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C.c. Villafranca di Verona 8.8.24, ore 20:00
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Noi di essere una degna sostituta di chi purtroppo manca, iniziamo pur in ritardo, poi avrete i chiarimenti di quanto è successo finora e passo la parola al facente funzioni di Segretario per l'appello.
Grazie Presidente buonasera a tutti.
Dall'ocra Roberto Luca presente,
Terilli, Nicola, assente.
Turrina Luca.
Busta Tea.
Zanotti, Renzo.
Rino Ortombina Nicole.
Toffanini Stefano.
Bertasini, Leonardo.
Pennacchia Francesco, assente.
Bellesini, Alberto Cordioli, Lucio.
Facciolli, Angiolino.
Bonizzi Elisa.
Mazzi Loretta.
Prendevamo Stefano persi, Alessandra.
Facciolli, Mario.
Assente Bonfante, Emanuela.
Bertolotto, Giancarlo.
Bertol Daniela.
Cordioli, Alessandro.
Melotti Matteo.
Corazzina Stefano.
Pianegonda Daniele.
Zanoia Elisabetta.
17 presenti, si può procedere.
Nomino gli scrutatori Corazzina Bonizzi Tofanini.
Allora passiamo al primo punto all'ordine del giorno, che sono le comunicazioni finora mi ha chiesto una comunicazione, il consigliere Melotti, quindi gli passo, la parola, grazie Presidente e il Sindaco l'altra volta si sia impegnato sull'ospedale, quindi non torno sull'ospedale. Oggi la volevo solo avere delucidazioni rispetto al famoso bosco di pianura della Madonna del popolo, ho notato passando in questi giorni che è stata autorizzata dell'erba in mezzo alle piante. Io spero che sia propedeutica tabelle Pia, andando a vedere le piante, nel senso che alla fine stagione io andrò a contare quelle morte e Rindi rendiconto, però quest'Assemblea perché ogni pianta morta è un danno alla comunità e anche i soldi del nostro Comune che ha speso soldi per piantarlo. Grazie, bastava magari un po' di acqua in più.
Accetto volentieri la sfida, noi rendiconteremo quante piante in più avremmo piantato.
Se non c'è nessun altro che ha delle comunicazioni da fare.
Passiamo al secondo punto all'ordine del giorno Piano regionale di attività di cava, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 13 2018 di seguito PRAC approvato con delibera di Consiglio regionale numero 32 del 27 3 2018 proposta di aggiornamento DGRV numero 640 del 10 6 2024 approvazione delle schede contenenti le osservazioni passo la parola al presidente della Commissione ambiente, Alessandra persi per illustrare il punto.
Grazie Presidente buonasera a tutti e questa sera, come ha detto la Presidente, è in discussione il i PAC, che è il Piano regionale, attività di cava e per il quale il Comune ha l'obbligo di presentare in Regione entro il 13 agosto le osservazioni e visto il tema è estremamente importante e assolutamente dedicato per sia per il territorio di Villafranca che per quello di Valeggio di Sommacampagna. Per la stesura delle osservazioni è stato chiesto il contributo di tutti.
E quindi è stato chiesto a tutti di partecipare appunto alla stesura delle osservazioni, è stato fatto in Commissione e un gran lavoro, ci siamo incontrati più e più volte e quindi mi sento intanto di ringraziare per quanto fatto la dottoressa Marocco l'architetto Faustini l'Assessore Maraia e tutti i Consiglieri,
Per il lavoro che hanno fatto.
Quello che vi presentiamo stasera, nulla. La delibera che viene presentata è costituita di 18 osservazioni, che sono proprio il frutto di questo lavoro che è stato fatto a più mani, e prego quindi i tecnici se vogliono procedere ad illustrare le osservazioni.
E fa un piccolo resoconto anche l'assessore competente, Riccardo Maraia, sì, grazie Presidente, prima che i tecnici passino all'illustrazione del lavoro che è stato fatto, volevo specificare che questa è una delibera molto tecnica, cioè è una delibera che tende a rispondere punto su punto a quelle che sono delle mancanze che come Amministrazione generale come Consiglio comunale abbiamo rilevato all'interno della proposta normativa che la Regione stessa ci propone.
L'approvazione della Regione è di giugno e le osservazioni devono essere presentate entro il 13 agosto, quindi è un tempo anche abbastanza stretto, abbastanza corto perché si possa esaminare un documento di oltre 500 pagine nella giusta misura riteniamo che il lavoro che è stato fatto sia in Commissione come ha ben specificato la Presidente Alessandra persi e sia da un punto di vista tecnico sia un lavoro puntuale che arriva a produrre come sintesi 18 osservazioni che riteniamo estremamente precisa.
C'è stato un contatto con la nostra Amministrazione e i Comuni contermini in modo particolare Valeggio e Sommacampagna, sul confrontarsi su alcune questioni legate al PRAC, perché storicamente Villafranca e Sommacampagna Valeggio sono comuni interessati da una massiccia attività estrattiva di cava e anche con loro si è trovata una sintesi su alcuni punti e quindi nella proposta di deliberato ci sono,
Due o tre osservazioni che di fatto leggermente modificate vengono riprese almeno dalle 3 Amministrazioni, riteniamo quindi, come già detto, un lavoro ben fatto,
È singolare che ormai da quasi un anno si lavori come Commissione solo a rispondere.
Sulle sulle proposte che vengono fatte di discarica e sulle proposte di ampliamento dell'attività estrattiva sul territorio della provincia di Verona e in modo particolare sul Villafranca rese, ma questo è il lavoro che ci compete in questo momento e siamo sicuri di averlo svolto al meglio,
Passo la parola all'architetto Faustini per l'illustrazione tecnica di nella delibera e dei suoi allegati.
Sì, grazie Presidente e buonasera a tutti, la delibera è una delibera molto importante da un punto di vista non solo tecnico, ma proprio di.
Preservare il nostro territorio, ovvero.
Quello che il Consiglio è chiamato a deliberare questa sera.
È una anche un forte invito alle competenti strutture regionali affinché.
Prendano atto anche delle fragilità, molte volte l'abbiamo sentito proprio in questo Consiglio.
La fragilità dovuta non solo alle alla falda acquifera e altre cose, ma il fatto che già ha avuto, nel corso degli anni, parecchie vicissitudini.
Le osservazioni sono puntuali e precise, vanno nel dettaglio sia dell'aspetto normativo del PRAC, ma anche proprio un vano, non so non solo le osservazioni, era proprio il deliberato, va un po' più in là, è importante sottolineare come la Regione Veneto in questi ultimi anni abbia legiferato in maniera anche diciamo, non omogenea tra tutto ciò che è l'assetto urbanistico, cioè dal Piano territoriale regionale di coordinamento a quello che è il piano ambientale dei rifiuti regionale a quello che è adesso il PRAC e quindi molto spesso.
E ci sono le singole normative tecniche attuative di ciascun piano che non collimano.
Purtroppo non potevamo dirlo in questa sede con un'osservazione specifica, perché le osservazioni sono rivolte mirate, specifiche su un piano e 15 ne avrebbero cassate da un punto di vista puramente proprio tecnico, giuridico però con la Commissione, con l'assessore.
Abbiamo.
Cercato proprio di inserire nel deliberato.
L'invito forte alla competente Commissione consiliare e alla alle varie strutture regionali che facciano questo coordinamento necessario tra tutte le normative di piano, andando nel dettaglio le osservazioni, come avete sentito, sono 18.
La prima osservazione riguarda il quadro conoscitivo, che è il rapporto statistico annuale sulle attività di cava.
E dove si va a dire, come osservazioni che i dati utilizzati per la redazione del presente aggiornamento al Piano regionale delle attività di cava risultano essere aggiornati soltanto il 31 dicembre 2021, quindi, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 13 del 2018 comma 1, la Regione è certamente in possesso dei dati statistici relativi ad attività estrattive per ogni singolo anno, quindi si ritiene pertanto che i dati di base per la redazione del piano del PRAC devono essere aggiornati quantomeno al 31 dicembre 2022, quindi con dati più oggettivi possibili. L'osservazione numero 2.
Dove si va sostanzialmente a verificare sempre il quadro conoscitivo degli ambiti estrattivi in rapporto al al riparto del fabbisogno e le osservazioni dice si ritiene che il quadro conoscitivo su cui vengono basate le progressioni sia carente di dati oggettivi, in particolare si chiede di chiarire in funzione delle proiezioni del Piano la necessità in termini di metri cubi relative per esempio alle specifiche opere pubbliche puntuali come la TAV, come tutti i lavori per Milano Cortina 2026 la Statale 12 LAV la variante alla Statale 12 che sono opere importanti di impatto nazionale che corrono con una legge delega specifica da parte dello Stato e quindi molto spesso sfuggono al ai dati del del del piano.
Del Piano cave e quindi le necessità del mercato edilizio, due ordinario. Quindi tale chiarimento si rende necessario si in funzione dell'obiettivo posto dalla Seconda Commissione in termini di distanza tra opera e il sito estrattivo che ai giacimenti destinati le singole opere pubbliche,
L'osservazione numero 3 mira alle premesse l'aggiornamento del piano e recita si ritiene che l'aggiornamento del PRAC debba sia so da sottoporre a VAS, cioè la Valutazione Ambientale strategica. Tale considerazione trova fondamento nelle norme comunitarie nei principi del decreto legislativo 152 2006 e successive modifiche e integrazioni, per le quali non è sufficiente la non modificazione degli ambiti estrattivi Aldrich a disciplinare e certificare eventuali impatti significativi sull'ambiente, anche all'interno degli ambiti stessi. In questi anni sono intervenuti elementi di interferenza ambientale e in particolare sulle falde, per esempio i FAS, con la modifica degli andamenti di falda che necessitano di analisi e di approfondimenti.
L'osservazione numero 4 mira al dimensionamento e fabbisogni del PRAC 2018. La verifica e la stima del fabbisogno degli inerti sulla stima dei fabbisogni, si ritiene che la stima dei fabbisogni individuati nel PRAC possa essere soddisfatta attraverso l'utilizzo delle risorse già presenti nell'ambito, senza dover procedere con l'autorizzazione di nuovi superfici proprio perché,
Già i territori hanno subito pesanti modifiche.
L'osservazione numero 5 è una proposta di modifica, un'osservazione di modifica alle norme tecniche e mantenimento degli indicatori di monitoraggio di piano articolo 5, comma 3, considerate le fluttuazioni di mercato e l'utilizzo dei volumi estratti in ordinario per opere pubbliche di rilevanza strategica per il territorio e la Nazione, si ritiene che debba essere mantenuta la frequenza del monitoraggio di Piano e gli indicatori approvati con la valutazione ambientale strategica del PRAC del 2018,
L'osservazione numero 6 e anche questa è una proposta di modifica.
Si ritiene che solamente 91 ettari di terreno ripristinati su 2.500 ettari sia il segnale che l'attività estrattiva abbia un forte impatto, un patto sul territorio, sul consumo di suolo, se si ipotizza che il consumo di suolo agricolo, per quanto temporaneo, avvenga dall'inizio dei lavori di escavazione a completamento del ripristino è chiaro che la sottrazione di suolo agricolo è veramente importante A questo si deve aggiungere che i vuoti lasciati dall'attività di cava vengono soventemente utilizzati per la realizzazione di discariche. Al riguardo pare sempre meno rispettato quanto indicato l'articolo 9, comma 5, della legge regionale 13 2018, che dispone che non sono consentite proposte di ricomposizione ambientale finalizzate alla realizzazione di discariche. Si ritiene che debba essere maggiormente dettagliato il concetto di coltivazione innovativa ed ecocompatibile. Non da ultimo, i quantitativi di riserve presenti uniti e i tempi medi di coltivazione di una cava hanno di fatto reso inefficaci le misure e le azioni introdotte dal nuovo PRAC, rendendo lo stesso inefficace nel portare beneficio ambientale. Si rinnova pertanto l'indivi l'invito ad utilizzare il più possibile le riserve per avviare coltivazioni realmente più sostenibili.
Osservazione numero 7. Anche questa è una proposta di modifica e di modifica alle norme tecniche, la legge regionale 13 2018 e il PRAC vigente pongono la Regione e gli interessi dei cavatori in posizione di predominanza rispetto alle esigenze del territorio e dei suoi cittadini, la partecipazione ai procedimenti di autorizzazione alle Cave, pur essendo di natura pubblicistica in quanto soggetti a valuta a VIA Valutazione di impatto ambientale, non consente ai cittadini e alle amministrazioni locali di esprimersi anche ponendo un veto alle attività estrattive.
Per questo motivo si chiede di valutare quanto di seguito indicato, ristabilire il limite del 3% della superficie agricola utilizzabile SAU nei territori comunali per la presenza di siti estrattivi e laddove tale limite sia superato, venga imposto al proponente di ripristinare il sito esclusivamente con la realizzazione di boschi di pianura da mantenersi per almeno vent'anni e da realizzarsi con specie autoctone secondo le indicazioni agronomiche dell'ente territorialmente competente. Ripristinare il potere vincolante delle Province anche in relazione ai monitoraggi ambientali delle matrici aria, acqua e suolo e agli impatti viabilistici delle attività estrattive.
Osservazione numero 8.
Che è una verifica e stima dei fabbisogni di inerti. Dalla lettura della documentazione agli atti emerge in modo preponderante che il trasporto del materiale ghiaioso estratto in un ambito può venire utilizzato in altre province della regione, ma anche fuori dal Veneto. Al riguardo si chiede di trovare forme di disincentivazione anche di natura economica per materiali che vengono trasportati fuori provincia a meno di province prive di ambiti estrattivi e soprattutto fuori regione.
Osservazione numero 9. Anche questa è una modifica delle norme tecniche, le attività estrattive esistenti vengono soventemente ripristinate a coltivazione agricola durante il periodo di estrazione vengono realizzate su indicazioni progettuali siepi arboree, che poi vengono completamente abbandonate a seguito della chiusura delle attività della cava si chiede che le siepi arboree vengono realizzate scegliendo essenze autoctone che privilegiano più la diversità delle specie che la facilità di manutenzione e che queste vengano comunque mantenuti per almeno vent'anni dalla conclusione dei lavori estrattivi in quanto costituiscono elemento del paesaggio e degli ecosistemi.
Osservazione numero 10.
Anche questa riguarda la verifica, la stima del fabbisogno degli inerti si ritiene che la verifica dei fabbisogni di materiali da utilizzare per l'escavazione debba tener conto di quanto segue, se è intenzione della Regione aumentare il quantitativo.
D E o W utilizzato, cioè il materiale di riciclo da rifiuti da costruzione, è necessario riservare una quota e ridurre quindi i fabbisogni autorizzabile a quanto si ritiene ragionevole per la provincia di Verona a portare i quantitativi da 5.000 metri cubi a massimi 5,5 mila metri cubi c'è un 10 massimo, un 10% in più e lasciare 3.000 metri cubi da colmare con and o su EIT 3 milioni se.
Inoltre, la stima del fabbisogno deve tener conto dei materiali immessi nel mercato da parte delle migliorie fondiarie, come ricordato l'articolo 3, comma 3 della legge regionale 13 del 2018.
Osservazione numero 11 è una premessa e un aggiornamento di Piano nell'aggiornamento di Piano, coerenza con quanto richiesto dalla seconda Commissione.
La seconda Commissione, nella seduta del 29 settembre 2022, ha indicato nove punti da sviluppare nell'aggiornamento del PRAC al punto numero 9 si legge si invita la Giunta ad apportare una revisione dell'assetto della disciplina in materia di vigilanza e di pulizia minerarie, nonché a riconsiderare la disciplina sanzionatoria in caso di mancato rispetto delle prescrizioni tecniche di cui all'articolo 15 dell'NTA del PRAC, non risulta che nei documenti e gli atti vi sia a quanto richiesto in Seconda Commissione.
Osservazione numero 12. Anche questa è una proposta di modifica alle norme tecniche in relazione alle del PRAC in relazione all'introduzione del nuovo articolo 16 bis delle norme, norme tecniche attuative che consente l'installazione degli impianti fotovoltaici nelle cave, si chiede di chiarire le modalità di ripristino e le tipologie strutturali propedeutica all'installazione dell'impianto fotovoltaico tale prescrizione in funzione dell'impatto ambientale sul suolo e sulle falde del costruendo impianto,
Osservazione numero 13. Anche questa è una proposta di modifica. Il comma 2 dell'articolo 19 della legge regionale 13 2018 prevede che per le finalità di cui al comma 1, il titolare dell'autorizzazione di cava per tutta la durata dell'estrazione versi al Comune in unica soluzione entro il 28 febbraio di ogni anno, una somma parametrata al tipo e alla quantità di materiale estratto e industrialmente utilizzato nell'anno precedente, si chiede di rideterminare i valori unitari del contributo da versare ai sensi del comma 2 dell'articolo 19 della legge regionale 13 2018 distinti per tipologie di materiali estratti imprevisti nell'allegato A della DGR numero 79 del 29 gennaio 2019 si chiede di adeguare i valori del contributo all'andamento del mercato, considerato che gli importi e metro cubo sono stati definiti ancora nel 1998 e mai più aggiornati, e abbiamo finito alle prime 13.
Sì, sì, sì, ce ne sono.
Ci sono altre cinque.
Però mi manca un foglio scusate perché tra.
No, mi manca il foglio con la mia relazione.
Che forse è finita nei nei documenti di Elisa.
Voglio la nostra relazione.
Quello che è diventato.
Scusate l'osservazione numero 14.
Riporta sostanzialmente questo.
Si ritiene necessaria la ridefinizione cartografica e tecnica dell'ambito estrattivo di Verona, in quanto non recepisce le direttive, le prescrizioni previste dall'articolo 51, ambiti prioritari per la protezione del suolo e 52 fascia di ricarica degli acquiferi variante, 4 dell'NTA del Piano d'area del Quadrante Europa, in data 18 dicembre 2012 è stato redatto il verbale di sottoscrizione degli elaborati del PAT del Comune di Villafranca, in copianificazione, con la Regione del Veneto, la Provincia di Verona, in data 18 febbraio 2015, ai sensi dell'articolo 15, comma 6 della legge regionale 11 2004, la conferenza di servizi che ha approvato il PAT del Comune di Villafranca di Verona, adottato con deliberazione del Consiglio comunale del 20 febbraio, 2014 numero 4, facendo proprie le conclusioni di cui alla VTR, che è il vero valutazione tecnica regionale numero 63 del 18 dicembre 2014 numero 5 del 29 gennaio 2015 e gli atti in essere richiamati per quanto riguarda le osservazioni pervenute alla conferenza di servizi sia conformate integralmente al parere della VTR.
Il parere favorevole è stato espresso sugli elaborati del PAT di PAT comunale si richiamano in particolare le NTA articolo 12 e 13, la carta dei vincoli, pertanto, alla luce di quanto sopraesposto vari definito l'ambito estrattivo, escludendo le zone individuate come fascia di ricarica degli acquiferi e noi qui come ufficio,
Abbiamo apro, c'è espresso il parere dicendo pertanto, alla luce di quanto sopraesposto, va ridefinito l'ambito estrattivo, escludendo totalmente le zone individuate come ambiti prioritari per la difesa del suolo, quindi che non ricomprende solo la zona della ricarica degli acquiferi ma tutti gli ambiti più prioritari per la difesa del suolo così come recita il popolo le nostre norme del PAT che è stato approvato in copianificazione con la Regione e questa è l'osservazione numero 14, l'osservazione numero 15,
Si ritiene che il rapporto ambientale preliminare della VAS, sempre riferita al PRAC, sia carente di dati e di analisi degli ambiti estrattivi di Piano, con particolare riguardo all'ambito estrattivo di Verona, i mutamenti climatici, le nuove pianificazioni urbanistiche locali, PAT legge regionale 11 2004, le nuove infrastrutture di interesse nazionale TAV, il Piano di sviluppo aeroportuale, eccetera, le criticità manifestate dalla presenza di discariche, le interferenze di attività agricole necessitano di ulteriore prescrizioni e vincoli sulle matrici aria, suolo ed acqua e in particolare le falde acquifere. Con riferimento alla direttiva europea 2001 barra 42 barra CE, recepita dalla parte seconda del decreto legislativo 152 2006, si ritiene necessario mettere in coerenza tutte le pianificazioni regionali in termini di VAS e di vinca. Considerato il contesto degli ambiti e la sovrapposizione dell'utilizzo delle cave come discariche, non si trova coerenza, in particolare tra i Piani d'area il Piano rifiuti e il PRAC,
Osservazione numero 16.
Osservazione numero 16 recita il rapporto ambientale preliminare non evidenzia se siano stati adottati tutte le disposizioni relative al monitoraggio della falda previste dalla DGR 213 dell'8 marzo 2022 Allegato 1.
E a essa necessita adeguare le norme tecniche attuative alle prescrizioni previste dalla DGR 213 dell'8 marzo 2022 Legat 1 e includere nell'obbligo di monitoraggio quelli in fase di ricomposizione ambientale.
L'osservazione.
Numero 17,
Recita articolo 5, comma 3 delle NTA del PRAC non si condivide la modifica proposta. Considerato che le necessità intervenute di nuovo dimensionamento sono da ritenersi straordinarie non calcolate con le opere pubbliche di interesse nazionale e regionale, che possono accelerare i tempi di utilizzo dei quantitativi previsti, si propone la seguente modifica. Il monitoraggio deve assicurare il controllo degli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del PAC del PRAC, nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e quindi adottare le opportune misure correttive. Il popolamento degli indicatori di monitoraggio e definiti nel rapporto ambientale di aggiornamento del piano dovrà essere effettuato dalla Regione in qualità di autorità proponente, che potrà avvalersi delle risorse informative e messi a disposizione del sistema informativo territoriale della Regione, nella fase di attuazione del Piano saranno definiti il numero e la tipologia degli indicatori, la struttura competente in materia di cave attive, il processo di verifica del monitoraggio delle varie azioni ed in considerazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e socioeconomica, redige con frequenza annuale specifico rapporto al fine di verificare come le azioni operano nei confronti del piano, il rapporto di monitoraggio e trasmesso alla competente Commissione consiliare noi su questa osservazione. Come parere specifico abbiamo scritto che.
Le né al posto di mettere nella fase di attuazione del Piano saranno definiti il numero e la tipologia di degli indicatori, abbiamo detto che il numero e la tipologia degli indicatori vanno definiti prima della fase di attuazione del Piano ed eventualmente integrati o migliorati nelle fasi di attuazione del Piano perché le regole e devo stabilire prima e casomai in corso d'opera a seguito dei monitoraggi continui migliorarli o adeguarli e questa era l'osservazione numero 17,
Poi l'ultima osservazione che è la numero 18.
Eccola qua.
Osservazione, azione correttiva posta dalla Seconda Commissione sulla revisione in materia di vigilanza e disciplina sanzionatoria in caso di mancato rispetto alle prescrizioni TAR tecniche del PRAC, si evidenzia che tale tema non è stato affrontato nell'aggiornamento del Piano, si propone la seguente modifica articolo 19, sanzioni al mancato rispetto delle prescrizioni previste nel presente piano verranno applicate le sanzioni previste dagli articoli del Titolo quarto vigilanza le sanzioni della legge regionale 13 del 16 marzo 2018,
Si chiede alla Giunta e alla seconda Commissione di revisionare gli articoli al Titolo quarto vigilanza e sanzioni della legge 13 e 16 marzo 2018, in particolare all'articolo 28, comma 2, di rivedere le lettere a b e c, eliminare la lettera A o implementarne i valori,
Queste sono tutte e 18 le osservazioni che sono allegate alla delibera e sono oggetto di.
Voto questa sera.
Grazie architetto, Faustini, se qualche consigliere ha dei contributi, apriamo la discussione, altrimenti passiamo alle dichiarazioni di voto, ditemi voi, passo la parola un attimo al Consigliere lu Turrina Luca che si è prenotato per primo, grazie, Presidente.
Un lavoro sicuramente importante che si è protratto per qualche settimana, quello fatto da tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza all'interno della Commissione, con il coinvolgimento di Capogruppo, un importante lavoro della Presidentessa che ha gestito i lavori e dall'assessore.
Sono 18 osservazioni in spirito di condivisione, lavoro difficile, sicuramente di confronto, anche aspro, duro, ma che ha portato a questo risultato.
Le osservazioni dei Consiglieri degli uffici messe assieme e elaborate per un risultato, dal mio punto di vista, buono, molto buono per dare una risposta concreta a questo piano proposto dalla regione, l'intervento anche in dichiarazione di voto insieme si può voto in maniera favorevole.
E ringrazio ancora la presidente per gli sforzi fatti in questi giorni.
Preciso che si riferivano al Presidente della Commissione Ambiente e passo la parola al consigliere Zanotti.
Grazie Presidente, prendo volentieri la parola per ringraziare di nuovo, mi ha fatto Luca tutte le persone che hanno collaborato per la stesura di questo, di tutte queste osservazioni, in funzione come il nostro spirito di una visione e.
È lontana della cosa, perché realizzare cave va bene, però realizzare cave, può nascondere anche qualche insidia e non abbiamo ancora concluso il nostro iter per cercare di non far aprire delle discariche perché trovarsi tutte queste.
E buche chiamiamole così tutte queste cave, e è il presupposto, è il preludio a dover, dopo gestire delle situazioni molto difficili, per cui trovo lungimirante e tutte queste osservazioni che sono state fatte, perché indicano una chiara volontà da parte nostra di tenere presente il problema nella sua interezza. Capiamo che la realizzazione di cave è un presupposto indispensabile per poter realizzare delle opere che abbiamo bisogno, ma la diminuzione delle nascite una.
Particolare attenzione all'ambiente pulito. Una particolare attenzione al territorio è il presupposto per poter guardare avanti e per poter avere un ambiente più sano e più adatto alle persone che devono ancora venire, per cui di nuovo ringrazio le persone come Fratelli d'Italia, noi voteremo convintamente sì a questa delibera. Grazie.
Grazie, consigliere Zanotti, passiamo la parola al Consigliere predomina, grazie Presidente.
È benvenuta,
Nel ruolo del presidente, io vorrei due saranno IMU momentaneo e.
Io vorrei ringraziare soprattutto Presidente della Commissione.
Che ha dato la possibilità di partecipare alle riunioni e anche noi Capigruppo, perché ha visto che il problema era un problema abbastanza annoso e ha messo a disposizione per condividere un po' quello che stasera andiamo a votare.
Condividerlo e anche di portare una voce unica.
E questo è stato fatto, è stato fatto 3 4 incontri abbastanza anche lavorativi, è abbastanza anche, diciamo, con opinioni e anche con qualche scontro.
E purtroppo io vorrei dire che c'è stato uno scontro un po' spiacevole, però andiamo avanti.
E voglio ringraziare anche gli uffici che in questi giorni.
Hanno lavorato assiduamente per fare sintesi di tutte le osservazioni che sono state fatte da alcuni Consiglieri.
E posso dire personalmente che, come i Consiglieri che si sono prestati per portare queste osservazioni, gli uffici sono state così.
Pregi sono state delle persone che hanno colto anche hanno interagito con i vari Consiglieri per mettere giù proprio una una, una mozione fatta e condivisa.
Dichiaro il voto della Lega su questa mozione, grazie.
Passo la parola al consigliere Melotti.
Grazie Presidente,
Comincio con i ringraziamenti, vorrei invece di ovviamente ce ne son tanti dai ringraziare, ma vorrei ringraziare in modo particolare la dottoressa Marocco, che penso che abbia avuto giorni molto intensi e, come ha detto anche il consigliere pro domo ha avuto la capacità di aiutare noi Consiglieri laddove la nostra conoscenza non è così specifica e quindi rispetto ai contributi che abbiamo inviato, lei ha saputo mettere insieme, assemblarli e dare quella forma tecnica che è essenziale, perché poi le osservazioni possono avere una certa efficacia e il.
L'architetto Faustini ha fatto un e ha letto tutte le osservazioni. Io vorrei fare un piccolo riassunto, perché è nelle nelle osservazioni. Ci sono, vengono toccati una serie di ambiti e di problematiche e che sono importanti e allora forse sarò anche un po' noioso, mi ripeto, ma sarò più telegrafico rispetto a questo. Allora, tra le criticità che noi abbiamo rilevato, partiamo da quello che è il il monitoraggio, ovvero quando tu fai un aggiornamento di un piano parti con lo status quo e le criticità che abbiamo rilevato riguardano appunto l'analisi dei dati. Da dove si parte, allora è un'osservazione, dice appunto che i dati, alcuni dati importanti, sono andati del 31 12 2021, quindi noi abbiamo un piano, siamo a ad agosto del 2024. Questo piano parte con dei presupposti che non sono sicuramente aggiornati e e mancano dati certi rispetto ai fabbisogni legati alle grandi opere, cioè uno degli aspetti citati nel PRAC più volte. Il fatto che sul nostro territorio avremo la variante della statale 12, abbiamo l'alta velocità e ci sarà tutta una serie di opere pubbliche che richiederanno materiale che non è adeguatamente quantificato. Quindi anche questa premessa e non ci non permette, dal nostro punto di vista, di avere un'idea chiara di quello che è il reale fabbisogno di materiale e c'è un altro aspetto che ritengo riteniamo importante. Il fatto che questa variante, secondo noi, è, deve essere assoggettato a VAS, perché è vero che gli ambiti estrattivi non vengono modificati, ma è le gli aumenti di richieste di materiale che vengono scritti in questo piano. Rischiano di avere degli impatti significativi sul nostro ambiente. Ecco perché, appunto, la la la massa sarebbe, dal nostro punto di vista necessario.
E anche la mail. Mantenere la frequenza del dei monitoraggi, che era prevista nel piano 2018, è importante che rimanga e non venga modificata come previsto. Da da questo punto aggiornamento, poi ci sono degli aspetti che riguardano la tutela che sono stati inseriti in più osservazioni. Uno una volta prima del 2018, c'era un limite del 3% della superficie agricola utilizzabile che doveva che poteva al massimo essere riservata a siti estrattivi dal 2018. Questo limite è stato eliminato perché sono gli ambiti e gli ambiti estrattivi, allora questo, dal nostro punto di vista, è stato un danno, perché nei territori ricchi di ghiaia come il nostro ci sono e territorio il nostro, fortunatamente non così tanto, ma altri in maniera più forte, come Valeggio, insomma Campania, dove una buona fetta del territorio viene poi destinata a queste cave e poi il ripristino non è così rapido e così efficace come lo dovrebbe essere. Ci sono due osservazioni che riteniamo importanti una laddove questo, per perciò questa erano. Ovviamente è una un'osservazione, un'indicazione che e vedremo se sarà accolta o meno. Ma laddove il territorio è stato depauperato ovvero si è superato questo 3%, chiediamo che nei siti di cava si vada a realizzare quei boschi di pianura che tutti quanti parlano, che sono essenziali per tutta una serie di aspetti di miglioramento della qualità dell'aria e alla biodiversità e come utilizzo o come fonte di mitigazione rispetto ai cambiamenti climatici. Quindi, visto che da quei territori si estraggono grosse quantità di materiale creando giustamente e beneficio economico per coloro i quali lo fanno, è giusto che poi la collettività abbia qualcosa in cambio a e mi sono dimenticato nella premessa il PRAC.
Ne ha in sé e deve tenere insieme delle esigenze diverse, che sono delle esigenze del mercato giuste, perché dobbiamo realizzare le opere pubbliche e un'esigenza di tutela del territorio. Quindi, il lavoro che fa questo Piano è sicuramente complesso, ma nell'analizzare questo piano, come è stata scritta anche inutile osservazioni, forse le esigenze del mondo estrattivo vengono messi più avanti rispetto o rinforzato rispetto all'esigenza invece nel territorio delle comunità.
Un'altra osservazione che riteniamo importanti è importante è quella che, laddove venga eseguito un sito estrattivo, si realizzino queste siepi perimetrali, non in economia, ma anche qua, cercando di utilizzare specie autoctone per aumentare la bellezza del paesaggio e la biodiversità e soprattutto e torno a quello che dico sempre se si piantano le piante, bisogna anche poi a può dirle che chi pianta queste siepi devono essere mantenute per almeno vent'anni dopo. La fine della dell'attività estrattiva.
C'è un altro aspetto importante, né nel piano che è l'utilizzo del materiale di riciclo, il Piano, il Piano regionale rifiuti prevede prevede che eh eh sì, si cerchi di riutilizzare il più possibile quelli che sono i materiali che vengono scartati, questo arriva vale per qualsiasi tipo di rifiuto e in modo particolare noi riteniamo che debba essere importante riutilizzare,
Quel materiale che deriva dalla demolizione di edifici, laddove si devono fare dei sottofondi per alcune opere, ovviamente conformemente con tutti quelli che sono i limiti ambientali, quindi, ovviamente debba essere materiale con codici e specifici, ma è la la ricerca del riutilizzo di questo materiale. Ci è sembrato nel Piano essere più un discorso di principio che in termini numerici, una cosa attuata.
Eh no in maniera, diciamo così fortemente voluta. C'è un altro aspetto molto importante che riguarda la nostra Amministrazione. Abbiamo letto che i contributi che vengono versati dai cavatori al Comune sono parametrati al 1998, allora penso che sia abbastanza evidente che dal 1998 siam passati un po' di anni e il mondo è andato avanti. Allora la richiesta di riparametrare questi contributi,
È sicuramente importante, ma questi contributi sono contributi che vanno al Comune. Allora qua c'è una richiesta che esula il PRAC, è una richiesta politica di quest'Assemblea che abbiamo fatto anche durante i nostri contributi e né del nel lavoro, appunto, del di queste osservazioni è che a chiediamo all'Amministrazione comunale, una volta all'anno che venga spiegato durante l'anno quanto è stato estratto nel nostro territorio, quante cave ci sono ancora attive e, soprattutto, quanti soldi sono stati versati al Comune? Perché il famoso articolo 19, quello che si citava prima nel comma 5, dice questo? Le somme versate ai Comuni devono essere prioritariamente utilizzate per la realizzazione di interventi connessi al ripristino e al miglioramento ambientale e a funzioni di vigilanza. Quindi, e sarebbe importante capire se poi questi soldi non vadano a finire nel classico Calderone, ma se le le attività estrattive ci danno 90 100 200.000 euro al Comune, che questo che la finalità di questi soldi vada realmente, come specificato nell'articolo 19, comma 5,
È.
Arrivo alla fine e.
Per partire da questa che è una riflessione politica, o meglio chiudo l'aspetto del lavoro che è stato fatto, che è stato un lavoro di condivisione, ho ringraziato, dottoressa Marocco, ma anche la Presidente persi e tutto il Consiglio comunale, l'Amministrazione, perché è vero che sono un lavoro condiviso e nel lavoro condiviso le varie sensibilità sono state espresse, sicuramente le osservazioni che saranno inviate sono le osservazioni.
Che portano avanti o che cercheranno nel modo nel nel miglior modo possibile di tutela del nostro territorio, però, quando l'Assessore Maraia prima ha fatto il suo intervento dei due cose interessanti.
Detto, abbiamo fatto delle osservazioni perché ci sono delle mancanze nel PRAC e dopo un'altra cosa molto interessante, detto che da un anno ci dobbiamo difendere dalla Regione non mi ricordo di tutta la Regione, ma lo aggiungo io allora attenti.
Va benissimo e siamo d'accordissimo e abbiamo dimostrato la nostra disponibilità a fare tutto il possibile, ma non bisogna che ci dimentichiamo che c'è una responsabilità politica.
Perché se la Regione Veneto, caro Consigliere Cordioli, mi guarda così, ma è vero, perché non possiamo far finta che siamo tutti uguali laddove, laddove le scelte vengono fatte e le scelte ricadono sul nostro territorio, hanno dei nomi e dei cognomi, allora noi abbiamo fatto tutto il possibile per dare a tutti IRE il l'impatto di queste scelte. Le battaglie sulle sulle discariche, ahinoi, sono ancora in divenire e le battaglie per la tutela del nostro territorio rispetto alle alle attività estrattive è ancora qua. Però, se dal 2018 l'aggiornamento è un aggiornamento peggiorativo, proprio territorio c'è qualcuno che ha messo delle parole e dei numeri e questa è la Giunta regionale del Veneto, quindi noi siamo disponibili, e lo saremo sempre disponibili a fare tutto il possibile per difendere nostro territorio. Ma non dimentichiamoci che ci sono delle responsabilità politiche che stanno in capo alla Giunta regionale, che è una Giunta regionale di centrodestra dei vostri partiti. Detto questo, il lavoro è stato sicuramente proficuo e mi permetto di e di di dire che c'è stato anche il contributo importante della dell'opposizione che siano nostre spalle, che, ahinoi, non ha partecipato, ma anche loro hanno partecipato al lavoro e hanno dato dei contributi importanti per arrivare a questo a questo documento finale. Grazie.
Grazie, consigliere Melotti, passiamo la parola al consigliere Fazioli Angiolino, grazie Presidente.
Niente, volevo soltanto anticipare il mio voto favorevole, però volevo essere anche franco e sincero nel dire che questa delibera sicuramente per la mia intelligenza.
È una delibera molto tecnica, dove posso fare anche margini indietro nel dire che non sono competente fino a questo punto in questo, a questo punto vorrei ringraziare tutti i tecnici che hanno partecipato alla stesura di questa delibera.
Voglio far presente che ho partecipato alle prime due Commissioni, che probabilmente erano molto frequentate dai consiglieri e via dicendo, a questo punto mi sento di dire.
Che.
Il consigliere Mario Faccioli è stato molto proficuo nel dare il suo appoggio al alle osservazioni fino a un certo punto.
Che naturalmente è stato anche ascoltato da tutti i consiglieri di maggioranza e ha condiviso quello che lui riteneva opportuno di portare avanti.
Successivamente è successo qualche disguido.
L'ultima Commissione non ho partecipato e non sono stato a lungo coerente fino a questo momento di quello che è successo per la mancanza della minoranza e via dicendo, comunque.
Mario, che purtroppo è Mario SuperMario, lo sappiamo benissimo come si comporta nei Consigli comunali e via dicendo e ha le sue peculiarità.
Però volevo far presente che quelle osservazioni che fino a quel punto, con la maggioranza Mario ha condiviso e ha contribuito ad integrare, volevo questo farlo presente, grazie, Presidente,
Grazie consigliere facciali, si è prenotato il consigliere cordiali luce.
Grazie Presidente.
Grazie Presidente del Consiglio.
Che lei sta seguendo in maniera egregia.
È presente il pubblico presente e qui ci ascolta, perché l'8 di agosto?
Gap a tutti, ma a essere qua è un segno di grande responsabilità.
Quindi alla Polizia locale, alla stampa che non manca mai di essere.
È stato un lavoro di squadra.
Un lavoro di squadra.
Che ha coinvolto sostanzialmente tutti per gli uffici, cominciata la Giunta, il Sindaco e tutti i Gruppi consiliari e tutti i Gruppi consiliari, questo non dobbiamo dimenticarlo.
Per arrivare.
A formulare una delibera.
Che.
Nel mio intervento seguirò proprio a volo d'uccello.
Perché il primo punto che richiama volevo proprio l'ho letto due volte, ma ve lo leggo ri il primo richiamo che fa questa delibera è al regio decreto del 29 luglio del 27 o dice, ma come la storia no, signori miei, la storia, l'evoluzione sociale di una di una di una nozione di ecco, nel 27 hanno emesso un decreto sulle norme di carattere legislativo per disciplinare la ricerca e la coltivazione delle miniere terreni,
Che suddivide l'attività di ricerca delle miniere in ambiti di miniera e di cava, cioè il 27, quindi 100 anni fa si è cominciato a capire cos'erano a cava e cos'era una miniera,
E la delibera poi porta altre considerazioni.
Richiama la legge regionale del vertice 13 del 18 che ha come finalità.
Quella della riduzione del consumo di suolo.
Con l'obiettivo di azzerarlo nel 2050.
Perché dice i giacimenti?
Che abbiamo su tutela sono una risorsa preziosa, che vanno salvaguardati e, naturalmente armonizzati con uno sviluppo sociale ed economico, ma vanno salvaguardati quei giacimenti.
E questo disse la delibera, dice anche che il Piano regionale di attività di cava è lo strumento.
Per controllare che questi giacimenti non siano distrutti.
E poi arriva a considerare.
Che gran parte del territorio Villafranca ISE.
È riconosciuto come ambito prioritario di protezione del suolo.
E quindi è vietata l'apertura di nuove cave.
E poi considera anche questa delibera che una parte del territorio è qualificato come fascia di ricarica degli acquiferi.
E nel corso dell'ultimo anno.
Anche a seguito delle analisi effettuate per le richieste di autorizzazione di attività di discarica sul territorio e Villafranca e limitrofi sono emerse tutte le fragilità di natura geologica del sottosuolo, cioè più chiari di così, credo non ci possono essere.
E quindi si ritiene.
Che le zone?
Di ricarica degli acquiferi in quelle zone debbano essere vietate attività di cava.
E quindi cosa andiamo a deliberare, quello fu quello, dobbiamo, io questo voglio leggervi perché questa è una delibera coraggiosa, consigliere Melotti, questa è una delibera coraggioso, fortuna, non siamo tutti uguali, sennò, questa sarebbe la democrazia, ma meno male.
È il popolo che decidono il tema sul kratos, il potere del popolo.
Delibera.
Di esprimere.
La contrarietà di questa Amministrazione sia alle modifiche delle norme tecniche di attuazione del PRAC.
Sia all'autorizzazione delibera.
Contrari e siamo contrari sia l'autorizzazione.
Addestrato nell'ambito di Verona 8 milioni e mezzo di metri cubi di ghiaia e sabbia cioè più che dire che siamo contrari preliminari con cui carri armati.
Ecco.
E invitiamo la Giunta.
A coordinare non solo le cartografie dei piani urbanistici, ma anche tutti i piani di settore.
Al fine di armonizzare le singole normative in un quadro complessivo.
Che prevede la tutela degli ambiti di ricarica degli acquiferi e del suolo, e quindi approviamo queste 17 osservazioni.
Sono 18 17 su un piccolo refuso che andranno.
Arrivare a questi 18 osservazioni non è stato facile.
Adesso hanno contribuito alcuni consiglieri e faccio i nomi preso Zanotti Matteo Melotti, Mario Faccioli.
Hanno reso alla comunità il loro contributo a questa delibera.
Altri consiglieri hanno avuto il compito di fare sintesi.
Allora le varie osservazioni per arrivare dopo discussioni impegnative diciamo così a questa delibera che avrà, credo, il consenso di dei pazienti in Consiglio comunale.
Ma è il contributo di tutto il Consiglio comunale che è arrivato a far sì che l'8 di agosto Villafranca, lo dico per il pubblico questa delibera poteva essere anche anche inviata dalla Giunta.
Quindi l'apertura al Consiglio e ringrazio il Consigliere Melotti, che ha dato atto che la maggioranza su certi temi a mente aperta.
E non ha paura di ricevere le osservazioni benevolmente critiche dal fatto che siamo, da una parte e lui da quell'altro, servisse a luglio prossimo, fra un anno e mezzo, durante saremo, diremo che che che che è colpa vostra, in realtà la filiera, la filiera politica a volte funziona.
Anche proprio attaccata magari i contributi per Villafranca per il territorio, ma non ci impedisce.
Di essere liberi di criticare la Regione e di dire il nostro parere è che il contributo di tutti.
Con una con delle modalità di rispetto delle persone che per noi è il valore aggiunto.
Quindi, come Forza Italia, noi voteremo convintamente questa delibera, ma mi sono dilungato un po' che va un po' contrario, a mio modo di essere più sintetico, ma credo che ne valesse la pena, grazie Presidente, grazie Consigliere Cordioli, le comunico che è rimasto nei tempi.
Se nessun altro a interventi si è prenotato per gli interventi, passo la parola al Sindaco.
Grazie Presidente, grazie e complimenti per come ha esercitato il suo ruolo in questo breve periodo, credo che avrebbero voluto farlo in maniera un po' più sciolta.
E serena, ma devo dire che ha svolto egregiamente il suo ruolo, e quindi grazie veramente per quanto ho fatto, il mio grazie va sicuramente.
Alla Presidente persi per quanto fatto in questo periodo ero assessore Maraia.
Ma va sicuramente a tutti i Consiglieri per il lavoro fatto e quando dico tutti i Consiglieri dico proprio tutti i Consiglieri perché.
Il consigliere Fazzone mi ha pregato di dire che non sarà presente, ma perché avrebbe voluto probabilmente?
Anche andare oltre ed avere più, perché le osservazioni che sono pervenute sono più di 18.
E quindi noi abbiamo ritenuto la Commissione ha ritenuto corretto e giusto.
Che tutte le, con tutte le osservazioni, parte delle osservazioni che sono state fatte da quel gruppo.
Fossero inserite in questi 18, ma perché quelle che sono state presentate erano meritevoli di attenzione e sono osservazioni che danno lustro a questo ente.
Dico che danno lustro a questo Ente, perché 18 osservazioni non sono poche.
Sono tutte le osservazioni che entrano nel merito, come ha detto prima l'Assessore Maraia di un documento da 500 pagine, quindi il mio grazie va sicuramente della dottoressa Barocchio, l'architetto Faustini per quanto fatto in questi giorni.
È stata una rincorsa perché è stato detto prima, 4 serie di Commissioni sono state fatte, quindi non so quanti altri argomenti vengono così discussi e dibattuti.
Ed è logico che il tema è un tema delicato e sentito, soprattutto per il momento che stiamo vivendo sul nostro territorio, come ha ricordato prima qualcuno, perché noi non siamo sicuramente contrari allo sviluppo, anzi ci mancherebbe.
Siamo coscienti che le infrastrutture sono essenziali per un territorio.
Però non vorremmo che dietro lo specchietto dello sviluppo si nascondesse altro e sappiamo quando mi riferisco ad altro cosa intendo e quindi anche quelle osservazioni che sono rimaste in sospeso, cioè che all'interno delle schede non sono state sviluppate perché si è ritenuto che non potessero essere così incisive a livello di scheda comunque sono riflessioni che sono state portate nella delibera, quindi quello che non ha trovato completamento nelle schede si troveranno nella delibera proprio per avere uno specchio a 360 gradi di quanto abbiamo voluto incidere su questo tema lo ricordava prima l'Assessore Maraia,
Abbiamo messo al tavolo Sommacampagna, Valeggio, posso mai campagna, Valeggio, abbiamo condiviso le osservazioni che loro hanno fatto, delle schede che han fatto e, come ho detto ai due Sindaci oggi fatto il Consiglio comunale di questa sera a domattina girerò a loro il lavoro fatto da questo Consiglio perché, lo ricordo, il termine ultimo è il 13 e non è detto che in questi giorni non ci metteremo ancora al lavoro ma che comunque chiunque, anche i cittadini fino al 13 possono presentare osservazioni su questo tema e allora,
Noi il nostro, lo abbiamo fatto, lo abbiamo fatto in maniera importante, lo abbiamo fatto consapevoli prendendosi la nostra responsabilità.
L'ho detto prima qualcuno è un tema delicato e dove non si ha tutta questa conoscenza?
Io non posso veramente che non ringraziare tutto il Consiglio comunale, ma tutto il Consiglio comunale,
Perché hanno messo veramente impegno sottratto tempo alle loro famiglie, sono rimasti qua anche fino alle 10 di sera per confrontarsi sui termini e quindi a loro va il mio grazie, ma credo che la comunità di Villafranca vi debba il grazie ed è sicuramente un riconoscimento al voto che ognuno ha dato a voi il vostro impegno avete assolutamente mantenuto quella promessa che vi è stato dato dal punto dell'impegno non lo avete fatto mancare grazie,
Grazie a tutti, allora dichiaro la discussione, è conclusa e chiedo se vi siano altre dichiarazioni di voto da per per i consiglieri che non ha i capigruppo che non l'hanno ancora fatta.
Sono formalmente nel senso che il nostro è il.
Il lavoro che è stato fatto, un lavoro positivo e quindi, pur nella diversità di vedute a Venezia, pur nella diversità e di amore e di attaccamento ai vostri partiti, però, il lavoro che è stato fatto qui è un lavoro condiviso, un lavoro importante e quindi il nostro voto sarà sicuramente positivo anche perché se dobbiamo lanciare una frecciata alla Regione Veneto che lo facciamo volentieri grazie.
A questo punto dichiaro aperta la votazione.
Insomma.
17 votanti, 17 voti favorevoli, il Consiglio approva, passiamo a votare l'immediata eseguibilità.
Manca un voto.
Manca un voto.
Okay.
È stata votata l'immediata eseguibilità.
Sono le 21:44, dichiaro chiuso il Consiglio comunale.