Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Buonasera a tutti, ai Consiglieri, al pubblico partecipante e a chi ci ascolta e ci vede da casa.
Darei inizio al Consiglio comunale di questa sera con l’appello dei presenti.
Speaker : CANDIA MASSIMO – Segretario comunale
Basso Ombretta , Guidolin Matteo , Fantin Agnese , Fanzolato Massimo , Mason Silvia , Massaro Nadia , Bernardi Paolo , Gazzola Davide, assente giustificato, Quarto Francesco , Carrozzo Melania , Bontalenti Gianluca , Venturini Carmen , Simionato Paola , Tombolato Alberto , Pastro Moira (presente), Zonta Mario, assente giustificato e Porcellato Roberto detto Waimer .
Grazie.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Bene, passo quindi alla nomina di due scrutatori per le votazioni dei punti all’ordine del giorno di questa serata: Mason Silvia, Tombolato Alberto e Venturini Carmen per la maggioranza.
Passiamo alla discussione dei punti all’ordine del giorno.
Primo punto: “Variazione n. 5 al bilancio di previsione 2024-2026 e aggiornamento dei documenti di programmazione”.
Lascio la parola all’assessore Quarto.
Speaker : QUARTO FRANCESCO - Assessore
Grazie, Presidente e buonasera a tutti, a chi ci segue da casa e a tutti i Consiglieri.
Preliminarmente, prima di trattare il punto, volevo fare una comunicazione ai Consiglieri di minoranza: ho lasciato nelle vostre postazioni un elenco per la raccolta di firme per inserire la casetta natale di Pio X del nostro Comune tra i beni del FAI: è una grossa opportunità che si è aperta e che consentirebbe di ampliare a dismisura la conoscibilità e il nome della casetta tra i beni del FAI, specialmente nel circuito delle giornate aperte dei beni FAI di primavera e di autunno.
Quindi l’ho fatto come augurio che ognuno di voi possa riempirlo e raccogliere firme; se vi servono altri moduli, sono a disposizione, ma è una cosa per la quale si sono già attivati numerosi cittadini e che sta dando i suoi frutti: siamo terzi in Veneto e ci auguriamo di scalare ulteriormente le classifiche, perché va tutto a vantaggio della nostra comunità. Ovviamente aumentare la conoscenza di Riese e del nostro santo è un obiettivo che dà lustro al nostro Comune, alla nostra comunità, ma che ha anche dei riflessi per i nostri ristoratori, i nostri commercianti, eccetera, per consentire un aumento del flusso dei turisti.
Detto questo – e scusate la breve digressione – andiamo a illustrare la variazione della delibera per la variazione n. 5 al bilancio di previsione.
Si tratta dell’ultima variazione prima del termine di legge del 30 novembre, con la quale si vanno a stanziare ai capitoli gli ultimi residui dell’avanzo e anche ulteriori ingressi, in modo da poter essere pronti per eventuali imprevisti o altro che dovessero verificarsi da qui a fine anno.
Do ora lettura della parte in entrata delle entrate correnti.
Abbiamo una maggiore entrata per l’addizionale IRPEF per euro 26.000 e una maggiore entrata IMU da accertamenti e ravvedimenti degli anni precedenti per euro 50.000. Parimenti vi è una minore entrata IMU ordinaria di euro 50.000 e questa è sostanzialmente una modifica contabile che è stata fatta per aggiornare correttamente i saldi delle varie entrate, sia dal punto di vista sia dell’entrata ordinaria, che dei ravvedimenti negli anni successivi, che si verificano nel corso dell’anno. Questo per conteggiare in maniera corretta gli importi che vengono stimati in bilancio rispetto a quelli che poi vengono effettivamente incassati ed è stato fatto sulla base dello studio dell’andamento degli ultimi anni del bilancio comunale.
Per quanto riguarda poi le entrate in parte capitale, abbiamo ulteriori proventi da monetizzazione e perequazione per euro 85.850 e un contributo del PNRR per l’anagrafe digitale di 8.969,20 euro; poi abbiamo l’applicazione dell’ultima quota disponibile di avanzo per euro 40.000 del bilancio 2023.
Per quanto riguarda, invece, la spesa, vi è una modifica della parte della spesa corrente per indennità e contributi di amministratori comunali per euro 25.500 per la modifica, in quanto alcuni amministratori sono passati dall’essere dipendenti a essere in aspettativa, quindi con l’adeguamento dovuto per legge per la retribuzione.
Vi è poi un rimpinguo dei capitoli per manutenzione ordinaria in viabilità verde e stabili comunali per euro 30.500 e parimenti una riduzione della spesa per i trasferimenti all’Unione dei Comuni della Marca Occidentale per euro 30.000.
Vi è poi un’annotazione meramente tecnica: lo storno di un importo dalla missione 0104 “Gestione entrate tributarie” alla missione 0108 “Sistemi informativi”.
Per quanto riguarda, invece, la spesa in parte capitale, abbiamo il progetto per l’anagrafe digitale del PNRR per 8.979,20 euro, contributo all’associazione sportiva per i lavori sugli impianti sportivi comunali, con particolare riferimento, in questo caso, al campo da tennis di Vallà per 5.850 euro; poi abbiamo dei rimpingui dei capitoli in parte capitale per manutenzione degli stabili comunali e per manutenzione straordinaria viabilità e infrastrutture stradali, rispettivamente di 20.000 euro e di 15.000 euro.
Vi è poi un ulteriore rimpinguo del capitolo per strumenti urbanistici e progettazione per euro 15.000 e per incarichi di progettazione per i lavori pubblici di euro 30.000. Infine sono stati stanziati dei fondi per una variante dell’ampliamento del nido di Vallà, i cui lavori sono in fase di ultimazione e si stima l’apertura per il prossimo anno scolastico, in modo da consentire un adeguamento anche dell’area esterna e in questa variazione, appunto, sono aggiunti 20.000 euro.
Poi c’è un ulteriore stanziamento per l’efficientamento energetico dell’illuminazione del campo da calcio di Riese Pio X per 20.000 euro: queste sono somme ulteriori rispetto alle somme di cui abbiamo già preso nota nella scorsa variazione a seguito del contributo ottenuto dalla Regione, in quanto si è reso necessario mettere mano complessivamente a tutto l’impianto e fare ulteriori modifiche, ulteriori efficientamenti in modo da poter avere un impianto performante.
Ho finito.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Domande? Passiamo quindi alla votazione di questa di questa variazione n. 5 al bilancio di previsione 2024-2026.
Favorevoli? Contrari? Astenuti? Riassumiamo il numero dei favorevoli per cortesia. Contrari non ce n’erano. Degli astenuti. 4. Delibera approvata
Passiamo ora alla votazione per l’immediata eseguibilità della delibera.
Favorevoli? 12. Contrari? Astenuti? 4. Approvata l’immediata eseguibilità.
Passiamo ora al punto n. 2 dell’ordine del giorno del presente Consiglio per la costituzione della Comunità energetica rinnovabile denominata “Priula” (art. 31 del decreto legislativo n. 199/2021), approvazione dell’atto costitutivo e statuto”.
Passo la parola all’assessore Bontalenti.
Speaker : BONTALENTI GIANLUCA - Assessore
Buonasera a tutti, buonasera al pubblico e a chi ci segue da casa e ci vedrà nei prossimi giorni.
Con questa delibera noi andiamo a dare mandato al Sindaco praticamente di dare firma e di approvare la costituzione di questa Comunità energetica denominata “Priula” di area vasta, a cui noi abbiamo dato l’indicazione di voler aderire.
Non spiego cos’è una comunità energetica, ma riassumo un po’ quello che è raccontato nello statuto; questa delibera in teoria dovevamo approvarla a luglio, ma poi era stata rinviata a causa di alcune modifiche che erano state apportate, appunto, allo statuto, modifiche che, dal mio punto di vista, sono state anche migliorative perché permettono un margine di manovra più ampio a quella che sarà la Fondazione che dovrà andare a gestire questa Comunità energetica.
Ci tengo a sottolineare che questa è una comunità energetica di area vasta, quindi vuol dire che quelle che sono le spese fisse e tutti i costi che sono normali per il mantenimento della struttura di una Comunità energetica, con questo tipo di formulazione, sono spalmati su un’area molto più ampia, che non sulla singola comunità; quindi, a conti fatti, anche alle casse del Comune costerà meno.
In questa delibera noi andremo anche ad autorizzare il pagamento di una somma di 650 euro, se non ricordo male, appunto per la costituzione e di una somma di 800 euro per l’atto costitutivo, che è stato sempre ripartito in base al numero di abitanti tra tutti i Comuni che hanno aderito; rispetto a luglio ha aderito anche la Camera di Commercio, quindi un ulteriore ente pubblico che dà un certo peso e un’importanza a questa Comunità.
Questa comunità, poi, ha uno degli scopi principali che sono riportati nello statuto, in particolare nell’articolo 3, che ricorda comunque che gli incentivi che verranno presi saranno sempre e comunque devoluti in opere e in progetti del territorio. Quindi, se il Comune di Riese riuscirà poi a far partire una Comunità energetica nostra, con il supporto burocratico e amministrativo di Priula, perché la Comunità energetica comunque è focalizzata sulla cabina primaria, quello che sarà l’incentivo dovrà sempre ricadere su progetti all’interno della cabina primaria. Quindi praticamente eventuali soldi che dovessero arrivare comunque saranno focalizzati su questo.
Non so, se avete domande, io sono qua.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Prego, consigliere Tombolato.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO - Consigliere
Buonasera a tutti.
Per quanto riguarda le Comunità energetiche, senz’altro è uno dei temi più discussi in materia di transizione ecologica e, anche dal punto di vista sociale, è un importante contrasto a quella che è la povertà energetica, quindi, anche dal nostro punto di vista, siamo favorevoli ad andare verso questa strada, che avevamo nel nostro programma, tra l’altro.
Più nello specifico di questa Comunità energetica Priula, volevo chiedere: visto che questa è una fondazione di 22 Comuni, poi tutto si traduce in un interscambio tra quella che è la cabina primaria, quindi utenti che sono connessi nella stessa stazione di fornitura di energia; è stato pensato, prima di aderire a questa Comunità energetica, di farsela non dico da soli, ma con quelli che sono i paesi limitrofi? Penso alla nostra Unione dei Comuni o alla Castellana, perché la cabina primaria dove si basa tutto, magari Riese e Loria, potrebbe avere delle famiglie di Loria che sono attaccate a Riese e di Riese a Loria o di Poggiana a Ramon.
Quindi di fatto sono 22 Comuni assieme, però tutto poi si traduce in questo, quindi era giusto per capire se è stato almeno tentato un tavolo in questo senso, perché Loria se la sta facendo per conto proprio, Castelfranco per conto proprio, Vedelago con Priula come noi. Quindi era giusto per capire cosa poi ha portato a questa scelta, perché sono 22 Comuni su 49, quindi circa la metà del Priula. La Provincia di Treviso sono 94, quindi vuol dire che 72 Comuni hanno preso un’altra strada o stanno aspettando perché che il mercato offre tanto; quindi probabilmente questa è la scelta migliore, ma giusto per capire cosa ha quella strada che ha portato a questa adesione.
Speaker : BONTALENTI GIANLUCA - Assessore
Allora, come giustamente hai detto tu, nel mercato ci sono tante possibilità e noi ancora a inizio anno, verso febbraio, se non ricordo male, avevamo valutato una possibilità per crearcela o comunque farla all’interno della cabina primaria e comunque con le realtà che comprendevano questa cabina primaria. C’era un bando della Regione Veneto che finanziava se raggiungevi certi punteggi, ma noi per un punto non eravamo al minimo, però questo comunque ci ha portato a fare un conto di quello che voleva dire il costo per costituirla.
Noi avevamo fatto un calcolo ipotetico e comunque eravamo tra i 25 e i 30.000 euro solo tra atto costitutivo e quello che poteva essere mettere in piedi la struttura iniziale ed è una spesa importante che per avere un ritorno poi dell’investimento… questo voleva dire fare un ritorno molto più avanti nel tempo.
Poi è arrivata questa notizia a maggio dell’anno scorso di questa comunità Priula, spalmata su un’area più ampia, e, come riportato anche nella delibera, tra la costituzione e il fondo che verrà messo per la fondazione, vediamo che spendiamo 600 e 800 euro, quindi, rispetto ai 25.000 euro, andiamo ad avere una struttura organizzativa, che poi farà la parte burocratica e di gestione; infatti ricordiamo poi che bisogna contabilizzare i consumi e fare tutta la parte operativa, che ha un costo, quindi, giustamente, su un’area più vasta di questo tipo, il costo viene spalmato.
A livello di statuto, poi, quello che andiamo ad approvare qua permette anche di dare mandato a questa Fondazione anche di intraprendere delle attività per fare informazione, quindi avere uno sportello energia - faccio un’ipotesi - oppure anche fare un gruppo di acquisto, per fare magari degli impianti fotovoltaici e quindi fare squadra per realizzarli.
Quindi abbiamo pensato che questa soluzione, rispetto anche ad altre presenti sul mercato, fosse quella migliore.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO – Consigliere
Okay, grazie. Speriamo che vada per il verso giusto perché adesso c’è un po’ la rincorsa alle Comunità energetiche, ne stanno nascendo come funghi e sono sottolineati soprattutto i lati positivi; speriamo che veramente poi ci sia una ricaduta sia per l’ambiente, sia anche dal punto di vista economico per quelli che sono gli utenti che andranno a partecipare.
Speaker : BONTALENTI GIANLUCA - Assessore
Diciamo che ci sarà un percorso da fare, questo è il primo passo e poi da qua bisogna partire e fare il resto.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Prego, consigliere Porcellato.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Buonasera a tutti.
Alcune chiarimenti. Allora, sulla domanda che aveva fatto Tombolato per quanto riguarda il discorso dell’allargamento della Comunità energetica ai Comuni limitrofi, faccio un esempio: io sono a Poggiana e la parte di Poggiana ovest è agganciata alla cabina di Loria. Allora, che il Comune di Riese si iscriva ad una Comunità energetica o meno a quei cittadini non interessa, perché a quel punto deve agganciarsi praticamente, andare a Loria e verificare se Loria ha intrapreso un’altra strada.
Per quello Alberto aveva chiesto, eventualmente, questa disponibilità. Prima domanda.
Allora, per quanto riguarda il discorso della Fondazione e dello statuto, vorrei capire qualcosa: allora, gli enti fondatori, come è scritto all’articolo 5.1, che sottoscrivono l’atto costitutivo, apportano risorse economiche – e abbiamo visto le risorse economiche – ma anche scritto umane e strumentali: cosa vogliono dire queste qua?
Poi ne faccio altre, grazie.
Speaker : BONTALENTI GIANLUCA – Assessore
Allora, rispondo al primo punto. Purtroppo le Comunità energetiche sono vincolate alle cabine primarie e quella è una legge nazionale, quindi non ci possiamo fare nulla; è anche vero che la cabina a cui fai riferimento tu copre anche Godego, che è all’interno di Priula; quindi, entrando ad esempio con Godego, tu fai sempre parte di questa comunità di area vasta.
Purtroppo la legge prevede che siano le cabine principali quelle di riferimento, perché il principio stesso per cui sono nate le Comunità energetiche e per cui società come Enel, GSE e Terna danno questo incentivo economico è determinato dal fatto dell’autoconsumo locale. Quindi loro cosa dicono? Se io devo spostare i chilowatt che servono a Roberto per casa sua e devo magari portarli da una centrale francese, anziché spostare energia dalla Francia fino a Poggiana, uso gli impianti che sono presenti tra Poggiana, Loria e Godego. Questo non vuol dire che se Loria non è entrata nella Comunità energetica di Priula, i cittadini di Loria non possano farlo, perché comunque, essendo Godego che fa la sua, quelli che abitano all’interno di quella cabina primaria possono comunque entrare, non è un vincolo la residenza, il vincolo è solo sulla cabina primaria.
Poi, in merito al discorso dei soci fondatori, penso che questo sia anche un po’ lasciarsi più possibilità aperte per operare, quindi, come dicevo prima, una delle azioni successive potrebbe essere, ad esempio, quella dei gruppi di acquisto oppure uno sportello energia. Ecco che portare nostre risorse vorrebbe dire mettere a disposizione un nostro ufficio, dove arriva un referente magari di Priula, di questa Comunità energetica, per fare consulenze ai cittadini; quindi magari ai cittadini che non sanno cosa vuol dire oppure vengono qua con la loro bolletta dell’Enel, vedono i loro consumi e uno può dire: “Okay, tu hai un impianto, non ce l’hai, ti conviene, non ti conviene”, insomma fanno una serie di considerazioni di questo tipo.
Quindi il fatto di dare possibilità di avere risorse a disposizione vuol dire comunque fare la nostra parte e collaborare.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Okay, grazie.
Per quanto riguarda le adesioni, trovo che c’è da fare il versamento di una quota di adesione praticamente e il Comune dà la sua quota di adesione per fondare, però per ogni cittadino, se deve entrare, ci sarà una quota di adesione.
Speaker : BONTALENTI GIANLUCA – Assessore
Allora, questa è una cosa che dovrà essere poi determinata da quelli che sono i regolamenti, quindi non è fissata la quota.
Una Comunità energetica, quando parte, non ha dal giorno dopo 1.000 impianti fotovoltaici e 2.000 consumatori, ma ha un periodo di transizione, in cui però i costi fissi sono determinati perché comunque creare quello che è l’ufficio di gestione e fare campagne informative per avvisare la cittadinanza che c’è questa possibilità, adesso è un’ipotesi e ci sarà una specie di un contributo annuale, che dovrebbe essere quantificato prossimamente.
Questo perché, appunto, è un qualcosa che poi andrà a eliminarsi, perché l’obiettivo è l’autosostenibilità della Comunità energetica e infatti anche ripartire il contributo stesso è una cosa che a statuto viene poi demandata a quello che sarà il regolamento, che poi sarà approvato dall’assemblea dei soci, una volta che sarà costituita.
Faccio un esempio: dato 100, potrà essere deciso – ma questa è tutta una cosa successiva – che, se 100 è il contributo, sicuramente ci sarà un 30 per cento che magari potrebbe essere destinato all’autosostentamento della Comunità per pagare quelle che sono le spese fisse e il resto magari può essere deciso se riversarlo completamente in progetti nel sociale, come ad esempio fa la Comunità energetica fondata dalla Diocesi di Treviso, oppure dire che di questo 70 che rimane, il 40 per cento lo riconosco come contributo ai produttori e ai consumatori e il resto lo faccio ricadere su progetti nell’ambito territoriale della CER.
Ma questo è un qualcosa che sarà successivo e sarà determinato dopo.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER - Consigliere
Un’ultima domanda: per quanto riguarda i soggetti che entreranno, ad esempio, uno che dà la disponibilità dei suoi pannelli fotovoltaici avrà un vincolo di quanto? Degli anni della durata di GSE, di quanto?
Speaker : BONTALENTI GIANLUCA – Assessore
Nella legge nazionale che ha costituito le Comunità energetiche uno dei principi dice che le entrate e le uscite devono essere libere, senza nessun vincolo, quindi non c’è nessun vincolo; dopo è logico capire che, se uno entra e sta un mese, non può pretendere di avere un contributo e questo sarà un attimo poi da vedere, però comunque uno può entrare e uscire dalla Comunità energetica senza nessun vincolo. Questo è proprio in base alla legge nazionale.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Sì, perché pensavo che, se vengono raccolte le adesioni e si deve produrre un tot di chilowatt, dall’altra parte ci sono quelli che ricevono, per cui se ne esce uno, il conto non torna; allora, se uno entra e esce quando vuole, praticamente si trova in difficoltà questo discorso. Pensavo che questo fosse legato un po’ a un aspetto oppure a delle regole.
Speaker : BONTALENTI GIANLUCA – Assessore
Purtroppo, a livello proprio di legge, è previsto che l’entrata e l’uscita dalle Comunità energetiche non debbano avere nessun vincolo. L’ideale per una Comunità energetica è il bilancio zero, cioè se produce 100 chilowatt avere chi consuma 100 chilowatt: questa è la situazione ideale, perfetta, però poi bisognerà vedere come andrà, chi aderisce e come. Non è una cosa che possiamo prevedere perché giustamente magari avremo ipoteticamente più produttori che consumatori e l’incentivo lo prendi solo sull’effettivo consumato: purtroppo questo è uno dei principi delle Comunità energetiche.
Diciamo che adesso, ad esempio, lo scambio sul posto o altre formule prevedono di prendere un incentivo su quello che viene ceduto alla rete, ma con un discorso di Comunità energetica si prende un qualcosa in più oltre a quello, quindi diciamo che quello è uno dei motivi per cui la gente magari può essere interessata. Dopo, uno dei motivi deve essere anche un discorso di transizione energetica, di un miglioramento delle risorse, di un efficientamento, quindi speriamo di trovare e comunque di creare un bel gruppo.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Ci sono altre domande?
Mi permetto di fare una considerazione: gli aspetti che avete fatto emergere sono molto tecnici e molto pratici anche giustamente; credo che queste scelte che i Comuni, le Amministrazioni si apprestano a fare servano soprattutto per creare un contesto culturale diverso da quello attuale, che è quello dell’autoalimentazione da fonti naturali dell’energia. Quindi credo che anche questo sia un aspetto da tener presente perché il Comune di Riese si attivi sull’entrata alla partecipazione alla CER.
Bene, passiamo alla votazione.
Favorevoli? 12. Contrari? Astenuti?
Passiamo alla votazione anche per l’immediata eseguibilità della delibera.
Favorevoli? 12. Contrari? Astenuti? 4.
Delibera approvata.
Passiamo ora al punto n. 3: “Approvazione aggiornamento Piano comunale di classificazione acustica (PCCA) e annesso Regolamento acustico per la disciplina delle attività rumorose”.
Passo la parola al Sindaco.
Speaker : BASSO OMBRETTA – Sindaco
Buonasera a tutti.
Siamo di fronte, quindi, all’approvazione del Piano di classificazione acustica e del Regolamento acustico.
Noi abbiamo già un Piano, che risale però al 2003 e di cui abbiamo presentato un anno fa, quindi il 20 dicembre 2023, l’adozione, quindi la modifica. Questi documenti sono stati inviati alla Provincia di Treviso e ad ARPAV, che hanno dato parere favorevole con alcune prescrizioni e considerazioni sia la Provincia che l’ARPAV. È arrivata un’ulteriore osservazione, che è stata accolta e considerata e sono stati quindi redatti, con qualche piccola modifica, il Regolamento e il Piano acustico.
Volevo però anche dire che, all’interno del testo della delibera, ci sono dei refusi: uno è relativo al numero di protocollo, quindi 12311 e poi alla seconda pagina c’è un testo che va un attimo modificato e di cui, se mi permettete, vi do lettura (è il terzo paragrafo): “Rilevato che, con riferimento ai pareri sopraelencati, sono stati effettuati piccoli aggiustamenti al Piano, per evitare un’eccessiva frammentazione del territorio e garantire fasce intermedie fra aree con salti di classi maggiori di 5 decibel (quindi si evita questo), di idonea larghezza, 50 metri, come da indicazioni della Provincia, senza però snaturare le linee di indirizzo riportate nella relazione tecnica”.
Il Piano è corredato, ovviamente, di relazione tecnica, Regolamento acustico, schede monitoraggio, banche dati e tutta la cartografia.
Con questo chiedo al Consiglio comunale, quindi, di approvare l’aggiornamento del Piano comunale, ovviamente poi di dare atto che gli elaborati del Piano in oggetto saranno inviati alla provincia di Treviso e ad ARPA Veneto per competenza e di prendere atto che il Piano di classificazione acustica, che è un atto tecnico-politico di governo del territorio, dovrà essere aggiornato, ovviamente anche più avanti, in coerenza con la programmazione e attuazione della pianificazione urbanistica e territoriale, si spera con una frequenza maggiore rispetto ai vent’anni; comunque questo è appunto una modifica che va fatta e che si potrà ripetere anche più avanti se sarà necessario.
Io ho chiuso, se avete domande.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Domande? Prego, consigliere Porcellato.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Ho sentito che è stata accolta la nota a firma di un tecnico competente, ma in realtà la richiesta era stata fatta dall’Aluphoenix, che è l’unica all’interno della zona Balegante che ha fatto questa richiesta, perché praticamente tutte le altre ditte, anche cambiando la classificazione, non uscivano da quei parametri.
Allora, la considerazione sui parametri: tornando a quello che avevamo approvato un anno fa, nella relazione tecnica si parla di classe 5, che è quello che voi avete approvato; associa le aree a carattere prevalentemente produttivo e industriale, dove ci possono essere abitazioni per il personale e la custodia del titolare dell’azienda. Classe 6, zona industriale, dove ci sono varie abitazioni. cioè non ci sono possibilità che non ci sia neanche un’abitazione.
Allora, con la classificazione che viene fatta, dalla 6 alla 5, le abitazioni che sono lì non sono solo dei custodi, ma sono di dieci famiglie, per cui non so come sia stata fatta questa classificazione, con la responsabilità poi dei rumori che si sono.
Fra l’altro, in quella zona, ci sono molte lamentele da parte dei cittadini per quanto riguarda il discorso di questa ditta, perché di notte, soprattutto nel periodo d’estate, le famiglie, non solo attorno, io abito a un chilometro di distanza, dobbiamo chiudere le finestre la notte per i rumori che ci sono.
Passare di classificazione da 6 a 5 vuol dire dare la possibilità praticamente di rientrare in certi parametri e non essere vincolati allo sforamento di altri parametri.
Quello che ha portato questo tecnico, la prova che ha fatto è stata fatta un giorno solo, dal 12 e il 13 luglio, alle ore 22.00 e alle 22.30; io non so se altri giorni ne siano state fatte altre, ma questo è stato riportato ed è del 2001. Non so se il Comune abbia fatto altri rilievi o verifiche, comunque portare una classificazione di questo genere per 28 minuti di classificazione al di fuori mi sembra che sia limitante. Grazie.
Speaker : BASSO OMBRETTA – Sindaco
Allora, inizialmente il tecnico, che tra l’altro è qui presente e casomai chiamiamo, aveva cercato di portare quella zona in classe 5, in considerazione anche delle residenze.
Poi è stata fatta questa osservazione da parte di Aluphoenix, che però, devo dire, è un’azienda soggetta a monitoraggio, quindi viene controllata e deve essere anche sottoposta alle cose cosiddette BAT – le chiamano così – cioè “Best Available Technologies”, cioè alle tecnologie di controllo più innovative. Per questo, in questo caso, abbiamo considerato anche la loro richiesta, tenendo presente che è un’azienda molto attenta rispetto al suo funzionamento e al territorio.
C’è anche da dire un’altra cosa: durante l’estate effettivamente ci sono state delle lamentele, che abbiamo analizzato, e Aluphoenix stava facendo dei lavori di sistemazione dell’impianto, quindi effettivamente, non so se per 15 giorni o un mese, hanno emesso rumori in quantità più importante, questo sì; attualmente, invece, non hanno più emesso, in maniera così eccessiva, rumori o dato fastidio.
Ecco, tutto qua.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Non so se il Comune abbia fatto dei rilievi per quanto riguarda il discorso acustico negli anni.
Speaker : BASSO OMBRETTA – Sindaco
Noi negli anni ci siamo avvalsi del tecnico, che è qui presente.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Perfetto, va bene, però non avete fatto nessun rilievo per quanto riguarda il discorso dell’inquinamento.
Speaker : BASSO OMBRETTA – Sindaco
Scusa, posso dire una cosa?
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Sì, prego.
Speaker : BASSO OMBRETTA – Sindaco
Non è tanto il Comune che deve fare il rilievo, ma è ARPAV: abbiamo avuto altre indicazioni e, rispetto a queste, abbiamo mandato il tecnico ARPAV, in questo senso sì.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Okay, sì, l’ARPAV fa i rilievi, però su proposta magari di un ente, del Comune, di qualcuno: è per quello che vi ho chiesto, non fa il Comune direttamente il sopralluogo.
Visto che c’erano rumori di quest’estate scorsa, pensavo che eventualmente il Comune si fosse preso la briga di aver mandato l’ARPAV e aver verificato perlomeno da quanto c’erano questi rumori, perché se io sono a un chilometro di distanza, non penso che passino 65 decibel o no?
Adesso non so cosa potrete dire a quelle famiglie che abitano lì vicino, perché accogliete la proposta e quelle che sono là, subiranno i 75 bar e quello che è venuto fuori, o no?
Ricordo che questa azienda è venuta da Montinello fino a Riese e non poteva insediarsi là, tanto che la precedente Amministrazione ha cambiato il regolamento comunale perché un’azienda di quel genere là non poteva entrare: è stato cambiato il regolamento comunale, è stata inserita lì dentro e, di conseguenza abbiamo queste difficoltà o no? Questo è il nocciolo della questione.
Speaker : BASSO OMBRETTA – Sindaco
Guardi, c’è qui il tecnico, possiamo anche sentire per maggiori chiarimenti. Abbiamo sia il tecnico Andreatta del Comune, appunto, che l’Ingegnere ha seguito la redazione del Piano, a cui diamo la parola.
Speaker : SVEGLIADO GIULIA
Io vorrei dire una cosa che chiarifica bene quell’argomento, perché sono d’accordo che può far paura, apparentemente è un passo indietro. Diciamo che nel 2003 era tutto in classe sesta e fino a adesso è stato tutto in classe sesta, la cui peculiarità è avere dei valori di notte più alti rispetto alla classe quinta, ma soprattutto la non applicazione del differenziale, che è quel limite che aiuta il cittadino.
Infatti, quando l’ARPAV esce, di norma controlla questo famoso differenziale, che non è tanto un valore assoluto, cioè dire 65 o 70, ma la differenza fra rumore di fondo, quindi senza attività, e rumore con l’attività accesa. Quando esce ARPAV, nel 99,9 per cento dei casi controlla il differenziale, che nasce per tutelare le residenze. Questo è molto importante, perché uno vede e dice: “Mamma mia, sono in classe quarta o in classe terza”, ma poco cambia perché il limite di riferimento in cui l’ARPA dà la multa e obbliga a interventi di bonifica è questo differenziale.
Allora noi cosa abbiamo pensato? All’inizio abbiamo detto: okay, mettiamo tutto in quinta, così tuteliamo le abitazioni e questo era un primo passo. Cosa succede? Che ci sono delle attività tipo l’Aluphoenix, che è in AIA e loro ogni tre anni, secondo il piano di monitoraggio e controllo, devono fare delle misure a confine e a confine, se sei in classe quinta, non stai dentro nel notturno.
Quindi abbiamo detto: okay, Balegante è un’area di espansione, mentre le altre aree industriali non hanno questa potenza e quindi potrebbe essere anche intelligente rimetterli in sesta, però tuteliamo le abitazioni; quindi le abitazioni sono in quinta e in questo modo il differenziale è ancora applicabile. Quindi, se io sono in quinta e sono vicina a una classe sesta, l’azienda che è in classe sesta deve rispettare i limiti del ricettore, quindi dell’abitazione.
Questo è un modo molto “intelligente” di tutela dell’abitazione e ci ha anche permesso di fare in modo che le abitazioni intorno non peggiorino di classe, perché se io sono tutto in classe sesta, dopo devo fare una fascia di 50 metri in classe quinta, una fascia di 50 metri in classe quarta e arrivare alla casse terza, quindi mettere in tutto in sesta, com’era all’inizio, avrebbe peggiorato anche tutte le abitazioni vicine. Invece, mettendo solo il nucleo centrale, non danneggia le abitazioni.
Poi Aluphoenix è l’unica che supera, è vero, ma forse perché è l’unica che controlla, perché le altre ditte probabilmente non controllano i limiti: quelle lavorano e chissà se i limiti sono rispettati oppure no, mentre l’Aluphoenix, essendo sottoposta ad autorizzazione integrata ambientale, ha l’obbligo.
Quindi, sul discorso del cittadino, il cittadino è tutelato nel senso che o interpella il Comune che, a sua volta, interpella ARPAV oppure interpella un tecnico privato e fa rispettare questo limite differenziale.
Quindi io mi sento di rassicurare in questi termini, poi, se alcune abitazioni si lamentano, possono fare esposto, possono chiamare un tecnico, possono farsi valere.
L’ultimo ragionamento è sulla lunghezza della misura: se io ho un rumore stazionario di un impianto, se io misuro 2 minuti, 5 minuti, 10 minuti o mezz’ora, il livello è più o meno quello; se il rumore è aleatorio, ho bisogno di una lunga durata, però se il rumore è stazionario, vale una misura anche breve.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Se posso, la differenza forse delle ditte adiacenti a quella c’è perché quella lavora 24 ore su 24, a ciclo continuo e qui stiamo ragionando di notte, non stiamo ragionando di giorno, perché molto probabilmente le altre ditte di giorno rientrano nei parametri.
C’era la possibilità di rimanere sul vincolo 6 senza fare tutto questo: questa è la classificazione acustica dell’anno scorso e per le ditte che hanno dei problemi, perché potrebbero avere dei problemi, c’è la situazione di mitigazione acustica; c’è un articolo, l’articolo 3, che dice che la ditta, se ha dei problemi o viene riscontrato, farà eventualmente adeguata schermatura o altro.
Speaker : SVEGLIADO GIULIA
Questa è una cosa giustissima perché l’idea è che il rumore sia limitato, perché il rumore dà fastidio, la gente va via di testa con il rumore. Io da 25 anni lavoro in questo ambito e so che il rumore dà fastidio, peggiora la qualità della vita: su questo non c’è dubbio. Però lo stesso obbligo c’è se il cittadino fa un esposto al Comune, il Comune chiama ARPAV, perché il Comune non può fare le misure, ARPAV esce, vede il superamento e dà l’obbligo all’azienda di un piano di risanamento.
Quindi quella carta è necessaria e obbligatoria e non è che questi possono fare il rumore che vogliono.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
Certo, sicuramente, però, questi lavori vengano fatti di notte e saltuariamente, perché arrivano i camion e vengono a scaricare, non è che il cittadino si lamenta la prima sera e la seconda sera fanno la stessa cosa, ha capito? Siamo andati avanti per… e come facciamo? È quello il discorso, era tutto là.
Speaker : SVEGLIADO GIULIA
L’ultima osservazione: io vedo che i cittadini sono molto preparati, cioè cosa succede? Segnano la periodicità e chiedono ad ARPA di uscire possibilmente in quell’orario per trovare il problema; dopo, se è una cosa casuale, una volta, bene.
Speaker : ANREATTA ALBERTO – Responsabile Area Tecnica
Buonasera a tutti.
L’Aluphoenix è in AIA, ha Autorizzazione integrata ambientale, quindi è stato fatto il decreto AIA, passato in Consiglio, eccetera. È l’unica zona ampliabile del Comune come produttivo.
Speaker : PORCELLATO ROBERTO WAIMER – Consigliere
È stato richiesto in Provincia il cambiamento del Regolamento a livello comunale perché lì non poteva insediarsi. Trovo le carte, non ci sono problemi.
Speaker : ANREATTA ALBERTO – Responsabile Area Tecnica
È una procedura AIA, perché comunque la zona Balegante, anche in base al Piano di coordinamento provinciale, è l’unica zona ampliabile, dove si possono insediare quelle fattispecie di ditte.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Ci sono altre domande?
Speaker : SIMIONATO PAOLA - Consigliere
Sì, se posso, Presidente.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Prego, consigliera Simionato.
Speaker : SIMIONATO PAOLA - Consigliere
Buonasera a tutti e grazie ai tecnici.
È solo una precisazione, un’osservazione: noi ci troviamo qui in Consiglio, non spinti da esposti dei cittadini, ma proprio per tutelare il benessere dei cittadini e quindi, prima che arrivino gli esposti, è meglio prevedere delle situazioni di benessere e di qualità della vita.
Il nostro voto comunque sarà di astensione, grazie.
Speaker : BASSO OMBRETTA – Sindaco
Certo, se posso, d’altra parte, il Regolamento è, appunto, uno strumento che serve a tutelare i cittadini e a regolamentare le emissioni di suono e chi le riceve: è fatto per questo.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Consigliere
Posso aggiungere una cosa?
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Prego.
Speaker : GUIDOLIN MATTEO – Consigliere
Mi collego a quanto diceva l’Ingegnere prima: giustamente ha fatto un’osservazione che condivido anche per esperienza di questo Comune, anche recente, perché mi sembra che a dicembre dell’anno scorso c’è stato un esposto di un cittadino di Riese per un’altra azienda, che ovviamente non vado a citare in questa sede, ma l’ARPAV è uscita e c’è stata anche una sanzione nei confronti dell’azienda, che ha dovuto poi ottemperare alle richieste dell’ARPAV. Anche, attraverso di noi, più volte c’è stato questo confronto, per varie ragioni, in tutte le zone industriali.
È da dire che la convivenza tra zone industriali e zone residenziali purtroppo rende necessario questo strumento, ma è altrettanto vero che purtroppo la convivenza a volte è difficile e succede anche all’interno di zone residenziali tra vicini; quando ci si trova vicini ad attività industriali, ovviamente bisogna trovare il giusto equilibrio.
È vero che vanno tutelati in primis i cittadini, ma va tutelato anche chi fa un’attività produttiva di lavoro, ovviamente all’interno di quelli che poi sono i limiti e una convivenza quanto più pacifica, quanto più rispettosa delle esigenze di ognuno.
Pertanto questa cosa che diceva prima l’Ingegnere, mi trova ampiamente d’accordo ed è qualcosa che si è verificato e molto probabilmente continuerà a verificarsi sempre, quindi uno strumento come il Regolamento e il Piano acustico ci dà la possibilità di essere ancora più efficaci nel difendere gli interessi dei nostri cittadini.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Se non ci sono altre domande, passerei alla votazione.
Grazie ai tecnici che sono intervenuti.
Favorevoli all’approvazione dell’aggiornamento del Piano comunale? 12. Contrari? Astenuti? 4. La delibera è approvata.
Se posso permettermi anche qua una piccola puntualizzazione o digressione, direi che bisogna essere molto lungimirante quando si fanno i piani regolatori: negli anni 70-80 sono state fatte scelte che hanno frammentato il nostro territorio per accontentare tutti, ma forse l’accontentare tutti non è mai una scelta buona.
Votiamo anche l’immediata eseguibilità del punto n. 3
Favorevoli? 12. Contrari? Astenuti? Votata favorevolmente l’immediata eseguibilità.
Punto n. 4: “Modifica dell’art. 37 e dell’allegato B del Regolamento per la disciplina del diritto di accesso documentale, accesso civico e accesso civico generalizzato”.
Nel Consiglio comunale n. 20 del 13 luglio 2023 era stato approvato il Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti pubblici con accesso civico e accesso civico generalizzato; questo permette ai singoli cittadini o a chi ritenesse di averne il diritto di accedere alla documentazione della pubblica Amministrazione per quanto riguarda anche il senso di trasparenza degli atti.
La modifica che si va ad attuare all’articolo 37 diciamo che è una modifica di forma più che di sostanza in quanto, nella parte iniziale dell’articolo, la dicitura: “È istituito il registro delle richieste di accesso organizzato in tre sezioni, una per ciascuna tipologia di accesso: accesso documentale ai sensi della legge 241/1990, accesso civico ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo 33/2013 e accesso generalizzato ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 33/2013, con numerazione progressiva”, va sostituita con la formula proposta: “È istituito il registro delle richieste di accesso organizzato in due sezioni, una per l’accesso civico, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo 33/2013 e una per l’accesso civico generalizzato, ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 33/2013 con numerazione progressiva”.
Come vedete, è una modifica, come dicevo, più nella forma che nella sostanza.
Quindi si propone al Consiglio comunale di approvare questa modifica relativa all’accesso civico della documentazione.
Domande? Prego.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO – Consigliere
Un chiarimento: da luglio dell’anno scorso a adesso questa modifica è dovuta al fatto che si è vista operativamente la necessità? Sono subentrate nuove leggi? Perché vedo che si richiamano sempre quelle che c’erano in precedenza.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
No, ci sono delle linee guida sull’Autorità per l’accesso agli atti, che hanno richiesto, appunto, il cosiddetto “Registro degli accessi”, in modo che potessero meglio venir…
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO – Consigliere
Sì, ma c’erano anche l’anno scorso queste.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Sì, sì.
Speaker : TOMBOLATO ALBERTO – Consigliere
Va bene la modifica è solo per capire: è stato per semplificarla rispetto a quello che aveva approvato, ma non è intercorso un nuovo cambio, giusto? Avevo capito bene.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Passiamo alla votazione.
Favorevole alla modifica? 12. Contrari? Astenuti? La delibera è approvata.
Passo ora alle comunicazioni da parte del Sindaco.
Speaker : BASSO OMBRETTA – Sindaco
Si tratta di due semplici prese d’atto.
La prima ha a che fare con il consueto controllo del primo semestre 2024, che è effettuato dall’Unità di controllo, composta dal Segretario comunale, il Responsabile del servizio finanziario e dai Responsabili dei servizi. Il controllo ha avuto esito negativo, il che vuol dire che tutti gli atti interni sono validi, sono regolari.
La seconda presa d’atto, invece, ha a che fare con le cosiddette deleghe che il Sindaco dava ai Consiglieri: non si tratta più di deleghe, ma di incarichi a progetti.
Passo alla lettura di quelli che sono i Consiglieri e delle materie oggetto dell’incarico: il consigliere Paolo Bernardi seguirà il Piano acque e il progetto della cabinovia; la consigliera Silvia Mason seguirà il progetto Pari opportunità; la consigliera Carmen Venturini il progetto “Disabilità e inclusione”; la consigliera Melania Carrozzo seguirà il progetto “Racconti di strada”; Nadia Massaro il concorso Poesia; Davide Gazzola seguirà gli eventi sportivi.
Tutto qua, è una semplice presa d’atto.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Prego.
Speaker : SIMIONATO PAOLA – Consigliere
Sindaco, lei parlava di controlli interni prima, quindi di delibere e determine e di solito non è un punto all’ordine del giorno con presa d’atto?
Speaker : BASSO OMBRETTA – Sindaco
No, è una semplice presa d’atto.
Sì, ma so che di solito viene presentato ai Capogruppi e ci sono i vari documenti con il riassunto di quello che viene visto: è sempre stato così, se riguarda i controlli interni.
Speaker : CANDIA MASSIMO – Segretario comunale
Non riguarda i controlli interni e la normativa e anche il regolamento prevede che venga comunicato al Consiglio comunale, quindi è una comunicazione; che poi sia stato fatto in un punto specifico o venga messo dentro un punto chiamato “Comunicazioni”, il regolamento parla di comunicazione al Consiglio comunale.
Speaker : SIMIONATO PAOLA – Consigliere
Sì, sì, è che non abbiamo la documentazione: è quello il punto, quindi è una comunicazione sulla quale noi, come minoranza, non abbiamo documenti.
Speaker : MASSARO NADIA - Presidente del Consiglio
Altre domande? Bene, allora ringrazio tutti i partecipanti, saluto anche coloro che ci seguono da casa.
Chiudiamo il Consiglio comunale. Buona serata.
Da parte del pubblico in sala ci sono domande?