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Documento Strategico Piano di sviluppo turistico - 29.06.2024
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Bene, buongiorno a tutti va.
Prova prova.
Prova prova prova ci siamo ebbene allora buongiorno a tutti direi che possiamo incominciare, credo che si senta bene no, quindi possiamo andare.
Basso possiamo alzare, ecco così, credo che si vada più che bene e allora permettetemi di ecco di rubare solamente qualche istante a questa questa importante molto interessante, giornata per una brevissima presentazione, anche personali, sono Martino Tosti, direttore di Radio blocks, che un'emittente radiofonica una testata giornalistica che ha sede in piazza 4 novembre a Perugia.
E siamo qua per raccontare di questa giornata, di questo evento, che è molto interessante e vi dirò poi perché, dal nostro punto di vista, ci sono dei punti di particolare interesse la nostra emittente, se posso, Sindaco in due parole e spiego perché siamo molto contenti di essere qua proprio per il nostro progetto. La nostra emittente radiofonica si chiama Glücks perché la parola deriva da Glocal, che alluvioni tra il locale e il globale, ed è, credo, proprio per questo motivo che ci sentiamo particolarmente in target con questa giornata, dove i locali, questo meraviglioso comune, questa meraviglioso, questo meraviglioso borgo che possiamo vedere aprì le prospettive ai globale in termini di promozione in termini di di creatività e di innovazione, per cui è davvero un enorme piacere essere qua e poi io credo che ci siano, ecco due ragioni per cui possiamo parlare di una giornata interessante, davvero significativa perché oggi si parla di turismo si parla di turismo in maniera innovativa io voglio darvi questo dato.
Nel 2023 ci sono state 851 milioni di presenze in Italia per il turismo e questo ha comportato 84 miliardi di impatto economico in tutta Italia. Ecco, pensiamo quanto è sostanziale il turismo, parliamo d'Italia, però è fondamentale guardare sempre il dato nazionale è importante perché parliamo di turismo in una forma innovativa attraverso marketing attraverso il racconto,
Che si apre al 2024, al 2025 al 2026 e questo è fondamentale. E poi l'altro aspetto che mi sembra particolarmente rilevante da sottolineare è che siamo qua a valutare dei risultati, e questo è veramente importante, perché in anni in cui siamo molto abituati a sentir parlare di progetti, vogliamo il PNRR, vogliamo la progettazione europea, vogliamo insomma i tanti fondi che arrivano anche in Italia e nei comuni d'Italia. È chiaro che sentiamo parlare di progetti.
Ma molto meno sentiamo parlare di messa a terra di concretizzazione. Oggi valutiamo ad un anno dall'inizio di questo progetto dei risultati, forse i primi risultati, perché poi si andrà avanti chiaramente, però è chiaro che i primi risultati sono un segnale di concretezza e anche un segnale di attenzione al presente di attenzione alla comunità, per cui, ripeto, ovviamente ringraziamo questa Amministrazione perché ci ha invitato perché ha pensato noi e io vorrei iniziare così dando la parola al Sindaco Lorenzo Lucarelli. Saluto chiaramente tutti quanti ma, ripeto, ribadisco l'entusiasmo e la contentezza di essere qua in questa giornata. Grazie forti che.
Sarebbe bello della diretta.
Buongiorno a tutti, benvenuti ringraziamento va ovviamente a Martino Tosti, che ha accettato l'invito a coordinare questa iniziativa e ovviamente agli illustri relatori che sapranno sicuramente dare un contributo di qualità alla nostra discussione, alla riflessione di oggi, oggi è un giorno importante perché c'eravamo lasciati un anno fa con la prima edizione del gli Stati generali della cultura e del turismo e in quell'occasione, dalla due giorni che era stata organizzata, cosa era, ahimè era emerso dalla discussione e dalla riflessione con i vari soggetti, vari stakeholder è un'esigenza che.
Che ci accomunava sia la parte pubblica che la parte privata, in quell'occasione, infatti.
Era maturata la consapevolezza che Narni ha tantissimo da poter offrire in termini di patrimonio storico, culturale, paesaggistico, patrimonio materiale e immateriale, ma mancava ancora di una identità condivisa che la renda unica che la differenzia nel panorama italiano dell'offerta turistica e culturale identità condivisa e credo che su questi due termini meritano una riflessione breve, più approfondita perché che cosa intendiamo per identità per identità è da intendere, infatti non soltanto quello che è il DNA connaturato in un luogo ma in senso tecnico per identità.
Per noi è una visione strategica di lunga percorrenza che, consapevole dell'origine e la provenienza di una destinazione, sappia poi fornire dei punti di riferimento sulla base dei quali effettuare poi una proposta competitiva per i visitatori per i residenti attuali o potenziali e questo tipo di identità, e manca ancora oggi a Narni tutti noi presi singolarmente. Sappiamo che cosa è Narni, tutti noi presi singolarmente, sappiamo cosa potrebbe o dovrebbe essere, dovrebbe essere Narni, ovviamente, sulla base di quelli che sono i nostri, i nostri vissuti, ma non disponiamo, ad oggi, di un linguaggio comune e, pur nelle lodevoli iniziative tantissime che ce ne sono nella nostra città, nel nostro territorio che mettiamo in campo ringhia, rischiamo troppo spesso di andare ognuno per la propria strada, quindi tante visioni, ma non una visione condivisa per condivisa. È da intendere poi che non disponevamo fino ad oggi, fino ad ora, di un documento dove leggere, nero su bianco, un piano programmatico e dettagliato di sviluppo. Ne disponiamo di forme di governance formali o informali che, a partire da questo documento, possano trovarsi a ragionare, a collaborare, a sperimentare nell'ottica di una massima e più ampia partecipazione possibile, per questo motivo, a partire da dalla prima edizione delle strade generale abbiamo deciso di avviare un percorso,
Ci siamo a va, abbiamo coinvolto in questo percorso dell'autorevole supporto della dottoressa Emma Taveri, che ringrazio, che è qui presente. Abbiamo deciso di metterli a disposizione, una squadra interdipartimentale, chiamiamola anche una task force no per per questo progetto che lavorasse insieme alla dottoressa Daveri, alla redazione di una proposta competitiva su Narni che, come tale, non può fare a meno dei narnesi, non può fare a meno dei vari stakeholder del territorio, motivo per cui per avviare questo processo e questo progetto abbiamo da un lato coinvolto quindi, in un'ottica partecipativa, oltre 60 stakeholder locali. Parliamo di opinion leaders di responsabili di attività e servizi turistici, privati, gestori di attività pubbliche territoriali, i soggetti che sono attivi all'interno delle istituzioni economiche, culturali, associazioni di categoria, rappresentanti di associazioni che sono organizzatrici di eventi che nel corso di interviste se ne strutturate e tavoli partecipati hanno potuto dare il loro contributo fondamentale alla redazione di questo di questo documento. Dall'altro, è ovvio che, oltre alla fase partecipativa, il processo ha tenuto presente di tutti quelli che sono gli scenari, diciamo così sovraordinati all'Ente all'ente locale. Ha definito quindi i suoi obiettivi in un'ottica di complementarietà, sia con gli obiettivi di sviluppo dell'agenda sostenibile. 2030 delle opportunità, che sono offerte anche dalle linee di finanziamento europee. Quindi Europa creativa e European Bauhaus, nonché, ovviamente, il marchio regionale. Umbria, cuore verde d'Italia, è quella che presentiamo oggi, è in definitiva, definiamola così una Carta costituente per uno sviluppo possibile e sostenibile di Narni e ciò che auspichiamo è che tutti i soggetti che abbiano partecipato, ma non sole, possano ritrovarsi all'interno di questo di questo documento, un documento che potrà essere poi integrato o modificato anche nei mesi a venire.
Ma credo che sia importante che si riesca però da parte di tutti ad adottare no. Quella che sia, quella che è la visione di fondo di questo documento, nella convinzione che a Narni che navi è pronta, è pronta a fare quel salto di qualità come destinazione turistica e come luogo dove vivere bene, quindi siamo consapevoli anche del fatto che c'è tantissimo ancora da fare in un'ottica di miglioramento dei servizi di cultura, dell'accoglienza che abbiamo l'ascensore rotto oggi, il giorno degli Stati generali, della cultura del turismo, quindi abbiamo da fare tantissimo. Credo che questo sia un piccolo passo, una prima tappa che ci deve traguardare poi verso altri obiettivi. Grazie e buon lavoro a tutti.
La ringraziamo il Sindaco, grazie per queste, per questo contesto, che lei, insomma, tracciato no, che ci consente di di capire meglio, insomma, di cosa parleremo in questa giornata ha parlato di un primo passo, io ne farei un altro quindi scenderei nel concreto dando la parola, gianfilippo Mignogna, che è promotore della cooperativa di comunità Biccari, allora parleremo di forme di governance e esperienze di turismo cooperativo. Aggiungo solamente due parole, dicendo che gianfilippo Mignogna il sindaco uscente del comune di bicchieri.
Ed è questo un piccolo borgo del di di Foggia, che però è diventato un caso di studio nazionale proprio per le politiche e le attività legate al turismo, quindi credo che sia assolutamente inerente, anche interessante, prego sì, grazie grazie al Sindaco, grazie a tutti voi per l'invito, per me ovviamente, è un piacere essere essere qui, io non sono un tecnico, non sono non sono un esperto di turismo, posso.
Però oggi raccontarvi una piccola storia di come il turismo stia dando una seconda opportunità alla nostra terra. Il nostro piccolo Comune Biccari è un piccolo paese di un'area interna dei Monti, Dauni in provincia di Foggia, un piccolo paese a rischio spopolamento, un re, un piccolo paese in un contesto territoriale è molto difficile perché la provincia di Foggia, probabilmente saprete una delle Province, in questo momento più criminali più più difficili del del nostro Paese è un contesto in cui, qualche anno fa.
C'era un'abbondanza di credenze negativa nel nostro era un paese immerso in una sfiducia quasi totale, era un luogo da cui si partiva soltanto un luogo di partenza, un luogo appunto a fortissimo rischio spopolamento, dove non solo non c'erano investimenti e non c'erano e non c'erano i circuiti economici da attivare, ma non c'era proprio fiducia nel nel territorio, fiducia nella nella comunità. In questo contesto, noi abbiamo immaginato una strategia di rilancio del territorio che si basasse sul turismo. Abbiamo immaginato il turismo come non soltanto progetto economico di crescita del territorio, ma come progetto di crescita sociale e culturale del nostro del nostro Paese. Lo abbiamo fatto facendo un po' quello che avete detto e state facendo voi, facendoci ispirare da tanti esperti, da tanti tecnici, abbiamo avuto la fortuna di avere Emma con noi tanti giorni e in tante occasioni nel nostro Paese e lo abbiamo fatto facendoci ispirare anche da alcune visioni diciamo più ampie nella nella nostra sala sala Giunta,
Facemmo, facemmo riprodurre quella famosa frase della costituto di Siena nel 1.309 che dice chi governa deve avere massimamente a cuore la bellezza della città, per cagione di diletto e di allegrezza dei forestieri per onore, accrescimento e prosperità dei cittadini, noi abbiamo considerato questa frase come un po' la nostra linea guida di quello che dovevamo fare nel nostro Paese, innanzitutto perché il Sindaco lo sa bene, bisogna governare, non amministrare, perché si amministrano le cose degli altri, si fanno gli amministratori delegati nelle società, ma invece i propri territori, la propria gente, hanno bisogno di governo e non soltanto di amministrazione. E poi perché in questa frase c'era pro appunto anche nella Costituzione stessa della frase c'era questo rapporto tra forestiere ai cittadini e l'Allegrezza.
E e la felicità dei forestieri, che porta accrescimento onore e prosperità ai cittadini, cioè la città può rigenerarsi e può avere nuove occasioni, nuove opportunità nel momento in cui si apre all'esterno, nel momento in cui arriva gente nel momento in cui riesce a diventare un posto di incontro, un posto in cui si possono appunto creare creare delle occasioni, bellezza, economia della bellezza, la bellezza della città, ovviamente non soltanto in senso estetico, a bellezza, diciamo, potremmo dire quella della tradizione greca, no del Kalos, quella della LAV, dalle la bellezza e la bontà, cioè il fatto di costruire delle delle comunità, di costruire dei luoghi che siano belli, ma che siano anche buoni che siano, che siano piacevoli come lo abbiamo fatto e sarò ovviamente rapidissimo. Lo abbiamo fatto cercando di valorizzare le nostre risorse. Noi avevamo e abbiamo 800 ettari di boschi comunali che erano totalmente improduttivi, il nostro rompe è un paese di montagna, un Paese di boschi dove non c'erano più boscaioli. Quindi siamo tornati in bosco, abbiamo scoperto che il bosco.
A essere anche non soltanto un luogo di lavoro attraverso le nuove tecniche di forestazione, ma anche un luogo di turismo, luogo di divertimento, luogo di spread di esperienza. Abbiamo costruito il primo parco avventura della nostra regione, il secondo Bosco didattico della nostra Regione, un villaggio di case sugli alberi, riscoperto e recuperato sentieri per gli appassionati di trekking e per gli escursionisti e poi, attraverso la scoperta del borgo, il nostro è un centro storico molto ben definito, piccolino con tante case vuote, con tante case abbandonate che erano stato appunto il frutto dell'emigrazione degli anni precedenti. Queste case sono state rimesse in circolo, abbiamo fatto un progetto che si chiama immobili, che muovono e siamo riusciti a vendere in tre anni 40 case a cittadini di tutto il mondo. Abbiamo venduto case a cittadini che arrivano da Cuba, dal dagli Stati Uniti, dal Portogallo, dall'Argentina, dal Perù, tutta gente nuova che è arrivata in paese non per un affare immobiliare ma per cercare una nuova vita, una nuova nuova esperienze, nuove relazioni per provare a vivere, in magari partendo da una grande metropoli.
Sudamericana per provare a vivere in un piccolo borgo italiano, con tutto quello che è il piccolo borgo evoca, con la qualità della vita, le relazioni autentiche, la lentezza, tutto questo ci ha fatto scoprire non solo il patrimonio materiale che abbiamo, ma come diceva il Sindaco, anche quello immateriale, cioè la nostra storia, le nostre tradizioni, le nostre radici. Oggi ospitiamo 50 ragazzi argentini e qualche famiglia peruviana che hanno fatto un progetto di turismo delle radici che stanno rifacendo, al contrario, il percorso dei loro bisnonni dei loro trisnonni che tornano in Italia per riscoprire la loro terra di origine. Il 2024 è stato indicato dal Ministero del degli esteri. Come hanno del turismo delle radici? Noi, con un pizzico d'orgoglio, possiamo dire che abbiamo iniziato questo progetto cinque anni fa, nel 2019 e pensate adesso noi abbiamo 28 argentini che hanno deciso di rimanere in pianta stabile nel nostro Paese hanno comprato casa in un piccolo Comune come il nostro, un risultato significativo. Quest'anno la nostra dirigente scolastica, il primo giorno di scuola ha aperto la scuola con 10 bambini in più provenienti da tante parti del mondo.
C'è stato qualche mese fa. Quel quel simpatico è anche significativo. Film con con albanese, un mondo a parte che appunto racconta le difficoltà dei piccoli comuni e delle scuole che chiudono, e noi ci siamo resi conto che, più che essere un mondo a parte, abbiamo provato ad essere parte del mondo e questa cosa ovviamente ci ha portato tante cose positive e voi avete adesso oggi un documento che parla divisioni, ma che parla anche di numeri e quindi io chiudo dandovi.
Anche da parte mia qualche numero di quello che questo processo ha determinato nel nostro Paese. Nel giro di pochi anni siamo passati da 0 paganti a 50.000 paganti nel nostro parco montano siamo passati da 0 occupati nel turismo a 27 ragazzi che lavorano in pianta stabile nella nella filiera dell'ospitalità grazie alla cooperativa di comunità. Questa struttura che prima ancora imprenditoriale e sociale, che raccoglie 200 cittadini, che gestisce tutte le maggiori progetti turistici, tutte le esperienze che si possono fare nel nostro territorio e anche, ovviamente, i servizi legati al turismo soltanto in bosco, grazie alle case sugli alberi e agli alloggi alternativi, siamo passati nel giro di pochi anni da zero pernottamenti a quasi 2000 pernottamenti soltanto durante la stagione estiva. Questo, ovviamente, ha determinato economia, ha determinato possibilità di restare nel nostro Paese per per tanti giovani ha determinato.
Ho una nascita, una crescita di una filiera dello dell'ospitalità, ma soprattutto ha determinato il definitivo abbandono di quelle credenze negative di cui vi parlavo all'inizio. Non c'è niente, non si può fare niente, dobbiamo soltanto emigrare e tanta fiducia in più nel nostro territorio. Oggi io racconto sempre questo episodio bellissimo di una signora che era rimasta l'unica ad abitare in un vicolo del nostro centro storico, tra l'altro il vicolo, dove abitava anche anche mia nonna. Questa signora è rimasta da sola, dà ad abitare in questo vicolo, oggi hanno comprato casa in questo vicolo tre cittadini stranieri, un un signore, un avvocato tedesco in pensione, una famiglia.
Che arriva dagli Stati Uniti ed una signora portoghese e questa nostra signora anziana di Biccari, quando, quando mi ha incontrato quando ha visto il vicolo ripopolarsi di gente nuova, mi ha detto io per 80 anni non sono mai uscita dal nostro Paese, non ho mai visitato il mondo adesso è il mondo che sta avvenendo da me e questa è la cosa più importante che può fare il turismo, creare delle nuove occasioni, non soltanto dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista culturale, sociale e relazionale, e credo che sia una grande opportunità per tutti i nostri territori e quindi soprattutto per voi che avete un patrimonio così bello e quindi.
Buon lavoro e tanti auguri per il futuro.
Grazie allora, gianfilippo, Mignogna, vediamo se ho capito e faccio un piccolo test valorizzare le risorse, rivitalizzazione, crescita non per essere un mondo a parte, ma per essere parte del mondo è andata bene, e allora proprio per questo per parlare della valorizzazione delle risorse ma anche immagino e la valorizzazione delle eccellenze in o di un territorio, insomma, è chiaro che siamo in Italia, siamo in una zona d'Italia, l'Umbria, insomma qua Narni è inevitabile. Dobbiamo parlare anche di enogastronomia, per cui insomma, proprio per questo motivo diamo la parola a Giacomo Miola, che è esperto di turismo enogastronomico, e parliamo di cose, è chiaro, parliamo di cibo e comunità un binomio straordinario per un modello innovativo di ospitalità prego,
Grazie e buongiorno a tutti.
Si è proprio questo il tema, il tema che vi porto oggi è un tema che parte dalla dalla mia esperienza di operatore del turismo,
Che da qualche anno lavora proprio per provare a far coniugare cibo, comunità e turismo, turismo inteso in senso di legato ad un nuovo modello di ospitalità, e.
Lo faccio in un territorio uguale e contrario a quello che ci ha raccontato che il territorio dal quale provengo che la Costa d'Amalfi, dopo vi racconto anche che tipo di progettualità ho svolto su questo territorio, ma lo svolgo anche in qualità di vicepresidente di Slow Food Italia.
Dove, con Slow Food, stiamo approvando da dalla, dall'inizio del del mandato che ci è stato dato tre anni fa a lavorare con delle comunità di riferimento che possano in qualche modo riuscire a fornire le chiavi del futuro per questo modello di ospitalità, quindi,
Rispetto a questo.
Sì, grazie.
Un anticorpo,
La prima domanda che dobbiamo porci, quando parliamo di di di di di cibo e comunità è innanzitutto perché cibo cui ho portato un paio di indicazioni dell'Organizzazione mondiale del turismo, organizzazione e i indicazioni molto, molto semplici e qui, già qualche anno fa, già prima del Covid dell'Organizzazione mondiale del turismo ci diceva che il 48% dei turisti,
Ha scelto un viaggio perché intenzionato a partecipare a esperienze legate al cibo, ora, il 48%, che dovrebbe essere la metà della platea, questo 48% negli ultimi anni è anche aumentato, è aumentato a causa del del dei di dello sconvolgimento legata al Covid a causa,
A causa di una serie di cause, scusate il gioco di parole che realizziamo tra qualche minuto e.
Intanto, quando ci chiediamo perché cibo, perché parlare di cibo sul territorio?
Pensiamo alla maniera universale e mi viene da dire subito che il cibo in maniera universale e la cosa con la quale entriamo più in contatto, perché qualsiasi luogo visitiamo, qualsiasi attrazione, qualsiasi attività noi andiamo a fare entriamo in contatto col cibo più volte al giorno, quindi teniamolo poco quasi come dato di fatto, la gente va e mangia come stesse mangiando a casa. Ora poi, cosa mangia questo in qualcosa che andiamo ad analizzare meglio e poi, dal punto di vista più squisitamente antropologico, il cibo è veramente l'elemento in grado di metterci in contatto con qualcosa. La il, il, il proverbio, il nostro proverbio italiano dice si finisce sempre a tarallucci e vino se ci pensate anche in un.
Un momento come questo il quand è che poi stringiamo veramente la relazione quando spegniamo il microfono e poi alla fine ci stringiamo le mani, ci continuiamo a raccontare, ci conosciamo meglio questi momenti qui dal vivo e ringrazio anche il Sindaco per aver favorito un momento dal vivo nel mondo della digitalizzazione questo momento qui non sarebbe così efficace se non fatto qui dal vivo se non fossimo venuti qui a Narni stamattina.
E quindi il cibo è veramente questo, ha veramente questo tipo di potere, andiamo avanti nella prossima slide,
Nella prossima slide vi chiedo perché comunità sempre Organizzazione mondiale del turismo dice ancora una volta dice circa la metà di coloro che viaggiano cerca un contatto autentico e sostenibile con i luoghi con luoghi, persone e natura ora.
Anche qui sembra che non ci sia nulla di nuovo, ma di fatto nel turismo che vorremmo è come se dovessimo introdurre qualcosa di nuovo, perché il turismo del futuro ha necessità di focalizzare tanto volto sulle relazioni umane raccontava.
La tua storia prima le relazioni umane sono alla base di qualsiasi tipo di esperienza e.
Perché la differenza di quello che andremo a predisporre per il futuro, e non tanto più arrivare solo alla mente delle persone, ma arrivare al cuore, perché se arriviamo alla mente in qualche modo a qualcuno avrà dei bei ricordi, qualcuno si ricorderà della destinazione si ricorderà delle esperienze fatte ma se arriviamo al cuore quella destinazione non riuscirà mai più.
Da diventerà parte di quelle persone che sono venute qui a fare un pezzo, seppur piccolo, della loro vita. Sappiamo benissimo che la dimensione legata ai viaggi si è un po' anche col digitale. Adesso parliamo un ebbene del digitale digitale ci ha permesso di far sì che il viaggio, questi allungarsi allungarsi dal momento in cui immagino un luogo lo sogno né pregusto chi potrà incontrare, cosa potrei andare a fare poi magari ci penso recupero del budget. Parto decido, faccio delle esperienze, stringo le relazioni, ma lì non è finita, perché quelle relazioni veramente, se arrivano al cuore, continueranno per resistenza, perché tornerò magari a 20.000 chilometri di distanza e penserò a quella alle persone che mi hanno coinvolto intorno ad una delle cose più potenti che il cibo nel nel nel, nel caso specifico del mio racconto stamattina, ma chiaramente immaginate che non è solo il cibo, il cibo è uno degli elementi più potenti in grado di fare questo. Per far sì che questo viaggio prosieguo nel tempo e e quindi poi vorrò tornare oppure porrò mandare delle persone. Non vedo l'ora di mandare delle persone lì per fargli fare la la, la la anche a loro, un'esperienza antropologica.
Slide.
Però, chiaramente, quando facciamo questo tipo di considerazione, è importante chiedersi quale cibo.
Quale cibo, una destinazione deve predisporre per far sì che il modello di ospitalità possa veramente guardare al futuro.
E allora, chiaramente, gli elementi di produzione, trasformazione e consumo sono.
Tutte quelle azioni, quelle fasi che appartengono veramente alla comunità devono appartenere alla comunità, più queste fasi legate al cibo, la produzione nei campi, la trasformazione, mi viene da pensare le ricette, i ricettari della della nonna che sono diventati gioielli della nostra gastronomia sui territori oppure mi viene di pensare alle modalità con le quali quel cibo si consuma, a che ora si consuma quel quel pasto dove si continua, perché l'idea di quel tipo di pasto viene da una tradizione contadina o marinara o piuttosto che Montanara, queste sono gli elementi peculiari e caratterizzanti di una destinazione e quindi tutto questo fa sì che poi non si rischi di.
Omologare il cibo, non si rischi di standardizzare i menu, come accade purtroppo troppe destinazioni. Ecco una destinazione come quella di Narni, una destinazione, diciamo così, che sta con tanta voglia nascendo. In questo momento ha un'opportunità straordinaria l'opportunità di non fare la fine di proprie destinazioni che hanno standardizzato i menu e.
Poi man pericoli che abbiamo assaggiato ieri sera, che gusto anno, laddove vengono qual è il grano utilizzato, chi lo ha coltivato, quali sono gli elementi che fanno sì che quei man Frigoli hanno un sapore diverso dalla omologazione, che tendenzialmente accade nelle destinazioni turistiche, quelle quelle fin troppo affermate il Sindaco prima parlava di patrimonio materiale e immateriale esiste un patrimonio materiale,
Io parlavo di ricette, la ricetta è un patrimonio immateriale, ma la ricetta senza il seme, senza veramente la la, il seme, la la la, la pianta in grado di produrre quel cibo.
Diventa nulla, quindi il patrimonio materiale immateriale devono incontrarsi necessariamente per far sì che una destinazione sia autentica e risponda a quella esigenza di autenticità, che cos'è questa autenticità, che tanto ci chiedono i viaggiatori o i futuri viaggiatori, e allora in questo mi viene di di di,
Introdurre la, la, la, la, la, la, la, la, la, un'altra delle parole clou.
Che è importantissimo, che è fondamentale, di cui è fondamentale parlare quando parliamo di cibo che la parola biodiversità, la biodiversità,
E ciò che veramente può fare la differenza in un nuovo modello di ospitalità, perché la biodiversità e il grado di differenziare ciò che troveremo qui non verrà trovato altrove una prugna, una ciliegia sta già da qui, avrà un gusto diverso di un'altra ciliegie assaggiata altrove e in questo mi permetto di dire che noi possiamo dare una risposta anche a livello planetario, perché purtroppo anche a causa del turismo dico anche a causa del turismo, non solo a causa del turismo il su questo pianeta, negli ultimi cinquant'anni siamo stati in grado di bruciare il 65% della biodiversità, che tecnicamente significa che i nostri nonni potevano mangiare il proprio delle cose, che mangiamo noi oggi. Il doppio errore in termini di quantità, ovviamente in termini di diversità in termini di specie diverse, e questo non è solo un peccato gastronomico. Questo è un problema legato alla vita. È un problema legato al fatto che oggi, la.
Cosiddetta sovranità alimentare, tanto sbandierata sovranità alimentare non è più in mano ai contadini che di fatto erano in grado di decidere che cosa mettere nei nostri piatti man mano troppo in mano a pochissime multinazionali a livello mondiale che decidono che poche manciate di ibridi arrivi nei nostri piatti come si predispone la destinazione turistica in questa direzione a liste destinazione turistica si predisporre. Quando io vengo qui posso trovare qualcosa che peculiare che veramente straordinario in termini di biodiversità, quindi, favorire la biodiversità dal punto di vista turistico significa avere un trampolino di lancio per essere vincenti rispetto al mondo e differenziarsi rispetto alle altre destinazioni.
In questo mi sento di dire che quella che abbiamo come possibilità è una possibilità concreta di coinvolgere i nostri turisti, i nostri turisti sì, possono anzi si devono coinvolgere l'uso, la parola coinvolgimento, perché credo che sia una delle parole più belle del nostro dizionario italiano, coinvolgimento tecnicamente viene dal latino cum in polvere che vuol dire trascinare insieme, ecco questa proprio idea fisica del trascinare qualcuno è quello che noi dovremmo fare quando andiamo a pensare un tipo di destinazione e soprattutto legato al cibo trascinare insieme è un gesto anche abbastanza faticoso, se ci penso in una giornata di così caldo. Oggi.
Secondo solo al pensiero, ma trascinare insieme. È la cosa più bella che noi possiamo fare, perché facendo così, attraverso il coinvolgimento, siamo in grado di riuscire a portare a far raccontare di quel della la gente che verrà a visitare di questo territorio, perché la gente sarà avvenuta e avrà fatto delle azioni. Quindi, dal punto di vista degli obiettivi siamo obiettivi, si dicevo, dobbiamo necessariamente lavorare sulle nostre peculiarità e, da quanto ho capito, questo territorio di peculiarità né a diverse ne ha tante e può fare veramente la differenza dal punto di vista dell'ospitalità. E poi c'è la dimensione del target, perché non possiamo far sì che non conosciamo chi è che vorremmo che venisse a visitare quel territorio, perché se scegliamo di decidere cose che vogliamo far assaggiare a quelle persone, non pensare che quelle persone vengano e alla maniera di molte destinazioni vengono a ad assaggiare parmigiana di melanzane, tutto l'anno, quello è l'esempio più classico, non se ne può più.
Di di di di vedere parmigiana di melanzane a dicembre, ma non è solo quello eh scegliersi il target, significa chi vorremmo veramente che venisse sul nostro territorio, perché se quel quel tipo di target che appartiene a un determinato tipo di cultura avviene, sceglie di venire sul nostro territorio, poi, in qualche modo anche altri sceglieranno di venire sull'onda del successo e del racconto che quel target avrà fatto con il quale la comunità locale è in grado di entrare in simbiosi con quel tipo di target e quindi attivare processi di coinvolgimento, e mi sento di dire di partecipazione e aggiungo, un'altra parola è stata citata prima di innovazione sociale, perché il turismo deve essere fonte di innovazione sociale se il turismo non innova dal punto di vista sociale, le comunità saranno sempre antagoniste degli ospiti che vengono sul territorio e, come abbiamo visto troppo spesso nel corso del della storia recente, poi i turisti, i viaggiatori diventano dei nemici della comunità locale e alla comunità locale non vede l'ora che finisca la stagione per togliersi le toglierseli dalle scatole, e questo non deve accadere. questo non deve accadere perché la comunità deve entrare in simbiosi, mi permetto di aggiungere una cosa, un modello che guarda al futuro e un modello che fa le cose con i viaggiatori e non per i viaggiatori che un cambio e festivo epistemologico importantissimo è questo. Il cibo ci permette di farlo, perché noi il cibo, lo incontriamo a tavola, lo incontriamo, come dicevo prima, quando sciogliamo la formalità. Il cibo non appartiene assolutamente alla formalità, cibo, appartiene al territorio e appartiene all'associo antropologia di un territorio.
Andiamo avanti e vado a concludere dicendo che, di fatto la.
Quello che sono un po', le azioni che noi dovremmo fare e, da una parte, formare e da una parte educare, formare chi formare intanto gli operatori, quelli che già in qualche modo fanno turismo oggi o vanno ospitalità, ma anche quelli che lavoro, soprattutto quelli che la vorranno fare in futuro insieme alla comunità locale, perché altrimenti viene in mente la ristorazione, la ristorazione, che non è null'altro che trasporre quelle ricette che fanno parte della comunità locale in un'attività che è professionale a tutti gli effetti debbano ragionare in simbiosi, altrimenti il rischio che i ricettari si perdano i prodotti si perdano, la biodiversità si estingua e passi, l'idea che quello sono un luogo dove si va e si mangia bene, ma che cosa si mangia? Di fatto, quello può fare la differenza e poi, chiaramente i visitatori, i viaggiatori si aspettano di venire.
In qualche modo sul posto. Equiparare delle cose perché in un modello in cui la biodiversità, il cambiamento climatico cominciano ad essere delle problematiche mondiali e non solo legate ai territori, ma che i viaggiatori possono venire sul territorio e imparare da questo da questo, da questo territorio, pratiche pratiche virtuose che poi si possono mettere in atto veramente a 20 30.000 chilometri di distanza, e la cosa più bella che possa accadere l'ha detto anche due prima.
Eh eh eh eh chiude il cerchio, chiude il cerchio, invertire.
Quella che era l'idea, cioè quella di pensare di non aver mai viaggiato eh, eh eh, però viaggiare tantissimo, perché poi sono i viaggiatori che poi portano anche loro qualcosa sul territorio ed è questa la dimensione del futuro legato al cibo. È legata alla comunità che noi dovremmo perseguire.
Ultima slide e poi vi faccio vedere un piccolo video della di di di di di cosa ho provato a fare sul territorio della Costa d'Amalfi, qui ci sono poche righe, è una una recinzione che qualcuno vi ha scritto recentemente.
Da qui l'ho chiamata al obiettivo highlight, cioè l'obiettivo secondo il quale qualcuno viene e poi iscrive o ti comunica che quello che ha fatto con te è stata l'esperienza più bella del suo viaggio,
Questo obiettivo è un obiettivo che, quando parliamo di cibo, comunità e ospitalità noi dovremmo tenere ben per esempio, cioè pensare che alza di alzare l'asticella e pensare veramente di raggiungere un obiettivo di di questo tipo, non l'ho messa per dire che che che sono bravo l'omessa per dire che mi,
Mi tocca anche il mio cuore quando qualcuno mi dice guarda con te, ho fatto l'esperienza più bella della mia vita, lasciamoli video e lo commento, mentre viene fuori che cosa ha fatto nel corso degli anni, io vengo da questo territorio che è un po' uguale a contra e contrario al al Paese del foggiano uguale e contrario perché è un territorio che,
Vive vive di turismo, anzi purtroppo vive di overtourism. Da diversi anni ho fatto una una, io vengo da una da una famiglia di tradizione contadina o mi ero reso conto che su questo territorio la gente veniva, si parlava di cibo locale, ma il cibo locale non c'era più, eppure questo territorio è nato intorno alla ruralità in territorio che era fatto di contadini, pastori e pescatori che.
In qualche modo hanno dato il là e hanno reso possibile l'ospitalità su quel territorio. Oggi, purtroppo, questo tipo di di attività in via d'estinzione contadini diventano camerieri, i pescatori diventano autisti e questo modello far sì che la biodiversità si stia seguendo. Allora io venivo da quella da quel tipo di tradizione. Mi sono detto perché non coinvolgere la gente attraverso la comunità locale in un modello che parli più ruralità?
Vi confesso che non è, non è semplice, non è stato semplice, perché parlare ad un target di riferimento che veniva la pluralità quando poi ci viene, peraltro, non è stato semplice, però nel corso degli anni ci siamo presi un po' di soddisfazione con una organizzazione culturale che esiste ancora oggi e siamo a metà farmelo. Impresa sociale che lavora sul territorio, che ha lavorato a stretto contatto con i contadini per coinvolgere la gente inattività, che fossero di ve, li abbiamo ribattezzare di Walt q, Kate quindi passeggiata gastronomica, esplorazione del territorio insieme ai contadini, alle massaie, per conoscere quali sono veramente le cose straordinarie legate al cibo di quel territorio e far sì che poi quella highlight si potesse concretizzare nel tarallucci e vino. Nel cuciniamo insieme, mangiavo, insieme, assaggiamo insieme, vediamo le differenze e poi proviamo insieme. Questo highlight non solo voi nei confronti nostri, che siamo operatori turistici, ma approviamole insieme affinché le giornate non siano pesanti come operatori turistici, ma in qualche modo siano gratificanti e rendano l'idea un po' del turismo, comunità e ospitalità del futuro. Grazie,
Allora ringraziamo. Giacomo Miola, è chiaro che, insomma, queste due parole, questo tuo, una vera testimonianza sul fronte enogastronomico, tracciano in qualche modo un percorso, un possibile percorso che si può battere no, perché evidentemente tu hai parlato di mosse pratiche ieri riproducibili, ripeto, secondo me attrattive in gran parte del nostro territorio nazionale. Adesso pensiamo a Narni il link è inevitabile di forse lo sapete meglio di me lo sapete dire meglio di me, ma dico una su tutte. Il Ciliegiolo di Narni è evidentemente, insomma, una di quelle cose su sulle quali si può puntare, ma, ripeto, su questo lascio a voi la possibilità di decidere e di ragionare a questo punto siamo arrivati al momento, diciamo clou, in cui vedremo effettivamente i risultati di questa guida che è stata realizzata. Vedremo qualcosa di più di questo progetto che peraltro mi piace sottolineare, non è nato e non è stato realizzato solamente attraverso analisi a tavolino. Analizzano i dati, ma attraverso l'incontro, attraverso il dialogo con le realtà del territorio. Io credo che questo sia veramente un punto a favore dal quale proprio partire allora sentiamo le parole di AMA Taveri, che founder e ceo di destination makers.
Buongiorno a tutti.
Devo dire che devo dire che è difficile parlare dopo questi interventi.
Non si sente.
Prova.
Identità.
Meglio okay okay, buongiorno a tutti, è un piacere rivedervi, innanzitutto è difficile parlare dopo interventi di perché, appunto a livello nazionale e così motivazionali, e così.
Densi di contenuti che rappresentano, da un lato, il tema della governance e della comunità e, dall'altro, l'importanza di lavorare su un prodotto turistico di qualità. Ringrazio innanzitutto l'Amministrazione comunale, il Sindaco e tutti coloro che ci hanno dato fiducia in questo periodo e la comunità perché, come è stato detto, non è un percorso che viene calato dall'alto, non è una strategia che viene calata dall'alto, ma è un percorso che ha visto interlocuzioni, dialogo, ascolto, tavoli partecipati, momenti di condivisione con tutto il territorio. Quindi, innanzitutto grazie a tutti voi e a tutti coloro che hanno partecipato e a tutti coloro che si impegnano quotidianamente già da tempo prima che noi arrivassimo per lo sviluppo turistico di questo territorio. Ci tengo a dire, appunto, ringraziando l'Amministrazione comunale, chi è intervenuto prima di me e il team che ha lavorato, la squadra che ha lavorato a questo a questo lavoro che.
È rappresentata da Filippo LEA e Paola, in particolare, con cui abbiamo redatto questo documento strategico che questo percorso e.
Può essere considerato un punto di arrivo, ma un punto di partenza, ma sicuramente non abbiamo inventato nulla, nel senso che abbiamo aggiunto a quello che questo territorio, già in termini di potenziale, che già fa, cercando di connettere tutto questo con quello che il mercato ci sta chiedendo e quindi, appunto, ringrazio soprattutto la squadra che ha collaborato a questo lavoro, perché il mio ruolo è stato quello di guidare ed è stato anche proprio.
Iracheni. Zione molto interessante da parte dell'Amministrazione comunale che ha chiesto appunto una collaborazione con un team di risorse locali con cui abbiamo condiviso questo percorso, con cui abbiamo organizzato, con cui hanno organizzato tutti questi tavoli per i momenti di ascolto, con l'intento appunto di avere una guida da un esperto che indica quali sono le esigenze della del mercato, cosa ci stanno chiedendo i viaggiatori, cosa può essere valorizzato, ma dall'altra parte, un documento che poi avete ricevuto oggi, che è stato scritto dal della squadra locale e che.
Ha al suo interno un'analisi del territorio e tutto quello che è appunto il percorso turistico e di sviluppo turistico potrebbe essere quindi, innanzitutto grazie agli ottimi. Presenterò in questa presentazione riassuntiva il succo, diciamo il contenuto del strategico per il lavoro che abbiamo fatto, che è partito appunto da.
Il lavoro che è andato avanti per detta in quest'ultimo anno è un lavoro che ha previsto una preliminare analisi di tutto quello che il territorio è una, la costruzione di quella che si definisce un una SWOT, quindi un uno schema di quelle che sono le minacce e le opportunità e i punti di forza e debolezza della destinazione. Abbiamo costruito, ascoltando il territorio, la vision, gli obiettivi strategici e poi un piano ad azioni che ovviamente avrà bisogno di tempo, avrà bisogno della partecipazione di tutti. Non viene non viene realizzato solo dall'Amministrazione comunale e ci tengo a dirlo, perché.
O per Porto è una carriera nel mondo del marketing territoriale e ho lavorato in Italia e all'estero. Ho anche avuto per porto d'armi Beatrice locale dal questore di comune portando risultati molto molto importanti, con la ferma convinzione che il cambiamento viene ereditato solo te insieme e quindi un ente o una riunione di enti possono dare un'azione, possono dare un input, ma è tutta la comunità che poi porta avanti il lavoro in modalità condivisa, nel senso che quello che noi abbiamo indicato qui può anche essere integrato, può essere, può accogliere delle proposte, può essere rivisto e migliorato grazie al contributo.
Cosa abbiamo fatto dopo l'analisi preliminare del territorio, abbiamo lavorato sulle tendenze del mercato indipendente del 2024. Qualcosa oggi ci sta chiedendo il mondo del turismo, cosa con fatica, i territori riescono ad intercettare noi smettere di lavorare per il lavoro e ho lavorato in territori in Italia e all'estero e ovviamente tutte le comunità locali sono convinta del grande potenziale del territorio, ma non riescono a raggiungere il viaggiatore. Il target si parlava prima di target. Quindi, innanzitutto chi vogliamo attrarre e cosa ci sta chiedendo questo viaggiatore? Siamo sicuri che ci stia chiedendo ancora quello di cui noi siamo convinti oggi a un mondo che si sta evolvendo e noi dobbiamo essere in grado di intercettare queste tendenze. Ve li abbiamo anelito del mercato e in particolare le tendenze legate alla sostenibilità ambientale. C'è una domanda in grande crescita legata alla ricerca di prodotti ed esperienze sostenibili, che quindi abbiano rispetto della natura del territorio, per non cadere in quello che è stato definito o per turismo. Noi non vogliamo, portare una quantità enorme di persone nel territorio, in modo che possano distruggere il territorio e non lasciare niente. Noi intendiamo portare un turismo di qualità, un turismo che possa fare bene al territorio. Un turismo è interessato alla cultura, alla creatività. Che.
Però, secondo le tendenze di cui vi parlavo, vi sto parlando anche una grande attenzione per la creatività per il mondo dell'innovazione in versione digitale, quindi partendo dal potenziale e della tradizione del territorio, ed è importante comprendere cosa sta accadendo nel mondo. Quindi le destinazioni che tanto lavorando proprio sull'innovazione digitale, sulle nuove tecnologie per visitare il patrimonio di cui abbiamo fatto un'analisi di tutte quelle che sono le tendenze del mercato e abbiamo riflettuto la visione strategica che ci portasse a costruire un percorso, un percorso di turismo sostenibile con di detti obiettivi strategici, che potesse appunto.
Rappresentare un turismo di qualità. Un turismo sostenibile è un turismo che possa essere, come ci anticipava anche Gianfilippo, poc'anzi un buon motivo per restare in questo territorio un'altra tendenza può molto importante, non più emergente. Ormai è legata a persone che non visita ad un territorio mordi e fuggi per una permanenza media molto breve, ma ci sono persone che viaggiano e lavorano contestualmente. Questo bacino di persone è rappresentato da 35 milioni di persone al mondo, con una capacità di spesa medio-alta che possono risiedere nei territori temporaneamente e quindi un target molto interessante su cui diverse destinazioni internazionali stanno lavorando e che uno dei dei target a cui noi ci siamo riferiti durante il nostro, il nostro lavoro, quindi, sicuramente non turista, mordi e fuggi non permanenza breve, ma persone che possano scegliere il territorio, risiedere anche temporaneamente, nel territorio e sicuramente motivazioni per restare in questo territorio. Quindi l'offerta a lavorare sull'offerta, implementare l'offerta, migliorare l'informazione, sicuramente importante perché per scegliere un territorio doveva essere a conoscenza di quello che il territorio offre per scegliere quello che il territorio offre, deve essere in linea con quello che mi aspetto. Da una destinazione ci sono milioni di destinazione al mondo, non stiamo competendo col vicino di casa, stiamo competendo con tantissime destinazioni che probabilmente avranno delle strategie, avranno fondi importanti per il marketing. Quindi, puntare sul differenziarci è importante, tenendo presente che il turismo che vogliamo è un turismo che fa bene al territorio, quindi non una quantità eccessiva, che non è che rappresenta un carico antropico che stiamo vedendo in tanti territori, distrugge i territori, va a prendere Camera passaporto senza portare un valore aggiunto, ma lavorare insieme per costruire un'offerta che possa portare persone realmente interessa dal territorio. Attendere nel territorio ad aumentare la spesa media nel territorio, aumentare la permanenza media nel territorio. Questo è un turismo che fa bene al territorio e, seppur.
Più vicino al microfono e seppur questo non fa propriamente parte di una strategia di promozione territoriale. Noi abbiamo lavorato prendendo spunto da strategie di destinazione internazionale che puntano al turista, quindi promozione verso il turista, come attrarre nuove persone, ma si rivolgono anche alla comunità per quello che dicevo prima, Gianfilippo, non è un una distinzione, ormai non distinguono più tra il turista e la comunità locale. Il turismo sta cambiando e le comunità locali stanno cambiando. Un territorio può essere anche attrattivo per persone che risiedono nel territorio per un periodo che si amalgamano con il turista e quindi tutto questo può essere considerato quello che è da alcune strategie di destinazione internazionale. È il tuo di agriturismo, che fa bene al territorio conduttori. Abbiamo quindi lavorato con tante persone che abbiamo incontrato e raccogliendo payback con i tavoli partecipati a definire una o più motivazioni per scegliere questo territorio, quindi il Wi quello che viene definito il motivo, appunto la motivazione per venire a Narni piuttosto che in tanti altri posti, ovviamente ce ne sono tantissime quindi fare sintesi. Non è stato semplice opporre un territorio dal grande potenziale con un'offerta turistica già molto attiva. Noi abbiamo provato a fare una sintesi in linea con il mercato, quindi il nostro lavoro di marketing è stato quello di creare uno strato tra il territorio e potenziare l'offerta. È quello che il mercato ci sta chiedendo le tendenze. L'innovazione è quello che ci può far differenziare. Tenth, consapevoli del fatto che non possiamo competere in termini di investimenti di fondi importanti nella promozione, perché un altro tema da affrontare è quello della disponibilità delle risorse economiche da investire nella promozione territoriale. Noi non possiamo in Italia, purtroppo competere porta fede all'estero che hanno a disposizione budget infinitamente più importanti dei nostri, quindi come fare per essere presenti sul mercato per differenziarci e competere con tutti gli altri o anche col territorio in Italia che hanno più fortuna dei territori con un budget inferiore? Puntare sulla creatività, puntare su un fattore di uno o più fattori differenziati, quindi i motivi per cui si parli di questo territorio, motivi che portino i nostri prodotti. Il nostro progetto ad essere candidabile a bandi europei che ci stanno chiedendo di essere competitivi, non vogliono più i soliti progetti, ci chiedono di essere creativi innovativi, di puntare sul digitale, puntare sulla sostenibilità ambientale, puntare su qualcosa che sia diverso, quindi il nostro.
Compito nostro inteso come destinazione è quello di lavorare tutti i fattori differenziati che, anche se sono difficili da percepire nell'immediato, ci portano ad essere, diciamo, a poter essere scelti da un turista che non conosce questo territorio e ci portano anche a poter fare dei progetti che possiamo candidare.
Per ottenere opportunità di finanziamento che contribuiscano a differenziare questa declinazione per entrare nello specifico, abbiamo lavorato inizialmente quelli che si definiscono pilastri della strategia di marketing e promozione territoriale. Cosa sono? I pilastri sono dei fattori differenziante dei punti di Porta dei focus su cui ci concentriamo per andare a definire gli obiettivi strategici. Ovviamente, in estrema sintesi, non c'è tutto quello che è la destinazione rappresenta, ma sono quei fattori differenziante che daranno vita a quello che vi racconterò. Dopo. Quindi gli obiettivi strategici e quindi a tutto quello che è la destinazione, può implementare dal punto di vista dell'offerta turistica, quindi ci sarà poi l'enogastronomia, ci sarà la comunità, ci sarà la governance, ci sarà il wedding. Ci sono tutta una serie di obiettivi che poi vi andrò a descrivere, che partono però da tre pilastri strategici. Quindi, il primo è legato al potere dell'acqua, l'acqua per tutti, per questo territorio, a partire da da più tenera delle sorgenti della modifica del borgo di Stifone, ma anche l'acqua care che può rappresentare in termini di offerta naturalistica delle esperienze immersive per il benessere psicofisico delle persone. Parlo di natura, parlo di inversione. Infermieri equo in prossimità dell'acqua c'è, ci sono studi, ovviamente non.
Non sono esperta di questi temi, ma ci sono studi che definiscono l'importanza della vicinanza all'acqua per il benessere psicologico della persona e questo è un tema sempre più ricercato nella anche nelle prenotazioni di escursioni. Attività in natura, quindi questo può essere poi concretizzato in esperienze molto semplice, tradizionali, i tratti di natura, inversione e attività lungo i corsi d'acqua e anche pacchetti turistici che possono essere venduti anche dei corti molto importanti, invitando degli esperti del settore e quindi si concretizza in qualcosa di molto semplice attuabile nell'immediato, fino a pacchetti più importanti da prendere insieme a tour operator che possono essere invitati durante educational.
Il Sharma medievale, quindi il focus sulla tradizione e sulla bellezza e sulla storia del borgo dal punto di vista medievale, anche in considerazione del gli eventi ed esperienze importanti, come la corsa all'anello Narni sotterranea e il fatto che questa destinazione abbia ispirato, diciamo, le cronache di Narnia possono sicuramente essere ripresi in diversi momenti del percorso strategico e dell'implementazione della strategia. Parlo di esperienze per bambini, per famiglie e bambini. Parlo di marketing territoriale,
In momenti in cui, ad esempio, verranno lanciate le cronache vengano lanciate. Leggo le cronache di Narnia sulla stampa internazionale, come è stato fatto, ma tutti avrete visto di recente è stato lanciato il.
È il film di animazione della Pixar Inside Out che attua, avendo un successo di botteghino enorme, è stata fatta contestualmente una campagna di marketing territoriale, curano quindi è stato un tesoro. State punite questa questa produzione e, dal punto di vista mediatico, enorme di una visibilità enorme a una un poco tutto il marketing territoriale specifico per una destinazione italiana. Questa è solo una delle operazioni che si possono fare in collaborazione con importanti marchi, aziende, brand ovviamente del turismo, ma possono essere riempiti, possono essere dei brand che possono enfatizzare alcuni aspetti della destinazione e quindi questo pilastro strategico è stato immaginato per valorizzare l'esistente, mettere a sistema preesistente, con la possibilità di aggiungere esperienze per target specifici, appunto famiglie, bambini, e abbiamo parlato anche in alcune chiacchierate proprio con è ancora alcuni operatori, quindi, far sì che gli eventi principali possono dare vita anche delle esperienze da libere nell'arco dell'anno, per far sì che la destinazione sia esitata non solo nel momento dell'evento, ma anche attraverso la possibilità di venire per il weekend venire delle giornate specifiche e tutto questo ve lo dirò nelle nelle proprie. Mi dilungo qui, ma ve lo dirò negli obiettivi strategici messo a sistema in un sito web continuamente.
Che deriva dalla continua mappatura del territorio per costruire delle offerte, delle esperienze e delle attività delle escursioni, degli eventi che facciano sì che una persona possa organizzarsi per tempo per scegliere questo territorio. Quindi tutto questo fa parte di una riflessione, poi anche su come arriviamo al turista. Non possiamo pensare che priorità vada in un gruppo Facebook locale. Dobbiamo mettere a sistema tutto fare noi un saldo, come come operatori e come.
Ente aggregatore che si impegna a dare informazione continua, comprensibile e con una grafica allineata al turista. E questo partendo da un racconto nuovo, più in linea con quello che ci sta chiedendo alla domanda del turismo su pilastri strategici appunto in questo dato legati all'acqua cioè medievale e a quella che abbiamo chiamato archeologia industriale. Pensando alla valorizzazione e rigenerazione urbana del patrimonio industriale del porto industriale e a tutto quello che sta accadendo e tantissime mete nazionali e internazionali sulla costruzione di nuovi attrattori turistico-culturali, culturali e creativi, a partire dal patrimonio di smetto, ci sono anche delle rotte europee sul patrimonio industriale. Ci sono.
Studi che dimostrano che c'è una crescente attenzione per questi temi, da abbinare ovviamente a quello che il territorio offre in termini petizione, cultura e natura. Quindi lo abbiamo cercato di dell'ente lineare in questi pilastri strategici quello che può essere un'offerta completa da declinare in vari obiettivi strategici in sotto obiettivi che vanno a toccare poi, ovviamente il turismo enogastronomico wedding, le buste di natura, eccetera eccetera in modo da avere tre temi cardine poi sviluppare,
Audio sentite meglio se mi avvicino, considero okay che proprio l'ordine.
Ci preoccupa.
Okay prova okay.
È un po' la voce 4 okay per poi arrivare alla definizione della mission quindi, nel lavoro, appunto, di costruzione di un percorso strategico di destinazione. Dall'analisi alla World ai pilastri della strategia si arriva alla visione strategica di un territorio. La vision deve, non deve essere concreta, deve essere ispirazionale. Quindi la vision deve ispirare, motivare, arrivare al cuore delle persone attraverso un racconto che possa definire una destinazione in termini di di storia, di narrazione di racconto. Non è la parte concreta che invece troviamo nella seconda parte del documento che adesso vi andrò a presentare, e quindi nel cuore verde dell'Italia esiste una porta di accesso verso un luogo in cui è possibile rivivere una storia a misura di persona, dove il tempo si fonde tra creatività in natura. In questo luogo il potere delle acque si intreccia con l'ingegno umano, plasmando il futuro di Narni, fonte di ispirazione e innovazione. Abbiamo cercato di creare una narrazione, uno storytelling, si dice storytelling tra quello che abbiamo conosciuto scoperto ascoltato da tutti voi. Il fatto che Narni abbia ispirato ispirato persone che hanno sviluppato imprese ispirato persone che hanno scritto e ispirato che fosse ispirato il turista a venire in questo territorio, e quindi, infatti, abbiamo immaginato con la squadra con cui abbiamo lavorato una sezione dedicata alle storie delle persone, quindi al patrimonio umano immersivo a quello che questo territorio può rappresentare non solo in termini di offerta turistica, pacchetto, cose che puoi trovare anche altrove, ma al valore delle storie. Quindi dare protagonismo alle persone, anche nel racconto sul sito web e nel racconto che andremo a fare dello sviluppo dei materiali che vi andrò a ad a delineare. Quindi questa è l'Adige nella visione strategica che si va poi a declinare in quelli che impediscono obiettivi strategici, quelli come realizziamo la visione e i pilastri che sono e che hanno ovviamente un obiettivo più ispirazionale attraverso degli obiettivi strategici che definiscono un percorso e poi danno vita a un piano di azioni su cui il team locale ha lavorato in termini di cosa ci aspettiamo dopo, quindi abbiamo una visione, abbiamo dei pilastri, abbiamo posizionamento, abbiamo degli obiettivi, cosa facciamo dopo subito dopo, per partire e riprendere il lavoro di collaborazione con il territorio e implementare quindi la nostra strategia? Quindi siamo partiti dal primo obiettivo strategico che è legato al posizionamento in termini di brand del territorio e a come condividiamo questo posizionamento affinché tutti siano portatori e ambasciatori di questo brand territoriale. Quando parlo di brand territoriale, non parlo di LOGO, parlo di una visione di destinazione condivisa. È molto raro trovare questa cosa in Italia. Sono molto più bravi di noi all'estero dove quando si arriva in un territorio, tu sai subito che il colore del brand di destinazione questo le mappe sono fatte in un certo modo le app sono tutte scaricabili perché ci sono informazioni molto precise,
Sulle piattaforme all'esterno. C'è una visione condivisa di un brand di destinazione che comunica la stessa cosa. Tutti gli operatori insieme comunicano alla stessa cosa banalmente attraverso dei gadget attraverso le tovagliette nei ristoranti attraverso delle azioni più o meno semplici da realizzare, tutti i Comuni che hanno la stessa cosa molto difficile nel nostro Paese, in cui spesso ci sono pezzi di, diciamo, turismo realizzati in vari modi. Quindi c'è chi sviluppa il tuo brand, cioè chi sviluppa la sua strategia, eccetera, eccetera. Quindi, in questo primo obiettivo noi lavoriamo sulla condivisione della visione strategica e sul PAR si che tutti siano allineati per condividere nuove offerte turistiche, una calendarizzazione condivisa, un brand condiviso dal territorio, quindi la disponibilità da parte degli operatori di lavorare insieme agli enti per comunicare nello stesso modo il territorio, e qui portiamo alcuni esempi, appunto di come questo si può realizzare e lo abbiamo fatto in tutto il documento strategico. Ci abbiamo tenuto a portare degli esempi di buone pratiche internazionali che su questo hanno lavorato. Molto bene in questa slide, ad esempio, comunichiamo, diciamo, condividiamo due esempi internazionali di grande successo che sono le Isole Faroe e la British Columbia, che hanno lavorato sui canali come sito web, i materiali di comunicazione su un una narrazione condivisa della destinazione. Cosa significa? Questo significa anche avere delle immagini che siano in linea con la visione strategica, immagini di qualità, immagini troppo. In un certo modo, tutto quello che noi comunichiamo all'esterno da singolo operatore, da ente, andando in Fiera da campagne di promozione, comunica alla destinazione. Se siamo scoordinati, se non c'è una visione condivisa, è possibile che ci sia un gruppo di persone che comunica che siamo la destinazione che lavora su un tema e un gruppo di operatori che comunica altro, questo non va bene, perché nel momento in cui, come dicevo prima, non abbiamo tantissime risorse da investire nella promozione classica territoriale, è molto importante che tutti insieme si vada nella stessa direzione e insieme, appunto, aggregando l'attività di ogni singolo operatore, si può fare, è creare una cassa di risonanza molto importante, però è importantissimo essere allineati, abbiamo definito come indicato prima.
Un tutta una sezione dedicata ai target. Quindi, chi vogliamo attrarre, chi vogliamo portare in questo territorio non mi dilungo sulle caratteristiche di ciascun target, però abbiamo immaginato.
Lo slow travel e il turista interessato al turismo naturalistico, la persona interessata al ad arte, cultura e creatività. Abbiamo immaginato anche di dedicare una sezione specifica al turismo enogastronomico, come anche al al agli eventi al mais al wedding, quindi immaginando di potenziare la destinazione dal punto di vista non dei grandi eventi ma dei piccoli eventi tradizionali esperienziali che possono portare flussi anche in momenti di bassa stagione, valorizzando il patrimonio culturale esistente, quindi sulla base di quello che il territorio offre di quello che il mercato ci sta chiedendo. Abbiamo fatto questo passaggio che si chiama definizione del target,
La nella definizione del target. Si va poi a individuare cosa queste persone nello specifico richiedono, cosa stanno cercando, come cercano questo, come cercano le destinazioni e nelle strategie di destinazione si va a definire, come accadde nel mondo dell'impresa, quello che viene viene definito il buyer, persona la persona che potrebbe scegliere questo territorio come prenota una vacanza sui quali mezzi si informa dove noi come destinazione, dobbiamo andare a intervenire per intercettare questa persona. Quindi, sulla base del target, io so che vi sta dando dei termini che sono un po' troppo. Non sono di immediata comprensione, sono questo è un metodo che su cui noi lavoriamo appunto il mondo della del marketing territoriale, che ha un percorso delle terminologie. Io ci tengo molto a dire che dovrebbe essere che è un metodo.
Anche se vogliamo anche scientifico che fa sì che il turismo non sia un tema di cui tutti possono parlare con approssimazione, ma che sia scientificamente costruito su quello che farebbe un'azienda, un'azienda, poi il percorso che io vi sto definendo, perché un'azienda ha l'obiettivo di catturare e ovviamente fare in Cumming in termini di fatturato. Io credo molto, venendo da un percorso personale di impresa, che la destinazione debba essere trattata come un territorio che ha al suo interno tante imprese, tanti operatori e quindi il processo scientifico che ci accompagna nel definire una strategia di destinazione deve essere altrettanto scientifico e deve prevedere una professionalità anche nell'individuare l'interlocutore a cui noi ci stiamo rivolgendo. Quindi questo è molto importante e so che non si fa spesso, purtroppo ancora nel nostro Paese, all'estero questo questa è la Bibbia, quindi c'è vision obiettivi strategici pilastri a chi ci stiamo rivolgendo? Non possiamo fare promozione a tutti che tante volte vedo campagne di promozione per tutti, no, noi non non possiamo fare promozione a tutti, abbiamo bisogno di individuare esattamente il tipo di turista che potrebbe venire in questo territorio. Non tutti possono venire in questo territorio, perché probabilmente abbiamo un tipo di accoglienza fatta in un certo modo possiamo sicuramente migliorare da tanti punti di vista. Abbiamo aperta naturalistica, quindi probabilmente non ci rivolgiamo al turista del lusso, quindi ci sono no determinati,
Un target, appunto tipologie di persone che possono venire e altri su cui noi possiamo puntare paper, intercettarli. Dobbiamo sapere come perché io posso dire ok vado in Fiera okay mantiene a chi c'è, siete sicuri, siamo sicuri, cantiere aiuterà, possiamo trovare il nostro target, no, magari spendendo meno andando facendo una promozione on line, possiamo intercettare il nostro target. Quindi questo è molto importante. Ci sono studi di marketing territoriale e in generale, di marketing che lavorano su questo perché, appunto, nel momento in cui si devono investire delle risorse pubbliche o risorse economiche in generale, è molto importante dare anche conto di come l'estrema, investendo e su cosa stiamo buttando, quindi target. Abbiamo definito chi potrebbe venire chi vogliamo puntare e questo è uno schema di cosa fa la persona tipo che potremmo intercettare per capire, appunto, come arrivarci e poi abbiamo preso come spunto la strategie di destinazione di Vienna che si interroga,
Non solo sul marketing territoriale verso l'esterno, ma anche su come rendere, come dicevamo prima, il turismo condiviso da tutti. Quindi ci sono delle caratteristiche che noi abbiamo dato al nostro lavoro, che fanno sì che la nostra strategia abbia anche dei momenti di formazione, condivisione con il territorio, valorizzazione, condivisione di stimoli e input per migliorare l'accoglienza, puntare sulla sostenibilità ambientale, sulla raccolta differenziata, come comunicare questo il turista, quindi una connessione tra quello che di positivo il nostro territorio sta facendo, che può essere comunicato anche al turista, che può portare a recensioni positive e può portare anche un incremento di prenotazioni nel momento in cui una destinazione punta su dei fattori differenziati che sono legati, in particolare, ad esempio, al turismo sostenibile.
Andiamo al al al secondo obiettivo, che è quello legato all'offerta territoriale, quindi valorizzare l'offerta esistente fate già moltissimo, lo fate molto bene e aggiungere altre nuove offerte, mettendo in sistema tutte queste offerte per rendere riconoscibile la destinazione agli occhi del turista prenotabile prenotabile per tempo prenotabile senza intoppi prenotabile in modo che non sia difficile prenotare perché non non cerco non so dove trovare le informazioni e quindi lavorare non solo sugli ecopoint in loco ma ha avuto una presenza on line che ci permette di essere presenti nel mercato del laddove le persone stanno cercando informazioni sulle destinazioni.
Questo parte anche da formazione, soprattutto dalla formazione. Quindi abbiamo dedicato un focus specifico a percorsi di formazione e valorizzazione delle competenze degli operatori locali. In questo è fondamentale e non è solo turismo e anche rivolto alle aziende collegate al settore turistico, quindi al mondo della ristorazione, al mondo dei servizi, al mondo dei trasporti pubblici. C'è tutto un mondo che è collegato al turismo, che non è solo l'accoglienza, ricettività, è un mondo di persone che contribuiscono a un'esperienza positiva o anche molto negativa, della destinazione. Parlo della Libia, della della mia città, qui sono stata in passato assessore. È stato molto difficile mettere a sistema tutto perché se da un lato da parte della comunità locali si aspettano che in poco tempo tutto si è risolto, è molto difficile. Ci sono diversi settori che collaborano, non collaborano, sono più attenti, sono meno attenti, ma banalmente, un'esperienza di articoli, una destinazione con un trasporto locale e di un certo tipo o una un'azienda di ristorazione di un certo tipo, come diceva prima anche Giacomo comunica la destinazione della formazione è importante anche per capire quali piccoli fattore differenziante possono contribuire ad un'esperienza positiva banalmente ridurre l'utilizzo della plastica e comunicarlo, avere un'attenzione particolare nella struttura ricettiva sul risparmio energetico, sul risparmio dell'acqua,
Ci sono destinazioni che oggi stanno definendo dei criteri legati alla sostenibilità per comunicare meglio al turista e attrarre persone di quel tipo. Quelle persone sono persone più attente al territorio e che probabilmente da dati spendono di più nella destinazione. Non sono le persone mordi e fuggi che vengono visitano e vanno via, sono persone che vogliono restare, però cercano anche un servizio di un certo tipo e quindi formazione per diverse categorie di operatori, ad esempio, anche l'accoglienza.
L'accoglienza delle strutture ricettive che tipo di accoglienza noi offriamo al visitatore anche questo è molto importante, poi lo descrivo meglio nelle slide successive, comunque un focus importante.
Attività formativa che può essere erogata non solo dall'ente può essere erogato ad associazioni di categoria, può essere erogata partecipando a dei bandi, ci sono dibattiti sulla formazione, quindi l'importanza a questioni politiche che abbiamo dato e di avviare dei tavoli partecipati per corsi di formazione che possono dare seguito alla a una offerta turistica di qualità,
Valorizzazione dell'offerta esistente. Come dicevo prima, voi già fate tanto e lo fate molto bene. Ci sono esperienze di successo che sono già collegate ai pilastri di cui vi ho parlato. Quindi andare a potenziare queste offerte turistiche, legandole però banalizzo nel sito web, legandole però a un racconto dei pilastri strategici, quindi non semplicemente Narni ad offrire A B C D E ma in una revisione della comunicazione e del sito web e io faccio sempre l'esempio del sito web si può pensare a una narrazione di Narni che si differenzia per dei punti di forza e in particolare all'interno del quale noi possiamo già andare a inserire queste offerte, potenziandole, magari aggiungendo dei tempi e delle esperienze che possono essere vissute nell'arco dell'anno, come nel caso di un evento in particolare e,
E cercando di potenziare tutto questo, andando anche ad aggiungere nuove offerte turistiche, nuove soluzioni, nuove attività, nuovi eventi, nuovi eventi enogastronomici, nuove esperienze, però, facendo sì che tutto questo sia prenotabile anche on line. Quindi, appunto, che ci sia un titolo contenitore in cui è tutto presente in modo chiaro e in modo immediatamente prenotabile dal turista e in questa sezione si possono mettere a punto attività già esistenti con le informazioni più dettagliate. Lingua italiana, inglese e poi eventualmente anche in altre lingue e andare però a creare oppure a mappare e a mettere a sistema tutta una serie di esperienze che possono contribuire a far scegliere Narni perché è una una destinazione ricca di cose da fare anche in periodi di bassa stagione. Quindi questo è sicuramente molto importante per andare a costruire tutta una serie di offerte che ci sono delle slide che descrivono questo che possono andare a confermare, ad esempio, l'importanza del pilastro, uno Water Power, esperienze rigenerative, esperienze di mine connesse, yoga e acqua, io non vi sto raccontando, cose strane che non esistono. Queste sono esperienze, pacchetti che vengono venduti da tour operator internazionali e dei costi importanti a cui spesso i nostri territori non riescono ad accedere. Però in una delle slide successive dimostra anche come si potrebbero organizzare educational tour per tour operator specifici di queste categorie che possono scoprire questo territorio e non sono tour operator di massa. Sono tour operator alla ricerca di un'esperienza di nicchia immersive satura per cui questo territorio può fare la differenza in questa Regione ci sono anche delle strutture ricettive che hanno puntato molto su questo tipo di turismo, puntando su quelli che appunto rigenerativo sulle esperienze di benessere, sul trekking in natura, però raccontato in un modo diverso. Io non sto dicendo che dovete stravolgere quello che fate, ma nel narrare quello che cade.
Cercare di tenere presente che il turista, se deve scegliere tra una destinazione e tante altre destinazioni, probabilmente potrà essere più colpito da una destinazione che ha una narrazione di marketing più particolari e quindi, appunto questa esperienza e quindi far vedere che ci sono esperienze legate a questo a questa tipologia di attività,
Sia in termini appunto di acqua di turismo rigenerativo, natura well being che, anche in termini di share medievale, quindi andare a potenziare location esistenti, creare dell'experience per bambini sono molto gettonate alle famiglie cercano attività.
È di gioco, gaming, attività che possano portare le famiglie a vivere un'esperienza con i propri bambini in una destinazione, ci sono i tempi che abbiamo portato qui di eventi dedicati a queste accuse, target specifico, appunto, famiglie con bambini, e questi potrebbero essere spalmati nell'arco dell'anno per anno magari dei debiti particolari delle esperienze particolari. Quindi tutta una serie di attività e nuove offerte anche legate alla rigenerazione del patrimonio industriale,
Questo può essere visto come un obiettivo più a lungo termine, però ci sono esempi. Faccio l'esempio dell'officina tabacchi di Firenze, in cui un patrimonio industriale in fase di ristrutturazione è diventato un contenitore culturale e creativo che nel mentre quindi, prima che venisse ristrutturato, perché sappiamo benissimo che le ristrutturazioni hanno bisogno di fondi importanti e di tempi molto lunghi, ma nella nell'arco del periodo di valorizzazione del bene, questo contenitore è diventato un sito per eventi, attività già in parte qualcosa qui viene fatto però potenziare tutto questo può essere molto interessante per una fascia di turisti internazionali che sono molto alla ricerca di questo tipo di esperienze immersive, che possono prevedere installazioni artistiche, anche digitali, e su questo ci sono fondi europei molto importanti per destinazione, appunto che hanno quel fattore differenziante, e quindi qui abbiamo costruito appunto una sezione della presentazione dedicata alla valorizzazione dell'offerta esistente. Quindi trasformare l'esistente in esperienze, pacchetti attività prenotabili anche on line e, dall'altra parte, costruire nuove esperienze anche attraverso la coprogettazione con gli operatori, quindi costruire dei tavoli di lavoro, come viene fatto, ad esempio nel Paganella o in Val di Sole, in cui gli operatori si incontrano periodicamente per costruire nuove esperienze turistiche da mettere in catalogo. Quindi, tutto quello che viene fatto a un obiettivo molto pratico e concreto, che è legato poi al posizionamento, è la costruzione di nuova offerta turistica.
Per scendere poi, appunto, come si diceva prima nel mondo del del food, quindi turismo enogastronomico nel mondo del Wine, quindi andare a lavorare sulla messa in rete di cantine di operatori che già si occupano di questo e quindi fornire un supporto di costruzione dell'esperienza turistica che possa aggiungere, partendo da quello che è stato già fatto in un territorio che possa aggiungere nuovi itinerari nuove offerte turistiche, nuovi trekking naturalistici che prevedono anche una componente legata al turismo enogastronomico quindi puntare sul turismo enogastronomico e sul turismo.
Tuenno turismo però sempre legandoci ai pilastri strategici e quindi appunto alla particolarità di questo territorio, quindi non la classica soluzione in natura non e classico trekking enogastronomico ma, come diceva prima Giacomo cercare quella particolarità che possa distinguere queste destinazione, costruendo però tutta una serie di offerte concrete prenotabili come solitamente, si fa.
Nelle destinazioni turistiche e abbiamo dedicato anche un focus specifico al wedding e ai piccoli eventi. Quindi, appunto, come vi dicevo prima, non grandi eventi che possono distruggere la destinazione, ma piccoli eventi team building aziendali. Mai le grandi aziende stanno cercando territori come questo e anche alle per le agenzie di wedding stanno cercando location particolari di nicchia non in destinazioni principali, per organizzare appunto, mais congressi, piccole piccoli ritrovi team building sono hanno dei budget importanti, quindi sono potenzialmente molto interessanti per il territorio e anche le agenzie di wedding stanno puntando su queste mete di nicchia e quindi, appunto in questo luogo avevamo immaginato anche l'organizzazione di educational tour per agenzie che si occupano di wedding, agenzie che si occupano di questo tipo di attività per fare venire tour operator e giornalisti in settori specifici per conoscere il territorio e avere un'idea, appunto, di quello che il territorio sta offrendo.
Lavorare anche sul turismo in natura. Quindi il primo pilastro turismo naturalistico, trekking e tutto quello che è legato al turismo in natura significa anche per i problemi AIR quindi permettere la possibilità di avere dei luoghi per trattare nel territorio quindi turismo camperisti. Però una serie di persone che hanno bisogno possono avere bisogno di un servizio di base.
Oppure di un servizio più completo, quindi diurna, un'area sosta con determinate tipologie di servizi. Questo dipende ovviamente da tutta una serie di fattori, però sicuramente il turista impenetrabile interessato a scoprire la natura di questo territorio può e deve essere un target di di riferimento. Abbiamo lavorato anche su quello che il territorio ha già fatto e che ha prodotto negli anni, quindi, ad esempio, i liquidi di genere. Abbiamo immaginato che, in considerazione del fatto che il turismo al femminile, secondo i dati indicati in questa slide, sta crescendo, quindi c'è un'attenzione crescente sul pericolo al femminile. Abbiamo immaginato anche che si possano creare delle esperienze turistiche partendo dalle guide di genere, quindi calendarizzare dei momenti che possono essere, appunto, come vi dicevo prima,
Motivo per visitarlo destinazione in un determinato periodo e questo partendo, come dicevo prima, da quello che è il territorio già ha fatto e già fa, trasformandolo in qualcosa che possa essere percepito prenotato dal turista in è cadenzato in un calendario di attività nell'arco dell'anno, quindi abbiamo tenuto anche questo in considerazione, appunto, di dati legati al turismo al femminile, che potrebbe essere interessato appunto al al territorio.
Per fare tutto questo.
Occorre sicuramente mappare quello che c'è, quindi fare una mappatura di tutto quello che è il territorio già e lavorare con gli operatori per costruire assieme nuove offerte, un database, noi l'abbiamo chiamato qui, fai il database banalmente, immaginiamo un file Excel con tutto quello che il territorio offre con gli orari aggiornati, con un aggiornamento costante anche delle piattaforme Google. Noi a volte non pensiamo a come siamo visibili su piattaforme terze, ad esempio, Google è una piattaforma che può essere gestita dalla destinazione, quindi banalmente aggiornare un orario che possa permettere al turista di non avere un'esperienza negativa è una cosa importante perché tante volte Google pane aggiornato e quindi una persona arriva.
In una trattore in un ristorante non ci sono i mezzi pubblici ben mappati, quindi questo è un lavoro che si può fare con Google. Pochi lo sanno. Google ha un'unità dedicata di Google Maps, con cui si può interagire per migliorare la promozione di un territorio verso l'esterno a costo zero. Quindi questo è molto importante. Il lato nostro, avere un database in cui ci sia tutto in cui ci sia un unico contenitore per gli Infopoint, un unico contenitore per tutte esperienze turistiche e, dall'altra parte, un aggiornamento costante delle piattaforme interne, sito web sicuramente di destinazione e piattaforme esterne, oltre a un potenziamento degli infopoint, com'è stato fatto anche in altre destinazioni, in modo che non ci sia solo un unico infopoint, ma che gli operatori e le persone possono diventare degli infopoint diffusi, molto interessante, l'esempio di Sciacca del museo, il punto dei cinque sensi che ha vinto diversi premi internazionali per aver messo in rete operatori creato una cooperativa di comunità in cui ciascun operatore, anche esercenti, i ristoratori sono diventati degli infopoint umani per virgolette sono diventati persone che possono guidare il turista, anche i luoghi più marginali della destinazione in cui ovviamente è impossibile aprire tanti Infopoint. Quindi c'è da un lato il l'infopoint fisico, dall'altro l'infopoint virtuale che il sito web, che deve essere fatto molto bene dall'altra parte, ancora come noi compariamo, ci presentiamo sulle piattaforme terze, Google, Booking, TripAdvisor, eccetera, eccetera sono da monitorare perché sono biglietti da visita e ci presentiamo in quel modo a milioni di persone dall'altra parte. Possiamo far sì che, come nel caso di Sciacca tutto il territorio o chi vorrà partecipare a questo percorso possa diventare un un infopoint diffuso e anche posizionare nella città quelli che si chiamano più a code, quindi permettere che anche nei luoghi in cui non c'è un infopoint e non c'è una persona che ti può dare informazioni ci sia un più Arcodia che ti rimasta sempre all'unico contenitore che è il sito web Narni, borgo medievale, quindi avere delle linee guida sul decoro.
Da parte diciamo lanciata dall'Amministrazione comunale, ma una linea-guida condivisa di decoro, anche in termini di grafica, insegne, posizionamento di dehor, materiali, in modo che sia tutto allineato praticamente a quello che vi sto visto per mostrare quindi un decoro condiviso e è anche un percorso condiviso per valorizzare la bellezza del borgo medievale e lavorare molto sulla sostenibilità ambientale. Quindi condividere con far sì che tutti gli operatori possano.
Impegnarsi per la sostenibilità ambientale. Condividere questo con il turista, come fanno destinazioni che su questo tono, molto molto.
All'avanguardia e hanno aumentato l'arrivo di turisti interessati a questi temi, come ad esempio Helsinki è la Svizzera. Servizi di base che sono ovviamente fondamentali, quindi, per parlare di esperienze, escursioni, attività, eccetera dobbiamo partire dai servizi di base, che sono stati più volte sottolineati anche durante questi incontri partecipati quindi, appunto dai rapporti bagni pubblici, la messa in rete dei taxi, l'informazione perché, ad esempio l'informazione turistica, quindi arrivare a destinazione sapere completa, non Tatti sapere quali sono i collegamenti essere presenti su Google e quindi capire che perdeva stazione. Posso prendere un determinato bus e questo può essere fatto caricando su Google. Le tratte dei trasporti locali, quindi sono tutte azioni che possono essere fatte, step by step, non tutte insieme. Ovviamente per noi sono tante piccole azioni che migliorano l'esperienza del turista in destinazione e attraggono nuovi turisti,
E non ci che non si conoscono ancora. Quindi sicuramente queste sono le azioni di Pater e poi lo abbiamo dedicato un focus particolare all'offerta ricettiva.
L'offerta ricettiva che, in linea con quello che ci sta richiedendo il mercato può essere potenziata in termini di design degli interni, migliorare degli interni delle strutture. Non sto parlando di trasformare le strutture ricettive in strutture ricettive di lusso, ma sicuramente l'importanza del decoro, la connessione internet.
Il decoro anche delle telecamere, è sicuramente importante.
In linea con quello che si aspetta un visitatore e tenendo conto che, andando su Booking e trovando una lista di proprietà e strutture ricettive fatte, in un certo modo io catalogo la destinazione. Se vado in una destinazione, trovo 10 strutture ricettive di bassa qualità con un punteggio,
Diciamo scarso catalogo. La destinazione quindi è molto importante. Questa là poi ritorna sulla formazione, capire cosa ci sta chiedendo oggi il viaggiatore e come una struttura ricettiva, con dei piccoli accorgimenti in termini di comunicazione, nelle stanze, risparmio energetico, accortezza nel design, magari anche facendosi accompagnare da esperti può migliorare la vivibilità delle nostre strutture ricettive. Io vi ha Piaggio tantissimo, sono molto attenta piccoli dettagli, quindi banalmente la predetta posizionata accanto al letto oppure la connessione internet come accedere alla connessione internet è facile difficile, devo fare login tra tante piccole cose, non scendo nel dettaglio di tutto, però potenziare l'accoglienza è molto importante e anche aggiungere nuova accoglienza, anche.
Per differenziare.
Molte abbiamo parlato locale, appunto, della disponibilità e della presenza di immobili, dismessi anche privati pubblici, e quindi capire anche come questi immobili possano essere valorizzati per creare nuova accoglienza turistica. Ovviamente io vi sto parlando di azioni che sono immediatamente realizzabili a costo zero e azioni che hanno bisogno poi di un lavoro dedicato e di fondi dedicati però sicuramente potenziare l'offerta turistica in termini di.
Design'dell'accoglienza e quindi piacevolezza del soggiorno ti parlava prima dell'enogastronomia quindi potenziare l'offerta enogastronomica e anche immaginare di costruire delle nuove strutture ricettive, anche piccoli, B e B è nell'ultimo periodo, appunto, suonati dei B&B,
Che partono dalla tradizione, magari dalla casa della nonna, che potenziano un patrimonio umano e culturale già esistente, trasformando in in accoglienza turistica e quindi, appunto da qui far partire anche delle iniziative di marketing. Quindi, da un lato migliorare l'accoglienza, dall'altro costruire anche delle.
Modalità di accoglienza, che possono essere anche temporanee, di nicchia particolari che contribuiscono al marketing. Cosa significa? Ci sono delle destinazioni che a volte mettono a disposizione degli alloggi molto particolari, unici che tu puoi vivere solo in un determinato periodo e che ovviamente fanno notizia qui a Narni abilitato dei luoghi molto particolari dei luoghi che possono essere e che non possono essere strutture ricettive per sempre, ovviamente, ma che potrebbero contribuire a un'offerta temporanea che potrebbe essere magari creata per pervenire delle persone in un determinato periodo. Quindi, da un lato, l'offerta ricettiva da potenziare, quella strutturale che è sempre disponibile dall'altro, però si possono creare anche delle nuove strutture di accoglienza. Gianfilippo parlava di case, sugli alberi, eccetera, eccetera, quindi non sono cose assurde per una cosa che già esistono e che degli amministratori locali, anche di piccoli borghi, stanno implementando realizzando perché dai dati di cui lui ci ha parlato portano persone in destinazione non sono cose campate in aria, queste sono case sugli alberi, però sono delle strutture di accoglienza innovativa.
A cui piattaforme come Airbnb e Booking danno una particolare visibilità. Tutto quello che vi sto dicendo, se può sembrare creativo e innovativo, eccetera, si traduce in completezza e risultati. Quindi tutto quello che vi sto dicendo è per dire che differenziare in tanti modi, però avere una un'attenzione a quello che ci sta chiedendo, il viaggiatore contribuisce a posizionare la nostra destinazione banalmente, mettere a disposizione per un breve periodo una piccola struttura ricettiva molto particolare unica potrebbe portare la notizia che diventa virale sulla stampa. Questo è marketing, marketing a costo zero, quindi diventa punto nasce dall'idea, nasce dalla creatività. Penso di avere poco tempo a disposizione, quindi vado veloce su cose che vi ho già accennato. Quindi, marketing territoriale. In realtà vi ho già parlato del sito web con quell'obiettivo marketing territoriale arriva al terzo posto perché, da un lato dobbiamo condividere tutti una visione e una strategia dall'altro, dobbiamo lavorare sull'offerta perché non possiamo fare marketing se poi non abbiamo offerta ricettiva. Diciamo che si distingue si differenzia escursioni, attività, esperienze, possiamo far venire una persona qui che poi non abbiamo messo a sistema tutto. Quindi, ovviamente, il marketing territoriale arriva per posizionare, promuovere la destinazione, quindi brand grafica,
La grafica può essere realizzata sempre in condivisione con la comunità locale e con i creativi. Io, come abbiamo fatto qui con la squadra locale di lavoro, immagino sempre una condivisione con le esperienze locali e con i talenti locali. Quindi lavorare, ad esempio, fu contenuti grafici che sono stati già già fatti come quelli realizzati in passato nel territorio, ad esempio per le vie del cinema e atte da punto creativi, artisti designer, riprendere dei percorsi già fatti e che già hanno avuto successo e che già sono molto professionali in termini di grafica e fare lavori, realizzare un brand di destinazione, come è stato fatto, ad esempio, che ci siano due casi, il porto, la destinazione di Porto in Portogallo e Berger, porto un caso di studio internazionale, forse probabilmente il più famoso di un brand di destinazione che è stato condiviso con tutto il territorio, cioè la destinazione di porto ha il brand fino ai cestini portarifiuti nei bagni pubblici delle tovagliette degli operatori nei gadget. Quindi, il lavoro che immaginiamo qui è avere una linea grafica condivisa che venga fatta però in coprogettazione, non dalle agenzie di comunicazione che viene qui e detta le linee, ma con il territorio, poi i talenti del territorio, magari facendo una residenza di creativi e partendo dal lavoro che è stato già sviluppato. Come vi dicevo prima, quindi pare un brand condiviso con partecipato, quindi, magari, appunto con gli operatori che poi dia vita a dei gadget, dia vita a delle dei prodotti che possono essere brandizzati, anche enogastronomici dal territorio, quindi che ci sia quel filo conduttore di cui parlavo all'inizio che manca manca tantissimi territori quindi io arrivo della destinazione.
Se arrivo apporto, vedo che questo brand mi accompagna ovunque della card, cioè il bus del trasporto pubblico, e tutto è come se fosse un po' prendere per mano il visitatore, no, cioè io so che arrivo e a tutte le mie informazioni chiare, comprensibili, non mi capita di fermarvi dotazione a 40 gradi, non sapere cosa fare perché non ho informazioni, io arrivo e so già tutto quello che devo fare. Ovviamente non è una cosa immediata. E un percorso che dura tanto e ha bisogno di tanto tempo, però, avere una linea grafica condivisa ci aiuta anche nella comunicazione per essere riconoscibili sito web. Ve ne ho parlato tanto prima, quindi non mi dilungo perché ne abbiamo immaginato e dato anche tanto i tempi. È un sito web che sia,
Semplice, comprensibile, con poco testo e che contenga tutte le informazioni che porta anche qui abbiamo messo degli esempi da Madonna di Campiglio al Perù, alla Nuova Zelanda, al borgo di Sauris, abbiamo messo diversi esempi totalmente diversi da loro, che hanno un filo conduttore, sono comprensibili, belli Pedis, praticamente questo è molto importante e noi continuiamo a creare siti web che non sono in linea con quello che che che i turisti che le persone di oggi Millennial i giovani vogliono vedere quindi grafiche che non sono.
In linea con quello che ci sta chiedendo il viaggiatore. Per questo facevo l'esempio delle grafiche di destinazione che devono essere fatte in un certo modo, e ho preso questi esempi perché sono tutti molto diversi, ma che di farlo subito comprendere qual è il colore della destinazione. Qual è il modo di comunicare, cosa posso fare in questa destinazione, quando quali sono gli eventi posto? Pianificare la mia visita a da ora a qualche mese è tutto molto chiaro, tutto molto semplice. Ovviamente stiamo parlando di un piccolo borgo Sauris di un Paese Perù,
Della Nuova Zelanda e di Madonna di Campiglio, però, sono esempi di siti che possono sicuramente essere d'ispirazione, così come anche nel sito web di destinazione si possono integrare dei servizi terzi, a volte anche a costo zero. Quindi pochi sanno, ad esempio e ne parleremo all'obiettivo di Firenze, vi invito elemento di riferimento del turismo in Italia sull'innovazione.
Ci sono. C'è ad esempio un'app che si chiama Re live, che ti permette di fare un sentiero fare un trekking, ma parlo mentre lo stai facendo con delle foto e tutto questo può essere messo on line sul sito della destinazione. Quindi ci sono delle app degli strumenti tecnologici che possono anche gratuitamente o a pagamento essere integrati nell'informazione turistica, al territorio che si definisce generata dagli utenti. Quindi non è solo l'ente che genera l'informazione turistica, ma sono anche gli utenti che vivono il mio sentiero, vivono il borgo, vivono un'esperienza che creano foto e contenuti, che io destinazione inserisco nel mio sito nella mia comunicazione di destinazione.
Come vi dicevo prima, rappresenta su piattaforme terzi. È molto importante che Google.
Probabilmente alcuni nomi non li conoscete, però c'è Google rotture io ci avviato, sono piattaforme su cui sono presenti le esperienze, le escursioni, pacchetti turistici internazionali, quindi non avete è come se fosse il Booking punto com delle escursioni in cui è importante essere presenti con un calendario di esperienze per tempo quindi in modo che le persone ma anche i tour operator possano organizzarsi e vedere l'offerta territoriale molto importante e in linea con quello che vi dicevo la comunicazione, lo storytelling, i social della destinazione,
Una destinazione deve comunicare e avere un canale di comunicazione con l'esterno, quindi qui ci sono degli esempi di destinazioni che lavorano molto bene su questo lingua fatta in un certo modo, seguendo una linea grafica seguendo dei colori della destinazione, non è tutto banale casuale deve essere strutturato sulla base della visione strategica e qui ci sono degli esempi di social media, di alcune destinazioni che lavorano molto bene da questo.
Faccio degli esempi, appunto, che sono.
Che sono internazionali e poi, oltre allo storytelling, alla comunicazione social che si chiama B tutti i liquidi all'utente finale, alla persona c'è la comunicazione verso gli operatori. Quindi, rispetto alle ai focus di cui vi ho parlato, invitare e organizzare educational tour, anche con fondi regionali e con risorse economiche disponibili, per portare tour operator e organizzare delle esperienze dal fattore differenziante. Quindi, non organizzare plastico, educational tour organizzare qualcosa che includa quello che ci siamo detti e questo è molto importante. Faccio l'esempio delle guide turistiche, perché ho avuto un'esperienza diretta all'Assessore a Brindisi. Queste guide turistiche possono essere aggiornate gratuitamente e gli autori di queste guide sono molto interessati alle nuove esperienze dei territori. Nel nostro caso della guida Lonely Planet e nella Guida Touring Club sono stati aggiunti attrattori, creati dalla rigenerazione urbana che non erano mai stati presenti in queste guide turistiche. Ma gli autori delle guide oggi sono alla ricerca di qualcosa di diverso rispetto al passato, ad esempio alla guida per i club. Nel nostro caso sono stati aggiunti un corpo urbano rigenerato che era il totale degrado negli ultimi anni, patrimonio industriale che è stato trasformato in contenitore culturale e creativo. Quindi anche diciamo.
La slide precedente, quindi, l'educational tour e portare autori di guida in destinazione, raccontando il fattore differenziante, aiuta posizionarsi anche delle guide. Questi sono due delle guide più rinomate al mondo del settore turistico per non descrivere la destinazione in modo plastico, aggiungere qualcosa di particolare che possa catturare l'attenzione del del viaggiatore,
Campagne di marketing. Quindi, in base al posizionamento strategico di cui abbiamo parlato, ideare delle campagne di marketing creative. Porto tre esempi che ho curato personalmente e di cui ho parlato anche in parte in passato. Sono due campagne nelle Dolomiti e una campagna per lo smart working a Brindisi sono tre campagne che sono diventate dei casi di studio internazionali con decine di migliaia di accessi persone da tutto il mondo e una di queste è diventata una produzione RAI a costo zero. Per tutto questo che vi sto descrivendo è stata a costo zero. Sono delle campagne di marketing che sono partite dai pilastri strategici che avevamo nell'altro territorio e hanno costruito una notizia, una campagna, diciamo molto notiziabile dalla stampa che ha portato nel caso delle Dolomiti.
Il progetto è diventare una produzione RAI che è andato in onda con milioni di telespettatori e che riporto come esempio perché gli enti del turismo possano sviluppare delle campagne promozionali che non sono le classiche promozione turistica, perché sono delle campagne che differenziano la destinazione e fanno parlare della destinazione partendo da un'idea, quindi, non partendo dal classica comunicazione promozione, pubblicità turistica, ma raccontando un progetto, quindi, potrebbe essere una campagna dedicata, come fanno tanti enti del turismo che narra, ad esempio, la possibilità di venire a vivere un'esperienza unica e non te in un luogo particolare del territorio. Ora non sto scendendo nel dettaglio, però le campagne di marketing prodotto servono per posizionare in modo creativo prodotto e anche qui non sto inventando nulla. Ci sono enti del turismo internazionali che, con queste campagne hanno portato attenzione a firma attenzione dalla stampa molto importante e hanno aumentato i flussi di persone legate a quella singola tematica nella destinazione sono campagne, però vengono definite campagne di marketing creative,
Mi accingo a chiudere obiettivo 4, legato al patrimonio industriale, alla rigenerazione urbana culturale e creativa abbiamo immaginato appunto.
In linea con quello che diceva prima il Sindaco. Parto da qui, quindi, con il fatto che la Commissione europea stia destinando dei fondi sempre più importanti alla rigenerazione urbana alle dal settore culturale e creativo quindi dal cinema, l'audiovisivo all'arte immersiva al digitale. Abbiamo immaginato che con i giusti tempi, con i giusti fondi e non nell'immediato, che alcuni luoghi possano essere rigenerati e diventare, come accade in altre destinazioni dei contenitori culturali e creativi che ospitano eventi esistenti, come ci sono già o eventi nuovi e che vadano a valorizzare i luoghi della città che non sono i classici luoghi turistici principali ma che contribuiscono ad aumentare gli attrattori culturali e creativi della destinazione,
Si può entrare attraverso questo tipo di progetti in delle reti europee ci si può candidare a diventare patrimonio UNESCO, città creative e quindi si può lavorare anche per entrare in delle reti internazionali che aggiungono visibilità al territorio, facendo entrare il territorio anche delle reti tematiche code di scambi con dei progetti europei da poter candidare. Noi abbiamo indicati due.
Si parlava prima della linea, non entro nei dettagli, per non annoiarvi, il nuovo Bauhaus europeo è una linea dedicata dalla Commissione europea, con fondi importantissimi negli anni che viene dedicata a quei territori che presentano progetti di questo tipo e si tratta di milioni di euro che i territori italiani non sono in grado spesso non sono in grado di intercettare perché si chiedono progetti innovativi, in linea con appunto le tendenze globali e purtroppo nel nostro Paese del Paese siamo ancora molto ancorati al passato. ovviamente abbiamo una tradizione, una storia importante, siamo.
Difficilmente in grado di leggere l'innovazione di creare qualcosa di immersivo digitale, in linea con quello che sta accadendo altrove e con destinazioni che ci stanno togliendo fette di mercato perché sono in grado di fare questo? Quindi abbiamo inserito questo obiettivo e in particolare con l'auspicio di poter cogliere queste opportunità. Ci sono bandi più semplici come Europa creativa, che parlano di residenze artistiche, di installazioni, eccetera, fino a bandi più ambiziosi come questi ultimi due, tra cui il nuovo Bauhaus europeo. Ci sono dei luoghi che si prestano molto per fare questo, e quindi abbiamo immaginato che Narni potesse essere appunto un ponte no, una porta tra il passato, l'ispirazione, tutto quello che è stato il passato, l'importanza del territorio nel passato, al presente e al futuro, con uno sguardo appunto all'innovazione che è il patrimonio umano, si è parlato di patrimonio tangibile e intangibile con tutto quello che è il patrimonio umano che la persona può ancora generare verso il futuro, in termini di innovazione. Però, cercando davvero di capire cosa ci viene chiesto, cosa come ente pubblico come territorio, possiamo fare chiudo.
Penso che vi ha dato tante informazioni. Perdonatemi, ho cercato di tradurre anche linguaggio comprensibile termini.
C'è un più tecnici per dare seguito a tutto quello che abbiamo immaginato, che è una classica strategie di destinazione, con obiettivi e azioni da realizzare nel lungo termine a breve, medio e lungo termine. Abbiamo dedicato anche un obiettivo al lago, quella che si chiama governance territoriale e la Regione Umbria. In questo momento sta lavorando alla le, alla legge regionale, alla riorganizzazione del turismo.
Nelle regioni e nei territori. Solitamente c'è l'organizzazione regionale può essere provinciale, può essere locale, quindi ogni regione ha una sua organizzazione. È molto importante per portare avanti un lavoro strategico, provare come diceva anche poc'anzi il Sindaco, provare a strutturarsi quindi provare ad organizzare un'organizzazione. Pertanto il gioco di parole che possa portare avanti tutto questo.
Ne abbiamo parlato durante il vostro lavoro, ne abbiamo parlato con con alcuni interlocutori e associazioni di categoria, sull'importanza di dare una struttura e una è creare una squadra che possa portare avanti tutto questo in collaborazione con il territorio e abbiamo immaginato ovviamente questo è un input del verso il territorio abbiamo immaginato che il lavoro che vi ho descritto sino ad ora,
Possa essere portato avanti continuando a coinvolgervi. Quindi, da un lato, comunicando al territorio cosa si sta facendo in ambito turistico, creando dei tavoli di partecipazione, creando una comunicazione verso il territorio, quindi informazioni chiare sul prossimo tavolo, partecipato, studi e analisi sul turismo in modo che il territorio possa avere delle informazioni da studiare per migliorare il prodotto, quindi tutto un settore di comunicazione e partecipazione tavoli partecipati dedicato al territorio. Quindi quello che si fa appunto per incentivare la partecipazione e far sì che il percorso della formazione vengano portati avanti negli anni e lavorare, per esempio, del Dolomiti, Paganella, un ente del turismo che è considerata una buona pratica nazionale che tutto l'anno organizza. Questi tavoli permanenti, in cui si lavora sul prodotto e sulla formazione, ci si incontra, si condivide, è un processo riuscito di una destinazione che incentiva la partecipazione dell'operatore nella costruzione del prodotto perché, come vi dicevo, l'ente può dare le linee guida, ma non costruisce pacchetti turistici nel senso che deve essere un lavoro progettato e condiviso. Insieme vi do Dolomiti, Paganella, ma questo è un esempio che abbiamo portato quindi creare dei tavoli permanenti attraverso i quali si possa continuare questo lavoro e poi la governance. Quindi la struttura giuridica che si può dare. Questi sono solo degli esempi e delle e degli input.
La struttura giuridica che si può dare al futuro di quello che stiamo immaginando. Gianfilippo, parlava di cooperative di comunità, vi ho parlato anch'io di cooperative di comunità di Sciacca, c'è l'esempio di Milano, è un partner che un'associazione c'è l'esempio di Bologna Welcome, che era una Scarl, quindi una S.r.l. Nata da BolognaFiere, aeroporti e Camera di Commercio, che ora è diventata una fondazione e che quindi è partecipata anche dall'Amministrazione comunale.
E c'è la fondazione di comunità di Messina che non c'entra nulla con il turismo, ma è un esempio molto interessante di una fondazione di partecipazione che coinvolge la comunità anche della rigenerazione di spazi per il turismo. Quindi qui ci sono degli esempi di quello che potrebbe nascere da questo primo percorso strategico per dare seguito al lavoro che è stato impostato. Ci tengo a dire appunto impostato.
Da una guida che ho portato appunto questo a questa squadra e da UNAR la da dalla redazione del documento che è stata poi realizzata dalla dalla squadra. Quindi, in accingendomi a chiudere appunto il lavoro sulla governance, potrebbe essere quello che da una struttura giuridica, quindi un ente che crea un soggetto anche in collaborazione con quello che sta accadendo in questo momento a livello regionale, per far sì che tutto quello che abbiamo immaginato descritto possa essere realizzato con un team di persone che possono dare seguito tutto questo. Questi soggetti sono solitamente partecipati, quindi sono soggetti partecipati da pubblico e privato e che quindi, insieme contribuiscono in termini economici ed esperienza lo sviluppo turistico, culturale e creativo della destinazione. Quindi, una particolarità che potrebbe avere questo territorio è quello di creare un ente che non si occupa solo di turismo, ma che si occupa anche di rigenerazione culturale e creativa del patrimonio, per creare nuovi attrattori turistici e quindi lavorare in rete con con tutti gli operatori. Penso di aver sforato moltissimo il mio tempo a disposizione.
Chiudo dicendovi che tutto il lavoro che è stato presentato ha avuto come obiettivo principale quello di lavorare, come è stato detto prima, sul sull'importanza del patrimonio umano e della persona, per contribuire a creare un territorio, una meta turistica che non sia una classica meta turistica come altre, ma un territorio che può contribuire a rendere il turismo migliore. Quindi rendere Narni una meta di turismo sostenibile, responsabile, culturalmente attivo, che dia spazio e voce in particolare ai protagonisti di questo turismo, che sono la comunità locale, la nuova comunità locale che potrebbe scegliere di trascorrere qui del tempo in smart-working a lavorare a trasferirsi magari anche in questo territorio e sicuramente il turista che intendiamo. Intendiamo trarre.
Questa è una slide finale che viene dalla strategia dell'Ente del Turismo delle Fiandre, che ha parlato di una destinazione composta da diversi aspettino diversi strati e quindi c'è la comunità, cioè il visitatore ci sono i residenti, ci sono gli imprenditori, tutti contribuiscono allo sviluppo di una destinazione che fa bene agli operatori locali, al visitatore e al presidente temporaneo e alla comunità locale e quindi lo abbiamo immaginato appunto di focalizzare l'attenzione in termini di.
Diciamo di claim o comunque di proposta di valore di questo territorio e sul patrimonio umano di questa destinazione, quindi un patrimonio umano immersivo si parla tanto di patrimonio culturale. Si è parlato prima di patrimonio tangibile e intangibile. Noi pensiamo che, in linea con quello che vi ho detto adesso, quindi, persone che contribuiscono al cambiamento, persone che riescono a cambiare dei territori, meglio attrarre persone che possono essere interessati alla nostra cultura e anche a contribuire a migliorare il turismo. Pensiamo che Narni possa puntare appunto sul patrimonio umano immersivo, costruendo anche tutta una serie di storie esperienze che mettono al centro la persona e che continuino ad ispirare come hub ho descritto appunto nella vision anche il futuro, anche il turismo e tutte le nuove esperienze che insieme si potranno andare a costruire. Grazie mille.
Ringraziamo allora ma Taveri. È chiaro che insomma, in questo progetto c'è tanta innovazione e anche banale sottolinearlo. Insomma, lo si vede parlavi di esperienze, ma questa è l'unica riflessione che faccio io, è chiaro che l'esperienza applicate poi al territorio voglio solamente sottolineare che Narnia Narni sotterranea che rientra nel 10% non migliora trattori al mondo secondo Tripadvisor, quindi è chiaro che è un progetto che parte dall'innovazione, che parte dalla teoria e diventa poi sono pratica interagendo col territorio. Detto questo, credo che possiamo riservare qualche minuto per delle domande dal pubblico se ciascuno per gli interventi dal pubblico, quindi, chi vuole può intervenire. Prego.
Senza timore.
Sindaco, è tutto chiaro.
Io vorrei fare un ringraziamento al tanto a tutti voi che con grande pazienza siete rimasti fino alla fine e a riprova del fatto che c'è una grande attenzione nei confronti di questo tema di cui si discuteva oggi, vorrei fare un ringraziamento particolare oltre presenti avemmo anche al gruppo di lavoro allea Paoli Filippo Andrea Rossi e,
Paola e non so dove e come in fondo e se vi fa piacere magari non so qualcuno in rappresentanza delle due,
No però per quello che è stato anche Filippo Filippo Grippo prima di chiudere.
Intervengo qui se si sente si sente sì.
No no, perché l'ultima volta ci eravamo lasciati con un'immagine che è quella della della Cattedrale, che forse conviene ripetere sia perché è appropriata per Narni, sia perché forse siamo appassionati un po' di Medioevo, come abbiamo visto di cattedrali medievali ci insegnano archeologia industriale vengono costruiti a partire dal fondo quindi dall'abside poi vedersi veniva avanti, si costringono i pilastri, si dava tutto l'impianto strutturale e solo alla fine c'era la facciata incoronamento, quello che noi vediamo adesso delle cattedrali.
È il risultato di un'operazione di secoli e di tutta la comunità, ecco quindi forse questa visione che qui presentiamo oggi potrebbe essere assimilata ad un coronamento, è una facciata di una grande fabbrica che tutta la comunità costruito nei decenni e negli anni alla quale noi cerchiamo solo di dare una,
Un una sì, un ultimo gesto di coronamento ebbi sintesi, speriamo se riusciamo a far questo, pensiamo di aver fatto abbastanza, ma per far questo punto serve tutta la fabbrica, è tutta tutta la comunità, quindi grazie grazie per per l'ascolto.
Si è prenotato per un intervento, Giuseppe Morici, Giuseppe un manager, ha lavorato nel marketing e nella consulenza al direttore generale amministratore in diverse aziende, tra cui Procter&Gamble Barilla voltano, quindi ora è attualmente vicepresidente del gruppo Feltrinelli, grazie Giuseppe per il contributo che ci darai.
Grazie.
Mah io ci tenevo a a commentare quello che ho ascoltato, non perché abbia competenze specifiche nel turismo e che noi abbiamo.
Però diciamo che a memoria ho memoria di un'altra Narni di tanti anni fa, di qualche decennio fa, in cui si in quel di turismo di turismo praticamente non si parlava, si parlava solamente di industrie quando si parlava di sviluppo e quindi per me è un diciamo che è un grandissimo piacere.
Vedere, dopo tanti anni, un impegno così forte da parte dell'Amministrazione su questo tema dello sviluppo turistico, che poi, inevitabilmente, anche sviluppo culturale e che deve diventare sviluppo economico,
Proprio forse proprio da questa contrapposizione che Kenney, mentre decenni a cui faccio riferimento, non è stata più una contrapposizione, perché diciamo c'è stata un'evoluzione, un'evoluzione all'inizio è abbastanza drammatica, drastica e poi un po' naturale dallo sviluppo solo industriale a uno sviluppo misto che oggi vede Narni insomma, avere un ebbe un bel calendario che è una grande attrattività turistica in questa apparente giusta posizione. Secondo me sta uno dei punti centrali che a me è piaciuto leggere in questo o ascoltare in questo documento, che è quello della vocazione di questo territorio, perché spesso, quando si parla di turismo, inevitabilmente si pensa a luoghi la cui vocazione è principalmente o esclusivamente naturalistica, molti degli esempi son sempre mare, montagna.
Natura pura, noi non siamo questo, noi siamo almeno da 150 anni, link l'intreccio.
Ricchissimo e fertilissimo di madre natura e padre, cultura, che ha creato l'industria e che ha creato una professionalità diffusa di questo operaio contadino,
Del delle delle nostre parti, che secondo me non può, non non può non essere un punto di partenza di questo ragionamento. Per questo io mi ritrovo molto in alcune parti del documento, come per esempio Water Power, perché credo che.
La la storia dell'acqua.
Insomma dalla Valnerina fino fino alla sua liberato. Forse adesso parlo di cose che conosco il giusto, la storia dell'acqua, ma non la storia dell'acqua, come si potrebbe raccontare in altre parti d'Italia, ma la storia dell'acqua, in quanto risorsa trasformata dall'uomo e dall'ingegneria e dall'ingegno, è un elemento in cui, secondo me noi abbiamo un racconto distintivo da fare rispetto ad altri territori che raccontano l'acqua o possono raccontare l'acqua solo in chiave naturalistica, mi ritrovo o meno in altre cose che possono fare tanti altri territori, non mi ritrovo molto meno in racconti non veri come scusate, lo dico così, magari movimentiamo che un po', cioè io credo che Narnia abbia talmente tante verità da scoprire o riscoprire comunicare che non sono sicuro che Narnia le cronache di Narnia, sia un elemento su cui puntare, perché non è del suddetto tra di noi il suddetto,
No, non se no non si sa quanto sia vero, insomma, non lo so se è un driver di sviluppo dell'offerta.
Così come li l'iniziativa che tutti quanti noi, di cui tutti quanti noi siamo felicissimi, orgogliosissimo, cioè abbiamo portato e ci abbiamo portato tutti quanti quelli che son venuti a Narni, che è narri sotterranea e dobbiamo stare attenti che Narni non diventi Narni sotterranea, va inserito in un in un contesto, quel quell'operazione che nulla toglie a chi l'ha fatto prima che questi, quando questi discorsi qua, come dicevo prima non erano di moda, quindi non è un giudizio, ovviamente, ma è che serve un contesto per cui le persone arrivino a Narni per Narni e non non solo, quindi da questa vocazione, secondo me, che questa vocazione, in cui l'uomo e l'ingegnere l'uomo trasformano natura, per cui certo che lo stimolo di archeologi industriale delle predette piaciuto moltissimo è un'ambizione amplissima.
Forse un'altra delle riflessioni che che che dovremmo fare dopo aver visto questo questo piano così ambizioso è quali siano per noi a Narni i riferimenti giusti, perché confrontarsi con comportarsi comporto rischia di essere paralizzante. No, è sicuramente un'ambizione che che indica una direzione, però qua abbiamo delle risorse, sia il pubblico che il privato delle risorse, che sono quelle di un Comune come Narni, insomma, che bellissimo, ricchissimo, ma insomma che ha che ha un livello di.
Quindi io credo che il commento che volevo fare era.
Grazie grazie per aver impostato questo ragionamento che Narni che che aspettava da decenni.
E che arricchisce la speranza di sviluppo anche per nuove generazioni di piccoli imprenditori di forse mi porrei, come passo successivo di questo lavoro, un fortissimo lavoro di focalizzazione e di privatizzazione e di messa in sequenza,
Temporale, perché un altro aspetto che credo non sia non non possa sfuggire all'ascolto di questo piano è quello della del radicamento operativo di questo Piano, che vuol dire risorse economiche, però in questo io non ci capisco niente. Come si prendono i bandi pubblici non l'ho mai fatto in vita mia ma risorse umane.
E lì invece un qualche esperienze più organico, umane, organizzative, cioè c'è per fare certe cose, servono degli imprenditori e servono dei funzionari pubblici, servono degli sportelli e servono delle.
Che e io credo che esempi come la co, la cooperazione sociale di cui si è parlato prima, sono esempi bellissimi e virtuosissimi e che io non giudico se non positivamente, ma dobbiamo anche, secondo me, proprio perché sta diventando una strategia, un pezzo della strategia industriale di questo tra virgolette di questo territorio, dobbiamo ricordarci bene di cosa deve fare il pubblico e di cosa deve fare il privato. Poi ci saranno degli esempi in cui il pubblico o privato fanno delle cose insieme, però, in una delle cose che deve fare il pubblico evidentemente è stato citato un po', diciamo velocemente proprio citato. Sono delle infrastrutture, non c'è turismo senza infrastrutture, ma non c'è neanche residenza senza infrastrutture. Un'altra delle cose è probabilmente abilitazione dell'IMU dell'iniziativa privata che non vuol dire sostituirsi o di riabilitarla. Oggi io ho un piccolo B&B. Gli adempimenti che dovevo fare, ma non per colpa del Comune per colpa della legge italiana sono sono Soros sovradimensionati rispetto magari si può creare delle delle delle delle iniziative di abilitazione di facilitazione in cui il pubblico rimane pubblico e il privato fa il privato. Quindi, ecco il il mio commento era solo questo, cioè un piano molto ambizioso, molto alto, che forse va.
Messo un po' in priorità è un po' calato nella capacità operativa di questo territorio. Grazie mille.
No, scusate solo una risposta alla alle considerazioni per quanto riguarda dispone sulla materia delle cronache di Narnia, perché avrà piacere insomma di leggere il documento noterà che le cronache di Narnia non sempre messi in campo in maniera calibratissima e misurata, questo lo dico soprattutto per complimentare il lavoro di direzione svolto dalla dottoressa Taveri e mai senza riferimento ai rischi insiti in questa operazione, e in particolar modo la Disney ficazione e l'avete imitazione sociale, che vengono spiegate ampiamente nel documento, infatti, quando abbiamo fatto riferimento prima alle cronache di Narnia, ne abbiamo fatto riferimento sul cluster di obiettivi 3, che è quello del marketing che viene alla fine che serve solo a mettere il piede in certe porte e non a fare il lavoro e il grosso del lavoro prima e dopo quello sostanziale di radicamento. Ecco, grazie, rispondevo solo qua.
Grazie per l'intervento in realtà molto molto interessante e quindi anch'io vorrei rispondere. Sono d'accordo sul due. Le cronache di Narnia che sono state solo inserite in termini di ispirazione, appunto non è legato al territorio. Non è potrebbe aver ispirato, e quindi l'abbiamo inserito nel marketing come un'eventuale storytelling, legato appunto alle esperienze per bambini, ma ci siamo fermati lì mentre abbiamo fatto, abbiamo focalizzato molto l'attenzione su quello che il territorio offre già fa molto bene navi sotterranea la corsa all'anello, tante esperienze che rappresentano questo territorio già nel mondo del turismo, ormai da tanto tempo. Il lavoro che è stato fatto è quello di cercare di mettere a sistema, appunto senza la presunzione di sintetizzarlo, nel senso che c'è veramente molto. C'è tantissimo però, di focalizzare l'attenzione e sono d'accordissimo. C'è da focalizzare ulteriormente adesso, in un piano d'azione che in realtà il tema già cominciato a fare rispetto a obiettivi molto ambiziosi. L'archeologia industriale è un obiettivo molto ambizioso, però ci sono anche fondi molto importanti che potrebbero essere destinati. Quindi è una cosa più di competenza dell'ente pubblico, però è importante avere una visione chiara. Poi ci sono invece azioni concrete legate agli operatori e alle esperienze turistiche, ad esempio fatto l'esempio dell'enoturismo. Quindi mettere in rete gli operatori dell'ecoturismo, supportare nel design esperienze legate a questo settore. Quindi ci sono diversi tipi di di azioni e poi sulla governance d'accordissimo l'ho toccato velocemente. In chiusura,
Gli esempi che sono stati dati sono esempi di governance turistica turistico-culturale, creativa e turistico, sociale.
E sono ovviamente solo esempi di ispirazione, però ciascuno a un modello giurì un soggetto giuridico.
Che è stato realizzato in collaborazione con anche gli enti regionali che si occupano di politiche del turismo, ed è importante questo tema, questo obiettivo proprio per la squadra, per parlare di risorse umane che possano dare seguito tutto questo perché appunto sennò si rischia di avere un documento strategico che non ha gambe e quindi appunto un team di persone che si occupino di marketing prodotto, partecipazione, volendolo immaginare magari solo treno per avere un soggetto giuridico che dia seguito la partecipazione del pubblico del privato.
È immaginata perché è molto favorita anche dalla, diciamo dalle leggi regionali e in generale per avere diversi soggetti sovventori, quindi realtà, che finanziano questo sviluppo. Queste realtà. Questi soggetti si chiamano solitamente DMO o di Hamsik, quindi Destination Management Company Organisation, e possono anche prevedere la vendita di prodotto turistico a seconda della tipologia, e quindi questo è molto, molto importante. Ci abbiamo tenuto a inserirlo nell'ultimo obiettivo, perché è quello a cui lei si riferiva per dare seguito quindi la squadra, le persone. Valorizzare le persone del luogo, quindi, appunto far crescere delle risorse umane. Per questo dicevo che il lavoro fatto con con la squadra di Filippo LEA Paola est e con l'Amministrazione con tutti è stato bello, perché l'obiettivo era quello di valorizzare le risorse umane locali. Quindi io posso avere il mio ruolo da consulente, posso dare un indirizzo, però è molto importante che poi ci sia un soggetto o comunque una squadra che porta avanti tutto tutto questo, quindi sono pienamente d'accordo. Ci tenevo anche a sottolineare che le cronache sono solo, diciamo un, sono state inserite ma molto molto light. Insomma, nella nella strategia. Un passaggio grazie.
Ebbene, grazie, se ci sono altre domande.
Prego.
Se posso rispondo, ovviamente le le problematiche citate sono note già l'amministrazione comunale si è palesato in modo evidente anche durante l'ultima edizione della corsa anello che ha avuto successo, credo, gli ultimi anni forse l'edizione più importante da questo punto di vista dove, nonostante la messa a disposizione di mezzi aggiuntivi rispetto alle passate edizioni abbiamo rischiato oggettivamente di andare in overbooking.
Aggiungo l'accessibilità del centro storico, stiamo lavorando anche per una nuova strada del suffragio. Pensa un'area camper, stiamo lavorando alla la stiamo progettando a Narni Scalo per poi pensare di collegarla attraverso una mobilità alternativa, bus elettrici e tutto quello che si vorrà fare. È chiaro che per affrontare queste problematiche servono servono le risorse che un'Amministrazione comunale non ha la capacità di affrontare. Oggi quindi ci siamo attivati attivando, penso anche alla vicenda del delle problematiche legate al parcheggio con soggetti privati che possano presentare dei project financing per riuscire a farci ottenere un risultato che è quello di ampliare la capacità ricettiva. Da questo punto di vista rispetto alla ricettività, ci siamo mossi, pur non essendo la nostra competenza diretta, perché anche nel cercare di trovare degli investitori che qualcosa si sta muovendo, perché comunque,
C'è, c'è attenzione anche nel sensibilizzarli rispetto a una problematica che è quello della ricettività. Narni, Città Teatro aveva dimostrato, è la stessa forza l'anello problematica anche in tal senso. Quindi, oltre a provare a muoverci divelta, direttamente, cercando delle risorse per finanziare questi interventi, per affrontare queste problematiche si sta cercando di sensibilizzare anche il mondo dell'imprenditoria. Quindi è un lavoro, è un lavoro faticoso. Speriamo che anche dal punto di vista delle risorse confidiamo molto nella nella nuova progettazione europea.
E sui nuovi bandi, quindi sia in un'ottica di decide di ricettività, ma anche in un'ottica di miglioramento dei servizi che oggettivamente sono un problema. Ne ho citati alcuni dalla dal parcheggio in prossimità del centro storico a un'area camper attrezzata che, come dicevo, un tema già all'ordine del giorno e che stiamo sfruttando quella del parcheggio è un po' più complicato ancora perché servono risorse importanti, però ci stiamo muovendo anche su questo. È ovvio che un progetto così ambizioso poi si deve muovere,
Cercando di affrontare quelle che sono le problematiche più impellenti. Ci si sta lavorando, speriamo, ecco di di Bari mentre andiamo di pari passo. No, con questo, con questo processo, di riuscire a risolvere anche queste queste problematiche grazie.
Credo ci fosse un'altra domanda, ecco, prego.
Grazie, intervengo su questo è sicuramente uno spunto interessante, è l'oscillazione, può dipendere da diversi motivi, quindi l'oscillazione dei flussi arrivi presenze ed è sicuramente importante è il lavoro che abbiamo provato a fare, è capire come estendere la permanenza media dei viaggiatori e come arrivare a quel turista internazionale che probabilmente non conosce il territorio ma che potrebbe sceglierlo.
Per delle attività che si svolgono in questo territorio, quindi lì c'è l'offerta, il marketing è una comunicazione che sia.
In linea con quello che ci si aspetta da parte del turista strade internazionale, ma soprattutto che sia comunicato per tempo, quindi con una programmazione. Questo è molto importante se ci stiamo rivolgendo un turista che pianifica in anticipo il il proprio soggiorno e quindi sicuramente d'accordo sulla necessità di mantenere e migliorare questo aspetto. Ed è uno dei motivi per cui uno dei target era il turista, che non viene solo per per vacanza, ma anche per vivere e lavorare nel territorio. Quindi questo contribuisce ad aumentare la permanenza media. È uno dei target. Ovviamente, però, parlando solo di turismo, quindi nello specifico di turismo, avere un'offerta che permette di scegliere diverse cose, attività, esperienze da fare nel territorio, fa sì che aumenti la permanenza media, quindi è quello oscillazione a cui faceva riferimento quello oscillazioni di presenze, quindi meno arrivi, più arrivi, meno presenze è dovuto proprio al fatto non c'è una motivazione in particolare, però, migliorare la presenza di offerta turistica permette al turista di rimanere più giorni in destinazione, quindi di scegliere la destinazione per soggiorno magari anche spostarsi, però poi per rimanere appunto qui per fare escursioni, attività in più momenti della del, diciamo del soggiorno.
Se posso solo una cosa, dipende, però, anche da quale permanenza guardiamo di quali mesi quello che dicevi Gianni interessa i mesi estivi, ma se guardiamo i mesi invernali, la permanenza media straniera è passata dal 2022 al 2023 dall'1:04 al 4.4 quindi, se ci concentriamo su altre,
Mensilità destagionalizzate, magari c'abbiamo altri spunti di riflessione,
Ci sono altre domande?
Prego, se posso, solo una precisazione, proviamo a sintetizzare un po' se la domanda che la risposta per far parlare più tutti quanti grazie.
Grazie, no, sono velocissimo, Gianni, ha tirato in ballo l'enoturismo che secondo me è un market muovere fondamentale nei prossimi anni, come lo è stato in Toscana, per esempio negli anni scorsi per far questo.
Ho la sensazione che questo bellissimo progetto che c'è stato il punto oggi e mi sembra anche a me veramente molto, molto interessante perché io faccio tutt'altro e quindi sentir parlare di turismo in termini così professionale mi ha affascinato molto o solo un punto è una domanda che vorrei fare. Capisco che siamo all'interno di un Comune, quindi che la base logica del progetto sia il Comune di Narni, ma ragionando da un punto di vista invece di esperienze ai neo turistiche, temo che la base amministrativa sia troppo poca, cioè il Chianti racchiude 50 comuni, vado a casa, non so quanti sono, ma sicuramente ci sono tanti va da Siena a Firenze e.
È sempre così da noi, quando parliamo di enoturismo, c'è solo Montefalco, che oggi è organizzata, Montefalco e Orvieto, e noi che siamo nel mezzo, per questo siamo tanti comuni, tanti produttori che potrebbe, secondo me, avrebbe senso allargare se è possibile il ragionamento anche agli altri Comuni, grazie.
Grazie per questo intervento, effettivamente è una riflessione che abbiamo fatto, non è una riflessione semplice, perché ci sono due aspetti che l'aspetto amministrativo, quindi i confini, ovviamente amministrativi, ma ne parlavamo appunto ci confrontavamo anche con con il Sindaco e sono d'accordo con lei sul sul differenziare i confini amministrativi e il territorio il territorio destinazione e non ci sono profili amministrativi per.
Per i turisti e quindi, ma banalmente, anche facendo ricerca su TripAdvisor sui vari portali ci sono tour che vanno dalla Toscana all'Umbria, da Roma e si intrecciano e si intersecano, quindi non non non voglio ovviamente parlare per l'Amministrazione, però, dal punto di vista delle esperienze analizzate, potrebbe essere anche un mix di unione di enti e Unione di privati che poi promuovere un'offerta allargata che potrebbe, nel nell'interesse di tutti, andare a costruire degli itinerari dei tour che poi possono essere partono. Ovviamente hanno come fulcro questo territorio, da cui tutto nasce che però poi si possano estendere anche in diverse giornate, in altri territori. Ovviamente è molto difficile pensarlo ora in questi termini, perché c'è una competizione, c'è una questione anche di equilibri, appunto politici, quindi non è. Non è semplice, però gli esempi che ho portato, quindi queste DMO possono essere.
Comunali provinciali più allargate. Ci sono diversi modelli e diversi esempi. E questa cosa potrebbe essere anche realizzata in coprogettazione, quindi, magari immaginando che non sia un ente un soggetto calato dall'alto, ma che ci si sieda anche qui in un tavolo e si possa progettare assieme sulla base delle esigenze dell'ente pubblico e degli operatori che intendono promuovere e vendere prodotto, appunto, noi siamo incontrati, insomma, no, durante gli incontri abbiam parlato anche della Toscana.
Da questo punto di vista, quindi, c'è da un lato il profilo amministrativo, dall'altro il brand di destinazione che ovviamente ha un altro significato per il turista, però si può, può essere fatto, possiamo lavorarci.
Si aggiunga, abbiamo un'esperienza importante anche da questo punto di vista. Insomma, allora inviterei anche Federico a dare un contributo per il progetto delle terre, dei borghi verdi e di prodotto. Quello, ma voglio del coinvolgimento, credo, nella prima volta della storia della turistica della Provincia di Terni, che 21 Comuni, se non erro, dove Narni è tuttora capofila, si sono messi a tavolino insieme hanno deciso di fare di fare delle, quindi li abbiamo 21 comuni, è chiaro che mettere insieme venture con Comuni non è facile. L'idea è quella di costruire un soggetto misto pubblico privato con il coinvolgimento di più parte pubblica possibile, perché credo che questo poi via forzano anche a questo a questo progetto. Non so se Federico.
Ebbene, credo che se non c'è altro possiamo concludere a meno che non ci sono altre domande, ovviamente ringraziamo tutte le persone che sono intervenute Sindaco, non so se vuole concludere lei, ma altrimenti, insomma, credo che possiamo terminare così si perciò ringraziare di nuovo per la presenza della partecipazione per me è stata una giornata importante da Sindaco di questa città e anche dal punto di vista figurativo è stato interessante essere e mezzo un,
Città che soffriva di overbooking ha scoperto no, questa esperienza del turismo sostenibile e dall'altra no, una città che era sconosciuta, che grazie anche al lavoro visionario ha scoperto questa questa sua vocazione Narni. Credo che sia in una fase in una fase intermedia, quindi era importante avviare questo percorso che sono felicissimo orgoglioso di averlo reso poi un percorso partecipato perché, come abbiamo ricordato, abbiamo coinvolto tantissimi stakeholder del territorio. Quindi,
È stata ribadita l'importanza del turismo enogastronomico del turismo esperienziale. Credo che Narni abbia veramente tutte le carte in regola per.
Giocare un ruolo importante da questo punto di vista, purché si faccia rete, si riesca a remare tutti dalla stessa parte facendo rete, facendo facendo sinergia e mentre ascoltavo anche no e ai racconti dei colleghi anche degli interventi, mi mi sono ritrovato in tantissime dinamiche e sono felice e questo.
E grazie anche al lavoro di tanti soggetti sul territorio. Penso a Narni sotterranea che è stato un precursore no, che anche il risultato finale a cui siamo arrivato ripercorre tanti percorsi che oggi abbiamo abbiamo omesso messo a sistema. Abbiamo organizzato all'interno di un documento, quindi erano fase un processo che serviva, per permettere anche ordine, no rispetto rispetto a quello che vogliamo essere. È il momento di fare ed erano maturi i tempi. Per fare questo questo salto di qualità, ne sono convinto, è un progetto estremamente ambizioso, ma continueremo a lavorare insieme e a traguardare verso, credo, obiettivi importanti. Quindi, grazie a tutti coloro che ci hanno dato un contributo, una mano che è stato importantissimo dal più piccolo al più grande grazie al gruppo di lavoro, grazie ad Emma non siamo a un punto di arrivo, ma siamo un punto di partenza. Quindi in bocca al lupo anche a tutti grazie.