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C.c. Lecce - 08.09.2020
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Speaker : PRESIDENTE:
Procediamo con gli Inni.
Volevo informarvi del fatto che, ancora una volta, spero che sia l’ultima di questo Consiglio comunale, la predisposizione delle postazioni dei singoli Consiglieri non rispecchia l’originale, ma con l’ufficio, per il prossimo Consiglio, faremo trovare una nuova disposizione che il dirigente ha in animo di preparare.
Mi scuso ancora una volta con i Consiglieri che sono posti un po’ lontano, quasi fuori dal Consiglio.
Ho due comunicazioni da fare, ma di fatto è una. Si tratta di due nomine: la nomina di un rappresentante del Comune di Lecce in seno al Consiglio di amministrazione e al Comitato tecnico scientifico della Fondazione per la gestione dell’Orto Botanico Universitario. Il dirigente dottor Raffaele Parlangeli ci informa che sono state effettuate queste due nomine in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, con due distinti decreti, il 22 e il 23 del 10 agosto 2020. È stato nominato il dottor Gabriele Puscio, nato a Copertino il 2.12.1984 quale componente in seno al Comitato tecnico scientifico della Fondazione per la gestione dell’Orto Botanico Universitario. È un incarico che avrà la durata di tre anni, con eventuale riconferma così come stabilito dall’articolo 12 dello Statuto della Fondazione.
Poi c’è la nomina del dottor Francesco Tarantino, nato il 16.11.1957 a Supersano quale componente, anche qui in seno al Consiglio di amministrazione, per la Fondazione per la gestione dell’Orto Botanico. Anche qui la durata è di tre anni, con eventuale riconferma.
Passiamo all’ordine del giorno.
Saluto il qui presente ingegnere Jean Pierre Yvan Sagnet e do la parola al Sindaco per la presentazione della delibera di conferimento della cittadinanza onoraria. Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutte e a tutti.
A me il compito di illustrare le ragioni che questa mattina ci chiamano in Aula per questo momento importante qual è quello del conferimento della cittadinanza onoraria della città di Lecce.
Parto da lontano. Ad agosto di nove anni fa, qui, a pochi metri da Palazzo di Città, davanti alla Prefettura e poi per le strade del centro storico sfilava una manifestazione inedita. Qualcuno lo ricorderà: le voci, il suono dei fischietti, il temporaneo blocco della circolazione in via XXV luglio annunciarono alla città, al Salento, alla Puglia e poi, per effetto di propagazione, all’intero Paese la prima mobilitazione dei braccianti immigrati impiegati in agricoltura. Fu quello uno sciopero contro il caporalato per affermare il diritto a una paga equa, cominciato da una tendopoli accanto a una masseria in agro di Nardò, la masseria Boncuri dove i lavoratori vivevano in condizioni igienico-sanitarie inaccettabili all’interno di tende e alloggi di fortuna, dipendenti dei cosiddetti caporali per il rifornimento di cibo e acqua assicurati attraverso attività commerciali illegali, dipendenti dai caporali per il trasporto sui campi su pulmini fatiscenti per affrontare massacranti giornate di lavoro, quasi sempre in nero, a fronte di una paga iniqua, dipendenti dai caporali perfino per i documenti d’identità sottratti ai lavoratori a scopo di ulteriore assoggettamento e sottomissione.
Vi ricordo che siamo in un momento solenne di conferimento della cittadinanza onoraria.
Speaker : PRESIDENTE:
Vi avevo detto che potevate entrare, così come concordato, soltanto al momento del conferimento, ma nel momento in cui verrà…
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ma non è rivolto agli organi di informazione.
Coadiuvati dalla CGIL e da una rete di associazioni di volontariato, in maniera spontanea, quei lavoratori, la cui massiccia presenza era fino ad allora invisibile e sconosciuta alla maggior parte dei salentini e ancor di più al resto del paese, furono capaci di richiamare dapprima l’attenzione dell’opinione pubblica, poi della politica e in seguito anche della magistratura sui gravi fatti dei quali erano vittime, sollevando il tema dell’intermediazione illegale della manodopera e della dignità del lavoro in agricoltura nel Salento; una enorme questione economica e sociale tuttora non risolta, che grazie al loro coraggio abbiamo potuto conoscere, approfondire e in parte arginare con interventi ed iniziative legislative.
Quello sciopero fu l’innesco di un processo di rivendicazione di lotte per la dignità del lavoro e per i diritti civili dei braccianti immigrati, che cinque anni dopo, nel 2016, ha portato all’approvazione in Italia, per la prima volta, della legge sul caporalato.
Portavoce e leader di quei lavoratori era Yvan Sagnet, uno studente allora proveniente dal Camerun, capace di parlare bene l’italiano, iscritto alla Facoltà di ingegneria del Politecnico di Torino e finito, pensate un po’, a Nardò, a raccogliere pomodori per pagarsi gli studi.
Oggi la città di Lecce intende riconoscerlo tra i suoi cittadini onorari. Sentiamo, in quanto Comune capoluogo, di rappresentare la sensibilità dell’intero Salento nel riconoscere il valore e il significato di quel passaggio storico, che è la storia di questa terra, al pari di altre e non meno significative stagioni di battaglia per i diritti, come la rivendicazione delle tabacchine di Tricase negli anni Trenta e l’occupazione delle Terre d’Arneo a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta.
Quel riconoscimento arriva oggi non per una casualità. Il percorso di Yvan rappresenta, infatti, una testimonianza fortissima di quanto abbiamo bisogno di regole chiare e condivise per una corretta gestione delle politiche migratorie. A chiederlo sono i migranti stessi, consapevoli che ogni percorso di riconoscimento dei diritti passa dalla fuoriuscita di una condizione di invisibilità e marginalità. Qualcuno, con un termine improprio, la chiama clandestinità, che è il terreno di coltura dei fenomeni di sfruttamento e prevaricazione dei quali i braccianti di Nardò sono stati vittime.
Yvan oggi è cresciuto, è diventato un ingegnere delle telecomunicazioni, è stato sindacalista e poi ha fondato la rete No Cap, con la quale riesce a coniugare attivismo per i diritti e produzione etica dei prodotti dell’agricoltura, dimostrando, con i fatti, e andando oltre le rivendicazioni, che un altro modello di produzione agricola è possibile, chiamando a collaborare, ciascuno per il suo ruolo e la responsabilità delle proprie scelte, i lavoratori, i produttori, i distributori e anche i consumatori, con il comune obiettivo di una filiera economicamente sostenibile e rispettosa dei diritti inviolabili delle persone e dei lavoratori.
Per il suo impegno Yvan è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella.
Il suo percorso di vita e di testimonianza politica per i valori del lavoro, del progresso e del rispetto dei diritti e delle regole è cominciato nove anni fa, nei giorni in cui Yvan faceva le sue prime drammatiche esperienze nella nostra terra; giorni nei quali (giova ricordarlo) ha affrontato anche minacce e violenze, in un momento in cui il Paese piange la morte di un giovane picchiato con un atto di ferocia inaudita, di fronte alle quali scelse anche lui di non voltarsi dall’altra parte, di non chinare il capo, vincendo la paura che per primo provava e la tentazione di abbandonare la lotta per i diritti che per primo era tentato di fare, riuscì a darsi coraggio, a farsi promotore e portavoce della sofferenza di migliaia di invisibili che da Nardò a Rosarno, al foggiano, ai terreni agricoli della Campania e delle regioni del nord chiedono dignità e rispetto, nel nome dei valori costituzionali sui quali si fonda la nostra Repubblica.
Per questo motivo, colleghi, propongo al Consiglio comunale di Lecce di conferire la cittadinanza onoraria della città di Lecce a Yvan Sagnet.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Ha chiesto la parola il Consigliere Molendini. Gli è concessa.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Grazie, Presidente. Grazie, colleghi.
Sono molto fiero e particolarmente emozionato oggi nel discutere questa proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Yvan Sagnet, di cui mi sono fatto promotore con il convinto sostegno di tanti colleghi qui in Aula.
L’articolo 1 della nostra Costituzione recita: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Che significa “una Repubblica democratica fondata sul lavoro?”.
Significa che per esercitare in pieno i propri diritti di cittadinanza, per esercitare in pieno la democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica bisogna avere la possibilità di sostentare se stessi, la propria famiglia con un lavoro che sia non un lavoro tout-court, ma un lavoro che si fondi su dei diritti, su una giusta paga, su condizioni eque, su un ambiente salubre; un lavoro di diritti e dignità. Questo è il lavoro di cui parla la nostra Costituzione all’articolo 1.
Quando Yvan è venuto per la prima volta nel Salento, a Nardò, ha osservato una situazione che io ricordo molto bene, perché ne fui frastornato quando tanti anni fa, forse venticinque anni fa, mi trovai per la prima volta a vedere la piazza di Nardò completamente invasa dalla presenza di tantissimi migranti, che all’epoca non riuscivo a percepire cosa stessero facendo in quel posto. Poi l’ho capito e ho capito le condizioni. Quell’immagine, a distanza di cento anni, credo non fosse molto dissimile da quella che nelle piazze di Cerignola e della Puglia vedeva Peppino Di Vittorio quando diceva a quei braccianti che come allora nei nostri giorni vengono sfruttati, vengono privati della loro dignità dai caporali e da imprenditori senza scrupoli. Peppino Di Vittorio diceva che i braccianti non devono togliersi il cappello davanti ai padroni, perché non devono vendere la loro dignità e devono avere pieni diritti.
Questa giornata, oltre che a Yvan, è dedicata a Paola Clemente, una bracciante che nel luglio di cinque anni fa ha perso la vita. Paola Clemente era una bracciante di San Giorgio Jonico, faceva molti chilometri tutti i giorni per andare ad Andria, nelle campagne di Andria, dove prestava il proprio lavoro in agricoltura.
Paola Clemente è morta di lavoro, un malore l’ha stroncata nei campi. Grazie a Yvan, grazie al sacrificio di Paola Clemente prima nel 2011 e dopo con la modifica della legge si è data vita a una legge di contrasto al caporalato che prima non esisteva. Grazie all’opera di Yvan si è dato vita al primo processo in Italia e in Europa per riduzione in schiavitù. Però, mi piace sottolineare che Yvan dice sempre: “Quello era il momento della protesta”, però io parlo della proposta, a me piace parlare della proposta.
Yvan ha fatto altro. Dopo quegli anni e dopo l’attività lunga nel sindacato che è seguita a quegli anni, dopo il conferimento dell’onorificenza da parte del Presidente Sergio Mattarella per la sua opera contro il caporalato nel 2017, lui si è impegnato con questa associazione che si chiama No Cap.
No Cap cosa fa? No Cap ha messo tutti insieme seduti ad un tavolo agricoltori, la grande impresa, i datori di lavoro, i rappresentanti dei lavori e soprattutto la grande produzione.
Se oggi andiamo in un supermercato di Lecce del gruppo Megamark, andiamo nei supermercati DOK o Famila potremmo trovare le bottigliette di conserva di pomodoro marchiate Iamme/NoCap.
Quando compriamo una di quelle bottigliette di passata di pomodoro, peraltro molto buona, vi invito a dare un’occhiata. È una passata di pomodoro che ha un bollino. Quel bollino oltre a dare garanzie sulla produzione biologica, perché è una passata biologica, ci dice che è certificata perché sono garantiti i diritti dei lavoratori, perché i lavoratori hanno i contratti di lavoro regolari, perché le condizioni di lavoro sono eque, così come i tempi di lavoro. Rispetta tutto quello che dice e che pretende la nostra Costituzione quando parla di Repubblica democratica fondata sul lavoro.
È proprio da questo che dobbiamo partire, è questo il senso profondo di questa giornata con il conferimento della cittadinanza onoraria. Quella situazione del 2011 e degli anni precedenti a Nardò è cambiata solo in parte. Dobbiamo impegnarci tutti quanti affinché da quel punto si parta per cambiare la realtà che ancora, purtroppo, presenta delle ferite troppo dolorose.
Dobbiamo farlo con la proposta, dobbiamo farlo facendo in modo che la produzione e gli agricoltori siano in grado di non essere schiacciati dalla grande distribuzione con prezzi che rendono iniqua e impossibile una sopravvivenza degli stessi agricoltori.
Dobbiamo fare in modo che gli interessi degli agricoltori combacino con quelli dei lavoratori che lavorano legalmente e con il contratto di lavoro nei campi in condizioni accettabili.
Dobbiamo fare in modo che la grande distribuzione si assuma il compito di portare negli scaffali questi prodotti e farlo perché è conveniente per tutti, perché se c’è una sinergia di convenienze ci sarà una sinergia di diritti.
Concludo questo intervento che mi vede molto felice oggi perché questo è il giorno della dignità. Voglio citare delle parole di Papa Francesco.
Papa Francesco dice: “Questo dovere spetta ai settori economici e ai Governi allo stesso modo, ed è indispensabile nella ricerca di soluzioni eque per le sfide che abbiamo davanti il principio di porre la persona umana anziché il mero perseguimento del potere e del profitto al centro della politica pubblica”.
Credo che oggi si faccia un passo avanti in questa direzione.
Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Molendini.
Si è iscritto a parlare il Consigliere Sergio Della Giorgia. Prego, Consigliere.
Speaker : CONSIGLIERE DELLA GIORGIA:
Buongiorno a tutti. Presidente, Sindaco, Consiglieri, quando il Consigliere e amico Gabriele Molendini mi ha chiesto di firmare questa proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Yvan Sagnet mi sono sentito veramente onorato. Oggi sono, come lui, veramente emozionato.
Mi sono sentito veramente onorato di firmarla a nome del mio Gruppo perché oggi ritengo ci sia una lineare, simbolica, consequenziale prosecuzione della giornata in cui abbiamo conferito la cittadinanza alla senatrice Liliana Segre.
Queste due proposte di cittadinanza, queste due cittadinanze, quella di ieri e quella di oggi, sono nell’anima di questa maggioranza, dei suoi ideali e dei suoi valori e spero lo siano oggi anche di tutto l’intero Consiglio comunale.
Oggi, come ieri, nella giornata dello stesso conferimento a Liliana Segre, non si tratta di un semplice atto formale. Per noi di Civica conferire oggi la cittadinanza onoraria vuol dire assumere una posizione netta, quella di schierarci apertamente con Yvan Sagnet, con le sue idee e con le sue lotte. Vuol dire essere contro ogni sfruttamento dei lavoratori, contro il sotto salariato, contro il lavoro nero, contro ogni forma moderna di schiavismo del lavoro nel lavoro.
Vuol dire riconoscere e difendere la dignità del lavoro come un valore nettamente superiore a qualsiasi profitto economico. Siamo, come lo è Yvan Sagnet, per lo sviluppo di una filiera etica, per generare nel consumatore la diffusione di una cultura del rispetto della terra, di una produzione più equa, più ecosostenibile, più giusta.
Siamo per favorire scelte politiche, come ha detto l’amico Gabriele, che contrastino lo sfruttamento messo in atto dalle grandi multinazionali del settore agroalimentare che dettano e controllano i prezzi di mercato; una piaga strutturale di cui il caporalato è conseguenza diretta.
Le battaglie di Yvan Sagnet sono, quindi, le nostre. Oggi conferire questa cittadinanza vuol dire mettersi al fianco dei lavoratori, dalla parte delle donne e degli uomini piegati nei campi la cui vita e dignità non possono continuare a essere calpestati e ignorati.
Per tutto questo, ripeto, oggi non è un atto formale. È, invece, un atto di civiltà e mi spingo a dire un atto di giustizia sociale. È un riconoscimento alla persona, all’uomo, al lavoratore, alle sue idee e ai suoi valori. Sono onorato di averla conosciuta. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Della Giorgia.
È iscritto a parlare l’onorevole Rotundo. Prego, ne ha facoltà.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Votiamo convintamente la proposta della cittadinanza onoraria a Yvan Sagnet.
Condividiamo le motivazioni che il Sindaco ha rappresentato a questo Consiglio comunale. Ho un ricordo vivo di quegli anni, delle battaglie a Boncuri. Io stesso sono stato parte di una delegazione con Teresa Bellanova, dove ripetutamente abbiamo visto le condizioni disumane. Si trattava, in effetti, come il Sindaco ha detto, di una battaglia per i diritti umani, una condizione della persona ridotta a forme oserei dire moderne di schiavitù. Per questo io penso che il Consiglio comunale oggi faccia una scelta non banale, non scontata, perché, lo voglio dire, non è solo il riconoscimento giusto al nostro neo concittadino Sagnet, ma è anche un impegno per il futuro, perché questa non è una battaglia, ahimè, vinta, è una battaglia ancora aperta. Nonostante proficui, buoni, positivi provvedimenti del Governo nazionale, che vanno nella direzione di dare dignità, di dare strumenti contro il caporalato, ancora questa piaga permane.
Per questo la scelta che oggi compie il Consiglio comunale è una scelta certamente simbolica, ma che ha anche un valore politico grande, perché colloca la nostra città in maniera chiara in un campo di forze, di idealità, di visione di progetto di società senza tentennamenti, riconoscendo a Sagnet il riconoscimento di nostro concittadino.
Noi, per questo, votiamo sì e votiamo sì convintamente con le motivazioni espresse dal Sindaco.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Rotundo.
Consigliere Patti, prego.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Grazie, Presidente.
Come sono solito fare, ho preso alcuni appunti che naturalmente ho deciso di lasciare da parte, perché sono momenti – è bene dirlo chiaramente – che passano alla storia di un’Amministrazione.
Sono dei momenti significativi, non solo per te, Yvan, ma secondo me per un’Amministrazione che si connota chiaramente in maniera inequivocabile nel dire da quale parte vuole stare. Lo fa perché? Perché tu hai generato e genererai – speriamo che in questo cammino, come una ola in uno stadio, tu possa, noi possiamo farlo ugualmente – esempi virtuosi come il tuo.
si è divertito a tracciare confini, a scriverli sulla cartina geografica, ma poi gli esempi arrivano da qualunque parte e i confini non hanno alcuna rilevanza. In un momento in cui si attacca da un lato e si è timidi dall’altro, forse troppo timidi a volte, è bene tracciare punti di questo tipo.
La cosa importante – la richiamava il mio amico Gabriele Molendini prima, scusami Yvan, che ringrazio, perché la proposta l’ha caldeggiata lui e l’abbiamo condivisa noi – è il passaggio dalla protesta alla proposta, che ci dice due cose: la prima è che il cammino è ancora lungo, perché alcune proposte, per la miopia di alcuni, dai migranti, dai lavoratori, non possono essere ancora caldeggiate nelle Istituzioni, perché non tutti i diritti sono stati riconosciuti; la seconda trasferisce un potere importantissimo ai cittadini. Penso che una delle cose più grandi che avete fatto, che hai fatto, è stato riconoscere la facoltà di scelta al cittadino consumatore. Ne parlavamo ieri.
La rivoluzione non può essere solamente sui diritti civili, perché spesso ne sono una conseguenza, spesso si fa sugli scaffali, spesso si fa nella scelta economica, nell’acquisto dei prodotti.
Riconoscere quella facoltà di scelta, secondo me, è un ulteriore merito che ti riconosciamo.
Concludo con un ulteriore passaggio che guarda al futuro, come diceva l’onorevole Rotundo, tra le tue parole: non più lavoratore contro impresa e basta, è un sistema superato, colgo questo dalle tue parole, da quello che cerchi di trasferire, ma una simbiosi tra lavoratori, imprenditori e consumatori. Non più parti dialettiche di rapporti diversi, un sistema superato, ma un nuovo modo di vedere il mondo.
Anch’io guardo a questa cittadinanza, la rivendicherò con orgoglio negli anni a venire, perché, ripeto, per me questi sono gesti fondamentali per un’Amministrazione, per noi sono gesti fondamentali per un’Amministrazione, ma a me piace pensare, e sono certo che sarà così, che l’impegno continua, che il viaggio continua.
Grazie. Sono orgoglioso, siamo orgogliosi di averti come nostro concittadino.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Patti.
La parola alla Consigliera Orlando.
Speaker : CONSIGLIERE ORLANDO:
Grazie, Presidente.
Vorrei anzitutto ringraziare il collega Consigliere Molendini per questa proposta, per la sensibilità, l’attenzione, l’umanità.
Vorrei richiamare quanto ha detto il Consigliere Della Giorgia.
La giornata di oggi ci ricorda un’altra giornata molto importante, quella del conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
Quel giorno in quest’Aula, insieme a noi, c’erano dei bambini. I bambini erano seduti lì, fra il pubblico. È un peccato che oggi non possano essere qui con noi quei bambini. Non sono qui con noi perché, lo sappiamo bene tutti, le circostanze sono cambiate, ma ciò che non deve cambiare, pur nelle mutate circostanze, e la giornata di oggi ne è la dimostrazione, è l’attenzione di questa Amministrazione, di questo Consiglio nei confronti della legalità, dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori, della dignità.
Il Sindaco lo ha detto, Yvan Sagnet ha avuto paura. Ha avuto paura, ma ha scelto di non voltarsi dall’altra parte e in questa scelta ha regalato speranza, che poi si è fatta proposta.
Noi di Sveglia – parlo anche a nome del Consigliere Giovanni Occhineri – siamo onorati di essere qui oggi e di avere accanto a noi come concittadino Yvan Sagnet.
Siamo orgogliosi e onorati. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliera Orlando.
La parola al Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Tanto è già stato detto, per cui io mi trovo un po’ in difficoltà. Non mi piace ripetere cose che, tra l’altro, condivido.
Il nostro regolamento sul conferimento della cittadinanza onoraria prevede che sia concessa a chi si è distinto nel campo delle scienze, delle arti, della cultura, che abbia aiutato nella crescita della città. È un regolamento un po’ datato e noi ci impegneremo, come Movimento, a cercare anche di modificarlo in meglio, speriamo.
Perché dico che è datato? Perché, in effetti, è giustissimo quello che scrive, ma non si legge, tra le righe di quel regolamento, un cenno a quella che è la sete di giustizia, a quella che è la necessità di bellezza della città.
Sono dei concetti un po’ strani, perché è bella quella città dove ci sono persone belle. Le persone belle non sono solo quelle nate nella città, ma sono tutte quelle che collaborano al suo miglioramento, al miglioramento della società in cui viviamo, al miglioramento della città.
Perciò, per noi, Yvan Sagnet è una persona bella. È una persona bella perché combattere per la legalità e per la giustizia, cercare di rendere il mondo più giusto migliora sensibilmente la nostra qualità della vita; combattere attivamente per la giustizia ha aiutato e aiuta a rendere più bella e vivibile la nostra società.
Sembra strano questo, ma quando c’è giustizia c’è anche bellezza, c’è anche voglia di vivere. La lotta per i diritti, la lotta per la legalità non ci devono mai abbandonare, quali che siano le difficoltà che incontriamo. Dobbiamo tutti combattere per questo. Questo è un altro punto estremamente importante. Dobbiamo combattere per un giusto compenso nel lavoro, dobbiamo combattere perché siano riconosciuti i diritti di tutti, di tutte le persone. Non c’è prima qualcuno. Di tutti.
Dobbiamo combattere per la legalità e il rispetto delle regole, e questo deve essere un faro acceso sulla nostra città. Tutti siamo consci di quanto sia necessario a Lecce accendere questo faro, anche cercare nel passato, cercare di illuminare situazioni pregresse.
È in questa logica che come Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle abbiamo sottoscritto, condividiamo e raccogliamo veramente favorevolmente la proposta di concedere la cittadinanza a Yvan Sagnet. Siamo contenti della scelta della città.
Benvenuto tra i cittadini leccesi. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Prego, Consigliere Nuzzaci.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Grazie, Presidente. Grazie, Sindaco.
Volevo, come gli altri colleghi, brevemente esprimere la nostra gratitudine ad avere Yvan Sagnet come cittadino leccese di spessore.
Yvan è stato un grande esempio per noi ed è stato veramente un maestro per quello che ha fatto e per come ha condotto la sua battaglia.
Vorrei che Yvan si sentisse orgoglioso di tutti noi come lo è stato per tutte le persone che ha aiutato.
Grazie Yvan. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Nuzzaci.
Ha chiesto la parola il Consigliere Costantini Dal Sant. Prego.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
Due parole soltanto, dopo tutti i colleghi e tutte le belle parole che hanno detto, giuste parole.
Jean Pierre, ti voglio dire che da oggi sei leccese e ti ringraziamo per tutto quello che hai costruito, per tutto quello che hai generato. Hai generato positività, hai generato una voce che grida “basta”, che grida “è sbagliato continuare a far finta di non vedere la sussistenza di uno sfruttamento”, che passa dall’impresa, come diceva il collega Patti, un’impresa che da oggi, grazie anche e soprattutto al tuo intervento, al tuo cuore, ha un elemento di coscienza, di umanità. Non si può fare impresa senza un senso di umanità, senza un senso di legalità, senza un senso di coscienza.
Per questo ti ribadisco che da oggi sei leccese. Devi imparare qualche parola in dialetto, perché è giusto così. Come Gruppo di Coscienza Civica siamo ben favorevoli e siamo ben contenti di averti fra i nostri cittadini.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Costantini Dal Sant.
Se non ci sono altri interventi, passerei alle dichiarazioni di voto, anche se sono concludenti.
Dichiariamo a questo punto chiusa la discussione e passiamo alla votazione per il conferimento della cittadinanza. Votiamo per alzata di mano. Chi è favorevole?
È approvato all’unanimità dei presenti.
La minoranza non c’è. Siamo 18. È approvato all’unanimità.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie a tutti.
Prima di lasciare la parola a Yvan, svolgiamo gli adempimenti di rito, con la consegna della pergamena a firma naturalmente del Sindaco e del Presidente del Consiglio comunale.
Ecco Yvan, questa è per te.
C’è poi la firma sul registro dell’albo dei cittadini onorari di Lecce. È stato detto prima, approfitto di questo piccolissimo spazio ulteriore per esprimere naturalmente anche un dispiacere, quello di non aver potuto chiamare a raccolta qui, in questa sala consiliare, come pure avremmo voluto, i tanti volti, le tante storie, le tante biografie, i tanti protagonismi che qui in Salento, sul fronte politico, sul fronte giudiziario, sul fronte sindacale, sul fronte dell’associazionismo sono stati compagni di strada fondamentali perché Yvan potesse innescare quel processo che poi ha portato a risultati importanti, che non sono traguardi, come abbiamo detto, ma sono tappe.
Avremmo voluto stringerci tutti assieme, insieme a te. Sappi che questo momento loro sono fuori, ma simbolicamente sono al nostro fianco.
A te la parola. Grazie.
Speaker : JEAN PIERRE YVAN SAGNET:
Innanzitutto consentitemi di ringraziare il Consiglio comunale, di ringraziare in particolare il Consigliere Gabriele Molendini per la sua proposta, di ringraziare il Sindaco Carlo Salvemini per aver appoggiato e sostenuto questa proposta. Ringrazio tutta l’Amministrazione comunale, vi ringrazio tutti.
Per me è un momento importante, un momento storico, perché mi sono sempre sentito un cittadino di questa terra, di questa città.
Questa città ha cambiato realmente la mia vita. Io sono arrivato a Nardò il 15 luglio 2011. Venivo da Torino dove studiavo ingegneria delle telecomunicazioni e sono venuto qui, in questa terra, come tanti altri lavoratori, cittadini extracomunitari, per raccogliere la frutta, per raccogliere i pomodori a Nardò.
Ovviamente, sono passato da Lecce, che è un punto di passaggio di tutti i lavoratori, di tutte le persone, di tutti i raccoglitori che si recano a Nardò, nel neretino, per raccogliere la frutta. Passano da Lecce e spesso fanno qualche notte qui, molti di loro vivono a Lecce e poi si recano nella provincia per andare a lavorare.
Ho conosciuto Lecce, ho apprezzato e ammirato Lecce. Tutto parte da Nardò, in quella famosa estate del 2011 dove ho scoperto, ho vissuto sulla mia pelle le vessazioni del caporale. Sono stato uno degli sfruttati e ho deciso di ribellarmi.
È stato un momento storico quello sciopero, è stato definito dagli studiosi il primo sciopero della storia dei lavoratori stagionali stranieri in Italia in agricoltura. L’abbiamo fatto dove? L’abbiamo fatto qui, in questa terra. Uno sciopero storico che ha portato a dei risultati storici. Risultati ottenuti dove? Qui, sempre qui, in questa terra. Ricordo le manifestazioni che abbiamo fatto nelle strade di Lecce, l’ha ricordato il signor Sindaco, davanti alla Prefettura di Lecce. Siamo riusciti a definire un percorso lineare, un percorso di cambiamento.
Il disegno di legge contro il caporalato l’abbiamo fatto qui con gli ex Assessori Dario Stefàno ed Elena Gentile. Il lavoro l’abbiamo fatto tutto qui con il Prefetto. È da qui che è partito il disegno di legge sulla legge contro il caporalato.
Due settimane dopo è stato istituito il reato penale di caporalato, l’articolo 603-bis del Codice penale.
Una rivoluzione è partita da qui. C’è stata un’onda che è partita da questa città, che ha invaso il Paese. Oggi, se ci sono tanti processi in Italia contro il caporalato è perché da qui, da questa città l’abbiamo costruita. Avete ricordato Paola Clemente. Se oggi i magistrati hanno uno strumento per potere avviare delle inchieste è perché c’è stata questa legge.
Il processo su Paola Clemente non si sta svolgendo con la legge n. 199, perché non era ancora approvata. La legge n. 199 è del 2016, la morte di Paola Clemente è avvenuta il 2015.
Il processo contro gli aguzzini, contro gli sfruttatori di Paola Clemente si sta svolgendo grazie all’articolo 603-bis del Codice penale, che Lecce ha saputo dare alla nazione.
Oggi, se ci sono vari processi, circa tremila processi in Italia, è perché qui abbiamo costruito qualcosa di importante.
Ricordo anche un altro risultato storico, il primo processo contro il caporalato, contro lo sfruttamento. È partito da qui con il PM Elsa Valeria Mignone, con Cataldo Motta, con il giudice Maritati. Abbiamo avviato questo processo storico che ha dato avvio ad altri processi. Questi giudici e magistrati sono diventati dei punti di riferimento a livello nazionale. Quei cittadini leccesi sono diventati dei punti di riferimento a livello nazionale nell’ambito dello sfruttamento.
Non c’era allora una legge contro lo sfruttamento, non c’era una legge. Questa è l’unica legge in Europa contro lo sfruttamento che può mandare in galera, non perché, come dicevi tu, Sindaco, stiamo per mandare la gente in galera, ma perché può rendere giustizia agli ultimi, a quei soggetti vulnerabili. Questo è merito di questa città, che ha saputo dare delle risposte, che ha saputo dare un sostegno, che ha saputo dire da che parte stare, cioè dalla parte della legalità, dalla parte della giustizia.
Questa Amministrazione dimostra di stare da quella parte lì. È un messaggio forte, come ha ricordato un Consigliere. Non è solo una scelta simbolica, ma è una scelta di campo.
Con questo atto il Sindaco, il Comune, l’Amministrazione comunale fa una scelta chiara: noi stiamo dalla parte della legalità. Questo fa onore a questa Amministrazione, continua a far onore a questa città.
Sono orgoglioso di essere stato insignito da voi, da questa Amministrazione. Sono contento, non posso descrivere la gioia che mi anima, dopo quella che ho provato quando sono stato insignito dal Presidente Mattarella. Questo è il secondo atto più importante del mio percorso, un percorso, come ricordavo, che è nato da qui. Ero uno studente. Non faccio più l’ingegnere. Il mio impegno sociale e civile è nato proprio da questa terra. Per questo, vi ringrazio e vorrei dedicare questo premio, questo riconoscimento ai miei compagni lavoratori, perché se oggi sono qui è anche grazie a loro. Uno sciopero non si fa da solo. Ho potuto farlo perché ci sono stati altri compagni che hanno creduto, che ci hanno sostenuto, che hanno dato corpo e anima a questa battaglia.
Dedico questa onorificenza a loro e a tutte le vittime di sfruttamento e di caporalato in questo Paese. La battaglia continua e questa è un’altra tappa molto importante.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
A questo punto, sospendiamo la seduta per un minuto.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Baglivo, Battista (assente), Borgia (assente), Citraro (assente), Congedo (assente), Costantini… Ci fermiamo un attimo? Perché ho visto che anche il Sindaco…
Speaker : PRESIDENTE:
L’ho già chiamato. Ho mandato anche un messaggio.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mi fermo un attimo? Presidente, procedo o mi fermo? Procedo.
Costantini (assente), Della Giorgia, De Matteis, Faggiano, Giannotta (assente), Giordano (assente), Greco (assente), Guido (assente), Mariano…
Speaker : PRESIDENTE:
Costantini è arrivato.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Costantini adesso è presente. Okay.
Martini (assente), Mele, Mignone, Mola, Molendini, Murri (assente), Nuzzaci (assente), Occhineri, Orlando, Pala (assente), Pasquino (assente), Patti, Poli Bortone (assente), Povero, Rotundo, Salvemini (assente), Scorrano (assente), Tramacere (assente), Valente (assente).
Sono presenti 15 Consiglieri. La seduta è valida.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Passiamo all’ulteriore punto all’ordine del giorno, che è la ratifica della variazione d’urgenza, in esercizio provvisorio con applicazione di avanzo vincolato, al bilancio di previsione 2019-2021, esercizi 2020-2021, ex articolo 175, comma 4, del TUEL, adottata con delibera di Giunta comunale n. 214 del 23 luglio 2020.
C’è l’Assessore Gnoni. Non so se è lui che prenderà la parola. Se non c’è una relazione, possiamo andare al voto.
A questo punto procediamo al voto per alzata di mano…
Il Consigliere Baglivo ha chiesto? Guardi, gliela illustro io adesso, Consigliere Baglivo, non si preoccupi. Mi dia un attimo che me la studio. Sindaco, siamo passati alla variazione…
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Sì. Mi scuso per la piccola attesa a cui vi ho costretto, ma c’era un passaggio di attenzione e di cortesia nei confronti di Yvan a cui dovevo adempiere. Ovviamente siamo soli. Non ho voluto rovinare la cerimonia con una riflessione che avrebbe potuto innescare anche momenti polemici. Naturalmente spiace a me, come a tutti, che il conferimento della cittadinanza onoraria sia avvenuto nella deliberata ed esplicita volontà dei Consiglieri di opposizione di non farvi parte visto che erano presenti.
L’ho ricordato adesso davanti ai microfoni e alle telecamere: noi non facciamo un uso politico del conferimento della cittadinanza onoraria, affermiamo princìpi politici e costituzionali attraverso il conferimento della cittadinanza onoraria, che sono quelli scritti nello Statuto della Città di Lecce. Non tenerne conto significa non sentirsi parte di questa comunità, perché ciò che è scritto nello Statuto del Comune di Lecce è la ragione più alta per la quale qui oggi si è conferita la cittadinanza a Yvan Sagnet.
Chiudo questa digressione ed entriamo nell’ordine del giorno successivo.
C’è una ratifica di variazione di bilancio, che quindi è l’adempimento successivo, e poi ci sono riconoscimenti di debiti. Quindi, partiamo con la prima, che è la ratifica della variazione di bilancio d’urgenza in esercizio provvisorio con applicazione dell’avanzo vincolato. È stata, naturalmente, già approvata in Giunta, è stata accompagnata dal parere dei Revisori, quindi come fatto conclusivo c’è la ratifica del Consiglio comunale.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Baglivo, vuole intervenire? No.
Ci sono interventi? Bene.
Dichiarazioni di voto? No.
Possiamo andare a questo punto alla votazione, per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano. Sono 16 favorevoli. Abbassate la mano. Chi è contrario alzi la mano. Nessuno. Chi si astiene? Il Consigliere Baglivo. Quindi, siamo 17 questa volta.
Passiamo adesso all’immediata esecutività. Chi è favorevole all’immediata esecutività? Siamo, a questo punto, 17. Siamo 17 favorevoli. Abbassate la mano. Siamo tutti favorevoli.
È approvata.
Il terzo punto è l’approvazione del regolamento della biblioteca l’Acchiappalibri, che ho da parecchio tempo.
Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE CICIRILLO:
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Un tema strategico dell’agenda di questa Amministrazione è la promozione della lettura e l’istituzione di biblioteche comunali, un valido strumento per garantire la diffusione della conoscenza, per fornire le basi per l’apprendimento permanente, per incentivare lo sviluppo culturale e democratico della società in ogni sua compagine, per contribuire all’emancipazione civile della collettività.
La lettura è un amplificatore delle competenze linguistiche, apporta alfabetizzazione e valori culturali e lo sviluppo di processi emotivi. È un potente mezzo di crescita umana per sviluppare competenze logiche e sociali e l’empatia.
Gianni Rodari, nella sua Grammatica della fantasia, afferma che le fiabe servono alla matematica, alla poesia, alla musica, all’utopia e anche all’impegno politico, insomma servono all’uomo intero.
Lecce è una città che legge, con le diverse iniziative disseminate nei quartieri di periferia. Inoltre, da quasi un anno, precisamente dal 28 settembre 2019, è attiva, presso l’Assessorato alla Pubblica istruzione, la biblioteca comunale l’Acchiappalibri, la prima community library per bambini e ragazzi. È stata realizzata con i fondi POR messi a disposizione dalla Regione con il bando “Community Library, Biblioteca di Comunità: essenza di territorio, innovazione e comprensione nel segno del libro e della conoscenza”, trasformando la “Banca del Libro: l’Acchiappalibri, un progetto della precedente Amministrazione, dedicata alle famiglie e ai lettori di ogni età, dove era possibile lasciare e prendere libri usati di ogni genere. Il finanziamento ottenuto è servito per allestire la biblioteca, ma anche a riorganizzare e adeguare gli spazi, con un intervento che ha interessato anche aspetti di efficientamento energetico dell’edificio.
Oggi l’Acchiappalibri non è una classica biblioteca, ma è uno spazio di socializzazione e di inclusione, dedicato interamente ai bambini e ai ragazzi dai tre ai tredici anni. Infatti, la biblioteca è la sede del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi e sono stati proprio loro a proporre di realizzare un luogo pieno di libri dove incontrarsi. Siamo orgogliosi e fieri di aver ascoltato e soddisfatto una loro esigenza, proposta proprio in un Consiglio comunale dei bambini del 2017. È stata progettata per essere un luogo di aggregazione flessibile e dinamico, dove svolgere attività di apprendimento e non solo limitate alla lettura, in un luogo culturalmente stimolante, dove si possono trovare a operare attrezzature multimediali e spazi confortevoli per la lettura, lo studio singolo e le attività di gruppo. Occupa gli spazi del piano terra dell’Assessorato e del giardino antistante. Dispone di un portale web omonimo, dove è possibile visionare il catalogo on-line, e di una app, che si chiama “Lecce for Kids”, che è uno spazio virtuale, che a breve presenteremo pubblicamente, ricco di attività ludiche mirate alla conoscenza del patrimonio storico, artistico, architettonico e immateriale della città.
Vi do alcuni dati. Ad oggi, sono stati effettuati 1.651 prestiti e sono state realizzate 71 iniziative di supporto alla lettura, nonostante la chiusura durante il lockdown. Attualmente è aperta ventiquattro ore alla settimana. L’orario estivo è mutato a giugno. Si è in fase di programmazione delle attività per il prossimo anno. Durante questa emergenza sanitaria e durante il lockdown la biblioteca ha funzionato da remoto. È stata chiusa al pubblico ed è stata riaperta solo a fine maggio. I servizi, come in tutte le biblioteche, sono stati offerti utilizzando canali social, pagine Facebook eccetera. La consultazione all’interno delle sale per il momento non è consentita, come nella maggior parte delle biblioteche in Italia e all’estero. Considerata la fascia di età non è sicuro accoglierli nelle sale. Ma i libri vengono prestati e restituiti e, dopo che vengono restituiti, vengono tenuti in quarantena. Quindi, assicuriamo la sanificazione dei libri.
Dal mese di agosto si può leggere comodamente all’esterno, in giardino, dove all’ombra sono stati posizionati arredi da esterno per le sedute e le letture di famiglia. L’addetto al front office seleziona dallo scaffale le richieste o propone i libri, che vengono adoperati per la lettura in presenza, oltre che per il prestito a casa.
La biblioteca opera in sinergia con altri enti, associazioni e agenzie educative del territorio e in particolare rivolge i suoi servizi e attività alla popolazione scolastica. Assolve a tutte le funzioni delle biblioteche pubbliche. Inoltre, per rendere maggiormente attuabile la sua vocazione di biblioteca di comunità e favorire, quindi, la diffusione e la condivisione del suo patrimonio nel territorio ha aderito al Polo biblio-museale della provincia di Lecce e al sistema nazionale delle biblioteche. Del resto, è la cifra di questo Governo lavorare in sinergia con altri Enti locali e con altri enti in genere per mettere le attività a sistema e creare infrastrutture solide, basate su iniziative comuni.
Di certo, possedere una biblioteca funzionante contribuirà ad assolvere in maniera eccellente il ruolo che compete al Comune di Lecce nel dare attuazione ai piani d’azione di promozione della lettura e ai patti locali, che la nuova legge n. 15 del 13 febbraio 2020 prevede di realizzare (Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura).
Per organizzare e offrire un efficiente servizio, ispirato ai princìpi dell’erogazione dei servizi pubblici di uguaglianza, imparzialità continuità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia, è necessario regolamentare i servizi dell’Acchiappalibri. Si sottopone, quindi, a questo Consiglio per la sua approvazione il regolamento, già presentato, emendato e successivamente approvato in Commissione Cultura e Istruzione, che ne disciplina l’organizzazione, le modalità di erogazione dei servizi e che si ispira alle indicazioni contenute nel Manifesto sulle biblioteche pubbliche dell’Unesco, alle raccomandazioni per le biblioteche pubbliche dell’IFLA (Federazione Internazionale delle Associazioni e Istituzioni Librarie) e alle disposizioni regionali e statali.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore Cicirillo.
È stato presentato oggi un emendamento al regolamento da parte del Movimento 5 Stelle, dal Consigliere Baglivo. Ci vuole illustrare l’emendamento, Consigliere?
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente. Sarò molto veloce.
L’emendamento tende a far mantenere all’Assessorato alla Pubblica istruzione e, quindi, all’Amministrazione anche la direzione scientifica. Per cui, proponiamo di scrivere: “la biblioteca inserita amministrativamente in seno all’Assessorato alla Pubblica istruzione, che mantiene la funzione di coordinamento e la direzione scientifica”.
Questo è quanto.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
C’è il parere favorevole del dirigente dottore Guido, in quanto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione finanziaria dell’Ente.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Il Governo esprime parere favorevole all’emendamento.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene.
Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri? Prego, Consigliere Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Molto brevemente. È più una dichiarazione di voto che un vero e proprio intervento, perché a mio parere questa è stata una scelta, un provvedimento, la realizzazione di una biblioteca che coinvolge i bambini. Ci si abitua a leggere nell’infanzia. È bene comprare i libri al bambino neonato, di pochi mesi, perché cominci a giocare e a guardare le figure, perché sappiamo che poi quello avrà un’incidenza sull’abitudine a leggere successivamente. Lo stesso, ovviamente, avviene per i bambini dai tre ai tredici anni, che sono il target di questa biblioteca Acchiappalibri. Quindi, grossa iniziativa, importante. Forse non viene valutata per quanto è il suo reale valore, che consente ai bambini gratuitamente di poter accedere ai libri e leggere in quel luogo, di poter avere in prestito i libri, di poter usufruire dei servizi digitali che sono presenti nella biblioteca, di poter fare il cross booking, che sarebbe lo scambio dei libri con altri bambini. Tutti i servizi della biblioteca sono garantiti gratuitamente ed è possibile anche sottoscrivere una tessera gold, che consente l’accesso ad altri servizi che l’ente gestore potrà fornire.
Io penso che sia stata una scelta importante dell’Amministrazione, anche per la modalità con cui è stata organizzata, perché non comporta costi particolarmente rilevanti per l’Amministrazione e consente di portare avanti nel tempo la funzionalità di una biblioteca per i bambini.
Ringrazio l’Assessore, che ha lavorato molto su questo tema, ringrazio l’Amministrazione di aver dato alla città una biblioteca per i bambini.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Mola.
Ci sono altri? Prego, Consigliere Orlando.
Speaker : CONSIGLIERE ORLANDO:
Grazie, Presidente.
Intervengo molto velocemente, solo perché come Presidente della Commissione Cultura e Istruzione ho avuto modo di seguire tutto l’iter. Ringrazio l’Assessora per la grande disponibilità che ha dimostrato partecipando a ben – spero di non sbagliare il numero – nove Commissioni per parlare di questo regolamento, che è un regolamento certamente importante perché dotarsi di questo regolamento permette, come ha detto l’Assessora, di entrare a far parte del Polo bibliotecario provinciale e, di conseguenza, di quello nazionale.
Io, quindi, la ringrazio perché è stato garantito un ampio dibattito e l’Assessora ha accolto tutti i suggerimenti, perché di questo alla fine si è trattato, dal momento che nessuno andava a incidere sostanzialmente sul regolamento. Ha voluto, però, accogliere tutti i suggerimenti dei Commissari. Quindi, ci troviamo qui oggi ad approvarlo senza ulteriori emendamenti, se non quello del Consigliere Baglivo, che ha ritenuto, giustamente, di apportare questo contributo, per cui il parere da parte di Sveglia Lecce è favorevole.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Orlando.
Se non ci sono ulteriori interventi, possiamo procedere alla votazione. Prego, per dichiarazione di voto.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
È una dichiarazione di voto necessaria perché in Commissione – anch’io ringrazio l’Assessora per essere stata veramente presente e disponibile –, volendo leggere con il Gruppo, con il quale abbiamo approfondito il regolamento, mi ero astenuto. Invece, voteremo favorevolmente, anche perché, quando leggiamo nell’introduzione del regolamento che la biblioteca Acchiappalibri aderisce al Polo biblio-museale di Lecce, il Comune di Lecce sappiamo fa propri come riferimenti fondamentali per l’attività e la gestione della biblioteca le indicazioni fornite dall’Unesco, come è stato appena ricordato, fatte salve queste premesse noi riteniamo, proprio per queste premesse, che il ruolo delle biblioteche non si fermi a essere un contenitore fisico o virtuale di libri. Questo è quello che pensano con estrema superficialità tante persone. Invece, le biblioteche rappresentano un impegno, un impulso culturale e di crescita sociale per tutta la popolazione. Le biblioteche sono uno degli strumenti più democratici che abbiamo per diffondere cultura – questo lo dobbiamo ricordare sempre – perché i libri sono democratici, i libri possono essere letti da tutti. Noi, diffondendo cultura, miglioriamo sicuramente ed eleviamo il benessere sociale. Questo deve essere ben chiaro.
Per questi motivi all’inizio avevamo dei dubbi e non abbiamo sinceramente accolto favorevolmente il bando di affidamento a terzi, perché non ci piace che della cultura si faccia impresa commerciale. Avremmo preferito che questa biblioteca maggiormente, perché dedicata alle nuove generazioni, ai ragazzi, restasse a gestione pubblica. Non sempre questo è possibile. Quello che uno vuole a volte si scontra con quella che è la realtà economica. Però noi, proprio per questo, auspichiamo fortemente che a gestione pubblica resti la futura biblioteca degli Agostiniani, perché sarebbe decisamente riduttivo per una biblioteca di quella portata un semplice ruolo di coordinamento per l’Amministrazione e per la città.
Votiamo favorevolmente, perciò, perché pensiamo che con la direzione scientifica si possa incidere positivamente sulla biblioteca e su quello che è lo sviluppo, e auspichiamo veramente per il futuro che finalmente la città di Lecce possa assumere uno o più bibliotecari per la gestione diretta delle biblioteche comunali. Non pensiamo che sia una cosa drammatica e soprattutto pensiamo che l’utilizzo delle biblioteche possa essere in questo momento, in questo periodo facilmente agevolato utilizzando i collettori del reddito di cittadinanza e creando dei PUC, dei progetti utili alla collettività specifici in tal senso. Per cui, esprimo il voto favorevole del Movimento 5 Stelle.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, possiamo procedere alla votazione dell’emendamento, per alzata di mano.
Chi è favorevole alzi la mano. Mantenete la mano alzata, magari stando fermi. 17 favorevoli. Dovrebbero essere 17. Ricontiamo. 17 dovrebbero essere i favorevoli. Chi, invece, è contrario alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano. 4 astenuti (Tramacere, Greco, Martini, Battista).
A questo punto ci sono dichiarazioni di voto sul regolamento, così come emendato? No.
Passiamo alla votazione, per alzata di mano. Chi è favorevole all’approvazione del regolamento alzi la mano. Alzate la mano. 17 favorevoli. Abbassate la mano. Chi è contrario alzi la mano. Nessun contrario. Chi si astiene alzi la mano. 4 astenuti.
È approvato.
Immediata esecutività del regolamento. Prego, chi è favorevole alzi la mano. Consigliere Greco, lei è favorevole? Consigliere Costantini, ho chiesto al Consigliere Greco se è favorevole o se stava soltanto gesticolando.
Okay. Perfetto. Sempre 17. Chi, invece, è contrario alzi la mano. Chi si astiene alzi la mano. Consigliere Martini, si astiene? 4 astenuti. Perfetto.
È approvata.
Io chiederei alla Presidente Faggiano se mi può sostituire, perché avrei bisogno di uscire cinque minuti.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Passiamo al punto n. 4 dell’ordine del giorno: “Riconoscimento debito fuori bilancio, riveniente da decreto di liquidazione CTU, in favore dell’ing. Sergio Urso”.
Ci sono osservazioni o interventi?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Presidente, i punti dal n. 4 al n. 11 sono tutti riconoscimenti di debiti fuori bilancio da sentenza, quindi articolo 194, comma 1, lettera a), naturalmente approvati dalla Commissione e accompagnati dal parere dei Revisori, quindi se non ci sono richieste di intervento o chiarimento proporrei di metterli in approvazione in successione, senza ulteriori momenti di dibattito. Nel caso, sono a disposizione.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Passiamo direttamente alla votazione.
Chi è favorevole? 16 favorevoli. Chi si astiene? 1 astenuto. Chi è contrario? 4 contrari (Martini, Greco, Battista, Tramacere).
Passiamo all’immediata esecutività.
È approvata all’unanimità.
Allora, favorevoli 15, astenuto 1, contrari 4.
Per l’immediata esecutività, invece, voti favorevoli all’unanimità. 20 favorevoli. Adesso è entrato Giordano.
Ripetiamo la votazione a questo punto?
Va bene.
Passiamo al punto n. 5 dell’ordine del giorno: “Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del Tribunale di Lecce giudizio civile Società Cooperativa C.C.P.L.”.
Passiamo alla votazione.
Favorevoli? 14 voti favorevoli. Astenuti? Contrari? Martini, Greco, Battista, Tramacere e Giordano. 5 contrari.
Sì, perché è entrato Giordano.
I contrari sono Greco, Battista, Tramacere, Giordano, Martini. Immediata esecutività.
All’unanimità.
Passiamo al punto n. 6 dell’ordine del giorno: “Riconoscimento debito fuori bilancio riveniente da sentenze esecutive anno 2020 ordinanza del Tribunale di Lecce sez. lavoro del 09.03.2020 nel procedimento cautelare promosso da D** T** A**”.
Chi è favorevole? 14. Chi si astiene? Chi si astiene? Zero astenuti. Chi è contrario? 4 contrari (Martini, Greco, Battista, Tramacere). Giordano è fuori dall’Aula.
Passiamo all’immediata esecutività. 18 favorevoli.
È approvata.
Passiamo al punto n. 8 dell’ordine del giorno: “Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del Tribunale…”. Scusate.
Passiamo al punto n. 7: “Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del giudice di pace di Lecce n. 1359/2020”.
Chi è favorevole? 13 favorevoli. Chi si astiene? Chi si astiene? Chi è contrario? 4 contrari (Martini, Greco, Battista, Tramacere).
È uscita Povero, è fuori Giordano. Adesso vediamo Paola Povero. 12 favorevoli. Okay.
Procediamo per l’immediata esecutività. 18 favorevoli.
Passiamo al punto n. 8 dell’ordine del giorno: “Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del Tribunale di Lecce n. 4101/2019”.
Favorevoli? 13 favorevoli. Allora, 13 favorevoli. Astenuti? Contrari? 4 contrari (Martini, Greco, Battista, Tramacere).
Immediata esecutività. 17 favorevoli.
È approvata.
Passiamo al punto n. 9 all’ordine del giorno: “Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del TAR di Lecce n. 656/2020”.
Favorevoli? 13 favorevoli. Astenuti? Zero. Contrari? 4 contrari (Martini, Greco, Tramacere, Battista).
Adesso entra il Consigliere Baglivo.
Passiamo all’immediata esecutività. 18 favorevoli.
È approvata.
Posso andare avanti? Passiamo al punto n. 10 dell’ordine del giorno: “Riconoscimento debito fuori bilancio riferito alla spesa legale riveniente da sentenza del Tribunale di Lecce n. 606/2020”.
Chi è favorevole? 13 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto (Baglivo). Chi è contrario? 4 contrari (Greco, Martini, Battista, Tramacere).
Passiamo all’immediata esecutività. 18 favorevoli.
È approvata.
Passiamo al punto n. 11 dell’ordine del giorno: “Riconoscimento debito fuori bilancio riveniente da sentenza del GdP di Lecce n. 146/2020 r.g. 7762/2018”.
Favorevoli? 13 favorevoli. Astenuti? 1 astenuto (Baglivo). Contrari? 4 contrari (Martini, Greco, Battista, Tramacere).
Immediata esecutività. All’unanimità dell’Aula. 18 favorevoli.
È approvata.
Passiamo al punto n. 12 dell’ordine del giorno: “Mozione a firma del cons. Scorrano, acquisita al prot. gen. n. 37713”.
Il promotore della mozione è assente, per cui la iscriviamo al prossimo Consiglio.
Infatti. Non si spiega come mai abbia proposto una mozione urgente e poi non si sia mai presentato a discuterla. Passiamo al punto n. 13 dell’ordine del giorno: “Mozione a firma del cons. Scorrano, acquisita al prot. gen. n. 42809 del 10/04/2020 inerente il 5G”.
Il Consigliere è assente, quindi la aggiorniamo al prossimo Consiglio.
Esauriti i punti all’ordine del giorno, la seduta è sciolta.