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C.c. Lecce - 07.08.2020
FILE TYPE: Video
Revision
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Baglivo, presente; Battista, assente; Borgia, assente; Citraro, assente; Congedo, assente; Costantini Dal Sant.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
Presente.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Dove? Okay. Presente.
Della Giorgia, presente; De Matteis.
Speaker : CONSIGLIERE DE MATTEIS:
Presente.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Faggiano; Giannotta, assente; Giordano, presente; Greco, presente; Guido, assente; Mariano Mariano, assente; Martini, assente; Mele.
Speaker : CONSIGLIERE MELE:
Presente.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mignone, presente; Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Presente.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Molendini; Murri Dello Diago, assente; Nuzzaci, presente.
Assente giustificato Murri Dello Diago? Okay.
Occhineri, assente; Orlando, presente; Pala, presente; Pasquino, eccolo; Patti, assente; Poli Bortone, assente; Povero, presente; Rotundo, presente; Salvemini, presente; Scorrano, assente; Tramacere, assente; Valente, assente.
18 presenti. La seduta è valida. Gli altri sono assenti.
Speaker : PRESIDENTE:
Ci sono richieste preliminari, consigliere Pala? Perfetto.
Si può passare, quindi, al primo punto all’ordine del giorno: “Ratifica ulteriore variazione d’urgenza, in esercizio provvisorio, al bilancio di previsione 2019-2021, per l’esercizio 2020, ex art. 175 del TUEL, adottata con delibera G.C. n. 171 del 25/06/2020. Progetto Lecce Smart&Com e cit.”
Avete ricevuto dapprima un allegato errato da parte del dirigente Frugis, che poi è stato sostituito con quello corretto.
Il Governo vuole intervenire su questa delibera? Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
C’è stato questo disguido legato all’allegato del parere dei revisori, che faceva riferimento a una precedente delibera di Giunta, di variazione di bilancio. Il mero atto di ratifica, ai sensi del 175, comma 4, di una variazione di bilancio resasi necessaria con carattere di urgenza, che entro i sessanta giorni il Consiglio deve ratificare, è accompagnato dal parere favorevole del revisore. Quindi, un atto riempitivo ordinario.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
È aperta la discussione.
Ci sono interventi? No.
Dichiarazioni di voto? No.
Possiamo procedere alla votazione. Lo facciamo non come l’altra volta. Lo facciamo per appello nominale.
No. Non è possibile perché, purtroppo, l’ultima volta ci sono stati un po’ di problemi con la Segretaria.
Prego, Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Presidente, come mozione d’ordine chiederei, considerato che siamo un numero neanche rilevante, se possiamo procedere per alzata di mano, soprattutto perché ci sono i debiti fuori bilancio che sono una pletora e abbastanza snelli come discussione. Se tutti quanti facciamo la chiama prima di uno e poi dell’altro... I tempi sarebbero lunghi. Siccome non siamo neanche tanti e non dovrebbe essere complesso, io chiedo, come mozione d’ordine, la possibilità, ove nulla osti dal punto di vista tecnico, e non credo, di procedere per alzata di mano.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Molendini, passo la parola alla Segretaria, perché mi ha chiesto...
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Ove non sia illegittimo, ovviamente.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Non è una questione di legittimità. La questione è che il Presidente, a fine votazione, mi deve dichiarare quali sono i presenti, i voti a favore, i voti contro e gli astenuti. Lo deve dichiarare lui. Se lui lo capisce, tranquillamente, me lo dichiara e io lo metto a verbale. Sennò diventa difficile capire chi ha votato a favore e contro.
Speaker : PRESIDENTE:
A questo punto procediamo...
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Non devo fare la conta io. È il Presidente che dichiara l’esito della votazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Procediamo con la votazione. Vi prego di rimanere con la mano alzata fino a quando non finirò la conta. Vediamo se possiamo farlo.
A questo punto, procediamo per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano. Consigliera Povero. Rotundo. Faggiano.
Il numero? Il numero è facilissimo. 12 favorevoli.
I contrari alzino la mano. 4 contrari.
Il nome?
Rialzate la mano, scusate. Tramacere, Greco, Pala e il Consigliere Baglivo.
Perché? Ci sono pure io, però.
Ci siamo? Pasquino.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Ripetiamo: 13 favorevoli e 5 contrari. I nomi sono: Tramacere, Greco, Pala, Baglivo e?
Speaker : PRESIDENTE:
Pasquino.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Ci sono astenuti?
Speaker : PRESIDENTE:
Astenuti no.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Per l’immediata eseguibilità?
Speaker : PRESIDENTE:
Adesso votiamo per l’immediata esecutività.
Sì. Stesso risultato per quanto riguarda i voti a favore. Abbassate la mano. Adesso i contrari. Alzino la mano i contrari.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
No, ha votato a favore anche Baglivo. Vede come cambia?
Speaker : PRESIDENTE:
Immediata eseguibilità.
All’unanimità. 18. Perfetto.
Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: stadio comunale Ettore Giardiniero.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, per coerenza di lettura, chiedo l’inversione dell’ordine del giorno: prima l’approvazione dell’atto transattivo e poi la delibera per l’approvazione del Piano economico-finanziario. Così come lo abbiamo presentato in Commissione, così dobbiamo predisporlo nella seduta di Consiglio.
L’ordine del giorno li ha portati in una successione diversa. Quindi, chiedo l’inversione.
Speaker : PRESIDENTE:
Volete fare degli interventi? Sennò procediamo alla votazione sull’inversione dell’ordine del giorno tra i punti nn. 2 e 3. Chi è favorevole?
No, non è all’unanimità.
Un attimo solamente. Sì, adesso è all’unanimità. Perfetto.
Procediamo con l’ex punto n. 3: stadio comunale “Ettore Giardiniero”. Convenzione n. 6474 regolante i rapporti tra U.S. Lecce e Comune di Lecce per la gestione dell’impianto sportivo. Procedura transattiva per la compensazione delle partite di debito-credito. Provvedimenti.
Prego, il Governo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Approfitto di questo intervento per ringraziare i presenti di essere qui in Aula, nonostante il calendario agostano.
Mi incarico di illustrare io, come Sindaco, queste delibere avendole personalmente seguite, naturalmente con il supporto degli uffici. Le illustro entrambe perché fanno parte di un unico percorso. Le voteremo, ovviamente, separatamente.
Come è noto, la vicenda della gestione del nostro impianto sportivo “Ettore Giardiniero”, in Via del Mare, è stata già affrontata durante la gestione commissariale con l’avviso pubblico per la concessione di un diritto di superficie trentennale finalizzato a raggiungere un duplice obiettivo: quello di liberare l’ente, così come avviene ormai in tante Amministrazioni d’Italia, degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria di un proprio bene, da una parte, anche per ragioni di sistematica necessità di interventi; dall’altra, predisporre condizioni d’uso esclusivo alla società professionistica, che diventa un asset fondamentale anche nella governance economico-finanziaria della stessa.
L’iniziativa assunta durante la gestione commissariale non produsse gli esiti attesi. La gara andò deserta. Quindi, l’Amministrazione ha dovuto riprendere in mano l’intero dossier e riaprire una interlocuzione piuttosto impegnativa con l’Unione Sportiva Lecce per giungere a una soluzione diversa, preservando, però, i punti di partenza che ho illustrato precedentemente.
Nel corso dei mesi l’Unione Sportiva Lecce ha determinato, attraverso un incarico a terzi, la presentazione di un Piano economico-finanziario, finalizzato alla gestione esclusiva del bene e alla sua valorizzazione, di durata decennale per le valutazioni che essa stessa ha fatto, che naturalmente l’Amministrazione deve far proprio, con la delibera che oggi sottoponiamo al voto, al fine dell’avvio di una procedura di evidenza pubblica, quella normativamente obbligatoria per legge, nella quale si precisa che qualora il concessionario individuato fosse diverso dalla società sportiva, l’Unione Sportiva Lecce, ad essa andrebbero riconosciuti i 2.983.000 euro già spesi per interventi di manutenzione straordinaria, che sono stati necessari ai fini del regolare svolgimento del campionato professionistico di Serie A. Diversamente, se dovesse essere l’Unione Sportiva Lecce concessionaria del bene, quello entrerebbe nel Piano economico-finanziario, che è stato allegato alla delibera, di cui potete avere contezza.
L’Amministrazione comunale ha necessità di garantirsi la valorizzazione di un bene che fa parte del proprio patrimonio. Quindi, ha individuato un corrispettivo annuo che questa volta, rispetto al passato, è slegato da una variabile, che era la vendita dei biglietti e i ricavi derivanti dagli introiti pubblicitari. Lo ha determinato in forma fissa, tenendo distinta l’iscrizione ai campionati di Serie A rispetto ai campionati di Serie B o altri. 50.000 euro e 80.000 euro.
Naturalmente, come accade sempre in queste situazioni, qualora si dovessero determinare condizioni diverse o fatti sopraggiunti, si può, per accordo tra le parti, giungere a un’ulteriore dilazione temporale rispetto ai dieci anni attualmente indicati.
Per giungere a questo passaggio, però, era necessario e propedeutico chiudere una serie di partite di credito e debito che sono maturate tra le parti dal momento della sottoscrizione della vigente Convenzione ‒ che, ricordiamo, non è ancora scaduta; scade nel 2021 ‒ ad oggi. Ci sono partite creditorie per il Comune di Lecce rivenienti dall’articolo 13 e dall’articolo 14 della Convenzione. Di cosa si tratta? Si tratta dei corrispettivi che devono essere riconosciuti al Comune in ragione dei biglietti venduti o degli abbonamenti sottoscritti e dei cosiddetti “introiti pubblicitari”. Poi vi sono da riconoscere, a vantaggio dell’Amministrazione, dei consumi idrici di Acquedotto Pugliese, più cartelle esattoriali TASI e TARI e imposta comunale sulla pubblicità, per circa 664.180 euro.
D’altra parte l’Unione Sportiva Lecce è creditrice nei confronti del Comune di lavori di manutenzione autorizzati a far data da maggio 2012 a giugno 2020, di 712.912 euro.
La transazione si chiude con il riconoscimento fino all’importo di 664.180, sostanzialmente il nostro credito, e definisce al successivo punto 5 un passaggio legato alla necessità di contabilizzazione di un importo per differenza, che scaturisce tra ciò che è stato già iscritto a bilancio come credito e quello che è stato non iscritto a bilancio come debito. Ma sono fatti puramente contabili che riguardano l’Amministrazione comunale.
Il punto fondamentale è che la transazione definisce il riconoscimento di un debito fino alla concorrenza di 664.180. Quindi, atto transattivo propedeutico all’approvazione da parte del Consiglio del Piano economico-finanziario. Si chiude, in questo modo, la Convenzione siglata dal 2012, che all’epoca fu atto di Giunta. Questa volta noi lo portiamo tutti in Consiglio per una valutazione che abbiamo voluto fare con gli uffici. Questo, per un impegno morale, anche assunto dal sottoscritto nei confronti del Presidente Sticchi, mette nelle condizioni la società di poter realisticamente avviare il prossimo campionato con una situazione finalmente chiusa. Non c’è nessuno che possa dirci oggi se altri soggetti potranno partecipare per interessi alla concessione del bene.
L’esperienza che è stata maturata in tutti i Comuni d’Italia, che hanno seguito identico procedimento, ci dice che alla fine le offerte che vengono presentate agli enti fanno riferimento alla società professionistica di riferimento al proprio Comune. È un’ipotesi che, naturalmente, non possiamo scartare. È evidente che chi oggi volesse vedere utilizzato per dieci anni il bene, deve tener conto che deve corrispondere 2.983.000 all’Unione Sportiva Lecce. Di per sé, è una condizione piuttosto impegnativa.
Questa è la situazione. Gli atti vengono sottoposti alla valutazione dell’Aula in sequenza: prima l’approvazione dello schema di transazione e poi l’acquisizione del Piano economico-finanziario. Entrambi sono stati accompagnati dai pareri dovuti. Mi è stato chiesto, durante la seduta di Commissione, se lo schema di transazione fosse stato predisposto dall’Amministrazione nell’ignoranza dell’Unione Sportiva Lecce. Ho precisato che l’atto transattivo è stato siglato tra le parti in ogni suo punto in modo da poter procedere alla firma immediatamente dopo l’approvazione dell’Aula, per rendere tutto assolutamente trasparente.
Vi ringrazio dell’attenzione. Se ci sono domande, naturalmente, sono a disposizione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Possiamo aprire la discussione.
Ci sono interventi? No.
Dichiarazioni di voto? No.
Eri impallato dal Sindaco. Prego, Consigliere Tramacere.
Speaker : CONSIGLIERE TRAMACERE:
Grazie, Presidente.
Preannuncio il voto favorevole di tutta la minoranza. Auspichiamo che questa operazione serva a preservare e a migliorare la nostra struttura, non solo lo stadio, ma anche tutta l’area circostante, e che l’Amministrazione vigili su quanto accadrà nel corso di questi anni.
È stata un’operazione da noi molto condivisa. Grazie, Sindaco.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Tramacere.
Prego, Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Oltre la dichiarazione di voto favorevole per il Gruppo e, ritengo, per tutta la maggioranza, sottolineo che questa delibera chiude un capitolo assai lungo e che va incontro ed è risolutiva delle aspettative sia del futuro concessionario sia dell’ente pubblico, che finalmente risolvono tutte le diatribe intercorse negli anni precedenti e pongono le basi per una duratura impostazione delle relazioni con il soggetto concessionario, che consente anche di pianificare, in maniera utile al concessionario e alla società sportiva, il futuro calcistico per la città e all’ente comunale di essere sgravato di tutta una serie di oneri che fino ad oggi avevano creato non pochi problemi, anche per mantenere idonea la struttura allo svolgimento delle manifestazioni sportive.
Quindi, sono particolarmente lieto, da cittadino, da amministratore e da tifoso, che finalmente si concluda questa vicenda, nella piena soddisfazione delle parti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Molendini.
Prego, Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
A nome del Movimento 5 Stelle, voteremo favorevolmente quest’atto transattivo, che finalmente mette un punto fermo. Lo riteniamo un primo passo verso una definizione, magari, più precisa e puntuale, soprattutto per quanto riguarda gli spazi antistanti lo stadio. Speriamo che vengano finalmente riqualificati.
Spero sempre in un miracolo, in una ripiantumazione di alberi in quegli spazi. Però questo è un primo passo che ci trova favorevolmente d’accordo.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Se non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la...
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Volevo esprimere un ringraziamento personale a tutto il Consiglio per il voto unanime che si sta maturando.
Preciso che l’Amministrazione, così come da atti e dichiarazioni rese con l’Unione Sportiva Lecce, è anche pronta a prendere in considerazione eventuali manifestazioni di interesse per l’uso dell’area a parcheggio, che è un altro spazio che al momento l’Unione Sportiva Lecce non ritiene di voler assumere come concessione.
Dal punto di vista degli investimenti su quelli che venivano individuati come campetti minori, sapete che l’Amministrazione è già beneficiaria di finanziamenti che prevedono la realizzazione di nuovi spazi. È presumibile annunciare che nel giro di 3-4 anni in quell’area nascerà una piccola Cittadella dello sport. Già sono previsti impianti. Ne usciranno altri. Attorno all’impianto sportivo di Via del Mare, quindi, ci saranno ulteriori impianti minori per i cosiddetti “sport minori”. Quindi, all’interno del quartiere stadio ci sarà una Cittadella dello sport, come una Cittadella dello sport è nata e si sta sviluppando e potenziando lungo l’area di Santa Rosa, così come un ulteriore spazio sportivo multifunzionale sta sorgendo in Via Potenza. Attorno a questo anello ci sarà una vera e propria dotazione di spazi per l’aggregazione e lo sport, importante per i nostri giovani.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Procediamo, a questo punto, alla votazione per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano. Unanimità.
Ci sono 20 favorevoli.
Immediata esecutività per alzata di mano. Anche qui unanimità.
Perfetto. È approvato.
Adesso passiamo all’ex punto n. 2: approvazione della proposta di concessione in uso e gestione, relativo Piano economico-finanziario e schema di contratto.
Prego, Sindaco.
Consigliere Martini, non voti?
Se non voti...
Perfetto.
All’unanimità. Siamo gli stessi di prima. Vediamo, alziamo la mano. Adesso si sono spostati. 20 favorevoli.
Immediata esecutività, per alzata di mano. Stesso risultato. 20.
C’è da invertire?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Chiedo anche qui un’inversione dell’ordine del giorno. Il Regolamento deve essere propedeutico all’approvazione del... Quindi, dobbiamo invertire il punto n. 5 rispetto al punto n. 4. Prima l’approvazione del Regolamento per l’applicazione della nuova IMU e poi l’approvazione delle aliquote. Siete d’accordo?
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Votiamo l’inversione per alzata di mano. Chi è favorevole? Dobbiamo contarli. Sono 17 adesso, perché alcuni non ci sono più. Mi sembra siano 17.
Lo so. Purtroppo questo è il problema.
I presenti sono Pala, Mola, Della Giorgia, Borgia, Nuzzaci, Orlando, Faggiano...
Giordano, Tramacere e Greco, gli assenti.
Pasquino, Giordano, Tramacere e Greco.
Sì, infatti l’abbiamo visto. Anche perché ha la barba e si vede subito. Quindi, dovremmo essere 16.
21, perché era arrivato Patti. Quindi, 17.
Approvazione del Regolamento per l’applicazione della nuova IMU.
Per il Governo, l’Assessore Gnoni.
Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE GNONI:
Grazie, Presidente.
Il Regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale IMU nasce come conseguenza della legge 27 dicembre 2019, n. 160, cosiddetta “Legge di bilancio”, che ha istituito la nuova IMU a decorrere dal 1° gennaio 2020, abrogando la TASI.
Per questo è necessario dare luogo al nuovo Regolamento delle aliquote IMU. I presupposti della nuova IMU sono analoghi rispetto a quelli del Regolamento precedente, ovvero il presupposto oggettivo del possesso di immobili secondo quanto sancito dal comma 740 dell’articolo 1. L’imposta si applicherà su tutti gli immobili presenti sul territorio comunale, ad esclusione di quelli espressamente esentati dalla normativa di riferimento, tranne per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale, con esclusione delle categorie catastali A1, A8 e A9, per le quali l’aliquota è fissata nello 0,6 per cento.
Il comma 741, sempre della legge n. 160/2019, stabilisce chi sono gli oggetti imponibili, quindi fabbricati, abitazione principale, aree edificabili e terreni agricoli, mentre per la determinazione della base imponibile dell’IMU viene assunta come riferimento per i fabbricati la rendita catastale, per i terreni agricoli la rendita dominicale e per le aree fabbricabili il valore venale.
L’aliquota base stabilita ex lege è nella misura dello 0,86 per cento. Il Comune può modulare le aliquote aumentandole sino a un massimo dell’1,06 per cento, che può raggiungere il valore dell’1,4 per i Comuni che avevano applicato la maggiorazione TASI. L’Amministrazione comunale di Lecce ha applicato l’aliquota dell’1,1 per cento.
Il Regolamento della nuova IMU è composto da ventisei articoli, che sostanzialmente riprendono il contenuto di quello precedente, con delle modifiche del caso e l’introduzione di alcune novità, come l’articolo 5, il quale viene denominato “unità abitative assimilate all’abitazione principale”, quindi stabiliamo quali sono le abitazioni principali e, come tali, escluse dall’impostazione; le unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa; le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari; fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali adibiti, però, ad abitazione principale.
La vera novità è la lettera f), la quale stabilisce che l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari, a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata, sono esentati dal pagamento dell’immobile. A regime dell’abitazione soggiace anche l’eventuale pertinenza. In caso di più unità immobiliari, l’esenzione viene applicata solamente a una unità.
L’altra novità è prevista nell’articolo 13, che dà luogo a un abbattimento dell’imposta al 50 per cento nei casi di inagibilità e inabitabilità dell’immobile. In questo caso, vengono specificate meglio rispetto al precedente Regolamento le caratteristiche che deve avere l’immobile inagibile o inabitabile per avere luogo il 50 per cento dell’abbattimento. Si fa una distinzione tra strutture orizzontali, cioè solai e tetti di copertura con gravi lesioni che possano costituire pericolo a cose o persone, con rischi di crolli, e strutture verticali, muri perimetrali o di confine, con gravi lesioni che possano costituire pericolo e far presagire danni a cose o persone, con rischi di crollo parziale.
Il versamento dell’imposta annua dovuta al Comune avviene in due rate: prima rata 16 giugno e seconda 16 dicembre. Chi vuole pagare esclusivamente in un’unica rata lo può fare entro il 16 giugno. Il Regolamento entra in vigore decorsi quindici giorni dalla pubblicazione nell’Albo pretorio dell’ente e le disposizioni ivi contenute avranno efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2020.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Ci sono interventi su questo punto? No.
Dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Presidente, preannunciando che mi asterrò, vorrei far notare come questo Regolamento sia passato dalla Commissione bilancio, ma non dalla Commissione Statuto. Per carità...
Dalla Statuto, la Commissione che se ne dovrebbe occupare per rifinire. Mi sembra che sia solamente...
Per carità. È lecito portarlo direttamente in Consiglio. È logico questo. Era solamente un piccolo appunto. Pensavo che...
I Regolamenti, però, potrebbero. È una caratteristica del bilancio, sostanzialmente. Certo. È logico. Però sarebbe opportuno iniziare questa strada.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Altri interventi? Bene.
Possiamo procedere, a questo punto, alla votazione per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano e la mantenga alzata. 14.
È entrato adesso il Consigliere Nuzzaci. Sono 15.
Chi è contrario alzi la mano. 4 contrari. I nomi sono Pala, Greco, Giordano... Ce n’è un altro, che adesso non vedo più.
3 contrari e un astenuto (Baglivo).
Adesso sono usciti, quindi non lo possiamo più controllare.
Per l’immediata esecutività, a questo punto. Favorevoli? 15 favorevoli. Chi è contrario? Se non vedo la mano alzata... Il Consigliere Rotundo non l’ha alzata.
Lo so. L’ha alzata adesso, però... Io la devo vedere alzata. Sono 16, a questo punto.
Chi è contrario alzi la mano. Baglivo e Greco. Due contrari.
Astenuti? Astenuti nessuno. Perfetto.
Passiamo, adesso, all’approvazione per l’anno 2020 delle aliquote dell’IMU.
Speaker : ASSESSORE GNONI:
Grazie, Presidente.
Si tratta di un nuovo tributo introdotto dalla legge di bilancio n. 160/2019, che dispone l’abrogazione a decorrere dall’anno 2020 delle disposizioni riguardanti l’istituzione e la disciplina della IUC, l’Imposta municipale unica, limitatamente, però, alle disposizioni riguardanti l’IMU e la TASI, quindi fermo restando quanto previsto per la TARI.
Questo tributo viene denominato “nuova IMU” e comporta l’eliminazione della TASI anche se, di fatto, la legge di bilancio ha unificato con un’unica denominazione i due tributi IMU e TASI, denominandola “nuova IMU”. Dalle stime operate dal Servizio tributi sulla base dell’imponibile IMU, il fabbisogno finanziario dell’ente può essere soddisfatto con l’adozione delle seguenti aliquote, ferma restando ‒ come abbiamo visto nella delibera precedente del Regolamento ‒ che l’aliquota base viene fissata nell’1,1 per cento: per l’abitazione principale, categoria A1, A8 e A9, abbiamo lo 0,6 per cento, con detrazione di 200 euro; alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) l’1,1 per cento; fabbricati rurali ad uso strumentale 0,1 per cento; fabbricati merce 0,1 per cento; terreni agricoli 1,06; aree edificabili 1,1 per cento; immobili a uso produttivo Categoria D 1,6.
Per le seconde case concesse in uso gratuito ad un parente entro il primo grado (genitori, figli), purché quest’ultimo sia residente da almeno un anno a far data dal 1° gennaio 2020 e le utenze acqua, luce, gas, telefono siano intestate allo stesso parente o a un componente del suo nucleo familiare almeno da un anno dal 1° gennaio 2020, l’aliquota è dello 0,86.
La novità è al punto 10: si dà l’azzeramento del pagamento dell’aliquota IMU per le aree edificabili a zona urbanistica D con destinazione industriale, ma anche artigianale, commerciale e terziarie. Se acquistate nell’anno 2020, con relativo inizio dei lavori entro un anno dalla data di acquisto, l’IMU è pari a zero.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene. Grazie, Assessore.
Ci sono interventi? Dichiarazioni di voto?
Procediamo, allora, alla votazione per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano e la tenga alzata, per favore. 15 favorevoli. Chi è contrario alzi la mano. Baglivo, Greco, Pala, 3 contrari. Chi è astenuto? Nessuno.
Sono presenti 18 Consiglieri.
Per l’immediata esecutività alzate la mano. Chi è favorevole? Chi è favorevole alzi la mano. 18.
Consigliere Rotundo, la invito a tenere alta la mano. Si metta la bottiglia dell’acqua sotto il braccio così ce la fa.
Unanimità.
“Regolamento generale delle entrate. Approvazione”.
Prego. Per il Governo, chi deve prendere la parola? Sindaco?
Assessore Gnoni, prego.
Speaker : ASSESSORE GNONI:
Grazie, Presidente.
Alla luce del modificato quadro normativo derivante sempre dalla legge di bilancio 2020, che ha introdotto delle novità tributarie e regolamentari, si è ritenuto necessario dover dare luogo al nuovo regolamento delle entrate tributarie, in virtù anche della vetustà di quello precedente risalente addirittura al 2007.
Il regolamento consta di 47 articoli suddivisi in sette Titoli. Il primo, denominato “Disposizioni generali”, stabilisce che il regolamento ha per oggetto la disciplina generale di tutte le entrate per il Comune, sia quelle tributarie che quelle patrimoniali. Il reperimento di risorse tributarie e patrimoniali è finalizzato a raggiungere l’equilibrio finanziario dell’ente.
Il Titolo II prevede, all’articolo 5, l’istituto delle agevolazioni, riduzioni ed esenzioni. Nel caso di specie, per quanto concerne le agevolazioni, sono concesse, su istanza dei soggetti beneficiari e possono essere direttamente applicate dai soggetti stessi in sede di autotutela, salvo poi verifiche da parte degli uffici comunali.
Si è previsto all’articolo 10 del Titolo III un limite di esenzione dell’importo al di sotto del quale il versamento dell’imposta non è dovuto. Tale importo è stato fissato in euro 10 per IMU, TASI e TARI, con esclusione di quella giornaliera, TOSAP, ICP e diritti sulle pubbliche affissioni.
L’articolo 19 introduce l’attività di riscossione coattiva. Prevede, appunto, l’istituto dell’avviso di accertamento esecutivo che deve essere comunicato al contribuente o mediante posta elettronica o tramite notifica a mezzo del messo comunale o con raccomandata postale con ricevuta di ritorno.
La finalità di questo istituto è quella di ridurre i tempi di accertamento in quanto risulta immediatamente esecutivo e viene utilizzato tanto dall’Amministrazione comunale tanto dal concessionario. Altrettanto importante è l’istituto della rateizzazione previsto nell’articolo 20, il quale stabilisce che per i debiti di natura tributaria derivanti dalla notifica di un avviso di accertamento esecutivo di cui all’articolo 19 che abbiamo poc’anzi visto o di ingiunzione di pagamento, può essere concessa, su istanza della parte, purché avvenga prima che si dia luogo alla procedura esecutiva, una dilazione di pagamento delle somme dovute.
La rateizzazione può essere concessa esclusivamente se il debitore versa in una situazione di temporanea e oggettiva difficoltà, ovvero nel caso in cui non sia in grado di pagare in un’unica soluzione quanto richiesto, quanto dovuto.
Per importi fino a 6.000 euro è sufficiente che la condizione di difficoltà venga autocertificata dal debitore al momento della presentazione dell’istanza, mentre per importi superiori occorre distinguere: se si tratta di una persona fisica e ditta individuale si farà riferimento alle condizioni economiche sulla base dell’ISEE, per quanto concerne, invece, l’attività economica si considererà la situazione economica patrimoniale derivante dai documenti di bilancio.
Non si darà luogo alla rateizzazione per importi inferiori a 100 euro e la rata minima non potrà essere inferiore a 100 euro.
Poi, c’è uno schema in base ai vari importi: da 100 a 150 euro si potrà rateizzare massimo in tre rate mensili; da 151 a 250 euro fino a un massimo di quattro, sino ad arrivare ai 25.000 e 50.000 euro in settanta rate e oltre i 50.000 euro ci saranno rate da 1.000 euro mensili.
Queste sono le novità del regolamento. Questo regolamento entra in vigore il 1° gennaio 2020, mentre per gli avvisi di accertamento emessi precedentemente al 1° gennaio 2020 si applicano le norme previgenti all’entrata in vigore della legge di bilancio, quindi dell’articolo 1, comma 791, della legge n. 160 del 2019.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Richieste di intervento? No.
Dichiarazioni di voto? No.
A questo punto, procediamo alla votazione per alzata di mano. Chi è favorevole? Tenete la mano alzata. 13 favorevoli. Abbassate la mano. Chi è contrario? 5 contrari (Baglivo, Tramacere, Pala, Greco, Pasquino). Assenti Nuzzaci e Borgia.
Se uno esce ed entra la Segretaria non riesce più a controllare. Questa continua mancanza ci costringe a non avere poi la certezza dei presenti.
C’erano due assenti: Nuzzaci e Borgia.
Presenti 18, questa volta.
Adesso votiamo per l’immediata esecutività per alzata di mano.
Chi è favorevole? 15 favorevoli.
Ricontiamo, allora. 16 favorevoli. Anche Pala ha votato a favore. 16 favorevoli.
Chi è contrario? 4 (Baglivo, Greco, Tramacere, Pasquino).
Non c’erano assenti rispetto all’ultima volta.
Baglivo, Pasquino, Greco e Tramacere.
Dovrebbero essere uguali… Adesso sono subentrati i due votanti di prima e quindi ce ne sono due in più. Ci sono Borgia e Nuzzaci che prima non c’erano.
È approvata.
16, quindi non è approvata l’immediata esecutività, Assessore.
Punto n. 7: “Determinazione dell’aliquota addizionale IRPEF per l’anno 2020”.
Prego, Assessore Gnoni.
Speaker : ASSESSORE GNONI:
Con decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, è stata istituita l’addizionale comunale IRPEF di cui all’articolo 48, comma 10, della legge n. 499 del 1998 in materia di stabilizzazione della finanza pubblica.
Con la finanziaria 2007 si è stabilito che la variazione dell’aliquota addizionale IRPEF non può eccedere complessivamente 0,8 punti percentuali. C’è una delibera del Commissario, la n. 170 del 22 marzo 2019, con cui è stata stabilita l’aliquota di compartecipazione dell’addizionale IRPEF per il 2019 nella misura dello 0,80 per cento.
Siamo in corso di procedura di riequilibrio finanziario pluriennale che consente di deliberare le aliquote o tariffe e i tributi locali nella misura massima consentita. Considerato, quindi, che tale aliquota per il Comune di Lecce risulta già aumentata sino al massimo consentito dalla norma si ritiene di dover confermare per il 2020 l’aliquota di compartecipazione addizionale dell’IRPEF nella misura dello 0,8 per cento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Ci sono interventi? No.
Dichiarazioni di voto? No.
Possiamo procedere alla votazione per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano e la mantenga alzata. 15 favorevoli. Abbassate la mano. Chi è contrario? 5 contrari (Baglivo, Greco, Pasquino, Pala, Tramacere). Astenuti? No.
Gli assenti, rispetto alla precedente, sono gli stessi.
Adesso è entrato il Consigliere Congedo, che salutiamo.
Votiamo l’immediata esecutività per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano? Chi è favorevole? 16 favorevoli. Chi è contrario alzi la mano e la mantenga alzata. 5 contrari (Baglivo, Greco, Pasquino, Tramacere, Congedo).
Consigliere Pala, lei ha votato a favore?
Sì. L’immediata esecutività sì. Siamo 16.
Passiamo al punto n. 8: “Regolamento comunale per il funzionamento e la composizione della Commissione tecnica delle attività estrattive. Modifica elaborato approvato con delibera di Consiglio comunale n. 80 del 03.12.2019”.
Salutiamo l’Assessore Valli e le diamo la parola.
Speaker : ASSESSORE VALLI:
Grazie, Presidente. Buongiorno.
Il presente regolamento fa riferimento alla legge regionale n. 22 emanata dalla Regione il 5 luglio del 2019, avente ad oggetto “Nuova disciplina generale in materia estrattiva”.
Si tratta di una legge che apporta delle importanti novità. Intanto, con essa diventano dei Comuni le competenze relative alle funzioni di autorizzazione delle attività estrattive, così come le funzioni relative alla vigilanza e alle sanzioni sulle attività estrattive, sulle attività quindi delle cave.
L’altra novità è che spetta al Comune costituire la Commissione tecnica delle attività estrattive e adottarne il regolamento.
L’articolo 10 di questa legge recita, inoltre, che l’esercizio delle attività estrattive è a titolo oneroso; che gli oneri variano a seconda del volume, della tipologia e anche del valore di mercato dei minerali, delle materie che vengono estratte. Ogni esercente, annualmente, deve versare delle somme, quindi gli oneri, che andranno per il 70 per cento al Comune e per il 30 per cento alla Regione.
Nel momento in cui la cava dovesse insistere su due o più territori comunali gli oneri andranno ripartiti in proporzione all’area di terreno dove è collocato ciascun territorio comunale. Che fine faranno questi soldi? Sostanzialmente, le somme versate dagli esercenti devono essere destinate al recupero ambientale e alla messa in sicurezza delle cave dismesse, alla costituzione della Commissione tecnica delle attività estrattive, alla manutenzione delle infrastrutture pubbliche e anche della viabilità di servizio, alle attività estrattive, alla formazione del personale e quindi anche alla prevenzione e alla tutela dei lavoratori che operano presso le cave, all’implementazione dei sistemi informatici e anche alla promozione culturale di quei territori dove avviene la coltivazione delle cave.
Questo Regolamento, sulla base del comma 3 dell’articolo 5 della sopracitata legge, dispone che la Commissione tecnica delle attività estrattive sia costituita da sei elementi, che sono i seguenti: il primo è il dirigente, o un suo delegato, della struttura amministrativa comunale competente in materia di procedure VIA, Valutazione di impatto ambientale, per cui sarà il dirigente del Settore Ambiente, che avrà anche il ruolo di presidente senza percepire alcun contributo; il secondo elemento è un dirigente, o un suo delegato, della struttura regionale in materia di attività estrattive; poi vi sono quattro componenti che sono dei componenti esterni, che percepiranno un compenso sulla base di quanto previsto dalla stessa legge e dovranno essere esperti in materie geologiche, ambientali, paesaggistiche e giuridiche. È prevista poi la presenza di un segretario verbalizzante che non avrà diritto di voto e che sarà scelto direttamente dal dirigente tra i dipendenti che operano presso il Comune.
La Commissione si riunirà presso il Settore Ambiente. Le riunioni non sono pubbliche, al massimo sarà ammessa, nella fase di presentazione del progetto, la presenza del progettista.
La Commissione, se lo ritiene, potrà effettuare dei sopralluoghi, potrà richiedere dei supplementi istruttori, così come una documentazione integrativa, a condizione però che si esprima, e quindi che termini i lavori, entro e non oltre i 20 giorni dalla data della prima convocazione. La Commissione durerà in carica tre anni. Sarà possibile un rinnovo, ma solo per una volta. Una volta scaduta la carica si potrà andare in proroga fino alla nomina della nuova Commissione, che dovrà avvenire entro e non oltre quarantacinque giorni dalla scadenza.
Chi può diventare componente della Commissione tecnica delle attività estrattive? Come dicevamo, esperti in materia giuridica, geologica, ambientale e paesaggistica. La selezione avverrà sulla base delle candidature presentate a seguito della presentazione di avviso pubblico di selezione. Qualora l’Amministrazione prevedesse già una Commissione VAS, il servizio potrà essere erogato anche dai componenti di questa Commissione, quindi il settore potrà attingere da loro per la costituzione della Commissione tecnica delle attività estrattive. È incompatibile con la carica di componente della Commissione tecnica la carica di Consigliere comunale, di Assessore e di Sindaco. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore. Ci sono richieste di intervento? No. Dichiarazioni di voto? Sindaco, mi dica. Prego, Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Come già abbiamo ampiamente discusso in Commissione, voteremo favorevolmente a questo Regolamento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Possiamo procedere al voto sul Regolamento per alzata di mano.
Chi è favorevole alzi la mano.
Favorevoli 14, 15 con il consigliere Nuzzaci.
Abbassate la mano.
Chi è contrario alzi la mano. Nessuno.
Chi si astiene? Astenuti 3. Baglivo? Allora 3 astenuti, che sono Tramacere, Pasquino e Congedo.
Manca la consigliera Povero, che non ha votato, poi Greco… Perfetto.
Adesso possiamo votare per l’immediata esecutività.
Chi è favorevole alzi la mano.
Favorevoli 16. Abbassate la mano.
Chi è contrario alzi la mano. Nessuno.
Chi si astiene? Tre astenuti, che sono Tramacere, Pasquino, Congedo.
Non è approvato.
Passiamo oltre. Nono punto all’ordine del giorno: Delibera di approvazione del progetto preliminare “Faro di comunità” in via Recanati a San Cataldo.
Prego, Vicesindaco.
Speaker : ASSESSORE DELLI NOCI:
Grazie. È una delibera già approvata in Commissione, una delibera in cui si propone l’approvazione di una variante urbanistica da E1 in F12, in un immobile sequestrato alla mafia, per cui abbiamo avuto un finanziamento da parte del Governo che riguarda l’adeguamento di un corpo abitativo, che destineremo ad attività sociali, e la demolizione di aree contermini abusive. Invece nell’intero fabbricato tendiamo a sanare questa situazione che si perpetra da anni e a regolarizzare la destinazione dell’immobile.
Si chiede al Consiglio l’approvazione di questa variante urbanistica, per cui c’è il parere del dirigente del Settore Urbanistica.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Delli Noci.
Ci sono richieste di intervento? Dichiarazioni di voto?
Per dichiarazione di voto il consigliere Baglivo? Prego. Niente. Va bene, allora possiamo procedere, a questo punto, al voto.
Chi è favorevole alzi la mano. Favorevoli 17.
Chi è contrario alzi la mano. Nessuno.
Chi si astiene? Nessuno.
Quindi, 17 favorevoli.
Pala, Nuzzaci, Povero, anche Mola mi sembra. Mola c’è.
Secondo me Mola era fuori, non è stato contato.
Ricontiamo i voti favorevoli, per favore. 17 favorevoli.
Gli assenti sono Nuzzaci, Povero, Pala, Anguilla e Greco.
Perfetto. Va bene.
Immediata esecutività, per alzata di mano.
Chi è favorevole alzi la mano.
Unanimità.
Come prima, approvato.
Passiamo al n. 10, le mura urbiche: Tratto nord-occidentale delle Mura Urbiche e il Bastione S. Francesco. Acquisizione al patrimonio indisponibile comunale del bene immobile trasferito dallo Stato in attuazione del federalismo demaniale.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Illustro il provvedimento perché l’assessore Cicirillo è impegnato in un’iniziativa con la Sovrintendenza all’area archeologica di Rudiae. Come è stato illustrato in sede di Commissione, si tratta di acquisire al patrimonio dell’Ente le particelle 8222 e 8223 del foglio 259 relativamente al bene immobile cosiddetto “Tratto nord-occidentale delle Mura Urbiche e Bastione S. Francesco”.
Questo è l’esito del famoso accordo di valorizzazione. Naturalmente l’organo competente per l’acquisizione al patrimonio pubblico è il Consiglio comunale e con questo provvedimento si autorizza l’operazione di trasferimento e acquisizione. Poi si autorizza il sottoscritto alla sottoscrizione dell’accordo di valorizzazione e il dirigente alla sottoscrizione dell’atto di trasferimento, naturalmente a titolo gratuito. È l’atto conclusivo di questo procedimento teso a recuperare, valorizzare e offrire alla fruizione pubblica un consistente bene di interesse storico e monumentale. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Ci sono interventi? Dichiarazioni di voto? No.
Salutiamo il consigliere Giannotta.
Possiamo procedere quindi alla votazione per alzata di mano.
Chi è favorevole?
All’unanimità.
Favorevoli 20.
Chi è contrario? Nessuno?
Chi si astiene? Nessuno.
Adesso dobbiamo vedere chi sono gli assenti rispetto alla volta scorsa.
È entrato Giannotta, in più rispetto a prima, poi mancano Pala, Greco, Giordano.
Immediata esecutività.
Chi è favorevole alzi la mano.
All’unanimità, quindi come prima.
Adesso passiamo a una serie di debiti fuori bilancio. Se riusciamo a essere compatti e ad andare avanti con lo stesso numero e con le stesse… Non ce la facciamo, va bene.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
I punti dall’11 al 23 sono riconoscimenti di debiti fuori bilancio ai sensi del 194, lettera a), da sentenze esecutive. Sono stati naturalmente già approvati in Commissione col parere favorevole del Collegio dei Revisori.
Trattandosi di sentenze esecutive, chiedo ai Consiglieri in Aula, indipendentemente dal voto sul provvedimento, di sostenerci con l’immediata eseguibilità, in modo da dare subito esecuzione.
Vi ringrazio.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Prego, Consigliere Congedo.
Speaker : CONSIGLIERE CONGEDO:
Grazie, Presidente. Molto brevemente per dire, essendomi consultato con i colleghi, che aderiamo all’invito del Sindaco di approvare l’immediata esecutività per consentire l’approvazione immediata dei debiti fuori bilancio.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Congedo.
Quindi, la n. 11...
Prego, Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Sì, anche io aderisco all’invito, tranne una. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Ce lo dice adesso o ce lo dirà dopo a sorpresa?
Numero 11: Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente dal decreto di liquidazione CTU numero 8138/2019.
Prego, Consigliere. Sta già votando.
Allora possiamo procedere alla votazione.
Chi è favorevole alzi la mano. Quindi, Consigliere Baglivo, lei non sta votando a questa.
16 favorevoli. Abbassate le mani.
Chi è contrario alzi la mano. 4 contrari, che sono Pala, che è rientrato, Tramacere, Congedo, Pasquino.
Chi si astiene? Baglivo.
Gli assenti sono Greco e Giordano.
Presenti 21. Perfetto.
Per l’immediata esecutività.
Chi è favorevole?
All’unanimità.
Numero 12: Riconoscimento debito fuori bilancio riveniente da sentenze esecutive anno 2020 – sentenza Tribunale di Lecce n. 46/2020.
Non ci sono interventi e non ci sono dichiarazioni di voto.
Procediamo a questo punto alla votazione.
Chi è favorevole alzi la mano. 16 favorevoli. Abbassate la mano.
Chi è contrario alzi la mano. 4 contrari, che sono Pala, Tramacere, Pasquino e Congedo.
Astenuto il Consigliere Baglivo.
Gli assenti sono sempre… Siamo sempre nella solita formazione. Perfetto.
Adesso passiamo all’immediata esecutività per alzata di mano.
Chi è favorevole alzi la mano. Siamo tutti favorevoli.
All’unanimità.
Numero 13: Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente dalla sentenza del Giudice di Pace di Lecce 561/2020.
Procediamo, visto che non ci sono richieste, alla votazione.
Chi è favorevole alzi la mano. 16 favorevoli. Abbassate la mano.
Chi è contrario alzi la mano. 3 contrari, che sono Tramacere, Pasquino e Congedo.
Chi si astiene? Baglivo.
Pala è assente, oltre a Greco. Pala entra ed esce, è un continuo. Baglivo astenuto.
Immediata esecutività per alzata di mano.
17, anzi 20. Non hanno alzato la mano ma sono favorevoli.
20, eccetto Pala che non c’era prima e non ha votato neanche adesso.
Numero 14: Riconoscimento debito fuori bilancio riveniente da sentenze esecutive anno 2020 – sentenza Tribunale di Lecce 916/2020.
Passiamo alla votazione, se non ci sono richieste.
Chi è favorevole alzi la mano. 15 favorevoli.
Chi è contrario alzi la mano. 4 contrari, che sono Pala, Tramacere, Pasquino, Congedo.
Chi si astiene? Baglivo.
Assenti, c’è Povero in più perché non ha alzato la mano. Consigliera Povero, come ha votato?
Favorevole. Perfetto. Sono 16, allora.
Se uno non alza la mano io poi dovrei ripassare per chiedergli se ha votato o meno. Questo è il problema. So che magari vi distraete. 21.
Immediata esecutività.
Prego, alzata di mano. Chi è favorevole? Consigliere Pala, deve essere più reattivo, lei forse è il più giovane Consigliere.
Va bene, all’unanimità.
Consigliere Baglivo, anche lei è favorevole. 21 favorevoli.
Numero 15: Sentenza Tribunale di Lecce 360 del 2020.
Procediamo alla votazione.
Chi è favorevole alzi la mano. Sono 16 favorevoli.
Chi è contrario alzi la mano. Consigliere De Matteis, si può abbassare. Chi è contrario alzi la mano. 3 contrari. Dovrò studiare il regolamento per vedere se c’è qualche punizione, sanzione, per lei Consigliere Pala. Quindi, 4: Pala, Tramacere, Pasquino e Congedo.
Chi si astiene? Baglivo.
Adesso votiamo per l’immediata esecutività.
Chi è favorevole? Consigliere Mola e Consigliere Della Giorgia siete favorevoli? Siamo tutti favorevoli. 21.
Numero 16: Sentenza Giudice di Pace di Lecce 1413 del 2020.
Per alzata di mano.
Chi è favorevole alzi la mano. 16 favorevoli. Abbassate la mano.
Chi è contrario alzi la mano. 4 contrari. Sono gli stessi di prima, cioè Pala, Tramacere, Congedo, Pasquino.
Un astenuto, Consigliere Baglivo.
Per l’immediata esecutività, per alzata di mano.
Chi è favorevole? Tutti favorevoli. 21.
Numero 17: Sentenza del TAR Lecce n. 511 del 2020.
Se non ci sono richieste, procediamo al voto per alzata di mano.
Chi è favorevole alzi la mano. 16 favorevoli. Abbassate la mano.
Chi è contrario alzi la mano. 4 contrari: Paola, Tramacere, Pasquino, Congedo.
Un astenuto, Consigliere Baglivo.
Per l’immediata esecutività, per alzata di mano.
Chi è favorevole? Siamo tutti favorevoli. Il Consigliere Baglivo è favorevole, quindi dovevano essere 21. Manca qualcuno, no. È uscito il Consigliere Patti, però ha votato. 21.
Numero 18: Debito fuori bilancio, sentenza Tribunale di Lecce 606 del 2020.
Per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano. 16 favorevoli. Abbassate la mano.
Chi è contrario alzi la mano. 4, sono sempre Pala, Tramacere, Pasquino, Congedo.
Un astenuto, Consigliere Baglivo.
Per l’immediata esecutività, per alzata di mano.
Chi è favorevole? All’unanimità. Quindi 21.
Numero 19: Sentenza 940/2020 Tribunale di Lecce.
Chi è favorevole alzi la mano. 16 favorevoli. Abbassate la mano.
Chi è contrario alzi la mano. 4, sempre i soliti Pala, Pasquino, Tramacere, Congedo.
Chi si astiene? Baglivo. Baglivo ancora non ci ha svelato qual è il…
Per l’immediata esecutività.
Chi è favorevole alzi la mano. Siamo tutti favorevoli, 21.
Numero 20: Sentenza 613/2020 del Giudice di Pace di Lecce.
Chi è favorevole alzi la mano. 16 favorevoli. Abbassate la mano.
Chi è contrario alzi la mano. 4, presumo, quindi Pala, Tramacere, Pasquino, Congedo.
Si astiene il Consigliere Baglivo.
Per l’immediata esecutività, per alzata di mano. Siamo tutti quanti favorevoli.
All’unanimità, 21.
Numero 21: Riconoscimento debito fuori bilancio decreto di liquidazione CTU in favore dell’ingegnere Toma.
Chi è favorevole alzi la mano. 16 favorevoli. Abbassate la mano.
Adesso i contrari, sono 4. Siamo 5 contrari, in più si aggiunge il Consigliere Greco rispetto ai soliti, quindi sono Pala, Greco, Pasquino, Tramacere, Congedo.
Si astiene il Consigliere Baglivo. Con questo suspense, questo giallo…
Quindi 22, perché c’è anche il Consigliere Greco.
Per l’immediata esecutività, per alzata di mano.
Chi è favorevole. Consigliere Greco, lei è favorevole? Siamo tutti favorevoli, 22.
Passiamo al numero 22: Sentenze esecutive Polizia locale e Protezione civile, anni 2019 e pregressi.
Chi è favorevole alzi la mano.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Presidente, posso?
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, come no! Consigliere Baglivo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Mi rendo conto che i debiti fuori bilancio sono qualcosa che tutte le Amministrazioni devono subire, ma questo è un pugno negli occhi – tutti e due, così non si vede più – perché è un debito fuori bilancio che proviene da sentenze datate, fino al 2012 (la più vecchia credo che sia del 2012), dove il Comune viene condannato a pagare un corposo quantitativo di interessi. Ora, mi rendo conto che è giusto ottemperare al disposto delle sentenze, non si discute su questo. Però, in questo caso, probabilmente, un’attenzione maggiore dell’Amministrazione avrebbe risparmiato delle spese aggiuntive al Comune.
Ecco perché voterò in maniera contraria. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Prego, Consigliere Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Grazie, Presidente. Obiettivamente affrontare questo debito fuori bilancio anche in Commissione non è stato semplice, perché, se non erro (vado a memoria), l’Ente sosterrà spese legali ma soprattutto interessi per circa 26 mila euro, per sentenze molto risalenti (2012, 2013). Obiettivamente abbiamo cercato di chiarire per quale ragione si è creato.
Il voto per responsabilità politica, naturalmente, responsabilità politica e continuità amministrativa, è favorevole, con l’auspicio che eventi di questo tipo non si verifichino più. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Patti.
Consigliere Giannotta, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Grazie, Presidente. Su questo argomento la Commissione, appunto fino a quando l’ho presieduta io, aveva finanche deliberato l’attivazione di un gruppo di lavoro per la ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio, lettera a), quindi rispetto ai quali veniva emessa una sentenza esecutiva, che comunque erano legati a eventuali inerzie o in qualche modo a responsabilità da parte dell’Amministrazione.
Era un gruppo di lavoro che avrebbe dovuto lavorare da fine giugno fino ai primi 20 giorni di luglio. Poi la mia impossibilità personale di svolgere attività, come lei Presidente sa da una nota che le ho inviato, legata alla mia impossibilità a essere fisicamente presente nelle Commissioni, ha fatto sì che il gruppo di lavoro non si potesse convocare e riunire. L’auspicio è che, nel momento in cui si risolverà il problema della Commissione mista, si possa attivare tutto il lavoro che era necessario fare. Bene, questo è un aspetto che è stato più volte – e non solo per la Polizia municipale, anche su altri settori – affrontato come necessità da parte di questa Amministrazione (di questa maggioranza anche, perché è stato votato all’unanimità, ma la maggioranza espresse estremo favore per l’attivazione di questo gruppo lavoro) di andare a fare un monitoraggio di quelle che sono le responsabilità.
Personalmente non posso esimermi dall’approvare questo debito, anche perché c’è una sentenza esecutiva, quindi è in linea con quello che… Personalmente credo che davanti a un provvedimento del giudice un amministratore non possa esimersi dal votare a favore e riconoscere quelli che sono debiti che purtroppo altre Amministrazioni hanno determinato e che noi oggi, in qualità di amministratori, dobbiamo purtroppo riconoscere, perché la legge ci dice questo.
Fermo restando questo appunto di un mio voto favorevole, ritengo che le motivazioni esposte dal Consigliere Baglivo siano anche le mie motivazioni, cioè la necessità di individuare quelle che sono le responsabilità e cercare di capire le motivazioni che hanno condotto all’emanazione di questo provvedimento o perché c’è stata inerzia o perché ci sono stati ritardi.
Dopodiché, credo che l’Amministrazione abbia la responsabilità di andare a capire e, una volta capite le motivazioni, di valutare le stesse motivazioni. Del resto, un cambio di passo lo si ha quando chi ha la responsabilità politica e chi ha la responsabile amministrativa seguono una direzione di bene per la comunità e di fare tutto ciò che è necessario affinché si possano evitare al massimo i danni che si possono arrecare alla comunità. Questo è un danno che qualcuno ha arrecato alla nostra comunità.
Ripeto, voterò a favore, ma con la riserva di cercare di dare un contributo rispetto a circostanze che possano essere condizioni di miglioramento rispetto a quello che si è determinato nel passato e, come tale, ripeto, mi attiverò non appena sarò nelle condizioni di poter attivare il gruppo di lavoro. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giannotta. Se non ci sono altri interventi, dichiarazioni di voto? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. Naturalmente non posso che sottoscrivere le valutazioni di perplessità o di disagio dei consiglieri rispetto al riconoscimento di questo debito. D’altra parte, vorrei che condividessimo insieme l’obiettivo di aver, anche su questo capitolo, scritto una parola fine, poiché queste sono vicende che si trascinavano da tanti anni.
Per continuità amministrativa ma anche per senso di responsabilità adesso noi chiudiamo questo contenzioso che da anni si trascina con l’ex custodia giudiziaria, che non lavora più da tempo per l’Ente, quindi era giusto mettere una pietra tombale. Ce ne assumiamo la responsabilità, ma questo va a beneficio di tutti, di noi che oggi siamo qui e di chi verrà anche dopo di noi. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco. A questo punto possiamo procedere alla votazione.
Chi è favorevole alzi la mano. Il Consigliere Congedo non è favorevole. 16 favorevoli. Abbassate la mano. Chi è contrario alzi la mano? 7 contrari (Anguilla Giordano, Baglivo, Pasquino, Greco, Pala, Tramacere, Congedo). Astenuti? Nessuno.
Votiamo l’immediata esecutività per alzata di mano. Chi è favorevole? Siamo tutti a favore tranne naturalmente il Consigliere Baglivo che è contrario. Siamo 20. Alcuni sono usciti, quindi non li riesco più a contare.
I voti favorevoli sono gli stessi. Per i voti contrari sono usciti e non riusciamo più adesso…
Quindi, ci siamo. Tutti favorevoli tranne il consigliere Baglivo.
Numero 23: liquidazione sentenza giudice di pace di Lecce n. 7443.
Se non ci sono interventi o dichiarazioni di voto, votiamo. Chi è favorevole alzi la mano. 16 favorevoli. Il Consigliere Nuzzaci è favorevole. Chi è contrario alzi la mano. 4 contrari. Il Consigliere Congedo e il Consigliere Tramacere sono contrari. Sono 6 i contrari, 7 contrari e 1 astenuto.
I contrari sono: Congedo, Tramacere, Pala, Greco, Pasquino e Anguilla Giordano. Sono 6 contrari e 1 astenuto (Baglivo).
Votiamo l’immediata esecutività per alzata di mano. Chi è favorevole? All’unanimità. Gli stessi Consiglieri, che sono 23.
Abbiamo finito con i debiti fuori bilancio e passiamo alle mozioni.
La prima mozione è a firma del Consigliere Scorrano, Consigliere comunale della Lista Civica Adriana Poli Bortone.
Se non c’è nessuno della lista, a questo punto…
Ce lo siamo chiesti, ma ancora è presto.
Questa mozione è sul 5G. Il Consigliere Scorrano non c’è. Si lamentava un po’ di tempo fa, però, evidentemente, non è più d’attualità.
Passiamo al punto n. 26, che è la mozione a firma del Consigliere Giorgio Pala.
Lo invitiamo, a questo punto, a esporci il contenuto della mozione.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Grazie, Presidente. Grazie, Sindaco.
Colleghi Consiglieri, la mozione è firmata anche dal Consigliere Greco che probabilmente vorrà intervenire dopo.
Il discorso è semplice e cercherò di non dilungarmi. Mi rivolgo a voi non come Consiglieri di centrodestra, centrosinistra, civici, 5 Stelle o altro, ma mi rivolgo a voi come amministratori di questa città, al di là delle differenze politiche, che spesso ci fanno fare un gioco delle parti a volte utile, a volte, come in questo caso, poco utile.
Ciò che è accaduto in questa città circa due mesi fa è stato soltanto l’ennesimo episodio di sangue su una strada come viale Giovanni Paolo II che dal 1995 a oggi, quindi da quando è stata riammodernata così come la vediamo, è stata macchiata più volte da incidenti stradali che hanno causato la morte di persone.
Percorrere oggi quella strada, purtroppo, in un tratto in particolare, è quasi come percorrere un cimitero a cielo aperto. Solo in un tratto vi sono quatto o cinque vasi di fiori agli angoli della strada collocati ormai da anni.
Dopo ciò che è successo il 14 giugno, sulla spinta anche emotiva di una politica che deve dare risposte ai cittadini e che spesso non fa bene il suo ruolo, perché evidentemente questa è una presa di responsabilità di tutti quanti noi, se quella strada non è stata sistemata negli ultimi anni è perché, evidentemente, la politica, tutta, di qualsiasi colore politico sia, non ha dato le giuste risposte ai cittadini, non ha ascoltato le critiche, le segnalazioni di tanti cittadini, compreso me, anche io ne ho ricevute tantissime, per mettere in sicurezza una strada che, purtroppo, diventa quasi una pista per le automobili.
Essendoci pochi, se non zero, mezzi che possono diminuire o rallentare la velocità in qualsiasi modo possibile, poi vedremo come, la strada diventa una pista che, sostanzialmente, consente a tutti gli automobilisti di superare il limite dei 50 chilometri orari che è previsto in quella via, arrivando a velocità spesso raddoppiate.
Quanto è successo circa due mesi fa, con il decesso di una ragazzina, ripeto, è solo l’ultimo di una lunga serie negli ultimi venticinque anni, deve suonare come un definitivo campanello d’allarme per noi politici, per noi amministratori, che abbiamo a cuore l’interesse della polis. È insito nella parola “politica”. Propongo, senza fare una critica a questa o alle precedenti Amministrazioni, con spirito interamente costruttivo, che la politica per una volta dia l’esempio.
È giusto mettere in sicurezza quella strada. Senza mettere paletti, la mia mozione è una mozione abbastanza aperta. Si parla di attraversamenti pedonali rialzati, si propongono dei dossi che possono essere i cosiddetti dossi artificiali che sono previsti dall’articolo 179 del regolamento d’attuazione del Codice della strada oppure ci possono essere anche dei dossi acustici, quelli rumorosi sostanzialmente, che non sono vietati nelle strade come quella di cui si tratta.
L’utilizzo di un photored a quell’incrocio, a quel maledetto incrocio, potrebbe smuovere le coscienze di chi corre con la macchina a evitare di farlo. È una mozione aperta. Non si chiede all’Amministrazione una cosa nello specifico, però si chiede, dando un tempo, quindici giorni, di metterla in sicurezza quanto prima. Non si chiede di fare una rotatoria, che potrebbe essere un intervento giudicato troppo oneroso per un periodo negativo per le casse comunali, si chiede di metterla in sicurezza quanto prima con attraversamenti pedonali rialzati oppure dossi artificiali oppure dossi rumorosi, sicuramente con un photored. Vi chiedo, votando questa mozione, di mettervi una mano sul cuore e di ragionare secondo coscienza. Non è assolutamente un discorso di parti politiche, e l’ho detto in premessa.
Spero che questa mozione possa essere accolta. Spero di non essermi dilungato più di tanto, però il senso di questa azione che la politica deve fare, perché oltre ai post strappalacrime che più di qualcuno di noi può aver fatto, giustamente, dato il momento, oggi come amministratori abbiamo il dovere di dare l’esempio, di dare risposte ai cittadini.
Spero che potremo farlo all’unanimità fra pochi secondi.
Grazie a tutti. Non so se il Consigliere Greco, che firma la mozione, vuole dire qualcosa.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pala, per aver aperto la discussione.
Consigliere Molendini, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Grazie, Presidente.
Concordo con lo spirito della mozione del collega Giorgio Pala. Credo che sia una proposta che non può essere divisiva, perché è di buonsenso, è ragionevole.
È un’arteria… È evidente che ci sono molte strade nella città che determinano situazioni di pericolo per le loro caratteristiche su cui tempo per tempo si potrà intervenire, però quella è un’arteria così importante per dimensioni e modalità di percorrenza che determinano anche alte velocità dei veicoli in transito che ha in sé un’intrinseca pericolosità.
La ritenga una richiesta corretta alla quale sicuramente aderisco. Per quanto mi riguarda, sentiremo ovviamente il Governo, però credo che l’unico elemento forse di difficoltà possa essere nel corpo della mozione il riferimento dei quindici giorni, perché mi sembra un termine stringente.
Sono del parere anch’io che non solo bisogna intervenire, ma bisogna farlo nei termini più solleciti possibili consentiti dalla disponibilità finanziaria e della programmabilità dell’operazione dal punto di vista finanziario. Sulla sostanza e sulla necessità di farlo sono completamente d’accordo e quindi preannuncio anche il nostro voto favorevole di Gruppo, oltre che il mio.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Molendini.
Consigliere Borgia, prego. Poi, il Consigliere Mola e la Consigliera Povero.
Speaker : CONSIGLIERE BORGIA:
Presidente, grazie.
Naturalmente non può che trovarmi assolutamente favorevole Giorgio anche perché proprio nel 2016, se non sbaglio, può essere che sto sbagliando l’anno, massimo 2015, io proposi all’Aula una mozione simile proprio quando fu inaugurato il Parco dei bambini che è in Viale Giovanni Paolo II.
Quella mozione, purtroppo, non ha avuto alcun seguito, nel senso che l’Amministrazione di allora non ha ritenuto di dare seguito a quella stessa mozione, che praticamente ricalca quella presentata oggi dal Consigliere Pala. Mi dispiace che in quella circostanza non ci fu l’unanimità del consenso in Aula. Naturalmente, questo è un mio disappunto personale.
Questa cosa risale già a tanto tempo fa e spero, come ha chiesto Giorgio, che questa volta l’Amministrazione metta in pratica non solo poi in quella strada, ricordando le varie zone di quella strada che è lunghissima, che arriva dal Centrum sino allo stadio, praticamente, non solo i dossi, ma dove è possibile creare anche delle zone artificiali non in muratura, credo che sarà difficile per problemi economici, dei piccoli rondò, così come avviene in tante altre città, dove il rondò porta comunque a un rallentamento insieme ad altre cose, che possono essere il photored e altre situazioni.
Mi dispiace sottolineare che nel 2016 o 2015, quando è stata presentata questa stessa mozione, non è stato dato poi seguito ad alcunché. Ripeto, la mia mozione era centrata sulla zona di Viale Giovanni Paolo II dove c’è il parco dei bambini, proprio in considerazione che è un parco frequentato da giovanissime persone con i loro genitori.
Ancora più prudenza bisogna mettere in quella zona, anche perché è la parte terminale di una strada che arriva poi verso il centro. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Borgia.
Consigliere Mola, prego.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Concordo con lo spirito della mozione, che ovviamente vuole impegnare l’Amministrazione a fare di più affinché si riduca l’incidentalità sulle strade, però io temo una cosa, temo che possa passare il principio o la convinzione che se accade un incidente, sia esso grave o meno grave, è colpa della città, dell’Amministrazione, delle strade, perché qualcosa non funziona in questo senso.
Principalmente noi dobbiamo chiarire che quando accade qualcosa è perché non si rispetta il Codice della strada, perché esiste una segnaletica di limiti di velocità, perché esistono delle indicazioni chiare che gli utenti dovrebbero rispettare. Temo una cosa di questa mozione, e cioè dove dice – aspettate che riapro il file – al “considerato che”, al terzo comma, “l’Amministrazione comunale di Lecce non ha compiti giudiziari o di accertamento dei fatti accaduti, ma ha obblighi politici nel dare le giuste risposte ai cittadini affinché non avvenga mai più una simile tragedia”. Sembrerebbe che sia compito e merito dell’Amministrazione impedire che accadano queste tragedie.
Le tragedie accadono, e continueranno ad accadere, io spero sempre di meno, per una serie di motivi. Modificherei questa parte, Giorgio, proprio per comprendere quello che l’Amministrazione può fare. L’Amministrazione può fare questo: mettere dei dissuasori, migliorare la segnaletica, migliorare il semaforo affinché i cittadini rispettino il Codice della strada.
La finalità deve essere questa.
La mia proposta di emendamento, che propongo al Consigliere Pala è questa: al paragrafo, quello che ho detto prima, dopo “obblighi politici”, dopo “l’Amministrazione ha obblighi politici” sostituire la frase in questo modo “obblighi politici di rendere le strade cittadine sempre più sicure favorendo il rispetto del Codice della strada e della segnaletica, diminuendo così l’incidentalità”, che è poi quello che chiedi dopo.
Infatti, tu chiedi dopo i dossi, chiedi dopo il semaforo. Penso che in questo modo noi specifichiamo che il nostro compito è quello di migliorare la segnaletica e dissuadere dal non rispettare il Codice della strada. Altrimenti, sembrerebbe che poi noi possiamo addirittura eliminare interamente l’incidentalità e fare in modo che le tragedie non accadano più.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Mola.
Consigliera Povero, prego.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Grazie, Presidente.
Il tema della sicurezza è un tema che è stato trattato in diverse Commissioni: Commissione Urbanistica, Commissione congiunta Urbanistica e Traffico alla presenza del Comandante dei Vigili Urbani. È stata posta anche nella Commissione Lavori Pubblici. Perché dico questo? Perché condivido lo spirito della mozione del Consigliere Pala. Noi, però, dobbiamo avere un’idea legata alla sicurezza stradale, che è vero in parte è dovuta ad una carenza di educazione stradale, ed è una responsabilità dei cittadini, però, probabilmente, occorre un impegno maggiore da parte nostra che deve essere legato sia alla segnaletica sia alla riduzione della velocità, ma io aggiungo anche al Piano del verde, perché ci sono delle situazioni in cui la visibilità, soprattutto in alcuni incroci, diventa un po’ a rischio e quindi non consente di avere una visuale.
Abbiamo diversi settori che, insieme, devono contribuire a questo. Per cui, il nostro Gruppo voterà a favore della mozione, con l’auspicio che non diventi solamente la soluzione di una strada a rischio con l’installazione dei dossi, ma con l’auspicio che una maggiore attenzione da parte dei settori che, ripeto, contribuiscono alla sicurezza ci possa portare ad avere una città più sicura.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliera Povero. Consigliera Orlando, prego.
Speaker : CONSIGLIERE ORLANDO:
Grazie, Presidente.
Solo per anticipare il voto favorevole, perché anch’io, come i colleghi Consiglieri che mi hanno preceduta, condivido lo spirito di questa mozione che, come ha sottolineato lo stesso Consigliere Pala, è uno spirito costruttivo. Dunque, in casi come questo le divisioni servono a ben poco.
Esprimo, lo anticipo, il voto favorevole.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliera Orlando.
Consigliere Patti, prego.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Grazie, Presidente.
Ferma restando la condivisione dello spirito della mozione già sapientemente espresso dal Consigliere Molendini, sono molto d’accordo su quanto diceva il Consigliere Mola qualche minuto fa.
Per cui, invito il proponente a correggere in tal senso la mozione per due ordini di ragioni. La prima perché, come è stato detto giustamente, quando c’è un sinistro non è colpa dell’Amministrazione comunale, ma è perché ci sono delle norme che non vengono rispettate.
In secondo luogo, a me piacerebbe anche rilanciare. Quando sento “photored” ricordo quando c’era il photored su quella strada. Siamo stati degli anticipatori dell’effetto San Cesario, in cui arrivavano le sanzioni, il Presidente Mignone lo sa perché faceva l’avvocato e si sarà misurato sicuramente…
Speaker : PRESIDENTE:
Anche adesso lo faccio, però. Non ho abbandonato l’attività!
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Semel et semper, allora, una volta e sempre.
Arrivavano perché si passava da una corsia differente. Mi permetto di chiedere e di ascoltare l’Assessore De Matteis se più che un photored non sia il caso di programmare anche una rotatoria, se è possibile, o se il photored possa essere una soluzione nel breve periodo e la rotatoria subito dopo.
Il fatto che quella strada vada migliorata nella sua percorribilità è un fatto, e lo dimostra il fatto che lo condividiamo tutti, che si possa intervenire anche in maniera diversa dagli strumenti di elevazione di sanzioni è un altro fatto e già i cittadini sono sufficientemente vessati da questo punto di vista. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Patti.
Consigliere Giannotta, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Grazie, Presidente.
Ho visto che il Consigliere Pala ha depositato un foglio, ha consegnato un foglio. Ha recepito l’emendamento del Consigliere Mola? Era su quello il mio intervento. Lo spirito lo condivido pienamente, ma la responsabilità politica ha, è vero, un perimetro ampio, ma includere dentro tutto mi sembra complicato, finanche la volontà al rispetto delle regole da parte di ogni singolo cittadino.
Chiederei al Consigliere di adeguare la sua mozione con quanto predisposto con l’emendamento del Consigliere Mola. Il fatto che abbia visto il foglio nelle sue mani, immagino, che sia avvenuto un qualcosa di questo tipo. Per cui, mi taccio qui.
Comunque, il mio voto è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giannotta.
Consigliere Baglivo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Lo spirito della mozione non può che essere condivisibile, però mi permetto di far notare, come già è stato fatto, che in effetti è il mancato rispetto delle regole del Codice della strada che porta anche a queste tragedie.
Questo non esime l’Amministrazione, però, dal dover fare il possibile per far consentire ai cittadini di rispettare quelle regole e anche dissuaderli dall’andare a infrangerle.
Per cui, limitare questa mozione a una sola strada, anche se importante, e anche se ovviamente prende spunto da un fatto di cronaca, mi sembra veramente limitativo, anche perché Lecce ha tante strade, soprattutto quelle con lunghi rettilinei che si prestano a essere percorsi a velocità estremamente sostenute.
Se non ci fossero i semafori in Viale degli Studenti, per esempio…
Detto questo, so che l’Assessore al traffico sta pensando di aumentare, di estendere le zone 30. È chiaro che un’estensione delle zone 30 in città comporterà una riduzione della velocità e immagino anche una riduzione consensuale dell’incidentalità nella città. Mi piacerebbe se alla mozione fosse aggiunto oltre al viale indicato anche tutte le strade con analoghe caratteristiche, senza stare a indicarle, perché è importante mettere dei limitatori ovunque, è importante ricordare all’automobilista, al motociclista, al ciclista distratto che quella è una strada che va percorsa a bassa velocità e con sicurezza. Quindi, se fosse possibile, aggiungerei questa piccola frase alla mozione.
Invito il Consigliere Pala a pensarlo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Non ci sono altri interventi. Il Consigliere Pala ha predisposto un emendamento alla mozione, che vi leggo: “Si aggiunga “dopo una simile tragedia”, quindi dopo l’ultimo punto del “considerato che”, la seguente frase “e di rendere le strade cittadine sempre più sicure favorendo il rispetto del Codice della strada e della segnaletica diminuendo così l’incidentalità”.
Questo è l’emendamento.
Chiedo al Governo… Non so se l’Assessore vuole intervenire sulla mozione così come emendata, penso di comune accordo anche con il Consigliere Mola.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Grazie al Consigliere Pala per questa mozione della quale noi tutti avremmo fatto sicuramente a meno, perché è innegabile che una tragedia del genere non può che scuotere tutta la comunità.
Personalmente, l’ho avvertita con un forte senso di responsabilità per la delega di mia competenza. Abbiamo, purtroppo, in città diverse situazioni di pericolosità che si trascinano da anni e stiamo lavorando per monitorare tutte queste situazioni, perché molto spesso il cittadino quando vede delle azioni che possono essere la mozione presentata oggi o i provvedimenti legati successivamente, interpreta queste azioni come consequenziali ad eventi purtroppo drammatici.
Noi vorremmo intervenire tempestivamente prima che accadessero e, ripeto, di zone monitorate con difficoltà alla viabilità, ad alto scorrimento ce ne sono innumerevoli. Naturalmente, quando è accaduto il fatto abbiamo effettuato dei sopralluoghi, abbiamo monitorato tutta la situazione per cercare di comprendere quale potesse essere la soluzione migliore da attuare in tempi veloci, che naturalmente non possono essere i quindici giorni indicati nella mozione perché qualsiasi provvedimento andremo ad adottare sarà sicuramente più lungo.
Nella mozione leggo alcuni suggerimenti su quelle che potrebbero essere delle soluzioni che vanno dai dossi artificiali ai rallentatori acustici, al photored.
Noi abbiamo analizzato tutti quelli che possono essere i pro e i contro di determinati provvedimenti. Abbiamo anche un parere tecnico da parte del dirigente, perché alcune decisioni eventualmente dovrebbero scontare anche il nulla osta di altri enti tipo, ad esempio, per il photored, un parere della Prefettura piuttosto che per i dossi o attraversamenti pedonali rialzati il parere di altri enti tipo Polizia stradale, 118. Con questo non dico che non si possano fare, però non è esclusiva nostra pertinenza.
I dissuasori acustici molto spesso… Sul photored vorrei anche aggiungere un mio personale parere. Il photored sicuramente è uno strumento sanzionatorio che può essere un ottimo deterrente per chi ne è a conoscenza. Molto spesso le infrazioni vengono fatte perché si percorre ad alta velocità non vedendo che c’è un photored, quindi forse non risolveremo propriamente il problema.
Il discorso della rotatoria può essere una strada assolutamente percorribile, ma in quel tratto di strada ne abbiamo una cento metri prima. In realtà, la vera pericolosità di quel passaggio è la svolta a sinistra: quello spartitraffico dovrebbe essere chiuso, qualora quel comparto avesse avuto un’altra via d’accesso, che ad oggi non c’è. Quindi, andare a chiudere quello spartitraffico sposterebbe il problema, con maggiore pericolosità, cento metri più avanti, prima dell’immissione sul ponte.
Nell’analisi che abbiamo fatto – peraltro, abbiamo anche chiesto un preventivo –realizzare eventualmente un impianto semaforico, secondo noi, potrebbe anche essere a medio-lungo termine una soluzione definitiva, perché non solo garantirebbe l’accesso in Via Rapolla, ma anche l’uscita dei mezzi da Via Rapolla in sicurezza. Del resto, è bene ricordare che l’incidente è accaduto in ingresso, ma anche l’uscita è altrettanto pericolosa. Per questo motivo abbiamo chiesto a SGM un preventivo per lo spostamento di un impianto semaforico dismesso, in realtà poco utilizzato, che è quello posizionato sul famoso incrocio del bar “Rosso e Nero”, che si potrebbe naturalmente spostare in quella zona. Questo consentirebbe, secondo il parere mio e degli uffici, una soluzione definitiva.
Nell’immediato, abbiamo anche chiesto di poter installare dei dissuasori ottici, con dei lampeggianti e delle tabelle per gli attraversamenti pedonali, perché molto spesso i cittadini, da una parte, giustamente chiedono interventi ma, dall’altra, poi si rendono conto che alcuni interventi richiesti di fatto peggiorano la loro vivibilità quotidiana. Penso ai dissuasori acustici, che molto spesso nelle zone di centro urbano arrecano non poco fastidio nelle ore notturne.
Concludo dicendo che naturalmente siamo favorevoli all’approvazione di questa mozione. Ripeto, l’unica cosa che chiedo al Consigliere Pala è di modificare il tempo dei quindici giorni, perché oggettivamente non è attuabile. Per il resto, con profondo dispiacere per l’accaduto, il Governo esprime parere favorevole.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore De Matteis.
Consigliere Pala, lei accoglie…
Sì, lo deve scrivere. Riguarda i tempi.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Okay, adesso faccio un ulteriore emendamento. Diciamo che sostituisco i “15 giorni” con “il prima possibile”, se anche il Consigliere Greco è d’accordo. Poi ne parliamo. Ora capiamo come modificare. Intanto vorrei intervenire su altre cose che mi sono scritto nel frattempo, poi ci arriviamo su questo.
Per quanto riguarda il discorso della tempistica, i quindici giorni possono essere ritenuti una tempistica breve, però l’intervento va fatto, e anche in tempi ragionevoli, perché, come ha anche detto il consigliere Borgia citando una sua esperienza purtroppo negativa, la mozione non deve rimanere lettera morta, la mozione deve essere propedeutica a fare l’intervento il prima possibile, altrimenti non serve. Di conseguenza, io ho già depositato l’emendamento accogliendo i suggerimenti dei Consiglieri Mola e Baglivo, ora concordo con il Consigliere Greco come emendare il discorso della tempistica.
Riguardo al semaforo, rispondo anche su questo. Assessore, il semaforo va benissimo, però da solo non basta. Il problema è anche che su quella strada si corre un po’ troppo, al di là dell’incrocio con Via Rapolla. Quindi, la mozione è aperta e offre una pletora di soluzioni diverse. Nessuno vuole essere attaccato eccessivamente a questa soluzione piuttosto che a quella. Sono proposte tantissime soluzioni. L’importante è che il Governo cittadino attui quello che la mozione dice. Purtroppo c’è stata una tendenza, ripeto, abbiamo ascoltato il Consigliere Borgia, a non attuare le mozioni, cerchiamo di invertire questa tendenza, visto quanto è importante il fatto di cui si tratta.
Ora, un attimo, con il collega Greco vedo questo discorso dell’ulteriore emendamento. Poi per me va bene tutto il resto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pala.
Si tenga presente che, comunque, è previsto che nella Commissione di Controllo e Garanzia ci sia la verifica dell’attuazione delle mozioni. Quindi, c’è lo strumento per poterlo verificare.
A questo punto prepari l’emendamento. Allora aspettiamo lei, Consigliere Pala. Per favore, Consiglieri, in fondo.
Prego.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Ho parlato con il collega Greco, che è cofirmatario della mozione, e non c’è intenzione di cambiare la tempistica, perché comunque l’ideale è che entro quindici giorni siano iniziati dei lavori “propedeutici a”. Condividiamo quanto ha detto l’Assessore che tutte le modifiche non possono essere fatte in quindici giorni perché mancano i tempi tecnici, perfetto. Però, visto che si vuole dare un segnale alla città, noi riteniamo che entro quindici giorni possano iniziare dei lavori di sistemazione. È un termine ragionevole, non foss’altro anche per dividere una strada dall’altra, una carreggiata dall’altra, come ha detto l’Assessore. L’importante è che entro quindici giorni si avvii un iter, e l’iter, Assessore, può anche essere un provvedimento del dirigente. Non è che significa che entro quindici giorni la strada deve essere completata. Non stiamo chiedendo questo. Stiamo chiedendo che entro quindici giorni si inizino i lavori che la mozione chiede. Tutto qui. Per il resto non ci sono problemi. Non si chiede che entro quindici giorni sia tutto realizzato. Penso che questo sia ragionevole.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene, Consigliere Pala, è chiaro.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Consigliere Pala, chi amministra ha il dovere della serietà nel rapporto con la cittadinanza, a maggior ragione quando si affrontano argomenti che evocano situazioni drammatiche. Questo richiamo ai quindici giorni l’avremmo fatto anche se la mozione fosse stata discussa nei Consigli precedenti alla sua presenza, cosa che non è avvenuta. Questo perché io non intendo come Sindaco di questa Amministrazione prendere in giro nessuno e assumere impegni che non sono realisticamente in condizione di poter mantenere, a maggior ragione quando devo rispondere a un’emotività su un fatto dolorosissimo che ha colpito la nostra comunità.
Tutti gli interventi sono stati rivolti a condividerne lo spirito e ad assumere gli impegni, naturalmente ragionevoli rispetto alla complessità della questione. Nei giorni immediatamente successivi il lutto che ha colpito la città, io ho percorso Viale Giovanni Paolo II dall’altezza della rotatoria del Centrum sino all’incrocio in cui è avvenuto lo schianto, ed è una piccola passeggiata di dolore. Non so se lo sapete, ma se fate attenzione lungo l’asse ci sono almeno sei lapidi che ricordano altrettante persone scomparse su quell’arteria. In questi anni, lungo quella sede stradale, comunque le Amministrazioni che si sono succedute hanno lavorato per renderla più sicura. Gli interventi delle rotatorie che sono stati realizzati, prima quella del Centrum, poi quella che è stata successivamente posta all’altezza di Via Pistoia, le piste ciclabili che affrontano Viale Giovanni Paolo II, gli incroci semaforizzati, sono stati tutti interventi che le Amministrazioni, nel tempo, hanno garantito per rendere quella strada, che è a velocissima percorrenza, perché è un asse unico, più sicura. Ciononostante, questo non ha impedito che alcuni tragici incidenti si determinassero.
Lungo l’uscita di Via Rapolla c’è la richiesta di un intervento. Chiunque abbia avuto modo di attraversarla sa che uno degli elementi di rischio è l’arrivo da San Cataldo, perché la visuale di chi esce da Via Rapolla e di chi entra in Via Rapolla è largamente garantita, anche l’illuminazione della zona è garantita, il punto è che arrivano le macchine in velocità. Quindi, bisogna trovare il modo di poterle rallentare e stiamo ragionando sullo strumento più adeguato.
Io, in quindici giorni, questo intervento non riesco a farle e credo di avere rispetto della memoria di chi ha perduto le persone lì se non prendo impegni soltanto per il gusto di annunciarlo, ma a determinarmi perché questo intervento venga garantito nel più breve tempo possibile, come vi ha rappresentato l’Assessore De Matteis.
Quindi, con uno spirito assolutamente unitario, che è quello che hai manifestato in sede di illustrazione della mozione, quella cancellazione dei quindici giorni è veramente irrilevante. Mi sorprende che un ex Sindaco come Gianmaria Greco non colga l’elemento di assoluta irrilevanza rispetto alla questione. Se ritieni che ci sia grave inadempienza o negligenza dell’Amministrazione su questo argomento, Consigliere Greco, stai dimostrando di non avere nessuna vera attenzione sulla risoluzione del problema, perché insistere sui quindici giorni sembra voler essere un guanto di sfida come per dire “non siete capaci neanche di farlo in quindici giorni”. Io non credo che sia questo il modo di affrontare un argomento sul quale l’Amministrazione si sta fortemente impegnando.
Vi annuncio che l’obiettivo del redigendo Piano urbano della mobilità sostenibile è anche quello di inserire come piano attuativo quello che finora non è mai stato realizzato in città, ovverosia il Piano della incidentalità stradale, in modo da individuare tutti gli interventi che dovranno essere assicurati per rendere le nostre strade più sicure, perché questo sta diventando oggettivamente un elemento di forte criticità, come ci definiscono tutti i verbali e i report della Polizia stradale.
Quindi, l’invito che rivolgo al Consigliere Pala, che con toni così appassionati e accorati ha illustrato la mozione e che si è fatto carico di raccogliere centinaia di firme da parte di suoi coetanei e non immediatamente dopo il tragico incidente, è di porsi con questo spirito e di arrivare a una votazione unanime, che non deve restare naturalmente una mera dichiarazione di principio, ma l’innesco di un’azione tesa a realizzare l’intervento testé annunciato.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Consigliere Greco, da quello che capiamo, il Governo, quindi anche l’Assessore De Matteis, si stava già adoperando per risolvere o tentare di porre rimedio a questo problema.
Prego, Consigliere Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Grazie, Presidente.
Signor Sindaco, a lei sorprende che io non comprenda ai tempi dell’Amministrazione, ma io li comprendo benissimo. Siccome io li comprendo benissimo, la mia contrarietà a togliere i quindici giorni di tempo per la risoluzione affonda le radici in una consapevolezza: la questione non va risolta fra quindici giorni, la questione andava risolta quindici giorni fa. E non c’era bisogno della presenza in Aula del Consigliere Pala, del Consigliere Greco, del Consigliere di maggioranza o di minoranza, c’era bisogno del buonsenso che regola quelle che sono le attività amministrative.
La mozione è datata 16 giugno ma, per tutta una serie di situazioni che oggi non stiamo qui a spiegare, ne discutiamo i primi di agosto. Stiamo parlando di qualcosa che, se c’era la volontà di risolvere si sarebbe già fatta. E non c’era neanche forse bisogno di una mozione. Io parto da questo presupposto: oggi stiamo discutendo una mozione che due Consiglieri hanno deciso di presentare in Aula, ma ce n’era bisogno? Era necessaria una mozione per capire quelle che sono le criticità della viabilità cittadina? Peraltro, l’Assessore ci stava già riflettendo, quindi non è stato nemmeno colto di sorpresa. Ci rifletteva ed era in grado di comprendere queste criticità.
Signor Sindaco, oggi non dobbiamo fare una battaglia ideologica su questo argomento, mi pare ovvio, quindici giorni avanti, quindici giorni prima. Per me si poteva fare quindici giorni fa. Forse non si può fare fra quindici giorni. Prendo atto di questa situazione. Comunque, non è mia volontà trasformare un momento di condivisione collettiva in un momento di scontro su una tempistica. Allora, dite voi, in virtù del pregresso, in virtù dell’approccio che avete già avuto sull’argomento, la tempistica idonea a mettere in sicurezza la strada. Suggerite una tempistica, che non sia “quanto prima”, per favore, perché il “quanto prima” dei tempi politico-amministrativi, come diceva anche qualche Consigliere di maggioranza, a volte si traduce in tempi biblici. Stabilite un termine, un termine ragionevole possibilmente, perché lo dobbiamo alla città, e modificheremo sulla scorta del termine indicato da voi la mozione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Greco.
Consigliere Pala, vuole intervenire? Prego, Consigliere Pala.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Grazie.
Spero di chiudere il dibattito e poi di passare a votare perché, anche in rispetto di quanto accaduto, l’ho detto in premessa, non è assolutamente mia intenzione né fare né ascoltare polemica politica. Qui si tratta di condividere, per una delle poche volte in cui lo facciamo, qualcosa all’unanimità.
Le critiche e le osservazioni del consigliere Greco sono condivisibili, però spero che, dall’altro lato, la maggioranza, l’Amministrazione possa cogliere il buono delle critiche del Consigliere Greco e possa capire che, in effetti, dire “quanto prima” in politichese può significare nella prossima consiliatura. Purtroppo abbiamo un triste esempio che ci ha detto il collega Borgia. Ripeto, non è mia intenzione assolutamente polemizzare su questo, quindi per quanto mi riguarda qualsiasi polemica si chiude ora. Cerchiamo di dare il buon esempio alla città. Che ci segnali l’Assessore secondo le tempistiche che lui, da persona che si occupa della materia, può darci meglio di qualsiasi altro collega Consigliere e procediamo all’approvazione della mozione.
Personalmente non intervengo più. Se ascolto altre polemiche, ritiro la mozione. Voglio che sia una cosa condivisa, unanime, e che possa portare a qualcosa di utile.
Basta. Non voglio più parlare.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pala.
La parola al Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Non occorre che minacci nulla, Consigliere, anche perché non stiamo facendo polemiche.
Vorrei che si cogliesse…
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Non è una minaccia. Ci mancherebbe pure.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Lei ha detto che, se si continua, ritira la mozione.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Nel rispetto di quello che è accaduto. Non voglio fare polemica.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Assolutamente, nessuna polemica.
Poiché vige il principio dell’alternanza nel governo della Cosa pubblica, oggi sono io qui seduto, un giorno potrete essere nuovamente voi, e chiunque amministra sa che prendere impegni in quindici giorni sulle mozioni crea un precedente che, da ora in poi, chiunque voglia intervenire con la presentazione di una mozione sarebbe legittimato a farlo stravolgendo ogni regola e ogni principio ordinario di programmazione dell’Ente. Tra un mese potrebbe essere il Consigliere Baglivo a chiedere un intervento calendarizzato nei prossimi tre mesi per la messa in sicurezza dell’incrocio sotto casa, poi potrebbe essere giustamente l’Onorevole Rotundo e poi il Consigliere Borgia, e diverrebbe una rincorsa a chi vuole, giustamente, con legittimità, imporre la risoluzione in tempi brevi di questioni che necessitano, invece, di un respiro più lungo. Questa è la ragione per la quale stiamo chiedendovi di stralciare quel riferimento, fermo restando che l’impegno è quello di metterla in sicurezza.
Io non intendo fare polemica politica, Consigliere Greco, perché io non ho fatto alcun riferimento al passato. Altrimenti, si dovrebbe concludere che la vicenda dell’incrocio di Via Rapolla è questione che è sorta negli ultimi mesi o negli ultimi anni, quando sappiamo perfettamente che è una questione che era stata segnalata per varie ragioni. Ma giustamente, come dice il Consigliere Mola, afferisce anche al senso di responsabilità degli automobilisti, non solo agli interventi di messa in sicurezza delle Amministrazioni che si sono succedute.
Quindi, chiudiamo con questo impegno: prendo atto della disponibilità a stralciare il riferimento ai quindici giorni, mettiamo ai voti secondo lo schema che ci siamo detti e noi ci metteremo al lavoro. Crediamo di aver acquisito un minimo di credibilità nell’assunzione di impegni che poi si mantengono, anche sul tema della sicurezza stradale con Via Roggerone (tanto per citare l’ultimo). Confidiamo che questo intervento, che naturalmente è molto meno impegnativo e invasivo, possa essere portato a compimento nel più breve tempo possibile.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Pala, se deve fare un ulteriore emendamento o deve indicare qualcosa, sennò portiamo alla votazione la mozione con quella modifica, tenendo presente che, secondo me, un termine ci dovrebbe essere. Però, questa è una mia interpretazione.
Allora indicate voi un termine. Tenete presente che un termine, a mio avviso, dovrebbe esserci.
Su che cosa, Consigliere Greco?
Va bene, brevemente. L’importante è che formuliate l’emendamento.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Voglio ricordare alla Presidenza che voi, per una questione di semplificazione, vi rivolgete al Consigliere Pala, ma io sono cofirmatario, pertanto vi potete rivolgere ai Consiglieri Pala e Greco.
Crediamo, signor Sindaco, di aver dato la massima disponibilità sull’argomento. Abbiamo accettato la modifica proposta dal Consigliere Mola, accettiamo la proposta di rinvio della tempistica per la risoluzione e la messa in sicurezza della strada, rilanciamo non dicendo noi il termine che riteniamo idoneo alla risoluzione del problema ma chiedendo di indicarlo all’Assessore, il quale, come prima riferiva, è interessato alle criticità di Via Rapolla da tempo, quindi conosce le criticità, probabilmente sa già – mi auguro, lo spero – come intervenire, probabilmente è già in atto qualche soluzione, che noi non conosciamo, ma che sicuramente alla buona volontà dell’Assessore è già stata intrapresa. Più di così non possiamo fare, signor Sindaco. Più che chiedervi di indicarci la tempistica non possiamo fare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene, Consigliere Greco.
Un attimo solamente. La mozione – articolo 56 – consiste in una proposta rivolta in forma scritta al Sindaco o alla Giunta da uno o più Consiglieri diretta a promuovere un procedimento politico o amministrativo su un argomento di particolare importanza, al fine di indirizzare l’azione amministrativa, contenente il termine per l’attuazione della stessa. Peraltro, al comma 6 si dice che la Commissione verifica entro sessanta giorni. Quindi, secondo me, un termine ci dovrebbe essere.
Ho capito. Adesso, se l’Assessore non ce lo vuole dare, o lo indicate e votiamo su quel termine che voi stessi indicate, oppure non vedo alternative. Come si fa poi a verificare un qualcosa se non c’è un termine. Potete mettere dieci anni, otto anni, sei anni, però un termine ci deve essere.
Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Non stavo rispondendo perché era intervenuto il Sindaco. Dopo il Sindaco, solitamente il Governo non interviene.
Per quanto riguarda la tempistica, il Sindaco ha specificato chiaramente quello che potrebbe essere il precedente. Cioè, se lei mi dice, Consigliere Pala, che “o viene approvata nei quindici giorni o mi dà un tempo o mi dà una scadenza, altrimenti la ritiro”, io le dico che, a prescindere dall’approvazione o meno della mozione, noi lavoreremo alla risoluzione del problema con il massimo impegno. L’impegno di promettere una data certa per risolvere il problema… Io non sono stato bravo a promettere in campagna elettorale e sicuramente non l’ho imparato in quest’anno, quindi io non sono in grado di darvi una data precisa, una tempistica, per la quale magari potrei anche essere accusato nel momento in cui, tra tre mesi o sei mesi, dovessi non riuscire ad apportare le modifiche. L’impegno è massimo: questo possiamo promettere. Se non quello che stiamo facendo e quello che faremo non da domani mattina, ma appena finito il Consiglio comunale.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Valente, prego.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Io di queste mozioni sono un po’ preoccupato, e vi spiego perché. Tutte le volte che succede un incidente dobbiamo preoccuparci entro cinque giorni, dieci giorni, quindici giorni di risolvere il problema?
No, lascia stare prima. A giugno. Io non so se tu, quando hai fatto il Sindaco, hai risolto le situazioni in giornata. Ci sono dei tempi tecnici…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Valente.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Scusa, posso finire? Per la misera santissima!
Io vorrei sapere una cosa. Ci sono dei tempi tecnici che voi più di me conoscete. Ci sono delle disponibilità di cassa che, comunque, ci devono essere e voi più di me sapete com’è la situazione. Adesso vi state arrampicando su questa situazione, a mio avviso, per creare un problemino al Sindaco e all’Assessore. Non mi sembra corretto. Io ho notato, invece, da parte del Consigliere Pala una disponibilità a smussare un po’ gli angoli.
Vi ricordo che sulla strada di Frigole si è realizzato il rondò forse dopo due anni o un anno e mezzo dalla morte di quel ragazzo. Voglio ricordare a tutti che sull’incrocio di Via Ugo Foscolo, vicino al mio studio, si sono creati un miliardo di incidenti, non uno, ma un miliardo, e negli anni ci sono stati anche dei morti. Allora, c’è una situazione, il Consigliere Pala l’ha messa in evidenza, cerchiamo di trovare una soluzione. Ma, per la miseria, mantenerci impicciati su farla oggi, domani o fra quindici giorni mi sembra veramente una provocazione, scusatemi. Siccome io alle provocazioni reagisco così, scusatemi tutti quanti, però c’è da parte del Sindaco e dell’Assessore la volontà a risolvere il problema. Intestardirsi su questa data imminente, ripeto, mi sembra una provocazione…
Speaker : PRESIDENTE:
Scusate…
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Gianmaria, mi sembra una provocazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Greco…
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Allora finiamola con questa mozione. Sappiamo che dobbiamo trovare la soluzione, cerchiamo di… Oltretutto, ho apprezzato anche l’intervento del Sindaco quando ha detto che stanno cercando di monitorare tutte le situazioni, in modo tale da fare un progetto unico per la salvaguardia di tutti.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Valente.
Adesso do la parola al Consigliere Mola, però invito a questo punto… Perché una mozione o viene ritirata o viene emendata. Mettetevi d’accordo. Se c’è comunque l’impegno da parte del Governo a risolvere il problema…
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Peccato perché ci stiamo avvitando…
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
…ci stiamo avvitando intorno a un problema marginale.
Noi abbiamo adesso un intero Consiglio comunale che è d’accordo su una mozione presentata da un Consigliere di minoranza, perché è giusta nella sostanza, e che stiamo cercando di rendere praticabile. Allora, io direi: indichiamo una frase – secondo me, un tempo certo non si potrà mai mettere – del tipo “nei tempi più solleciti”, al posto dei quindici giorni, in modo tale da impegnare l’Amministrazione a farlo.
La dichiarazione del Sindaco è stata esplicita: lo facciamo al più presto. L’Assessore ha detto chiaramente: lo stiamo studiando appena è accaduto l’incidente. Quindi, io penso che la volontà ci sia tutta. Io direi che “nei tempi più solleciti” possa sostituire quei quindici giorni.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Pala, prego. Però, dovrebbe dirci che cosa dobbiamo fare.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Sì, certo. Grazie.
Ciò che ha detto anche lei, Presidente, è giusto, perché ha letto – mi sembra – lo Statuto o il Regolamento: la mozione deve indicare un termine di attuazione. L’ha detto lei, leggendo… Scusate, posso…
Speaker : PRESIDENTE:
Scusate, Consigliere Tramacere e Consigliere Valente. Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Dicevo, visto che lei stesso, Presidente, ha letto un articolo, non so se fosse Statuto o Regolamento, lo sa lei perché ce l’aveva in mano, ove, illustrando ciò che deve fare la mozione, si dice chiaramente che va indicato un termine entro cui il Governo deve metterla in atto, io vi dico che sono disponibilissimo, insieme al collega Greco, a eliminare questo termine di quindici giorni, però diteci qual è il termine.
Speaker : PRESIDENTE:
No, Consigliere Pala, non può dirlo il Governo. Lo deve indicare lei, deve fare l’emendamento lei. Metta lei il termine…
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Ma no…
Speaker : PRESIDENTE:
Il Governo ha già detto che, comunque, sta provvedendo, ma non vuole impegnarsi sui tempi. Quindi, o ritira la mozione o mette lei un termine e si sottopone al voto.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Se l’Assessore è d’accordo… Cioè, la voglio fare ancora più condivisa.
Speaker : PRESIDENTE:
L’Assessore non può essere d’accordo e non è d’accordo.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Entro la fine dell’anno può andare bene? Oppure…
Speaker : PRESIDENTE:
Ma la metta lei, Consigliere Pala. Si sottoponga lei.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Va bene. Allora, se non ci sono indicazioni, noi mettiamo entro il 31 dicembre 2020.
Speaker : PRESIDENTE:
Lo metta nell’emendamento e andiamo al voto.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Ma per fare delle modifiche… Siccome per fare una rotatoria sono passati due anni, penso che possa bastare…
Speaker : PRESIDENTE:
Ho capito, ma c’è comunque un impegno, da quello che ho capito, del Governo, che ha iniziato a lavorare subito dopo l’incidente…
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Allora, se non ci sono altre indicazioni, mettiamo il 31 dicembre 2020.
Speaker : PRESIDENTE:
Lei proceda in questo modo.
Prego, Consigliere Costantini Dal Sant. Poi chiudiamo.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
Un’osservazione soltanto. Ho ascoltato un po’ tutti i Consiglieri e credo che come prima cosa…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Costantini, se può alzare la voce.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
…stia mancando un rispetto che è dovuto e deve essere dovuto al motivo sotteso alla mozione stessa da parte del Consigliere Pala.
Consigliere Pala – il Presidente mi potrà correggere – il Regolamento prevede che vi è un anno di tempo affinché la mozione possa essere attuata e concretata nel suo contenuto. La mozione ha un termine insito e implicito. Di conseguenza, credo che già di per sé la mozione contenga questo termine, per cui magari non mettere un termine, vagliare e controllare che l’Amministrazione svolga e attui ciò che lei oggi chiede attraverso la mozione ritengo possa essere sufficiente.
Di conseguenza, io le chiedo di non voler mettere un termine, perché è già insito nella mozione stessa: un anno. Credo che nei tempi, così come ha detto il Sindaco, della macchina amministrativa sia un tempo, altresì, breve.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Costantini.
A questo punto il Consigliere Pala e il Consigliere Greco hanno presentato una proposta di emendamento: si sostituisca la frase “entro quindici giorni” con le seguenti parole “entro il 31/12/2020”. Quindi, a questo punto avendo questi due emendamenti, il primo che vi ho letto prima e questo del termine, chiedo al Governo se vuole intervenire.
Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Presidente, io vorrei essere chiaro, serio, corretto e responsabile. Io vorrei attuare il provvedimento domani mattina, entro il 31 agosto, entro il 30 settembre, sicuramente prima del 31 dicembre. Ma così facendo – dobbiamo dircelo – noi andiamo a creare un precedente su azioni di Governo di atti amministrativi. D’altronde, non capisco la motivazione della quantificazione del tempo fino al 31 dicembre e un altro provvedimento magari del Consigliere Patti, dell’Onorevole Rotundo o del Consigliere Costantini debba rispettare quello che è l’iter, il Regolamento, lo Statuto del Comune di Lecce, che non possiamo utilizzare a nostro parere o piacimento.
Ribadisco, quindi, il massimo impegno per metterci al lavoro così come abbiamo fatto. Però, vedete anche la difficoltà, gentili Consiglieri, nel discutere, semplicemente discutere, in Consiglio comunale una mozione presentata il 16 giugno. Quindi, in quindici giorni non siamo riusciti neanche a discuterla in Consiglio comunale, in quindici giorni non sono riuscito ad avere un preventivo per lo spostamento dell’impianto semaforico. Avremmo dovuto risolvere quindici giorni fa. No, io dico anche quindici giorni prima dell’accaduto, forse quindici anni fa avremmo dovuto risolvere. Così come ci sono tante valutazioni e ci auguriamo di risolvere prima che accadano ulteriori incidenti.
Quindi, non mi sento di poter accogliere una richiesta che mi pone una data certa. Mi auguro di intervenire quanto prima, ma c’è un Regolamento che ci dà un anno di tempo. Questo non significa che adotteremo una soluzione entro un anno di tempo. Quindi, non credo proprio che sia…
Speaker : PRESIDENTE:
Mi permetto, Assessore, soltanto di dire che nella mozione è così largo lo spettro delle azioni proposte che non si dice “bisogna fare il nostro, bisogna fare il photored”. Quindi, diciamo che è abbastanza ampia come disponibilità.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
Diciamo che in questo caso, Presidente, ulteriori future mozioni potrebbero essere sempre molto larghe e potrebbero indicarmi sempre un mese, due mesi, tre mesi.
Speaker : PRESIDENTE:
Certo. Comprendo.
Speaker : ASSESSORE DE MATTEIS:
A questo punto direi, visto che lei è stato anche Assessore, che il ruolo dell’Assessore si limiterebbe a un’agenda dei Consiglieri che impongono con delle mozioni una tempistica per poter intervenire. Non credo che sia un modo giusto di portare alla risoluzione i problemi.
Speaker : PRESIDENTE:
Il Sindaco vuole intervenire per chiudere la discussione? Bene. Poi faremo le dichiarazioni di voto.
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ribadisco conclusivamente quello che è stato detto da chi mi ha preceduto: si recuperi il senso autentico dello spirito della mozione, che è quello di una proposta su un argomento di particolare importanza, al fine di indirizzare – ripeto, indirizzare – l’attività amministrativa… Consigliere Pala, dove sei? La mozione ha una durata di un anno. Io mi rivolgo a te anche in qualità di Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, perché il comma 6 dell’articolo 56 della mozione assegna al Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, entro sessanta giorni dalla scadenza prevista, la verifica, quindi i due mesi prima… Ma potresti anche essere… Noi contiamo di farlo molto prima. Ma laddove malauguratamente si dovesse essere inceppato qualcosa e si dovesse accertare che, trascorsi dieci mesi, nulla è ancora accaduto, come Commissione di Controllo hai tutto il diritto di convocare l’Amministrazione, chiedere conto e riportare all’attenzione del Consiglio comunale lo stesso argomento.
La ragione per la quale nuovamente preciso che non siamo nelle condizioni di indicare i termini è perché la programmazione delle attività dell’Ente, anche per interventi di messa in sicurezza stradale, non può essere cadenzata sulla base di date che vengono trasmesse così al Consiglio comunale. Altrimenti, sarebbe oggettivamente problematico tener conto dell’attività politico-amministrativa dell’Ente, della sua programmazione, delle sue risorse e della sua tempistica con ciò che il Consiglio comunale periodicamente dovesse porre all’attenzione dell’Aula attraverso una nuova determinazione di priorità.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
A questo punto si procede alle dichiarazioni di voto sulla mozione, così come emendata con i due emendamenti del Consigliere Pala.
Per dichiarazione di voto, la parola al Consigliere Pasquino.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Grazie, Presidente.
Per quanto riguarda la mozione di voto sul termine, come ha dichiarato il Sindaco, l’articolo 56, e come da lei evidenziato, dice in maniera chiara che il termine per l’attuazione della stessa deve essere indicato all’interno della mozione. Proprio il comma 6, fra l’altro, sempre richiamato dal Sindaco, dice che la Commissione Controllo e Garanzia verifica, entro sessanta giorni, che è stato dato seguito all’attuazione dell’impegno dell’Amministrazione. Quindi, non capisco la problematica nello stabilire un termine.
Io annuncio il mio voto favorevole per la scadenza molto ampia del 31 dicembre e mi auguro che tutto il Consiglio voglia dare voto favorevole a tale mozione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Pasquino.
Per favore, innanzitutto rispettate le distanze. Vedo che siete tutti molto vicini, quasi abbracciati. Non dico a lei, Consigliere Borgia.
Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto? Prego, Consigliere Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
È vero, come diceva il Sindaco, per citarlo, che esistono dei tempi tecnici di cui dobbiamo tener conto. Lo ribadiva anche il collega Valente. Prendiamo atto, altresì, della promessa di massimo impegno fatta dall’Assessore De Matteis. Ma chiedere di indicare un tempo definito per la realizzazione dell’opera, poi sia esso di quindici, di trenta o di quaranta giorni, affonda le sue radici in una ragione. Il giorno 5 agosto abbiamo fatto un anno di Consigli comunali. Il 5 agosto 2019 si teneva il nostro primo Consiglio. Abbiamo, dunque, completato il primo anno della Consiliatura Salvemini-bis. Ebbene, in un anno, oltretutto adesso ci accingiamo ad avere venti giorni di fermo, noi abbiamo già superato – lo dico per rispondere al collega Costantini – l’anno che va rispettato come tempo limite per approvare le mozioni, ma parliamo di un anno come tempo limite. Quindi, è un’abitudine, è un trend oramai consolidato per questa Amministrazione quello di considerare le mozioni e le delibere di Consiglio non come un impegno e come un obbligo a norma di Regolamento, bensì solo come pensieri nell’aria. Speriamo che, questa volta, non sia l’ennesimo capitolo di questa consuetudine del Salvemini-bis.
Anticipando il mio voto favorevole, spero che le polemiche possano lasciar spazio a un intervento che deve cercare di limitare danni presenti e futuri.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Giordano.
Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Pala.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Mi prendo le responsabilità di questo atto: levo la tempistica e la sostituisco – ora faccio l’emendamento – con la frase “nel più breve tempo possibile”. Però, prendete anche voi, per cortesia, una responsabilità morale: dopo tutto questo iter – abbiamo discusso un’ora su una mozione, ed è stata una cosa nauseante, ho sbagliato io in primis di sicuro, per cui faccio mea culpa – vi invito a realizzare quanto prima ciò di cui stiamo parlando.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
È stato ritirato, quindi?
Perfetto. Va bene.
Una curiosità: chi ha detto che c’è un anno per la validità delle mozioni? Così lo troviamo nel frattempo, perché io non lo trovo da nessuna parte.
Quindi, diciamo che è un…
Consigliere Pala…? Ecco, è ritirato questo. A questo punto vi leggo i due emendamenti così li mettiamo in ordine. Dopo il “considerato che”, al quarto trattino, si aggiungano, dopo le parole “l’Amministrazione comunale non ha compiti giudiziari”, le seguenti parole “e di rendere le strade cittadine sempre più sicure favorendo il rispetto del Codice della strada e della segnaletica, diminuendo così l’incidentalità”.
Inoltre, nella parte finale, dopo le parole “per quanto sopra menzionato, il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi con urgenza affinché lungo Viale Papa Giovanni Paolo II vengano collocati appositi dossi artificiali, anche a effetto vibratorio, oppure idonei attraversamenti pedonali rialzati, affinché venga installato almeno un photored nei pressi di un incrocio semaforico nella medesima via”, vengono eliminate le parole “entro quindici giorni”.
A questo punto possiamo procedere alla votazione. Chi è favorevole alla mozione alzi la mano.
All’unanimità.
Dobbiamo soltanto contare quanti siamo: 22 voti favorevoli, contrario nessuno, astenuto nessuno.
Chi sono gli assenti? Gli assenti sono… Questa è la cosa più difficile. Ci dobbiamo ricordare chi era presente. Greco è uscito, e basta. Forse Greco solamente. Solo Greco, sì.
Mozione urgente a firma del Consigliere Rotundo avente ad oggetto la delocalizzazione degli impianti radiotelevisivi all’esterno del centro abitato.
Apre la discussione l’Onorevole Rotundo. Per favore, silenzio. Quella è ancora Aula. Fuori è fuori. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
La mozione vuole impegnare l’Amministrazione comunale a delocalizzare gli impianti radiotelevisivi fuori dal centro abitato. Una norma, per la verità abbastanza anzianotta, del 2006 espressamente lo prevede. Prevede che l’insediamento di impianti radio e televisivi viene consentito unicamente in aree esterne al perimetro del centro abitato.
Ovviamente, nella premessa la mozione dà atto che questi impianti radiotelevisivi, all’epoca della loro ubicazione – mi pare che gli ultimi siano stati ubicati in occasione dei Mondiali di Calcio del 1990 –, sostanzialmente erano ubicati all’esterno del centro abitato. Poi, via via la città è cresciuta, per cui adesso si tratta di fare i conti con la nuova realtà cittadina che vede questi impianti, ubicati tra l’altro su dei tralicci, stare dentro il centro abitato.
L’altro punto su cui si chiede di dare un indirizzo è quello che il Comune si doti del Piano di delocalizzazione. Di questo abbiamo discusso a lungo nella Commissione presieduta da Natasha Mariano e sostanzialmente questo è l’unico strumento che le Amministrazioni comunali hanno per “tentare di governare” un processo abbastanza complicato perché, come noi sappiamo, lo strumento dell’ordinanza del Sindaco, che già faceva acqua da tutte le parti alle prove di un contenzioso amministrativo, mi pare che con l’articolo 38 del decreto “Semplificazioni” ultimo del Governo di fatto lo depotenzi ulteriormente. Mi pare che il decreto “Semplificazioni” dia un colpo a queste ordinanze, che non sarebbero strumento idoneo. L’unico strumento è quello del Piano annuale di delocalizzazione. Io, tra l’altro, parlando con Loiacono gli chiedevo i proventi, perché pensavo che noi avessimo sugli immobili di proprietà comunale autorizzato la localizzazione di impianti e lui mi diceva che noi non abbiamo nessun tipo di impianto su immobili di nostra proprietà.
Tra l’altro, una norma prevede espressamente che i piani, di norma e ove possibile, danno priorità all’insediamento degli impianti su aree di immobili ricadenti nel demanio o nel patrimonio comunale, anche al fine di consentire agli Enti territoriali l’acquisizione di risorse, che era la ragione per la quale io chiedevo a Loiacono se noi avevamo ubicati su proprietà comunale degli impianti, per capire i proventi. Del resto, il tema vero, secondo me, ma secondo noi, obiettivamente è quello del monitoraggio, monitoraggio permanente, oserei dire. Abbiamo verificato anche in Commissione Ambiente direttamente con gli uffici ARPA la loro inadeguatezza anche di organico per poter far fronte a impegni non strettamente istituzionali. Quindi, è del tutto evidente che, se come Amministrazione comunale vogliamo affrontare questo problema, abbiamo anche il problema di come finanziare un monitoraggio permanente e, quindi, localizzare su immobili di nostra proprietà gli impianti o una parte di essi, dove è possibile, come dice la norma, può consentirci di avere a disposizione anche alcune risorse finanziarie.
Credo che, se noi avviamo questo processo, questo ci consente, come dice la norma, di interloquire con una preoccupazione che c’è sia in Via Lequile sia in Via Taranto. Quindi, l’istruttoria, che prevede ampi spazi concertativi nel confronto con gli operatori… Perché io penso che qui, se noi avviamo questo processo di pianificazione, ci dotiamo di uno strumento in grado di aprire una discussione con gli operatori, creare un equilibrio possibile e vedere quali impianti, d’intesa con loro, nel confronto con loro, possono essere delocalizzati, nonché l’istruttoria di questo processo prevede associazioni ambientaliste, i cittadini associati eccetera, eccetera.
Quindi, io considero che, oggi, le Amministrazioni comunali hanno questo come unico strumento, anche dopo che, ripeto, il decreto “Semplificazioni” ha dato un ulteriore colpo alla possibilità che i Sindaci possono intervenire tramite ordinanza.
L’invito all’Amministrazione è quello di delocalizzare gli impianti radiotelevisivi, questi, sì, sono fuori norma, fuorilegge, fuori dal centro abitato e di avviare la procedura per il Piano annuale di delocalizzazione per disciplinare l’insediamento degli impianti, così come previsto dalla normativa regionale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Rotundo.
Prego, Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
La mozione del Consigliere Rotundo sicuramente mette il dito su un problema, un problema che è stato più volte dibattuto in seno alla Commissione. Io vorrei sottolineare un elemento. Noi abbiamo situazioni di tralicci che sono stati costruiti, edificati e posizionati prima del Regolamento regionale del 2006 che riguarda il posizionamento di antenne che emettono onde elettromagnetiche, che però negli anni successivi hanno raddoppiato, moltiplicato la presenza di impianti radiotelevisivi, tra l’altro in modo abusivo, cioè senza ricevere dal Comune di Lecce l’autorizzazione all’impianto. Infatti, so che è in corso una pratica per sanzionare queste società che hanno installato sui tralicci esistenti delle antenne radiotelevisive.
Allora io direi – forse potrà essere oggetto di una successiva mozione o, comunque, può prendere impegno l’Amministrazione – che la sanzione non consista soltanto nella sanzione pecuniaria, ma consista anche nell’ingiungere immediatamente, in tempi certi comunque – non parliamo adesso di tempi –, la rimozione di questi impianti radiotelevisivi abusivi e costringerli, indurli alla delocalizzazione immediata. È uno strumento attraverso il quale, quindi, noi non soltanto sanzioniamo, ma anche miglioriamo la situazione in alcuni quartieri, in alcune zone dove effettivamente – è stato verificato in alcune zone – le emissioni elettromagnetiche, anche se non superano i livelli di guardia, comunque li raggiungono, se ne avvicinano molto, quindi creando preoccupazione nella popolazione.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Mola.
Se non ci sono altri interventi, a questo punto darei la parola all’Assessore Rita Miglietta. Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Grazie, Presidente.
Anticipo subito che il Governo accoglie la mozione, facendo alcune precisazioni utili al dibattito che si sta svolgendo tra i Consiglieri comunali in una serie di Commissioni importanti promosse dal Presidente della Commissione Ambiente, che si sono svolte anche in forma congiunta con la Commissione Urbanistica, che ci stanno consentendo di approfondire un tema di grandissima complessità e anche di renderci conto che effettivamente, dal 2006 ad oggi, quando cioè l’Amministrazione comunale si è dotata di un Regolamento, è passato molto tempo. Tant’è che lo stesso Regolamento non è mai stato oggetto di aggiornamento o verifica in funzione di una tecnologia che è in un’evoluzione costante anno dopo anno.
Naturalmente la mozione fa riferimento esplicito agli impianti radiotelevisivi, ma noi sappiamo che la questione riguarda anche gli impianti di telefonia mobile e che il nostro Regolamento affronta quelli radiotelevisivi e quelli della telefonia mobile in maniera diversa. La telefonia mobile si può fare nelle aree comunali, i tralicci per impianti radiotelefonici seguono altri parametri.
La difficoltà consiste in questo. La normativa nazionale doveva dotare il Paese di un Regolamento che doveva supportare le Regioni e gli Enti locali di una serie di parametri urbanistici, che poi inevitabilmente hanno impatti sull’inquinamento ambientale, perché distanze di sicurezza, localizzazione rispetto a siti sensibili sono tutti parametri urbanistici che poi hanno impatti, appunto, sul tema dell’inquinamento. Questo Regolamento non è stato fatto, per cui un po’ le Regioni e un po’ i Comuni si muovono con difficoltà rispetto all’individuazione di parametri che poi possa tutelare l’Amministrazione comunale dal rischio di contenziosi anche pesanti. Sapete quanto l’urbanistica è soggetta al rischio di contestazioni, questa in maniera particolare. Quindi, senza dubbio quei tralicci devono rientrare in un programma di delocalizzazione, possiamo dire anche in un programma di risanamento, come diceva l’Onorevole Rotundo, all’interno di un lavoro di concertazione che va costruito con gli operatori, perché il nostro Regolamento comunale non si è posto il tema della delocalizzazione, in realtà, non l’ha fatto.
Credo che il momento culminante di questa sintesi sarà il Piano urbanistico. Perché? Perché, nel momento in cui la città si è sviluppata, si è intensificata una serie di situazioni urbanistiche completamente diverse da quelle del 2006, l’individuazione dei siti della delocalizzazione deve avvenire all’interno di uno sguardo allargato su tutta la città, anche ponendosi il tema dei nuovi impianti, che recentemente, con il decreto “Rilancio”, sono stati ulteriormente semplificati. Quindi, noi dobbiamo fare un lavoro di pianificazione…
Sì. Siccome gli obiettivi di qualità, che sono quelli di installare questi impianti valutando la fascia di trecento metri dal sito dove viene installato, fuori dai siti sensibili, sono criteri estremamente vaghi, ma nello stesso tempo l’Amministrazione non può definire delle preclusioni di tipo generalizzato, perché si tratta di impianti di pubblica utilità, dobbiamo costruire un percorso di contrattazione, un processo urbanistico, che io credo, se riusciamo in tempi brevi a metterci subito d’accordo con gli operatori a individuare siti alternativi, si chiuderà prima. Altrimenti, è molto probabile che questo lavoro di delocalizzazione, nonché l’individuazione di criteri per l’installazione dei nuovi impianti, possa avvenire all’interno del Piano urbanistico, che è lo strumento che può tipizzare delle aree specifiche e che ha una visione d’insieme, perché – lo ribadisco – non ci sono divieti così diffusi, ma sono divieti molto, molto particolari, centro abitato e siti sensibili. Tutto il resto, in teoria, potrebbe essere idoneo sotto il profilo urbanistico. Ma naturalmente l’Amministrazione comunale ha la potestà di pianificare lo sviluppo e il contenimento, al tempo stesso, di questi impianti.
Quindi, la mozione è accolta.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Miglietta.
A questo punto chiedo se ci sono dichiarazioni di voto. Non ci sono dichiarazioni di voto.
Si può procedere a votare la mozione, che, oltre alla firma del Consigliere Rotundo, ha quelle dei Consiglieri Saverio Citraro, Lidia Faggiano e Paola Povero. Chi è favorevole alzi la mano. 15 favorevoli, mi sembra. Vorrei fare un controllo: 15 favorevoli. Abbassate la mano. Contrari? Alzi la mano chi è contrario. Contrario nessuno. Astenuti? 3 astenuti, che sono i Consiglieri Pasquino, Giordano Anguilla e Pala. Adesso dobbiamo ricostruire chi manca. Allora, chi manca? Mancano i Consiglieri Congedo, Greco, Patti, Nuzzaci, Tramacere, Povero…
Sì, vado piano. Mancano i Consiglieri Tramacere, Patti, Povero, Nuzzaci, Congedo e Greco. Sono 18 con la Consigliera Faggiano, che adesso è andata via. Però, adesso ha votato. Al voto era presente. Perfetto.
È approvata la mozione.
Passiamo all’ultima mozione urgente, a firma dei Consiglieri Rotundo, Mola, Della Giorgia e Molendini avente ad oggetto il trasferimento al Comune di beni immobili ex ERSAP di Frigole.
Chi dei presentatori vuole aprire la discussione? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
La mozione, a firma dei Consiglieri Molendini, Della Giorgia, Mola e Rotundo, chiede che l’Amministrazione comunale faccia richiesta alla Regione Puglia, ai sensi della legge regionale n. 23/2018, di trasferimento al patrimonio comunale di quattro immobili siti nella comunità di Frigole, ritenendo gli stessi di pubblico interesse ed essenziali alla crescita economica e sociale della frazione di Frigole. I beni sono qui elencati.
L’articolo 3 della legge espressamente prevede che questi beni possono essere trasferiti a titolo gratuito agli Enti locali, cosa che tra l’altro noi abbiamo già fatto un anno fa, mi sembra, sempre con l’Amministrazione nostra, Salvemini. Adesso chiediamo che l’Amministrazione comunale faccia richiesta di questi altri immobili siti in Frigole.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Chi vuole la parola? Nessuno.
A questo punto, se non ci sono interventi, la parola al Governo. Prego, Assessore Miglietta.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Grazie, Presidente.
Anche questa mozione il Governo l’accoglie. Voglio soltanto ricordare che, quando l’Amministrazione, nel 2018, ha avviato un’interlocuzione serrata con la Regione Puglia per acquisire un insieme di aree libere e immobili, ha fatto una valutazione, che era quella di dare la priorità a quelle aree che potevano essere oggetto di finanziamenti regionali per la loro acquisizione all’interno di progetti pubblici che migliorassero il sistema degli spazi pubblici in particolare di Frigole. Quindi, abbiamo fatto questa richiesta di cinquantadue particelle, che comprendono anche due scuole e il campo sportivo di Frigole, dando questa priorità, perché per chiedere questi altri quattro immobili l’Amministrazione deve dotarsi di un Piano di valorizzazione. Infatti, voi sapete bene che questi immobili non possono essere alienati, non possono essere dati ad uso privato. Ma qualora il Consiglio comunale ne sancisca l’interesse pubblico, poi devono essere immobili di uso pubblico e, quindi, non possono entrare in progetti di valorizzazione privata. A fronte anche delle difficoltà dell’Ente che conoscete, si era pensato di costruire un processo di acquisizione che camminasse di pari passo con le misure di finanziamento regionali. Nel frattempo, però, possiamo già costruire insieme un Piano di valorizzazione per questi immobili, cercando però di captare subito finanziamenti affinché questi immobili, tra cui soprattutto la masseria, che non è in buone condizioni statiche, non gravino sulla spesa dell’Ente.
Prendiamoci il tempo per costruire un Piano di valorizzazione e poi dobbiamo captare dei finanziamenti, perché come Comune di Lecce non possiamo darli in gestione a privati, invece la Regione può farlo. I Comuni li acquisiscono gratuitamente, invece i privati no.
Questo ci tenevo a ribadirlo anche per ricordare il percorso che stiamo facendo. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessora Miglietta.
Dichiarazioni di voto? Nessuno.
Possiamo procedere, a questo punto, alla votazione. Chi è favorevole alla mozione? Siamo tutti favorevoli? Tutti favorevoli. Siamo esattamente 17, se non vado errato. Siamo 16. Scusate, rimanete un attimo. 17 presenti, perché è andata via la Consigliera Faggiano. Quindi, siamo 17 favorevoli. Contrario nessuno. Astenuto nessuno. Assente la Consigliera Faggiano.
A questo punto possiamo dichiarare sciolto il Consiglio.