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C.c. Riese Pio X 22.4.2024, ore 18:30
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Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Bene. Di nuovo buonasera. Adesso possiamo dare inizio al Consiglio comunale con la registrazione del Consiglio. Do il mio saluto e il benvenuto ai Consiglieri comunali, al pubblico in sale e a chi ci segue da casa. Sostituisco il Presidente del Consiglio, che questa sera, per motivi di salute, non può essere presente in base al comma 2 dell’articolo 10 del Regolamento del Consiglio comunale, insomma, che prevede, in caso di assenza o impedimento del Presidente, che le sue funzioni e attribuzioni siano svolte dal Sindaco. Quindi presiederò io questa sera il Consiglio. È un po’ che non lo faccio, quindi se ci sono delle dimenticanze, vi chiedo venia insomma, ma ho al mio fianco il Segretario e Rina, per cui, in caso di problematiche, sarò prontamente corretto. Quindi di nuovo grazie a tutti.
Direi di procedere con l’appello.
Speaker : CANDIA MASSIMO – Segretario comunale
Guidolin Matteo; Basso Ombretta; Tavana Ferdinando; Zonta Mario…
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Assente giustificato.
Speaker : CANDIA MASSIMO – Segretario comunale
Gazzola Davide; Battagin Elisa; Quarto Francesco; Fanzolato Massimo; Fantin Agnese (assente giustificata); Battagello Chiara; Antonello Jenny; Bontalenti Gianluca; Simionato Paola; Tombolato Alberto; Porcellato Roberto Waimer; Guidolin Loris; Bergamin Paolo.
Grazie.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Bene. Direi di passare alla trattazione dei... prego? Ah, scrutatori. Nomina scrutatori: Alberto Tombolato, Chiara, Battagello... 3. Ecco, avete visto? Quindi per noi Massimo Fanzolato.
Allora direi di procedere appunto alla trattazione dei tre punti all’ordine del giorno, partendo dal primo che è: “Approvazione del rendiconto di gestione dell’anno 2023”. Per questo lascio la parola all’Assessore di competenza, il vicesindaco Francesco Quarto.
Speaker : QUARTO FRANCESCO – Assessore
Buonasera a tutti i Consiglieri e a chi ci sta seguendo da casa e al pubblico presente in Aula consiliare.
Con questa delibera, appunto, si propone di approvare il rendiconto di gestione dell’anno 2023. Un anno che è stato molto molto importante per la nostra comunità, poiché ha visto il ritorno dopo 100 e rotti anni della salma di San Pio X, il nostro concittadino, che appunto ha interessato anche il nostro territorio dal punto di vista dei lavori pubblici e degli eventi che hanno reso possibile di far svolgere al meglio questa manifestazione così importante.
A chiusura del bilancio consuntivo per il 2023, in particolare, c’è stato... scusate, abbiamo avuto un risultato di amministrazione pari a 598.413 euro, un risultato di fondo cassa pari a 2.570.401,80 euro. La consistenza del patrimonio comunale è pari, alla data del 31 dicembre, a 27.840.720,68 euro. Il risultato economico dell’esercizio è pari ad euro 300.175. In particolare, per quanto riguarda l’avanzo, cioè la parte non spesa delle somme stanziate nel bilancio, per quanto riguarda la parte disponibile, abbiamo confermato il trend degli ultimi anni di ridurre all’osso le somme disponibili, segno di un’ottima performance da parte degli uffici nell’utilizzo delle risorse stanziate. Per l’anno 2023 è pari a 70.165,29 euro. Ancora meglio la parte destinata agli investimenti, che è pari a 9.877,56. Se pensiamo che l’anno scorso per gli investimenti erano stati stanziati in bilancio 2 milioni di euro, questo dà l’idea di quanto bene abbiano lavorato gli uffici e in questa sede ufficialmente io vorrei fare un sentito ringraziamento all’Ufficio Lavori Pubblici, all’Ufficio Tecnico, all’Ufficio Ragioneria e a tutti gli altri uffici che si sono occupati di impiegare i fondi pubblici.
L’utilizzo corretto delle risorse stanziate è sempre segno di un’ottima amministrazione del bene comune, che in definitiva è un segno di soddisfazione anche per i cittadini. Quindi, di nuovo, rinnovo il ringraziamento agli uffici per aver operato in maniera così performante.
Io ho finito e lascio la parola al Presidente.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Bene. Ci sono degli interventi?
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Sì, buonasera, se posso. Grazie. Volevo solo dei chiarimenti riguardo alla relazione. Grazie.
Non so se è di competenza dell’assessore Fanzolato. A pagina 23 si parla di pasti somministrati agli alunni: non riesco a capire, oppure se mi fa un chiarimento riguardo al numero degli alunni in base al numero dei pasti. Faccio un esempio: nel 2022 ci sono stati circa 20.000 pasti, 20.100 su 483 alunni; nel 2023, con 360 alunni, sicché 123 alunni di meno, abbiamo 2.128 posti in più. Questo è riferito a...?
Speaker : FANZOLATO MASSIMO - Consigliere
Buonasera a tutti. Provo a rispondere, non so se sarò abbastanza chiaro.
Per quanto riguarda i pasti sono due anni ormai che abbiamo introdotto una tariffazione differenziata su base ISEE per andare incontro alle famiglie più in difficoltà e più bisognose, quindi la tariffazione, sebbene magari i pasti somministrati sono inferiori, potrebbe essere che siano stati stanziati più soldi proprio perché siamo andati a sostenere quella fascia di popolazione che maggiormente aveva bisogno del sostegno pubblico.
I dati sottomano non li ho visti...
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Sì, non riguarda un discorso di costi, riguarda proprio un discorso di numeri.
Speaker : FANZOLATO MASSIMO - Consigliere
Verifichiamo e vi diamo una risposta.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Posso un’ultima cosa? Sempre nella pagina 23 si parla di Pedibus. Attualmente sono state attivate tre linee nella frazione di Poggiana. Se mi spiega dove sono le 3 linee?
Speaker : FANZOLATO MASSIMO - Consigliere
Sì. Anche su questo, il progetto Pedibus che ha seguito dalla Presidente del Consiglio, Agnese Fantin. Ha seguito lei passi, e le linee del Pedibus a Poggiana. Anche questo è un progetto che abbiamo cercato di riproporre quest’anno su tutto il territorio comunale. Purtroppo, però, essendo un servizio anche questo su base volontaria, le linee nelle altre frazioni non siamo riusciti a farle partire, Poggiana è l’unica frazione che ancora riesce a usufruire di questo servizio e quindi sono state attivate queste linee. Adesso di preciso dovrebbe essere la linea che parte all’altezza della Chiesa e arriva fino alla scuola, però di preciso, non saprei risponderle. Mi formo un attimo dalla Presidente del Consiglio e poi vi faccio sapere. grazie.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Mi introduco un attimo perché ho chiesto anche ad Agnese, che mi diceva, è collegata qua, che il numero dei pasti, l’aumento del numero dei pasti molto probabilmente dipende dal fatto che non solo le quarte, cioè non solo le quinte, ma anche le quarte hanno il secondo rientro. Appunto, molto probabilmente dipende da questo, però comunque dopo verificheremo insomma il dato.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Sì, non era per un discorso di quarte e di quinte. Era praticamente che ci sono 120 alunni di meno rispetto all’anno prima. Che siano quarte o che siano quinte con 2.000 pasti in più?
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Sì, ma non dipende semplicemente dal numero degli alunni tout-court, dipende da quanti alunni poi... anche se sono 1.000 alunni, l’anno prima o l’anno dopo ce ne sono 800, per fare un esempio...
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Ma guardi che qui è scritto “alunni che usufruiscono del pasto” non alunni del totale.
Qui è scritto alunni che usufruiscono del servizio mensa.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Ma probabilmente a parità di... con un numero minore, però hanno un secondo rientro, quindi è raddoppiato il dato. È questo il senso: non hanno più un singolo rientro, ma ne hanno due in ogni caso e quindi il dato è maggiore, nonostante il numero di fruitori sia minore. Però, se le funzioni sono di più, sono il doppio, quindi il dato probabilmente è dato da questo qua. Dopo manderà il conteggio insomma.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Va bene. Un’ultima cosa riguardante un altro settore. Sempre sulla relazione riguardante il discorso dei cani custoditi: nella relazione c’è un numero di cani, presumo siano il numero dei cani all’interno del canile di Ponzano, perché non penso che il Comune di Riese abbia 54 cani. A pagina 32.
Speaker : QUARTO FRANCESCO – Assessore
La convenzione con il canile di Ponzano è ancora in essere, quindi sicuramente sono quelli.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Sì, era per capire quanti ne avevamo noi del Comune, i nostri.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Sì, molto probabilmente si riferisce al numero totale, ma verifichiamo anche questo, insomma.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Va bene. Grazie.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Ci sono altri interventi?
Speaker : SIMIONATO PAOLA - Consigliere
Buonasera. Mi sentite? Sì. Buonasera. Sempre nella proposta di delibera si parla dei 26.679 euro di contributo per le opere di culto. Volevamo chiedere come vengono ripartite, come viene ripartita questa somma.
Speaker : QUARTO FRANCESCO – Assessore
Questo è solo l’accertamento delle somme a consuntivo, poi sarà oggetto di successiva delibera in corso d’anno.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Prego.
Speaker : FANZOLATO MASSIMO - Consigliere
Sì, confermo quanto ho detto prima al consigliere Waimer rispetto alle linee Pedibus attivate a Poggiana: in realtà non sono tre, ma è solamente una che parte appositamente fronte Chiesa.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Sarebbe il parcheggio degli alpini, veramente. Ma insomma va bene, sì, concordo, ce n’è una. È da cancellare. Siccome l’avevo fatto presente anche l’anno scorso, non è ancora stato rimesso a posto.
Speaker : FANZOLATO MASSIMO - Consigliere
Provvediamo a correggere allora.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Okay. Ci sono altri interventi? E allora, se non ci sono altri interventi, direi di procedere.
“Si propone al Consiglio comunale di approvare il rendiconto dell’esercizio 2023 completo del conto del bilancio del conto economico allo stato patrimoniale completo degli allegati previsti dal decreto legislativo 118/2011, che poi sono elencati in delibera; di approvare la Costituzione sull’avanzo di amministrazione dei seguenti accantonamenti e vincoli che sono previsti in delibera come avete visto; di prendere atto e approvare i documenti allegati alla presente deliberazione, e c’è tutto l’elenco dei documenti allegati; di dare atto che è stata verificata la concordanza con le scritture contabili dell’Ente del conto del tesoriere Intesa San Paolo S.p.A. reso per l’esercizio 2023 ai sensi dell’articolo 93, comma 2, decreto legislativo 267/2000; che sono stati rispettati gli equilibri di bilancio e di vincoli di finanza pubblica per l’anno 2023, ai sensi dell’articolo 1, comma 819 e seguenti della legge 145/2018; che il rendiconto della gestione par l’anno 2022, il bilancio consolidato consuntivo consolidato per l’anno 2022, nonché i rendiconti dei soggetti partecipati risultano pubblicati nel sito internet del Comune di Riese Pio X; che è stato approvato il Piano di revisione periodica delle società pubbliche partecipate del Comune di Riese Pio X con delibera del Consiglio comunale n. 35 del 20 dicembre 2023”.
Andiamo alla votazione. Quanti favorevoli? 9 favorevoli. Quanti contrari? 6 contrari. Quanti astenuti? Nessuno.
Bene. “E di andare a dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del decreto legislativo del 2000 n. 267, stante l’urgenza di provvedere in merito”.
Quindi quanti favorevoli all’immediata eseguibilità? 9 favorevoli. Quanti contrari? 6. Quanti astenuti? Nessuno.
Quindi delibera approvata.
Passiamo al punto 2 dell’ordine del giorno di questo Consiglio, ovvero: “Variazione n. 2 al bilancio di previsione 2024-2026”.
Cedo la parola al vicesindaco Francesco Quarto per la trattazione del punto.
Speaker : QUARTO FRANCESCO – Assessore
Buonasera di nuovo a tutti. Questa è una variazione di bilancio che si è resa necessaria sentiti gli uffici comunali per l’esercizio delle funzioni correnti.
Intanto da annotare dal capitolo entrate, sempre in parte corrente, alcuni contributi statali che sono stati erogati per funzioni correnti a supporto dei minori entrate per euro 30.000. Sulla base di questo si effettuano variazioni anche nella parte di spesa per euro 24.000 per spese di manutenzione strade e stabili comunali, in particolare per l’acquisto di asfalto e segnaletica varia stradale, per la viabilità e spese per disinfestazione, sanificazione e allontanamento volate di per euro, 6.000.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Bene. Ci sono degli interventi? Prego.
Speaker : SIMIONATO PAOLA - Consigliere
Sì, solo delle delucidazioni riguardo alla sanificazione e allontanamento volatili. Dove riguardava e chi ha fatto questo intervento?
Speaker : QUARTO FRANCESCO – Assessore
Allora la disinfestazione in genere per avere un po’ di somme a capitolo per gli interventi durante il corso dell’anno. Per quanto riguarda l’allontanamento volatili, per la frazione di Spineda nel plesso scolastico su segnalazione del Preside: è stata fatta presente la presenza di un elevato numero di piccioni, quindi si andranno nei primi mesi qui a fare degli interventi di allontanamento con una ditta specializzata.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Ci sono degli altri interventi? No. Allora direi di andare ad approvare la delibera.
Un attimo solo.
“Si propone al Consiglio comunale di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale alla presente proposta; di approvare le variazioni al bilancio di previsione 2024-2026 in termini di competenza e di cassa, come riportate nell’allegato A, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; di dare atto che, a seguito delle variazioni che si apportano al bilancio di previsione 2024-2026 sono contestualmente aggiornati i contenuti del DUP 2024-2026; di dare atto che dalla verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita risulta il permanere del pareggio di bilancio ai fini dei vincoli di finanza pubblica e degli equilibri generali contabili finalizzati al rispetto dei vincoli di destinazione delle entrate per la copertura delle spese correnti e delle spese per investimenti previsti dalla normativa vigente”.
Quanti favorevoli? 9. Quanti contrari? Nessuno. Quanti astenuti? 6.
“Di dichiarare con seconda separata votazione la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del decreto legislativo267/2000, stante l’urgenza di procedere con gli interventi programmati”.
Quanti favorevoli? 9. Quanti contrari? Zero. Quanti astenuti? 6.
La delibera è approvata.
Procediamo adesso con la terza e ultima delibera del Consiglio comunale di oggi, ovvero: “Adozione del Piano delle acque del Comune di Riese Pio X”.
Lascio la parola all’assessore di competenza, Ombretta Basso.
Speaker : BASSO OMBRETTA – Assessore
Buonasera a tutti. Io farò un’introduzione per spiegare di che cosa stiamo parlando anche a coloro che saluto e che ci seguono da casa.
Con questa proposta di delibera intendiamo adottare, quindi è un’adozione, il Piano delle acque comunale. Il Piano è uno strumento fondamentale per analizzare la situazione idraulica del territorio e per pianificare gli interventi necessari a garantire il funzionamento delle reti di drenaggio delle acque piovane e mitigare il rischio idraulico.
La sua redazione è compito appunto del Comune in accordo al Consorzio di bonifica ed è stabilita dalla legge della Regione Veneto. Una volta adottato oggi, il Piano sarà disponibile al pubblico per 30 giorni, poi seguiranno altri 30 giorni durante i quali sarà possibile presentare osservazioni. Successivamente, il Comune avrà 60 giorni per rispondere a tali osservazioni. Infine, il Piano tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva e sarà effettivo dopo altri 15 giorni.
Il Piano è stato redatto dall’ingegnere Eros Cavallin, dello studio Tecnohabitat di Montebelluna, che ha anche prodotto la cartografia e delineato le soluzioni per le criticità, le quali verranno adottate nel tempo. Appunto desidero anche ringraziare l’ingegner Cavallin per il suo eccellente lavoro. Ci illustrerà adesso appunto nel dettaglio i punti critici del nostro territorio, che è caratterizzato dalla presenza di due fasce di suolo differenti: a est stiamo parlando di un suolo molto ricco di scheletro, quindi molto permeabile; invece a ovest, un terreno più argilloso, quindi anche molto più problematico, dove peraltro c’è anche una densa rete di canali, che però negli ultimi anni è stata un po’ soggetta a riduzione grazie o a causa di pratiche agricole non sempre rispettose. Sempre queste pratiche agricole, a volte appunto per una eccessiva praticità, hanno anche ridotto le siepi, che sono un elemento importante anche per il rallentamento del deflusso delle acque. In più, appunto, negli ultimi anni stiamo anche assistendo a dei cambiamenti climatici molto più importanti, diremmo anche più negativi, rispetto a 50, 60 anni fa.
Il Piano delle acque, appunto, va a considerare anche fenomeni molto molto intensi, che hanno una frequenza di uno o due fenomeni in 50 anni. Finora chissà se da qui in avanti tale frequenza sarà la stessa o se invece aumenterà. Quindi è essenziale adottare un Piano che indichi le azioni da intraprendere e che offra anche la possibilità di accedere a bandi per ottenere finanziamenti e risparmiare risorse economiche.
Lascio la parola all’ingegner Cavallin, che sarà poi disponibile anche ad eventuali domande e che ringrazio.
Speaker : Ing. CAVALLIN EROS
Il Piano delle acque nasce da un’esigenza: di dare una certa importanza anche non solo ai corsi d’acqua principali, quindi ai fiumi, ai torrenti e ai principali corsi d’acqua del territorio, ma di dare anche uno studio di tutta quella che è la rete minore a livello non solo di grande bacino, ma anche di piccolo bacino quindi comunale, ma che è molto importante soprattutto per eventi meteorici di breve intensità e di breve durata, e di alta intensità più che altro.
Quindi parliamo di tutto quel reticolo di fossi, fossetti, capifossi che alla fin fine rivestono una grande importanza, non tanto a livello di bacino, ma quanto a livello comunale e quindi di dare anche a questi corsi d’acqua quella che è un’importanza, di dargli un Regolamento, di dargli un controllo del... Allora il nostro studio ha lavorato soprattutto all’interno del territorio comunale e quindi dei bacini che ne fanno parte. È stato uno studio in cui siam partiti un po’ da quelle che sono le grandi informazioni, quindi pendenze, indicazioni dei bacini primari e secondari e dei corsi d’acqua più importanti e il rilievo di tutti quanti quelli che sono i fossi inferiori.
Come diceva prima l’Assessore nell’introduzione, abbiamo avuto subito... vediamo subito che il Comune di Riese è diviso in due parti: una parte ad est formata da un forte materasso ghiaioso, quindi con una grande capacità di permeazione, e si vede anche dall’assenza di corsi d’acqua, rispetto alla parte a ovest che è formata soprattutto da terreno di tipo limoso e argilloso e quindi è caratterizzata da un reticolo molto fitto di canali e canalini secondari. Quindi, se la parte a est non ha grossi problemi dal punto di vista idraulico, diciamo che c’erano dei problemi intorno al Brenton, che sono stati poi anche risolti dalla realizzazione della della cassa di espansione da parte del Consorzio. Diciamo che invece la zona ad ovest ci sono ancora diverse problematiche, nate soprattutto dai due corsi d’acqua: il Avenale, quello che appunto attraversa da nord a sud, e il Avenaletto, che è un suo emissario, Avenale e Avenaletto sono due corsi d’acqua che già arrivano a Riese con una grossa portata e che praticamente attraversano Riese sempre con la sezione... soprattutto di fronte ad eventi meteorici importanti, attraversano Riese sempre con delle portate, delle sezioni idrauliche che son praticamente piene e quindi tutti gli altri canali fanno una grossa difficoltà a scaricare.
Quindi diciamo che la maggior parte delle volte si trova poi difficoltà di deflusso soprattutto nelle zone che vanno a fare... che vanno praticamente in immissione all’Avenale. D’accordo? Oltretutto, comunque, diciamo che abbiamo visto che nella parte nord ci sono delle difficoltà di deflusso e dei piccoli ristagni d’acqua dovuti a fossi e fossetti che son stati un po’ alla volta abbandonati anche se la cosa magari non dava più di tanto fastidio a livello globale di bacino perché, avendo grossi problemi verso valle, un po’ di acqua che restava nei campi non dava più di tanto fastidio, insomma.
Invece, verso valle, verso la zona 2 e 1, questa zona qua, appunto via De Gasperi, abbiamo delle grosse difficoltà di deflusso perché abbiamo che l’Avenale è praticamente sempre al limite della sua capacità.
Quindi, la prima soluzione che noi abbiamo dato, e la soluzione più strutturale è quella di provare a dare un ordine alla possibilità di creare una un’area di invaso nel sistema Avenale-Avenaletto. Quindi, invece di andare alla ricerca di campi da poter allagare oppure di campi che saranno in maniera naturale, quindi con difficoltà, poi anche a livello di strade, eccetera eccetera, abbiamo cercato di trovare la possibilità di realizzare in un unico punto la volumetria di invaso.
In questo caso, cosa abbiamo fatto? Abbiamo trovato questa area, stiamo parlando di circa 2 ettari, che è tra l’Avenale e l’Avenaletto. Siamo molto vicini all’Avenaletto e possiamo derivare l’acqua dall’Avenale attraverso lo scarico Bergamin. Diciamo che questa è via Costanza, qua siamo in via Tirette, questa è la zona del Balegante, tanto per farci capire. Questa è via Cendrole, tanto così per farsi un po’ un’idea.
Quindi dicevamo: io qua riesco a prendere l’acqua dall’Avenale attraverso lo scarico Bergamin, di qua ho l’Avenaletto che mi passa a fianco e quindi con due sistemi di raccolta, posso decidere di prendere un po’ di acqua da una parte e un po’ dall’altra, invasarla nella mia vasca di espansione e poi restituirla con calma all’Avenaletto che poi ritorna sull’Avenale. Questo cos’è che mi fa? Mi permette di abbassare la punta della portata e quindi ridurre l’acqua all’interno dell’Avenale per tutto il percorso all’interno del territorio di Riese, e poi di restituirla con una differenza. Quindi, il volume che poi andrà a valle è sempre lo stesso, solo che praticamente viene restituito con una tempistica maggiore e quindi mi permette di praticamente sistemare tutta la zona a nord, perché adesso, avendo un volume d’invaso, posso riprendere in mano tutti quei fossi e fossetti che prima era stati un po’ abbandonati, tanto alla fine mi creo qua un volume grosso e posso anche permettermi di prendere anche le piccole portate che erano state un po’ trascurate. In più, a valle ho la possibilità di avere spazio nel mio corso d’acqua per riuscire a scaricare in maniera sicura le portate che arrivano da Riese.
Qua purtroppo non si vede benissimo, comunque qua è stato fatto lo studio. Qua, tanto per far capire: qui stiamo parlando di due punti dove ho l’Avenale e l’Avenaletto, qui ho il mio volume d’invaso: questo è tutto il bacino dell’Avenale e dell’Avenaletto. È un bacino veramente gigantesco. Infatti non per niente arriviamo già con portate dell’ordine dei 20 metri cubi... di 15 metri cubi già all’interno del Comune, e quindi siamo già molto tirati.
Il risultato della nostra vasca, è quello di tagliare la punta della mia portata e quindi, facendo questo, riesco anche nella zona verso via De Gasperi, abbassare la mia punta e ho a disposizione 30, 40 centimetri di spazio nel nell’Avenale per poter scaricare in maniera sicura da tutti gli altri emissari. E quindi riesco a togliermi tutte quelle che sono le problematiche che si sono create appunto nella difficoltà di scarico verso l’Avenale.
Il fatto poi di avere due possibilità di prendere l’acqua sia dell’Avenale e sia dell’Avenaletto me la posso un po’ giocare, posso eventualmente vedere se prendere più acqua da una parte e meno dall’altra e come restituirla. Quindi è una situazione dove non è che devo stare là in continuo a mettere a posto, però, una volta tarata e si trova, è una cosa che funziona in automatico.
Secondo intervento di una certa importanza è la sistemazione di via Fosse e dello scarico del cimitero. Qui siamo davanti all’ATS. Qui abbiamo sempre questo fosso della Provinciale, che è sempre pieno, con difficoltà di deflusso. Abbiamo lo scarico del cimitero che è molto alto e quindi fa difficoltà a portarci via l’acqua, e poi abbiamo via Fosse che praticamente ogni volta che piove ha sempre l’acqua in ristagno per molto tempo. Questo è dovuto soprattutto ad alcune problematiche: Primo, questo scarico è molto alto e in più, essendo un tubo, entra in funzione quando ho un livello alto nel mio fosso. Quindi l’idea è quella di rifare intanto lo scarico più basso e creare uno sfioro in modo che con pochi centimetri, l’acqua va via tutta quanta. Risezionare bene lo scarico del cimitero in modo che mi porti via l’acqua e poi il problema di via Fosse, che è questa qua praticamente. Lo scatolare che attraversa la Provinciale è alto, quindi cos’è che succede? Che per un po’... cioè che praticamente riesce a lavorare solo come troppo pieno e il resto del volume mi resta sempre fermo. Quindi l’idea nostra è quella di creare praticamente, rifare, risezionare il fosso di via Fosse, poi anche dall’altra parte rivedere un po’ tutto il profilo fino ad arrivare alla confluenza con gli altri canali che poi portano all’Avenale e, per garantire lo svuotamento di via Fosse, l’idea nostra è quella di mettere giù un tubo da 40 più basso rispetto al nostro scatolare. Questo per fare in modo che, praticamente quando ho le piogge intense la volumetria di via Fosse funziona ancora come invaso compensativo, ma, finito l’evento meteorico, ho questo tappo di fondo della vasca che mi consente praticamente lo svuotamento e quindi la possibilità di avere ancora questa volumetria a disposizione anche per un evento abbastanza vicino, cioè se il giorno dopo piove, io qua adesso mi troverei sempre con questo fosso pieno almeno per le prossime due o tre settimane quasi sicuramente. Invece così, finito l’evento meteorico, in due o tre ore, praticamente, il mio fosso me l’ho svuotato e ce l’ho ancora a disposizione.
Altro intervento importante è lo scarico di via Cal di Riese: abbiamo praticamente lungo via Cal di Riese un canale consortile che poi attraversa la zona dell’agriturismo con un tubo da 120...
Speaker : INTERVENTO
Eros, si tratta di via della Calle o Cal di Riese?
Della Calle a Vallà?
Speaker : Ing. CAVALLIN EROS
Via della Calle, scusate. Hanno sbagliato a scrivere. Sì, via della Calle, pardon. Sì, questo l’agriturismo della Calle. Pardon. Via della Calle. Mi sono confuso con l’altra strada. Comunque cos’è che succede? Anche qua, il tubo da 120 che passa qua sotto è posto molto alto, quindi, per riuscire a portar via l’acqua verso valle, ha bisogno di alzare il livello e ciò va a compromettere la strada di via della Calle. Allora rifare il tubo, metterlo più basso o farlo più grande, cosa vorrebbe dire? Portare acqua verso valle, cosa di cui il Consorzio non sarebbe molto contento. Andare in cerca di un volume compensativo in questa zona qua l’abbiam cercato, ma è molto difficile perché abbiamo tutti i campi molto più alti rispetto ai fossi, quindi ho bisogno di andare a scavare tanto per riuscire ad avere un po’ di volume. Quindi non è... diciamo che se sulla cassa espansione di prima avevo tanta disponibilità di volume perché qualsniasi metro cubo di scavo e un metro cubo di volume, in questo caso avrei dovuto scavare un metro, un metro e mezzo prima di riuscire ad avere un po’ di volume. Insomma, quindi non ne vale la pena.
Alla fine la nostra scelta è stata quella di alzare la strada, cioè della serie: prendo via della Calle, la alzo di 40, 50 centimetri e lascio che quindi praticamente l’acqua si possa alzare all’interno del fossato. Devo cambiare il ponte... bisogna fare cambiare anche il ponte che poi va verso l’agriturismo, anche perché quello adesso è molto piccolo e quindi quello mi fa una strozzatura abbastanza accentuata. Con questo sistema praticamente io riesco a non cambiare la situazione a valle e metto in sicurezza la strada della Calle.
Poi diciamo che abbiamo altri interventi secondari, che vabbè, non so se vale la pena. Diciamo che sono tutti qui: via Fornasette, via sempre qua... siamo qua sempre su... sono tutti quei interventi secondari che, avendo diciamo fatta la cassa di espansione che dicevamo prima, riusciamo a portar giù più acqua e quindi liberiamo campi e strade dalle difficoltà che ci sono sulla parte nord.
Qua invece questa è via Cal di Riese, stavolta sono giusto, parliamo di rifare un fosso che è demaniale, ma è completamente coperto e tutta l’acqua va giù per lo scarico del Cavallo. Quindi l’idea è quella di ripristinare un ulteriore scarico per mettere in sicurezza e dare la possibilità di scaricare in più parti l’abitato di Riese.
Ecco, alla fine diciamo che gli interventi che noi proponiamo, stiamo parlando di circa 3 milioni di euro, di cui metà sono solo per la cassa d’espansione, gli altri son tutti interventi di minore cabotaggio, ma comunque alla fine stiamo parlando di mettere a posto un 6-7 chilometri di fossati.
Qua ci sono tutte le indicazioni delle manutenzioni che noi abbiamo indicato per i fossi. Queste sono le competenze. La maggior parte vediamo che tutti... sono tutti fossi del Consorzio, poca roba è a livello comunale. Vabbè, questi sono un po’ di numeri. Infatti si vede qua che, per esempio, il Consorzio gestisce circa più di 100 chilometri contro pochi chilometri che ha il Comune. Infatti Consorzio mi dice: ma sono tutti interventi sulla rete consortile. Sì, ma quella c’è qua in Comune, non è che abbiamo tanta altra roba, insomma, non è che possiamo inventarsi dei fossi nuovi per fare altri interventi. Questo è quello che abbiamo.
Quindi sul Piano queste sono le schede tipiche di come vengono individuati gli interventi. Si vedono le caratteristiche di tutte quante e anche una computazione a livello...
E poi parliamo del regolamento.
Il Piano si conclude con due regolamenti, uno per l’edilizia e uno per i fondi agricoli. Sono regolamenti che si basano intanto sulla dimensione dell’intervento, quindi, più piccolo è l’intervento e meno carico ho per la compatibilità idraulica. Man mano che si estende l’intervento, man mano vengono richieste sempre più metodologie più spinte, insomma, e anche misure compensative un po’ più pesanti.
Dopodiché il Piano si divide tra la zona con capacità di deflusso... zona con capacità di drenaggio e zona con non capacità di drenaggio in modo da dire: da una parte cerco di fare più perdenti possibile, dall’altra parte devo fare volumi di invaso. E poi anche si divide sulle zone che hanno una... le zone che sono dichiarate a rischio idraulico e le zone che non sono dichiarate a rischio idraulico, in cui praticamente le misure in quelle zone di rischio idraulico sono leggermente maggiori, un po’ più difficili.
Poi ci sono degli esempi su come vanno realizzate le varie misure compensative, così giusto per avere un’idea, e poi si parla anche del regolamento idraulico dal punto di vista di pulizia idraulica, quindi le manutenzioni che devono essere fatte sui canali, le distanze che si devono tenere da parte dei privati e vengono catalogati tutti quanti i canali, sia quelli consortili che quelli anche di comunali. Ecco qua le fasce di rispetto, le zone e le fasce di rispetto e diciamo anche i volumi compensativi da fare anche in ambito agricolo in caso di cambio di destinazione d’uso.
Questa è una panoramica generale del Piano delle acque.
GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Bene, ringrazio l’ingegner Eros Cavallin... Bene. Ringrazio l’ingegner Eros Cavallin per la presentazione del Piano. Se ci sono degli interventi delle domande ovviamente, l’Assessore di competenza, ma soprattutto il tecnico, sono a disposizione per delle delucidazioni.
PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Sì, se posso. Grazie, ingegnere, per avere illustrato la cartografia.
Volevo chiedere se eventualmente, come ha detto lei, sono tutti canali per il 99% di competenza del Consorzio Brentella? Il calcolo che viene fatto di 3 milioni e rotti per quanto riguarda il discorso della sistemazione, penso che debba essere concordato con il Consorzio Brentella, perché non penso che il Comune debba farsi carico di questa spesa.
Già a suo tempo, negli anni scorsi, su alcuni tratti in difficoltà, avevamo già comunicato al Consorzio Brentella le situazioni a rischio, perché, ad esempio, sull’Avenale, che non ha citato ci sono già due bacini di laminazione. Uno è praticamente la cava... il laghetto di Fraccaro e uno giù verso i confini con Godego. Questa è sempre competenza del Consorzio Brentella perché il Consorzio Brentella apre e chiude le saracinesche.
Come il bacino scolante che è stato fatto negli anni scorsi, che è andato a regime quest’anno, del Demanio, fatto dalla Regione, però lo gestisce sempre il Consorzio Brentella.
Per cui alcuni passaggi che ha fatto lei, ad esempio, via della Calle: a mio avviso c’è solo la dimensione del tubo di scarico che passa su quel ponte per risolvere il problema. Fra l’altro, quel canale viene usufruito dal Consorzio Brentella per scaricare la cava di Bergamin quando viene portata a livello, perché la cava Bergamin che scarica il Brenton all’interno, mezzo milione di metri cubi, non rimane lì l’acqua, l’acqua viene pompata fuori quando non c’è più acqua e viene scaricata sulla canaletta che passa sotto la Florian, scende va giù per quella via là e si scarica giù dai Prai di Godego.
Per cui la competenza di questo qua è sempre del Consorzio Brentella. Se ci sono problemi, visto che il Consorzio Brentella usufruisce di quel canale per scaricare, deve farsi carico anche di questo fattore.
Via Cal di Riese. Anche lì, con passaggio sotto via Ca’ Miane, non è quanto il discorso della portata del canale di via Cal di Riese. È un raddoppio... di deve fare un raddoppio del passaggio sotto via Ca’ Miane, raddoppiarlo, perché è lì il guaio che non riesce a scaricare.
Non so se ha presente: Cal di Riese arriva a un certo punto a via Ca’ Miane che poi scarica a sud.
Per l’attraversamento di quella strada c’è un manufatto in cemento quadrato, sarà circa un metro per un metro, forse anche meno, 70 centimetri forse.
Quello andrebbe raddoppiato e farne uno a fianco probabilmente. Quello scarica direttamente giù per i Prai.
Chiudo perché ci sarebbe da dire parecchie... siccome che ho studiato su quel problema e quando pioveva, facevo 80 chilometri al giorno per andare a vedere le problematiche del Comune di Riese, per cui le so memoria queste qua. Grazie.
Diciamo che il Piano intanto fotografa la situazione e dà delle soluzioni a livello del Comune, dopodiché, chi tira fuori i soldi doveva essere eventualmente il Comune che si mette d’accordo col Consorzio, perché poi io questo Piano qua l’ho già fatto anche vedere... ne ho parlato insieme al Consorzio, quindi sono stati visti. E quindi anche a loro, dal punto di vista tecnico, dico: sì, queste soluzioni ci sono.
Dopodiché un’altra cosa. Il Consorzio ha un’ottica di bacino, cioè le casse di espansione che, per esempio, ci sono qua già nel nostro Comune servono non tanto per Riese ma per non portare ulteriori gravami verso Castelfranco, perché poi, alla fine tutto il bacino Avenale-Brenton-Pighenzo-Vialon sono quelli che poi danno problemi verso il Comune di Castelfranco. Invece l’idea che noi abbiamo portato è quella di dire: la cassa di espansione non la faccio per portar meno acqua a valle, ma per dare un po’ più di disponibilità al Comune di Riese. Infatti io l’ho fatta a monte, non l’ho fatta giù, quindi della serie: l’ho fatta in modo di andare a tirarvi via acqua che mi arriva giù per dare più possibilità al Comune di Riese di portare dentro la sua senza crearsi allagamenti. Quindi diciamo il mio è un po’ un passaggio pari patta, tanto me ne prendo... infatti non è che ho fatto una vasca da 40.000, 50.000... il Consorzio mi diceva: ma falla anche più grande. No, io la faccio per quella che mi serve per me. Dopodiché se la vuoi fare più grande, falla te insomma. Okay? Questo è un po’ il discorso.
Io diciamo ho fatto un’ottica... non ho fatto un’ottica bacino, ho fatto un’ottica di Comune, insomma, quindi sono rimasto alle dimensioni che possono competere a un livello comunale.
Dopodiché è sempre il solito discorso: so anch’io che tante volte basterebbe allargare le sezioni, però è sempre il solito problema che allargare le sezioni vuol dire portare più acqua verso valle. Quindi bisogna sempre trovare un giusto compromesso perché se allargo le sezioni posso creare danni verso valle. Se le tengo così mi crea problemi a monte, quindi ho sempre dovuto trovare un po’ la soluzione di dire: vediamo di risolvere i problemi senza però che crearne degli altri.
Quindi, per esempio, quella di rialzare la strada è fatta in modo perché io ho visto il tubo che passa sotto l’agriturismo, è preso anche bene, non è preso male. Il problema è che è alto e dopo... a parte che poi è anche lungo, insomma, e tutto quanto, però se vado a chiedere il Consorzio, a lui va da Dio quello là perché poi, se lo tiene giusto, giusto per quello che gli serve.
Anche il fatto di scaricare la cassa è sempre il discorso questo, che loro decidono... loro hanno delle pompe, quindi decidono quanto, quando e quanto scaricare, quindi della serie loro decidono che in questo momento non c’è acqua su quel canale, oppure ce n’è poca, prefetto, attivano una o due pompe e fanno passare l’acqua che fa in modo che non ce ne sia di più e che faccia danni, insomma. È questo qua. Quindi è la mia idea di alzare la strada è proprio dovuta al fatto di dire: vediamo di fare in maniera che la strada è in sicurezza, là non mi creo disagi, ma non vado neanche a creare maggiori problemi verso valle, insomma. Questa è l’ossatura del Piano.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Sì, però, nel momento che alza la strada, deve alzare anche il ponte. A quel punto il ponte viene alzato e secondo me è bene fare un’altra sezione sotto. Chiudo.
Il Consorzio Brentella in questi ultimi anni sta ridisegnando un po’ il discorso dei bacini, nel senso non bacino inteso come bacino scolante, ma tutti i fossati di sua competenza li sta regimando oppure cominciano a far passare dell’acqua o quant’altro perché un fosso qua, un fosso di là, 10, 15, 20 fossi, 50 fossi, 100 fossi messi assieme fanno un bacino scolante. Allora tenerli attivi - e da tempo lo stanno facendo - dove non c’è la disponibilità della cassa di espansione, coi 1.000 fossetti ripresi per mano di competenza di loro, ma anche dei privati, è ovvio, fa da bacino scolante quando c’è l’urgenza, insomma.
Speaker : Ing. CAVALLIN EROS
Il discorso di ampliare la rete di drenaggio è un discorso che a me va benissimo. Diciamo che i miei primi piani delle acque partivano da questa idea. È che poi mi scontravo col Consorzio Piave, perché loro mi dicevano: perfetto, quello che fa la cassa di espansione, che sono due ettari che io vado là, controllo, vedo ed è là, me lo fanno magari sei, sette chilometri di fossetti in proprietà privata. Quindi devo andare da Toni, Bepi a vedere se ha fatto manutenzione, se non li ha controllati, se ha fatto qualcosa e roba del genere.
Quindi diciamo dal punto di vista... è ovvio che dal punto di vista tecnico sarebbe anche giusto riprendere in mano tutti sti fossetti. Però, dal punto di vista pratico, se ho un problema la cassa me lo risolve, ce l’ho, è facile da manutentare ed è anche fisicamente là. Difficile qualcuno vada a tararmi una vasca, è più facile che vada magari invece a deviare un fosso o anche eventualmente a ridurlo o fare cose del genere. È un po’ quello, insomma, il discorso.
Ci sta, va benissimo riprendere in mano i fossetti, però bisogna in ogni caso avere anche queste misure.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Grazie. Chiudo con un’ultima cosa.
La cassa, eventualmente il terreno verrà acquistato oppure, la sua idea, oppure verrà comperato ai proprietari o come verrà usufruito?
Speaker : Ing. CAVALLIN EROS
Allora diciamo che ne ho preparate tante di casse e ognuna ha avuto la sua storia: ci sono casse in cui magari è stato fatto un canone e quindi praticamente era un canone annuo che davano al proprietario o all’affittuario o quello che è, e poi pagavano eventualmente un indennizzo in caso di piena, quindi gli pagavano magari il mancato raccolto. Altre volte ho visto casse che sono state acquistate. Altre volte ho visto casse che sono state utilizzate anche per altri scopi, cioè della serie io ho una cassa che in questo caso, siamo in mezzo alla campagna, ma in altre zone, per esempio, sono state utilizzate anche casse, non so, per fare anche delle attività ludiche e cose del genere. Quindi diciamo i calcoli che noi facciamo sono per un tempo intorno ai 50 anni, quindi dovrebbero allagarsi, piena, una volta ogni 50 anni, però diciamo che al massimo non penso che si allargherà una volta all’anno, si allagherà ogni due o tre anni, insomma.
Nel resto del tempo la Cassa è a disposizione, insomma.
È ovvio che siamo un po’ in up in aperta campagna, quindi non è che abbia tanta possibilità di fare altre cose, però dipende da come si vogliono mettersi davanti col proprietario, insomma, un po’ come vogliono fare.
A me interessa che l’acqua entri e che poi l’acqua esca, dopodiché di chi è il suolo sarà un problema di tipo amministrativo e non tecnico, insomma.
Però diciamo che comunque si possono fare tante cose con le casse, non è sempre il solito quadrato fisso e morto là, ma si possono fare tante cose.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Sindaco
Bene. Ci sono degli altri interventi? Prego, consigliere Tombolato.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO - Consigliere
Buonasera. Due chiarimenti. A uno in parte ha già risposto, quindi i due ettari che aveva identificato sono attualmente di proprietà privata? Era giusto per capire o forse lo aveva detto, magari non l’avevo capito prima.
Seconda cosa mi poteva un attimo ripetere per quanto riguarda la zona tra via Callalta e via Fosse, come spiegava prima, al cimitero dove siamo quindi a sud dell’ATS, che parlava quindi dell’attraversamento della provinciale. Non ho capito se era solamente un abbassamento o anche una maggiore portata. Se mi spiega un attimo quel passaggio lì. Grazie.
Speaker : Ing. CAVALLIN EROS
Allora diciamo che il fatto che su via Fosse resta sempre acqua ferma è dovuto al fatto che là c’è uno scatolare che attraversa la variante, che è posto più alto del fondo del fosso. Cioè se io vado a vedere i fossi delle due parti, lo scatolare è molto più alto.
Quindi cos’è che succede? Che il fosso deve riempirsi, deve arrivare a un certo livello che possa scaricare da est e andare verso ovest. Quando è finito l’evento meteorico, restano sempre quegli 80 centimetri, un metro e anche di più di acqua ferma. La mia idea era di non abbassare lo scatolare perché ciò vorrebbe dire portare tanta più acqua dall’altra parte, ma di infilare, più basso dello scatolare, un tubo dimensionato circa da 40, in modo che praticamente è come fare lo scarico della vasca da bagno, cioè della serie: quando c’è tanta acqua, il fosso si riempie e probabilmente, se arriva a un certo livello, usa lo scatolare come troppo pieno, ma in ogni caso il mio tubo da 40 porta sempre via una portata. Quando è finito l’evento meteorico e avrei il mio fosso che resta pieno, il mio tubo da 40 lo scarica un po’ alla volta e lo porta verso valle, in modo che praticamente finito l’evento meteorico, dopo qualche ora via Fosse si svuota ed eventualmente ha la possibilità di ricevere ancora acqua.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO - Consigliere
Come lei diceva: quelle che rimangono piene sono le fosse di via Callalta o proprio via Fosse in fondo? Perché a nord c’è... adesso non voglio dire... era solo per capire perché via Fosse, sì. Giusto perché, visto che sono là in zona...
Speaker : Ing. CAVALLIN EROS
Io, quando sono andato a fare i sopralluoghi, ho visto che qua c’è sempre un grosso ristagno di acqua a livello quasi finale della strada bianca, praticamente. Qua il canale è molto alto e comunque, in ogni caso in questa zona ho sempre un ristagno e ho un ristagno in questa zona.
Quindi ho detto: bon, io qua abbasso l’attraversamento e ci metto uno sfioro. Abbasso tutto questo canale qua in modo che mi porti via l’acqua e qua, in questa zona qua, rifaccio il tubo più basso e riseziono tutto quanto in modo di arrivare fin qua.
Anche qua poi ho delle difficoltà, e infatti ho detto che vorrei rifare anche quel collegamento, insomma, in modo da renderlo più sicuro, perché anche qua ho un po’ di confusione.
Poi da qua in poi il canale ha una capacità di portare via l’acqua che non ho più problemi, insomma.
L’idea era questa qua. Della serie quindi: non andare ad abbassare lo scatolare che c’è qua e quindi portare tutta l’acqua di colpo, ma piuttosto lasciare che l’acqua si invasi in questa zona e che vada fuori e si svuoti un po’ alla volta. È una cassa di espansione un po’ piccolina, insomma.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO - Consigliere
Quindi il primo tratto del 7, no, viene giù dal 6, è quello lì, quello è tutto, sono fosse aperte, non è niente di intubato lì?
Speaker : Ing. CAVALLIN EROS
No, no. Allora il tubo parte da qua, cioè qua abbiamo via Fosse che è asfaltata e abbiamo un tubo da 80. Da qua in poi è tutto un canale a nord della strada a cielo aperto.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO - Consigliere
Sì, perché c’è uno scolo anche lì, prima delle abitazioni, che arrivava sempre da ATS, sfrutta il fossato. Ho capito. Okay, chiaro.
Speaker : Ing. CAVALLIN EROS
Anche qua poi, col fatto che questo qua è alto, c’è l’acqua che arriva dalla tubazione del cimitero, che invece venire giù, entra sulla tubazione della pista e va a finire dentro sui perdenti della pista. C’è un po’ di confusione, per questo dicevo: se io prendo, libero questo qua, libero questa zona qua, riesco a portarmi via, a drenare l’acqua e portare via acqua che sennò mi arriva a Riese.
Speaker : GUIDOLIN Matteo – Sindaco
Ci sono altri interventi? No, allora ringrazio di nuovo l’ingegnere Eros Cavallin dello studio Tecnohabitat per il suo intervento e per le sue risposte. A questo punto direi di andare ad approvare questa terza delibera.
“Si propone al Consiglio comunale di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del dispositivo della presente deliberazione; di adottare, per le motivazioni sopra riportate, il Piano comunale delle acque come predisposto dall’ingegner Eros Cavallin dello studio Tecnohabitat composto dagli elaborati che sono elencati nella delibera e depositati agli atti in data 16 aprile 2024, con protocollo 5552; di subordinare l’approvazione del Piano all’acquisizione dei pareri di competenza degli enti preposti ed in particolare verifica di assoggettabilità a VAS, parere del Consorzio Bonifica Piave, di procedere con il deposito e la pubblicazione del piano in analogia a quanto previsto dall’articolo 18 della legge regionale n. 11/2004 recante “Disciplina relativa al procedimento di formazione” efficace in varianti del Piano degli interventi; di dare atto che le norme contenute nel regolamento del Piano delle acque entreranno in vigore con l’esecutività della delibera di approvazione del Piano stesso e nel frattempo saranno applicate ai sensi dell’articolo 29 della legge regionale n. 11/2004 e le misure di salvaguardia; di demandare al responsabile dell’Area Terza tecnica gli adempimenti successivi del presente deliberato secondo le procedure a tal fine previste in materia”.
Quindi, quanti favorevoli? 9 favorevoli. Quanti contrari? Quanti astenuti? 0 contrari, 6 astenuti.
Non c’è immediata esecutività, per cui, l’ordine del giorno è terminato.
Il consigliere Simionato chiedeva prima la parola, quindi lascio la parola a lei, prima di chiudere il Consiglio e lasciare poi la parola al pubblico.
Speaker : SIMIONATO PAOLA - Consigliere
Grazie, Sindaco. Con questo Consiglio comunale terminano i cinque anni di mandato amministrativo che i cittadini nel 2019 ci hanno incaricato di svolgere e che abbiamo vissuto con orgoglio, impegno e costanza.
In questi cinque anni diversi eventi hanno segnato la vita di tutti noi: pandemie, guerre, crisi economica. Non sono stati anni facili, di sicuro e per chi è stato seduto su questi scranni sono stati molto sentiti, come sono stati sentiti diversi eventi, purtroppo anche tragici, che hanno colpito direttamente il nostro Comune.
Ma l’onore e l’onere di essere eletti a rappresentare la cittadinanza ci ha anche portato a non perdere mai l’entusiasmo e la devozione per il nostro Comune.
In questi cinque anni abbiamo lavorato come Gruppo di minoranza in modo costruttivo, condivisivo e propositivo, con l’attuale Amministrazione uscente, consapevoli e convinti che nel dialogo si cresce.
Per questo ringrazio la maggioranza, che alcune volte ha ascoltato i nostri suggerimenti e altre no, come è nel gioco delle parti naturalmente.
Con l’occasione permettetemi anche di ringraziare tutti i dipendenti comunali, che quotidianamente garantiscono con professionalità e umanità il buon funzionamento della macchina comunale e danno risposte ai nostri cittadini.
Vorremmo anche ricordare una persona che ha dato molto al Comune di Riese e a tutti i cittadini e che quasi tre anni fa ha lasciato un vuoto importante. Per il nostro Gruppo è stato come perdere uno di famiglia. In quest’ultimo Consiglio di mandato il nostro pensiero e ringraziamento va a Gianluigi Contarin, che tanto ci ha insegnato e che tanto ci ha lasciato come eredità morale.
Guardando al futuro, ci auguriamo un’attività amministrativa sempre più vicina ai cittadini, in cui si rafforzi il senso di comunità, in cui ci sia progettualità e lungimiranza. Personalmente, permettetemi di ringraziare il mio Gruppo per avermi supportata e sostenuta come Capogruppo in questi anni, quindi grazie Alberto, Paolo, Waimer e Loris.
A chi continuerà il cammino amministrativo, in bocca al lupo per le nuove sfide del futuro.
Per quello che mi riguarda, ce la metterò tutta, ad maiora. Grazie.
Speaker : GUIDOLIN Matteo – Sindaco
Grazie, Paola.
Mi unisco anch’io al ricordo di Gianluigi Contarin. Non avevo previsto un intervento di saluto, devo essere sincero, ma non perché non lo ritenessi importante, ma perché ho la tendenza, ahimè, a commuovermi troppo facilmente ultimamente e un po’ mi vergogno, ma credo sia giusto farlo.
Io chiudo con questo Consiglio comunale un’esperienza per me fondamentale nella mia vita, 10 anni che non dimenticherò mai e che mi hanno dato tantissimo. Spero di aver dato il massimo in questi anni, anche se a volte il massimo è sufficiente, alle volte il massimo non lo è.
Anch’io mi sento di ringraziare chi ha condiviso con me questa avventura, chi fin dall’inizio, chi solo nel primo mandato, chi nel secondo, e che nel bene e nel male comunque hanno contribuito a portare avanti questo ruolo amministrativo, che è tanto bello quanto difficile.
Ringrazio anche i Consiglieri di minoranza, che hanno sempre svolto il loro compito con serietà, lo riconosco, e anche con educazione, che è una cosa che non è scontata.
Quindi ringrazio per questo, insomma, perché insieme abbiamo cercato comunque di amministrare un Comune alle volte, essendo d’accordo, altre volte, come è giusto, lo ricordava prima Paola, è il gioco delle parti, quindi non sempre si può essere d’accordo.
Io ringrazio a mia volta tutti i dipendenti comunali a partire dal nostro Segretario Massimo Candia, così come ringrazio i Segretari precedenti, ovvero Fulvio Brindisi e Chiara Perozzo. Qua sono presenti due delle nostre posizioni organizzative, dei nostri capi ufficio. Ringrazio loro di persona Riina e Alberto, ma ovviamente essendo tutto il mio ringraziamento a tutti i dipendenti, a chi c’è ancora, a chi c’è stato.
Ringrazio ovviamente anche tutti i cittadini che mi sono stati vicini e anche chi ci ha criticato, perché ovviamente ci fa crescere.
Un ringraziamento particolare, anche se adesso è andata via a Patrizia, che è stata una persona splendida e veramente preziosissima per me.
Credo alla fine di questo mandato di poter dire con orgoglio, questo ci tengo a dirlo, che chi arriverà dopo questa Amministrazione si trovava a un Comune che sta bene comune, un Comune che è in salute e che non ha problemi, ha un bilancio sano, le opere sono state concluse e quelle che non sono ancora concluse, comunque, sono finanziate. Sono stati anni molto complicati, soprattutto gli ultimi cinque. Non ci siamo fatti mancare niente, purtroppo. Questo è servito a farci fare esperienza, anche se qualcuna di queste esperienze l’avremmo volentieri lasciata da parte. Però, appunto, chi partirà dal 10 giugno 2024 si troverà una situazione serena per mettere in campo poi le proprie politiche, insomma.
Mi dispiace molto non continuare con l’esperienza da Sindaco. Credo, come ho già detto in altre sedi, che 10 anni siano una giusta misura per poter portare avanti un proprio progetto e che dopo il cambiamento sia importante per un Comune. Facce nuove, facce fresche, idee nuove e idee fresche e quindi credo che sia giusto, a un certo punto, capire quando finisce la propria stagione. Per me oggi la stagione da Sindaco volge al termine.
Grazie di nuovo a tutti, soprattutto ai miei amici Consiglieri, a cui posso dire: vi voglio bene.
Grazie ancora.
Bene, dichiaro concluso il Consiglio comunale. Andate in pace.