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C.c. Villafranca di Verona 14.11.24, ore 19:00
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I Consiglieri prendono posto grazie.
Inserire le tesserine.
Prego Consiglieri.
Allora, buonasera, a tutti buonasera, a chi è presente qui questa sera, buonasera, a chi ci sta vedendo e ascoltando da casa?
Saluto la stampa, c'è anche un discreto numero di primari del nostro ospedale, benvenuti buona sera a tutti vedo alcuni componenti del Comitato dell'Ospedale Magalini, benvenuti e benvenute alcuni amministratori locali, vedo Mozzecane Bussolengo ex Sindaci, insomma campagna, quindi benvenuti a tutti.
Questa sera abbiamo un Consiglio comunale particolare.
Che ha al primo punto all'ordine del giorno Comunicazioni e sono comunicazioni importanti, perché abbiamo il piacere.
Di avere ospite qui, la dottoressa Patrizia bagnini, Direttore generale dell'ULSS 9 Scaligera, e il dottor Alfonso Felice Nava, direttore dei servizi sociosanitari dell'ULSS 9 Scaligera, grazie di essere qui a nome di tutto il Consiglio, vi do il benvenuto.
Chiederei al Segretario di procedere con l'appello.
Buonasera dall'Oca Roberto Luca presente Terilli, Nicola presente Turina Luca.
Constatai le Kattali.
Zanotti, Renzo Perina Ortombina, Nicole.
Toffanini, Stefano Bertasini, Leonardo, pernacchia, Francesco.
Bellesini, Alberto Cordioli, luccio, Facciolli, Angiolino, buonisti, Elisa Mazzi Loretta.
Prendevamo Stefano persi, Alessandra.
Facciolli, Mario.
Comunica.
Assente, giustificato, Bonfante, Emanuela Bertolotto, Giancarlo Bertol Daniela.
Assente Cordioli, Alessandro Belotti, Matteo Corazzina, Stefano Pianegonda. Daniele.
Zanolli Elisabetta 23.
Grazie Segretario prima di lasciare la parola.
Al sindaco Roberto Luca dell'Oca per un'introduzione.
Volevo complimentarmi e fare gli auguri al dottor Lucio Cordioli, che recentemente ha festeggiato i suoi 50 anni di professione medica.
Per noi, luccio Cordioli è il dottor.
Ed è rimasto uno dei pochi dottori di famiglia.
Che va ancora a domicilio e quindi è molto apprezzato per la sua umanità e professionalità, grazie di esserci luce, lunga vita.
Prego, Sindaco.
Grazie Presidente.
E soprattutto grazie al direttore generale e al dottor Nava per la presenza grazie.
Il mio è un grazie sentito perché non era né dovuto è scontato.
Da tempo avevamo chiesto di avere direttore generale.
In Consiglio comunale, per vari motivi, non era stato possibile che quando lei è stata nominata.
Su richiesta del Consiglio comunale e le ho chiesto di poter intervenire.
Nell'incontro fatto insieme al dottor Lucio Cordioli, siamo stati quasi stupiti, nel senso che la risposta è stata subito affermativa e subito assolutamente sì, è giusto che venga sul territorio riferiva.
E questo per noi è motivo di attenzione e di orgoglio, lei deve sapere che questa Amministrazione dal primo giorno dal primo giorno intendo da quando abbiamo inaugurato l'ospedale Magalini, il nuovo ospedale Magalini, perché Villafranca ha sempre avuto un ospedale e anche un ospedale di eccellenza ma da quando lo abbiamo inaugurato nel 2018 lo abbiamo fatto coscienti dell'importanza di questa struttura.
Per un territorio di 100.000 persone, perché l'ospedale non è di Villafranca, l'ospedale e del territorio.
E quindi, se questo Consiglio ha sempre voluto spronare i direttori generali e porre sempre attenzione su quell'ospedale, lo ha fatto mai in maniera polemica, mai, andando sui giornali, cercando la polemica, la critica, ma sempre per spronare il buon funzionamento di questo ospedale.
Che questa sera siano presenti i primari.
È motivo di altrettanta attenzione perché quando qualcuno lo ha ricordato prima abbiamo subito il Covid.
Abbiamo anche subito la trasformazione del nostro ospedale in ospedale Covid.
Era giusto farlo se era giusto farlo, perché era tecnologicamente, la struttura più avanzata era quella che poteva dar risposta in emergenza, ed è anche quella che però ha rallentato quella crescita.
Che noi avevamo ipotizzato ci fosse da subito.
Quindi, se oggi siamo qui, siamo qui per ribadire la nostra attenzione, il nostro interesse affinché quell'ospedale continui in quel percorso di crescita che si è interrotta.
E che le attenzioni che il direttore generale e tutti devono avere su questa struttura deve essere un'attenzione alta.
Ringrazio i primari perché c'è stato un periodo in cui si scappava dall'ospedale Magalini, proprio per la trasformazione, incongruità, e in tanti invece sono rimasti, hanno dato il meglio di se stessi se oggi l'ospedale può ancora.
Dire di essere una struttura di eccellenza lo deve a chi ha dato quel contributo e ai nuovi che hanno accettato la sfida de de del prosieguo. Lo dico perché qui abbiamo il dottor Cerrini, il dottor Sala punito il dottor Gazzotti, il dottor Genco e do il benvenuto al dottor Genco perché è proprio di fresca nomina noi avevamo sollecitato l'allora direttore generale Girardi,
Evidenziato quelle che, secondo noi erano delle criticità all'interno del pronto soccorso e per noi la nomina del dottor Genco al pronto soccorso è sicuramente un attestato importante di collaborazione da parte dell'ULSS.
Ma perché con il dialogo, con il colloquio, con la volontà da parte di tutti, di portare il meglio del meglio in questo ospedale si è riusciti anche in questo.
Sono tanti i temi che andremo ad affrontare, tante le domande dottoressa che le verranno poste.
Faremo una carrellata di quello che il nostro sentito, quello che i cittadini ci chiedono, quello che è il momento, che è un momento difficile, perché sette giorni fa sui giornali e di stampa si ipotizzava che, se questi sono le carenze di medici e infermieri nel 2029 5 ospedali e rischiano la chiusura e quindi capisce che l'allarme è politico e nei cittadini e di tutti e ed è giusto trovarsi affrontarlo ma soprattutto è giusto affrontarlo insieme facendo squadra,
Lei troverà qui una Amministrazione che sarà assolutamente al suo fianco, faremo di tutto per supportarlo della vostra azione, per supportarla in ogni modo, perché tante sono ancora le cose che dovremmo realizzare dall'ampliamento del parcheggio allo spostamento della farmacia alla casa di comunità che un cittadino Villafranca chiese ha donato all'ULSS quindi ha donato gratuitamente un valore di 3 milioni di euro affinché quella struttura.
Possa diventare la casa di comunità e quindi un valore aggiunto per per questa, per questa città un valore aggiunto.
Che lui sa subito recepito, l'ha inserito nel piano delle trasformazioni del PNRR e per quello che ci risulta è stato completamente finanziato e addirittura ho partecipato alla consegna di cantiere che è avvenuta il mese scorso, quindi è altro segnale importante deve, aveva chiesto,
In che maniera sarà possibile risolvere questa questa mancanza di medici ed al Sindaco e ed amministratori, perché qua dal primo Consigliere all'ultimo degli Assessori al Sindaco sappiamo quanto è difficile amministrare quanto la gente ci chiede e vorrebbe vedere realizzati anche dei sogni, ma spesso ci dobbiamo confrontare con la realtà e la realtà anche per l'Amministrazione comunale passa da bilancio la mancanza di risorse e a volte anche per noi da mancanza di personale, quindi troverà qui sicuramente chi da supporterà troverà qui anche che se dovrà fare degli appunti, le farà ma sempre saranno in maniera costruttiva.
Semmai cercando nello scontro nella visibilità,
E né la mania di protagonismo, noi saremo sempre al suo fianco e credo che a fine di questa serata, lo potrà vedere e toccare con nessuno qui, grazie,
Grazie Sindaco, lascio la parola al presidente della Commissione consiliare Ospedale Magalini, il Consigliere Leonardo, Bertasini.
Buonasera.
E un benvenuto al direttore generale dell'ULSS 9, Scaligera, dottoressa Benini, e al dottor Nava dal presidente della Commissione politiche sociali e il polo ospedaliero. Le do il benvenuto nell'Aula che rappresenta i cittadini di Villafranca di Verona, ma questa sera credo possa rappresentare i cittadini di tutto il nostro territorio che si appoggiano all'ospedale Magalini. L'ospedale Magalini copre per l'appunto, un bacino d'utenza di oltre 10.000 cittadini ed è uno dei perni della sanità della provincia. Scaligera, comparano venuto meno del 2003 causa incendio, lasciando un vuoto sul territorio per 15 anni colmato con la ricostruzione nel 2018. L'importanza del Magalini è stata fondamentale anche durante la pandemia e rimane fondamentale nella vita quotidiana prima perché davanti alla malattia siamo tutti uguali e sapere che sul nostro territorio insiste una struttura pubblica e sottolineo pubblica, funzionante ed affidabile. Dà valore al territorio e serenità alla comunità. L'ospedale Magalini principio lo si ricorda come un punto d'eccellenza della sanità pubblica e noi vogliamo che ritornino eccellenza anche a fronte delle decine di milioni di euro che la Regione ha investito per la ricostruzione. Siamo qua oggi per sapere lo stato attuale e di programmi futuri. Le chiediamo, nel rispondere alle nostre domande e illustrarci la sua relazione, chiarezza, trasparenza e franchezza, perché i nostri cittadini e noi, come loro rappresentanti, vogliamo conoscere effettivamente lo stato, di fatto, il futuro e le prospettive dell'ospedale. Ringrazio il Sindaco insieme al dottor Lucio Cordioli per averlo invitato questa sera e ringrazio nuovamente lei per aver accettato l'invito. Grazie.
Grazie consigliere, Bertasini, luccio Cordioli, prego, consigliere, Lucci Cordioli.
Grazie Presidente, benvenuto la dottoressa Benini.
Quando ai primi di ottobre ci incontravamo da lei per fare una panoramica dettagliata, reparto per reparto, per situazioni che potevano?
Rappresentare motivo di ragionamento condiviso o di discussione.
Le chiedemmo di essere ospite gradito.
E lei disse, come ha detto prima, il Sindaco si con entusiasmo e questo è allora il sottoscritto, è venuto in mente che questo invito era stato negli anni scorsi più volte reiterato.
Ed era sempre caduto nel vuoto e questo.
Questa sua presenza marca, la differenza, sua personale deve essere qui con noi allora.
Sull'ospedale a Villafranca.
Questo Consiglio comunale è rappresentato anche negli anni scorsi momenti di grande unità con i cittadini, con il comitato, perché la salute non ha colore politico.
E ce ne accorgiamo quando non ce l'abbiamo, perché se si senta prima di tutto bene, quando non ce l'abbiamo, ce ne accorgiamo.
Allora è giusto che lei sappia del perché.
Villafranca, il territorio è legata a questo nome.
Magalini, Marcello Giulia e Gina erano tre fratelli e sorelle.
Che, non avendo avuto eredi ed erano benestanti, decisero di donare i loro beni, allora noi, Caramia, la Regione che faceva gli ospedali pieni di benefattori alla comunità,
E nominarono curatore.
Testamentari, un loro fiduciario e il Sindaco di allora.
Che si chiamava Francesco Arduini, ma non è mica, il nostro Assessore, è vero di adesso l'euro sono il quale Sindaco, allora attorno ospedale, non ci siano tanti campi, non siano casa.
Donò gratuitamente del suo terreno perché plus, costruito l'ospedale Magalini, quell'ospedale nacque prima in 60 crebbe e negli anni 80 o dottoressa Benini si arricchì vista anche la sede dell'Urss è fatta di fronte dei reparti quali oculistica gastroenterologia e dove siano le suore ortopedia e urologia.
Poi, una mattina del 2002, un incendio sembra provocato da una mozzicone di sigaretta in un in un cestino.
Se rubo l'anima di quell'ospedale.
Ma l'ospedale di Villafranca ha obbedito al principio della fisica, dove nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma ed è arrivato il Magalini due, allora lei dirà mah però quindi quindi esami.
Dottoressa, il primo finanziamento ha avuto dallo Stato di Roma, è stato approntato, per finire, Borgo Trento.
E quando sembrava che tutto Remas e contro la risoluzione Magalini, qualche santo per il fattore ancora a Roma, ha messo dei finanziamenti e poi d'accordo con la Regione è arrivato il 2018, è arrivato un uomo Magalini, un ospedale di eccellenza costruito secondo gli ultimi crismi a livello europeo l'architetto Canini ci ha messo l'anima diciamo ancora Caratti per come quel quanto ha omesso di qualità in quell'ospedale.
E parole sue, questo ospedale potrà servire cinquant'anni, la comunità, ecco il motivo per cui siamo molto legati a, infatti è arrivata la prova del nove, è arrivato il Covid.
È l'ultimo ospedale.
Nella provincia di Verona nuovo costruito che è il Magalini ha dato prova di sé.
Trasformato tutto in ospedale Covid, perché ogni reparto adottato dei gas medicali, e quindi poi si è trasformato in qualunque struttura all'interno, ha dato grande prova a Salt, salvando tante tante vite umane, tante vite umane, ecco, noi ci aspettavamo come siamo un po' campanilisti anche un po' che dopo questa prova del nove superata,
Ci fosse stata una, diciamo tra virgolette, una riconoscenza, come dire, beh, quello è un ospedale che funzionava, e invece abbiamo visto che le difficoltà generali e un po' di tutto e ha creato delle difficoltà.
Non ultima, non ultima, adesso adesso.
Un pensiero va fatto verso quella struttura.
Costruita.
Con grande vista panoramica sul sul, sul sul fiume Adige,
Quella struttura di un Paese a noi vicino in quel tempo.
Ha reso grande servizio al nostro territorio quando mancava Villafranca.
Questo bisogna dare atto, ma adesso è arrivato il momento delle scelte, l'ospedale per acuti e Villafranca.
E altri ospedali debbono essere indirizzati ad altri indirizzi di salute sani di salute per i cittadini non ci possono stare doppioni, lei disse io ho bisogno di armonizzare nelle strutture varie, i vari interventi non possono avere due doppioni, ecco,
Ecco su questo né lei lei sia noi siamo d'accordo.
Le chiediamo anche, però?
Che, dove le apicalità sono delle eccellenze più settore, bisogna che li aiutiamo a far sì che che eliambulanza e non portano i pazienti di qua e di là su questo tema le chiediamo.
1 una particolare e una particolare attenzione,
I problemi maggiori certamente sono di bilancio.
È?
E questo ce lo dirò magari meglio lei, di di personale di personale che noi cerchiamo di di capire, lei ci ha detto una gran cosa.
Quel giorno là e lo dico prima che lo dica lei ancora le apicalità previste saranno ricostituite.
Grazie, le apicalità previste saranno ricostituite e lascio dire poi la dottoressa Benini, che ieri è stato fatto un passo avanti in questo senso, ecco quindi sulle apicalità, noi chiediamo di continuare a ad andare avanti e sicuramente noi desideriamo che arrivino grandi apicalità.
Grandi valori di primari come quelli che abbiamo adesso, perché allora questi primari di valore attirano i giovani medici a venire anche all'ospedale di Villafranca, ma ci sono problematiche anche nei periodi infermieristico e anche a livello amministrativo, e sicuramente sappiamo che lei è attenta.
E.
E ha in mente di veramente di portare avanti un ragionamento di sviluppo del nostro ospedale.
Perché il nostro ospedale, dalle schede regionali di cui noi andiamo a parlare adesso, è classificato come il raggio di una ruota, insieme a San Bonifacio, Legnago, Peschiera, Negrar e Villafranca, sono questi attorno a Borgo Trento e Borgo Roma, che sono i due perni centrali della ruota sanitaria della provincia di Verona.
Ed è su questo punto che noi chiediamo che Villafranca non può non abbia nulla di più,
Ma anche se è possibile.
Neanche tanto ne manca nel senso che ecco, quindi siamo sicuri,
Che con lei faremo.
Passi in avanti perché una cosa che abbiamo capito tutti è che lei è entusiasta del ruolo che ha è competente, è sul pezzo, e noi siamo interlocutori che anche noi siamo sul pezzo e usiamo il moto di Orazio est modus in rebus c'è una misura nelle cose per noi questo questa massima lattina intanto a me piace ricordare qualche frase latina per una femmina di permettere, insomma, così,
Ma questa frase latina c'è una misura nelle cose, credo che sia importante ed è il cammino che noi seguiremo nel suo confronto costante con lei, perché anche noi siamo sul pezzo, grazie.
E il dottor Lucio Cordioli non si fa mai mancare la sua massima latina.
Allora lo dico a tutti i Consiglieri, prima di lasciare la parola al dibattito, chiederei alla dottoressa Patrizia Benini.
Di esporre la sua le sue considerazioni.
Allora, intanto, buonasera a tutti non ho fatto il classico, quindi vi risparmierò citazioni in latino, parlerò solo in italiano e il Banco, qualche battuta dialettale trentina allora intanto sono molto, devo dire, contenta di essere qui non è una insomma chi mi conosce sa che io non è che faccio convenevoli, perché credo che alla fine o all'inizio potersi confrontare nelle sedi istituzionali può dare anche qualche informazione che altrimenti per sentito dire o solo per leggere i giornali o per tramando orale non si non si percepisce.
E quindi il fatto di poter comunque esprimere quello che è il pensiero di questa direzione, mio in particolare, ma insomma di tutta la Direzione generale, è un'occasione ghiotta.
Ghiotta, perché perché sicuramente stiamo vivendo in un momento direi particolare, molto difficile, sia da un punto di vista economico e sia da un punto di vista di ricerca delle risorse umane.
Questo però non ci deve far fermare.
Su alcuni punti che io credo fondamentali e che in parte sono stati richiamati poco fa,
Ora io è vero, quando sono arrivato, ho detto, dobbiamo mettere a posto le apicalità, questo perché perché sono convinta che oggi, soprattutto dove la mancanza di medici specialisti si fa sentire in modo importante, il poter offrire comunque una figura di riferimento che sia nota permette al medico di scegliere se io non so chi è il primario.
Io vado da un'altra parte, dove so che ha il primario, perché so chi è so come lavora, so anche qua gli indirizzi potrebbe dare all'unità operativa, dove io vorrei andare a lavorare una volta non era così, c'erano tanti medici, il problema non si poneva oggi è fondamentale.
E noi devo dire che, con un grande lavoro da parte di tutta di tutta la la direzione, ma soprattutto dei nostri uffici che io devo ovviamente ringraziare, stiamo soprattutto su Villafranca, tenendo il ritmo e dico perché eh beh io sono arrivata il 4 marzo l'ortopedico il dottor Sala unito e che anche qua è stato nominato il 1 aprile quindi era già un concorso in itinere quindi,
Dopo però abbiamo dato, credo, una velocizzazione di quelli che erano le apicalità scoperte e abbiamo oggi, tra l'altro, è il primo giorno di lavoro da primario del Pronto Soccorso, dottor Genco, è stata incaricata nominata quindi la dottoressa De Togni neurologa, che ufficialmente diventerà primario o col 1 dicembre.
È in corso di nomina, ma è una nomina certa perché il concorso è stato fatto ieri del nuovo primario della ostetricia, ginecologia e il dottor costanza.
È stata deliberata l'apicali, l'apicalità, il concorso per il primariato di pneumologia delibera tra l'altro oggi, ma era un caso che sia stata oggi, perché, insomma, è un iter normale e cerchiamo di fissare per dicembre perché è solo l'ammissione dei candidati alla nomina della Commissione, quindi i candidati ci sono già.
L'urologia è stato pubblicato sul BUR il 9 12 scade.
E l'anestesia e rianimazione e quello che è vacante, perché il primario ha vinto il concorso si trasferisce, ma è anche giusto che fa parte delle dinamiche, va a San Bonifacio, quindi dobbiamo.
E pubblicarlo così come è.
Stato richiesta l'autorizzazione per la chirurgia la prossima CRITE. Dovremmo avere l'autorizzazione, quindi tutti gli altri ci sono. Li saluto tutti insieme, quindi vedete che quello che era stato il disegno di dire gli apicali sono fondamentali per potere intanto attrarre, ma soprattutto dare ai professionisti che già lavorano nella struttura più non è solo un problema della cittadinanza, è un problema anche per i professionisti che già lavorano in struttura. La certezza che l'ospedale di Villafranca non è un ospedale che sta decadendo è un ospedale sul quale comunque si sta investendo e questo, ripeto, non è solo per la popolazione, ma un infermiere e un medico, un ossa che lavora dentro. La struttura deve avere questa coscienza, deve sapere che sta lavorando in una struttura sulla quale comunque c'è una progettualità che sta andando avanti. Ovviamente non è solo Villafranca perché stiamo facendo concorsi anche.
Legnago, per esempio, ha preso servizio il chirurgo al 1 novembre e il 1 dicembre arriva l'oncologo da fuori, quindi c'è un movimento.
Però Villafranca ne aveva tanti da da da sistemare, diciamo no, quindi questa è la prima cosa che penso che sia una notizia, non solo perché l'avevo detto e ho mantenuto la parola ma anche perché credo che per la comunità e anche per la diciamo il Comitato dei primari sia di soddisfazione sapere che il gruppo si sta ricostituendo, devo dire che le scelte sono anche di elevata qualità, sia le scelte che vengono da fuori, sia le scelte interne, e io conto molto sul fatto anche della collaborazione tra i vari primari, che non è scontata, ma è quello che fa crescere un ospedale, cioè l'ospedale cresce se gli apicali tra di loro collaborano per fare in modo che i percorsi dei pazienti siano fluidi. Il pronto soccorso. Vista stamattina ne abbiamo parlato l'ortopedico.
Devono ovviamente mettere in moto una serie di facilitazioni in modo da alleggerire alcuni percorsi e permettere di dare risposte più rapide. Lascio dopo il tema del personale, perché la nota dolens, che non riguarda solo Villafranca, ma è un problema che riguarda tutti, però cerco di guardare oltre perché il tema del personale è oggi, ma se noi non mettiamo le basi per poter far sì che quando il personale ci sarà e per i medici non saranno tanti anni perché siamo pronti anni è noto i mesi però insomma dalla crisi del numero degli specialisti dovremmo riuscire a uscire in 3 4 anni dopo ci sarà il problema degli infermieri, ma se noi non consolidiamo le strutture, avremo anche i medici con i medici entrano dall'altra parte, quindi la prima cosa è, intanto facciamo la squadra. La seconda cosa è.
La struttura,
Allora la struttura voi avete ricordato, è una struttura, è nuova, di fatto è una struttura sicuramente tecnologicamente molto all'avanguardia.
Perché è il fatto che qua si è stato fatto il centro Covid, come era stato fatto io ero allora direttore sanitario a Padova, a Schiavonia, e perché erano le strutture migliori che c'erano, perché c'era bisogno di flussi percorsi, insomma l'impiantistica particolare, ci sono ancora delle cose da sistemare qua che sono già note che sono il tema della farmacia i nuovi spogliatoi me lo sono fatto fare il punto e per questo non voglio sbagliare,
Il nuovo guardaroba e anche il punto di arrivo delle merci, per un totale di circa 2 milioni e mezzo. Allora, con l'ingegner Avesani, siamo già in contatto con la Regione per cercare di trovare il finanziamento, perché non è che proprio sia una cosa così semplice oggi trovare i soldi,
Ci sono delle interlocuzioni anche di cessioni di aree con il Comune. Allora, mettendo insieme i vari pezzetti.
Io spero all'inizio dell'anno prossimo di poter presentare il progetto per arrivare a fare anche queste cose che non sono banali perché sono servizi a servizio dell'ospedale.
E qui, insomma, stiamo, siamo sulla strada per arrivare a questo.
Abbiamo introdotto la nuova risonanza sempre col finanziamenti PNRR, e stanno andando avanti i lavori sul territorio ospedale della comunità e che è importante perché sono più di 2 milioni di euro a Villafranca, scusate all'ospedale la casa della comunità, quindi non stiamo parlando di dettagli, stiamo parlando di tanti soldi, ma soprattutto di tempi certi perché la casa della comunità deve essere finita per fine del 2025. Stiamo ottenendo il ritmo, nel senso che non abbiamo solo Villafranca, ma abbiamo una marea di case della comunità, ospedali della comunità e quant'altro.
E rispetto al timing che non solo la Regione, ma a livello nazionale si stanno dando per assegnare i contratti partire coi cantieri, rendicontare quello che stiamo facendo per poter avere i soldi e a fine anno siamo a regime, quindi dovremmo aver chiuso tutte le case di comunità e tutte le centrali operative territoriali sicuramente tra la fine 2025 all'inizio del 2026. Questo per dire che, anche se il percepito può essere di una situazione, chiamiamola così è totalmente fuori controllo o addirittura per alcuni territori di depauperamento rispetto ad altri.
Credo, ma questo è dimostrabile dimostrato, basta vedere, le do i documenti per quanto riguarda Villafranca, i finanziamenti ci sono o sono stati individuati, si stanno facendo, i lavori primari stanno arrivando.
C'è sicuramente un problema di risorse.
Cioè c'è un problema di medici.
Questo è un problema che non riguarda solo Villafranca, è un problema che noi abbiamo noi ULSS, ma c'è da tutto il Veneto, ma c'è da tutta Italia, non è che questo ci deve far sentire meglio, dici tanto mal comune, mezzo gaudio, no, non è così.
Però stiamo cercando in tutti i modi di trovare professionisti da collocare e portare nelle varie realtà oggi uno dei problemi più grandi è quello non tanto anche dei pensionamenti, ma anche delle persone che vanno via, diciamo, senza un motivo pensionistico, vanno via perché si trasferiscono in altri altri in altre città o perché vanno nel privato questo è un dato oggettivo, non è che dobbiamo nasconderci sempre dietro il famoso dito è così.
Per vari motivi, che sono scelte personali, che sono qualità di vita, che oggi i colleghi vogliono diversa da quello che era il nostro modo di anche lavorare e anche remunerazione economica, questo vale in particolare per il personale medico, ma un punto nodale che noi avremo come problema enorme sarà quello del personale infermieristico, perché il numero del personale infermieristico è in discesa importante e arriveremo ad avere in Veneto un numero rilevantissimo di carenza di figure professionali.
Ieri ho fatto un MIT con la.
Direttore della della della cattedra di di infermieristica, dell'Università di Verona.
Proprio per condividere alcuni problemi che noi dobbiamo lavorare anche per riuscire a valorizzare le professioni, perché altrimenti la gente non ha voglia di lavorare nel pubblico, valorizzare vuol dire anche far sì che gli infermieri possano fare delle cose che oggi è normali, faccio un medico, questo vuol dire comunque lavorare in sicurezza, ma vuol dire valorizzare questi che.
Hanno fatto l'università.
Eh no, e stiamo trattando molto spesso, come quando 30 anni fa facevano solo le superiori, e questi hanno i master di alcune cose, quindi dobbiamo cambiare l'ottica, anche noi di affrontare l'organizzazione del lavoro, questo sarà un problema enorme perché nel momento in cui mancano i professionisti ci sarà la corsa a prenderseli e lì, soprattutto sugli infermieri il problema non è solo gli ospedali, non è solo il territorio, ma saranno anche tutte le strutture sociosanitarie e le RSA in prima linea, perché lì ci sono gli infermieri, i medici si sente meno.
Quindi, per dire cosa?
Non dobbiamo pensare che.
Né per Villafranca, né per gli altri ospedali, sia tutto idilliaco.
Ci saranno ancora tanti mesi di difficoltà, si stanno aprendo dei fronti, ripeto, non solo a Villafranca, di carenze di persone che vanno in pensione gente che vuole andare a lavorare da un'altra parte e dovremmo cercare di portare gente professionisti.
Oggi ho letto lo avete letto, tutti i giornali c'è plurale Radiology, che non riguarda qui, riguarda un'altra parte, domani qui, però, ci sarà il problema dell'area chirurgica.
Allora io credo che dobbiamo pensare che il sistema Verona è un sistema integrato dove non per scelta di depotenziare, ma per scelta di poter dare risposte sul territorio, come è possibile, dobbiamo in alcuni casi anche chiedere, chiamiamoli così, tra virgolette, dei sacrifici, perché i sacrifici non li può fare solo un territorio e soprattutto non può essere solo quel territorio che vede la popolazione spazio si è sparsi dappertutto.
Questo per dire cosa è il primo punto di cui, mi permetto di dire la comunità che ruota attorno al stai Villafranca deve essere convinta che l'ospedale di Villafranca, a un futuro e che questo futuro si sta costruendo e consolidando, nonostante deve essere altrettanto convinta che potranno esserci dei momenti di assoluta difficoltà,
Perché se i primi che non crediamo è come se io non credessi nella crescita esplode Villafranca, ma allora cioè chi altri potrebbe credere se non ci crede del direttore generale, chi altri ci può credere se non ci credono i miei primari o o i rappresentanti dei cittadini, perché se tutti bastoniamo alla fine chi legge da fuori dice, ma tanto quella è un'ULSS persa, questa non è un'ULSS persa e ONLUS complicata, è la più complicata del Veneto. Io posso dirlo avendo diretto parecchie ULSS tranne il veronese, penso di aver girato praticamente quasi tutto il Veneto, perlomeno le rogne me ne sono associate tutte e vi posso assicurare che un'ULSS che ha sette poli ospedalieri questo è un dato oggettivo, l'unica di tutto il Veneto, che ha sette poli ospedalieri incarico all'ULSS dopo c'è l'azienda ospedaliera, ci sono i convenzionati, noi per fortuna dico io abbiamo le 2 eccellenze convenzionate del Veneto non è che Padova, all'azienda ospedaliera, ma non a Peschiera Negrar,
E questo è un dato oggettivo, poi uno può dire no, non è opportuno, deve essere tutto pubblico. Io io guardo e dico che oggi con loro stiamo facendo un ottimo lavoro, stanno dando risposte, e questo non vuol dire che noi dobbiamo delegare, sono due concetti completamente diversi. Noi dobbiamo integrarci dove però una cosa non possiamo farla, non ci arriviamo, ci manca, beh, insomma, qualcun altro lo deve fare perché il cittadino, una risposta, la deve avere il tema molto saluto il Comitato perché io ricevo le mail del comitato e siccome io leggo tutte le mail che arrivano a Patrizia e non vi dico cosa la mia mail, ma leggo anche tutte quelle che arrivano in direzione generale, quindi cioè mi faccio fuori 400.000 euro al giorno tutti vedo i comitati che scrivono, ci mancano le istanze oltre a qualche segnalazione va beh, insomma, diciamo così magari di qualcosa dove dobbiamo migliorare.
E lì, per esempio, noi abbiamo fatto questo. Devo ringraziare i primari, nella fattispecie questi di Villafranca, ma insomma in generale e per il grande lavoro che si sta facendo per cercare di dare una risposta a chi ha la richiesta di una prestazione che noi dobbiamo erogare in certi tempi e in una situazione dove comunque mancano le risorse e perché è vero che manca, non è che noi abbiamo le dotazioni piena e mancano molti di quelli che stanno assumendo. Sono specializzandi perché arrivano in base alle nuove norme, alle normative che ci sono decreti. Calabria non è che possono far tutto quello che fa uno strutturato specialista. Insomma, siamo riusciti adesso lo posso dire da tre settimane speriamo di riuscire a tenere. Non abbiamo prestazioni a 10 giorni in galleggiamento, quindi vuol dire che il sistema sta correndo al massimo, perché perché ci crede? Perché i primari coordinatori, il sistema di gestione sta sostenendo il fatto di dare risposte? Siamo scesi moltissimo, anche con i galleggiamenti in generale, quindi 1 telefono e non ha subito la risposta.
Noi li stiamo azzerando, ma stiamo avendo numeri sicuramente importanti rispetto a quello che era una situazione di prima dell'estate.
Stiamo usando l'azienda ospedaliera, stiamo usando sicuramente il convenzionato, ma i nostri specialisti e i nostri professionisti stanno dando il massimo dove dobbiamo adesso a lavorare.
È con la medicina del territorio. Abbiamo già fatto anche oggi, è una riunione così interlocutoria, noi creeremo un sistema strutturato di tavoli dove i nostri specialisti ospedalieri, insieme azienda ospedaliera, i convenzionati, il MEIS, medicina generale, devono definire dei percorsi condivisi, perché dove noi dobbiamo andare ad incidere sull'appropriatezza delle richieste, perché abbiamo tantissime richieste e se le richieste non sono appropriate a parte far girare il paziente due volte per fare una prestazione che in realtà deve andare a colpo sicuro sul primo specialista e non fare il primo per mandarlo al secondo, chiedo al dottor Stella monito che stamattina abbiamo parlato, perché deve andare dall'ortopedico o dal reumatologo. Decidiamo lo condividiamo dentro la classe, ovviamente scientifica e clinica, perché altrimenti noi portiamo via posto agli altri. Quindi su questo ci sarà un grosso lavoro che verrà ovviamente dentro anche i rappresentanti di di Villafranca.
E questo penso che ci permetterà di migliorare, diciamo così, il numero delle richieste e quindi la capacità di risposta.
Ultimo punto dopo, se ci sono le domande, sono qua i posti letto, allora è vero che a Villafranca ci sono dei posti letto di specialità che non sono stati ad oggi attivati, è altrettanto vero che a Villafranca ci sono più letti rispetto alla programmazione,
Attivi veri no, per scherzo, allora noi dovremmo avere 165 posti, oggi ne abbiamo attivi 168 a Villafranca.
Perché perché alcuni letti in più sono stati messi in Geriatria, perché alcuni letti in più sono stati messi in chirurgia generale, perché dentro queste aree comunque si può fare il ricovero del neurologo del pneumologo, che non abbiamo attivato con la specialità dopo mi domando anche parlo da medico anche neurologo fra le altre robe Doletti di Neurologia sinceramente nella programmazione cosa porterebbero, mi porterebbero di dover obbligare il neurologo? Far la reperibilità, quindi vuol dire,
Diminuire il lavoro normale o andare a cercare di buttar dentro talmente tante risorse per fare questa cosa che non ho, ma se un paziente della zona ha bisogno di un ricovero neurologico che non sarà una Stroke, cioè non è un ictus da trattare perché non è la sede? Questa trova risposta comunque in quei letti in più dell'area geriatrica. Allora è chiaro che se uno va a leggere i numeretti dice mancano, manca, manca, sì, ma io vi spiego, penso con molta onestà che alcune cose si di Cariano con l'organizzazione non necessariamente con i due due, perché i due posti di Neurologia. Vi posso assicurare da neurologa.
Che non danno nessun valore aggiunto, anzi creano solo problemi, dobbiamo dare i servizi, oggi noi abbiamo anche Bussolengo lì, c'è tutto un tema dove non voglio entrare, perché il tema della programmazione, come abbiamo Bovolone.
Come abbiamo Malcesine, come abbiamo Marzana?
E non voglio neanche discutere, però è evidente che delle sinergie e delle organizzazioni nel tempo dovranno essere rese rispondenti alle esigenze delle persone, ma anche alla necessità di qualificare gli ospedali che erogano tutto dappertutto, guardate, non è più possibile, non è più possibile pensare di avere una realtà come era quella di vent'anni fa non si tornerà più indietro perché è un problema economico, perché comunque è anche un problema di soddisfazione dei professionisti e professionisti. Oggi chiedono cose diverse rispetto a quello che andava bene vent'anni fa, allora noi dobbiamo cercare di concentrare sicuramente di mettere i professionisti e fare in modo che abbiano i maggiori,
Numeri di collaboratori possibili in un momento in cui, ripeto, non solo in soprannumero, quindi ce li stiamo rubando gli uni con gli altri.
Ho chiesto agli uffici proprio perché è un momento particolare di usare la fantasia a me hanno insegnato che quando c'è un problema, sempre nel rispetto delle regole, ma tutto quello che non è vietato si può fare e quindi bisogna applicare la fantasia a trovare delle soluzioni, anche amministrative che permettano di portar dentro risorse quando magari queste, guardando le regolette a cui normalmente un'azienda è abituata, magari non ci pensa, cioè io non posso sentirmi dire, ma si è sempre fatto, così è una roba che figurate come non esiste e si è sempre fatto, così troviamo una strada alternativa. Oggi parlavamo di mobilità, concorsi particolari ad per fatti, proprio perché io sto cercando quello specialista, non il generico, cioè se va via un ortopedico che fa l'artroscopia, io bisogna ognuno fa l'artroscopia, non uno che mi fa la spalla o che mi fa di l'alluce, valgo, quindi devo trovare delle modalità e stiamo studiando. Quindi è anche un'evoluzione del sistema azienda per riuscire a condividere e portare a casa dei risultati molto particolari che oggi anche su alcune cose. Insomma, stiamo a volte, abbiamo un po' difficoltà i tempi io chiedo ai miei picchi, insomma, è in riunione, lo sa,
Il tempo è una variabile che spesso nella ULSS di Verona non è molto chiaro. Il tempo è una variabile fondamentale, non è una variabile indipendente che non incide. È la priorità, perché se io ci metto sei mesi a Parma roba che potrei fare in un mese, cinque mesi, qualcuno paga lo scotto, quindi il tempo è fondamentale, anche perché in questo momento, magari se io vado fuori prima con un concorso, posso chiudere una cosa che altrimenti fa qualcun altro è un grosso, una grossa fatica, anche perché, insomma, gli uffici non è che pullulano e non è un'azienda. La ULSS, dove pullulano dentro gli uffici, le persone,
Ultimo punto, l'informatica, tanto perché è così.
No, e vedo il CUP, noi oggi abbiamo ancora tra CUP, quindi stiamo lavorando come se fossimo ancora ex sul 21 ex ULSS 20 ex ULSS 22. Pur essendo ULSS 9. Qualcuno mi ha detto lui, 25, ho detto ma io non so dov'ero qua, probabilmente ancora la faceva il biberon sul 25. Non so neanche dov'era lui il 25, ma comunque 2021 22, ma non lo so io a qualcuno mi ha detto, ma io ero nell'UPB 25 va be'.
Allora il tema dell'informatica è un problema enorme, è un problema enorme perché sta richiedendo un impegno da parte di chi sta gestendo soprattutto la specialistica enorme.
E vi spiego il perché ad oggi adesso stiamo mettendo su un sistema per cui questa cosa in parte verrà risolta, ma ad oggi, se io ho la ricetta chiamo Legnago e chiedo di essere inserito, chiamo Sambonifacio, chiedo di essere inserito e chiamo Villafranca e chiedo di essere inserito son dentro tre volte quindi io adesso ho un sistema che continua a controllare, di togliere le 2 prestazioni dove il paziente non non andrà, perché è già stato prenotato ed Est ed ha accettato la terza opzione, cioè voi capite che è una cosa pazzesca questa qua se io avessi un coupon unico, uno mette in un posto e l'operatore vede tutto vede tutte le possibilità di offerta, ma vede anche,
Dove quello è andato e non va a metterlo in 44 posti in tre, nel caso specifico, poi, considerate che c'è migrare Peschiera, sono altri due e poi c'è l'azienda ospedaliera, che è un altro.
Ecco questo per chiudere con la ciliegina, per far capire che la complessità dell'ULSS è su vari fronti, stiamo cercando di affrontarla. Adesso stiamo cercando di farci supportare per fare un piano aziendale dell'informatica che ancora ad oggi non non c'è organico, quindi un piano dove si dice questa è l'obsolescenza. Queste sono le cose nuove. Questi sono le integrazioni che dobbiamo fare con i programmi regionali. Questa è una cosa che dobbiamo fare. Noi penso al territorio dove è ancora tutti i passaggi di un paziente, non si collegano quindi vi on gira più o meno con le cartine e e quindi è uno sforzo incredibile, ma dobbiamo farlo. Quindi ci stiamo muovendo su tanti fronti per cercare di come dire integrare l'azienda, quindi l'azienda deve essere l'ULSS. 9 io quello che dico e dateci un po' di fiducia, guardate che i problemi sappiamo che ci sono. Penso di dare evidenza che non stiamo vivendo in un punto fuori da quella che è la realtà, perché i numeri li sappiamo.
Però le eccellenze che ci sono anche in questa in questo ospedale devono sentirsi, supportate, no, continuamente e diciamo così messe a scacco di una situazione che, ripeto, non è scelta da loro, non è voluta da noi, ma stiamo cercando di porvi rimedio, vi porto un numero tanto per farvi capire quanto il lavoro dentro l'ospedale sotto sotto zitto zitto però,
Dia una risposta, voi pensate che c'è la diminuzione della natalità, questo mi pare che sia un dato noto bene,
Uno dice, ma quanti sono i nati nell'ospedale di Villafranca? Non voglio sbagliare il numero ve lo voglio dare giusto allora, nel pari periodo 2023 2024, il vicino a settembre sono 64 nati in più, allora una divisa scusami, uno è venuto qua e non saranno mica tutti i parti trigemellari cinque gemelli per cui bastano 10 persone per far 50 bambini normalmente, insomma, non è così, quindi questo cosa vuol dire che, comunque, se il percorso funziona,
Tra l'altro. Qui è nata la prima bambina del percorso, però di tutta l'area di tutta la ULSS, cioè dalle altre parti percorso brogli, iniziato già alto anni tre anni qui hanno lavorato perché hanno preparato i percorsi hanno studiato i protocolli, adesso stiamo crescendo molto sui numeri delle donne prese col percorso, però è il percorso.
E della del parto gestito dall'ostetrica, ovviamente con una pre-valutazione del del del ginecologo. Ma è una cosa naturale e di grande soddisfazione per il personale, perché ovviamente uno ha studiato per far quello ed è nata la prima bambina è andata qua. Allora io vi dico questo perché perché se noi guardiamo solo quello che non va, continuiamo a vedere in mezzo bicchiere vuoto, io invece di ma votiamo il mezzo bicchiere pieno.
Guardiamo che comunque il Covid ha fatto chiudere però permesso di investire quasi 5 milioni per fare comunque terapie intensive, aree di semintensiva che sennò non sarebbero mai arrivate qua e ci sono e restano. Guardiamo che comunque le apicalità li stiamo portando chi c'è sta lavorando al massimo, i primi risultati si vedono. È chiaro che ci saranno problemi, sì, ma non è inutile nasconderselo oggi sono i radiologi che dovranno andare dall'altra parte dare una mano prima o poi, perché non è che posso chiudere San Bonifacio domani magari qualcuno dovrà venire qua a dare una mano nell'area chirurgica, ma arriveremo a superare l'ostacolo importante, però qui siamo tutti convinti che stiamo lavorando per portare a regime la struttura, perché se qualcuno è convinto che noi stiamo per chiudere, allora scusate, è una partita persa. Io neanche mi metto a discutere io porto dati.
E i dati sono questi. Noi stiamo coprendo tutte le apicalità, stiamo facendo concorsi a tappeto, stiamo buttando dentro organizzazione informatica per dare risposte ai pazienti. Il resto, mi dispiace dirlo, sono un trappole.
E middle Ciaffone da trentina, non so cosa farmene dopo uno può essere d'accordo o non d'accordo, però deve portare i numeri.
Non aggiungo altro.
Grazie.
Grazie dottoressa Benini,
È aperta la discussione Consigliere Melotti.
Grazie Presidente.
Buonasera hanno tornava e buonasera, dottoressa Benini e buonasera, ai medici e ai cittadini,
Io vorrei ringraziarla calorosamente, dottoressa perché.
È più di due anni che chiediamo è.
E la presenza in quest'Assemblea del direttore generale dell'USL.
E immagino che per lei non sia stato semplice accettare. L'invito è di intervenire questa sera perché per fare inaugurazioni, tutti sono bravi e capaci, ma quando c'è da venire in una situazione con delle criticità e delle difficoltà, è secondo noi questo il momento nel quale si pesa e la la capacità delle persone di mettersi in gioco e di andare a dimostrare ciò che se si riesce a fare la nostra richiesta che abbiamo fatto più volte e non è mai stata motivata né dalla voglia di polemizzare e neanche di criticare, ma da dalla volontà di capire dal massimo esponente della nostra USL, quali sono le criticità della nostra realtà e del nostro ospedale, in particolare le potenzialità e i programmi, e lei è stata la ringrazio perché la sua spiegazione, pur essendo, ovviamente, non è entrata nel nel nel nel merito dei tanti punti, ma qualche domanda dopo mi permetterò più specifica di fargliela, però ha dato una spiegazione che ci fa ben pensare sul bicchiere mezzo a mezzo pieno in questo e di questo la ringraziamo non non per ultimo, ma anzi per primo è il discorso sulle apicalità che lei ha fatto, quindi ho già tolto mentre lei parlava una domanda proprio che riguardava.
Eh no, appunto l'ha già detto l'ho già tolto eh eh eh. Questo ci rincuora, è fortemente e però vede le difficoltà del personale che opera nel nostro ospedale con professionalità, con impegno e con una profonda umanità, e si collegano strettamente anche con le sofferenze dei nostri anziani, dei nostri malati che purtroppo poi vanno a toccare con mano quando ci sono delle cose che non funzionano e quindi abbiamo due due aspetti, l'aspetto delle professionalità che si danno da fare al massimo, ma con gli strumenti limitati che lei in parte ha citato, con quello che poi è il feedback del delle persone che vanno a cercare la, la diagnosi, la cura che in qualche volta, purtroppo, in qualche volta vanno in difficoltà.
L'ospedale Magalini, l'ha detto anche il dottor Lucio Cordioli è stato sempre per Villafranca, per i Villafranca, ma per il sud ovest veronese in generale, è un punto di riferimento, un punto di riferimento e per la sua presenza e per la sua operatività. Quando nel 2003.
In realtà è stata una sigaretta nel coso, ma in realtà da quello che so c'era della dolosità in quell'incendio, almeno quello che sembrava nelle nelle carte, quando gli ICE, l'incendio, ha rovinato l'ospedale Magalini e dopo 15 anni in questo percorso così lungo e così travagliato, finalmente l'ospedale. Nel 2018 è stato inaugurato le le aspettative della nostra comunità e appunto ho detto bene del nel territorio al più allargato erano erano elevate, quando.
È come in qualsiasi, in realtà c'è una pianificazione, le famose schede ospedaliere e nelle schede ospedaliere ci sono le apicalità, gli infermieri, i medici, la strumentazione e, dopo si vede, ahinoi, che una parte di queste parole scritte non sono realizzate, capisce che anche lo sconforto della cittadinanza e delle persone e a chi ci lavora dentro sicuramente emerge,
Eh eh no, non serve spiegare a lei la l'importanza della sanità pubblica proprio per il fatto che garantisce a tutti i poveri e ricchi l'accesso alla diagnosi e alla cura nello stesso modo e questo è un principio che deve essere alla base della nostra è nella Costituzione, ma è alla base anche del nostro vivere e della nostra società, e però ogni volta che è.
In dei cittadini sono costretti a andare dal privato per poter avere una diagnosi in tempi veloci. Oppure tutti quei cittadini che ahinoi a volte rinunciano anche a curarsi e e questa non è una sua responsabilità è una responsabilità della politica in generale, della politica ai diversi livelli, ma è una situazione che ci deve interrogare tutti quanti ci deve spronare per cercare di risolvere, perché quando un anziano rinuncia a curarsi vuol dire che la nostra società ha fallito a tutti i livelli e torno a ringraziare lei per essere venuto qua perché questi momenti di confronto sono essenziali proprio per andare in questa nella direzione di di di di risolvere queste problematiche e più volte abbiamo detto che questa è la nostra Agorà, cioè è il luogo dell'Assemblea nella quale la comunità, attraverso noi, che siamo singoli cittadini che si sono messi messi a disposizione pongono le questioni, noi abbiamo insistito più volte perché venisse del Direttore generale, per non per appunto e lo ripeto, ma perché è importante perché non volevamo polemizzare, ma di fronte alla sofferenza dei nostri concittadini.
Era giusto che ci fosse qualcuno che è responsabile in questo caso lei dell'organizzazione di questa importante realtà come l'USL vincesse. Le situazioni sono queste e e noi no, no. Non non l'abbiamo invitata per avere un libro dei sogni e l'abbiamo invitata per fare quello che lei in parte ha fatto poi e mi riservo alla fine del delle domande e di vi esprimermi più completeremo fino adesso. È stata sicuramente chiara, semplice e anche cruda, perché bisogna anche avere la capacità e lei l'ha avuta di dire quelle che sono le criticità e anche le tempistiche. Allora è le le cito due o tre cose, alcune appunto e mi ha già risposto e quindi le levo da dare al mio intervento, però ci sono due o tre criticità che che sono collegate e no, e non mi aspetto una risposta puntuale nel senso che in realtà la risposta lei l'ha già data, perché la carenza di personale e tutto e tutto quello che riguarda l'IMU, gli infermieri, eccetera. Però ci sono due o tre punti che riguardano la funzionalità del nostro ospedale che ci son stati riferiti sono particolarmente sentiti nel giugno del 2023 c'era un percorso ho chiamato fast track pediatrico, cioè quando una famiglia con un bambino andava al pronto soccorso, c'era un percorso belle, lo non lo Loris, lo spiego lo rispiego, ma anche se è e questo purtroppo è stato dato io ho avuto la possibilità di vederlo attuato. È nel bene e nel male, cioè quando c'era come ha funzionato con un mio alunno a scuola e di vedere successivamente, quando non funzionava una famiglia che your ah al pronto soccorso, per altri motivi, come fu come purtroppo non ha funzionato. Allora la prima domanda è rispetto o con tutte le variabili del caso, quando e se questo importante servizio post può essere ripristinato. E una seconda domanda è rispetto alla procreazione medicalmente assistita, che una delle cose che sono inserite nelle nelle schede ospedaliere che è importante per un duplice motivo, dal nostro punto di vista, uno perché lei ha citato il problema della della denatalità e quando una coppia ha difficoltà una una realtà di questo tipo sicuramente può essere importante, ma questo potrebbe spingere ulteriormente a migliorare e l'area materno infantile che lei già detto ci ha dato i numeri positivi. Certo, però, se noi avessimo la possibilità di avere nel nostro ospedale anche questo servizio, sicuramente è la tutta l'area materno-infantile, né né tra trarrebbe giovamento. È il vero punto di criticità e degli ospedali in generale è.
Il pronto soccorso e c'è il nuovo primario e penso che sia un primario.
Sia essere primario del pronto soccorso. Penso che ci voglia del metodo, soprattutto quello che succede, purtroppo annuo ahinoi in questo periodo qua purtroppo è per vicende familiari tutti quanti abbiamo avuto a che fare con il Pronto Soccorso. Ciò che noi abbiamo percepito ho saputo è che in realtà una parte del personale del Pronto soccorso sono gettonisti o di cooperativa persone professionalmente preparate che fanno il loro dovere, ma quando uno è un gettonisti che oggi lavora qua domani, lavora a Castelfranco Veneto, dopodomani a Rovigo o entrambi o di cooperative, capisce meglio di me quanto venga a mancare la, il collegamento con il personale dell'ospedale, anche la conoscenza di quelle che sono le potenzialità nel luogo dove lavora, e quindi la l'altra domanda è rispetto a questa problematica e rispetto alla criticità che ha un pronto soccorso, perché è il il il front office delle delle delle esigenze e delle sofferenze, della richiesta di aiuto dei cittadini. Quindi noi riteniamo che sarebbe importante è riuscire a fare in modo che questo servizio sia più efficace. Chiudo l'ultima domanda e poi vado, mi avvio a chiudere.
Ah, è a noi, è giunta voce e che guardi volentieri una carbonara, gliela faccio volentieri.
Eh, eh eh è giunta, ci è giunta notizia, magari sarò smentito che gli sportelli hanno chiuso, hanno anticipato la chiusura alle 15:30 anziché alle 17:30 all'ospedale se questa informazione errata me ne scuso, e questo la notizie che mi è arrivata e che, chiudendo alle 15:30 gli anziani che si trovano a pagare dovendo pagare con le casse automatiche si trovano in difficoltà. Allora, siccome è un problema amministrativo, volevo capire se questa cosa qua è momentanea o è definitiva, mi avvio a chiudere e queste sono solo alcune delle criticità che abbiamo evidenziato, che ci sono arrivate dai cittadini e dal dal personale e e lei e la parte tecnica, quindi, lei fa quello che riesce a fare in base alle risorse che le vengono fornite e rispetto a tutto questo, mi permetta, non riguarda lei, c'è anche una critica politica perché, in base a quanto la Regione stanzia, lei può fare e mi permettono la critica politica e tornando al dottor Lucio Cordioli, perché rispetto a Bussolengo Villafranca, io vorrei ricordare che un po' di anni fa c'erano il progetto del Polo a due gambe e di un polo unico, qualcuno scelse il polo due gambe e siamo arrivati a questa situazione in questa criticità. Se qualcuno, se la politica di allora avesse ascoltato chi affermava che il polo unico era la soluzione, forse dico forse non avremmo l'ospedale Magalini. Non ci sarebbe l'ospedale di Bussolengo, ci saremmo un terzo ospedale, ma forse con ciò che che la dottoressa ha detto prima, accorpate una serie di professionalità di apicalità e magari avremmo risolto meglio alcune alcune situazioni. Chiudo è.
Stiamo parlando della ve l'aspetto più importante della vita alle persone, cioè la sanità e la salute, e la nostra battaglia, il nostro chiedere la sua presenza in questo in questo luogo, è legato all'importanza che noi riteniamo abbia alla sanità pubblica perché lei ha citato sicuramente due realtà importanti che sono private convenzionate ma il pubblico non deve fare utile. Il pubblico deve svolgere il suo fu la sua funzione che Diagne, diagnosticare, curare e seguire i pazienti e quindi deve essere il baricentro, dal nostro punto di vista di quello che è l'aiuto alle persone.
E nel 1980 Tina Anselmi fece partire il femminismo se fanno un servizio sanitario nazionale e nel guardare un po' di documentazione per questa sera e ho trovato una definizione che lei è diede del del servizio sanitario nazionale e forse è un po' complessa, ma in queste piccole parole complesse racchiude un est, l'essenza, secondo noi della del servizio sanitario nazionale. Lo leggo perché non è semplice. Vice globalità delle prestazione delle prestazioni, universalità dei destinatari, uguaglianza dei trattamenti, rispetto della dignità e della libertà delle persone. Allora noi crediamo e chiudo ancora che in queste parole stia l'essenza stessa della sanità pubblica e deve andare incontro a le persone, e anche questa è l'essenza del nostro ospedale. È per questo che ringraziandola nuovamente per essere qua le chiediamo il massimo impegno e la massima attenzione per il bene della comunità, ma soprattutto delle persone più fragili, che sono i nostri anziani e i nostri malati. Grazie,
Ricordo il pubblico che non siamo, non siamo a teatro, quindi evitate gli applausi per cortesia.
Vuole rispondere subito, dottoressa?
Allora, prima di passare la parola al consigliere Zanotti, lascio la parola a lei, prego.
Sono molto tecnologica a essere un po' nel troglodita allora, beh, io, non entro nel merito delle scelte programmatorie della politica, ma spetta solo cercare di realizzare quello che è la politica decide e le risposte sono di fatto, richiamando quello che avevo detto prima, allora il, il discorso soprattutto che lei citava dell'area pediatrica il fast track la PNA cioè la Medical la procreazione medicalmente assistita sono,
Collegate alla possibilità di avere risorse adeguate e continuative, perché il fast track non è che puoi dire, cioè dalle 8 alle alle Mezzogiorno o c'è o non c'è,
E oggi noi abbiamo dentro all'ospedale, ripeto, non è solo Villafranca e delle persone che esterne cooperative, gettonisti che ovviamente noi sono fondamentali per poter continuare il servizio, però alcune cose non possiamo farle.
È vero che il Fast Track, laddove c'è e dove c'era qui perché insomma ho visto e ho parlato anche col primario è sicuramente funzionava, l'obiettivo è di riuscire ad arrivare, ma per arrivare lì dobbiamo avere il numero delle risorse per poter dire che sono i nostri dipendenti sono persone inserite all'interno delle nostre unità e quindi riaprire quelle attività che c'erano la Pma non è mai partita, la PMA è una cosa che bisogna allestire e bisogna trovare le persone che siano in grado di farla, non è che uno si inventa quindi ci vuole il biologo ci vuole il tecnico, ci vuole il medico, insomma va beh,
E non è escluso che non riusciamo, ma per me oggi vi dico la priorità è portare all'interno delle strutture tutte le dotazioni dove è possibile, non esternalizzando perché comunque, pur riconoscendo che è fondamentale oggi avere queste risorse non è l'obiettivo della Direzione. Esternalizzare l'obiettivo è reinternalizzare.
I privati non è un obiettivo quello di delegare, io ho sempre lavorato nel pubblico e penso che finirò la mia carriera, spero, nel pubblico.
Però dobbiamo ammettere che il sistema pubblico, oggi, per come siamo organizzati per come siamo anche economicamente pronti e non può rinunciare a quello che il privato fa la cosa che oggi il pubblico deve fare in modo sempre più importante è saper non contrattare perché quando si tratta di contrattare è il fatto di andare a definire che cosa il privato deve dare al pubblico per rispondere a quelle esigenze della popolazione che il pubblico non fa. Io possono anche decidere che una cosa non è neanche opportuno, che metto su un filone di produzione, è meglio che lo fa di dico Negrar, per non dire Peschiera, perché io mi concentro su un'altra cosa, ma per far questo il sistema azienda deve essere a conoscenza di qual è il bisogno della popolazione. Di cosa dobbiamo andare a chiedere di cosa dobbiamo discutere per poter ottenere.
E su questo stiamo lavorando, oggi abbiamo avuto la prima riunione dell'Organismo.
E di valutazione dell'OdV dentro. Ci sono veramente, insomma, ho voluto mettere delle personalità di livello, tra cui persone, insomma con esperienza universitaria e di ricerca, per far crescere anche gli uffici aziendali, perché non è che nessuno nasce imparato e se da fuori vengono persone che ci devono si verificare ma ci aiutano a migliorare i percorsi di gestione. Credo che questo è l'obiettivo fondamentale. Chiudo col discorso delle prese in carico è uno dei temi fondamentali il fatto questo perché prima o perché il paziente non gira con le cartine e parliamo anche del paziente, che ha trent'anni in cui lo specialista chiede. Una serie di esami dovrebbe andar via già con le prenotazioni e secondo, soprattutto perché quando un paziente anziano dovrebbe avere una risposta integrata adeguata senza anche lì girare, stiamo potenziando a livello delle varie delle varie strutture. A Villafranca già c'è, ma insomma, stiamo cercando di migliorarlo.
I famosi pulmini CUP, oppure vogliamo chiamarli dove l'utente trova questa risposta, cioè esce dagli ambulatori, e può avere il percorso definito con tutta una serie di difficoltà, perché, insomma, anche lì avere le agende, avere tutto pronto non è semplice, ma la strada che stiamo seguendo è questa, l'abbiamo anche.
Messo nero su bianco sul piano di gestione delle liste d'attesa, perché è un segno di chiamiamolo, così non solo un obbligo normativo che lo è, ma è anche un segno di civiltà il fatto di facilitare i percorsi della popolazione e anche perché, se lo specialista di vicino può dare delle spiegazioni anche sulle tempistiche che sennò diventa un fatto chiamiamolo così automatico, uno telefona li dice no, guarda, c'è posto fra 20 giorni, magari 20 giorni nostri niente alla fine e quindi io credo che sia anche migliorare il, la possibilità di gestire le richieste e l'ultima cosa dello sportello. Non lo so, lo dice lei domani mattina verifico perché non ho proprio, non lo sapevo questa cosa delle chiusure anticipate del degli sportelli, ma se c'è un motivo e vedremo di capire il perché.
Ecco potrebbero esserci, ma non credo, dei disagi, perché siamo partiti alcuni mesi fa col nuovo sistema della radiologia e visto il fax e ieri è partito il LIS, cioè il nuovo sistema di gestione del laboratorio che sicuramente, come tutti i grossi programmi informatici che stanno interessando tutta la tutta la ULSS, ovviamente sarebbe stato un sogno che partisse tutto perfetto,
Ci sono delle difficoltà, l'etichetta che non si stampa quello che manca va be'insomma, dobbiamo metterlo in conto che quando si parte su una cosa nuova, che deve andare a sostituire un sistema vecchio, evidentemente qualche disagio ci può essere però è importante pensare che comunque il passo lo abbiamo fatto, cioè siamo partiti e quindi ci stiamo allineando con tutto il resto della Regione. Penso che radiologia e laboratorio siano due grossi, due grossi passi in avanti. Ecco, non so se ho risposto a tutto, magari non come voleva lei, ma insomma.
Consigliere, Renzo Zanotti, prego, grazie Presidente, mi associo al ringraziamento che ha fatto il nostro Consigliere Melotti, perché effettivamente questa sera, se dottoressa ne è uscita una serata, veramente ne sta uscendo una serata veramente importante, tant'è che abbiamo anche un pubblico veramente qualificato e di questo devo dire la verità siamo tutti quanti orgogliosi l'argomento della sanità,
È sempre stato un argomento che ci ha accomunato da questo Consiglio comunale, non è mai uscito niente se non.
Condiviso è sempre, è sempre stata, diciamo, un punto che ci ha messo, che ci ha messo insieme, devo dire la verità, che la sua relazione mi ha fatto togliere più di qualche domanda, e di questo sono veramente contento perché nella nelle precisazioni che lei ci ha dato,
Le domande, le le domande che avevo scritto io alcune erano superfluo e voglio insistere sui servizi sociali e sull'assistenza sanitaria, che non è magari è competenza proprio del singolo dell'ospedale che abbiamo, però fa sempre parte de DeLuise. Come si intende rafforzare la collaborazione con i servizi sociali locali e garantire una risposta integrata ai bisogni dei cittadini, specialmente per le categorie più fragili? Le faccio l'elenco delle domande, così poi lei.
Se ritiene.
Ecco infatti son contento, sono contento anche di questo suo passaggio perché effettivamente Edo tornava, penso che sia la persona giusta qualificata è previsto un coordinamento più stretto tra comune e ULSS per ottimizzare l'assistenza domiciliare e altri servizi a supporto delle famiglie.
Considerando le potenzialità di crescita dell'Ospedale di Villafranca, sono previsti ampliamenti o nuovi servizi che possono rispondere alle esigenze sanitarie del nostro territorio.
Quali sono le linee guida dell'ULSS in merito all'implementazione di nuove tecnologie e servizi di telemedicina per migliorare l'accesso alle cure?
Come può il Comune supportare l'ULSS nella promozione di un migliore accesso ai servizi sanitari per tutta la popolazione, specialmente per le aree più remote e meno servite?
È possibile rafforzare l'educazione sanitaria e la prevenzione attraverso programmi congiunti, magari tramite incontri e campagne informative sul territorio.
Come si può costituire una visione condivisa per il futuro della sanità locale, in modo che l'ospedale di Villafranca e altri servizi sanitari rispondono sempre meglio alle esigenze in evoluzione?
Queste sono le domande che mi sono rimaste dopo la relazione della dottoressa grazie.
Grazie e ringrazio e ringrazio il Sindaco alla Giunta, ai Consiglieri, ringrazio il direttore generale perché questa è anche un'occasione, come direttore dei servizi sociosanitari, di ringraziare il direttore generale veramente di cuore, sinceramente, anche rispetto a quello che è l'organizzazione e l'impostazione rispetto a un'azienda USL come quella da 9 Scaligera è veramente impegnativa anche sulla dimensione territoriale.
Io.
Andrei o o sono sei punti io li ho identificati sono sei punti.
Che veramente meritano, stasera risponderò in maniera sintetica, ma intanto vi ricordo la data del 20 novembre Aula Magna Sambonifacio, dove cominceremo uno dei primi, poi verranno altri incontri in cui la direzione strategica, insieme agli apicali e del territorio e non solo è insieme agli amministratori locali cominceranno a discutere insieme su quello che è lo sviluppo del sociale e del sanitario dell'integrazione sociosanitaria dello sviluppo degli ATS, come si deve fare sinergia in in quest'area e quindi rispondo alla al primo al al alla prima questione, l'aspetto della.
Dello sviluppo del sociosanitario della nostra Regione, che è stato sempre avanzato.
È stata una delle delle intuizioni che in Veneto negli anni 80, quindi prima ancora dello sviluppo di quello che poi sarebbe stata da 2 2 9 del 99, quindi portava a livello nazionale l'importanza dell'integrazione sociosanitaria. C'è sempre stata e in questo senso lo sviluppo delle ATS io lo trovo una un momento, un'occasione estremamente importante per costruire, mettere insieme meglio i pezzi che in questo momento già esistono, ma che dovranno dare uno sviluppo importante di rilancio sul territorio.
Io ho ascoltato oggi e quelle che sono le vostre, le vostre idee, anche istanze considerazioni. Anche.
Con molta attenzione tutto ciò che ha detto il Direttore generale, ho fatto una riflessione, io, la mia carriera, io sono, sono nato, io sono una generazione in cui.
E che ha avuto la possibilità l'opportunità di nascere e professionalmente in un momento storico in cui già c'è un disegno della medicina del territorio, cioè il decreto legislativo 2 2 9 del 99. Io ho iniziato in quegli anni a lavorare nel sistema sanitario nazionale, come medico territoriale, all'interno dei servizi per le dipendenze io sono un medico territoriale, nato come territoriale, è cresciuto,
Nel territorio e devo dire anche con questa grande opportunità di vedere, anche con sviluppo del territorio, questo per dire cosa che non esiste ospedale senza territorio enoturistica esisterà sempre di più un ospedale senza territorio e viceversa e in questo senso sicuramente.
Villafranca, se vogliamo.
Insieme Villafranca, anche in una dimensione più grande, ovviamente, ah, ah, sia nel Comune di Villafranca pensiamo alla casa della comunità, sia in quello che è stato no, una grande potenzialità.
Quindi un aspetto importante che secondo me vale la pena ribadire stasera è che l'ospedale di Villafranca, insieme al territorio, insieme alla casa della comunità, all'ospedale di comunità, a tutto quello che crescerà attorno all'ATS, sarà un moltiplicatore.
Di potenzialità e su questo noi stiamo lavorando, perché in questo senso non dimentichiamo che dobbiamo sempre considerare come ospedale territorio, vanno insieme, come io mi auguro professionalmente, sempre di più sarà forse nei prossimi decenni, ottimisticamente un artificio pensare a una distinzione fra fra ospedale e territorio anche perché poi la presa in carico, la cronicità sono tutti aspetti,
Che in questo senso.
Saranno io, mi auguro, sempre più sviluppati e utilizzati a beneficio dei cittadini e degli utenti.
Tema importante telemedicina in questo senso è il territorio che è in collegamento con quello che è l'ospedale, l'ospedale che è in collegamento con il territorio, anche qui farà la differenza, anche in questo senso, su un tema che è stato fra le righe sollecitato, pensiamo per esempio,
All'invecchiamento della popolazione,
Hai le persone anziane, altro aspetto concreto su cui stiamo lavorando è come ospedale territorio, possono parlarsi, pensiamo al tema della non autosufficienza, alla strategia, alla pianificazione nazionale, regionale e anche locale su cui noi stiamo lavorando.
Di organizzare un potenziamento di quello che è tutta l'offerta rispetto alla gestione della non autosufficienza, penso sicuramente alle RSA, ma penso anche ai centri diurni, penso anche alla domiciliarità e qui vengo anche a una a una aspetto, a un punto che ha ha messo in evidenza anche questo che io credo molto importante e cosa può fare il Comune cosa possono fare i Atiesse, secondo me molto, perché è chiaro che l'aspetto sanitario e l'aspetto sociosanitario sono fondamentali ma alcuni alcune declinazioni possono avvenire soltanto se noi riusciamo mettendo insieme con il pezzo sociale che verrà governato,
E verrà restituito ai Comuni tramite la le ATS, costruire insieme quei percorsi in cui faccio un esempio anche qui concreto, dove noi possiamo potenziare i centri diurni, ma per usufruire dei centri diurni ci vogliono tutta una serie di servizi, penso ai trasporti, penso anche al supporto che bisogna dare le famiglie per poi.
Usufruire anche di tutto quello che che sta attorno a un centro diurno, alla dogmi domiciliarità, in cui il ruolo dei Comuni dell'aspetto sociale è importante, chiaro, ma questo è un altro tema, quello delle risorse,
Questo vale per la parte della sanità, del sociosanitario, ma vale anche per il sociale e le APS.
Sfida importantissima perché quello che ci attende e ci attende e sono due elementi, ma su questo poi avremo modo sempre più di discutere insieme e di ragionare insieme anche nei comitati Conferenza, nelle occasioni che avremo anche verso.
Gli incontri che avremo verso la realizzazione del delle ATS.
Aspetto estremamente importante per far tutto ciò noi abbiamo bisogno di integrazione, viaggiare insieme, alta competenza perché quello che ci chiedono di fare non è assolutamente semplice, quindi sviluppare competenze rispetto a quello che è la sfida.
Ah dell'ATS, dell'integrazione sociosanitaria insieme alle USL terzo elemento, dobbiamo comunicare ai cittadini, perché anche questo.
Non è un passaggio.
Semplice ma automatico, ma estremamente importante, e dobbiamo comunicare ai cittadini quello che si sta trasformando e come noi stiamo gestendo questa trasformazione è un processo in qualche maniera anche educativo, no di accompagnamento che dobbiamo fare nei confronti degli utenti dei cittadini. In questo intercetto l'aspetto della rieducazione fra Italia e guardate,
Il tema della non autosufficienza, tema della non autosufficienza natalità, lo ricordava il direttore generale si abbassa, i nostri anziani crescono i posti che noi dobbiamo, i posti RSA sono limitati, noi dobbiamo lavorare, è questo, oggettivamente, non dico in azienda ULSS 9 Scaligera, non dico in Veneto,
Dico in tutta Italia, noi non abbiamo investito inappropriatezza rispetto alla gestione della non autosufficienza, cioè in questo momento storico noi sappiamo che ci sono delle situazioni che necessitano di appropriatezza, cioè di individuare quei percorsi dove riusciamo a soddisfare i bisogni specifici.
In altre parole, l'anziano, che ha bisogno di una struttura residenziale e ha il diritto di avere il suo posto in struttura residenziale, ma la persona che può o ricevere assistenza a domicilio ha diritto di ricevere assistenza a domicilio, tutto questo va ordinato e un sistema che in qualche maniera noi dobbiamo ordinare perché questo è uno spazio.
Che in qualche maniera dobbiamo cercare di sviluppare e rendere sostenibile,
In tutto questo guardate c'è un aspetto importante, il fondo della non autosufficienza, credo che il Piano strategico, quello che anche noi come azienda USL, svilupperemo anche a breve, cercando appunto di ottimizzare, sviluppare inappropriatezza, ma c'è un altro tema importante se l'invecchiamento comunque sarà una dimensione che crescerà sempre di più e questo parlo ad amministratori perché questo è un altro elemento importante, anche noi dobbiamo portare cosa che in questo momento non sta avvenendo a un invecchiamento cosiddetto scusate, può sembrare un bisticcio di parole sano, cioè lavorare ancora prima in termini di prevenzione perché noi vedete il carico assistenziale che noi abbiamo in questo momento storico rispetto al gli anziani è un carico assistenziale.
Importante.
Che noi dobbiamo gestire, dobbiamo in qualche maniera anche nel futuro, investire, facendo sì che in qualche modo quello che tecnicamente noi definiamo invecchiamento attivo, questo è un altro tema importante che, come ATS insieme, in termini di prevenzione, investimento culturale, nuove generazioni e stili di vita insomma quei temi che che che lei ha intercettato sono veramente temi estremamente importanti.
Chiudiamo qua.
È grazie.
Io, prima di passare la parola al Consigliere pro domo, volevo farle qualche domanda, non tornavamo, sarò molto sintetico.
Anche se non è una delle mie caratteristiche principali, ma io sono particolarmente preoccupato.
Per la situazione che vivono alcune famiglie, quando non sono più in grado di gestire a domicilio il tema della non autosufficienza ad un popolo di un proprio caro, nonostante e lo dico da ex assessore alle politiche sociali, l'eccellente servizio di assistenza domiciliare integrata che c'è sul nostro territorio perché noi come distretto 4 siamo partiti per molto tempo prima rispetto ad A ad altri distretti ad esempio Legnago,
Oggi, per entrare in una casa di riposo, al netto delle difficoltà economiche che una casa di riposo a noi noi i rinnovi contrattuali a tempo fa, il problema dell'energia, quindi le bollette che crescevano, la difficoltà di trovare OSS infermieri, eccetera, eccetera se non hai un punteggio sopra i 90 non entri.
Ovvero un punteggio sopra i 90 da scheda SVAMA significa essere o in stato vegetativo o essere in pratica sulla soglia dell'al di là.
Ma ci sono delle situazioni che le famiglie non sono in grado di gestire nemmeno a casa, che hanno bisogno di risposte da questo punto di vista, ora io ricordo che questo era una riflessione che facevamo nell'Esecutivo precedente, ma credo che sia ancora in corso questo ragionamento, mi pare di capire che non c'è una certa omogeneità.
Rispetto nei vari territori su quel,
Poiché riguarda il punteggio che viene dato dalle schede SVAMA, ecco, volevo capire da questo punto di vista a che punto siete perché.
A volte nel di stare in alcuni distretti, non essendo ancora partita l'assistenza domiciliare o non essendo molto radicata, molto territorializzata, c'era la necessità della risposta da parte delle Rsa rispetto ad altri distretti e a volte c'era anche in sede di SVAMA, una è la gestione dei punteggi che non era omogenea rispetto a quello che accadeva in altri territori.
Quindi le chiedo, visto che è di sua competenza, a che punto siamo il secondo aspetto riguarda la disabilità mentale, che è un altro tema importante che mi sta particolarmente a cuore.
Al netto delle difficoltà che molto spesso hanno queste persone a integrarsi con il territorio, quindi, da questo punto di vista dell'ATS sarebbero molto importanti.
Mi giunge voce che ci siano delle difficoltà per quel che riguarda.
La il supporto psicologico,
A queste persone c'è una certa carenza, appuntamenti che saltano e sono stato anche come Presidente ho ricevuto una mail da parte del Comitato Salute mentale che su questo aspetto è particolarmente preoccupante, ecco, volevo un po' capire a che punto siamo molto brevemente, allora sono temi veramente molto, molto importanti che meriterebbero approfondimenti ma molto, molto brevemente e ma,
Della non autosufficienza c'è una programmazione che voi conoscete o insomma, magari anche in altre occasioni, anche in sede di Comitato possiamo anche approfondire, c'è una programmazione nazionale e regionale in questo momento che punta, quindi stiamo parlando di programmazione.
Regionale, quindi voi sapete, siete a dei dei politici, quindi la programmazione politica, giustamente com'è corretto che sia, che dà delle direttrici, partendo da dei punti molto fermi, molto importanti, che sono uno il tema della sostenibilità.
2 il tema dell'appropriatezza, cioè in questo momento storico, adesso no, non sto parlando soltanto del nostro territorio, in questo momento storico cosa si rischia si rischia?
Di non avere un sistema sostenibile e soprattutto si rischia che non sia un sistema appropriato, cioè che persone intercetto anche il secondo punto, persone che magari necessitano di una struttura residenziale non possono accedere alla struttura residenziale e viceversa. Persone che potrebbero essere assistite ovviamente con i necessari aiuti, con tutto quello che è, ovviamente è giusto che hanno diritto di ricevere, stanno in RSA e invece potrebbero stare a domicilio.
Quindi diciamo che la programmazione regionale vuole andare in questa direzione, cioè rendere un sistema a sostenibile e far sì che soprattutto quelli che hanno bisogno quindi il livello cosiddetto tra i livelli, i famosi della programmazione della 4 9 5, che le persone con livello 3 quindi con la massima ha bisogno assistenziale abbiano un posto senza una lista d'attesa.
La critica come in questo momento, quindi noi ci stiamo avviando a costruire un sistema di questo di questo tipo con tutte le difficoltà problema della SVAMA domani mattina alle 9, quindi domani mattina alle 9, cioè fra 12 ore fra freddo di sore abbiamo o ad un gruppo di lavoro e per la prima volta stiamo facendo questo tipo di ragionamento, attenzione cioè noi non possiamo più ragionare in termini di stretto. Nel Distretto 4 il metodo dell'Alfama vale 5. Nel Distretto 3 vale 4. Ne quindi abbiamo costituito e stiamo costituendo oggi.
E stavamo perfezionando una delibera di costituzione di gruppi in questo senso, che vanno a lavorare su strumenti che in questo momento devono essere perfezionati e che non sono disomogenee.
Per trovare un'omogeneità, altro tema importante sarò rapidissimo sono tutti i temi di informatizzazione che diceva il Direttore generale, noi non abbiamo un sistema informativo territoriale.
In questo momento storico, cioè faccio un esempio la provincia di Padova, l'azienda ULSS 6 Euganea dal 2014 che gestisce in maniera in forma informatica la scheda SVAMA e quindi questo ci permette anche molto facilmente di comunicare anche fra azienda USL comuni e assistenti sociali per la costruzione della della della scheda. Cioè sono cose concrete, pratiche che stiamo costruendo, ovviamente i tempi ritmi, cioè la velocità, cioè stiamo cercando di, ma è chiaro che, insomma, investimenti.
Il terzo tema rapidissima salute mentale, allora il tema della salute mentale, che anche lì è un tema assolutamente critico, vi assicuro domani alle 9 abbiamo questo alle 11, abbiamo con l'ufficio del personale tutta una serie di incontri, uno dei tanti che stiamo sviluppando sulla dotazione organica del personale sul territorio, ovviamente abbiamo il problema del tetto di spesa, abbiamo tutte quelle, quelle cose che anche voi, da amministratori pubblici, conoscete bene il tema delle risorse e quindi noi dobbiamo in qualche maniera capire come anche potenziare questo territorio, perché appunto oggi parliamo di ospedali ma il territorio va potenziato, sennò ci crolla tutto, ci crolla anche l'ospedale. Quindi, in questo senso.
La salute mentale, la salute mentale. Ah, in questo questo non significa che, insomma, basta no, non basta cioè nel senso che comunque ci sono degli standard, noi siamo in un'area della salute mentale in cui siamo adesso, abbiamo anche recuperato.
Personale medico, anche dirigenti, psicologi, quindi i dirigenti medici e adesso, onestamente, no, no, stiamo, stiamo raggiungendo quasi lo standard al completo, cioè questo è un elemento assolutamente positivo. Poi, è ovvio, il bisogno è sempre un bisogno crescente e quindi in questo senso magari ci teniamo, ci teniamo aggiornati anche con le associazioni che incontriamo e abbiamo costituito anche un gruppo di lavoro con delibera delle associazioni, anche dell'area della salute mentale, non solo con cui abbiamo un'interlocuzione diretta, insomma, stiamo lavorando. Ci sono aree adesso, sempre con l'onestà con cui abbiamo parlato a, che ha caratterizzato dal punto della nostra presenza alla presenza del direttore generale. Ci sono aree del territorio che in questo momento soffrono di più rispetto alla alla, alla, al personale e che sono un pochino più distanti dal dagli standard. Quindi su questo vi rassicuro, però, insomma, ci diamo sempre da fare. Grazie.
Grazie e allora andiamo verso la chiusura perché devono?
Devono tornare a Padova, quindi consigliere prendono.
Il consigliere del presidente ringrazio tutti i presenti, le associazioni e anche i primari, che sono la nostra forza del nostro ospedale, ecco io.
Mia mi fa piacere intanto direttore generale sia venuto al Consiglio comunale.
Il buon Matteo ha aspettato due anni per avere questa questo incontro è stato anche un incontro positivo, se vogliamo dirlo, allora io la prenota RAI, fra un anno che tutti i problemi che ci ha.
Elencato che venga qui e ci dia soddisfazione che ci ha dato questa sera,
Ecco, e però vorrei parlare di due e mi fa piacere comunque dottoressa, che ha portato il dottor Nava come responsabile del sociale, perché io vorrei metterla al corrente che noi, come Comune di Villafranca e nel 2019, ci siamo dotati di un progetto che si chiama Villafranca città più,
Perché fino ad adesso ho visto che il dottor Nava ha spiegato sulle problematiche di anziani, che sono importanti, che forse dovrebbe essere quello che dovrei avere più cuore anche a me però però io vorrei vorrei parlare invece delle problematiche dell'autismo.
Che, siccome che tutti studi del mondo sta dando che ogni?
Fino a poco tempo fare 1 1 suite 77 bambini avevano problemi sui spettro dell'autismo, ecco, io volevo fare due domande, una domanda e anche una richiesta.
La domanda è se l'ULSS 9.
E a un progetto con cui condividere con le amministrazioni, invece la richiesta sarebbe quella di intanto di consegnarle il nostro progetto, così almeno vede cose di cosa parliamo e nello stesso tempo, se ha.
Nel futuro 10 minuti per incontrarci, per fare quattro parole, per vedere se si può collaborare amministrazione che ha il territorio, e anche l'ULSS 9 che diciamo, è quello che ha in mano la la sanità pubblica, ma anche sociale, grazie.
Okay, ci siamo, ci siamo tema assolutamente importante, brevissimamente assolutamente ci incontriamo.
Noi li abbiamo già costituito a, abbiamo incontrato le associazioni che siti che si occupano di problemi del del del neurosviluppo sto perdendo un pochino colti e c'è un aspetto importante anche a proposito di Villafranca, che ci tengo, siamo preparati, oggi facciamo una bella figura e anche con il dottor Zoccante,
Con.
La direzione medica dell'ospedale con la pediatria, con il collega della pediatria, stiamo sviluppando un percorso per avere un'autonomia all'interno dell'azienda ULSS 9 per poter compiere diagnosi di autismo, di disturbi del neurosviluppo, voi sapete che occorre tutto un passaggio che va dalla neurologia A alla pediatria quindi c'è anche normativamente degli step che adesso storicamente si compiono.
Con il supporto dell'azienda Ospedaliera Integrata di Verona, noi stiamo creando all'interno dell'azienda ULSS 9 un percorso che è gestito al nostro interno e lo stiamo creando proprio dell'ospedale Villa fatta, quindi questo è anche l'occasione per.
E.
Atto dell'occasione anche di mettere in evidenza anche questa questo percorso, che in realtà è un percorso di integrazione, ospedale, territorio.
Grazie, consigliere Pennacchio, poi chiudiamo.
Sì, grazie Presidente.
Volevo ringraziare la dottoressa e il direttore generale per essere presenti qui questa sera, la mia voleva assolutamente essere una richiesta di chiarimento riguardo alla farmacia dell'ospedale, se non ricordo male, c'era una certa progettualità riguardo allo spostamento di quella farmacia.
Che l'Amministrazione potremmo utilizzare un attimino in parte come parcheggio, ecco qual è la prospettiva futura, perché c'era un progetto di spostare la farmacia all'interno dell'ospedale, cortesemente, a che punto è?
È quello che avevo accennato prima, forse sono andato troppo di corsa, il progetto, allora c'è una bozza di progetto per quanto riguarda, come ricordavo prima spogliatoi guardaroba la farmacia e il magari l'area ricevimento è il tema adesso di andare a definirlo e trovare il finanziamento perché sono circa 2 milioni di euro l'investimento,
E qui sì tutto compreso e io vado a pacchetti, non anche perché la volta in cui facciamo facciamo tutto sono circa 2 milioni di euro. C'è il tema appunto della dell'accordo col Comune per quanto riguarda l'area che poi verrebbe usato a parcheggio, e dobbiamo andare a vedere insomma, di una riserva che abbiamo, se la possiamo usare e poi manca ancora una cifra. Quindi oggi abbiamo interloquito con la Regione, come ricordavo prima, e vediamo se riusciamo ormai io dico subito dopo le feste perché il Natale domani di presentare il progetto, ma dobbiamo anche avere chiaro il progetto, possiamo anche presentarlo, ma poi ci chiedono di solito lo riprendete, quindi dobbiamo prima fare tutta una serie di passaggi per trovare la posta anche al limite di immobilizzare i, la riserva che abbiamo almeno una quota e poter cominciare quei lavori perché la farmacia, insomma, è importante sistemarla.
Finiamo col consigliere Bellesini.
Sarò velocissimo promesso.
Gentile dottoressa Benini, tornava gentili Consiglieri e pubblico, vi ringrazio per la vostra presenza questa sera nella sala del Consiglio comunale perché ha avuto, secondo me, è un valore molto profondo e simbolico e lo diceva prima, il nostro primo cittadino non era né scontata né è dovuta ma riflette impegno ascolto.
E attenzione per il nostro territorio, in un contesto in cui la sanità è spesso al centro di critiche, anche forti, a livello locale, nazionale, siamo consapevoli che le difficoltà sono grandi, tuttavia, il fatto che voi abbiate scelto di essere qui confrontandosi direttamente con la comunità dimostra coraggio, desiderio di far chiarezza e volontà di cambiamento. Credo profondamente che un'istituzione come la nostra debba e possa collaborare con un ente come ULSS 9 Scaligera e quindi il nostro impegno nell'esservi al vostro fianco.
Non è solo formale, ma vuole essere concreto.
Si parlava prima di benessere mentale. E una cosa che abbiamo voluto attivare come Amministrazione proprio nelle ultime settimane è uno sportello di aiuto psicologico per i giovani, sportello questo che ha richiamato quasi una decina di ragazzi e che avrebbe richiamato anche molti dei ragazzi fuori Comune. E da qui la necessità, ma anche il desiderio di aprirsi, oltre a Villafranca, appunto, al Villafranca, rese con la volontà di avere ULSS 9 al nostro fianco, quindi, se vi farà piacere, sicuramente vi presenterò al progetto e mi auguro ci possa essere occasione di poter costruire qualcosa di bello assieme.
Inoltre, permettetemi un'ulteriore grazie per l'attenzione dedicata lo avete ricordato prima al mondo giovanile e quindi agli studenti e laureandi che meritano valorizzazione e che presto metteranno a disposizione la loro professionalità per la nostra salute, concludo dicendovi appunto di tutti quanti noi siamo pronti a lavorare al vostro fianco per far sì che il nostro ospedale sia un punto di riferimento di eccellenza,
Capace di rispondere ai bisogni del presente e di prepararsi anche alle sfide future,
Grazie la parola al Sindaco.
Allora, chiudo, glielo lascio veramente andare.
Anch'io mi associo ai ringraziamenti fatti da tutti i Consiglieri, era importante per noi sentire direttamente da lei.
Qual è il suo intendimento e il suo impegno verso il nostro territorio, io ho la fortuna da vicepresidente del Comitato dei Sindaci del Distretto 4, di averla e di conoscerlo e di averla.
Anche vista e sentita, e quando ho rassicurato prima la mia Giunta e poi il Consiglio, dicendo che, secondo me.
È una persona altamente competente, concreta e che va alla soluzione dei problemi, credo che ognuno questa sera abbia potuto veramente.
Vedere qual è il suo.
E il suo modo di operare.
Io l'ho premesso prima e lo ridico ho la fortuna di avere un rapporto diretto con i primari del dell'ospedale, quindi sappia che mi farò sempre carico di quanto mi riporteranno di quanto vorranno.
Portare all'attenzione sua perché so che anche lei, da questo punto di vista, ci tiene molto aeroporto personale lo ha ricordato che bisogna fare squadra, le assicuro che non stanno chiedendo cose impossibili. Si stanno chiedendo macchinari adeguati al alla nostra struttura della professionalità che hanno stanno chiedendo l'attenzione rispetto ai tanto impegno che stanno mettendo e supporto a tutto quello che fanno. Quindi, proprio perché è la volontà di tutti, come abbiamo detto prima, l'importante è fare squadra.
Che questa sera credo abbia capito anche lei che qui non c'è un ambiente ostile, c'è veramente la volontà di stare accanto a lei e al nostro ospedale da tutto il personale sanitario, affinché torni veramente quella struttura di eccellenza e se posso fare un appello ai cittadini, è quello che lei ha detto e che io dico da sempre.
I primi a credere nel nostro ospedale. Dobbiamo essere noi che devono essere in sintonia, perché se noi ci crediamo per primo in tutto il resto diventa più semplice facile. Allora lei ha fatto una battuta nel corridoio, quando abbiamo detto benvenuta ha detto non so se dopo sarà così, quando avrò finito allora.
Son permesso.
Mi son permesso.
Uno di farne un piccolo omaggio, perché per ringraziarlo del del dell'impegno di quello che ha dato e di quello che ha portato a Villafranca stasera,
Inoltre, all'omaggio floreale non potevo non farlo andar via con il nostro dolce che la sfogliatina.
1 per lei è un periodo.
Ma io vi ringrazio perché sono occasioni importanti e per far sì che per conoscerci è per darvi quelli che io ritengo delle informazioni che una cittadinanza deve avere, ringrazio i miei primari che non avrà non hanno avuto il coraggio di andare via.
Sospendiamo cinque minuti.
Io torniamo al posto.
Torniamo a posto che riprendiamo grazie.
Procediamo con l'appello, prego di fare silenzio.
Prego, Segretario, l'appello.
Dall'Oca Roberto Luca, presente, sterili, Nicola presente Turina, Luca constatai che Kattali Zanotti Renzo.
Perina Ortombina, Nicole Toffanini, Stefano Bertasini, Leonardo, Pennacchia, Francesco.
Bellesini, Alberto Cordioli, luccio.
Okay.
Facciolli, Angiolino.
Buonisti, Elisa.
Mazzi Loretta per le Domus, Stefano.
Pensi Alessandra facciamo animali, era assente anche prima Bonfante, Emanuela Bertolotto, Giancarlo.
Bertol Daniela non c'era cordiali, Alessandro Belotti, Matteo Corazzina, Stefano.
Pianegonda, Daniele Zanolli, Elisabetta.
Grazie Segretario, passiamo al punto successivo all'ordine del giorno e cioè all'interrogazione relativa al progetto di parziale riconversione dell'attività esistente presentato dall'azienda Adige bitumi, primo firmatario, il consigliere Matteo Melotti, insieme ai consiglieri Stefano Corazzina, Daniele Pianegonda ed Elisabetta Zanolli, prima dell'illustrazione il Sindaco ho chiesto la parola,
Grazie Presidente, era solo per aggiornarvi che oggi alle 14:30 si è tenuta l'inchiesta pubblica per la discarica.
Di Caluri, eravamo presenti in circa 50 collegati perché è stata fatta solamente a distanza per l'Amministrazione comunale, ero presente, io era presente l'Assessore delegato, Riccardo Maraia era presente la dottoressa Barocchio e l'architetto Faustini era presente anche l'avvocato Corazzina in rappresentanza dei consiglieri comunali di minoranza.
E si scusa, e anche Elisabetta.
È stata sostanzialmente dell'esposizione di tutti quelli che avevano già presentato le osservazioni, abbiamo ribadito con forza.
Direi tutti insieme a quelli che erano quelle che erano le nostre perplessità e perché crediamo che quel sito non sia idoneo, lo abbiamo ribadito ancora oggi, noi ci siamo anche oggi i fatti supportare.
Dal nostro Davis casetta del nostro biologo, che ha.
Presentato 16 slide e su queste dovranno dare delle risposte un'inchiesta pubblica che noi avremmo preferito obiettivamente fosse in presenza è stata fatta a distanza, però il, il tema, il succo è quello che abbiamo posto in maniera forte.
Credo si sia ben capito tecniche in arte ha dato le sue risposte in parte ai privati che avevano presentato le osservazioni ed era presente anche Stefano Marconcini e altri cittadini di calore che hanno esposto le loro perplessità.
Si è conclusa sostanzialmente alle 18:30 19 dalle 14:30 però, ripeto, non non non abbiamo spostato di un centimetro quello che è il nostro intendimento, lo dico per quel che riguarda l'Amministrazione, per quel che riguarda i cittadini e per tutti i presenti adesso sapete che il prossimo passaggio sarà la conferenza dei servizi 4 dicembre, quindi intanto dovranno dare le risposte anche a quanto abbiamo evidenziato oggi.
E mi diceva l'architetto Faustini che tecnico delle arti dovrà produrre le sue relazioni in questi giorni proprio per poter andare in conferenza dei servizi il 4.
Era solo per darvi la comunicazione, per dirvi che il percorso continua e che siamo sul pezzo, perché stiamo portando avanti quello che per noi è un no, un no dettato dal fatto che quel sito non è idoneo a contenere un impianto.
Simile.
Dimenticavo.
Che Loretta, ma anzi ha parlato per la Polisportiva, grazie.
Bene.
Consigliere Melotti, prego.
Grazie Presidente, premesso che da tempo la popolazione residente Dossobuono lamenta la presenza in alcuni momenti di forti odori molesti, presumibilmente di origine industriale, che rispondendo a più di una interrogazione presentata in Consiglio comunale in relazione alle presunte missioni dell'Alitalia ci bitumi S.p.A. L'Amministrazione ha sempre rassicurato circa la non criticità della situazione.
Considerato che la frazione di Dossobuono di in cui abitano circa 10.000 residenti, si trova al centro di una rete intricata di infrastrutture, connotata da due autostrade e tangenziali nella stazione a poca distanza e il primario centro logistico del Quadrante Europa, che contribuiscono alle emissioni in atmosfera di inquinanti e che in data 17 ottobre 2024 presso Villa Alessandria Dossobuono,
L'azienda dice bitumi, ha presentato alla popolazione e il progetto di riconversione dell'attività esistente e considerato inoltre che, in risposta a una richiesta di documentazione inviata da un cittadino della franchigia ad ARPAV relativa alle emissioni, atmosfera della ditta ha dice bitumi S.p.A. In località Dossobuono l'azienda regionale per la protezione dell'ambiente del Veneto ha precisato di aver avviato accertamenti tecnico specialistici presso il sito produttivo e chi allo stato sembra siano state rilevate inosservanze di carattere penale.
Per tutte le considerazioni più sopra espresso, si chiede se l'Amministrazione, il Sindaco quale responsabile della salute della comunità di Villafranca, è al corrente degli accertamenti effettuati da ARPAV e da quanto sono in essere, se l'Amministrazione ha presentato osservazioni al progetto di parziale di conversione delle attività di Adige bitumi in prossimità di Dossobuono perché la competente commissione consiliare ambiente territorio non sia stata informata del progetto e se i terreni di proprietà dell'azienda aaabc bitumi e il Comune di Villafranca di Verona sono stati interessati o lo saranno nel prossimo futuro da altre attività del Gruppo non strettamente collegate alla produzione di conglomerati bituminosi.
Grazie.
Grazie, consigliere Melotti, risponde l'Assessore all'Ecologia, il vicesindaco, Riccardo Maraia.
Grazie Presidente, questa è la questione dei dei fumi della Adige, bitumi che sono stati percepiti tante volte dai residenti della frazione di Dossobuono, è una questione annosa, io personalmente, negli ultimi sei anni, più volte su segnalazione dei cittadini, ho mandato in collaborazione con l'ufficio ecologia con la dottoressa Marrocco che è qui alla mia destra ho mandato la pattuglia dei vigili per,
Riscontrare nell'immediato e quindi fisicamente dal vivo.
Queste missioni e segnalate ad ARPA.
Qualche volta l'odore è stato confermato è stato riscontrato altre volte, essendo un odore molto volatile, e che si realizza in modo particolare in alcune fasi della lavorazione, quando la pattuglia arrivava sul posto non si riusciva più a percepire nulla nell'aria,
Con ARPAV c'è stata una una un certo scambio di dati e di opinioni su un impianto che vede il la parte più più vecchia, il prototipo iniziale di insediamento che risale agli anni 70, quindi sicuramente a escludere una parte di impianto obsoleto, era era stata accertata.
E io non so onestamente, allora, come Amministrazione, eravamo a conoscenza degli accertamenti di ARPAV che risalgono come primo nucleo di accertamento già al 2017, se ci sia una rilevanza penale, noi non ne abbiamo notizia, quindi non so quale sia il cittadino che ha informazioni che possono esserci rilevanza penale perché qualora ci fosse una rilevanza penale c'è il segreto istruttorio e quindi dubito che da parte degli uffici di ARPAV possa essere uscito qualcosa in questo senso.
Comunque a domanda posta dalla dall'interrogazione, non abbiamo notizie che ci siano i risvolti penali sul sui rilievi fatti da Arpav.
Si chiedeva se l'Amministrazione ha predisposto delle osservazioni, sì e abbiamo fatto delle osservazioni, e poi la dottoressa al progetto, ovviamente, poi la dottoressa Marrocchi, o, se viene richiesto, se si ritiene necessario, li spiegherà.
Sulla mancata convocazione della Commissione consiliare Ambiente, che è competente per essere informata di questo progetto presentato dall'Adige bitumi, è colpa mia, nel senso che eravamo molto presi sulla questione delle discariche, i termini erano molto simili, una scadeva il 31 scadeva il 31 ottobre e onestamente è sfuggita la convocazione della Commissione ambiente e quindi me ne scuso pubblicamente con i consiglieri che fanno parte della Commissione.
Non c'è nessun altro progetto di sviluppo in questo momento sui terreni di proprietà dell'Adige bitumi.
Però non abbiamo notizie se l'Adige bitumi intenderà presentare qualche progetto sui terreni di proprietà, ovviamente dovesse farlo l'Ufficio tecnico ci informerà, informeremo la Commissione competente,
Grazie Assessore, Maraia.
Consigliere Melotti, allora.
È?
Rispetto parto da la segnalazione e ARPAV ha un cittadino, ha risposto con le parole che io ho citato, ha detto sostanzialmente che sta facendo questi rilievi, adesso non lo se volete, ve lo cito anche testualmente.
Non ce l'ho qua.
Cioè robe, comunque cita testualmente che la non potevano dare informazioni perché i rilievi che stavano facendo e sembra che avessero della ci fossero delle delle dei dei rilievi a carattere.
E siccome il Consigliere Cordioli così simpatico, allora vado subito, vado a leggere.
Ecco l'ex consigliere Cordioli così simpatico che interagisce anche quando non potremmo interagire, comunque va vado fino in fondo e quindi leggo ciò che è e mi è stato inviato così sono sarò più più specifico allora un attimo no scusa, ma con lo hanno fatto la battuta SIC sul sembra allora visto che la fotografato sul sembra,
No, lui non potrebbe intervenire, ripeto, lo ripeto, ho sentito fino a quattro anni non ha fatto tutto, io sono un po' sordo, non l'ho sentita e io lo ripeto per l'ennesima volta il pubblico non può interagire con i consiglieri e leggo testualmente così anche il Codacons l'ex consigliere Cordioli può sentire gli accertamenti tecnico specialistici avviati da parte di questa Agenzia. Si parla di APAM presso il sito produttivo di Dossobuono risultano tuttora in corso virgola. Allo stato sono state rilevate inosservanze di carattere penale rientranti nella disciplina sanzionatoria prevista dalla legge 68 2015 e dopo dice non possiamo dire oltre perché la Pro è stato passato alla Procura boh. Questo è quanto quindi, adesso che l'ho citato testualmente, è chiaro che c'è qualcosa. Questo mi fa particolarmente fastidio, non tanto per il Consigliere Corioli, perché e quando io l'ultima volta ho presentato l'interrogazione e sono stato un po' deriso, ossia dall'Assessore, in modo particolare del dal Sindaco, il quale a un certo punto ha detto ci sono sempre allo allo adesso. Cito testo no adesso cito testualmente il verbale cito testualmente il verbale perché deriso o comunque non preso in considerazione. Allora cito qui.
Va bene, allora allora lei scusatemi, rispettiamoci a vicenda, io minimo parla l'altro rispondere, perché sennò diventa un ping pong che va bene, chiedo scusa allora ad un certo punto della mia interrogazione mi viene risposto in questo modo capisco che soprattutto dal Sindaco questo è il verbale soprattutto su Facebook e soprattutto fra quei soliti noti impazza il tema degli odori,
Mi viene da sorridere perché ho ricevuto anche qualcuno che mi ha spiegato che la sera, quando fa l'aperitivo, giardino una stalla che l'Italia nel 1.850 o quando tirar dentro dà fastidio allora è questo no, questo lo ha detto il Sindaco, questo lo ha detto il Sindaco che sarebbe il derby beh, insomma, che che c'è un club di persone che telefonano perché in realtà la problematica non è così così realistica e così importante.
Eh, eh eh, questa è un'altra cosa, e successivamente invece okay e ad un certo punto invece l'Assessore Maraia dice nelle uscite successive che ARPA ha fatto insieme a noi ogni volta che arrivava in loco i valori dell'area è quello che tu Maraia aprirlo, nessuna Maraia, gli odori non c'erano più ARPA facendo più volte telefonicamente dice cosa esco a fare che tutte le volte precedenti ARPAV lei questo, ho citato ormai è ciclica e tutte le volte che usciamo non troviamo niente. Che cosa veniamo a fare, quindi certo non è derisa, però lassù ha sottovalutato quello che secondo noi erano la sensibilità dei cittadini, comunque,
Allora i cittadini erano preoccupati rispetto a questa cosa, qua sembrava che ARPA rispondesse che la problematica non c'era, la problematica sembra che ci sia.
E adesso vedremo l'evoluzione che c'è rispetto a questi fumi e o a questi accertamenti, rispetto però alla lei assessore si è scusato e ci mancherebbe altro. Grazie per essersi scusato. Dico solo che, siccome l'Assemblea, la Commissione ambiente territorio era convocata con una tematica bastava, che a margine della Commissione si comunica se guardate che c'è questa cosa qua, visto che un PAU simile, che ha responsabilità provinciale, parlo della Dusty di e di di quaderni, in quel caso abbiamo fatto la Commissione, in questo caso si poteva comunicare, sarebbe stato più più più corretto dal nostro punto di vista, visto che la Commissione che è giusto che venga informata, visto che gentilmente l'assessore ha detto che ci avete fatto le osservazioni, mi piacerebbe sapere quali osservazioni ha fatto l'Amministrazione. Grazie,
No, scusa perché consigliere Melotti le parole hanno ancora un senso e ce l'hanno forte.
Se mi scuso pubblicamente davanti al Consiglio e alla diretta, dicendo che l'argomento, nonostante noi avessimo convocato più volte la Commissione ambiente, lei sa quante volte è stata convocata per tutte le note vicende. Ho dimenticato di inserire questo argomento, cioè più che dire che è responsabilità mia. Onestamente non so che cosa fare, quindi è inutile che dica e doveva metterla dentro. Abbiamo convocato la Commissione, abbiamo parlato della Dusty, poteva mettere anche quello, ho premesso che mi è sfuggita. Non è sfuggita da un punto di vista di amministrazione, per cui l'Adige bitumi ha presentato i suoi progetti e noi siamo rimasti completamente assente. È sfuggita all'Assessore, in un in una ridda, di argomenti che sono stati toccati e discussi dalla Commissione, anche allargata ai membri del Consiglio comunale di inserire questo mi sono scusato pubblicamente di più, non posso fare, secondo lei non è mai stato deriso lei, come nessun altro presenti in questo Consiglio comunale. È mai stato deriso né da me né dal Sindaco su tutte le argomentazioni che ha poste le può essere sembrata che la risposta che le è stata data, ma è quella che ci da ARPAV, perché la dottoressa è qui ed è lei che contatta ARPAV non lo contatta. L'assessore, la contattano, i tecnici, la risposta che ha dato ARPAV in quel contesto storico, in quel momento storico in cui le segnalazioni erano tante ed ARPAV usciva un giorno sì e l'altro pure, e a noi ha sempre riferito di non aver trovato niente nel momento dell'uscita,
Quello è quello che ci ha comunicato ARPAV è quello è quello che io ho riferito a lei, non posso inventare una risposta diversa, non gli ho detto né che una risposta simpatiche, neanche una risposta piacevole, ma interrogazione rispondo con l'elemento che ho in quel momento quello era l'elemento,
Però, ripeto, Consigliere, le parole hanno un senso e hanno un significato e la prego per cortesia di evitare aggiunte quando specialmente sono inesistenti, ora, se l'architetto Faustini, nella dottoressa Marrocco, vogliono illustrare le osservazioni.
Al di là delle questioni, perché finché ci sta la diatriba politica ci sta, ci sta anche che qualche volta possiamo essersi presi in giro, ma, come diceva Riccardo col massimo rispetto e questo credo che sia in in dubbio quel de de de di quanto abbiamo ottenuto negli atteggiamenti in questi anni tra di noi.
In riferimento al penale, sono d'accordo con quello che ha detto prima nel senso io andrei molto cauto, cioè prima di dare delle sentenze, dovremmo capire per cosa c'è in quel mondo l'abbandono del rifiuto, le penale, cioè quindi vuol dire il minimo del minimo quel che vedremo per strada nei campi è penale, quindi potrebbe essere che avevano un procedimento in corso per cui si voglia ragionamento.
Della serie se non lo sistemate penale, questi del sistema vien cancellato il penale quindi prima di dar delle sentenze, prima di dir loro lo sapevate, eravate prendesse cosa secondo me ne ne ne ne ne passa, quando avremmo le certezze di cosa stiamo parlando fra rimuovere pregiudichi il caso ne daremo una risposta.
Prego, dottoressa Mara occhio.
Buonasera.
Adesso non rida, perché sennò mi sta sbeffeggiando, stasi erigendo, sia seria, pesante, poiché io sono permaloso sdrammatizzare.
Allora è il progetto di Adige, bitumi, groupage bitumi e si colloca nell'ambito di una riconversione dell'attività esistente, con il mantenimento o meglio la riduzione, una leggerissima riduzione della capacità produttiva degli impianti che loro hanno e tanto per inquadrare il problema, perché altrimenti sembra che si parli un po' di cose strane le attività che loro fanno all'interno di quel sito lì sono tre e sono estrazione di ghiaia che gli serve come materia prima fondamentalmente nell'impianto e hanno una produzione di concluderà conglomerato bituminoso. Quindi l'asfalto, che sarà per le strade e fanno recupero e trattamento dei rifiuti. Cosa vuol dire vuol dire che loro prendono la il. Il fresato di asfalto Vinieri vaccinato viene mescolato con una certa quantitativo di materiale inerte filler, sostanze bituminose, diciamo vergini, e si ottiene del nuovo asfalto. Questo fondamentalmente il tipo di lavoro che loro fanno lì e dai dati che ci sono e loro lo fanno questo tipo di attività sin dal 1968 e in effetti il loro problema che i loro macchinari sono rispettivamente, mi pare, del 68 del 77 72, quindi potete capire che sono macchinari e molto molto vecchi.
Macchinari che, quando sono stati concepiti e non sono stati concepiti per poter recuperare il fresato d'asfalto, che invece per loro è un'attività prioritaria perché da una parte gli consente di risparmiare sul sul, su quello che è la materia vergine.
L'idea loro è quella di mantenere la produzione attuale, perché ritengono che sia adeguata ai cantieri che pensano di gestire nell'intorno, perché ovviamente, come sapete, l'asfalto non è che lo posso portare di qua a 400 chilometri perché sennò poi non lo usi più quindi per le loro esigenze manterranno la capacità, la capacità produttiva attuale e di sostituire questi due macchinari. Si chiamano macchinari marini della banca che lei che li produce con un nuovo macchinario unico dell'hammam, che è una ditta che c'è a Bussolengo, che è leader internazionale della produzione di questo tipo di impianti che li porterà a.
Come dicevo, a mantenere lo stesso produzione, però fondamentalmente loro vogliono ottenere due cose. Innanzitutto riesco se attualmente la quota di materiale recuperato nell'asfalto, pari circa più o meno al 36% con i no macchinario arriveranno al 70%, che vuol dire che risparmieranno una bella fetta di e di ghiaia vergine okay quindi attueranno un ottimo recupero e non solo avranno anche una un grosso vantaggio da un punto di vista del consumo delle risorse energetiche, infatti, andranno ad abbandonare completamente quello che è il gasolio e l'olio, combustibile completamente a favore del gas metano.
E 15 e quindi andranno a utilizzare una un de diciamo di dei sistemi energetici molto meno inquinanti, ma ci sarà anche una riduzione rispetto al quantitativo di energia disp che serve per far funzionare l'impianto, perché ovviamente tra inverter e nuove apparecchiature e ridurranno il fabbisogno complessivo di circa il 20% questo è un po' quello che loro andranno a fare come idea.
E da un punto di vista un po' più pratico andranno ad impermeabilizzare delle nuove aree.
Proprio perché avranno bisogno di stoccare il fresato per fare questo questo questo tipo di lavorazione e poi andranno a smantellare la parte precedente e a realizzare quello nuovo, ecco considerate che una delle richieste fatte in Provincia è quella che è l'area su cui verrà realizzato l'impianto verrà stralciata dall'area di cava quindi e la realizzazione dell'impianto non avrò più valore, non solo più Calamo sarà impianto vero e proprio.
Le richieste di integrazioni fatte sono state esclusivamente di natura tecnica e lasciando poi all'espressione politica in conferenza dei servizi, considera il paura di dire se politicamente va bene o meno, nel senso che noi ci siamo limitati a guardare i documenti e fare un'analisi asettica dei documenti presentati.
E la prima OSS integra richiesta di osservazione integrazione è stata una richiesta solo ed esclusivamente formale che riguardava la variante urbanistica che sarà agganciata alle autorizzazioni di gestione rifiuti loro attualmente attuano una attività di recupero rifiuti in regime semplificato.
Con questo nuovo impianto necessitano di un'autorizzazione, diciamo ex 208, quindi un'autorizzazione più completa e per questa parte qua verrà fatta una variazione, una variante urbanistica collegata all'impianto, un po' come quella che c'è e per andare in via Sommacampagna.
Lo stesso tipologia di.
Variante e non era molto chiaro nei documenti presentati, perché sembrava che fosse una variante, a parte in realtà, poi la ditta a voce ha detto che invece la vuole collegata al 208 e ho chiesto che venga specificata bene questa cosa qua, perché poi, da un punto di vista procedurale, altrimenti ci si trova in difficoltà con rilascio del PAUR. Alla fine è un'altra questione che ho posto all'attenzione del Comitato VIA.
È quella della gestione delle acque meteoriche, perché loro andranno a impermeabilizzare.
Delle.
Montes più superficie di quelle esistenti e, dopo un trattamento di depurazione, eccetera, andranno scaricare tramite una subirrigazione. E su questa cosa qua ho fatto una riflessione sulla circolare un po' vecchia della Provincia, perché se loro andranno scaricare, a mio avviso, sul fondo di cava, quello lì non nel suolo, ma il permesso sottosuolo e quindi capire bene le implicazioni di questo da un punto di vista dell'ammissibilità, un aspetto tecnico che sicuramente la Provincia andrà ad approfondire è un'altra questione che, su cui mi ero confrontato con gli amministratori, era il fatto che non viene piantumato. Nessuno ha pianto, per suo appunto, dal perimetro, e quindi capire se c'era la possibilità di inserire una in qualche maniera una schermatura vegetale, se non su tutti i lati, almeno su alcuni, su alcuni, su alcuni lati. Dopodiché.
C'era la questione che ho posto al punto 1, sempre del Comitato sul transito dei mezzi pesanti, che sembra essere che è una delle questioni più più impattanti dell'INPS dell'impianto, oltre all'odore, infatti, solo ai soprattutto da quando transitano da via.
Quando entrano nella via che poi c'è il cavalcavia, che non so come si chiama quella via lì, soprattutto lì la via è molto stretta e quindi è di capire bene se ci sono, saranno degli aggravi e se si può pensare in qualche maniera ad una forma di mitigazione, barra compensazione, e poi un'altra questione che ho visto, e dalle vecchie dalla vecchia carta del PAT era che venivano evidenziati due realtà che sembravano essere due passatemi, il termine poco tecnico. Due laghetti, probabilmente erano due laghetti, Preola sedimentazione e lavaggio della ghiaia, però è da capire perché adesso non c'è più nulla se questi raggae tirano magari sotto l'attuale piano e son stati tombati, in che modo su TIR tombati sia un errore cartografico, perché magari guardando le foto aeree a volte ci si confonde e si disegna com'è il laghetto, qualcosa che in realtà è qualcosa di diverso e quindi ho chiesto un approfondimento su questa cosa qua. Ecco, queste sono un po' alle questioni che sono che sono loro che ho posto all'ordine dell'attenzione del Comitato VIA in questo momento qua in Comitato VIA non è ancora stato discusso alla pratica.
Credo che andrà prossimamente e per allora sarà presente, e sicuramente l'Amministrazione e se vorrà integrare questo queste osservazioni, il solito la provincia non pone problemi, quindi se ci sono altre questioni che magari.
Ecco se se se c'è qualcosa, se volete fare una Commissione prima della via.
Posso brevemente, grazie, dottoressa Marocco, prego, Consigliere Melotti, grazie dottoressa, farò anch'io e grazie per averci spiegato un po' tutto e mi mi scuso Assessore, Maraia, però lei si rende conto che molto spesso le nostre istanze vengano forse trattate volte ora è una associazione in via con superficialità e allora rileggendo il verbale ciò che aveva detto il Sindaco è lei,
È insomma un po' di.
Di malumore mi era venuto fuori e che ho espresso, forse con parole non corrette, però, al di là di quelli dei fraintendimenti che ci possono essere stati, siccome la sensazione della cittadinanza c'è, siccome sembra che ci sia questi questi siano questi accertamenti in corso, l'invito è di tenere alte le antenne per monitorare, visto che può darsi che non sia nulla o che sia qualcosa di molto soft, come diceva il Sindaco, può darsi che sia qualcun altro, non lo sappiamo, ma se ha delle sensazioni della popolazione, sono seguiti anche degli ulteriori accertamenti ARPAV. Penso che sia il caso di stare attenti e di e di monitorare con attenzione rispetto a ciò che ha detto la dottoressa Mara occhio e alcuni aspetti sono tecnici e non entro nel merito, però sul discorso delle fasce boscate o delle piante mettere intorno, siccome leggendo così velocemente il progetto, mi sembra che ci sia una delle due torri che sia alta quasi 40 metri e sono vado a spanne. Insomma, se almeno è sicuramente la fascia boscata, non andrà a bloccare gli odori, perché se se vanno fuori della ciminiera 40 metri non formalmente, ma almeno dare una sensazione di maggiore armonia rispetto al territorio, quindi, se questa cosa può essere proposta affrontata, sicuramente troverà il nostro supporto se poi ne discuteremo nella prossima Commissione Ambiente, territorio Assessore. La ringrazio molto di cuore, grazie.
Grazie Consigliere Melotti, passiamo al punto successivo all'ordine del giorno.
Posso A che chiedo la parola per un semplice motivo, noi quella sera, lì, quando è stata la presentazione, io Assessore Giuliani e anche Zanotti eravamo presenti.
E siccome che ero voi il territorio, ci piace seguirlo.
E questa sera ho sentito anche le osservazioni del Comune che non non sapevo diciamo che.
Alcune domande che hanno fatto i cittadini che hanno fatto i cittadini è proprio quello che voi avete presentato, vuol dire che c'è stata anche senza volerlo.
Un contatto per per per, per dare dare dare vita a queste osservazioni, ecco giusto per dire, noi c'eravamo la presenza,
Tu sei arrivato gli ultimi 20 minuti dai bene.
Bene all'estero e vi siete messi tutti e qua e tre la medaglia, passiamo avanti.
Interrogazione relativa alla manutenzione e alla gestione degli spazi pubblici in piazza 4 novembre.
È un'interrogazione presentata dai consiglieri, il primo firmatario Matteo Menotti, insieme a Stefano Corazzina, Daniele Pianegonda, ed Elisabetta Zanolli, prego, Consigliere Melotti, grazie Presidente.
Premesso che piazza 4 novembre, Villafranca è in gran parte di proprietà comunale e che, come tutte le piazze e anch'essa importante luogo di passaggio di incontro tra persone e su di essa si affacciano abitazioni, è importante attività economiche. Considerato, inoltre che a quanto ci è dato sapere, gli abitanti delle attività economiche prospicienti la piazza hanno segnalato più volte agli uffici competenti molte problematiche, tra le quali il degrado in cui versa la piazza, le caditoie, che non vengono puliti da molto tempo, e le infiltrazioni di acqua nei garage che si trovano sotto la piazza. Ciò premesso e considerato, si chiede se e quando l'Amministrazione comunale intende far pulire le caditoie della piazza e quali sono le cause delle infiltrazioni d'acqua nei garage sottostanti la piazza, e quali azioni intende mettere in atto l'Amministrazione comunale per risolvere il problema? Grazie, risponde l'assessore. Nicola Giuliani.
Grazie Presidente, le caditoie e pozzetti vengono puliti annualmente quest'anno un intervento in piazza 4 novembre è stato effettuato il 10 settembre.
Le infiltrazioni d'acqua nei garage sono da ricondursi alla vetustà dell'edificio, cioè il vecchio già nel 2021 era stato eseguito un intervento tampone. Si dovrà valutare se intervenire in modo analogo o effettuare un intervento più radicale, se ci sono delle delle delle due richieste di delucidazioni in merito il dirigente dell'area tecnica Matteo Fortini e qua a vostra disposizione grazie,
Risposta ermetica e sintetica, prego orchi vuole.
Vuole le delucidazioni del credito Faustini.
De lu vuole delucidare lei.
De lucidare, prego.
Buonasera no, sostanzialmente solo per dire e come ha già detto l'Assessore già nel 2021 io ero appena arrivato è stato fatto qualche intervento in parte sulla piazza per il problema annoso.
Che c'è nell'acqua dei garage, e non solo.
L'anno scorso, a onor del vero, al di là delle caditoie e via dicendo, avevamo rifatto anche tutte le aiuole, con l'aiuto anche dei ragazzi delle scuole, è stato anche un bellissimo sabato mattina assieme ai ragazzi.
Se non ricordo male dell'Enaip che erano venuti con la cooperativa del verde per sistemare anche le aiuole le piante e per quello che riguarda invece le infiltrazioni di acqua, allora.
È un'annosa questione anche perché riguarda non solo le parti in parte soggetti e quindi di competenza pubblica, ma anche privata, ed è sempre un po' anche difficile capire se effettivamente tutto è competenza nostra, tutto competenza del condominio.
È vero che comunque l'amministratore del condominio ha segnalato più volte la cosa, è altrettanto vero che siamo stati più volte per cercare di risolvere il problema, stiamo anche cercando di capire come farlo senza stravolgere tutto, perché, se così non dovesse essere, sarebbe veramente un grosso un problema anche per i cittadini che ci abitano perché vorrebbe dire insomma fare delle tipologie di interventi abbastanza pesanti però, insomma, ci siamo sotto,
E quindi, insomma, cerchi, stiamo cercando di capire anche noi come riuscire a risolvere il problema, perché ripeto, non tutta l'acqua che arriva nei garage che sono stati allagati anche recentemente, qualche settimana fa.
A mio giudizio, per quello che ho visto più volte.
Arriva solo ed esclusivamente dalla proprietà pubblica, e lì c'è un po' un misto tra privato e pubblico,
Ne velocemente, prego consigliere Mengozzi, prego allora sull'aspetto tecnico, non entro perché, ovviamente non conosco e la la la situazione è. È ovvio che le piazze sono un luogo importante di qualsiasi centro abitato Piazza 4 novembre è un in un luogo che potrebbe avere delle potenzialità sia per quanto riguarda la residenzialità, cioè delle persone che vivono lì, sia per quanto riguarda le attività commerciali e anche per quanto riguarda la bellezza del nostro abitare, allora gli aspetti sono diversi. Lei ha citato l'aspetto delle aiuole e l'aspetto delle del della manutenzione in generale e delle infiltrazioni. Allora l'unica cosa è che che posso fare è che, siccome le sollecitazioni sono arrivate da chi ci vive, da chi ci abita e da chi ci lavora, e siccome riteniamo che sia comunque una piazza che vale la pena sistemare, l'invito che possiamo fare.
Di poter, visto che lei architetto ha detto che non è ancora chiaro, non si capisce bene, ci sono e delle delle discrepanze o comunque non è, non è chiaro da dove viene l'acqua, non viene l'acqua. L'invito è di cercare appunto un dialogo costante con coloro i quali lavorano e abitano lì per cercare appunto di fare in modo che questa piazza possa eh eh eh riacquistare una certa bellezza, non eccetera centralità è, almeno dal punto di vista strutturale, c'è poi l'aspetto della sicurezza che ovviamente.
E Co Co compete parzialmente all'Amministrazione, forse è anche un un presidio della piazza da parte dei nostri vigili e delle forze dell'ordine un po' più frequente, questo aiuterebbe per l'altro aspetto che è quello che riguarda la vivibilità di di una piazza che riteniamo che sia importante valorizzare, ecco grazie.
Grazie consigliere Menotti, passiamo l'ultimo l'ultimo punto all'ordine del giorno, qui dobbiamo votare l'approvazione dei verbali.
Giustamente mi segnala di nominare gli scrutatori, Elisa Bonizzi, Angiolino, Faccioli e Stefano Corazzina.
Approvazione dei verbali della seduta del 26 settembre 2024.
Apriamo la seduta di votazione.
Votiamo.
Secondo gratuita.
Manca una persona ancora che deve votare.
Aggiornarsi.
Seduta di votazione chiusa presenti 22 votanti, 22 favorevoli, 22. Il Consiglio comunale approva sono le ore 22:08. Dichiaro chiusa la seduta consiliare buona sera a tutti.