Ha scelto oggi e lo ringraziamo di venire nella nostra città suo maggiore nostro ospite.
Ospite di tutte le Istituzioni di questo territorio che gentilmente hanno partecipato e hanno aderito al nostro invito.
Ringrazio ovviamente i parlamentari sindaci il prefetto le autorità militari qui presenti le autorità anche cittadine.
Per aver diciamo costruito insieme questo momento che è un momento istituzionale ma che vuole essere anche uno scambio seppur veloce dati gli impegni.
Di alcune opinioni e considerazioni che vorremmo fare approfittando dell' autorevole presenza del Ministro degli Interni.
Questo territorio in modo particolare questo Comune ha vissuto soprattutto negli ultimi due anni e mezzo.
In maniera piuttosto importante il tema dell' accoglienza no al tema dell' accoglienza che è diventato il tema di questi anni per il nostro Paese e che sta toccando moltissime realtà locali e territoriali e.
Soprattutto quelle che magari si sono ritrovate già fin dall' inizio disponibili più disponibile ad accogliere date varie situazioni.
Nel nostro Comune in particolare abbiamo scontato una situazione dovuta a delle presenze posti letto alberghi che hanno creato degli a volte degli squilibri in termini di rapporti con la popolazione residente e che quindi hanno così costituito motivo di disagio per una parte della nostra comunità.
Noi abbiamo sempre deciso però di portare avanti un percorso costruttivo positivo lo abbiamo fatto ragionando come Istituzione del del territorio ragionando con gli altri Sindaci con i parlamentari per chiedere e come dire proporre anche al Ministero alle autorità nazionali quelle che sono delle proposte di.
Come dire equilibrio di sostenibilità di quello che è il tema dell' accoglienza che pur leggendo semplicemente le cronache di questi ultimi giorni a partire da weekend di Pasqua di certo non ci lasciano tranquilli.
Abbiamo capito e vogliamo essere parte di un discorso che sta diventando non più soltanto emergenziale ma sta diventando un discorso strutturale e lo vogliamo fare nella consapevolezza che i nostri cittadini.
Richiedono semplicemente alcune certezze rassicurazioni o comunque le istituzioni della loro parte che dovrebbero sempre muoversi congiuntamente a partire dal livello nazionale fino a livello comunale.
In questo territorio sono state portate avanti delle esperienze.
Storicamente erano l' esperienza dello SPRAR che partivano e sono partite già da anni come esperienze di accoglienza distrettuale sovracomunale quando i flussi migratori erano ancora contenuti.
Oggi di fronte a questa nuova emergenza il l' appello che noi facciamo è quello di aiutarci a cambiare in parte le regole e ad aprire anche maggiormente quelli che erano spazi prima più rigidi più contenuti soprattutto in tema.
Di SPRAR per consentire ai territori di non subire sempre la logica emergenziale ma di essere anche parte attiva nelle politiche di accoglienza e di sicurezza in maniera coordinata ordinata e strutturale.
Noi.
Vorremmo questo vorremmo dare oggi rassicurazioni ai nostri concittadini alla nostra comunità perché non si creino mai per i cittadini italiani per i nostri residenti delle situazioni di disordine o comunque delle situazioni che possono andare a danno anche di alcune situazioni consolidato di alcuni pezzi della nostra economia.
Mi limito a questo Ministro perché so che i tempi sono stretti.
Lascio la parola brevemente.
Al Sindaco di Fidenza che Sindaco capo distretto che da anni coordina le politiche sociali e di accoglienza per un breve intervento e poi la parola al suo ovviamente.
Grazie Ministro o qualche settimana fa.
Li abbiamo lanciato un.
Una richiesta d' aiuto da questa Sala io in veste di Comune vicino a Salsomaggiore ma anche come Comune capo distretto perché.
C' era la necessità di provare a dire calma un attimo stiamo forse andando oltre le righe su alcune vicende che erano quelli delle quantità però Fidenza lo ha detto poco fa il Sindaco Fritelli.
È gestisce SPRAR da 13 anni.
È una cosa più piccola più contenuta e gestisce come di come Comune capofila su due distretti socio sanitari.
Questa esperienza cosa ci dice ci dice che in alcune condizioni ovviamente che sono condizionate dai numeri ci può essere convivenza se lei va da un cittadino di Firenze chiede che cos' è lo spazio che esiste non sa niente nessuno c'è una vivibilità totale ogni sei mesi c'è una votazione.
Ogni sei mesi ci sono delle realtà che sono cresciute cooperative sociali e piuttosto che che lavorano seriamente e fanno un' attività vera e concreta.
Allora capisco che tra l' ottimo e la situazione di emergenza che non vogliamo più chiamare emergenza perché poi dobbiamo dirci anche questo sappiamo che il signor prefetto che deve gestire dai suoi colleghi sopra a Parma da Bologna da Roma arriva continuamente questa massa di e che quindi vengono gestite a volte con meccanismi emergenziali però non possiamo più considerarla un' emergenza questa noi abbiamo bisogno come ultima ruota del carro perché i Sindaci alla fine qua sono l' ultima ruota del carro.
Di avere qualche strumento in più qualche certezza lo allo SPRAR.
A noi dava due certezze un tetto massimo e tempi certi e soggetti che.
Ecco se questo è il modello dobbiamo far sì che lo diventi in modo strutturale se questo è il modello ed è il motivo per cui ho a fianco del Sindaco di Sasso che chiedeva l' istituzione veloce se è possibile dello sparare su cui so che lei si era già attivato.
Dobbiamo far sì che diventi un modello per tutti quali il distretto di Fidenza un distretto che ha 400.000 abitanti.
E ci siamo sindaci qua presenti di tutti i colori politici guardi che non è semplice trovare posizioni unitarie su undici Comuni con tutto dalla Lega all' estrema sinistra servirsi parliamo molto chiaro eppure abbiamo fatto dei passaggi in modo unitario fissiamo un tetto.
Diciamo un tetto e il tra il 4 per mille al 5 2 quello che stava facciamo fissiamo un tetto che sia quello e poi cerchiamo di gestire in modo.
Molto trasparente e molto corretto abbiamo detto usando la sua poi sappiamo che lì insomma c'è una discussione e i Sindaci ultima ruota del carro hanno quella funzione di andare poi tra la gente e quindi lì c'è tutto un tema che è legato alle paura come si vive ciò che viviamo dalla tv.
Però noi abbiamo bisogno di qualche certezza in più di qualche certezza in più.
Come state cercando di fare come lei ha fatto ad esempio sul decreto sicurezza c'è un primo messaggio che va verso i Sindaci andiamo avanti in quella direzione.
Noi sappiamo che non è semplice che non si può immaginare un mondo di sindaci sceriffi e non è questo che vogliamo ma vogliamo qualche elemento in più questo è un territorio sempre il distretto più o meno che si è dato da fare anni fa si è attivato per installare a spese dei comuni telecamera CRPA dicendo e prima ancora che ci fosse una normativa abbiamo cercato di mettere a disposizione delle Forze dell' Ordine tutte questi dati i dati i risultati ci sono quindi non siamo un territorio che si è mai sottratto anzi abbiamo sempre fatto la nostra parte.
Allora quella è la direzione che vorremmo fa riconosceteci.
Alcuni elementi di certezza per definire anche un ruolo che altrimenti rimane veramente svilito rimaniamo lì a prendere schiaffoni a tutte le parti e glielo dico in modo molto semplice grazie.
Vi chiedo scusa se parlo seduto in un.
Non vi dispiacerà il problema è che.
Oggi forse diciamo ho buttato il cuore un po' troppo oltre l' ostacolo perché l' idea di fare utili o Molinella Salsomaggiore e poi andare a Bologna e forse non era del tutto diciamo ragionevole però avendo preso l' impegno devo necessariamente fare.
E quindi mi scuso con voi se dopo avere risposto alle questioni che mi avete posto dovrò rapidamente andar via perché devo tornare a Bologna.
Tre questioni molto rapidamente io sono molto contento di questo appuntamento perché è mio convincimento che i Sindaci costituiscono degli interlocutori molto importanti.
Non l' ultima ruota del carro ma è esattamente l' opposto.
In questi mesi abbiamo lanciato esattamente questo messaggio.
Non casualmente nel momento in cui il.
Governo in Consiglio dei Ministri ha affrontato contemporaneamente il tema di un decreto sull' immigrazione anche affrontato il tema del decreto sulla sicurezza urbana.
Non è ordinario che in un Consiglio dei Ministri si facciano due decretilegge.
È ancora meno ordinario che si facciano su temi così delicati uno sull' immigrazione la tua sulla sicurezza urbana ma il segnale voleva essere chiaro ed inequivoco noi abbiamo di fronte due grandi sfide una la sfida dell' immigrazione dell' accoglienza è nata la sfida della sicurezza sul territorio vogliamo farla insieme con.
Per quanto mi riguarda i Sindaci costituiscono un elemento strategico di un' alleanza tra lo Stato e il territorio.
Quindi da questo punto di vista.
Il dialogo non solo ben venga ma tutto quello che è strutturato va nella giusta direzione.
Seconda questione.
Abbiamo abbiamo incominciato ad affrontare il tema dell' immigrazione in maniera non emergenziale.
Mi auguro che rapidamente si possa essere un quadro di controllo della situazione.
Stamane io ero a Gaeta da qui il cuore oltre l' ostacolo perché sono andato prima Greta poi sono andato a fare il giro Budrio Molinella fosse arrivato qui perché stamattina abbiamo consegnato.
Al Governo libico le prime due motovedette con gli equipaggi libici perché il punto fondamentale è che un pezzo fondamentale delle politiche di immigrazione si gioca fuori dai confini nazionali si gioca dall' altra parte del Mediterraneo.
E quindi l' idea di governare i processi ha bisogno che in Libia ci sia tra l' altro una guardia costiera degna di questo nome e questo è il senso dell' accordo.
Che noi abbiamo fatto con la Libia e che lavoriamo perché sia realizzato due le abbiamo date oggi altri due li daremo entro la fine del mese di maggio ed entro la fine del mese di giugno noi arriveremo a fornire alla Guardia costiera libica 10 motovedette che faranno.
Della guardia costiera libica una delle più importanti diciamo dell' Africa settentrionale perché lì si gioca la partita perché il 90 per cento dei flussi passano dalla Libia con una singolare coincidenza che nessuno però il libico.
Quindi o si governano i flussi in Libia oppure la situazione diventa difficilmente gestibile e questo è il primo punto.
Il secondo punto è che noi abbiamo inteso fare due cose un accordo con l' ANCI appunto per avere l' accoglienza diffusa di cui parlavate voi.
È un' iniziativa legislativa per velocizzare i tempi che consentano di stabilire chi ha diritto alla protezione internazionale che non ha diritto alla protezione internazionale.
Io sono molto contento che da parte vostra ci sia una spinta ad aderire allo SPRAR.
Mi fa piacere se l' intero distretto di Fidenza aderisce tutto intero allo SPRAR è un elemento molto importante e molto significativo.
Ecco lavoratrici.
E perché il punto fondamentale è questo perché l' accoglienza diffusa funzionerà se ogni Comune si farà carico del suo pezzo di responsabilità se naturalmente i Comuni che si fanno carico sono in numero inferiore significativamente inferiore ai Comuni italiani lei comprenderà che il sistema.
Rischia di non funziona io penso che l' accoglienza diffusa sia la chiave di fondo.
Per quanto mi riguarda io sto lavorando e lavorerò per avere sempre meno grandi centri di accoglienza perché so perfettamente che quello non sono un veicolo che va nella giusta direzione della integrazione nel rapporto con le comunità locali e con lavoriamoci insieme collaboriamo la collaborazione e piena da questo punto di vista.
E se il comprensorio di Fidenza viene con una proposta.
Il Prefetto il Ministero dell' interno la valorizzerà non solo la accogliere la valorizzerà.
Terzo punto è quello che dicevo che abbassare significativamente contenere significativamente i tempi per la definizione dello status di rifugiato.
In questo momento sono due anni un tempo lunghissimo.
L' idea di portarlo a sei mesi abbiamo.
E tolto un grado di giudizio da quattro gradi di giudizio si passa a 3.
Non lo ritengo un principio drammaticamente liberali.
Abbiamo.
Rafforzato le Commissioni per i richiedenti asilo 250 nuove assunzioni di personale specializzato l' obiettivo di passare da due anni a regime a sei mesi perché l' idea è esattamente quello che stabilire un tempo limitato sei mesi un tempo sufficientemente ampio ma nemmeno diciamo tra virgolette brevissimo.
Dal punto di vista delle procedure significa fare una cosa semplicistica una copia delle imprecisi ma risponde ad un principio di diritto fondamentale per i richiedenti asilo e cioè in tempo rapido può avere la pratica completata.
E dal lato risponde a un principio che riguarda le comunità locali che sono quelle che stanno accogliendo i richiedenti asilo e cioè avere un tempo certo dell' accoglienza.
Ecco.
In un quadro in cui l' obiettivo che dobbiamo darci chi scappa dalla guerra.
Chi scappa dalla carestia il nostro Paese lo accoglie e lo integra chi è fuori dalle regole che vi è una legge nel nostro Paese lo rimpatri.
Punto questo è il lavoro che stiamo facendo.
Io son venuto qua per dirvi non solo piena cooperazione io sono venuto qua per dirvi Alleanza allineandoci insieme in questo progetto sono venuto qui per dirvi che c'è un disegno su queste politiche.
E il disegno esattamente quello di uscire dalla logica dell' emergenza perché non è un problema.
Il tema dell' immigrazione è un tema con cui abbiamo avuto a che fare in passato è quello avremmo Watt avrebbe avuto avremo a che fare in futuro e tuttavia il tema il punto e l' approccio fondamentale è che noi non possiamo inseguire fenomeni.
Dobbiamo governare.
Ecco vernacolo attraverso la strategia che qui vi ho prospettato.
Il primo caposaldo e l' intervento internazionale il secondo caposaldo e l' accoglienza diffusa e l' abbattimento dei tempi per la richiesta dei richiedenti asilo il terzo è la possibilità che chi rimane perché ha diritto viene intitolato Chi non ha diritto e chi viola le leggi viene rimpatriato.
Mi sembra un disegno.
Poi naturalmente il disegno può essere accolto o non accolto tuttavia per uscire dalla logica emergenziale e questo veramente vi chiedo un impegno.
Dobbiamo assumersi ognuno un pezzo della responsabilità.
Perché se ognuno si assume un pezzo della responsabilità non siamo in condizione di uscire dalla logica emergenziale.
Se invece noi abbiamo un meccanismo in cui ciascuno chiede all' altro di uscire dalla logica emergenziale non facendosi carico della necessità di carattere generale noi della logica emergenziale e alla fine non riusciremo mai perché saremo sempre costretti a rincorrere gli eventi.
Il Ministro dell' Interno non vuole rincorrere gli eventi.
Disponibile a correre in macchina per cercare di colmare i tempi di ritardo ma l' unica cosa che non vuole fare e rincorrere gli eventi.
Son venuto qua per dirvi esattamente questo.
Per dirvi di trasmettere a tutti quanti.
I vostri consigli comunali di trasmettere alle popolazioni di cui so qual è l' inquietudine e qual è l' attenzione.
E che per quanto ci riguarda c'è un impegno sostanziale forte a lavorare insieme.
Lavorare insieme lo Stato nazionale Ministero dell' Interno e i Sindaci insieme con le popolazioni di questo il prefetto è parte attiva di questa attività in altri momenti abbiamo ascoltato quello che ci veniva dal territorio continueremo fa.
Io vi chiedo di poter lavorare insieme.
Non appena il piano che lei ha prospettato qui.
Sarà completato lo valuteremo insieme lo valuteremo le posso garantire con spirito fortemente positivo.
Perché per quanto mi riguarda noi dobbiamo avere un atteggiamento un approccio che sia quello di una collaborazione ed una cooperazione Andrea stavo quasi per dire un' alleanza ma capisco perfettamente che il termine alleanza anche di fronte.
Ha diciamo varietà di schieramento politico come lei giustamente ha detto di fronte anche al fatto che in Italia giustamente ci sono varie sensibilità anche molto diverse tra di loro e tuttavia io mi sto sforzando in questi mesi da ministro dell' interno.
E di caratterizzare l' attività del Ministero dell' interno come è giusto che sia io faccio parte di un Governo e un Governo che ha una evidente chiara connotazione politica penso tuttavia che il Ministero dell' interno sia un ministero terzo par Axel Lazio debba essere sempre di più un Ministero che sia il riferimento del complesso dei cittadini di pur essendo parte di un Governo come è naturale che sia un Governo è un Governo che ha una maggioranza politica che ha delle forze politiche che lo sostengono il Ministero dell' interno dentro tuttavia questo tipo di cornice politica deve essere un punto di garanzia.
Verso il complesso dei cittadini perché appunto è il Ministero dell' Interno ecco su questo.
Ho lavorato in questi mesi continuerò a lavorare.
Mi auguro sinceramente di poter contare moltissimo sul vostro contributo sul vostro aiuto perché se lavoriamo insieme possiamo aiutarci reciprocamente il Ministero dell' interno il Ministro dell' Interno.
È pronto ad ascoltarvi vi auguro che reciproco ascolto ci possa essere da entrambe le parti ma di questo ne sono certo ascoltato quello che ha detto signor Sindaco Sasso maggiore è quello che ha detto signor Sindaco di Firenze.
Naturalmente anche a nome di tutto il comprensorio io vi ringrazio ma avendo buttato il cuore oltre l' ostacolo adesso devo riprendere il cuore e riportarlo dall' altra parte dello Stato grazie tante.