parte tecnica non era certamente Davide Caputo, che è diventato responsabile dell’ufficio, adesso, insieme alla Talò, per cui non l’ha curato lui direttamente, ma la curò l’ingegner Celino, che oggi non c’è, e l’attuale responsabile dell’ufficio non ne è a conoscenza perché non l’ha affrontato lui direttamente Gli atti… (Interruzione fuori microfono) Non mi sono spiegato: il consigliere Donatelli ha detto una cosa testuale… Io sto rispondendo alle cose che vengono dette. Anche se sembro distratto, ascolto le testuali parole del consigliere Donatelli, che dice: il responsabile, Davide Caputo, ha detto di non sapere niente dell’opera… No, è una cosa diversa… No, no, no, no, attenzione. Sto dicendo: non sono a conoscenza dell’opera perché non l’ha seguito lui direttamente, prima cosa; seconda cosa: il progetto è stato ed è depositato ancora, tutt’oggi presso gli uffici del RUP che è Villacastelli, questo è l’elemento. Io ritengo e sono convinto che si sia facendone un errore a parlar male della ciclabile, che è un progetto strategico non della città di Grottaglie, ma un progetto di più ampio respiro.
Quegli aggiustamenti vanno fatti. La ciclabile ha come terminale il centro cittadino di Grottaglie, mentre in altri luoghi il tratto dell’acquedotto è un tratto non urbano, principalmente, anche se attraversiamo con una segnaletica semaforica la strada provinciale Villa Castelli-Grottaglie, quindi andrà fatto anche lì un intervento semaforico che consente l’attraversamento. Questo è il percorso, e su questo percorso dobbiamo mettere in campo le buone pratiche costruttive, che non facciamo noi, che fanno i tecnici, sono asseverate, sono tutte certificate.
Poi, se ci sono delle altre perplessità, ben venga: tutto fa bene ad essere sollevato, nei modi e nei termini, ovviamente…
Speaker : PRESIDENTE.
Lei ha facoltà di fare il secondo intervento… Prenda anche il tempo degli altri Consiglieri: l’ha preso? Lei quando ha parlato? Sei minuti e trenta. Sbaglia. Corregga…
Speaker : SINDACO.
Fermo restando che evidentemente, se ho sforato non mi è stato segnalato, ma se devo rispondere a tutte le osservazioni di venti consiglieri…
Speaker : PRESIDENTE.
Sindaco, se ha finito, il consigliere Traversa aveva chiesto la parola per chiedere chiarimenti al Segretario.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
È importante, per me, per capire anche come devo proseguire a svolgere la mia funzione di consigliere comunale. Mi rivolgo al Presidente: vorrei sapere se un consigliere comunale non può scrivere a un dirigente degli uffici, se non può porre dei quesiti a un dirigente.
Il Sindaco ha detto testualmente che io non posso scrivere al Comandante, ma avrei dovuto scrivere all’assessore. Posso scrivere… Risenta quello che ha detto.
Speaker : PRESIDENTE.
Credo che a garanzia di tutti possa rispondere la Segretaria.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Non ho finito, Presidente. Due settimane fa ho mostrato al Presidente del Consiglio la mia lettera. Devo dire cosa lei mi ha detto, Presidente? O possiamo sorvolare? No, no. Posso dire quello che mi ha detto lei, quando io le ho fatto la rimostranza che non avevo risposta da due mesi dal Comando di Polizia municipale? Posso riferire le sue parole? A quello che lei mi ha detto: lo posso fare? Sto chiedendo a lei? Ma su questo lo posso dire? Se sto dicendo il falso, lei mi può interrompere.
Il Presidente del Consiglio mi ha detto che è un problema atavico, del Comando di Polizia Municipale, ci sono diversi problemi con i vigili urbani rispetto ai consiglieri comunali: è vero o no?
Speaker : PRESIDENTE.
Sì, ma il riferimento non era alla sua richiesta, era un altro…
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Ah, no? Io le ho fatto vedere la richiesta, lei l’ha letta e ha detto “non ti preoccupare”, ci diamo del tu, in privato: Presidente, lei cosa mi ha detto? “È assurdo”, o no? Va bene, ho capito. Presidente, io ho chiesto se potevo riferire le parole, non… Chiedo al Segretario: io posso interloquire? Anche perché voglio dire al Sindaco che il Comando di Polizia municipale l’ho interpellato altre volte, e altre volte mi ha risposto… Per iscritto, certo. Non può… Segretaria, i dirigenti dell’ufficio, tutti i dirigenti mi hanno risposto per iscritto.
Speaker : PRESIDENTE.
Se può dare un parere, Segretaria, per favore.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
Gli uffici sono a disposizione di tutti i consiglieri comunali…
Speaker : PRESIDENTE.
Quindi posso scrivere?
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
Però mi deve far finire consigliere.
Sono a disposizione di tutti i consiglieri comunali, non c’è alcuna differenza tra maggioranza e minoranza, utilizzando gli strumenti, visto che abbiamo iniziato con le prescrizioni del Regolamento, che sono quelli del Regolamento.
Ora, io non conosco il tenore della nota, appena finiamo il Consiglio la guarderò, quindi non riesco ad essere precisa nel dettaglio. Però, il discorso è che o si fa una richiesta di accesso agli atti; oppure si chiedono dei chiarimenti rispetto alla formulazione di atti amministrativi. Non si rendono pareri fuori dai provvedimenti amministrativi… No, la prego, mi faccia finire il discorso, se no…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere, le sto rispondendo.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
Io le sto rispondendo. Se mi fa finire… Se non mi fa articolare un argomento logico, consigliere, non riesco a esprimermi, altrimenti.
Il concetto è: o mi chiede l’accesso agli atti, e lei avrà diritto, ma non i 60, molto prima, l’accesso agli atti amministrativi. Laddove questo non dovesse accadere, io sono qui, chiaramente per ogni sollecito ed eventualmente intervento.
Fermo restando questo, la pubblica amministrazione comunica per atti amministrativi, va bene? Quindi, l’accesso è o agli atti endoprocedimentali o ai provvedimenti amministrativi, laddove per esempio siano decaduti i quindici giorni dalla pubblicazione e quindi si può accedere agli atti, nel più breve tempo possibile. Non si rendono pareri fuori da quella che è l’attività ordinaria di un amministratore.
Se il parere il Comandante, nella fattispecie lo ha reso, lei aveva tranquillamente la possibilità di accedere a quel parere endoprocedimentale e quindi… Io credo che vada sempre risposto.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Grazie. Poteva anche rispondere “lei ha fatto una cosa illegittima”.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
Questo assolutamente.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Va bene, grazie.
Speaker : CRISTINA VENUTO, Segretario generale.
Su questo non c’è dubbio.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Segretaria. Consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente.
Tentando di arrivare a una conclusione che è già scritta, nel momento in cui il Sindaco dice che quella struttura non va smantellata, è il messaggio non cifrato ma diretto a tutti i consiglieri di maggioranza “non vi permettete di votare a favore”. Questo ci ha detto.
Poi, il consigliere Mirto si allarma quando io uso la parola “inquietante”. Non è inquietante, questo? Non è inquietante il fatto che il Sindaco apra la discussione dicendo praticamente a me, a tutti quelli che sono intervenuti prima “avete detto delle fesserie”, e siccome il Sindaco è abituato a dileggiare i consiglieri comunali… Al precedente Consiglio comunale si è inventato le mele e le pere, non so da dove è uscita, che cosa voleva dire… Una cosa è certa: non è assolutamente, secondo me, compatibile il ruolo, in questi casi, del Sindaco nei confronti dei consiglieri, soprattutto dei consiglieri dell’opposizione. Non si deve permettere di dileggiare i consiglieri comunali che la criticano su fatti concreti, non inventati… Infatti: ha risposto con le fesserie.
Io cioè ho parlato, ho parlato di cose reali, mi sono assunto la responsabilità. Quando il collega Attanasio mi dice “io sapevo tutto, da vent’anni ci conosciamo, io sapevo tutto…” Sapevi tutto di che cosa? Tu non sapevi assolutamente niente, me la devi consentire, questa cosa. Non esiste niente, l’ha confermato pure il Sindaco queste cose.
È inquietante – ancora al consigliere Mirto – anche un altro fatto che dovrebbe allarmare tutto il Consiglio comunale. A proposito delle cose che diceva prima il consigliere Petrarulo, della pericolosità di quella specie di rotatoria che è stata realizzata a monte di via Padre d’Amuri. È inquietante che cosa? È inquietante il fatto che il Sindaco abbia detto, testuali parole “è intervenuto l’assessore e l’ha fatto modificare”. Scusate: ma quali sono… Per piacere, Sindaco. Presidente, richiami il Sindaco perché io devo fare il mio intervento… Ha detto esattamente “l’assessore ha fatto modificare la rotatoria”, lei, poi vediamo la cosa. Lei l’ha fatto modificare, è intervenuto l’assessore e l’ha fatto modificare. Questo che cosa conferma? Conferma che ci sono due livelli che riconosce la legge, che impone la legge: c’è il livello istituzionale politico che appartiene appunto agli amministratori; e poi c’è il livello dei tecnici, che rispondono delle cose. Quindi, quell’intervento, e anche quella modifica, tanto per mantenere l’esempio in piedi, doveva essere un tecnico di Grottaglie a dire che evidentemente lì, con dati di fatto, e magari scrivendolo ufficialmente, va modificato.
Invece, si gira attorno al problema e si dice praticamente che chi ha presentato quella mozione non vuole la ciclovia. Errore e falsità. Il progetto generale, mi pare nel 2017 o nel 2018, io l’ho votato perché ero convinto di quello che si stava facendo.
Tra l’altro, ricordo anche la motivazione che ho usato. Ho detto infatti: questa richiesta di finanziamento è opportuno che passi all’unanimità del Consiglio comunale, perché questo dimostra che un territorio chiede con forza quello che sta chiedendo, in questo caso anche dei finanziamenti sostanziosi. Quella ciclovia, quindi, quell’impianto complessivo è stato voluto all’unanimità, anche dall’allora opposizione.
Allora la domanda non è se siamo d’accordo o non siamo d’accordo sulla ciclovia. È sicurissimo che siamo d’accordo, tutti siamo d’accordo, ripeto, anche confermato dal voto al progetto generale. Il problema è legato al fatto che abbiamo segnalato che in via Messapia quel tratto della ciclovia è pericoloso per come è stata realizzata. Va smantellata e va ripristinata a filo stradale: è questo che chiediamo noi, ma non c’è scritto. Lo dico allora anche al Presidente: Presidente, la mozione è un atto di indirizzo del Consiglio comunale al Sindaco e alla Giunta: chiaro?
Chi vieta allora al Consiglio comunale di aggiungere o modificare quello che sta scritto nella mozione, “a far predisporre gli atti necessari finalizzati allo smantellamento della struttura realizzata in via Messapia e ripristinarlo a filo stradale”? Si può aggiungere questa frasetta? Io penso che assolutamente sia consentito, lo abbiamo sempre fatto, è possibile farlo.
Se voi siete d’accordo, mi rivolgo ai colleghi della maggioranza, se siete d’accordo con noi che lì è pericoloso per come è stato realizzato, è un atto obbligato quello di chiedere all’Amministrazione comunale di fare di tutto per smantellarlo e poi ripristinarlo, perché lì veramente è stato fatto qualcosa di indecente, anche e soprattutto a livello tecnico.
Io ho avuto l’occasione – e qui lo ringrazio, perché prima ho chiamato a testimone il geometra Caputo – col geometra Caputo di dare un’occhiata al progetto successivo, a quel tratto di viale Matteotti. Quel viale Matteotti verrà, da quello che ho capito, sì rialzato, a livello di marciapiede, ma ha un’altra caratteristica, quella strada. Quella strada, per la parte che sarà interessata la ciclovia, non è interessata invece da abitazioni, da ingresso di abitazioni, da ingressi di garage, quindi è molto più semplice, lì. Questo è che chiediamo noi: di mettere in sicurezza quella strada, la strada di via Messapia. Questo abbiamo chiesto con questa mozione.
Chiediamo ai consiglieri di maggioranza di votarla. Nel momento in cui voterà, ci dirà se ritengono che sia pericolosa, così com’è, ci dirà che è possibile smantellare, ci dirà che è possibile ripristinare, in una situazione più decente, quindi a filo stradale. Questo è quello che chiede questa parte del Consiglio comunale.
Infine, mi rivolgo ancora una volta al collega Mirto, quando ho parlato di “inquietante”… A parte il fatto che non le permetto manco di dire che noi parliamo a favore di telecamere, eccetera. Io personalmente parlo per me e me ne assumo sempre la responsabilità. Io ci ho sempre messo la faccia, in tutte le occasioni: in tutte le occasioni, compresa questa. Le cose che ho detto io sicuramente lei non le conosce. Adesso le do un piccolo riferimento, come lo do a tutti i consiglieri: andate a leggervi la delibera della Giunta comunale di Grottaglie (non di Villa Castelli) la n. 11 del 26 gennaio 2022; scoprirete, io da lì ho attinto le informazioni, quanto è stata ed è inquietante quella gestione del lavoro. Senza entrare più di tanto nel merito di quello che ormai è successo, che hanno litigato tra tecnici, eccetera, una cosa è certa, lo ripeto ancora una volta: la dirigente degli affari generali mi ha detto che ha difficoltà a interloquire con il RUP di Villa Castelli; altro che noi dobbiamo andare a Villa Castelli. È la dirigente che ha difficoltà a interloquire con il RUP.
E allora, vogliamo darci una regolata su questo? A questo punto, voi voterete contro, se non volete modificare nel senso più giusto, evidentemente, questa mozione; voterete contro questa mozione, però una cosa è certa. Io ho fatto ieri l’accesso agli atti. Io, insieme ai miei colleghi, prenderò atto della documentazione che c’è, compreso un eventuale parere del Comandante dei Vigili Urbani. Questo lo vogliamo vedere: è così? Non è pericoloso anche per il Comando dei Vigili urbani? Vedremo, lo verificheremo. Dopodiché, prenderemo le azioni necessarie che ci sono.
Noi possiamo semplificare il tutto, e ritorno, e concludo, sulla richiesta a tutto il Consiglio comunale, quindi alla maggioranza, di apporre questa piccola aggiunta alla mozione, che parla di smantellamento: smantellamento della struttura di via Messapia perché pericolosa, ripristino in via Messapia della pista ciclabile a filo di marciapiede. Questo chiede di fatto la mozione.
Ognuno se ne assume la responsabilità. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere. Ha chiesto la parola per il suo secondo intervento il consigliere Lenti. Prego, consigliere.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Grazie, Presidente.
Questa mattina ho ascoltato più volte “se non vi conviene, fate l’accesso agli atti”. Il sottoscritto, in qualità di consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha presentato una richiesta ufficiale tramite PEC, cara Segretaria, in data 26.05.2022. Ancora oggi, non ho avuto risposta in merito a quella richiesta fatta. Certo, a lei, all’assessore, al Sindaco.
Fermo restando tutto, quindi, questa ventilata e ostentata trasparenza mi sembra un tantino fuori luogo. Vorrei ricordare al Sindaco, abile avvocato, che qui non siamo in un’aula di tribunale, dove la mancanza o la presenza di una “e” congiunzione possa determinare quali sono l’obiettivo, il centro e la sintesi di una richiesta. Lo smantellamento necessariamente, dopo attenta verifica, e forse sarebbe stato utile anche uno studio più attivo del nostro assessore, perché la ciclovia di via Messapia è, me lo consenta, un obbrobrio, tra l’altro anche estremamente pericolosa. Pericolosa dal punto di vista dell’incolumità dei cittadini, perché quella via è molto frequentata da pedoni.
Io voglio vedere infatti quando arriveremo all’altezza dell’ufficio postale, o quando arriveremo alla salita dove inizia già, forse, via Ignazio d’Amuri, come valuteremo il rischio. Nello spazio prima di giungere al centro Monticello, è bastato mettere un cartello “pista ciclabile, ciclovia, chilometri 30 all’ora”. Da lì non passa una macchina che non vada a meno di 70-80 all’ora, soprattutto in discesa ed in salita, compresi anche i motocicli. Io abito a dieci metri da quella strada, conosco benissimo le problematiche di quella strada. Le assicuro che quel dosso di bitume fatto in prossimità di via Calipari determinerà molti incidenti a breve. Io spero di no, però attaccarsi alla mancanza o alla presenza di una “e” congiunzione mi sembra riduttivo del problema.
Quella pista ciclabile, così com’è non va bene, non è utile, non sarà fruibile. Ha detto bene il consigliere: mettiamo una conta corridori e vediamo in un mese quanti attraverseranno quella pista ciclabile, o non preferiranno, invece, andare da via La Sorte, o andare da via Madonna di Pompei e poi salire verso la via Tratturello Martinese, che forse sarebbe stato anche più carino dal punto di vista proprio geografico e paesaggistico.
Quella pista è inutile e dannosa. In più, ha creato problemi di parcheggio; già ne abbiamo pochi; in più, creerà problemi fisici, problemi di infiltrazioni d’acqua, perché non è vero, come dice lei, che la portata dell’acqua invece diminuirà. Da lì passa effettivamente una quantità d’acqua notevole, quando piove, da tutta l’altezza del Monticello. Però, prima veniva distribuita su tutti e due i lati di via Messapia. Adesso viene esclusivamente concentrata verso la parte sinistra di via Messapia, guardando dal basso, dal viale.
Io ho verificato: dopo l’acquazzone che c’è stato, c’è stata un’altezza di acqua, di pluviometro, che ha superato il mezzo metro dei muri: mezzo metro, cosa che prima non si verificava, caro Sindaco. Lo smantellamento quindi secondo noi è un atto prioritario di salvaguardia e anche di riduzione delle eventuali responsabilità dell’Amministrazione.
Questo è il nostro messaggio, però ognuno può fare i propri interventi come vuole. Se io le dico che sta dicendo fesserie si offende; se lo dice lei… Non mi sembra, non credo che sia da parte di tutti, quindi mi consenta, Sindaco. Per cui, sentire dire che sono fesserie… Uno può esprimere un’opinione; se si è d’accordo, si è d’accordo. La maggioranza valuterà attentamente quello che dovrà votare, assumendosi la responsabilità, ma non la responsabilità, la responsabilità soggettiva, perché loro con il loro voto stabiliranno che quel tratto di ciclovia è… Fermo restando che possa essere a mille norme, non è né bella, né funzionale, è inutile girarci intorno. Per cui, se questa è la vostra idea, noi appoggiamo la mozione del Pd, voteremo a favore e poi vedremo che succederà nel tempo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Lenti.
Non ho altri iscritti a parlare. Passiamo alla fase di dichiarazione di voto.
Prego, consigliere Donatelli.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Intervengo anche per dire che io ho fatto una proposta, e vorrei avere anche il riscontro da parte dei colleghi della maggioranza. Siamo d’accordo su quel tratto?
Se siamo d’accordo, possiamo sospendere cinque minuti, aggiungiamo la frase, oppure rettifichiamo l’intera frase; dopodiché, si va alla votazione.
Chiederei di mettere al voto prima questa proposta.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Voglio precisare che noi non siamo d’accordo sullo smantellamento. Sul fatto che ci sia da fare…La mozione, così come presentata intanto parla di smantellamento. Il termine “smantellamento”, cioè non è proprio passabile sotto nessun punto di vista.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
… sta parlando della mozione, dell’atto di indirizzo che deve dare al Sindaco, e non il Sindaco che deve dare l’atto di indirizzo al Consiglio comunale.
Speaker : SINDACO.
Non mi sono spiegato. Io sono un consigliere comunale e le sto rispondendo. È a lei che non le piacciono le risposte… Da Sindaco, certo, perché la mozione la devo votare anche io, quindi le sto rispondendo. Che poi non le piaccia la risposta, perché dimostro che lei sostanzialmente sta girando intorno a un problema che non esiste, allora è così.
Le sto dicendo che “smantellamento” non è un termine ammissibile in questa mozione. Quindi, o la mozione la ritirate e se ne presenta un’altra; oppure, le opere di aggiustamento suggerite dal consigliere Petrarulo, l’assessore non ha detto che ha già fatto rientrare la rotatoria. Ho detto che su sollecitazione del consigliere Petrarulo hanno fatto un sopralluogo, credo che ci fosse anche il consigliere Petrarulo, al sopralluogo… Siccome mi ha attribuito il fatto di aver detto che l’assessore ha fatto spostare la rotatoria, io questo non l’ho detto. Ho detto… Non mi sono spiegato: siccome ha detto che è stata spostata, ma questo io non l’ho detto. Ho detto che è stato fatto un sopralluogo in cui è stata fatta una verifica, e gli uffici verificheranno se sarà necessario spostare. Diversa cose per quei dossetti piccoli che stanno in via Messapia, che sono stati… Gli sto rispondendo: tu te ne sei andato via, il consigliere Donatelli ha detto cose diverse da quello che stiamo dicendo adesso. Mi ha attribuito delle parole che io non ho detto, perché non sta ai fatti.
Dopodiché, lo smantellamento, ho già spiegato che non è possibile, perché la condizione di fare una pista ciclabile diversa vorrebbe dire togliere completamente il parcheggio dall’altro lato. Quindi, lo smantellamento non ci può essere.
Si sistemeranno quei dossetti e già è stata fatta una nota alla Direzione lavori in tal senso dall’ufficio, per cui si toglieranno, non so quanti sono, due o tre dossetti corti, che sono a norma, ma sono inopportuni, ho dichiarato questo, e si andrà in questa direzione.
Per cui la mozione con lo smantellamento non esiste proprio. Questo lo voglio dire, non perché sia un mio capriccio: non si può smantellare un progetto approvato, che rispetta la norma solo perché è antipatico il progettista… È un’iperbole, ovviamente.
Per cui rispondo… Possiamo anche mettere ai voti. La mozione può essere corretta nella direzione di dire di risolvere alcune criticità sul tratto di via Messapia, togliendo “smantellamento” e tutta questa roba, ci sta, ma sarebbe un’altra mozione. Sta a voi decidere se va riscritta una mozione diversa da questa, in cui maggioranza e opposizione condividono, cosa che già sta facendo l’ufficio, facendo correggere quegli errori che riteniamo essere degli errori anche da un punto di vista della fruibilità della pista. Questo ci può stare: c’è una disponibilità a ragionare, ma limitatamente a quelle questioni, a quelle criticità. Diverso è lo smantellamento, che è un’altra cosa. Questo sto dicendo in questo momento, mettendo come punto che gli uffici già hanno dato indicazioni di rimuovere quegli aspetti di criticità individuati in tre dossetti corti che possono essere inopportuni in quel tratto.
Questo è il tema. Sta a voi decidere se si vuole fare una cosa condiviso, oppure portare avanti questa mozione così come sta.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Donatelli, lei mi ha chiesto di mettere ai voti cosa? Si può correggere… Il Sindaco ha risposto: non conosciamo il testo del… Come le ha detto il Sindaco cosa vuole modificare del testo della mozione… Sì, ma con che modalità?
È stucchevole questa modalità di conduzione del Consiglio comunale. Un secondo solo: guardate che il buonsenso deve essere d’ambo le parti. Non si può attaccare o condurre un Consiglio comunale con la pistola puntata alla tempia, visto che io sto andando nella sua direzione. Le sto solo comunicando di favorire nel dettaglio le intenzioni di modifica di quella mozione…
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
La mia proposta è questa: di chiedere cinque minuti di sospensione finalizzati all’integrazione del punto 1, perché è quello che sarà votato. L’integrazione è oltre allo smantellamento, il ripristino della pista ciclabile a filo stradale: questo chiediamo. Chiediamo che si sospenda il Consiglio comunale per questa finalità.
Se lei mette ai voti si capirà se siamo nelle condizioni di sospendere e fare questa modifica. Se viene bocciata questa proposta, è chiaro, poi si va al voto…
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso è stato chiaro.
Scusate, ha chiesto la parola… Si era prenotato il consigliere Annicchiarico. Scusate, si è prenotato il consigliere Annicchiarico.
Prego, consigliere.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Grazie, Presidente.
Saluto tutti i colleghi consiglieri… Va bene così? Abbiamo fatto il primo e il secondo intervento, ne abbiamo dette di tante su tutti i punti di vista. Abbiamo dato libero sfogo a tutte le nostre idee, a tutte le nostre opinioni. Adesso però cerchiamo fino all’ultimo, siccome magari dalla nostra parte non c’è stata un po’ di fermezza, di polso nell’interrompere anche questo dilagare oltre il ragionevole buonsenso di avere una discussione che non verta soltanto sul gusto personale dei consiglieri dell’opposizione, che dicono che non è sicura, secondo quale parere, il parere, come è stato detto prima, di un avvocato, il parere di controllori di volo… Adesso non vorrei citare tutte le professioni, perché magari potrei anche sbagliarmi. Sul gusto non c’è discussione: ad oggi la legge italiana non ammette che ci sia una votazione, o un parere sul gusto personale di ognuno di noi che ci permetta di bloccare, modificare un’opera pubblica.
I parametri sono la sicurezza, l’economicità, la buona conduzione, gli appalti, tutto quello che vogliamo. È tutto contenuto nel Tuel, com’è contenuto anche nel Tuel che il silenzio-assenso fa parte soltanto di alcune leggi specifiche e deve essere scritto. Una mail mandata da qualcuno non ha il silenzio-assenso dei 90 giorni, quindi pregiudica il fatto che non sia sicura. Questo per fugare l’ultimo dubbio di chi magari si è preso la briga di scrivere due righe.
Non sono intervenuto prima perché non mi ha appassionato, perdonatemi. Non siete stati capaci di appassionarmi, su questo argomento, su questa mozione. Non sono intervenuto perché non lo reputavo opportuno.
Consigliere Donatelli, capogruppo del Pd, per fare la modifica alla mozione, o chiede la sospensione del Consiglio comunale, facendola mettere ai voti… Le dico, da maggioranza, che gliela bocceremo, la sospensione. È inutile anche chiederla, proprio perché il discorso che stiamo facendo è che non vogliamo in nessun modo accettare questo tipo di mozione che smantella e rifà: non esiste.
Glielo hanno detto gli altri consiglieri, glielo ribadiamo di nuovo. Soltanto, che siccome siamo andati un po’ lenti e non abbiamo avuto polso, stiamo tirando a campare, come se non avessimo altro da fare oggi, né tantomeno da discutere: siamo da quattro ore su questo punto, cercando di “rispigare”, come dicono a Bergamo, anche la virgola, la parola per dire una parolina in più per dire qualcosa in più per andare a trattativa: di cosa? Di niente.
O dimostrate con atti che possono essere presi in considerazione che quel non essere sicura non è una vostra opinione personale, ma proviene da qualcuno che di mestiere fa questo e ci dice che non è sicura; o altrimenti, non stiamo parlando di niente, perdonatemi, fatto salvo che vi è stato anche detto che verrà modificata rispetto alle spiegazioni che sono state date dal Sindaco e dall’assessore. Consigliere Petrarulo, io non sono tenuto a rispondere alle sue domande…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Petrarulo… (Interruzione fuori microfono)
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Consigliere Petrarulo, io non sono tenuto a rispondere alle sue domande.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Petrarulo, consigliere Petrarulo.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Io non sono tenuto a rispondere alle sue domande.
Le opere si fanno, le opere si aggiustano, le opere si modificano… Ce l’avete detto voi… Perché ce l’avete detto voi. L’opera è sicura anche così…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Petrarulo, lei ha un problema: non posso neanche spegnerle il microfono, visto…
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Quanto le invidio quella sua teatralità, consigliere Petrarulo…
Speaker : PRESIDENTE.
Non in questi termini, consigliere Petrarulo…
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Quanto le invidio quella sua teatralità, consigliere Petrarulo… A questa teatralità? No, per teatralità mi batte sempre. Cerco...
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Annicchiarico…
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
… umilmente di imitarla…
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Annicchiarico e consigliere Petrarulo…
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Ma non ce la farò mai. Verrò a prendere lezioni…
Speaker : PRESIDENTE.
Consiglieri!
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Le chiederò lezioni, consigliere Petrarulo, grande maestro di teatralità.
Speaker : PRESIDENTE.
Termini…
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Finisco di rispondere…
Speaker : PRESIDENTE.
Ricordo, consigliere Annicchiarico, che siamo in fase di dichiarazione di voto, fermo restando che bisogna mettere ai voti la richiesta del consigliere Donatelli.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Perdonatemi…
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, finisca il suo intervento. Consigliera Santoro.
Prego, consigliere Annicchiarico.
Speaker : GIOVANNI ANNICCHIARICO.
Rispondo al Capogruppo del Partito democratico di Grottaglie dicendo che noi voteremo a sfavore non solo del punto all’ordine del giorno, anche della sospensione, della modifica, proprio perché siamo pienamente coscienti e consapevoli di aver fatto come Amministrazione un lavoro come la legge prevede, che comprende tutti i pareri e i parametri di sicurezza, e tutto il resto. Abbiamo piena fiducia in quelli che sono i tecnici e gli assessori, la parte amministrativa e la parte anche politica di chi sta seguendo la questione, in chi l’ha sempre seguita, fermo restando che chi ha seguito tutta la vicenda da parte politica adesso siede anche dall’altra parte del Consiglio comunale e ha approvato questo stesso progetto.
Quindi, vi ringrazio. La dichiarazione di voto è quella che ho appena fatto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Annicchiarico.
Consigliere Donatelli… Sì, però, prima di dare per dichiarazione di voto la parola, il consigliere Donatelli mi ha chiesto di mettere ai voti la sospensione. Conferma? Datemi un attimo per predisporre una votazione integrativa sul sistema.
Pertanto, metto ai voti la richiesta del consigliere Donatelli di sospendere il Consiglio comunale per affrontare un’integrazione al testo della mozione in discussione.
Ricordo ai consiglieri che bisogna pigiare il tasto della presenza con il tasto 1, il tasto 2 con “affermativo”, tasto 3 “negativo”, tasto 4 “astenuto”.
È aperta la sessione di voto.
Votanti 23
Contrari 14
Favorevoli 9
Non passa. Può correggere. La votazione, una volta premuto, può correggerla. Correggeremo in sede di verbalizzazione. Ha annotato, la segretaria, lo scambio di consiglieri.
È quindi chiusa la votazione.
Votanti 23
Contrari 14
Favorevoli 9
La richiesta di sospensione non passa.
Siamo in fase di dichiarazione di voto.
Per dichiarazione di voto, consigliere Traversa. Prego, consigliere.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Approfitto per erudirmi sulla pratica di un consigliere comunale. Prima di dichiarare il mio voto, voglio chiedere al Presidente se è contemplata la possibilità di avere adesso qui presente il Comandante della Polizia municipale.
È possibile? Si può chiamare?
Speaker : PRESIDENTE.
Se è in servizio, sì.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Si provveda, grazie. Per potermi esprimere, perché io ho già detto… È possibile.
Speaker : SINDACO.
Mozione d’ordine, perché penso che stiamo andando fuori dal seminato. Intanto non so se è in servizio il Comandante. Non lo so. Intanto, il Comandante va convocato… È una mozione d’ordine. Prima di rispondere il Consiglio comunale… Scusatemi, il Regolamento consente al consigliere comunale o al Sindaco di fare una mozione d’ordine. Okay? Sì, ma c’è una mozione d’ordine preliminare alle dichiarazioni di voto. Benissimo.
Siamo in dichiarazione di voto, per cui la discussione è esaurita. La convocazione, eventualmente, del soggetto interessato deve avvenire durante la discussione, prima della convocazione, durante la convocazione con l’ordine del giorno, la documentazione.
Questa modalità di chiamare le persone all’ultimo secondo a venite qua… Poi cosa deve dire il Comandante? Devo prendere le carte, dobbiamo rinviare il Consiglio. Non è consentito questo modo di procedere perché o lo si chiede in Capigruppo, quindi la mozione d’ordine è questa: va chiesta in Capigruppo la presenza ed eventualmente la possibilità di invitare soggetti, chiunque essi siano. Prima cosa, che va condivisa con la Capigruppo. Seconda, questo eventuale colpo di scena, chiamiamolo così, va fatto durante la discussione.
Terzo, siamo in dichiarazione di voto. Per cui, si è consumata la discussione. Nessuno potrebbe né replicare né intervenire. Quindi, è fuori luogo questa richiesta.
Se dobbiamo metterla ai voti, la mettiamo ai voti.
Speaker : PRESIDENTE.
No, Sindaco. Consigliere Traversa, io ho inteso male. Lei ha detto “È possibile avere il Comandante?”.
Lei vuole rendere davanti alla presenza del Comandante la sua dichiarazione di voto. Questa è l’unica cosa che le può essere concessa.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Ho detto che per me sarebbe stato importante sapere se via Messapia, la pista realizzata oggi a via Messapia, ha avuto l’okay del Comando della Polizia Municipale.
Adesso ho detto “prima della dichiarazione di voto”. Io mi sono espresso così, o no?
Speaker : PRESIDENTE.
Sindaco…
Consigliere Traversa, un attimo, si fermi. Le chiarisco le idee. Lei ha ricevuto i due interventi previsti dal citato Regolamento… Un attimo. Dopodiché, le è stata data per la terza volta la parola per interrogare la Segretaria. Dopodiché, io ho aperto la fase di dichiarazione di voto, interrotta dalla richiesta di mozione d’ordine del consigliere Donatelli di sospendere i lavori. Può dichiarare il suo voto.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
È imbarazzante vedere che alla mia domanda sia il Segretario che il Presidente hanno detto sì, alle sue spalle, Sindaco, e lei esprimersi in altro modo. È davvero imbarazzante questa giornata. Il mio voto è per la mozione presentata dal Partito Democratico, da Grottaglie Domani, dal consigliere Giovanni Marinelli e dal consigliere Massimo Carrieri attinente ad altri partiti.
Prego chi fa gli interventi di sapere, di informarsi, chi presenta le mozioni, senza nulla togliere al PD, non me ne voglia il PD. Sono i partiti di minoranza, ben cinque partiti di minoranza, che hanno firmato questa mozione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Consigliere Annicchiarico!
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Non lei. Molti hanno fatto sempre riferimento alla mozione del PD.
Speaker : PRESIDENTE.
Siamo in fase di dichiarazione di voto.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Cerchiamo di portare anche in questo… Non costa nulla, insomma. Il mio voto annuncio che sarà favorevole.
Mi dispiace.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa.
Per dichiarazione di voto, consigliera Santoro, prego. Consigliere Marinelli, conferma? Un attimo.
Speaker : GIOVANNI MARINELLI.
Consigliere Mirto, mi rivolgo alle telecamere, in questo momento, per ribadire due concetti che sono stati espressi, uno dal Sindaco che ha detto che il problema non esiste e l’altro riguarda l’affermazione dell’amico, del consigliere Annicchiarico che la discussione di oggi non lo ha appassionato. A noi ha appassionato questa vicenda sin dall’inizio, da quando è stato messo il primo mattoncino in via Messapia. Non abbiamo lasciato soli i cittadini che risiedono in via Messapia, che ci hanno esposto questa problematica, che ci hanno interessato su questa vicenda. Sindaco, siamo a favore di questa mozione e sicuramente non abbasseremo l’attenzione su tutta questa vicenda. Non molleremo qui.
Sicuramente è una di quelle cose che i cittadini di Grottaglie, con tutte le modifiche che lei ha detto che vuole fare, che allo stato attuale si sono da fare, se ci sono delle modifiche da fare, ci fa capire che allo stato attuale quel pezzo di strada, come ha detto prima il consigliere Traversa, va messo in sicurezza, va recintato. Non può essere lasciata un’opera pubblica con l’accesso a chiunque. Sindaco, lo avete detto voi: “abbiamo fatto una modifica perché i tre dossi vengano rimossi”. Va cantierizzato, va recintato, va messo in sicurezza, va garantita la sicurezza dei cittadini come prima cosa. Poi, volete la pista ciclabile in quella maniera? Ve ne assumerete la responsabilità, di tutto. Vi piace? A noi non piace e abbiamo prodotto questi atti. Non staremo sicuramente fermi nel produrre altri affinché la volontà dei cittadini di Grottaglie, che non è la volontà del consigliere Donatelli, Petrarulo, Lenti o altri, la volontà dei cittadini di Grottaglie venga rispettata. Lei ha parlato prima di condivisione. Quel suo intervento, consigliere Annicchiarico, lasciava intravedere che non c’erano spiragli né di condivisione né di partecipazione. Il film è sempre lo stesso, anche se sono cambiati gli attori. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Marinelli.
Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il consigliere Petrarulo.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Consigliere di maggioranza, un consigliere che faccia il controllore, che faccia l’agricoltore, che faccia il muratore, che faccia l’ingegnere, che faccia qualsiasi cosa, nel momento in cui svolge la mansione di consigliere, si deve interessare di quali sono i problemi della città, e magari avere la capacità di entrare nell’argomento dicendo se è a favore, perché, e naturalmente quel perché deve basarlo su dei fondamenti, oppure, se non è d’accordo sull’argomento, dare del teatrale agli altri è come se…
Con l’ironia con cui viene usata la parola “teatrale”, magari fossi un attore di livello, quali tu mi assegni molto spesso il ruolo, probabilmente non starei qua a condividere certi argomenti a cui tengo e a cui terrò, perché ci tenevo anche prima. La differenza qual è, e qui torno a quello che ha detto il Sindaco: se tu mi dici che facciamo una bottiglia d’acqua e quell’acqua la ritengo utile per i cittadini, io voto a favore. Se, in corso d’opera, quella bottiglia diventa di aceto e non è utile, secondo me, per i cittadini, sempre bottiglia è, ma cambia il contenuto e quindi io voto non a favore.
In altre circostanze ho chiesto di farci collaborare di più e voglio ricordare semplicemente due piccole cose. Quando ho fatto, per un periodo breve, il Presidente della II Commissione, e invito l’amico Zimbaro, perché molte volte abbiamo riso su alcune cose insieme, ho fatto su un argomento quattro o cinque Commissioni. Quando abbiamo fatto con l’amico assessore Giovanni Blasi la stesura del Regolamento edilizio, io ho dedicato quattro mesi quattro ore al giorno con l’assessore compreso.
Qualora dovesse arrivare il RET definitivo, e non è quello su cui abbiamo lavorato per quattro mesi quattro ore al giorno insieme alla Cerino e all’ingegner Cinieri, è naturale che voterò a sfavore. Se, però, dovesse essere presentato quello su cui abbiamo lavorato per quattro mesi insieme, io sarò il primo a votare a favore. Siccome con questa barzelletta che prima si stava da una parte e si era a favore e poi si è contrari, è l’argomento che cambia. Per quanto mi riguarda, non è questione di bellezza e non lo dico io. Prima di esprimere un parere che, oggettivamente, rimane essere pericoloso, tanto è vero che due o tre di quei dossi vengono spianati, combinazione, per renderlo meno pericoloso, questo è l’argomento, lo ha detto il Sindaco, non io… Ha detto che verrà spianato qualche dosso. Hai detto che spianerai qualche dosso. Allora, o sei impazzito, non hai nulla da fare e la vai a spianare… Un motivo ci sarà. Non l’hai detto perché è pericoloso. Vai a spinare così, perché vuoi spianare, per renderla più veloce. ) Ma è una cosa che apprezzo, Leonardo. Lo apprezzo. Io sto sindacando sul fatto che, secondo voi, quando un consigliere si sveglia la mattina, non avendo nulla da fare, va lì e dice: “Come possono rompere le scatole?”. No, non è così, perché da via Messapia ci hanno chiamato i cittadini. Dopodiché, abbiamo verificato che era vero, ci siamo informati da qualche tecnico se c’era la riduzione di cubatura e quant’altro. Ci è stato dato riscontro positivo. Mi sono spiegato? La cubatura è un aspetto fondamentale quando si fanno quelle variazioni di cubatura in strade in discesa. Bisogna conoscere il territorio. Da lì scendeva l’acqua con cui si distribuiva l’acqua anticamente nel centro storico, nella vasca di raccoglimento che sta in via Principe di Piemonte. Se tu la restringi, crei ancora più devastazione e diventa pericoloso. Adesso, farò l’attore per te? Mi dispiace. Vorrei essere un politico più di spessore per te. Io dico quello che penso. Avrò un modo che a te non piace, pazienza, ma io dico quello che vedo e che provo, con estrema democrazia.
Come ho apprezzato l’altra mattina il sopralluogo che abbiamo fatto con l’assessore Blasi, con la promessa che sarà spostata quella cosa e sto aspettando che venga fatta, nel frattempo era giusto evidenziare che ieri sera c’è stato uno con la moto che è andato addosso o ha rischiato di andarci addosso. Grazie a Dio non è successo niente, non ci ha lasciato le penne. L’ho solo evidenziato per accelerare quello spostamento. Non è perché io voglio andare contro. Ci sono delle cose che devono essere fatte con un attimino di attenzione in più.
Io vorrei conoscerlo l’ingegnere che ha fatto quel progetto. Vorrei conoscere quell’artista, quel grandissimo professionista che ha disegnato quella pista ciclabile, con tutte le variazioni, per potergli dire “bravo”, magari in maniera teatrale, come dici tu, ma di fatto quella pista è pericolosa.
Il nostro voto sarà a favore di questa mozione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Non ho altre dichiarazioni di voto. Chiedo scusa, consigliere.
Prego, consigliere.
Speaker : RAFFAELE MINGOLLA.
Buongiorno a tutti, anche ai nostri concittadini che sono presenti. Non entro nel merito della discussione, perché ormai è stata fatta una bordata di interventi che hanno già chiarito la situazione e le parti.
Come Gruppi consiliari Con D’Alò e Per D’Alò ci è bastato sapere ed assumere informazioni da parte dell’assessore al ramo che saranno effettuati degli interventi per favorire la sicurezza di quella strada per quanto riguarda il defluire dell’acqua e la rimozione di alcuni dossi per favorire le persone portatrici di handicap.
A fronte di questo, annunciamo il parere contrario alla mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Mingolla.
Non ho altre dichiarazioni di voto. Io, purtroppo, ho una videata diversa da quella, molto più minuscola. Prego, Ciro.
Speaker : CIRO GIANFREDA.
Non ho mai votato quel progetto. Ho votato al massimo un business plan della pista ciclabile.
Io non sono mai stato contro la pista ciclabile, né fuori dal Comune di Grottaglie, né dentro il Comune di Grottaglie. Però, ricordo benissimo che non passava da via Messapia, passava da via La Sorte. Non ho mai approvato un progetto in cui si spostava, quindi in Consiglio comunale non ero presente, probabilmente. Personalmente non ho mai votato un progetto di quel tipo. Ho partecipato alla II Commissione perché anche io, come tutti quanti, sia dai social, ma anche da persone, sono stato personalmente definito ridicolo per quello che si fa in Comune per far realizzare un’opera del genere. Quindi, mi sono interessato su questa problematica. Ho partecipato alla II Commissione e, lo ripeto, il progetto era completamente insufficiente. Ad oggi, secondo me, il progetto esecutivo, lo dice il Codice degli appalti, per quanto riguarda la parte, la 247, se non ricordo male, dice quali sono gli elaborati fondamentali che devono costituire il progetto esecutivo; mancava un elaborato fondamentale che dimostrava che quella strada, quel progetto lì, in quella posizione, la pista ciclabile non alzava il tirante idrico e parlo di un elaborato fondamentale di un progetto esecutivo che riguarda il rischio della pericolosità idraulica. Quindi, ad oggi – quello che accadrà in futuro non lo sappiamo - siccome il progetto è stato fatto prima, io non ho visionato questo elaborato e se c’era io lo volevo verificare anche all’interno, se ci stava il calcolo del tirante idraulico. Si chiama “tirante idraulico” perché lì, stringendo la carreggiata, si innalza il tirante idraulico, il pelo libero dell’acqua, aumenta non la volumetria, ma la portata. La portata rimane sempre quella perché il bacino a monte è sempre quello. Aumenta la velocità e quindi aumenta il rischio per le persone e per le cose.
Io voterò contro per queste motivazioni, non perché sono contro alla pista ciclabile. Se fossi stato sollecitato in precedenza avrei dato il mio contributo, il mio piccolo contributo. Sono d’accordo con Ciro quando dice: “io mi spoglio dalla mia competenza tecnica. In questo momento io svolgo il ruolo di consigliere comunale”. Siccome non sono stato interessato prima, ed è sotto gli occhi di tutti il rischio che c’è, ognuno si prenderà le proprie responsabilità che sono di tipo politico, amministrativo e anche di tipo penale.
Sicuramente non saremo chiamati noi in prima battuta, ma noi, da questa parte, stiamo dicendo che ci sono dei rischi per le cose e per le persone. Quindi, i tecnici, chi ha approvato tutta la catena di comando, chi ha approvato un progetto di quella fattura, fatto in quella maniera, chi ha assecondato e non ha seguito da parte nostra gli interpelli per dire “vedete che lì ci può essere un rischio e ve lo stiamo dicendo” si assumerà le proprie responsabilità.
Nel momento in cui accadrà qualcosa e saremo sollecitati per presentare, agli enti competenti, agli organi competenti, il risarcimento danni, ognuno si prenderà le proprie responsabilità.
Io più di questo non posso fare. Ci sono i soliti consiglieri di maggioranza che danno pagelle e pagelline e si ergono a grandi politici. In questa maniera non si va da nessuna parte, non andate da nessuna parte, anche perché siete sotto gli occhi di tutti. La vostra storia lo dice, anche quella recente. Lo dico ai Cinque Stelle. La vostra storia recente lo dice. È chiaro?
Lo dico per il vostro modo di agire, quello di sbeffeggiare l’avversario politico, di trattarlo dall’alto verso il basso. Non vi potete neanche, né per titoli né per il resto, non vi potete permettere di fare nulla, perché è sotto la storia di tutti. Lo dico per voi, perché siete in alcuni momenti ridicoli. È chiaro? Siete ridicoli. Quando in un Consiglio, in una Istituzione come questa si discute, si può anche discutere per cinque ore sullo stesso argomento, lo facciamo non per perdere tempo, ma lo facciamo per il bene dei nostri concittadini, delle persone che ci votano, per le persone da cui noi siamo chiamati. Noi siamo dipendenti dai nostri cittadini. Noi siamo qua non per perdere tempo. Ognuno di noi, dal più piccolo operaio al più grande scienziato, ha le proprie attività, i propri affetti. Non stiamo a perdere tempo qua. Noi qua stiamo a dare il nostro contributo. Io voterò a favore della mozione, anche rafforzando il mio voto, perché non avete voluto discutere in merito. Si sono chiesti cinque minuti di sospensione per trovare un accordo comune, in modo tale che si trovi una soluzione migliore per quel tratto di pista ciclabile e per risolvere i problemi dei cittadini di quella via, non nostri. Grazie.
Voterò a favore della mozione.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Gianfreda.
Consigliere Mirto, prego.
Speaker : SIMONE MIRTO.
Presidente, una precisazione nel merito, perché mi sembra che oggi stiamo votando lo smantellamento della pista ciclabile di via Messapia e non l’assunzione di responsabilità penali, come ci ha appena detto il consigliere Gianfreda.
Sul resto, Presidente, non posso far altro che rimarcare i continui insulti che arrivano che, secondo me, non aiutano un confronto costruttivo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie. Non ci sono ulteriori dichiarazioni di voto.
Dichiaro chiusa la fase di dichiarazione di voto.
Procediamo con le fasi di votazione.
Mettiamo ai voti il punto n. 2 all’ordine del giorno: “Mozione prot. n. 21714 del 12/07/2022 su ‘Ciclovia in via Messapia’ presentata da n. 5 consiglieri comunali: Donatelli, Petrarulo, Traversa, Marinelli, Carrieri”.
Prego, consiglieri. Mancano dei votanti. Manca un altro voto. Non ho la visualizzazione.
Presenti 21
Votanti 21
Contrari 13
Favorevoli 8
La mozione è respinta.
Prima di passare al terzo punto all’ordine del giorno, vi do comunicazione che è giunta, da parte della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Puglia, la deliberazione n. 100 del 2022 afferente alle consultazioni elettorali del 3 e 4 ottobre 2021. Per chi ne fa richiesta, potrei trasmetterla.
Vi leggo il dispositivo: “Accerta la conformità alla legge delle spese sostenute dai partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati partecipanti alle elezioni del 3 e 4 ottobre 2021 nel Comune di Grottaglie e la regolarità della documentazione prodotta a prova delle spese stesse da parte di tutti”.
Questo per quanto riguarda la Corte dei conti.
Punto n. 3 all’ordine del giorno: “Mozione prot. n. 22842 del 22/07/2022 su ‘Situazione di grave degrado di Piazza San Francesco De Geronimo’ presentata da n. 5 consiglieri comunali: Donatelli, Petrarulo, Traversa, Marinelli, Carrieri.
Un attimo solo. Prego, consigliere Donatelli, per l’illustrazione.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Grazie, Presidente. Sarò breve, anche perché sto vedendo che in Aula c’è una grandissima attenzione. Vediamo di farla breve.
Questa mozione parla della situazione di degrado che c’è a Piazza San Francesco De Geronimo. È una piazza simbolo di Grottaglie per tanti motivi, prima di tutto perché è dedicata al Santo grottagliese, a San Francesco De Geronimo, poi perché si trova in un punto strategico sotto tutti i punti di vista, compreso quello turistico, e sovrasta anche il Quartiere delle Ceramiche. Quello che interessa mettere in evidenza è stata la grandissima volontà da parte dei cittadini ad avere una piazza dedicata a San Francesco De Geronimo. Infatti, si costituì un comitato, furono raccolti anche delle somme per fare degli interventi all’interno della piazza. Ovviamente, l’Amministrazione comunale dell’epoca si fece carico della realizzazione di tutto e alla fine abbiamo avuto una struttura assolutamente innovativa, nuova sotto tutti i punti di vista, fruibile da tutti, non soltanto dal punto di vista religioso, ma anche dal punto di vista della socializzazione, del turismo, eccetera.
Allo stesso tempo, però, abbiamo visto che molte di quelle cose che furono realizzate grazie all’intervento del Comitato sono state distrutte o in parte distrutte. Voglio ricordare che grazie a quell’intervento del Comitato è stato possibile, tra l’altro, installare nella piazza la statua del santo grottagliese in marmo. Furono realizzate 66 formelle che hanno raccontato e che raccontano la vita del Santo. Il tutto è stato realizzato, su input del Comitato promotore, dal compianto professor Leonardo Petraroli.
Come ho detto prima, molte di queste situazioni sono in stato di degrado, che non depone bene nei confronti della città, soprattutto in un momento particolarmente importante dal punto di vista del turismo qui a Grottaglie.
Ci risulta che sono state distrutte otto formelle e altre sono state danneggiate o imbrattate. Ci sono degli alberi che sono state divelti, le piastrelle e i gradini sono rotti, spesso ci sono anche erbacce e il tutto è avvenuto anche alla presenza di una telecamera che evidentemente o non funziona con nessuno si è mai preoccupato di controllare. Qualcuno poteva anche essere beccato tra quelli che hanno provocato questo disastro all’interno della piazza.
Ebbene, noi presentammo l’interpellanza e la risposta che ci è stata data dal Sindaco in quell’occasione, la più importante è stata: “Stiamo cercando di capire che cosa fare”. Siamo d’accordo che c’è da fare più di qualcosa. Naturalmente non sono mancati i rituali ringraziamenti a chi ha sottoscritto quella interpellanza, però noi evidentemente non siamo soddisfatti di questo risultato e quindi abbiamo presentato, i cinque consiglieri citati anche per la precedente mozione, questa mozione.
La mozione, lo ricordo ancora una volta, è un atto di indirizzo nei confronti del Sindaco e della Giunta. Ci rendiamo conto delle difficoltà dal punto di vista economico, della mancanza di personale e di tutto, però gradiremmo avere un impegno più concreto non solo nel prendere atto… Tra l’altro, è stato preso atto che c’è una situazione di degrado, ma soprattutto vorremmo capire quando, come e in che tempi si possa mettere in sicurezza, dal punto di vista anche della fruizione, questa piazza che va assolutamente restituita così com’è nata a tutta la collettività. È una cosa che riguarda, ovviamente, non soltanto chi ha sollevato il problema presentando la mozione, ma interessa un po’ tutti. Chiediamo, quindi, al Consiglio comunale che ci sia questa ulteriore spinta nei confronti del Sindaco e della Giunta affinché si concretizzi qualcosa nei tempi più celeri possibili. Questo è lo spirito della mozione. Poi, ci saranno gli altri eventuali interventi anche degli altri firmatari. Vediamo un po’ come va il dibattito. Io mi auguro che qui, senza ripetere le cose che sono state dette prima, si arrivi soprattutto a una conclusione, che sia la conclusione la più condivisa possibile per poter restituire alla nostra comunità quella bella piazza dedicata a San Francesco De Geronimo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Donatelli.
È aperta la discussione.
Il consigliere Traversa ha chiesto la parola. Prego, consigliere.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Se quella poteva essere vista di parte, penso che questa dovrebbe essere condivisa da tutti. Penso che tutti conoscano quella piazza. Voglio ricordare l’artista, Dino Petraroli, che realizzò quelle cose distrutte e quelle che non sono distrutte sono rovinate da segni e via di seguito, non perché qualcuno gliele avesse commissionate, ma perché erano frutto di una sua personale ricerca e volontà di testimoniare San Francesco De Geronimo.
Quelle formelle, quelle scritte hanno un valore aggiunto proprio per chi le ha fatte e come le ha fatte. Non sono delle iscrizioni, che si mettono, si va da un marmista e si fanno scrivere delle cose. No, sono state pensate e realizzate da un uomo che conserva, anche se non c’è più, nel suo studio tutti i bozzetti di quelle cose che sono messe lì nella piazza.
Cerchiamo di tutelarle quanto meglio possibile. Oggi apprendo che c’è una videocamera. C’è una videocamera, dice il consigliere Donatelli, su quella piazza? Non lo so. Certo, se c’è, non vorrei ripetermi, sarebbe interessante avere qui il Comandante della Polizia per sapere se hanno mai visto coloro i quali hanno arrecato quei danni e che arrecano quei danni in quella piazza, non solo per il deturpamento di opere artistiche, ma anche per il deturpamento di rialzi di mattoni di pavimentazione, perché ci sono anche quei danni. Se c’è una videocamera, sarei curioso di sapere dal Comandante quante multe sono state realizzate. Mi piacerebbe che qualche consigliere di maggioranza mi accompagnasse a visionare la sala dove si vedono i filmati delle nostre videocamere, perché non vorrei che fossero più realiste quelle dell’artista Giorgio Di Palma, di quelle messe per strada dall’Amministrazione, dal Comune di Grottaglie in genere.
Se quelle telecamere ci sono e funzionano potrebbero sicuramente darci una mano. Io questo non lo so. Mi piacerebbe saperlo non dall’assessore e dal Sindaco, a meno che non sappia qualcosa dal Comandante della Polizia, ma sicuramente dal Comandante della Polizia che mi dicesse “queste sono le persone che abbiamo visto in anni”, perché non credo che sia stata messa un mese fa questa videocamera…
Facciamo tutti in modo intanto di fare il possibile affinché quelle formelle ritornino al loro posto e che venga sistemato quello che è stato distrutto. Mi rivolgo all’assessore alle tradizioni, della quale non ho sentito mai parola da quando ci siamo insediati. Anche stasera, anche per domani, visto che si prevede un flusso turistico, non sarebbe male apporre… Spesso capita, assessore, che molti turisti, transitano e non sanno che lì c’è l’unico belvedere della città di Grottaglie. Quello è l’unico belvedere che noi abbiamo. Basterebbe mettere anche un’iscrizione, anche stasera, con un pennarello su un cartone con scritto “belvedere”. Sono sicuro che molti turisti andrebbero su, più di quanti lo fanno oggi, perché lì possono anche sedersi. È il belvedere, il nostro unico belvedere. In altre città – e chi fa turismo lo sa – viene sempre indicato il luogo del belvedere di ogni paese, di ogni città. Lavoriamo tutti. Cosa possiamo fare? Suggerirvi di non stancarvi, di non demoralizzarvi se qualcuno rompe, ma di sostituire, vigilare ancora di più. Questo dobbiamo fare, questo possiamo consiliare, perché la situazione è da un po’ di anni così, non è stata causata l’altro giorno. Comunque ci sono degli anni da recuperare, facciamolo al più presto. Prima si recupera, meglio è. Cercheremo di farla vivere ancora di più, in qualche modo.
Sicuramente, se c’è una videocamera, se c’è – e se non c’è, mettiamola – mi sembra assurdo che possano accadere quei fatti senza sapere chi è stato e per questo multarlo sarebbe una cosa buona, positiva, legale.
È compito, mi ripeto, della Polizia municipale. Penso che abbia gli strumenti. visto che Grottaglie è piena di videocamere, penso che possa svolgere questo compito. Però, ripristinate quanto prima quelle opere dell’artista Dino Petraroli, vi prego.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa.
Ci sono altri prenotati? Consigliere Lenti, prego.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Grazie, Presidente.
Sono contento che gli amici del PD si siano ravveduti ed abbiano presentato questa mozione che anche il dottor Lenti avrebbe sottoscritto. Parlare della piazzetta San Francesco per la sua sacralità è cosa importante, però non posso non sottolineare la fuoriuscita dall’Aula o l’astensione al voto nel mese di novembre per la nostra mozione di riposizionamento del crocifisso al centro dell’Aula consiliare.
Detto questo, sono contento che siano rinsaviti. Il problema serio è che manca totalmente il controllo del territorio a Grottaglie.
Le videocamere, se ci sono, o non funzionano o sono obsolete o non ci sono operatori che guardano le videocamere, che possano intercettare i vandali, che possano sanzionare gli incivili e che possano punirli. Ma per quanto riguarda i graffiti, perché il consigliere Donatelli ha omesso di dire che ci sono anche graffiti, murales e via discorrendo, quelli dovrebbero essere di pertinenza, leggendo il capitolato d’appalto, caro assessore Maurizio Stefani, compreso anche lo sfalcio dell’erba, che cresce, dovrebbero essere di pertinenza dell’azienda Teorema, ed è scritto nel capitolato… Piazze e tutto ciò che è pubblico. Certo. Ci sono i piccioni, ci sono le deiezioni dei piccioni, ci sono i graffiti. Però, io ritengo che forse sarebbe il caso di potenziare il sistema di videosorveglianza con videocamere, visto che vengono stanziati i soldi che vengono intercettati i finanziamenti, con risorse per dare anche una maggiore visibilità alla telecamera. È inutile andare a mettere telecamere obsolete, magari in bianco e nero e non ad alta definizione, quando adesso ci sono delle videocamere che vedono anche quanti soldi hai in tasca.
L’auspicio è che ci possa essere un miglior controllo del territorio. Tutti parlano dal punto di vista artistico di Piazza San Francesco, avendo dimenticato chi è stato l’artefice della costruzione, che si è battuto per quella piazza ed è stato il consigliere comunale Benito Gerlone. Due di quelle formelle, caro consigliere Traversa, sono state anche donate dal sottoscritto e dalla mia famiglia.
Auspichiamo che ci possa essere un ripristino, che poi non credo che si tratti… Lo so che avete pochissimo personale, però chiedo un ripristino per una migliore vivibilità di quella piazzetta perché, oltre ai vandali, lì ci sono anche i beoni, ci sono anche i drogati, c’è gente di malaffare. Per cui, andrebbe bonificata anche in quel senso, soprattutto per la sacralità della piazzetta.
Quindi, cerchiamo di sostenere questa mozione e cerchiamo di dare un’impronta diversa alla nostra città, perché giorno per giorno io la vedo morire e ciò mi duole tantissimo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Lenti.
Chiedo ai consiglieri se ci sono altri interventi in fase di discussione. Non ci sono ulteriori interventi.
Dichiaro chiusa la fase di discussione.
Passiamo alla fase delle dichiarazioni di voto. Ci sono interventi? Consigliere Donatelli, prego.
Speaker : FRANCESCO DONATELLI.
Ho visto che si è prenotato anche il Sindaco. Sarebbe stato portato che il Sindaco fosse intervenuto prima, durante la discussione, per capire se quello che si chiede con la mozione trova riscontro o meno, con tutte le difficoltà che abbiamo comunque sollevato. Quindi, prima ancora di esprimermi, ma lo posso fare tranquillamente, visto che sono tra i firmatari della mozione, dichiaro che il voto da parte del Gruppo del PD è positivo. Ci sarebbe piaciuto, però, capire quali sono gli impegni concreti da parte del Sindaco e non limitarsi, come ha fatto quando abbiamo presentato quella interpellanza, a dire “stiamo cercando di capire”.
Sono passati un paio di mesi. Questi due mesi le sono serviti a qualcosa per capire? Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO.
Cercherò di non rispondere alle provocazioni del consigliere Donatelli, perché evidentemente distorcere quello che ha detto il Sindaco è la cosa più facile. Io ho detto, rispondendo all’interpellanza, che gli uffici sono già al lavoro per trovare una soluzione al fatto che quella piazza ha un libero accesso anche negli orari in cui non è controllata e nessuno ci può andare. Sul ripristino abbiamo infatti messo anche i soldi per la manutenzione, cosa che voi non avete votato, perché è più facile dire quello che non si fa, che poi essere consequenziali alle cose che l’Amministrazione mette in campo.
Durante le variazioni di bilancio avete votato contro e io ho già detto che gli uffici hanno già preso in carico l’attività di sistemazione della piazza e abbiamo anche messo i soldi. Per cui, questa mozione mi sembra una provocazione. Se ci teneva, consigliere Donatelli, insieme agli altri, ad aggiustare la piazza almeno avrebbe potuto votare le variazioni su l’impinguamento del capitolo di quasi 300.000 euro della manutenzione. Quindi, per me la mozione è da bocciare, perché questo indirizzo è già stato dato dal Sindaco agli uffici e già ci stanno lavorando.
Come le ho detto, stanno anche aspettando di capire i costi per una eventuale recinzione e un eventuale sistema di accesso orario. Questo è quello che stiamo cercando di dire. Quando avremo, da parte degli uffici, un computo e un disegno più definitivo apriremo una discussione, visto che si dice che non si discute mai, sull’opportunità o meno. Sono in campo già le azioni. La mozione per me è da bocciare. Tra l’altro, lei mi ha interpellato il 6 giugno e le ho detto che stavamo già lavorando. La settimana scorsa abbiamo approvato le variazioni di bilancio, abbiamo messo i soldi per fare i lavori e lei non ha votato. Quindi, proporre la mozione a distanza di venti giorni dalle variazioni in cui si dà atto consecutivo alle parole del Sindaco, mi sembra veramente una cosa fatta per stuzzicare e per dire “mi voglio mettere la medaglietta sulla giacca”. Lei sa già quello che stiamo facendo. Non è un fatto di medaglietta. A distanza di un mese lei vorrebbe già vedere un progetto che non è possibile aver dato il 6 giugno perché le variazioni sono di dieci giorni fa.
Evidentemente, la spinta che lei sta dando con questa mozione è inutile, perché già si è al lavoro per questa cosa. Quindi, per me, la mozione è da bocciare semplicemente perché l’idea di collaborare… Non è che uno dice “voglio collaborare”, poi ti giri e ti dà gli schiaffi. Non funziona così. La mozione, fatta in questo modo, a distanza di una settimana dalle variazioni di bilancio bocciate dall’opposizione, non può che essere un’attività speculativa politica. Questo è il fatto. Diverso sarebbe stato se, durante le variazioni di bilancio, lei mi avesse detto: “Sindaco, ma c’è un euro per la piazzetta San Francesco?” piuttosto che presentare la mozione oggi e aver detto di no a quei soldi. Mi sembra, evidentemente, che ci piace giocare e cincischiare in questa fase per fare gli articoli di giornale, per fare i comunicati e dire “Il PD ha fatto per il Santo…”. Alla fine, però, non l’ha votato la liberazione dei soldi per risolvere i problemi. Per me la mozione in questo caso è da bocciare, semplicemente perché è strumentale ed è intempestiva. L’avesse fatta fra tre mesi, a distanza di una risposta di un mese fa e della variazione di dieci giorni fa, avrebbe avuto un altro senso: “Sindaco, non ci hai neanche chiamato per dire che stiamo facendo, che volete fare”. Non è passata neanche una settimana o dieci giorni. Nessuna azione è possibile vedere ed è evidentemente una mozione che, per quello che mi riguarda, non può che essere bocciata.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, Sindaco.
Per dichiarazione di voto, il consigliere Petrarulo.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Devo dire che sei bravo, hai deciso di rigirare la frittata. Probabilmente dovremmo far fare una modifica al Parlamento in futuro affinché facciano una variazione sul TUEL per quanto riguarda il voto di bilancio e si debba votare voce per voce così, magari, quando voteremo il bilancio, l’equilibrio o quant’altro noi su ogni voce ci esprimeremo. Siccome il bilancio è un atto politico complessivo, dove magari ci può essere una cosa condivisa e dieci cose no, il voto va sul bilancio. Questo lo dico perché enfatizzare sul concetto che abbiamo votato contro, e io rivoterei contro perché era un equilibrio non fatto a dovere, per priorità che noi davamo a che tu non hai dato. Ora, che tra le priorità che noi davamo ci potesse essere un argomento, magari, quello di San Francesco, non è che voti poi le altre che non ci sono. Questo per fare un discorso complessivo sul bilancio, per quelli che magari ti ascoltano e sembra che dici il verbo. C’è una legge che ti dice che il bilancio sono 946 pagine e voti quelle 946 pagine come atto politico.
Per quanto riguarda gli equilibri, sono qualche centinaio di meno, ma ci sono delle schede diverse. C’è un complessivo, come voto. Va bene?
Detto questo, non c’è una provocazione, c’è una voglia di collaborazione in questa mozione. Diamoci da fare, prendiamolo tutti come impegno politico. Poi, se tu già lo stai facendo è un motivo in più per votare a favore e non contro. Votare contro vuol dire che contraddici quello che prima hai detto: “lo stiamo già facendo”. Benissimo.
Questo atto diventa un atto d’impegno di tutti. No, non è così. È un atto di responsabilità da parte di tutti, compreso il tuo. Se tu lo stai già facendo, bravo, benissimo, lo vedremo probabilmente quanto prima adoperato. Nessuno dirà il contrario. Non sta scritto, come dici tu: “il Sindaco D’Alò sono le mele e noi siamo le pere”. D’accordo? Né ti vogliamo dare le pere. Ti stiamo solamente dicendo come stanno le cose. Facciamolo nostro questo atto e fallo tuo questo atto. È un atto di richiesta di collaborazione su un argomento. Punto. Non facciamo lezioni sul bilancio, non facciamo polemica. La polemica la stimoli tu nel dire questo, perché sembra che da questa parte ci siano persone che non capiscono niente. Ribadisco, e lo dico veramente quasi con voce scherzosa, è un modo per dire “facciamo una cosa insieme”, cioè diamo a te l’incarico di fare quanto prima qualcosa. Tu mi dici “lo stiamo già facendo”. Quindi, vuol dire che fra quindici giorni o un mese vedremo Piazzetta San Francesco che ritornerà allo splendore di prima. Punto. No, non è questa. Tu la vedi in maniera speculare. Tu vedi la speculazione su questo, ma non c’è. Perché? No, ti sto dicendo “un mese”. Sto dicendo che c’è un impegno. C’è un impegno formale dal punto di vista politico sull’argomento. Sei tu che dici che voti contro. Allora, sei contro lo spirito di collaborazione da parte nostra, perché con questo spirito è stata firmata questa mozione.
Non è stato detto che Piazza San Francesco ha bisogno di ripristino perché tu l’hai sgarrata o l’hai sporcata. Mi sono spiegato? Si sta dicendo da parte nostra: impegniamoci tutti e magari ogni tanto andiamoci a fare la passeggiata a San Francesco e andiamo a rimproverare, come faccio io, visto che sta a 150 metri da casa mia, quelli che vanno sulle moto sopra la piazzetta. Qualche volta ho rischiato il linciaggio, perché magari chiamato da qualcuno che abita lì vicino. Non c’è nessun tipo di speculazione. C’è la voglia di condividere con voi su un argomento. Il voto a favore di tutti forse passerebbe più inosservato che il voto contro.
Naturalmente il nostro voto sarà a favore.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Per dichiarazione di voto, il consigliere Traversa. Prego, consigliere.
Speaker : ALFREDO TRAVERSA.
Solo per dire che assolutamente non mi pare che anche nel mio intervento ci sia stato quello che lei, Sindaco, ha detto. Anzi, mi fa piacere che si sta pensando alla piazzetta San Francesco. Certo, sono stato stravolto dall’idea che quella piazzetta possa essere recintata. La prego, Sindaco, questo non lo faccia. Non faccia recintare quella piazzetta. Torneremmo indietro di decenni e decenni. Sarebbe un controsenso per la comunità se vogliamo andare avanti e anche per la presenza in quella piazza di una statua di San Francesco. Non recintate la piazza, vi prego, questo no, ed è strano che io lo venga a sapere grazie alla mozione. Forse gli altri lo sanno perché vi vedete, ma noi parliamo sempre di… Ho capito, ma non va recintata. Allora che sta a fare un Sindaco e un’Amministrazione? Non va recintata. Faccia capire a chi vuole che venga recintata che è una cosa proprio… Queste cose si facevano veramente quarant’anni fa. Prima della Piazza San Francesco c’era una piazzetta recintata. La prego, non torniamo indietro come era prima quella piazza. Magari costa più sacrificio, nessuno lo nega, magari si aggiusta una cosa e la rompono. Okay, ma diamo noi il segno, tutti i consiglieri comunali, che vogliamo che quella piazza sia forse quello che non è mai stata. Siamo tutti disponibili. Ci vuole più impegno, più sacrificio, più pazienza, forse qualche spesuccia in più. La prego. Sembrerà strano, lei voterà contro la mozione, però io oggi, grazie a questa mozione, ho appreso che c’è il progetto, firmato o non firmato, di recintarla. Questo no, questo no. Non recintatela quella piazza, non ha proprio senso.
Voto a favore. Impegniamoci tutti. Ci sono delle Commissioni che possono affrontare questo argomento. Portiamolo in Commissione, portatelo, convocateci nella Commissione che possa studiare qualcosa anche su questa piazza, non solo su come mantenerla. Che senso ha? Dobbiamo dare un senso a quella piazza, forse, anche. Prima parlavo del belvedere. Coinvolgeteci. Qual è il problema?
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Traversa.
Consigliere Lenti, prego.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Grazie, Presidente.
Sono d’accordo sull’idea di non recintare Piazza San Francesco, però noi abbiamo, caro Sindaco, cara consigliera Cassese, caro collega Mirto, noi abbiamo la disponibilità di utilizzare chi percepisce il reddito di cittadinanza.
Cinque o sei mesi fa la consigliera Cassese fu contenta e volle spendere due parole per questo indirizzo che i Cinque Stelle avevano dato all’Amministrazione, e credo che ci sia anche una delibera di aprile in questo senso. Perché recintare una piazza che, tra l’altro, è in un posto bellissimo di Grottaglie, quando abbiamo non so quante centinaia di persone che usufruiscono del reddito di cittadinanza e che, anche in base ad un loro mansionario lavorativo, potrebbero dare una mano in maniera dignitosa alla collettività, semplicemente facendo opera di guardiania, facendo opera di piccola manutenzione, non soltanto per la Piazza San Francesco, ma per tutte le piazzette di Grottaglie. Dichiarazione di voto. Qual è il problema? È il contrario.
Speaker : PRESIDENTE.
Prosegua, consigliere Lenti.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Grazie.
Credo di dover dare ragione al consigliere Ciro Gianfreda, per quanto riguarda il consigliere Mirto. L’utilizzo dei percettori di reddito di cittadinanza contribuirebbe a far spendere molto meno al Comune in termini di sostegno economico per un ripristino di una piazzetta che avrebbe potuto essere mantenuta in ottime condizioni se solo ci fosse stato un pizzico di controllo, un pizzico di osservazione da parte di gente che prende molto spesso in maniera inappropriata il reddito di cittadinanza.
Il reddito cittadinanza doveva essere prodromico all’assunzione.
Speaker : PRESIDENTE.
Adesso la fermo. Sta disquisendo del reddito di cittadinanza.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Se vengo sollecitato…
Speaker : PRESIDENTE.
Lei si rivolga al Consiglio e non al singolo consigliere.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Comunque, fermo restando tutto, cerchiamo di utilizzare, caro Sindaco, i percettori del reddito di cittadinanza. Cerchiamo di farli sentire utili alla collettività, e ci sono i PUC per questo. Cerchiamo di attivarli. Oggi non avremmo il problema del controllo di Piazza San Francesco, non avremmo il controllo di Piazza San Ciro, di Piazza Padre Pio. Questo volevo dire. Comunque, il mio voto sarà favorevole alla mozione. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Lenti.
Ha chiesto la parola la consigliera Cassese per dichiarazione di voto. Prego.
Speaker : GIUSI CASSESE.
Grazie, Presidente.
Noi voteremo contro questa mozione perché, oltre a quello che ha detto il Sindaco, si sta procedendo a fare i lavori, si stanno pensando e si stanno facendo.
Per quanto riguarda i PUC, noi abbiamo un progetto, consigliere, specifico sulle piazze e in particolar modo anche su Piazza San Francesco a cui io tengo in maniera particolare, perché sapete tutti quanti questo legame familiare. L’iter sta andando avanti e i percettori di reddito staranno nella piazzetta, faranno quelli che saranno i loro compiti. Sicuramente non è un lavoro, un lavoro subordinato, perché l’abbiamo già spiegato l’altra volta. Non si tratta di un lavoro, ma offriranno il loro servizio anche a supporto della sorveglianza, della pulizia e del decoro di questa piazzetta, della piazzetta San Francesco, insieme a tutte le altre piazze della città che sono state attenzionate in uno dei cinque progetti, perché i progetti al momento sono cinque.
La volevo in qualche modo rassicurare su questo.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliera Cassese.
Non ho altre dichiarazioni di voto. Pertanto, dichiaro chiusa la fase di dichiarazione di voto.
Passiamo alle fasi di votazione.
Mettiamo ai voti il terzo punto all’ordine del giorno: “Mozione prot. n. 22842 del 22/07/2022 su ‘Situazione di grave degrado di Piazza San Francesco De Geronimo’ presentata da n. 5 consiglieri comunali: Donatelli, Petrarulo, Traversa, Marinelli, Carrieri”.
Prego, consiglieri. Consigliere Mirto.
Dichiaro chiusa la fase di voto.
Presenti 18
Votanti 18
Contrari 13
Favorevoli 5
È respinto il terzo punto all’ordine del giorno.
Passiamo al quarto ed ultimo punto all’ordine del giorno: “Nomina del Collegio dei revisori dei conti per il triennio 2022/2025 (decreto legislativo 267/2000 – decreto-legge n. 138/2011 – decreto-legge n. 124/2019)”.
Comunico che tale punto all’ordine del giorno è stato discusso nella seduta della I Commissione consiliare del 5 agosto, dove erano presenti 12 consiglieri comunali. 4. C’è stato un errore di trascrizione. Seduta del 4, con consiglieri presenti 12, voti favorevoli 7, astenuti 4, contrari 1.
Chiedo pertanto ai consiglieri comunali se necessita l’illustrazione da parte del Sindaco. Relazione? No.
Dichiaro aperta la fase di discussione. Ci sono interventi? No.
Dichiarazione di voto? Consigliere Petrarulo, prego.
Speaker : CIRO PETRARULO.
Come PD, ci asterremo sull’argomento semplicemente per un motivo. Non avremmo avuto nulla in contrario per votare a favore, ma avrei avuto piacere in passato che il revisore si fosse espresso al riguardo l’infrazione fatta da parte della Corte dei conti sulla parte amministrativa tale da indurre il Comune poi a fare un Regolamento specifico.
Pertanto, ci asterremo solamente per quello.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere Petrarulo.
Consigliere Lenti, prego.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Presidente, il nostro, invece, sarà un voto contrario, contrario per un solo motivo, perché abbiamo discusso di questo punto ieri pomeriggio su un atto deliberativo preconfezionato. Per cui, caro consigliere Mirto, non c’è stata alcuna discussione della… Dobbiamo anche rifarci a quello che viene detto. Poi farà la replica, consigliere Mirto. Se mi fa ultimare il mio intervento…
Speaker : PRESIDENTE.
Prego, consigliere Lenti. Continui.
Speaker : VINCENZO LENTI.
Il consigliere Mirto ha detto in maniera distorta mezz’ora fa che in Commissione vengono discusse vengono elaborate idee, vengono condivisi progetti. Noi ieri pomeriggio abbiamo appreso in sede di Commissione che era già stato rinnovato l’incarico quale Presidente, che io personalmente non conosco e credo che sia persona stimatissima, il dottor Cafagna, se non sbaglio, Cosimo, che era stato predestinato ad essere il nuovo e il riconfermato Presidente del Collegio dei revisori dei conti senza che ci possa essere stata una discussione in merito. Questo è il motivo per cui noi votiamo contro, perché è sbagliato il metodo di approccio. Quando voi volete portare avanti il vostro progetto, non c’è discussione che tenga. Voi decidete. Noi siamo liberi però di avere un’opinione personale e quindi votiamo contro. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei, consigliere Lenti.
Consigliere D’Abramo, prego.
Speaker : GABRIELE D’ABRAMO.
Solo un chiarimento per il consigliere Lenti. Ieri in Commissione noi abbiamo detto che quella era una proposta. L’elenco ce l’avevamo tutti a disposizione, mentre i membri erano stati sorteggiati regolarmente. Quella proposta è stata fatta per una continuità, e abbiamo già spiegato perché. Quindi, non è arrivato impacchettato, è arrivato da discutere. Era modificabile in qualsiasi modo. La nostra proposta era quella. Solo per chiarimento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie, consigliere D’Abramo.
Ci sono altri interventi in dichiarazione di voto? No.
Dichiaro chiusa la fase di dichiarazione di voto.
Passiamo alla fase di voto del punto n. 4 all’ordine del giorno: “Nomina del Collegio dei revisori dei conti per il triennio 2022/2025 (decreto legislativo n. 267/2000 – decreto-legge n. 138/2011 – decreto-legge n. 124/2019)”.
Ricordo a tutti che in questa sessione di voto il voto esprime la doppia preferenza, ovvero l’approvazione e anche l’immediata esecutività del punto n. 4 all’ordine del giorno.
Cosimo Cafagna è in delibera, ovviamente. Il Collegio dei revisori sarà composto dal Presidente Cosimo Cafagna, dal revisore Gramazio Margherita e dal revisore Vinella Pasquale. Prego, consiglieri.
È aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione del quarto punto all’ordine del giorno.
Presenti 18
Votanti 18
Favorevoli 13
Contrari 1
Astenuti 4
Dichiaro approvato il punto n. 4 all’ordine del giorno.
Con tale approvazione dichiaro chiusa la seduta odierna del Consiglio comunale alle ore 12.45.
Grazie.