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commissione scoping puc - commissione scopin puc
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Signor Presidente.
Allora sì, si spegne automaticamente.
Ci siamo come orario o no, allora vai come pre?
Siamo.
Okay, buongiorno a tutti, iniziamo questa riunione qua della Commissione, territorio ambiente e siamo presenti e verrà illustrato.
Il diciamo.
Sì, diciamo, viene illustrato il programma di questa mattina e niente siamo presenti come Commissione, di conseguenza.
Lascio la parola appunto al Sindaco, il quale entrerà nel merito del programma.
Grazie, Presidente, no, volevo puntualizzare questo, oggi è stata convocata la Commissione dove verrà illustrato il lavoro di scoping, affatto appunto in preparazione, e poi delle modifiche al PUC che verranno.
Successivamente elaborate e poi portate al Consiglio comunale per l'adozione, questa fase della del di elaborazione di questa procedimento è una fase di competenza di Giunta, non di Consiglio comunale, però ho voluto ho visto anche l'importanza e il lavoro fatto dall'équipe guidata dal professor Antonio Chirico ho visto proprio l'importanza e la la completezza del lavoro fatto.
Avevo piacere appunto che fosse condivisa. Ecco, è valutata l'importanza del lavoro svolto e comunque era necessario e doveroso portarlo all'attenzione del Consiglio comunale per avere eventuali valutazioni prima che poi la Giunta definitivamente approvi questa questo momento di elaborazione e di diciamo predisposizione del territorio ad est e poi disciplinato in modo puntuale. Questo ecco, volevo ringraziare Marco Russo, che l'assessore all'urbanistica che ha, diciamo, intanto ho messo insieme una una,
Un gruppo di lavoro importante che ha seguito con attenzione, dando anche le linee politiche del lavoro stesso e questo condivise, insomma con me e con tutta la nostra maggioranza debbo ringraziarlo veramente perché un lavoro molto complesso e che ha richiesto tanto impegno e tanta dedizione e ringrazio il professor Chirico l'architetto Lucchesini l'architetto Pagano che è,
E sono ormai un riferimento Larghetto, Lucchesini, anche storico, del nostro territorio, non per l'età, ma perché effettivamente, ai ai redatto da sempre i nostri piani urbanistici, e quindi grazie del lavoro che state facendo e che proseguirà ancora per parecchio tempo, grazie davvero.
Lascio la parola al professor Chirico che inizia la lu, l'illustrazione.
Ah, sì, sì, la se, se se se la la?
La consigliera Bucci, che saluto.
Che saluto che, a parte la Commissione è presente da remoto, grazie, poi ci sono appunto il consigliere Ratti, Consigliere Agnellini, e quindi ci siamo grazie grazie.
Buongiorno a tutti.
Spero che non vi aspettiate.
Vivace, allegro perché è?
Ah, scusate.
E perché è appunto, come diceva il Sindaco, è stato un lavoro complesso, stratificato, eccetera, che è richiesto dalle procedure nuove nuove sono da una decina d'anni che devono accompagnare l'elaborazione dello strumento urbanistico comunale,
E queste queste nuove procedure richiedono una verifica di sostenibilità ambientale e a tutto campo, quindi lo sforzo è stato, da una parte, verificare che cosa quali obiettivi si pone.
L'Amministrazione comunale in rapporto al piano vigente per quanto è già stato attuato, ma il rapporto anche con nuovi obiettivi dati dall'evoluzione non solo del territorio ma anche della de de della società che vive e lavora a Lerici, e in prospettiva, quindi, per, diciamo almeno.
10 15 anni futuri e soprattutto la verifica di quanto è sostenibile di quello che si va a proporre. Andiamo avanti.
No, dovrebbe esserci.
Se dovessero un'immagine precedente.
Va beh, no, allora hai preso parte seconda.
È la parte seconda, devi mettere.
Ah, sì, spetta.
Allora?
Credevo che fosse il problema, va bene, allora, a destra, voi vedete, a destra, voi vedete una sintesi illustrata di quello che è il procedimento del lavoro svolto, diciamo che, dopo un inquadramento di qual è il modello del piano a cui ci si riferisce, noi abbiamo tre capitoli introduttivi che sono il il primo al capitolo 2 che da,
Bisogna che mi aiuti.
E allora l'organismo territoriale e l'attuale assetto insediativo, lo scenario demografico e sociale di riferimento e lo stato di attuazione del piano vigente a questo, a questa sommatoria di informazioni e di verifiche, si sovrappone un documento degli obiettivi e delle azioni che conseguiranno per il PUC del,
Prossimo futuro su questi obiettivi ed azioni incidono però in maniera molto significativa per il fatto che Lerici è un comune su cui è, come dire, tutti gli strumenti di pianificazione sovraordinata insistono per i particolari valori di pregio e di tutela che debbono essere svolti e quindi.
La pianificazione sovraordinata è molto stratificata, è molto complessa a questo capitolo 6 segue poi una definizione del.
Delle caratteristiche del PUC nuovo, che si traducono addirittura in una zonizzazione completa perché Consiglieri chiedo alla Regione del piano, quindi in sostanza nel documento attuale si colloca anche una zonizzazione.
Completa di ambiti e distretti di tutto il territorio, anche se non è accompagnata dalle norme ancora che stavamo oggetto della fase successiva, quella che produce poi l'adozione in Consiglio comunale del Piano, una volta che questo documento è stato verificato in Regione.
E abbia compiuto l'iter di approvazione o comunque di verifica da parte della Regione e degli enti, comunque richiedono già ora una una zonizzazione completa del Piano e anche un calcolo preciso di quelli che sono i cosiddetti pesi insediativi ci torniamo, il procedimento è confronterà poi.
E questo è il capitolo 10, che voi vedete a destra, con tutti i settori ambientali che potrebbero subire degli impatti. A seguito di quel procedimento che abbiamo concluso a a sinistra col capitolo 7, cioè noi ci siamo posti degli obiettivi, abbiamo verificato i piani sovraordinati, abbiamo tradotto questi obiettivi in azioni sul territorio.
Queste azioni sul territorio si sono concretizzate in una zonizzazione del territorio che ora vedete qui del tutto sommaria e sfuocata, però questo bagaglio di previsioni deve essere, deve subire già da parte del Comune,
Una verifica con tutti i settori ambientali che poi vedremo velocemente. Il piano produce poi una verifica anche dalla funzionalità del PUC, sia su dal punto di vista dell'assetto insediativo e paesaggistico, ma anche dal punto di vista delle infrastrutture. E voglio dire viabilità e sosta finito. Questa procedura si passerà nei nei prossimi. Io dico appena la Regione ha finito la sua verifica, allora il il PIA, la bozza di piano con tutte il bagaglio delle informazioni passa all'esame proprio di un processo partecipativo con le categorie, con la popolazione, con tutti i cittadini, nella maniera che organizzeremo apposta in questo senso. Dopodiché, dopodiché si passa all'adozione e.
E con il nuovo rapporto ambientale e completo corretto, sulla base delle osservazioni che perverranno dalla regione e anche dai cittadini. Io direi di andare avanti.
Ecco qua, è inutile, non ci soffermiamo, naturalmente c'è una parte iniziale in cui si illustra la storia dell'evoluzione del territorio Lerici, all'interno di un'area ovviamente più estesa qua c'è una rappresentazione schematica della bassa Val di Magra con le i tessuti e le linee di impianto altomedievale gotici, rinascimentali e poi moderne una stratificazione diciamo molto compatta del passato su questa base conoscitiva dalla storia andiamo avanti.
Abbiamo poi un'immagine che fa vedere l'organismo territoriale di tutta la Val di Magra e come si colloca in questo sistema, che voi vedete come si è addensato dal punto di vista soprattutto dei collegamenti infrastrutturali, si colloca il territorio di Lerici, andiamo avanti.
Lo stessa questione è qui affrontata, poi la vedremo meglio dal punto di vista del paesaggio e delle.
E delle e degli aspetti insediativi, che la Regione fece come analisi del territorio già quando affrontò il Piano paesistico nel negli anni 90, e quindi questa è un'immagine sintetico, sintetica, che si mette in parallelo alle immagini territoriali che abbiamo visto prima, con uno sguardo particolare sull'assetto insediativo andiamo avanti,
Ecco, poi c'è il capitolo 2, come abbiamo detto, anzi, e 3 in realtà.
Dicevo 2, perché è il sequenza nel piano delle indagini che abbiamo allineato, quindi è uno scenario demografico, socioeconomico di riferimento, allora una piccola puoi pure.
Zoommare all'indietro, allora perché questo?
Vorrei fare una brevissima, un brevissimo inciso.
Che riguarda il significato di una pianificazione urbanistica, oggi, nel nel 2024, in rapporto al a un territorio comunale, allora.
Noi dobbiamo pensare alla città come costituita come un'entità, una e trina, scusate la la, l'imbarazzo che può esserci nella definizione, una perché sicuramente dire Lerici Lerici è una realtà.
È che si capisce e si comprende come un'unità molto forte, unitaria, però io quell'unità posso guardarla dal punto di vista insediativo, cioè immaginiamo che ci sia un'evacuazione improvvisa di tutta la popolazione e allora Lerici si presenta a noi per tutto quello che c'è di costruito dall'uomo e quindi.
L'assetto insediativo a tutti i suoi pregi e tutti i suoi valori consegnatici dalla storia remota è presente in cui.
Ci si occupa di della pietra, cioè possiamo definire questo questo aspetto, questo aspetto delle dei tre fondamentali componenti dalla città come la città della pietra, cioè la città fisica, ed è quella di cui ci si occupa per le norme edilizie, per le norme sulle strade, eccetera. Quindi la fisicità della città, poi c'è. Immaginiamo invece l'ottica che può avere un sociologo, un,
Demografo che si occupa di chi occupa quegli spazi, cioè nella città costruita. C'è una comunità, ci sono dei cittadini e questi possono essere difatti, analizzati e esclusivamente trascurando gli aspetti che abbiamo appena detto per valere per.
Valutare quali sono le evoluzioni di questa comunità che vive e lavora nel territorio siamo arrivati, difatti a questo punto in cui mettiamo in fila le informazioni sulla situazione demografica del di Lerici.
Sicuramente voi conoscete.
I diagrammi sulla destra, in cui vediamo la popolazione, l'andamento della popolazione residente, scendere vedete la curva.
In alto che passa da sui numeri, io non li vedo bene, ma nel 2 nel 2021 noi abbiamo una popolazione che è scesa intorno ai 9.000 e poco più, scendendo dal 2001 dagli 11.000.
Abitanti.
Sotto sotto nel diagramma sotto noi vediamo il movimento naturale dalla popolazione raffrontato con quello generico, cioè con le nascite e i decessi, e voi vedete come come sia decisamente decisamente.
Più basso l'andamento delle nascite rispetto ai decessi, quindi già queste due.
Immagini ci danno l'immagine di un declino della della popolazione residente a sinistra, abbiamo le famose piramidi dalla popolazione, di cui voi conoscete assolutamente già significato. Non mi dilungo, è molto, è molto rappresentativo, resta questa immagine. Questa è la situazione della popolazione al 2002. Cosa si vede man mano che si sale l'età.
Della degli degli abitanti e a destra abbiamo le femmine a sinistra, i maschi, allora voi vedete come la base di questa piramide, cioè le fasce di età più giovani, da 0 a 2024 anni.
Abbiano una dimensione molto più ridotta di quella che sono.
La popolazione di quella che è la popolazione dai 30 anni in su.
E questa cosa qui?
E ci fa vedere come, evidentemente, la tendenza della della popolazione sia per l'invecchiamento, tant'è vero che nelle fasi, nelle fasce più alte dai settant'SES 70 il su voi vedete come sia preminente, per esempio, il fenomeno della sopravvivenza maggiore delle femmine a dimostrare che le donne hanno sicuramente la possibilità di sopravvivere a tutti noi quindi questo è il 2002 se scendi guardate la come è peggiorata la situazione cioè,
La popolazione nel 2022, oltre a essersi ridotta nel numero, dimostra sempre di più che la popolazione anziana matura e poi anziana sia fortemente prov prevalente rispetto a quella giovane, e questo è una spia significativa di un fenomeno socioeconomico.
Molto molto rilevante, cioè questa immagine anche visiva fa vedere come sia pesante la parte sopra è una piramide rovesciata, quindi quanto più diventa basso stretta la parte di popolazione giovane,
Questa progressivamente si deve sobbarcare il peso di tutta la popolazione superiore, perché questa popolazione più anziana, molto spesso a bando, necessariamente va a è in pensione, è quella che soffre maggiormente di problemi di salute e quindi il carico.
Che i giovani, il progressione devono assumere, è un carico sia socioeconomico perché, sulla base di questi giovani che andranno a lavorare SIS si colloca il peso delle pensioni di quelli che sono in pensione e no, e la tendenza quindi mostra chiaramente sia una necessità di assistenza sociale che la famiglia per gli aspetti che forse vediamo dopo.
È la la famiglia per componenti si assottiglia sempre di più, quindi è un carico che veniva assorbito.
Non molto tempo fa direttamente dai membri della famiglia che si preoccupavano e dei bambini e degli anziani adesso, con questa forma di famiglia, che si assottiglia dei numero e diventa un problema ancora maggiore, quindi, quando abbiam detto Città della pietra, questi sono i parametri che bisogna conoscere per dire la città delle della popolazione dei cittadini, andiamo avanti qua, c'è tutta una serie su cui non mi dilungo, ma che illustra esattamente le cose che ho detto in cima c'è il diagramma delle fasce di popolazione man mano che andiamo dal 2003 al 2022. Voi vedete che gli anni d'età.
Sono sempre la fascia dei giovani, è più bassa, anche la fascia intermedia si assottiglia e il peso del della popolazione più anziana sono le percentuali, se noi vediamo l'ultima colonna, abbiamo 8,6% di popolazione compresa, credo tra gli zero spesso non solo è 0 e 14 il 55% cioè se il 56,
Fino ai 65, se non sbaglio, e il 35% del gli anziani, se andiamo a vedere questo fenomeno si ripercuote anche nella popolazione scolastica, quindi voi vedete come alla popolazione scolastica via via stia.
Scendendo no in alto, abbiamo il 2003 in basso, abbiamo il 2021, poi andiamo giù e vediamo la il confronto della dei tassi percentuale tra la Liguria, La Spezia e Lerici, e noi abbiamo dei saldi.
Indici di dipendenza strutturale e cos'è l'indice di dipendenza strutturale? Lo vedremo poi meglio più avanti. È e qual è il rapporto di peso che c'è tra una popolazione che appunto si fa carico del lavoro e della cura delle altre popolazioni, delle altra popolazione che non lavora più e che ha bisogno di assistenza e quindi noi abbiamo un indice di dipendenza strutturale per Lerici addirittura del 90%, ma ci torniamo poi sopra velocemente. Questo è la popolazione in condizione lavorativa e voi vedete, come, rispetto a un 49 43%, giusto di di lavò di popolazione occupata tutto il resto del della torta, sia sia o forza lavoro che cerca l'occupazione o che non si è non è occupata del tutto poi è in pensione, accetta quindi,
Ormai ripetiamo, andiamo pure avanti, abbiamo detto, questi parametri sono poi trattati maggiormente nel testo, ma chiaramente.
Non posso dilungarmi, sto già sono già prolisso, quindi mi scuso e questi sono gli andamenti della.
Gli andamenti della popolazione turistica sia in termini di presenza sia in termini di movimenti no, quindi possiamo, voi, vedete gli andamenti riconoscete, sapete che la forza principale dell'economia locale?
O passiamo quindi alla a all'ultimo quel capitolo 4, cerchiato che è lo stato di attuazione del PUC, qui abbiamo fatto con cura, soprattutto grazie ai collaboratori che c'è oltraggioso, sono l'architetto Becagli e.
E l'architetto Marmori che conoscono il territorio.
Scusate.
Abbiamo puntualmente esaminato tutte le aree che erano in qualche maniera di sviluppo o di espansione o di trasformazione del PUC vigente e abbiamo catalogato quanto è stato fatto, quindi nelle due tabelle a destra abbiamo gli interventi attuati con.
La superficie che è stata realizzata, la superficie utile dal punto di vista del del residenza, perché il grande delle previsioni.
Del del PUC era destinato agli sviluppi residenziali e quindi abbiamo 14.000 metri quadri di superficie agibile realizzata e 13.350 non realizzata. Questo ci dà un quadro a cui aggiungiamo.
Vai avanti, ecco questa questo esame è stato fatto puntualmente e abbiamo documentato tutte le unità di intervento che erano previste e abbiamo documentato anche con le foto aeree, qual è il risultato nel territorio di queste previsioni, quindi andiamo avanti.
Il dossier comprende tutte quelle che sono state realizzate, andiamo avanti.
E poi l'altra aspetto è come.
Il Comune si sia attrezzato dei servizi, cioè dei cosiddetti standard urbanistici, scuole, parcheggi, spazi comuni verde pubblico rispetto alle previsioni del Piano Piano e quindi.
Anche questo è stato puntualmente cartografato e e poi anche contabilizzato, quindi nella immagine successiva credo che ci sia la tabella, ecco, questa è la tabella di tutti i servizi pubblici previsti, attuati e non attuati, sono una superficie complessiva di 197.000 metri quadri di aree a servizi diciamo vi vi anticipo che è il il, il piano precedente aveva un forte.
Ora forte compensazione dei servizi pubblici che noi confermiamo nella nuova, nella nuova struttura del PUC, come poi vedremo e noi abbiamo sempre una situazione di bilanciamento degli standard rispetto agli abitanti e le attività che sono presenti. Nonostante da allora adesso la Regione abbia reso più esigente il,
Il quorum di metri quadri di standard per unità di carico urbanistico, quando la si lavorava Doriano dirai nel all'epoca del.
2005, quando è stato approvato e la regola era quella nazionale di 18 metri quadri per abitante e poi c'erano diversi standard a seconda dell'attività per, per esempio, il commercio aveva uno standard, le attività industriale o in un altro Stato verso la Regione ha unificato un sistema ibrido per cui tutto viene ricondotto alla famosa unità di carico urbanistico.
Sia per la residenza, sia per i posti letto degli alberghi, sia per le attività commerciali e così via, c'è una metodologia su cui adesso non insisto, per cui alla fine si arriva, poi c'è il il, il calcolo, anche di questo si arriva a stabilire qual è il famoso hukou complessiva complessivo per tutto il Comune mentre prima per gli abitanti c'era il 18 metri quadri per abitante, adesso adesso c'è 24 metri quadri per ogni unità di carico urbanistico, andiamo avanti,
O a questo punto abbiamo messi insieme d'intesa con l'amico.
Diversi scambi di di pensiero con gli amministratori.
Che peraltro, come vedremo nel 2021 si erano già posti una serie di obiettivi, una delibera avevano posto già una serie di obiettivi che riguardavano il territorio, ma ampliamente riguardavano anche gli aspetti ambientali e allora io ho riconosciuto in questo atteggiamento complessivo del Comune un atteggiamento che il sociologo Bauman né in questo libro che ha già un po' di anni modus viventi fa il confronto tra quello che era la logica dell'era moderna è la logica dell'era contemporanea.
E lui dice.
Nell'era moderna intendo dire.
È quella antecedente alla, possiamo fermarci con secondo conflitto, mondo, ha mondiale, la logica dell'era moderna era una logica del giardiniere, ovverosia quello che cura il proprio terreno con una visione precostituita, incoraggia la crescita delle piante giuste, estirpa l'extra e le erbacce oggi cioè nell'era Conte nell'epoca contemporanea per come siamo arrivati fin qui ha trionfato invece una logica non del giardiniere ma del cacciatore, cioè,
Cacciare, per divertimento, consumare, tornare a consumare indifferenti alla conservazione della, a un certo punto ci si è resi ci si è resi conto che questa logica non poteva continuare e quindi c'è tutta una serie di ragionamenti che si traducono in principi Idlib guida globali che voi vedete qua e che si traducono in Obiettivi di sviluppo Sostenibile, adesso riassumo Lerici non si amplia, ma trasforma e si trasforma e migliora la qualità della vita e dell'ambiente locale. Lerici si trasforma e si rinnova, Lerici qualifica riordino all'esistente Lerici, sia moderna il re il Lerici, la città pubblica si rafforza, l'RC riconosce e valorizza le proprie risorse territoriali. A destra vengono, come dire, articolati i sub obiettivi rispetto a questi principi guida. Andiamo avanti. Ecco qua. Faccio riferimento a questa delibera di Giunta del 2021, con diverse obiettivi sostanzialmente di piano, ma anche di tutela dell'ambiente e che riguardavano.
Sto vedendo leggo con voi proseguire il percorso della raccolta differenziata, prevenire il dissesto idrogeologico, eccetera eccetera a questa serie di obiettivi e io ho ricondotto a una famiglia di mi sembra 12 o 13 obiettivi generali che riguardano sia il territorio, ma anche dal 9 in poi.
I temi ambientali che son quelli a cui ci chiama a cui ci chiama lo scopi, cioè la verifica di sostenibilità del del nostro piano. Andiamo giù questo lavoro,
Adesso io non lo sto a illustrare tutto, ma per ciascuno di quei 13 obiettivi li abbiamo.
Splittati, come si dice meglio in italiano, articolati in più azioni quindi l'obiettivo riqualificare il contesto urbanizzato con un'azione di sostegno alla residenza stabile questo è un obiettivo fondamentale che il Comune aveva iniziato prima ancora di procedere con.
Con l'azione del PUC nuovo no, cercando di frenare il il problema della del della forte spinta turistica per cui.
L'abbandono da parte dei cittadini, perché per ragioni economiche è più conveniente affittare magari la cava e fare dei bed and breakfast, eccetera, eh, eh eh, e quindi nelle attività edilizie favorite, per esempio, dal Piano casa, il problema era,
Far sì che le trasformazioni, per esempio, di destinazioni d'uso fossero fossero sottoposte a un controllo di mantenimento della residenza stabile all'interno di queste di queste trasformazioni.
E quindi Doriano.
Fatto a lungo di questo problema e vi ha consegnato l'aggiornamento del PUC e in cui ambito per ambito c'erano le possibilità di trasformazione, eccetera.
E e speriamo che non ci dobbiamo rimangiare tutto con.
Voi avete capito, mi riferisco.
Ho, ma io spero che siano solo marchette elettorali quelle che state pensando, ma Salvini, perché sennò, Sindaco il tuo piano possiamo cestinare perché.
Spiagge no.
Se però sta parcheggiando di fare scusa, ti dico francamente vuole portare a 20 metri quadri, la superficie minima dell'alloggio, vuole portare a due e 40 all'altezza del dell'alloggio, allora vi invito a pensare attualmente.
Sì, allora ti invito a pensare Sindaco, ha in questo momento il PUC esistente, vincola a 28 metri quadrati, la superficie minima dell'altro.
Se lui sardi, ma questa cosa è una legge nazionale e la vuole cambiare, e poi finisco rapidamente, però è una preoccupazione di cui è allora in questo momento, finché il piano non sarà approvato, non adottato, approvato la legge del Piano casa funziona sempre, allora tu hai chiesto la residenza stabile però se io c'ho una una casa di tre piani alta 11 metri e senza aumento di volume e faccio la ristrutturazione e la casa, mi diventa di quattro piani perché 2 2 e 40 per 4 fa come un tempo 3 metri 3 e 30 eccetera.
Quindi ti ritrovi poi ci aggiunge l'incremento del del Piano casa e questo non lo puoi fermare, quindi cercate di fermarlo a livello nazionale, ma io spero che sia solo per le elezioni.
Allora, chiusa la parentesi era l'ansietà che volevo esprimere totale, esprimo il pubblico allora.
A questo punto ci siamo confrontati con la Pfm, pianificazione sovraordinata e tutto il sistema dei vincoli, qui sono riportati tutti i piani. Se puoi farlo scorrere un po', poi non insisteremo più di tanto, ma noi abbiamo le misurazioni, le le conservazioni legati al parco e alle Z Efc europee e del del vincolo europeo, i vincoli del dei beni ambientali storici che abbiamo storico perché sono di epoche molto diverse fino al piano di bacino inquadramento sismico, il piano territoriale della costa, il Piano di tutela delle acque, il Piano energetico, il Piano regionale per la protezione Tires turistica, eccetera. Noi ci siamo confrontati con tutti questi 17.
Piani che ci stanno sulla testa, per cui non dobbiamo violare niente nelle previsioni.
In più abbiamo tenuto conto anche uno sguardo per l'evoluzione futura, perché c'è un PTR, cioè un nuovo piano territoriale regionale, un nuovo piano, un nuovo PPR Piano paesaggistico regionale che in questo momento è uno strumento di previsione, ma si sovrappone, col nostro Piano territoriale di coordinamento paesistico il Piano integrato di parco,
Ecco, sono tutti in corso di elaborazione, poi c'è un piano di coordinamento provinciale.
C'è scendendo di livello, quelli di sopra sono tutti i piani di ordine superiore regionale.
O abbiamo sottaciuto se torna indietro, ecco sopra, vedete che dico tralascio le strategie di sviluppo sostenibile a livello soprannazionale nazionale e gli scenari del cambiamento climatico non ve li racconto, ma la Regione pretende che ogni piano tenga conto di questo problema.
Quindi noi abbiamo un capitolo dello scoop Ping che si preoccupa di dire quanto si innalza il livello del mare, quanto il cuneo salino risale lungo il Magra, eccetera, e di questo qualche misura dobbiamo dire, dobbiamo tenerne conto.
Sì, è purtroppo.
Va beh, ma lo tengo in mano.
Devo mica riprendere qua no, no, sennò non finiamo più allora.
A questo queste i potenti mezzi?
Bene.
Sì.
Bene, allora andiamo avanti, allora qua ci sono degli degli esempi che io faccio scorrere velocemente, perché ogni ognuno di questi comporta degli approfondimenti, questo sono i temi della biodiversità che si ripercuotono sul piano delle sul controllo delle Z SC, che sono le aree vincolate per interessi naturalistici di protezione delle specie vegetali specie vegetali e animali.
Vincolate a livello di Comunità europea e noi abbiamo tre grandi zone, poi vedremo meglio nel nel.
Nel nostro territorio, questo invece è il piano del parco che voi conoscete, e quello che è in vigente attualmente e come vedete grande parte del territorio, soprattutto quello collinare è occupato, è coperto da.
Da vincoli e zonizzazione che subiscono la norma che devono tener conto delle norme che afferiscono al parco. Andiamo avanti.
Stanno elaborando, come abbiam detto invece, il nuovo piano del integrato del Parco Montemarcello Magra Vara questo piano è stato oggetto di anche lui di scoping, esattamente come la procedura che stiamo sviluppando, noi e noi abbiamo il Comune di Lerici insieme al Comune di Ameglia quasi contemporaneamente hanno adottato delle osservazione da spedire al parco fatte da un capitolo comune per i due Comuni per le caratteristiche e le problematiche che sono sono appunto comune e invece con capitolo ciascuno per problematiche puntuali che li riguardano.
Era nostra speranza che si potesse procedere.
È con la cosiddetta coprogettazione, come avevano detto, ma mi sembra che adesso lo lo, lo spazzamento dei tempi sia abbastanza evidente e quindi noi procediamo adesso, poi vi dico che scelte abbiamo fatto per i territori che sono sotto l'area vincolata del Parco, andiamo avanti, queste sono il piano di bacino con tutte le,
Piano di bacino e il piano più importante tra quelli sovraordinati, perché mette in gioco la sicurezza del suolo e i problemi idrogeologici, quindi i problemi della della dei guai che possono derivare da da il comportamento dell'acqua sul suolo e poi li stabilità invece del suolo stesso i due fenomeni sono collegati e poi c'è anche da tener conto. Andiamo avanti,
Questo è il problema che di cui dobbiamo assolutamente tener conto della quando scriveremo le norme delle.
Pericolosità di tipo sismico quindi ogni ambito avrà una zonizzazione di pericolo sismico che condizionerà ovviamente tutte le norme sul sull'edificato.
E sulle infrastrutture e questa parte è stata curata dal dottor Petri che non c'è e quindi io adesso ho messo alcune immagini, tanto per ma non sono io l'esperto che possa illustrare meglio e più approfonditamente i temi e andiamo avanti.
Questo è.
Scusa questo è.
Il piano A questo è il Piano paesistico, stiamo facendo per non perdere il filo, la rassegna di tutti i piani sovraordinati con almeno una una carta, una zonizzazione che faccia capire che faccia capire di che cosa ci stiamo occupando, però poi la documentazione è molto più approfondita andiamo avanti,
Ecco, allora siamo arrivati a un punto in cui abbiamo sviluppato un capitolo 2, capitolo 3, capitolo 4. Abbiamo preso in esame una serie discusso e argomentato sugli obiettivi assicurazioni che il piano 2024 può mettere in in corso, e poi abbiamo esaminato velocemente, ma l'economia dei nostri tempi io già vi sto assorbendo troppo la pianificazione sovraordinata di cui abbiamo visto tutta la rassegna, se non altro come elenco e qualche immagine, e allora fatto tutti questi.
Tutte queste considerazioni, abbiamo steso un nuovo, un nuovo, una nuova struttura del Piano che tiene conto.
Di quello che ho anticipato prima, intanto la Regione nel frattempo ci ha consegnato alcune novità tecniche e legislative, quindi il sistema degli standard urbanistici, l'ho già illustrato, poi gli ambiti non nascono sulla base di una decisione dell'Amministrazione e dei suoi tecnici in ragione vestiti su misura sul territorio, ma gli ambiti devono essere ricondotti a una.
A 20 categorie, tutte già definite in predefinite dalla Regione, e quindi noi dobbiamo suddividere il territorio secondo queste 20 categorie, questo l'ha fatto per per far sì che tutti i Comuni si adeguino a questa struttura del territorio e questa struttura del territorio deve,
E se è così, consente, a livello regionale, di fare un mosaico dei piani che prima non poteva fare perché erano completamente, non dialogava un Comune col Comune vicino.
Poi la Regione ha anche stilato uno schema no normativo predefinito per ognuno di quegli ambiti che abbiamo detto, e quindi noi, nelle caselle di questo schema normativo, andavamo, andremo a mettere le norme del, le norme che opera, che renderanno operativo il il piano stesso, infine, l'ultima invenzione più recente del piano della Regione per su su,
Generata però da una una, un movimento nazionale che è quello di istituire gli ambiti di rigenerazione urbana e di recupero agrario, questi questi ambiti.
Nascono proprio laddove ci sono delle situazioni insediative disordinate non risolte che possono invece tradursi per la città, io una appunto in un'azione di rigenerazione che vede unirsi e gli interessi pubblici con quelli privati, e allora la Regione su questo fronte ha emesso una serie di norme a cui attenersi per individuarli e per definirli oltre a normarli in maniera da.
Avere questi risultati più efficaci, che le 20 categorie che abbiamo detto prima è difficilmente riescono a ottenere in maniera così unitaria e puntuale, tanto è vero che la Regione ha dato la possibilità che gli ambiti di rigenerazione e di recupero agrario rigenerazione urbana, recupero agrario possano seguire.
Una procedura che anticipa quella del PUC che quindi, per esempio, sugli ambiti che abbiamo messo noi nel piano questi i soggetti che sono privati e pubblici possono arrivare a definire, a partire prima ancora che l'iter del nostro Piano urbanistico arrivi a completamento,
Quindi, questi sono stati un po' e i paletti all'interno del quale ci sono ammessi per elaborare il progetto del piano. Ecco qua, vedete naturalmente.
M è piccolo, ma c'è, come vedete, non è una bozza di piano, ma sostanzialmente, sulla base delle 20 categorie che la Regione ha imposto e sul fatto che ci sia anche la possibilità di rigenerazione urbana o agraria abbiamo impostato questi perimetri e abbiamo assunto,
Una decisione d'intesa con l'Amministrazione, che è molto innovativa.
Ossia?
Tutto il territorio che, sotto il il come dire, il controllo sotto la pianificazione del parco, che di solito nei piani veniva delimitato come area e non di competenza del Comune perché viene disciplinato dalle norme del Parco e noi lo abbiamo fatto non so se è un azzardo o una provocazione o una manifesta anticipazione su quella benedetta copianificazione di cui si era parlato, ovverosia abbiamo preso i perimetri del piano del parco esistente e su quei perimetri che sono di riserva orientata che sono aree di protezione aree AS che non mi veniva in mente. Marco AS, area di sviluppo, quindi, è compatibile col vecchio Piano in quella zona va.
Noi abbiamo messo delle sigle che sono ibride, cioè sono sigle che prendono da una parte la definizione che ci dà il Piano regionale e dall'altra la definizione che attualmente il parco attribuisce a quella zona, sperando che nella fase successiva, quando dobbiamo adottare il piano, noi abbiamo un po' più di,
Campo d'azione rispetto a quello che era prece in precedenza. Io ho già parlato di questo con irresponsabili che stanno facendo il piano del del parco, perché ho evidenziato a loro se facciamo un esempio loro tendenzialmente fanno una norma sull'edilizia che va bene dappertutto o quasi, nel senso che distinguono. Ci sono dei manufatti delle costruzioni di tipo testimoniale, cioè le vecchie costruzioni de degli antichi contadini, eccetera.
Oppure una generica edilizia e scrivono una norma che sta in una paginetta e e tutto il territorio, quindi del Parco deve utilizzare quelle norme lì. La speranza è se il Comune fa tutta questa indagine e analizza una zona diversa dall'altra, dentro il perimetro del Parco dello stesso tipo, per esempio area di protezione, e ce ne sono aree più edificate, altri meno con caratteri diversi. Allora abbiamo la speranza di poter scrivere una norma che non sia così generalizzata per tutto l'area del parco. Vedremo cosa ci dice la Regione a questa proposta, ma noi l'abbiamo già come dire, cartografata, è in piccolo, voi vedete, a sinistra, quella la leggenda con tutti gli ambiti e sotto ambiti che ci sono, quelli che ci hanno il colorino, la sigla verde, sono ambiti di quella natura. Per esempio, il 13 sono ambiti di riqualificazione e in basso a sinistra, credo di sì di territorio agrario, no e quelli che sono fuori dall'ambito del parco e quelli invece che sono all'interno dell'area Parco spiegata questa questa semplice semplice ipotesi. Vedremo come si svilupperà, andiamo avanti.
Ecco, questo è un ingrandimento che fa capire quello che stavo dicendo.
Vedete che c'è un'area su in alto, se vuoi si può ingrandire, partiamo da sopra, non so se riesce a b, per esempio l'area Nima del Pugliola, no che il Piano paesistico delimita come nucleo insediato da mantenere,
Noi e se andiamo a vedere diventa un ambito 2 4 della 2 della Regione, perché è un ambito di centro di conservazione del nucleo storico, perché è un Nima e questo è fuori dall'area parco invece un esempio di area che è compresa nel parco ma è vediamo se c'è io mi ricordo che l'aveva ammesso, ecco il 13 ci sono due ambiti, 13 1 fuori del parco, uno dentro il parco, il 13 5 è fuori del parco, è un ambito di riqualificazione agraria, mentre sempre come riqualificazione agraria l'abbiamo nel 13 a destra e lì abbiamo un ACS, cioè area di conservazione, no,
E del del del parco e anche aree di protezione, quindi questa questo, questa indicazione noi ce la portiamo dietro, con la speranza di riuscire a cucire una norma specifica per quell'ambito.
Diversa da altri ambiti che hanno la stessa definizione del parco.
Andiamo avanti, ecco, poi siamo entrati nel merito de di considerare invece.
Aree specifiche del territorio,
Poiché non sono state risolte.
Oh che proponiamo ora come novità, diciamo all'interno del del PUC e sono prevalentemente aree che confermano delle previsioni e eventualmente le modificano poche sono le novità e sono soprattutto generate dalle aree di rigenerazione,
Andiamo avanti, questo e voi lo conoscete, è l'ambito GR1, anzi il distretto TR 1 del del Pertuso, la Muggiano o no con i i sub distretti 1 e 2. Noi abbiamo messo delle ipotesi, anche di sviluppo qualitativo del progetto, abbiamo sentito i proprietari dell'area abbiamo ipotizzato delle dei possibili indirizzi di sviluppo anche per introducendo un Sub distretto a monte sull'area collinare legata alla possibilità di mettere un insediamento anche minimo di ospitalità turistica nel caso ah, ah sì, venga ampliato il il parco nautico previsto,
In corrispondenza di questo distretto. Naturalmente tutto questo aspetto un attimo solo naturalmente tutto questo è condizionato. L'ho, evidenziato in giallo alla preventiva bonifica di tutti di tutto il sito, si amare che sulla collina, senza del quale queste previsioni rimangono un po' nel cassetto così com'è successo finora col vecchio piano andiamo avanti. Ecco, questo riguarda l'ambito e il distretto TR 2 cosiddetto della vallata. Su questo distretto il, l'azione del del PUC si è sviluppato in molte direzioni. Prima di tutto c'è un interesse preminente, perché l'area prevista per l'albergo che è il TR 2.
2, che voi vedete in alto sono messe a fianco.
Lo schema della zonizzazione e a fianco la simulazione, anche fisico, spaziale, del progetto.
Allora questo era l'obiettivo di far sì che quest'area, che è stata anche manipolato manomessa, si traduca effettivamente in quell'aspirazione di un albergo di grande di grande,
Attrattiva di grande qualità,
E quindi viene confermata la previsione del distretto del S.I. Il distretto di trasformazione quantitativamente e.
Nelle sue qualità già espresse.
La richiesta è stata scusa attorno a su, ecco la richiesta è stata invece che l'ambito già realizza sottodistretto TR 2 3, l'RTA che è stata realizzata ma mai entrata in in, come dire in.
Inattività venga convertita in residenza, questo.
Subordinato quindi il discorso del PAR del dell'albergo, che deve essere prioritario rispetto a questo cambio di destinazione d'uso di questi volumi già esistenti, il dato che nella nel distretto è anche previsto l'implementazione di un nuovo parcheggio sovra.
Sovrapposto al parcheggio esistente con una copertura verde per aumentare un vero e proprio hub distributivo della sosta per per Lerici, allora si richiede che questo cambio di destinazione d'uso, che in sostanza, dal punto di vista del calcolo del carico insediativo, non è di grande variazione perché avevamo già.
Un determinato numero di posti letto legati alla RTI, a noi, senza toccare i volumi, li facciamo diventare residenza, il cambio dell'hukou è ben poco, però noi abbiamo il posto che questo questa modifica.
Comporti la parziale la contribuzione da parte della realizzazione di questi due di due sub distretti, con un contributo di 2.400 metri quadri di ulteriori parcheggi pubblici nella realizzazione complessiva del parcheggio sopraelevato della vallata, naturalmente le norme e poi saranno più esplicite il distretto si completa scendiamo,
Ecco, ci sono delle altre operazioni, una riguarda a destra, il TR 2 4, che è l'ampliamento di un'area a servizi che voi vedete in alto a destra già prevista nel distretto la disponibilità da parte.
Da parte dei proprietari che sono di una fondazione, che son venuti recentemente a conferire, che si impegnano a cedere l'area e a realizzare uno studentato, che mi sembra un'offerta estremamente interessante dal punto di vista proprio del servizio che la città può porre in ragione per esempio della Facoltà di Ingegneria di La Spezia il problema del dei posti letto per gli studenti,
Posti di cose di tale di tale pregio sono difficilmente recuperabili e quindi abbiamo pensato di con di concentrare lo studentato è l'ostello in questo nuovo lotto TR 2 4, nuovo sul distretto,
Il.
Il lotto che era già destinato a ostello conversando con l'Assessore ho scoperto che è un'area pubblica, non ce l'avevano detto e allora disse insieme abbiamo deciso di farlo diventare un asilo nido e questo mi sembra un altro tassello della della direzione di grande cura dal punto di vista sociale che prende che prende il PUC in questo momento non so se è stato chiaro meccanismi ai cambiamenti,
Andiamo avanti.
Qua entriamo nei.
Nel dettaglio delle aree di rigenerazione urbana, la prima riguarda un immobile di proprietà comunale che è.
E la la, l'ex alberghiero.
Che è già stato oggetto di aste, eccetera eccetera allora la proposta che facciamo è di farlo diventare un ambito di rigenerazione urbana, che quindi, nel caso si concreti, la la volontà da parte di un operatore che interviene possa farlo addirittura prima prima di aspettare che il PUC venga approvato, l'idea è stata quella di consentire anche un ampliamento del 10% della superficie agibile.
Deve diventare, come da sempre è stato pensato, una una struttura residenziale ancorché di residenza stabile, è quello che abbiamo proposto, è l'inserimento di una possibilità di entrare nella ristrutturazione di questo corpo di fabbrica con la creazione di un piano intermedio in copertura. Adesso bisogna vedere dei posti macchina pertinenziali direttamente dalla strada a monte. Creando una piccola rotatoria era difficile arrivare sotto avevamo pensato di fare una rotatoria allo svincolo prima alla nella curva precedente, no, ma per poter arrivare a parte che l'unità del la AN è un'unica proprietà e se avessimo inserito nel gomito nel tornante una rotatoria, noi poi avremmo avuto grosse difficoltà sia a redistribuire e circolazione esistente sia poi a raggiungere l'immobile da ristrutturare perché i dislivelli lì sono accentuati. Quindi questa è una proposta che, se si traduce, rimane come norma di piano, ma può tradursi anche in una operazione anticipata attraverso il meccanismo della rigenerazione urbana. Andiamo avanti, altra rigenerazione e il Bellavista che è una struttura di proprietà, credo, di un ente ministeriale.
Ed è attualmente in stato di abbandono e una a una struttura per l'istruzione, e io l'ho visitata recentemente, purtroppo è stata vandalizzata in tutte le maniere all'interno.
La proposta è quella di fare diventare con la rigenerazione urbana questo tutta l'area come un'area destinata a una struttura alberghiera di qualità, utilizzando anche tutti gli spazi aperti per avere l'integrazione, con una vera e propria parco privato, all'interno all'interno di questa struttura ricettiva anche questa,
Anche questa adesso non mi ricordo se li abbiam dato un premio o no, forse 10%, oltre a quello che c'è, se non sbaglio, sì, 110% e questo può essere di nuovo un fiore all'occhiello dell'Amministrazione. Dal punto di vista della riqualificazione e della del del territorio, abbiamo queste due strutture, una prossima all'altra, tutte e due in stato di degrado e di abbandono. Pensate che nel Bellavista io son stato addirittura ci sono delle costruzioni di uno o due piani all'interno del dell'area pertinenziale che si vedono, si vedono negli stralci che sono irraggiungibili, e cioè la Selva eh ah sommerso, le costruzioni, quindi questo, da una parte fa sperare per il bene.
L'uomo venga messo a bada, la natura riesca a vincere, comunque questa può tradursi in un grande più un'altra operazione di qualità non so Sindaco, se tu hai novità su questo dal punto di vista.
Eh.
Sì.
Sì.
Non ho delle perplessità.
Sì.
Certo.
B.
Sì, sì, quindi quindi noi abbiamo fatto nel nostro piccolo quello eh eh.
Sì.
No.
Come come per?
Come per la vallata, lo stesso discorso.
Andiamo avanti.
Poi abbiamo un'altra, un'età di.
Rigenerazione che è legata al sito della serra, che voi conoscete benissimo, e quel parcheggio disposto lungo sottostrada lungo questo grande tornante, allora l'idea è quello di riqualificare il tutto perché attualmente si presenta,
Come un parco con le serrande, dei parcheggi, eccetera è una cosa, ecco, però è stato avvilito fortemente da questo cosa, allora l'idea è quello di favorire la creazione di una struttura ricettiva, di un piano che si allunghi sopra.
Sopra questa struttura dei parcheggi né riutilizzi una parte Komal parcheggi pertinenziali e la copertura diventi uno spazio pubblico in parte parcheggi in parte disegnata a verde pubblico di grande qualità. Quindi anche questo è proprio un tema di con cui con l'Amministrazione abbiamo affrontato, come dire i nodi, non tanto a partire dal da qui faccio costruire la faccio costruire o no, ma quanto piuttosto risolvere nodi esistenti nella migliore.
Qualità possibile utilizzando questo strumento della rigenerazione urbana.
L'ultima creatura di questo genere arriva al confine.
Di di Lerici.
Sotto sotto Pugliola, no al GUA, Guercio sì, difatti, ho scritto anche Guercio attraverso ECHO, sono andata a vedere proprio più sotto c'è c'è Culiolo no.
Se perché una gravitazione potrebbe essere questa, allora c'è la possibilità, in quel lembo di terreno, di creare una struttura ricettiva, tipo Locanda adatta soprattutto per i turisti di transito, biciclette e altri sistemi.
E con una è stata fatta la richiesta con un una struttura di ristorazione di qualità, quindi sarebbero due piani con le Camere per la ricettività e a piano terra un esercizio pubblico di ristorazione. La disponibilità dei della proprietà è quella di creare nel lembo più a nord una forse c'è un'immagine ancora più a destra. Ecco, qua, vedete una visualizzazione schematica in cui vediamo la struttura ricettiva su in basso, a destra e in alto a sinistra. La creazione di un standard pubblico con parcheggio pubblico e una struttura che ed Est ed diventerà di proprietà comunale su due piani per la protezione civile e depositi, eccetera. Qui c'è la disponibilità in convenzione di realizzare questa cosa, quindi l'abbiamo promossa come area di rigenerazione urbana. Andiamo avanti, ecco qua c'è il discorso generale che riguarda il recupero agrario.
Di recupero agrario è un capitolo della stessa legge della rigenerazione urbana e consente quindi e punta a prima di tutto recuperare i territori.
Agricoli abbandonati e noi abbiamo questo questo grande perimetro, molti Olivetti abbandonati e anche una struttura di già produttiva molto estesa, che però Sebha sia fallita non se non sbaglio, la proprietà Abate sub.
Ecco, so, ecco quindi l'idea sarebbe quella di unificare questi gli interventi possibili di ricostituzione dell'uliveto e di sistemazione del paesaggio terrazzato in maniera da ottenere e tutti gli obiettivi che la il recupero agrario consenta, e quindi migliorare l'accessibilità ai fondi agricoli, recuperare.
Gli edifici esistenti di valore testimoniale qui abbiamo il Nucleo molto importante di porte, sono poi c'è la possibilità di creare delle infrastrutture, tipo le cremagliere o le piccole funicolare per agevolare il le attività.
Le attività agricole, il recupero della viabilità storica, che si combina anche con con la valenza del recupero dei percorsi degli itinerari escursionistici, di cui Lerici gode di grandi grandi presenze nella rete escursionistica regionale, andiamo avanti, quindi questo è un grande ambito Ditter di territorio che è,
A fianco dentro il parco e quindi può o può ottenere superare il fatto di essere semplicemente vincolato con quello di rigenerare, appunto dal punto di vista anche attrattivo, perché si genera la possibilità di agriturismo, di strutture ricettive, all'aria aperta e così via e quindi di spostare un po'.
L'asse della di no, non spostare di abbinare al turismo di alta qualità un turismo più legato al al territorio più legato alla storia del tuo territorio e quindi più giovane, diciamo e questo ampia l'attrattiva poi di tutta Lerici. Andiamo avanti.
Ci sono poi dei piccoli ambiti di completamento, sono piccole operazioni che in parte confermano delle unità di intervento non realizzate, ma è poca roba io non mi sarei neanche a soffermare e poi lo vedremo nel bilancio, sono qua e là queste due fanno 1.500 metri in tutto,
Torna oggi, va giù, ecco, c'è l'intervento, poi di conversione di questo volume.
Ah, residenza sociale, quindi questa è un'altra operazione di GRA orientata verso verso questa cura che l'Amministrazione ha per gli interessi e le esigenze della popolazione più più semplice, diciamo popolazione almeno assistita, quindi questo è un grande episodio di.
Edilizia residenziale, pubblica e adesso da ingrandisce, vediamo i pesi che sono possibili, ecco allora si stima una superficie di 6.700 metri quadrati con 265 hukou, ovverosia grosso modo 265 abitanti, diciamo che sono un centinaio di appartamenti,
E e un po' di hukou commerciale, invece al piano terra dell'edificio, questo genera poi l'esigenza di standard che noi, che noi assorbiremo, andiamo avanti, ecco qua, abbiamo il bilancio complessivo dell'hukou del del piano 2024 conteggio che la Regione ormai richiede per tutti i piani e anche nella fase di scoping allora sembrano ingrandisce a sinistra abbiamo il bilancio del carico esistente, ovverosia si fa questo conto sulla base di tutti gli alloggi presenti.
A seconda delle voi, vedete delle varie categorie abbiamo il numero di abitazioni e il numero dei vani, su questo c'è un meccanismo di conteggio che ci consegna un totale divani.
Depurati, nel senso che si toglie due vani per ogni abitazione, per tener conto del minimo di servizi cucina e bagno, dopodiché si può la Regione ipotizza che quello sia il numero del del carico insediativo, voi vedete che già 28.000?
È legato al fatto che non sono i 9.000 e passa abitanti che ci sono, ma sono quasi tre volte, cioè questo tiene conto del carico seconde, case che sono presenti.
Andiamo, andiamo avanti.
Quindi noi abbiamo un coefficiente di occupazione, per cui Luco residenziale complessiva degli edifici esistenti ammonta a quasi 14.000 abitanti virtuali intendiamo.
Passiamo alla colonna no, ecco quella lì a fianco, bravo, ecco, allora qui andiamo a fare i conti.
Prima del.
Luco legata agli esercizi di vicinato degli esercizi residenziali, questo lo si fa con metodo stimato dalla dalla Regione, per cui noi abbiamo un nucleo di 375 mette hukou dovute agli esercizi di vicinato presente, poi c'è un po' di attività industriale e artigianale.
E che sono ben poca cosa lo la stima a livello di questo modello che fa la Regione è di prendere la superficie impiegata per attività produttive, dividere per 100 come se ci fosse cioè un addetto ogni 100 metri quadri è un metodo molto rozzo di contabilità che si dovrà rivedere quando arriviamo a fare il PUC definitivo perché è chiaro che io, se mi arriva una sartoria cinese in 100 metri quadri mi ci mette 50 addetti no, non.
Quindi questo compro va rivisto.
Poi ci sono i conti legati al.
E a tutte le nuove operazioni che abbiamo immaginato e quindi, per esempio nella tabellina al centro, voi vedete che abbiamo le residenze,
Legate al distretto TR 2 3, che muta la destinazione d'uso dalla RTA, l'ambito 17 1 17 2 lerce, la area di rigenerazione, uno che è il l'ex alberghiero e poi la ERS del.
Di via dagli Scoglitti e quindi noi abbiamo una un carico di metri quadri.
Derivanti da tutte queste operazioni di circa 21.000 metri quadrati, si stima che ogni 25 metri quadri ci sia un'unità di carico insediativo, quindi noi abbiamo un incremento del PUC 835 nuovi carichi.
Urbanistici tra la residenza, poi abbiamo fatto il conto dei posti letto legati alle nuove previsioni turistico ricettive e qui abbiamo un totale di 329 posti letto.
Che diventano automaticamente hukou da destinazione turistico ricettiva.
Come attività produttiva artigianale c'è una piccola previsione nel TR 1 2, per cui abbiamo stimato un incremento di altri.
26 o 20, non vedo bene 2020 allora per cui, tirando le somme.
L'unità complessiva esistente sono 15.700 unità di carico urbanistico.
Look di previsione sono 833, quindi un tempo si faceva l'analisi di qual era l'espansione che il il PUC produceva sulla città esistente, noi qui ci limitiamo a un modesto poco più del 5% di un Q dell'esistente, quindi l'incremento è quanto mai contenuto e poi limitato a dei casi in cui non si genera a consumo di suolo ma si recuperano edifici e strutture esistenti, quindi dal punto di vista della sostenibilità ambientale, questa previsione è sicuramente da promuovere, poi abbiamo un 329.
UPU di unità ricettive di previsione e questo comporta un altro poco più del 2% del lupo esistente, quindi Lupo complessiva di previsione, cioè di carico urbanistico sulla su tutto il territorio è di 1.279 pari, complessivamente, anche con le destinazioni di tipo ricettivo di 8,1% e Luco complessivo del del Comune esistente più previsione arriva a circa 17.000 unità.
Noi siamo.
Obbligati tenuti a confrontare questo carico insediativo complessivo con la previsione degli standard urbanistici che sono presenti e e di previsione andiamo avanti, ecco, questa è la tabella che avevamo già visto di tutti i servizi esistenti realizzati.
E sopra, io ho riportato, schiaccia, Enter, no, no, no, deve solo schiacciare ente.
Ecco allora.
Questo è il bilancio complessivo del del, gli standard urbanistici, da raffrontare con il carico insediativo che abbiamo, so che sembrano questioni un po' noiose, però su questo gioca molto il ruolo della sostenibilità del piano, ma cosa sono questi rumori?
Ah, sono io che devo sta a distanza, allora abbiamo degli standard esistenti di 410.000 metri quadri.
Questo è il primo.
Possiamo anche sospendere io allora 410.000 la superficie edificata e 39.368, cioè sono gli edifici che sono servizi e perché ora, negli standard urbanistici, su conto non solo il lotto dove per esempio c'è la scuola, ma il lotto più i piani utilizzati per l'edificio scolastico,
La previsione che noi facciamo adesso solo per le aree sono di 116.000, quindi abbiamo un totale di esistente più previsioni, 566.600 di standard di pre-B esistenti o di previsione. Se io vado a confrontare la tabella del lupo che abbiamo visto prima e su quel look moltiplico per 24 che sono il minimo di standard esigente per ciascuno di essi, arriva una domanda amplia di 407.000 che ampliamente soddisfatta dalla previsione di 566, non so se.
Era una cosa forse un po' complessa, non so se mi sono spiegato se avete qualche domanda da fare.
Io sono per questa parte espositiva, mi fermerei qui perché qua c'è stato poi una tavola in cui abbiamo messo la situazione delle infrastrutture strade, sosta esistenti di previsione, il e i casi di potenziamento possibile, abbiamo riportato i centri abitati di legge del codice della strada e all'interno di questi abbiamo segnalato se va in basso a sinistra abbiamo segnalato, per esempio, la questione della delle ZTL, che costituiscono il calmieramento del dei flussi di traffico all'interno della città. Quindi noi rispondiamo alla domanda che la Regione ci pone sull'efficienza del nostro piano, anche sul profilo delle infrastrutture. Con questa documentazione, ovviamente, c'è un testo che illustra questo tavolo.
Questa è una leggenda e questa è un'altra zona ingrandita.
Possiamo andare avanti, forse si concluda e c'è allora se avete ancora pazienza, io vi illustro la parte 2, che è quella ambientale.
Va beh, allora passa al 2.
No, questo per far vedere rosso lo sforzo che ormai richiede la fase, la fase di non vi di piano, ma di preparazione al piano che diventa insomma, io credo che che questo testo non voglio esagerare, ma si avvicina 1.000 pagine.
E più ci son tutte le tavole e quindi voglio dire è più, è quasi più grosso lo sforzo che fare poi il piano va ben che poi dopo ci sono tutte le norme, eccetera, allora qui.
È il riassunto del.
È riassunto di dove siamo arrivati e quindi.
Prima di continuare con le altre fasi di valutazione, bisogna occuparsi della sostenibilità ambientale e di tutte le scelte del Piano, e i comparti ambientali sono elencati, son quelli classici, l'aria l'acqua, l'uso del suolo, il consumo del suolo, il suolo sottosuolo, l'idrografia eccetera eccetera poi voi avete il mare e avete le acque di balneazione, c'è tutto il tema difficile per Lerici sia dell'approvvigionamento idrico sia dello smaltimento dei reflui, perché noi siamo siete soggetti al ah ah ah.
Al centro di depurazione di Camisano con il problema fisico importante della del pompaggio di tutta la rete fino dall'altra parte con sovrapposto la casa, il caso dovuto ai cambiamenti climatici con piogge piuttosto violente che portano un carico sulla rete importante dal punto di vista.
Della non solo de che si va a sommare ai ai ReCUP fluide le acque nere e finisce col costringere poi le stazioni di pompaggio a fare parziali smaltimenti in mare. Questo dovrà essere monitorato nel tempo. È accompagnato da una progressiva creazione di rete di acque bianche, da poter.
E calmierare questo ingresso e lo anticipo. I discorsi per che poi faremo. Andiamo avanti quindi sulla io adesso ho omesso un'immagine per ogni argomento, perché sennò diventa veramente insostenibile. Quindi, sulla qualità dell'area, abbiamo sicuramente delle condizioni migliori di tutta la provincia e anche di tante parti della Regione, perché noi non abbiamo attraversamento di strade extraurbane né Autostrade, quindi l'inquinamento dovuto al traffico non c'è quello che può essere dato.
E dall'inquinamento per il condizionamento domestico e qui c'è un'azione complementare che favorisce il risparmio energetico, che favorisce l'uso di sistemi captazione solare che abbiamo trattato a parte. Poi vedremo quindi sulla qualità dell'aria e alla sostenibilità. Non ha dubbi che andiamo verso sicuramente un'evoluzione positiva.
Poi ci sono l'uso del suolo e andiamo avanti.
Queste sono.
L'uso del suolo agricolo, in particolare dentro e fuori il parco.
Del del Montemarcello Magra va avanti, queste sono tavola informative, sì, ecco, qui abbiamo stilato un bilancio di quanti ettari sono distribuiti tra i diversi usi agricoli urbani, eccetera, in modo da avere una e una misura dell'evoluzione e allora dal in basso a destra noi abbiamo un confronto ecco dal confronto.
Parametrico per grandi famiglie.
Tra il 2009 2019 grandi famiglie di uso del suolo,
Pare sostanzialmente stabile e il bilancio delle aree urbanizzate non ci sono state addirittura sembrerebbe quasi che si sono ridotte, sono aumentate le aree boschive e questo è andato a decremento.
Del del degli oliveti in particolare.
Anche se sono leggermente in aumento, ma le aree boschive hanno invaso significativamente aree che erano già come dire, non utilizzate dal punto di vista agricolo.
Andiamo avanti,
Il territorio naturale qua ci sono tutti i vincoli rete, natura Z SC europei, eccetera.
Cui ecco qui abbiamo la la perimetrazione delle aree protette a livello europeo, qui col Sindaco abbiamo fatto un seminario dedicato vero, Sindaco su quello che significa per il territorio, non tanto per il Parco, ma proprio per il, il rigore a cui siamo richiamati non dà la presenza di un parco questo ci sarebbe comunque per effetto di un vincolo europeo andiamo avanti,
E la rete natura qua viene indagata sotto vari sotto vari rispetti, quindi abbiamo già habitat marini che anch'essi in certe zone vanno protetti e soprattutto dove sia previsto un uso turistico del dell'acqua marina, quindi attenzione a quello che sono le specie protette nel fondale andiamo avanti,
Il consumo di suolo.
Che viene monitorato a livello a livello nazionale con rilevamenti progressivi, quindi qua e aree rosse fanno mettono in evidenza come sia sviluppato il consumo di suolo, andiamo avanti.
Il rischio di incendi.
E questo è basato su analisi che vengono fatte in prospettiva proprio dalla Regione Liguria andiamo avanti o sul suolo e sottosuolo, qui vi faccio vedere alcune immagini, ma dovrebbe esserci Petri a illustrare il significato di queste indagini e come queste indagini si riverbereranno all'interno del quadro normativo del PUC che andremo a spendere e quindi qua ci sono messi in evidenza a quelli che sono,
Possibili rischi dati dalla struttura del suolo e del sottosuolo e dei rapporti con il sistema idrografico, quindi vedrete andiamo pure avanti veloce.
Quali sono i conoidi di in cui si sono nel tempo stratificati, come dire i depositi legati ai corsi d'acqua principali, generando dei sedimi di erosione del terreno e relativo deposito, andiamo avanti.
Questo è una zonizzazione che dà la misura in qualche maniera del rischio sismico.
Più o meno elevato, quindi le norme sull'edilizia di queste zone dovrà tener conto, ovviamente di questo di questa situazione e a esplicitazione di quello che dicevo, che le norme sono ormai codificate a livello regionale, ambito per ambito, quindi per ogni ambito voi troverete una,
Una casella in cui si parla esplicitamente di rischio idrogeologico di rischio.
Di esondazione di rischio di tipo sismico e, naturalmente, le norme che andremo a scrivere nelle caselle successive dal punto di vista edilizio o delle strade delle infrastrutture, non potrà ignorare questo quadro conoscitivo. Andiamo avanti, idrografia, idrogeologia, queste sono.
I gradi di permeabilità del suolo so che che il suolo di di di Lerici, molto spesso di tipo carsico, quindi Conforti assorbimenti dal punto di vista del suolo, delle delle acque di meteoriche.
Questa è l'idrologia corsi d'acqua e sotto corsi d'acqua.
Lo stesso ripeto, qua sono di poco aiuto con voi.
Perché io interverrò a valle di quando mi si dirà qua da qui c'è un pericolo, qui ce n'è un altro qua, ci sono le acque superficiali, le acque sotterranee,
Quindi, come vedete, gli studi sono stati eseguiti in tutte le direzioni, anche dall'alto, dalla dall'aria, penetrando il suolo alle acque sotto e poi c'è il discorso che a cui ho già accennato, sulle acque potabili e sul.
Il Piano di tutela delle acque che regionale, il Piano d'ambito dell'ATO provincia della Spezia andiamo avanti, poi c'è il CIN, la rete idrica, che abbiamo documentato con l'aiuto degli uffici, abbiamo cartografato tutta la rete idrica.
Poi abbiamo la rete fognaria.
Come evidenziate, quelle problematiche che abbiamo, a cui ho già fatto cenno, circa la promiscuità di acque nere, con il sovraccarico di acque meteoriche, l'inquinamento acustico, che fortunatamente, per le ragioni che ho detto prima sull'area sono è modesto, non abbiamo strade, né ferrovie e strade di grande attraversamento le ferrovie quindi alla condizione abbastanza,
È abbastanza buona, così come l'inquinamento elettromagnetico, non avendo attraversamento di reti ad alta tensione e abbiamo modestissime modestissime situazioni di inquinamento elettromagnetico e soprattutto legato, andiamo avanti alla,
Al impianti di telecomunicazione che son stati cartografate e che si collocano in aree anche marginali, quindi l'inquinamento elettromagnetico, anche in questo caso Lerici, si manifesta come un territorio di particolarmente baciato dalla dalla fortuna, dal caso, da tagli dei per quelli che li riconoscono il paesaggio, lo stesso.
Noi siamo tenuti a rispettare questi dati sui beni tutelati.
Qua c'abbiamo i beni tutelati dalle parti 2 e 3 del Codice del paesaggio,
Il sistema fortificato del Golfo, che costituisce poi una rete puntuale di elementi monumentali di cui bisogna tener conto.
Poi abbiamo il tema delle energie rinnovabili, che vede di nuovo Lerici in il grande potenzialità dal punto di vista dello sfruttamento dell'energia solare e soprattutto andiamo avanti.
Io ho fatto, ho fatto fare un piccolo studio del soleggiamento al suolo.
Nelle condizioni di solstizio invernale e del solstizio estivo, poi, vedete le 2 carte, in modo da evidenziare le aree più fortunate, diciamo dal punto di vista dell'energia, in arrivo al suolo, poi ho introdotto.
Vai pure avanti contro a non c'era nient'altro, niente e lo studio e poi dotato, se vai su in alto, ecco poi vedete, questo è uno studio a cui ho lavorato quando ero all'Università, nella Facoltà di Ingegneria, con una ricerca sull'energia solare al suolo in tutto in tutta la regione.
E avevamo scritto un modello di che consente con molta precisione.
Di calcolare l'energia incidente per un giorno qualunque, di qualunque mese dell'anno in condizioni sia di cielo sereno sia di condizioni di cielo reale, quindi tenendo conto della media climatica, quindi della nuvolosità o dalla pioggia, e quindi c'è la possibilità di uno, che costruisce o ristruttura in una delle zone meglio esposte, che noi vediamo qui dal punto di vista dell'illuminazione e una di queste zone volendo può per ognuna per esempio se un edificio per ognuno dei fronti dall'edificio per ognuna delle falde del tetto avere il calcolo della energia potenziale a disposizione sia cielo reale che a cielo sereno.
Per il Joe, un giorno medio del del di ogni mese di tutto l'anno, quindi può far conto e questo è un metodo molto più preciso per tiene conto delle ombreggiamento, i reali, cioè se io ciò davanti, come si vede la una un indosso, una una collina che Mion Breggia, è inutile che mi vada a piazzare una posizione che son già sicuro che buona parte del giorno e in ombra, quindi, c'ha la possibilità di fare delle scelte oculate e che avranno un'efficacia sicura,
C'è poi tutto il tema dei rifiuti, che vede però Lerici imposizione dal punto di vista gestionale molto avanzato, tant'è vero che questo fa parte di una delle.
Dei documenti da predisporre per ottenere la bandiera blu, quindi io ho preso dal Comune ai dati e ho potuto illustrarli.
E c'è anche i vari, il modello gestionale e organizzativo del sistema di smaltimento dei rifiuti.
È de de comunali.
Andiamo avanti.
Produzione di rifiuti, cioè le analisi dei risultati, c'è anche un ottimo, un'ottima funzionalità del della raccolta ai fini della dello smaltimento.
Come si chiama della scusate, cerco di leggere e la raccolta di compostaggio che avviene proprio su iniziativa dei cittadini, quindi ci sono.
Più di due di due ulteriori lotti del 50 e 150 compostiere a cui distribuzione è stata ultimata nel 2016, questo comporta delle agevolazioni anche sulla tassazione del dei cittadini rispetto allo smaltimento dei rifiuti, andiamo avanti.
Salute e qualità della vita, qui ci abbiamo solo un paio di considerazioni da fare, abbiamo si ingrandisce la tavola.
Ecco, abbiamo individuato con quelle aree puntinate bianche e le le le aree di maggior densità della popolazione del costruito e quindi degli abitanti, all'interno di queste aree abbiamo individuato con quei numeretti se vai ti sposti un momento sulla leggenda sono e gli attrattori.
Del del dei servizi pubblici, quindi le scuole, ma anche supermercati, le attività per lo sport, eccetera, e sono localizzati allora a questo punto, facendo centro grosso modo nel nel nelle aree nelle aree più densamente abitate e abbiamo fatto degli archi di circonferenza che rappresentano una distanza percorribile a piedi di da 500 per i raggi più piccoli a 1.005 che sono distanze,
Che si percorrono da 10 minuti a mezz'ora con una velocità di 3 chilometri all'ora, tenendo conto del fatto che il terreno non è certo di pianura, però tanto la la vicinanza delle utenze e degli attrattori, molto spesso all'interno delle aree delle aree CIP.
In cui abbiamo messo il la concentrazione del maggior numero di abitanti e di utenti. Voi vedete che.
Lei riceve una città che consente una vicinanza e quindi una accessibilità pedonale e ai servizi di notevole di notevole qualità.
Andiamo avanti, poi ci siamo occupati di cose che abbiamo un po' accennato e non starei neanche a insistere, cioè purtroppo ci sono torna indietro in grandissima parte a sinistra.
A sinistra con quei parametri l'indice di vecchiaia, l'indice di dipendenza strutturale, l'indice di ricambio della popolazione attiva, l'indice di struttura della popolazione attiva, la natalità, la mortalità, se andiamo nella tabella a fianco vedete come i parametri su questi dati qui siano fortemente in decremento e quindi la qualità della popolazione dal punto di vista, come dire della robustezza ad affrontare le difficoltà della vita legate a o alla fascia della prima età o alla fascia del degli anziani sia fortemente fortemente decremento.
Po' il procedimento si conclude con delle valutazioni di coerenza di tutto il discorso che abbiamo fatto, cioè obiettivi, azioni e confronto con.
Vari temi che adesso ne vediamo qualcuno, vai pure avanti, ecco questo è uno spaccato in cui prende pure al 2. Ecco allora questo lo l'ho già raccontato, ma non l'avete ancora visto, partiamo dall'obiettivo di riqualificare il contesto urbanizzato, lo passiamo nelle azioni che vogliamo fare sono queste,
Per esempio, l'incremento del recupero dei centri antichi, Balestieri porta esone per recupero agrario, oppure gli ambiti e i distretti di trasformazione per le cose che abbiamo già descritto nell'ultima colonna. Questi obiettivi, che si traducono in azione, vengono localizzati nei diversi ambiti della struttura del PUC, quindi il percorso è da sinistra, a destra dall'obiettivo generale, fino a come si cala nella nella struttura del Piano andiamo avanti. Ecco quindi ciascuna delle azioni, per esempio in questa tabella,
E si confronta in alto a destra si ingrandisce su in cima. Ecco, i grandi temi sono l'aria, l'acqua, il scusate, non leggo io e la biodiversità e gli altri settori ambientali, allora il compito qui era per ciascuna azione in cui abbiamo articolato gli obiettivi, andare a vedere se è indifferente rispetto,
Questa azione rispetto ai temi, ai grandi capitoli ambientali, oppure se rappresenta una opportunità nel senso che migliora la situazione di quel settore oppure se può creare qualche situazione di rischio. Questi sono individuati con quel colore grigio. Le situazioni di rischio devono essere poi oggetto di monitoraggio e oggetto di mitigazione all'interno delle previsioni del Piano, cioè dove, con questo confronto noi riscontriamo un pericolo. Dico banalmente se un'azione che comporta un maggiore consumo di suolo o un maggiore inquinamento, per esempio un carico di fognatura maggiori. Io devo fare in maniera che il questa operazione di scopi prenda le precauzioni per risolvere queste situazioni di rischio. Andiamo avanti, questa è la era una coerenza.
È interna coi grandi teme. Questa è una matrice quadrata dove abbiamo in orizzontale tutte le azioni suddivise capitolo per capitolo. La prima colonna sono i capitoli sono le azioni in alto, abbiamo per colonna le stesse azioni che sono esplicitate nella matrice a destra a sinistra.
Quindi ciascuna azione ci si interroga per ciascuna azione, se ha degli effetti positivi o negativo indifferenti con ciascuna di tutte le altre azioni in cui abbiamo diviso il piano è un lavoro abbastanza complesso, però,
Mette in luce la coerenza del disegno complessivo del piano rispetto ai temi ambientali, cioè se un'azione può influenzare negativamente un'altra azione, cioè se è in contrasto e anche su questo dobbiamo fare controlli questo qua è una matrice invece confronta.
Le nostre azioni, che son sempre incolonnate a sinistra con i grandi obiettivi di natura europea, cioè i criteri della manualistica ambientale europea,
Che sono gli stessi, poiché se andate a esaminare.
Il piano lo scoppino del parco sono gli stessi con cui si confrontano i progettisti del parco.
Ce ne sono delle altre, ma credo di aver piantato lì, difatti, grazie per l'attenzione e la pazienza.
Probabilmente è buona educazione e chiedere se c'è qualcuno che ha qualche curiosità o qualche critica.
Opzione rappresenta.
Niente, grazie professore, insomma, si è capito il volume e l'entità del lavoro, ecco rispondendo però rispondo.
Allora la gente aspetta aspetta, aspetta allora.
Come avete visto quella tavola tutta blu col possono lasciare lasciare a Joshua illustrare che cosa abbia allora, intanto sono stati previsti due grossi hub di punto di arrivo di sosta per il cambio della movimentazione, passando da l'automobile privata, altri generi, navette o altri sistemi, e.
Poi, quindi, questo poi son state previste dei nuovi tratti di viabilità di collegamento, anche se brevi.
Poi, naturalmente.
La gestionali, tutto questo sistema va implementato, ma non è quello che conta, che son poco suolo, che noi consumiamo per fare nuove infrastrutture e la gestione del sistema, che deve essere, dal punto di vista trasportistico, migliorato quello che sarà incisivo e invece quello che dicevo prima con recupero agrario che lì la,
Pur nel rispetto dell'ambiente, cercheremo di avere un'accessibilità più facile per le attività agrarie, soprattutto per l'oliveto, che richiede sicuramente detratte di movimentazione, di trattori, eccetera, però integreremo se le cose andranno avanti, integreremo con.
Quei percorsi facilitati di risalita con impianti o a cremagliera o a fune, eccetera, quindi sarà una una rete che, via via parte dal, diciamo, dal tratto veicolare più importante e poi attraverso la sosta viabilità, si contrarie a funzione agricola, quindi non.
È con asfalto, certamente non con larghezza superiore a due metri e 50, magari studiando il tracciato, lasciando ogni 50 metri una piccola dell'allargamento sulla destra per consentire l'incrocio di due veicoli, come avviene in Scozia da da da secoli,
E quindi senza avere grandi decisioni di consumo di suolo e senza avere impatti.
Sulla natura, perché noi siamo in una zona molto sotto controllo, quindi per quello è, come dicevo prima, la speranza è che il Comune abbia voce in capitolo a scrivere delle norme, non recepire soltanto quelle del Parco che a un certo punto, proprio perché il parco è tutti quegli ettari, a un certo punto chi scrive le norme ne scrive uno e che va bene un po' per tutti per tutti, mentre la speranza nostra e di cucire un vestito su misura per il territorio di Lerici,
Al microfono, sennò non viene verbalizzato.
Ricordiamoci che, per rispondere meglio alla tua domanda, abbiamo individuato.
Architetto pagano, Joshua giovane professionista del team e per rispondere meglio alla domanda sulla mobilità sostenibile piuttosto che i mezzi di trasporto nuovi, innovativi, abbiamo individuato come interscambio nodo di interscambio principale, chiaramente la vallata che fungerà già funge oggi.
Come centro di cambio di trasporto, quindi io arrivo in macchina e da lì o mi muovo a piedi o in bicicletta o con bus-navetta, quindi quello diventerà l'hub centrale.
A supporto della vallata, perché sennò la saturi troppo ci sarà il nodo di interscambio, quello previsto già con l'area camper area, Guercio Pugliola piuttosto che anche a San Terenzo che siamo anche fortunati forse di avere una zona di questo tipo, di questa qualità che la zona del campetto Bagnara che è già un nodo di interscambio per certi versi perché è già un parcheggio,
Potendo potenziarlo maggiormente, poi può diventare as a supporto della vallata, un altro, un'altra zona, dove uno prende un mezzo, magari appunto una bicicletta, piuttosto che il bus navetta. Quindi il ragionamento è quello di individuare i nodi di interscambio. E da lì creare il pacchetto sostenibilità della mobilità. Poi c'è tutto un ragionamento sui parcheggi.
Che chiaramente vanno un attimino difficilmente sono realizzabili di parcheggi nuovi piuttosto che ragionare su quelli esistenti e come migliorarli. Però, da questo punto di vista qua diciamo vallata campetto e l'area camper al Guercio sono un po' quelle tre destinazioni dove uno poi prendere la mobilità sostenibile,
Non so se magari.
Sono Bernardo Ratti, Consigliere comunale e ovviamente non è questo il dove dobbiamo poi confrontarci e ringrazio intanto sul Chirico di quello che ha parlato, ecco no.
Con preoccupa un po' perché quando io ho sempre parlato di riqualificazione oppure di rigenerazione urbana, effettivamente tutto questo consumo di suolo e consumo di territorio. Io ovvero lo vedo come e quindi poi si spera che poi quando cominceremo appunto a discutere sul sul nuovo PUC, poi, appunto ci saranno la possibilità di fare delle osservazioni, anche critiche, perché effettivamente ci sono tante cose di cui personalmente non condivido e oltretutto ricordo che anche al parco è sovraordinato al I, nei comuni. Di conseguenza bisogna sentire anche cosa dice il parco, non tanto al Parco di Montemarcello, i parchi a livello generale, così come le le varie iniziative sugli oliveti, o perché ho sentito parlare di funicolari o altre cose. Io sono sempre dell'idea che prima si coltiva e poi eventualmente come han fatto all'epoca le Cinque Terre. Se c'è bisogno si fanno le i mezzi per andarci. No, non prima. Quindi effettivamente io anche il fatto di tutte queste rigenerazioni, ad esempio dell'ex alberghiero extra-alberghiero e all'asta è una proprietà pluri più di proprietà di enti, così quello di di di Bellavista. 15, son tante cose da da vedere, ripeto, non è questo e ringrazio effettivamente di della della della spiegazione, grazie.
Sottolineo di nuovo il fatto che le rigenerazioni sono per la quasi totalità in ambiti dove non abbiamo consumo di suolo, quindi lei pro era preoccupato del consumo di suolo, quei due esempi che ha citato sono il ristrutturazione.
Dipende da dipende da come allora come si fa, perché e scusi Sindaco vorrei vorrei chiarire questo l'intervento alla serra, ad esempio, Presidente, è un intervento che viene realizzato proprio per riqualificare un ambito che è stato fortemente degradato con un intervento.
Che non andava certamente localizzato in quel punto e viene realizzato proprio una struttura ricettiva che è qualifica l'indirizzo turistico e quindi una tutela sotto il profilo anche della destinazione d'uso dell'area.
E che non è residenziale, quindi il consumo di suolo, ma è investimento sul suolo, investimento per le nostre famiglie già consumato, suolo già consumato, su cui si investe per le famiglie e per reddito, creare reddito, creare lavoro e l'intervento è un intervento che viene fatto a livello di strada, cioè non esce fuori dal profilo stradale, dove vengono realizzati anche, ossia un percorso pedonale che corre lungo questo questo questo. Questa struttura è un parcheggio che per la la serra è fondamentale. Insomma parecchi, mi pare 25 posti auto. Stiamo parlando che sono determinati in un ambito che oggi è pericoloso per il transito pedonale, perché non c'è spazio per il transito pedonale e viene inserito all'interno del sistema sentieristica dove lì ci sarà anche un locale bar dove si potrà appunto a fare una sosta. Prevedere una sosta in un ambito panoramico importante lungo la sentieristica che verrà recuperata e che è quella che poi collega la serra a Tellaro. Stiamo parlando della storia dei nostri territori stessa, cosa le cremagliere, si fanno le cremagliere per far.
A sviluppare il territorio. Non si manda a lavorare qualcuno, un territorio che non è più raggiungibile e che non è certamente più più fruibile, e questo è stato, ad esempio un progetto che è nato assieme al Istituto agrario di Sarzana Istituto agrario di Sarzana, in collaborazione con i tecnici che lavorano per il Parco delle Cinque terre, abbiamo realizzato un progetto che poi, con quel maledetto periodo di Covid, ci ha.
Bloccato su su tanti aspetti, ma si sta riprendendo e abbiamo il progetto, pronto, con il consenso dei proprietari, a tracciare queste linee di cremagliera che consentono il trasporto di materiale e di tutto ciò che serve per coltivare i terreni, a questo è affiancata la nascita della cooperativa di comunità, quindi tutto un sistema che si lega assieme e che appena sarà a sistema definitivamente rodato produrrà uno sviluppo del territorio e al recupero di quegli uliveti che sono un patrimonio prima di tutto ambientale e paesaggistico.
Una cosa, allora, un'ultima?
Notazione, mi sembra di aver colto come dire.
Sospetto di inadeguatezza da parte delle operazioni del piano e poi dalla gestione del Piano, spesso nei confronti del parco ho sottolineato come il parco si è sovraordinato, ma per sua natura è generalizzato quindi il fatto che il Comune dica voglio migliorare l'accessibilità al territorio agrario addirittura facendo un'operazione di recupero agrario a livello territoriale il primo che viene tentato in Liguria evidentemente questo non presuppone che vuol fare delle asfaltature, vuol fare del del delle costruzioni, ma tutto va sviluppi, cioè mi sembra di cogliere.
Immotivatamente, se mi permette, rispetto a quello che è il mio sentire, mi sembra di aver colto un pessimismo generale di capacità di intervenire.
E questo vorrei negarlo perché mi sembra di abbiamo messo un carico insediativo di previsione che sarà per una percentuale del 10%, forse il petto a tutto 10% di quel 5% che facciamo che produce eventuale consumo di suolo, lei me ne fa un allarme generalizzato. Scusi e questo non è una mia posizione politica e un risentimento tecnico da parte di chi ha lavorato un anno su questo materiale poter essere frainteso, come dire, ora poi vedremo cosa volete fare. Questo mi offende. Ecco, se posso dire la mia opinione, quello che mi sembra di avere inteso, ecco no, perché?
Mi sembra di aver esposto delle volontà che, prima di essere politiche, sono tecniche di approccio del fatto che il parco sarà tutto quello che vuole sovraordinato, ma ha una capacità di puntualizzazione delle scelte, molto molto minore di quello che è l'indagine che fa il Comune e quindi a questo punto la proposta poi fallirà alla proposta di tessere insieme la norma del Parco insieme a quella del del piano mi sembra innovativa e mi sembra che produca dei risultati positivi, soprattutto dal punto di vista ambientale, paesaggistico. Ora che lei gli pali di cremagliere ma questi affari qua sono saranno due o tre e saranno che portano dei pesi, non so dubbi.
Delle Cavagna, insomma, no, cioè non lo so, io ho colto eh no, no, io ho colto, è questo che mi fa risentire, ho colto e accolto una presunzione.
Come dire una presunzione di peccato qui c'è l'intenzione di non è quello, ecco, almeno da parte mia, poi fa il Sindaco.
Mi dispiace se si è offeso, ma tenga conto che noi siamo qua da un'ora e mezzo quasi due giusto. Lei ha parlato di un progetto, di una previsione non scoping, di 1.000 pagine. Capisce bene che questo è il nostro territorio, quindi è ovvio, è nostro preciso dovere capire dove si va a parare, quindi mi dispiace che si offenda, potrei dire anche, però noi con il Sindaco si si discute spesso con come Amministrazione come Consiglio comunale, ma noi è nostro preciso dovere. Mi dispiace che si offenda, ma è nostro preciso dovere verificare verificare di cosa si va a parlare. Quindi io non so se si parla di un aumento della Bellavista la vallata dei parcheggi del, quindi dobbiamo capire dove si va a parare. Se ha tirato fuori Balestrieri, ha tirato fuori porta esone capisce bene che è nostro, a livello, proprio per responsabilità nei confronti dei cittadini, verificare queste cose. Poi, se si offende me ne dispiace, ma me ne faccio una ragione insomma,
L'unica cosa probabilmente?
Probabilmente l'Info io ho ho enunciato dei principi, dietro c'è tutto il lavoro che ho fatto allora e io penso che i principi siano chi buona di buona natura.
Sono il Sindaco professore, io la ringrazio perché lei ha apportato, ha portato a questo studio, diciamo, l'applicazione di concetti che sono all'avanguardia sotto il profilo della tutela dell'ambiente. Su questo è chiaro. Quando si parla di rigenerazione urbana si parla proprio non di generazione urbana, ma rigenerazione. C'è ambiti urbani che sono dismessi e che necessitano di riavere una loro collocazione all'interno di un sistema territoriale, nemmeno urbano, Urbann urbano ma territoriale, e il fatto che si stia muovendo, ad esempio, e noi si stia mettendo attenzione e quindi non lasciando alla libera al libero arbitrio, ad esempio successivamente all'attenzione su realtà come l'ex Tiresia con attenzione da parte, l'Amministrazione comunale, che va a disciplinare in modo esatto ciò che può accadere all'interno di quell'area, immaginando strumenti particolari che consentono l'effettivo recupero anche in tempi brevi di quegli ambiti che per noi sono determinanti, cioè il centro Tiresia, come diceva il professore, quando l'ha visitato diceva, sembra di essere in un nel mondo di fuga da New York. Quando ero ragazzo io c'erano questi film c'è,
Il degrado più totale. Un abbandono di oltre 4.000 metri di struttura.
E oggi noi stiamo noi no, non ci stiamo disinteressando, stiamo mettendo la massima attenzione su questa struttura per consentire a chi viene di avere prima di tutto trasparenza e chiarezza da parte delle Amministrazioni, perché chi investe questo deve ottenere da un'Amministrazione comunale e, in secondo luogo, occorre garantire che questi beni siano indirizzati nell'interesse pubblico. L'interesse pubblico, ripeto, è quello in un comune con vocazione turistica. Questo per legge, non perché è la mia opinione. Articolo 5 dello Statuto comunale 1 comune con vocazione turistica è tenuto a valorizzare questi beni e a indirizzarli ad un uso che sia consono a questa vocazione. Quindi,
È questo che stiamo facendo, se poi immaginassimo di fare delle residenze turistiche alberghiere di fare altre cose, che è quello che immagino, ad esempio, di fare lì Invimit alla quale abbiamo detto noi non siamo d'accordo su questi temi. Noi vogliamo una struttura ricettiva e stiamo sostenendo questa linea. Ma Invimit poi è comunque d'accordo anche con noi su questo tema. Insomma, si sono resi più volte disponibili stessa cosa accade per l'ex alberghiero e per tutte quelle realtà che necessitano di una rileggi rigenerazione urbana? Ma immaginiamo tutto l'ambito della zona parco dove finora le amministrazioni comunali non mettevano bocca. Oggi noi abbiamo il dovere per i nostri cittadini, noi abbiamo fatto le riunioni sul territorio, c'erano centinaia di persone presenti e abbiamo fatto incontri, certo incontri, incontri, incontri nei quali le nostre posizioni sono state condivise, ma alla fine di tutte le riunioni che abbiamo fatto e sono e sono tutti concordi sulla nostra, sulle sulle linee che stiamo proponendo e sono le linee che io, condivido da tanto tempo, perché da tanto tempo sono in mezzo alla gente, a chi abita nel Parco etiche e conosco le problematiche che ci sono e il Parco ha necessità, ad esempio, pensiamo all'area ex ex Bitti escavazioni un'area completamente degradata per il parco era area di rinaturalizzazione pura.
Cioè allora la proprietà dell'area cosa fa.
La la vende ad un'altra società, la quale non rinaturalizzare oramai la farà fallirà, abbandonerà tutto e finisce già oggi i cittadini ci portano vieni vieni, Sindaco guarda qualche casino che sta venendo fuori no, perché l'abbandono più totale sono ettari ed ettari di di ghiaia, è un ex frantoio di ghiaia di ghiaia colline di ghiaia che non sono certamente rinaturalizzare. Disse non spendendo milioni e milioni di euro nel dibattito all'interno del del del del comitato del CdA del parco, siamo riusciti a far passare. È d'accordo all'unanimità tutti i componenti che quell'area, laddove ci fosse un progetto pubblico privato di rilancio turistico, quell'area potrà essere destinata, ad esempio, a quell'idea di parco sportivo che il Comune di Lerici ha già la lanciato al Comune, al al parco e e questi sono temi dove le amministrazioni comunali devono mettere la loro voce, devono farsi sentire su questi temi. Dobbiamo farci sentire, abbiamo l'obbligo il parco le, regole di parco sono sovraordinate, ma le regole di parco devono poi avere una loro logica, che ha una logica di impatto territoriale e, ripeto, questo è fondamentale. Presidente, io lascio il microfono.
Va beh, ringrazio tutti, la seduta è tolta e le discussioni avverranno in sede opportune.