Zione.
Okay.
Buona serata a tutti.
Una micro spiegazioni ci sono in effetti questa sera due Consigli uno dietro l'altro, il primo non è aperto, ovverosia il primo, il pubblico può ascoltare e non può intervenire perché il Pri la, il primo punto necessita di una votazione, quindi è un Consiglio comunale,
Diciamo normale e fatto il primo punto chiuderemo quel Consiglio, ne apriamo il secondo che sarà aperto, ovverosia ha aperto alla possibilità che tutti i cittadini, associazioni e quant'altri rappresentanti e comunque tutti sottolineo tutti qualunque persona potrà intervenire chiedendo.
La parola, ricevendo l'assenso a poter parlare su argomenti e con modalità che si che, come sempre, chiediamo, ma credo che sia perfino pedissequo è lapalissiano, ripeterlo con grande educazione o con grande fermezza, perché si può dire veramente tutto, ma tutto con la massima educazione e con la massima trasparenza quindi adesso dichiariamo aperto il primo Consiglio alla prima parte il Consiglio, che non è un Consiglio aperto ma è un Consiglio normale farà l'appello la Segretaria facente funzione Anna Bellopede,
Grazie Giovanni, per esempio.
Spagnolo.
Carlo.
Candiani Stefano.
Massimiliano Elisabetta meridiani, Andrea.
Mapelli Francesca.
Andriola Marta.
Partecipano l'Assessore Marazzina, Roberto Puma, Vincenzo e partecipano, non so se è obbligatorio dirlo anche due elementi esterni a supporto, eventualmente di eventuali chiarimenti da parte della minoranza o anche dalla maggioranza che sono il dottor Zazo e il dottor Papa, rispettivamente direttore e responsabile direttore del Consorzio punto it e l'ingegner Papa che il referente responsabile per il per le cerchio del Consorzio punto it sono presenti.
Il c'è un unico punto, ed è appunto la costituzione della comunità energetica rinnovabile Cher Rivolta d'Adda, Alto Cremasco.
E questo, come dire il prosieguo, la fase 2 di un percorso iniziato già l'anno scorso, in cui avevamo inizialmente dato, con una delibera di Giunta indirizzo all'Amministrazione per partecipare alla costituzione di una comunità energetica rinnovabile. Non sto lì a dirvi esattamente cosa sia, perché immagino che tutto quello sappiate, ma poi tecnicamente interverranno i due i due referenti di di consorzio. Avevamo, a seguito della delibera di Giunta fatta, una delibera di Consiglio in cui c'è da ratificava questo atto di indirizzo, con la partecipazione alla manifestazione di interesse regionale, che ci ha permesso poi, una volta che la il risultato della manifestazione di interesse è stato pubblicato, di poter essere tra le comunità energetiche riconosciute per passare alla fase 2, ovverosia la costituzione vera e propria della comuni della comunità energetica rinnovabile e oggi noi siamo chiamati a deliberare sulla Costituzione, sulla bozza dello Statuto che costituisce questa questa comunità energetica, e sulla bozza del del del del, diciamo, del del contratto notarile che permette poi l'inizio di dell'attività di questa comunità energetica che di fatto, in poche parole molto grossolanamente è un'associazione senza scopo di lucro, ovverosia un elemento del terzo settore. Detto questo, io prima di e poi passare alle al agli interventi dei Consiglieri, chiedo cortesemente di fare, visto che tra l'abbiamo la fortuna di avere anche un Consiglio comunale aperto, un minimo di informative e di informazione sulle comunità energetiche al l'ingegner Zanzi, grazie.
No, sei qua.
Perfetto, buona sera, a tutti, mi chiamo Zanzi sono il direttore di Consorzio ITS, Pia.
Che lo dico a nome di tutti, alla società privata, ma a totale capitale pubblico, quindi senza scopo di lucro, non siamo qui a vendere niente.
La società è una società pubblica a tutti gli effetti, i soci sono circa 50 comuni che vanno da Spino filo a Pizzighettone, quindi ai limiti di Cremona.
Perché siamo qui questa sera?
Mi mi mi piace fare un breve excursus di come siamo arrivati alla serata di oggi, i nostri soci di due anni fa trovaste 50 Sindaci soci, due anni fa hanno deciso deliberato in Assemblea di dare come obiettivo come mission nella nostra società,
La creazione di un ufficio di transizione energetica, questo perché innanzitutto perché la società già gestiva 54 impianti fotovoltaici posizionati sugli edifici comunali, quindi di grandi dimensioni, e negli ultimi quattro anni sono stati aggiunti altri 40 impianti batterie di accumulo grazie al bando Axel di Regione Lombardia sempre nelle mani dei nostri Comuni soci ma gestiti da consorzi di tipo, quindi la decisione di sviluppare ulteriormente il reparto di transizione energetica è stata quella di.
Portare un beneficio al territorio, ai cittadini e alle imprese del territorio stesso e abbiamo inserito all'interno dello staff l'ingegner Christian pipe, anche qui con me. In caso dopo, se ci saranno delle domande, risponderà alle domande tecniche.
Ci siamo affidati e abbiamo fatto delle joint ventures con delle società di gestione tecnica per l'elaborazione di comunità energetiche e in, inoltre, abbiamo fatto una collaborazione con lo studio Pavia Ansaldo di Milano, uno dei più importanti per i documenti che danno vita proprio alla costituzione della Comunità energetica, cioè lo Statuto dell'Associazione riconosciuta.
E l'atto costitutivo che poi verrà formalizzato davanti al notaio.
Perché sono passati due anni, non perché si è stati lenti, ma perché, per arrivare alla costituzione delle comunità energetiche,
E si è dovuto attendere l'emissione dei decreti attuativi da parte dell'Europa e questo per motivi politici. Per motivi legati a degli attriti fra l'Europa e i Paesi. Gli Stati europei membri sono usciti solo pochi mesi fa, pochi mesi fa, questi decreti sono usciti, dopodiché il GSE che l'ente che gestisce la parte energetica in Italia ha elaborato dei documenti dei delle procedure per la richiesta di attivazione delle comunità energetiche e per il suo inserimento degli associati. E infine si è potuto cominciare a lavorare nel frattempo. Noi non abbiamo perso tempo. Abbiamo proprio perché spenti dai nostri sindaci, creato circa 20 progetti su 50 soci, 20 progetti che sono stati presentati in Regione Lombardia chiedendo la possibilità di ottenere dei contributi per lo sviluppo e l'inizio di questa attività. Questo importantissimo. Tutti i 20 progetti sono stati sono hanno superato la prima fase. È fra pochi poche settimane a uscire alla seconda fase in cui verranno uscì verranno definiti dalla Regione Lombardia i parametri per l'erogazione dei contributi.
Seconda cosa, lo Stato ha messo a disposizione dell'Italia per la costituzione di comunità energetiche, in questo caso per i paesi sotto i 5.000 abitanti, 2 miliardi e 400 milioni. Questo sono tantissimi soldi che daranno la possibilità a tutti i Comuni e di sviluppare le comunità. Inoltre non rivoltano nel caso di rivolta, invece per rivolta abbiamo fatto anche questo è uscito un bando di Fondazione. Cariplo quindi un bando privato. Abbiamo presentato il progetto dei rivolta anche in questo caso siamo in attesa di riscontro. E infine ultima notizia a fine dicembre, verso dicembre, fine anno Regione Lombardia promuoverà un bando per lo sviluppo delle comunità energetiche per i Comuni sopra i 5.000 abitanti. In questo caso varrà anche per rivolta, quindi il nostro progetto verrà portato anche all'attenzione di Regione in quel momento.
Siamo quindi arrivati ai giorni nostri e lo studio legale ha suggerito di sviluppare un'associazione riconosciuta non a scopo di lucro, che dà la possibilità di determinare dei soci fondatori e, nel nostro caso, nel modello che abbiamo definito per tutto il territorio, costituiremmo 9 9 Comunità energetiche che saranno sottesa e le 9 cabine primarie del territorio e,
Saranno sottese ai Comuni dedicate alla cabina, questo darà la possibilità o, oltre ad avere dei soci fondatori, i Comuni stessi, anche la diocesi o le parrocchie, perché abbiamo voluto mettere soci fondatori, i Comuni e la Diocesi. Il motivo è molto semplice, perché saranno i garanti della grande opportunità che le comunità energetiche daranno al territorio e ai cittadini ai Comuni, perché sarà un'opportunità per tutti.
Inoltre, Consorzio IT sempre anche in questo caso grazie a la richiesta dei soci ha deciso che l'attivazione delle comunità energetiche avverrà per i Comuni e quindi anche per le volta gratuitamente, quindi Consorzio Haiti erogherà in nome e per conto dei Comuni 15.000 euro più le spese notarili per ogni comunità energetica dando la possibilità,
Al vostro Sindaco e ai sindaci del territorio di dar vita alle prime comunità energetiche. In Italia non ce ne sono molte, stanno cominciando a arrivare. Le richieste stanno arrivando cominciando a svilupparsi le prime costituzioni. Siamo i primi e questo è un beneficio enorme, perché potremmo essere anche i primi a ottenere i finanziamenti e a mettere a terra il più possibile energia pulita per il territorio. E direi che mi fermo qui. Lascio a voi eventuali domande o dubbi, e io e il mio collega ingegner questo è un papà, siamo a disposizione grazie a tutti.
Prima di dare la parola all'ingegner, Cristian.
I soci fondatori sono.
Della nostra Acerra, sono i sette Comuni dell'Alto Cremasco, la CR si chiama Alto Cremasco.
Sono Pandino Rivolta Spino.
Agnadello Casaletto Vaprio.
Palazzo Pignano, Pandino, Pieranica, Torlino, Trescore è rivolta.
Questo comporterà per questi soggetti la definizione dei soci fondatori, ma immediatamente dopo la fondazione partirà capillarmente e quindi anche per effetto di di della dell'azione amministrativa della maggioranza della minoranza di di consorzio e anche.
Dei dei mass media porterà la richiesta e la ricerca,
Degli associati, perché la costituzione della Comunità energetica permetterà poi di associare sia dei produttori che dei consumatori. La cosa è molto complessa. Non ne abbiamo fatto un paio di riunioni, quindi non voglio ripetermi, ma l'interesse forte sociale che poi magari i tre obiettivi fondamentali della della norma europea gli dirà Christian papà, perché è una struttura che non è economica, è una struttura che deve essere ah, ah ah, senza scopo di lucro e che ha una forte, fortissima valenza sociale, ovverosia la ridistribuzione all'interno di una comunità per renderla autosufficiente del sul flusso di produzione di alcuni produttori. Perché alcuni saranno grandi produttori, altri saranno solo consumatori. Se gentilmente e cortesemente un passaggio su questo, credo che ne valga la pena. Grazie Christian.
Allora essenzialmente e io ripercorro un attimino e quelli che sono i principi della della comunità energetica allora, di fatto il meccanismo della Comunità energetica, meccanismo che parte dalla Comunità europea ed è stato introdotto per raggiungere alcuni macro obiettivi in un certo lasso di tempo, chiaramente, il primo obiettivo è quello di avere una produzione da fonti rinnovabili e di energia, quindi produrre energia in modo pulito, e questo si lega al al solito problema del raggiungimento del Protocollo di Kyoto, alla riduzione delle emissioni dell'effetto serra e di tutti i gas nocivi che già conosciamo e quindi si vuole, a livello europeo, può italiano riuscire a produrre il più possibile energia da fonti rinnovabili. L'altro grosso obiettivo che c'è alla base della comunità energetiche è quello che, andando a condividersi la propria energia.
E che viene prodotta quindi in casa attraverso le fonti rinnovabili. Otteniamo in un certo chiese chiaramente in un certo periodo di tempo, una sorta di miriamo alla indipendenza energetica del Paese. Di fatto, chiaramente si parte da un piccolo nucleo. Quindi questo obiettivo è ancora lontano, ma se immaginiamo fra 15 20 anni che questa forma della comunità e tutte le comunità sono state realizzate e lo scambio e gli impianti costruiti, i consumi avvengono all'interno della comunità energetica, facilmente possiamo comprendere che diventiamo indipendenti dall'approvvigionamento esterno da tutti questi problemi sociopolitici che conosciamo tutti molto bene. Di fatto,
E questi sono i principi. Importare poi all'indipendenza energetica e al fatto che c'è la produciamo noi la condividiamo chiaramente porterà inevitabilmente a una riduzione dei costi dell'energia.
Quindi, attraverso questo meccanismo dei costi di produzione dell'energia, si mira anche avere del del del risparmio economico da poter girare passatemi il termine sul sociale solidale, cercando di colmare anche la il, la problematica di quei soggetti che il denaro per pagare l'energia non ce l'hanno quei famosi sacche di povertà energetica. Questi sono i macro principi che stanno alla base del discorso della comunità. Poi, chiaramente, il discorso della comunità calato sulla nostra realtà e sul nostro piccolo, viene trasformata in un ragionamento di produttori che mettono a disposizione l'energia e che hanno in surplus. Faccio subito una parentesi, un produttore che ha un impianto e produce energia, la sua energia, l'autoconsumo per se stesso, poi una parte la vende a in rete o la scambia sul posto. Quei meccanismi che conosciamo la vende con ritiro dedicato e in più dico in più perché quello non viene meno, questa cosa in più. Se partecipa alla comunità energetica, viene resa disponibile questa quota di energia alla comunità. Il consumatore, da dal suo lato, è colui che consuma l'energia normalmente prendendolo dalla, pagando la sua bolletta e prendendolo dal punto di prelievo se appartiene alla comunità e potrà cercare di consumare quella che il produttore che avevano accesso ha messo a disposizione, e questo è il meccanismo che conosciamo più o meno tutti. Quindi, sulla base di questo meccanismo, c'è questa condivisione di energia che di fatto mira essere prodotta da Green, essere indipendente perché l'abbiamo prodotto e consumato all'interno del nostro perimetro senza prenderla da fuori, e quindi lì è il meccanismo che noi possiamo vedere, come dire, messo a terra nel nostro piccolo. Nella nostra piccola realtà, questo meccanismo sono, immaginiamo espandersi.
E in modo esponenziale. Secondo me, sarà un meccanismo che funzionerà sicuramente perché ha solo vantaggi e non ha costi, non ha costi, quindi questo alla fine porterà al raggiungimento di quegli obiettivi per far sì però che nel nostro piccolo, con questo scambio fra produzione e consumo e cercare di incentivare la gente a parteciparci e a credere nel meccanismo, il GSE riconosce una serie di di incentivazione e un'incentivazione in conto esercizio che è praticamente quella in cui viene misurato all'interno della nostra comunità. Quello che abbiamo reso a disposizione è quello che abbiamo contestualmente consumato, perché il fatto di ricordiamo sempre che il fatto di produrre in un istante consumarla nello stesso istante vuol dire che non usciamo dal nostro perimetro, quindi fanno la somma. Praticamente il GSE rileva quello su questo scambio, sulla base dello scambio che siamo stati in grado di fare. Ci dà un premio questo premio in conto esercizio proprio legato alla quantità di energia che abbiamo scambiato. Oltretutto, poi ha introdotto un un, un contributo che però per la realtà di rivolta non non non si sposa perfettamente che quello di dare il 40% a fondo perduto per chi realizza un impianto in un Comune sotto i 5.000 abitanti di fatto e non si sposa direttamente per i cittadini di rivolta, ma i paesi nei limitrofi che sono solo sotto la stessa cabina primaria di rivolta, possono beneficiare della cerchia rivolta, va a costituire, aderendovi e beneficiare della del 40% per costruire l'impianto e nel Comune sotto i 5.000 abitanti. Basta che poi lo mettono a disposizione di questa comunità energetica. L'altro aspetto tecnico importante da considerare è nella famosa cabina primaria, cioè questo ragionamento che gli ho spiegato funziona perché gli impianti dei produttori e dei consumatori devono essere collegati poi fisicamente a un'unica cabina primaria, in modo che si possa effettivamente avere questa su questo scambio all'interno e quindi la cabina primaria è quella cabina, alta tensione che individua un territorio e sulla quale insistono tutti i Comuni che che vi abbiamo elencato da qui all'interno della cabina primaria è tutta area a disposizione della comunità energetica.
Un altro aspetto importante che volevo sottolineare, giusto per chiudere. Poi, il ragionamento del Sindaco è che la comunità energetica poteva tranquillamente nascere solo sul sulla città, senza allargarsi ai Comuni limitrofi sotto la cabina primaria e di fatto perché abbiamo espanso il, il perimetro perché e questo ha due effetti importanti il primo, che permette di migliorare i bilanci energetici con coinvolgendo più produttore, più consumatori, subito inizialmente, in modo da avere un bilancio energetico un po' più significativo da far girare all'interno della comunità, e poi il fatto che, perché andare a costituire la comunità energetica ci sono dei costi dei costi, perché facciamo la stupidità energetica? Poi è un ente giuridico nei confronti del Gse e quindi è una sono. Si è scelto il modello dell'associazione riconosciuta. Questa per farlo ha bisogno di 15.000 euro, quindi tutti i Comuni avrebbero dovuto, come dire, mettere questi 15.000 euro di fatto, facendolo su una decina di Comuni chiaramente, e la comunità, essendo unica, i 15.000 euro, vengono divisi su tutti i Comuni. In aggiunta, poi in Comune non sarà chiamato neanche a mettere quella sua pro quota dai 15.000, perché è il Consorzio per i suoi comuni e i soci per i suoi Comuni soci, versa per conto e in nome di loro i 15.000 euro. Quindi il Comune va a costituire la comunità energetica senza mettere un soldo senza costi, questo è un po' tutti i principi che legano e il meccanismo della comunità energetica.
Digestione, sì, esatto poi un altro aspetto importante, sempre di allargare a più Comuni la comunità energetica è quello di perché è quello di ripartire fra tutti i Comuni in costo di gestione della comunità, perché la comunità alla fine una volta si fondata ma poi una volta che abbiamo la condivisione dell'energia, abbiamo bisogno sempre di regolamentare i membri che entrano i membri che escono che come in molti sapranno e si ricorderanno possono entrare e uscire quando vogliono la comunità non obbliga nessuno a stare all'interno.
Prendo solo dei vantaggi, sicuramente la nessuno cercherà di uscire, però può uscire quando vuole e quindi la gestione amministrativa, ma anche poi il bilancio energetico. Proprio la comunità, fra quello che ha messo a disposizione del produttore quello che ha utilizzato consumatore, la sovrapposizione e come questi soldi, che finiscono nelle tasche della comunità, vengono poi ridistribuite al sociale, che è uno degli obiettivi della comunità al pagamento delle spese di gestione e poi anche il singolo produttore e consumatore. Tutto questo deve essere di fatto poi gestito da da qualcuno e questi costi di gestione ci saranno e perciò il fatto di allargare a più soggetti la comunità porterà sicuramente alla riduzione dei costi un po' per ciascuno. Ecco, questo è il disegno.
Lascio spazio ai Consiglieri, se hanno qualche domanda,
Se funziona osteoporosi.
Allora volevo chiedere innanzitutto se esistono o se avete già previsto la, le prassi per il programma di diffusione dell'iniziativa ai piccoli soci del territorio, o se esistono già delle buone prassi, magari consolidate anche da altre esperienze, e se è possibile già prevedere un costo della quota associativa per i piccoli soci e una previsione se possibile dalle tempistiche grazie.
Ascolti.
Spetta.
Grazie.
Perfetto per le ottime domande.
Rispondo brevemente per quanto riguarda la parte chiamiamola marketing a parte di sponsorizzazione.
Sicuramente è importantissima, dovrà essere fatta da tutti i Comuni Consorzio e te lo farà in primis lo farà la stampa, lo faranno i nostri sindaci, ci sarà un'azione capillare perché faremmo capire a tutto il territorio e l'importanza di questa opportunità.
È un'importante opportunità ripetiamo per due motivi per i comuni sotto i 5.000 abitanti, perché ogni cittadino, ogni impresa che vuole costituire costituire uguale creare mettere a terra un nuovo fotovoltaico a disposizione della comunità energetica, perché senza la comunità energetica questo no non otterrà il contributo per avere un contributo a fondo perduto del 40%, quindi importantissimo, questo vuol dire che, invece di pagare un fotovoltaico 100 lo paga 60 e in vent'anni lo ammortizzare in un valore molto minore.
Seconda cosa per i Comuni sopra i 5.000 abitanti sopra i 5.000 abitanti come rivolta. Ci saranno dei benefici dati da una serie di bandi che Regione Lombardia e l'Europa e l'Italia metteranno a terra del breve perché inizialmente pensavano che fosse più difficile per i Comuni piccoli partire. In realtà è difficile per tutti, perché è un argomento molto, molto complesso. Noi, in questi due anni abbiamo visto che le complessità sono tantissime, quindi l'azione di marketing deve essere fatta da tutti, la sponsorizzazione da tutti, ma non solo. O ci sarà un momento in cui ci sarà un passaparola, nel senso che gli associati, parlando con i vicini e parlando con gli amici, sponsorizzarlo in automatico questa attività è un po' l'esempio di come quando inizialmente, tanti anni fa, avevamo iniziato con la raccolta differenziata, inizialmente spaventava un po' tutti oggi la facciamo tutti a casa nostra, con bidoni diversi, senza che nessuno ce lo imponga, ma perché è diventato di uso comune. Le comunità energetiche arriveranno a fare. La stessa cosa.
Oggi ripeto, molti sono non hanno ben compreso l'opportunità. Lo capiranno dopo, ma prima o poi tutti saremo dentro una comunità energetica. Il mio collega alla fine ha concluso dicendo c'è la massima libertà di entrare ed uscire. È un'imposizione del dell'Europa. L'Europa ha imposto una cosa che la comunità energetica sia assolutamente non a scopo di lucro e nel nostro modello, il fatto di mettere il Comune e la Diocesi vuole dimostrare che ci deve essere garanzia nei cittadini e nel territorio e nelle imprese punto 1.2 il fatto di.
Dare ad ogni associato lo stesso. La stessa valore alla stessa valenza è fondamentale. Quindi ogni ogni associato pesa come un altro associato, uno vale uno, quindi ognuno può dire la propria e infine, terzo punto, on shore associa, assessore o ultimo ultimo punto, c'è totale libertà di uscire, quindi io posso uscire dalla comunità energetica che stiamo creando questa sera a entrare in un'altra, sempre sotto la stessa cabina primaria, con totale libertà, quindi prima domanda. Seconda domanda, quota degli associati non ci sarà nessuna quota degli associati, nel senso che nell'atto statutario è indicato che c'è la possibilità di valutare una quota associativa in realtà nella perché è standard. Ma nel nostro, nel nostro caso le associazioni. Beh, è come se venisse creato una nuova società nel momento in cui.
I sindaci e la Diocesi si troveranno di fronte notaio identificheranno il CdA, un organo direttivo che darà il regolamento alla società stessa e l'unica cosa che farà il CdA sarà quella di dare un regolamento per cui ci sarà il costo di gestione e quindi definire un organo esterno che gestisca le difficili difficili parametrizzazioni della gestione dell'energia e la ridistribuzione dei benefici arrivati dallo Stato. Ultima domanda che non me la ricordo, i tempi di realizzazione perfetto.
Allora come, come dicevo prima, purtroppo noi abbiamo iniziato due anni fa, siamo rispetto ad altri, fortunatamente più avanti, e avevamo chiesto ai nostri Comuni soci di andare in delibera di Consiglio entro fine ottobre, metà di novembre ad oggi, su 50 soci, siamo col vostro comune a 37 comuni che hanno già deliberato e nei prossimi giorni andranno anche gli altri, quindi, tendenzialmente entro la prima settimana di novembre, diciamo, fra il 7 e il 10 quasi tutti i Comuni avranno deliberato. Parallelamente, noi nella nostra azienda, stiamo contattando il notaio per definire delle date e fare quella difficile operazione di far sì che troviamo una giornata in cui tutti i Sindaci possano venire allo stesso momento allo stesso tavolo a firmare l'atto costitutivo, perché è obbligatorio che ci sia il Sindaco con la sua carta di identità, tutta una serie di documenti che raccoglieremo, ovviamente preventivamente, ma che è un lavoro molto laborioso. Penso di aver risposto a tutte le domande.
Oggi collaborano tutti.
Io avrei giusto, intanto ovviamente più vicina. Intanto condivido sicuramente tutto il percorso che è stato fatto come Gruppo, lo condividiamo anche perché, appunto, già da anni stavamo osservando quel che succedeva rispetto alle comunità energetiche e la domanda che ho visto, che appunto si si è lavorato molto come territorio, come area omogenea grazie al lavoro di concerto punto it ed è un plauso molto grande, perché appunto è questo dato modo, intanto, di essere rapidi, molto efficaci e puntuali sul tema e la domanda, visto che poi, in realtà, in altre presentazioni fatte proprio dal Consorzio punto it si era passa e si era parlato dell'utilizzo di questo fondo sociale, diciamo in maniera anche congiunta tra le varie cerchi nasceranno sul territorio. Ovviamente non può essere inserito nello Statuto, ma chiedo se viene confermato e quindi poi sarà sicuramente interessante seguire come verrà utilizzato, in maniera appunto magari corale, condivisa con obiettivi comuni, non solo su i Comuni di questa Germa, magari tra le CER di tutta l'area grazie.
Cerco di rispondere.
Rispondo anche questa domanda, allora.
Anche questa è un'ottima domanda, certo.
Forse all'inizio avevo spiegato che, come società, abbiamo in questi due anni portato avanti già 20 progetti dei circa 50 comuni.
Da presentare alla Regione Lombardia, in quei progetti abbiamo fortemente voluto perché ce l'hanno ce l'hanno chiesto i Sindaci, e ripeto la diocesi, abbiamo fortemente voluto inserire il concetto del sociale quello che diceva, a cui si riferiva lei. Questo concetto è rimasto e rimarrà, perché è fondamentale per l'ottenimento del contributo da parte della Regione Lombardia. Quindi adesso a fine mese usciranno dei parametri di riferimento e in quel momento lavoreremo per concludere questa questa operazione, non solo per quanto per quanto riguarda la costituzione delle CER il consiglio direttivo sarà informato del fatto che gli obiettivi sono tre associazione non a scopo di lucro debba esserci.
Benessere ambientale e beneficio sociale e saranno gli stessi sindaci che, diciamo formando il consiglio direttivo daranno un po' gli input sullo sviluppo del, diciamo della quota del sociale che non sarà solo dedicato a chi realmente non riesce a pagare le bollette ma, come diceva lei c'è c'è ci sarà l'opportunità se coralmente fatto tramite l'area omogenea di utilizzarlo per livelli a livelli generali e per tutto il territorio, quindi per 165.000 abitanti un'area grande come la metropolitana di Milano, quindi un impatto fortissimo per la Lombardia.
Ci sono, ci sono altri interventi.
No, hai schiacciato qualcheduno.
No, no, velocissimo, schiaccerà, ma che non credo che quello per la forma che ha, non credo che funzioni, ecco.
Okay.
Mi riferisco alle manifestazioni di interesse che erano stati inviati l'anno scorso intorno ad aprile maggio, se non mi sbaglio, e ne erano state raccolte qualcheduno anche qua rivolta eco, ma queste persone saranno contattata ricontattate direttamente dalla Consorzio punto it oppure è semplicemente si attiveranno si interesseranno per poter far associarsi, ecco,
Grazie.
Allora, ottima domanda anche la sua.
Perfetto, ottima domanda, anche la sua ricorda bene durante la predisposizione dei progetti uno degli obblighi di Regione Lombardia e del Governo era quella oltre a rappresentare, oltre che a presentare il progetto e in qualche modo,
La forza e la forte tendenza da parte dei Comuni di credere nelle comunità energetiche anche.
Una certa.
Forza da parte del territorio nel nel credo, in questo, in questo progetto abbiamo raccolto sul territorio 1.000 1.000 manifestazioni di interesse a rivolta, lo ricordo, mi sembra erano intorno alla cinquantina, ma vado proprio a memoria.
Nel momento in cui i Sindaci daranno vita l'atto costitutivo della Comunità energetica, successivamente sarà possibile per tutte queste persone, per e anche chi non aveva fatto questa manifestazione, associarsi a entrare direttamente nella dell'associazione.
Come faremo a ricontattarla, ci saranno due modi, un primo caso lo faremo noi come Consorzio dove avevamo le mail riferimenti nel secondo caso, chiederemo ovviamente perché il lavoro sarà tantissimo, un aiuto anche ai Comuni per arrivare ai cittadini direttamente, in ogni caso faremo anche delle serate in cui lo dicevo prima la vostra collega, in cui comunque parleremo dei cittadini e sviluppo. Cercheremo di portare il più possibile l'importanza del tema e far comprendere che è importante associarsi.
A questo proposito voglio ricordare che, una volta che è strutturata ed è fondata e nell'immediato della strutturazione in sede notarile verrà nominato pro tempore, poi dopo, quando ci sarà l'assemblea verrà votato, ma verrà nominato pro tempore un presidente e un consiglio di amministrazione i quali diventeranno operativi sin da subito questi anche se su base volontaria e non ci sarà il gettone di presenza non ci sarà nient'altro. Non hanno uffici dedicati, ma questi avranno il compito, per esempio, di far iniziare tutto quel pro programma e progetto che innanzitutto il marketing che chiedeva la consigliera prima e che il ricontattare quei soggetti che avevano manifestato l'interesse alla alla partecipazione sin dall'inizio quindi questo è già uno dei punti di riferimento che inizialmente ancorché non sul fronte energetico ma sul fronte gestionale il, il Consiglio di Amministrazione inizierà,
Due domande.
Okay, no, chiede due domande proprio semplice.
Rischiaccia perché l'accesso è ancora quello.
E chi non ha fatto la manifestazione d'interesse può farla, c'è ancora tempo la seconda domanda, ma è proprio un interesse personale chi ha già l'impianto fotovoltaico può entrare e partecipare allo scambio e.
Risponde.
Allora?
Il discorso delle manifestazioni di.
Il discorso delle manifestazioni di interesse era essenzialmente legato al bando di Regione Lombardia e quindi chi anche non l'ha fatta a assolutamente è perfettamente in tempo per per andare avanti col progetto chiaramente e successivamente alla costituzione della comunità, ci saranno sicuramente delle iniziative da parte del Comune per ricoinvolgere tutta la popolazione e ritrasferire il messaggi.
Un dead line per l'iscrizione.
Okay, invece, per quanto riguarda gli impianti.
E questo qui è un po' l'aspetto tecnico della di come viene riconosciuta la tariffa da parte del GSE, il principio generale è che tutti gli impianti e adesso poi vediamo come rientrano all'interno della comunità, in quanto portano energia da condividere, la differenza sta come viene valorizzato economicamente questa energia e.
E senza entrare adesso nel merito il 30% degli impianti vecchi e tutte queste regole il concetto base che ci sarà. È questo che tutti gli impianti e costituiti nuovi con la da quando la Coast la comunità energetica è stata costituita, quelli prenderanno il massimo delle incentivazioni, che è diviso in due parti, una parte base che è la valorizzazione dell'energia condivisa e per il semplice fatto che c'è la scambiamo, viene dato su quell'energia una quota fissata ad ARERA che rappresenta il non utilizzo della rete, cioè essendo un con un perimetro limitato in cui produciamo e consumiamo, non dobbiamo pagare tutta la gestione della rete di fatto e questa area era pubblica annualmente i valori economici che riconosce al MWh e Gegic attivamente possiamo assumere verso i 10 euro. Al MWh erano otto e mezzo un anno 9 un altro bonus Clean. Coattivamente possiamo prendere 10 euro MWh, e questo prenderanno tutti gli impianti, compresi quelli vecchi che poi possono entrare, al 30% rispetto alla quantità dei nuovi. Però, una volta entrati quelli prenderanno tutti questo valore, anche se prima avevano il conto energia, eccetera, prenderanno comunque la condivido la alla valorizzazione dell'autore energia. Condividere gli altri invece, prenderanno il pre premio pieno dei famosi 100 che si sommano a questo a questi 100 110 120 legati poi alle dimensioni dell'impianto, che si sommano a questo 10 solo quelli nuovi realizzati, ACER già costituita. Però, di fatto tutti possono contribuire allo scambio. Ecco ciò faccio una precisazione perché dalle domande.
Mi è venuto questo dubbio che non sia chiaro, cioè è possibile entrare nell'ACER come cittadino che non ho l'impianto, quindi entro come consumatore, quindi non ho l'impianto.
No, no all'impianto e partecipo alle ACER, utilizzando l'energia in eccesso e avendo dei benefici quindi un ritorno del minor costo della bolletta punto 1.2 sono un'impresa o sono un cittadino o un impianto, partecipare alla comunità energetica non significa cedere l'impianto alla comunità energetica l'impianto è sempre di proprietà del cittadino, dell'impresa o del Comune, quello che ha solo un beneficio, un ritorno economico e quello che deve fare è dare quell'energia che in surplus, cioè che il suo fotovoltaico genera che non auto consuma e che è un surplus, quel surplus genera un incentivo al produttore, quindi un guadagno ulteriore e un beneficio alla comunità perché dalla comunità la possibilità di avere energia all'interno da dare ai cittadini che hanno bisogno di energia.
Ci sono altri interventi?
Per dichiarazione.
Dichiarazioni.
Allora la minoranza accoglie con favore questo punto all'ordine del giorno, quando si tratta di votare azioni di transizione verso modelli energetici come questo, noi ci siamo e faremo la nostra parte, la nel momento della propaganda, quindi il nostro voto sarà favorevole, grazie.
Ringrazio questa manifestazione di collaborazione da parte della minoranza da parte della maggioranza e siamo assolutamente convinti della bontà della proposta fatta ai cittadini per i cittadini e nel preciso obiettivo di.
Contribuire a rendere rivolta un Paese sempre più evoluto anche dal punto di vista energetico, che diventi quanto più sostenibile e che collabori anche con un occhio di riguardo maggiore nei confronti del prossimo. Quindi il voto della maggioranza sarà evidentemente a favore di questa Costituzione. Ringraziamo anche chi ha voluto intervenire in piena collaborazione con noi questa sera, l'ingegner Papa e il direttore Massimo Zanzi e avremo occasione anche di poter organizzare altre serate sul territorio al fine appunto di coinvolgere il maggior numero di cittadini possibili. Grazie,
Direi che passiamo al lavoro.
Prima della votazione.
Allora, chi vota a favore della Costituzione comunità energetica rinnovabile CER Rivolta d'Adda, Alto Cremasco, quindi l'unanimità, votiamo anche l'immediata eseguibilità, chi vota a favore unanimità.
Il Consiglio Comunale questo è dichiarato concluso okay.
Immediatamente senza perdere tempo.