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C.c. Lecce - 30.07.2020
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Speaker : PRESIDENTE:
Segretario, possiamo procedere all’appello.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Baglivo Arturo, Battista Luciano, Borgia Gianluca, Citraro Saverio, Congedo Saverio (assente), Costantini Alessandro, Della Giorgia Sergio (assente giustificato), De Matteis Antonio, Faggiano Lidia (assente), Giannotta Marco, Giordano Anguilla (assente), Greco Gianmaria, Guido Andrea (assente), Mariano Mariano, Martini Severo (assente giustificato), Mele Giulio, Mignone Carlo, Mola Ernesto, Molendini Gabriele, Murri Dello Diago, Nuzzaci Marco (assente giustificato), Occhineri Giovanni (assente), Orlando Emanuela, Pala Giorgio (assente giustificato), Pasquino Andrea (assente), Patti Pierpaolo (assente), Poli Bortone (assente), Povero Paola, Rotundo Antonio, Salvemini Carlo, Scorrano Gianpaolo (assente giustificato), Tramacere Oronzino, Valente Luigi (assente).
Presenti 19, assenti 14. La seduta è valida.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo procedere con gli inni.
Qualche comunicazione di servizio.
Naturalmente la disposizione dei posti è soltanto provvisoria e verrà cambiata. Magari ci saranno da razionalizzare alcune postazioni. Quindi, mi permetto di porgervi le mie scuse per un posizionamento che magari non è perfetto. Sennò, non ci saremmo trovati nella possibilità di partecipare di persona nel Consiglio.
Comunico, inoltre, che non potremo procedere al voto elettronico, quindi procederemo al voto per alzata di mano oppure nominale.
Prima di procedere alle domande di attualità, vi chiedo soltanto la cortesia di un minuto perché ho il piacere, che penso sarà condiviso da tutta l’Aula, di aver ricevuto una lettera da parte di un nostro cittadino onorario che qualche giorno fa ha compiuto novantacinque anni, di cui – mi scrive – sessantacinque dedicati alla ricerca del pubblico bene. È stato Presidente della Provincia di Lecce dal 1985 al 1990, è stato Deputato nazionale per cinque legislature, dal 1963 al 1983, è stato Sottosegretario di Stato alla pubblica istruzione nei due Governi Moro, il IV e il V, ha svolto il compito di Difensore civico della Provincia di Lecce per due mandati, è stato Sindaco di Nociglia ed è cittadino della città di Lecce, di Cursi e di Porto Cesareo. In questa lettera mi dice: “Per l’occasione, mi piace salutare lei e il Consiglio comunale”.
Mi è sembrato doveroso a questo punto ricambiare a nome mio personale e, naturalmente, del Sindaco, della Giunta e di tutto il Consiglio. Lo salutiamo con affetto per tutti gli anni dedicati alla ricerca del pubblico bene. (Applausi)
Passiamo alle domande di attualità. Anche in questo caso, ancora una volta vi devo rammentare che le domande di attualità devono essere argomenti e questioni successive alla convocazione del Consiglio, sennò le domande di attualità che non hanno questi questo contenuto servono soltanto magari per scavalcare interpellanze e mozioni fatte in precedenza. Quindi, io vi prego ancora una volta – naturalmente il Governo è disponibilissimo a rispondervi – di tenere nella giusta attenzione questa peculiarità.
Detto questo, la prima delle domande di attualità è quella a firma del dottore Consigliere Baglivo sulla candidatura del Vice Sindaco. Dottore Baglivo, la prego di illustrarla.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente. Saluto il Sindaco, i Consiglieri e tutti quanti.
È una domanda sostanzialmente perché mi rendo conto che l’incarico che svolge il nostro Vice Sindaco, con le deleghe all’Assessorato ai lavori pubblici, è un incarico piuttosto gravoso, per cui mi permettevo di chiedere se non fosse il caso, anche temporaneamente, perché ovviamente non vuole essere un motivo per creare imbarazzo, di rimettere le deleghe.
Mi spiego meglio. La domanda è proprio per questo, perché il lavoro è piuttosto gravoso. Sappiamo dai lavori della Commissione che ci sono quasi duemila cantieri aperti su Lecce o, comunque, programmati per l’anno, questi cantieri devono essere eseguiti, ci sono lavori pubblici veramente importanti su Lecce, ci sono lavori appaltati, ci sono lavori di privati, ci sono lavori dell’acquedotto. Ci sono tantissimi lavori che impegnano la città. Quindi, mi sembra quantomeno difficile in questi due mesi, con una campagna che si preannuncia veramente impegnativa, anche se mi rendo conto che è molto giovane il nostro Vice Sindaco e Assessore e sicuramente ha le energie per farlo, penso che sia il caso di pensare a una remissione delle deleghe almeno in maniera temporanea. Perciò, chiedevo al Sindaco se lui non ritenesse opportuno fare questo passo e temporaneamente ritirare le deleghe.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
La parola al Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Consigliere, lei sa che il rapporto che lega il Sindaco con i propri Assessori è un rapporto fiduciario, sa altresì quale sia la differenza tra atti di indirizzo e responsabilità di gestione, la gravosità dei compiti da lei richiamati afferiscono a responsabilità precipue degli Uffici, dei Direttori dei lavori, dei RUP, non tanto all’Assessore, che naturalmente ha altri ruoli e ha altri compiti.
Non ci sono motivi, a mio giudizio, che giustifichino quello che, tra l’altro, è un istituto non previsto, la sospensione temporanea delle deleghe, nel senso che o si è Assessori o non lo si è, quindi le rispondo dicendo che non ho motivo di censurare il comportamento dell’Assessore rispetto all’impegno, all’attenzione e alla dedizione che sta dedicando alla nostra comunità, quindi le risponde dicendo che non è previsto da parte mia, per questa ragione, al momento nessun provvedimento da lei suggerito.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Consigliere Baglivo, si ritiene soddisfatto?
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente. Grazie, Sindaco.
In realtà non mi ritengo soddisfatto, ma mi rendo conto che è giusto quello che dice il Sindaco. È paradossale che per potersi candidare da Sindaci bisogna dimettersi per il Consiglio comunale regionale della Puglia, per candidarsi come Vice Sindaco o Assessore non è necessario. Ma va bene.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
La seconda domanda di attualità è sempre a firma del dottor Arturo Baglivo, Consigliere del Movimento 5 Stelle, e riguarda il servizio di mensa scolastica a ridotto impatto ambientale.
Prego, Consigliere Baglivo, se vuole illustrarla.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Questa è una domanda che faccio di cui mi sono accorto dopo la convocazione del Consiglio, quindi in questo caso rientrava nel discorso delle domande di attualità e non delle interpellanze, perché sennò mi sarebbe stato forse più semplice fare un’interpellanza.
Ho visto che, con determina dirigenziale del 12 giugno del Settore Welfare, Casa pubblica e Istruzione, è stata indetta una gara, una procedura aperta, per l’aggiudicazione del servizio di mensa scolastica a ridotto impatto ambientale. Il bando è stato correttamente pubblicato il 24 giugno con il sistema telematico TuttoGare e la procedura doveva essere completata, a pena esclusione, entro il 27 luglio. Leggendo il bando, mi sono accorto che c’è un paragrafo, non riportato nel resto del bando, in cui si dice espressamente “in sede di presentazione dell’offerta l’operatore economico concorrente dovrà indicare i locali da destinare a centro di cottura, specificando l’ubicazione degli stessi e il titolo giuridico di disponibilità”. Non è inteso, ovviamente, nel bando un limite territoriale leccese per l’ubicazione di questi impianti, però è sottinteso dal servizio appaltato. Dovendo io fare un servizio mensa per la città di Lecce, non certo posso avere l’impianto a Taranto o altrove.
Sempre analizzando il problema, mi sono accorto che ci sono molte sentenze della giustizia amministrativa che recitano specificatamente “in caso di appalto del servizio di refezione scolastica il richiedere tout court l’effettiva disponibilità di un centro cottura nel territorio comunale sin dalla data di presentazione della domanda, senza consentire all’impresa di organizzarsi all’esito della vittoriosa partecipazione, equivale a riservare la gara alle sole imprese che già operano nel territorio e che sono già in possesso di un centro cottura adeguato”. Ovviamente, la giustizia amministrativa ha dato ragione ai ricorrenti, anche perché viene violata una norma europea, una norma comunitaria, che sostanzialmente dice che bisogna garantire la parità di accesso alle gare.
Il bando così proposto sembra penalizzare tutte le aziende che non siano ancora in possesso di un centro cottura. Chiaramente un’azienda che volesse partecipare a un bando e avesse tutte le caratteristiche dovrebbe fornirsi preventivamente di questa struttura, che può avere un valore intorno ai 400.000-500.000 euro, quindi non è una struttura di poco conto. Chiaramente se io partecipo a una gara e non sono sicuro di vincerla, avrò difficoltà poi a spendere tutti quei soldi.
Quando ho letto questo, vorrei sapere dal Sindaco e dalla Giunta se loro fossero a conoscenza di queste criticità evidenziate, soprattutto consci della possibilità di contenzioso che potrebbe esserci da parte di eventuali ditte che non fossero ammesse al bando di gara. Poi, ovviamente sempre chiedo se non ritengano opportuno dover intervenire con un’eventuale sospensione o con una proroga o, comunque, con un altro provvedimento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Per il Governo, risponde l’assessore Fabiana Cicirillo, assessore alla cultura.
Speaker : ASSESSORE CICIRILLO:
Buongiorno a tutti.
Il Settore Welfare, Pubblica istruzione e Casa, con determinazione dirigenziale n. 1206 del 12 giugno 2020, ha indetto una procedura aperta integralmente telematica sulla piattaforma TuttoGare per l’aggiudicazione del servizio di mensa scolastica a ridotto impatto ambientale, per la durata di tre anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto, ovvero dall’inizio dell’effettivo servizio. Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 27 luglio, alle ore 12.
Nel paragrafo relativo ai requisiti di partecipazione è previsto che i concorrenti dovranno essere in possesso, a pena di esclusione, oltre ai requisiti di ordine generale di cui all’articolo 80 del decreto legislativo n. 50/2016 e di cui alla normativa vigente, degli ulteriori requisiti relativi all’idoneità professionale, alla capacità tecnico-economica e finanziaria, alla capacità tecnica e professionale. È inoltre previsto, conformemente alle disposizioni di cui all’articolo 83, comma 9, del decreto legislativo n. 50/2016, che le carenze di qualsiasi elemento formale della domanda possono essere sanate attraverso la procedura del soccorso istruttorio.
Il bando, inoltre, prevede che è possibile, tramite il sistema telematico TuttoGare, inoltrare quesiti ai funzionari responsabili, che provvedono al riscontro, mediante pubblicazione, sempre sul medesimo sistema telematico.
Per quanto attiene ai criteri di aggiudicazione, il bando stabilisce che l’affidamento del servizio verrà effettuato mediante procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, a norma dell’articolo 95, comma 10-bis, del decreto legislativo n. 50/2016, ove si dispone che la stazione appaltante, al fine di assicurare l’effettiva individuazione del miglior rapporto qualità/prezzo, valorizza gli elementi qualitativi dell’offerta e individua criteri tali da garantire un confronto concorrenziale effettivo sui profili tecnici. Nel bando sono indicati i criteri di valutazione qualitativi e quantitativi che la Commissione prenderà in esame ai fini dell’attribuzione del punteggio.
Il Consigliere Baglivo, nella domanda di attualità, rileva che nel paragrafo del bando oggetto e descrizione dell’appalto “Finalità e valore” si legge: “In sede di presentazione dell’offerta, l’operatore economico concorrente dovrà indicare i locali da destinare a centro di cottura, specificando l’ubicazione degli stessi e il titolo giuridico di disponibilità (proprietà, locazione eccetera) e che, pur non essendo espressamente indicato nel bando un limite territoriale leccese per l’ubicazione degli stessi, tale limite è sottinteso dal servizio appaltato”. Ciò secondo il Consigliere sembrerebbe penalizzare le aziende che, pur in grado di fornire il servizio, siano prive di un centro di cottura adeguato sul territorio e non possano indicare, perciò, l’ubicazione.
Nel merito, si precisa che il bando, come rilevato dal Consigliere, non riporta alcun limite territoriale né richiede, a pena di inammissibilità della domanda, la disponibilità immediata di un centro di cottura. I requisiti di partecipazione sono puntualmente elencati nell’apposito paragrafo “Requisiti di partecipazione” e tra questi sotto la voce “Requisiti di capacità tecnica e professionale” si legge in modo chiaro: “proprietà o disponibilità per tutta la durata del contratto di un centro di cottura in grado di produrre 1.600 pasti giornalieri, dotato di tutte le certificazioni sanitarie e di agibilità”.
La richiesta di indicare l’ubicazione del luogo di cottura contenuta nel paragrafo “Oggetto e descrizione dell’appalto, finalità e valore” è da considerarsi, quindi, come requisito di esecuzione del contratto e non requisito di ammissione. Tant’è che la ditta concorrente solo prima dell’effettivo inizio del servizio è obbligata a presentare ogni documentazione relativa all’immobile sede del centro di cottura, ivi compreso ogni occorrenda autorizzazione e certificazione di legge, e dovrà garantire la disponibilità per tutta la durata del contratto.
L’indicazione del luogo del centro di cottura assume rilevanza anche ai fini dell’attribuzione del punteggio suppletivo all’offerta tecnica in relazione al fattore tempo per la consegna dei pasti. Considerato che sulla qualità dei pasti incide in modo preponderante il tempo di consegna, nel bando di gara è previsto l’obbligo per le ditte concorrenti di allegare un piano di trasporti che illustri le modalità di trasporto dei pasti dal centro di cottura ai luoghi di consumo, con indicazione, tra l’altro, dei tempi medi di consegna.
Nel merito, l’ANAC, in un caso analogo (delibera n. 716 del 31 luglio 2018), ha ribadito il proprio parere di precontenzioso n. 41 del 26 febbraio 2014 secondo cui l’attribuzione di un punteggio suppletivo all’offerta tecnica per maggiore prossimità del centro di cottura dedicato ai luoghi di consegna dei pasti appare legittimo, soprattutto se viene in rilievo anche il fattore tempo, che nella fattispecie in esame risulta essere stato preso in considerazione dalla lex specialis di gara.
Anche le linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica del Ministero della salute, approvate in Conferenza Stato-Regioni e pubblicate in Gazzetta Ufficiale n. 134 dell’11 giugno 2010 e richiamate nella deliberazione n. 716/2018 dell’ANAC, affermano che la valutazione della qualità dell’offerta può concernere elementi caratterizzanti le priorità che si intendono perseguire, e tra questi viene suggerito anche il tempo di trasporto di alimenti e pasti, dando rilievo a un trasporto in tempi quanto più possibile brevi e definendo un requisito di massima almeno per i pasti a legame caldo.
Alla luce delle considerazioni sopraesposte, si ritiene che l’operato della stazione appaltante risulti conforme alla normativa di settore.
Giova rilevare, infine, che nessuna richiesta di chiarimento è pervenuta in tal senso, che le domande presentate entro il 27 luglio ultimo scorso sono state tutte ammesse e che le ditte che hanno partecipato sono ditte di Bari e di Roma.
Vi ringrazio dell’attenzione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Cicirillo.
Prego, Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Io sono parzialmente soddisfatto della risposta, soprattutto quando l’Assessore puntualmente precisa che quello non era un requisito essenziale. Ma rimango un po’ sconcertato se a quel requisito io, invece, do un punteggio aggiuntivo, perché questo vuol dire che automaticamente io che ho un centro di cottura nelle vicinanze ho un punteggio aggiuntivo di uno, che potrebbe costruire un centro di cottura nel centro di Lecce successivamente.
Quindi, non sono soddisfatto per questo motivo.
Grazie, comunque.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
La terza e ultima domanda di attualità è quella presentata dal Consigliere Gianmaria Greco e riguarda il bando di custodia della Villa Comunale. Anche in questo caso, Consigliere, mi sembra che l’attualità sia un po’ dubbiosa.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Sarebbe opportuno che i Consiglieri ricevano copia delle domande di attualità, in modo che possano sapere qual è l’argomento di cui si tratta. Mi sembra un fatto… Quando vengono protocollate, se ne consegni una copia anche ai Consiglieri in Aula per un fatto di…
Speaker : PRESIDENTE:
Il problema è che arrivano… Magari, sì, si possono fare in Aula, si può…
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Sono atti del Consiglio che è giusto che, per quanto debba rispondere il Governo, i Consiglieri vengano messi nelle condizioni di poter seguire.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Prego, Consigliere Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Presidente, grazie.
Io ritengo che sia una situazione di attualità non per quanto riguarda la tempistica degli eventi, che effettivamente affondano le radici negli scorsi decenni, ma perché in questi giorni la vicenda è passata agli onori delle cronache, situazioni che peraltro noi non conoscevamo, vicende alle quali eravamo del tutto estranei, che si incrociano comunque con le dichiarazioni del Sindaco che ha rilasciato in merito alla imminente definizione del bando per l’assegnazione. L’attualità nasce in questo contesto, ovviamente. Se entriamo nel merito della discussione non è di attualità, però lo diventa…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere, deve essere, però, di attualità rispetto alla convocazione del Consiglio. Sennò, bisognerebbe fare un’interpellanza, un atto diverso. La domanda di attualità, sennò, diventa un motivo per scavalcare chi, invece, giustamente ha seguito e ha presentato mozioni, interpellanze e interrogazioni.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
In realtà, Presidente, io avevo inviato un’interpellanza da inserire nei futuri Consigli comunali sull’argomento, però ieri mattina ci hanno riferito che dalle 14 del giorno prima c’erano dei problemi in merito…
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. Consigliere Greco, vada avanti.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Sto spiegando le motivazioni per le quali è di attualità, è una domanda di attualità. Avevo inviato un’interpellanza, soltanto che Lecce Città Smart ha dei problemi in merito al recepimento delle PEC, quindi da interpellanza, che avevo inviato il giorno prima, l’ho trasformata in domanda d’attualità approfittando del Consiglio comunale di oggi. Altrimenti, era un’interpellanza che doveva essere discussa nei futuri Consigli comunali. Grazie.
Nei giorni scorsi alcuni organi di stampa hanno pubblicato degli articoli inerenti all’imminente pubblicazione del bando per la custodia della Villa Comunale e contestualmente la richiesta da parte della custodia ancora in attività per il pagamento di somme maturate e non corrisposte a partire dal 1999 per servizi di custodia e portineria del parco pubblico. Secondo le richieste avanzate, la persona in questione svolge delle mansioni affidatele senza ferie o giorni di riposo e senza che l’Ente abbia mai proceduto a regolarizzare la sua posizione contrattuale, e per di più senza avere mai corrisposto alla stessa una regolare retribuzione.
Si chiedono delucidazioni in merito alla posizione contrattuale della responsabile addetta al Servizio di custodia della Villa Comunale e in particolare: che tipologia di contratto è posto in essere con la responsabile del Servizio di custodia e portineria della Villa Comunale; se alla stessa è stata mai corrisposta una retribuzione per la prestazione di servizi svolti, contribuzione obbligatoria, differenze retributive, lavoro ordinario e straordinario, festività e ferie non godute, tredicesima e quattordicesima mensilità e TFR; se la responsabile del Servizio di custodia e portineria continua a svolgere le proprie mansioni e in che termini; come intende procedere l’Amministrazione comunale in caso di eventuale giudizio nei confronti del Comune; la tempistica di pubblicazione del bando per l’assegnazione dei servizi di custodia, portineria e guardiania della Villa Comunale e che tipologia di servizi integrativi comprenderà (abbiamo saputo qualcosa dalla stampa in merito ad alcune dichiarazioni che sono uscite qualche giorno fa su un giornale, ma ovviamente vogliamo avere i crismi dell’ufficialità); se l’Amministrazione comunale ha intenzione di liberare l’alloggio occupato dalla custode e quali determinazioni intende intraprendere con riferimento alle attività della stessa.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Greco.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Consigliere, l’attualità in realtà scaturisce solo dalla pubblicazione sugli organi di stampa di alcune mie dichiarazioni rese nel corso di un incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione e tenuto ai Teatini relativamente al Regolamento proposto per la gestione dei beni del patrimonio comunale, che tra poco verrà depositato in Commissione e poi portato in Consiglio per l’approvazione. Interloquendo con i presenti, facevo presente la disponibilità di vari beni del patrimonio pubblico che potranno essere messi a bando per la gestione e tra questi richiamavo come fatto simbolico anche la Villa Comunale.
In realtà, tutto l’iter che è stato brevemente da lei tratteggiato potrà prendere corpo solo dopo l’approvazione del Regolamento e, quindi, la validazione dell’Assise rispetto a questo strumento di cui l’Amministrazione intende dotarsi.
Nello specifico, per dare chiarezza ai suoi quesiti, sono fatti ignoti naturalmente perché non siamo tenuti a sapere tutto, ma sono fatti che datano decenni. C’è una delibera della Giunta comunale del 1998 con la quale veniva concesso in comodato d’uso gratuito alla signora Carico l’alloggio all’interno della Villa Comunale. Con successivo contratto, si procedeva al comodato per la durata di anni quattro. Nel contratto è previsto a carico del comodatario l’onere di garantire l’apertura e la chiusura della Villa, nonché di provvedere alla guardiania dell’intera struttura.
Nel 2000, la Giunta comunale amplia in favore della signora il comodato, consentendo l’installazione di una struttura precaria per la vendita di gelati e similari. Sempre con delibera successiva, la Giunta, nel 2001, deliberava di stipulare un contratto di locazione per altro fabbricato sito all’interno della Villa da adibire a bar per la durata di anni sei, rinnovabili. L’assegnazione fu poi effettuata, a causa dell’ottenimento dell’agibilità, nel 2002. Quindi, il contratto è scaduto e non è stato rinnovato.
Con il provvedimento di settembre 2018, l’Ufficio Patrimonio inviava alla signora Carico formale disdetta del contratto di locazione alla scadenza, ottobre 2020. La locazione dell’alloggio. La signora Carico rispondeva comunicando di voler procedere anticipatamente, essa stessa, a far data dal 14 maggio 2020, al rilascio del locale bar, rilascio poi effettivamente avvenuto a giugno 2020. Da quella data è chiuso.
Ribadisco, quindi, che l’Amministrazione intende avviare un piano di valorizzazione per la gestione integrata di tutti gli spazi all’interno della Villa, costituita dall’alloggio, dal punto ristoro, dalla ludoteca e dai servizi igienici.
Riguardo all’esito di un già annunciato contenzioso giudiziario, visto che a mezzo stampa abbiamo appreso che la signora si è rivolta a un legale, lo affronteremo forti delle nostre ragioni.
La situazione è questa, per quello che ho potuto rappresentarle nel breve tempo – l’ho ricevuta questa mattina – dalla protocollazione della sua domanda di attualità, ma credo di averle dato gli elementi più puntuali.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Prego, Consigliere Greco, se si ritiene soddisfatto o meno.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Più che ritenermi soddisfatto o insoddisfatto, dovremmo chiarire alcuni punti che la risposta del Sindaco non ha toccato.
Speaker : PRESIDENTE:
Quindi, si ritiene insoddisfatto. Perché o si ritiene soddisfatto o insoddisfatto.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Non sono né soddisfatto né insoddisfatto. Sarò soddisfatto il giorno in cui avrò chiaro il quadro generale della vicenda, che probabilmente non è chiaro nemmeno all’Amministrazione comunale.
Da questa storia si evincono un paio di passaggi. Il primo passaggio, c’è una reiterata proroga scritta, non scritta, ufficiale, non ufficiale, che si è avvicendata nel corso degli anni e che, comunque, ha visto protagonista una persona che ha svolto un’attività in favore del Comune. Non era un’attività privata, era un’attività in favore dell’Ente. Per questa attività non ha ricevuto retribuzione né durante la fase contrattuale né durante la fase non contrattuale. Il servizio è tuttora svolto dalla stessa persona, nonostante abbiamo acclarato che le tempistiche sono abbondantemente scadute. Non conosciamo i tempi per l’approvazione del Regolamento e del successivo bando. Ci risulta, ma questo fatto va approfondito, e sicuramente avremo modo di approfondirlo, che alla signora era stato anche proposta una bozza di proroga per la continuazione della prestazione dei servizi. Ma su questo non abbiamo documenti ufficiali, pertanto ci riserviamo un approfondimento successivo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Greco.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Giusto per chiarimento.
Se lei intende assumere la difesa della signora, può trasferire tutti i suoi quesiti al legale formalmente incaricato, perché a me pare che a questo punto, più che essere aggiornato sulla situazione, intenda rappresentare gli interessi della controparte.
Le preciso, comunque, che il contratto di comodato d’uso gratuito prevedeva l’assegnazione dell’alloggio in cambio dei servizi di custodia, apertura e guardiania. Questa è la ragione per la quale non è stata corrisposta alcuna somma alla signora né dalla stessa è stata mai richiesta. Quindi, capisce bene che, trattandosi di un contratto sottoscritto tanti anni fa, se si fosse presunto il diritto a un corrispettivo da parte della signora, l’Amministrazione ne sarebbe stata investita sin da subito.
Questo per suo chiarimento perché, come amministratore comunale della città, indipendentemente dal fatto di essere in minoranza, credo che sia suo interesse anche avere a cuore l’interesse della città e della gestione oculata del proprio patrimonio pubblico. Quindi, le dico che questa situazione la stiamo affrontando partendo dal presupposto dell’interesse pubblico di valorizzazione di un bene, tra l’altro tutelato anche dalla nostra Sovrintendenza.
Non c’è, naturalmente, nessuna intenzione di censurare l’operato di alcuno, ma credo che questa situazione abbia ormai una sua naturale scadenza e la stessa determinazione della signora di rinunciare, essa stessa, all’esercizio del bar per la vendita di gelati e similari stia lì a rappresentare una caduta di interesse all’esercizio di quanto finora svolto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Passiamo alle interpellanze.
La prima interpellanza è quella a firma del Consigliere Giovanni Occhineri.
Consigliere, se brevemente può illustrarla. Le do la parola.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Grazie, Presidente.
È un’interpellanza nata a seguito anche di eventi di cronaca che purtroppo hanno interessato, ma purtroppo interessano continuamente la nostra città, come altre città. Non abbiamo una situazione negativa solo noi, naturalmente è un aspetto che bisogna necessariamente tenere a mente e bisogna anche interrogarsi.
L’interpellanza è volta a chiedere di poter dare un indirizzo agli interventi che noi andiamo progettando nel nostro territorio comunale. In particolare, chiedo al Sindaco e alla Giunta, al Sindaco in particolare, di dare un indirizzo preciso agli interventi che si effettuano sugli attraversamenti pedonali. Vedete, io ho lodato e continuo a lodare l’attività che si sta facendo in questa Consiliatura per la sicurezza stradale, per la sicurezza in particolare dei pedoni, ma spesso garantire la sicurezza dei pedoni vuol dire anche garantire quella dei motociclisti, come degli automobilisti. In particolare, ho apprezzato molto gli interventi sugli attraversamenti pedonali. Mi è piaciuto in particolare – vi faccio un esempio per far capire qual è la sollecitazione – quello su Viale De Pietro, vicino al mio studio, peraltro. Ho lodato pubblicamente quell’intervento e continuo a lodarlo. Però, il problema è che, pensandoci e ripensandoci, quello è un intervento, che a me piace moltissimo, che porta a due situazioni successive. L’abitudine della gente a quel tipo di intervento e, quindi, alla non maggiore attenzione, che è quello per cui in realtà un tipo di intervento del genere viene realizzato. Non dà più maggiore attenzione come all’inizio con questa accensione di luci, quindi dà abitudine, e in un momento di distrazione… Naturalmente può succedere a tutti, ci dobbiamo mettere in mezzo tutti in prima persona. Seconda cosa, perché è molto più visibile di sera che non di giorno. Di giorno con il sole che noi abbiamo abitualmente, in questo periodo ve lo lascio immaginare, quelle luci richiamano poca attenzione o per nulla.
Quindi, quello che chiedo, a discapito anche del gusto, perché – c’è poco da fare – un intervento di quel genere a me piace molto di più dal punto di vista visivo, però gli attraversamenti pedonali rialzati probabilmente sono il metodo in questo momento che io intravedo… Poi a me piace dare questo input perché si apra anche una discussione eventualmente, però sono quello che io vedo in questo momento di più sicuro, perché inevitabilmente un’automobile deve rallentare. Diversamente, ripeto, la distrazione è dietro l’angolo e rischiamo di non essere particolarmente attenti.
Quindi, chiedo che, nei casi di ristrutturazione, almeno nei casi di ristrutturazione, degli attraversamenti pedonali, lì dove poi andiamo realmente a spendere dei quattrini, si possa intervenire, anche spendendo di meno forse fra l’altro, con il rialzo. Il rialzo non deve essere per forza una montagna, si può, fra l’altro è questa la possibilità che ci dà questo tipo di intervento, anche graduare la pendenza e l’altezza del rialzo. Quindi, ci saranno strade che richiederebbero un intervento più deciso e, quindi, un rialzo più deciso e altre, invece, che danno l’opportunità semplicemente di segnalare meglio fisicamente e visivamente l’attraversamento pedonale.
Vi chiedo di prendere a cuore questo tipo di situazione, perché credo che una vita umana valga per ogni tipo di decisione che si va a prendere, anche fosse naturalmente solo una.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Occhineri.
Mi rendo conto dell’importanza di quello che ci ha detto e della sua interpellanza, però lo dico a lei, perché voglio evitare di dirlo successivamente con altri interventi, che nell’interpellanza noi dovremmo… Vi ricordate? Abbiamo deciso di farla introdurre da chi l’ha presentata, però dovrebbe esserci immediatamente soltanto la risposta del Governo. Allora, o la leggiamo o facciamo un riassunto, ma non possiamo fare un intervento che di fatto è qualcosa in più rispetto a quello che si è scritto, perché se no si dilatano i tempi e non c’è una correttezza amministrativa da un punto di vista del Regolamento.
Quindi, vi prego in questo caso di limitarvi a fare un riassunto, a dire qualcosa, ma a non uscire fuori da quello che è stato scritto.
Detto questo, forse c’è l’intervento a questo punto dell’Assessore De Matteis, Assessore alla mobilità e al traffico.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Occhineri. Buongiorno a tutti.
L’interpellanza mi dà l’opportunità di chiarire gli interventi che noi stiamo facendo e, quindi, porre l’attenzione alla sicurezza stradale, che è sicuramente uno degli obiettivi strategici di mandato perché, come ha ben ricordato, una vittima, ma anche un semplice incidente lo avvertiamo con forte senso di responsabilità.
Naturalmente la situazione degli attraversamenti pedonali in città è sotto gli occhi di tutti non solo per quanto riguarda la segnaletica, ma anche per quanto riguarda l’accessibilità e le rampe. Quindi, nell’interpellanza si chiede la possibilità che venga valutato un intervento strutturale che lei, da ingegnere, comprende bene che non è sempre possibile, perché in alcuni casi dove interveniamo magari le pendenze piuttosto che le caditoie piuttosto che l’assenza di fogna bianca non ci consentono di poter intervenire in maniera tempestiva.
Per quanto riguarda gli attraversamenti pedonali rialzati, noi abbiamo individuato una serie di viali e il ripristino con la messa a norma di alcuni attraversamenti pedonali rialzati esistenti, penso a quello di Via Monteroni piuttosto che a quello di Via Pistoia nella Zona 167. Sei di questi attraversamenti sono stati anche presentati per un bando della Regione e speriamo che vengano ammessi a finanziamento.
Per il resto, stiamo intervenendo per ridurre, nel rispetto del Codice della strada, anche quelle che sono le misure dell’attraversamento, proprio per mettere in sicurezza. Penso, ad esempio, a quello che lei ha citato di Viale De Pietro, che, sì, nelle ore serali è sicuramente molto più impattante, ma nelle ore diurne è uno dei pochi attraversamenti che sono dotati, e ne erano già dotati, di un’isola salvagente che consente al pedone di poter attraversare in sicurezza.
Sicuramente non potremo intervenire su tutti gli attraversamenti pedonali, anche perché non ce n’è la necessità. Però, le zone più sensibili, i viali più importanti dove non siamo intervenuti magari con rotatorie piuttosto che con le chiusure di spartitraffico sono già stati messi nel programma e, quindi, continueremo su questa strada.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore De Matteis.
Consigliere Occhineri, si ritiene soddisfatto? Ha cinque minuti di tempo.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Non funzionano i microfoni.
Speaker : PRESIDENTE:
Scusate, Consiglieri, le distanze, però, non vengono mantenute in questo modo. Non vorrei che intervenisse l’architetto Bonocuore a farci interrompere il Consiglio.
Sì, però in due già…
Una…?
Sì. Grazie, Consigliere Scorrano.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Sarò velocissimo, così recupero da prima o recuperiamo tutti da prima.
Riguardo agli interventi, tendenzialmente sono possibili dappertutto. Non ci sono particolari problemi di natura fisica. Però, indipendentemente da questo, né ovviamente c’è la necessità di fare questo tipo di interventi dappertutto né c’è la possibilità di poterli fare dappertutto, perché stiamo parlando di interventi che comunque costano e non sempre è possibile. L’interpellanza chiede che lì dove si debba intervenire spendendo dei quattrini si intervenga preferibilmente in questo modo.
Dell’isola salvagente di Viale De Pietro, Assessore, purtroppo l’isola salvagente è nel mezzo della strada e nell’attraversare prima una carreggiata e poi l’altra il pedone non è garantito purtroppo. Fra l’altro, la mia interpellanza nasce anche da un incidente sfiorato per un pedone che, pochi giorni prima, proprio in quell’attraversamento – ripeto, è vicino al mio studio, quindi ne ho contezza – stava rischiando seriamente. Purtroppo può succedere. Non è questione che il conducente dell’auto era un delinquente o era ubriaco necessariamente, purtroppo ci distribuiamo tutti. Può succedere di andare un po’ più di fretta, di avere un po’ più di distrazione e succede quello che succede. Quelli sono interventi, ripeto, tali da non permettere a una persona di distrarsi, perché se no gli salta la macchina. Purtroppo pensiamo spesso più al nostro che agli altri.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Occhineri.
La seconda interpellanza…
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Naturalmente – chiedo scusa – ringrazio di tutti gli interventi che si stanno facendo e di quelli programmati di cui avevo contezza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE.
Grazie a lei. La seconda interpellanza riguarda i lavori in Via Maestri del Lavoro a Villa Convento ed è a firma del consigliere Gianmaria Greco, che vedo si allontana.
Sì, Consigliere Giordano. È anche a firma del Consigliere Roberto Giordano Anguilla, a cui do la parola per una breve illustrazione o una lettura dell’interpellanza stessa. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Da molto tempo i cittadini residenti in Via Maestri del Lavoro, frazione di Villa Convento, sono costretti a subire uno stato permanente di disagio nel raggiungere la propria abitazione. Il disagio coinvolge anche tutti coloro che percorrono la strada che collega la provinciale Lecce-Novoli con Via Leoncavallo.
Da diversi anni non si riesce a intervenire per risolvere un problema che coinvolge diverse famiglie residenti che, nel 1999, hanno ceduto la porzione di strada di loro proprietà al Comune, ma che da anni continuano a lamentare trascuratezza nei loro confronti.
Dato che in data 13 giugno ultimo scorso sono iniziati alcuni interventi di riqualificazione di alcune di queste strade in Villa Convento, tra questi la rete pluviale in Viale Pavarotti, Via dell’Agricoltura e proprio Via Maestri del Lavoro, ma solo per quest’ultima non è stato previsto il rifacimento del manto stradale.
Alla luce di quanto premesso, i sottoscritti Roberto Giordano Anguilla e Gianmaria Greco chiedono di sapere se e quando saranno previsti interventi di rifacimento e/o manutenzione del manto stradale in Via Maestri del Lavoro.
Infine, Presidente, si chiede, ai sensi dell’articolo 54, comma 6, del Regolamento del Consiglio comunale di fornire anche risposta scritta all’interpellanza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere.
Prego, la parola al Governo, al Vice Sindaco e Assessore Delli Noci.
ASSESSORE DELLI NOCI: Buongiorno a tutti. Grazie.
Ha detto bene il Consigliere Anguilla, da molto tempo. Effettivamente da molto tempo il problema andava risolto e il progetto presentato al Governo nell’ambito del Programma rurale non prevedeva la realizzazione della rete pluviale, cosa che abbiamo modificato nel 2019 all’interno della preparazione e presentazione del progetto esecutivo inserendo la rete pluviale di quella via.
Nel 1999 non c’era stata la cessione, ma la disponibilità alla cessione di alcuni. Infatti, è uno dei lavori più complessi, che hanno poi portato anche ad allungamento dei tempi per la pubblicazione della gara e per l’avvio dei lavori, quello dell’acquisizione della strada, che non era di nostra proprietà perché non tutti i proprietari erano disponibili a cedere. Quindi, avremmo rischiato di fare un lavoro che si sarebbe interrotto in una porzione di strada.
Abbiamo inserito Via Maestri del Lavoro, ci tenevamo a farlo, dando una risposta reale e concreta. Lei non lo trova nel progetto perché è inserito all’interno delle migliorie presentate dall’azienda aggiudicatrice, dove è stata valutata positivamente la riqualificazione e la bitumazione di via Maestri del Lavoro, che sarà non solo fornita di rete pluviale e della condotta fognaria, ma sarà finalmente anche riqualificata e bitumata.
Forniremo, attraverso gli uffici, la risposta scritta che ha richiesto.
Grazie, Assessore Delli Noci.
Prego, Consigliere Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Siamo contenti che una questione annosa stia per essere risolta. I cittadini residenti di Via Maestri del Lavoro a Villa Convento hanno subìto per anni indicibili disagi di varia natura. Non riuscivano a percorrere una strada di collegamento, non riuscivano a raggiungere le proprie case nei giorni di intensa pioggia, c’erano difficoltà per i mezzi pubblici nel percorrere quella strada e anche nel raccogliere i bidoncini porta a porta da parte dei mezzi della ditta responsabile della raccolta dei rifiuti.
Non possiamo che accogliere favorevolmente quanto dichiarato dall’Assessore circa la riqualificazione di Via Maestri del Lavoro, che rientra come miglioria del progetto. Ad oggi, non c’è. Oggi non ce l’abbiamo. Saremo molto soddisfatti il giorno in cui sarà riqualificata, anche perché, a differenza di quello che diceva prima il Sindaco, noi abbiamo una fortissima consapevolezza di quelli che sono gli interessi pubblici e gli interessi dei cittadini in particolare e abbiamo la medesima consapevolezza che gli interessi e i diritti dei cittadini di Via Maestri del Lavoro sono stati lesi per tanto tempo.
Personalmente ritengo che si poteva intervenire prima, come è avvenuto anche in via adiacenti a Via Maestri del Lavoro, in particolar modo in Via Falco, dove si è provveduto a riasfaltare solamente la zona di pertinenza comunale rispetto a quella che è rimasta in proprietà, in capo ai privati. Comunque, non possiamo che essere contenti dal momento che veniamo a sapere che la situazione si risolverà.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Greco.
Che succede?
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Presidente, domando, non so se è previsto dal Regolamento. La propria soddisfazione o insoddisfazione in caso di più firme nell’interpellanza può essere palesata anche da più Consiglieri o solo da uno a nome di tutti?
Speaker : PRESIDENTE:
No, soltanto uno, a nome di tutti.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie a lei.
Prima di passare all’altra interpellanza, sto vedendo che avete reintrodotto la plastica nel Consiglio comunale. Ci siamo dimenticati tutti di portarci le borracce, così come vedo che, invece, ci sono. La prossima volta naturalmente ritorniamo alla vecchia via.
La prossima interpellanza è quella a firma dell’Onorevole Rotundo e riguarda l’esecuzione del contratto di manutenzione del verde pubblico.
Prego, Onorevole Rotundo, se vuole illustrarla brevemente o leggerla.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Starò nei tempi, Presidente.
Il quesito è chiaro. La Lupiae per noi è stata una sfida per salvarla e penso che siamo sulla buona strada, ma il tema che abbiamo anche posto è la qualità dei servizi. È vero che la Lupiae è stata accompagnata, forse ingiustamente, per anni dal fatto che poteva rappresentare un peso per i contribuenti leccesi a fronte dei quali non vi erano servizi adeguati. Quindi, il tema che pongo è un contratto oneroso, un contratto di oltre 1.600.000 euro l’anno rispetto al quale c’è, purtroppo, una lamentela. Non voglio generalizzare, ma io, singolo Consigliere, raccolgo singole lamentele ripetute, reiterate, di insoddisfazione anche, per esempio, con informazioni inesatte ai cittadini. Per esempio, ho dei dati rispetto ai quali, con riferimento a delle piazzette, che sono invece previste dall’articolo 2 della convenzione, che i nostri responsabili hanno detto che quelle piazzette non erano previste.
Quando io sono intervenuto sugli uffici facendo notare l’errore si è immediatamente posto rimedio.
Avevo già posto, Sindaco, il tema della trasparenza in Commissione. Avevo detto che sarebbe per me una bella cosa se la nostra Amministrazione potesse, per esempio, offrire ai cittadini la possibilità di cliccare e di vedere la programmazione, che pure è prevista in convenzione tra noi e la Lupiae, di che cosa faranno da qui ai prossimi dieci giorni, un mese.
L’ho detto anche al Presidente, all’amministratore unico della Lupiae con cui in questi giorni ho parlato, ho detto che questa sfida va raccolta soprattutto da loro. Se un Consigliere pone il tema del controllo io mi aspetto che la risposta sia “Benissimo, vogliamo essere controllati perché la sfida è quella”.
Sindaco, una cosa voglio segnalare. La convenzione è fatta non benissimo, perché, tra l’altro, mi hanno fatto rilevare che tutto il tema – articolo 10 – dei controlli e delle eventuali sanzioni è poco comprensibile. Si dice: “eventuali sanzioni relative a contestazioni sulla corretta esecuzione del servizio, sui ritardi nell’esecuzione dello stesso o su eventuali inadempimenti saranno applicate ad avvenuta conclusione del procedimento di cui al successivo articolo 17 nel mese successivo a quello della contestazione”.
Il punto è che questo articolo 17 non c’è, perché la convenzione si ferma all’articolo 16. Quindi, è del tutto evidente che un cittadino avvocato ha voluto puntigliosamente richiamare la mia attenzione su queste tematiche, come anche il successivo articolo 12, sulla vigilanza e controllo; controllo che, secondo me, dovrà essere attuato. Noi diciamo che congiuntamente noi e l’appaltatore attiveremo apposita reportistica e specifici strumenti di controllo della qualità del servizio definiti con la supervisione del Servizio di controllo interno.
Mi attendo nella risposta che mi si dica che a questo tema noi porremo la necessaria attenzione. Propongo di valutare la nomina di un DEC, come prevede il Codice degli appalti, ma il tema non è tanto lo strumento, il tema è l’effettività di un controllo penetrante. Voglio qui dire che alcune volte mi viene segnalato che si interviene sulla base di criteri sconosciuti o meglio su singole sollecitazioni.
Penso che tutto questo debba finire, la trasparenza debba essere l’elemento innovativo. Non vedo il dottor Magnolo. Possiamo sapere, per dare una risposta ai cittadini, che cosa succede, che cosa si programma? Ci sono sempre risposte da parte dei responsabili molto evasive: “quando finiremo”, “quando faremo”.
Non può essere che oggi come oggi noi assicuriamo questi servizi con questo atteggiamento che, a volte, si avvicina al pressappochismo.
L’invito che io rivolgo, caro Sindaco, è quello di prestare una particolare attenzione, perché ritengo che la sfida della qualità, come lei ci ha insegnato nella sfida che abbiamo lanciato per salvare la Lupiae, va di pari passo con la salvezza dei posti di lavoro e della società partecipata.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, onorevole Rotundo. Mi permetto, soltanto per avere chiaro il quadro, che magari sarebbe il caso all’inizio di riportarci direttamente all’interrogazione e poi, successivamente alla risposta del Governo, ampliare il discorso, perché sennò poi perdiamo un po’ l’iter del procedimento.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Ringrazio l’onorevole Rotundo per questa sollecitazione a un’attenzione puntuale ai servizi della nostra partecipata. Se me lo consente, posso aggiungermi all’elenco dei cittadini che si lamentano trasferendogli io stesso, magari con una telefonata, la mia personale non completa soddisfazione su come funzionano le cose. È un tema a noi noto, a noi caro, che scaturisce da più questioni.
Credo che per l’estensione della nostra città, i 238 chilometri quadrati, il nostro patrimonio arboreo, le nostre aree verdi, la somma assegnata a Lupiae non sia sufficiente a garantire puntualmente ciò che saremmo tenuti a pretendere come cittadini.
Dovremmo stanziare molti più soldi. Come ho detto in altre occasioni, a voler considerare i prezzi di mercato, ad esempio, delle potature, con una programmazione triennale delle stesse, moltiplicando l’importo per il numero di essenze oggi piantate in città, noi dovremmo triplicare la somma attualmente assegnata, solo per quel servizio, che quindi prescinde dagli sfalci e prescinde dalle rasature dell’erba.
È, quindi, un tema legato anche alla non adeguata dotazione finanziaria che, come Comune, siamo in condizione di poter garantire con un servizio in house providing alla nostra Multiservizi.
Poi, c’è il tema della puntualità di ciò che si è comunque tenuti a garantire nella programmazione data. Su questo voglio anticipare, ma già lo sapete, che uno degli impegni assunti dall’Amministrazione era quello, una volta approvato il Piano di impresa, una volta rinnovate le convenzioni, di determinare per la prima volta la cosiddetta Carta dei servizi.
La Carta dei servizi è lo strumento attraverso cui si definiscono modalità di rendicontazione del proprio operato e di controllo sullo stesso da parte della cittadinanza, oltre che del committente. Le stesse sono state redatte, approvate dai dirigenti, approvate con determina dell’amministratore unico della Lupiae Servizi, devono essere pubblicate nella sezione specifica Amministrazione trasparente appena si conclude il lavoro di manutenzione e restyling, che è in corso di esecuzione.
Rafforzamento degli strumenti di controllo. Esiste questa attività, onorevole, di comunicazione tra uffici, nel senso che la Lupiae Servizi comunica con i propri ordini di servizio alla dirigente e al funzionario incaricato, che vanno sostanzialmente, diciamolo così, a corpo, a zona, non con dettaglio preciso strada per strada, intervento per intervento.
Questo è nella condivisione di informazioni. La precisazione di ulteriore dettaglio si può fare, ci proviamo. Tenete conto, però, per piena trasparenza e onestà intellettuale, che dobbiamo fra di noi, che gli stessi a chiedere sempre priorità di intervento sulle proprie abitazioni sono principalmente i residenti che, giustamente, quando segnalano e sollecitano una urgenza legata a un proprio disagio pretendono che esso abbia un ordine di priorità assoluto e che non vada a essere inserito nella determinazione di periodiche programmazioni quartiere per quartiere, che è stato l’indirizzo che l’Amministrazione con il sottoscritto ha trasferito agli uffici.
Raccogliete tutte le istanze e inseritele nella programmazione degli interventi che si vanno a fare quartiere per quartiere. Può succedere che la segnalazione di Carlo Salvemini di una potatura in via Imperatore Adriano, segnalata a giugno, venga poi eseguita ad aprile quando si va a intervenire sul proprio quartiere, trasferendo da parte del cittadino una sensazione di non pieno gradimento.
Adesso vorrei attendere la pubblicazione della Carta dei servizi e verificare, con la Carta dei servizi, cosa riusciamo a migliorare in questa direzione.
Circa la proposta contenuta della nomina di un DEC da affiancare al RUP, credo che molte delle questioni anche afferenti alle sanzioni scaturiscono dalle anomalie dei cosiddetti servizi in house providing, cioè affidamenti diretti senza gara alle proprie partecipate. Oggi il Codice degli appalti per questa tipologia di servizi non prevede la figura del DEC, che tra l’altro dovrebbe essere prevista nel bando di gara, che non c’è in quanto si procede ad affidamento diretto. Quindi, noi dovremo affiancare al funzionario incaricato per conto del dirigente di controllo del servizio un’ulteriore figura sempre dell’Amministrazione comunale che garantisce. In realtà, questi ruoli afferiscono alla responsabilità del dirigente e del funzionario incaricato, che non sono formalmente individuati come DEC, ma che di fatto hanno la responsabilità di controllare la corretta esecuzione del servizio. Ai sensi della convenzione, sono coloro i quali possono richiamare la società per inadempimento contrattuale. È come se stessero facendo essi stessi la figura del direttore di esecuzione del contratto. Quella specifica proposta non possiamo adempierla. Naturalmente, possiamo adempiere a tutto ciò che ad essa si accompagna come sollecitazione. Mi impegno in questa direzione, naturalmente insieme all’Assessorato competente, insieme agli uffici, per rafforzare in questa governance duale con la nostra Multiservizi, anche gli strumenti della comunicazione relativamente alle attività che vengono periodicamente e quotidianamente svolte. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Prego, onorevole Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Non mi interessa lo strumento. Tra l’altro, proprio il dottor Magnolo, che qui non vedo, mi diceva che lui da tempo voleva nominare il DEC, che aveva problemi ad individuare il responsabile. Al di là di questo, sono d’accordo, Sindaco. Penso che forse dobbiamo approfondire il tema di affidare alla cura dei cittadini un pezzo di verde, soprattutto nelle periferie, perché sono convinto che da sola la mano pubblica non riesce ad arrivare in una città così diffusa. Per cui, anche attraverso forme di convenzione, di sgravi, di incentivi, dobbiamo fare qualcosa. Ci sono tante belle esperienze anche in altri Comuni governati da noi, dal centrosinistra.
Sono d’accordo con lei, però quando io leggo “tosature prati, metri quadrati 112, 900.000 per venti tagli annuali, diserbo meccanico aiuole, margini stradali, area verde metri quadrati 479.000 per quattro…”. Non abbiamo neanche arrotondato a 480.000, 479.000. “Potatura cespugli numero 20.000, spollonature numero 10.000 piante, sfumatura siepi spalliere metri lineari 3.000, 5.000…”. Noi abbiamo un contratto. Quando ho chiesto riscontro per dire “scusate, ma siccome mi è stato detto che i margini stradali non sono di nostra competenza”, poi sono andato a vedere e i margini stradali sono di nostra competenza, però lo sono in una quantità definita, ho chiesto di avere la documentazione per capire effettivamente quanto è stato fatto, dove è stato fatto.
Su questo, Sindaco, siccome come sa, voglio approfondire le questioni, mi è stato detto che la difficoltà sta nel fatto che quando il nostro funzionario ci comunica oggi che ha fatto trent’alberi, noi non siamo in grado, il dirigente non è in grado nelle successive due ore, tre ore, un’ora, venti ore di verificare quello. Mentre io ho visto che il nostro DEC, non è che mi affeziono al DEC, il nostro DEC per quanto riguarda il concessionario della nettezza urbana ci va, lo sanziona, lo multa, lo richiama, lo mette sotto.
Oserei dire che questa attività, secondo me, dovrebbe essere la sfida del nuovo management della Lupiae. Dovrebbe essere la Lupiae a dire “voglio che tutto avvenga nella maniera più trasparente”. Sono d’accordo, Sindaco, andiamo avanti, attendiamo questo ulteriore passaggio che stiamo facendo sulla qualità dei servizi sapendo che negli obiettivi concordiamo sulla necessità di introdurre elementi di miglioramento, di controllo e di qualità del servizio.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Rotundo.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Metto a disposizione dell’onorevole Rotundo la relazione sulla manutenzione del verde effettuata al 29 luglio, proprio con il dettaglio: superfici decespugliate, superfici rasatura prato.
Questo te lo do in modo che tu posso dal livello… Così dal lavoro di dettaglio, di sintesi tu possa giungere a un lavoro di dettaglio. Poi, mi darai tu gli esiti se questo riscontro che tu puoi tranquillamente effettuare tramite gli uffici è soddisfacente o insoddisfacente. Se è insoddisfacente dobbiamo intervenire. Però, partendo da questa relazione è più comodo anche interloquire con gli uffici per chiedere che cosa effettivamente sia stato fatto dal 1° gennaio al 29 luglio. Potete passarla, cortesemente, all’onorevole Rotundo. Non so se ce l’hai aggiornata, ma quella è aggiornata a oggi.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo passare all’interpellanza urgente successiva, a firma del Consigliere Baglivo, che ha ad oggetto la messa in sicurezza dei tombini stradali sulle principali strade cittadine.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente. Intervengo velocemente, come ci ha richiamato.
Percorrere le strade di Lecce diventa sempre più difficile. Paradossalmente diventa difficile in quelle strade dove sono stati appena eseguiti i lavori, perché uno si trova una strada perfettamente ricostruita e magari, all’improvviso, si trova un tombino sottoposto. Questo è un problema che coinvolge soprattutto chi va su due ruote, perché, ovviamente, con l’autovettura si può correre il rischio di qualche danno a pneumatici o agli ammortizzatori, ma se si va su due ruote si corre il rischio di cadere. A titolo di esempio ho indicato alcune strade, ma in realtà è un problema che affligge quasi tutta la città. Ricordo che proprio ieri passavo da via Pappacoda con la bicicletta e mi sono accorto all’ultimo minuto, nonostante stessi andando veramente a una velocità molto bassa, di una caditoia sottoposta di quasi cinque centimetri che ho evitato. Non c’erano altre macchine, ma sennò sarei probabilmente caduto se l’avessi presa in pieno. Questo è un problema che io spero possa essere risolto e perciò interpello il Sindaco e la Giunta per conoscere intanto se c’è una ricognizione come dovrebbe esserci da parte dell’Ufficio lavori pubblici e dei tecnici comunali in genere, per conoscere quali sono questi tombini “problematici” e poi se nelle sedi dove sono state appena ripristinati i lavori e per esempio faccio riferimento ad alcuni lavori per Open Fiber dove il canalino si è sottoposto e se tu ci capiti con la ruota cadi, se è stata verificata la regola d’arte, se i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte. Tutto questo lo faccio allo scopo di limitare quelli che poi noi tristemente abbiamo visto e che anche oggi impegnano seriamente questo Consiglio comunale, che sono i famosi debiti fuori bilancio provenienti da sentenze che ci vedono condannati. Molto spesso queste sentenze sono relative al dissesto stradale.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Baglivo.
La parola al Vicesindaco, Assessore ai lavori pubblici.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Sono sul pezzo più di quanto pensa.
Ritengo che questa interpellanza sia più giusta di quella di prima. Al di là della battuta, me lo consentirà, credo che l’osservazione sia giusta. Tra l’altro, abbiamo discusso più volte con il Presidente della Commissione Lavori pubblici sulla necessità di modificare, anche in accordo con il Presidente della Commissione Statuto. Ho invitato il Consigliere De Matteis a dialogare sia con la Commissione Lavori pubblici che con la Commissione Statuto per modificare il regolamento di manomissione stradale, provando ad allargare le maglie dove serve e provando a citare la necessità di alcune pecche che oggi ci sono. Tra le pecche che ci sono sicuramente quella che va normata e regolamentata è quella che giàcchè si fanno dei lavori di ripristino stradale c’era la necessità di portare a livello i tombini stradali, come c’è la necessità che nel Regolamento comunale venga previsto che nel momento in cui si fa un lavoro di manomissione stradale e ci si trovi in localizzazione di strisce pedonali o incroci stradali venga ripristinata l’intera carreggiata. Oggi questo non avviene, ma viene ripristinato soltanto il tratto previsto. Poi sta al nostro buon cuore sollecitare chi la realizza a provare ad allargare un po’ le maglie. Se, invece, questa cosa la regolamentiamo stabiliamo noi le regole con cui fare i ripristini stradali.
Per quanto riguarda la sua segnalazione, le dico che per quanto riguarda invece le strade che noi abbiamo ribitumato lo abbiamo fatto. Se va a vedere su via degli studenti questo lavoro è stato fatto portandolo a livello. È chiaro che è un lavoro che attenzioneremo secondo anche la sua interpellanza all’interno del Piano di riqualificazione dei fondi ottenuti dal Governo, i 5 milioni di euro per le strade. Su questo siamo disponibili ad attenzionare e magari a lavorare insieme nella modifica del regolamento su cui c’è da lavorare.
La mappatura non esiste. Non posso prendere impegni oggi a realizzarla, perché non siamo nelle condizioni da un punto di vista organizzativo di poterlo fare, ma non andrebbe fatta solo quella mappatura, andrebbe fatta anche un’altra mappatura che, secondo me, è fondamentale che a volte porta a disagi, che è quella dei sottoservizi che oggi non esiste.
È un tema nazionale, non solo locale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Delli Noci.
Consigliere Baglivo, si ritiene soddisfatto?
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente. Mi auguro che la famosa mappatura, anche quella dei sottoservizi, venga fatta prima o poi, anche perché sarebbe utile per tutta la città.
Grazie per la risposta.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Passiamo alla successiva interpellanza, sempre a firma del consigliere Baglivo, Movimento 5 Stelle, che riguarda l’accesso agli atti. Vedo qui che ci sono delle date. Penso che ad oggi sia stato dato riscontro. Spero.
Prego, se vuole illustrarla brevemente, consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Qui si è trattato veramente di una serie di disguidi. Per cui, solamente quando ho presentato l’interpellanza il 7 luglio mi è stato dato riscontro a una richiesta di accesso agli atti che avevo fatto a maggio.
Credo assolutamente nella buona fede, sia ben chiaro. In realtà, adesso, con il riscontro che ho avuto, chiederò ulteriori dati.
Era una richiesta che riguardava l’assegnazione di un bene confiscato alla mafia, che risultava essere stato dato in uso a un cittadino. Sappiamo che ci sono delle limitazioni per i beni. Chiedevo di conoscere quale fosse l’esito. Niente di più. Non c’erano altri scopi. Chiedevo quale fosse stata la procedura per l’assegnazione e sulla base di quali criteri. Ora credo che non sia più così perché è una cosa datata. Quindi, tutto sommato, penso che abbia…
Al di là della necessità che segnalo, chiedere l’accesso agli atti di un atto amministrativo da parte di un Consigliere dovrebbe essere una proceduta quantomeno agevolata. Almeno per quanto mi riguarda e io sono sicuro che è così per tutti i miei colleghi, la richiesta non vuole mettere in difficoltà nessuno, non vuole mettere in difficoltà gli uffici. Serve solamente a capire e a comprendere anche per poter dare risposte precise e puntuali a chi dovesse porci delle questioni in merito alla gestione amministrativa del Comune.
Sostanzialmente si è autolimitata questa interpellanza. Sono già abbastanza soddisfatto. Adesso dovrò fare un’altra richiesta di accesso agli atti ad altro ufficio perché…
Speaker : PRESIDENTE:
Però, è stato chiarito che era solo un disguido.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
È stato chiarito.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo anche evitare a questo punto…
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Sì, grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo passare oltre.
La successiva è sempre a firma del Consigliere Baglivo, Movimento 5 Stelle, e riguarda la verifica delle condizioni di sicurezza e stabilità di un’antica cappella nei pressi di Masseria Chietta e se presenti all’interno opere di pregio artistico.
Consigliere Baglivo, vedo che ci sono delle foto. Se vuole, può dirci che cosa chiede.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente. Anche qui devo dire che io ho ricevuto una puntuale ricognizione da parte degli uffici, sempre in merito a questa interpellanza, e ritengo che debba comunque essere conosciuta.
L’immobile, da quello che mi dicono gli Uffici, è di proprietà privata, ma questa è una cappella che potrebbe avere un pregio architettonico, potrebbe avere all’interno delle opere artistiche che non sappiamo. So, però – mi consenta, Presidente, il tempo di aprire il documento – che è stata interpellata la proprietaria dell’immobile e le è stata intimata una messa in sicurezza. Sostanzialmente mi è stato già risposto anche a questa interpellanza. Ritengo che l’unica cosa per cui interpello, ovviamente, Sindaco e Giunta è di stare attenti affinché lo faccia, perché adesso, così com’è questa cappella rappresenta un pericolo per chi dovesse passare nelle vicinanze in caso di crollo improvviso che ci può essere tranquillamente, per esempio, se ci dovessero essere delle piogge.
Per me, la risposta che mi è arrivata…
Speaker : PRESIDENTE:
Le è arrivata la risposta scritta, che ho qui. Mi permetto soltanto di dire, per l’interesse degli altri Consiglieri e della cittadinanza, che la cappella risulta ubicata nella sede viaria della Strada provinciale 246.
Ci dice l’architetto Branca che non rientra comunque nella competenza di questo settore. Questo è quello che ci ha detto.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Non rientra perché è privata.
Speaker : PRESIDENTE:
Perché è privata. Bisogna comunque prestare attenzione.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie.
Speaker : ASSESSORE RITA MIGLIETTA:
Solo brevemente per aggiungere a quanto ha già detto il Consigliere che proprio l’altro ieri l’Ufficio ha fatto un altro sopralluogo, perché avevo chiesto di verificare lo stato dell’arte. Effettivamente, dalle fotografie si evince che bisogna sistemare il tetto. Non esiste un pericolo imminente. Non ci sono situazioni fortunatamente all’interno di un incrocio. Hanno anche interloquito con la proprietà che ha annunciato l’avvio dei lavori. L’immobile, peraltro, è già sottoposto a tutela, Consigliere, perché abbiamo anche verificato.
Lei scriveva che l’immobile è già sottoposto a tutela del Piano paesaggistico. Dovrà essere comunque fatto con tutte le opportune elaborazioni.
Resta il fatto che è comunque un immobile privato. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Miglietta.
L’ultima interpellanza è a firma, invece, della nostra Vicepresidente, Consigliera Lidia Faggiano, e riguarda la situazione occupazionale della DOGRE e la ripercussione sui servizi appaltati.
Prego, Consigliere Faggiano.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Grazie, Presidente.
Parto da una considerazione molto rapida. È ormai chiaro che la crisi sta investendo tutti i settori, anche le casse del nostro Comune, come quelle di tutti gli altri Comuni d’Italia stanno fortemente risentendo della pandemia da Covid-19.
Credo che le nostre minori entrate, se da una parte impongono una razionalizzazione della spesa, dall’altra richiamano efficienza e alta produttività del lavoro in tutti gli ambiti.
La mia attenzione è ricaduta su un settore che in alcune Commissioni avevamo trattato marginalmente. Affrontavamo, infatti, argomenti correlati, il tema dell’impiantistica pubblicitaria o dei tributi, diversi canoni ricognitori e non ricognitori. Da lì il mio interesse si è focalizzato sul concessionario DOGRE che, per conto del Comune, si occupa di accertamento e riscossione dell’imposta sulla pubblicità – lo dico per chi ci dovesse seguire – sulle pubbliche affissioni, sulla TOSAP e sui canoni ricognitori e non ricognitori.
Questo proprio perché i servizi appaltati rappresentano una fonte di entrata importante per il nostro Comune.
Ho analizzato i contenuti del capitolato oneri, ho approfondito l’argomento e ho avuto modo di constatare che il servizio dalla fine del lockdown a tutt’oggi viene svolto con personale ridotto rispetto agli undici dipendenti previsti per contratto. Peraltro, alcuni di loro sono stati posti in part-time e alcuni anche in FIS, una forma di integrazione salariale.
Ricordo che l’articolo 15, al comma 8, garantisce la stabilità occupazionale e la salvaguardia delle professionalità del personale e obbliga il concessionario a mantenere in servizio, per tutta la durata della concessione, le unità lavorative stabilite.
È venuto spontaneo chiedermi, quindi, quali sono i motivi ostativi al pieno impiego dell’organico necessario a garantire la corretta gestione della concessione in applicazione delle condizioni contrattuali che ho avuto modo di verificare, ma anche il numero di dipendenti effettivamente occupati dalla presa in carico dei servizi ad oggi.
Mi sono chiesta soprattutto in quale misura la riduzione del personale e la contrazione delle ore di lavoro complessive incidono sull’efficienza e sull’efficacia dei servizi appaltati.
Malgrado il principio di tempestività nelle procedure a cui è chiamata DOGRE per contratto, ricordo l’articolo 4, vorrei sapere eventuali ritardi e carenze del servizio sul territorio quanto influiscono economicamente sulle relative voci di entrata del Comune proprio in questo periodo, quando il massimo rigore nei conti è d’obbligo.
Queste domande che mi sono posta le rivolgo a lei, caro Sindaco, perché credo sia opportuno che il Governo cittadino verifichi, anche attraverso l’accessibilità in modalità web al sistema informatico, utilizzato dal concessionario, contrattualmente garantita all’articolo 13, comma 9, lettera c), la regolare gestione del servizio e l’adempimento di tutti gli obblighi convenzionalmente assunti, così come è utile sapere quali presìdi il concessionario ha adottato per il controllo dell’occupazione del suolo pubblico nel periodo di lockdown, la presenza di impalcature, pedane, eccetera.
stante la natura pubblica dei servizi appaltati che, per contratto, non possono essere state sospesi. È stabilito dall’articolo 12, al comma 1.
Ricordo che su tutto, da monito, il capitolato dispone che il Comune, anche in presenza di un solo grave inadempimento, potrà risolvere di diritto il contratto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie a lei, Consigliera Faggiano.
Prego, per il Governo, l’assessore Gnoni.
Speaker : ASSESSORE GNONI:
Grazie, Presidente. Grazie, Consigliera.
Possiamo dire che attualmente l’organico utilizzato da DOGRE è composto da undici unità, così come previsto dall’articolo 15, comma 8, del capitolato d’oneri e nessun dipendente attualmente usufruisce del Fondo integrazione salariale, il FIS, né vi è personale in ferie. Vero è, invece, che il concessionario, al pari di tutte le aziende italiane, ha usufruito del FIS Covid-19, attualmente cessato in relazione alla nota contrazione delle attività e successivamente alla contrazione dovuta da provvedimenti che si sono susseguiti, quindi governativi, regionali e locali. Più precisamente, nel periodo del lockdown l’attività della DOGRE era inibita ex lege, in quanto la sua attività non rientrava tra quelle autorizzate. Il suo codice ATECO, 82991, non era ricompreso tra quelli previsti dalla normativa.
Tuttavia, è bene precisare che il pubblico servizio di cui è stato incaricato il concessionario DOGRE non è stato assolutamente sospeso, come d’altra parte è avvenuto per qualsiasi ufficio pubblico, garantendo, infatti, il servizio di carattere indispensabile in sede e in forme alternative attraverso canali telematici, esattamente come stabilito dalle norme.
L’arco temporale oggetto della presente interpellanza, è inutile ricordarlo, è caratterizzato da elementi di imprevedibilità e di eccezionalità, che hanno paralizzato qualsiasi forma di attività sul territorio (circolazione di persone, assembramenti, contatti) che in un certo senso potevano favorire il contagio. Si pensi, ad esempio, alle relative occupazioni di suolo pubblico, alle affissioni pubblicitarie e a quelle di carattere commerciale. Ciò ha comportato, senza ombra di dubbio, il quasi totale azzeramento delle attività degli utenti e, di conseguenza, anche l’azzeramento della presenza del pubblico presso la sede del concessionario, che, bisogna dare atto, ha immediatamente predisposto quelle forme alternative di informazione pubblicizzando, in linea con gli uffici comunali, modalità di accesso al proprio ufficio. Pensiamo, ad esempio, ai cartelli in ingresso, informativa sul sito, comunicazione agli uffici comunali di riferimento, recapiti e-mail e telefonici da contattare.
In sostanza, il servizio all’utenza e le attività conseguenti assegnate al concessionario non sono state caratterizzate da alcuna forma di inadempimento, tanto è vero che gli uffici non hanno registrato lamentele o reclami da parte degli utenti.
Il concessionario, infatti, ha continuato a tenere i contatti con gli uffici comunali per le necessità gestionali, anche per quel flusso di informazioni necessarie ad avere i dati durante il periodo del lockdown. Tali informazioni sono state consegnate, su richiesta dell’Ufficio Tributi, in maniera antecedente ovviamente all’interpellanza. C’è una nota del 12 giugno 2009 che la DOGRE ha depositato agli uffici, numero di protocollo 1591 del 2020. Qui viene rendicontata tutta l’attività effettuata sia nell’anno precedente che come mancato incasso nel periodo del lockdown.
Possiamo, in maniera estremamente chiara, stabilire che le mancate entrate per le casse comunali si riferiscono esclusivamente al blocco del Covid e non riguardano comportamenti di carenza di servizio o ritardi imputabili al concessionario.
Per quanto concerne il controllo sull’occupazione del suolo pubblico rammento e ripeto che durante la fase del lockdown vi è stato il blocco di tutte le attività e tra queste in particolar modo l’occupazione di suolo pubblico, tant’è che poi il DPCM ha sospeso dal 1° di maggio al 31 ottobre i versamenti per quanto concerne l’occupazione, proprio perché era vietata la circolazione sul territorio se non per quei casi eccezionali legati all’emergenza pandemica.
Tema ispezioni. Il Comune ha effettuato, in tempi precedenti, delle ispezioni presso la sede del concessionario, e vi è relazione ovviamente depositata agli atti, ma tale attività di ispezione per la sua ratio non può essere comunicata in anticipo e viene fatta solitamente a metà mandato del contratto proprio per accertare e sincerarsi dello svolgimento del servizio, che venga effettuato nelle forme e nelle modalità corrette.
Allo stato possiamo dire che ci sarà una successiva ispezione prima della chiusura dell’anno. Ovviamente, non diciamo quando andiamo noi perché faremo chissà che cosa, però l’ispezione, in quanto tale, racchiude il concetto di non comunicare il giorno.
Infine, non perché di minore importanza, la modalità la modalità di accesso web verrà attivata nel mese di settembre io e dico anche ottobre per mantenerci larghi e in maniera più puntuale anche per consentire di dare un collegamento con l’accessibilità a mezzo del pagamento PagoPA. Attualmente, lo scambio di informazioni avviene in maniera diretta. L’accesso in modalità web lo riteniamo molto importante e spingeremo perché avvenga nel mese di settembre/ottobre.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore. Consigliera Faggiano, si ritiene soddisfatta?
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Ringrazio l’Assessore che non smentisce la sua puntualità e ha risposto alle mie domande. Sono principalmente soddisfatta perché ho saputo che tutti i lavoratori sono ritornati al loro posto e quindi ci forniranno un servizio che comunque io continuerò a seguire e ove dovessi ravvedere delle criticità puntualmente le segnalerò. Sono certa che il nostro Assessore seguirà con estrema attenzione e con grande cura tutti i settori di sua competenza. Grazie.
Speaker : ASSESSORE GNONI:
Grazie a voi.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene. Grazie, Consigliera Faggiano.
A questo punto abbiamo finito anche con le interpellanze.
Passiamo alla proposta di Consiglio 157 del 23 giugno 2020. È una ratifica variazione d’urgenza in esercizio provvisorio al bilancio di previsione 2019-2021. Trasferimenti regionali per persone in grave stato di bisogno sociale.
Prego, chi vuole illustrarla per il Governo? Il Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. È una semplice ratifica di una variazione di bilancio resasi necessaria per l’acquisizione di un finanziamento straordinario della Regione Puglia per interventi urgenti sociali, che abbiamo naturalmente acquisito. Bisogna semplicemente, secondo le norme del Regolamento di contabilità, le norme del TUEL, procedere alla ratifica in Consiglio. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco. Chi vuole intervenire? Nessuno. Dichiarazioni di voto.
Possiamo procedere alla votazione. Lo facciamo per appello nominale? Possiamo farlo anche per alzata di mano visto che siamo pochi.
Per alzata di mano. Chi è favorevole? Il Sindaco si è allontanato.
Sindaco, stiamo votando per alzata di mano. Chi è favorevole? Bene. Abbassate le mani. All’unanimità. Scriviamo i presenti, perché così quelli assenti non ci sono.
È stata approvata. Non c’era Battista. Non c’era nessuno del centrodestra.
Consigliere Greco, lei, alla votazione, era presente? Non era presente. Non c’era nessuno.
Proseguiremo nominativamente perché poi non si riesce a capire chi era presente. Bisognerebbe farlo subito.
Sì, però poi sono usciti alcuni. Anche la Consigliera Faggiano c’era. Mola c’era.
Adesso votiamo per l’immediata esecutività. Stesso esito. C’è addirittura Costantini, però lasciamolo stare. Perfetto. È approvata.
Passiamo al regolamento del corpo di Polizia locale modificato dalla Commissione Statuto.
A questo punto, visto che è di provenienza delle proposte di Consiglio quindi dovremmo aprire…
Prego. Un attimo solamente.
Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Grazie, Presidente. Presento una pregiudiziale in quanto, con nota pervenuta da parte del Comandante in data 26.02.2020 in cui sollevava una serie di eccezioni in merito al testo del regolamento licenziato dalla Commissione Statuto, in data 6.06.2020 io e il Consigliere Roberto Giordano Anguilla abbiamo fatto una richiesta all’Avvocatura del Comune per chiedere un parere in merito anche a seguito della contrarietà che noi abbiamo espresso in Commissione.
In data 08.06 l’Avvocatura ci risponde dicendo che il parere l’aveva espresso la Segretaria generale e lo allegava. In questo parere erano riportate una serie di eccezioni proposte dal Comandante di cui su alcune la Segretaria non ha sollevato alcuna forma di legittimità, ma ha confermato la stessa; su altre ha valutato l’opportunità che alcune, cinque o sei, potessero essere espunte – questo è il termine utilizzato dalla Segretaria – dal regolamento.
Ritengo, e su questo si fonda la pregiudiziale, che questi punti che io non definisco chiaramente illegittimi, ma che, mutuando un termine della Segretaria, devono essere espunti dal regolamento, tornino in Commissione Statuto per una verifica ed una modifica complessiva in merito a quelle che sono le posizioni espresse dal Segretario generale e poi, successivamente, tornino in Consiglio comunale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. Una premessa di metodo.
Trovo imbarazzante, Consigliere, non per colpa sua, porre una pregiudiziale sullo svolgimento di un punto all’ordine del giorno in rappresentanza esclusiva dei Consiglieri di opposizione in Aula. Me lo consenta, perché io sono mesi che vengo accusato come Capo dell’Amministrazione di essere responsabile di un presunto golpe democratico per impedire lo svolgimento delle sedute, che regolarmente si tengono con la presenza dei Consiglieri di opposizione, anche oggi che si è tornati in Aula e anche oggi all’indomani di polemiche legate allo slittamento dovuto per disguido di notifica per la convocazione di martedì. Lo dico perché poi esiste anche un limite di coerenza tra quello che si dice e quello che si fa.
Detto questo, sulla pregiudiziale da lei proposta, avrà sicuramente colto che la riportata nota del Segretario non ha la definizione di parere, ma di considerazioni in merito allo stesso.
Del resto, credo che i Consiglieri abbiano già predisposto delle proposte emendative che tengono conto di alcune delle indicazioni, quelle che hanno carattere cosiddetto più prescrittivo ritenendosi liberi poi di accogliere quelle che hanno invece la definizione di suggerimento o proposta. Credo, anche in ragione del tempo speso dalla Commissione Statuto per redigere le proposte regolamentari, misurarsi con i pareri, confrontarsi al proprio interno, non più rinviabile l’adozione di questo strumento e quindi, per queste ragioni, pongo un dissenso sulla pregiudiziale posta.
Se si deve essere mettere ai voti, il Governo è contrario.
Speaker : PRESIDENTE:
Se c’è qualcuno che naturalmente è contrario alla pregiudiziale può prendere la parola.
Deve essere un Consigliere. Se mi dite che anche il Sindaco lo può fare, perfetto. Va bene.
A questo punto possiamo metterla ai voti.
Dichiarazione di voto.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
L’ho denominato “parere”, signor Sindaco, perché nella risposta che ci è pervenuta in data 8.06.2020 l’Avvocatura dice che “Si rende noto – l leggo testuale – che il Segretario Generale, dottoressa Annamaria Guglielmi, in data 1.06.2020, ha già espresso un circostanziato e dettagliato parere sulla questione. Il citato parere si allega alla presente e riporta minuziosamente gli approfondimenti”. L’ho citato come “parere” perché è l’Avvocatura che lo considera un parere, non certamente io.
Non so i colleghi Consiglieri che tipologia di emendamenti stanno presentando in sede. Se sono emendamenti che riguardano le questioni sollevate dalla Segretaria, possono essere sanati chiaramente qui in sede e non c’è bisogno del ritorno in Commissione. Ovviamente, io preventivamente non lo sapevo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Giusto per chiarezza…
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Ritiro la pregiudiziale.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Greco.
A questo punto apriamo la discussione sul regolamento. Chi vuole prendere la parola?
Onorevole Rotundo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Spendo le parole necessarie, perché partiamo da un buon lavoro fatto dalla Commissione Statuto, grazie anche all’opera meritoria del Presidente Murri. Abbiamo predisposto questa proposta di regolamento che credo, riprendendo il lavoro che era stato avviato nella precedente consiliatura, porta a compimento una proposta di regolamento che, a nostro avviso, meglio corrisponde alla necessità di dotare il corpo di un insieme di norme che lo rendano più funzionale agli obiettivi dell’Amministrazione comunale.
Annuncio che stiamo depositando otto emendamenti a firma Murri e tutti i Capigruppo della maggioranza. Per correttezza, devo aggiungere che sull’emendamento 2, che prevede di sopprimere le parole “Polizia turistica”, non c’è la firma del collega Valente. Per correttezza, essendoci qui un testo a firma di tutta la maggioranza, con l’elenco degli otto emendamenti, ho il dovere, per correttezza, di dire che sull’emendamento soppressivo delle parole “Polizia turistica” siamo tutti meno Valente. Quali sono i punti per andare alla sostanza delle scelte che intendiamo compiere.
Il regolamento che è stato approvato durante la gestione commissariale aveva, a nostro avviso, non tenuto conto di un fatto, che il lavoro che avevamo avviato nella precedente legislatura amministrativa si era soffermato sul carattere specialistico e infungibile della funzione del dirigente e del Comandante. In quella sede, anche sulla base di un parere che la Commissione ritenne di chiedere al Segretario generale, la proposta che noi intendevamo portare all’esame dell’Aula era quella di rendere la figura fungibile, non specialistica e quindi sostanzialmente modificare il testo così come era stato formulato.
Da questo punto di vista, in coerenza sia al nostro orientamento, che è un orientamento largamente convalidato, non sto qui a ripetere cose che ci siamo detti e ridetti in Commissione, anche da Cassazione ribadita 2019-2020, nonché dal parere della Segretaria Generale, a questo punto dico che uno degli emendamenti suggerito, tra l’altro, nella memoria che il collega Greco citava era l’invito da parte del Segretario in quel parere/considerazione (sono più d’accordo con il Sindaco), ci suggerisce persino di sopprimere il comma 1 dell’articolo 15, perché se i colleghi hanno avuto modo di leggere le cose scritte dalla Segretaria sostanzialmente lei dice che sarebbe opportuna e doverosa la soppressione già effettuata del comma 2, così come si ritiene debba essere soppresso anche il comma 1 del medesimo articolo 15 in quanto prevede criteri di accesso all’incarico di Comandante che non possono essere inseriti nel regolamento sulle funzioni del corpo, bensì più correttamente, come già evidenziato nel regolamento, sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.
Da questo punto di vista uno degli otto emendamenti prende pari-pari il punto di vista del Segretario Generale.
L’altra questione su cui lo voglio dire si fa una modifica rispetto al regolamento approvato dalla gestione commissariale riguarda i benedetti tre articoli, mi pare il 28, 29 e 30. Sostanzialmente si tratta di tre articoli rispetto ai quali noi, come Consiglieri comunali, nel lavoro della Commissione, ci siamo guardati bene dall’entrare nel merito. Abbiamo ritenuto di “rispettare” l’autonomia attraverso la quale si era arrivati, attraverso un confronto tra il corpo, tra i dirigenti nella Commissione trattante e i sindacati. Questo trittico turnazioni, reperibilità, riposi, permessi e congedi, presenti nella nostra impostazione pre-gestione commissariale, per una valutazione legittima che ha fatto il Commissario, ha ritenuto di cassarli, per ragioni che in qualche modo possono avere anche qualche fondamento.
Il tema che anche la Segretaria ribadisce è che, sostanzialmente, si tratta di disciplina di eccessivo dettaglio e, come tale, potrebbe creare problemi in grado di pregiudicare la funzionalità del servizio. Sicché sarebbe più corretto farli oggetto di un contenuto ad hoc, ossia il contratto decentrato integrativo. Su questo, debbo dirlo, la questione non è nuova, non ci viene posta dalle considerazioni della dottoressa Guglielmi. Noi in Commissione lo abbiamo detto ripetutamente. Queste osservazioni, per esempio, che fa la Guglielmi e che in qualche misura fa anche il nostro dirigente del settore molti colleghi le hanno... Qui vedo l’amico collega Patti, ma anche altri colleghi. La questione è perché alla fine la Commissione si determina, pur comprendendo questi problemi. Perché sostanzialmente noi avevamo, nella impostazione... Io lo dicevo l’altro giorno in una riunione dei Capigruppo. Quella era l’impostazione che noi avevamo dato perché ci sembrava che, rispetto alla valutazione (metterlo o non metterlo), che io considero una valutazione di natura politica, non di legittimità... Tant’è che il Presidente Murri in Commissione ci ha detto tanti altri Regolamenti di Comuni capoluogo, di Provincia, come il nostro, che hanno come rafforzativo portato anche... Quindi, noi non siamo la Svizzera d’Italia, che ci inventiamo le cose. Ci sono altri Comuni che ritengono che questo sia appannaggio del solo contratto decentrato.
Le novità sostanziali, con gli emendamenti che abbiamo operato, riguardano questi due aspetti: la figura del dirigente e la figura “dei diritti” dei lavoratori.
Aggiungo, per trasparenza e correttezza, che siccome uno degli emendamenti, quello scritto a mano, l’articolo 28, comma 3, lettera a), attiene ad un punto di questi tre, e ieri con l’assessore Sergio Signore abbiamo convenuto sulla necessità che, per ragioni contingenti di gestione del corpo... Il numero degli operatori, degli addetti in questi anni è decresciuto, quindi c’è una difficoltà a tenere quel rapporto che era stato indicato, non da noi, ma dalla trattante, che indicava un massimo di dodici domeniche. Noi, con un emendamento, non abbiamo difficoltà, su suggerimento di Sergio, a portarle da dodici a diciotto. È evidente che è l’obiettivo di tutti noi, e io considero “tutti noi” maggioranza e minoranza allo stesso modo, ma forse è un dovere in più di chi ha la responsabilità del governo, ossia quello di rendere un corpo funzionante, scattante e non di mettere barriere, ostacoli. Lungi da noi il solo pensarlo.
Degli emendamenti che noi adesso depositeremo uno sopprime l’articolo 1. Anche con la dottoressa Guglielmi, che oggi non c’è, abbiamo convenuto circa l’aspetto pleonastico. L’articolo 1 sostanzialmente riprende, mi pare, l’articolo 8 della legge n. 37 della Regione Puglia, sic et simpliciter. Quindi, ribadirlo è del tutto inutile. Quindi, lo sopprimiamo perché è legge della Regione.
Il secondo punto è l’articolo 2, comma 3, lettera h). Sopprimiamo le parole “polizia turistica”. Qui c’è stata una discussione. Non vedo la collega Poli, che era la sostenitrice di questa modifica. In Commissione ne abbiamo parlato.
Tuttavia, quando la Segretaria parla di carattere tassativo dell’elenco che disciplina le funzioni derivanti sempre dalla legge regionale n. 37, a questo punto non abbiamo difficoltà. Dicevamo in Conferenza dei Capigruppo che tutto è tranne alimentare un contenzioso, che una polizia turistica possa sanzionare, operare e poi magari essere oggetto di ricorsi, di reclami e quant’altro. Da questo punto di vista, togliamo “polizia turistica”, accedendo, però, all’impostazione del dirigente, del dottor Zaccheo, che dice che non è una funzione, ma un’articolazione organizzativa. Da questo punto di vista, nel gergo, dicevo alla Poli: “Se tu hai questo obiettivo, che possiamo condividere, è una questione più formale, non è una funzione, ma diventa aspetto organizzativo, quindi sostanzialmente...”. Comunque, noi lo sopprimiamo.
Sopprimiamo anche l’articolo 11, comma 1, lettera d), di concerto con i responsabili dei nuclei. Abbiamo riflettuto sulle parole che ci dice Annamaria Guglielmi. Questo può essere un elemento di impaccio alla potestà gestionale, di una gestione efficiente da parte del dirigente. Quindi, abbiamo ritenuto di proporre un emendamento soppressivo.
L’altro soppressivo riguarda l’articolo 15, lettere a) ed e), che riguarda sempre “sentiti i sindacati di comparto”. A noi è sembrato, nella discussione in Commissione, che questo rendesse... Tuttavia, non abbiamo difficoltà a cancellare questi incisi per “liberare” la direzione del dirigente del comando senza avere pali e paletti che possano “intralciarne” la efficienza e la velocità. Anche questo è uno degli elementi di cui dirò.
Articolo 21, quello sulla programmazione: anche qui avevamo scritto “previa concertazione con i responsabili di settore” e lo cancelliamo. Rimane solo l’orientamento dell’Amministrazione comunale.
Articolo 23. Sopprimiamo anche “di norma”. Avevamo detto, rispetto alla dizione, che era scritto, per quanto riguarda gli ordini di servizio, che vanno dati per iscritto o in forma orale in caso di imprevedibilità e di urgenza. Avevamo aggiunto quel “di norma”. Io ho discusso anche ieri e l’altro ieri con la Guglielmi. È opinabile se io debba dare l’ordine “di norma per iscritto, tranne i casi di imprevedibilità e urgenza” in cui lo do in forma orale, se questo possa essere limitativo. Tuttavia, a dimostrazione che noi non vogliamo, sopprimiamo anche quel “di norma”.
L’ultimo è quello suggeritoci da Sergio Signore, l’articolo 28 del trittico: sostituire il numero dodici ‒ sono le domeniche lavorative ‒ con diciotto, proprio per consentire...
Questi sono gli emendamenti.
Aggiungo, Sindaco, perché ne abbiamo direttamente e indirettamente discusso ieri pomeriggio, ne ho parlato a lungo anche con Sergio Signore, che se da parte del sindacato e da parte delle parti dovessero maturare, da qui a una settimana, da qui a un mese, da qui non so a quando, condizioni per le quali il contenuto, che non è il nostro contenuto, di questi tre articoli facesse parte del contratto decentrato integrativo, attraverso la sottoscrizione tra le parti, io non avrei problemi a proporre immediatamente, alla prima riunione del Consiglio comunale, di stralciare questi punti. A noi non interessa lo strumento o il veicolo attraverso cui far marciare questa impostazione. Ci interessa l’effettività, ci interessa dare certezze, dare diritti, partendo da un presupposto: in tutte le aziende, se i lavoratori sono nelle condizioni di lavorare al meglio, penso che, garantendo puntualmente i loro diritti e anche la loro dignità, i lavoratori in generale, quindi credo anche i lavoratori appartenenti al corpo dei Vigili urbani, lavorano meglio.
Questo è il frutto del lavoro di queste settimane, di questi mesi. Rispetto a questo, consegno a nome di tutti i Capigruppo l’elenco degli emendamenti alla Presidenza perché li voglia distribuire.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto. Possiamo prendere gli emendamenti, così facciamo le copie per tutti i Consiglieri.
Ci sono interventi prima di passare la parola all’ufficio?
Speaker : INTERVENTO:
Presidente, gli emendamenti li votiamo singolarmente, giusto?
Speaker : PRESIDENTE:
Sì.
Speaker : INTERVENTO:
Okay.
Speaker : PRESIDENTE:
Non ci sono altri emendamenti? Oltre quelli che ci ha dato, non ci sono...
Non ce ne sono altri. Dobbiamo chiedere i pareri.
Va bene. Prego, Consigliere Patti, vuole intervenire? No. La vedo in piedi.
Benissimo.
Prego, Segretario.
Sì, ci vuole il parere dei dirigenti, mi dicono. Il dirigente ce l’abbiamo qui.
A questo punto, nell’attesa del parere, volevo approfittare di questa pausa per ringraziare l’avvocato Romoli, che tra qualche giorno, un giorno, penso... O è già...
È stata dirigente del settore affari generali e istruzione pubblica, nel Gabinetto del Sindaco, ha fatto anche la professione di avvocato per un periodo abbastanza lungo, per poi naturalmente scegliere una strada diversa.
Vogliamo ringraziarla e salutarla con affetto per quello che ha fatto per la città di Lecce. Da questo momento il Palazzo Carafa diventerà molto più silenzioso. Sono famose le sue sfuriate bonarie. Naturalmente, dopo cinque minuti, era tutto passato. Questo è un valore aggiunto al suo ruolo e a quello che ci ha dato.
Grazie.
Speaker : AVVOCATO ROMOLI:
Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE:
Riprendiamo i lavori.
Per quanto riguarda il parere del dirigente, per quanto riguarda il primo emendamento che sopprime l’articolo 1, il parere è favorevole.
Articolo 2, comma 3, lettera h): sopprimere le parole “polizia turistica”. Favorevole.
Articolo 11, comma 1, lettera d): sopprimere le parole “di concerto con i responsabili dei nuclei”. Favorevole.
Articolo 15: sopprimere il comma 1. Contrario.
Articolo 15, comma 4, lettera a) e lettera e): sopprimere “sentiti i sindacati di comparto”. Favorevole.
Articolo 21: sopprimere le parole “previa concertazione con i responsabili di settore”. Favorevole.
Articolo 23, comma 3: sopprimere “di norma”. Favorevole.
Articolo 28, comma 3, lettera a): sostituire il numero “12” con “18”. Contrario.
Quindi, ci sono due pareri contrari. Gli altri sono favorevoli.
Non ti sento, Sindaco. Se stai parlando con me...
Favorevole. Quello per sopprimere “di norma”. L’articolo 23, comma 3.
Sono contrari “articolo 15, sopprimere comma 1” e “articolo 28, comma 3, lettera a), sostituire il numero 12 con 18”.
Adesso aspettiamo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Presidente, si può avere una copia degli emendamenti?
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo sederci?
Abbiamo il parere contabile agli emendamenti del...
Consigliere Valente, lei addirittura supera la voce del Presidente con tutto il microfono. Prego.
Sui primi sette emendamenti c’è il parere non dovuto in assenza di riflessi finanziari, anche indiretti.
Sull’emendamento n. 8 è contrario.
Solamente sull’emendamento 8, però.
Diamo la parola, a questo punto, all’Assessore Signore. No?
Prego, onorevole Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Per proporre alla Presidenza che, nel mettere ai voti gli emendamenti, i firmatari confermano i primi sette e ritirano il punto 8, quello che trasforma da 12 a 18 le domeniche, alla luce dei pareri espressi.
Gli emendamenti sono sette.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Assessore Signore, per il settore.
Speaker : ASSESSORE SIGNORE:
Grazie, Presidente.
Dopo un iter lungo e controverso, arriva oggi in Consiglio comunale il nuovo Regolamento del corpo di Polizia locale. Molte energie sono state impegnate per la stesura di questo testo. Pertanto, mi sento di rivolgere un ringraziamento particolare a tutti i membri della competente Commissione Statuto e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali per il lavoro di approfondimento svolto in questi mesi e per lo sforzo di entrare in sintonia con le esigenze di una struttura complessa, che ha in forza 111 operatori, di cui 83 full time e 26 part time.
È indubbio che il corpo della Polizia locale rivesta un ruolo importante e centrale nella nostra comunità e che per questo il Regolamento che delinea l’architettura della sua organizzazione, presupposto fondamentale per garantire standard di qualità ed efficienza operativa all’altezza delle sfide dei nostri tempi, meriti un’attenzione particolare.
L’approvazione di questo testo di riforma, che non è più procrastinabile, rappresenta un’occasione preziosa non solo per adeguare finalmente il Regolamento alla legge regionale n. 37 del 14 dicembre 2011 e al relativo Regolamento regionale n. 11 dell’11 aprile 2017, ma anche per trovare una giusta risposta alle istanze di modernità della categoria.
Termini quali “controllo del territorio” e “sicurezza urbana”, entrati ormai nel linguaggio comune, vengono sempre più spesso utilizzati con riferimento all’attività che svolgono quotidianamente le donne e gli uomini che vestono l’uniforme della Polizia locale.
La Polizia locale rappresenta un presidio costante e visibile sul territorio e ormai persegue, a tutti gli effetti, insieme alle altre forze dell’ordine, gli obiettivi individuati nei patti per l’attuazione della sicurezza urbana, la prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria nelle zone di maggior degrado, la promozione e la tutela della legalità e del rispetto del decoro urbano, la promozione dell’inclusione sociale, compiti sempre più impegnativi che richiedono formazione, aggiornamento professionale e addestramento, ma soprattutto una struttura in grado di gestire tanto l’ordinaria amministrazione quanto l’emergenza con un’adeguata capacità organizzativa. Lo ha dimostrato ‒ se ce ne fosse bisogno ‒ l’imponente macchina organizzativa che è stato necessario porre in essere per far fronte allo sforzo richiesto per la gestione dell’emergenza sanitaria di Protezione civile dovuta alla pandemia da Covid-19.
Al corpo di Polizia locale del capoluogo è stato affidato, nei due lunghi mesi di confinamento forzato, il peso dei controlli per il rispetto delle misure di contenimento del contagio previste dalla cogente normativa anti-Covid-19. Tale compito ha imposto agli agenti di rinunciare a ferie e recuperi e a svolgere turni serrati per poter garantire la presenza di ben 26 pattuglie giornaliere sul territorio. Impegno tanto più difficile quanto più grava sull’organizzazione dei servizi la carenza di operatori rispetto alla pianta organica, la necessità di organizzare i servizi senza soluzione di continuità nell’arco temporale delle 24 ore e la presenza di personale assunto a tempo parziale, che rappresenta circa un quarto delle risorse disponibili.
In tutte le attività di istituto che sono loro assegnate, che coprono un ventaglio di competenze, che va dalla Polizia giudiziaria alla Polizia commerciale, dalla Polizia ambientale alla Polizia edilizia, oltre ai compiti di Polizia stradale per il rispetto delle norme del Codice della strada, queste donne e questi uomini svolgono ogni giorno un servizio alla comunità, che a volte è incompreso, ma che rimane fondamentale per difendere l’interesse collettivo sulle convenienze individuali.
In conclusione, mi auguro che questo nuovo Regolamento rappresenti uno strumento efficace per gestire la complessità funzionale ed operativa di un corpo proiettato ad avere sempre maggiore importanza nel panorama delle forze di Polizia impegnate a garantire il controllo del territorio comunale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Signore.
Se il proponente vuole... No.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
[...] il voto degli emendamenti.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Passiamo al primo...
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Scusate, Presidente, se li avessimo...
Speaker : PRESIDENTE:
Non ce li abbiamo, però ho visto che erano stati predisposti. Purtroppo con lei, Consigliere Baglivo, abbiamo sempre problemi. Non so perché.
Aspettiamo un attimo. Distribuiamo gli emendamenti.
Ai Consiglieri in fondo li abbiamo dati o no? Non sono agli addetti stampa. Sono Consiglieri in punizione, in fondo.
Patrizia, ci sono Consiglieri oltre la balaustra. Perfetto.
Togliti la mascherina, sennò non sento.
Non ti sento. Con la mascherina non ti capisco.
Possiamo procedere?
Passiamo alla votazione del primo emendamento: sopprimere l’articolo 1. Prego.
Possiamo farlo per alzata di mano.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Possiamo farlo per alzata di mano, se volete. Mi sono organizzata.
Speaker : PRESIDENTE:
Rimanete con la mano alzata fino a quando la Segretaria non vi vede.
Mi sembra che, eccetto Anguilla e Greco, gli altri ci sono. Però, dobbiamo scrivere i presenti, perché se no è inutile. Se ti siedi, te li detto io.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
18 favorevoli.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo fargli abbassare la mano?
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Sì, certo.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto. Abbassate la mano.
Chi, invece, è contrario? Anguilla e Greco.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Benissimo.
Sono 18 favorevoli e 2 contrari.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene.
Adesso il secondo emendamento: all’articolo 2, comma 3, lettera h) sopprimere le parole “polizia turistica”.
Dobbiamo votare. Sto aspettando per vedere se possiamo. Prego.
Il Consigliere Valente adesso è entrato, mentre prima non c’era. È favorevole, Consigliere Valente?
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Contrario.
Speaker : PRESIDENTE:
Contrario. Perfetto. Dovrebbero essere…
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Come prima, tranne tre contrari con Valente.
Speaker : PRESIDENTE:
Come prima. Adesso abbassate la mano. I contrari? 3 contrari.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
I contrari sono Valente, Giordano e Greco. Gli altri sono favorevoli.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci siamo?
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Sì, ci siamo, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Terzo emendamento: all’articolo 11, comma 1, lettera d) sopprimere le parole “di concerto con i responsabili dei nuclei”.
Chi è favorevole alzi la mano. Quindi, qui siamo tutti favorevoli, per cui dovrebbero essere 21.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Tutti favorevoli, tranne 1 astenuto?
Speaker : PRESIDENTE:
2 astenuti.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
2 astenuti?
Speaker : PRESIDENTE:
Chi è astenuto? Astenuto soltanto Baglivo.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Benissimo. Quindi, astenuto Baglivo sul terzo emendamento.
Speaker : PRESIDENTE:
Quarto emendamento: all’articolo 15 sopprimere il comma 1.
Potete votare. Chi è favorevole alzi la mano. Contrari? Anguilla e Greco. Ingegnere Occhineri, è rimasto da prima? 2 contrari.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
2 contrari, Greco e Anguilla. Gli altri sono tutti favorevoli.
Speaker : PRESIDENTE:
Quinto emendamento: all’articolo 15, comma 4, lettera a ) e lettera e) sopprimere “sentiti i sindacati di comparto”.
Qua dice lettera a) e lettera e).
L’emendamento dice questo. Poi se è sbagliato non te lo so dire.
Comma 4 lettera a) e lettera e), dice. Ma deve essere l’Onorevole Rotundo a dircelo.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Presidente, va corretto: è la lettera d), non la lettera e).
Speaker : PRESIDENTE:
Ma ce lo deve dire il proponente.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Ha ragione Gigi Valente. La stessa dizione “sentiti i sindacati di comparto” compare nella lettera a) e nella lettera d). D’altro canto, la lettera e) non c’è.
Speaker : PRESIDENTE:
Comunque, non ha riflessi finanziari. In ogni caso penso che anche la d) non c’entri niente.
A questo punto dobbiamo votare per alzata di mano. Tutti favorevoli. Anche il Movimento 5 Stelle? Perfetto. Abbassate la mano.
Sesto emendamento: all’articolo 21 sopprimere le parole “previa concertazione con i responsabili di settore e”.
Chi è favorevole alzi la mano. Anche qui sono tutti favorevoli. All’unanimità. Perfetto.
L’ultimo emendamento, il settimo emendamento: all’articolo 23, comma 3 sopprimere “di norma”.
Chi è favorevole alzi la mano.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
All’unanimità anche questo.
Speaker : PRESIDENTE:
Sì, bene.
Gli emendamenti sono terminati.
A questo punto possiamo passare al Regolamento nella sua interezza. Apriamo la discussione sul Regolamento. Chi vuole intervenire? Niente, non ci sono interventi.
Per dichiarazione di voto? Prego, Consigliere Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Grazie, Presidente.
Come diceva l’Assessore Signore, questo provvedimento ha avuto vari passaggi in Commissione, è stato molto approfondito e probabilmente da parte mia l’impegno e la serietà con la quale il Presidente Murri Dello Diago ha affrontato l’argomento avrebbe meritato oggi un consenso diverso. Ma il Presidente Murri Dello Diago sa che ha il mio rispetto a prescindere da questo consenso.
Le questioni sono state affrontate in maniera metodica e molto specifica. Sin dall’inizio abbiamo affrontato l’argomento in maniera laica, senza prese di posizione. Il sottoscritto, il Gruppo che rappresento, ma anche altri Consiglieri che oggi non sono in Consiglio qui con noi hanno assunto una posizione di perplessità su alcune norme, su alcuni emendamenti, su alcune decisioni, e hanno, invece, convintamente sostenuto altri emendamenti, altre modifiche.
La stessa giornata di oggi ha dato la fotografia esatta di quello che accade: su sette emendamenti io e il Consigliere Giordano Anguilla ne abbiamo approvati quattro. Perché manca l’unanimità? È ovvio che sia la Commissione sia il Consiglio, come faro generale del proprio agire, seguono le logiche di una maggiore operatività sul territorio – non potrebbe essere altrimenti – unitamente al perseguimento dei diritti dei lavoratori. Su questo rendo atto dell’operato di alcuni Consiglieri di maggioranza, in particolare del Consigliere Rotundo, che sin dal primo giorno, ma anche la Senatrice Poli Bortone, si sono spesi in merito.
Cosa non ci vede convinti del tutto? L’ho detto in prima battuta alla prima votazione della I Commissione, l’ho detto in seconda battuta al secondo voto sullo stesso argomento in Commissione, avrei voluto dirlo con la fase di passaggio della piattaforma telematica, ma non c’era dibattito. Abbiamo solamente acquisito quello che è l’iter procedurale.
Questo Regolamento poteva e doveva essere licenziato con l’unanimità dei presenti. Dico questo perché c’erano tutti gli estremi per poter raggiungere l’unanimità. Mai come questa volta, rispetto a tanti altri Regolamenti che hanno suscitato maggior dibattito e maggiore contrarietà, si poteva raggiungere una soluzione differente. Ma sin dal primo momento abbiamo dichiarato che alcune cose non ci convincevano. Al di là di quelle che sono le denominazioni giuridiche o normative, sull’articolo 1, comma 2, e sull’articolo 15, comma 2, restano, insistono ancora forti perplessità, che non sono determinate dall’interpretazione di una sentenza o dall’interpretazione di una norma che il Consigliere Greco dà piuttosto che il Consigliere di maggioranza, perché le perplessità derivano da quanto contenuto nella norma, dalla legge.
Questi due passaggi dell’ex Regolamento erano una derivazione, a parte le determinazioni o a parte le diciture, di ciò che dice la legge, la legge regionale e la legge quadro. Né più né meno. L’abbiamo detto sin dal primo momento. Oggi, per di più, non solo assistiamo all’abolizione, all’eliminazione dell’articolo 15, comma 2, rincorriamo la dose ed eliminiamo, sopprimiamo anche l’articolo 1. Questo non poteva far altro che ribadire tutte le nostre perplessità in merito, perplessità che speriamo possano trovare un compimento diverso in futuro.
Non so se l’iter in merito si conclude oggi. Vox populi ci segnalano successive determinazioni in merito all’approvazione di questo documento. Noi saremo sentinelle a presidio di quello che succederà. Non abbiamo la sfera di cristallo, ma abbiamo il dovere di vigilare e controllare per i corretti adempimenti futuri.
Per oggi, il voto del Gruppo Prima Lecce è contrario.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Greco.
Ci sono altre dichiarazioni di voto? Consigliere Rotundo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Entrando nel merito del provvedimento, qui bisogna sgombrare il campo. Non ci sono questioni che attengono a persone, attengono invece… Questa insistenza del collega Gianmaria davanti a pareri ribaditi da parte del Segretario generale, a insistere su aspetti che trovano largo riscontro ormai nella giurisprudenza, per ultimo la Cassazione del 2020. Ma senza andare troppo lontano, oggi abbiamo abrogato quel comma 2 sulla base di una precisa sollecitazione che ci fa la dottoressa Guglielmi. La dottoressa Guglielmi scrive: “Il dirigente contesta la soppressione del comma 2 dell’articolo 15, che prevedeva la configurazione del Comandante quale figura dirigenziale specialistica. Valgono tutte le osservazioni normative e giurisprudenziali riportate al precedente punto 1, anche nei pareri ivi richiamati allegati al presente parere. Pertanto, diversamente dal Dirigente del Settore, la scrivente ritiene doverosa la soppressione già effettuata del comma 2 dell’articolo 15, così come ritiene debba essere soppresso anche il comma 1 del medesimo articolo 15, in quanto prevede criteri di accesso all’incarico di Comandante che non possono essere inseriti nel Regolamento delle funzioni del Corpo, bensì più correttamente, come già evidenziato, nel Regolamento dell’ordinamento degli uffici e dei servizi”.
Caro collega, il Regolamento sull’ordinamento dei servizi e degli uffici del nostro Comune prevede che gli incarichi di dirigente sono a tempo. L’articolo 60 dello Statuto comunale prevede che gli incarichi conferiti dal Sindaco sono a tempo, di tutti. Non c’è nessuna salvaguardia per nessuno. Quindi, mi pare che davanti, come dice la Segretaria, alla doverosa correzione… Vorrei dire che noi non stiamo facendo nessuna manipolazione di niente. D’altro canto, se, come affermi, le norme sovraordinate dovessero avere un diverso orientamento, il nostro Regolamento sarebbe carta straccia. Ma il punto è, invece, che noi adeguiamo il nostro ordinamento alla legislazione sovraordinata e a una giurisprudenza consolidata.
Quindi, da questo punto di vista io vorrei dirlo, anche perché diventa antipatico: qui non c’è Rotundo, Poli Bortone, Zaccheo. Non c’è niente di personale. Non c’è niente di personale. Io eviterei, come magari ha fatto riferimento, di difendere una posizione. Noi guardiamo al funzionamento complessivo, a prescindere da chi oggi è Consigliere comunale, svolge quella funzione. Vorrei che fosse chiaro. Sennò, noi smarriamo quella che deve essere la nostra funzione.
Per questo, io ribadisco il voto favorevole e in perfetta coerenza con la legittimità, gli orientamenti giurisprudenziali, che su questo punto sono ormai largamente concordi.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Prego, Consigliere Giordano Anguilla, per dichiarazione di voto.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Colgo l’assist dell’Onorevole Rotundo per ribadire il mio pensiero, che verte intorno al fattore tempo. Non è una questione di tempo, come diceva l’Onorevole, è una questione di incompatibilità. La figura del Comandante e le sue funzioni, quindi il nocciolo della questione, non sono oggi turnabili e sostituibili da nessun altro. Il comma 2 dice: “Il Regolamento tuttora vigente secondo cui il Comandante del Corpo di Polizia locale, nel rispetto della legge n. 65/1986, stante il ruolo e il rapporto […] risulta essere figura dirigenziale e specialistica”. Lo dice chiaro. Per sostituirlo avremmo bisogno noi oggi di una figura dello stesso profilo, di cui oggi l’Amministrazione non dispone. Questo è il nocciolo della questione. Non è una questione di tempo.
La soppressione di quel comma determina, a nostro giudizio, una forzatura, che rischia poi di determinare una negatività per le funzioni della nostra Amministrazione. Tra l’altro, l’accesso alla funzione di Comandante, secondo lo stesso articolo 1 del Regolamento, avviene tramite concorso oppure per mobilità da effettuarsi nell’ambito dell’area di vigilanza delle Forze dell’ordine di pari grado, sicché nessun altro dirigente può diventare Comandante. Inoltre, il comma 7, articolo 5, della legge regionale n. 3/2011 stabilisce che gli appartenenti ai corpi e ai servizi di Polizia locale non possono essere impiegati per svolgimento di funzioni e compiti diversi da quelli loro propri, come previsti dalla presente legge.
Alla luce di questo, ribadisco il voto contrario per il Gruppo di Fratelli d’Italia e rimarco le mie perplessità circa la legittimità e la giurisprudenza che ruota intorno a questa scelta.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giordano Anguilla.
Se non ci sono altri interventi, possiamo procedere alla votazione per alzata di mano. Chi è favorevole all’approvazione del Regolamento, così come emendato? Tutti favorevoli. Il Consigliere Baglivo è favorevole?
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Sì. Eccetto Anguilla e Greco.
Speaker : PRESIDENTE:
Adesso vediamo. Chi è contrario a questo punto alzi la mano. Quindi, eccetto Greco e Anguilla.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
18 favorevoli e 2 contrari, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto. Ma siamo 19.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
19 e 2, 21.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
A questo punto possiamo andare oltre…
È un Regolamento, quindi non c’è bisogno.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Di solito i Regolamenti devono essere affissi e devono avere il loro… Però, se vogliamo farla, facciamola.
Speaker : PRESIDENTE:
Allora siamo d’accordo, Segretaria, che non c’è bisogno…
Va bene.
Votiamo l’immediata esecutività della delibera. Abbassate la mano. Chi è contrario? 2. Quindi, lo stesso risultato.
Il Regolamento è stato approvato.
Il prossimo è il Regolamento per l’accesso, la circolazione e la sosta nelle zone a traffico limitato (ZTL) e nelle aree pedonali del Comune di Lecce.
Chi si iscrive a parlare? Chi vuole parlare? C’è pure un emendamento da parte del Governo: all’articolo 15 alla voce “accompagnamento alunni” eliminare il seguente periodo “in ogni caso per ingressi occasionali e non continuativi”; all’articolo 17 (Veicoli esenti) aggiungere dopo le parole “istituti di vigilanza” il seguente periodo “carroattrezzi in dotazione alla società partecipata dal Comune di Lecce, quelli delle società private che effettuano servizio di pronto intervento e quelli delle aziende di sharing mobility che effettuano attività sul territorio comunale”.
Non so se abbiamo altri emendamenti.
Prego, Consigliere Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Presidente, solo per dirle una cosa: il Consigliere Giordano Anguilla sta facendo le copie dei nostri emendamenti, che poi sono gli stessi che furono presentati in Commissione, discussi, ma non votati. Sta facendo le copie, provvederemo in breve a distribuirle.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere… Questo è l’emendamento depositato dai Consiglieri Mola e Della Giorgia all’articolo 13, comma 5, e all’articolo 15, comma 2. Questi li hanno già i Consiglieri o no? Si stanno predisponendo le fotocopie? Bene. E questo del Movimento 5 Stelle? Ci sono degli emendamenti anche del Movimento 5 Stelle?
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Questo. Eccolo. Scusate, al Presidente non gliel’avete dato? Datemene un altro. State facendo le altre fotocopie? Bene.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono quelli che sono già stati proposti in Commissione, dove si era deciso di portarli in Consiglio. Sono quelli del Consigliere Greco. Poi abbiamo questi del Movimento 5 Stelle, quelli del Governo e quelli di Mola e Della Giorgia.
Io direi prima quelli del Governo e successivamente…
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Li definiamo, però, come primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto e settimo, sennò io non riesco a… Dobbiamo numerarli.
Speaker : PRESIDENTE:
Questo è quello tuo. Poi c’è quello del Governo e ci sono quelli delle Commissioni.
Magari intanto possiamo ascoltare l’Ufficio, quindi l’Assessore, mentre distribuiamo gli emendamenti. Poi parliamo degli emendamenti. Intanto ascoltiamo il Governo, ascoltiamo l’Assessore De Matteis o il Dirigente.
Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente.
Farò giusto una breve introduzione, anche perché il documento è stato ampiamente discusso e ha avuto anche un percorso di partecipazione attiva con la cittadinanza. Abbiamo avuto diversi incontri in Commissione, dove è stato approvato e dove sono state anche discusse eventuali proposte emendative, che sono appunto giunte questa mattina, dove ci saranno anche due proposte emendative da parte del Governo, tese sempre a migliorare la disciplina di questo Regolamento, che è un documento strategico molto importante, che ci consentirà di dotarci dello strumento regolamentare per poter disciplinare gli accessi e poter garantire una mobilità e una vivibilità migliore all’interno della zona storica.
Con questo documento abbiamo provato a snocciolare tutte quelle che sono le problematiche che legano l’accesso alla ZTL, anche grazie al lavoro degli uffici e all’esperienza dei funzionari che lavorano nel settore e rilasciano i pass da anni. Quindi, sono stati fondamentali per evidenziare tutte le problematiche che negli anni si sono verificate. Un ringraziamento particolare va anche al contributo da parte di tutti i Gruppi politici, perché tutti gli emendamenti e tutte le correzioni che sono state fatte in una frase preliminare e che faremo nella giornata di oggi sono utili a migliorare la struttura di questo Regolamento.
Io non mi sento di entrare nel dettaglio di altro. Magari discuteremo le proposte emendative.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Consigliere Citraro, vuole intervenire? O la consigliera Povero? L’ho vista in piedi. Prego, Consigliere Citraro.
Speaker : CONSIGLIERE CITRARO:
Grazie, signor Presidente.
Io rispondo subito all’Assessore. Ci tengo a parlare prima degli emendamenti. Premetto che questo mio intervento è a titolo personale. Non rappresenta, pertanto, il pensiero del Gruppo politico a cui appartengo.
La mia sarà una breve cronistoria di come si è arrivati a questo Regolamento ZTL, utilizzando alcuni articoli di giornale, a voi sicuramente noti, ma che è opportuno forse ricordare. Iniziamo dall’articolo apparso il 17 gennaio 2020, dove si legge: “Stanno maturando tutte le condizioni per l’estensione a tutte le ventiquattro ore della zona a traffico limitato, come previsto dal programma del Sindaco Salvemini”. È il commento a caldo del Presidente della Commissione, dottore Ernesto Mola. “Il 2020 sarà un anno di svolta per la mobilità di Lecce. Il Regolamento – parla sempre Mola – crea le condizioni di una migliore vivibilità nel centro storico, a tutto vantaggio dei residenti e di chi vuole fruire della nostra città d’arte, siano essi cittadini leccesi e della provincia o turisti”. Il Sindaco Carlo Salvemini rimarca: “Accedere e parcheggiare nella città storica in automobile deve essere un diritto garantito a chi effettivamente ne ha necessità. Tutti gli altri, noi amministratori compresi, pensiamo possano utilizzare altri mezzi oltre all’automobile per percorrere le vie del centro storico, tutelando così il patrimonio più prezioso, sul quale i leccesi possono contare per incrementare ulteriormente l’attrattività della città e preservarla per chi verrà dopo di noi”.
Martedì 11 febbraio, sul Quotidiano si legge: “Ben 8.000 ingressi al giorno nel centro storico, di cui solo 2.000 regolari. I tempi sono maturi per difendere il centro storico aggredito ogni giorno dalle auto. Questo è il messaggio che arriva dall’Amministrazione nel giorno della presentazione del Regolamento presso le Officine Cantelmo. Durante questo incontro pubblico, l’Assessore De Matteis ha reso noti i risultati di uno studio che è stato fatto per cui è stato monitorato il traffico per due settimane. L’Assessore De Matteis ci fa sapere che, nelle tre domeniche di studio, sono stati circa 3.000 i transiti nel centro storico, nulla a che vedere con i numeri registrati durante, invece, i giorni feriali, quando nell’area del centro storico gli ingressi sono stati più di 8.000. A essere presi di mira sono stati principalmente i varchi di Via Fazzi, di Via Cino e di Via Fornello Casale, usati – dice l’assessore – come scorciatoie per muoversi da una parte all’altra della città attraversando, appunto, il cuore di Lecce.
Nello stesso giorno, su un altro giornale Confcommercio risponde: “Sì alla riduzione del traffico e alla ZTL, ma solo dopo aver attrezzato il centro storico di maxi aree di sosta e di zone dedicate al carico e scarico”.
A questo punto arriva in Commissione la bozza – leggo, perché se no dimentico –del Regolamento. Nella premessa il Dirigente, architetto Bonocuore, scrive: “Allo stato attuale è vigente il Regolamento approvato dal Consiglio comunale il 21/04/2017, che però ha necessità di essere rivisto alla luce di nuove esigenze e di indirizzi politici differenti”.
Abbiamo appreso che su 8.000 veicoli che attraversano il centro storico solo 2.000 sono titolari di permessi e che gli altri, invece, utilizzano il centro storico come scorciatoia per muoversi da una parte all’altra della città. Ebbene, dove si interviene con questo Regolamento? Non sulle 6.000 auto che non hanno titolo ad attraversare il centro storico, ma sui 2.000 veicoli titolari di permesso, restringendo così la platea di quei cittadini che nel centro storico abitano o hanno attività commerciali o professionali. Mi domando: sono i 2.000 regolari a mettere a repentaglio il prezioso patrimonio, il più prezioso patrimonio che a Lecce? Oppure, i 6.000 incursionisti? Ad onor del vero, il Sindaco ha dichiarato che non è possibile avere una ZTL ventiquattr’ore su ventiquattro per tre motivi: mancanza di un Piano di esercizio del trasporto pubblico; non è ancora pronto un adeguato e moderno sistema di sorveglianza degli accessi; insufficienza di aree di sosta, non essendo stato ancora aperto il parcheggio ex Enel, che peraltro sappiamo è privato.
A questo punto mi sorge spontaneo chiedere: quali sono queste nuove esigenze e indirizzi politici differenti? Quali sono stati gli indirizzi impartiti dall’Assessore al ramo? Così è scritto nella premessa. In che modo l’apertura dell’ex Enel ridurrebbe l’attraversamento del centro storico da parte di quei 6.000 veicoli, che non hanno bisogno di parcheggiare, ma solo di attraversare, prendere la scorciatoia? Qualcuno mi risponderà, forse l’Assessore.
Le novità sono: più restrizioni per gli aventi diritto; le autorizzazioni potranno essere rilasciate previo pagamento di quote e tariffe differenziate; la circolazione dei velocipedi è sempre consentita, mentre quella delle moto e dei ciclomotori sarà controllata con un altro decreto. Non so come si farà. Poi, dulcis in fundo, sarà abolito il grande privilegio che hanno i Consiglieri comunali, quello di parcheggiare nel centro storico nei pressi del Palazzo Carafa mentre sono impegnati nell’espletamento del loro mandato. Sì, perché a una mia esplicita richiesta all’Assessore di rimandare a dopo l’apertura del parcheggio ex Enel l’abolizione di questo privilegio mi ha risposto che non ne ho titolo, perché sono uguale agli altri cittadini, perché posso raggiungere Palazzo Carafa con altri mezzi alternativi. Mi domando quali possano essere questi mezzi alternativi da usare per me, ormai settantenne, che vengo dal Vito Fazzi e che devo raggiungere il centro di Lecce magari sotto la pioggia o sotto il caldo afoso. Forse la bici? Il monopattino? Oppure, i minibus elettrici di bortoniana memoria? Ricordatevi, in questa Assise non ci sono solo giovani.
A tal proposito, siccome qualcuno, nei tempi in cui c’è stata la discussione, sui social mi ha consigliato di dare il buon esempio e di restituire il pass, vorrei comunicare che io a febbraio stesso l’ho restituito.
Termino dicendo, caro Sindaco e caro Assessore, che – mi dispiace dirlo – vi è mancato il coraggio di rimanere nella storia di questa città, chiudendo veramente il centro storico. Forse a qualcuno sarà sufficiente appendersi al petto la medaglia di aver contribuito a togliere il pass ai Consiglieri e di aver dato a questa città una nuova segnaletica orizzontale, della quale essere sicuramente orgogliosi. Certamente a questo punto sarò oggetto di considerazioni e giudizi non certo lusinghieri da parte di molti, ma tant’è. Nella vita mi è stato insegnato che è meglio piangere una volta che arrossire cento. Comunque, di sicuro non replicherò.
Alla luce di quanto ho detto, non voterò a favore di questo Regolamento e annuncio il mio allontanamento dall’Aula durante il voto.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Citraro.
Prego, Consigliere Greco. Avete tutti gli emendamenti? Vi sono stati distribuiti?
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Mancano i nostri forse, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Mancano i vostri, va bene. Appena li avrete tutti…
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Nelle more della distribuzione faccio un piccolo intervento.
Speaker : PRESIDENTE:
Piccolo, piccolissimo.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Sì, breve.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Molte delle esplicitazioni in merito al Regolamento le ho già espresse in sede di Commissione, per cui non sarò ripetitivo. Faccio solamente un paio di considerazioni alla luce dell’intervento dell’Assessore.
A parte che, qualche giorno fa, in Commissione alcuni Gruppi di minoranza, compreso il mio, avevano paventato l’opportunità di approvare in una fase successiva il Regolamento sulla ZTL, in virtù del fatto che stiamo vivendo una fase post-Covid, che speriamo rimanga molto post, in cui tante attività risentono di quello che è accaduto quest’anno, delle chiusure forzate, del lockdown obbligatorio. Queste attività sono in attesa del rilancio, tante si trovano nel perimetro interessato dal Regolamento della ZTL. Ebbene, per agevolare queste attività alcuni Consiglieri di minoranza, compreso il sottoscritto, avevano paventato l’opportunità di posticipare, così come fatto con altri provvedimenti, anche il Regolamento sulla ZTL.
In virtù dell’intervento dell’Assessore di oggi, che comunque ricalca quelle che sono le sue posizioni e le posizioni della maggioranza già ampiamente espresse, non posso far altro che ribadire le stesse perplessità che abbiamo ribadito nei vari passaggi in Commissione. È stato detto che sono stati coinvolti i portatori di interesse, ma quanti stakeholder sono stati realmente coinvolti nella vicenda? Tanti artigiani, tanti commercianti, tanti professionisti che hanno studi professionali nel centro storico sostengono di non essere stati né interpellati né presi in considerazione. Come faranno gli avventori di attività commerciali e artigianali a raggiungere, se non negli orari prescritti dal Regolamento, le attività che si trovano nel perimetro del centro storico, in assenza di servizi, in assenza di parcheggi? Giustamente, il Consigliere Citraro parlava dell’irrisolta questione del parcheggio ex ENEL, che prima o poi verrà aperto, ma non si sa quando, tuttavia oggi ci ritroviamo con difficoltà logistiche reali di cittadini, clienti o avventori che vanno nel centro storico perché necessitano di determinate attività commerciali e artigianali situate in loco e devono parcheggiare in fondo a Viale Lo Re o in altre zone ancor più lontane.
Soprattutto la questione della zonizzazione, gli accessi cosiddetti dei residenti, che possono accedere solamente in determinate zonizzazioni, in determinate aree, e non più da tutti gli accessi del centro storico, creando un intasamento veicolare, penso ai cittadini residenti in Via Fazzi, che oggi hanno un unico accesso, quello che dà sul viale della Prefettura, Viale XX Settembre, in fondo a destra, e che se questo viale, come annunciato dall’Assessore in una Commissione, dovesse essere reso pedonalizzato gli verrà meno anche quell’accesso. Se questa situazione dovesse veramente andare in porto, resterebbe solamente l’arrivo in elicottero presso la propria abitazione. E qui mi fermo perché sono certo che gli emendamenti presentati dai vari colleghi Consiglieri toccano i vari punti che oggi non sto toccando.
Il rischio che stiamo correndo con questo provvedimento che oggi la maggioranza si accinge ad approvare è che con la buona volontà di regolamentare, che non metto in discussione, da parte del proponente, si rischi soprattutto di creare restrizioni ancor più limitative.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere.
Prego, Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Visto che gli emendamenti ancora non sono pronti, io pensavo di intervenire successivamente. Intervengo ora anche per chiarire un aspetto riguardo al posticipare l’approvazione del Regolamento.
Intanto un chiarimento. Il Regolamento non definisce l’orario di apertura e chiusura della ZTL. Il Regolamento definisce soltanto il diritto all’accesso per alcune categorie di cittadini. Quindi, in realtà chiederne la posticipazione per favorire il commercio in una situazione di difficoltà non può… Se ci fosse una restrizione di orario di accesso, allora potrebbe essere giustificato. Ma visto che quello sarà oggetto di ordinanza sindacale e non di Regolamento, questo non regge. Anche perché avevamo fatto i conti in Commissione – lo dico al Consigliere Greco – e avevamo verificato che, se lo approviamo oggi, l’entrata a regime, perché ci sono quattro mesi per presentare nuove domande eccetera, quindi c’è di fatto una proroga dell’attuale situazione per almeno quattro mesi, arriverebbe al 31 gennaio, con la situazione attuale. Ma, ripeto, stiamo parlando di Regolamento per l’accesso alla ZTL, non di orario di accesso alla ZTL. Quindi, non regge nessuna proposta di posticiparlo.
Anche sul tema della partecipazione, è successo anche ieri in Commissione, se n’è riparlato, era proprio la Commissione Traffico. Non possiamo pensare che partecipazione significa che si va a casa di ciascuno o al negozio di ciascuno a chiedere se è d’accordo o meno o se ha delle proposte. Ovviamente, la partecipazione riguarda i corpi intermedi, riguarda le associazioni, riguarda le associazioni dei commercianti, le associazioni anche degli utenti, anche di quelle che si occupano di mobilità. Il meccanismo partecipativo non è che può coinvolgere i singoli, il meccanismo partecipativo coinvolge, ovviamente, le rappresentanze a livello della città. E io so che il meccanismo partecipativo è stato attivato. Io ho partecipato, come associazione, come Presidente della Commissione Traffico a questo metodo, che penso sia stato svolto nella massima correttezza e con la massima ampiezza di coinvolgimento.
Questo Regolamento mette ordine a una situazione che sappiamo era anche oggetto di abusi. Che cosa fa? Riduce i pass a due per i residenti, elimina il pass per i professionisti, che sono dei lavoratori come l’impiegato di banca. Se l’impiegato della BNL non ha diritto all’accesso, non si vede perché lo debba avere un professionista e non si vede perché lo debba avere un Consigliere comunale. È vero che abbiamo una carica istituzionale, ma probabilmente dobbiamo metterci alla pari degli altri concittadini. Quindi, sicuramente questa restrizione di accessi ha un senso e ha un valore. Limita l’accesso dei titolari di esercizi commerciali e dei proprietari non residenti nel centro storico, lo limita ad alcune ore, ad alcuni minuti, in modo tale da evitare che venga ingorgato il centro. Durante il lockdown erano parcheggiate nel centro della città dalle 800 alle 900 auto. Questo significa che oggi il centro storico è in grado di reggere il carico del parcheggio delle auto dei residenti. Non è in grado di reggere il carico delle auto e del parcheggio soprattutto delle auto dei non residenti. Quindi, noi dobbiamo farla una scelta. E il Sindaco, giustamente, dice che questa scelta la farà, ovviamente quando saranno maturate tutte le condizioni. Allora, quella del nuovo Regolamento è una delle condizioni. Ma l’altra condizione è il nuovo trasporto pubblico locale. È stato presentato in Commissione il Piano del trasporto pubblico locale, che partirà dal 1 gennaio e che darà a tutti i cittadini la possibilità di raggiungere il centro della città al massimo con un cambio. Mi è parso veramente molto razionale, anche se ovviamente miglioramenti se ne possono sempre fare. Bisognerà fare il nuovo Piano del traffico, bisognerà avere il parcheggio ex Enel, che ovviamente potrà accogliere molti parcheggi, molte auto, che non hanno più la necessità di raggiungere il centro della città.
Non dimentichiamo che, tre anni fa, quando promuovemmo il referendum per l’estensione h24 della ZTL, votarono in massa: in 58 giorni votarono più di 3.000 cittadini. Questo vuol dire che la città è pronta, i cittadini leccesi sono pronti ad accogliere questa. Ma è dovere dell’Amministrazione arrivare a garantire una h24 della ZTL quando saranno messe in atto tutte le condizioni. E ci si sta lavorando. Del resto, il Piano del trasporto parte il 1 gennaio, l’ex Enel dovrebbe partire all’inizio dell’anno prossimo, probabilmente non sarà a gennaio, il Piano del traffico è in elaborazione, il PUMS è in elaborazione. Per cui, le condizioni ci sono. E questo, il Regolamento per l’accesso alla ZTL, è una delle condizioni.
Ecco perché questo me l’ero riservato come intervento di dichiarazione di voto e lo faccio adesso, senza intervenire successivamente, ecco perché Civica sostiene fortemente questo nuovo Regolamento per l’accesso alla ZTL, perché è uno dei tasselli che consentiranno finalmente un minor carico veicolare nella città, perché sia più vivibile dai residenti, ma anche da chi non abita in centro e vive nella periferia, ma anche dai turisti, da tutti coloro che vogliono godere del centro della nostra città.
Io penso che il Regolamento sia coerente e sia valido. Faremo degli aggiustamenti oggi. Anche noi abbiamo proposto dei piccoli aggiustamenti. Quindi, avremo un Regolamento basato su una discussione profonda e su una partecipazione profonda di tutto il Consiglio.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, consigliere Mola.
Prego, Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Presidente, volevo proporre un emendamento soppressivo, che ho scritto e che ora favorisco agli uffici per le copie, nel corpo dell’articolo 5. Se volete, ne do intanto lettura prima di…
Prego?
Speaker : PRESIDENTE:
Intanto lo porti qui, Consigliere Molendini, così facciamo fare le copie. Ci vuole il parere, naturalmente.
Se non ci sono altri emendamenti, io comincerei a esaminarli.
Prego, Consigliere. Si dovrebbe parlare con il microfono che vi è stato appositamente dato.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Presidente, la ringrazio per la puntualizzazione.
Vorrei proporre al Consigliere Mola, quando ci sarà la discussione del suo emendamento, una piccola modifica allo stesso.
Va bene. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Sì, perché se no non si capisce niente.
Stavo dicendo, possiamo procedere nel frattempo con quelli che sono stati distribuiti. Ad esempio, io inizierei da quello del Governo. Se vi è già stato distribuito, possiamo procedere iniziando da quello del Governo, che però io non ho ancora ricevuto. Quindi, vi prego di darmelo. Questo ce l’avete. È l’emendamento all’articolo 15 e all’articolo 17.
Emendamento all’articolo 15: alla voce “Accompagnamento alunni” eliminare il seguente periodo “in ogni caso per ingressi occasionali e non continuativi”. Poi c’è l’emendamento all’articolo 17, che avevo letto prima, “Veicoli esenti”: aggiungere dopo le parole “istituti di vigilanza” il seguente periodo “carroattrezzi in dotazione della società partecipata dal Comune di Lecce, quelli della società private” e così via.
Su questo volete darci una spiegazione? Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente.
Come Governo presentiamo due emendamenti, uno all’articolo 15, alla voce “Accompagnamento alunni”, per un permesso occasionale, che rimane comunque un permesso occasionale, perché è legato all’anno scolastico e all’orario di ingresso e uscita da parte degli alunni. Abbiamo pensato di sopprimere ingressi occasionali non continuativi proprio per la conformazione e il posizionamento delle poche scuole che abbiamo all’interno del centro storico, che molto probabilmente potrebbero generare, soprattutto negli orari di ingresso, dei problemi di circolazione nelle zone limitrofe. Vista anche la sostituzione imminente dei varchi di accesso alla ZTL con sistemi tecnologicamente più avanzati di controllo, proponiamo questo emendamento sopprimendo le parole “occasionali e non continuativi”.
Per quanto riguarda l’articolo 17, tra i veicoli esenti, dopo un’attenta analisi di tutte quelle che sono le necessità degli operatori che prestano servizio per l’Amministrazione comunale, ma non solo, mi riferisco anche a tante richieste di intervento magari di cittadini privati che hanno un soccorso ACI piuttosto che con altre compagnie di assicurazione, in questo caso autorizzare i carroattrezzi delle varie aziende, non solo quelle che operano per l’Amministrazione comunale, agevolerebbe il lavoro di questi operatori. Allo stesso modo, visto l’imminente avvio dei servizi di sharing, pensiamo di poter esentare anche queste aziende che presteranno un servizio utile alla collettività.
Questi sono gli unici due emendamenti.
Grazie.
PRESIDENTE: Grazie, Assessore.
Vogliamo aprire la discussione su questo? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Sull’emendamento all’articolo 15 ho qualche perplessità sull’eliminazione di quel periodo, che mi sembrava, invece, ben rafforzativo in ogni caso per ingressi occasionali e non continuativi. Anche perché, se non ricordo male, all’interno della cinta muraria c’è solo il De Amicis. Correggetemi se sbaglio. Ci sono forse anche altre…
Perfetto. Anche quello, giusto. Benissimo.
Perché dicevo che sono un po’ perplesso? Perché si corre il rischio, visto che non si dà un orario di accesso e di uscita, di dare la possibilità a chi ha questo permesso di entrare e uscire quando vuole. Così mi è parso di interpretarlo. Se sbaglio correggetemi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Essendo un permesso occasionale esclusivamente legato agli orari e alla durata dell’anno scolastico, è calibrato su quella tipologia di ingresso. Quindi, è la mattina per la durata dell’anno scolastico. Non è che puoi utilizzarlo durante tutto il…
Nella richiesta, per l’avente diritto potenziale, trattandosi di fattispecie specifiche legate agli accessi per l’accompagnamento dei minori alle scuole, il pass occasionale sarà calibrato su questa specifica necessità.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Valente.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Io leggo, all’undicesimo capoverso, “ZTL”, che ho capito che è zona a traffico limitato, e poi “AP”, che dovrebbe essere area pedonale. È giusto?
In generale, “AP” Area pedonale, giusto.
Vorrei capire se i velocipedi sono pedoni e se poi, sempre al capoverso numero 11...
Speaker : PRESIDENTE:
È quello che sto cercando di capire. Consigliere Valente, noi stiamo parlando adesso dei due emendamenti. Lei sta parlando di questi emendamenti o in generale?
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
No, in generale. Mi ha dato lo spunto l’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE:
Ah, ecco. Almeno c’è un legame.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Purtroppo io, siccome sto invecchiando, ho dimenticato il mio regolamento, dove avevo gli appunti.
Mi chiedo proprio se velocipedi, ciclisti e domani motociclisti sono pedoni. Vorrei capire perché poi a loro è consentito l’accesso.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
C’è qualcuno che vuole rispondere o possiamo andare oltre? Ci sono altri interventi? Possiamo procedere alle dichiarazioni di voto sull’articolo 15, sulla modifica? Poi c’è l’articolo 17.
Possiamo procedere al voto dell’articolo 15. Alla voce “accompagnamento alunni” è eliminato il seguente periodo: “in ogni caso per ingressi occasionali e non continuativi”.
Per alzata di mano. Chi è favorevole all’emendamento presentato dal Governo? Rimanete con le mani alzate.
Il Consigliere Citraro si sta allontanando.
Consigliere Valente, lei ha votato? Non vota. Si allontanano, quindi, prima del voto.
Chi si astiene? Il Consigliere si astiene. Quindi, 3 astenuti e voto contrario nessuno, a questo punto. Sono 3 astenuti: Baglivo, Giordano Anguilla e Greco.
Valente e Cetraro sono usciti. Murri Dello Diago è andato via.
È approvato.
Passiamo all’articolo 17: veicoli esenti.
Chi vota a favore? Alzate la mano. Tutti a favore questa volta. Siamo tutti favorevoli.
All’unanimità.
I due emendamenti del Governo li abbiamo esaminati e li mettiamo da parte.
Adesso abbiamo gli emendamenti del Movimento 5 Stelle. Abbiamo tutti i pareri? Perfetto.
Se sono stati distribuiti gli emendamenti del Movimento 5 Stelle, adesso il Consigliere Baglivo...
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Noi siamo, ovviamente, favorevoli al Regolamento in senso assoluto. Ci siamo permessi di proporre, per quanto riguarda l’articolo 2, una modifica: alle parole “la circolazione dei velocipedi è sempre consentita nelle zone ZTL e aree pedonali” aggiungere la frase “e dei mezzi equiparati al Codice della strada”. È una modifica che riteniamo possa dare maggiore chiarezza al Regolamento.
Riteniamo, però, che sia importante anche modificare, nei princìpi generali, all’undicesimo capoverso, dove dice “mentre dovrà essere espressamente normata all’interno dei provvedimenti istitutivi quella relativa alla circolazione dei ciclomotori e motocicli, nonché dei veicoli elettrici e ibridi” modificare, togliere in pratica la parte “all’interno dei provvedimenti istituiti” e modificarla con “espressamente normata con apposita modifica a questo Regolamento”. Riteniamo questo importante, onde evitare che ci possano essere dei provvedimenti istitutivi, fatti senza un passaggio, per esempio, di Aula per la modifica.
Per tutto il resto, riteniamo che sia necessario ridurre il quantitativo di auto che entrano nel centro storico. Pensiamo che sia più che sufficiente un veicolo per nucleo familiare, per i residenti, per l’autorizzazione tipo residenti, e anche per i dimoranti senza posto auto.
Avevamo visto che c’era un piccolo refuso all’articolo 4. Lo abbiamo segnalato. Dove c’è scritto “non potrà superare il numero di tre autoveicoli” con “non potrà superare il numero di due autoveicoli”.
C’è anche un ulteriore emendamento che presentiamo all’articolo 6. Questo, paradossalmente, può sembrare un po’ in contrasto con quella che è stata finora la nostra linea, ma è un emendamento di ragionevolezza. Se io ho un garage con otto posti auto disponibili all’interno e ho otto auto, necessariamente queste auto devono poter accedere e arrivare al garage. Quindi, proponiamo all’articolo 6 “autorizzazioni di tipo GAR 1” di sostituire “tali autorizzazioni sono rilasciate in numero pari al numero dei posti auto disponibili, a condizione che il numero dei veicoli per i quali è richiesta non superi il numero dei patentati della famiglia”. Questo è logico. Ed eliminare la norma che dice “in nessun caso la somma delle autorizzazioni permanenti e temporanee potrà superare il numero di tre veicoli”. Ripeto, credo ci siano un paio di eccezioni in tutto il centro storico.
Questo è quanto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Ci sono interventi per l’articolo 2, princìpi generali all’undicesimo capoverso?
Speaker : INTERVENTO:
Presidente, penso di averlo già fatto l’intervento. Per quanto riguarda la ZTL non ci sono problemi. Però per quanto riguarda le aree pedonali, io non sono d’accordo.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Altri interventi o possiamo procedere alla votazione?
Procediamo alla votazione...
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Presidente, solo per far presente che il nostro emendamento non modifica “è sempre consentita nelle ZTL e AP”, che era già presente nel Regolamento. Lo dico al Consigliere Valente. Aggiunge solamente dei mezzi equiparati al Codice della strada.
Speaker : INTERVENTO:
Infatti, facevo riferimento al Regolamento. Avevo letto il Regolamento per dire che non sono d’accordo.
Speaker : PRESIDENTE:
Sentiamo, a questo punto, cosa ne pensa il Governo e diamo la parola all’Assessore De Matteis.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente. Sarò brevissimo.
Volevo dare anche un riscontro al contributo molto importante del Consigliere Baglivo. Per quanto riguarda l’articolo 2, mi sembra molto opportuno equiparare i velocipedi e gli altri mezzi che il Codice della strada equipara. Allo stesso modo, anche per rispondere al Consigliere Valente, è evidente e di tutta natura che comunque il Codice della strada ci imporrà come dovranno essere utilizzati nelle aree pedonali.
Per quanto riguarda sempre l’articolo 2, all’undicesimo capoverso, anche su questo emendamento siamo molto d’accordo, per il semplice fatto che la decisione, un domani, di modificare a veicoli elettrici ibridi e a cicli e motocicli credo abbia effettivamente la necessità di un confronto in Aula, così come sta accadendo per tutti gli altri mezzi. Anche questo, insieme all’articolo 4, dove è evidente e di tutta natura che era un refuso: i tre autoveicoli al posto dei due autoveicoli. L’articolo 6 di tipo GAR 1. Anche qui siamo molto d’accordo, perché è evidente che se i posti auto sono equiparati a un numero di patentati è giusto che questi cittadini che non occupano porzione di suolo pubblico nella ZTL possano avere un pass per accedere.
Ci sono, poi, i due emendamenti, che sono simili per natura, sia per i residenti che per i dimoranti, che sono ulteriormente restrittivi rispetto a questo Regolamento, che propone due pass per residente o per unità immobiliare. Noi pensiamo che si stia facendo già un grosso passo in avanti e che si possa giungere a un giusto equilibrio, alla luce anche dei rilievi che sono stati fatti. L’ultimo giorno di lockdown ne abbiamo approfittato. Era il 17 maggio, o il 18, all’alba. Facemmo dei rilievi per monitorare quante auto erano presenti all’interno del centro storico ‒ è evidente che quel giorno le auto presenti erano tutte esclusivamente di residenti ‒ e di quanta capienza ha il centro storico. Il rilievo è stato fatto, naturalmente, sulla base del Regolamento attuale, che non pone limiti ai residenti. Molto probabilmente, con questo provvedimento di due pass per residente, riusciremo ad ottenere l’effetto sperato. I rilievi di quel giorno contavano 860 auto a fronte di quelli che vengono considerati, ad oggi, parcheggi nella ZTL, che sono circa 900, ma non possono essere 900 perché, da un rilievo fatto, Codice della strada alla mano, pensiamo che la capienza del centro storico possa essere non più di 500 posti auto.
Pensiamo che in questa prima fase, lo step giusto e graduale... Infatti, anche nell’assemblea pubblica che c’è stata alle Cantelmo non ci sono state sommosse popolari da parte dei residenti per la proposta dei due pass a famiglia.
Questi sono gli unici due emendamenti che, come Governo, pensiamo di non poter accogliere.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Di poter accogliere o di non poter accogliere?
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Gli unici due che pensiamo di non poter accogliere. Per gli altri esprimiamo il parere favorevole.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Naturalmente, vi leggo il parere del dirigente: “In merito agli emendamenti proposti per l’articolo 2 e per l’articolo 6 si esprime parere di competenza positivo. Per quanto riguarda l’emendamento proposto per l’articolo 4, quarto capoverso, si esprime, invece, parere positivo e si evidenzia che trattasi di mero refuso. Per gli emendamenti proposti all’articolo 4, secondo capoverso, e all’articolo 5, si evidenzia che trattasi di decisioni che si rimettono al parere del Consiglio”.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Presidente, posso?
Anche dopo le dichiarazioni dell’Assessore, che ringrazio, ritiriamo i due emendamenti all’articolo 4, secondo capoverso, e all’articolo 5, secondo capoverso. Okay?
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Articolo 5, secondo capoverso. Ritirati. Perfetto.
A questo punto, se non ci sono altri...
Viene ritirato articolo 4, secondo capoverso, e articolo 5, secondo capoverso.
Possiamo, a questo punto, procedere alla votazione sul primo emendamento. Articolo 2, princìpi generali. Chi vota a favore alzi la mano. Consigliere Rotundo. Chi vota a favore alzi la mano. Siamo tutti? No. Consigliere Valente, favorevole? No. Non ha alzato la mano. Quindi, tutti, eccetto il Consigliere Valente, che invece è contrario o si astiene?
Certo.
Vota contro. Perfetto. Ha risposto.
Adesso siamo, purtroppo, alla votazione. Vota contro, il Consigliere Valente. Non è che possiamo ritornare...
No. Hanno votato a favore.
Tutti favorevoli, eccetto Valente. Perfetto.
Possiamo procedere? Passiamo, adesso, al secondo emendamento. Chi è a favore alzi la mano. Abbassate la mano. Chi è contrario o si astiene?
Sì, contrario. Contrario sempre Valente.
Astenuto.
Ci siamo? Perfetto. L’articolo 4 abbiamo detto che è stato ritirato.
Articolo 4. Questo refuso.
Refuso.
Alzate la mano. Chi è favorevole? Penso che qui siamo tutti favorevoli, no? No.
No. Il primo è stato ritirato. Stiamo andando all’altro.
Qui abbiamo tutti favorevoli, mentre... No. Abbassate la mano. Contrari? Due. E poi c’è il Consigliere Valente...
Astenuto?
Se non ci sei, non ci sei. Devi andartene, sennò sembra che, invece, sei a metà. Quindi, non ci sei. Facciamo finta che tu non ci sei o non ci sei? Però dillo. Se non ce lo dici, ti vediamo lì.
Ho capito, però non può essere... Quando si vota o non si è in Aula, e si esce dall’Aula...
No, quella è Aula ancora. Lì è tutta Aula. Anche per rispetto nei suoi confronti. Io vedo che sta leggendo e penso che vuole approfondire la questione e sta pensando. La prossima volta andrò avanti.
Anche su questo ci siamo? Perfetto.
L’ultimo è, invece, l’articolo 6. Chi è a favore alzi la mano.
È stato ritirato.
Tutto.
Quello è. Uno è. Al secondo capoverso.
Sì, è stato ritirato.
Abbiamo, quindi, il 6. Chi vota a favore alzi la mano. Anche qui, abbiamo tutti a favore, ad eccezione del Consigliere Greco e del Consigliere... Due astenuti, non contrari. Perfetto. Questo lo abbiamo terminato.
Mi date gli altri emendamenti? Quello del Consigliere Molendini.
Mola e Della Giorgia. Perfetto.
Emendamenti articolo 13, comma 5, e articolo 15, comma 2. Ne avete già parlato o volete...
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Molto brevemente. Sono proposte di razionalizzazione, diciamo così, del Regolamento. Tra l’altro, per uno di questi propongo una modifica, che vi leggerò.
Per quanto riguarda il primo punto, si restringe solo ai familiari di primo grado la possibilità di offrire assistenza, di avere un pass per assistere un anziano, una persona disabile, una persona in stato di bisogno. Ci sono situazioni in cui le persone non sono sposate oppure non hanno figli, in ogni caso non hanno figli. Quindi, restringere ai parenti di primo grado rischia di creare difficoltà per queste persone anziane. La proposta è quella di aggiungere anche i parenti di secondo grado. Se non esiste un parente di primo grado, un figlio che possa assistere il genitore, almeno che possa farlo un nipote o un parente di secondo grado. Ci sono altri gradi di parentela.
Per quanto riguarda il successivo, che riguarda il caso di una persona che viene a mancare, per cui c’è un familiare che ha avuto un pass per l’assistenza, non è previsto nel Regolamento attuale un tempo entro il quale c’è la responsabilità di chi deve comunicare il decesso. Sì, certo, arriva l’anagrafe, però non è semplice, poi, trasferire i dati dell’anagrafe ad altri uffici. Per cui, nel momento in cui una persona ha assunto la responsabilità di chiedere il pass, deve assumersi anche la responsabilità di riconsegnare il pass nel momento in cui questa persona è deceduta. Nella proposta, noi proponevamo di aggiungere la frase “dopo il rilascio”. Però, poi, rimaneva il resto della frase “e comunque entro due anni”, non mi ricordo di preciso, che rischierebbe di creare difficoltà di interpretazione.
A questo punto, la proposta è questa: “ha validità” andrebbe specificata dopo “oltre due anni;” ‒ punto e virgola ‒ una frase successiva in cui si dice “il soggetto titolare dell’autorizzazione è tenuto a darne comunicazione entro dieci giorni dalla perdita”, in modo tale che chi chiede abbia anche la responsabilità di comunicare, di riconsegnare il pass nel momento in cui c’è un decesso o, comunque, una perdita o, comunque, un trasferimento o un ricovero in una casa di cura. Altrimenti rischiamo che quel pass venga utilizzato impropriamente.
Andando avanti, rapidamente: problema degli studi medici e delle farmacie. Nell’attuale Regolamento si dovrebbe chiedere il pass preventivamente. In farmacia si va, in genere, a volte, anche d’urgenza. Dal medico si va molte volte senza averlo previsto. Per cui, è bene ripristinare la norma attuale. La norma attuale prevede che... Eliminare, quindi, “studi medici” dalla frase tra parentesi al comma 2 e poi aggiungere, dopo il comma 2, “è consentito il transito all’utenza che ha necessità di raggiungere nei soli orari di apertura le farmacie e gli studi medici di famiglia ubicati nella ZTL. Al fine di evitare la sanzione, l’utente è tenuto a comunicare, tramite fax o altro mezzo, entro 48 ore alla Polizia municipale l’avvenuto accesso mediante modulo prestampato, allegando lo scontrino fiscale della farmacia o l’attestazione del medico”. Questo è già quanto si verifica ora. Quindi, la giustificazione può essere prodotta a posteriori, entro le 48 ore, e non preventivamente, perché non tutte le visite o gli accessi in farmacia possono essere preventivati.
Questo è tutto. Credo ci sia stato il parere favorevole. Io non ho il parere del dirigente.
Speaker : PRESIDENTE:
Si esprime parere favorevole da parte del dirigente.
Cosa ne dice il Governo?
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente.
Ringrazio il Presidente della Commissione traffico. È sempre molto attento e molto sensibile a queste dinamiche. Questi emendamenti, così come altri recepiti, sono assolutamente migliorativi. Quindi, siamo d’accordo sull’approvazione e l’integrazione al Regolamento con questi emendamenti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene.
Consigliere Baglivo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Mi permettevo di aggiungere, perché avevo notato anch’io questo, dove c’è scritto “familiari di primo grado”... Ma c’è qualcuno che ha solo familiari di terzo grado, per esempio uno zio. Quindi, mi permettevo di suggerire al collega Mola “o in mancanza di secondo e terzo grado”, cioè aggiungere “e terzo” all’emendamento.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Perdonami. Io sapevo che lo zio era di secondo grado.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
No. Lo zio è di terzo. Fidati.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
È terzo grado?
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Oppure, come giustamente suggerisce il collega Patti, il familiare più prossimo. Se uno è sfortunato e non ha familiari di primo grado a cui rivolgersi, o di secondo grado, deve poter avere qualcuno a cui rivolgersi.
Io mi permetto di suggerire questa piccola modifica.
Speaker : PRESIDENTE:
Questo per i medici o anche per le farmacie?
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Chiedo scusa. Articolo 13, comma 5. Il primo emendamento proposto dal Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Per me va bene. Io mi rimetto al parere del Governo.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Mariano, che sta dicendo? Ce lo dica. Siamo curiosi.
Speaker : CONSIGLIERE MARIANO MARIANO:
Mi sembra ragionevole l’osservazione del Consigliere Baglivo, perché comunque si tratta sempre di un pass per garantire l’assistenza ad una persona che non è abile o che è malata. Che sia il parente più prossimo o chi è deputato a seguirlo e ad accudirlo, non mi sembra che ci sia una grande variazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Quindi, dovete variare... È d’accordo il Governo?
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Forse, per una questione gestionale, sarebbe utile circoscrivere sul parente di terzo grado e non lasciare così aperto, perché poi forse la documentazione da richiedere sarebbe un pochettino più complessa, tenendo presente che, se un cittadino è addirittura così sfortunato da essere solo, c’è sempre la possibilità, prevista in questo contrassegno, dell’operatore sanitario. Magari, molto spesso, una persona che non ha il parente si deve rivolgere a un operatore sanitario.
Direi che aggiungendo il terzo grado può essere...
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Costantini Dal Sant.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
Assessore, quello che mi chiedo è questo: una persona sola, che non ha un operatore sanitario 24 ore su 24, ma una badante... La badante o chi è assunto dal soggetto solo inabile è equiparato all’interno del Regolamento? Chiedo, a questo punto, al Presidente Mola di aggiungere “familiari fino al terzo grado o collaboratore domestico con regolare contratto di lavoro”.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
C’è una motivazione per porre dei limiti. Siccome si parla ormai di un’assistenza comunque ad un soggetto anziano, non necessariamente ad un disabile con l’indennità di accompagnamento, ma stiamo parlando di pazienti anziani per i quali può essere necessaria l’assistenza, rischiamo, poi, se allarghiamo troppo le maglie, che possa essere richiesto... “Visto che ho una zia che ha ottant’anni, magari cammina da sola, sta bene, eccetera, chiedo il pass”. Estendere al parente di terzo grado va bene, okay, perché ci sono situazioni particolari, che sicuramente vanno contemperate, però senza allargare troppo le maglie, proprio per questo motivo, perché si è esteso comunque al paziente anziano, alla persona anziana.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Chiedo scusa. Se posso permettermi. Un conto è l’assistenza di un parente che assiste il familiare. Un conto è il lavoratore, la badante. Sennò facciamo un passo indietro sui princìpi del Regolamento, che equipara tutti i lavoratori che non hanno la necessità di trasportare un carico pesante all’interno della ZTL.
Se noi concedessimo un pass alla badante è come se, di fatto, lo dovessimo dare sempre al famoso impiegato della BNL piuttosto che alla commessa o ad altri operatori. La badante, in fin dei conti, presta servizio, va a lavorare e tranquillamente può raggiungere...
Speaker : PRESIDENTE:
Allora neanche i familiari...
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
...il posto di lavoro. Sì, però, il familiare, a differenza del lavoratore, può avere un’urgenza. Noi ci stiamo riferendo a persone anche anziane. Un’urgenza, magari, anche di portare la spesa a casa con quotidianità. Nella ratio del ragionamento che facemmo in Commissione, ricordo bene che parlammo di un genitore ottantenne, che sta in buona salute: magari il figlio ha la necessità di fargli la spesa o altre cose. Questa era l’idea.
Secondo me, andando ad estendere al parente di secondo grado e addirittura anche a quello di terzo grado, apportiamo un’ottima miglioria.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Mola, modifichi questa... Articolo 13, comma 5: dopo “familiari di primo”...
Aggiungere “o, in mancanza, di secondo e terzo grado”. Va bene?
“di secondo e/o terzo grado”. Perfetto.
Possiamo, a questo punto, ritenere chiusa la discussione su questi due emendamenti? Sì. Perfetto.
Possiamo passare alla votazione del primo dei due emendamenti. Chi è favorevole? Consigliere Anguilla Giordano, è favorevole? È favorevole. Mentre il Consigliere Valente questa volta non c’è davvero.
Siamo tutti quanti favorevoli. Il Consigliere Borgia sì. Perfetto. Valente, dico.
Sul secondo?
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Il secondo, quindi, è modificato, non è quello che voi avete, immagino.
Speaker : PRESIDENTE:
Qual è, allora? Ce lo deve far avere, però, come ufficio.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Io ce l’ho qui scritto. Non c’è problema. Più avanti, “ha validità”, andrebbe specificato “dopo oltre due anni” con la frase, dopo il punto e virgola, “il soggetto titolare dell’autorizzazione è tenuto a darne comunicazione entro dieci giorni dalla perdita”.
Poi le do la correzione.
Speaker : PRESIDENTE:
È chiaro? Possiamo andare avanti così? Bene.
Chi è favorevole all’emendamento...
Perfetto. Siamo tutti favorevoli.
All’unanimità.
Adesso, tolto questo, abbiamo l’emendamento di Molendini.
Intanto lo può illustrare, Consigliere Molendini? Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Ne spiego la ratio. Si riferisce all’articolo 5 per le autorizzazioni di tipo DIM. Le autorizzazioni di tipo DIM si riferiscono a un concetto metagiuridico. Ci sono molti avvocati, i quali mi insegnano che c’è, come concetto giuridico, la residenza e il domicilio come centro dei propri affari. La dimora è un concetto non inquadrabile giuridicamente in senso netto.
Cerchiamo di dare una connotazione. Quello che si vuole tutelare in questa parte del Regolamento, rilasciando alcuni pass, sono interessi più largamente meritevoli di tutela. Quali sono le situazioni specifiche, considerando che “dimora” non sarebbe connotabile in maniera chiara? Le situazioni più meritevoli di tutela, in senso concreto, sono quelle degli studenti, dei lavoratori che, pur risiedendo altrove, dimorano, in funzione di un contratto di locazione, presso altre abitazioni nel centro storico.
La ratio di questo emendamento, che è soppressivo, quindi elide la parte dell’articolo in cui si dice “del titolo di proprietà dell’immobile”, quindi circoscrive solamente al contratto di locazione, bollette, eccetera, questa parte soppressiva vuole circoscrivere, quindi, la possibilità del rilascio del permesso DIM a tutte quelle situazioni in cui il dimorante sia effettivamente munito di contratto di locazione ed escludendo, invece, le proprietà, dove si andrebbe di fatto a concedere il permesso anche a tutte quelle situazioni di seconde e di terze case che, seppure hanno un titolo giuridico per la proprietà e possono recarsi nella loro abitazione con i permessi temporanei, per le manutenzioni, tutti i permessi già previsti, non c’è una ratio specifica di meritevole tutela. Altrimenti ricadremmo in tutte le situazioni in cui ci sono comunque degli interessi, ma non particolarmente pregnanti.
Quindi, è un po’ più restrittivo perché, di fatto, quelle che vogliamo tutelare ‒ interpreto a beneficio di tutti ‒ sono tutte quelle persone che, pur non risedendo, hanno un contratto di locazione, quindi magari per lavoro, per interessi sono nel centro storico, non risiedono, ma hanno un contratto di locazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Il Governo?
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Questo era un punto che avevamo ampiamente dibattuto. Su questo punto avevamo previsto che potessero ‒ ecco perché c’era la dicitura “contratto di locazione” ‒ avere diritto ad un pass i proprietari di seconde case. Però, nello specifico del punto, del comma, mettiamo “residenti fuori dal territorio comunale”, proprio perché volevamo evitare determinate situazioni che si verificano dove, magari, alcuni cittadini possessori di due case sul territorio comunale richiedevano due pass. Quindi, avevamo previsto di concederlo solamente ai proprietari. Magari, non lo so, può essere un cittadino con residenza a Leuca, ma lavoratore durante tutta la settimana sul territorio comunale. Sono casi veramente limite.
Possiamo, eventualmente, accogliere l’emendamento e modificarlo, perché comunque parliamo di casi limite.
Mi rimetto anche alle vostre valutazioni.
Speaker : PRESIDENTE:
Non ci sono altri. A questo punto, se non ci sono... Sindaco, prego.
Ah, bene.
Allora procediamo. C’è il parere favorevole, naturalmente, positivo, dell’architetto Bonocuore.
Siamo tutti favorevoli.
A questo punto, rimangono soltanto gli emendamenti proposti in Commissione e oggi riportati qui in Consiglio, che però io non ho. Quelli che avete preso dalle Commissioni. Forse li stiamo distribuendo?
Stiamo aspettando il parere.
Ci dite quali emendamenti sono?
Il problema è che, se non vengono distribuiti a tutti...
Su questi emendamenti proposti in Commissione, c’è qualcuno che, nell’attesa, ci può dare una... Visto che il Consigliere Greco è così preciso, questi emendamenti che avete traslato dalla Commissione, che avevate deciso in Commissione di portare in Consiglio, li volete illustrare? Stiamo facendo i pareri. Poi li distribuiremo. Nel frattempo...
Volta per volta. Va bene.
Il primo è l’articolo 2, princìpi generali, dove si dice: «Il quarto capoverso è così sostituito: “L’accesso dei veicoli autorizzati è consentito da qualsiasi varco”. Il quinto capoverso è soppresso». Di questo possiamo fare le fotocopie. Si esprime parere negativo perché tale nuova situazione andrebbe a collidere con la zonizzazione del CS, del centro storico.
Questi due sono pronti.
Sì. Se vogliamo illustrarli, così almeno... I colleghi Consiglieri non hanno la possibilità di visionarli. Noi, comunque, stiamo facendo fare le fotocopie di quelli che sono già pronti.
Speaker : INTERVENTO:
Presidente, scusi. Non vogliamo attendere la distribuzione, così tutti possono vedere di cosa stiamo parlando?
Speaker : PRESIDENTE:
Sì.
Comunque, sono parecchi. Dovremmo sospendere e rinviare l’argomento al 7, al 6. Che dici, Sindaco?
No. Dice solamente che si può rinviare a una prossima... Però, vediamo. Io l’avevo vista già questa cosa.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, faccio una proposta. Poiché gli emendamenti dei Consiglieri Greco e Giordano Anguilla sono numerosi e richiedono anche una puntigliosa verifica del dirigente per accoglierli dal punto di vista della legittimità, senza sospendere la seduta, se siamo d’accordo, sospenderei questo punto e licenzierei tutti i debiti fuori bilancio che abbiamo all’ordine del giorno, in modo che poi torniamo e riprendiamo da dove ci stiamo lasciando.
Se siete d’accordo, potremmo fare così. Così non rimaniamo in stand-by e diamo speditezza alla seduta.
Siamo d’accordo? Chi è favorevole?
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo passare al riconoscimento di debiti fuori bilancio, proposta di Consiglio n. 137 del 4 giugno 2020.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, i punti dall’11 al 27 sono tutti riconoscimenti di debiti fuori bilancio da sentenza articolo 194, comma 1, lettera a), muniti di regolare parere del Collegio dei revisori e votati dalla Commissione consiliare competente.
Quindi, se non vi sono richieste di interventi, propongo di sottoporli al voto dell’Aula in successione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene.
Passiamo alla prima. Riconoscimento debito sentenza esecutiva n. 186/2020.
Ci sono interventi? Dichiarazioni di voto?
Passiamo alla votazione, per alzata di mano. Siamo quelli che eravamo prima. Chi vota favorevole? Voi votate contro? Abbassate la mano. Favorevoli? Contrari o astenuti? Contrari. Due contrari.
Tre contrari. Anche il dottore Baglivo.
Immediata esecutività? Uguale.
Andiamo avanti. Perfetto.
Riconoscimento debito fuori bilancio sentenza esecutiva n. 319/2020.
Interventi? Dichiarazioni di voto?
Possiamo votare per alzata di mano. Gli stessi di prima. La Consigliera Povero non ha alzato. Abbassiamo la mano. Contrari? Nessuno. Due contrari.
Tre contrari. Immediata esecutività. Alziamo la mano. Perfetto. Abbassate la mano. Chi è contrario? Due contrari. Chi si astiene? Il Consigliere Baglivo si astiene. Perfetto.
Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del giudice di pace di Lecce n. 1476.
Perfetto.
Possiamo farne un’altra?
Mancano i fogli. Ci dobbiamo fermare perché ci mancano i fogli.
Adesso facciamo le fotocopie.
La sentenza del TAR Lecce dovrebbe essere.
La n. 14.
Sentenza TAR Lecce n. 340/2020.
Possiamo votare. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi è astenuto? Pure l’astenuto deve alzare la mano. Non basta rimanere in silenzio, Consigliere Baglivo. Come prima.
Immediata esecutività. Chi è favorevole? Abbassate la mano. Chi è contrario? Due contrari. Chi si astiene? Consigliere Baglivo, si astiene?
Abbiamo le carte.
N. 15: decreto di liquidazione CTU, Tribunale di Lecce, dottor Lelly Napoli.
Chi è favorevole? Abbassate la mano. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Un astenuto.
Immediata esecutività. Abbassate la mano. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Sempre il Consigliere...
Stesso esito.
N. 16: liquidazione di un CTU, dottor Vincenzo Garzya.
Non ci sono.
16 con Mola. 16 favorevoli.
Scusatemi, di che cosa stiamo parlando?
Ho capito. Da adesso in poi la votano.
N. 17: giudice di pace di Lecce.
Chi vota a favore dell’approvazione del riconoscimento di debito? Contrari? Due. Astenuti? Uno.
Immediata esecutività. A favore? Siamo tutti favorevoli.
N. 18: sentenze esecutive anno 2019.
Perfetto. 17.
Giudice di pace Buttazzo Tommaso.
Chi è a favore alzi la mano. Consigliere Borgia? Chi è contrario? Chi si astiene?
Immediata esecutività. Chi è favorevole? Chi è favorevole, Consigliere Baglivo, per l’immediata esecutività? Tutti favorevoli.
N. 18: decreto di liquidazione CTU.
Chi è favorevole? Abbassate la mano. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Uno.
Immediata esecutività. Alzate la mano. Chi è favorevole? Tutti favorevoli.
All’unanimità.
N. 19: sentenze esecutive. Sentenza del giudice di pace di Lecce.
Chi è favorevole?
19. Bene. Abbassate la mano. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Uno.
Immediata esecutività. Tutti favorevoli.
N. 20: sentenza Tribunale di Lecce.
Chi è favorevole alzi la mano. Abbassate. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Uno. È approvato.
Per l’immediata esecutività. All’unanimità.
N. 21: sentenza Tribunale n. 3992.
Chi è favorevole? Alzate la mano. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Uno.
Immediata esecutività. Alzate la mano. Chi è favorevole? Tutti favorevoli.
N. 22: sentenza giudice di pace di Lecce.
Chi è favorevole alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene? È approvato.
Immediata esecutività. All’unanimità.
N. 23: decreto di liquidazione CTU.
Chi è favorevole alzi la mano. Abbassate la mano. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Il dottore Baglivo.
Per l’immediata esecutività, alzate la mano. Tutti favorevoli. All’unanimità.
N. 24: sentenza del Tribunale di Lecce.
Chi è favorevole alzi la mano. Abbassate la mano. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Uno.
Immediata esecutività. All’unanimità.
N. 25: decreto di liquidazione CTU.
Chi è favorevole alzi la mano. Abbassate la mano. Chi è contrario? Due. Chi è contrario? Tre. Consigliere Mola, che sta facendo? Chi si astiene? Uno.
Immediata esecutività. Chi è favorevole alzi la mano. All’unanimità.
N. 26: sentenza giudice di pace.
Chi è favorevole alzi la mano. Abbassate la mano. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Uno.
È approvato.
Immediata esecutività. All’unanimità.
Numero 27, liquidazione sentenza Tribunale di Lecce.
Chi è favorevole alzi la mano. Abbassate. Chi è contrario? Due. Chi si astiene? Uno.
È approvato.
Immediata esecutività. Alzi la mano chi è favorevole. Tutti favorevoli.
Abbiamo approvato tutti i debiti che c’erano.
Adesso ci sarebbe la mozione del Consigliere Scorrano, che non c’è. Questa forse è la terza o quarta volta che la rinviamo. Non so fino a quando è previsto di rimetterla. Anche la seconda è di Scorrano. Poi abbiamo l’installazione di dossi artificiali e di photored. La numero 29 è a firma anche questa di Scorrano, quindi anche questa la rinviamo.
L’ultima è invece a firma di Giorgio Pala, che non c’è. Pala e Greco. Consigliere Greco, se vuole, possiamo parlare della…
Vi prego di parlare con i microfoni, perché vista la mia età non riesco molte volte a sentirvi. Mi fate sentire?
La possiamo rinviare.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Chiedo il rinvio.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene. È rinviata al prossimo Consiglio che, vi rammento, è fissato già per venerdì della prossima settimana, ore 9.
Non ritirate, rinviate.
Dobbiamo adesso ritornare al regolamento ZTL. Consigliere Mele, mi dica.
La rinviamo.
Speaker : INTERVENTO:
Presidente, mi scusi. C’è copia degli emendamenti?
Speaker : PRESIDENTE:
Sugli emendamenti stanno facendo ancora i pareri. Purtroppo sono parecchi. Partiamo dall’articolo 2, Princìpi generali.
Primo emendamento: «Il quarto capoverso è così sostituito “L’accesso dei veicoli autorizzati è consentito da qualsiasi varco”.
Il quinto capoverso è soppresso».
Parere negativo perché tale nuova situazione andrebbe a collidere con le zonizzazioni del centro storico.
Consigliere Greco, cominciamo da questo articolo 2.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Alcuni, Presidente, preannuncio che li ritiriamo. Abbiamo avuto un’interlocuzione con l’Assessore e il dirigente. Non questo, ma altri li ritireremo.
Articolo 2. L’accesso dei veicoli autorizzati è consentito da qualsiasi varco. Questa è la questione famosa che abbiamo discusso in Commissione sulla quale si è anche dibattuto un po’ sui social, sugli organi di informazione. Alcuni cittadini residenti nel centro storico lamentano il fatto che sono obbligati ad avere accesso per raggiungere la propria residenza da un determinato accesso, da un determinato varco. Poco fa facevo l’esempio al Consigliere Mola di un cittadino che risiede in via Fazi, si trova su via XX Settembre. Se sta in via Fazi accede velocemente, se risiede a Porta Rudi o a Porta Napoli deve fare tutto un giro più lungo, deve fare tutta la cintura appesantendo anche il traffico veicolare. Questo emendamento propone l’accesso consentito da qualsiasi varco per i residenti.
Speaker : PRESIDENTE.
Il Governo?
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente. Questo emendamento, che ricadrà anche su altri successivi che discuteremo, tratta l’argomento della zonizzazione, della possibilità così come noi diciamo nei princìpi generali, cioè precedentemente al capoverso che il Consigliere vorrebbe eliminare, scriviamo testualmente: “Le autorizzazioni possono contenere indicazioni relative ai limiti previsti dalle diverse tipologie di permesso ai varchi d’ingresso di accesso e uscita”. Cosa pensiamo di fare noi? Naturalmente non nell’immediato ma lo prevediamo nel regolamento. Noi sostituiremo a breve, contiamo entro il mese di agosto, le otto telecamere, come ho già detto prima, con dei sistemi tecnologicamente più avanzati. Contiamo di presentare a breve un progetto al Ministero dei trasporti per garantire tutti gli accessi tutti i varchi e il controllo con l’occhio elettronico.
Una volta realizzato questo progetto di controllo capillare di tutti i varchi, predisporremo questi provvedimenti che garantiranno l’accesso ed eviteranno ai residenti del centro storico, come in linea di principio vorremmo evitare per tutti gli automobilisti, di dover fare degli attraversamenti per giungere a punti di accesso magari più comodi, ma garantire l’accesso dalle varie zone. Non significa che debbano essere esclusivamente uno o due accessi e quindi una zonizzazione molto limitante, ma potrebbe anche semplicemente essere divisa in due piuttosto che in quattro parti.
Non pensiamo che questi provvedimenti futuri, che andremo ad adottare, potranno incidere in maniera negativa. Ecco perché esprimiamo un parere negativo, perché va proprio contro quello che è l’impianto regolamentare. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore. C’è qualche intervento?
Direi di andare avanti facendo la votazione volta per volta.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Voglio rifare l’appello perché mancano in parecchi. Votiamo con appello nominale perché non c’è lo stesso numero di prima.
Baglivo Arturo. Assente.
Battista Luciano. Assente.
Borgia Gianluca. Deve dire se è favorevole. È l’appello nominale.
Borgia Gianluca è favorevole. Anzi, è contrario.
Citraro Saverio. Assente.
Congedo. Assente.
Costantini Dal Sant è contrario.
Della Giorgia. Assente.
De Matteis Antonio è contrario.
Faggiano Lidia è contraria.
Giannotta. Assente.
Giordano Anguilla. Assente.
Greco Giammaria è favorevole.
Guido Andrea. Assente.
Mariano Mariano.
Martini Severo. Assente.
Mele Giulio è contrario.
Mignone Carlo.
Speaker : PRESIDENTE:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mola Ernesto.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Molendini Gabriele.
Murri Dello Diago. Assente.
Nuzzaci Marco. Assente.
Occhineri Giovanni. Assente.
Orlando Emanuela. Assente.
Pala Giorgio. Assente.
Pasquino Andrea. Assente.
Patti Pierpaolo. Assente.
Poli Bortone. Assente.
Povero Paola è contraria.
Rotundo è contrario.
Il Sindaco è contrario.
Scorrano. Assente.
Tramacere. Assente.
Valente Luigi. Assente.
Abbiamo 12 contrari e 1 favorevole.
Orlando è contraria.
Speaker : PRESIDENTE:
Adesso c’è invece l’articolo 3.
Secondo emendamento.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Scusi, Presidente. Ce n’è un altro prima.
Speaker : PRESIDENTE:
Che sarebbe?
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Sempre all’articolo 2, princìpi generali. Il quinto capoverso è soppresso perché era conseguenza logica del ragionamento di prima. A questo punto, visto che non è passato, lo ritiro.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
È ritirato.
Speaker : PRESIDENTE:
È ritirato il secondo.
Passiamo all’articolo 3, validità delle autorizzazioni.
«Alla lettera c), dopo la parola “giornata” aggiungere le parole “o più giornate”». Si esprime parere negativo del dirigente perché per più giornate si applica quanto innanzi detto al punto precedente. Pertanto, basta richiedere un’autorizzazione temporanea.
Consigliere Giordano Anguilla, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Mi ha preceduto per quanto riguarda l’articolo 3. Volevo comunicare che ritiravamo l’emendamento. Ho sentito che è stato già ritirato o comunque bocciato. Okay, perfetto.
Speaker : PRESIDENTE:
È ritirato questo emendamento.
L’architetto Bonocore qui l’abbiamo fatto lavorare inutilmente.
Articolo 4, autorizzazione residenti senza posto auto.
«Al secondo capoverso, dopo le parole “unità immobiliare” eliminare le seguenti parole “a condizione che il numero di veicoli per i quali viene richiesta l’autorizzazione non superi il numero di patenti nella famiglia”».
Quinto capoverso: «Dopo le parole “familiare residente” aggiungere le parole “proprietario non residente, dimorante, usufruttuario non residente”».
«Il settimo capoverso è così sostituito: “L’autorizzazione consente il transito e la sosta nell’intera ZTL”».
capoverso è soppresso».
Quindi, sono quattro diverse cose.
Si esprime parere negativo. In particolare, si rileva che la nuova situazione proposta andrebbe ad inficiare la zonizzazione.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Presidente, non sto sentendo.
Speaker : PRESIDENTE:
Per quanto riguarda il parere c’è parere negativo dei dirigenti. In particolare, si rileva che la nuova situazione proposta andrebbe ad inficiare la zonizzazione.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Ma su tutti e quattro?
Speaker : PRESIDENTE:
Su tutti e quattro. Così mi sembra.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Chiedo scusa, Presidente. Naturalmente il parere tecnico del dirigente si riferisce – non può che essere altrimenti – al settimo capoverso e all’ottavo capoverso, perché riguardano sempre il discorso precedentemente affrontato della zonizzazione. Mentre, per quanto riguarda il secondo capoverso e il quinto capoverso do io una motivazione.
Riguarda innanzitutto…
Speaker : PRESIDENTE:
Non si evince da nessuna parte.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Non può esprimere un parere tecnico su una scelta di natura politica. Di fatto, noi abbiamo previsto questo limite per il numero di patentati nella famiglia perché come ci può essere, nel punto che abbiamo trattato prima, un residente che non ha gradi di parentela, primo grado o secondo grado, ci possono essere anche dei residenti single che magari hanno due auto, ma essendo single magari hanno una patente e due auto. Si evince chiaramente che una delle due occuperebbe comunque una porzione di suolo pubblico all’interno del centro storico inutilmente, perché, di fatto, utilizzerebbe soltanto un’auto. Non si capisce la motivazione per la quale noi dovremmo autorizzare due pass a una persona che magari in famiglia ha una sola patente, ma due auto.
Per quanto riguarda il quinto capoverso, invece, abbiamo predisposto, ed è stato oggetto di ampia discussione anche fra tutti i vari Gruppi, delle specifiche restrizioni per i proprietari non residenti e quindi andare ad equipararli al residente non se ne avvertiva la necessità, perché andremmo a congestionare ulteriormente il centro storico rilasciando un pass h24 per un proprietario non residente che, di fatto, con il pass che noi metteremo a disposizione potrà andare comunque ad aprire anche le finestre per arieggiare la sua casa che è chiusa e non ha in affitto.
Per questo motivo, pensiamo di non accogliere questi due emendamenti.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono altri interventi? Dichiarazioni di voto? No.
Consigliere Mola, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Votiamo punto per punto o votiamo tutto l’articolo come abbiamo fatto negli altri casi?
Speaker : PRESIDENTE:
Punto per punto.
Passiamo quindi alla votazione sul primo punto: «Al secondo capoverso, dopo le parole “unità immobiliare” eliminare le seguenti parole “a condizione che il numero di veicoli per i quali viene richiesta l’autorizzazione non superi il numero di patenti nella famiglia”».
Chi è favorevole alzi la mano. Due. Chi è contrario alzi la mano. Chi si astiene? Un astenuto, il consigliere Baglivo.
Quinto capoverso: «Dopo le parole “familiare residente” aggiungere le parole “proprietario non residente, dimorante e usufruttuario non residente”». Chi è favorevole alzi la mano. Abbassate. Chi è contrario alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano. Due favorevoli e un astenuto.
«Il settimo capoverso è così sostituito: “L’autorizzazione consente il transito e la sosta nell’intera zona ZTL”». Chi è a favore alzi la mano. Chi è contrario? Chi si astiene?
«L’ottavo capoverso è soppresso». Chi è favorevole?
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Presidente, l’ottavo è conseguenza del ragionamento precedente. Lo ritiriamo.
Speaker : PRESIDENTE:
È ritirato.
Articolo 5, autorizzazione tipologia DIM (dimoranti senza posto).
«Al secondo capoverso, dopo le parole “unità immobiliare” eliminare le seguenti parole “a condizione che il numero di veicoli per i quali viene richiesta l’autorizzazione” non superi il numero di patenti nella famiglia».
«L’ottavo capoverso è così sostituito “L’autorizzazione consente il transito e la sosta nell’intera zona ZTL».
«Il nono capoverso è soppresso».
Il dirigente esprime parere negativo. In particolare, si evidenzia che quanto proposto andrebbe ad inficiare la zonizzazione del centro storico.
Prego.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Presidente, giusto per specificare che l’articolo 5, al secondo capoverso, le motivazioni sono le stesse del precedente emendamento. Riguarda il discorso dei patentati in famiglia e dei relativi pass, perché questa è la tipologia dimoranti e quella precedente è la tipologia dei residenti.
L’ottavo capoverso e il nono capoverso riguardano sempre la zonizzazione che anche abbiamo discusso precedentemente.
Per questo motivo, avevamo valutato in maniera negativa l’accoglimento.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Greco, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
L’Assessore mi ha anticipato. Volevo solamente dire che l’emendamento in questione riguardava la stessa modalità che abbiamo utilizzato per i residenti senza posto auto anche per i dimoranti senza posto auto. Le modalità sono le medesime, cambia solamente la tipologia del soggetto che usufruisce.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Chi è favorevole alla prima modifica del secondo capoverso alzi la mano. Due. Chi è contrario? Tutti gli altri. Nessun astenuto.
Votiamo l’ottavo capoverso: “L’autorizzazione consente il transito e la sosta nell’intera zona ZTL”. Chi è favorevole alzi la mano. Due. Chi è contrario alzi la mano. Come prima.
Il nono capoverso è soppresso.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Il nono è ritirato, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
È ritirato. All’articolo 5 il nono capoverso è ritirato.
Articolo 6, autorizzazioni di tipo GARI. Il dirigente le ha individuate. Residenti con garage, vuol dire, posto auto.
Abbiamo sei emendamenti.
«Al capoverso 1, dopo le parole “area privata” aggiungere le parole “che ne dichiarino la disponibilità e che siano ubicati entro 200 metri dalla residenza”».
Secondo emendamento: «Dopo le parole “aree private” eliminare le seguenti parole “oppure anche in area pubblica, ma ad esclusivo utilizzo del proprio veicolo”».
«Il capoverso sei è così sostituito: “L’autorizzazione consente il transito dei veicoli dei residenti nell’intera zona ZTL”».
«Settimo capoverso: dopo le parole “eccedenti i” le parole “quindici minuti” sono sostituite con le parole “trenta minuti”».
«Al nono capoverso, dopo le parole “eccedenti i” le parole “quindici minuti” sono sostituite con le parole “trenta minuti”».
«Al paragrafo “procedimento di rilascio e validità dell’autorizzazione” alla lettera a), terzo comma, sostituire le parole “planimetria catastale” con le parole “estremi catastali”.
C’è il parere del dirigente per i punti 1 e 2 parere positivo. Sul punto 3 esprime parere negativo perché la nuova situazione andrebbe a inficiare la zonizzazione del centro storico. Per i punti 4 e 5 parere positivo. Per il punto 6 parere negativo, perché si chiede una adeguata planimetria tecnica, quindi planimetria catastale su cui gli uffici poi dovranno esprimersi.
A questo punto, consigliere Greco, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Per quanto riguarda l’autorizzazione di tipo GAR1, quindi residenti con garage e posto auto che in una fase iniziale potevano sembrare un po’ più disagiati rispetto agli altri, gli emendamenti vanno nella direzione di permettere la sosta in un’area nella propria disponibilità o comunque non oltre i 200 metri dal garage o posto auto e dalla residenza.
Poi si amplia il ventaglio dei minuti a disposizione da quindici a trenta minuti per permettere una situazione più agevole di movimento e di modalità di entrata e di uscita.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto. Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente. Questi emendamenti avevamo già concordato in Commissione che erano assolutamente migliorativi, quindi sia il primo che il secondo, quello che appunto ha esplicitato adesso il Consigliere possono essere accolti, perché effettivamente aiutano i cittadini che hanno magari un garage non in prossimità della propria abitazione. Il quarto e quinto capoverso aumentano il disco orario da quindici minuti a trenta minuti e quindi rendono più agevole la sosta all’interno della ZTL. Per quanto riguarda il punto 3, che è il capoverso 6, riguarda sempre la zonizzazione e quindi così come abbiamo detto nei precedenti punti non può essere accolto.
L’ultimo punto il 6, al paragrafo sul procedimento di rilascio, noi chiediamo una planimetria catastale al posto degli estremi catastali proprio per agevolare il lavoro degli uffici e avere un maggior controllo, perché molto spesso nel centro storico, con degli estremi catastali venivano dichiarate metrature magari più importanti e si faceva una richiesta di un numero di pass superiori e quindi si agevolano gli uffici che possono verificare l’effettiva capienza di quello che può essere il garage o il posto auto. Quindi, riteniamo di non poterlo accogliere perché comunque è utile ai fini del rilascio dei pass.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore. Ci sono altri interventi? No.
Passiamo, a questo punto, a votare gli emendamenti.
Il primo emendamento è quello con il parere positivo da parte del dirigente: «Al capoverso 1, dopo le parole “area privata” aggiungere le parole “Che ne dichiarino la disponibilità e che siano ubicati entro 200 metri dalla residenza”. Chi è favorevole alzi la mano. All’unanimità.
Secondo «Dopo le parole “area privata” eliminare le seguenti parole “oppure anche in area pubblica, ma ad esclusivo utilizzo del proprio veicolo”». Chi è favorevole alzi la mano. Siamo tutti favorevoli.
Anche questo all’unanimità.
Terzo: «Il capoverso 6 è così sostituito “L’autorizzazione consente il transito dei veicoli dei residenti nell’intera zona ZTL”». Qui abbiamo il parere negativo del dirigente.
Chi è favorevole alzi la mano. Due voti favorevoli. Chi è contrario? Tutti gli altri Consiglieri sono contrari.
«Al settimo capoverso, dopo le parole “eccedenti” le parole “quindici minuti” sono sostituite con parole “trenta minuti”». Qui c’è il parere positivo del dirigente e del Governo.
Chi è favorevole alzi la mano? Siamo tutti favorevoli eccetto il Consigliere Giordano. Come prima.
«Al nono capoverso, dopo le parole “eccedenti” le parole “quindici minuti” sono sostituite con le parole “trenta”». Abbiamo anche qui il parere positivo del dirigente e parere positivo del Governo. Chi è favorevole alzi la mano? Tutti favorevoli.
«Al paragrafo “procedimento di rilascio e validità autorizzazione” alla lettera a), terzo comma, sostituire le parole “planimetria catastale” con le parole “estremi catastali”». Chi è favorevole alzi la mano. Due favorevoli. Chi è contrario? Tutti gli altri contrari.
Passiamo all’ultimo articolo, autorizzazioni di tipo GAR2, utilizzazione di garage e posti auto a non residenti.
«Il capoverso 5 è così sostituito: “L’autorizzazione consente il transito dei veicoli nell’intera zona ZTL”».
«Al paragrafo “procedimento di rilascio e validità dell’autorizzazione”, alla lettera a), terzo comma, sostituire le parole “planimetria catastale” con le parole “estremi catastali”. Qui c’è il parere negativo per entrambi gli emendamenti da parte del dirigente perché il primo andrebbe ad inficiare la zonizzazione del centro storico, il secondo non fornirebbe agli uffici un supporto planimetrico adeguato - questo è come prima – per l’autorizzazione da rilasciare.
Consigliere Greco, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
In realtà, il tipo GAR2 riprende il GAR1, solo che non sono i residenti, ma sono gli utilizzatori di garage con posti auto.
Sul capoverso 5 ormai abbiamo anche letteratura, non c’è bisogno di ripetersi. Sulle procedure di rilascio e validità di autorizzazione in questo caso come nel caso precedente abbiamo inteso proporre gli estremi catastali per non appesantire l’onere di colui che si deve procurare una planimetria e poi trasferirla. Gli estimi sono più nella portata dell’utente ed è più facile e più snello comunicarli all’ufficio competente. Grazie.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Le motivazioni sono le stesse.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo passare a questo punto alla votazione dei due emendamenti.
Il primo, “l’autorizzazione consente il transito dei veicoli nell’intera zona ZTL”. Chi è favorevole alzi la mano. Due. Abbassate. Chi è contrario alzi la mano. Perfetto. Due favorevoli, il resto tutti contrari.
Passiamo al secondo emendamento: «Al paragrafo “procedimento di rilascio dell’autorizzazione” alla lettera a), terzo comma, sostituire le parole “planimetria catastale” con le parole “estremi catastali”. Chi è favorevole alzi la mano. Due. Chi è contrario alzi la mano. Chi è contrario alzi la mano. Chi è contrario alzi la mano. Tutti gli altri sono contrari.
Con questo abbiamo finito gli emendamenti.
Adesso ci resta da votare la delibera.
Se qualcuno vuole discutere il regolamento nella sua integrità, integrato dagli emendamenti, può farlo.
Vuole parlare, onorevole Rotundo?
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Per annunciare il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico al regolamento così come modificato.
Speaker : PRESIDENTE:
Qualche altro intervento? Prego, consigliere Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Grazie, Presidente.
I nostri timori sono stati confermati. Avevamo presentato una serie di emendamenti che consentivano il transito all’intera zona della ZTL per i RES, per i DIM, GAR1, GAR2. Sono stati tutti bocciati ad eccezione di un paio di proposte secondarie, migliorative che, tuttavia, non incidono sulla struttura del documento finale.
Non posso, per onestà intellettuale, non prendere atto che comunque alcuni emendamenti che abbiamo anche votato favorevolmente oggi migliorano il testo. Quindi, questo è sicuramente, rispetto ad una fase di rigidità più estrema, più definita fino alla giornata di oggi, non posso non prendere atto che ci sono stati dei piccoli miglioramenti, ma siamo ancora lontani da quella che è la volontà di efficienza del testo.
Il Consigliere Mola ha chiarito che non si tratta di disciplinare gli orari, si tratta di disciplinare gli accessi. Gli orari verranno disciplinati con ordinanza successiva del Sindaco.
Signor Sindaco, siamo nelle sue mani. Ci rimettiamo alla sua buona volontà in modo tale da non penalizzare oltremodo un segmento corposo di territorio che, ad oggi, pur partendo da un presupposto positivo di regolamentazione, si trova fortemente limitato.
Non voglio ripetermi sul concetto di zonizzazione dei residenti. Faccio solamente un piccolo passaggio, perché prima non l’ho fatto e mi ero riservato di verificare se c’erano emendamenti in merito sui colleghi professionisti, studi legali e professionali che si trovano un po’ penalizzati da questo testo.
Speriamo che le successive regolamentazioni siano migliorative, speriamo che la buona volontà da parte di tutti porti ad un miglioramento successivo del testo. Del resto, alcuni Consiglieri comunali l’hanno annunciato, i testi non sono infallibili, possono essere migliorabili.
Questo è l’auspicio di tutti. Per oggi, il voto del mio Gruppo è contrario. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Greco. Adesso la parola al Governo.
Consigliere Anguilla, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
A nome del Gruppo di Fratelli d’Italia esprimo contrarietà, quindi voto negativo, sul regolamento che abbiamo discusso e argomentato. I lavori partono mesi fa, prima del Covid.
Dispiace che, a mio avviso, non abbiano seguito l’iter giusto, corretto che mai come in questo caso avrebbe richiesto veramente la partecipazione, termine e filosofia politica in gran moda nel Governo, ma che mai come in questo caso è risultata essere una mancanza. Noi li abbiamo incontrati, li abbiamo incontrati veramente. Non l’ho fatto da solo, l’abbiamo fatto con gli altri colleghi. Abbiamo acquisito i loro pareri, le loro perplessità, i loro dubbi e li abbiamo trasformati in emendamenti, in argomenti che dovevano diventare oggetto di discussione in Commissione; discussione che poi non si è potuta tenere perché gli stessi non furono inizialmente accettati per poi dire che potevano essere accettati, per poi dire che dovevano essere di nuovo rifiutati per poi essere accettati oggi in Consiglio. Alla fine, abbiamo fatto bene ad essere testardi e perseveranti. Ma non è questo il punto. Il punto è che in quegli emendamenti noi altro non avevamo fatto che accogliere le perplessità e le difficoltà di residenti e operatori commerciali da cui voglio partire, perché loro dovevano essere e devono essere – colgo l’assist del collega Greco – le fonti ispiratrici per riflessioni future ed, eventualmente, se possibile, migliorative di questo regolamento.
Non si può fare un regolamento ZTL basandosi su quelli che sono i regolamenti ZTL di altre città. Ogni città ha il suo tessuto sociale, ha il suo DNA, ha la sua struttura, ha la sua geografia. Noi siamo Lecce e quindi non penso che su Lecce possano essere adeguati i regolamenti ZTL di altre realtà. Soprattutto noi siamo Lecce e per dare uno degli argomenti di perplessità che hanno portato a sviluppare i nostri ragionamenti, a livello periferico, perifericamente rispetto al centro storico, non abbiamo servizi che possano invitare i cittadini a sostenere questo regolamento ZTL, che altro non farà, a nostro avviso, che peggiorare la condizione del traffico della città, peggiorare la condizione di lavoro di chi opera all’interno del centro storico, peggiorare la qualità della vita di chi vive nel centro storico, anche perché questo argomento direttamente o indirettamente si collega alle modifiche che in queste settimane vengono apportate al Piano Traffico. Dunque, alla luce di questi ragionamenti e queste criticità politiche e tecniche, forse ancor più politiche che tecniche in questo caso, ribadisco il voto negativo per il Gruppo di Fratelli d’Italia.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giordano.
Assessore, prego.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente. Proverò ad essere molto breve anche perché siamo tutti stanchi.
Andiamo per ordine. Rispondo al Consigliere Greco che nel primo intervento, ad inizio di seduta, specificava come la necessità dell’emergenza post-Covid avrebbe dovuto garantire una maggiore attenzione rispetto alla natura del provvedimento.
Pensiamo che proprio in virtù dell’emergenza post-Covid per aiutare le attività commerciali di qualsiasi natura si debba liberare quanto più spazio possibile nelle aree del centro storico per poter garantire, così come si sta facendo, la possibilità – e in questo caso non possiamo non menzionare quelle che sono le attività di ricezione turistica, che sono le attività preminenti nel nostro centro storico - di avere degli spazi in più per poter occupare porzioni di suolo pubblico che, viceversa, sarebbero state destinate alle auto. Quindi, le opposizioni stesse, in più di un’occasione, hanno chiesto che si potessero aiutare le attività commerciali concedendo più spazio, concedendo delle agevolazioni di natura economica che poi sono arrivate dal Governo nazionale con l’esenzione della TOSAP fino al 31 ottobre. Quindi, pensiamo che a maggior ragione, visto anche l’ottimo lavoro che l’Assessorato all’urbanistica sta svolgendo, liberare il centro storico dalle auto per poter concedere degli spazi in più che possano essere anche degli spazi di esposizione magari di prodotti o di merce per altre tipologie di attività o la semplice sosta dei clienti che devono entrare in maniera contingentata all’interno delle attività e quindi devono sostare all’esterno, ci sia la necessità di spazio. Le attività del centro storico e i canoni di locazione nel centro storico più alti sono esclusivamente nelle zone pedonali o comunque nelle zone dove il transito alle auto non è consentito.
Dobbiamo anche riconoscere la realtà all’interno del centro storico cittadino. Ci si accusa di non aver coraggio, il coraggio non lo ha avuto chi negli anni ha destinato l’80 per cento della ZTL h24, di fatto non attivando mai processi di controllo, perché forse siamo in pochi ad essere a conoscenza del fatto che l’80 per cento del nostro centro storico è già oggetto di sosta selvaggia, perché per l’80 per cento è ZTL h24. Chi entra da via Fazi arrivando vicino alla Banca d’Italia non può andare in via degli Ammirati, perché è una ZTL h24. Invece, quella è una zona di attraversamento. Pensiamo di avere il coraggio di dire quello che faremo in maniera chiara, in maniera netta, chi vorremmo tutelare e quella che è la nostra visione di città per la quale i cittadini ci hanno sostenuto.
Per quanto riguarda, invece, il passaggio sugli studi professionali, suoi colleghi, che vengono penalizzati da questo regolamento, qui dobbiamo essere abbastanza chiari: non sono penalizzati da questo regolamento, erano agevolati dal precedente regolamento perché io non noto la differenza con il famoso impiegato della BNL che abbiamo menzionato più volte, la commessa o altre tipologie di lavoratori, la badante che abbiamo menzionato, rispetto a uno studio professionale. Io non ne ho mai visto uno trasportare carichi pesanti alle 22 della domenica sera, soprattutto in un periodo dove viene digitalizzato e smaterializzato tutto quanto, onestamente credo che bisogna definire in maniera corretta se questo regolamento penalizza o se era il precedente che agevolava. Credo di aver risposto a tutti i punti.
In merito all’intervento del Consigliere Giordano, purtroppo, devo dire che è un po’ fuori contesto, nel senso che è una ricostruzione che dovrei smentire punto per punto, perché non è corretta. Io ricordo bene la prima seduta di Commissione dove le minoranze dissero “noi annunciamo battaglia” e invece oggi vi ringrazio perché siete solamente voi due qui presenti a dare la giusta attenzione a questo regolamento, “battaglia con mille emendamenti”, salvo poi alla II Commissione proporre di discutere e di votare degli emendamenti. Dopo diverse Commissioni gli emendamenti sono stati discussi, molti dei quali… Sennò oggi sembrerebbe come se abbiamo accolto quattro o cinque emendamenti come contentino rigettandone altrettanti che, di fatto, comunque racchiudono due principi, perché magari dieci emendamenti rigettati trattavano lo stesso argomento, mentre quelli accolti trattavano argomenti differenti. Non sono contentini, anzi è molto apprezzabile il lavoro che è stato fatto per migliorare, così come hanno fatto tutti gli altri Gruppi.
Di conseguenza, il lavoro che è stato fatto penso che sia stato…
Dimenticavo un passaggio. Gli emendamenti furono presentati, questa cosa ci tengo particolarmente a specificarla, ma parliamo di emendamenti dopo una discussione e dopo una condivisione. Ricordo con fermezza a tutti i presenti che gli emendamenti furono proposti dopo l’unico incontro che noi abbiamo fatto in un dibattito pubblico alle Officine Cantelmo, alla presenza mia, del Sindaco e di tanti Consiglieri, dove abbiamo accolto anche successivamente quelle che voi dicevate essere le osservazioni delle associazioni di categoria che non arrivavano dopo la prima, la seconda, la terza, la quarta Commissione e che io dicevo “Se volete, ve le do io, perché sono qui sin dalla prima Commissione”. Tutte le associazioni di categoria – sono dati con date certificate – tutte le osservazioni delle associazioni di categoria riguardano esclusivamente (e lo abbiamo chiarito in più di un’occasione) la disciplina degli accessi, degli orari.
Abbiamo detto e confermato con azioni di governo che non avremmo adottato nessun provvedimento prima di garantire servizi. Infatti, oggi discutiamo senza sommosse popolari tra luglio e agosto. Abbiamo una ZTL anticipata alle 19 che migliora la qualità della vita di tutti i cittadini. Abbiamo garantito un servizio di trasporto dalle 19 alle 2 del mattino da tre parcheggi di interscambio. Tutti i nostri provvedimenti sono stati sempre accompagnati da azioni a supporto della mobilità.
Ultimo punto, e poi concludo, è per l’Assessore Citrato, che è assente, il Consigliere. È stato Assessore. Noi manteniamo il titolo a vita. Purtroppo è assente, però vorrei fare alcune precisazioni.
Avrei voluto rispondere nel merito delle sue osservazioni, però sono stato colpito da tre parole: attraversare, scorciatoia e privilegio. Queste tre parole esprimono una sintesi perfetta del perché io stesso avrei avuto un forte imbarazzo ad accogliere eventualmente un suo voto favorevole. Lo ringrazio perché effettivamente ci ha tolto dall’imbarazzo di un suo voto favorevole a sostegno di questo regolamento.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore. Consigliere Baglivo, prego. Poi, la parola al Sindaco.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Come Gruppo del Movimento 5 Stelle abbiamo analizzato bene il regolamento e lo abbiamo fatto con alcuni punti. Intanto, rilevo un discorso di partecipazione.
Devo rammaricarmi un pochettino per l’assenza di troppi Consiglieri sia di maggioranza che di minoranza mentre discutiamo un regolamento importante per la città. Penso che al di là delle opinioni di ognuno tutto possa essere migliorato dal dibattito. Mi disturba un pochettino questo.
Comunque, quando abbiamo ragionato sul regolamento ZTL che ci è stato proposto, l’abbiamo fatto come Gruppo e voi lo sapete che la mobilità e l’ambiente sono due delle stelle del nostro Movimento, l’abbiamo fatto pensando alla città e a Lecce. Abbiamo pensato che non dovesse essere penalizzante per i residenti. Questo è stato proprio il primo faro che ci siamo dati; che potesse essere liberato il più possibile dalle auto e liberarlo dalle auto non perché non siano necessarie, ma perché potesse diventare maggiormente vivibile per i pedoni, potesse diventare più fruibile per la mobilità lenta, potesse essere bello per chiunque venga a visitare la nostra città. Non dimentichiamo che il centro storico di Lecce è considerato bello perché è vivo, perché è abitato. Non è un centro storico, come ci sono in altre realtà, dove ci sono solamente esercizi commerciali, ristoranti e pub.
Il centro storico di Lecce è abitato. Ecco perché la prima cosa che noi cercavamo era che non fosse penalizzante per i residenti.
L’altro punto che abbiamo cercato di analizzare nel regolamento è come scoraggiare l’ingresso nel nostro centro storico con le auto per chi non ne ha diritto. Tutto sommato, l’impianto del regolamento ci trovava e ci trova completamente d’accordo.
Per cui, noi saremo sicuramente favorevoli. Però, pensiamo che questo sia solo un primo passo; un primo passo per cercare di liberare il più possibile dalle auto, per rendere il centro storico della città, se possibile, più verde, cercando di portare anche con interventi di urbanistica un po’ di aria più pulita al centro. Già togliere le auto consentirà di viverlo meglio probabilmente, ma se riusciamo, con interventi mirati, a migliorare la quantità del verde pubblico nel centro storico… Teniamo presente che nel centro storico c’è un sacco di verde privato, che sono tutti i giardini dei palazzi. Però, non basta quello.
Una delle cose che ci permettiamo di proporre, e lo abbiamo già fatto in altri tempi, è cercare di assegnare ai residenti del centro storico degli stalli fissi al di fuori del centro storico, ma nelle vicinanze. In questo modo, probabilmente, potremmo ridurre ancora di più e ulteriormente l’ingresso delle auto nello stesso.
Per il resto, pensiamo veramente che questo sia un primo passo. Mi auguro che i secondi passi siano più partecipati, questo me lo auguro fortemente anche perché presentare una serie di emendamenti e poi non presentarsi a discuterli non è una cosa che fa piacere, soprattutto in democrazia. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo. Il Sindaco aveva chiesto di intervenire. È chiusa la discussione.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. Grazie, Consiglieri, per la pazienza con la quale avete, insieme a tutti noi, condiviso questa seduta. È stato giustamente osservato che il Regolamento non è scritto sulle tavole di Mosè, può essere naturalmente migliorato nel corso degli anni.
Mi piace, però, ripercorrere velocissimamente quanto è accaduto negli ultimi quattro anni. Eravamo Consiglieri di minoranza all’epoca e fummo noi a sollecitare l’adozione di un regolamento che disciplinasse il rilascio dei permessi alla ZTL perché dal 1999 al 2016 questo avveniva solo attraverso atti monocratici discrezionali, che portarono la città avere in circolazione circa 12.000 pass di autorizzazione alla zona a traffico limitato.
Lo dico per chi oggi magari considera quello appena proposto come un passo piccolo e invece è un passo grande. Mi spiace che Saverio Citraro sia andato via perché oggi, a distanza di tre anni, di fatto, noi facciamo un primo step di quell’esperienza e riproponiamo gran parte degli emendamenti che all’epoca come Consiglieri di minoranza offrimmo alla valutazione dell’Aula non vedendoli accolti. Di fatto abbiamo sostanzialmente, con un ruolo diverso, portato a compimento quello che non consideriamo il traguardo, ma una tappa ulteriore di innalzamento della qualità della sostenibilità della nostra città, della nostra città storica.
È importante. Vorrei anche rivolgermi ai Consiglieri qui presenti per precisare loro che noi oggi abbiamo una ZTL che, di fatto, è h9. La definiamo così. È interdetta dalle ore 00.00 alle 6 del mattino e dalle 21 alle 24. È una ZTL fortemente perforata nelle ore di apertura. L’obiettivo nostro, con le ordinanze che si dovranno predisporre, è di arrivare a un raddoppio attraverso l’individuazione di questi criteri e farla diventare h18. Pensate cosa significa chiuderla per il doppio del tempo rispetto a quella che finora ha funzionato.
L’obiettivo è quello di arrivare ad h18 e quando le condizioni di contesto lo consentiranno, spero a breve, di portarla ad h24.
Come è stato ricordato anche da Marco De Matteis, oggi stiamo, di fatto, dal 1° luglio anticipando la chiusura della ZTL alle ore 19 attraverso la garanzia di servizi di trasporto pubblico. Come vedete, non ci sono stati contraccolpi nella percezione della frequentazione dell’uso del centro storico da parte delle attività commerciali. Anzi, se ne percepisce un beneficio, perché c’è molto meno caos veicolare e molti più pedoni che consumano e attraversano la città storica.
Tutto non si può far subito. Noi arriveremo per gradi.
Ci tengo solo a precisare una cosa, perché magari lascia una interpretazione non corretta. Dato che è stato oggetto di una espressione di censura polemica, questo regolamento non prevede l’eliminazione del rilascio dei pass ai Consiglieri comunali, non prevede il rilascio del pass agli amministratori pubblici, siano essi Consiglieri, Assessori e Sindaco. Non prevede il rilascio dei pass ai dirigenti e al Segretario Generale dell’ente, così come avveniva nella precedente previsione, perché parte dal presupposto che chi vive e lavora all’interno di questo palazzo, pur per le ragioni di servizio pubblico che vengono a caratterizzarsi, non ha diritti superiori rispetto a coloro i quali vivono e lavorano nel centro storico con altri ruoli e altre responsabilità.
Non vi è una diminutio del ruolo del Consigliere, ma vi è l’affermazione di un principio che vale per tutti coloro che vivono e lavorano a Palazzo di Città.
Questo vale per il Palazzo di Città, vale per il Palazzo della Provincia, vale per l’Avvocatura dello Stato, vale per il TAR, vale per l’Accademia di Belle Arti, vale per la Sovrintendenza, cioè tutti gli uffici pubblici per i quali non è previsto il rilascio di permessi in funzione dell’attività svolta.
È importante che questo principio generale passi, perché così è molto più semplice farlo comprendere alla cittadinanza.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
A questo punto, possiamo passare alla votazione. Chi è favorevole alzi la mano. Abbassate la mano. Chi è contrario? Due contrari. Chi si astiene? Non si astiene nessuno.
Adesso ce lo dirà la Segretaria.
Noi siamo in tutto 17. Sono 15 favorevoli e 2 contrari.
Votiamo l’immediata esecutività. Chi è favorevole alzi la mano? Stesso esito.
Ci vediamo il prossimo venerdì.
La seduta è chiusa.