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C.c. Lecce - 29.09.2020
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Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
[...] presente; Battista; Borgia; Citraro, assente; Costantini; Della Giorgia; De Matteis; Faggiano; Giannotta; Giordano Anguilla, assente; Greco, assente; Guido, assente; Mariano Mariano, presente; Martini, presente; Mele, assente; Mignone, presente; Mola; Molendini; Murri Dello Diago; Nuzzaci; Occhineri, assente; Orlando; Pala; Pasquino, assente; Patti, assente; Poli Bortone, la intravedo; Povero; Rotundo; Salvemini; Scorrano; Tramacere; Valente, assente.
Assenti 9. La seduta è valida.
Speaker : PRESIDENTE:
Procediamo con gli Inni.
La parola al Sindaco, che me la sta chiedendo in questo momento.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Credo sia doveroso, a nome dell’Aula, in rappresentanza dell’intera comunità, esprimere parole di viva soddisfazione e sollievo per l’esito delle indagini che ieri hanno portato all’individuazione del presunto killer dei due ragazzi barbaramente assassinati lunedì scorso. Dalle notizie che sono giunte alla prima ora del mattino pare abbia confessato. Quindi, il caso si è definitivamente risolto.
Credo sia importante manifestare gratitudine alle Forze dell’ordine e alla Procura per la tempestività con la quale sono giunti all’individuazione dell’omicida, rinnovare, naturalmente, i sentimenti di vicinanza a due famiglie, in questo caso anche tre, devastate da una furia omicida. Questo non potrà lenire in alcun modo la tragedia che si è consumata.
Consentitemi, come Sindaco, in rappresentanza di voi tutti, di manifestare quello che considero un elemento di orgoglio civico: come la città ha vissuto questa tragedia, con grande compostezza, con grande responsabilità, senza un pellegrinaggio sulla scena del crimine, senza una ricerca dell’audience del dolore. Un ringraziamento va alle Forze dell’ordine per il riserbo con il quale hanno condotto le indagini e anche un apprezzamento sincero alla Procura, che ieri, nel corso della conferenza stampa, assolutamente drammatica, perché si rendeva noto alla cittadinanza quello che era da poco avvenuto, ci ha ricordato alcuni princìpi di civiltà giuridica, che spesso consideriamo ormai superati. La pubblica accusa che parla di presunzione di innocenza, un impianto accusatorio che viene definito ancora sottoposto alla verifica, non dare, quindi, in pasto alla cittadinanza quello che poteva essere considerato ancora innocente. E tale è fino a...
Questi credo siano elementi importantissimi che, come leccese, penso sia utile e doveroso ribadire e ricordare, perché non sono scontati. Questo, all’interno di una dimensione tragica, costituisce comunque un elemento di riflessione per noi importante.
Grazie a tutti.
Speaker : PRESIDENTE:
Sindaco, mi permetto, a questo punto, di fare una proposta. È stato anche richiesto, peraltro, dal Consigliere Pala. Propongo di fare un minuto di raccoglimento per i due ragazzi. Se siete d’accordo, naturalmente.
(L’Assemblea osserva un minuto di raccoglimento)
Bene. Grazie.
Prima di passare al primo punto all’ordine del giorno, nel comunicare, naturalmente, all’Assemblea una notizia che avete già appreso, delle dimissioni del Consigliere Saverio Congedo, a nome mio, naturalmente, e a nome ‒ penso ‒ anche di tutta l’Assemblea va un ringraziamento per il contributo offerto dal Consigliere Congedo, che comunque è stato sempre ed è sempre un uomo rispettoso del convivere civile nella Pubblica amministrazione, quindi una persona che sicuramente lascerà un vuoto in questa Assise. Lo ringrazio a nome mio e a nome del Consiglio.
Primo punto all’ordine del giorno: interpellanza del Movimento 5 Stelle, a firma del Consigliere Baglivo: “Erronea emissione avvisi pagamento TARI per la Marina di Casalabate”.
Il Consigliere Baglivo, naturalmente brevemente, può dirci qualcosa dell’interpellanza. Poi otterrà una risposta. La parola al Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
È un’interpellanza che cerca di risolvere un piccolo problema che affligge alcuni cittadini. Voi sapete che quasi otto anni or sono, o poco più, la Marina di Casalabate è stata ceduta ai Comuni di Trepuzzi e Squinzano. Ebbene, da allora alcuni cittadini continuano a ricevere regolarmente la richiesta di pagamento per la TARI dal Comune di Lecce. Ogni volta che la ricevono sono costretti ad affrontare quello che ‒ passatemi il termine ‒ io chiamo “muro di gomma” dell’Amministrazione, di rimbalzo delle responsabilità tra Trepuzzi e Lecce, non sapendo, ovviamente, a chi rivolgersi.
Sono generalmente piccole somme, ma sono piccole somme che vengono iscritte a bilancio. Per cui è giusto che si risolva questo problema. Otto anni sono un tempo, penso, congruo per risolverlo. Ho presentato questa interpellanza sperando e pregando il Sindaco e la Giunta di risolvere in tempi brevissimi.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Risponde l’Assessore Gnoni. Prego.
Speaker : ASSESSORE GNONI:
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Il protocollo di cessione del territorio in questione è avvenuto il 15 maggio 2012, come ricordava il Consigliere Baglivo, con decreto del Presidente della Regione. Al tavolo della sottoscrizione dell’atto furono invitati gli uffici interessati proprio per individuare quali sarebbero state le incombenze e le modalità operative. Partecipò a questa riunione anche l’Ufficio Tributi per quanto concerneva l’applicazione IMU e TARI. Si stabilì, in quella sede, per quanto concerne la TARI, ricordiamo che siamo al 15 maggio, quindi era già in fase di riscossione, che fosse versata per l’anno 2012 interamente al Comune di Lecce e che la relativa variazione fosse a decorrenza del 2013 proprio al fine di consentire la bonifica degli archivi. L’Ufficio Tributi a quell’epoca aveva già segnalato e individuato difficoltà operative al fine di eliminare le partite, proprio perché c’erano problemi sui fogli catastali di Casalabate e Torre Rinalda.
Nel caso di specie, i dati presenti nella procedura erano deficitari dei dati catastali. Nella maggior parte dei casi, il soggetto passivo del tributo e proprietario dell’immobile, per quanto concerne la TARI, non si configurava nella sua persona, ma ad esempio in quella del suo congiunto. Ad onor del vero, possiamo dire che a partire dal 2013 ci furono ‒ anche se c’è stata una massiva attività di collaborazione con la società informatica ‒ degli errori di invio, però furono risolti immediatamente sulla segnalazione dello stesso utente, che era l’unico soggetto in grado di poter individuare l’errore. Così facendo, dal 2013 in poi l’Ufficio Tributi ha provveduto allineandosi e ripulendo la totalità delle partite iscritte, tanto è vero che il 99 per cento delle segnalazioni hanno avuto come conseguenza il discarico della partita per errore e l’utente ha ottenuto l’annullamento per tutti gli anni di cui aveva diritto. In questo caso non c’è stato alcun passaggio di denaro.
Qualche sporadico episodio di rimborso si è verificato per quei soggetti che hanno per errore ricevuto l’avviso e che hanno pagato. Questi utenti sono stati inseriti puntualmente negli elenchi dei rimborsi. Quindi, possiamo dire che in data odierna per la TARI emessa nel 2020 all’Ufficio non ci sono state segnalazioni importanti, ma solamente qualche isolato e sporadico caso, che è stato prontamente individuato e annullato, con relativo aggiornamento degli elenchi. Stiamo parlando, ormai, di una percentuale veramente infinitesimale.
Per quanto concerne, invece, i dati richiesti del rimborso, il totale complessivo dal 2013 ad oggi è di 164 contribuenti, per un ammontare di 18.567, così suddivisi: 96 contribuenti nel 2013, per un ammontare di 8.953; nel 2014, 15 contribuenti per 1.673 euro; nel 2015, 43 contribuenti per 5.794; nel 2016, 10 contribuenti per 2.146. L’archivio, man mano, negli anni, si sta ripulendo. Ripeto, è veramente ormai infinitesimale.
Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
La parola al Consigliere Baglivo. Ci dirà se è soddisfatto o meno della risposta del Governo. Conciso.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Presidente, in realtà il semplice fatto che continuino a esserci è una piccola sconfitta per qualunque Amministrazione.
Avevo allegato all’interpellanza uno di questi avvisi TARI ricevuti, ma ce ne sono stati altri nel frattempo.
Intanto mi fa piacere che si siano ridotti in soli otto anni di moltissimo, però penso che, soprattutto quando ci sono errori, perché questo è comunque un errore dell’Amministrazione, si debba andare incontro ai cittadini e cercare di risolvere l’errore. Ricordo quanto è fastidioso ricevere un avviso di pagamento non dovuto e dover combattere per farselo annullare.
Mi auguro che ci siano delle procedure più snelle, che consentano a chi riceverà... A questo punto, devo immaginare che qualcheduno continuerà a riceverlo, da quello che mi ha detto l’Assessore. Mi auguro che chi continuerà a ricevere questi avvisi di pagamento possa quantomeno, in maniera veramente rapida, risolvere il problema.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Punto 2 all’ordine del giorno, proposta di Consiglio: articolo 172, comma 1, lettera c), decreto legislativo n. 267/2000. Verifica quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, che possono essere ceduti in proprietà o in diritto di superficie.
Chi interviene per il Governo?
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Grazie, Presidente.
Una delle due delibere...
Speaker : PRESIDENTE:
Lo vogliamo far illustrare? Un attimo solamente.
Prego, Consigliere Scorrano.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Grazie, Presidente.
Intendo sottoporre all’attenzione e al voto dei colleghi Consiglieri una questione sospensiva che riguarda sia la proposta di deliberazione di Consiglio comunale sul bilancio di previsione sia le due proposte di delibera ad essa collegate, cioè quella sul Piano delle alienazioni e quella che ci occupa in questo momento.
Chiedo, pertanto, il rinvio della trattazione della proposta di delibera del bilancio di previsione, cioè la n. 228, e di quelle concernenti i due allegati obbligatori, la n. 206 sul Piano delle alienazioni e la n. 215 sulle tariffe PEEP, per le motivazioni che adesso vi esporrò.
Come tutti i colleghi commissari ricorderanno, la delibera di bilancio di previsione, la n. 228 del 4 settembre 2020, è stata portata in Commissione il 14 settembre 2020 ed è stata subito messa ai voti, per espressa volontà del Sindaco, lo stesso giorno, nonostante il parere contrario e la votazione contraria dei colleghi di minoranza. Quella votazione fu fatta su una delibera priva degli allegati obbligatori di cui alle proposte di delibera di Consiglio comunale, la n. 206 sul Piano delle alienazioni e la n. 215 sulle tariffe PEEP.
È doveroso evidenziare, colleghi, come nel corpo della stessa delibera che fu votata quel giorno, il 14 settembre, precisamente a pagina 2, paragrafo 2, punto 2 e punto 3, vengano richiamate la proposta n. 215 del 30.07.2020, con la quale sono state verificate la quantità e la qualità di aree da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie, ai sensi della legge 14462 n. 167 del 22.10.71 e n. 865 del 05.08.1978 n. 457, e la proposta n. 206 del 22.07.2020 avente ad oggetto “Approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari triennio 2020-2022 e contestuale variante allo strumento urbanistico generale”.
Questi allegati, obbligatori per legge, per norma, erano mancanti all’epoca di quella votazione e sono stati portati ‒ come tutti voi sapete ‒ soltanto quattro giorni dopo quella votazione, cioè giovedì 17 settembre 2020, all’esame della competente Commissione. Quel ritardo ha fatto sì che slittasse, che fosse rinviato quel Consiglio comunale, perché non c’erano più i tempi previsti dal Regolamento per l’ordine del giorno aggiuntivo.
Non si comprende ‒ almeno il sottoscritto non comprende, e vorrei che voi mi spiegasse, se fosse possibile ‒ come sia stato possibile presentare, relazionare, sia pure in maniera frettolosa... Parliamo di un documento molto importante relazionato in circa mezz’ora, nonostante la minoranza, il Consigliere Baglivo, il Consigliere Scorrano e il Consigliere Greco, che oggi non vedo in Aula, avessero chiesto più tempo al Sindaco per poter studiare il documento. Non si capisce come è stato possibile votare in quella Commissione quel giorno, il 14 settembre, un documento così importante per il futuro e per lo sviluppo della città, come il bilancio di previsione, in assenza di questi allegati obbligatori, che sono previsti dalla legge, dall’articolo 54, comma 1, della legge n. 133/2008 per quanto riguarda il Piano delle alienazioni e dall’articolo 172, comma 1, lettera b), del TUEL.
Alla luce di queste considerazioni, sono a chiedere a voi, colleghi, che la delibera in questione torni all’esame della competente Commissione completa degli allegati obbligatori e che, pertanto, venga rinviata la trattazione dell’argomento alla prima seduta utile di Consiglio comunale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Scorrano.
Vista la questione sospensiva sottoposta all’Aula dal Consigliere Scorrano, naturalmente apro la discussione a chi, naturalmente, è contrario alla sospensione.
Sindaco, a lei la parola.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Mi scusi, Presidente. Mi scusi anche lei, signor Sindaco.
Il Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale prevede che possa rispondere soltanto un Consigliere...
Speaker : PRESIDENTE:
Lo sappiamo, Consigliere Scorrano. Una persona.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Un Consigliere, dice. Mi risulta un Consigliere, che non è il Sindaco. Poi non so se...
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, anche il Sindaco è Consigliere.
La parola al Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Le ricordo, Consigliere Scorrano, che il Sindaco vota.
Sì, io sono il primo dei Consiglieri.
Prendo atto della richiesta, naturalmente. Ripercorro doverosamente i passaggi di questa seduta. Lo schema di approvazione del bilancio di previsione è avvenuto con delibera di Giunta del 31 luglio. La convocazione per l’esame in Commissione bilancio ‒ è stato giustamente ricordato ‒ è del 14 settembre, quindi oltre un mese e mezzo nel corso del quale, naturalmente, tutti i documenti erano nella piena disponibilità dei Consiglieri per acquisizioni, approfondimenti, verifiche ed eventualmente anche richieste di chiarimento agli uffici e ai tecnici incaricati.
Nel corso di quella seduta si eccepì la necessità di un rinvio in ragione di un sostenuto limitato tempo di esame, che, evidenziai, era smentito dal calendario per come veniva riportato. Riferivo che, tra l’altro, questo tempo era stato anche utile per acquisire tutti i pareri necessari, in primis quello del Collegio dei revisori, quindi metteva tutti nelle condizioni di una valutazione di merito.
Dopo l’illustrazione dello schema di bilancio, in assenza di richieste di chiarimento, ma solo di una eccezione, procedemmo alla votazione. Successivamente, per espressa volontà del Sindaco, di concerto con il Presidente del Consiglio, abbiamo ritenuto, avendo acquisito la conferma che gli atti propedeutici, nello specifico la delibera sul Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare e quella sulla quantità e qualità delle aree fabbricabili, pur depositate nei tempi utili alle rispettive Commissioni consiliari competenti, non erano state ancora licenziate dall’Aula, dalla Commissione. Quindi, per un regolare rispetto dell’iter procedimentale, per il dovuto rispetto all’Aula, si è deciso di rinviare alla data odierna, nel rispetto, quindi, dei tempi.
Perché eccepisco sulla richiesta di sospensione? Perché ricordo al Consigliere Scorrano e a tutti voi che le Commissioni consiliari competenti hanno una funzione istruttoria e consultiva del lavoro del Consiglio, che è sempre sovrano nella determinazione delle proprie volontà, tanto che alcuni Regolamenti comunali ‒ non il nostro ‒ prevedono sempre la convocazione d’urgenza del Consiglio anche in assenza di parere preventivo delle Commissioni consiliari.
Questo per dirvi che oggi, 29 settembre, tenuto conto dell’approvazione del bilancio il 31 luglio, tutti i Consiglieri comunali hanno avuto un lungo tempo per poter oggi esprimere compiutamente in Aula un proprio libero e personale convincimento su quelle che sono le scelte di bilancio dell’ente, quindi un proprio sostegno con voto favorevole, una propria astensione o un voto motivato contrario.
Oltre due mesi e mezzo di tempo dall’approvazione della delibera alla discussione in Aula credo sia quanto di più democratico possibile, fermo restando che in quest’Aula ancora oggi ogni Consigliere può esprimersi anche relativamente a richieste di chiarimenti o interventi con i quali si sollecita il Governo a dare risposte.
Per questo motivo, mi dichiaro contrario a questa proposta e chiedo che venga messa ai voti.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
Per quanto riguarda la questione sollevata prima dal Consigliere Scorrano, c’è una massima, un parere del Dipartimento affari interni e territoriali dove si dice chiaramente che il Sindaco è membro del Consiglio comunale e, anche alla luce di una sentenza, la n. 44/97, della Corte costituzionale, è compartecipe a pieno titolo delle relative funzioni.
A questo punto, metterei in votazione la proposta di sospensiva del Consigliere Scorrano. La votazione la dobbiamo fare sempre per alzata...
Se è favorevole no. Se è contrario ha già parlato un Consigliere. Per quello che ha detto prima il Consigliere Scorrano, e così è, non può prendere la parola.
Per alzata di mano. Chi è favorevole alla richiesta di sospensione dell’esame dell’ordine del giorno proposta dal Consigliere Scorrano alzi la mano. Rimanete con la mano alzata. Abbiamo 10 favorevoli. Giordano Anguilla, Tramacere.
Tutti presenti.
Pala, Martini, Guido, Scorrano, Poli Bortone, Battista e Pasquino. Dovrebbero essere 10. C’è anche Baglivo.
Adesso, sempre per alzata di mano, chi è contrario alzi la mano. 18 contrari.
L’ultimo entrato è Guido. È entrato mentre scrivevi.
Scriviamo tutti presenti. L’ultimo che è entrato è il Consigliere Guido.
Nuzzaci. Occhineri dove sta? Occhineri è presente? Mele se n’è andato? Eccolo.
Prego i Consiglieri di non uscire dall’Aula mentre stiamo facendo la conta. Ci siamo. Quanti voti contrari? 18 contrari, 10 favorevoli.
È rigettata la richiesta.
Possiamo, a questo punto, dare la parola all’Assessore Miglietta.
Prego, Assessore,
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Grazie, Presidente.
La prima delibera tecnica propedeutica all’approvazione del bilancio, ai sensi dell’articolo 172 della legge n. 267/2000, impone ai Comuni la verifica delle aree da cedere in proprietà o in diritto di superficie all’interno dei comparti PEEP.
L’Amministrazione comunale al momento ha soltanto il comparto F, come zona PEEP, che è un comparto approvato, peraltro, anche in variante. La delibera quantifica anche il costo relativo all’incidenza volumetrica possibile, insediabile all’interno dei lotti, che è stato calcolato, con una relazione allegata alla delibera, per 84,53 euro a metro cubo.
Grazie.
Chiedo scusa, devo segnalare un refuso nell’oggetto della delibera: è l’articolo 172, comma 1, lettera b), e non c), del D.lgs. n. 267/2000.
Speaker : PRESIDENTE:
Soltanto nel titolo, nell’intestazione?
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Anche nelle premesse, nel primo periodo delle premesse. Lettera b), come Bologna, invece di c).
Speaker : PRESIDENTE:
Apriamo la discussione. Chi vuole prendere la parola? Nessuno.
Dichiarazioni di voto?
Il Consigliere Greco è arrivato. Vuole prendere la parola appena entrato? No.
A questo punto, possiamo procedere alla votazione per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano. 18 favorevoli, quelli di prima. Chi è contrario alzi la mano. 11 contrari. A quelli di prima si è aggiunto il Consigliere Greco. Astenuti? Nessuno.
Gli stessi di prima, più il Consigliere Greco.
È arrivato adesso il Consigliere Patti, se non sbaglio.
Per l’immediata esecutività, chi è favorevole alzi la mano. Siamo tutti, più il Consigliere Patti. 19 favorevoli. Chi è contrario alzi la mano. 8, con Baglivo. 11 dovrebbero essere. Ci siamo? Come prima. Perfetto. È approvato.
Passiamo all’approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, triennio 2020-2022, e contestuale variante allo strumento urbanistico generale.
Per il Governo, sempre l’Assessore Miglietta.
Prego, Assessore.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Grazie.
Questa è l’altra delibera propedeutica del Piano delle alienazioni, che è stato distinto in tre elenchi, due relativi a immobili e terreni, che indicano il patrimonio dell’Amministrazione comunale che può essere alienato; l’altro elenco è relativo agli immobili che in questo momento l’Amministrazione comunale ritiene di poter razionalizzare attraverso operazioni di valorizzazione immobiliare.
Come avete letto nell’oggetto della delibera e poi nella sua illustrazione, questo Piano contiene soltanto una variante allo strumento urbanistico. È noto che i Piani delle alienazioni possono rideterminare le destinazioni d’uso puntuali dei terreni e degli immobili. Si tratta di una variante veramente marginale, perché naturalmente non incide sul carico volumetrico, quindi non è sottoposto a controllo regionale, ed è riferita a una piccola area che viene variata da F35 a F15 all’interno delle attrezzature sportive.
Si tratta di elenchi che contengono 50 immobili, 24 terreni e 23 immobili da sottoporre a valorizzazione. Il Piano recepisce anche le delibere che stanno operando per una razionalizzazione delle sedi istituzionali, quindi è coerente con un processo di incremento dell’efficientamento della gestione del patrimonio immobiliare.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Apriamo la discussione. Chi chiede di intervenire? Prego, Senatrice Poli Bortone.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Grazie.
Ne approfitto per ribadire quanto già è stato detto dal Consigliere Scorrano. Io non ero presente nelle Commissioni, però è evidente nei fatti quello che è accaduto, quindi la carenza assoluta di documentazione nel momento in cui si doveva non decidere... Perché, per quanto sia consultivo il voto in Commissione, tuttavia è un voto, e il voto lo si esprime quando si è a conoscenza di tutti quanti i dati che debbono essere sottoposti all’attenzione e alla valutazione dei commissari. Ma vedo che, a meno che poi l’Assessore non mi spieghi che cosa manca e perché manca, nel Piano delle alienazioni dovrebbero esserci tutti i dati specificati. Anche perché ci si può rendere conto di quello che può essere, per esempio, proprio un Piano delle alienazioni vero, non sulla carta; vero, con valutazioni che siano effettive, non valutazioni fatte per gonfiare, qualche volta, qualche valutazione per altri scopi.
Per esempio, vedo che un immobile in Santa Cesarea è valutato 300 e passa mila euro. Siccome più o meno conosco la zona, mi pare impossibile che a Santa Cesarea si venda a 2.000 euro al metro quadro. A Piazza Mazzini, probabilmente, ma a Santa Cesarea è un po’ difficile che si possa vendere un immobile a 2.000 euro al metro quadro.
A parte questo, nella scheda 1 vedo che ai numeri 3, 4, 5, 6 e successivamente 11, 31, 32, 33, 34, 35, 36, fino al 38, e successivamente, ancora, 40 e 41 non viene indicata la metratura. Quindi, se qualcuno di noi avesse la curiosità di sapere in quella zona quanto si vende a metro quadro non avrebbe la possibilità di farlo.
Non so se ritenete siano dettagli superflui per le nostre valutazioni. Allora è un problema del... Vuol dire che l’Amministrazione ritiene di fare in questo modo.
Penso che, invece, dovrebbe esserci una chiarezza di lettura. Tante volte è capitato che siano stati sopravvalutati alcuni immobili e che, quindi, siano rimasti regolarmente invenduti e altri immobili siano stati valutati senza avere la conoscenza esatta di alcuni elementi, che sono gli elementi essenziali, poi, per la valutazione.
Ritengo che questo documento non possa essere sottoposto al voto perché è carente di alcuni elementi essenziali per la valutazione del documento stesso.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
A questo punto, non so se sia il caso di fare degli altri interventi e poi il Governo risponde a tutti. Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi.
Prego, Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
In realtà, è un intervento, anche questo, per delle domande. Nella scheda 3 di valorizzazione io non ho potuto fare a meno di notare il Centro sportivo Itaparica, un centro che versa in condizioni a dir poco disastrose e dà lo spunto alla domanda. Leggere che questo centro è soggetto di valorizzazione mi fa chiedere come si possa fare, con quali fondi, e soprattutto mi dà lo spunto per capire che non è solamente una tabella fredda, sterile di elencazioni, ma ci sono cose importanti. Vedo, per esempio, Masseria Tagliatelle. Vedo, oltre al Centro sportivo Itaparica, alcune chiesette, per esempio quella annessa all’Istituto Margherita. Insomma, ci sono una serie di immobili che, penso, comporteranno una grande spesa per la valorizzazione se non abbiamo dei progetti e, soprattutto, in queste condizioni.
Se è possibile spendere qualche minuto per illustrarli, ovviamente fermo restando che qui si sta parlando del Piano delle alienazioni, quindi tutto sommato, se vogliamo, è solamente una tabella tecnica, fredda, di numeri, sarebbe molto gradito.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Ci sono altri interventi? No.
A questo punto, la parola all’Assessore Rita Miglietta.
Speaker : ASSESSORE MIGLIETTA RITA:
Specifico che il dato che rilevava la Consigliera Poli Bortone è relativo a immobili che l’Amministrazione ha acquisito con il federalismo demaniale, che i valori che sono indicati, che si fondano su alcune perizie e che sono a corpo, sono stati sottoposti all’attenzione dell’Agenzia del demanio per il parere di congruità, che l’ha trasmesso. Quindi, è congruo il valore.
Lì dove manca un dato quantitativo relativo ai metri quadri non si tratta di un dato rilevante. È del tutto secondario, proprio perché si tratta, peraltro, di questo tipo di immobili.
Voglio, poi, aggiungere che questi ultimi Piani delle alienazioni, soprattutto questo, a differenza di alcuni Piani delle alienazioni che venivano fatti in passato, contenevano, per esempio, una serie di immobili, che come avrete notato non ci sono più, all’interno delle Marine, che l’Amministrazione comunale non può alienare perché sono abusivi e non possono essere condonati.
Questo è un Piano delle alienazioni molto trasparente e molto razionale, coerente con il percorso che sta facendo l’Amministrazione comunale. Quindi, ogni dettaglio utile può essere sempre arricchito anche nella fase successiva, ma quello che conta è l’elenco degli immobili, i loro dati particellari e catastali, il valore che viene quantificato e la sua destinazione d’uso.
Per quanto riguarda, invece, la parte relativa alle valorizzazioni, ricordo che prima l’Amministrazione comunale non distingueva tra alienazioni e valorizzazioni, mentre adesso l’Amministrazione comunale, con più trasparenza, scinde in due parti, quindi con due elenchi distinti, il Piano delle alienazioni.
“Valorizzazione” può significare molte cose. Può significare concessioni d’uso, può significare locazioni e quando si redigeranno i bandi. Significa che questi elenchi non rientrano tra quelli che l’Amministrazione comunale intende dismettere, cioè intende alienare. Sono immobili che, dentro progetti di valorizzazione, quindi che comprendono anche recupero infrastrutturale, recupero architettonico, in questo caso recupero di spazi sportivi, possono rientrare in gestioni private, con progetti, naturalmente, di interesse pubblico. Ecco perché sono anche nelle aree degli immobili oggetto di valorizzazione.
Semplicemente, questo elenco dice che questi immobili non sono soggetti a dismissione, ma sono, invece, soggetti a progetti di valorizzazione. Sapete, perché ne se ne è parlato diverse volte, per esempio, che Masseria Tagliatelle sarà oggetto di un bando di valorizzazione di dieci anni, accompagnato e sostenuto da Fondazione con il Sud.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Assessore.
Dichiaro chiusa, a questo punto, la discussione.
Do la parola per le dichiarazioni di voto. Prego Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Presidente, solo per dichiarare la mia astensione e motivarla. Proprio sul discorso della valorizzazione e viste le difficoltà che ci sono, io ho paura ‒ spero di essere smentito; sarò felice di essere smentito ‒ che queste valorizzazioni si traducano poi in un “lasciamo il tempo”, “lasciamo fare al tempo”, quindi un ammaloramento ulteriore di queste strutture.
Questo è il motivo per cui mi asterrò. Oggettivamente, penso che soprattutto alcuni immobili portati in valorizzazione debbano avere, prima di farlo, dei progetti specifici.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Prego, Consigliere Poli Bortone.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Visto che ha chiuso la discussione, Presidente, le faccio una breve dichiarazione di voto, che è contrario. Qui nella delibera c’è scritto: “Il Piano delle alienazioni immobiliari è stato suddiviso in tre schede allegate al presente atto e contiene anche le superfici di riferimento”. Quindi, c’è scritta una cosa assolutamente inesatta, perché non contiene le superfici di riferimento. L’Assessore dice che sono ininfluenti. Saranno ininfluenti, ma allora non si scrive che contiene le superfici di riferimento.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Poli Bortone.
Altre dichiarazioni di voto? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Preciso all’Onorevole Poli Bortone che questi atti, così come impostati nella delibera consiliare, sono perfettamente rispondenti alle indicazioni di legge. Tutti i riferimenti che vengono da lei richiamati sono, naturalmente, non soltanto nella piena accessibilità di ciascun Consigliere, che quindi non è minimamente estraneo, né d’altra parte può essere taciuto, perché tutte le procedure di evidenza pubblica che vengono garantite ai fini delle alienazioni daranno indicazioni puntuali a eventuali potenziali acquirenti.
Detto questo, voglio sottolineare una cosa, ma non lo faccio con polemica. Giusto così. Chi fosse interessato non tanto oggi a porre una questione pregiudiziale quanto a capire ha avuto quindici giorni di tempo, dalla data di approvazione in Commissione consiliare della delibera di riferimento, per giungere in Consiglio comunale con tutte le acquisizioni eventualmente di merito.
Detto questo, ricordo all’Aula che questo è un Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare che già sconta quella che in passato è stata una massiccia acquisizione da parte di privati degli elementi più caratterizzanti del nostro patrimonio pubblico. Ricordo che dagli anni 2012-2017 si sono venduti circa 20 milioni di euro di patrimonio pubblico e che la verifica che è stata richiamata di presunta inattendibilità, che in realtà tale non è, circa i valori inseriti nel Piano delle alienazioni non inficiano in alcun modo sullo schema di bilancio. Anche perché ricordo che la spesa delle entrate derivanti da alienazione del patrimonio pubblico possono essere destinate esclusivamente o alla riduzione del debito o a spesa di investimento.
Quindi, non c’è nulla che gonfia un’eventuale spesa corrente dell’ente attraverso l’appostazione di voci che non hanno presunta attendibilità. Questo lo preciso perché vorrei che fosse chiaro che stiamo parlando di un bilancio assolutamente trasparente in tutte le sue voci.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
A questo punto, possiamo procedere alla votazione. Chi è favorevole alzi la mano. 18 favorevoli. Abbassate la mano. Chi è contrario? Abbassate la mano. Chi è contrario alzi la mano. 10 contrari. Tutti, eccetto Baglivo. Astenuto. Baglivo è astenuto.
Della maggioranza è uscito... Non so chi è uscito. Occhineri è uscito, sì. Ci siamo? È approvato.
Votiamo per l’immediata eseguibilità. Prego. 18. Qualcuno non alza la mano. Abbassate la mano. Chi è contrario? 9. Chi si astiene alzi la mano. Baglivo. È approvato.
Passiamo al Documento unico di programmazione 2020-2022. Nota di aggiornamento alla delibera di Giunta comunale n. 82 del 31 luglio 2019, comprensiva del Programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici e del programma biennale ed elenco annuale per l’acquisizione di forniture e servizi.
La parola al Governo.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Scusi, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Scorrano.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Anche per quanto riguarda il DUP intendo sottoporre all’attenzione dell’Aula e al voto una questione pregiudiziale, sempre ai sensi dell’articolo 33 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale. Chiedo, infatti, che non venga discussa, in quanto improponibile, questa proposta di delibera sul Documento unico di programmazione, sul DUP 2020-2022...
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, mi deve scusare se la interrompo, ma lei l’ha fatta all’inizio per tutte e tre o no?
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
No. Questa è puntuale sul DUP. L’altra era su delibera Piano delle alienazioni, delibera tariffe PEEP, delibera bilancio di previsione.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene. Prosegua.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Colleghi Consiglieri, come tutti noi sappiamo, o come tutti noi dovremmo sapere, il DUP si compone, ai sensi dell’allegato 4/1 al decreto legislativo n. 118/2011, di due sezioni. La prima sezione è la SES, sarebbe la sezione strategica, e la seconda sezione è la SEO, cioè la sezione operativa. La prima di queste sezioni, cioè la SES, ha un orizzonte temporale di riferimento che è pari alla durata del mandato. La seconda, invece, cioè la sezione operativa, la SEO, ha un orizzonte di riferimento pari a quello del bilancio di previsione, quindi triennale. La norma prevede che il contenuto della SEO, della sezione operativa, sia costituito, tra gli altri, dalla Programmazione delle opere pubbliche, dalla Programmazione del fabbisogno del personale e dal Piano delle alienazioni, tutti allegati obbligatori. Nella delibera di Giunta comunale 31 luglio 2020, richiamata dal Sindaco, si prende atto del DUP, si approva il Programma triennale delle opere pubbliche 2020-2022, si allegano correttamente allo stesso DUP il Piano delle alienazioni e il Piano del fabbisogno del personale.
Nella proposta di delibera di Consiglio comunale, inerente sempre al DUP, quella che ci occupa, sono presenti gli stessi allegati alla delibera di Giunta comunale. Peccato, però, Sindaco, che se andiamo a controllare il DUP noteremo che per quanto concerne il Piano delle alienazioni si fa riferimento, a pagina 104 del DUP, alla deliberazione del Commissario straordinario n. 167 del 22 marzo 2019, con allegati quelli di quella deliberazione, e non alla proposta di delibera di Consiglio n. 206 del 4 settembre 2020. Mentre per quanto riguarda il Piano triennale del fabbisogno di personale si fa riferimento, sempre nel DUP, se non erro a pagina 110, alla deliberazione di Giunta comunale n. 90 del 05.08.2019, con oggetto “Piano triennale del fabbisogno di personale 2019-2021”, e non alla proposta di delibera di Consiglio n. 226 del 31.07.2020, che il Sindaco ha poc’anzi citato.
Il tutto, ovviamente, Sindaco, con numeri e previsioni totalmente diverse, perché parliamo di un Piano triennale 2019-2021 e noi oggi stiamo andando a votare e ad approvare un Documento unico di programmazione 2020-2022.
Adesso non so quale sia l’errore, non è generalmente il mio campo, è il suo Sindaco, e Assessore al bilancio, però è evidente che l’errore c’è. Pertanto, chiedo che la proposta di deliberazione sul DUP sia ritirata perché improponibile e chiedo che venga messo al voto.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Scorrano.
Chi interviene? Se, naturalmente, il Governo è contrario alla richiesta del Consigliere Scorrano. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
È evidente che, come il Consigliere Scorrano ha precisato, ci sono dei riferimenti all’interno del Documento unico di programmazione che richiamano delibere trascorse. Naturalmente ringrazio il Consigliere di questo contributo tecnico, ma ritengo, sulla base anche delle valutazioni testé riferitemi dal Dirigente ai servizi finanziari, le delibere di Giunta con le quali sono stati approvati i successivi, sia il fabbisogno del personale 2020-2022 sia il Piano delle alienazioni, assolutamente integrativi e correttivi del Documento unico di programmazione con i riferimenti lì testati.
Quindi, rispetto alla sua valutazione di rinvio della delibera, preciso che, pur nella giusta osservazione di alcune incongruenze, l’impianto complessivo deliberativo non risulta essere minimamente messo in discussione.
Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Scusatemi. Presidente, non riesco a...
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere...
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Stiamo votando una cosa...
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, purtroppo lei ha parlato...
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Cos’è, una sanatoria? Oggi noi in Consiglio stiamo facendo una sanatoria...
Speaker : PRESIDENTE:
Non glielo so dire, ma lei non può parlare... Consigliere Scorrano, ha fatto la sua...
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Colleghi Consiglieri, oggi stiamo...
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, la prego. Bene.
Un attimo solamente.
Soltanto una persona. Però la proposta è fatta dal Consigliere Scorrano. Vediamo un attimo, se non sbaglio...
Sì. Prima di procedere nella discussione, può prendere la parola, oltre al proponente o uno solo dei proponenti, un solo Consigliere se contrario, cosa che è stata già fatta.
Quindi, procediamo alla votazione. Chi è favorevole alla sospensione alzi la mano.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
È pregiudiziale. Non è sospensiva.
Speaker : PRESIDENTE:
Sì, pregiudiziale. L’iter è lo stesso. Grazie, Consigliere.
Chi è favorevole alzi la mano. 12 favorevoli, con il Consigliere Baglivo. 11. Chi è contrario alzi la mano. Consigliere Rotundo. 18 contrari. Chi è astenuto? No, soltanto favorevoli o contrari.
La questione pregiudiziale è respinta.
Il Sindaco vuole illustrare che cosa? Sindaco, prego. Vuole illustrare che cosa?
Evitiamo le precisazioni. Il voto è stato già dato.
A questo punto, per rientrare nel tema, parliamo...
La relazione. Chi relaziona per il Governo? Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Anche questo è un atto propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione. Come è stato puntualmente ricordato, è articolato in due sezioni, strategiche e operative. Uno riporta le linee strategiche di mandato e l’altro gli obiettivi operativi legati alla durata del bilancio annuale e pluriennale. Mi riservo nella discussione relativa all’illustrazione del bilancio di previsione di entrare più nel merito.
Volevo solo ribadire al Consigliere Scorrano che, poiché grida allo scandalo con parole piuttosto drammatizzate, che qualora questo sia considerato naturalmente assolutamente illegittimo, lei può tranquillamente ‒ come è stato già fatto ‒ rivolgersi alla Prefettura di Lecce e chiedere l’eventuale invalidazione del provvedimento, qualora sia lesivo degli interessi. Io sono convinto, anche sulla scorta dell’assistenza dei Dirigenti...
Speaker : PRESIDENTE:
Sindaco, però lei sta tornando di nuovo sulla questione.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
No, sto parlando del Documento unico di programmazione, Presidente. Sono in una fase illustrativa. Non sto tornando su una delibera precedente. È proprio la delibera oggetto della discussione. Tra l’altro, la pregiudiziale era sulla delibera. Quindi, sto semplicemente precisando questo.
Vi ricordo che, naturalmente, sono personalmente ‒ come voi ‒ sorpreso che ci siano alcuni passaggi non corretti nel Documento unico...
C’è stato un passaggio a vuoto. Ho chiesto ai servizi finanziari, naturalmente, di verificarne le ragioni. Queste ragioni, per quanto riportate nel documento, non sono assolutamente sufficienti per considerare l’impianto della delibera messo in discussione, perché le sopraggiunte delibere di Giunta correggono il Documento unico di programmazione nella sua impostazione.
Questo era quanto avevo da dirvi su questo passaggio consiliare. Quindi, chiedo al Consiglio di mettere ai voti la delibera, naturalmente.
Tenete conto di una cosa, Consiglieri. Qui nessuno alza bandiera bianca, qui nessuno si lamenta di un percorso in salita, ma vorrei che teneste conto di come l’Amministrazione comunale e anche i nostri uffici siano fortemente sotto stress per la progressiva e inarrestabile riduzione delle forze del personale impiegato, che rendono oltremodo gravoso il compito di chi resta negli uffici. Noi non abbiamo nessuna possibilità, purtroppo, di procedere, come è scritto nel fabbisogno, nel Piano di previsione occupazionale 2020-2022, a nuove assunzioni. Ci troviamo all’interno di una manovra di equilibrio che costruisce parte del suo andamento sui risparmi derivanti dalla quiescenza del personale e per raggiunti limiti di età e per Quota 100. Questo fa sì che la situazione, rispetto a come era fino a poco tempo fa, muti significativamente ogni giorno. Questo chiama tutti noi, soprattutto il personale, al quale va il mio quotidiano personale ringraziamento, a un surplus di responsabilità e di compiti che prima era distribuito su un numero di operativi molto più ricco di quello odierno.
Questo non significa, naturalmente, volersi nascondere dietro eventuali errori, di cui, in quanto Sindaco, mi assumo pienamente la responsabilità, ma non chiederei mai all’Aula, in nome di un errore non correggibile, di procedere comunque al voto se non fossi convinto, come sono, che questa delibera può essere regolarmente approvata.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco.
È aperta la discussione. Prego, Consigliere Scorrano.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Grazie, Presidente.
Grazie, Sindaco, per i suoi chiarimenti. La ringrazio anche per avermi esortato ad andare dal Prefetto, per avere il suo permesso. Andrò dal Prefetto non appena si chiuderà questa votazione. Sindaco, dopo aver avuto tanto tempo, come lei ha detto, perché noi tutti potessimo studiare le carte, a me sembra che nessuno in quest’Aula abbia studiato queste carte, se non il sottoscritto, tanto che il sottoscritto è stato l’unico che ha trovato gli errori che lei stesso ha ammesso.
Speaker : PRESIDENTE:
Però non vorrei che offendesse gli altri Consiglieri.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
No. Il fatto è che noi non abbiamo avuto il tempo materiale, il tempo richiesto al Sindaco per poter discutere, come sempre è accaduto in quest’Aula, soprattutto su argomenti così importanti per il futuro della nostra città. Questo non ci è stato concesso.
Io chiesi l’altra volta uno scatto di orgoglio ai colleghi di maggioranza. Non ci fu. Poi abbiamo avuto un ulteriore tempo, che ci è stato dato dallo slittamento di quel Consiglio, e qualcuno ha avuto la possibilità di soffermarsi maggiormente, come ho fatto io, sul DUP.
Quello che il Sindaco non dice o vorrebbe far passare come un refuso quei richiami a delibere passate, 2019-2021, su un DUP 2020-2022. Non è solo il richiamo, Dirigente Frugis. Ci sono le tabelle, ci sono i numeri, che sono diversi da quelli che lei riporta, invece, nelle proposte di deliberazione che porta oggi in Consiglio comunale. Non funziona così. Noi oggi votiamo un documento che non è quello che dovremmo votare. Io sto assistendo oggi a una sorta di sanatoria. Come? Non eravate voi contro tutte le sanatorie di questo mondo? E oggi? Oggi saniamo la delibera sul bilancio di previsione, perché è sbagliata nell’iter procedurale. La saniamo perché quest’Aula è l’organo sovrano. Noi oggi saniamo, condoniamo.
Va bene. Abbiamo una scadenza, il 30 settembre. L’avevo richiamata il 14 quella scadenza. Noi oggi, Sindaco, non possiamo sanare questo documento, perché questo documento è errato: è errato nei fatti, è errato nelle parole, è errato nei numeri, è errato nelle previsioni. Questo è un documento di previsione. Sta prevedendo un triennio sbagliato, il triennio appena passato. Come fa a chiedere ai colleghi di maggioranza... Perché i colleghi di minoranza è evidente che non voteranno un documento che non è legittimo. Come fa a chiedere un atto di fede ai colleghi di maggioranza? E i colleghi di maggioranza cos’è che non comprendono nel leggere che questo documento fa riferimento a un triennio sbagliato, che non è quello riportato in testata (2020-2022)? Con tutte quelle che sono le previsioni del caso.
Di che cosa stiamo parlando, Sindaco? È ovvio che io accoglierò il suo invito. È ovvio che io andrò dal Prefetto a chiedere spiegazioni. Lei lo sa. L’ho già fatto e lo farò anche oggi, subito dopo questa votazione. Non attenderò neanche la delibera sul bilancio di previsione, perché noi oggi abbiamo fatto un iter totalmente sbagliato. E lei, pur di non riconoscere che ha sbagliato o che ha sbagliato soltanto per un refuso, non intende convocare un Consiglio domani d’urgenza. Lo può fare. Lei ha il dovere, ha l’obbligo morale, insieme al suo Dirigente, di modificare questo Regolamento, che è sbagliato.
Allora, Sindaco e colleghi, vi chiedo oggi quell’orgoglio che vi ho chiesto quindici giorni fa. Non è votabile questo documento. Questo documento fa riferimento a un triennio che non è quello che noi stiamo andando a votare. Ci sono i tempi, ci sono i margini, è tutto pronto. Il Dirigente Frugis è pronto. Il Sindaco ha detto di essere pronto. Perché non vogliamo votare un documento giusto? Perché oggi la sinistra di maggioranza vuole condonare? Voi, che siete stati sempre contrari al condono. Il condono è roba di destra. Il condono è roba di Berlusconi. Oggi voi state sanando, state condonando una situazione che è palesemente illegittima.
Vi chiedo di votare contro questo documento. Abbiamo i tempi per correggere e modificare, se vogliamo modificare, se vogliamo seguire la legge. La legge è uguale per tutti. La norma va rispettata. Rispettiamo le norme, Sindaco.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Scorrano.
Procediamo, come abbiamo fatto prima, con gli altri interventi. Poi replicherà il Governo.
Prego, Consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Presidente, solo per chiarire l’espressione del collega Consigliere Scorrano quando dice che nessuno ha studiato “così come abbiamo fatto noi” o “come ho fatto io”. Il Consigliere Scorrano voleva dire “come abbiamo fatto noi”, perché comunque, unitamente al Consigliere Scorrano, tutto il centrodestra ha convenuto sul fatto che trattasi di un atto illegittimo.
Chiedere, però, Consigliere Scorrano, alla maggioranza di convertire questo loro pensiero ritengo sia totalmente inutile. Ovviamente la maggioranza segue quello che il capo dell’Amministrazione decide.
Presidente, ritenevo di dover precisare questa espressione, questa dichiarazione del Consigliere Scorrano, tenendo conto che, pertanto, nessuno di noi poteva ritenersi leso o offeso, ma il tutto era rivolto alla maggioranza del capo di questa Amministrazione e a lui.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Battista.
Prego, Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Penso che le parole siano importanti, per cui vi prego di ascoltarle. Io non penso che questo documento sia illegittimo. Penso che sia sbagliato, probabilmente per dei refusi o per qualcosa che è sfuggito. Come prima, e lo riporto all’attenzione, segnalo il complesso sportivo Itaparica. Per esempio, il complesso sportivo Itaparica, nella tabella allegata al documento, scompare. Non c’è. Verosimilmente per un refuso, è chiaro.
È chiaro che anche un documento sbagliato deve essere corretto prima di votarlo. Penso che questa sia la strada da seguire, senza andare ‒ perché non è così ‒ su discorsi di illegittimità.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Ci sono altri interventi? Prego.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Presidente, soltanto due minuti per dire che è lo stesso Sindaco che ha detto, in maniera molto onesta intellettualmente, che ci sono degli errori. Essere umili qualche volta non significa venire meno a certe prerogative. Anzi, l’umiltà credo sia un pregio, tante volte, perché riconoscere un errore è una cosa assolutamente utile.
Abbiamo visto che nel Piano delle alienazioni non ci sono tutti i riferimenti, che pure sono indicati in delibera come elementi essenziali per la valutazione. Si è detto che sono ininfluenti. Il Sindaco ci ha rimproverati per il fatto che abbiamo avuto dal 17 settembre tanto tempo per guardare il documento. Anche lei, Assessore al bilancio, ha avuto lo stesso tempo che abbiamo avuto noi per guardare bene un documento importante, quale è questo documento che oggi viene sottoposto all’attenzione.
Se il Dirigente ha sbagliato per mancanza di ausili, lei, che è Assessore al bilancio e che certamente è un esperto della materia, tra l’altro, un conoscitore della materia, forse se l’avesse guardato se ne sarebbe accorto, così come se n’è accorto il Consigliere Scorrano, che è meno esperto di lei nella materia. Eppure se n’è accorto.
Tra l’altro, avete votato un Piano delle alienazioni che a quanto pare è differente da quello richiamato in delibera. Di cosa parliamo? Veramente costringete a fare delle cose, da parte dell’opposizione, che potremmo tranquillamente evitare se si avesse l’umiltà di dire “abbiamo sbagliato, non è la prima volta che sbagliamo”. Ma perché, non ci ricordiamo, a proposito di ambiente, che abbiamo dovuto rivotare una delibera perché mancava una tabella allegata? E altre volte non abbiamo avuto delle delibere con dei riferimenti completamente sbagliati? Si può sbagliare una volta, due, ma non può essere una regola l’errore che poi deve essere sanato a colpi di maggioranza. Se volete andare avanti a colpi di maggioranza, è una vostra scelta, con le responsabilità che ciascun Consigliere comunale si assume, specialmente di fronte a un documento di tale valenza.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Consigliere Guido, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Grazie, Presidente.
Sindaco, qui non c’è da fare nessuna prova di forza. Qui siamo di fronte a un bilancio sbagliato. Secondo me, per onestà intellettuale nei confronti anche dei suoi Consiglieri di maggioranza, è bene o prenderci un po’ di tempo, rivedere la delibera e votarla... Almeno non si sta qui a votare un bilancio sbagliato. È la prima volta che succede in anni e anni di Amministrazione comunale. L’Onorevole Rotundo può esserne anche testimone. Un bilancio del genere non è mai arrivato in questa sala da anni.
Le chiedo, Sindaco, di prendere un po’ di tempo, laddove è possibile poterlo fare, di prenderci un’ora, due ore di tempo e rivederci qui con una delibera giusta, con una delibera corretta.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Guido.
Se non ci sono altri interventi, a questo punto do la parola al Governo, al Dirigente Frugis.
Speaker : DIRIGENTE FRUGIS:
Grazie, Presidente.
Il mio sarà un piccolo intervento tecnico e chiarificatore, visto che sono stato chiamato in causa.
Il DUP è il Documento unico di programmazione. Si chiama così, ma in realtà non è esattamente “unico” come il nome lascerebbe pensare, in quanto è un documento molto eterogeneo che nella parte operativa dovrebbe racchiudere tutti i documenti di programmazione settoriale, ma di fatto così non è, perché ‒ come vi sarete accorti ‒ alcuni documenti di programmazione settoriale sono allegati come parte integrante del DUP e altri sono stati oggetto di delibere separate. Questo perché il DUP contiene documenti di programmazione settoriale che fanno capo a settori diversi, fanno capo anche a competenze diverse rispetto agli organi istituzionali dell’ente. Per esempio, il fabbisogno di personale è competenza esclusiva della Giunta comunale, mentre il Piano dei beni e servizi è competenza esclusiva della Giunta, il Piano delle alienazioni e il Piano delle opere pubbliche sono competenza esclusiva del Consiglio. Quindi, troviamo racchiusi in un’unica delibera più atti di programmazione, che tra l’altro sono soggetti a normative che impongono anche tempistiche diverse.
Con questo cosa voglio dire? Che l’obiettivo della parte strategica del DUP è quello di sottoporre al Consiglio comunale gli atti di programmazione settoriale che non sono stati oggetto di approvazione con altre delibere. Quindi, il combinato tra l’approvazione del DUP e degli altri atti di programmazione approvati in precedenza (il Piano delle alienazioni nello specifico e il fabbisogno di personale che ha approvato la Giunta in precedenza) fa sì che il Consiglio comunale abbia fattivamente approvato gli atti di programmazione settoriale.
A mio parere, il Piano delle alienazioni è validamente approvato dal Consiglio, come pure il Piano delle opere pubbliche, il Piano delle alienazioni oggetto di delibera separata, il Piano delle opere pubbliche allegato a questo DUP.
Poi, che all’interno della parte descrittiva della sezione operativa del DUP ci siano dei riferimenti a documenti di programmazione approvati durante la gestione commissariale, chiaramente si tratta di riferimenti vecchi di delibere chiaramente superate, che sicuramente nella prossima versione del DUP andremo a sistemare.
Se li vogliamo chiamare “errori materiali”, li possiamo chiamare errori materiali. Se li vogliamo chiamare “refusi”, possiamo chiamarli refusi, ma vi rendete conto che il Consiglio comunale, in ogni caso, approva con il DUP validamente tutti gli atti di programmazione settoriale.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Ringrazio il Dirigente Frugis.
Dichiaro chiusa, a questo punto, la discussione e do la parola per le dichiarazioni di voto. Consigliere Scorrano, prego.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Per dichiarazione di voto.
Dopo il Sindaco, apprendo anche dal Dirigente Frugis che gli errori ci sono, fanno riferimento ad altri atti, quindi il DUP, pur con le varie delibere sulla Programmazione del fabbisogno e il Piano delle alienazioni corrette, il DUP per cui oggi ci stanno chiedendo il voto è errato. Sarà per errori materiali, come ha detto il Dirigente, sarà per refusi, chi li vuole chiamare “copia e incolla”, noi abbiamo un documento che è, a detta di tutti, a detta del Sindaco e Assessore al bilancio, a detta del Dirigente del settore, a detta di un fesso, un architetto, che di bilancio ne capisce poco e niente, mi auguro a detta anche di esimi avvocati che sono in quest’Aula, commercialisti, Presidente della Commissione bilancio, questo DUP è errato nelle previsioni, nei numeri, nei fatti e nelle parole.
Parliamo di errori, Sindaco. Errare humanum est. Noi abbiamo un dovere morale. Me l’ha insegnato lei, Sindaco, dal 2012 al 2017. Io avevo lei come riferimento. Io, quando l’ho conosciuta, se lei ricorda, gliel’ho detto: “Avevo un’idea diversa. Mi devo ricredere”. Oggi mi devo ricredere un’altra volta.
Se lei oggi non ritira questo documento errato... Lo dicono tutti. Lo dice lei e lo dice il suo Dirigente. Non so il motivo per cui lei non lo vuole ritirare. Questo è un documento che non può essere posto al voto di alcun Consigliere. Non c’è fede che tenga. Correggiamolo, perché è doveroso correggerlo, e portiamolo ai voti.
Diversamente, come ho già preannunciato, preannuncio il voto contrario e immediatamente dopo abbandonerò l’Aula per fare quello che lei, Sindaco, mi ha consigliato, ovvero andare dal Prefetto.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Scorrano.
Invito il Consigliere Pala e il Consigliere Greco o a uscire oppure a rimanere in Aula, intanto.
Altre dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Io mi esprimerò contro, non perché non apprezzi alcune parti, anzi alcune parti del DUP le avrei fatte mie tranquillamente, ma proprio per questi refusi. Mi riserverò, ovviamente, di cambiare opinione quando sarà presentato in maniera corretta.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Baglivo.
Prego, Onorevole Poli Bortone.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Raccogliendo la sintesi di tutte quante le valutazioni, molto pesanti, devo dire, nei contenuti, che sono state fatte, esprimo un voto assolutamente contrario.
Anch’io ritengo che questa delibera vada non soltanto sottoposta all’attenzione del Prefetto, ma di tutti quanti gli organi che hanno il dovere di guardare se le delibere sono lecite o non sono lecite.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Prego, Consigliere Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Nell’anticipare il mio voto sfavorevole, mi soffermo solo un attimo a constatare come anche davanti a un errore oggettivo, che poteva essere facilmente corretto, anche in itinere, il Governo, l’Amministrazione si tiri indietro. Del resto, se in quest’Aula è stato dato voto negativo ad un atto di riconciliazione qualche Consiglio comunale fa, non vedo come una correzione di atti amministrativi riguardanti il bilancio possa seguire un esito differente.
Mi dispiace, ma è giusto che i cittadini comincino a capire, dopo oltre un anno di Governo Salvemini, che probabilmente le parole “partecipazione”, “incontro”, “dialogo” sono solamente parole. Sarebbe bastato poco per far passare di comune accordo questo punto all’ordine del giorno, ma così non è stato.
Anticipo il mio voto sfavorevole. Grazie, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere.
La parola al Consigliere Martini.
Speaker : CONSIGLIERE MARTINI:
Presidente, grazie.
Mi chiedo davvero perché, di fronte a un errore così evidente, non si debba fare un atto di raziocinio, fermarsi e correggere un errore che è stato riconosciuto da tutti. Non capisco neanche come i colleghi di maggioranza possano accettare di votare una cosa che ‒ ripeto ‒ è stata riconosciuta da tutti come un errore tecnico. È legittima, ma è sbagliata. Davvero non riesco a capire come ci si possa intestardire in situazioni di questo tipo.
È chiaro che il mio voto sarà sfavorevole.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Martini.
A questo punto, se non ci sono altre richieste di intervento...
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Credo di aver ampiamente rappresentato, con la mia dichiarazione precedente, che l’Amministrazione è consapevole dell’esistenza di un errore ‒ non l’ha nascosto, ma l’ha riconosciuto ‒ e sarebbe pronta a ritirare la delibera se questo definisse un profilo di illegittimità. Onorevole Poli Bortone, la liceità, come lei sa, è un altro profilo che dovrebbe conoscere, richiama fattispecie completamente diverse. Legittimità o illegittimità. Non liceità o illiceità. Sono cose diverse. Le parole anche in Aula hanno un peso, quindi vanno utilizzate con ponderazione.
Detto questo, osservo che, come precisato dal Dirigente dei servizi economico-finanziari, l’errore contenuto nel DUP è di fatto annullato per effetto delle delibere successivamente assunte dal Consiglio comunale. Il Consiglio approva i nuovi atti di programmazione settoriale. Osservo sommessamente che noi disponiamo di un parere del Collegio dei revisori favorevole espresso anche sul Documento unico di programmazione così formulato. Quindi, ribadisco che oltre al sopraggiunto parere e precisazione del dirigente, finanche la delibera oggetto di contestazione è stata anche favorevolmente accompagnata dal parere del Collegio dei revisori. Io non avrei difficoltà a ritirarla se ritenessi che questa situazione determina una potenziale illegittimità. Tale non è. Così come non ha avuto difficoltà, Consigliere Scorrano, a riconoscere che il corto circuito che era avvenuto in sede di convocazione delle Commissioni relativamente agli atti propedeutici, dovesse doverosamente determinare una convocazione del Consiglio diversa da quella che avevamo inizialmente determinato, proprio per una ragione di piena adesione a princìpi generali che non devono mai essere messi in discussione.
Detto questo, non so se ho tradito la sua stima, se son venuto meno a richiami passati. Vedo che qui c’è un grandissimo impegno a voler additare la maggioranza come una sorta di esercito di persone senza autonomia, senza schiena o senza coraggio, addirittura a voler additare come patenti di moralità etica i Consiglieri di maggioranza quasi non ne possedessero come dote personale e si fa molto richiamo all’onestà intellettuale, forse un abuso di richiamo di onestà intellettuale.
Se fosse vero sino in fondo e sincero questo sentimento, si dovrebbe accompagnare alla doverosa precisazione che qualunque fosse l’impegno dell’Amministrazione il voto dei Consiglieri di opposizione sarebbe stato sempre negativo, perché nessuno ha sostenuto che diversamente…
Sono pregiudiziali che voi utilizzate legittimamente, ma che non sono determinanti ai fini del voto dell’Aula, perché, per onestà intellettuale, dovreste sostenere che comunque votereste contro, anche in presenza di una correzione eventuale della delibera. Quindi, si tratta di un procedimento che voi intendete rallentare o ritardare perché ritenete l’Amministrazione in difetto. È legittimo, ma non fate torto alla vostra intelligenza e a quella di chi vi ascolta se voleste affermare il principio che tutti voi state votando contro questa delibera esclusivamente perché ritenete non essere perfettamente corretta nella sua impostazione. Avreste votato contro, così come era prevedibile lo faceste, a prescindere. Quindi, io mi assumo la responsabilità, come Sindaco e Assessore al bilancio, di proporre all’Aula il voto sulla delibera del Documento unico di programmazione così come impostato e integrato delle osservazioni, delle precisazioni e delle dichiarazioni anche del nostro dirigente dei servizi finanziari.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, la parola è stata data al Sindaco per la chiusura. Non c’è una replica in questo caso.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Mi scusi, Presidente. Il Sindaco mi ha chiamato in causa. Penso di dover rispondere.
Speaker : PRESIDENTE:
Per fatto personale la faccio parlare.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Mi ha chiamato in causa più volte anche sul mio…
Speaker : PRESIDENTE:
Ho capito.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Il mio…
Speaker : PRESIDENTE:
Ma non possiamo riaprire tutto, Sindaco. Adesso non sto parlando per lei, collega Scorrano. Siccome vi sono altre richieste di intervento, secondo me…
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Poi parlerà l’onorevole Rotundo. Io parlo per fatto personale essendo stato chiamato in causa dal Sindaco.
Speaker : PRESIDENTE:
Io la faccio parlare, ma poi passiamo alla votazione. Non ci sono altri interventi dopo.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Anche io ho urgenza di andare dal Prefetto.
Speaker : PRESIDENTE:
Appunto. Però, lo faccia senza dirlo. Le cose si fanno, non si dicono.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Stiamo perdendo più tempo. Io sarò velocissimo, perché il Sindaco nel chiamarmi in causa erra due volte. La prima quando pretende di conoscere il mio pensiero nei confronti dei miei colleghi di maggioranza quando dice che io penso che i miei colleghi di maggioranza non abbiano spina dorsale, non siano coraggiosi. Sbaglia. Siete molto coraggiosi a votare questa delibera, assolutamente, Sindaco. Io ritengo i colleghi di maggioranza molto, molto coraggiosi. E sbaglia ancora quando dice “La minoranza non avrebbe comunque votato questo DUP”. Chi lo dice? Conosce per caso tutti i pensieri di tutta la minoranza? Ci sono molti passaggi di questo DUP che potevano essere condivisi. Avremmo voluto dare il nostro apporto. Avremmo voluto partecipare, ma non ci è stato concesso, ma non deve, non può, non conosce, non sa e non può quindi dire se noi avessimo votato o no questo documento. Quindi, erra due volte. I colleghi di maggioranza sono molto coraggiosi e non può sapere quale sarebbe stato l’esito del voto con un DUP corretto. Oggi noi sappiamo che quel DUP è sbagliato. Per cui, per forza, per onestà intellettuale, per dovere morale, abbiamo il dovere di modificarlo, di cambiarlo, di correggerlo oppure di votare contro.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Scorrano.
Passiamo alla votazione per alzata di mano.
Non ci sono altri interventi. Lui è intervenuto per fatto personale. A meno che non ha un fatto personale anche lei…
Lo ha chiesto per fatto personale. Comunque ritengo che sia stato chiamato in causa nel momento in cui è stato riferito che comunque lui avrebbe votato contrario.
Procediamo alla votazione per appello nominale.
Speaker : INTERVENTO:
Mi scusi, eravamo in dichiarazione di voto. Ha chiesto la parola l’onorevole Rotundo per fare la dichiarazione…
Speaker : PRESIDENTE:
No, avevamo finito le dichiarazioni di voto. Ho dato la parola al Governo.
Speaker : INTERVENTO:
Le procedure devono essere corrette per tutti, Presidente.
Speaker : PRESIDENTE:
Ho dato la parola al Consigliere Scorrano esclusivamente per un fatto personale, perché comunque c’è stato quel riferimento.
Speaker : INTERVENTO:
Presidente, comunque così non va bene.
Speaker : PRESIDENTE:
Stiamo votando per l’approvazione o meno di questo punto all’ordine del giorno. Cosa facciamo? Questo emendamento dovevamo prenderlo in considerazione prima.
Un attimo. Un attimo solamente.
Prima della replica del relatore possono essere presentati ordini del giorno ed emendamenti. Questo mi sembra che sia stato già superato.
Speaker : INTERVENTO:
È stata chiusa la discussione dal Sindaco.
Speaker : PRESIDENTE:
Scusatemi. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Mi scusi, Presidente. Qui c’è una proposta emendativa che propongo al voto dell’Aula prima della votazione generale sulla delibera del Consiglio. Noi abbiamo esaurito la discussione sul DUP. Sto mettendo ai voti una proposta emendativa al Documento unico di programmazione prima del voto generale sul provvedimento.
Speaker : PRESIDENTE:
Non mi sembra che sia così, Sindaco.
Siamo andati dalla pregiudiziale posta dal collega Scorrano, che abbiamo rigettato, siamo entrati nel merito della delibera. È stata data la parola ai Consiglieri, è stata data anche la replica al Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Scusi, Presidente, io prima del voto sul provvedimento, a chiusura della discussione, sto presentando un emendamento alla delibera, che precede l’approvazione della delibera. Non stiamo votando la delibera ancora.
Speaker : PRESIDENTE:
Un attimo. Segretaria, ci dica lei, ci dia un parere su questa cosa.
La parola alla Segretaria, Sindaco. Un attimo.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Scusate, ma siccome non avete ancora votato l’emendamento, non avete votato il provvedimento, il Sindaco ha preso la parola e vuole presentare l’emendamento, non vedo quale sia il problema.
Speaker : INTERVENTO:
Il Presidente ha chiamato la votazione. Io ho chiesto il voto nominale. Ha chiamato la votazione del provvedimento. Non scherziamo. È tutto registrato.
Speaker : PRESIDENTE:
Questo è probabile.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Presidente, mi oppongo a quello che sta dichiarando. Lei è un grande Presidente. La prego di procedere, Presidente. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Visto che stiamo parlando comunque di finanziamenti, quindi di opere pubbliche e di soldi che comunque il Comune andrebbe a perdere, vi invito, pur in questa situazione…
Può essere anche un’interpretazione…
Certo. Tante volte i Regolamenti possono essere…
Consigliere Guido, mi faccia parlare. Poi, se vuole, parla. Molte volte i Regolamenti vengono interpretati. A questo punto, non siamo passati alla votazione, ma c’è questo emendamento che però invitavo naturalmente il Governo o il proponente ad illustrare.
Illustrate l’emendamento.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. Questo emendamento scaturisce da una opportunità che si è aperta per l’Amministrazione dopo l’approvazione del Documento unico di programmazione e che in quanto possibile variazione riguardo l’acquisizione dell’istanza che l’Amministrazione presenta deve essere doverosamente inserito. Di cosa si tratta? Si tratta di predisporre un’istanza al Ministero per l’acquisizione di ulteriori richieste di finanziamento per 5 milioni di euro per il rifacimento di strade e marciapiedi così come quello precedentemente già acquisito dall’Amministrazione comunale.
Si è aperta questa ulteriore finestra. L’Amministrazione intende avvalersene. Ha predisposto un’istanza generale con l’indicazione dei quadranti della città, che sono interessati, praticamente tutti, al rifacimento di strade e marciapiedi.
Quindi, attraverso lotti da 999.000 euro ciascuno, per complessivi 5 milioni di euro, predispone una richiesta al Ministero, che naturalmente dovrà essere validata e accolta e qualora venisse validata e accolta entrerà anche nel bilancio di previsione. Adesso sta entrando esclusivamente nel Documento unico di programmazione. Senza questo emendamento noi ci priveremmo dell’opportunità di poter chiedere a Roma queste somme. Mi sembra uno sciupio colpevole, considerata l’urgenza che l’Amministrazione tutta, la città tutta, ha di poter acquisire risorse straordinarie per la manutenzione della città, la manutenzione ordinaria, che però diventa adesso investimento strategico. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Vi invito al silenzio. Avete ascoltato, a parte quella che può essere un’interpretazione o meno del Regolamento, che comunque è un emendamento importante che quindi, per il bene della città, penso che anche l’opposizione deve valutare questo, vi invito a rimanere in Aula e a partecipare ai lavori.
Grazie.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Posso parlare?
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, ha un minuto.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Trenta secondi. Non è una questione di opportunità, se conviene o non conviene per la città, per noi, per i leccesi. È una questione di rispetto delle norme, quello che io chiedo da questa mattina in questa Aula.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, i cittadini devono pure capire se il rispetto della norma, in questo caso del Regolamento, vale comunque la perdita di finanziamenti per il bene della città. Questo è, Consigliere Scorrano, il punto.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Lei mi deve dire se è legittimo o illegittimo. Poi, io sarò padrone, sapendo se è legittimo o illegittimo, di votare per il bene o non per il bene della città.
Speaker : PRESIDENTE:
Se fossimo passati già alla votazione e avessimo votato sicuramente no. Ci siamo fermati un attimo prima.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Purtroppo sono decorsi i termini. Adesso io voglio sapere, glielo chiedo formalmente, dalla Segretaria o da lei, Presidente, se io sto votando e il mio voto è illegittimo e mi assumo le mie responsabilità per il bene della città oppure no. Lei è tenuto a dire a noi Consiglieri se stiamo votando fuori termine, quindi è un voto di cui ci assumiamo la responsabilità, oppure no, perché, a parere mio, secondo il Regolamento, salvo che la Segretaria o lei, Presidente, lei, Sindaco, non ci dica qual è la norma che ci consente di votare adesso fuori termine un emendamento che non poteva essere più votato… Aveva chiuso la discussione. Non poteva…
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, Consigliere Patti…
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Aveva chiuso. Io ho parlato per fatto personale.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie.
Prego, Segretaria. Se lei ritiene che stiamo facendo un atto contro legge, mi fermo.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Scusate, ma questo è un emendamento che è stato presentato al protocollo, c’è un parere del Collegio dei revisori, non siete passati nemmeno alla votazione del provvedimento, il Sindaco ha ricordato che c’era questo emendamento e lo ha illustrato. Quindi, lo ponete ai voti. Se non lo volete, lo bocciate, sennò lo approvate. Dopodiché, andate alla votazione del provvedimento. Il Consiglio è sovrano e non credo che ci siano impedimenti, perché non siete passati alla votazione dell’intero provvedimento. Non state tornando indietro, stavate ancora per votare il provvedimento. Quindi, c’è stata la presentazione dell’emendamento. Questo è il mio parere personale. Io non sono il verbo.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Presidente, mi scusi, quando è stato presentato al protocollo l’emendamento? Voglio sapere giorno e ora.
No, me lo deve dire, Segretario.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Guido, un attimo. Lei fa delle domande. Vediamo di rispondere.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Emendamento Programma triennale dei lavori pubblici 2020-2021. Il protocollo è 105884 del 16 settembre 2020.
Speaker : PRESIDENTE:
Ve bene, Consigliere Guido? Perfetto.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Il parere del Collegio è il verbale 121 del 17 settembre 2020.
Speaker : PRESIDENTE:
Il Sindaco ha illustrato l’emendamento, mi sembra. Sindaco, lei ha illustrato l’emendamento?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Sì.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Apriamo la discussione sull’emendamento. Prego, Onorevole Poli Bortone.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Presidente, ribadisco che la discussione sull’emendamento non può essere assolutamente fatta. Lei deve essere molto chiaro, Presidente, perché lei conosce perfettamente il Regolamento. Lei sa che aveva chiuso la discussione. Un emendamento di questo peso non può essere stato dimenticato. Oltretutto, se è vero che è stato presentato, come è vero perché si legge una data, sarà certamente un fatto vero che è stata presentata il giorno 16 e avete fatto Commissione il giorno 17, per quale motivo non è stato presentato in Commissione il giorno 17? Anche allora è stato dimenticato? Se vivete di dimenticanze e pensate che poi l’opposizione debba essere presente per andare a sanare le dimenticanze di questo peso, avete sbagliato indirizzo. Rivendicate questa trasparenza, la partecipazione, una serie di parole e poi abbiamo documenti che non si riescono a scaricare, documenti che non sono inseriti e quindi non possono essere visti e letti. È veramente imbarazzante una cosa del genere. Poi, Presidente, la invito in maniera molto seria e ferma a far rispettare il Regolamento e questo invito a rimanere come opposizione per il bene della città, perché poi domani si deve uscire sui giornali e dire che noi non c’eravamo e non abbiamo votato per il bene della città, questo ce lo possiamo proprio evitare.
Speaker : PRESIDENTE:
L’ho detto esclusivamente per farvi rimanere in Aula.
Speaker : CONSIGLIERE POLI BORTONE:
Se poi, invece, è strumentale per riaprire la discussione e quindi tentare di fare una sanatoria, visto che la discussione da lei, Presidente, era stata oggettivamente e regolarmente chiusa, peggio ancora, perché queste forme strumentali non è che passano inosservate. Non siamo arrivati all’ultimo momento qua per capire come vanno le cose. In situazioni analoghe il Consigliere dell’epoca Salvemini non avrebbe minimamente consentito un fatto del genere, e bene avrebbe fatto a non consentirlo.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Onorevole Poli Bortone. Prego, Consigliere Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Presidente, Consigliere e Consiglieri, francamente non rilevo dei profili neanche di perplessità, perché l’articolo 35 parla della possibilità di presentare, da parte di ciascun Consigliere, emendamenti e ordini del giorno prima della replica del relatore. Questo rende possibile giuridicamente al Consigliere di formulare un emendamento e di portarlo al voto. Questo è un emendamento proposto dall’Assessore al ramo in data 16 settembre. La ratio del provvedimento è completamente differente. Era stato già depositato ed era stato comunque indicato per la votazione. Era stato sottoposto al voto del Consiglio con il suo deposito in data 16 settembre e successivamente anche proposto al parere del revisore dei conti. Diverso è il caso che un Consigliere, nel corso del dibattito consiliare, decida di sottoporre un emendamento al voto dell’Assemblea e quindi deve farlo nei termini proposti dall’articolo 35. I termini qui sono differenti, son stati abbondantemente antecedentemente rispettati. Quindi, ritengo la discussione priva di ogni fondamento. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie. Prego…
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
I complimenti te li puoi risparmiare, comunque, Consigliere.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Molendini…
Un attimo, Sindaco. Facciamo parlare un attimo…
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Mi associo…
Speaker : PRESIDENTE:
C’è il Consigliere Pasquino, Sindaco. Un attimo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Scusi.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Presidente, per quanto riguarda l’emendamento, parlo personalmente, io sono favorevole all’emendamento perché se rischiamo di perdere dei finanziamenti per la nostra città e per i nostri cittadini io, per quanto riguarda la lista Congedo, preannuncio il mio voto favorevole. A me interessa sapere una cosa. Dal punto di vista regolamentare, perché questo significherà poi attuare questa pratica anche per i successivi Consigli, una volta che è stata chiusa la discussione e quindi il Presidente non dà la possibilità a nessun Consigliere di intervenire, è possibile presentare un emendamento? Se il Segretario e lei, Presidente, mi confermano questa interpretazione, io personalmente non ho nessun problema, anzi ho già preannunciato il mio voto favorevole.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere. Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente. L’intervento del Consigliere Molendini, che ringrazio, e poi l’intervento del Consigliere Pasquino riportano nell’esatta cornice questo ulteriore passaggio polemico. Il Regolamento di contabilità dell’ente, solo ed esclusivamente per quanto riguarda la discussione sul bilancio di previsione, sancisce termini perentori per la presentazione degli emendamenti che devono essere protocollati entro 72 ore dalla seduta del Consiglio, nel senso che solo per le sedute del bilancio di previsione non possono essere predisposti emendamenti in Aula. Cosa è accaduto? Questo è una classica proposta emendativa a uno strumento propedeutico al bilancio di previsione, così come ci sarà un emendamento al bilancio di previsione, protocollato prima, nei tempi previsti, e addirittura già accompagnato sia dal parere tecnico del dirigente dei servizi finanziari sia dal parere tecnico del dirigente di settore che dal parere del Collegio dei revisori. Quindi, questi atti sono già dentro le delibere che siamo chiamati a votare e doverosamente dobbiamo esaminarli prima della votazione del deliberato stesso.
La concitazione della discussione, che è andata più sul filo della polemica, della tensione, ha momentaneamente distratto l’Aula da questa previsione di discussione, che, però, vi ricordo, è stata assolutamente anticipata rispetto alla votazione sul provvedimento in generale. Non siamo neanche entrati nella votazione e c’era questo emendamento al DUP che era un attimo passato inosservato. Abbiamo fermato subito, non avevamo neanche al voto, ecco perché lo stiamo votando.
Questa fattispecie è completamente diversa da quella che stava richiamando come eventuale precedente dell’Aula. Tutto qui.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Baglivo, prego.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Grazie, Presidente.
Intanto, è chiaro che io sarei assolutamente favorevole a questo emendamento perché, vista la situazione delle nostre strade, riuscire ad avere delle somme per poterle riparare mi trova assolutamente favorevole. Leggo qui che l’emendamento è, se non vedo male, al programma triennale dei lavori pubblici.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Che è parte integrante del Documento unico di programmazione.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Non ho finito, Sindaco.
Dicendo questo vedo che c’è un “2”, emendamento 2. Non è che c’è un emendamento 1? Questa è la domanda che ci manderete… È scritto a matita. Si legge “emendamento 2”. Penso che sia solamente una nota casuale sul frontespizio. Mi chiedevo: esiste per caso un emendamento 1?
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
No, perché l’emendamento 1…
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Non vorrei che poi uscisse tra un pochettino. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Consigliere Tramacere.
Speaker : CONSIGLIERE TRAMACERE:
Grazie, Presidente. Anch’io sarei molto favorevole a questo emendamento, però annuncio la mia astensione al voto, perché eravamo già in fase di votazione di delibera. Non potremmo votarlo. Altrimenti, sarei stato favorevole anch’io.
Annuncio la mia astensione al voto.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Tramacere. Altri interventi? Prego, Consigliere Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Presidente, anche io preannuncio la mia astensione al voto, tenendo presente che noi eravamo già in fase di votazione della delibera. Questo sia chiaro. Lo sa il Sindaco, lo sa la Segretaria, lo sa tutto il Consiglio comunale. Pertanto, non si può andare contro l’evidenza dei fatti. Ripeto, annuncio il mio voto di astensione.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere Battista.
Consigliere Giordano Anguilla, prego.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente.
Ritengo l’emendamento corretto nel contenuto e nella sostanza. C’è un problema, però. Come già dichiarato nella precedente dichiarazione di voto, probabilmente l’emendamento sarebbe stato necessario durante lo svolgimento dei lavori del dibattito riguardante l’ordine del giorno, cosa che non è avvenuta. I lavori si sono conclusi. Solo dopo è stata avviata una discussione, un dibattito d’Aula circa l’emendamento. Questo, a mio avviso, consuma un errore nell’iter procedurale. Lo svolgimento è irregolare a mio avviso e pertanto ribadisco, pur ritenendo sostanzialmente e formalmente corretto l’emendamento, mi astengo e non posso votarlo perché l’iter procedurale non è stato svolto nella maniera corretta.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere.
A questo punto possiamo procedere alla votazione.
Vi invito al senso di responsabilità. Sull’iter ci sono evidentemente dei formalismi che vanno a volte rispettati e a volte no. Evidentemente, può darsi che ci sia stato anche un errore forse del Presidente, che non ha rilevato prima la presentazione di quell’emendamento, che peraltro era già di qualche giorno fa.
A questo punto procediamo alla votazione. Il Consigliere Scorrano ha chiesto il voto nominale. Quindi, procediamo nominalmente alla votazione.
Stiamo votando l’emendamento. Votiamo soltanto l’emendamento.
Consigliere Scorrano, anche sull’emendamento persistere nella sua richiesta di voto nominale oppure possiamo poi andare…
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Chiedo entrambe le votazioni nominali. Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Va bene.
Assessore Signore, come mai lei è in mezzo ai Consiglieri? Quello non è un posto assegnato. Vada al suo posto.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Astenuto.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Borgia.
Speaker : CONSIGLIERE BORGIA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Citraro è assente.
Costantini.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Della Giorgia.
Speaker : CONSIGLIERE DELLA GIORGIA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
De Matteis.
Faggiano.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Giannotta.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Giordano.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Astenuto.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Greco è assente.
Guido.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Astenuto.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mariano Mariano.
Speaker : CONSIGLIERE MARIANO MARIANO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Martini.
Speaker : CONSIGLIERE MARTINI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mele.
Speaker : CONSIGLIERE MELE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mignone.
Speaker : PRESIDENTE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Murri.
Speaker : CONSIGLIERE MURRI DELLO DIAGO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Nuzzaci.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Occhineri.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Orlando.
Speaker : CONSIGLIERE ORLANDO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Pala.
Pasquino.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Poli Bortone.
Speaker : PRESIDENTE:
È assente.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Assente.
Povero.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Salvemini.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Scorrano.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Presente non votante, perché non ammissibile al voto l’emendamento.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Allora non è non votante: o è astenuto o si allontana dall’Aula.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Presente non votante.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Astenuto.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
No, Segretaria. Presente non votante. Mi dispiace dirlo. Presente non votante. Io sono presente in Aula.
Speaker : PRESIDENTE:
Consigliere Scorrano, parli soltanto se ha la parola.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Lei o è astenuto o vota a favore o contro, sennò si allontana dall’Aula. Queste sono le regole che lei stesso richiama. Quindi, alla fine lei è astenuto.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
L’importante è che rimanga agli atti. Io sono presente non votano.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Scorrano, astenuto.
Tramacere.
Speaker : CONSIGLIERE TRAMACERE:
Astenuto.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Valente.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
23 favorevoli.
Speaker : PRESIDENTE:
23 favorevoli.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Un attimo che vi dico tutto: 5 astenuti, 2 assenti più Citraro che non abbiamo citato all’inizio. Giusto?
Speaker : PRESIDENTE:
Greco non c’è.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Greco è assente. Poli, Greco e Citraro.
Speaker : PRESIDENTE:
Anche Anguilla non vedo.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Giordano è assente? No, ha votato. Citraro, Poli e Greco.
Speaker : PRESIDENTE:
È approvato.
Approvato l’emendamento, possiamo passare alla votazione della delibera complessiva, di cui avevamo già ampiamente discusso.
Votiamo sempre per appello nominale. Prego.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Baglivo.
Speaker : PRESIDENTE:
Quando votate accendete il microfono, naturalmente.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Borgia.
Speaker : CONSIGLIERE BORGIA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Citraro è assente. Congedo non c’è, è dimissionario, è un formato vecchio.
Costantini.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Della Giorgia.
Speaker : CONSIGLIERE DELLA GIORGIA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
De Matteis.
Speaker : CONSIGLIERE DE MATTEIS:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Faggiano.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Giannotta.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Giordano.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Guido.
Speaker : CONSIGLIERE GUIDO:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mariano Mariano.
Speaker : CONSIGLIERE MARIANO MARIANO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Martini.
Speaker : CONSIGLIERE MARTINI:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mele.
Speaker : CONSIGLIERE MELE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mignone.
Speaker : PRESIDENTE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Murri.
Speaker : CONSIGLIERE MURRI DELLO DIAGO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Nuzzaci.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Occhineri.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Orlando.
Speaker : CONSIGLIERE ORLANDO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Pala.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Pasquino.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Poli Bortone assente.
Povero.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Salvemini.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Scorrano.
Speaker : CONSIGLIERE SCORRANO:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Tramacere.
Speaker : CONSIGLIERE TRAMACERE:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Valente.
Speaker : CONSIGLIERE VALENTE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
I favorevoli sono 20, 10 contrari e 2 assenti.
Speaker : PRESIDENTE:
È approvato.
Votiamo per la immediata eseguibilità per alzata di mano.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Si sono allontanati.
Speaker : PRESIDENTE:
Sono 20.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Gli stessi di prima favorevoli per l’immediata eseguibilità.
Speaker : PRESIDENTE:
Contrari? 6 contrari: Martini, Greco…
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Aspetti un attimo che prendo nota: Martini…
Speaker : PRESIDENTE:
Greco, Battista, Tramacere.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Un attimo. Greco, Battista, Tramacere, Giordano…
Speaker : PRESIDENTE:
Giordano, Pala e Baglivo. Ce n’è uno in più perché è entrato Pala.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Quindi, sono 7 con Baglivo e Pala.
Speaker : PRESIDENTE:
Astenuti? Nessuno.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Sono 20 a favore. L’immediata eseguibilità è approvata.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto.
Passiamo al punto successivo: “Approvazione del bilancio di previsione finanziario di competenza 2020-2022”, sperando che su questo non ci siano problemi.
La parola a questo punto al Governo per l’illustrazione.
Sindaco, prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Grazie, Presidente.
Anticipo sin d’ora, onde evitare qualunque equivoco, che anche su questa delibera c’è una proposta emendativa del Governo relativa a stanziamenti sopraggiunti post chiusura dello schema di bilancio, che devono essere inseriti nello stesso.
Questa discussione naturalmente è fortemente condizionata da quello che sinora è accaduto, ma la ragione principale per la quale siamo qui è entrare nel merito di un provvedimento che è proprio il bilancio di previsione 2020-2022, che, come ho avuto modo di illustrare in sede di Commissione consiliare, è stato un cammino fortemente in salita. Lo è da tempo, ma quest’anno si è ulteriormente aggravato per effetto degli impatti che Lecce, come tante città d’Italia, ha dovuto affrontare a seguito dell’emergenza Covid-19, che oltre ad aver fortemente gravato sulla salute pubblica e sulla tenuta del nostro Servizio sanitario nazionale, in conseguenza della forzata sospensione delle attività economiche e produttive causa lockdown, ha determinato riverberi sulle previsioni di entrata degli enti locali, i Comuni in primis.
Lo dico sempre perché deve essere patrimonio condiviso. Quello che oggi la città di Lecce è chiamata a gestire è un bilancio che non ho avuto difficoltà a definire di emergenza. È un bilancio di guerra.
Considerate che noi ogni anno dobbiamo, nella predisposizione degli atti, tener conto di somme che devono essere state stralciate dagli impieghi relativi al finanziamento di spese e servizi in ragione degli impegni assunti negli anni precedenti ai fini dei riequilibri delle manovre di bilancio. Vi do qualche numero.
Noi abbiamo 6.138.068 euro, che sono la somma degli stanziamenti che dobbiamo prevedere ogni anno per quanto riguarda il riaccertamento straordinario dei residui deliberato nel 2015, il ricorso al fondo di anticipazione di liquidità dell’anno successivo, l’adesione al 243-bis deliberato nel gennaio del 2019, più la quota di disavanzo che abbiamo dovuto applicare a partire dal previsionale 2020 che scaturisce dal consuntivo 2019.
Noi ogni anno, e per i prossimi anni, ogni qualvolta ci determiniamo per scrivere la manovra di bilancio, siamo chiamati a prendere circa 6 milioni di euro e a stralciarli dal finanziamento della spesa corrente, della spesa di investimento. Qualora non fosse sufficiente, per effetto delle novità introdotte dal legislatore in termini di contabilità degli enti locali, noi dobbiamo computare all’interno del bilancio quello che si chiama il FCDE, fondo crediti di dubbia esigibilità. Cosa significa? Che per lunghi anni le Amministrazioni comunali hanno potuto finanziare la spesa corrente facendo ricorso a previsioni di entrate non successivamente riscosse. Quindi, entrate non riscosse andavano al finanziamento di spesa certa, con la creazione di disavanzi milionari. Per ovviare a questa pratica, che sostanzialmente demoliva la sostenibilità economico-finanziaria degli enti locali, cosa è accaduto? Il legislatore introduce quello che si chiama fondo crediti di dubbia esigibilità. Ti dice: sulla base dell’andamento delle riscossioni di quelli che sono i tuoi crediti, i residui attivi, devi applicare una percentuale prudenziale di minor riscosso. Questo significa che ti taglio le unghie rispetto alla possibilità che tu hai di finanziamento della spesa corrente. Voi sapete che uno degli indicatori di salute di un ente locale, di un Comune è la cosiddetta capacità di riscossione dei residui attivi da una parte e l’altra con i residui attivi tu acquisisci risorse pubbliche, danari, e dall’altro il cosiddetto ricorso all’anticipazione di tesoreria. Quando l’ente non dispone tempestivamente nel suo ciclo finanziario delle risorse chiede alla propria banca tesoriera delle anticipazioni di liquidità a breve, che poi naturalmente determinano la maturazione degli interessi.
L’Amministrazione comunale di Lecce è da anni dentro questa forbice: bassa capacità di riscossione dei residui attivi, elevato ricorso alle anticipazioni di tesoreria. A tutto questo si aggiunge la determinazione del fondo crediti di dubbia esigibilità che, per il bilancio 2020, vado a spanne, pesa 15 milioni di euro. Significa prendere 15 milioni di euro, sostanzialmente, e sottrarli da possibili impieghi per finanziamento di spese e servizi come per lungo tempo e in passato era regolarmente avvenuto. E siamo sui 21-22 milioni di spesa. A queste condizioni strutturali si è aggiunto, purtroppo, l’impatto Covid. Come vi ho ricordato, noi abbiamo misurato una perdita del gettito IMU sulla prima rata di 1.327.595 euro.
L’obiettivo e l’auspicio è che questo minor gettito IMU possa essere compensato a fine anno. Se, diversamente, l’andamento dovesse essere confermato, noi andremmo a una previsione di minor gettito IMU rispetto a quello indicato in bilancio di circa 3 milioni di euro. Poi, per effetto degli impatti Covid abbiamo dovuto, a Lecce come altrove, calcolare le previsioni di minor gettito dei cosiddetti tributi minori: l’imposta di soggiorno, circa 400.000 euro, la TOSAP, almeno 500.000 euro, la pubblicità, almeno 300.000 euro.
Sono tutte somme parzialmente coperte con i cosiddetti trasferimenti compensativi che sono stati approvati dal Governo a tutti gli enti locali con due successivi decreti, quello di maggio e quello di agosto.
A tutto questo si è dovuta aggiungere una inevitabile procedura di rinegoziazione dei mutui dell’Amministrazione con i propri enti cosiddetti creditori. Che significa “rinegoziare i mutui”? Ha significato sostanzialmente non caricare sull’esercizio in corso il gravame della quota capitale interessi in modo da consentire all’ente di poter respirare senza alcuno sconto, nel senso che queste somme poi noi dovremmo andarle comunque a rimborsare negli esercizi successivi. Però, abbiamo proceduto a questa opportunità che ci veniva offerta rinegoziando con la Cassa depositi e prestiti, con il Credito Sportivo, con la Banca europea degli investimenti e con il San Paolo per la seconda rata semestrale 2020 essendo la prima già stata pagata.
Prevediamo di poter determinare un risparmio sul previsionale 2020, per effetto della rinegoziazione dei mutui, di 2,5 milioni. Non era naturalmente sufficiente per poter determinare l’equilibrio di bilancio, che è l’obbligo al quale siamo tenuti, e noi, quindi, sulla spesa non contrattualizzata e non obbligatoria abbiamo dovuto procedere senza colpire la spesa sociale, senza colpire previsioni di provvedimenti destinati ai soggetti più fragili tipo la TARI sociale, spese per l’acquisto di beni e servizi di oltre 2,5 milioni di euro.
Questa, capite bene, non è l’illustrazione di un bilancio che annuncia programmi di sviluppo significativi dell’ente, è un bilancio di gestione di una situazione molto faticosa. Tenete conto che, sempre nel 2020, a gennaio, era giunta una sentenza della Corte costituzionale che, per effetto di una dichiarata illegittimità di una norma di cui si è avvalso il Comune di Lecce come altri, si sarebbe dovuto nuovamente rimetter mano, con fortissime complicanze di tenuta.
È intervenuto il legislatore, ha corretto la sentenza della Corte costituzionale e il Comune, per effetto dell’applicazione di quella norma, ha potuto riprogrammare il proprio rientro trentennale, perché faceva riferimento al riaccertamento straordinario dei residui. La Procura della Corte dei conti di Bari, chiamata a esaminare la nostra manovra di riequilibrio già validata dalla Commissione stabilità e finanza del Ministero dell’interno, ha deciso di aprire un giudizio di remissione sulla Corte costituzionale.
Per cui, noi continuiamo a essere sub iudice su quell’aspetto. Vi ricordo che, nel frattempo, l’Amministrazione utilizza a pieno la propria leva fiscale, quindi tutte le previsioni di entrata sono legate al massimo delle aliquote possibili e, contestualmente, l’Amministrazione non può, purtroppo, far fronte, come ho detto prima, a quello che è un handicap oggettivo che sta determinando a volte passaggi faticosi di tenuta e di mantenimento anche della rotta che ci siamo dati, che è quello dell’impoverimento della pianta organica.
Noi abbiamo personale in quiescenza in ripetuti settori che non riusciamo a sostituire. C’è un impoverimento dal punto di vista delle competenze, delle esperienze, delle memorie tecnico-amministrative degli enti a cui non riusciamo a rimediare con nuove assunzioni. Questo perché, ve l’ho detto in passato, ma lo ribadisco, nella manovra di riequilibrio che si è determinata ai sensi del 243-bis, una delle voci che è stata inserita per l’intera durata dello stesso è il risparmio della spesa del personale determinata per effetto dell’applicazione di quiescenza e Quota 100.
È evidente che questa situazione è una palla al piede. Noi abbiamo piombo sulle ali e non sempre riusciamo a sbatterle per alzarci da terra, a volte dando l’impressione di essere faticosamente schiacciati sull’ordinarietà.
Nonostante questo, stiamo cercando di fare il possibile per individuare fonti di finanziamento inedite, per non venir meno alla determinazione delle programmazioni strategiche, per avvalerci di tutti gli strumenti che il quadro regionale e nazionale ci offre e naturalmente anche quello che si aprirà di qui a breve sul Recovery fund e sulla richiesta che gli enti locali, i Comuni siano protagonisti di questa determinazione di spese di investimento, così come stiamo fortemente lavorando affinché le città medie come Lecce possano essere inserite nella programmazione del Ministero del Mezzogiorno, che ha previsto una misura specifica destinata oltre che alle Città metropolitane anche alle città medie, il cosiddetto PON.
Capite bene che resta comunque come elemento di fortissima tensione non tanto e non solo la capacità dell’Amministrazione di poter attingere alla spesa di investimento, quanto invece quella di potersi garantire risorse necessarie per il finanziamento della spesa corrente.
Questo lo dico perché c’è stata occasione di discussione in questi giorni, in queste settimane, anche informali rispetto a previsioni di emendamento che potevano essere presentate in Aula ai fini di misure specifiche di alleggerimento della TOSAP o altro. Sullo specifico c’è una previsione del Governo che intende prorogare al 31.12.2020 l’esenzione dal pagamento della TOSAP e la sterilizzazione anche dei pareri preventivi della Sovrintendenza e anche una dichiarazione del Governo nazionale di prorogarla addirittura per tutto il 2021. Ma quello che qui mi preme evidenziare ai Consiglieri di maggioranza e a quelli di minoranza che sono rimasti in Aula è che qualunque ipotesi che l’Amministrazione intende verificare di riduzione di previsioni di gettito ai fini dell’obbligo del pareggio di bilancio devono essere compensate con aumento delle entrate, che sapete essere già al momento al massimo della possibilità di utilizzo della leva fiscale, o con riduzioni della spesa.
Qualunque opzione l’Amministrazione intenda perseguire circa micro interventi di attenzione o sostegno a soggetti deboli o svantaggiati che rivedono, per correzione in diminuzione, previsioni di gettito, devono essere compensate o con previsioni di diverse entrate o riduzione della spesa, tenuto conto che noi oggi abbiamo tagliato tutto il possibile e l’immaginabile dal punto di vista del finanziamento della spesa.
Ecco il sentiero molto tortuoso che siamo chiamati a percorrere, di cui naturalmente avverto in pieno la responsabilità che naturalmente sento di dover e voler condividere con tutti voi.
Mi scuso se non ho trasferito all’Aula un messaggio diverso da quello odierno, che forse viene considerato sin troppo realistico. Io dico sempre che non dobbiamo perdere la fiducia, non dobbiamo perdere l’ottimismo, ma la politica è anche doveroso esercizio di realtà al netto di retoriche e propagande. Su questo mi sento impegnato e su questo sento di dover rispondere ai cittadini e naturalmente ai Consiglieri comunali e all’Aula.
Cosa dobbiamo aspettarci? Dobbiamo monitorare, come stiamo facendo, sempre, l’andamento. Ci sono alcuni indicatori interessanti, ma non sono naturalmente straordinari rispetto alla riscossione della TARI, ad esempio, che sta osservando un andamento molto confortante e questo ci rassicura. Dobbiamo attendere i pagamenti dell’IMU per evitare di dover correggere, con troppe conseguenze, le previsioni iscritte.
C’è, naturalmente, lo sapete, una interlocuzione aperta che non riguarda il Comune di Lecce, ma riguarda tutti i Comuni d’Italia, gran parte di essi, in sede ANCI e in sede di confronto con il Governo per tendere la mano verso le Amministrazioni in difficoltà, perché mentre il Governo nazionale può negoziare con l’Europa momentanee sospensioni del Patto di stabilità, sterilizzazione dei divieti di sussidi e soccorsi e quindi indebitarsi oltre quelli che sono gli accordi presi, purtroppo, questa analoga opportunità non viene accordata dal Governo nel rapporto con gli enti locali che sono sempre, invece, tenuti al doveroso rispetto degli obblighi di pareggio del bilancio, pur con tutti gli accorgimenti e le deroghe eventualmente utilizzabili.
Tanto avevo da dirvi. Vedo che i Consiglieri di minoranza sono qui in Aula soltanto in pochi. Mi sarebbe piaciuto anche rappresentare a chi ha ritenuto che il merito della discussione che è questo, soltanto questo, non altro, che quello di cui sto parlando è ciò che stava contenuto nel Documento unico di programmazione, che dovrebbe richiamare ciascuno a un atteggiamento anche di maggiore equilibrio al netto della durezza, dello scontro e della contrapposizione, perché la tanto richiamata onestà intellettuale imporrebbe a chi è stato protagonista delle Amministrazioni trascorse non di dover rispondere di ciò che è stato, perché io, come vi ho detto, guardo avanti senza orientarmi rispetto al passato, ma per capire che quello che oggi viviamo non è un accidente, non è un disegno ordito da forze misteriose, ma è l’esito inevitabile di scelte politiche che si sono consumate negli anni e alle quali noi, per effetto pendolo, siamo chiamati a gestire. È così. È la normale alternanza, la fisiologia.
Io sono pronto, insieme a tutta la maggioranza, a farmene carico. Mi piacerebbe che da parte di chi prima di me ha avuto responsabilità di governo ci fosse un atteggiamento maggiormente rispettoso della verità e maggiormente consapevole delle difficoltà nelle quali ci si muove. Così non è. Si preferisce una polemica a volte incomprensibile, ma fa parte delle regole del gioco.
Vedo che poi, tra l’altro, c’è questo ricorso frequente a quello che avrebbe detto il Sindaco quand’era tra i banchi dell’opposizione, come se ci fosse una sorta di contraddizione tra ciò che stiamo dicendo oggi in Aula e ciò che abbiamo detto in passato quando eravamo dall’altra parte. Purtroppo, quello che è accaduto era quello che avevamo previsto. Quello che non si era previsto e che molti immaginavano di non dover prevedere era che chi lo aveva denunciato per tempo fosse poi chiamato a doverlo gestire, in nome di una presunta intangibilità del consenso in città che rendeva impossibile da prevedere un’alternanza nel governo della stessa.
Io non ho – mi rivolgo a chi non c’è – nulla da dover precisare rispetto a presunti cambiamenti di ricorsi. Ci impegniamo a garantire la trasparenza, ci impegniamo a garantire il rispetto delle regole, ci impegniamo a garantire la legittimità. Lo facevamo in passato e lo facciamo tuttora. Oggi vedo che è diventato patrimonio comune, di tutti, quando prima invece era oggetto di scherno, tanto che qualcuno mi faceva ricordare le parole di un grande: “Prima ti deridono, poi ti combattono, poi vinci”.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene. Grazie, Sindaco.
Apriamo la discussione sull’emendamento. Nessuna richiesta di intervento sull’emendamento.
Passiamo alle dichiarazioni di voto.
Passiamo al voto.
Votiamo sull’emendamento del Governo.
Facciamo l’appello nominale. Purtroppo la Segretaria me lo chiede.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Ho bisogno di sapere chi è presente, perché poi ho problemi sulla verbalizzazione. Quello che guadagnate adesso lo perdiamo dopo noi negli uffici. Non vi dispiacete.
Speaker : PRESIDENTE:
Prego, Sindaco.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Noi coltiviamo sempre la virtù della pazienza e non ci sottraiamo. Dopodiché, sarebbe bello, così, anche per nostro conforto, poter sapere – lo dico da Sindaco - quando è possibile ripristinare il servizio di votazione elettronica nell’Aula, perché oggettivamente, dopo tanto tempo, non è sostenibile questa modalità che chiama ogni volta i Consiglieri al voto per appello nominale o al voto per alzata di mano. Poiché sarà la settima, ottava seduta che ci troviamo a vivere queste situazioni, vi chiedo cortesemente di provvedere.
Noi esercitiamo la virtù della pazienza, però vi chiedo di non abusarne.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Perfetto. Non è qui presente il dottor Parlangeri. Ce ne faremo carico.
Prego.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Votiamo l’emendamento.
Baglivo, astenuto.
Battista.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Contrario.
Borgia.
Speaker : CONSIGLIERE BORGIA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Citraro è assente.
Costantini.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Della Giorgia.
Speaker : CONSIGLIERE DELLA GIORGIA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
De Matteis.
Speaker : CONSIGLIERE DE MATTEIS:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Faggiano.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Giannotta.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Giordano.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Contrario.
SEGRETARIO GENERALE: Guido è assente.
Mariano Mariano.
Speaker : CONSIGLIERE MARIANO MARIANO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Martini.
Speaker : CONSIGLIERE MARTINI:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mele.
Speaker : CONSIGLIERE MELE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mignone.
Speaker : PRESIDENTE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Murri.
Speaker : CONSIGLIERE MURRI DELLO DIAGO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Nuzzaci.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Occhineri.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Orlando.
Speaker : CONSIGLIERE ORLANDO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Pala.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Pasquino.
Speaker : CONSIGLIERE PASQUINO:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Patti.
Speaker : CONSIGLIERE PATTI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Poli è assente.
Povero.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Rotundo.
Speaker : CONSIGLIERE ROTUNDO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Salvemini, favorevole.
Scorrano è assente.
Tramacere.
Speaker : CONSIGLIERE TRAMACERE:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Valente è assente.
Sono 19 favorevoli, 7 contrari, 1 astenuto, 5 assenti.
È approvato.
Speaker : PRESIDENTE:
Passiamo a questo punto alla discussione sul bilancio, sull’intero provvedimento.
Chi vuole prendere la parola? Nessuno.
Dichiarazioni di voto.
Possiamo procedere a questo punto alla votazione.
Prego, Consigliere Giordano Anguilla.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie, Presidente. Mi era sfuggito, mentre chiamava per il dibattito. Sono arrivato che aveva già chiamato le dichiarazioni di voto.
Avevo preparato un intervento. Tra l’altro, volevo chiederle, siccome avevo dei punti da analizzare, posso elencarli tutti e poi lascio all’Aula la discussione degli stessi?
Faccio un unico intervento. Questo intendo dire.
Speaker : PRESIDENTE:
Faccia un unico intervento, nei limiti del tempo concesso.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Quanto tempo ho, Presidente?
Speaker : PRESIDENTE:
15 minuti.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Grazie.
Presidente, dalla lettura del bilancio – cerco di semplificare e di passare poi a numeri concreti – il Governo Salvemini 1 nel 2017 eredita un disavanzo tecnico dall’allora Sindaco Paolo Perrone, ex Sindaco, di circa 46 milioni. Queste cifre vennero poi riviste dallo stesso Sindaco Salvemini e incrementate di circa 29 milioni per arrivare a un totale di 75.
Nei due anni successivi, 2018 e 2019, il disavanzo aumenta di ulteriori 6 milioni circa, raggiungendo un totale di 81. A questo punto mi viene da osservare che il disavanzo tecnico di amministrazione viene a essere incrementato. Quindi, ai 29 che il Sindaco nel 2017 aggiungeva ai 46 di Paolo Perrone si sommano gli ulteriori 6 milioni maturati nel 2018 e nel 2019.
Un’altra osservazione che voglio fare è che nel 2018 cristallizziamo debiti fuori bilancio per circa 8,5 milioni. Gli stessi sono stati poi ridotti nel 2019 per 2.900.000 euro, nel 2020 per 1.500.000 euro e ne sono previsti zero per il 2021.
Domando: quali sono stati riconosciuti, impegnati, pagati di questi debiti fuori bilancio?
Terza osservazione. Le entrate tributarie sono aumentate di circa 7,5 milioni. Il totale delle voci tra TARI e IMU è 6 milioni più 1,5. Questi sono stati frutto della cosiddetta lotta all’evasione, lotta all’evasione che proprio lei, signor Sindaco, quando sedeva tra i banchi dell’opposizione, quando era un Consigliere, combatteva e contrastava. Come diceva Giambattista Vico, sono corsi e ricorsi storici.
Ad oggi quanti di questi accertamenti sono stati notificati di questi 7,5 milioni e quanti riscossi? Il bilancio su che numeri reali si basa? Ci auguriamo, pertanto, che gli accertamenti siano stati notificati prima della salvaguardia degli equilibri.
Quarta osservazione. Abbiamo giovato, come Amministrazione comunale, di entrate statali e regionali, trasferimenti di parte corrente, per circa 13 milioni di euro, un cosiddetto fondo di solidarietà per coprire minori entrate che l’Amministrazione ha avuto nel periodo di Covid, l’imposta di soggiorno, le strisce blu, per citare alcuni esempi e/o maggiori spese. Ergo, segnalo che questo Governo, il Governo Salvemini, non ha di fatto contribuito per un solo euro in favore del contrasto alla crisi.
Stando a questi dati, è come se avesse lavorato come forma di passacarte, cioè ha solo trasferito in parte e in alcuni casi anche con palese ritardo, e questo lo sottolineo perché in quel periodo di crisi questo si è percepito, queste somme agli aventi diritto.
Quinta osservazione. La spesa corrente è aumentata di oltre 12.500.000 euro. Si corre pertanto il rischio di creare a fine anno un ulteriore disavanzo. Di questo aumento della spesa corrente più di 3.500.000 euro riguardano i contratti relativi alla nettezza urbana.
Conoscendo le dinamiche del servizio di nettezza urbana, qualsiasi aumento del servizio deve essere a carico dei cittadini.
Domando: la stessa novità è stata notificata ai cittadini? Gli stessi ne sono al corrente?
Sesta e ultima osservazione, e concludo. Questa riguarda il capitolo dei creditori. Quali sono i tempi di pagamento previsti? Qual è la situazione di cassa in proiezione dell’ultimo trimestre…
Attendo che concluda il Vicesindaco.
Qual è la situazione di cassa in proiezione dell’ultimo trimestre del 2020? Domando se c’è la liquidità in cassa necessaria oppure rischiamo di arrivare alla fine dell’anno senza avere copertura economica per le tredicesime e le quattordicesime del nostro personale dipendente.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Consigliere. Ci sono altri interventi? Se non ci sono passerei la parola poi al Governo per una eventuale replica. Non ci sono altri interventi.
Sindaco, vuole parlare? Prego.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Ringrazio il Consigliere Anguilla per questo puntuale intervento molto dettagliato. Le faccio i complimenti anche per l’approfondimento e lo studio degli atti contabili, che le fa onore. Sono lieto che da questo momento possiamo interloquire sulle politiche di bilancio con dovizia di dettaglio.
Le preciso che questa è la discussione sul bilancio di previsione. Molti dei dati che lei mi richiama saranno sede del consuntivo 2020. Sarà in quella sede che daremo tutti i riferimenti sugli accertamenti e sulle riscossioni.
Il richiamo al disavanzo 2019 è stato fatto da me personalmente in illustrazione della manovra di bilancio, con l’applicazione della quota di disavanzo 2019 e sul previsionale 2020, così come da Consigliere comunale di minoranza dovrebbe poter, da solo, o direttamente o per il tramite degli uffici, avere accesso diretto a tutti i debiti fuori bilancio riconosciuti dall’ente con voto dell’Aula. Sono dati che lei può naturalmente rispettare.
Il tema del ricorso all’anticipazione di tesoreria è un tema delicatissimo. È lo stesso che l’Amministrazione affronta da anni ed è una delle cause che ci ha costretto a maggioranza e non all’unanimità a considerare il ricorso alla manovra di riequilibrio come scelta di prudenza a tutela dell’ente onde evitare, per quanto possibile, la dichiarazione di dissesto.
Gli indici di pagamento, la capacità di riscossione dei residui attivi, ergo la riduzione del ricorso ai giorni in anticipazione di tesoreria sono uno degli obiettivi a cui noi dobbiamo tendere. Non ne ho fatto cenno oggi nel precedente intervento, ma credo sia utile ricordarlo, qual è un’ulteriore possibile tegola che potrebbe cadere sull’Amministrazione nel previsionale 2021 che invece abbiamo fortunatamente evitato per questa annualità: il cosiddetto fondo di garanzia dei cosiddetti debiti commerciali. Di cosa si tratta? Il legislatore, proprio in ragione del fatto di voler “sanzionare” sulle politiche di bilancio gli enti come il nostro che sono definiti cattivi pagatori, cioè che non adempiono alle proprie obbligazioni nei sessanta giorni previsti per legge, chiede di ridurre le risorse disponibili in bilancio, con una percentuale che tiene conto dei cosiddetti debiti commerciali non pagati al 31.12.2019 su cui applicare un ulteriore fondo che andrà a decremento del cosiddetto finanziamento della spesa corrente.
Questo è un accidente che come ANCI si sta cercando di gestire per evitare che questo peso ulteriore venga scaricato sulle spalle dei Comuni, però è una variabile di cui dobbiamo già doverosamente tenere conto.
Io non credo, per rassicurarla, che nonostante le nostre difficoltà l’ente non sia nelle condizioni di poter pagare gli stipendi del proprio personale come viene evocato. Del resto, da tempo, dal 2017 si sostiene che c’è questo rischio, da tempo si sostiene che l’Amministrazione non sarebbe in condizione di onorare gli impegni con le sue partecipate. Però, fino ad ora, con la diligenza del buon padre di famiglia, abbiamo adempiuto a tutti i nostri obblighi.
Mi sorprende e mi dispiace che addirittura l’Amministrazione comunale di Lecce, come altre Amministrazioni, possa essere considerata inadempiente rispetto agli interventi messi in campo a tutela dei soggetti bisognosi durante l’emergenza Covid, non solo perché tutti i Comuni hanno dovuto far fronte con le risorse straordinarie e i trasferimenti compensativi dell’ente, ma perché non corrisponde neanche al vero che si sia fatto solo ricorso, perché altrimenti non si spiegherebbe come noi abbiamo garantito il mantenimento della TARI sociale anche nel 2020, con esenzione dal pagamento della stessa per nuclei familiari con ISEE sotto i 6.000 o al 50 per cento tra i 6.000 e i 9.000 e così come abbiamo anche consentito che la parte variabile della TOSAP dovuta, della TARI dovuta per il periodo di sospensione delle attività potesse andare in compensazione con autocertificazione delle attività interessate.
Le sto rispondendo, però deve seguire il ragionamento, perché è articolato e complesso, non è un piccolo elenco di punti che possono essere mandati a memoria, Consigliere Giordano. Le sto rispondendo e le sto dicendo che diversamente da quello che sostiene gli impegni che l’Amministrazione ha assunto nella compatibilità delle proprie disponibilità sono stati garantiti alla nostra cittadinanza.
Naturalmente sappiamo di non poter fare da soli e naturalmente le anticipo, senza che questo rappresenti per me nessun elemento né di imbarazzo, né di disagio, né di vergogna che farò qualunque tentativo possibile per ottenere il massimo degli aiuti possibili dal Governo regionale e dal Governo nazionale, senza che questo definisca una sorta di inadeguatezza o incapacità dell’ente. Stiamo in emergenza, non l’abbiamo mai nascosto e quando si è in emergenza bisogna assumere tutte le iniziative possibili per venirne fuori.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Grazie, Sindaco. Non c’è una replica.
Dichiarazioni di voto? Abbiamo già detto che era un intervento unico.
Consigliere Greco, prego. Sindaco, i Regolamenti li stiamo un attimo tenendo così. Consigliere Greco, per dichiarazione di voto. E abbiamo chiuso.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Certo, Presidente.
Vorrei poter avere la stessa tranquillità espositiva del Sindaco quando viene a dirci in quest’Aula che stiamo facendo il massimo, che più o meno va tutto bene. In realtà, sappiamo benissimo che non va tutto bene. Ci troviamo a fare i conti, quest’anno ancor più dell’anno scorso, con un bilancio d’emergenza. Una città come Lecce, con forte vocazione turistica, dalle grandi potenzialità, esprime un documento di previsione di emergenza. I motivi sono molteplici, è inutile stare qui a elencarli, sono tanti, ci sono variabili, le motivazioni non sono sempre imputabili all’imperizia politica, ci sono congiunture sfavorevoli, ci sono contingenze. Partiamo dal presupposto che questo documento è anche e soprattutto il frutto di ciò che è stato deciso a livello politico, cioè il piano di riequilibrio quinquennale. Oggi questa situazione risente esattamente di questa decisione principale, assunta per volontà politica e non per dovere istituzionale o amministrativo.
Per il resto, sarei tentato di ripetere lo stesso intervento dello scorso anno, ma sarebbe anacronistico, perché parliamo già dall’anno scorso, zero interventi per quanto attiene il sociale, zero interventi per quanto attiene il sostegno alle imprese, che mai come quest’anno dovrebbero essere sostenute. Quindi, non voglio ripetere lo stesso intervento dello scorso anno. Preferisco attenermi a quello che può essere un auspicio per il futuro. Spero che al Comune di Lecce i documenti di previsione che verranno in futuro non siano ancorati in questo selciato, in questo percorso. È un po’ svilente cercare di ancorarsi alla TARI sociale, a quel poco di risorse che abbiamo.
Mi fa piacere l’auspicio del Sindaco di tentare qualsiasi cosa pur di ottenere il massimo, ma su questo non avevo dubbi, signor Sindaco, lo davo per scontato, anche perché oggi come oggi è forse l’unica cosa che può fare, se non appellarsi al Governo statale e al Governo regionale.
L’auspicio è che per il futuro non si debba ricorrere a documenti d’emergenza, ma si possa avere una situazione più florida per far fronte alle tante criticità e alle tante contingenze che la comunità leccese ci chiede.
Per oggi, per adesso il voto di Prima Lecce Andare Oltre è contrario.
Grazie.
Speaker : PRESIDENTE:
Se non ci sono altri interventi, possiamo passare al voto. Non ci sono altri interventi.
Dichiaro chiusa la discussione.
Possiamo votare, sempre per appello nominale.
Prego.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Baglivo.
Speaker : CONSIGLIERE BAGLIVO:
Astenuto.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista.
Speaker : PRESIDENTE:
È andato via.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
È assente.
Borgia.
Speaker : CONSIGLIERE BORGIA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Citraro è assente. Costantini.
Speaker : CONSIGLIERE COSTANTINI DAL SANT:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Della Giorgia.
Speaker : CONSIGLIERE DELLA GIORGIA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
De Matteis.
Speaker : CONSIGLIERE DE MATTEIS:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Faggiano.
Speaker : CONSIGLIERE FAGGIANO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Giannotta.
Speaker : CONSIGLIERE GIANNOTTA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Giordano.
Speaker : CONSIGLIERE GIORDANO ANGUILLA:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Greco.
Speaker : CONSIGLIERE GRECO:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Battista è rientrato?
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Grazie, contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Guido è assente.
Mariano Mariano.
Speaker : CONSIGLIERE MARIANO MARIANO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Martini.
Mele.
Speaker : CONSIGLIERE MELE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mignone.
Speaker : PRESIDENTE:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Mola.
Speaker : CONSIGLIERE MOLA:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Molendini.
Speaker : CONSIGLIERE MOLENDINI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Murri.
Speaker : CONSIGLIERE MURRI DELLO DIAGO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Nuzzaci.
Speaker : CONSIGLIERE NUZZACI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Occhineri.
Speaker : CONSIGLIERE OCCHINERI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Orlando.
Speaker : CONSIGLIERE ORLANDO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Pala.
Speaker : CONSIGLIERE PALA:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Pasquino.
Patti.
Poli è assente.
Rotundo.
Scusami, Povero.
Speaker : CONSIGLIERE POVERO:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Rotundo è favorevole.
Salvemini.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Favorevole.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Scorrano è assente.
Tramacere.
Speaker : CONSIGLIERE TRAMACERE:
Contrario.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Valente è assente.
5 assenti, favorevoli 19, 1 astenuto, 7 contrari.
Speaker : PRESIDENTE:
Votiamo l’immediata esecutività per alzata di mano.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Stessa votazione?
Speaker : PRESIDENTE:
Chi è favorevole? 20 favorevoli.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
Compreso Baglivo.
Speaker : PRESIDENTE:
Sì.
Chi è contrario alzi la mano. 6 contrari.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
È approvato.
Speaker : PRESIDENTE:
Astenuti? Nessuno.
Speaker : SEGRETARIO GENERALE:
È approvato.
Speaker : PRESIDENTE:
È approvato.
Ci sarebbero poi le famose mozioni Scorrano, che però non riesce mai ad arrivare in tempo.
Speaker : SINDACO SALVEMINI:
Scusi, Presidente, ma le mozioni che non vengono illustrate per assenza del proponente, dopo quanto tempo vengono…
Speaker : PRESIDENTE:
Non c’è un tempo, Sindaco.
Speaker : CONSIGLIERE BATTISTA:
Le mozioni cadono, Sindaco, eventualmente quando dovessero cadere le antenne.
Speaker : PRESIDENTE:
Bene.